lettera aperta del vecchio 23 marzo 2016

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  • 8/19/2019 Lettera Aperta Del Vecchio 23 Marzo 2016

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    LETTERA APERTA

    Proprio non ci riesco a frenare la mia impulsività ed accettare le logiche secondo cui chi è indagato deve

    astenersi dal replicare a mezzo stampa sulle questioni oggetto di indagini.

    Ho massimo rispetto della Magistratura, degli Organi inquirenti e della stessa stampa ma quello che sta

    andando in onda in questi giorni riguardo alla problematica della balneazione del 2015, favorita da una

    lettura parziale e decontestualizzata degli atti e delle intercettazioni telefoniche, non corrisponde allareale condizione che in quei giorni si è determinata arrivando, in talune citazioni giornalistiche, ad

    essere completamente false.

     Non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità ed ho sempre guardato con rispetto e gratitudine al

    carico di responsabilità del Sindaco, Marco Alessandrini, che ho sostenuto e sostengo senza remore per

    il delicatissimo ruolo che ha sempre esercitato con scrupolo e dedizione nonostante le molteplici

    difficoltà e criticità ereditate che hanno messo in pregiudizio l’organizzazione tecnica, amministrativa e

    finanziaria del Comune di Pescara.

    Ed allora in ordine e senza tralasciare nulla mi permetto di far osservare come la prima questione che ci

    viene addebitata è riferita alle analisi di “NON CONFORMITA’” alla balneazione che vengono

    conosciute al Comune in data 23.07.2015

    Circostanza che viene portata anche alla mia conoscibilità dal Dirigente comunale, Arch. Vespasiano,

    con una telefonata dello stesso giorno, 23 luglio alle ore 19:44.

    Una situazione di potenziale allarme per la tutela della salute dei cittadini che risultava essere già

    venuta meno  poiché l’ARTA nella prime ore di quella stessa giornata del 23 luglio ha proceduto a

    svolgere nuove analisi che hanno dato esito di “CONFORMITA’” alla balneazione e con valori

     bassissimi, e quindi nessun atto di irresponsabilità è stato tenuto da chi aveva la responsabilità diadottare provvedimenti in simili circostanze.

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    Da questa data in poi, diversamente da come affermato falsamente da alcuni organi di stampa, le acque

    di balneazione del nostro litorale e del punto di Via Balilla sono “CONFORMI” e quindi è falso dire che

    “… Del Vecchio e Vespasiano sapevano che migliaia di persone nuotavano ogni giorno in un mare di

     feci e liquami e lo hanno taciuto”.

    Poi, in data 28 luglio vi è una nuova rottura della condotta dell’ACA delle acque reflue di Via Raiale.

    Il guasto viene riparato nella giornata successiva e, per limitare/abbattere la carica batterica nel fiume e

    nel mare l’ACA fa uso, secondo prescrizioni a lei note, di acido peracetico.

    L’ARTA, intanto, svolge analisi sulla balneazione e, in data 31 luglio fa pervenire al Comune il relativo

    report di “NON CONFORMITA’” al solo punto di Via Balilla.

    Per cause e circostanze legate alla filiera di conoscenza interna del Comune del predetto documento, lo

    stesso viene acquisito alla conoscibilità di tutti (compreso il sottoscritto che si trova fuori regione in

    vacanza dal 02/08 al 09/08) solo in data 3 agosto come confermano le intercettazioni telefoniche dellagiornata.

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    Un dato allarmante di cui vengo a conoscenza alle ore 09.13 su telefonata del Dirigente Vespasiano che

    si riporta di seguito:

    A quella data ed a quell’ora e con quei dati risalenti al 31 luglio era logico constatare, da parte mia,

    come il sabato e domenica 1 e 2 agosto le acque del mare non fossero conformi e quindi le persone che

    erano andate al mare nel tratto di Via Balilla avevano fatto il bagno in acque non balneabili.

    Considerazioni, le mie, che venivano smentite con la conoscenza delle ulteriori analisi svolte

    dall’ARTA nelle prime ore di sabato 1° agosto e che avevano dato esito di “CONFORMITA’” e

    quindi il sabato e domenica 1 e 2 agosto chi aveva fatto il bagno nel mare di Pescara lo aveva fatto

    in acque balneabili.

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    Maldestramente, stando alla lettura dei giornali di questi giorni, nella conversazione telefonica

    (intercettata) con il Dirigente Vespasiano delle ore 09:53 avrei dovuto precisare che il colloquio delle

    ore 09:13 era da ritenersi non più valido per quella parte.

    All’esito di tutto questo rimane la responsabilità da parte del Comune di non aver, per una disfunzione

    tecnico-amministrativa della macchina comunale, assunto iniziative riguardanti la sola giornata del 31luglio per incolpevole conoscenza del fatto stesso.

    In attesa del giudizio della magistratura su queste vicende ho ritenuto di dover fornire le mieconsiderazioni sulla base della lettura completa di tutti gli atti riguardanti la problematica della

     balneazione del 2015 che fanno inquadrare, come un giornale riportava qualche giorno addietro, nellagiusta luce i fatti della scorsa estate.

    Infine mi siano consentite alcune ulteriori considerazioni:

    1. 

    Lo stato di cattiva salute del mare e del fiume Pescara non possono certamente ricondursi agli

    ultimi mesi o all’amministrazione Alessandrini;

    2.   Nessuna amministrazione precedente a quella di Alessandrini ha posto con energia la questione

    del disinquinamento del fiume e la lotta agli scarichi abusivi;

    3.  Il Sindaco Alessandrini ha avviato, appena terminata la stagione estiva 2015 e per la prima voltanella storia del Comune di Pescara, in collaborazione con ARTA e Capitaneria di Porto, un

    monitoraggio continuo delle acque del fiume e del mare che hanno consentito:

    a. 

    Conoscere anche al di fuori della stagione balneare le reali condizioni delle acque fluvialie marine;

     b.  Individuare molteplici scarichi abusivi di acque reflue sversanti nel fiume Pescara;

    c.  Collaborare con ACA per riavviare i lavori del c.d. DK15 ed innestare sullo stessoimpianto gli ulteriori scarichi individuati;

    d. 

    Stimolare e collaborare con tutti gli enti istituzionali e non per azioni di contrasto

    finalizzate al disinquinamento del fiume Pescara;

    4.  Soggetti che hanno avuto responsabilità di governo nella precedente amministrazione e che nulla

    hanno fatto nei confronti di questa annosa e critica problematica evitino di porsi sul piedistallo

    della correttezza e della legittimità della loro azione che così non è stata e neanche per quantoconcerne l’assunzione e/o l’informazione di provvedimenti di divieto della balneazione.

     Non so se questa mia nota verrà mai pubblicata da quei giornali che in questi giorni si sono dilettati con

    resoconti parziali e distorti dei reali avvenimenti accaduti ma devo questa mia lettera ai cittadini di

    Pescara, al Sindaco ed alla maggioranza che mai ha dubitato ed ai collaboratori del Comune.

    Enzo Del Vecchio

    Pescara 23 marzo 2016