lettera di marco travaglio a indro montanelli

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  • 8/12/2019 Lettera di Marco Travaglio a Indro Montanelli

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    POSTA PRIORITARIA

    31 / 05 / 2007

    Lettera a Indro Montanelli

    Caro direttore,

    sono quasi 6 anni che non ci sentiamo. Da quel 22 luglio 2001 quando, dopo avere speso gli

    ultimi respiri a mettere in guardia gli italiani dal virus Berlusconi, te ne volasti in cielo. Ora che

    sei in Paradiso, immagino che tu abbia di meglio da fare che occuparti dellItalia: in 92 anni di

    vita, hai gi dato. Ma qui succedono cose talmente strane che devo proprio raccontartele. Intanto

    Berlusconi non c pi, al governo intendo. Ma non che si noti molto. Anzi, forse torna. Il

    vaccino non ha funzionato. Ora c di nuovo Prodi, almeno fino a un paio di minuti fa. Si parla,tanto per cambiare, di crisi della politica. E in quel vuoto sinfilano indovina chi? Confindustria e

    Vaticano. Come diceva Tot, quando vedo un buco ci entro. Tu eri un laico risorgimentale a 24

    carati, ma due papi, Roncalli e Woytjla, ti vollero conoscere perch eri molto rispettoso della

    religione. Un po meno dei preti e dei vescovi, quando simpicciavano di politica. Dicevi:

    Aborro i preti, esseri autoritari e prepotenti. Quando qualcuno mi dice che stiamo andando

    verso il fascismo, vorrei quasi rispondere:magari! Il fascismo brutto, ma passa. Invece andiamo

    incontro a forme di vita clericale, anzi ci siamo dentro, perch non abbiam saputo amministrare il

    nostro libero esame. Abbiamo liquidato la coscienza, dandola in appalto al prete. Ecco dove

    nasce il pi macroscopico difetto degli italiani: la mancanza di una coscienza morale. Non siamo

    religiosi: siamo cattolici per comodit, abitudine, tradizione, non per coscienza. Il problema di

    Dio gli italiani non se lo pongono. Perci non siamo mai stati una Nazione: lunico Stato che

    conosciamo quello Pontificio.

    Ecco, ci siamo dentro fino al collo. I cattolici liberali si sono estinti. Gi tu rimpiangevi De

    Gasperi, un democristiano che credeva in Dio e non aveva bisogno di fare il bigotto, forse

    perch era nato in Austria. In chiesa lui parlava con Dio, Andreotti col prete. Oggi con Dio ci

    parlano in pochi, persino tra i cardinali. In compenso tutti parlano con i preti e i cardinali. Ma

    anche con Andreotti, che ha 90 anni ma sempre un bijou: vivo e lotta insieme a noi. Il papa

    invece cambiato: Woytjla non c pi, ora c Ratzinger. Quando dice no alle coppie di fatto, si

    mettono tutti sullattenti. Quando invece dice che il capitalismo non meglio del socialismo, e

    bisogna salvaguardare loccupazione, privilegiare i poveri, difendere lambiente da uno sviluppo

    scriteriato, parlan daltro. Un giorno ha detto che bisogna cacciare i corrotti dalla politica, e l

    anche i politici pi bigotti son diventati anticlericali: come si permette di impicciarsi?

  • 8/12/2019 Lettera di Marco Travaglio a Indro Montanelli

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    Ti parlo dallo studio di Santoro, che tornato in tv dopo 5 anni di riposo: lultima volta che in

    Rai si sent la tua voce fu da Biagi e da Santoro, poi entrambi i programmi furono chiusi. Stiamo

    per trasmettere un reportage della Bbc sulla pedofilia nel clero, gi visto su internet da 100

    milioni di persone nel mondo e 3-4 milioni in Italia. Mi dirai: dov il problema, gi ai miei

    tempi tutti volevano una Rai modello Bbc. Appunto: visto cosa fa la Bbc, gli passata la voglia.

    Persino la Cei ha detto: Nessuna censura, discutiamo pure con equilibrio. La censura la

    invocano i politici e alcuni consiglieri Rai, che sono pi papisti del papa. C un tale Landolfi, lo

    stesso capo della Vigilanza che nel 2001 ti accus di linciare Berlusconi per la tua intervista a

    Biagi e invit Ciampi a ridare dignit al servizio pubblico: 10 giorni fa gi sapeva che

    avremmo imbastito un processo mediatico contro la Chiesa: una specie di Nostradamus. E ha

    aggiunto: Non sono queste le finalit del servizio pubblico, non per questo che i cittadini

    pagano il canone. Li ha interpellati lui uno per uno, al telefono. Poi c Fassino, che era

    comunista ma ha studiato dai gesuiti: ora parla come don Abbondio, ci invita al massimo

    equilibrio e prudenza. Fini annuncia addirittura in tv che il programma non andr mai in onda:

    glielha detto in sogno larcangelo Gabriele, ma era un imitatore: infatti siamo in onda. Casini

    chiede un programma riparatore che racconti tutto il bene che fa la Chiesa nel mondo. Potrebbe

    chiedere ai suoi uomini alla Rai, che sono un po pi di quelli che aveva la Dc con il decuplo dei

    voti; o a Buttiglione, che ha mezza famiglia in Rai e laltra mezza a Mediaset; invece chiede a

    noi. Tu dirai: che centrano i politici con la libera informazione? Da quando i giornalisti

    prendono ordini dai segretari di partito? Ecco, il problema che ormai non se lo domanda pi

    nessuno. tutto normale. I politici non saccontentano di lottizzare la Rai: vogliono fare i

    palinsesti e i critici televisivi; prima o poi condurranno programmi e si intervisteranno da soli.

    Giuliano Ferrara, che avevi lasciato ateo e che ora rimasto ateo ma diventato clericale, dice

    che il reportage Bbc una schifezza. E lui un intenditore del ramo. C perfino chi

    pretendeva che mostrassimo in anticipo alleditore una scaletta sicura per decidere se mandarci

    in onda o no. Come se lamministratore della Fiat Marchionne volesse leggere gli articoli dellaStampa o De Benedetti quelli di Repubblica, prima di stampare i giornali. Anche questo

    passato sotto silenzio, come cosa normale. La nostra categoria non ha brillato, ma questa per te

    non una novit: gi 30 anni fa scrivevi che il giornalismo italiano servo per vecchia

    abitudine: i potenti vogliono il monumento equestre e il piedistallo, e noi glielo diamo. Non ti

    dico glintellettuali sedicenti liberali: tutti zitti, o addirittura solidali coi censori. Sono quelli che

    tu definivi una grossa camorra al servizio di ogni potere. Laltro giorno, rileggendo i tuoi

    ultimi articoli, m capitata una lettera a Franco Modigliani, Nobel dellEconomia: Dopo tantisecoli che la pratichiamo, dietro lesempio e sotto il magistero di nostra Santa Madre Chiesa,

  • 8/12/2019 Lettera di Marco Travaglio a Indro Montanelli

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    ineguagliabile maestra dindulgenze, perdoni e condoni, noi italiani siamo riusciti a corrompere

    anche la corruzione e a stabilire con essa il rapporto di pacifica convivenza che alcuni popoli

    africani hanno stabilito con la sifilide, diventata nel loro sangue unafflizioncella di ordine

    genetico senza pi gravi controindicazioni... Un popolo italiano consapevole della propria

    identit e ben deciso a difenderla, non c. E non c perch, nei secoli in cui questa coscienza

    nazionale maturava nel resto dellOccidente, in Italia veniva soffocata da una Chiesa timorosa

    che il cittadino soppiantasse il fedele e creasse un potere temporale laico contrapposto al

    suo. Questo scrivevi sulla prima pagina del Corriere fino a 6 anni fa. Oggi passeresti per un

    nemico della fede, della famiglia, dellOccidente, forse per un fiancheggiatore di Al Qaeda. Non

    che potresti prenderti una libera uscita e tornare gi da noi per un paio di giorni? Ci manchi

    tanto, e non sai quanto. Ciao, direttore.

    Marco Travaglio