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Lettura di un’icona
• Le icone non possono essere paragonate ad altre opere d’arte nel senso comune della parola; queste non sono dei quadri.I quadri descrivono avvenimenti della realtà concreta, mentre le icone sono la Parola di Dio fatta immagine.
• Tutto nell’icona ha un significato simbolico,sia nei passaggi tecnici per la sua realizzazione, sia in ciò che rappresenta.
• Anche il colore nelle icone è importante.Esso esprime, infatti, la luminosità delle cose e dei volti umani, illuminati da una luce, la cui fonte è Dio stesso.
• I passaggi dorati nelle icone incarnano questa luce non terrestre, e lo sfondo dorato simboleggia lo spazio “non di questo mondo”. Nelle icone non ci sono chiaroscuri.Nel regno di Dio tutto è Luce!
Questa icona si chiama
Icona di Gesù Benedicente
e si trova nel Monastero
di Santa Caterina
sul Monte Sinai.
Questa immagine risale al VI secolo dopo Cristo, ed è una delle più belle e conosciute rappresentazioni del Volto di Gesù del mondo bizantino.
Gesù è rappresentato giovane,
come negli anni della sua
predicazione.
Con una mano benedice,
mentre con l’altra regge un libro.
Questo gesto attraverso la posizione delle dita, oltre al suo significato
apparente vuol significare:la Trinità, con le tre dita chiuse e la
natura divina ed umana di Cristo con le altre due dita aperte.
Gesù in questa icona ci benedice, benedice la nostra vita, la nostra
quotidianità, ricordandoci che è sempre con noi.
Io ho posto le mie parole sulla tua bocca,ti ho nascosto sotto l’ombra della mia mano,
quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: "Tu sei mio popolo".
Isaia 51,16
Il Libro
«Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché
sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo
sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione»
Apocalisse 5,9
Il Creatore di ogni cosa incarnandosi ha composto un
libro nuovo, scaturito dal cuore del Padre, scritto dallo
Spirito.Questo libro rappresenta tutti
noi, creature amate dal Creatore, da Lui custodite e
protette.Ci ha fatto belli; adorni di ogni grazia, come il libro prezioso
che tiene in braccio.
Vogliamo
vedere
Gesù!
“Il desiderio di vedere Dio abita il cuore di ogni uomo e
di ogni donna. Cari giovani, lasciatevi guardare negli
occhi da Gesù, perché cresca in voi il desiderio di
vedere la Luce, di gustare lo splendore della Verità”
Giovanni Paolo II
“Che ne siamo coscienti o no, Dio ci ha creati perché ci
ama e affinché lo amassimo a nostra volta. Ecco il perché
dell’insopprimibile nostalgia di Dio che l’uomo porta nel
cuore: “Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il
tuo volto” (Sal.27,8). Questo Volto - lo sappiamo - Dio ci
ha rivelato in Gesù Cristo”
Giovanni Paolo II
In questa icona tutto ha un significato:
anzitutto, gli occhi che sono un po’ diversi
L’uno trasmette la pace divina;
l’intensità dello sguardo di un Dio che non ci abbandona mai
L’altro non nasconde l’umana sofferenza di una vita immolataper i suoi.
Significative sono pure le vesti.
Gesù è vestito con una veste blued una fascia verticale d’oro.
La fascia è ripresa dall’Apocalisse 1,13:
“Vidi uno simile a figlio di uomo,con un abito lungo fino ai piedi
e cinto al petto con una fascia d’oro”
La fascia d’oro è simbolo della regalità di Cristo, mentre il colore blu della tunica è
utilizzato come simbolo della misericordia e dell’Amore di Dio per gli uomini.
Significative sono pure le mura di Gerusalemme che si intravedono alle
spalle di Gesù.
“Volete anche voi, cari giovani, contemplare la bellezza di
questo Volto? Ecco la domanda che vi rivolgo in questa
Giornata Mondiale della Gioventù dell’anno 2004”.
(Giovanni Paolo II)
“Lasciate emergere dal profondo del cuore questo ardente
desiderio di vedere Dio, un desiderio talvolta soffocato dai
rumori del mondo e dalle seduzioni dei piaceri. Lasciate
emergere questo desiderio e farete l’esperienza
meravigliosa dell’incontro con Gesù”
(Giovanni Paolo II)
“Cercate con ogni mezzo di rendere possibile questo
incontro, guardando a Gesù che vi cerca
appassionatamente”
(Giovanni Paolo II)
“Cercatelo con gli occhi di carne attraverso gli avvenimenti
della vita e nel volto degli altri; ma cercatelo anche con gli
occhi dell’anima per mezzo della preghiera e della
meditazione della Parola di Dio, perché “la contemplazione
del volto di Cristo non può che ispirarsi a quanto di lui ci dice
la Scrittura”
(Novo millennio ineunte, 17).
(Giovanni Paolo II)
Il fondo azzurro dell’icona e le due stelle d’oro in alto, ci fanno pensare a Maria: la Madre di Gesù e Madre nostra.
“La Beata Vergine Maria, che durante tutta la vita si è
dedicata assiduamente alla contemplazione del volto di
Cristo, vi custodisca incessantemente sotto lo sguardo di
suo Figlio”
(Giovanni Paolo II)
“La Vergine di Nazaret, quale Madre attenta e paziente, modellerà in voi un cuore contemplativo e vi insegnerà a fissare lo sguardo su Gesù perché, in questo mondo che
passa, voi siate profeti del mondo che non muore”.
Dal MESSAGGIO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
PER LA XIX GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
Ci lasciamo contemplando questa icona
con la frase del salmo:
Il Tuo Volto, Signore io cerco;
Non nascondermi il tuo volto.
“Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò
che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi
abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno
toccato, ossia il Verbo della vita quello che abbiamo
veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché
anche voi siate in comunione con noi”.
(1 Giovanni 1,1-4)
Carissimi, noi fin d`ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è”.(1 Giovanni 3,2)
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