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L’EFFICACIA OGGETTIVA DEL CONTRATTO COLLETTIVO
L’efficacia oggettiva:le ragioni sostanziali del problema
Evitare di vanificare la funzione della contrattazione
collettiva, consentendo che i
lavoratori accettino condizioni
deteriori rispetto a quelle stabilite collettivamente
IL CONTRATTO INDIVIDUALE
NON PUÒ CONTENERE CLAUSOLE
PEGGIORATIVE RISPETTO AL CONTRATTO COLLETTIVO
L’esigenza sul piano dei fatti
LA REALIZZAZIONESUL PIANO GIURIDICO
Il problema giuridico della efficacia oggettiva del contratto collettivo in un regime di diritto
comune
Quali principi e disposizioni sono
in grado di giustificare l’effetto
della inderogabilità in peius del
contratto collettivo ad opera
del contratto individuale?
(segue) il problema giuridico della efficacia oggettiva del contratto collettivo in un regime di diritto
comune
- la soluzione più blanda: la tecnica della
inderogabilità o della efficacia obbligatoria, basata
su un sistema di responsabilità contrattuale.
- la soluzione più forte: la tecnica della inderogabilità
o efficacia reale, con la sostituzione automatica
delle clausole difformi del contratto individuale.
1) La soluzionegiurisprudenziale
più comune
Quattro possibili soluzioni per giustificare l’inderogabilità
L’approccio pragmatico della giurisprudenza: l’inderogabilità reale
L’art. 2077 del codice civile“I contratti individuali di lavoro tra gli
appartenenti alle categorie alle quali si riferisce il contratto collettivo devono uniformarsi alle disposizioni di questo.Le clausole difformi dei contratti
individuali, preesistenti o successivi al contratto collettivo, sono
sostituite di diritto da quelle del contratto collettivo, salvo che
contengano speciali condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro”
Cosa non funziona nella ricostruzione della giurisprudenza, apparentemente semplice e inattaccabile?
Critica dottrinale alla tesi giurisprudenziale
La norma che costituisce il quadro entro il quale si inserisce l’art. 2077 c.c.
L’art. 1339 c.c. “Le clausole, i prezzi
di beni o di servizi, imposti dalla legge o da norme corporative sono di diritto inseriti nel contratto, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti”
Solo il contesto corporativo - nel quale i contratti collettivi erano
equiparati alla legge - può giustificare l’attivazione del
meccanismo della inserzione automatica
norme corporative
Le alternative prospettate dalla dottrina
L’impossibilità di ricorrere allo schema codicistico (l’art. 2077 e
1339 c.c.) e…
2) …il ritorno alle categorie privatistiche
del mandato e della rappresentanza
La tesi di Francesco Santoro Passarelli
Art. 1723 c.cIl mandato conferito anche nell’interesse del mandatario non
si estingue per revoca da parte del
mandante
Art. 1726, co. 2, c.cSe il mandato è stato
conferito da più persone per un affare di interesse
comune, la revoca non ha effetto qualora non sia
effettuata da tutti i mandanti
Cosa c’entratutto
questo con lainderogabilità
del contrattocollettivo?
revocarevoca
La pattuizione difforme del contratto individuale
viene qualificata come una revoca del mandato conferito alla associazione
sindacale
Una revoca giuridicamente impossibile, vista la particolare natura del mandato
revoca
Una possibile critica alla teoria del mandato irrevocabileSe davvero
l’impossibilità di pattuizioni individuali difformi dovesse basarsi sulla irrevocabilità del mandato conferito ex artt. 1723 e 1726...
. . . TUTTE le pattuizioni difformi dovrebbe essere impossibili
Anche quelle in melius
Altra teoria alternativa all’art. 2077 c.c.
Dalla Costituzione sarebbe possibile
ricavare una riserva a favore dei sindacati a regolare gli interessi
collettivi dei lavoratori Il sindacato non è
rappresentante di interessi altrui, ma
gestisce un interesse proprio
ed esclusivo.
3) La tesi del potere originario
del sindacato,basata
sull’art. 39 Cost.
ne consegue....che le deroghe
individuali costituiscono atti
dispositivi illegittimamente posti dalle parti individuali che
travalicano l'ambito di autonomia di loro
spettanza per invadere la
dimensione degli interessi collettivi di pertinenza originaria
ed esclusiva delle organizzazioni
sindacali
Critica
E’ una tesi estrema, che finisce per sostenere un potere di vincolo del sindacato senza fondamento positivo, obliterando la complessità dei rapporti di rappresentanza e democrazia tra il sindacato e i soggetti rappresentati.
I problemi della efficacia oggettiva del contratto collettivo di diritto comune Le diverse soluzioni prospettate (riassunto)
(1) La “scorciatoia” giurisprudenzialeL’art. 2077 cod. civ.
(2) La categoria del mandato Il mandato irrevocabile (= impossibilità della
pattuizione individuale difforme)
(3) La soluzione “originaria”Quando contratta, il sindacato
gestisce un interesse proprio, non di altri.
4) Le tesi precedenti sono insufficienti.
La soluzione dell'inderogabilità del
contratto collettivo basata sul combinato disposto di
DUE disposizioni del codice civile
Il contratto obbliga le parti non solo a quanto è nel medesimo espresso, ma
anche a tutte le conseguenze che ne
derivano secondo la legge, o, in mancanza secondo gli usi
e l’equità
tutte leconseguenze che ne derivano
secondo la legge
L’art. 1374 c.c.L’integrazione del contratto
L’art. 2113 cod. civ.
“Le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del
prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti collettivi,
non sono valide”
L’art. 2113 c.c. è la norma che integra
gli effetti del contratto ai sensi dell’art. 1374 c.c.
La pattuizione individuale peggiorativa è
un atto di rinuncia (invalido) ad un diritto inderogabile
L’interrogativo
Si può affermare che l’art. 2113 c.c. consente di ottenere i medesimi effetti dell’art. 2077 c.c.?
Una comparazione tra norme
Art. 2113Le rinunzie e le transazioni che
hanno per oggetto diritti del
prestatore di lavoro derivanti da disposizioni
inderogabili della legge o dei
contratti collettivi, non sono valide
Art. 2077Le clausole difformi
dei contratti individuali sono
sostituite di diritto da quelle del
contratto collettivo, salvo che
contengano speciali condizioni più favorevoli ai
prestatori di lavoro
L’inderogabilità secondo l’art. 2113 c.c.
L’art. 2113 attribuisce al contratto collettivo l’inderogabilità non tanto come una caratteristica intrinseca, quanto piuttosto come un dato che,
assumendo rilevanza solo su impulso della reazione individuale
del lavoratore, si profila meramente eventuale
Art. 2077 e art. 2113: le differenze
L’inderogabilità del contratto
collettivo di cui parla il 2077 c.c.
consiste nella nullità e
sostituzione automatica delle
clausole individuali
difformi
L’inderogabilità di cui parla il 2113 c.c. si
identifica nella annullabilità di quelle clausole (qualificate alla
stregua di rinunzie o
transazioni)
Riconoscimento indiretto della inderogabilità del contratto collettivo
Per questo, la giurisprudenza continua a garantire l’effetto
dell’efficacia reale (perché socialmente equo), mediante
l’applicazione dell’art. 2077 cod. civ.