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Roma, 9 Novembre 2016
Fabrizio Cigliese
Le aggregazioni aziendali infragruppo - extragruppo(Focus su i principi contabili internazionali)
PARTE I
Aspetti definitori
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Aggregazioni aziendali
Nozione di aggregazione-concentrazione aziendale
Unione tra aziende caratterizzata dalla presenza necessaria di legami inter-aziendali di tipoorganizzativo con carattere di stabilità temporale e rilevanti motivazioni tecnico-operative,economiche e finanziarie, instaurati da una certa entità economico-produttiva con altre entitàad essa esterne (Cassandro).
Qualsiasi forma di collaborazione, economica e non, volontaria e/o obbligatoria, tra aziendedi qualsivoglia categoria, che sia istituita e retta ai fini del perseguimento di obiettivi disviluppo comuni, coordinati e condivisi (Azzini).
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Le operazioni di aggregazione aziendale
Le operazioni di aggregazione aziendale si pongono all'interno delle sceltestrategiche che un'azienda compie per generare nuova ricchezza, in quanto trattasi dioperazioni idonee alla creazione di valore.
Le strategie di sviluppo sono tipiche delle aziende orientate al lungo periodo, predispostead aumentare la capacità produttiva, a innovarsi creando nuovi prodotti e ad ampliare leproprie competenze e la propria cultura aziendale.
Le aziende, per poter perseguire e raggiungere l'obiettivo della crescita, devonoovviamente possedere adeguati requisiti e, soprattutto, devono essere orientate alla ricercadelle migliori soluzioni di sviluppo, che non snaturino l'azienda sia da un punto di vistaqualitativo che tecnico.
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La matrice di Ansoff
CRESCERE
La matrice di Ansoff si fonda sul presupposto che lo sviluppo di una azienda può risiederesolo in due elementi:
1. ciò che si vende: il prodotto2. a chi si vende: il mercato
L'aziendapuò crescere
L'aziendadeve crescere
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La matrice di Ansoff
Penetrazionedi mercato
Sviluppodel mercato
Sviluppodel prodotto
Diversificazionee sviluppo integrato
PRODOTTO
Esistente
Esistente Nuovo
Nuovo
MERCATO
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La matrice di Ansoff
Penetrazione di mercato (prodotto esistente, mercato esistente)
Strappare clienti alla concorrenza Convincere chi non usa il prodotto a diventare cliente abituale Convincere i clienti attuali ad aumentare la frequenza di uso del prodotto
Leve: Prezzo – Marketing
promozionale Caso Pepsi Cola
Crescita linee esterne Caso Wind / 3
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La matrice di Ansoff
Sviluppo del prodotto (nuovo prodotto, mercato esistente)
Innovazione di prodotto Sostituzione di vecchi prodotti con nuovi prodotti Estensione delle linee di prodotto
Leve: R&D e Innovazione
Caso Mc Donald’s M&A
SettorePharma/Biotech
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La matrice di Ansoff
Sviluppo del mercato (prodotto esistente, nuovo mercato)
Nuovi usi dei prodotti esistenti per nuovi clienti Prodotti esistenti per nuovi segmenti o nuovi mercati geograficiUn prodotto esistente in un mercato può essere esportato in un segmento diverso diconsumatori, a livello geografico o di settore.
Leve: JV e R&D
Caso Gillette
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La matrice di Ansoff
Diversificazione (nuovo mercato, nuovo prodotto)
Nuovi prodotti per nuovi mercati Integrazione verticale Integrazione orizzontaleQuesta strategia è caratterizzata da un alto rischio e da alti investimenti, ma in caso positivogarantisce i migliori risultati.
Tutte le strategie sopra riportate possono avvenire tramite…. fenomeni aggregativi
Leve: Innovazione M&A
Caso Colussi (Misura/Agnesi)
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Aggregazioni aziendali: il punto di vista della dottrina aziendale
Dall'entità relativamente maggiore dei mezzi finanziari che l'insieme di associati puòimpiegare nello svolgimento del processo comune
Dalla maggiore specializzazione e competenza degli operatori che danno vita agliorgani "dell'unità economica comune" rispetto a quelli dei singoli associati
Dall'azione più razionale esercitata sui mercati
Dai problemi organizzativi risolti più efficientemente (non sempre, maggioreburocrazia…)
Gli aspetti di maggiore convenienza di una
aggregazione aziendale sono spesso palesati
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Aggregazioni aziendali: legami forti vs deboli
Le relazioni economiche tra aziende differiscono tra loro per l'intensità del legame. Sipossono distinguere infatti:
legami deboli costituiti da semplici relazioni di scambio aventi per oggetto beniindifferenziati scambiati su mercati competitivi;
relazioni di tipo forte tali da creare un intenso legame tra le aziende.
Gli aggregati aziendali si formano quando un insieme di attività economiche viene realizzatoin una logica unitaria da una o più aziende collegate da legami stabili e intensi, tali cioè dalimitare l'autonomia decisionale delle singole unità a favore della creazione di una logica digruppo.
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Autonomia vs Dipendenza
Autonomia
Capacità di volere dell'azienda
Opera liberamente le scelte di gestionee orienta la struttura e il funzionamentodell'azienda
Indirizza e governa le risorse perconseguire condizioni di funzionalitàeconomica
Dipendenza
Complesso di vincoli di diversanatura cui è sottoposta la gestionein virtù dei legami, accordi edalleanze che definisconol'aggregazione aziendale
I contenuti delle relazioni inter-aziendalidefiniscono i vincoli ai quali èsubordinata l'autonomia decisionaledelle aziende
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Aggregazioni aziendali
Da un punto di vista del soggetto giuridico
Le diverse aggregazioni aziendali si distinguono sulla base della autonomia giuridica delle unità,della comunanza del soggetto economico e della formalizzazione delle relazioni tra le unità(contrattuali, patrimoniali, organizzative, condivisione di conoscenze)
Aggregati intra-aziendali: costituiti da vari insiemi di attività economiche facenti capo, dalpunto di vista giuridico formale, ad una sola entità giuridica
Aggregati inter-aziendali: insiemi di attività economiche svolte da più aziendegiuridicamente distinte
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La nozione di aggregazione aziendale può essere intesa:
In senso "lato" quando due o più imprese stipulano – di solito mediante contratti – accordied intese volti ad uniformare e coordinare taluni aspetti della loro gestione (aspettocommerciale, tecnico-produttivo, organizzativo, etc.)Esempi: joint ventures, contratti di franchising, consorzi, associazioni d'imprese, cartelli(trust)
In senso "stretto" quando due o più imprese si combinano tra loro in modo da costituireun'unica entità economica gestita unitariamente nel tempo e nello spazio
Aggregazioni aziendali
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Nelle aggregazioni aziendali in senso "stretto", le aziende aggregate possono perdere lapropria autonomia giuridica (come nel caso delle fusioni) ovvero mantenerla (come nel caso deigruppi).
Le operazioni aziendali che danno luogo a tali fenomeni concentrativi sono:
Acquisizione di aziende o di rami aziendali
Fusioni, per incorporazione o per unione
Acquisizioni di partecipazioni di controllo in altre società - 1° modalità di formazione delGruppo
Scorpori di aziende o di rami aziendali ("scissioni") e loro conferimento in società 2°modalità di formazione di un Gruppo
Aggregazioni aziendali
PARTE II
Caratteri distintivi degli aggregati aziendali
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Caratteri distintivi degli aggregati aziendali
I caratteri distintivi degli aggregati aziendali sono riconducibili a:
1. l'unicità o la pluralità di aziende giuridicamente distinte formanti l'aggregato (intra/interaziendali);
2. l'unitarietà o meno del soggetto economico per le varie attività economiche aggregate(intra/extra gruppo);
3. il grado di esplicitazione e di formalizzazione della struttura delle relazioni di connessione trale varie attività economiche (formali/informali).
Aggregazioni aziendali
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Aggregati intra-aziendali
Gli aggregati intra-aziendali sono costituiti da un'unica realtà giuridica che si articola in più unità
Unicità del soggetto giuridico ed economico
1) Aggregazioni intra-aziendali
Aziende integrate verticalmente(più centri di costo)
Aziende diversificate(differenti centri di profitto)
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1) Aggregazione intra-aziendaleCaso FNM/ Leonardo
FINMECCANICA
AUGUSTAWESTLAND SELEX ES
ALENIAAERMACCHI TELESPAZIO
ELICOTTERI
ELETTRONICA PER LA DIFESA E SICUREZZA
DRS TECHNOLOGIES
AERONAUTICA SPAZIO
THALES ALENIASPACE
SISTEMI DI DIFESA
OTO MELARA
WASS
MBDA
TRASPORTI
ANSALDOSTS
ANSALDOBREDA
ALTRE ATTIVITA’
FATA
Joint Venture
Società controllate
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Le operazioni di "Business combination" (aggregazioni d'impresa) sono disciplinate dal principioIFRS3 – emanato nel 2004 e rivisto nel 2008.
Business Combination Unione di attività in un'unica entità economica derivante dall'unione di un'impresa con un'altra o dall'ottenimento del controllo sull'attivo netto e sulla gestione di un'altra impresa.
2) Aggregazioni aziendali extra-gruppo Business combination
Controllo
Business
Potere di determinare le politiche gestionali e finanziarie di un'entità al fine di ottenere benefici dalla sua attività
Insieme integrato di attività e beni che sono gestite e condotte con l'obiettivo di fornire un ritorno in termini di dividendi, minori costi o altri benefici economici
agli investitori o altri possessori di azioni, membri o partecipanti
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dettare le regole di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali
2) IFRS 3Ambito di applicazione (1 di 2)
In Italia non esiste un documento analogo all'IFRS 3, anche se alcune regole sulla contabilizzazione delle acquisizioni sono contenute nel OIC 17 (il bilancio consolidato) e nel OIC 4 (Fusioni e scissioni)
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a) Formazioni di Joint venture b) Operazioni tra entità sotto comunecontrollo
A B
JV
A
B C
B
Prima della organizzazione
Post riorganizzazione
2) IFRS 3Ambito di applicazione (2 di 2)
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (1 di 6)
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate sulla base del «acquisition method» o «metodo dell’acquisizione».
L’applicazione di tale metodologia prevede l’espletamento delle seguenti fasi:1. Determinare se l’operazione è un’aggregazione di impresa (o meno);
2. Identificare l’acquirente;
3. Determinare la data di acquisizione;
4. Misurare il costo e determinare quale parte rappresenti il vero costo dell’aggregazione di impresa;
5. Rilevare e valutare le attività identificabili acquisite, le passività identificabili assunte e qualsiasi partecipazione di minoranza assunta;
6. Rilevare e valutare l’avviamento o un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli;
7. Contabilizzare la valutazione successiva all’acquisizione.
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (2 di 6)
L’acquirente, ossia l’entità che acquisisce il controllo, viene identificato sulla base dello IFRS 10/IAS 27.
La data di acquisizione corrisponde al momento nella quale l’acquirente ottiene il controllo effettivo del target, il quale si sostanzia nel trasferimento del corrispettivo concordato e/o nell’emissione di quote della nuova entità, nell’acquisizione delle attività e nell’accollo delle passività dell’acquisita.Tuttavia nel caso di accordi vincolanti, la data di acquisizione può essere antecedente al trasferimento del corrispettivo.
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (3 di 6)
In ottemperanza al Principio di Rilevazione, «l’acquirente deve rilevare, separatamente dall’avviamento, le attività acquisite e le passività assunte identificabili e qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita» (par. 10).
Sulla base del Principio di Valutazione «l'acquirente deve valutare le attività acquisite e le passività assunte identificabili ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione» (par. 18).
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (4 di 6)
L’acquirente può riconoscere un corrispettivo monetario e/o non monetario rappresentante il prezzo di acquisizione dell’acquisita.
Nel caso in cui:- Il corrispettivo venga riconosciuto in più fasi, il costo dell’aggregazione sarà pari alla
somma dei costi parziali- Il corrispettivo sia differito, i singoli pagamenti devono essere attualizzati
Tale corrispettivo deve essere allocato alle attività, passività ed alle passività potenziali identificabili dell’entità acquisita. Questo permette di identificare il fair value degli asset netti identificabili e il fair value degli asset in precedenza non riconosciuti dall’entità acquisita.
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (5 di 6)
La differenza tra i) il costo dell’aggregazione, il valore di partecipazioni di minoranza ed ii) il fair value delle attività e passività identifica l’avviamento generato dall’aggregazione aziendale.Per acquisizioni parziali, è possibile iscrivere l’importo complessivo dell’avviamento generato, comprensivo della quota attribuibile a terzi. In tal caso, la contropartita è rappresentata dal Patrimonio netto di terzi.
L’acquirente deve contabilizzare gli effetti relativi all’acquisizione non oltre un anno dalla data di acquisizione, con efficacia retroattiva.
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2) IFRS 3Metodo dell’acquisizione (6 di 6)
i. Nel caso di aggregazione aziendale in cui l'acquirente e l'acquisita si scambiano solo partecipazioni «l'acquirente deve usare il fair value alla data di acquisizione dell'interessenza dell'acquirente nell'acquisita invece del fair value alla data di acquisizione del corrispettivo trasferito» (par. 33).
ii. Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, «l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio un eventuale utile o perdita risultante» (par. 42).
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2) IFRS 3Esempio 1 – Aggregazione aziendale applicazione
Share Deal Informazioni aggiuntivePrezzo pagato: Euro 600 milioniImposte: aliquota 50%PN pre acquisizione: Euro 200 milioniExcess Purchase Price: Euro 400 milioni
Crediti e attivo corrente Patrimonio netto Crediti e attivo corrente Patrimonio netto300 200 300 + 50 600
Attivo Fisso Altre passività Attivo Fisso Altre passività400 100 400 + 50 100
Debiti e titoli Attività immateriali Debiti e titoli400 0 + 200 400
Totale 700 Totale 700 Avviamento Imposte differite0 + 250 150
Totale 1.250 Totale 1.250
Fair Value S/ P del Target
Attività Passività
S/ P del Target Pre Acquisizione
Attività Passività
Excess Purchase Price 400Fair value rettifiche
attivo corrente 50attivo fisso 50attività immateriali 200
Totale FV rettifiche 300Imposte differite da acquisizione -150FV rettifiche post tasse 150
Avviamento residuo 250
Calcolo del l 'Avviamento
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2) IFRS 3Esempio 1 – Aggregazione aziendale applicazione
Prezzo Pagato 600PN pre acquisizione 200A. Excess Purchase Price 400
E. Avviamento (A-D)300 250
-150
D. Totale Fair Value - rettifiche (B+C)150
C. Imposte differite
B. Fair value - rettifiche
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2) IFRS 3Esempio 1 – Aggregazione aziendale applicazione/ Valutazione CustomerRelationship
Applicazione del MEEE – «Multi-period earnings excess method», una metodologia che stima il fair value sulla base dei redditi futuri che l’asset è in grado di generare.
*CAC («Contributory asset charges») rappresenta la remunerazione delle altre attività, tangibili e intangibili, che contribuiscono alla generazione dei flussi di cassa per l’utilizzo delle altre attività. **TAB («Tax amortization benefit») riflette il valore attuale dei benefici futuri conseguenti alla deducibilità fiscale
Euro t t+1 t+2 t+3 t+4 t+5 t+6 t+7 t+8 t+9 t+10 t+11 t+12 t+13 t+14 t+15 t+16 t+17 t+180,75 1,8 2,8 3,8 4,8 5,8 6,8 7,8 8,8 9,8 10,8 11,8 12,8 13,8 14,8 15,8 16,8 17,8
Ricavi 92 65,5 61,7 58,0 54,2 50,4 46,6 42,9 39,1 35,3 31,6 27,8 24,0 20,2 16,5 12,7 8,9 5,2 1,4 Churn Rate 5% 100% 95% 89% 84% 78% 73% 67% 62% 56% 51% 46% 40% 35% 29% 24% 18% 13% 7% 2%Costo del venduto (16,4) (15,4) (14,5) (13,5) (12,6) (11,7) (10,7) (9,8) (8,8) (7,9) (6,9) (6,0) (5,1) (4,1) (3,2) (2,2) (1,3) (0,3) Altri costi (6,6) (6,2) (5,8) (5,4) (5,0) (4,7) (4,3) (3,9) (3,5) (3,2) (2,8) (2,4) (2,0) (1,6) (1,3) (0,9) (0,5) (0,1) Reddito - Pre CAC 42,6 40,1 37,7 35,2 32,8 30,3 27,9 25,4 23,0 20,5 18,1 15,6 13,2 10,7 8,3 5,8 3,4 0,9
CAC* 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 2,0%Capitale circolante netto 1,3 1,2 1,2 1,1 1,0 0,9 0,9 0,8 0,7 0,6 0,6 0,5 0,4 0,3 0,3 0,2 0,1 0,0
CAC* 1,0% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00%Immobilizzazioni 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,0 Total Asset Charges 2,0 1,9 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,0
Flusso pre tax 40,61 38,27 35,93 33,60 31,26 28,92 26,58 24,24 21,90 19,57 17,23 14,89 12,55 10,21 7,87 5,54 3,20 0,86
Aliquota fiscale 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4% 31,4%Imposte figurative (12,8) (12,0) (11,3) (10,5) (9,8) (9,1) (8,3) (7,6) (6,9) (6,1) (5,4) (4,7) (3,9) (3,2) (2,5) (1,7) (1,0) (0,3) Flusso post tax 27,9 26,3 24,7 23,0 21,4 19,8 18,2 16,6 15,0 13,4 11,8 10,2 8,6 7,0 5,4 3,8 2,2 0,6
Fattore di sconto @ 8,00% 0,9 0,9 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 Flusso attualizzato 26,3 22,9 19,9 17,3 14,9 12,7 10,8 9,2 7,7 6,3 5,2 4,1 3,2 2,4 1,7 1,1 0,6 0,2
Valore della Customer Relationship 167 TAB** 33 Step Up 1,2 FV Customer Relationship 200
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2) IFRS 3Esempio 2 – Aggregazione aziendale (IFRS NO GW)
La società A acquisisce l’80% del capitale di B per un corrispettivo pari a Euro 160. Il valore contabile netto delle attività e passività identificabili è pari a Euro 100 e il fair value alla data di acquisizione delle medesime attività nette è pari a Euro 200.
Attività Patrimonio netto di Gruppo200 160
FV adjustments Patrimonio netto di Terzi200 40
Debiti100
FV adjustments100
Totale 400 Totale 400
Passività
Consol idato A
Attività
Partecipazione in B Patrimonio netto160 160
Totale 160 Totale 160
Società A
Attività Passività
Attività Patrimonio netto200 100
Debiti100
Totale 200 Totale 200
Società B
Attività Passività
Attività Patrimonio netto400 200
Debiti200
Totale 400 Totale 400
Società B - Fair Value
Attività Passività
*Il Patrimonio netto di terzi è calcolato considerando il valore pro-quota delle attività nette:PN di Terzi = 20% * 200
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2) IFRS 3Esempio 3a– Aggregazione aziendale (IFRS con Partial GW)
La società A acquisisce l’80% del capitale di B per un corrispettivo pari a Euro 180 (100% implicito pari a Euro 225). Il valore contabile netto delle attività e passività identificabili è pari a Euro 100 e il fair value alla data di acquisizione delle medesime attività nette è pari a Euro 200.
Attività Patrimonio netto200 100
Debiti100
Totale 200 Totale 200
Società B
Attività Passività
Attività Patrimonio netto400 200
Debiti200
Totale 400 Totale 400
Società B - Fair Value
Attività Passività
Partecipazione in B Patrimonio netto180 180
Totale 180 Totale 180
Società A
Attività Passività
*Il Patrimonio netto di terzi è calcolato considerando il valore pro-quota delle attività nette:PN di Terzi = 20% * 200
Attività Patrimonio netto di Gruppo200 180
FV adjustments Patrimonio netto di Terzi*200 40
Avviamento Debiti20 100
FV adjustments100
Totale 420 Totale 420
Consol idato - Partial Goodwi l l
Attività Passività
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2) IFRS 3Esempio 3b – Aggregazione aziendale (IFRS con Full GW)
La società A acquisisce l’80% del capitale di B per un corrispettivo pari a Euro 180 (100% implicito pari a Euro 225). Il valore contabile netto delle attività e passività identificabili è pari a Euro 100 e il fair value alla data di acquisizione delle medesime attività nette è pari a Euro 200.
Attività Patrimonio netto200 100
Debiti100
Totale 200 Totale 200
Società B
Attività Passività
Attività Patrimonio netto400 200
Debiti200
Totale 400 Totale 400
Società B - Fair Value
Attività Passività
Partecipazione in B Patrimonio netto180 180
Totale 180 Totale 180
Società A
Attività Passività
*PN a fair value di Terzi = 225*20%
Attività Patrimonio netto di Gruppo200 180
FV adjustments Patrimonio netto di Terzi*200 45
Avviamento Debiti25 100
FV adjustments100
Totale 425 Totale 425
Consol idato - Ful l Goodwi l l
Attività Passività
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2) IFRS 3Esempio 4 – Aggregazione aziendale (con «Utile buon affare»)
La società A acquisisce l’80% del capitale di B per un corrispettivo pari a Euro 150. Il valore contabile netto delle attività e passività identificabili è pari a Euro 100 e il fair value alla data di acquisizione delle medesime attività nette è pari a Euro 200. Il corrispettivo del 100% del capitale di B è pari a Euro 187,5 e il valore delle partecipazioni di minoranza (20%) è pari a Euro 37,5.
Attività Patrimonio netto200 100
Debiti100
Totale 200 Totale 200
Società B
Attività Passività
Partecipazione in B Patrimonio netto150 180
Cassa 30
Totale 180 Totale 180
Società A
Attività Passività
Attività Patrimonio netto250 200
Debiti50
Totale 250 Totale 250
Società B - Fair Value
Attività Passività
Valore attività nette Valore attività nette200 200
FV corrispettivo FV corrispettivo-150 -150
FV partecipazioni di minoranza* FV partecipazioni di minoranza**-37,5 -40,0
Utile buon affare 12,5 Utile buon affare 10
*Calcolato come delta tra i l corr ispettivo per i l 100% e l '80% del capitale di B
Partial GoodwillFull Goodwill
**Calcolato come i l 20% del le attiv i tà nette di B
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2) IFRS 3Esempio 4 – Aggregazione aziendale (con «Utile buon affare»)
Scr i tture contabi l i - Ful l Goodwi l l
Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere
250 150 50 12,5 37,5
Scr i tture contabi l i - Partial Goodwi l l
Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere
250 150 50 10 40
PN Partecipazione di minoranza
Attività identificabili Disponibilità liquide Passività assunteUtile
PN Partecipazione di minoranza
Attività identificabili Disponibilità liquide Passività assunteUtile
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2) IFRS 3Esempio 5 – Aggregazione aziendale realizzata in più fasi
La società A possiede il 40% del capitale di B e il valore contabile della partecipazione è pari a Euro 20 mila. A acquisisce il residuo 60% di B ad un prezzo di Euro 300 mila pagato in contanti. Il fair value alla data di acquisizione della precedente interessenza del 40% è pari a Euro 200 mila (implicito prezzo 100%= Euro 500) mentre il valore dell’aggregato del fair value delle attività nette acquisite (attività e passività esistenti e potenziali assunte) è pari ad Euro 440 mila.Di seguito si riportano le scritture contabili:
Fase 1 Effetti Patr imonial i
Dare Avere Dare Avere
20 20
Fase 2Effetti Patr imonial i
Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere
440 60 300 20
Effetti Economici
Dare Avere
180
Attività nette Avviamento Cassa Partecipazioni
Utili su Partecipazioni
Cassa Partecipazioni
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Allocazione del costo di acquisto alle attività e passività acquisite – Modalità di determinazione del fair value
Strumenti finanziari quotati Valore di mercato.Strumenti finanziari non quotati
Valore stimato che tenga conto di caratteristiche come l’indice prezzo/utili, rendimento per dividendi e tasso di crescita atteso di strumenti simili emessi da imprese aventi caratteristiche simili.
Crediti Valore attuale degli ammontari da ricevere, determinato sulla base di un appropriato tasso d’interesse corrente ed al netto dei costi di incasso dalla svalutazione per rischio di insolvenza. L’attualizzazione non è comunque necessaria per i crediti a breve termine quando la differenza tra valore nominale e valore attuale non è rilevante.
Giacenze di prodotti finiti Prezzo di vendita al netto dei costi di vendita e di un ragionevole margine.
Lavori in corso Prezzo di vendita dei prodotti finiti meno i costi di completamento, i costi di vendita e un ragionevole margine.
Giacenze di materie prime Costo di sostituzione.Terreni e fabbricati Valore di mercato.Impianti e macchinari Valore di mercato determinato, generalmente, ricorrendo ad una
valutazione peritale. Se non vi è un valore di mercato perché beni oggetto di rara negoziazione, valore determinato utilizzando l’approccio del reddito o del costo di sostituzione ammortizzato.
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Allocazione del costo di acquisto alle attività e passività acquisite – Modalità di determinazione del fair value
Attività immateriali Valore di quotazione in un mercato attivo. Nel caso in cui un mercato attivo non esista, ammontare che un potenziale acquirente pagherebbe per l’acquisto tra parti informate, indipendenti e consapevoli.
Attività e passività nette per piani e pensioni a prestazione definita
Valore attuale dell’obbligazione meno il fair value delle attività del piano.
Attività e passività fiscali Valore determinato dietro applicazione dello IAS 12 considerando la posizione dell’impresa risultante dall’aggregazione e tenendo conto dei fair value attribuiti alle attività e passività acquisite.
Debiti commerciali e altri, debiti a lungo termine, passività e fondo rischi
Valore attuale degli importi da corrispondere, determinato sulla base di un appropriato tasso di interesse corrente. L’attualizzazione non è necessaria per le passività a breve termine quando la differenza tra valore nominale e valore attuale è irrilevante.
Contratti a titolo oneroso ed altre passività
Valore attuale dell’ammontare necessario per estinguere l’obbligazione.
Passività potenziali Ammontare che un terzo chiederebbe per accollarsi tali passività.
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FINE