L’ALBERGO DELLA MAGNOLIA

Lia Levi

Sabrina Boschi

IL QUADRO STORICO

La Storia è ambientata negli anni ’30.Durante il decennio, le leggi antisemite applicate da Hitler in Germania, iniziano a prendere vigore anche in Italia, cambiando (distruggendo) la vita

di moltissimi Ebrei, presenti in tutta Italia.

L’ALBERGO DELLA MAGNOLIA L’Albergo della Magnolia è stato

il luogo, dove Dino Carpi (il protagonista del romanzo) ha trascorso la propria infanzia.

Apparteneva a suo padre, che ci viveva con la sua famiglia. Dietro una porta con su scritto privé, Dino e la sua famiglia avevano il proprio alloggio.

Il nome dell’albergo viene da una magnolia che dal cortile quadrato si innalza fino alle finestre del quarto piano.

L’ALBERGO DELLA MAGNOLIAL’Albergo e la storia di Dino sono

estremamente legate in quanto tutto comincia da lì…

Dino è il protagonista del romanzo, ha vissuto l’infanzia all’Albergo della Magnolia e, cresciuto, si definisce come il Robin Hood dei corridoi.

Il suo cognome originale sarebbe Katz, in quanto il suo bisnonno di origine yiddish si chiamava così, ma questo ha deciso di cambiarlo in Carpi.

Da bambino, Dino condivideva con la madre Fiorella la passione per l’albergo.

Per il fatto che viveva in un albergo, Dino non ha mai avuto amici. Il suo unico amico è Ruben, suo cugino che da grande diventerà la persona con cui si confiderà e il suo consigliere.

DINO CARPI / KATZ

DINO CARPI / KATZ Cresciuto, Dino si dimostra un

vero talento nello studio del latino e del greco, diventando un professore al ginnasio.

Dino è Ebreo anche se per lui la religione non è una cosa prioritaria nella sua vita.

Si considera non come un oppositore ma “disapprovante” del fascismo.

Durante la notte di Capodanno del 1930, conosce Sonia di cui si innamora.

Dino comincia una relazione con Sonia e progettano di sposarsi, un giorno dice a Sonia di essere Ebreo. Se per lui è un fatto secondario, per Sonia Gentile e la sua famiglia (fascista) non lo è.

I due si sposano con un matrimonio paolino, con il disappunto dei familiari di Dino. Dino non starà mai simpatico alla famiglia Gentile.

Prima del matrimonio, Dino, ha promesso a suo suocero di non dire ai suoi figli e ai conoscenti di essere Ebreo.

DINO CARPI / KATZ

Dopo il matrimonio a Dino e Sonia viene donata la casa dove la famiglia risiedeva.

Dino, fin da prima del matrimonio, ha legato con due membri della famiglia in particolare: Gherardo, un cugino alla lontana di Sonia e Lorenza, la cognata più piccola.

Dall’unione di Dino con Sonia nasce Michele, il loro figlio.

DINO CARPI / KATZ

Col passare degli anni, Dino riesce ad ottenere il lavoro in un liceo.

Recupera il suo rapporto con Ruben, con cui aveva smesso di avere contatti da poco prima del matrimonio.

Le leggi antisemite entrano in vigore anche in Italia e i bambini di origine ebrea non possono andare a scuola.

Per evitare un vita difficile al piccolo Michele, falsificando dei documenti, viene tolta la paternità a Dino ed affidata a Gherardo.

Sonia e Dino, nonostante non siano più sposati continuano a vedersi.

DINO CARPI / KATZ

Dino vede crollare la sua vita: non può andare a lavoro in quanto Ebreo, ha perso Michele e non è più il marito di Sonia.

Un giorno Lorenza, la figlia ribelle della famiglia Gentile, muore investita da un tram, Dino non capirà mai se si è suicidata o se l’ha semplicemente investita, ma lui crede più nella prima ipotesi.

Lorenza, da parte sua, avrebbe avuto tutta una serie di motivazioni che l’avrebbero potuta spingere verso il suicidio:

-1. I suoi amici erano stati arrestati per essere contro il fascismo e lei è stata salvata solo grazie allo zampino del padre.

-2. Il matrimonio con Ruben con cui aveva legato negli ultimi tempi non era più possibile per le leggi antisemite.

DINO CARPI / KATZ

Dino, sconvolto dalla morte di Lorenza, esplode, urlando alla famiglia Gentile che la morte della loro figlia è avvenuta solo per colpa loro. Dopo questo sfogo Dino non rivedrà mai Sonia e la sua famiglia.

Scappa e, dopo aver convinto i genitori di scappare a loro volta, va in Israele nei kibbutz. Alla fine del libro, risiede a Tel Aviv.

Suo cugino Ruben è rimasto ucciso mentre sua zia Esterina, la madre di Ruben, prelevata dai tedeschi.

Intanto Dino ha cominciato una nuova vita in Israele.

DINO CARPI / KATZ