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La Psicologia clinica
Antonio Cerasa
IBFM-‐CNR, Catanzaro
• Clinica viene dal greco kline che vuol dire LETTO
FINALITA’
Osservazione Diagnosi Terapia
• Approccio clinico può essere
a) IDIOGRAFICO: CHE MIRA AL SINGOLO NELLA SUA
FORMA STORICAMENTE DETERMINATA (APPROCCIO
KANTIANO)
b) NOMOTETICO: CHE CERCA DI SCOPRIRE LE LEGGI E
CONOSCERE LA NATURA DELLE COSE.
RAPPORTO TRA PSICOLOGIA CLINICA & PSICOLOGIA BASE
NEUROSCIENZE
PSICOLOGIA CLINICA
1900 1930 1960 1990 2010
LA PSICOLOGIA CLINICA E’:
LA PSICOLOGIA CLINICA INTEGRA SCIENZA, TEORIA E PRATICA SIA AL FINE
DI CAPIRE , PREDIRE E ALLEVIARE DISATTAMENTO, DISABILITA’ E DISAGIO
SIA AL FINE DI PROMUOVERE L’ADATTAMENTO UMANO E LO SVILUPPO
PERSONALE. LA PSICOLOGIA CLINICA SI FOCALIZZA SUGLI ASPETTI
EMOTIVI, INTELLETTIVI, BIOLOGICI, PSICOLOGICI, SOCIALI E
COMPORTAMENTALI DEL FUNZIONAMENTO UMANO LUNGO TUTTO
L’ACO DI VITA, NELLE VARIE CULTURE E A TUTTI I LIVELLI
SOCIOECONOMICI.
AMERICA PSYCHOLOGICAL ASSOCIATION.
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1875: Viene fondata a Lipsia da Wundt il primo
laboratorio di psicologia
sperimentale
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1880: Charcot ottiene l’abilitazione
ad usare l’ipnosi in
ambito medico
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1883: Kraeplin pubblica il suo manuale
che lo renderà al mondo
come il padre della
psichiatria clinica
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1890: Janet, fonda alla Salpetriere (invitato da
Charcot) il lab. di Psicologia
Patologica dove studiare
l’isteria e il Mesmerismo.
Il mesmerismo
Il mesmerismo o magnetismo animale è la terapia di malattie o disfunzioni basata
sull'applicazione delle teorie di Franz Anton Mesmer, medico tedesco del 700.
Le sue teorie sono alquanto controverse e non riconosciute dalla scienza medica. Sosteneva
che il corretto funzionamento dell'organismo umano è garantito da un flusso armonioso di
un fluido fisico che lo attraversa e che tale fluido si identificava con la forza magnetica.
Malattie e disfunzioni sarebbero dovute a blocchi o difficoltà di scorrimento di questo fluido,
che secondo le sue teorie doveva essere in armonia con quello universale.
Il mesmerismo
Mesmer elaborò, su queste basi, un metodo di cura che consisteva nell'applicazione di calamite
sulle parti del corpo dove riteneva fosse presente il blocco di questo fluido. Alcuni anni dopo,
Mesmer si rese conto che l'azione sull'ipotetico "fluido" non era condizionato dal magnetismo delle
calamite ma da un fluido emanante e presente nei corpi umani stessi. Osservando le analogie che le
proprietà di questo ipotetico "fluido" avevano con le caratteristiche osservate tra il magnetismo
delle calamite, decise di denominarlo "magnetismo animale", affermando che era un fenomeno
completamente differente dal magnetismo osservato fra i magneti, ossia quel fenomeno ben noto
alla scienza. Col passare del tempo, i vari fraintendimenti ed abusi delle sue teorie fecero sorgere,
da una parte, un movimento chiamato "mesmerismo", che era per lo più costituito da vari
ciarlatani, e dall'altra, sollevò un vento di satira che sminuiva e derideva questo metodo.
Il mesmerismo
Il mesmerismo diede comunque
agevolazione allo sviluppo dell’ipnosi e 100
anni dopo alla tDCS
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1890: Janet e Charcot furono i veri padri
dell’ipnosi/inconscio e della
psicologia clinica, NO
FREUD !!!
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1892: Viene fondata AMERICAN
PSYCHOLOGYCAL
ASSOCIATION
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1896: University of Pennsylvania, Witmer
(allievo di Cattell/Wundt)
prima lezione nella storia
di psicologia clinica
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1900: Esce “l’interpretazione dei
sogni….”
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1904: arriva anche in italia la legge sui
manicomi per la cura
degli alienati
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1905: la Francia chiede a Binet di usare i
suoi test per studiare
l’efficacia scolastica
sull’intelligenza.
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1909: Muore Cesare
Lombroso padre
dell’antropologia
criminale
Lombroso Marco Ezechia Lombroso, considerato uno dei padri della
criminologia. E’ stato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità,
e fondatore dell'antropologia criminale. Il suo lavoro è stato
fortemente influenzato dalla fisiognomica, dal darwinismo
sociale e dalla frenologia.
Le sue teorie si basavano sul concetto del criminale per nascita,
secondo cui l'origine del comportamento criminale era insita nelle
caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente
differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie e
atavismi, che ne determinavano il comportamento socialmente
deviante. Di conseguenza, l'inclinazione al crimine era una
patologia ereditaria e l'unico approccio utile nei confronti del
criminale era quello clinico-‐terapeutico.
a) Le correnti teoriche: Teorie Costituzionaliste
Psicologia della Personalità
A cavallo tra il 700 – 800 l’anatomista tedesco Franz Gall, affermò che era possibile riconoscere l’esistenza di 45
diverse “facoltà” o tratti del carattere (combattività, ottimismo).
Lo sviluppo di queste zone era pari allo sviluppo delle “facoltà” corrispondenti e, poiché la prominenza di ogni
zona encefalica determina anche una prominenza corrrispondente delle ossa craniche creando una bozza, studiano queste bozze era possibile capire quali facoltà fossero predominanti e quali carenti in ogni soggetto.
FRENOLOGIA
a) Le correnti teoriche: Teorie Costituzionaliste
Psicologia della Personalità
Le sue teorie si basavano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l'origine del comportamento criminale
era insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto
dotata di anomalie e atavismi, che ne determinavano il comportamento socialmente deviante.
Di conseguenza, secondo lui l'inclinazione al crimine era una
patologia ereditaria e l'unico approccio utile nei confronti del criminale era quello clinico-‐terapeutico. Solo nell'ultima parte della sua vita Lombroso prese in considerazione anche
i fattori ambientali, educativi e sociali come concorrenti a quelli fisici nella determinazione del comportamento
criminale.
LOMBROSO: 1835-‐1908
Il prof. Sartori, neuro psicopatologo e consulente della difesa, grazie alla risonanza magnetica funzionale "è possibile vedere quelle microfratture a livello neurologico che sono tipiche di alcuni comportamenti di tipo psicopatologico". Quella compiuta nei giorni scorsi su Veronica Panarello, dunque, potrebbe stabilire la natura di alcuni comportamenti della donna. La dottoressa, nello specifico, ha ribadito: "Penso che la
risonanza effettuata su Veronica Panarello sia funzionale alla ricerca di tracce sommerse, o non identificabili con altri metodi, di queste alterazioni psicopatologico a livello neurologico".
LOMBROSO: OGGI…… SARTORI
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1909: Hall invita Freud negli USA
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1910: Finalmente anche in
Italia arriva la Psicologia.
Viene fondata la Società
Italiana di Psicologia
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1911: Adler rompe con gli
psicoanalisti e crea un suo pensiero
indipendente. A lui si deve il
concetto di “Complesso di
Inferiorità”
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1913: Watson
pubblica: “Psychology as
the Behavioris Views it”
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1918: Woodworth promuove
l’uso dell’espressione “Psicologia
dinamica” una definizione ombrello
per tutte quelle scuole psicologiche
clinico-‐applicative
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1920: Watson
pubblica il famoso caso
del Little Albert
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1921: Jung pubblica la sua teoria dei TIPI psicologici
dove parla di Introversione-‐
Estroversione
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1921: Allport fu il primo a parlare
di Tratti di Personalità invece che di
Tipi. Preannunciando l’era della
psicologia della personalità
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1921: Herman
Rorschach pubblica le
sue famose tavole
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1932: Un sconosciuto medico
Rumeno, Levy Romeno, conia il termine
“terapia di gruppo” ed inventa lo
psicodramma. Un medico diagnostico per
mettere in gioco patologie interpretando
altri ruoli
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1943: Con lo scoppio della 2° guerra mondiale la psicologia diventa uno
strumento fondamentale soprautto per la
valutazione diagnostica. Nasce MMPI
dallo psicologo Hathway e McKinley
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1945: Nel Connecticut viene
approvata la diagnosi fatta da
uno psicologo. Si rivolta il
mondo degli psichiatri
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1947: Musatti ebbe la
prima cattedra di Psicologia
all’Università di Milano nella
Facoltà di Filosofia.
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1952: L’American
psychiatric association decide
di pubblicare il DSM-‐I
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1958: Harlow pubblica le sue
ricerche sul comportamento del
scimmie private
dell’accudimento della madre
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1958: Albert Ellis e Joseph Wolpe contribuiscono allo
sviluppo della
desensibilizzazione sistematica
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1963: Apre il primo ospedale di
Basaglia
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1976: Psichiatria e Neurologia finalmente
vengono scisse in due specializzazioni diverse
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1980: nel DSM-‐III scompare il
termine nevrosi
1987: l’omosessualità non è
più una malattia psichiatrica
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1988: aprono in tutte italia le scuole di specializzazione in Psicologia clinica.
1989: viene fondato l’ordine degli psicologi
2010 : Le scuole di specializzazione in psicologia clinica vengono spostate dall’area medica a quella psicologica
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1988: aprono in tutte italia le scuole di specializzazione in Psicologia clinica.
1989: viene fondato l’ordine degli psicologi
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
1980-‐1990: Un gruppo di
ricercatori di Parma,
capitanati da Giacomo
Rizzolatti scopre i Neuroni
a Specchio
LA PSICOLOGIA CLINICA: Le tappe
2014: Lauri
Nummenmaa scopre
la mappa topografica
delle emozioni.
La Psicologia clinica: La diagnostica
Antonio Cerasa
IBFM-‐CNR, Catanzaro
ESAME PSICODIAGNOSTICO E’: • Una raccolta, analisi di informazioni volto a
rispondere a uno dei tanti quesiti posti dalla psicologia clinica.
• Un processo attivo simile a un problem solving. • L’immagine è quella di un imbuto che va via
via restringendosi. • Non è solo un riconoscere un disturbo
mentale..è una diagnosi. • L’obiettivo non è solo collocare il soggetto
entro una malattia …
Strumenti
• Colloquio clinico
• Osservazione
• Interviste strutturate
• Test psicodiagnostici
• Tecniche proiettive
• Test intelligenza
Colloquio clinico
Il colloquio Clinico in psicodiagnostica
come esempio di una relazione professionale
incentrato su di un problema
• Ha come finalità l’esame del problema che porta il
paziente a rivolgersi allo psicologo;
• Serve a collocale il problema all’interno della storia
personale del soggetto, delle sue caratteristiche
personologiche e della rete di relazioni familiari e sociali;
• È processo di ricerca attiva ed intelligente;
• Più del semplice ascolto empatico;
• Si avvale di una competenza professionale specifica.
Colloquio clinico
Il primo colloquio • Fase dei preliminari • Apertura (“di quali problemi parliamo”) • Specificazione del problema (il presente) • Analisi delle variabili funzionali correlate • Storia del problema • Allargamento su altre tematiche attualmente
presenti • Storia personale (fase del profilo complessivo) • Analisi delle aspettative • Restituzione e chiusura
Fasi di una indagine psicodiagnostica
• Osservazione – Naturalistica
(ambiente naturale nel quale spontaneamente si
presenta il problema)
– In situazione ambulatoriale
» Reattività di un comportamento
– Automonitoraggio
Timed Behavioral Checklist for performance anxiety
Interviste Strutturate
• Le interviste strutturate sono a metà tra l’osservazione
naturalistica e l’autovalutazione
• Tecnica standardizzata che serve a fornire una serie di
informazioni seguendo una griglia rigida e precodificata
• Trasforma i dati in punteggi o a classificazione relativa a
quel dato costrutto
– Adult Attachment Interview (Klapan, Main 1985)
• 18 domande aperte che indagano sull’esperienza del
soggetto con le principali figure di riferimento nell’infanzia
• Risposte audio o video-registrate
• Operazioni di codifica
• Assegnazione ad una categoria principale dello stile di
adattamento
• Richiede un particolare training per poterlo eseguire
LA PSICOLOGIA CLINICA: La diagnosi
Gli studi di Spitz e Bowlby (fine anni 70) hanno sottolineato la vulnerabilità dei
neonati che si trovano in una posizione di dipendenza totale dalla madre o dal
suo sostituto.
Le ricerche etologiche hanno permesso di stabilire che nelle specie animali evolute,
l’adulto ricopre una funzione protettrice nei confronti del bambino e svolge un
modello che permette al bambino di identificare i membri della sua specie e di
interagire con loro.
Secondo Bowlby, il legame di attaccamento primario sperimentato dal bambino avrà
delle conseguenze fondamentali per lo stabilirsi di ulteriori legami affettivi
LA PSICOLOGIA CLINICA: La diagnosi
Nel 1978 Mary Ainsworth crea la Strange Situation Procedure
Procedura osservativa standardizzata, naturalistica ed affidabile, creata per misurare e quantificare le differenze individuali
nella qualità delle relazioni d’attaccamento madre-‐bambino La S.S. riflette lo stretto rapporto esistente tra la responsività sensibile della madre e lo stile di attaccamento infantile del bambino dipendente dalla modalità differenti di accedere
alle informazioni dovute alla sicurezza.
LA PSICOLOGIA CLINICA: La diagnosi
Ogni aspetto delle reazioni dei partecipanti viene osservato e videoregistrato attraverso uno specchio unidirezionale che
permette di cogliere i dettagli relativi.
Si giunge ad una classificazione sulla base di tre categorie principali di Attaccamento Organizzato:
• Sicuro • Insicuro-‐Evitante • Insicuro-‐Ambivalente
• Attaccamento Disorganizzato
LA PSICOLOGIA CLINICA: La diagnosi
Attaccamento sicuro
Attaccamento insicuro
Attaccamento evitante
Attaccamento disorganizzato
Il livello emozionale del sistema dell’attaccamento implica emozioni particolarmente intense:
v paura per la minaccia di separazione dalla figura di attaccamento
v collera per la mancata risposta di questa alle richieste del bambino
v tristezza per il protrarsi di un’eventuale separazione dalla figura di attaccamento
v gioia per la riunione ad essa,
v sicurezza per la sua costante presenza durante il gioco e le prime esplorazioni in ambienti nuovi
L’intervista affronta diverse tematiche relative all’attaccamento, a partire dall’infanzia del soggetto, attraverso riflessioni generali e
valutazioni complessive delle esperienze, ma anche proponendo di definire le relazioni significative tramite aggettivi, cui collegare
ricordi ed episodi specifici. Dunque, durante l’intervista, vengono rievocate esperienze passate
del soggetto, in cui il contenuto è strettamente collegato agli assunti di riferimento della teoria dell’attaccamento.
Le domande sono centrate sulla rievocazione della storia di attaccamento dell’individuo e trattano l’esperienza del soggetto con le figure di riferimento durante l’infanzia, le situazioni di
difficoltà in cui l’efficacia e la presenza del genitore sono fondamentali per la protezione e la cura del piccolo.
Adult Attachment Interview AAI
LA PSICOLOGIA CLINICA: La diagnosi
TIPI DI ATTACCAMENTO Attaccamento sicuro: libero di esplorare i propri sentimenti e pensieri
Attaccamento distanziante: quando l’individuo manifesta un tentativo
attivo di limitare delle esperienze di attaccamento rispetto alla vita
attuale;
Attaccamento coinvolto e preoccupato: quando l’intervistato si
presenta confuso e mostri un invischiamento molto presente
Attaccamento con lutti o traumi non risolti: mancata risoluzione i
lutti, abusi o altri traumi
Attaccamento non classificabile: sovrapposizione di elementi che non
permettono la classificazione
Test Psicodiagnostici Autovalutativi
• Servono per approfondire conoscenze o per risolvere dubbi ricavati dal colloquio clinico
• Test di ampio spettro e di carattere generale in una prima fase
• Test più mirato in epoca successiva • Psicodiagnostica computerizzata • Importante ricordare che il risultato del test è anche in
funzione dello stato del soggetto, dell’ambiente in cui si esegue e dalla relazione con il somministratore
Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI)-‐1
• All’inizio (anni ’30) doveva servire come elemento di screening tra normalità e patologia
• Nel tempo sono state individuate una serie di scale cliniche che permettono di evidenziare la presenza di una serie di elementi utili alla diagnosi
• Ipocondria (Hs) Paranoia (Pa) • Depressione (D) Psicastenia (Pt) • Isteria (Hy) Schizofrenia (Sc) • Deviazione psicopatica (Pd) Ipomania (Ma) • Sessualità (M/F) Introversione Sociale (Si)
Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI)-‐2
• Si usano scale di controllo che permettono di
effettuare una serie di valutazioni circa
l’eventuale volontà del paziente a mentire o la
capacità a comprendere le domande
• L’MMPI.2 indaga su scale ancora più specifiche
• È composto da 567 domande alle quali bisogna
rispondere vero-falso
Beck Depression Inventory • Test per la Depressione • Serve a misurare l’intensità del disturbo • 21 item che indagano su:
• Tristezza Ritiro Sociale • Pessimismo Indecisione • Senso di fallimento Svalutazione immag. corporea • Insoddisfazione Calo efficienza lavorativa • Senso di colpa Disturbo del sonno • Aspettativa punizione Affaticabilità • Delusione se stessi Calo appetito • Autoaccusa Calo Ponderale • Idee suicide Preoccupazioni somatiche • Pianto Calo della libido • Irritabilità
Beck Depression Inventory
• A ciascun item viene dato un punteggio in ordine crescente in
riferimento alla presenza del disturbo
• Fanno riferimento all’ultima settimana
• Il punteggio totale viene dato dalla somma del punteggio di
ogni singolo item
• Punteggio 16 è considerato come livello al di sopra del quale
si parla di allarme clinico
• Particolare importanza agli iem che riguardano il suicidio (item
2 e 9)
Tecniche Proiettive
• Ipotesi Proiettiva: le risposte di un individuo a degli stimoli ambigui che gli vengono presentati, riflettono attributi significativi e relativamente stabili della Personalità
• Si presentano al paziente degli stimoli poco strutturati con la richiesta di “interpretarli”.
• Si attende che il materiale del test funzioni come una sorta di “schermo bianco” sul quale il soggetto proietta le sue caratteristiche psicologiche, bisogni, conflitti, atteggiamenti, ecc
• Questi test risentono ancora più dello stato emotivo del
momento, dall’ambiente e dalla interazione con il
somministratore
• Non forniscono veri punteggi ma indicazioni generali
che lasciano ampia libertà di interpretazione allo
psicologo
• Importantissima una formazione rigorosa di chi lo
somministra
Tecniche Proiettive
• Primi test proiettivi risalgono ai primi dell’800 con liste di
libere associazioni di parole
• Da allora sono stati ideati numerosi test definiti Proiettivi
• Reattivo psicodiagnostico di Rorschach (interpretazione di
stimoli privi di contenuto proprio)
• Test di Appercezione Tematica (TAT-CAT) (interpretazione di
stimoli di significato incompleto)
• Sceno test in cui si utilizzano pupazzi con cui giocare
Tecniche Proiettive
Reattivo di Rorschach 1
• 10 tavole • 5 solo grigie e nere • 2 anche colore roso • 3 combinazioni e sfumature di vari colori
• “cosa potrebbe rappresentare” • Si annotano le risposte • Tempo impiegato • Posizione in cui vengono tenute le tavole • Quali aspetti della figura hanno determinato
la risposta
Reattivo di Rorschach 1
• Siglatura • Fattore determinante la risposta
• Localizzazione all’interno della tavola
• Contenuto della risposta (animali, oggetti, parti anatomiche, ecc.)
• Originalità della risposta
• Interpretazione • Frequenza delle caratteristiche della risposta
• Numero delle risposte e rifiuti
• Tempi di reazione
• Caratteristiche emerse dalla siglatura
• Scuole e criteri di interpretazione
Test di Intelligenza
• Scala Stanford-Binet valuta il Q.I. (Quoziente Intellettivo) ovvero il rapporto (x 100) tra età mentale corrispondente alle prove cognitive che il soggetto è in grado di superare e la sua età cronologica
• Matrici progressive di Raven si basa sulla richiesta di una specifica operazione di ragionamento indotto su stimoli visivi
Scale di Wechsler
• Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS)
• Wechsler Intelligence Scale Children (WISC e WISPP)
– 10-11 prove (6 Verbali e 5 di performance)
• Informazione Completamento figure
• Memoria cifre Riordinamento storie
• Vocabolario Disegno cubi
• Ragionamento aritmetico Ricostruzione oggetti
• Comprensione Associazione simboli-numeri
• Analogie
• QI Verbale e QI di Performance