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Anno XXII n. 106 del 17.12.2014 Danno erariale per circa 12 milioni. Progetto case e Map, Procura della Corte dei Conti LEONI: “DEFINIRE LA SITUAZIONE INDECENTE, E’ GENTILE E RIGUARDOSO” Il vice procuratore della Corte dei Conti, Roberto Leoni, in una durissima requisitoria con- tro il sindaco Cialente, gli as- sessori Moroni e Pelini e la dirigente incaricata Del Princi- pe ha richiesto una condanna per colpa grave dei quattro imputati, per un danno erariale di 11milioni e 871 mila euro ai danni dell’ente, per aver paga- to il contributo di autonoma sistemazione, invece di asse- gnare gli appartamenti che avrebbero dovuto liberare con lo sfratto obbligatorio per mo- rosità, così come previsto dal Regolamento approvato dal Consiglio comunale. Milioni di euro che potevano essere risparmiati, come ha accertato la Guardia di Finanza rimet- tendo una relazione alla Procu- ra della Corte dei Conti che ha aperto l’inchiesta. Carenza di personale a fronte di un ingen- te numero di posizioni da veri- ficare per determinarne lo sfratto, per Cialente e Moroni, ascoltati nei mesi precedenti, sarebbe stato uno sforzo inso- stenibile. Ma la questione del danno, per il vice procuratore Leoni, non riguarda l’impossi- bilità di riscuotere, quanto il fatto che è stato pagato il con- tributo di autonoma sistema- zione per milioni di euro, quando poteva e doveva essere evitato per “soggetti collocabi- Alfredo Moroni, Fabio Pelini, Massimo Cialente e Patrizia Del Principe

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Anno XXII n. 106 del 17.12.2014

Danno erariale per circa 12 milioni. Progetto case e Map, Procura della Corte dei Conti LEONI: “DEFINIRE LA SITUAZIONE INDECENTE,

E’ GENTILE E RIGUARDOSO”

Il vice procuratore della Corte dei Conti, Roberto Leoni, in una durissima requisitoria con-tro il sindaco Cialente, gli as-sessori Moroni e Pelini e la dirigente incaricata Del Princi-pe ha richiesto una condanna per colpa grave dei quattro imputati, per un danno erariale di 11milioni e 871 mila euro ai danni dell’ente, per aver paga-to il contributo di autonoma sistemazione, invece di asse-gnare gli appartamenti che avrebbero dovuto liberare con lo sfratto obbligatorio per mo-

rosità, così come previsto dal Regolamento approvato dal Consiglio comunale. Milioni di euro che potevano essere

risparmiati, come ha accertato la Guardia di Finanza rimet-tendo una relazione alla Procu-ra della Corte dei Conti che ha

aperto l’inchiesta. Carenza di personale a fronte di un ingen-te numero di posizioni da veri-ficare per determinarne lo sfratto, per Cialente e Moroni, ascoltati nei mesi precedenti, sarebbe stato uno sforzo inso-stenibile. Ma la questione del danno, per il vice procuratore Leoni, non riguarda l’impossi-bilità di riscuotere, quanto il fatto che è stato pagato il con-tributo di autonoma sistema-zione per milioni di euro, quando poteva e doveva essere evitato per “soggetti collocabi-

Alfredo Moroni, Fabio Pelini, Massimo Cialente e Patrizia Del Principe

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L’Aquila

L’Aquila 27 Novembre 2014 n. 93 10

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L’Aquila 17 Dicembre 2014 n. 106

L’Aquila

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Direttore responsabile: Cococcetta Alessandra . Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n° 293

email: [email protected] Direzione e Amministrazione: Via del Malepasso 10/A 67100 L’Aquila - Tel/Fax 086-

2.405082—347.6588525. Stampato in proprio

in alloggi”. La Finanza aveva rilevato 817 morosi sui fitti e 3mila nuclei morosi sulle quo-te condominiali, i quali secon-do il Regolamento, dovevano nei due mesi successivi deca-dere dall’assegnazione, libe-rando gli alloggi per altri sfol-lati. Il vice procuratore ha par-lato della “totale assenza del Comune in un’attività prima-ria”, “ed è singolare il distin-guo di oggi” riferendosi all’ap-passionata difesa di Benedetti del Sindaco Cialente “tra le responsabilità politiche e quel-le della dirigenza, quando sa-pevano benissimo che c’erano pochi addetti”. “Il Comune ha brancolato, non conosceva gli occupati” secondo Leoni, ci-tando il fatto che il Sindaco abbia in un primo tempo parla-to “di una corte dei miracoli morosa e poi invece di nobili decaduti e borghesi, quando in realtà il Comune non sapeva distinguere le categorie degli assegnatari”, che in effetti nella delibera non sono diffe-renziate tra fasce socialmente più deboli “ed ha deciso dopo 20 mesi dal trasferimento della proprietà, di determinarsi sulla

gestione nei successivi mesi”. Il vice procuratore ha ritenuto i canoni “insignificanti” per una classe media, e infatti si atte-stavano a 2euro e 60 a metro quadrato per alloggi che non superano i 60 mq. “Il censi-mento per il Comune era diffi-cile – ha proseguito Leoni in Aula – ma è stato fatto in tre giorni da due marescialli della Guardia di Finanza, mentre l’amministrazione non si ado-pera per far rispettare le rego-le”. “Definire la situazione indecente, è gentile e riguardo-so” ha rimarcato il vice procu-ratore, “lo stesso assessore De Santis quando prese in carico la gestione definì l’evasione mostruosa, parlando di una totale confusione, ed il Comu-ne a cinque anni dal sisma ancora non sa chi può pagare e chi no”, mentre da un certo punto in poi le Ordinanze sta-biliscono che “le spese dell’e-rario devono essere contenute rispetto ad altre forme d’assi-stenza”. Leoni ha respinto le difese degli imputati, per cui il Sindaco, al di là della separa-zione dei poteri, ha assoluti poteri di vigilanza e non lo ha

fatto, per lo stesso Pelini, assi-stere la popolazione significa “assicurare anche gli strumenti e verificare se gli assegnatari abbiano titolo o no a restare in un alloggio”, la Del Principe era dirigente a tutti gli effetti e la richiesta di verificare i red-diti è “tardiva di un paio d’an-ni”, mentre Moroni era respon-sabile del patrimonio e della sua gestione, concludendo la r e q u i s i t o r i a c o n u n a “larghissima confusione am-ministrativa, lontana dall’inte-resse collettivo e la consape-volezza della confusione si dimostra col trasferimento a De Santis delle competenze”. La difesa di Carlo Benedetti, per cui comunque il presidente del collegio giudicante Lucia-no Calamaro ha sollevato pro-fili d’incompatibilità, per il suo ruolo politico, ha riferito che nelle mille difficoltà l’am-ministrazione ha ridotto le morosità dagli 11milioni ab-bondanti ad un milione e 134-mila euro, a tutt’oggi importi esigibili. Il problema è che riferisce di una stima del Sed spa, il Servizio elaborazione dati del Comune, come previ-

sione d’entrata ma non come recupero certo. Vedremo come si pronuncerà il Collegio, se assolverà o condannerà gli imputati, lo farà entro i prossi-mi 60 giorni e vedremo come valuterà le difese, tutte tese a stabilire i confini precisi della competenza di ognuno, ma comunque il fatto di rimarcare che il Consiglio comunale votò all’unanimità, nel dicem-bre del 2011, di fare una gara per la gestione dei circa 6mila alloggi non può far dimentica-re che fu proprio la Giunta e Cialente, a frenare, perché dopo la proposta di gestione da parte dell’Asm spa si buttaro-no a pesce nella possibilità di fare una società mista, per i cui profili sono state pagate laute consulenze ma ad oggi è bloc-cata perché il premier Renzi ha stoppato i carrozzoni delle partecipate. E la realtà è che a distanza di anni, sulla gestione di questo immenso patrimonio immobiliare, la Giunta Cialen-te ancora non si determina.

Alessandra Cococcetta

L'AQUILA RUGBY, NELLA NUOVA MAGLIA EVENTO LA BASILICA DI COLLEMAGGIO

La società è lieta di presentare l'ottava maglia evento dell'iniziativa, sulla quale sarà raffigurata la facciata della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, uno dei monumenti più importanti e rappresenta-tivi della città e dell'intera regione. La nuova maglia sarà personalizzata da eni. L’azienda del cane a sei zampe, main

partner dei neroverdi per la stagione 201-4-2015, è responsabile del progetto di restauro della Basilica. Grazie all'impe-gno di eni, uno dei luoghi più cari agli aquilani – la chiesa dove è custodita la prima Porta Santa della storia della cri-stianità, la cui costruzione fu fortemente voluta da papa Celestino V – tornerà pre-

sto al suo antico splendore. La nuova maglia evento è dunque un'ulteriore e preziosa testimonianza dell'impegno as-sunto dall'azienda nei confronti non solo dell'Aquila Rugby Club ma di tutta la città.

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L’Aquila

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CONTRIBUTO DI AUTONOMA SISTEMAZIONE, IN PAGAMENTO LE MENSILITA’ ARRETRATE

PROGETTO C.A.S.E., CLASS ACTION DEL CODACONS CONTRO IL COMUNE Il Codacons Abruzzo unita-mente ad alcuni assegnatari del progetto C.a.s.e. ha propo-sto nei confronti del Comune di L'Aquila una Class Action pubblica dinanzi al TAR A-bruzzo - L'Aquila ai sensi del-l'art. 3 del D. Lgs. 20.12.2009 n° 198 diretta ad ottenere la condanna dell'Amministrazio-ne intimata: in via principale a chiedere agli assegnatari del Progetto C.a.s.e. il costo sostenuto per la fornitura del gas destinata al riscaldamento ed all'acqua sanitaria con riferimento all'ef-fettivo consumo del singolo utente e ciò attraverso l'utiliz-zazione di idonei sistemi di m i s u r a z i o n e ; - in via subordinata, qualora non sia al momento possibile l'effettiva misurazione, a ri-chiedere il rimborso del costo in via presuntiva attenendosi ai criteri standard applicati dal f o r n i t o r e p r i n c i p a l e ; - nell'una o nell'altra ipotesi a

commisurare il rimborso sulla base del costo unitario dell'ap-proviggionamento maggiorato delle sole spese di distribuzio-ne. In sostanza si vuole rappresen-tare al TAR che il Comune di L'Aquila, nella sua qualità di sub fornitore di energia, deve rispettare i criteri di trasparen-za ed economicità del servizio e non potrebbe dividere il co-sto sostenuto tra gli assegnata-ri come una torta gravando su quest'ultimi il costo riguardan-te gli alloggi non occupati e la dispersione di energia derivan-

te da disfunzione nella distru-buzione. Purtroppo alla Class Action pubblica (e ciò a differenza di quella privata) possono parte-cipare al giudizio soltanto gli assegnatari diffidanti, ma gio-verebbe alla causa comune (tenuto conto che l'accogli-mento del ricorso varrebbe per tutti gli assegnatari) l'acquisi-zione della seguente documen-tazione: situazioni inerenti al mancato funzionamento od al non cor-retto funzionamento dei conta - c a l o r i e ;

- maxi - bollette di consumi non corrispondenti alla super-f i c i e d e l l ' a l l o g g i o . La documentazione, con l'au-torzzazione alla produzione in giudizio, potrà essere conse-gnata con le seguenti modali-tà: c/o lo studio Legale Fo-glietti in Paganica, via Corra-dino Giacobbe 2, dal lunedì al venerdì h. 16 -18. Si ringrazia in anticipo per la collaborazio-ne.

Avv. Fabrizio Foglietti Presidente del Codacons

Abruzzo

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Sono in pagamento le mensilità di luglio, agosto e settembre del Contributo di au-tonoma sistemazione. Lo rende noto l’as-sessore all’assistenza alla Popolazione Fabio Pelini dopo che, nei giorni scorsi, la giunta aveva deliberato un’anticipazio-ne di cassa per avere la disponibilità dei fondi. “È possibile ritirare le tre mensilità del Contributo – ha spiegato Pelini - secondo le modalità consuete. Il prossimo mese metteremo inoltre in pagamento le mensi-lità di ottobre, novembre e dicembre. Abbiamo anche rinnovato, contestual-mente, i contratti per gli affitti concordati e per il fondo immobiliare. Ricordo che nel dicembre 2011, alla vigilia del pas-saggio della gestione dell’assistenza alla popolazione dalla struttura commissariale al Comune dell’Aquila, la spesa per il

Cas ammontava a oltre tre milioni di eu-ro. L’ultimo dato, quello del settembre scorso, vede invece scendere la cifra a 449mila 335 euro, con un risparmio pari a oltre l’85 per cento. A oggi sono infatti solo 725 le famiglie assistite attraverso il Cas. Entro 90 giorni – ha proseguito l’as-sessore –presenteremo a tutti questi nu-clei familiari la possibilità di trasferirsi in un alloggio del complesso Case, andando

così verso l’azzeramento delle forme onerose di assistenza. Altro dato impor-tantissimo riguarda il recupero delle som-me indebitamente percepite come Contri-buto di autonoma sistemazione che, in soli sei mesi, ci ha portato a incamerare 235mila euro di fondi pubblici. Conti-nuiamo dunque sulla strada dell’abbatti-mento dei costi assistenziali. Tutti risulta-ti – ha concluso Pelini- per i quali devo ringraziare il prezioso lavoro degli Uffici all’Assistenza alla Popolazione, coordi-nati dalla dirigente Dania Aniceti. Un impegno quotidiano, il loro, che consen-te, nonostante le risorse umane ancora ridotte, di gestire circa 15mila persone ancora in assistenza nelle varie forme previste dalla normativa, sempre con serietà, professionalità motivazione”.

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Regione

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EQUITALIA, SOSPESO IL PROCEDIMENTO AI DANNI DI DINO ROSSI

Venga tardi e venga bene! È il caso di appellarsi ai vecchi proverbi, riguardo al caso dell’azienda agricola Dino Rossi di Ofena, alla quale Equitalia l’estate scorsa gli aveva pignorato il conto corrente pro-sciugandolo di quei pochi spiccioli suffi-ciente per la gestione aziendale. Ieri, il giudice ha sciolto la riserva e ha sospeso il procedimento nei confronti dell’azienda agricola Dino Rossi da parte di Equitalia, di cui si allega copia. Un vero e proprio calvario per l’azienda, messa nel tritacar-ne dall’ente di riscossione con metodi rivelatosi illegali, tanto che il titolare ave-va minacciato il suicidio, ma dopo ha reagito portato davanti Equitalia un carico di letame. Il pignoramento del conto cor-rente ha ulteriormente danneggiato il tito-lare dell’omonima azienda, già compro-messo come tutte le aziende agricole ita-liane, dai costi gestionali alle stelle e i prodotti ricavati sottopagati, con l’aggra-vante del sisma 2009. Infatti durante il terremoto, le aziende agricole oltre ad essere danneggiate le strutture, la politica locale rimanendo impassibile verso il danno economico post-terremoto alle

aziende agricole del cratere, tanto è vero che i nostri vitelli rimasero nelle stalle distrutte dal terremoto, mentre arrivava la carne da fuori putrefatta per l’approvvi-gionamento alle tendopoli e il latte stoc-

cato nelle cisterne della centrale del latte di l’Aquila. A questo si aggiunge Equita-lia, che ha tenuto nascosto il condono fiscale varato dal consiglio dei ministri, ma alla scadenza senza scrupoli emette pignoramenti illegali, costringendo il con-tribuente all’adesione del rateizzo, dove ci infilano di tutto: dalle cartelle prescritte, quindi inesigibili a quelle non idonee e-messe dall’Agenzie delle Entrate firmate da semplici funzionari, non da dirigenti come previsto dalla legge costituzionale. A questo punto non ci rimane altro che iniziare un’azione risarcitoria per i danni morali e materiale nei confronti di Equita-lia la quale di equo ha solo il danneggia-mento e le chiusure di molte aziende che tirano avanti a stento, non per la loro in-capacità, ma per scelte politiche che stan-no portando sul lastrico tutte le imprese italiane.

Il Cospa Abruzzo

Dino Rossi

DISABILITA', SCLOCCO: RIFINANZIEREMO LA LEGGE 57 Con una lettera inviata al pre-sidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, e al re-sponsabile regionale del Movi-mento della vita Indipendente, l'assessore alle Politiche socia-li, Marinella Sclocco, si e' im-pegnata "a finanziare, per un milione di euro, per l'anno 2015, il fondo relativo alla legge regionale 57/2012" che disciplina gli interventi della Regione per la vita indipen-dente. Nella lettera l'assessore, riscontrata la disponibilita' degli altri componenti della Giunta regionale, indica anche la tempistica e le modalita' di rifinanziamento della legge stessa. I primi 400 mila euro saranno reperiti nell'ambito

della bozza di bilancio in corso di discussione presso le com-

missioni consiliari; altri 400 mila euro "saranno garantiti

all'uscita dal commissariamen-to per il Piano di risanamento della sanita' entro il prossimo 30 giugno; ed infine - prosegue Sclocco - 200 mila euro saran-no resi disponibili al 30 set-tembre 2015 a seguito degli assestamenti di bilancio relati-vi al 2015". "Sono assoluta-mente convinta - conclude l'assessore alle Politiche sociali - della necessita' di procedere con tale impegno, alla luce dei molteplici bisogni delle perso-ne con disabilita' e dell'impor-tanza e della rilevanza degli strumenti per la Vita indipen-dente, che per troppi anni e' stata trascurata, considerato che per gli anni 2013 e 2014 tale legge non era stata mai

Marinella Sclocco

Dino Rossi

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FNP CISL, ALL'AQUILA SITUAZIONE ANZIANI ANCORA DIFFICILE "All'Aquila e nel cratere la situazione socio-economica degli anziani e' ancora molto difficile. La grave crisi nazionale ha pesanti ricadute sul nostro territorio, dove permane l'emergenza dopo il sisma del 2009". Si e' aperta con una panorami-ca sulle esigenze e le criticita' della terza eta', la relazione del segretario Fnp-Cisl L'Aquila-Sulmona, Rodolfo Fabi, nel corso del coordinamento territoriale Cisl pensionati, che si e' tenuto ieri mattina, all'hotel Canadian, all'Aquila. "Sono note a tutti", ha detto Fabi, "le difficolta' che scaturiscono, soprattutto per i pensionati, dall'eccessiva pressone fiscale, con una tassazione nazionale, regionale e locale che pesa sulle tasche dei cittadini e incide negativamente sulla gia' precaria condi-zione socio-economica delle categorie meno abbienti". Fabi ha sottolineato come "nell'aquilano i pensionati vivono una condizione socio-economico-sanitaria pesante, con un isolamento che si traduce, spesso, nell'impossibilita' di accedere ai servizi minimi di assistenza e di condurre una vita dignitosa. Mi riferisco ad esem-pio ai trasporti pubblici, in un comprenso-

rio che si e' dilatato a dismisura", ha fatto notare il segretario Fnp-Cisl L'Aquila-Sulmona, "ma, soprattutto, alla mancanza di punti di aggregazione e al problema, sempre piu' marcato, dei servizi sanitari, con liste di attesa lunghissime, nelle strut-ture pubbliche, per esami clinici e visite

specialistiche". Al coordinamento territo-riale erano presenti anche il segretario generale interregionale Fp-Cisl Abruzzo-Molise, Luigi Pietrosimone, e il segretario Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano.

CRIMINI AMBIENTALI, ASSOCIAZIONI CHIEDONO L'INSERIMENTO NEL CODICE PENALE

Subito i delitti ambientali nel Codice pe-nale. Un 'cartello' di 25 associazioni, pro-mosso da Legambiente e Libera, lancia l'appello per approvare il ddl contro la criminalita' ambientale fermo al Senato da mesi. Mai piu' disastri ambientali impuni-ti. Terra dei fuochi, Marghera, Taranto, Gela, Eternit, Valle del Sacco, Quirra: l'Italia - dicono le associazioni - non puo' piu' attendere. Con l'inserimento nel Codi-ce penale dei delitti ambientali, in primis quelli di inquinamento e disastro, sara' possibile aiutare magistratura e forze del-l'ordine ad assicurare alla giustizia i colpe-voli di gravi reati ecologici e mettere un freno alle lucrose e - ad ora sostanzial-mente impunite - attivita' dell'ecomafia e della criminalita' ambientale. Il cartello (tra associazioni di cittadini, di studenti, di categoria e comitati), lancia l'appello al Senato indirizzato al presidente Pietro Grasso e ai presidenti delle commissioni

giustizia e ambiente, Nitto Palma e Mari-nello, per una rapida approvazione del disegno di legge sui reati ambientali nel Codice penale, per mettere finalmente un freno a un'attivita' criminale che con 30 mila reati accertati all'anno oggi frutta a chi delinque oltre 16 miliardi di euro, a danno della sicurezza e della salute di tutti i cittadini e dell'economia sana. Oggi, infatti, chi ruba una mela al supermercato puo' essere arrestato in flagranza perche' commette un delitto, quello di furto, men-tre chi inquina l'ambiente no, visto che nella peggiore delle ipotesi si rende re-sponsabile di reati di natura contravven-zionale, risolvibili pagando un'ammenda quando non vanno, come capita molto spesso, in prescrizione. "Oggi, finalmente - affermano le associazioni - possiamo dare una svolta a questa situazione: nel febbraio 2014, infatti, la Camera dei depu-tati ha approvato a larghissima maggio-

ranza un disegno di legge che inserisce 4 delitti ambientali nel nostro Codice pena-le: inquinamento e disastro ambientale, trasporto e abbandono di materiale radio-attivo e impedimento al controllo. Il testo, pero', e' inspiegabilmente fermo da mesi al Senato, per alcuni limiti tecnici che sareb-bero facilmente superabili con poche mo-difiche. Approvarlo prima possibile rap-presenterebbe, invece, una pietra miliare nella lotta alla criminalita' ambientale, garantendo una tutela penale dell'ambiente degna di questo nome e, soprattutto, assi-curando strumenti investigativi fondamen-tali per le forze dell'ordine e la magistratu-ra. Serve un ultimo sforzo, perche' non c'e' piu' tempo da perdere. In nome di quel popolo inquinato che attende da troppo tempo giustizia, e' giunto il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabi-lita' davanti al Paese", hanno dichiarato i firmatari dell'appello.

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Regione

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DISCARICA DI BUSSI, VENERDI' LA SENTENZA DELLA CORTE D'ASSISE

E' giunto alle battute finali il processo davanti alla Corte d'Assise di Chieti riguardante la mega discarica di Bussi, cioe' 25 ettari di rifiuti tossici interrati che avrebbero inqui-nato le acque del fiume Pesca-ra e le sorgenti dell'acqua pub-blica della Val Pescara. Vener-di' dopo la replica della difesa i giudici si ritireranno in came-ra di consiglio per la sentenza. "L'acqua contaminata - si leg-ge nella relazione dell'Istituto superiore di sanita' - e' stata distribuita in un vasto territo-rio e a circa 700 mila persone senza controllo e persino a ospedali e scuole". Gli imputa-ti sono 19, quasi tutti ex am-ministratori e vertici della Montedison, accusati di avve-lenamento delle acque e disa-stro ambientale. Ventisette le parti civili, tra Regione, mini-stero, presidenza del Consi-glio, Comuni, associazioni e ambientalisti. Diciotto le ri-chieste di condanne ed una di assoluzione. Le pene chieste dai pm del Tribunale di Pesca-

ra Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini variano da 4 a 12 anni e otto mesi. Ammonta invece a un miliardo e 880 milioni di euro il risarcimento chiesto dall'Avvocatura gene-rale dello Stato. "E' stato un processo - commenta il legale del Wwf Tommaso Navarra - caratterizzato da una fase pre-liminare lunghissima e da al-cuni passaggi in Cassazione. Ora siamo alla conclusione. Indipendentemente dall'esito del giudizio, che spetta unica-mente alla Corte, il fatto che si arrivi a una sentenza in Assise

rappresenta gia' di per se' una importante vittoria per il mo-vimento ambientalista che aspetta da anni un accertamen-to di verita' su quella che e' considerata la piu' grande di-scarica abusiva di rifiuti tossi-ci d'Europa. Sara' comunque una sentenza storica". L'avvo-cato Navarra, inoltre, aggiunge che "le difese hanno sostenuto l'assenza di un pericolo, io mi chiedo allora perche' sono stati chiusi i pozzi: c'era o non c'era un pericolo?". "I tempi certi e rapidi con i quali il presidente Romandini e il giudice a latere

Di Geronimo hanno gestito le udienze - sottolinea il delegato regionale del Wwf Luciano Di Tizio - hanno consentito al processo di non rallentare ed e' pure questo un importante risultato". Era stato proprio il Wwf, nel 2007, a rendere per primo di dominio pubblico la notizia della presenza di con-taminanti nell'acqua potabile. "Le nostre denunce - ricordano Luciano di Tizio e il consiglie-re nazionale Dante Caserta - hanno avuto un peso determi-nante nella vicenda. Il proces-so di Bussi, al di la' di quelle che saranno le decisioni dei giudici, ha avuto comunque il merito di ristabilire la verita' dei fatti e questo, dopo anni di attesa, e' gia' un importante passo in avanti anche se non ci stancheremo mai di ripetere che la vera e completa giusti-zia ci sara' solo con una boni-fica che restituisca, a spese di chi ha inquinato, un territorio sano agli abruzzesi".

UFFICIO DEL CRATERE, VISITA DEL PRESIDENTE DELL'ANCI ABRUZZO

Nella giornata di ieri il nuovo Presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna, ha visi-tato la sede dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Crate-re. Ad accoglierlo il Tavolo di Coordina-mento delle Aree Omogenee, il sindaco del comune di Pizzoli, Angela D’Andrea, membro del comitato direttivo regionale Anci, il Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, Paolo Esposito, e il personale USRC. Durante l’incontro è stato presentato il

modello di Governance e di gestione dei processi di ricostruzione dei Comuni del cratere e fuori cratere. Con l’occasione il presidente si è impe-gnato affinché l’esperienza dell’USRC possa continuare a servizio del territorio e di tutta la comunità. Con i sindaci si è concordato di promuovere un evento che metta in risalto il lavoro svolto coinvol-gendo tutti gli attori istituzionali e tecni-ci.

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RISCHIO VALANGHE, ACCORDO DELLA REGIONE CON LA FORESTALE

La Protezione Civile regionale e il Corpo Forestale dello Stato insieme per garantire maggiore sicurezza. Oggi (mercoledì 17 dicembre) a Pa-lazzo Silone, all'Aquila, alle 10.30, si terrà una conferenza stampa per la firma dell'accordo di programma con-cordato tra la Protezione Civile della Regione Abruzzo ed il Corpo foresta-le dello Stato Comando regionale d'A-bruzzo. L'assessore regionale alla Pro-

tezione civile, Mario Mazzocca ed il Comandante regionale del Corpo fo-restale, Ciro Lungo, sigleranno un accordo di programma finalizzato ad accrescere le condizioni di sicurezza in montagna in virtù delle reciproche esperienze, competenze e risorse e per fare sistema a livello territoriale.

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Mario Mazzocca

FERROVIE DELLO STATO, IN DOTAZIONE IN ABRUZZO I NUOVI CONVOGLI "JAZZ"

Il presidente della Giunta regionale, Lu-ciano D'Alfonso, riceverà oggi, 17 dicem-bre, alle ore 14:30 presso la stazione cen-trale (binario 1) di Pescara, i nuovi convo-gli passeggeri delle Ferrovie dello Stato. Sarà infatti l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, a conse-gnare formalmente il treno "jazz" al siste-ma del trasporto locale: il nuovo treno sarà infatti destinato esclusivamente al

trasporto regionale. Alla cerimonia di consegna, cui seguirà una conferenza stampa, saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il direttore della divisione Passeggeri regio-nale di Trenitalia Orazio Iacono, il diret-tore regionale di Trenitalia, Cesare Spedi-cato e il presidente e AD di Alstom, Pier-re-Louis Bertina.

GIUSTIZIA, OGGI FIRMA DELL'INTESA TRA REGIONE E TRIBUNALE DELL'AQUILA

Oggi, 17 dicembre, alle ore 12,30, a Pa-lazzo Silone, all'Aquila si terrà la sotto-scrizione del Protocollo d'intesa tra la Regione Abruzzo e il Tribunale dell'Aqui-la per una collaborazione interistituziona-

le con finalità di interesse reciproco. Sara-no presenti il Presidente della Giunta re-gionale Luciano D'Alfonso e il Presidente del Tribunale dell'Aquila, Ciro Riviezzo.

ABRUZZO, SALDI ANTICIPATI AL 3 GENNAIO Anticipati al 3 gennaio i saldi invernali, previsti inizialmente il 5. La durata massi-ma e' di 60 giorni. Lo rende noto la Con-fcommercio di Pescara. "A seguito di quanto e' emerso oggi nella Conferenza di Servizi tenutasi presso la Regione Abruz-zo - si legge in una nota - anche l'Abruzzo

in via straordinaria ha deciso di anticipare i saldi al 3 gennaio, cosi' come in altre sedici Regioni italiane e tra queste le Marche, il Lazio e il Molise, tenendo fede sempre al principio di unita' per la parten-za dei saldi.

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L’Aquila 17 Dicembre 2014 n. 106

Regione

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Progetto case, 594 giorni di ritardo. Assegnatari come scudi umani

L'11 maggio 201-

1, denunciavamo 130 al-loggi vuoti nel Progetto case e mai assegnati. Nel frattempo, la popolazione assistita continuava a stare negli alberghi e con l'auto-noma sistemazione a cari-co dello Stato. L'11 maggio 201-

1, denunciavamo ancora quasi 2milioni di euro di debito per i consumi del-l'acqua, non pagati, 2mi-lioni di euro per il gas e mezzo milione circa per la corrente elettrica. Debiti, nel Progetto case, a cui il Comune dell'Aquila non volle mai mettere mano. Il 30 dicembre 2011 il Consiglio comunale vota-va all'unanimità la necessi-tà di fare un appalto, per-ché la gestione andasse nelle mani di esperti. Il 28 settembre 2012, par-

tivano le lettere per i paga-menti degli acconti sui de-biti milionari dei consumi, ma i conti erano tutti sba-gliati, e gli assegnatari vo-levano essere certi di paga-re solo il giusto. Ai primi di gennaio 2013, la Giunta bloccava tutti i solleciti di pagamento, dis-se agli assegnatari di paga-re solo gli acconti e poi avrebbe fatto i conguagli, ma anche i conguagli non saranno mai giusti. Ancora oggi non lo sono, nono-stante i 40mila euro girati all'Asm spa per le letture dei contatori e nonostante le Banche dati con gli as-segnatari, predisposte dal Sed spa. Entrambe le so-cietà, interamente parteci-pate dal Comune dell'A-quila. Il 3 maggio 2013 la Giunta ritirava la delibera con cui il Consiglio decise

di fare l'appalto per la ge-stione, il Consiglio, tutta-via, non votò la delibera proposta per la gesitone mista, società comunale/privato, perchè il piano economico da dieci milioni di euro l'anno, pagava per lo più, solo le poltrone. Il 13 settembre 2013, de-nunciavamo che del debito iniziale di 10milioni di euro, per i consumi mai pagati, il Comune non riu-sciva ad incassare più di 135mila euro mensili, per un totale di soli 2milioni e 400mila euro incassati a coprire un debito che con-tinua a lievitare nella più totale incapacità di gestio-ne. La gestione pubblica è or-mai nel panico, non sanno più dove mettere le mani, a dicembre prossi-

mo dovranno rispondere

della loro incapacità al-la Procura della Corte

dei conti che li citati in giudizio per un danno e-rariale di 12milioni di

euro circa, a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza. N e l f r a t t e m p o

gli assegnatari continua-

no ad essere utlizzati co-

me scudi umani, come

gente che non vuole paga-

re, sempre con la minaccia

dello sfratto, quando inve-

ce ha solo chiesto di fare

chiarezza sui consumi, sul-

le garanzie che gli alloggi

fossero fatti a regola d'ar-

te, sui risparmi energetici,

sulle letture e sui congua-

gli.

Non hanno ancora avuto

risposte chiare ed adegua-

te.

Riapre oggi mercoledì 17 dicembre nella sua sede abituale l’ufficio postale di Rocca di Mezzo. L’ufficio è stato interessato in queste settimane da interventi straordinari finalizzati a migliorare la vivibilità e la sicu-rezza degli ambienti. Nell’ambito dei lavori di ristrutturazione, oltre agli arredi, sono stati installati un impianto di video sorve-glianza, cassetti antirapina “roller cash” (dispensatori di denaro a tempo che consentono di ridurre la presenza di contan-te in cassa) e uno sportello ribassato per i

clienti diversamente abili. Nella sala al pub-blico è stata inoltre realizzata una nuova pavimentazione. L’ufficio di Rocca di Mezzo, che in queste settimane ha garantito la continuità dei ser-vizi presso il vicino ufficio postale di Rocca di Cambio, tornerà operativo al pubblico nella sede di via Generale Licio Giorgieri secondo i consueti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

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ROCCA DI MEZZO, RIAPRE L'UFFICIO POSTALE

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Regione

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CENTRO DI CINEMATOGRAFIA, LEGITTIME LE ATTIVITA' DELLA SEDE ABRUZZESE

Si conclude definitivamente a favore del Centro Sperimentale di Cinematografia, la vicenda giudiziaria che avrebbe potuto far sospendere le attivita' della sede A-bruzzo della Scuola Nazionale di Cine-ma. La sentenza del Tar n. 00225/2013 del 23 gennaio 2013, introdotta da un dipendente dell'Accademia dell'Immagi-ne condannato oggi a rifondere parte del-le spese, aveva infatti annullato parzial-mente la convenzione stipulata dal mini-stero dei Beni Culturali, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia e dal Comune dell'Aquila per la costituzione di una sede distaccata del Centro Sperimentale di Cinematografia a L'Aquila, dopo quelle di Torino, Ivrea, Milano e Palermo. Con-venzione stipulata, tra l'altro, per garanti-re la prosecuzione delle attivita' di forma-zione e culturali in ambito cinematografi-co sul territorio aquilano e abruzzese. Il

Consiglio di Stato - dopo aver emesso un'ordinanza cautelare (n. 201303228, settembre 2013) che sospendeva gli effet-ti della sentenza del Tar, dando piena legittimita' alla presenza e all'attivita' del Centro Sperimentale di Cinematografia a L'Aquila - conferma definitivamente con

la sentenza dell'11 dicembre 2014 (06107/2014) la continuita' dell'azione del Centro Sperimentale di Cinematogra-fia e degli Enti che lo sostengono, sottoli-neando come "appare evidente che l'azio-ne dell'Amministrazione, nella materia che ora interessa, ha l'obiettivo primario di assicurare una corretta formazione ai giovani interessati all'attivita' didattica di cui si discute" e che "di conseguenza rientra nella sua discrezionalita' (degli Enti) individuare la struttura che meglio risponda a tale scopo". Il Centro Speri-mentale di Cinematografia - sede Abruz-zo - prosegue dunque nello svolgimento delle attivita' programmate, ricordando che dal 19 dicembre verra' aperta al pub-blico l'installazione L'Aquila, frammenti di memoria, di cui saranno fornite mag-giori informazioni nei prossimi giorni.

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SEL ABRUZZO, PREOCCUPAZIONE PER LA TRASFORMAZIONE DEI PRONTO SOCCORSO L'Assemblea Regionale di SEL esprime preoccupazione circa il depauperamento dei servizi sanitari dell'emergenza/urgenza nel settore pubblico. La trasformazione dei pronto soccorso in punti di primo intervento, la riduzione delle disponibilità delle autombu-lanze, la diminuzione del nu-mero di guardie mediche, rap-presentano un'insostenibile compressione del diritto alla sicurezza e alla salute per mi-gliaia di cittadini, tanto più ove questi provvedimenti van-no a colpire le zone interne dell'Abruzzo dove gli sposta-

menti sono difficili e lunghi a causa della orografia montana e delle condizioni meteo più difficili. SEL Abruzzo con-danna fermamente gli atti ma-nageriali che si stanno abbat-tendo sulle strutture sanitarie dei diversi territori e chiede un deciso intervento politico in grado di reindirizzare gli o-rientamenti politici e di modi-ficare i provvedimenti mana-geriali in materia di sanità, spesso ispirati più a criteri aziendalistico e ragionieristici, che non all'effettiva tutela del diritto alla salute.

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