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L’importanza dell’organizzazione nelle reti specialistiche:
lo STEMI
Sebastiano Marra, FESCDirettore Dipartimento Cardiovascolare e ToracicoOspedale MolinetteCitta’ della Salute e della Scienza - TORINO
MILANO 2 marzo 2015
L’IMPORTANZA della
ORGANIZZAZIONE
nelle RETI SPECIALISTICHE:
Lo S T E M I
SEBASTIANO MARRA , FESC
Direttore Dipartimento Cardiovascolare e Toracico
Città della Salute e della Scienza TORINO
La RETE Regionale dello STEMIè
un sistema organizzativo tra 118 , Cardiologie e D.E.A per permettere:
la più rapida diagnosie
la più efficace terapia riperfusiva per pazienti che vivano in qualsiasi
area della nostra Regione
Malattia coronarica
NSTEMI/Unst.Ang.
•Malattia coronarica cronica
•Sindrome Coronarica Acuta
STEMI
Angina stabile da sforzo
Sindrome Coronarica Acuta
Distribuzione SCA nelle
UTIC
40
60
STEMI
NSTEMI/UA
Time from Symptom Onset to TreatmentPredicts 1-year Mortality after Primary
PCI
De Luca et al, Circulation 2004;109:1223-1225
The relative risk of 1-year mortality increases by
7.5% for each 30-minute delay
n=1791
LA TEMPESTIVITA’
DELLA
DIAGNOSI
E’
FRUTTO
DELLA
ORGANIZZAZIONE
La diagnosi si fa con un semplice Elettrocardiogramma (ECG)
NELLO STEMI IL TEMPO E’ MUSCOLO
…ma per migliorare si deve misurare..
• MIGLIORARE IL PERCORSO DELLO STEMI NELLA FASE ACUTA
• MONITORARE GLI OUTCOME DI EFFICIENZA ED EFFICACIA DELLA RETE
Organizzazione della Rete (Infrastruttura e Protocolli)
Rilevazione dati e
Audit Clinici (Registro FAST STEMI Piemonte)
I punti cardine della Rete STEMI perfetta
• Informazione
• Organizzazione
• Controllo di gestione
• Supporto Scientifico
• Fidelizzazione
• INFORMAZIONE • Educazione Sanitaria Mirata (anziani e donne)
• Pubblicizzazione della rete STEMI
• ORGANIZZAZIONE
• Trasmissione precoce ECG dal domicilio del paziente
– Tecnologia
– Formazione (progetto FAD STEMI Piemonte)
• Infrastruttura
– Reti Informatiche
– Collegamento funzionale UTIC/118
• CONTROLLO DI GESTIONE
• RACCOLTA DATI
– Valutazione del processo
– Collegamento ad archivi Regionali
• Valutazione di Efficienza/Efficacia della rete STEMI
– Registri permanenti o survey
– Report ai gestori politici della Sanita’
– Report agli operatori
• SUPPORTO SCIENTIFICOE • Rapporti con le
Societa’ Scientifiche
– GISE
– ESC-Stent for Life
– ANMCO
– SIC
• FIDELIZZAZIONE DEGLI OPERATORI
• Produzione Scientifica(a nome di tutti gli Operatori in appendice)
• Pubblicazione delle Analisi degli Audit
– Compilazione SDO
– Lettura corretta ECG (FAD STEMI)
• Riunioni locali
• Gruppi di lavoro su progetti
– Percorsi intra Ospedalieri
– Analisi delle criticita’
La Rete FAST STEMI Piemonte
Piemonte nel 2009 Piemonte nel 2012
Assenza di rete
STEMI
Rete FAST
STEMI attiva
118 Trasportoprimario
45,7%
118 Trasportosecondario
6,1%
Trasferito da altra struttura
20%
AccessoAutonomo
30,2%
Altra 50,2%
FAST STEMI 2013: Accesso dei pazienti a struttura Hub.
FAST STEMI 2013: distribuzione di genere secondo classi di eta’
110 pz 884 pz 549 pz 462 pz 130 pz
pPCI89%
PCI Rescue2%
Non riperfusione7%
Trombolisi2%
Altra9%
Trattamenti del paziente STEMI in Piemonte nel 2013 (2097 schede)
FAST STEMI Piemonte 2013: i tempi del processo di rivascolarizzazione secondo genere
0
50
100
150
200
250
300
Tempo Inizio Dolore eFMC
Tempo FMC e Arrivo PS Tempo Arrivo PS eaccesso in LabEmo
Tempo Arrivo in LabEmo eBalloon
Tempo Inizio Dolore eBallon
uomini donne
Coorte FASTEMI 2013Tempi mediani in minuti
REGIONEPIEMONTE
Quadrante 3
- CUNEO
Quadrante 4
- ASTI
-
ALESSANDRIA
Quadrante 1
- TORINO
Quadrante 2
- BIELLA
- VERCELLI
- NOVARA
- VERBANIA
Abitanti2.166.000
Abitanti866.000
Abitanti557.000
Abitanti627.000
51%
15%13%
21%
Abitanti4.216.000
Censimento ISTAT 2001
0
50
100
150
200
250
300
350
CIR HGB MOL RIV MVIT MAU ORB MON NOV BI VC AL AT CN SAV
Mediana in minuti del Tempo di ischemia
Quadrante 1 Quad. 2 Quad. 3 Quad. 4
MOL MAU MVIT HGB CIR ORB MON NOV BIE VC AL CN SAV AT
Morte intraosp 12 8 7 5 9 7 17 12 9 5 2 13 8 12
Vivi 126 134 188 173 118 62 197 75 213 96 52 190 83 152 2
0
50
100
150
200
250
Nu
me
ro c
asi
FAST STEMI 2013: mortalita' intraospedaliera (5,3% totale)
P<0,001
Accesso 8-20
Accesso 20-8
p<0,02
> 100 casi / anno
< 100 casi / anno
P<0,02
NO
TO
AL
CN
P=0,07
PERCHE’ QUESTE DIFFERENZE ?
• GEOGRAFIA ?
• CULTURA PAZIENTI ?
• ORGANIZZAZIONE DEL 118 ?
• ORGANIZZAZIONE DEL SINGOLO CENTRO ?
• CAPACITA’ DEI MEDICI NEL SINGOLO LABORATORIO ?
• INFORMAZIONE PAZIENTI ?