le detrazioni per gli interventi sugli immobili · interventi edilizi agevolabili ai sensi art....
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Le detrazioni per gli interventi
sugli immobili
A cura dell’Ufficio Tributario dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova
Le tipologie di detrazioni
• 50% recupero del patrimonio edilizio
(art. 16-bis DPR n. 917/86)
• 65% lavori di riqualificazione energetica
(Legge n. 296/2006)
• 50% acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (D.L. n. 63/2013 Decreto
Energia)
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Questa detrazione, introdotta dalla legge 449/97, è
attualmente regolamentata dall’ art. 16-bis del DPR n.
917/86.
Articolo aggiunto al TUIR dall’art. 4, co. 1, lett. c), DL
06.12.2011, n. 201 (Decreto Salva Italia) convertito con
modificazioni dalla Legge 22.12.2011, n. 214 con effetto dal
01 gennaio 2012.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Gli interventi di recupero devono riguardare gli edifici:
• residenziali: sono esclusi gli edifici a destinazione
produttiva, commerciale e direzionale;
• iscritti in catasto: in assenza dell’iscrizione, è sufficiente che
sia stato richiesto l’accatastamento;
• ubicati sul territorio dello Stato;
• per i quali è stata corrisposta l’ICI (ora IMU) a decorrere dal
1997.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Interventi edilizi agevolabili ai sensi art. 16-bis DPR n. 917/86:
• Manutenzione ordinaria (lett. a), art. 3, DPR n. 380/2001) per
parti comuni di edifici residenziali
• Manutenzione straordinaria (lett. b), art. 3, DPR n. 380/2001)
per parti comuni di edifici residenziali e singole unità
immobiliari residenziali
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Interventi edilizi agevolabili ai sensi art. 16-bis DPR n. 917/86:
• Restauro e risanamento conservativo (lett. c), art. 3, DPR n.
380/2001) per parti comuni di edifici residenziali e singole unità
immobiliari residenziali
• Ristrutturazione (lett. d), art. 3, DPR n. 380/2001) per parti
comuni di edifici residenziali e singole unità immobiliari
residenziali
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Interventi edilizi agevolabili ai sensi art. 16-bis DPR n. 917/86:
• Realizzazione di autorimesse e posti auto pertinenziali a unità
immobiliari residenziali
• Eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori e
montacarichi)
• Impianti finalizzati a prevenire il rischio del compimento di
atti illeciti (impianti di allarme)
• Bonifica amianto
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Interventi edilizi agevolabili ai sensi art. 16-bis DPR n. 917/86:
Interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al
conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo
all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti
rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere
realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette,
acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento
di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Soggetti interessati
L’agevolazione è concessa ai soggetti IRPEF, persone
fisiche, che sulla base di titolo idoneo posseggano o
detengano l’immobile (usufrutto, diritto di abitazione,
comodato, locazione).
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Regime di detraibilità
La detraibilità delle spese sostenute segue il criterio di cassa.
La detrazione spetta fino a concorrenza dell’imposta lorda e
pertanto la quota eventualmente eccedente non può:
• essere cumulata negli esercizi successivi;
• riportata nell’anno successivo;
• essere chiesta a rimborso o utilizzata in compensazione.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Percentuale di detrazione e limite di spesa agevolabile
A seguito delle modifiche ad opera della Legge di Stabilità
2014 risultano agevolabili nel limite del 50% le spese
sostenute fino al 31 dicembre 2014 con un tetto di spesa pari
ad € 96.000. Per il 2015 la detrazione sarà del 40%. Dal
2016 la detrazione spetterà nella misura prevista a regime
del 36% con il limite di spesa di € 48.000.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Ripartizione in quote annuali
L’art. 16-bis del TUIR conferma la rateizzazione della
detrazione spettante in 10 quote annuali.
ATTENZIONE: dal 01 gennaio 2012 non c’è più la possibilità
per i soggetti con età non inferiore a 75 e 80 anni di ripartire la
detrazione rispettivamente in 5 e 3 quote annuali.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Casi particolari di detraibilità:
• ricevimento di contributi da parte di Enti pubblici;
• cessione dell’immobile (vendita, donazione);
• decesso dell’avente diritto alla detrazione;
• spesa non detratta nella prima dichiarazione utile.
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Modalità di pagamento
E’ necessario effettuare i relativi pagamenti con bonifico bancario
o postale in cui deve risultare:
• la causale del versamento, con indicazione della norma di
riferimento (art. 16-bis DPR n. 917/1986);
• il codice fiscale del soggetto che intende fruire della detrazione;
• la partita IVA/codice fiscale del soggetto a favore del quale il
bonifico è effettuato (ditta che ha eseguito i lavori).
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Documentazione da conservare per fruire della detrazione
Il contribuente deve conservare ed esibire su richiesta degli Uffici la seguente
documentazione:
• fatture;
• ricevuta dei bonifici bancari o postali (causale del versamento, codice
fiscale del contribuente, partita IVA/codice fiscale del soggetto beneficiario
del bonifico stesso);
• in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai
familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione
dei lavori;
La detrazione per lavori di recupero del patrimonio
edilizio (50%)
Documentazione da conservare per fruire della detrazione
• delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori per gli
interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali, e tabella millesimale
di ripartizione delle spese;
• abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in
relazione alla tipologia di lavori da realizzare;
• comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’Azienda
Sanitaria Locale, qualora la stessa sia obbligatoria, secondo le vigenti
disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
L’agevolazione era stata originariamente introdotta, per il solo
periodo d’imposta 2007, dalla Legge n. 296/2006 nella
misura del 55%, ed è stata successivamente prorogata di anno
in anno.
Quest’anno la Legge di Stabilità 2014 ne ha previsto la
proroga fino al 31 dicembre 2014 con la percentuale di
detraibilità del 65%.
Nel 2015 la percentuale di detraibilità sarà del 50%.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Soggetti interessati
L’ambito soggettivo dell’agevolazione è estremamente ampio
e ricomprende ogni categoria di soggetti indipendentemente
dal titolo di possesso o di detenzione dell’immobile sul quale
saranno effettuati gli interventi per il risparmio energetico.
Possono beneficiare della detrazione tutti i soggetti a
prescindere dalla tipologia di reddito di cui essi siano titolari.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Interventi agevolabili e limiti di spesa/detrazione
Sono espressamente elencati nei commi da 344 a 347 della Legge
296/2006 ed in particolare trattasi di:
• interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti (c. 344) su
una spesa massima di € 153.846,15 (detrazione massima € 100.000);
• interventi su strutture opache e infissi (c. 345) su una spesa massima di
€ 92.307,69 (detrazione massima € 60.000);
• installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (c. 346)
su una spesa massima di € 92.307,69 (detrazione massima € 60.000);
• sostituzione impianti di climatizzazione invernale (c. 347) su una spesa
massima di € 46.153,85 (detrazione massima € 30.000).
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Principi di detraibilità delle spese
Si ricorda che le spese sostenute risultano detraibili sulla
base del principio:
• di cassa, per i soggetti non titolari di reddito di impresa
(persone fisiche private, esercenti arti e professioni, enti non
commerciali);
• di competenza, per i soggetti titolari di reddito di impresa
(imprese individuali, società di persone e di capitali, enti
commerciali).
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Modalità di pagamento delle spese sostenute
Ai soggetti non imprenditori è richiesto che il pagamento delle spese
sostenute sia effettuato mediante bonifico (bancario o postale) dal quale
risultino i seguenti dati:
• causale del versamento;
• codice fiscale del beneficiario della detrazione;
• numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto percipiente.
Diversamente, i soggetti operanti nell’ambito dell’attività di impresa
possono eseguire i pagamenti delle spese anche con modalità diverse dal
bonifico bancario o postale (ad es. con assegno bancario, assegno
circolare etc.).
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Documentazione da acquisire
Per determinati interventi, il contribuente è tenuto ad
acquisire due documenti specifici, redatti da un tecnico
abilitato, ovvero:
• l’asseverazione circa la rispondenza dell’intervento eseguito
ai requisiti richiesti dalla normativa;
• l’attestato di prestazione energetica.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Documentazione da inviare all’ENEA
Per la generalità degli interventi il soggetto interessato deve trasmettere
telematicamente all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori:
• l’Allegato A (copia dell’attestato di prestazione energetica)
• l’Allegato E (scheda informativa relativa agli interventi realizzati).
N.B.: ai sensi della Legge 99/2009 per gli interventi di sostituzione di impianti di
climatizzazione invernale (c. 347), non è più necessario inviare all’ENEA l’Allegato A: è
sufficiente la sola asseverazione (in certi casi sostituibile con la certificazione del produttore)
e va inviato all’ENEA solo l’Allegato E (non più l’Allegato A).
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Documentazione da conservare per fruire della detrazione
• fatture;
• copia del bonifico bancario/postale, se le spese sono
sostenute da soggetti non imprenditori;
• l’asseverazione del tecnico abilitato o la certificazione del
produttore (casi consentiti);
• la ricevuta dell’invio della documentazione all’ENEA.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
ATTENZIONE: nel caso di lavori che proseguono oltre il
singolo periodo d’imposta, è necessario inviare all’Agenzia
delle Entrate un’apposita comunicazione (modello IRE),
con la quale si attestano le spese sostenute nei periodi
d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati.
La presentazione è esclusivamente in via telematica entro
90 giorni dal termine del periodo d’imposta nel quale i
lavori hanno avuto inizio.
N.B.: L’Agenzia delle Entrate, con Circolare 23 aprile 2010, n. 21/E, ha chiarito che
l’omesso o tardivo invio del modello IRE non è causa di decadenza dell’agevolazione
65%: tuttavia è irrogabile una sanzione amministrativa in misura fissa (da € 258 ad €
2.065).
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
Rateizzazione
La detrazione spettante deve essere rateizzata:
• obbligatoriamente in 10 rate per le spese sostenute dal
2011;
• obbligatoriamente in 5 rate, per le spese sostenute nel 2010
e nel 2009;
• in un numero di rate compreso tra 3 e 10, per le spese
sostenute nel 2008.
La detrazione per lavori di riqualificazione
energetica (65%)
ATTENZIONE: con R.M. 26 gennaio 2010, n. 3, l’Agenzia
delle Entrate ha chiarito che, a decorrere dal 01 gennaio
2009, la detrazione del 55% (ora 65%) non è cumulabile con
con altre misure di incentivazione previste a livello
comunitario o locale.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
L’articolo 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013 (Decreto
Energia) disponeva testualmente:
“ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1 è
altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a
concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50% delle ulteriori
spese documentate per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo
dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente
comma, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari
importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a
10.000,00 euro.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Decorrenza della nuova agevolazione e data di avvio degli
interventi edilizi
A seguito delle modifiche della Legge di Stabilità 2014
possono beneficiare dell’agevolazione le spese documentate
e pagate dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 a condizione
che lo stesso soggetto fruisca della detrazione del 50% delle
spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio
sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014.
N.B.: con la Circolare del 18.09.2013, n. 29/E l’Agenzia delle Entrate precisa che le spese
per l’acquisto dei beni agevolabili in esame possono essere sostenute anche prima di quelle
relative al correlato intervento edilizio, sempreché “siano già avviati i lavori di
ristrutturazione dell’immobile cui i detti beni sono destinati”.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Beni agevolabili
L’agevolazione riguarda l’acquisto dei seguenti beni nuovi:
• mobili;
• grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore
alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le
quali sia prevista l’etichetta energetica.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Beni agevolabili “mobili”
La Circolare del 18.09.2013, n. 29/E afferma che:
• sono agevolabili, gli acquisti di “letti, armadi, cassettiere, librerie,
scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i
materassi e gli apparecchi di illuminazione”;
• non sono agevolabili, gli acquisti di “porte, pavimentazioni (ad es. il
parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri componenti di arredo”.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Beni agevolabili “grandi elettrodomestici”
Per l’individuazione degli elettrodomestici la Circolare
n.29/E fa riferimento all’allegato 1B, D. Lgs. n. 151/2005 il
quale, ad esempio, ricomprende “frigoriferi, congelatori,
lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura,
stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a
microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori
elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il
condizionamento”.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
ATTENZIONE: non è necessario che i beni agevolabili
siano destinati all’arredo dello specifico “ambiente”
dell’immobile oggetto di intervento edilizio.
Si ricorda, inoltre, che nella spesa agevolabile sono
comprese le relative spese di trasporto e montaggio.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Presupposto per la detrazione
L’Agenzia delle Entrate con Circolare del 18.09.2013 n. 29/E rammenta
che rientrano tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
(presupposto per il beneficio in commento) non solo la ristrutturazione
edilizia “in senso tecnico” ma anche la manutenzione ordinaria (solo per
parti comuni di edifici residenziali), la manutenzione straordinaria, il
restauro e risanamento conservativo, la ricostruzione/ripristino per eventi
calamitosi (sempre che sia stato dichiarato lo stato di emergenza) ed il
restauro/risanamento conservativo/ristrutturazione di interi fabbricati,
eseguiti da imprese di costruzione/ristrutturazione ceduti entro 6 mesi dal
termine dei lavori.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Ammontare della spesa agevolabile
La Circolare n.29/E precisa che:
• l’importo massimo di € 10.000 è riferito “a prescindere dal
numero dei contribuenti che partecipano alla spesa” alla
singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze;
• se il contribuente effettua interventi edilizi agevolabili su
più unità immobiliari la detrazione in esame “è riconosciuta
più volte”.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Modalità di pagamento
Nella Circolare n. 29/E l’Agenzia specifica che il pagamento
dei beni agevolabili può avvenire (oltre che con il bonifico
bancario/postale) anche mediante l’utilizzo di carte di
credito/debito.
In caso di utilizzo di carte di credito/debito la data di
pagamento corrisponde alla data dell’operazione (non ha
rilevanza il giorno di addebito sul c/c del titolare).
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Documentazione da conservare per fruire della detrazione
Le spese sostenute vanno documentate, conservando:
• la documentazione relativa al pagamento (ricevute dei
bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti
mediante carte di credito o di debito, documentazione di
addebito sul c/c);
• le fatture di acquisto.
La detrazione per acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici (50%)
Decreto ‘’Salva Roma-Ter’’ (in attesa di conversione)
Nel decreto non è riproposta la disposizione, contenuta nel
Decreto ‘’Salva Roma-bis’’, non convertito in legge, in
base al quale, al fine di fruire della relativa detrazione
IRPEF, le spese per l’acquisto di mobili/elettrodomestici
potevano anche essere superiori a quelle della
ristrutturazione.
Ritenuta d’acconto sui bonifici (50%-65%-mobili e
grandi elettrodomestici)
Il D.L. n.78/2010, a decorrere dal 1 luglio 2010 ha disposto
che, in presenza di un pagamento con bonifico bancario o
postale, la banca o Posta è tenuta ad operare una ritenuta
d’acconto del 10% a titolo di acconto, con obbligo di rivalsa,
all’atto dell’accreditamento al beneficiario; tale percentuale è
stata ridotta al 4% dal 6 luglio 2011 (D.L. n. 98/2011).