le turbine a gas, le turbine a vapore

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“Il Rumore delle Centrali di Produzione Energia; aspetti normativi, giuridici e progettuali” Titolo: Le turbine a gas, le turbine a vapore e gli alternatori Ottobre 2006 Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 1 LE TURBINE A GAS, LE TURBINE A VAPORE E GLI ALTERNATORI Ing. Massimo Sorlino – Ansaldo Energia 1. Introduzione La costruzione di nuovi impianti per la produzione di energia, almeno nei paesi dell’Europa Occidentale, è sempre più rivolta verso impianti ad alta efficienza e di basso impatto ambientale . In quest’ottica sta prendendo sempre più piede l’utilizzo di cicli combinati i quali, mettendo assieme turbina a gas e turbina a vapore, attraverso l’utilizzo di una caldaia a recupero dei fumi caldi della turbina a gas, consentono di ottenere impianti con rendimento netto fino al 56% , contro il 40% medio di cicli termici “convenzionali”. Se a questo si associano ulteriori sistemi di recupero calore quali il teleriscaldamento, si arriva allo sfruttamento massimo che il potere calorifico del combustibile possiede, compatibilmente con i vincoli del ciclo termodinamico. Gli impianti a ciclo combinato sono caratterizzati da estrema compattezza rispetto ai corrispettivi cicli termici convenzionali, ovviamente a parità di potenza e tipo di condensazione. Questo in quanto la percentuale di energia prodotta attraverso l’espansione del vapore è circa la metà rispetto a quella generata dalla combustione diretta nel turbogas. Questo fatto rappresenta però uno svantaggio in termini di rumorosità, dovuto alla presenza nel ciclo di componenti estremamente rumorosi per caratteristiche intrinseche (particolarmente la turbina a gas), che finiscono per trovarsi in posizione molto vicina al perimetro d’impianto e necessitano pertanto di trattamenti di attenuazione acustica importanti. 2. La produzione Ansaldo Energia Ansaldo Energia è un’azienda “storica” del panorama industriale italiano, sorta e sviluppatasi alla fine del XIX secolo e che, nell’ambito della produzione di energia, ha installato un totale di 160.000 MW in oltre 75 paesi del mondo. Ansaldo Energia è attualmente strutturata con sede e stabilimento a Genova: è in grado di progettare fornire ed installare l’intera casistica di impianti di produzione energia (idraulici, geotermici, nucleari, cogenerativi e convenzionali). La produzione di componenti per la generazione di energia, all’interno della propria officina, è costituita da: turbine a gas, nella gamma da 60 a 270 MW

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  • Il Rumore delle Centrali di Produzione Energia; aspetti normativi, giuridici e progettuali Titolo: Le turbine a gas, le turbine a vapore e gli alternatori Ottobre 2006

    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 1

    LE TURBINE A GAS, LE TURBINE A VAPORE

    E GLI ALTERNATORI

    Ing. Massimo Sorlino Ansaldo Energia

    1. Introduzione

    La costruzione di nuovi impianti per la produzione di energia, almeno nei paesi dellEuropa

    Occidentale, sempre pi rivolta verso impianti ad alta efficienza e di basso impatto

    ambientale .

    In questottica sta prendendo sempre pi piede lutilizzo di cicli combinati i quali, mettendo

    assieme turbina a gas e turbina a vapore, attraverso lutilizzo di una caldaia a recupero dei

    fumi caldi della turbina a gas, consentono di ottenere impianti con rendimento netto fino al

    56% , contro il 40% medio di cicli termici convenzionali.

    Se a questo si associano ulteriori sistemi di recupero calore quali il teleriscaldamento, si arriva

    allo sfruttamento massimo che il potere calorifico del combustibile possiede, compatibilmente

    con i vincoli del ciclo termodinamico.

    Gli impianti a ciclo combinato sono caratterizzati da estrema compattezza rispetto ai

    corrispettivi cicli termici convenzionali, ovviamente a parit di potenza e tipo di

    condensazione. Questo in quanto la percentuale di energia prodotta attraverso lespansione del

    vapore circa la met rispetto a quella generata dalla combustione diretta nel turbogas.

    Questo fatto rappresenta per uno svantaggio in termini di rumorosit, dovuto alla presenza

    nel ciclo di componenti estremamente rumorosi per caratteristiche intrinseche

    (particolarmente la turbina a gas), che finiscono per trovarsi in posizione molto vicina al

    perimetro dimpianto e necessitano pertanto di trattamenti di attenuazione acustica importanti.

    2. La produzione Ansaldo Energia

    Ansaldo Energia unazienda storica del panorama industriale italiano, sorta e sviluppatasi

    alla fine del XIX secolo e che, nellambito della produzione di energia, ha installato un totale

    di 160.000 MW in oltre 75 paesi del mondo.

    Ansaldo Energia attualmente strutturata con sede e stabilimento a Genova: in grado di

    progettare fornire ed installare lintera casistica di impianti di produzione energia (idraulici,

    geotermici, nucleari, cogenerativi e convenzionali).

    La produzione di componenti per la generazione di energia, allinterno della propria officina,

    costituita da:

    turbine a gas, nella gamma da 60 a 270 MW

  • Il Rumore delle Centrali di Produzione Energia; aspetti normativi, giuridici e progettuali Titolo: Le turbine a gas, le turbine a vapore e gli alternatori Ottobre 2006

    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 2

    turbine a vapore, nella gamma da 50 MW fino a 700 MW

    alternatori, nella gamma da 50 MW fino a 700 MW

    3. La turbina a gas

    3.1 Descrizione generale

    La caratteristica principale di questa macchina quella di consentire al suo interno,

    analogamente ai motori a combustione interna, la conversione diretta dellenergia termica,

    contenuta nel combustibile in energia meccanica.

    I motori a combustione interna utilizzati per la produzione di energia sono di tipo alternativo

    ed hanno, pertanto, una intrinseca limitazione di potenza dovuta sia alla limitata portata di

    miscela combustibile-comburente che possono immettere in camera di combustione anche se

    sovralimentati con compressore, sia alle masse dei pistoni in movimento allinterno dei

    cilindri.

    Le turbine a gas invece comprimono laria comburente con un compressore assiale calettato

    direttamente sullalbero su cui si trova la turbina dove avviene lespansione dei gas caldi: ci

    comporta portate daria in camera di combustione decisamente pi elevate (fino a 650 kg/s di

    aria)

    Nella figura di seguito riportata si pu vedere lo spaccato di una turbina a gas da 270 MW di

    produzione Ansaldo Energia (mod. V94.3A2).

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 3

    Laria comburente viene aspirata dal compressore attraverso una camera filtrante posta

    allesterno, nella quale una successione di filtri ad efficienza crescente rimuove dallaria

    polveri e particolato che, diversamente, danneggerebbero le palette della turbina.

    Attraverso un condotto metallico laria giunge alla bocca daspirazione del compressore, dove si

    trovano le serrande regolanti per la parzializzazione della portata daria ai carichi intermedi.

    Laria quindi viene compressa allinterno dei 15 stadi del compressore fino a raggiungere i 17

    bar allingresso della camera di combustione.

    Qui, da una serie di bruciatori collocati intorno alla superficie della camera di combustione,

    viene iniettato il gas naturale o il gasolio.

    Lenergia termica contenuta nella miscela aria- combustibile viene convertita in energia

    meccanica attraverso lespansione dei gas caldi generati dalla combustione attraverso le

    palette dei quattro stadi della turbina. I gas lasciano lultimo stadio della turbina ad una

    temperatura di ca. 580 C, non essendo conveniente, per ragioni termodinamiche, convertire

    ulteriormente in energia meccanica lenergia termica ancora posseduta dai fumi.

    Il recupero dellenergia termica di questi gas che, con la sola turbina a gas, andrebbe perso in

    atmosfera, alla base degli impianti a ciclo combinato in cui, attraverso lo scambio termico

    con acqua allinterno di una caldaia a recupero, viene prodotto vapore che evolve in un ciclo

    Rankine con turbina a vapore, con un recupero di energia superiore al 30% sulle turbine di

    potenzialit maggiore.

    In questo modo viene convertito in energia il calore residuo dei fumi, portando la temperatura

    da 580C fino a 95C alluscita della caldaia a recupero.

    3.2 Sorgenti di rumore

    La turbina a gas caratterizzata a quattro sorgenti di rumore ben distinte, due delle quali di

    elevata intensit:

    a) aspirazione compressore b) scarico turbina c) superficie esterna turbina a gas. d) sistemi ausiliari

    Nelle prime due sorgenti il rumore si propaga allinterno di condotti metallici mentre nelle

    seconde due il rumore si propaga direttamente in ambiente.

    a) Aspirazione compressore

    Di seguito riportato lo spettro della potenza sonora, in banda dottava, allaspirazione di un

    compressore di una turbina a gas mod. V94.3A2, da 270 MW

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 125 120 125 130 152 147 140 135 154

    Come si pu vedere, la rumorosit incentrata su frequenze medio-alte, particolarmente tra

    1000 e 4000 Hz.

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 4

    Questo rumore generato dallo sbattimento delle aria, che si trova a velocit estremamente

    elevate allaspirazione, sulle palette dei vari stadi del compressore. La forma dello spettro

    acustico legato al numero di giri della macchina ed al numero di palette dello stadio di

    compressione. Questa rumorosit si propaga verso lesterno attraverso due percorsi:

    uno attraverso il condotto di aspirazione aria, attraverso la camera filtri, fino allesterno.

    Laltro attraverso la parete stessa del condotto di aspirazione che, generalmente, si trova

    quasi completamente allinterno delledificio che racchiude la macchina.

    b) Scarico turbina

    Di seguito riportato lo spettro della potenza sonora, in banda dottava, allo scarico di una

    turbina a gas mod. V94.3A2.

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 145 140 135 140 143 152 143 135 154

    Questo rumore generato dalla forte espansione della miscela aria-combustibile, una volta

    infiammata allinterno della camera di combustione, che viene scaricata in maniera

    estremamente turbolenta ed ad altissima velocit (ca. 200 m/s) allinterno del diffusore di

    scarico.

    Anche qui la trasmissione del rumore avviene in due direzioni: una verso il camino (o la

    caldaia a recupero nel caso di cicli combinati) ed una attraverso le pareti del diffusore

    c) Superficie esterna turbina a gas

    Di seguito riportato lo spettro in banda dottava della rumorosit, espresso come pressione

    sonora Lp, in campo libero, emessa dalla superficie laterale di una turbina a gas mod.

    V94.3A2.

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 95 95 95 81 80 89 92 80 95,1

    Questo valore una misura media attorno alla macchina. Infatti ci sono diverse disomogeneit

    superficiali che fanno s che il rumore vari, in intensit e frequenza, da punto a punto.

    Per esempio la zona intorno al compressore non coibentata termicamente per cui qui

    predominano le alte frequenze mentre la coibentazione termica , dalla camera di combustione

    in poi fa s che le frequenze pi elevate vengano parzialmente attenuate.

    d) Sistemi ausiliari

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 5

    Alcuni sistemi ausiliari necessari al corretto funzionamento della turbina e posti accanto ad

    essa, fuori comunque dalleventuale cabinato, possono essere sorgenti locali di rumore.

    Essi sono:

    skid di regolazione portata gas

    cassa olio e pompe di lubrificazione

    skid di pressurizzazione valvole ad azionamento idraulico

    Il primo di questi risulta decisamente il pi rumoroso, caratterizzato da un sibilo con valori

    superiori a 90 dB(A) ad 1 m., dovuto alla laminazione del gas allinterno delle valvole di

    regolazione di portata. Tale rumore si propaga anche alle tubazioni gas poste a valle.

    La rumorosit degli altri due skids risulta generalmente pi bassa e non supera gli 85 dB(A)

    ad 1 m. Il rumore generato dalle pompe di circolazione dellolio lubrificante e di

    pressurizzazione del circuito olio idraulico.

    3.3 Interventi di attenuazione acustica

    Gli interventi di attenuazione acustica riguardano sia direttamente la turbina a gas sia

    componenti accessori ad essa strettamente legati. Questi interventi sono finalizzati ad ottenere

    il raggiungimento di una rumorosit residua intorno alla macchina pari al requisito

    contrattuale richiesto ed, in linea di massima, sono applicabili a tutte le taglie di turbine a gas

    di produzione Ansaldo Energia.

    a) Aspirazione compressione

    Lattenuazione verso la camera filtri e la presa daria esterna ottenuta mediante

    linstallazione di un silenziatore ad assorbimento, a setti paralleli, normalmente posto tra il

    filtro finale e la curva verticale del condotto. La lunghezza ed il passo dei setti paralleli

    funzione dellintensit del rumore da attenuare e del suo spettro in frequenza, la sezione

    trasversa del silenziatore invece funzione della perdita di carico.

    Il valore di rumorosit richiesto alla bocca di aspirazione varia normalmente tra 85 ed 80

    dB(A) ad 1m.

    Valori inferiori ad 80 dB(A) ad 1 m non vengono perseguiti direttamente attraverso

    silenziamento del condotto, per non penalizzare le prestazioni di potenza della turbina a gas.

    Particolare attenzione va posta nel trattare la zona allesterno del condotto daspirazione, tra

    silenziatore ed aspirazione compressore, a causa dellelevata rumorosit esistente allinterno

    del condotto che deve essere attenuata dalle pareti del condotto.

    Il condotto daspirazione pertanto realizzato sovrapponendo una serie di materiali isolanti a

    diversa densit al di sopra del condotto metallico interno. Per ovvi motivi funzionali e di

    sicurezza per la turbina a gas, la coibentazione acustica pu essere installata solamente

    allesterno della superficie del condotto daspirazione.

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 6

    La criticit concentrata particolarmente nella zona di fuoriuscita dellalbero della turbina a

    gas verso il generatore dove, a causa dellesistenza di diverse penetrazioni di tubi di

    lubrificazione, la realizzazione della tenuta al rumore diventa un aspetto particolarmente

    delicato.

    b) Scarico turbina a gas

    La necessit di un silenziatore caldo, ti tipo assorbitivo a setti paralleli, normalmente

    richiesto solo nel caso venga effettuato lo scarico diretto in atmosfera dei fumi (turbine a gas

    senza caldaia a recupero o camini di by-pass).

    Questi silenziatori sono particolarmente critici a causa delle elevate temperature e velocit dei

    gas caldi. Lelevata turbolenza pu infatti causare seri danneggiamenti ai materiali

    fonoassorbenti inseriti allinterno dei setti silenzianti.

    Anche allo scarico, come allaspirazione, un valore elevato di perdita di carico pregiudica le

    prestazioni di potenza della turbina a gas

    Il raggiungimento dei valori obiettivo di rumorosit quindi ottenuto agendo sullaltezza del

    camino laddove non sia pi possibile agire sul dimensionamento del silenziatore

    Nel caso di esistenza di caldaia a recupero, soltanto nel caso di requisiti acustici

    particolarmente stringenti necessario installare un silenziatore freddo, nel camino di scarico

    della caldaia a recupero.

    Problemi di attenuazione acustica si possono riscontrare sulla superficie esterna del diffusore

    di scarico della turbina a gas, nel caso di rispetto di limiti di rumorosit particolarmente

    stringenti, al di sotto di 85 dB(A) ad 1 m, ed in funzione della taglia della turbina a gas.

    In questo caso lunico intervento possibile mediante linstallazione di barriere acustiche o

    cabinati insonorizzanti, non essendo possibile intervenire con laumento della coibentazione

    termo-acustica superficiale.

    Lispessimento dellisolamento comporterebbe infatti un minore smaltimento del calore da

    parte della superficie del condotto e, conseguentemente, lincremento della temperatura

    superficiale a contatto dei gas caldi provocando quindi, problemi di tenuta delle giunzioni

    delle lamiere costituenti il condotto.

    c) Superficie esterna turbina a gas

    E ormai consuetudine, per esigenze di sicurezza e di protezione antincendio, collocare la

    turbina a gas allinterno di un cabinato. Questo cabinato, oltre a consentire levacuazione

    verso zona sicura di qualsiasi fuga di combustibile a bordo macchina ed a garantire la

    compartimentazione antincendio necessaria per leventuale scarica di gas di spegnimento in

    caso di incendio, svolge anche una funzione di isolamento acustico.

    Le caratteristiche dei materiali utilizzati (pannelli di cladding di ca. 80 mm di spessore) sono

    tali da garantire contemporaneamente lattenuazione acustica e la resistenza al fuoco,

    necessari a soddisfare il requisito di compartimentazione acustica ed antincendio.

    Poich la superficie della turbina a gas dissipa una notevole quantit di calore (nel caso di

    turbogas mod. V94.3A2 ca. 250 KW) necessario dotare il cabinato di aperture per lingresso

    dellaria di raffreddamento.

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 7

    Il cabinato viene infatti mantenuto in depressione, particolarmente se collocato allinterno di

    edificio, per ragioni di sicurezza, onde evitare la propagazione di eventuali fughe di gas

    allesterno.

    Laria estratta mediante ventilatori con silenziatore dotati sempre di unit di riserva e viene

    normalmente risucchiata allinterno mediante aperture laterali, dotate di serrande tagliafuoco,

    controllate dal sistema antincendio, ed equipaggiate di silenziatore a setti paralleli, per la

    necessaria attenuazione acustica

    d) Sistemi ausiliari

    Lo skid delle valvole del gas sempre posto allinterno di un cabinato che svolge la doppia

    funzione di compartimentazione acustica e di sicurezza. Questo cabinato, dotato di aperture

    per lingresso aria silenziate , analogamente a quello della turbina, dotato di ventilazione

    ridondata per lestrazione dellaria, e di eventuali fughe di gas, direttamente allesterno

    delledificio.

    Le tubazioni di adduzione del gas sono invece rivestite di coibente acustico, costituito da lana

    di roccia ad alta densit e lamina di piombo.

    Nessun intervento particolare invece previsto sugli altri componenti, considerato il

    relativamente basso impatto acustico e la dimensione della sorgente.

    4. La turbina a vapore

    4.1 Descrizione generale

    La turbina a vapore converte in energia meccanica lespansione del vapore generato

    allinterno della caldaia, sia essa a recupero, nel caso dei cicli combinati, sia con combustione,

    nel caso di cicli convenzionali.

    La configurazione costruttiva della turbina a vapore funzione delle caratteristiche

    termodinamiche e della portata del vapore proveniente dalla caldaia: Per questa ragione le

    turbina a vapore possono essere a doppio o semplice flusso, ad uno due o tre corpi, con

    sezione di risurriscaldamento (RH). La posizione dello scarico (assiale, laterale, verticale)

    invece funzione della posizione del condensatore

    Di seguito riportato lo sketch in sezione di una turbina a vapore a due corpi a semplice

    flusso, da 150 MW, mod. MT15C normalmente utilizzata sui cicli combinati associati con la

    turbina a gas mod. V94.3A2

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 8

    Nella turbina il vapore evolve da una pressione che pu arrivare a 130 bar, nel caso di cicli

    combinati, fino a 300 bar in caldaie convenzionali di tipo supercritico.

    La pressione di scarico inferiore a quella atmosferica ed funzione del tipo di fluido

    raffreddante utilizzato nel condensatore (si va da 30 mbar assoluti per la condensazione con

    acqua a 100 mbar con condensazione con aria.).

    Lammissione e la portata di vapore entrante in turbina viene controllata mediante opportune

    valvole di stop e regolazione montate a bordo macchina. Alluscita del corpo ad alta pressione

    il vapore viene reimmesso in caldaia e quindi inviato al corpo di media e, da questo, a quello

    di bassa pressione.

    Nel caso di brusche variazioni di carico o in avviamento la portata di vapore, che non pu

    essere assorbita dalla turbina, viene scaricata direttamente al condensatore attraverso

    opportune valvole di by-pass che agiscono come organi di laminazione della pressione del

    vapore

    4.2 Sorgenti di rumore

    La generazione di rumore nella turbina a vapore dovuta alla forte variazione di pressione del

    vapore evolvente e si ripercuote sia allo scarico verso il condensatore, sia sulla superficie

    esterna delle casse dei vari corpi.

    Il rumore allo scarico si propaga allinterno del condotto di collegamento al condensatore ed,

    attraverso le pareti di questo, verso lesterno. Il rumore emesso dal corpo della turbina a

    vapore si propaga direttamente nellambiente attraverso la superficie della macchina ed alcuni

    componenti montati sulla stessa (tipicamente valvole e pompa di lubrificazione).

    C infine da considerare il rumore generato dalle tubazioni del vapore che collegano caldaia

    e turbina a vapore

    a) Scarico al condensatore

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 9

    Di seguito riportato lo spettro della potenza sonora, in banda dottava, allo scarico di una

    turbina a vapore mod. MT15C, utilizzata su cicli combinati.

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 138 136 133 133 131 131 136 129 140

    Lelevata rumorosit generata dalla forte espansione di volume che il vapore subisce

    alluscita dellultimo stadio di bassa pressione verso il condensatore.

    La velocit del vapore passa infatti da 100 m/s alla velocit 0 nel momento in cui condensa in

    acqua.

    Questa rumorosit si propaga allesterno attraverso il giunto tra scarico turbina e condensatore

    e, nel caso particolare di condensatori ad aria, caratterizzati da un lungo condotto per

    convogliare il vapore al condensatore collocato allesterno di sala macchine, dal collettore

    principale del vapore.

    b) Corpo turbina

    Di seguito riportato lo spettro della pressione sonora Lp, in banda dottava, di una turbina a

    gas mod MT15C, misurato, sulla prima riga, ad 1 m dal corpo di alta pressione e, sulla

    seconda riga, ad 1 m da quello di bassa pressione.

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 62 71 72 78 76 76 75 73 84

    dB 65 75 78 83 81 81 79 80 88

    Questo rumore generato dalle variazioni di pressione del vapore tra gli stadi che

    compongono ogni corpo. La rumorosit accentuata sul corpo di bassa pressione in quanto, a

    causa delle caratteristiche termodinamiche del vapore evolvente, non c la necessit di

    installare una coibentazione termica sulla superficie della cassa. I corpi di alta e media

    pressione sono infatti sempre dotati di coibentazione termica che svolge anche la funzione di

    attenuazione acustica. Inoltre lo spessore della cassa in queste zone pi elevato del corpo di

    bassa dove, invece, e' richiesta la resistenza a depressione, essendo la pressione relativa del

    vapore inferiore a quella atmosferica : conseguentemente, anche gli spessori in gioco risultano

    inferiori.

    Unaltra zona di fuga di rumore sono i punti di uscita dellalbero dalle casse della turbina

    causata dalla necessita' di lasciare scoperti i circuiti di lubrificazione per consentirne

    lispezione.

    Infine il rumore pu esssere generato dalla pompa di lubrificazione calettata allestremit

    dellalbero della turbina, dal lato del corpo di alta pressione, se non adeguatamente coibentata.

    c) Tubazioni vapore

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 10

    La caratteristica di emissione acustica delle tubazioni del vapore un sibilo ad alta frequenza,

    superiore ai 2000 Hz., ed dovuta alla turbolenza generata allinterno del flusso di vapore,

    che viaggia a velocit superiori ai 30 m/s, da discontinuit quali valvole, fittings tubazioni etc.

    Analoghi fenomeni si verificano sulle tubazioni di drenaggio della turbina e del ciclo termico

    in fase di avviamento e fermata della turbina a vapore, quando vengono aperte le valvole su

    queste tubazioni, e sono generati dalla rapida espansione del vapore alla pressione

    atmosferica.

    4.3 Interventi di attenuazione acustica

    Di seguito riportato la sintesi dei pi consueti interventi correttivi sullemissione acustica

    delle turbine a vapore e dei componenti ad esse direttamente collegati.

    a) Scarico al condensatore

    Normalmente la limitata lunghezza del collegamento turbina-condensatore, nel caso di

    condensatore ad acqua, e lo spessore di parete dello stesso tale da non comportare particolari

    problemi a rispettare valori medi di 85 dB(A) ad 1m. dalla superficie. Da questo punto di vista

    il punto pi critico rappresentato dal giunto di collegamento tra turbina e condensatore in

    quanto, necessariamente, deve essere realizzato in materiale flessibile.

    Se necessario la soluzione da adottare rappresentata dallinstallazione di uno scatolato in

    materiale fonoisolante attorno al giunto.

    Maggiori problemi si riscontrano nel caso di condensatore ad aria in quanto il collettore del

    vapore pu essere lungo diverse decine di metri. In questo caso necessario dimensionare

    opportunamente lo spessore di questo collettore in quanto leventuale aggiunta di

    coibentazione acustica, oltre che estremamente costosa, comporterebbe una diminuita capacit

    di scambio termico della superficie , quindi un sovraccarico termico sul condensatore vero e

    proprio.

    I problemi acustici al condensatore sono accentuati in fase di avviamento e fermata, con

    lintervento delle valvole di by-pass del vapore, quando il vapore ad alta pressione deve essere

    scaricato direttamente dalla caldaia al condensatore.

    b) Corpo della turbina

    Lutilizzo di cabinati acustici intorno alla turbina a vapore per mitigarne il rumore, salvo

    particolari requisiti contrattuali, viene utilizzata qualora venga richiesta una rumorosit ad 1 m

    inferiore ad 85 dB(A).

    Il ricoprimento con coibentazione termica dei corpi di alta e media pressione fa s che,

    mediamente, intorno alla intera turbina, possa essere garantito il rispetto degli 85 dB(A) ad

    1m compensando quindi un certo sforamento dei limiti intorno al corpo di bassa pressione.

    Particolari accorgimenti acustici devono per essere adottati sulle valvole di blocco e

    regolazione a bordo macchina e sui giunti dellalbero turbina tra i vari corpi.

    Nel primo caso pu essere necessario installare scatolati acustici attorno ai corpi valvola, con

    particolare attenzione al disco dal quale fuoriesce lalbero di attuazione dellotturatore.

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 11

    Nel secondo caso pu essere necessario installare barriere acustiche in corrispondenza dei

    giunti, con porte daccesso per consentire lispezione e leventuale manutenzione dei

    cuscinetti.

    Nel caso di elevata rumorosit della pompa di lubrificazione puo' essere installato un piccolo

    cabinato intorno al banchetto del cuscinetto oppure installata coibentazione acustica.

    c) Tubazioni vapore

    Linstallazione della normale coibentazione termica sulle tubazioni vapore, ai vari livelli di

    pressione, normalmente sufficiente a garantire unadeguata attenuazione acustica.

    Le tubazioni di drenaggio di alta e media pressione hanno invece bisogno di uno specifico

    trattamento acustico, non essendo normalmente previsto alcun trattamento superficiale se non

    per protezione personale.

    Queste tubazioni, cos come il collettore di raccolta e lo scarico allatmosfera del vapore,

    risultano estremamente rumorosi in fase di avviamento, con rumorosit fino a 100 dB(A) ed

    oltre, quando tutte le valvole risultano aperte.

    Pertanto e' necessario installare su queste tubazioni drenaggi (particolarmente alta e media

    pressione) coppelle di lana di roccia ad alta densit con lamina di piombo. Analogo

    trattamento deve essere fatto sul tubo di sfiato vapore con laggiunta di un silenziatore

    assorbitivo a setti paralleli sullo sfiato del vapore.

    5. Lalternatore

    5.1 Descrizione generale

    Lalternatore accoppiato a turbina a gas o a vapore del tipo sincrono con rotore a 2 o 4 poli

    lisci e con avvolgimento statore di tipo trifase, usualmente denominato turboalternatore.

    Per la frequenza di 50 Hz ha velocit di rotazione di 3000 o 1500 r.p.m. (2 o 4 poli);

    per la frequenza di 60 Hz ha velocit di rotazione di 3600 o 1800 r.p.m. (2 o 4 poli);

    secondo lequazione: 60 x F = p x n ; dove F la frequenza espressa in Hz, p il numero di

    coppie polari ed n il numero di giri al minuto.

    Il turboalternatore una macchina che trasforma la potenza meccanica fornita dal motore

    primo, in termini di coppia e velocit angolare, in potenza elettrica disponibile ai terminali di

    statore, in termini di tensione e corrente circolante su un carico isolato o verso la rete.

    Genericamente possibile suddividere il turboalternatore nelle seguenti parti principali.

    Parti strutturali costituite da: la carcassa, in lamiera saldata, che ha lo scopo di sostenere lo statore e contenere il flusso

    del gas di raffreddamento;

    i supporti, che hanno lo scopo di sostenere il rotore.

    Parti attive costituite da:

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    lo statore, a sua volta formato da lamierino magnetico punzonato nel quale alloggiato

    lavvolgimento statorico trifase (indotto);

    il rotore, a sua volta costituito da un fucinato lavorato nel quale alloggiato

    lavvolgimento rotorico di campo (induttore).

    Accessori: ovviamente sono previsti anche dispositivi accessori per la ventilazione ed il

    raffreddamento oltre a necessari impianti ausiliari quali il sistema di eccitazione, acqua di

    raffreddamento, ecc.

    Il funzionamento della macchina, con lo scopo di trasformare la potenza meccanica in potenza

    elettrica, si basa fondamentalmente sullinterazione magnetica risultante dalle componenti di

    campo:

    quello prodotto dallavvolgimento induttore percorso da corrente continua, campo rotante per

    effetto della rotazione del rotore;

    quello prodotto dallavvolgimento di indotto, statorico trifase, percorso da tre correnti, campo

    rotante ottenuto dalleffetto combinato delle tre correnti alternate e sfasate tra loro.

    Le correnti statoriche sono dovute alla presenza del carico al quale applicata la tensione

    statorica, indotta dal campo magnetico rotorico mentre la corrente continua fornita

    allavvolgimento rotore da un sistema di eccitazione esterno.

    Le due componenti di campo sopra citate ruotano alla stessa velocit (sincrona) sfasate di un

    angolo proporzionale al valore di coppia trasmesso.

    Le forze magnetiche risultanti dallinterazione dei campi rotanti originano la coppia

    elettromagnetica che, in funzionamento di generazione di energia, rappresenta la coppia

    resistente al motore primo.

    I turboalternatori per questo tipo di applicazioni sono macchine con rendimento dellordine

    del 98%, per le quali possibile schematizzare il seguente bilancio energetico: Pm = Pe + Pp dove

    Pm la potenza meccanica in entrata allasse

    Pe la potenza elettrica in uscita dai terminali di statore

    Pp la potenza perduta dalla macchina.

    Tali perdite costituiscono, come ordine di grandezza il 2% della potenza meccanica in entrata,

    e possono essere suddivise in:

    perdite negli avvolgimenti (statore e rotore) per effetto Joule;

    perdite addizionali (causate da flussi di dispersione); perdite nel pacco magnetico statore per isteresi e per correnti parassite

    (pacco suddiviso in lamierini di minimo spessore, 0.5 mm, per limitare tali perdite);

    perdite per attrito e ventilazione; perdite nei supporti.

    Con lesclusione delle perdite nei supporti, asportate tramite lolio di lubrificazione, le

    rimanenti perdite sono asportate dal fluido di raffreddamento primario (aria o idrogeno), a sua

    volta raffreddato dal fluido di raffreddamento secondario (acqua di raffreddamento in appositi

    scambiatori); una minima parte delle perdite smaltita inoltre dalle superfici radianti di

    macchina.

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    Autore: ing. Massimo Sorlino pag. 13

    .

    I turboalternatori si differenziano principalmente per il fluido primario di raffreddamento, in

    relazione alla potenza di macchina:

    Raffreddamento con aria, per potenze fino a 300 MVA (250 MW circa)

    Raffreddamento con idrogeno per potenze fino a 600 MVA (500 MW circa).

    Per potenze superiori sono utilizzabili turboalternatori con sistemi di raffreddamento pi

    sofisticati ed efficaci come ad esempio il sistema di raffreddamento diretto dellavvolgimento

    statore con acqua deionizzata.

    Nel raffreddamento a gas (aria o idrogeno) il flusso del refrigerante assicurato da due

    ventilatori calettati alle estremit dellalbero. Il gas riscaldato nel passaggio attraverso rotore e

    e statore, viene raffreddato attraverso scambiatori, nei quali il calore ceduto allacqua di

    raffreddamento.

    Di seguito sono riportate le sezioni di due alternatori tipo WY23Z da 300 MVA, in aria, e

    THR-L da 500 MVA in idrogeno, entrambi utilizzati nei cicli combinati di fornitura Ansaldo

    Energia, in relazione al tipo di turbina impiegato ed alla configurazione di impianto scelta.

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    5.2 Sorgenti di rumore

    La generazione di rumore proveniente dal turboalternatore ha le seguenti cause principali,

    caratterizzate da un peculiare spettro di emissione acustica:

    - vibrazioni innescate dalle parti rotanti, alla base di emissione acustica alla frequenza

    nominale (50 Hz);

    - vibrazioni provocate dalle forze elettromagnetiche, con emissione nello spettro di frequenza doppia del nominale (100 Hz);

    - emissione sonora provocata dai ventilatori a frequenza (dipendente dal numero di pale e velocit) dellordine del kHz e superiori;

    - emissione sonora provocata dal passaggio del gas nelle varie zone di macchina e condotti.

    Una seconda zona di emissione acustica, presente sulle macchine con eccitazione statica,

    situata in corrispondenza della camera anelli, dove la corrente continua fornita dal sistema di

    eccitazione statico, addotta allavvolgimento rotore. Anche in questo caso la rumorosit

    causata principalmente dal ventilatore localizzato nella camera anelli stessa.

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    a) Corpo dellalternatore

    Di seguito riportato lo spettro di emissione sonora ad 1 m dalla cassa (pressione sonora Lp),

    di un alternatore in aria tipo WY23Z, da 300 MVA

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 105 116 101 100 99 97 90 83 105

    Il corrispondente spettro di un alternatore in idrogeno tipo THR-L, da 500 MVA il seguente

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 98 105 85 84 78 77 73 69 88

    Come si pu vedere dal raffronto degli spettri, gli alternatori in idrogeno sono generalmente

    pi silenziosi rispetto a quelli in aria.

    Gli spessori delle lamiere carcassa e le soluzioni costruttive adottate comportano una

    maggiore rigidezza e, conseguentemente, una maggiore attenuazione nella trasmissione del

    rumore interno.

    La caratteristica peculiare degli spettri sonori degli alternatori, ovvero le frequenze a 50 e 100

    Hz, sono dovute alle vibrazioni dei lamierini costituenti lo statore, generati dalle variazioni di

    campo magnetico a cui vengono sottoposti (frequenza doppia).

    La rumorosit dovuta alla ventilazione interna non solo generata dalla rotazione dei

    ventilatori di raffreddamento (alte frequenze) ma anche dalla turbolenza del flusso del gas,

    dovuta allattrito con laria del rotore, posto a distanza molto ravvicinata rispetto allo statore.

    Inoltre la superficie del rotore dotata di cavit per la circolazione del gas di raffreddamento

    per cui, durante la rotazione, si crea il tipico effetto sirena.

    b) Camera anelli

    La camera anelli presente su entrambe le tipologie di alternatori (in aria o in idrogeno), se

    dotati di eccitazione statica.

    Lo spettro sonoro sotto riportato si riferisce ai valori misurati, senza silenziamento,

    allingresso ed allo sbocco delle aperture di ventilazione di una camera anelli per un

    alternatore tipo WY23-Z

    Hz 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 A

    dB 105 107 107 104 105 100 97 92 109

    Come si pu notare, lo spettro pi uniforme in quanto sono assenti gli effetti magnetici.

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    Il livello globale di rumorosit, misurato alle bocche non silenziate, sostanzialmente elevato

    e dovuto prevalentemente alla presenza del ventilatore e relativa ventilazione camera anelli.

    5.3 Interventi di attenuazione acustica

    Di seguito sono riportate le descrizioni degli interventi normalmente posti in atto per

    ricondurre la rumorosit in ambiente, intorno allalternatore, entro i valori richiesti.

    a) Corpo dellalternatore raffreddato in aria.

    Considerati i valori di rumorosit riportati al paragrafo precedente, giocoforza collocare

    questi alternatori allinterno di cabinati acustici, che svolgono anche una funzione di

    compartimentazione antincendio e, laddove prevista, consentono la scarica di gas di

    spegnimento in caso dincendio.

    I cabinati acustici sono inoltre dotati di sistemi di ventilazione, a tuttaria esterna, per

    rimuovere il calore irradiato attraverso la cassa dellalternatore. Il sistema di ventilazione

    prevede la filtrazione dellaria immessa, la quale viene espulsa per sovrapressione.

    Ovviamente, tutte le aperture di ingresso ed uscita aria, devono essere dotate di silenziatore,

    normalmente di tipo a setti paralleli.

    In particolari configurazioni impiantistiche, nel caso di alternatori accoppiati a turbine a

    vapore a scarico verticale, in cui il basamento dellalternatore si sviluppa al di sotto del piano

    di governo, diventano molto critiche, dal punto di vista acustico, le tamponature attorno alle

    aperture nel calcestruzzo, che consentono la smontabilit dello scambiatore di raffreddamento

    e lingresso delle tubazioni dellacqua. Si installano pertanto opportune cuffie acustiche

    attorno a queste penetrazioni oppure, nel caso di limiti di rumorosit al di sotto di 85 dB(A),

    pu essere necessario realizzare una precamera di contenimento acustico attorno al basamento

    stesso.

    b) Corpo dellalternatore raffreddato in idrogeno

    Le problematiche di sicurezza nellutilizzo di un gas altamente infiammabile come lidrogeno

    condizionano pesantemente gli interventi di attenuazione acustica su questa tipologia di

    alternatori.

    Fortunatamente, la minore emissione sonora causata dalla maggiore solidit della cassa

    richiede interventi di isolamento acustico meno spinti.

    Spesso gli alternatori in idrogeno sono installati senza alcun dispositivo di contenimento

    acustico, per evitare ristagni di gas nel caso di perdite didrogeno.

    Nel caso di requisiti stringenti sulla rumorosit in ambiente, la soluzione pi adatta e

    rispettosa dei requisiti di sicurezza quella di realizzare barriere acustiche intorno alla

    macchina, installando eventualmente pannelli verticali paralleli al di sopra, in modo da

    attenuare la propagazione del rumore verso lalto, consentendo comunque la ventilazione

    degli spazi allinterno mediante circolazione dellaria. Laria viene immessa allinterno delle

    pareti in parte attraverso le fessure esistenti tra la cassa dellalternatore e la soletta su cui lo

    stesso poggia, in parte attraverso aperture silenziate poste alla base delle pareti schermanti.

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    Il basamento di questi alternatori risente, anche se in misura molto ridotta, dei problemi di

    rumorosit degli alternatori in aria. Le eventuali tamponature acustiche non possono essere,

    anche in questo caso, a tenuta, per la necessit di garantire comunque una circolazione daria,

    necessaria per diluire eventuali fughe didrogeno.

    Per rispettare i requisiti di sicurezza, richiesti dalla normativa antincendio, vengono installati

    ventilatori con canalizzazione per immettere aria forzata allinterno del basamento e realizzare

    la necessaria diluizione in caso di fughe di gas.

    c) Camera anelli

    Nel caso di alternatore in aria, la camera anelli posta allinterno del cabinato in cui

    collocato lalternatore e quindi non richiede un trattamento acustico specifico.

    La portata del gas di raffreddamento camera anelli prelevata direttamente allinterno del

    cabinato stesso, dallaria di ventilazione di questultimo ed espulsa allesterno attraverso

    condotti dotati di silenziatore assorbitivo a setti paralleli.

    Nel caso di alternatore in idrogeno, la camera ad anelli deve invece essere realizzata in modo

    da attenuare la propagazione del rumore interno.

    Sia le aperture per lingresso aria, sia quelle di espulsione sono dotate di silenziatori.