l’aria … nostra amica invisibile 7 - 11 · studenti conoscano la materia allo stato solido e...
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Autori: Giannessi M. (ANISN Pisa) - Mazzanti F. (ANISN Pisa) - Alberti M. (ANISN Pisa) - Giannetti A.
(ANISN Pisa)
Discipline
Scienze e Tecnologia
Livello scolare
dal II anno della Scuola Primaria.
Prerequisiti
Per affrontare il percorso è necessario che gli
studenti conoscano la materia allo stato solido e
liquido e possiedano i concetti di forma e peso.
Breve descrizione
Il percorso didattico attraverso il metodo
investigativo si propone, a piccoli passi, di abituare
gli studenti a lavorare in gruppo, ad ascoltarsi, a
sviluppare il senso critico, a osservare i dati raccolti
e a iniziare a interpretarli per arrivare a conoscenze
specifiche. Si inizia così a considerare il lavoro
sperimentale come un approccio fondamentale per
l’apprendimento scientifico. Nello specifico il
percorso didattico si propone di far capire agli
studenti che l’aria è materia, come lo è la materia
allo stato solido e liquido e di introdurre il concetto
di materia allo stato gassoso
Inquiry/articolazione del percorso
1.CHE COSA FA IL VENTO?
Partendo dalle loro esperienze quotidiane (cosa
succede se soffio sulle girandole, accendo il phon e
lo metto accanto alle foglie) e, proseguendo con
simulazioni e rappresentazioni che riproducono le
azioni del vento, i ragazzi riconoscono il fenomeno
del vento come aria che si sposta.
2. DOVE SI TROVA L’ARIA?
Dove si trova l’aria? L’aria si vede? Come si può
capire che l’aria c’è?
3.L’ARIA NON SI VEDE, MA C’È
Di due palloncini sistemati all’imbocco di due
bottiglie, uno si gonfia e l’altro no. Come mai?
Arrivare a capire, non per sentito dire, ma attraverso
la registrazione di dati oggettivi, che l’aria è
dappertutto. Anche se non si può “apparentemente”
afferrare e non si vede, l’aria c’è! C’è ed occupa
uno spazio.
4. SI PUO’ DIRE CHE L’ARIA HA UNA
PROPRIA FORMA, UN PROPRIO VOLUME E
UN PROPRIO PESO?
I discenti dovrebbero capire che l’aria non ha forma
propria; è comprimibile e quindi non ha un volume
proprio, ma ha un peso. L’aria ha tutte le
caratteristiche della materia. È materia allo stato
gassoso.
5. GIOCHIAMO CON L’ARIA
Cosa avverti quando vai in bicicletta?
Cosa fa volare gli aquiloni?
Le risposte e le attività, collegate a situazioni reali,
dovrebbero verificare se i ragazzi hanno raggiunto
una maggior conoscenza e consapevolezza degli
effetti legati alla presenza dell’aria.
Parole chiave
Pieno, vuoto, forma, volume, peso, solido, liquido,
gassoso; elasticità, comprimibilità e dilatabilità
dell’aria.
Obiettivi specifici di apprendimento
-Sviluppare atteggiamenti di curiosità per il mondo
circostante.
-Cercare spiegazioni per ciò che è stato osservato.
- Imparare ad ascoltarsi, a comunicare le proprie
idee e a metterle in discussione con un lessico il più
possibile appropriato.
-Imparare a prendere appunti e a tenere un quaderno
di lavoro che servirà come diario di bordo.
-Descrivere il vento come uno spostamento d’aria.
-Descrivere ed argomentare che se l’aria non si
vede, c’è ed occupa uno spazio.
-Sperimentare che, con opportuni accorgimenti,
l’aria può essere trasferita da un contenitore
all’altro.
-Riconoscere e descrivere alcune caratteristiche
dell’aria: forma/volume e sapere in che cosa la
differisce dalla materia allo stato solido e liquido.
Durata
12 - 14 ore
Materiale
Becher, bottigliette di plastica di diversa
dimensione, palloncini gonfiabili, girandole
colorate, vaschette di plastica trasparente, tappo di
sughero, bilancia, pallone rigido gonfiabile,
siringhe.
L’aria … nostra amica invisibile
Anni 7 - 11
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Autors: Giannessi M. (ANISN Pisa) - Mazzanti F. (ANISN Pisa) - Alberti M. (Anisn Pisa) - Giannetti A.
(ANISN Pisa)
Disciplines:
Science and technology
School level:
from the second year of Primary School
Prerequisites:
For this workshop the students need to know
something about solid and liquid matter, and to be
aware of the concepts of form and weight.
Short description:
By using the investigative method, the aim of this
educational workshop is, in small steps, to
accustom the students to working in groups and
listening to each other, developing a critical eye in
observing the data collected and starting to
interpret the latter in order to develop specific
knowledge. We thus start to consider experimental
work as a fundamental approach to scientific
learning. The specific educational aim is to make
students understand that air is matter, in the same
way as matter in the solid and liquid state, and to
introduce the concept of gases.
Inquiry / articulation of the workshop:
1. What does the wind do? Starting from their daily experiences (e.g. what
happens if I blow on a pinwheel, if I turn on the
hair dryer and put it next to some leaves) and,
continuing with simulations and representations
that reproduce the actions of the wind, the students
recognize the phenomenon of wind as moving air.
2. Where is air? Where is air? Can you see air? How can we
understand that air is there?
3. You can’t see air but it is there Two balloons are attached to two bottles: one
inflates and the other does not. Why?
Getting to understand, not by hearsay, but by
recording objective data, that air is everywhere.
Even if you cannot hold on to it and you cannot see
it, air is there! It is there and it occupies a space.
4. Can you say that air has its own shape, its
own volume its own weight?
The students should understand that air has no
shape of its own; it is compressible and therefore
does not have its own volume, but does have a
weight. Air has all the characteristics of matter. It is
matter in the gaseous state.
5. Let’s play with air
What do you feel when you go cycling?
What makes kites fly?
The answers and the activities, connected to real
situations, should verify if the students have
reached a greater knowledge and awareness of the
effects related to the presence of air.
Keywords: Full, empty, shape, volume, weight,
solid, liquid, gaseous, elasticity, compressibility and
dilatability of air.
Specific learning objectives:
- Develop curiosity for the surrounding world.
- Seek explanations for what has been observed.
- Learn to listen to each other, to communicate
ideas and to question them with the most
appropriate vocabulary.
- Learn to take notes and keep a workbook that
will serve as a logbook.
- Understand that wind is a movement of air.
- Develop the awareness that, although air cannot
be seen, it is there and it occupies space.
- Develop the awareness that, although air cannot
be seen, it is there and it occupies space.
- Experiment that, with appropriate precautions, it
can be transferred from one container to another.
- Recognize certain characteristics of air: shape /
volume, e.g., and know how it differs from solid
and liquid matter.
Duration: 12 to 14 hours.
Materials, resources and technology: Beakers, plastic bottles of different sizes, inflatable
balloons, coloured pinwheels, transparent plastic
containers, a cork, scales, inflatable rigid balloon,
syringe.
Air … our invisible friend Ages 7 - 11
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Sviluppo dei percorsi:
Le varie attività sono proposte seguendo una successione logica, le attività successive possono essere una
verifica delle competenze acquisite in precedenza. L’implementazione del percorso può avere delle
variazione poiché dovrà essere adeguata al gruppo di alunni, al loro interesse e alla loro motivazione.
Le domande e altri suggerimenti didattici sono scritti in corsivo. Il percorso è una proposta, quindi,
suscettibile di cambiamenti.
Attività 1
“Che cosa fa il vento?”
Obiettivo specifico
Capire che il vento è uno spostamento d’aria.
Materiali, risorse e tecnologia
Ventilatore, barchetta, girandole colorate e fotocamere
digitali
Esperienza
D) Cosa fa il vento?
I bambini discutono all’interno del piccolo gruppo partendo dalle loro
esperienze quotidiane che annotano sul quaderno.
D) Come si può simulare
(riprodurre) il vento?
In piccolo gruppo i bambini
cercano una risposta condivisa.
In plenaria, registriamo le risposte e confrontiamo gli elaborati.
A questo punto distribuiamo alcune girandole ai bambini (possiamo
anche costruirle con loro) e li invitiamo a soffiarci sopra.
Costruiamo barchette di carta che faremo muovere dentro una
bacinella piena d’acqua.
Utilizziamo un tostapane per far salire dei sacchetti di plastica
zavorrati, tipo mongolfiera.
Utilizziamo un ventilatore ed un panno bagnato.
Al termine delle attività ragioniamo su ciò che è accaduto.
D) Cosa fa muovere la girandola e la barchetta?
L’aria uscita dalla bocca ha fatto muovere la girandola e la
barchetta.
D) Cosa fa asciugare i panni?
Il movimento d’aria causato dal ventilatore. Il ventilatore ha
simulato il vento.
Quindi l’aria si sposta da una parte all’altra, si muove.
D) Come si può raffigurare il vento con un disegno?
Discussione in classe degli elaborati degli studenti.
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Conclusioni Dovremmo concludere che il vento è uno spostamento d’aria da
una zona ad un’altra. Il vento è aria che si muove.
Potremmo far vedere ai bambini alcune rappresentazioni fatte da
artisti famosi.
Approfondimenti e attività supplementari
Potremmo accennare alle pale eoliche ed aprire un discorso sulle energie
alternative, confronto tra mulini a vento e ad acqua.
Tempo assegnato
2/3 ore
Attività 2
“Dove si trova l’aria? L’aria si vede? Come si può fare
per vedere che l’aria c’è?
Obiettivi specifici
capire che, anche se l’aria non si vede, c’è
capire che occupa un certo spazio
capire che con opportuni accorgimenti può essere
trasferita da un contenitore ad un altro.
Materiali, risorse e tecnologia
Becher o bottigliette di plastica. Vaschetta di vetro/plastica
per raccogliere l’acqua, tappo di sughero, ma possiamo
utilizzare il lavandino del laboratorio.
Esperienza
D) Dove si trova l’aria?
Si raccolgono le risposte dei ragazzi.
Si dovrebbe concludere: ovunque.
D) L’aria si vede?
D) Come si può evidenziare che una bottiglia chiusa è solo
apparentemente vuota?
In piccolo gruppo, i bambini cercano una risposta condivisa e, in plenaria,
registriamo e confrontiamo gli elaborati.
Prendiamo una bottiglia di plastica chiusa, la comprimiamo e vediamo che non può essere “schiacciata”.
Apriamo la bottiglia, la capovolgiamo nell’acqua e vediamo il formarsi delle bolle. Una volta tolto il tappo
comprimiamo di nuovo la bottiglia che, questa volta, può essere schiacciata.
Chiediamo ai ragazzi di riflettere su quanto hanno visto e di formulare delle ipotesi.
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
D) Come potremmo evidenziare che un becher è solo apparentemente vuoto?
Possiamo utilizzare un bicchiere, apparentemente vuoto, lo
capovolgiamo nell’acqua. Dentro il bicchiere mettiamo un pezzetto di
sughero, vediamo che il sughero rimane sul fondo e che l’acqua non
entra nel bicchiere. Se incliniamo leggermente il bicchiere nell’acqua
si formano delle bolle.
D) Come mai l’acqua non entra nel becher?
Dalla discussione dovrebbe emergere che dentro il becher c’è aria.
Chiediamo ai bambini di annotare sul quaderno che cosa è stato fatto e di riportare le loro osservazioni.
Conclusioni
L’aria non si vede ma c’è e, se viene liberata nell’acqua, forma delle bolle.
Approfondimenti e attività supplementari
Prendiamo una bacinella contenente acqua. Immergiamo nell’acqua una spugna e comprimiamola.
Che cosa succede?
Inseriamo un fazzoletto sul fondo di un bicchiere di plastica (se necessario fissiamolo con un po’ di
nastro adesivo). Inseriamo il bicchiere capovolto nell’acqua. Che cosa accade?
Togliamo velocemente il bicchiere dall’acqua e tocchiamo il fazzoletto: com’è?
Mettiamo di nuovo il bicchiere nell’acqua, dopo averlo inciso da una parte. Che cosa accade?
Togliamo il bicchiere dall’acqua e tocchiamo il fazzoletto: com’è? Che cosa è successo?
D) Come possiamo trasferire l’aria da un contenitore ad un altro? In piccolo gruppo i bambini cercano una risposta condivisa e, in plenaria,
registriamo e confrontiamo gli elaborati.
Prendiamo due bottiglie di plastica trasparenti: una grande ed una piccola.
Riempiamo la bottiglia grande con l’acqua e la uniamo alla bottiglia piccola
contenente aria.
Chiudiamo ermeticamente il punto di contatto. Capovolgiamo le bottiglie e
vediamo che l’aria passa da una bottiglia all’altra.
D) Possiamo trasferire l’aria contenuta in un becher piccolo in un becher più grande?
Capovolgiamo il becher piccolo in una bacinella con l’acqua, riempiamo un becher più grande con l’acqua e
cerchiamo di trasferire l’aria dal becher piccolo a quello più grande, sotto il livello dell’acqua nella bacinella.
Chiediamo ai bambini di descrivere con precisione l’esperienza fatta riportando le proprie osservazioni e
quelle emerse dal gruppo.
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Approfondimenti e attività supplementari
Inseriamo nell’imboccatura di una
bottiglia di plastica un imbuto e una
cannuccia a gomito. Sigilliamo bene
con la plastilina. Utilizziamo un
elastico e del nastro adesivo per fissare
un palloncino all’estremità della
cannuccia. Versiamo acqua
nell’imbuto. Che cosa accade?
Conclusioni
L’aria si può raccogliere e trasferire da un contenitore ad un altro.
Tempo assegnato
3 ore circa
Attività 3
“L’aria non si vede, ma c’è”
Obiettivi specifici
saper osservare
iniziare a formulare ipotesi
Materiali, risorse e tecnologia
Bottigliette, palloncini, macchina fotografica.
Esperienza
Esperienza con due bottiglie e due palloncini
apparentemente uguali.
All’imboccatura di due bottiglie, una bucata e
una integra (gli alunni non sono al corrente di
questa differenza) vengono messi due
palloncini che due ragazzi cercheranno di
gonfiare: si gonfia solo un palloncino (quello
nella bottiglia bucata).
D) Che cosa è accaduto? Qual è la differenza?
Diamo ai ragazzi il tempo necessario per scrivere sul quaderno le loro
ipotesi.
In plenaria verranno registrate e discusse le risposte.
Conclusioni
Nella bottiglia chiusa c’è l’aria che oppone resistenza.
Nella bottiglia bucata il palloncino si può gonfiare perché l’aria, uscendo, non oppone resistenza.
Tempo assegnato
2 ore
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Attività 4
“Si può dire che l’aria ha una propria forma, un proprio
volume ed un proprio peso?”
Obiettivi specifici
sapere riconoscere alcune caratteristiche dell’aria:
forma e volume
sapere in cosa l’aria differisce dalla materia allo
stato solido e liquido.
Materiali, risorse e tecnologia
Siringhe e palloncini.
Esperienza
Apriamo la discussione sulla parola “forma”.
D) Che forma ha il quaderno? Che forma ha il banco? Che forma ha la palla? Che forma ha l’acqua?
Si raccolgono le osservazioni dei bambini.
D) L’aria ha una forma propria?
Si distribuiscono palloncini colorati di forme diverse (per es.: coniglietto e cuore). Si discute insieme sulle
differenze riguardanti la forma. Il solido è “rigido” non cambia forma, mentre l’aria contenuta in un
palloncino può cambiare forma.
Conclusioni L’aria tende ad assumere la forma del recipiente che la contiene, quindi non ha forma propria.
D) L’aria ha un proprio volume?
Si distribuiscono delle siringhe per verificare che l’aria può essere compressa. Tappiamo con un dito il foro
da cui esce l’aria. Quindi spingiamo lo stantuffo della siringa. Noteremo, all'inizio, un po' di resistenza, ma
riusciremo comunque a spostare lo stantuffo in avanti. Perché?
D) L’aria ha un proprio peso?
Esperienza con una bilancia (sensibilità 0,01g) e una palla da volley,
che mantenga il proprio volume anche quando viene tolta l’aria. Si nota
una differenza di peso della palla prima e dopo aver tolto l’aria.
Anche dalle prove precedentemente fatte i ragazzi dovrebbero trarre le
prime conclusioni.
Conclusioni
I ragazzi dovrebbero aver capito che l’aria è materia, anche se non si
vede, si può raccogliere, è comprimibile, non ha né forma né volume propri. Questa tipo di materia è detta
allo stato gassoso.
D) Questo tipo di materia in che cosa differisce dalla materia allo stato solido e liquido?
I ragazzi dovrebbero riconsiderare la materia allo stato solido liquido e gassoso, discutere in piccoli gruppi
quanto hanno visto. Potrebbero schematizzare le sostanziali differenze tra i tre stati di aggregazione, facendo
degli schemi o dei disegni.
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Approfondimenti e attività supplementari Possiamo scoprire un’altra proprietà dell’aria ponendo ai bambini la seguente
domanda:
D) Come si comporta l’aria quando viene riscaldata? Esperienza 1: Bottiglietta di plastica, chiusa con un palloncino, viene messa su un
termosifone. Cosa si osserva nel tempo? Dopo un po’ vedremo che il palloncino si
gonfia, quindi l’aria si è dilatata.
Esperienza 2: Si preparano dei serpentelli di carta appesi
sopra un termosifone (o su un tostapane). Il serpentello di
carta comincia a ruotare.
Esperienza 3: Accendiamo una candela e sopra, ad una
certa distanza, mettiamo un bicchiere sorretto da un
bastoncino. Vedremo che il bicchiere inizierà a girare.
Conclusioni
L’aria quando viene riscaldata tende a dilatarsi e a
salire.
Tempo assegnato
2/3ore
Attività 5
“Giochiamo con l’aria”
Obiettivo specifico
Accrescere la consapevolezza degli effetti legati alla
presenza dell’aria.
Materiali, risorse e tecnologia
Carta, cartoncino, bastoncini di legno di 20 e 30 cm circa,
spago e colla.
Esperienza
Cosa avverti quando corri o vai in bicicletta?
Sento “l’aria che mi viene incontro”, che “mi
contrasta”.
D) Cosa fa muovere gli aquiloni? L’aria in movimento.
Si potrebbero costruire gli aquiloni ed utilizzarli
all’aperto in una giornata ventosa.
Tempo assegnato
3 ore
Sitografia
La main à la pâte
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Verifica delle conoscenze e delle abilità
Data ……………………………………… Nome ……………………………………….
Attività 1: CHE COSA FA IL VENTO?
Vero/Falso
Il vento fa spostare le foglie V/F
Il vento fa girare la girandola V/F
Il vento produce le onde sull’acqua V/F
Scegli le risposte corrette.
Cosa fa il vento?
a) Fa muovere le foglie.
b) Fa sbattere le porte.
c) Fa volare il cappello.
d) Fa crescere le piante.
e) Scalda l’acqua.
g) Bagna i panni.
h) Fa muovere i capelli.
Che cos’è il vento?
a) Aria che si muove.
b) Sono nuvole che si spostano.
c) E’ polvere.
d) E’ vivente.
Cancella l’affermazione sbagliata.
Il vento è/non è un movimento d’aria.
Il vento fa/non fa spostare le foglie.
Il vento fa/non fa muovere la girandola.
Il vento produce/ non produce le onde sull’acqua.
Osserva il disegno e descrivi che cosa sta succedendo.
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Osserva il disegno e completa le frasi.
Il …………………. ha capovolto l’ombrello della bambina.
Il vento è …………………. in movimento.
Rispondi.
Ti piace il vento?
…….……………………...............................................................................
Perché?
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In una giornata ventosa, se corri nella stessa direzione del vento, che cosa senti?
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Se corri controvento, invece, che cosa provi? ............................................................................... ............................
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Data ……………………………………… Nome ……………………………………….
Attività 2: DOVE SI TROVA L’ARIA? L’ARIA SI VEDE? COME SI PUÒ FARE PER VEDERE CHE
L’ARIA C’È?
Osserva le immagini
La bottiglietta …
a) … è vuota
b) … è completamente piena
c) …è piena a metà
d) … è piena meno della metà
La bottiglietta …
a) … è vuota
b) … è completamente piena
c) … è piena a metà
d) … è piena meno della metà
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Osserva i disegni e descrivi che cosa sta succedendo.
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Che cosa succede se un bicchiere viene capovolto in una bacinella d’acqua?
Come si comporta un tappo di sughero contenuto nel bicchiere capovolto?
Osserva queste immagini.
Quale di queste tre immagini rappresenta meglio il risultato dell’esperienza fatta in classe?
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Data ……………………………………… Nome ……………………………………….
Attività n. 3: L’ARIA NON SI VEDE, MA C’È.
“I palloncini nella bottiglia”: descrivi l’esperienza fatta in classe aiutandoti con le domande.
Quali materiali hai usato?
Che cosa hai fatto?
Che cosa è successo?
Perché un palloncino non si è gonfiato?
Data ……………………………………… Nome ……………………………………….
Attività n.4: SI PUO’ DIRE CHE L’ARIA HA UNA PROPRIA FORMA, UN PROPRIO VOLUME E
UN PROPRIO PESO?
Il papà di Elisa ha gonfiato i palloncini con la pompa da bicicletta. L’aria ha occupato tutto lo spazio possibile
gonfiando i palloncini nelle loro forme più strane: a forma di cuore, a forma di coniglio, ...
Rispondi:
I palloncini sono vuoti? …………………………………………………………………………………
Di che cosa sono pieni? …………………………………………………………………………………
L’aria ha una forma propria? …………………………………………………………………………………
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Osserva l’immagine.
Quale esperimento ti ricorda?
Descrivilo e spiega che cosa ti ha
fatto scoprire.
Vero/Falso?
L’aria ha una forma propria V/F
L’aria ha un peso V/F
L’aria occupa sempre lo stesso spazio V/F
L’aria non occupa sempre lo steso spazio V/F
L’aria calda non si espande V/F
L’aria ha un comportamento elastico V/F
Cancella l’affermazione sbagliata.
L’aria occupa/non occupa tutto lo spazio a disposizione.
L’aria può/non può essere compressa.
L’aria si trova/ non si trova ovunque.
L’aria ha/non ha un peso.
L’aria calda sale/non sale verso l’alto.
L’aria si può spostare/non si può spostare.
L’aria è ….
a) … solido
c) … liquido
d) … gas
e) … nebbia
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Verifica delle competenze
Data ……………………………………… Nome ……………………………………….
E’ Luglio e fa un gran caldo, quattro amici si danno
appuntamento per giocare a pallone in piazzetta vicino
alla fontana dei pesci. Luca e Giovanni si recano in
piazzetta e mentre aspettano i compagni si fermano a
riempire le bottigliette d’acqua. Finalmente arrivano
Marco e Andrea che dovevano portare il pallone. I quattro amici si recano al
campetto vicino per giocare. Dopo i primi passaggi si rendono conto che il pallone
non rimbalza bene.
Luca dice che è sgonfio, Andrea dice che è bucato. Tutti e due sono convinti di aver ragione.
Come aiuteresti Luca ed Andrea a risolvere il problema?
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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Checklist
Raccordo tra competenze e descrittori di padronanza I ciclo d’istruzione
1.Indicare la tipologia di scuola: primaria
2. Traguardo di sviluppo delle competenze previsto da un campo di esperienza o da una disciplina
del I ciclo secondo le Indicazioni Nazionali del 2012:
Campo di esperienza/Disciplina: Scienze
Traguardo: L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano
a cercare spiegazioni di quello che vede.
Competenza:
Saper risolvere una situazione problematica.
3. Facendo riferimento al traguardo di sviluppo individuato, procedere alla descrizione dei livelli
di padronanza dello stesso mediante la costruzione di una rubrica di valutazione strutturata nei
livelli seguenti.
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Dimensione –
Tratti del
processo
Criteri: Livelli di competenza - Indicazione
A – Avanzato B - Intermedio C - Base D - Iniziale
Individuazione
della situazione
problematica
Saper
individuare la
situazione
problematica
Analizza ed interpreta in
modo adeguato e pertinente
le informazioni essenziali e
le relazioni tra queste,
ignorando eventuali
distrattori;
Analizza in modo adeguato
la situazione problematica,
individuando le
informazioni essenziali e le
relazioni tra queste,
ignorando eventuali
distrattori;
Analizza ed interpreta in
modo parziale le
informazioni essenziali o,
pur avendole individuate
tutte, commette errori
nell’interpretarne alcune;
Individua le richieste, ma le
comprende in maniera
inesatta o parziale, se
guidato, riesce a riconoscere
le informazioni essenziali.
Individuazione
dei materiali
necessari
Saper
individuare i
materiali
necessari alla
risoluzione
del problema
Individua tutti i materiali
necessari alla risoluzione del
problema, ignorando
eventuali distrattori;
Individua i materiali
necessari alla risoluzione
del problema, ma anche
eventuali distrattori;
Individua in maniera
parziale i materiali
necessari;
Individua, solo se guidato,
i materiali necessari.
Descrizione
dell’utilizzo dei
materiali
Saper
descrivere
come
utilizzare i
materiali.
Descrive con precisione l’uso
dei materiali;
Descrive l’uso dei materiali; Descrive in modo sommario
l’uso dei materiali;
Con l’aiuto dell’insegnante
descrive l’uso dei materiali.
Scelta del
percorso
risolutivo
Saper
progettare le
azioni da
effettuare
Progetta e descrive con
precisione le azioni da
effettuare;
Progetta e descrive le azioni
da effettuare;
Progetta e descrive in modo
sommario le azioni da
effettuare;
Con l’aiuto dell’insegnante
progetta e descrive le azioni
da effettuare.
Descrizione
del
procedimento
ed osservazioni.
Saper
argomentare
nel fornire
spiegazioni.
Argomenta con padronanza
di particolari ed in modo
personale le sue scelte;
Argomenta le sue scelte; Riesce sommariamente ad
argomentare le sue scelte;
Solo se guidato riesce ad
argomentare le sue scelte.