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Technology For Energy – Giornata di trasferimento tecnologico Ravenna, 18 Febbraio 2011 LE ATTIVITA’ DI RICERCA DEL LEAP NEL SETTORE DELLE BIOMASSE A. Sogni, G. Bortoluzzi LEAP - Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza

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Technology For Energy – Giornata di trasferimento tecnologicoRavenna, 18 Febbraio 2011

LE ATTIVITA’ DI RICERCA DEL LEAP NEL SETTORE DELLE BIOMASSE

A. Sogni, G. Bortoluzzi

LEAP - Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza

2A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Il Consorzio L.E.A.P.

Il LEAP (Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza) è un consorzio nato nel 2005 su iniziativa della sede piacentina del Politecnico di Milano.

Attualmente riunisce:

• La sede di Piacenza del Politecnico• 5 Dipartimenti del Politecnico• Comune di Piacenza• Provincia di Piacenza• Fondazione di Piacenza e Vigevano• a2a• Iren S.p.A. (ex Enìa)• Groppalli S.r.l.• Unical AG S.p.A.

LEAP fa parte di:

LEAP è certificato UNI EN ISO 9001:2008

3A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Le attività del LEAP

Ricerca in cinque settori:1. Generazione di energia termica ad alta efficienza2. Produzione di energia o combustibili da biomasse, rifiuti e residui 3. Termoidraulica degli impianti nucleari4. Tecnologie per lo sfruttamento dei combustibili fossili e cattura della CO2

5. Energie rinnovabili o assimilate

Consulenza e servizi:1. Analisi e simulazioni di impianti a fonti rinnovabili2. Prove su impianti: misure di temperatura in camere combustione,

misurazione di particolato fine e nano particelle in atmosfera e in flussi convogliati, misurazione di concentrazioni di inquinanti in flussi gassosi

Laboratori sperimentali:1. Heat_Box: valutazione delle prestazioni di caldaie fino a 100 kW di

potenza e per la taratura di contatori di energia termica di piccola taglia 2. Wind_Box: prove termofluidodinamiche su condotti da fumo per

generatori di calore di piccola e media taglia3. CO2_Box: prove per la determinazione delle proprietà termodinamiche di

miscele a base di CO2

4A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Attività sperimentali del LEAP

Prove su impianti:

Laboratori sperimentali:

5A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Attività di ricerca LEAP nel settore biomasse

• Tecnologia della combustione diretta

• Tecnologia della gassificazione

• Tecnologia della digestione anaerobica

• Modellizzazione della cinetica chimica

• Produzione di biocarburanti ed energia elettrica

• Valutazione potenzialità produttiva con sistemi GIS

• Attività collaterali: consulenze, servizi, formazione

6A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Combustione: analisi completa impianto (caso 1)/1Valutazione dell’impatto economico, energetico e ambientale di un impianto cogenerativo nel comune di Borgonovo Val Tidone (PC).

Ipotesi:

1. Biomassa locale (raggio massimo di 30 km dall’impianto)2. Combustione su caldaia a griglia con linea di abbattimento fumi3. Conversione energetica mediante ciclo Rankine, con due alternative

• Ciclo a fluido organico, potenza di 645 kWe, caldaia ad olio diatermico• Ciclo a vapor d’acqua con potenza di 5 MWe

Schema impianto ORC (Fonte: Turboden S.r.l.)

Bacino di approvvigionamento della biomassa

7A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Combustione: analisi completa impianto (caso 1)/2Stima del prezzo riconosciuto per il conferimento di biomassa residua o da coltura energetica che garantisca la sostenibilità economica dell’investimento.

Valorizzazione della biomassa al variare del TIR e della percentuale di utilizzo del calore (impianto da 645 kWel )

• Elevata incentivazione dell’EE consente questo tipo di investimenti ma la biomassa deve avere costi limitati

• Meglio residui delle coltivazioni

• Considerazioni tecnico- ambientali suggerirebbero l’introduzione di incentivi sul calore

8A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Combustione: analisi completa impianto (caso 2)/1

Valutazione dell’impatto economico, energetico e ambientale di un impianto cogenerativo. Analisi dell’iter autorizzativo, delle procedure di smaltimento delle ceneri e supporto alle comunicazioni relative al progetto.

Ipotesi:

1. Biomassa locale, raggio massimo di 60-120 km dall’impianto

2. Biomassa residuale: paglia da cereali, potature di vite e alberi da frutta, olivi

3. Combustione su caldaia a griglia con linea di abbattimento fumi a secco

4. Conversione energetica mediante ciclo Rankine a vapor d’acqua con due ipotesi alternative:

5. Valutazione di ipotesi cogenerative e trigenerative

• 4 impianti da 5 MWe ciascuno• 1 impianto da 20 MWe

La stima delle prestazioni energetiche avviene mediante simulazione con il software GS (Gas Steam) sviluppato presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano ed alla Princeton University ed oggi in ulteriore sviluppo presso il LEAP.

9A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Combustione: analisi completa impianto (caso 2)/3Risultati del bilancio delle emissioni di CO2 :

Impianto: 5 MWE 5 MWE

cogen. 20 MWE

Paglia, t/a 48.516 48.516 143.216

Raccolta in, km 60 60 120

Trasporti al giorno 7,5 7,5 22,1

CO2

trasporti, t/a 145,5 145,5 877,2

E elettrica, GWhe

/a 38,3 31,5 153,0

E termica, TJt

/a 0,0 172,4 0,0

CO2

evitata, t/a 20.653 28.185 82.360

• La risorsa più promettente risulta essere la paglia dei cereali

• Per un utilizzo co-trigenerativo servono grandi utenze in prossimità

• Le ceneri sono rifiuti e quindi devono essere adeguatamente smaltite

• Il bilancio della CO2 evidenzia l’elevata valenza ambientale di tutte le soluzioni considerate, i trasporti incidono in misura marginale

10A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Gassificazione: modello software piccoli impianti/1Simulazione energetica mediante codice di calcolo GS di due soluzioni impiantistiche aventi le seguenti caratteristiche:

1. Potenza elettrica pari a 100 kW

2. Assetto cogenerativo (CHP)

Schema 1: impianto con un gassificatore a letto fluido bollente (BFB) e un ciclo di microturbina a gas a combustione esterna

Schema 2: impianto a co- combustione di biomassa e gas naturale, con ciclo di microturbina a gas a combustione esterna

11A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Gassificazione: modello software piccoli impianti/2Conclusioni della simulazione:

Impianto con gassificatore:

Soluzione più verde: il contributo della biomassa all’energia totale immessa nel sistema è predominante.

Impianto con co-combustione:

Soluzione più fossile: il contributo della biomassa all’energia totale immessa nel sistema è confrontabile con quello del gas naturale.

12A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Principali analisi svolte:

• Analisi del dimensionamento dell’impianto in base alla tipologia di biomassa alimentata e al tipo di processo

• Valutazione della reale producibilità nel tempo tramite l’analisi del processo di conversione energetica

• Analisi dei flussi di cassa generati dall’impianto e delle prospettive di ritorno economico dell’investimento

Valutazione energetica ed economica di impianti di digestione anaerobica di biomasse e reflui zootecnici.

Digestione anaerobica: valutazione impianti

13A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Sviluppo di un modello di simulazione del processo di degrado termico delle biomasse al fine di:

• Prevedere il comportamento dei reattori di trasformazione delle biomasse solide mediante programma di calcolo, in particolare reattori a letto fisso (comprendenti anche quelli con griglia mobile)

• Migliorarne l’efficienza

• Ridurne l’impatto ambientale

Gassificazione di particelle di cellulosa (diam. 1 cm) alimentate dall’alto con aria in controcorrente: all’aumentare della portata di solido il gassificatore non riesce a completare la volatilizzazione, alcune particelle di cellulosa escono dal fondo de l reattore ad elevata temperatura.

Cinetica chimica: sviluppo di modelli matematici

Confronto modello cinetico/risultati sperimentali per la decomposizione della cellulosa a diverse velocità di

riscaldamento

Confronto modello cinetico/risultati sperimentali per la decomposizione di lignine derivate da due

essenze differenti

14A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Produzione di bioetanolo da granoturco/1

TRASPORTOCombustibili

COLTIVAZIONESemenza

Lavorazioni agricoleFertilizzanti

Insetticidi/erbicidi

Granoturco

CONVERSIONE CEREALIProcesso “Dry Mill”

CaloreElettricità

Etanolo DDGS (Distillers driedgrain with solubles)

1. Definire input/output dell’intera filiera

2. Scegliere il processo di fermentazione / idrolisi

3. Identificare 3 configurazioni impiantistiche

4. Analisi energetica

5. LCA emissioni CO2

6. Analisi economica

Sistema Energetico(Caldaia o

Ciclo combinato)

LievitiEnzimi

15A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

La filiera del bioetanolo da granoturco:• contribuisce a ridurre le emissioni di CO2

rispetto all’uso della benzina (-33% gCO2 /MJ)• comporta un costo del combustibile superiore di oltre il 50% a quello

della benzina (ai costi attuali delle fonti primarie). E’ necessaria un’incentivazione

• determina un costo della CO2 evitata prossimo ai 300 €/t, un valore molto superiore a quello prospettato per strategie alternative (altre fonti rinnovabili, cattura CO2 da comb. fossili)

Produzione di bioetanolo da granoturco/22. ciclo combinato con turbina a

vapore a contropressione

GAS NATURALE

Cal

ore

Ener

gia

elet

tric

a

ETANOLO

DDGSDRY MILL

CICLO COMBINATO

GRANOTURCO

GAS NATURALE

calo

re

ETANOLO

DDGSDRY MILL

CALDAIA

1. generazione termica con caldaia industriale(ηTERMICO = 90%)

3. ciclo combinato con turbina a vapore ad estrazione e condensazione

16A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

1. Possibilità utilizzo biomasse ligno-cellulosiche (legnose ed erbacee) di vario tipo

2. Utilizzo diretto: no modifiche ai motori ed alla rete distributiva

3. Altissima qualità dei prodotti liquidi (sulphur free diesel)

4. Utilizzabili per “tagliare” le benzine fossili

Co-produzione di biocombustibili ed elettricità/1

Principali unità investigate:

• Unità di pre-trattamento: dryer e cippatore

• Unità di gassificazione

• Pulizia del syngas

• Unità Rectisol rimozione gas acidi (H2 S e CO2 )

• Processo Fischer-Tropsch

• Turbina a Gas

• Ciclo vapore a recupero

Tutte le unità ed i componenti sono stati progettati e simulati nel dettaglio per valutarne accuratamente prestazioni, problematiche e costi.

17A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Co-produzione di biocombustibili ed elettricità/2

Schema concettuale impianto

• Il processo di conversione è fattibile e le prestazioni termodinamiche non sono scarse (eff. conversione combustibili 37% base PCI + eff. elettrica 16%)

• L’analisi economica rivela che il costo del barile è superiore ai 100 €/barile, non competitivo con quello di origine fossile

• Se si considera l’incentivazione dell’EE prodotta dall’impianto (Certificati Verdi) l’impianto risulta conveniente (però conviene di più produrre solo energia elettrica perché solo questa è incentivata)

Il quadro normativo italiano attuale penalizza fortemente la produzione di biocarburanti rispetto alla produzione di energia elettrica.

18A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Valutazione della potenzialità produttiva di un territorio: costruzione di modelli digitali per ottimizzare lo sfruttamento di biomassa in diversi distretti produttivi dell’Emilia Romagna.

Valutazione potenzialità produttiva con sistemi GIS

19A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

Consulenza, servizi, formazione

Attività collaterali alla ricerca:

• Servizi di consulenza per privati ed aziende

• Supporto decisionale per enti pubblici

• Attività di formazione

20A. Sogni, G. Bortoluzzi – Technology For Energy – 18/02/2011

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

Ing. Giulio Bortoluzzi – Consorzio L.E.A.P.

[email protected]