lancelotti - analisi ii esercizi

225
Sergio Lancelottí Esercizl- di Analisi Matematica rI CelE

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  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    1/225

    Sergio

    Lancelott

    Esercizl-

    di

    Analisi Matematica

    rI

    CelE

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    2/225

    i

    Celid,

    settenre

    2010

    .

    via Cialdini

    26,

    10138

    Torino

    tl. 0r1-44.14'774

    i

    www.celid.it/casaetlitrice

    i

    f diritti

    di

    riproduzione,

    di

    memorizzazione

    e di

    adttatnento

    totale

    o

    parziale con

    qualsiasi

    mezzo

    ,

    (compresi microfirn

    e cope

    fotostatiche)

    sono

    risrvati'

    IsBN

    e78-88-?661-9ol-4

    i

    Stamps: Digitalpt

    Service,

    Segrate

    (M[)

    A

    mio

    pap,

    per

    tutti

    t,

    suoi, socrifi,ci

    I

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    3/225

    Indice

    Prefazione

    Massimi e

    minimi

    liberi

    15

    1

    Alcuni richiami

    teorici

    .

    .

    .

    15

    1-1 Nozionierisultatiprincipali

    -......15

    1.2 Rjcerca

    dei

    punti

    di

    massimo e

    di

    minimo

    locale

    . . . .

    16

    2 Esercizi sui massimi

    e minirni

    liberi . .

    18

    2.1

    Funzioni

    di

    due

    variabili

    .

    .

    .

    .

    18

    2.2

    F\rnzioni

    di

    tre

    variabili

    . . . .

    19

    3

    Svolgimentodegiesercizisuimassimieminimiliberi.

    .

    .

    .

    .

    . . 20

    3-1

    Funzioni di due

    variabiii

    .

    .

    .

    -

    20

    3.2

    F\rnzioni di tre

    variabili

    . .

    .

    .

    30

    ;

    Massimi e

    minimi

    vincolati

    4l

    1

    Alcuni richiami

    teorici

    . .i

    41

    1.1 Nozionierisutatiprincipai.

    .

    -..

    \f

    I.2

    ;

    Rcerca dei

    punti

    di

    massimo

    e

    di

    minimo

    vincolato

    -

    .

    . 43

    2 Esercizisuimassimieminmivincolati

    ..... 47

    2.I

    I

    I'unzioni

    di

    due

    va,riabili

    47

    2.2 F\rnzioni

    di tre

    variabili

    , . .

    .

    49

    3 Svolgimento

    degli

    esercizi

    sui

    rnassimi e minimi

    vincolati

    . . .

    . . 51

    11

    -

    s

    1

    3.1

    F\rnzioni di due

    variabili

    3.2 F\rnzioni

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    4/225

    Indice

    Indice

    Serie

    numeriche

    1

    Alcuni richiami teorici

    3

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sulle

    successicini

    di

    funzioni

    8 Serie

    di

    funzioni

    1

    Alcuni richiami

    teorici

    1.1

    Serie

    di

    poterize

    1.2

    Serie di

    layor

    .

    1.3

    Serie

    di

    Fourier

    Esercizi sulle

    serie

    di funzioni

    2.7 Esercizi sulle serie

    di

    potenze

    2.2

    Esercizi

    sulle serie di fa,vlor

    2.3

    Esercizi sulle

    serie

    di

    Fourier

    Svolgimento degli

    esercizi sulle

    serie di

    funzioni

    3.1

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sulle

    serie di

    poterize

    3.2

    Svolgimento degli

    eserczi

    sulle

    serie

    di

    Taylor

    3.3

    Svolgimento degli esercizi

    sulle serie di Fourier

    Elenco

    dei

    Simboli

    Forruule

    utili

    1.1 Derivate delle

    funzioni

    elementa.ri

    tli una variabile

    1.2 Regole

    di derivaaione

    per

    funzioni di

    una variabile

    1.3 Regola

    di

    derivaaione

    per

    funzioni

    composte

    di

    pir

    variabili

    L.4

    Integraaione

    indefinita

    per

    funzioni

    di

    una

    variabile

    .

    L-2

    Inte$ali

    tripli

    Esercizi

    sugli

    integrali

    multipli

    2.1

    Integrali

    doppi

    2.2

    Integrali

    tripli

    . .

    Svoigimento degli

    esercizi

    sugli

    integraii

    multipli

    3.1

    Integrali

    doppi

    .

    3.2

    Integrali

    triPli

    .

    .

    Integrali

    curvilinei

    e

    di superficie

    I

    Alcuni

    richiami

    teorici

    1.1

    Brevi richiami

    sulle curve

    parametriche

    1.2

    Integrale

    curvilineo

    di

    I specie

    1.3 Integra.le

    curvilineo di

    ll specie

    (o

    integrale

    di

    inea)

    1.4

    Integrale

    di

    superficie

    di

    una

    funzione

    reale

    1.5

    Flusso

    di

    un campo

    vettoriale

    attra.velso

    una superficie

    1.6

    Teoremi

    di

    Green, Stokes,

    Gauss

    Esercizi

    sugli

    integraii

    curvilinei

    e

    di

    superficie

    2.L

    Esercizi

    sr-rgli

    integrali

    curviiinei

    di

    I

    specie

    2.2

    Esercizi sugi

    integrali curvilinei

    di II

    specie

    (o integrali

    di

    linea)

    2.3 Esercizi sugli

    integrali

    di

    superficie

    di

    una funzione

    reale

    '

    2.4 Esercizi

    sul

    flusso

    di

    un

    campo

    vettoriale

    attraverso

    una superficie

    2.5 Esercizi

    sui

    teoremi

    di Green,

    Stokes,

    Gauss

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sugli

    integrali curvilinei

    e di

    superficie

    3.1

    Svolgilnento

    degii

    esercizi

    sugli

    integrali

    curvilinei

    di

    I

    specie

    '

    3.2

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sugli

    integrali

    curvilinei

    di

    II

    specie

    (r

    integrali

    di

    linea)

    3.3 Svoigimento

    degli esercizi

    sugt

    integrali

    di

    superficie

    di

    una fun-

    zione reale

    3.4

    Svolgimento

    degli eser:cizi

    sul

    flusso

    di

    un campo

    vettoriale

    at-

    traverso

    una superficie

    3.5

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sui

    teoremi

    d

    Green, $Lokes,

    Gauss

    '

    105

    108

    1.2

    Ricerca

    dei

    potenziali

    di un campo

    vettoriale

    conservativo . . .

    . 293

    2 Esercizi

    su campi

    conservativi

    e

    potenziali

    , .

    .297

    3

    Svolgimento degli

    esercizi

    su

    campi

    conservativi

    e

    prrlenziali

    . . .

    -

    .

    . . 295

    08

    110

    113

    113

    tJ

    327

    321

    1.1 Criteridiconvergenza .....323

    Esercizisulleserienumeriche

    .....327

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sulle

    serie numeriche . . .

    . .

    333

    7 Successioni

    di

    funzioni

    1

    Alcuni richiami

    teorici

    .

    .

    .

    369

    2 Esercizisullesuccessionidifunziorii

    .......370

    2

    J

    77

    177

    777

    222

    369

    178

    178

    179

    180

    181

    184

    184

    186

    188

    190

    191

    194

    1.94

    205

    a'71

    383

    383

    385

    388

    389

    392

    393

    3S4

    396

    398

    403

    tlt

    425

    44L

    447

    447

    448

    448

    449

    244

    266

    A

    i

    j

    1

    I

    Campi

    vettoriali

    conservativi

    29f

    1 Alcuni

    richiami

    teorici

    ' '

    '

    291

    1.1

    Nozionierisultatiprincipali """'291

    B

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    5/225

    Indice

    10

    1.5

    LO

    I.7

    / 1

    .

    452

    Sviluppi

    notevoli

    di Mclaurin

    Limiti notevoli

    di successione

    Altre formule

    I

    Prefazione

    Le riforme degli ordinamenti didBttici

    che

    si sono

    succedute a

    partire

    da"ll'anno accademi-

    co

    200G2001 hanno comportato

    una modifica sostanziale

    dei

    programmi

    di

    quasi

    tutti

    gli

    insegnamenti universitari

    in rnodo

    significativo

    per quelli

    dei corsi di Matematica.

    In

    particola::e,

    neile facolt ingegnerstiche

    si

    assistito ad una

    contrazione del'im-

    postazione

    teorica

    de concetti matematici,

    a vantaggio

    delie loro applicazioni

    prabiche.

    In

    questa

    realt

    pir

    che mai

    utile

    poter

    disporre

    di

    libri

    ed eserciziari nei

    quali

    si

    prediliga

    I'aspetto tecnico

    (calcolo)

    a

    quello

    teorico.

    Questo

    libro

    di esercizi

    comprende

    quasi

    tutti

    gli

    aspetti

    fondamentali

    che

    erano

    pre-

    senti

    nel classico insegnamento di Analisi N{alematica

    II, che

    consisteva

    sostanzia.lmente

    neilo

    studio

    del calcolo differenziale e

    integrale

    per

    funzioni

    di piir

    variabili,

    compresi

    gli

    integrali

    su curve

    e

    superfici,

    lo studio

    dei

    campi

    vettoriali

    e

    lo studio delle selie di

    funzioni, tra

    cui

    quelle

    di

    potenze.

    di Taylor

    e di

    Fourier"

    .

    Nella

    parte

    di

    calcoio

    differenziale

    in

    pi

    variabili si

    preferito

    non inserire

    esercizi

    sugli argomenti

    di

    base

    che sono

    un'estensione

    dei

    concetti

    e delle tecniche

    di

    calcolo

    differeuiale in una variabile

    (domini,

    limiti,

    derivate

    parziali)

    e

    localizzare

    I'attenzione

    sugli

    esercizi

    di

    ricerca dei

    massimi

    e

    minimi liberi

    e

    vincolati,

    nei

    quali

    i

    metodi di

    risoluzione

    sono

    tipici

    del

    calcolo

    difierenziale

    per

    funzioni in

    pi

    variabili.

    lnoltre,

    prima

    degli

    esercizi

    sulle

    serie di

    funzioni,

    un capitolo

    dedicato

    alle serie numeriche-

    Pi

    in

    dettaglio, gli

    esercizi

    riguardano:

    Capitoli

    1:

    massimi

    e

    minimi

    locali

    e assoluti

    liberi

    per

    funzioni

    di due

    e

    tre

    variabili;

    Capitoli 2:

    massimi

    e minimi

    locali

    e

    assoluti vincolati

    per

    funzioni

    di due

    e tre

    varia-

    bili;

    Capitolo

    3:

    integrali doppi e

    tripli;

    Capitolo

    4:

    integrali curviiinei e di

    superficie;

    Capitolo 5: campi

    vettoriali

    conservativi;

    11

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    6/225

    Prefazione

    Capitolo

    6:

    sere

    nurneriche;

    Capitolo

    7:

    successioni

    di funzioni;

    Capitolo

    8:

    serie di funzioni

    (in

    particolare

    serie

    di

    potelue, tra cui

    quelle

    di Taylor,

    e

    serie di

    Fourier).

    Il

    libro

    contiene

    318

    esercizi,

    tutti

    svoti.

    In

    ogni capitolo

    vi

    un

    elenco

    di

    esereizi,

    per

    i

    quali viene

    poi

    fornito

    uno

    svogmento.

    In molti

    capitoli,

    in

    particolare

    in

    quelli

    sui

    massimi

    e minimi

    vincolati,

    sugli integrali

    muitipli, curvilinei

    e

    di

    superficie,

    lo svolgimento

    accompagnato

    da

    varie figure

    che

    mostrano

    la

    geometria del

    problema e aiutano

    a

    comprendele

    le tecniche

    di

    ovolgimento.

    Complessivamente

    sono

    presenti

    224 frglre-

    Per

    tutti

    gli

    esercizi

    viene

    riportata,

    a

    fianco dei

    testo,

    la soluzione'

    Esempio

    Esercizio.

    Calcolare

    i

    seguenti

    integrali

    doppi

    sugli

    insiemi

    specificati:

    n:

    {t",vl

    elR2

    :

    o

    .y.g',

    a

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    7/225

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    8/225

    16

    _

    *

    Capitt:Io7

    Massimieninimiliberi

    Diciamo

    che

    I

    differertziubilc

    in

    r0 se

    /

    ammette

    tutte

    le derivate

    parziali

    in 16 e

    si ha che

    "rn

    .f

    (r)

    -

    l("0,

    __V_J-(".I-(":'o) :

    s,

    xiro

    ll"

    -

    ,o

    ll

    lAf Af \

    dorrc Vf(rn)

    :(?@,...,# ("0)

    )it

    gradiented/inzse

    llz-16ll

    lanorma

    \dzt'

    oxn

    /

    di

    a

    -

    ro

    in

    lR.'.

    In tal

    caso

    si chiama

    d,ifferenzialc

    d:i

    f

    in

    ts

    I'applicazione

    lineare

    d/(ro)

    :

    IRt

    -

    lR

    definita

    da

    dJ@o)@):

    V.f(co).c.

    Talvolta

    il differenziale

    di

    /

    in

    16

    viene denotato

    con

    d"o/.

    (1.4)

    Definizione

    SianoO

    clR'unapertononvuoto,.t0

    Qe/:

    QtlR

    una

    funzione

    differenZiabile

    in 16.

    Diciamo che

    re

    un

    punto

    stazonario

    (a

    critico)

    Wr f

    se d,f

    (rs)

    :0

    (nel

    serrso

    di

    applicazione

    lineare nulla).

    Evidentemente

    questo implica, che

    vJ(26)

    :0

    (nei

    senso

    di

    vettore

    nullo

    di

    R.").

    (1.5)

    Teorema

    (di

    Fermat)

    Siano O

    g R'

    un aperto non

    uuoto,

    J

    :

    Q

    -

    R una

    funzione

    e

    zs

    O- Suyporamo

    che uulgutn i seguenti

    fatti:

    a)

    f

    sia

    d"iffercnziubile

    in

    rs;

    b)

    *s sia

    un

    punto

    d'i

    nnssinto

    o di

    trnrrc

    locale

    per

    J.

    Allora so

    un

    punto

    stazionario

    per

    f.

    L.2 Hicerca

    dei

    punti

    di

    massimo

    e

    di

    minimo

    locale

    Siano

    fl

    C

    lR'

    un apetto

    non

    v1loto e

    /

    :

    fl

    -.

    lR

    una

    funzione

    di classe

    C2. Per

    il

    Teorema

    di

    Fermat

    (vedi Teorema.

    (1.5))

    i

    punti di massimo

    e

    di

    minimo

    locale di

    /

    vanno cercati

    fra

    i

    punti

    stazionari

    di

    /.

    sia

    co

    o

    un

    punto

    stazionario

    per

    /

    e consideriamo

    la matrice

    Hessiana d,i

    f

    i.n

    '1.

    Alcuni richiami teorici

    Poich

    /

    di

    claese

    C2, risulta

    che

    'H1(rs)

    una malrice reale n

    x

    n

    sirnmetrica.

    Si

    determinano

    gli

    autovalori

    i

    715@s), cio

    i

    valori

    ,\

    llR soluzioni dell'equazione

    det(11,(t:n\

    -,\11

    :0.

    \

    /."/

    J

    dove

    I

    la

    matrice

    identica

    n

    x

    n

    Valgono

    i

    seguenti fatti:

    a)

    se

    tutti

    gli

    autor.alori diHl@t)

    sono

    positivi,

    allora z6 un

    punto

    di

    minimo locale

    pet

    f;

    ) se

    tutti

    gli

    autoralori

    di ly(r6) sono

    negiltivi,

    allora

    rs

    un

    punto

    di massimo

    iocale

    per

    /;

    se'15(.no)

    ha sia

    autovalori

    positivi

    che

    autorralori

    negativi, allora

    z6

    non

    n un

    punto

    di massimo

    n un

    punto

    di

    minimo locale

    per

    J.

    In

    questo

    caso si dice che

    xs

    un

    ltunto

    di

    sella

    per

    J.

    Osservazione

    Nelle

    ipotesi

    precedenti,

    si

    ha

    che:

    se

    tutti

    gli

    autovalori

    di'HS@s) sono

    non negativi

    e

    ne

    esiste almeno uno

    nullo,

    allora ca non un

    punto

    di

    massirno

    ocae per

    /

    ma non

    si

    pu

    concludere

    con

    cerlezza che

    sia

    di minimo

    locale

    per

    /.

    Per studiare

    la

    ntura

    del

    punto

    zs

    necessario ricorrere ad

    altri

    metodi

    (ad

    esempio la definizione);

    se

    tutti

    gli

    autovaori di

    111@s) sono

    non

    positivi

    e

    ne esiste

    almeno uno

    nullo,

    allora

    cs non

    un

    punto

    di

    minimo

    ocale per

    /

    rna

    non

    si

    pu

    concludere con

    cetezza che

    sia

    di

    massimo locale

    per

    /.

    Per studiare la natura

    del

    punto

    116

    lecessario

    ricorrere

    ad

    altri metodi

    (ad

    esempio

    a

    definizione).

    (1.6)

    i)

    '[i]',,1)

    It

    p

    '

    ii

    ii)

    (

    {J,ao

    -#hr^t

    "#rk')l

    H,o):l

    ""*tt""

    U',^'

    Ot*'

    I

    \ffir",1

    fi{-o"it

    ffi^oa

    )

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    9/225

    18

    _

    _

    Capitolol

    Massimieminimjliberi

    2

    Flsercizi

    sui

    massimi

    e minimi

    liberi

    2.1

    F\rnzioni

    di

    due

    variabili

    Esercizio.

    Determinare

    i

    punti

    di massimo

    e

    minimo

    locali

    e

    assoluti

    delle

    seguenti

    funziorii

    di

    due

    variabili:

    a)

    f

    (r,

    :

    ,a

    +

    aa

    -

    Atg

    [(-1,

    -1)

    ,

    (1, 1)

    punti

    di

    minimo

    assoiutoJ

    Capitolo

    7

    Esercizi sui massimi e minimi

    liberi

    2.2

    Funzioni

    di tre

    rariabili

    Esercizio. Deberminare i

    punti

    di massimo

    e

    minimo

    iocali

    e assoluti delle

    seguenti

    funzioni di

    tre va.riabili:

    c)

    @,Y)

    :

    r2s

    -

    s2

    lnon

    esistono

    n

    punti

    di

    massimo

    n

    punti

    di minimoJ

    b)

    (,,t

    :

    r:+t-

    alog

    (s

    +

    1)

    f@,:"3+v3-\rv

    f

    @,s)

    :

    3r2

    +

    vYa

    f(",y)

    :2x4

    +

    y2

    -

    3a2y

    [(t,

    t)

    n"nto

    di

    minimo locale]

    [(1,

    r)

    l""to

    di minimo

    locae]

    [{o,O)

    n""to

    di

    rninirno

    assoluto]

    q

    ir

    rs

    s

    F

    i

    I

    6

    I

    ,ii

    il

    $

    o.t

    e)

    f)

    a)

    f(r,y,z):1*

    t t +*a,

    ruz

    b)

    f

    (r,s,z)

    --

    "(a2

    +

    ,')

    -

    u"

    c)

    f(x,y,z)

    :

    12

    *

    A2

    +

    z2

    *

    2x

    -

    7

    d))

    J(r,y.z):

    (,2

    +u')"

    +,'

    ^,y

    |

    (-1, -1,

    *1)

    punto di

    massimo locale,

    I

    L

    (1,

    1,

    1)

    punto

    di

    minimo

    locale

    |

    (lr,0,0),

    con

    r -

    0

    :

    /(0,0).

    Quindi

    (0,0)

    un

    punto di

    minimo

    assoluto

    per

    /.

    La funzione

    f(",:24+a2

    -3*y

    di classe

    C- su

    1R.2.

    Quindi

    i

    punti

    di

    estremo

    di

    /

    vanno cercati

    fi'a

    i

    punti

    stazionari,

    ossia

    fra

    i

    pun|i (z,y)

    IR2

    tali

    che V/(c,

    g)

    :

    0. Si ha che

    af

    ,

    af

    ft@,:8r3

    -

    6xy,

    fia.o:2a

    -3r2.

    Quindi

    fgo3-6r5g:o

    vf(r,s)=o

    0.

    OE

    (r,

    l2b2

    -

    6y

    -6r

    \

    tt.

    \

    -oe

    2l

    Risolvendo la disequazione

    grafica

    mente,

    risulta

    che

    in

    un qualunque

    intorno di

    (0,0)

    esistono sia

    punti

    (r,9) in

    cui

    /(z,y)

    (

    0 sia

    punti

    (c,g)

    in oti

    f

    (r,y) >

    0. Ne segue

    che

    (0,0)

    un

    punto

    di

    sella

    per

    /.

    /(z'vl

    o

    La

    firnzione

    @,:

    e-"-a"-n

    di

    classe C-

    su

    IR2.

    Quindi

    i

    punti

    di estremo

    di

    J

    vanno

    cercati

    fra

    i

    punti

    stazionari,

    ossia

    fra i

    punti

    (",

    e

    lR?

    tali che

    v

    (r,a):

    0.

    Si

    ha che

    A a r Af.

    ffi@,ul

    =

    -(2r

    *

    t)

    e-r,-u2-c, '/rtr, :

    -2,

    "-x2- 2-r.

    Quindi

    { Qt+

    l\e

    "-v'-'--o

    @,s)

    :

    o ++

    \

    _'2s

    "_,"'_u,_,

    :

    s.

    L'unico

    punto

    staaionario

    di

    /

    (-

    ,0)

    Per stabifire se di massimo, di minimo

    o

    di sella, calcoliamo la

    matrice

    Hessiana

    di

    /

    in

    questo punto.

    Si ha che

    A2

    ,\

    --s2

    uz-x

    2f

    ,^^.,

    ijeA,o:(+"t

    t

    4x,1

    ",

    gnzr-,vt:(+'sz

    2)

    e-'2-u2-',

    f@,a)>0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    13/225

    Capitolo

    I

    Massirni

    e

    minimi liberi

    "{ o,ol

    :2Y(2x

    *

    r) P-tz-v2-x

    '

    0xdy''"'

    La

    marrice

    Hessiana

    di

    /

    in

    (

    ,0)

    ''

    (-*,,

    :

    (-';*

    -f"* )

    Gli

    aulovalori

    ai ar

    (-1,0)

    sono 11.2

    :

    -zei

    .-S.

    n r"tti,

    t(*,s,")

    r-

    -*

    -L

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    18/225

    j

    Caoitolo

    1

    lt[resimi e

    minimi lberi

    Si ha

    che

    x2

    +

    2y2

    +

    z2

    +

    ny

    -

    rz

    )

    a2

    +

    y2

    +

    z2

    *

    *g

    -

    rz

    :

    passando in

    coordinate

    cilindriche

    nello

    spaaio,

    cio

    ponendo

    @,a,r):

    (psin$,pcos19,z),

    p

    >

    0, r9,z

    R,

    si ottiene

    :

    p2

    +

    z2

    *

    p2

    ax

    r9 sin ri

    --

    pz

    cos

    rJ

    -

    p2

    +

    z2

    +

    |02

    sin

    (2tg)

    -

    pz

    cos )

    >

    essendo sin(2d)

    )

    --1

    e

    cosr9

    (

    1

    1^

    -

    1.. t^ |

    ^

    2

    ,e2

    |

    z'

    plrl

    2

    )p'

    r

    ,"'

    -

    ol4:

    ,b

    -

    lzl)'

    >

    o.

    Ne

    segue

    che

    (0,0,0)

    un

    punto

    di

    minimo

    assolutr:

    per

    /.

    /)

    La

    funzione

    @,a,:sy"a2+u2*22

    di

    classe C- su

    iR3.

    Quindi

    i

    punti

    di

    estremo

    di

    /

    r,anno

    cerca,ti

    fra i

    punti

    stazionari,

    ossia

    fra i

    punti (z,p,z)

    e

    R3

    tali

    che Y

    f(r,g,z):

    0. Si

    ha che

    Af

    -2\

    or2+y2-"2

    ,-

    ",

    ,, : .

    (l

    .,7o,2\ oz2+y2-22

    fr@,u,r):alL+2*

    )- '

    0a\-,r,2)

    -

    &\rzc

    /

    ,

    ffA,o,

    rl

    :

    *2:Lazeo2+Y2-22

    Quindi

    Yf(x,s,z):0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    19/225

    Capitolo

    1

    Massimi

    e

    minimi

    liberi

    che

    aperto.

    Quindi

    i

    punti

    di estremo di

    /

    in

    dom

    (/)

    vanno

    cercati

    fra i

    punti

    stazionari, ossia

    fra

    i

    punti

    (2.

    9.

    z)

    e dom

    (/)

    tali

    che

    V/(c,

    g,

    z)

    :

    0.

    Si ha

    che

    o,^

    ^. -,

    4x

    al

    ,..

    , ,

    6a

    d;\r.s,z): fpiAF

    +AF=s,

    Ay\t,y,z):

    2"t

    *gB

    pqiz

    _s,

    fft",a,a:rF

    #+n-

    Quindi

    llrlil

    -.-..*4'

    -

    n

    22

    +3u2

    +422

    _g

    -

    "

    6a

    -*,

    -n

    rc2

    -t

    BA2

    l4z2

    _g

    -

    "

    8z

    __n

    2x2+3y2+422

    _.9-"'

    L'unico

    punto

    stazionario

    di

    /

    dom(/)

    si ha che

    (0,0,0).

    Osserviamo che

    per

    ogni (z,y,z)

    e

    2x2-t3g2+422

    >

    0

    .+

    f(r,y,r):

    tog

    (O

    -2rz

    --sy2

    -

    lz2)

    0,

    u

    0

    .==+

    (",y,+y)

    punti

    di minimo ocale

    per

    f,

    r

    0.

    Figura

    2'12:

    L'insieme

    M.

    Cerchiamo inizialmente

    i

    punti

    di

    massimo

    e

    minimo di

    /

    in

    inf(M),

    dove

    i,nt(M)--{(",v)

    e

    ll{2,

    "2

    +yn0,

    y>0}.

    Si ha

    che

    per

    ogni

    (r,y)

    e

    int{M)

    0,l=I]rUfzuI'a

    o,rl=

    roe(1+

    y),

    OT

    ol

    , ,

    f

    -lic.Itl

    y"''

    l+A

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    33/225

    ::

    Caoitolo

    2 Ma'ssimi

    e minimi assoiuti

    vincolati

    Quindi

    V/(c,

    y)

    :

    (0,0)

    +=+

    (r,a)

    :

    @'0)

    /.

    i'nt(M)'

    Ne segue

    che

    J

    non ha punti

    di

    massimo e

    di minimo

    in int(M).

    Cerchiamo

    i

    punli

    di

    massimo e minimo

    di

    /

    su 6^&/.

    Osserviamo

    che M

    non

    una variet

    di

    dimensione

    I

    in

    1R.2,

    infatti

    in

    ogni

    intorno

    di

    ciascu.no

    dei punti

    (0,0), (1,0)

    e

    (0,

    1) I'inseme

    M

    non

    l'insieme

    degli zeri di una

    funzione di classe

    Cl.

    Osserviamo che ?IV:

    l.'r U

    lz

    LJ

    13,

    dove

    l]r

    :

    {(t,s)

    ellt2

    :

    00,

    v>o},

    ru

    :

    {(",y)

    lR2

    : e:0,

    o

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    34/225

    i

    lrn 9laLi

    Cerchiamo

    inizialmente

    i

    punti

    di

    massimo

    e

    rninirno

    di

    f

    'n

    int(M), dove

    int(M)

    =

    {(r,

    eIR.z,

    lel

    +

    lyl

    0seesolo

    se

    g/

    >

    .

    Quindi

    9

    (,.)

    a

    .,.utr"*ente

    decrescent" u"

    [0,

    ]1.

    In

    particolare

    per

    ogni

    s

    (0,

    ]]

    .i

    u

    /1 \ /1 \. lL \

    1.

    /7 \

    ,li't)= vtoga

    *

    \

    o)r"c

    (;

    u)-

    ,tocz

    0,0{12r,

    ldet"Iq(p,r})l

    :p.

    1g

    :

    psrnd,

    Allora

    {o"t'

    (r,g)

    eQ

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    59/225

    't,

    i

    ,ii

    ,,t

    Figura 3.8: L'insieme 0.

    Allora

    (z,s)

    e

    0

    ++

    Quindi

    si ha

    che

    -2

    :

    D(O'),

    dove

    [u.r.t

    [0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    60/225

    i

    ,

    t

    ":ii

    'ii

    i

    i

    i

    _ r"r I

    Jntos@fidx,dy

    :

    l_,'

    lJ;bg,"dyl:

    integrando

    per

    parti

    "-*

    /- ,t

    =

    /_,"

    ([rt*

    a]*-

    J^"

    integrando

    per parti

    :

    -*

    ([*t'

    r*']--:-

    l:,'

    ,*)+

    [-rog

    t

    r+z*]-i

    :

    -

    *a

    (-ro*r*

    $)

    *u*r-

    |

    :

    srosz

    -

    e.

    i)

    Consideriamo I'integrale

    ;oc4

    araU,

    a*u

    n*{(",v)e

    lRz,

    },

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    61/225

    ir'

    iti

    'i

    li'

    :.1,

    . litll

    i

    lii,

    i

    i

    ,

    dell'inversione

    locale

    si

    ha

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    62/225

    4 r2f r2z2

    '"

    1 r2f Px2

    I

    Jn;rlgo"ao=

    J,U,,

    Fiedalh:

    J,

    U,,

    ,"*lyydaldr:

    :

    /'

    l"*o"

    Ol:'

    a,

    :

    l,'

    6,,t,n2r

    -

    arctanx)

    dr

    :

    integrando

    per parli

    ["{*"tur,z"

    -

    u,"tao,o)]2

    -

    Ir'

    (3

    -

    #")

    *:

    :

    2

    arctan

    4

    -

    3 arctan

    2

    +

    i

    -

    []

    r.c

    (

    +

    +"')-

    *

    .r

    (t

    *

    r')f'r:

    :

    2arcra'4

    -

    Barcran

    2

    +

    i

    -

    jrcsn+

    |

    roc

    s

    -

    |usz.

    n) Consideriamo

    l'integrale

    In"*o{

    drdy,

    dove

    L'insieme

    O

    a-semplice.

    Quindi

    si ha

    che

    j'tr

    I

    i;iii

    iiif,i

    l,Y**:l:

    f

    "'Y'"1*=

    I:lY'l'o'

    *-

    lii,

    ili

    iii

    :;ll

    1'

    n:{i",v)lR?,

    o 0

    -+

    (o,-y)eO,

    l@,-y):-@,U).

    Quindi

    [

    ,yd,rdy--[ ryd,zds.

    JOn{(,u):

    y>0J

    Jon{(o,y);

    e

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    63/225

    Figura

    3-18:

    L'irrsierne

    f)

    Allora

    f

    o

    o,05t932r,

    ldet.rqb,)l:p.

    I u:

    pstnu,

    (a,s)

    e

    O

    iD(O'),

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    65/225

    'li :

    :;

    Figura

    3.23:

    L'insieme

    0'

    :

    Ol U

    f2i3.

    Ne segue

    che

    lrr"@

    o" an

    :

    ln,

    ps

    cos

    d.p

    d8

    :

    =

    fn,

    o3

    cos

    o do d

    n

    Ir,

    p3

    cos

    ) ttp tttl

    :

    essendo sia

    O',

    che

    0

    psemplici

    e

    la funzione

    integranda

    prodotto

    di

    una funzione

    di

    p

    e

    di

    una funzione

    di

    d

    si ottiene, si

    ottiene

    :

    (1"'

    o'oo)

    (1"*.roo;

    +

    f^

    cos,e

    jo"'"o

    o'oo1or:

    :

    tin],

    F"'li"

    +

    1","o",e

    [],{]"'""

    ot

    :

    :

    "

    4;["

    "o,,e,i,.4,ent

    =

    -

    +

    +

    ll.i"o]""

    =

    113

    8 40 20'

    s) Consideriamo

    l'integrale

    ln@

    t

    d,c da, aoue

    n:{(",v)

    Fl2:

    2t2+3f0,

    y>o}.

    sll

    disegno

    on

    in

    scala

    Figura

    3.24:

    L'insieme

    Q.

    Essendo

    Q

    la

    parte

    del

    I

    quadrante

    inclusa nell'ellisse

    di

    equazione

    t'

    *

    4

    passiamo

    in coordinate

    ellittiche

    nel

    piano.

    Poniarno

    quindi

    (

    n: J2ocosti )

    -

    ,{

    ;'^

    p>0,0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    66/225

    4

    -/

    t

    "

    't

    /

    ricosreartl

    +:/'(

    l

    "a'\(

    [1

    "'^ro'\-

    5u'

    \f

    ,-

    o,

    )

    \J, /

    .1

    \ro

    ./

    \ro I

    :

    tr

    fir,].

    [.n

    o].'

    +

    *

    [ir'],

    l.-

    *-'l

    i

    :

    lu

    1ts

    .

    14

    :itl

    ,:li

    ;:

    Esercizio

    1.

    o) Consideriamo

    l'integrale

    tnraz

    d,n d'u

    d,z,

    dove

    n-

    {1r,a,eR3

    :

    o

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    67/225

    ri

    l

    ,

    Figura

    3.27:

    L'insieme O.

    r1 lr+2

    -,

    l"lirf,r

    r

    d.rds

    -

    I,lo

    *z)2

    -

    +(22

    ru')l

    a"ay.

    dove

    a-

    {t".v)

    ew",

    z@+y'.,+z}.

    Osserviarno che

    t .t2

    ,Vfr,+a,

    0,

    0

    0).

    o2:

    {(z,y)

    e

    R2:

    a2

    +422

    :

    L

    Figura

    3.39:

    L'insieme

    D: DrU

    Dz.

    Quindi

    si

    ha che

    I

    zrarardr:

    [

    (t-a'-4''t\d.sd,z:

    Jo

    '

    Jo\

    "

    /

    :

    Ir,(

    -

    s'

    -

    4"')

    au az

    +

    l*(t

    -

    r'

    *

    +.,2)

    au a''

    Cacoliamo

    separatamente

    i

    due

    integrai-

    Essendo

    Dt

    3r-semplice'

    si ha che

    1,,(,

    -

    r'

    -

    4"')

    *

    *

    :

    Ilrllo'"*'

    (,

    -,'

    -

    a"') oo) o

    :

    [" l(r-422\u

    I ol2z+1 Jo /

    32

    '

    ^

    '

    2\

    '

    /-+

    f\

    ,-

    5s"lo

    o":

    J-+\-

    g'"

    -

    z-

    |

    i)dz-

    :

    l-u

    -

    i"

    *;{*

    :

    Essendo

    D2

    la

    parte

    del

    1

    quadrante

    compresa

    nell'ellisse

    di equazione

    y2

    +

    {

    :

    l,

    passiamo

    in

    coordinate

    ellittiche

    nel

    piano

    zg.

    Poniamo

    quindi

    ,,

    {"::t::t

    p>0,0

    l-.-2n,

    loet.ra(p,o)l:r1p.

    (

    y: psmD,

    Quindi

    si

    ha

    che

    D2

    :

    O(Di)'

    dove

    oL:{O,olR2:

    o

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    73/225

    Si

    ha che

    {0.0.1

    I o

    :-

    {@,a,

    e

    lR3:

    (r,y)

    K, z:

    g(",}

    ,

    alora

    l,

    che

    il

    grafico

    della

    funzione z

    :

    g(r,y)

    ristretta

    a

    If,

    si

    pu

    scrivere

    come E:o(K), doveo:If lR3 definita

    rlao(n,g):

    (r,E,g?,,y)).

    ln

    7. Alcuni

    chiami

    teorici

    sostegno

    di

    a.

    Si chiama

    flasso

    del cunr'po

    ueltoriale F athuuerso

    o

    (o

    att;ruuet'so

    E) ll

    numero reale

    181

    (1.12)

    1",

    ":

    l*rlo1","Y

    .

    NQt,u)

    dudu,

    dove

    N(u,o)

    il

    vettore

    normale a

    l)

    nel

    punto

    o(u,tr)

    definito

    da

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    90/225

    -

    particolare

    X

    il

    sostegno

    della

    calotta

    regolare

    a e in

    tal

    caso

    il

    vettore normale

    N(r,9)

    a

    X nel

    punto

    o(r,y)

    . 0o o | 00. 00. \N@,s):

    *(r,u)n

    *b,u):

    (

    a-(",r1,

    *@,u),t);

    iz)

    se I

    la superficie

    defrnita

    da

    r-{@,a,e

    IR3:

    (c,z)

    K,y:s@,')},

    allora

    X, che

    il

    grafico

    dela funzione

    y:

    g(r,z) rislretta

    a K,

    si

    pu

    scrivere

    comex

    =o(.K),

    tloveo:

    K*

    lR3definita

    dao(r,z):(r,g(r,z),2). In

    particolare

    E

    il

    sostegno

    della

    calotta regolare

    o

    e iu

    tal

    caso

    il

    vettore

    normale

    N{r,z) a X

    nel

    punto

    o(n,z)

    fro

    0o. /0a.

    0o.

    .\

    N(x,z):

    frtr,,1

    r."{(r,z):

    (.ait",

    ,

    ,,

    a:@,,));

    iii) se I

    la superficie

    definita da

    ::

    :

    {(",

    u,

    z)

    e

    lRS

    :

    (s,

    z) e

    r

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    91/225

    :i

    ir

    AIIora

    I

    p

    ap:

    [

    (*a,rr-*(',

    \a,au.

    Jaa

    Ja\dr"'

    oA

    /

    Tborema

    di

    Stokes

    (1.1.6)

    Definizione

    Siano

    If

    q

    R'? un compatto

    la

    cui

    frontiera

    il

    sostegno

    di

    una

    curvaparametriCachiusa,sernpliceeregolareatrattieo:K+lR3unacalottaregolare.

    Si

    chiama

    bordo

    di' a,

    denotato

    con o,

    la restrizione

    di

    o a 0K'

    Denotiamo

    con

    X:

    o(K)

    il

    sostegno

    di

    o

    e con ll('u,'u)

    il

    vettore normae a

    X

    in

    o(u'u)

    definito da

    r{(u,o)

    :

    g1u,a

    n*@,u).

    du

    ou

    Diciamo

    che

    0o

    ori.entato

    positit:atne.nte

    sela

    crtrva

    o

    (0

    K)

    percorsa

    in

    senso a.ntiorario

    rispetto

    ad un osservatore

    posto

    come

    il

    v-ettore /r'-

    In altri

    ternrini, 0a

    orientato

    positivamente se

    percorrendo

    idealmente

    a(K)

    appoggiato

    a.lla faccia

    di

    I da cui esce

    -^tr,

    si

    vedono

    in

    punti

    di

    X alla

    propria

    sinistra.

    Tavolta,

    anche

    se

    impropriamente,

    si

    parla

    di

    bordo

    d,i

    E anzich

    di

    bordo

    di

    o.

    (1.L7)

    Teorema

    (di

    Stokes

    (o

    del

    rotore)) Siano

    0

    c

    R3 aperto nonuuoto,

    F:

    O

    *

    R3

    un catnry

    aettoriale

    i

    classe

    CL,

    F

    =

    (h,fz,f, K

    q

    R2 un comlxttto

    la

    cui,

    ft'onti,ero

    iI

    sostegno

    d:i

    una

    curva

    pammetrictt

    chna,

    semplit:e e regolare a tmtti'

    e

    o

    :

    K

    -R3

    uno,

    calotta

    regolare.

    Su,pponi,nmo

    che

    0o

    sia

    orientome.nto

    posititn'mente'

    AIlom

    I

    p'aP

    : I

    rotF

    n,

    Jao

    Jo

    d,oue

    rotF

    iI

    rotore

    d'el

    campo F,

    de'finito

    forrnalmente

    d'a

    II

    9- |

    6zl

    fs@,a,r)l

    / rji

    ii':

    I

    ll'

    J

    a

    w

    z(r,

    y

    ,

    ")

    di colotte

    regolari,

    orientate

    secondo

    il

    verso

    uscente da

    ,D

    e

    aventi

    a

    due

    a

    due

    in

    comune

    al

    pi

    archi

    di curve.

    (1.l9)

    Teorema

    (di

    Gauss

    (o della divergenza))

    Siano

    I c

    IR3

    un

    aperto,

    F

    :

    ^l

    -

    IR3

    un catnpo

    uettori.ale

    di classe

    Cl,

    F

    :

    (h,

    h,

    f,

    D

    C

    Q

    un aperto

    con

    bord,o

    tale

    ch.e AD

    g

    O.

    Allora iI

    flu,sso

    uscente

    d,el campo

    F

    d,al

    bordo di D

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    92/225

    1.,",

    41:

    (t,f),

    e

    [o,o],

    o

    >

    o

    q

    I,rlt7,

    'y()-

    (sint,cost), r

    e

    [o,ur]

    T2T

    r'l

    tat

    f 3 3l

    l5E-2'

    I

    l--3- |

    t

    e

    l0,2nl

    l,l.

    ^.c

    l

    [

    fit

    +

    +n')'

    -

    r]]

    [# l(1+4,);

    -

    1]]

    ill

    :

    t',:

    IriF'

    'Y(t):

    (cost'sin)' t

    t

    [o';]

    Ir',

    r()

    :

    (t,

    "')

    ,

    r

    [0,

    tog 2]

    )

    n

    [

    i

    'i'

    jr

    :

    e)l

    r.l

    h\l

    J1

    rl/

    '

    J.l

    l

    O

    I,rF*r',

    ilt):

    (2(cosr-sinr),2(sint

    -lcosf)),

    ,

    1(t):

    (t,log),

    [1,2]

    ]1r

    +ugz;f

    +

    1r

    +ffi

    +

    f

    roc

    (r

    +ros2

    +

    -i,/r-|log(1+r/?)

    (r

    +

    z),

    rrtl

    :

    (t,

    *o,'"),

    '

    [o,

    r]

    ,/r,

    7(r):(cost,sint,P),

    te

    [o,n]

    ("'

    +

    u'

    +

    ,),

    flt)

    :

    (2axt,2sin

    , )

    ,

    t

    e

    l0,hrl

    [;

    (sovt-

    t)]

    l+

    [t'*n"'r*

    -

    ']]

    lz{s"(++

    ")l

    fssl

    LTJ

    n+rr-rrrt,,y(t)

    =

    (t',ts

    -t',f),

    [1,2].

    b)

    f(r,g,z):x2*y2,'yunapararnetrizzazionedelsegnrentodiestremi

    A(L,-1,2)

    e

    B(0,0,0)

    Ia'6]

    c)

    i@,a)

    :

    rg,

    ''t

    una

    parametrizzazione

    del

    quarbo

    di

    ellisse del I

    quadrante

    di

    equazione

    Zl

    *#:1,

    con

    a,b >

    0

    I

    ab(a2

    4-a6+b2)1

    t--GTlr-l

    d)

    f

    (r,u):

    "2lal,7

    una

    parametrizzazione

    della circonferenza

    di

    centro

    O(0,0)

    e

    raggio

    2,

    percorsa

    una sola volta in

    senso ora,rio, a

    partire

    da

    ,4(-f,0)-

    tsl

    e)

    @,

    :

    \tr

    +W,'y

    una

    paramelizzazione

    dell'arco di

    parabola

    di equazione

    y

    -

    x2,

    percorco

    da

    A(-1,1) a B(1,

    t).

    I

    r.r'l

    tTJ

    come l'asse

    z.

    f(x,y,"\:

    t2az,

    'y

    una

    parametrizzazione

    della circonferenza

    ottenuta

    dall'in-

    tersezione della

    superficie

    sferica

    di equazione

    2

    +U2

    +

    22:

    4 con

    il

    piano

    z

    :

    g,

    percorsa

    una

    sola volta

    in

    senso

    antiorario

    rispetto

    ad un osservatore ideale

    posto

    come

    l'asse z

    ,

    12

    +2u2

    ) @,'y,")

    7

    una

    parametrizzazione

    del bordo dell'insieme

    t':

    {@,u,4elR3',

    :

    12't'az, 12

    r

    u2

    0

    [*"o']

    r87

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    93/225

    O(0,0),

    A(1,0), B(1,

    1) che induce

    un verso di

    percorrenza

    antiorario'

    f)

    F@,A)

    :

    (ry,ry2),7

    una

    parametrizzazione

    del

    bordo dell'insieme

    e:

    {@,1R2,

    z2

    +u2

    o}

    che induce su

    di esso

    un

    orientamento

    antiora.rio.

    ["

    z]

    [5

    5J

    L"ul

    b)

    F(x,y):

    (y',*'),7

    una

    parametrizzazione del

    semiellisse

    del I e

    II

    quadrante

    di

    equazione

    # *#:1,

    con

    a> b>0,

    perco$oinsensoorario. l*"a"1

    .l

    c)

    F(r,U):

    (0,n),

    1

    una

    pa'rame:trizzat'ione

    del

    bordo del

    triangolo

    di

    vertici

    O(0,0),

    ,4(2,0),

    B(1,3)

    che induce un

    verso

    di

    percorrenza

    antioralio.

    d)

    F(r,y)

    :

    (2x2

    +

    y2.ary),

    7(r)

    :

    (cosf,sin),,

    [0,2r'],

    a

    e

    IR.

    e) F(r,y7

    =

    @2g,n' 13),

    1

    una

    parametrizzazione dei bordo

    de triangok:

    di

    vertici

    t3l

    t0l

    I

    r

    t-5j

    ii

    ii

    F'(",y):

    (-#r',

    {n"t),

    ,

    una

    parametrizzazione dell'ellisse

    di

    equazione

    #

    +

    #

    :1,

    con

    o,

    b

    >

    0,

    percorso

    in

    senso

    antiorario'

    h)

    F(u,y):

    (

    ,**,*,,

    una

    parametrizzazione

    del bordo dell'insieme

    a

    :

    {@,elR2

    :

    c2'-2r *2o},

    orientato

    positivamente

    rispetto aI

    versore

    normale

    uscente dall

    a

    sfera 12

    +gF

    +

    z2

    :

    [logasl

    fl

    L2J

    il*i

    188

    ,*___

    Capitolo

    4

    Integrdi

    curvilinei

    e di supecie

    2.3

    Esercizi

    sugli

    integrali

    di

    superficie

    di una

    funzione

    reale

    Esercizio

    1' Ca,lcolare

    i

    seguenti

    integrali

    superficiali

    sulle superfici

    specificate:

    o\

    [)ao,

    z:{@,y,,)c]R3,

    ,:-+,1

    s"

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    94/225

    /

    -

    ,- ,-\l

    l5|z'tz-

    ,ttz11

    ^r[

    |

    ,^

    ")

    lx

    =V-"'

    I

    :

    {t',u,2)

    eR3

    : z

    :t**o',

    o

    o

    [4"R'l

    Q

    E-

    {@,v,2)

    elRs

    : r:

    o("'

    *s'),

    rt

    +a'

    sa},

    a,b>o

    [*'l,t

    +a"za;i

    -

    r]]

    QE:{@,u,2)

    e

    R3:

    ,t+y'-22:1,

    1

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    95/225

    a)

    F(x,y,z):(r,0,"'),

    n:\(r,a,,)e

    R3'

    *1 (z{

    *""-a'}

    t5l

    b)

    F(r,y,z):(r,a,z),

    n={(r,u,z)lR3:

    c

    +v+z0,

    z>0}

    I+l

    c) F(r,y,z):

    (r',r',r),

    D:

    {{",a,

    e

    IRs

    '

    c2

    +v'

    v2+"2'

    ,>0,

    f)

    F(r,y,z):

    ("t

    -2rz,y2

    +3rz,z2

    -\12),

    n:{@,a,e

    R3,

    "2

    +a'

    o}

    che

    induce

    su

    di

    esso un

    orientamento

    antiorario

    ln z1

    L6

    -

    .3J

    |

    F

    -d.P,

    dove

    F(r.

    -

    (-#rt,#")

    "

    1

    una

    parameE\zzazione

    clell'ellisse

    "'

    J.

    ^2

    ,'2

    di

    equaaione

    Z;

    +

    k

    :

    l, con a,b )

    0,

    percorso

    in senso orario.

    [8"4

    h)

    [

    F'

    dP,

    dove

    F@,y)

    :

    (-**,,+f)

    "'v

    unaparametrizzazione

    del

    bordo

    'Ja

    dell'insieme

    ,1,

    :

    {@,e

    IRP

    : 12

    *

    2x

    r2

    L2vq\.

    La

    curva

    1:[1,2]

    *

    ll3 definita da

    7(l)

    : (tt,t'-

    12,2).

    Posto

    (r,y,z)

    *

    7(t),

    si

    ha che

    'y(t)

    edom(/)

    0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    100/225

    /(r(r)):

    0-t,-r+t,2-2t):2(t

    r)',

    llr'(t)ll

    :r'0.

    Quindi

    r rl

    -

    r

    ^

    -Il.

    ..lr 2

    -

    J,,

    :

    J,

    /("v(t))ll1'(t)llaL

    :

    2J6

    Jo

    G

    -

    D2

    dt

    :

    2/6

    l-?(t

    -

    r)rlo

    :

    ;\/6'

    La

    funzione

    @,y)

    :

    cg

    continua su

    lRz.

    Una

    parametrizzazione del

    qualto

    di

    ellisse

    del

    I

    quadrante

    di

    equazione

    #

    *#

    :1,

    con

    a,b >

    0

    l:

    [0,]l

    *

    lR'?

    definita

    da

    7(t):

    (acos,sin).

    La

    curva'y

    regolare. Infatti,

    derivabiie

    con derivata

    continua

    1/()

    -

    (-asin,bcost)

    I

    (0,0)

    or.

    (0,;)

    .

    Inoltre

    per ogni

    t

    e

    [0,

    $]

    si ha

    /(r(t))

    :

    f(ocos,bsint):

    obcostsint,

    ll/(t)ll

    =

    Quindi

    a2

    sin2 t

    +

    b2 cos2 t.

    Lt

    :

    I

    t

    f

    (t

    Q))llt' Q) ll

    dt

    :

    ou

    l

    '

    "*

    t'i"

    t[o"i' t

    +

    a"o* t ar

    :

    -

    n@:6:

    -1G-tsO--

    d)

    La

    funzione

    @,g):

    r2lgl

    continua su

    IR2. Una

    parametrizza,zione

    della cir-

    conferenza di centro O(0,0) e

    raggio

    2,

    percorsa

    una

    sola

    volta

    in

    senso orario a

    partire

    da

    A(-2,0)

    1

    :

    [0,2n]

    -

    IR2 definita da

    7(t)

    =

    (-2

    cos ,

    2

    sin

    l)

    La curva.y

    regolare.

    Infatti, derivabile

    con derivata continua

    1'(t)

    :

    (zaint,2cosf)

    I

    (0,0)

    Yt e

    (0,2r).

    Inoltre

    per

    ogni t

    [0,22r]

    si ha

    /(r(r)):

    /(-2cos,2sin)

    :

    scos2flsintl,

    llr'(4ll

    :

    Z.

    Quind

    ,,

    :

    lo'"

    f

    (1ft))ll1'

    Q)ll

    dt

    -

    rc

    lo'"

    *"'l

    sin

    f

    I

    dt

    :

    32

    Io"

    "iot"*x'

    t

    dt

    :

    :u[-].*'t[:T

    tt)

    t:

    :lll;.j

    Il:r

    :ii

    ,ii

    rr:rl

    :t

    ii

    e) La

    funzione

    f

    (r,g)

    :

    \/TTW

    econtinua

    su

    lRz'

    Una

    parametrizzaajone dell'arco

    di

    parabola

    di equazione

    I

    :

    c2

    percorso

    da,4(-1,

    1) a

    B(1,

    1)

    7

    :

    [-1,

    1]

    +

    IRz

    definita

    da

    {t):

    lt,t2)

    .

    curvilinei

    e di

    Svolgmento

    degli

    aercizi

    sagli

    integrali curvilinei

    di I

    specie

    203

    La curva'y regolare. Infatti,

    derivabile

    con derivata

    continua

    1'(t)

    :

    (-sint,cost,0)

    I

    (0,0,0)

    Vt

    e

    (0,22r).

    Inoltre

    per

    ogni

    t

    [0,22r]

    si ha

    :1+sin2t,

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    101/225

    La curva

    7

    regola^re'

    Infatti,

    derivabile

    con

    derivata

    continua

    1'(t)

    :

    (1,2t)

    I

    (0,0)

    vf

    (-1,1)

    Inoltre

    per

    ogni

    f

    l-f,11

    si ha

    /(r(t))

    :r(t,t')

    :

    \/Tf@.

    llr'(t)ll

    :

    \/1+@

    Quindi

    r rr

    Jt

    r ,r | 4"ll

    14

    J.r

    =

    l_,/(r(t))llr'(t)ll

    d,=

    J_,\1

    I

    4t')

    dL

    -

    Lt

    +

    rt"l

    ,

    :

    T

    /)

    La

    funzione

    .f

    (x,

    v,

    z)

    :

    t:t

    continua

    su

    dom

    (/)

    :

    {tr,

    u,

    ")

    e

    IR3 :

    z

    I

    0}

    Una

    parametrizzazione del bordo

    dell'insieme

    >:

    {@,u,

    1R,3:

    z

    :12

    +a2,

    *'+a'.=r}

    percorso una soa

    volta

    in senso

    antiorario

    rispetto

    ad un osserlatore

    ideae

    posto

    come

    l'asse z

    1

    :

    {0,2n1-

    lRs definita

    da

    1()

    :

    (cos

    f, sin f,

    1).

    s)

    /(r(r)):/(cos,sin,

    1)

    llr'(t)ll

    :

    i.

    Quindi

    I

    r:

    l'"

    /(r(r))llr'(r)ll

    or:

    ['"

    (r+

    sn,r)

    at=lt

    r]1r-,i,,r.ost)l'":u,.

    J1' Jo

    Jo

    \ ./

    L

    2'

    'Jo

    La

    funzione

    @,y,r)

    :

    r2yz

    continua

    "u

    lR3.

    Una

    parametrizzazione

    della

    circonferenza

    ottenuta

    dall'intersezione

    della

    superficie

    sferica

    di

    equaaione

    12

    +

    A2

    +

    z2

    -

    4 con i1

    piano

    z

    --

    g,

    percorsa

    una sola

    volta in

    senso

    antiorario

    rispetto

    ad un osservatore ideale

    posto

    come

    l'asse

    z

    1

    :

    l0,2nl

    *

    lR.3

    definita da

    .y(t)

    :

    (2cost,

    rtsint,r/5si't)

    La curva,y regolare.

    Infatti,

    derivabile con

    derivata

    continua

    7'(t):

    (-zsint,t/2cost,rtr"o"t) I

    (0,0,0) v

    e

    (0,2r).

    lnoltre

    per

    ogni

    t

    e

    [0,22r]

    si

    ha

    f

    0(t))

    :

    /(2

    cos

    r, J2

    srnt,

    t/i

    sin

    t)

    :

    4 c(2 t

    sirl2 t,

    ll1' Q)ll

    :

    2.

    12

    +y2

    +

    z2

    :4

    f$

    lli1

    rl

    iit

    ril

    ',1

    ,ti

    Quindi

    1.1:

    lo'"

    t{'r(t))llr'(t)ll

    or-ru

    Io'"

    cos2rsin,tdt

    ='lo'"

    "'n'(2t)dt:

    =

    a

    fitzr

    -

    sin(2r)cos(24)];

    :8

    Svolgimento degfi wercizi sugli integrali

    ggglr"g

    dj If

    tpgSg__

    20i

    3-2 Svolgimento

    degli

    esercizi

    sugli

    integrali curvilinei di II

    specie

    (o

    integrali

    di

    linea)

    Esercizio 1.

    o) Ilcampovettoriale

    F(",y):(2-u, continuo"ulR?.

    Lacur.,a7:

    [0,22r]

    *lR2

    definita

    da

    .y(t)

    =

    (t

    -

    sin l,

    1

    -

    cos

    t)

    regolare.

    Infatti,

    derivabile

    con derivata

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    102/225

    continua

    1t(t)

    :

    (L-cosf,sin)

    I

    (0,0)

    V

    e

    (0,22r).

    Inoltre

    per r:gni

    [0,2n]

    si ha

    Quindi

    F('IUD

    '

    t'(t)

    :

    F(t

    --

    sin ,

    1

    -

    cos )

    -

    (1

    -

    cos

    /, sin

    t)

    :

    =

    (1

    +

    cost,

    -

    sinf).(1

    -

    cos,sin)

    =

    :

    (r

    +

    cost)(1

    -

    cos )

    *

    (t

    -

    sint) sint

    :

    sint.

    r r2r

    r2n

    J.,,

    or:

    Jo

    F(r(t))'

    'r'(t)dt:

    Jo

    tsind:

    integrando

    per

    parti

    :

    f

    -t

    "o.

    tl

    t"

    +

    [2"

    crut

    dt

    :

    -2o.

    lo

    Jo

    Il campo

    vettoriale

    F(x,y):

    (a',r')

    continuo

    su IR2. Una

    parametrizzazioue

    del semiellisse del

    I

    e,I-f

    quadrante

    di

    equazione

    #*#

    :1,

    con

    a,

    >

    0,

    percorso

    in senso orario,

    1

    :

    [O,n]

    -

    R.2 definita

    da

    .y()

    :

    (-a

    cos

    , bsin).

    ,e(-a,o)

    t

    206

    _--

    Capitctlo

    4

    Integrali

    curvilinei e di suPerfrcie

    La

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    103/225

    :

    (b2

    sin2 f,

    a2 cos2

    t)

    '

    (a

    sin

    i, b

    cos

    t)

    :

    o,b2 sin3

    t

    +

    azb

    cos3 t.

    Quindi

    I

    r. ae:

    /".("(t))

    't'(t)dt

    -

    oa

    /"

    (a.ir,tt+

    acos3t) dt.

    Jt

    Jo

    Jo

    Osserviamo

    che

    ["

    "n"ttdt:o-

    o

    InfaIti,

    .ll

    ii

    ,,

    fo"

    .ouu

    t dt

    :

    loi

    "ort

    at

    +

    f"

    "*t

    t

    at

    :

    posto

    nei

    secondo

    integrale

    r

    :

    -

    t, da

    cui

    d'r

    :

    'd't'

    si ottiene

    :

    /

    "or'

    td,t

    -

    fo

    co"3

    (n

    -

    r)d'r

    :

    lo'

    "*"

    Ldt

    log

    cos3rdr

    =

    0-

    Jo

    Jt

    In

    modo de

    tutto

    analogo

    si prova

    che

    lo"

    ',,',.t

    at

    =

    z

    for

    sins

    t at.

    Quindi

    Ir'.

    ae:,b

    [^

    (a,in't-ro.*3t)

    d:zab2

    fr;

    =in'Lat:

    J1

    JO

    ^ri

    /

    ^\

    al

    1

    "l;

    4."

    :2abz

    Jo"

    sin

    t

    (1

    -

    crx't)

    dt

    :Zab'

    L-

    cost

    +

    -

    cos"

    f.|'

    :

    7ab".

    Il campo vettoriale

    F(r,y)

    =

    (0,2)

    continuo

    su lR2. La

    curva

    7

    che

    parametrizza

    il bordo

    del

    triangolo di

    vertici

    O(0,0),

    ,4(2,0),

    A(1,3)

    regolare a tratti.

    11 [0,

    2

    :

    [0,1]

    t

    R2

    ^r2(t)

    :

    (2

    -

    i,3t),

    .y3

    :

    [0,1]

    - 1ft,2

    rs(t)

    :

    (1

    -

    t,3

    -

    3t).

    Le tre

    curve

    1r,

    ''/2,1s

    sono

    regolari.

    Infatti,

    sono derivabili con derivata

    continua

    -ti?)

    :

    @,0),

    /r(f)

    :

    (""-1,

    3),

    16()

    :

    (-1,

    -3).

    Inolrre

    per

    osni t

    e

    [0,

    1] si ha

    F(r'

    (t))

    .

    Tl(t)

    :

    F(2t,0)

    '

    (2,

    0)

    :

    (0, 2t)

    .

    (2,

    0)

    :

    0,

    F(tz(t))

    .

    1i(

    :

    F(2

    -

    t,t).

    (

    1,3)

    =

    (0, 2

    -

    )

    .

    (-1,

    3)

    :

    3(z

    *

    r),

    r(zs(*))

    -^ti(t)

    :r'(1

    -,3-3)'

    (-1,-3)

    =

    (0,1

    r).

    (-1,-3)

    =

    -3(1 -).

    Quindi

    Ir

    ar--

    [

    r.dP+

    [

    F.aP+

    [

    r ae:

    J^t

    J'fi

    r12 r13

    71 7l fI

    : Jo

    ,?,,@)

    -tl(t)

    dt

    *

    Jo

    o(^,r(t))

    --.tL(t)

    dt

    +

    .lo

    ,0'(t))

    -.tLQ)

    dt

    :

    yt

    tL i I

    11 r I

    _11

    -t

    Joe.

    L)dt

    -

    B/

    (r

    -t)dt:3l-i(2

    -

    t)'Jo 3

    [-;(1-

    r)']o:

    Osservaaione

    Si

    pu procedere

    anche applicando

    il

    Teorema di

    Green

    (o

    formula di

    Gauss-Green)

    al carnpo

    F

    e aJ triangolo

    OAB

    (vedi

    pag.

    267).

    d) Il campo

    vettoriale

    f'@,g)

    :

    (zxz

    +y2,axy)

    continuo su

    lR2. La

    curva

    ?

    :

    [0,2n]

    -

    IR2

    defi.rita

    da

    7(t)

    =

    (cos,sin)

    regolare.

    Infatti,

    derivabile con

    cierivata

    continua

    7r()

    :

    (,sin,cosO

    I (0,0)

    Yt

    e

    (0,2n).

    Inoltre

    per

    ogni

    e

    [0,2n]

    si

    ha

    r(r(t))

    .

    .r'

    G)

    =

    f'(cos ,

    sin

    )

    '

    (-

    sin f

    ,

    cos )

    :

    :

    (t

    +

    .*2 t, a

    cosf

    sinf)

    .

    (* sin

    , cos

    )

    :

    -

    sin t

    +

    (a

    -

    l)

    cos2

    t sin t.

    ':'$

    x

    $

    Quindi

    1,,

    -

    o*

    =

    lo^

    rrrrrrr'

    1'

    U)

    dt

    =

    Ir""

    (-sin

    *

    (a

    --

    1)cos2

    tsint)

    dt

    =

    t2t

    :

    l_*'-

    i("

    -

    r)costlo

    -

    0'

    Qsreryearanc

    ali curvilinei

    e di

    Svolgimento

    degli

    esercizi

    sugli

    iiegali

    curviknei

    di

    II specie

    209

    Letrecurvel|,.'|2,lssonoregolari.Int'atti'sonoderivabiconderivatacontnua

    'y()

    :

    (1,0),

    lzft)

    :

    (0,1),

    d(t)

    :

    (-1,

    -1)

    Inoltre

    per

    ogni

    f

    [0'

    1l

    si

    ha

    r(rr(t))

    .

    1I(t) =f'(,0)'

    (1,0)

    :

    (0,0).

    (2,0)

    :

    0,

    .F(rz(t))

    '4(t)

    :

    r'(1,

    )

    ' (0,

    1)

    :

    (,

    3)

    '

    (0,

    1)

    :

    3'

    F(rs(r))

    .%(4

    =

    F(\

    L,r-t)

    (-i,-r):

    ((t-0',(1-4')

    {-r,-tl:

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    104/225

    ,ri

    i

    si

    pu

    procedere auche

    applicando

    il Teorema

    di

    Green

    (o formula

    di Gauss-Green)

    aJ

    campo

    F

    e

    al triangoo

    OAB

    (vedi

    pag' 268)'

    si

    osservi

    inoltre

    che

    il campo

    vettoriale

    F

    conservativo

    se e

    solo

    se a

    :

    2. Infatti,

    posto

    F

    :

    Ut,z)'

    si

    ha che

    9'

    Af^

    fi(x,u):zu,

    ffi@,u):

    au.

    Quindi

    #(r,?

    I

    :

    *V,Ase

    e

    solo

    se

    a

    :2'

    Inoltre,

    essendo

    dom(F')

    :

    1ft2

    semplicemente

    connesso,

    risulta

    che

    per

    a

    :

    2

    il carnpo

    vettoriale

    f]

    conservativ-o.

    e)

    Il

    campo

    vettoriale

    F(",

    :

    (r'y,ryt)

    continuo

    su

    IR2'

    La

    curva

    'y

    che

    parametrizza

    il bordo del triangolo

    di

    vertici

    O(0,0),

    ,4(1'0)'

    B(1,1)

    inducendo

    un

    verso

    di

    percorrenza,

    antiorario

    regolare

    a

    tratti.

    Dette'yr,

    ^lz,13le

    curve

    che

    parametrizzano

    rispettivamente

    i

    lati

    OA' AB

    e

    tsO,

    nel

    verso O.48, si

    ha che

    'i

    il

    rilir

    Ir

    ap:

    I

    r.dP+

    [

    F.d.P+

    |

    r'ae.

    J1

    Jrt

    Jt"

    J^ts

    'y1

    :

    [0,

    1]

    *

    1R.2,

    ft()

    :

    (t,0),

    .y2

    :

    [0,1]

    *

    lR2,

    n$)

    :

    (L,t),

    'y3

    :

    [0,1]

    +

    lR2,

    ra(4

    :

    (r

    -

    L1

    -

    t)-

    B(1,1)

    Si

    ha

    che:

    :-.(1-r)3-(1-r)4

    Quindi

    rl

    =l

    O

    1.,''o'

    :

    1.,,''

    ar

    +

    l,,F

    'd'P

    4'

    1.,,''0"

    :

    F(^/r

    (t))

    .

    -t'r{t)

    dt

    +

    lot

    r

    1121t11'

    1'rQ)

    at*

    /'

    o(r.(t))'

    t]i,)

    at

    =

    -

    fo'

    tu

    at,

    l',t

    -

    t)'

    at

    -

    fo'

    {r

    -

    t)4

    dt

    :

    -

    ti-],

    -

    l-i,'

    -,,-].

    -

    [-],'-,,'],

    :

    -*

    Osserlazione

    si

    pu

    proceclere anche

    applicantlo

    il

    Teorema

    di

    Green

    (o

    formula

    di

    Gauss-Green)

    al campo

    F

    e

    al

    triangolo

    OAB

    (vedi

    pag'

    269)

    /j

    IcampovettorialeF(2,y)

    :

    (ry,ap2)continuosulRz'

    Lacurva7r:teparametriz-

    za

    il

    bordo

    dell'insieme

    d:{(",u)lR2:

    s2

    +u2o\

    inducendo

    un

    verso

    di

    percorrenza

    antiora'rio

    regola're

    a

    tratti'

    Ilw

    ,'fl

    l

    Capitolo

    4 Integrdi

    curvjfinei e di superfcie

    Dette

    71

    e

    J2

    le curve che

    paramebrizzano

    risptbivamente

    la semicirconferenza

    di

    centro O(0,

    0) e raggio 1 da

    d a

    B

    e

    il segmento

    BC, con B(0' i)

    e

    C(0,

    -f),

    si ha

    che

    fr

    I

    F-dP:

    I

    F.dP+

    I

    F'dP.

    J'l J1L

    r"l2

    Si

    ha

    che:

    ii

    L

    Svolgimento degli

    esercizi

    sugli integrali curvilinei

    di II

    specie

    217

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    105/225

    x,l-8,]

    -

    lR.',

    11()

    :

    (cost,sin),

    12 :

    [-1,1j

    +

    lR2,

    "yr(t)

    *-

    (0,

    -t).

    Le curve

    'yr e

    72

    sono

    regolari.

    Infatti,

    sono derivabili

    con

    derivata continua

    7l

    (t)

    :

    (-sin,cos)

    I

    (0,0)

    per

    ogni

    t

    a

    ?q,il

    "

    t5(t):

    (0,-l).

    Inoltre

    per

    ogni

    t

    I-i,

    fl

    si ha

    r(rr

    (t)) '

    lt(t)

    :

    F(cos

    , sin

    t) "

    (-

    sin

    f

    ,

    cos t)

    :

    =

    (cossinf,cossin2

    )'

    (-

    sin,cos)

    *

    *

    cossin2

    f

    l-

    cos2 sin2,

    e

    per

    ogni

    t

    e

    [0,

    l] si ha

    F(rz(t))

    'lr(t)

    =

    F(0,

    *t) .

    (0,

    -1)

    :

    (0,0)

    .

    (0,

    -1)

    :0.

    Quindi

    I

    r ae-

    [

    r-dP

    |

    [

    F-dP:

    J'f

    J"ll

    r^lt

    -

    l_t"

    rrr,U,

    -

    t\(t)

    at

    *

    lo'

    r(rr(rr)''(t) dt

    :

    =

    /'"

    (-

    *r r rir2

    +

    cos2 t sin'?

    t) at

    :

    :

    l*i

    "*',

    +

    fi

    tzt

    *

    sin

    (2t)

    cos

    trtlf]

    _;

    :

    Osserva,zione

    Si

    pu procedere

    anche

    applicando

    il

    Teorema

    di Green

    (o formula

    di Gauss-Green)

    al campo

    ,F e

    all'insieme A

    (vedi pag.

    269).

    Il

    campo

    vettoriale

    F(r,,g)

    :

    (-#r",#"t)

    u

    continuo su

    lR2. La curra

    7

    che

    parametrizza

    I'ellisse

    di equazio

    "u

    $

    +$

    =

    1, con a,b

    >

    0, inducendo

    su di

    essa

    un

    versodipercorrenzaantiorario1:

    [0,?n]

    *lR2

    definitadal(t):

    (ocos,bsin).

    r2

    8*5

    s)

    :,4,:,

    t.t

    .

    r1i:

    i

    ,ii

    ,,1

    ri

    :::

    ,

    ii.

    ,Li

    ''

    ,ir

    tt

    l

    lr;i

    ,

    :rilirl:'

    ri;i

    La curva

    7

    regolare;

    infaiti

    derivabile

    con

    derivata

    continua

    1/(t)

    :

    (*asin,cos)

    I

    (0,0)

    Yr

    e

    (O,2r).

    lnoltre

    per

    ogni

    I

    e

    [0,2r]

    si ha

    F(r(t))

    .

    l'(t)

    :

    F(o cos t,

    b

    sin

    f

    )'

    (-a

    sint,

    cos

    tl

    :

    f,tU(sina

    t

    +

    "o.o

    t)

    .

    Quindi

    Fssendo

    r2n

    3

    J,

    sin"

    t

    d.t

    :

    41

    ,

    1.,,

    o"

    :

    lo'"

    ,rrt

    r,

    .

    1'|(t)

    d,t

    :

    I'u

    u'"

    (sina

    t

    +

    *"n

    t)

    at.

    lo'"

    .*n t dt

    :

    lo'"

    "o""

    t(r

    -

    ,ir,'

    r) at

    :

    :

    Io'*

    (*"'

    ,-

    "or2

    r

    uio2

    t)

    dt

    :

    lo'"

    "o"'

    t at

    -

    L^

    lo'^

    "in2

    zt at

    :

    :

    []n.

    sint"o.o]2"

    -

    *flot+

    sin2t

    cos 2t)]'0"

    :

    1o

    e similmente

    si ottiene

    che

    1.,,

    o,

    :

    Ir,

    o"

    (sina

    r

    +

    "orn

    t) at

    :

    Lrub'

    Osservazione

    Si

    pu

    procedere

    anche

    applicando

    il Teorema

    di

    Green (o formula

    di Gauss-Green)

    al campo

    P e all'ellisse

    #

    *

    #

    :1

    (vedi

    pag. 270)'

    212

    ffi

    ffi

    H

    :$

    ffi

    iil

    Capitolo

    4

    lntegrdi

    curvlinei e di

    superficie

    ) Il campo

    vettoriale

    F(a,y):

    (-r+*,n*r"")

    u

    continuo

    su

    dom(F)

    :

    R'\

    t(0,0).

    La

    curva'y

    che

    parametrizza

    il

    bordo

    dell'irrsieme

    e

    :

    {@,1R2,

    c2

    -2n-r2::{@,u,")lR3: :,:2

    +a2+"2:1,

    z)0,

    zlo}

    ,

    dato

    da E

    :

    lr

    l-J

    12, dove

    Y={@,u,2)1R,3:

    ;u2 *y2-1,

    e>0,

    z:o},

    12:{@,y,2)e

    lR3:

    gr2

    +22:r,

    zao,

    z:o}'

    lur'

    o'-

    1,,''

    aP

    +

    1.,,F'dP

    +

    lr"'

    o':

    rE ri

    (r))

    r()

    dt+

    Jo'

    F(]2(t))

    -'tL(t)dt

    +/

    "

    f'(?3())'r6(t)ai

    =

    :

    ru

    l"t

    cos2

    tdt:

    lo

    llti

    +

    si"tcosl)];

    :

    9o'

    h)

    osservatore ideale

    posto

    come l'asse c. Si ha che

    I

    r.ar:

    I

    r.dp+

    [

    F.dp.

    JAz Jtt

    Jtz

    La

    curva

    fr

    ;

    [*i,]

    *

    mt

    definita

    da.y1(t)

    :

    (cos,sin,O)

    ed

    regolare.

    Infatti.

    derivabile con derivata

    continua

    Inoltre

    per

    ogni t

    [-$,

    $]

    si ha

    P(rr

    (t))

    'ti@

    :

    F(cos , sin

    ,

    0)

    '

    (-

    sin

    , cos

    t, 0)

    :

    =

    (cos

    ,

    0, sin )

    .

    (-

    sin ,

    cos

    ,

    0)

    :

    -

    sin t

    cos

    .

    La curva

    n:

    l-|,i]

    -

    lR3

    definita da

    7r(f)

    :

    (O,cos,sin)

    ed

    regolare.

    Infatti,

    derivabile con dervata continua

    Inoitre

    per

    ogni

    t e

    [-i,

    f]

    si ha

    ,y{(t):

    (-sint,cosl,0)

    I

    (0,0,0) ,r.

    (-;,;)

    .,Q)

    :

    @,-

    sin

    , cos )

    I

    (0,0,

    0)

    ,,

    ,

    (-;,;)

    Quindi

    Osservazione

    Si

    pu procede,re

    anche

    applicando

    il

    Teorema

    di Stokes

    (o

    del

    rotore)

    a1

    campo

    f'

    e

    alla superficie

    I

    (vedi

    pag. 28:t).

    r-(tz(t))

    '

    1i(t)

    :

    "F(0,

    cos

    f, sin

    f)

    '

    (0,

    *

    sin

    ,

    cos )

    :

    :

    (0,0,

    cos

    t)

    .

    (0,

    -

    sin ,

    cos

    )

    *

    "o"2

    .

    '

    I

    F.dP+[

    p.ap:

    Juro

    on

    =

    ,r,

    rt,

    :

    Ilr

    o'"'u"

    ".,i.,)

    dt

    *

    It-'

    ('"QD'

    1;$)

    at

    :

    12,

    :

    |

    0,

    (*u

    r-

    sin

    / cos r) t,

    :

    llu*

    sin

    i cos

    i)

    -

    i

    "*',1'

    "

    :

    ;

    )

    -

    Capitolo

    4 Integrali

    curvt'r'nei

    e

    di

    superfcie

    3.3

    Svolginrento degli

    esercizi

    sugti

    integrali

    di superficie di

    una fun-

    zione

    reale

    Eserr:izio

    1.

    a)

    Consideriamo

    l'integrale

    l")^

    a", a*"

    x,

    :

    :

    z

    :

    |

    0,0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    111/225

    {t,,a,aRs

    #,

    La superficie

    i grafico della

    fi.rnzione

    g:

    K

    -.IR

    definita

    da

    g(r,y):

    *fF,

    dove

    x

    -

    {t",al

    R'?'

    i

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    112/225

    lt.

    :i

    i

    ::

    ijii

    ii

    i

    i

    l

    Figura

    4.3:

    L'insieme

    E.

    Figrlra

    4'4:

    L'insieme

    K'

    dove

    N(o,

    e)

    :

    *(",y)

    n

    ffi(x,-

    Si

    ha che

    N(x,s)

    :ff{",

    nffa,nl

    =

    (-ffia,ol,-ffa'rl,t)

    :

    (t'-Ja't)

    '

    lln(',y)ll

    :rttft+u2

    Quindi

    1,ffi

    o"

    --

    f_ffiitN(",c)ll

    dr

    dy

    =

    A

    |

    -ffi

    *

    o"

    Osserviamo

    che

    K:

    Kr

    UKr, dove

    (.

    Kr

    :

    {(c,v)

    e

    R2

    ,

    (

    xr:

    l@,u)

    e

    R'?,

    f

    o(r(f,

    r

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    113/225

    l

    r"

    a

    o

    :

    1,,

    x2

    u2

    ll

    N

    (r,

    y)

    ll

    dr dy

    :

    |

    "'

    a'

    r[-t

    *t

    +

    y;

    a,

    as

    .

    Passiamo

    in

    coordinate

    polari

    nel

    piano.

    Poniamo

    quindi

    I

    r:

    pcosr9

    '{

    p>0.01

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    114/225

    iii

    rl

    i

    :::

    '

    {

    p>0.0

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    115/225

    t'

    :

    :

    Figura

    4.12:

    L'insieme X.

    Figura

    4.13:

    L'insieme

    K

    Si

    ha

    che

    n:

    o(K),

    dove o

    :

    K

    -

    R3

    definita

    da

    o(x,s)

    :

    (*,8,s@,)

    :

    (",y,"'

    +

    u')

    .

    Quindi

    si ha

    che

    t

    r

    I

    I

    ,,.,,

    J,

    n'

    +

    t

    d'

    :

    J.

    rnal

    *zllN

    (''u)ll

    dx d'u'

    dove

    N(c,

    s)

    :

    K@,

    n

    ffi{",

    Si tra che

    0o. 6o

    / iJo n

    \

    N(c.u)

    :

    fi(x.u)

    n"fik,

    -

    (-frt",v1,

    -"-u @.u).r)

    :

    (-zr,^2a,r).

    llrr(",c)ll

    :

    6

    +

    4",

    ;

    ;y;

    Quindi

    |

    1 ,

    I

    ,_r",

    J,

    rm

    *

    -

    J

    n

    Tl@+ryllN

    (t,

    v)ll

    dx

    dv

    :

    Ix@

    dc

    aa'

    Passiamo in coordinate

    polari

    nel

    piano.

    Poniamo

    quindi

    (

    o:

    pcos9

    ,{ p>0,05

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    116/225

    Esercizio 2.

    (

    ^

    1r^

    a)

    Consideriamolasuperficie :

    {(",v,2)

    e

    IRo , ,:;\x'+2g"),

    La

    superficie

    X

    i

    grafrco

    della funzione

    g

    :

    K

    -

    lR

    definta

    l(x2

    +zyz),

    dove

    x

    =

    {{,,

    tR2' z2

    +4a2

    o.

    La

    suporficie X

    la

    sfera di

    centro

    O(0,0,0)

    e raggio .R.

    Si

    ha

    che X

    :

    o(K),

    dove

    o:K-lR3definitada

    o(t9,

    @

    :

    (R

    sin 19

    cos

    g,

    ft sin

    19

    sin

    rp,

    -R

    cos t9),

    dove

    K

    :

    {to,,rl

    e

    R2

    :

    o

    1 1

    r,

    o

    o)

    .

    Si ha che

    x

    :

    o(K), dove

    o :

    K

    -.

    lR3

    clefinita da

    o(n,

    z)

    :

    (r.

    s(2,

    z),

    z)

    :

    (t,

    tz, z).

    Qu.indi

    si ha

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    120/225

    1vr(c,E)

    :ffr",rl

    nafr@,a):

    (-*o,tr,-ftt",,r)

    :

    t-2,,

    -2y,r),

    Quindi

    r I r----

    A\

    :

    J

    Klllvr

    (c, y)

    ll

    d:r

    dy

    :

    Jo

    l

    t

    *

    4(x2

    +

    yz)

    dr

    dy

    :

    passando

    in cooldinate

    polari

    nel

    piano

    ry

    si ottiene

    rl rt ,

    -.9t1

    =

    r"

    Jo'

    n,f

    t

    +

    q,

    ap

    :

    r.

    li(r

    +

    an,)tlo

    :

    f

    (u"a-

    I

    Si ha

    che

    E2- o2(K),

    dove

    o2

    :

    l(

    -,

    lR3

    definita

    da

    oz{*,y)

    :

    @,a,sz(r,y)):

    (",u,2-

    rF;' *")

    Quindi

    si

    ha che 'area

    di Dz

    'q""

    :

    |

    *ll

    N2(a,

    y)ll

    da

    dy,

    dove N2(r,s)

    :

    *(r,s)

    nAff@,.si

    ha

    che

    Nz@,a)

    =

    ?ffa,o

    nft@,r):

    (-*o,r,-ffio,ut,r)

    :

    :(_

    ,

    _

    g

    .,\

    -

    1r./--.\r_

    \/t

    \-Jr=ffi'-J=F4't )

    -

    ttt\2\r'a)t

    :

    E=-ft

    Quindi

    .qr,

    :

    I*llvz(",y)ll

    d.r dy

    :

    I.#=

    d,r dy

    :

    passando

    in

    coordinate

    polari

    nel

    piano

    ry

    si ottiene

    llN,(",y)ll:,/t

    +

    4(x2

    +s2).

    _1L

    :2J2n

    |

    -ftd,p:

    Jo

    \/2-

    p'

    con

    a,

    > 0.

    La

    superficie

    X

    il

    grafico

    della

    funzione

    g :

    K +

    IR.

    definita

    da

    g(r,Y):o',,'F+f,douu

    r={@,1R2,

    z2+v'?sa}.

    quindilapartedelsemiconoz

    *

    aGW compresafrai

    piani

    z:

    0e

    z:

    alb.

    Figura 4.28:

    L'insieme

    X.

    Figura

    4.29;

    L'insieme

    K

    Si ha che E:

    o(K), dove

    o

    :

    ff

    -

    lR3

    definita

    da

    o

    (u,s)

    :

    (r, y,

    s @,s))

    :

    (", r,

    t

    r-*

    n)

    Quindi

    si ha

    che

    I'area

    di X

    o,

    =

    IollN(n,y)lldadp,

    dove

    N(r,e)

    :

    ffi@,

    ^osav@,.si

    ha che

    N(o,s)

    =

    ff{,,a)

    r,afi{*,u):

    (-ffia,ol,-ufia,rl,t)

    :

    lt$

    ,il

    I

    Quindi

    )

    Conside,riamo

    a

    superficie

    /^^\

    :

    l--#,--#:,r I

    =.+

    ilr(",s)ll

    -

    J,,\r

    \

    Vx'+Y"

    \/r'+g'

    /

    t

    Ax,

    :

    I

    llNQ,y)lldnds

    :

    I

    Jot

    1

    td,x,dy

    -

    rbla2

    4-L.

    JK

    -

    JK

    Svolgimento

    degli

    esercizi sugE

    integali di

    superfrcie

    di

    una

    finzione reaJe

    243

    dove

    N(re,

    e)

    :

    #(0,,p)

    n

    %(0,d.

    Si ha che

    ha

    Bo

    1v(,t,p)

    -

    *(0,v)

    n

    p:(u,

    r)

    :

    i

    j

    kl

    cosht9costp

    coshr9sinqa

    coshd

    |

    =

    -

    sinh

    rl sin

    9

    sinh

    r cos

    rp

    0

    |

    :

    (-

    sinh2 r9 cos

    rp,

    -

    sinh2

    d

    sin

    9,

    sinh rg cosh

    rg)

    ,

    lllr(u,

    e))ll

    :

    rirrt ot/2"*t"o

    -

    t.

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    121/225

    ti

    a:l

    r :

    t::

    >:--{@,u,4IR3:

    z2

    -12

    -'a2:1,0

    o}.

    Allora

    si ha

    che

    X3

    :

    os(Ks),

    dove

    o3

    :

    f{s

    *

    R3

    definita

    da

    oe@,

    :

    (a,y,

    st(r,y))

    :

    (',

    y,0).

    F(oafu,z)).Na(y,r)

    =

    F(0,y,2)

    -(*1,0,0)

    :0

    {.-?r',

    r1, )

    Questo

    vettore normale

    entrante in

    D.

    Quindi

    un

    vettore

    uscente

    tf3(c,g)

    :

    -N(r,:

    (0,0,-1).

    Ne segue che

    F(os(x,aD'

    Ns(r,

    g)

    :

    F(r,a,0)'

    (0,

    0,

    -1)

    :

    0-

    Pertanlo

    I

    f'n:0.

    J

    lls

    Calcoliamo

    I

    p

    .".Si

    ha che

    a

    il

    grafico

    della funzione

    pa:

    Ka

    -

    ]R definita

    L4

    da

    ga(Y,

    z)

    -

    0,

    dove

    xn:{@,e

    lR2:

    r:o,

    o0,s>o}

    e

    che

    -4

    U

    A

    q

    O.

    Quilidi,

    per

    le

    propriet

    dei

    campi

    conservativi'

    risulta

    f

    immediatamente

    che

    ;f

    -F

    'dP

    :0'

    s

    osservi

    infine

    che

    che

    il

    campo

    vettoriale

    F non

    conservativo

    su dom(F)'

    Infatti,

    se

    Tl:

    [0,2T]-'

    R2

    la curva

    pa'ra'rnetrica

    definita

    da

    a(t)

    :

    (cosf'sinf)'

    si

    ha che

    4

    chiusa,

    semplice,

    regolare

    con

    im

    (4)

    e

    dom

    (F)

    ^u

    I

    f

    'd'P

    :2tr

    #

    o'

    Jn

    Esercizio

    2.

    o)

    Il campo

    vettoriaJe

    F(x,y,

    z)

    -

    (""

    +

    a,

    z,g)

    di clas-se

    Cr

    su

    lR3

    ma non

    conser-

    .va,tivo,

    perch

    se

    lo

    fosse

    sarebbe

    anche

    irrotazionale.

    [nfatti,

    posto

    -F-

    :

    {h'

    fz'

    s)

    con

    r@,g,2):

    z2

    *a,

    J2(n,Y,z)

    :

    z,

    fs\t,v,"):

    a,

    si ha

    che

    jk

    aa

    &6;

    za

    :

    2zj

    -k:

    (0,22,

    -1)

    I

    (0'

    0,0)'

    Ne segue

    che

    F non

    irrotazionale

    e

    quindi

    neppure

    conservativo'

    Figura 4.39:

    L'insieme

    X.

    Figura

    4'40:

    L'insieme

    K'

    Si

    ha

    che

    I

    =

    a(K),

    dove

    o

    :

    K

    -

    R3 definita

    da

    6(r,

    --

    (*,u,s@'s))

    =

    (",r'L

    -

    *t

    -

    at)

    '

    Per

    definizione

    di

    irrtegrale

    di

    flusso

    si

    ha

    che

    /

    rotF.

    n

    :

    I

    rofi(o(r,Y))'

    N(r,s)d'tdY,

    Jr.

    JK

    dove

    N(rl,9)

    i

    vettore

    normale

    uscente

    dal

    paraboloide

    nel

    punto

    o(r'y)'

    Si

    ha

    che

    il

    veitore

    Nr(,D,s,)

    :

    ffi(r,t'ffi(",

    normale

    alla superficie

    t

    :

    o(X)'

    Si

    ha

    che

    0o Bo.

    (

    Es,

    ,

    0g

    \

    Nr(",s)

    :ffit",ut x"fi@,: (-frrr'vt'

    -

    *{,,,r)

    -

    (zr,za,r)

    QuestovettorenormaleuscentedaX^QuindiunvettoreuscenteN(:r'y)=

    Nr(",

    y)

    :

    (2n,2y,l).

    Ne

    segue

    che

    rotr(o(r,y)).N

    (n,:

    (o,z

    (r

    -

    *'

    -

    v'),-t)'Qa,za,r)

    :

    +s

    (r

    -

    '"

    -

    r')-1

    f

    '

    1

    lur,

    o,

    -

    frrctr

    .

    n

    -

    lorotl(o(,a))

    .

    N@,4)

    dn try

    -

    :

    I.l*

    (t

    -

    *'

    -

    r')

    *

    r) d.rd.v:

    ]

    'i]

    :

    f"

    (

    [,'L*(t-12)sinu

    -

    loao)d,=

    -n.

    o

    \Jo

    L't

    '/

    -)''

    /

    )

    Il

    campo

    vettoriale

    F(r.g,z)

    :

    (g

    --

    x,2y

    1-

    z,-z)

    dt

    classf

    Cr

    su

    lR3

    ma

    non

    perch

    se lo

    fosse

    sarebbe

    anche irrotazionale'

    posto

    F

    =

    passando

    in

    co

  • 7/21/2019 Lancelotti - Analisi II Esercizi

    136/225

    ;r:t,

    ff

    ilnfatti,

    h@,y,

    z)

    :

    a

    *

    :x,

    fz(",y,

    ")

    :2s

    t

    z,

    ft(a,ii,

    z)

    :

    z,

    si ha

    che

    Si ha

    che

    Z:

    o(.K),

    dove a :

    K

    *

    lR3

    definita da

    Per

    delnizione

    di integrale

    di flusso

    si

    ha

    che

    ,j_"

    il

    -_i_k:(_1.0,_1).

    i

    Ne

    segue

    che

    -P

    non

    irrobazionale

    e

    quindi

    neppure

    cc

    .l

    Inservartro.

    Calcoliamo

    I'integrale

    I

    l'

    .ap.

    per

    il

    Teorema

    di

    St,

    Jaz."

    dP.

    Ye il'I'eorema

    di

    Stokes

    si

    ha che

    l

    luro

    o"

    =

    lrrotl.n,

    dove

    n

    il

    versore

    normale

    uscente

    dal

    semicono ,:

    JPffi

    La

    superficie

    il

    grafico

    della

    funzione

    s

    ;

    K

    *

    lR,

    g(r,

    y)

    :

    G7,

    doru

    i

    I

    i

    j

    k

    lli

    rorF(r.y,z)-l

    A +

    ^o=

    l:l

    g

    I

    f{x,8,")

    fr(a,y,z)

    fe(r,a,4l

    ly

    *

    rl

    l

    r

    =

    {(",v)

    lR2,

    c2

    +

    y,

    ll}'

    posto

    .lr

    :

    (h,

    z),

    si

    ha che

    Af. Af"

    48xu

    *

    @,

    --

    :fi

    (r,

    u\

    :

    \"-s17=fi

    Essendo

    or semplicemente

    connesso,

    risulta

    che

    F

    ristretto a

    O1 conservativo.

    Determiniamo

    ora

    un

    potenziale

    /

    di

    F

    su

    Or'

    Si ha

    che

    af

    ,

    L2n

    Ar\r,a)

    :

    Jt\r,a)

    :

    -

    qxrl

    .oz

    _gy,

    r)

    af

    ,

    12v

    Au\r,u):

    J2\r's):

    -

    @i

    _fF

    f@,:r2y+rg2+c,

    cIR

    Y

    f

    (x,a)

    :

    p(t,y)

    Quindi

    fl

    conserrativo su

    dom

    (F).

    m)

    Consideriamo

    il campo

    vettoriale F(r,g):

    (Zry+y2,x2

    +zzy).

    Si

    ha

    che

    F

    di

    classe

    C* su

    dom (f.

    )

    :

    R'

    che

    semplicemente

    connesso.

    Posto

    F

    :

    (h,

    h)

    c()n

    h@,y)

    :

    2aa

    *

    a2,

    fz(r,

    :

    x2

    +

    2"u,

    si ha che

    9 ]r,.at

    :

    *

    @,ul

    :

    2(r

    +

    a).

    wor

    Ne segue

    che .F

    consetvativo.

    Determiniamo ora

    un

    potenziale

    /

    di F. Si

    ha,

    che

    fi{,,

    :

    h(",v)

    :2ra

    )

    u2,

    0f .

    *@,a)

    -

    Iz@,Y)

    =

    t:"

    *2t: '

    Integrando

    (3.31)

    rispetto

    a r si ottiene

    (3.33)

    @,a)

    :

    |

    (z"u

    +

    a')

    du

    :

    xza

    +

    xa'

    +

    "(s),

    dove c

    una

    funzione della

    sola

    variabile

    gr-

    Sosfituendo

    in

    (3.32)

    si ottiene

    i @, :2rv

    t

    a2

    +

    c

    (

    :

    a2 4-

    2tv :

    c

    (s)

    :

    o

    r'

    ''

    =+

    c(g/):ceR.

    Sostituendo

    in

    (3.33)

    si ottiene

    che

    un

    potenziale

    /

    di

    F

    (3.31)

    (3.32)

    n)

    Captolo

    5

    Campi

    vettoriIi conservativi

    Consideriamo

    il

    campo

    rettoriale F(x,y)

    -

    (

    "+F,*?r)

    Si ha che F

    d

    classe

    c@ su

    dom(F)

    =

    R'\

    {(0,0)}

    c;he

    connesso

    ma

    non semplicemente

    connesso.

    Posto F

    :

    (fr,

    f

    con

    ,@,a)

    =

    -

    .:

    -,

    fz@,

    :

    ---

    r't

    I

    A2'

    ,2

    |

    A2'

    si

    ha

    che

    0h,

    lz,

    ,

    ,2-Y'

    6o\x'a):

    A\r'a)

    :

    C|+FY

    Poich dom

    (F)

    non

    semplicemente connesso, per

    stabilire