lezione 1 l’intelligenza emotiva - jeysoft.eu · programma del corso primo modulo un nuovo modo...
TRANSCRIPT
L’INTELLIGENZA
EMOTIVA
Dott.ssa Esposito Malara Grazia
Psicologa-Psicoterapeuta
http://espositomalaragrazia.jimdo.com/
Lezione 1
Programma del corsoPrimo modulo
Un nuovo modo di concepire l’intelligenza
Il potere delle emozioni
Emozione e reazione
Mente razionale e mente emotiva
L’architettura del nostro cervello
Quando le emozioni hanno il sopravvento
Secondo modulo:
QI e intelligenza emotiva
Cos’è l’intelligenza emotiva
Le componenti dell’intelligenza emotiva
L’autoconsapevolezza
L’incapacità di leggere le proprie emozioni
Emozioni consce e inconsce Dott.ssa Esposito Malara Grazia
Psicologa-Psicoterapeuta
espositomalaragrazia.jimdo.com
Terzo modulo
Saper gestire le emozioni
La collera
L’ansia
La depressione
Quarto modulo
Sapersi motivare
La motivazione positiva
Saper resistere agli impulsi
Ansia e motivazione
Buon umore, speranza, ottimismo, esperienza di
flusso
Quinto modulo
L’empatia
L’intelligenza sociale
Dott.ssa Esposito Malara Grazia
Psicologa-Psicoterapeuta
espositomalaragrazia.jimdo.com
Sesto modulo
L’intelligenza emotiva nei bambini
Lo sviluppo emotivo
Il riconoscimento delle emozioni altrui
La competenza emotiva
Educare all’intelligenza emotiva
Alcuni esercizi utili
Programma del corso
Settimo modulo
L’intelligenza emotiva nelle relazioni intime
Uomo e donna, universi diversi?
Comportamenti da evitare
Comportamenti da coltivare
Ottavo modulo
L’intelligenza emotiva in ambito lavorativo
La critica costruttiva/distruttiva
Saper creare un'atmosfera che valorizzi la diversità
Saper lavorare in rete
Misura la tua intelligenza emotiva
Dott.ssa Esposito Malara Grazia
Psicologa-Psicoterapeuta
espositomalaragrazia.jimdo.com
Nono modulo
emozioni e salute
Sistema nervoso e sistema immunitario
Emozioni che fanno ammalare: rabbia, ansia,
depressione
Prendersi cura delle proprie emozioni: il
sostegno sociale, il sostegno psicologico
Programma del corso
Perché i migliori insegnanti non sono quelli piùintelligenti?
Perché bambini con risultati scolastici brillanti crollano nelmomento in cui subentrano difficoltà emotive o familiari?
Perché le nostre scelte più azzeccate non sono statefrutto di attenti ragionamenti quanto piuttosto guidate dalcuore?
PRIMO MODULO
Un nuovo modo di concepire l’intelligenza
L’intelligenza che ci aiuta nelle questioni importanti e
che governa settori decisivi della vita umana è un mix in
cui l’attenzione verso gli altri, la capacità di modulare i propri
sentimenti per non esserne travolti, la tenacia nel perseguire
un obiettivo nonostante i fallimenti e l’autocontrollo hanno un
ruolo determinante.
Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita
Felicità e successo non dipendono dal QI!
Per riuscire nel lavoro e nelle relazioni è necessario
essere dotati di una buona dose di intelligenza emotiva
Cos’è un’emozione?
Reazione affettiva determinata da uno stimolo ambientale
che agisce a tre livelli:
fisiologico
comportamentale
psicologico
In ogni emozione è implicita una tendenza ad agire
Fisiologico: modificazioni fisiche connesse e indotte da
modificazioni di tipo endocrino
Comportamentale: reazioni motorie come il
comportamento di esitamento, di avvicinamento, di
attacco o fuga
Psicologico: ciò che si prova coscientemente
I tre sistemi interagiscono tra di loro
I tre livelli delle emozioni
Emozioni
Primarie Secondarie
Gioia, paura, disgusto, Vergogna, gelosia, orgoglio…
rabbia, tristezza, sorpresa
Dott.ssa Esposito Malara Grazia
Psicologa-Psicoterapeuta
espositomalaragrazia.jimdo.com
Perché le emozioni sono così importanti
per l’uomo?
Perché il solo intelletto, nei momenti più critici della vita
(pericolo, decisioni importanti come matrimonio o
genitorialità) non sarebbe sufficiente
Nelle situazioni di fondamentale importanza l’emozione
conta almeno, se non di più, del pensiero razionale
Le emozioni sono state guide fondamentali che ci
hanno garantito la sopravvivenza
Si sono impresse nel nostro sistema nervoso come
bagaglio comportamentale innato. In questo modo
ci orientano in direzioni che si sono rivelate proficue
per i nostri avi
Quando le emozioni prendono il sopravvento,
l’intelligenza che si misura con il QI non serve a nulla
La nostra valutazione di ogni singolo conflitto personale e
le reazioni che esso suscita in noi derivano non solo dalle
nostre valutazioni razionali o dalla nostra biografia, ma
anche dal nostro lontanissimo passato.
Le conseguenze possono essere catastrofiche
Emozione e reazione
Felicità
Inibizione dei sentimenti negativi e angosciosi e aumento della disponibilità di energia.
Amore
Risveglio del sistema parasimpatico
Risposta di rilassamento” cheinduce uno stato generale dicalma e soddisfazione tale dafacilitare la cooperazione.
Rabbia
Aumento della frequenza
cardiaca, affluenza del sangue
alle mani, “liberazione” di
ormoni, fra cui l'adrenalina
Paura
Flusso di ormoni che mette
l'organismo in uno stato
generale di allerta,
preparandolo all'azione..
Sorpresa
Solleviamo le sopracciglia in
modo tale da avere una visuale
più ampia e raccogliere un
maggior numero di
informazioni sull'evento nuovo
Disgusto
L'espressione facciale del
disgusto è universale e indica
il tentativo di chiudere le
narici colpite da un odore
nocivo o di sputare un cibo
velenoso.
Tristezza
Conseguenza di un evento luttuoso o di una separazione da
qualcuno che ci era particolarmente caro.
Perdita di energia ed entusiasmo nei confronti delle attività
della vita, soprattutto quelle piacevoli. Generalmente quando si
è tristi ci si chiude in se stessi; questo ci da l'opportunità di
elaborare il lutto
Le due menti: razionale ed emotiva
Razionale: consapevolezza, riflessione, ponderatezza nella
valutazione e nella risposta
Emotiva: potenza, impulsività, talvolta illogicità
La mente emotiva è estremamente RAPIDA
Pro: consente di agire subito per mettersi in salvo da una
situazione di pericolo
Contro: risposta imprecisa, si basa sulle primissime
impressioni
Le due menti: razionale ed emotiva
La mente emotiva inoltre:
REAGISCE AL PRESENTE COME SE FOSSE IL PASSATO
E’ CATEGORICA
È AUTO CENTRATA
È ASSOCIATIVA
La mente razionale è PIU’ LENTA
oValuta prima di reagire
oAlcune emozioni complesse, come l'imbarazzo derivano
dai pensieri e seguono una strada più lenta, sviluppandosi
in alcuni secondi o minuti.
o Ma di solito la mente razionale non decide che emozioni
dovremmo avere; ciò che può fare è controllare il corso di
queste reazioni.
Le due menti: razionale ed emotiva
L’architettura del nostro cervello
Il nostro cervello si è evoluto.
Grazie allo sviluppo della neocorteccia
Potenzialità intellettuali moltiplicate
Nelle specie prive di neocorteccia, come i rettili, manca
l'affetto materno per cui i piccoli appena nati devono
nascondersi per non essere divorati dai loro stessi
genitori.
Neocorteccia :
Ci consente di avere una vita emozionale molto
complessa e ricca di sfumature
Ci permette di reagire alle nostre emozioni esibendo
una gamma di risposte di gran lunga più ampia di quanto
non possano fare le altre specie
L’architettura del nostro cervello
Ma quando le emozioni hanno il sopravvento…
La neocorteccia non governa tutta la vita emotiva
Nelle emergenze emozionali e nelle fondamentali
questioni di cuore, essa è sottomessa al sistema limbico.
L’amigdala
Sede delle nostre passioni
Nell’uomo è molto
sviluppata
Serve a valutare il significato
emozionale degli eventi
Funziona come una sorta di centralina di allarme
Se attivata può “sequestrare” gran parte del resto del cervello,
compresa la mente razionale , e cominciare a rispondere
PRIMA della neocorteccia
L’amigdala
Esiste quindi una via di emergenza, che permette
all'amigdala di ricevere alcuni input direttamente dagli
organi di senso e cominciare a rispondere PRIMA che
quegli stessi input siano stati completamente registrati
dalla neocorteccia.
La scorciatoia dal talamo all'amigdala esclude
completamente la neocorteccia.
L’amigdala
Nell'amigdala possono esserci
ricordi e repertori di risposte
che risalgono ai primi anni di
vita e riguardano il rapporto
fra il bambino e chi si prendeva
cura di lui, soprattutto per gli
eventi traumatici.
L’amigdala
N.B. Affinché l'amigdala dichiari lo stato di emergenza è
sufficiente che pochissimi elementi della situazione
presente ricordino quelli di una passata
circostanza pericolosa.
La via diretta presenta un grande vantaggio in termini di
tempo ma questa imprecisione può anche avere
conseguenze negative.
E’ capitato a tutti noi di essere sconvolti al punto da “non
riuscire a pensare”.
Nei bambini una continua sofferenza psicologica può
causare delle carenze nelle capacità intellettuali
compromettendone l'apprendimento
SECONDO MODULO
QI e intelligenza emotiva
QI e intelligenza emotiva sono competenze separate
Sicuramente esiste una relazione fra Q.I. e vita lavorativa
ma esso pare contribuire per solo il 20 per cento ai fattori
che determinano il successo nella vita
I tipi “puri”
L’uomo con alto QI è abile nel regno intellettuale, pieno di
interessi, ambizioso, produttivo, tenace, esigente…
Ma
Distaccato, poco espressivo, freddo, indifferente dal punto
di vista emozionale
La donna con alto QI ha molti interessi intellettuali ed
estetici, un linguaggio ricco e fluente
Ma
Fatica ad esprimere quello ce prova, sente spesso senso
di colpa, vive di rimuginii
Le persone competenti sul piano emozionale sono quelle
che si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita.
Colgono le regole implicite
Adottano atteggiamenti mentali che orientano al successo
Non conducono snervanti battaglie interiori
Gardner e la teoria delle intelligenze multiple
Non esiste una sola intelligenza quantificabile tramite il QI
ma tante intelligenze diverse:
Logico- matematica: Capacità di usare i numeri in maniera
efficace e di saper ragionare bene
Linguistico- verbale: Capacità ad usare le parole in modo
efficace.
o Visuospaziale: sensibilità verso colori, linee, forme, spazi. Include la capacità di visualizzare e rappresentare idee in modo visivo e spaziale.
o Musicale: capacità di percepire, discriminare, ed esprimere forme musicali.
o Cinestetica: abilità nell'uso del proprio corpo e manualità
o Naturalistica: forte legame con la natura
Intrapersonale
permette di accedere alla
conoscenza di sé, dei
propri sentimenti,
discriminandoli e
prendendoli come guida
del proprio
comportamento
Interpersonale
capacità di avere buone
relazioni, di analizzare le
situazioni sociali e di
risolvere i conflitti
INTELLIGENZA PERSONALE
Cos’è l’intelligenza emotiva
“Abilità che permette di percepire ed esprimere le nostre
emozioni, accompagnando e assistendo il pensiero,
rendendoci capaci di regolarle così da favorire il nostro
sviluppo e la nostra crescita intellettiva ed emotiva”
Salovey e Mayer
Goleman, che ha divulgato e ampliato gli studi sull’IE e ha
sottolineato che ognuna delle sue componenti può essere appresa e
sviluppata
Le componenti dell’intelligenza emotiva
1. Conoscenza delle proprie emozioni = autoconsapevolezza;
2. Controllo delle emozioni;
3. Motivazione di sé stessi;
4. Riconoscimento delle emozioni altrui = empatia;
5. Gestione delle relazioni.
Autoconsapevolezza
Capacità di riconoscere un sentimento nel momento in
cui si presenta.
Chi ha una percezione più sicura di ciò che realmente
desidera è facilitato nel prendere decisioni personali
importanti
Controllo delle emozioni
Capacità di controllare i sentimenti in modo che siano
appropriati
Motivazione di sé stessi
Capacità di dominare le emozioni per raggiungere un
obiettivo
Empatia
Capacità di leggere le emozioni degli altri ed entrare in
sintonia con esse.
Gestione delle relazioni
Si tratta di abilità che aumentano la capacità di
leadership e l'efficacia nelle relazioni interpersonali
L’intelligenza emotiva è un insieme di specifiche capacità
che possono essere educate e sviluppate da tutti,
indipendente dall’età, dalla cultura, dalla nazionalità, dal
sesso
L’intelligenza emotiva non è:
Essere sempre “gentili e comprensivi con il prossimo.
Vivere in balia dei propri sentimenti
Una dote delle donne
Qualcosa con cui si nasce o non si nasce
Autoconsapevolezza
Attenzione continua e non critica nei
confronti dei propri stati interiori
Capacità di riconoscere e accettare
quelle emozioni che risiedono nella
parte più fragile e nascosta di noi
Chiave d’accesso alla comprensione
del nostro modo di comportarci e di
relazionarci gli altri
E’ la competenza emozionale
fondamentale sulla quale si basano tutte
le altre
Gli autoconsapevoli sono coloro i quali
sanno riconoscere immediatamente i
propri stati d'animo.
In genere stanno psicologicamente
benne e hanno una visione positiva della
vita.
I sopraffatti sono le personeche si lasciano sommergeredalle proprie emozioni cheprendono il sopravvento sullaloro mente impedendo ilpensiero.
I rassegnati hanno le ideeabbastanza chiare su ciò cheprovano ma non sono ingrado di modificare i proprisentimenti, li accettano perquello che sono.
Implicati i circuiti prefrontali per entrare in sintonia con le
proprie emozioni, ciò suggerisce che, per ragioni
neurologiche, alcuni di noi siano maggiormente
autoconsapevoli
L’autoconsapevolezza si può sviluppare con la psicoterapia
Autoconsapevoli
L’incapacità di leggere le proprie emozioni
Alessitimia = “mancanza di parole per le emozioni”
Marcata difficoltà nel riconoscere, esplorare ed esprimere ipropri vissuti interiori
1) difficoltà nell’identificare i sentimenti e nel distinguerlidalle sensazioni corporee;
2) difficoltà nel descrivere agli altri i propri sentimenti;
3) immaginazione limitata
4) stile cognitivo orientato all’esterno
Difficoltà a discriminare fra
emozioni diverse ma anche fra
emozioni e sensazioni fisiche.
Le persone alessitimiche talvolta
lamentano fastidi non ben definiti
come mal di stomaco, palpitazioni,
sudorazione, vertigini, che non
trovano spiegazioni organiche.
Alessitimia
Minore qualità della vita psicosociale
Fattore predisponente all’insorgenza di sintomi
depressivi
Relazioni abbastanza chiara con i disturbi d’ansia.
Quando qualcosa o qualcuno stimola un'emozione
sconcerto e disagio
Talvolta reazioni improvvise ed eccessive
Alessitimia
Dare un nome a qualcosa riduce
la forza e l’impero della
reazione emozionale
Quando i pensieri e le emozioni
lavorano insieme ci si può
autoregolare rispetto ai propri
sentimenti e a ridurre la
risposta reattiva
Quando i pensieri e le emozioni lavorano
insieme
Possibile causa: interruzione delle
connessioni fra il sistema limbico
e la neocorteccia, soprattutto a
livello dei centri del linguaggio,
forse a causa di traumi o forti
stress.
Cause dell’alessitimia
La "mancanza" di consapevolezza sui sentimenti può
rivelarsi disastrosa quando si devono soppesare decisioni
importanti, decisioni in cui la razionalità non basta.
Emozioni cosce e inconsce
Gran parte della vita emotiva è
inconscia.
I sentimenti che ci scuotono non
sempre oltrepassano la
soglia della consapevolezza
Le emozioni inconsce hanno
un impatto potente sul
nostro modo di percepire e
reagire.
o Possono essere fonte di
disagio e sofferenza
o Possono condizionarci
senza che ce ne accorgiamo
TERZO MODULO
Capacità di controllare, gestire e orientare le proprie
emozioni affinché la loro espressione risulti adeguata e
faciliti il compito in corso invece di interferire.
Non significa:
soppressione,
evitare quelle negative
Controllo delle emozioni
Importante: appropriatezza delle emozioni
proporzionate alla circostanza equilibrio
i sentimenti estremi minacciano la nostra stabilità
L’equilibrio
Non possiamo decidere quale e quando provare un’
emozione, ma possiamo imparare gestirla
Possiamo imparare a trattare le emozioni quali ad
esempio l’ansia, la collera e la tristezza indirizzandole in
senso produttivo
Imparare a gestire le emozioni
La rabbia
Basi neurobiologiche
Amigdala Neocorteccia
improvvisa fredda
PERCEZIONE DI ESSERE IN PERICOLO
rilascio delle catecolamine
onda rapida ed episodica di energia che dura qualcheminuto, preparando l'organismo a un combattimento o auna fuga veloce, a seconda del modo in cui il cervellogiudica la situazione.
Questo eccitamento corticosurrenale
può durare per ore e giorni, con
l'effetto di mantenere il cervello
emozionale in uno stato di
particolare attivazione.
Condizione di fondo che predispone all'azione e che
dura molto più a lungo
La rabbia
La rabbia…
Può portare a un’escalation pericolosa può ispirare e
facilitare l’aggressività.
Gli stress di qualunque tipo creano uno stato generale di
attivazione abbassando così la soglia necessaria per
innescarla.
Che fare?
o Soffermarsi sui pensieri che la alimentano mettendoli in
discussione.
o Metterli in dubbio trovando altre possibili spiegazioni
può funzionare se fatto prima che la rabbia si sia
tramutata in una vera e propria furia.
o Tentare di “raffreddarsi”,in un ambiente nel quale ci siano
scarse probabilità di imbattersi in altri fattori che possano
stimolare l'ira.
o Le distrazioni (guardare un film, leggere, concentrarsi su
un’attività) aiutano a calmarsi
o Dare libero sfogo alla rabbia, contrariamente a quanto si
crede, è uno dei modi peggiori per raffreddarla
Che fare?
L’ansia
Il nostro rapporto con il mondo non è diretto ma passa attraverso la nostra mente
Noi filtriamo la realtà
Educazione
Esempio Convinzioni
Stereotipi
Esperienze
Aspetti inconsci
«La percezione è il prodotto dell'incontro
dell'oggetto con l'autoimmagine del soggetto e le
sue emozioni.»
Patanjali, Yoga Sutra, IV, 23
(III sec. a.C)
Appartiene alla nostra esperienza di vita quotidiana e rappresenta un meccanismo di allertadell’organismo.
Quando è adeguata alle caratteristiche delle varie situazioni come intensità e come durata, è utile per modulare la risposta agli stimoli esterni.
finché l’ansia ha un ruolo positivo, ossia stimola un tipo di
riflessione costruttiva, è utile
serve a fissare l'attenzione sulla minaccia, costringendo la
mente a ignorare temporaneamente qualunque altra cosa
in modo da isolare ciò che potrebbe andare male e
escogitare un modo per controllarla
L’ansia quindi è considerata patologica se è :
inappropriata per entità e durata nel tempo rispetto al
motivo
pervasiva
provoca eccessivo disagio e una compromissione della
vita quotidiana.
L’ansia
sensazione di soffocamento
sensazione di“nodo alla gola”
bocca asciutta
vertigini
brividi o vampate di calore
palpitazioni, dolore toracico
sudorazione o mani fredde e bagnate
nausea, diarrea o altri disturbi addominali
nervosismo
incapacità a rilassarsi
irritabilità e irrequietezza
difficoltà di concentrazione
sensazione di “testa vuota”
insonnia
atteggiamento apprensivo
paura di morire, di perdere il controllo, di non riuscire ad affrontare le situazioni
L’ansia
Periodo preciso di intensa paura o disagio accompagnato da una serie di sintomi
Ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l'apice(in genere meno di 10 minuti), ed è accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente
La paura è uno stato straordinario di allarme, circoscritto
alle situazioni straordinarie di aggressione
Quando diventa cronica è patologica perché,
fortunatamente, non siamo sempre sotto aggressione.
La paura
La razionalità c’entra poco
Inutile cercare di tranquillizzare chi soffre d’ansia con
considerazioni e argomentazioni che si concentrano sul
“problema
Esempio : paura di prendere l’aereo.
La paura
Strategie utili:
Allenare l'autoconsapevolezza al fine di riconoscere quanto
prima le cause che innescano la preoccupazione.
Si può imparare a monitorare gli stimoli che inducono a
mettersi in allerta.
Tecniche di rilassamento
Domandarsi
E’ molto probabile che l'evento temuto si verifichi?
Si possono prendere delle misure efficaci al riguardo?
E' veramente utile soffermarsi sui pensieri ansiosi?
NB: Quando si permette che un pensiero molesto si
ripeta all'infinito senza metterlo in discussione, a poco a
poco il suo potere persuasivo aumenta
La paura
La depressione
Ognuno di noi conosce la tristezza, la malinconia, la
demoralizzazione. In genere sono emozioni che si provano
a seguito di eventi spiacevoli
Non è opportuno sfuggire a qualsiasi tipo di tristezza;
anch'essa, ha i suoi aspetti positivi
La depressione è un'alterazione del tono dell'umore
caratterizzata da un senso di tristezza continuo e
pervasivo, mancanza di fiducia nel futuro e nelle proprie
possibilità e certezza che nessuno ci potrà aiutare.
La depressione
Come distinguere un periodo difficile da una situazioneche richiede necessariamente l’intervento di unospecialista?
Possono guidarci tre criteri:
L’esistenza o meno di una “motivazione”.
La durata della depressione.
La gravità e la compromissione della vita quotidianadella persona
Le donne sono colpite da Depressione Maggiore in
numero doppio rispetto agli uomini.
Gli uomini tendono ad affogare la propria depressione
nell'alcol, e vanno soggetti all'etilismo in misura doppia
rispetto alle donne.
La depressione maggiore può colpire ad ogni età anche
nella fanciullezza, nella gioventù e nell’età adulta
Problema fortemente
influenzato da fattori
genetici e biologici
I figli di persone con
problemi depressivi anche
se adottati fin dalla prima
infanzia presentano un
rischio di depressione 3
volte più elevato rispetto
ai figli della famiglia
adottante
La preoccupazione può assumere forme diverse, tutte
concentrate su alcuni aspetti della depressione stessa
Solitamente nessuna di queste riflessioni è accompagnata
da un'azione concreta volta a risolvere il problema.
Strategie utili
Mettere in discussione i
pensieri oggetto delle
ruminazioni e escogitare
alternative più positive.
Ginnastica aerobica
No tecniche di rilassamento
Programmare ad hoc
eventi piacevoli che
distraggano.
No all’uso del cibo o dell'alcol come antidoti: il troppo
mangiare scatena sensi di colpa; l'alcol ha un effetto
depressivo sul sistema nervoso centrale
Prepararsi un piccolo trionfo o un facile successo
Tutto quanto contribuisce a migliorare l'immagine di sé
ha un effetto rasserenante, anche se si tratta solo di
vestirsi bene o di truccarsi.
“Reinquadramento cognitivo", ossia il cercare di
considerare la situazione in modo diverso.
Suggerimento per parenti e
amici: evitate di spingere ad
avere più volontà. La sua
mancanza è parte integrante
della sintomatologia
depressiva.
Meglio sostenere e
indirizzare verso un aiuto
specialistico.
QUARTO MODULO
Sapersi motivare
Motivazione: energia che spinge ad iniziare il percorso
verso i propri obiettivi.
Due funzioni:
•attivare e orientare comportamenti specifici.
•componente direzionale di orientamento.
Biologica vs psicologica
Intrinseca:
si ha quando ci si impegna in un'attività perché la trova stimolante e gratificante di per sé
Estrinseca:
si ha quando ci si impegna in un'attività per scopi che sono estrinseci all'attività stessa, quali, ad esempio, ricevere complimenti,
denaro, riconoscimento, voti positivi.
Piramide dei bisogni fondamentali di Maslow
La motivazione “positiva”
Ha un potere enorme
Quali pensieri facciamo e quali
emozioni proviamo quando
facciamo qualcosa che ci piace?
Errori, fatiche, rinunce passano
in secondo piano
Grandi atleti, musicisti, scacchisti
Capacità di automotivarsi
Capacità di sostenere pesanti programmi di studio e allenamento
Esempio della cultura asiatica: l’impegno è
la chiave del successo
motivazione e perseveranza maggiori
Le emozioni ..definiscono i limiti della nostra capacità di
usare le nostre abilità mentali innate, e quindi, più di esse,
determinano il nostro successo nella vita
D. Goleman
Saper resistere agli impulsi
Il Test delle caramelle:
una caramella subito o due dopo?
Studio di Mischel negli anni Sessanta su bambini seguitidall'età di quattro anni fino al conseguimento del diplomadi scuola media superiore
Alcuni riuscirono ad aspettare, altri presero la caramellaimpulsivamente.
Test delle caramelle potere diagnostico notevole:
Bambini che all'età di quattro anni avevano resistito alla
tentazione, da adolescenti dimostravano di possedere una
maggiore competenza sociale.
Erano inoltre capaci di rinviare la gratificazione per
raggiungere i loro obiettivi.
Saper resistere agli impulsi
Bambini che all'età di quattro
anni non avevano resistito alla
tentazione, da adolescenti
dimostravano meno capacità
sociali e di rinviare la
gratificazione
La capacità di frenare i propri impulsi è alla base di
moltissimi sforzi dell'adulto
Ciò che emerge già nei primi stadi di crescita, con gli anni
si sviluppa in una gamma ampia di competenze nella sfera
emotiva e sociale.
Saper resistere agli impulsi
La capacità di rinviare la gratificazione contribuisce in modo
importante e indipendente dallo stesso Q.I. al potenziale
intellettuale dell'individuo
D.Goleman
Ansia e motivazione
Due tipi di studenti ansiosi:
A. Quelli ai quali l’ansia fa bene e aumenta la
motivazione
B. Quelli ai quali l’ansia fa male perché li blocca
Il Rapporto fra ansia e prestazione si può
rappresentare con una curva a U rovesciata
Il picco della U corrisponde al rapporto ottimale Un
Il primo ramo della U produce una motivazione
troppo scarsa per impegnarsi Un'ansia esagerata
produce un blocco
Il buon umore
Aumenta la capacità di pensare in modo flessibile e
aperto
Aumenta la capacità di cogliere nessi
Aumenta la capacità di trovare soluzioni creative
La memoria è una funzione specifica per ogni stato:
quando siamo di buon umore ricordiamo un maggior
numero di eventi positivi rischio
cattivo umore orienta la memoria in una direzione
negativa prudenza
Il buon umore
Speranza
“convinzione di avere sia la volontà che i mezzi per
raggiungere i propri obiettivi, quali che siano”
Snyder
Chi sa sperare possiede:
o capacità di automotivarsi
o sensazione di avere le risorse necessarie
o abilità di rassicurare se stessi nei momenti difficili
flessibilità
o capacità di dividere un compito in tanti più piccoli e
maneggevoli
Ottimismo
Anch’esso è fonte di
numerosi vantaggi
Gli ottimismi attribuiscono
il fallimento a elementi
modificabili, non si danno
colpe perciò vi reagiscono
meglio
Ottimisti: qualcosa a cui
si può rimediare
Insuccesso
Pessimisti: qualcosa a cui non si può rimediare perché
deriva da una propria carenza
E’ fondamentale la capacità di reagire emozionalmente
alle sconfitte e ai rifiuti
Successo
La "forma mentis" positiva o negativa può dipendere dal
temperamento innato, ma può essere modificata
dall'esperienza.
L'ottimismo e la speranza possono essere appresi.
Ottimismo e Speranza
Lo stato di flusso
Stato in cui la persona è così assorbita da ciò che sta
facendo da dimenticare completamente le preoccupazioni
del quotidiano e la preoccupazione di fare bene
Nello stato di flusso la prestazione è al massimo livello
FLUSSO
ATTENZIONE
RILASSATA
PIACERE
CONCENTRAZIONE
o Stato privo di interferenze
emotive
o Impressione che ciò che sta
facendo sia semplice
o Richiede minor attivazione
corticale
Prerequisito per ottenere l’eccellenza in un mestiere e fare
bene a scuola
insegnare ai bambini dando loro una motivazione interiore,
usando gli stati mentali positivi per attrarli verso
l'apprendimento negli ambiti in cui essi possono dare il
meglio
Mettere in pratica la teoria delle intelligenze multiple di
Gardner:
• Identificare il profilo di competenze naturali del bambino
• Fare leva sui suoi punti di forza e puntellare i suoi lati
deboli
• Utilizzare tecniche di presentazione adatte al profilo di
apprendimento del piccolo
Il raggiungimento dell'eccellenza in una qualunque capacità
o campo di conoscenze dovrebbe avvenire in modo
naturale, quando il bambino viene attratto nelle aree che
suscitano spontaneamente il suo interesse
QUINTO MODULO
L’empatia
Dal greco pathein che significa patire, soffrire
Si riferisce di solito ad una limitata partecipazione di come
l’oggetto, l’altro, sente o esperisce un evento
Competenza sociale in grado d’aiutarci nella costruzione
di una vita relazionale ricca ed emotivamente
soddisfacente
capacità di immedesimarsi in un’altra persona, di calarsi
nei suoi pensieri e stati d’animo al di là della comunicazione
esplicita, rispettandone la dignità e trattenendosi
dall’esprimere giudizi di valore
Si basa sull'autoconsapevolezza
Chi è aperto e abile nel leggere le proprie emozioni, lo
sarà anche nel leggere i sentimenti altrui
Questa capacità entra in gioco in
moltissime situazioni, da quelle
personali a quelle lavorative.
Le emozioni talvolta vengono
verbalizzate ma più spesso esse
sono espresse attraverso canali di
comunicazione non verbale
Mente razionale: parola
Mente emotiva: non verbale
Come si sviluppa l’empatia?
E’ possibile rintracciare il “germe” dell'empatia fin nella
prima infanzia. Esempio: neonati sono turbati dal pianto di
un altro bambino
Secondo Stern i ripetuti scambi che hanno luogo fra
genitori e figli costituiscono i fondamenti della vita
emotiva del bambino. I più critici sono quelli che
consentono al bambino di sapere che le sue emozioni
incontrano l'empatia dell'altro
Attraverso la sintonizzazione le madri comunicano ai figli
di percepire i loro sentimenti. I piccoli gesti finalizzati a
entrare in sintonia con il proprio bambino danno a
quest'ultimo la sensazione rassicurante di essere
emotivamente collegato alla madre.
“Un bambino gioca tranquillo per conto suo e
improvvisamente gli capita di mettere un tassello del
puzzle sul posto giusto, cosa che gli procura un vivo
piacere. Egli si volta verso la madre e il suo viso si apre ad
un largo sorriso che poi, lentamente, svanisce. La madre, a
questo, risponde con un’espressione vocale che presenta
lo stesso andamento prima crescente e poi decrescente:
l’espressione vocale ricalca il comportamento facciale del
bambino, ma in un’altra dimensione.”
(Stern, 1989)
La non sintonizzazione
La trascuratezza emozionale sembra smorzare l’empatia.
Nei casi di violenze psicologiche intense e prolungate al
contrario i bambini diventano ipersensibili alle emozioni
degli altri sviluppando una preoccupazione eccessiva e
ossessiva.
Empatia e moralità
Le radici della moralità sono da ricercarsi nell'empatia
la capacità di provare un affetto empatico e condividere
la pena di una persona che soffre, induce la gente a
seguire certi principi morali.
Due anni: iniziano a rendersi conto che i sentimenti
degli altri sono diversi dai propri diventano più sensibili
ai segnali che rivelano emozioni altrui
Fine dell’infanzia:
comprensione della
sofferenza anche al di là
della situazione
contingente
L’empatia si sviluppa gradualmente…
La mancanza di empatia
Alcuni studi rivelano
un’anomalia fisiologica in molti
di questi soggetti, che
regolarmente picchiano le
proprie mogli: essi lo fanno in
uno stato mentale freddo e
calcolatore, e non perché in
preda alla furia
NB: anche se in certi tipi di criminalità sono in gioco dei
meccanismi biologici ciò non significa che tutti i criminali
abbiano dei problemi biologici, né che ci sia una sorta di
marker biologico del crimine
Mancanza di empatia va considerata insieme a molti altri
fattori.
La mancanza di empatia
L’intelligenza sociale
E’ una capacità emozionale fondamentale nelle relazioni
interpersonali poiché ci consente di conoscere i
sentimenti dell'altro e di agire in modo da modificarli.
Comprende anche la capacità di comunicare apertamente,
di cooperare, di ascoltare, di valutare il punto di vista
dell’altro e di esprimere il proprio pensiero in modo
chiaro e assertivo.
Esprimere le emozioni
Capacità di esprimere le emozioni
Esistono norme di espressione che si differenziano da una
cultura ad un’altra
Minimizzare
Esagerare
Sostituire
Le norme di espressione vengono apprese molto
presto, a partire dalla prima infanzia attraverso:
Istruzioni esplicite
Esempio
Esprimere le emozioni
Le norme d’espressione
costituiscono la base per un
comportamento sociale
appropriato
Esprimere le emozioni
Studi dimostrano che una persona che osserva il viso di qualcuno che sorride o esprime collera, con la sua faccia riproduce quello stesso stato d'animo attraverso leggeri cambiamenti della muscolatura mimica.
Quando due persone interagiscono, lo stato d'animo viene trasferito dall'individuo che esprime i sentimenti in modo più efficace, a quello più passivo.
Le emozioni possono influenzare gli altri:
Coordinazione degli stati d'animo tra i partner. La
sincronia riflette profondità di legame fra i partner
Gli individui incapaci di
ricevere o trasmettere
emozioni sono destinati a
relazioni problematiche
Versione adulta dell’empatia
Le componenti dell’intelligenza sociale
1) "Capacità di organizzare i
gruppi"
2) "Capacità di negoziare
soluzioni“
3) "Capacità di stabilire
legami personali"
4) "Capacità d'analisi della
situazione sociale"
1. è molto abile nel leggere le reazioni dell’altro e i loro
sentimenti, sa fare da guida e da organizzatore, e riesce
mediare nei conflitti.
2. risulta piacevole e diffonde intorno a sé il buon umore e
l’energia.
Queste capacità interpersonali si basano su altre
intelligenze emotive.
Chi ha queste capacità
Rovescio della medaglia: laddove queste capacità
interpersonali non siano bilanciate da un'approfondita e
realistica percezione delle proprie esigenze emotive, esse
possono portare a un successo sociale privo di reale
significato
Chi sa usare in modo davvero efficace le proprie abilità
sociali non ha bisogno di mentire.
Ha la capacità di essere autentico e di agire in armonia
con i propri sentimenti e i propri valori più
profondi,indipendentemente da quelle che potranno
essere le conseguenze
Chi ha queste capacità
La carenza di abilità sociali
Causa disagio
“Dissemia” (dal greco "dys",
che indica difficoltà, e "semes",
per “segnale”)
Sembra riguardare un bambino
su dieci
scarsa percezione dello spazio
personale
scarsa capacità di interpretare
o di usare il linguaggio del
corpo
scarso senso della prosodia
La carenza di abilità sociali
Ricerche finalizzate a individuare i bambini socialmente
incompetenti
Carenti nell’interazione faccia a faccia, visti come “strani”
dagli altri bambini.
La carenza di abilità sociali
“I bambini che non sanno interpretare o esprimere le emozioni
si sentono perennemente frustrati. Essenzialmente, non
capiscono che cosa sta accadendo. Qualunque cosa tu stia
facendo, la comunicazione non verbale è come un
accompagnamento costante; non puoi smettere di mostrare
l'espressione del tuo volto o la tua gestualità, né puoi nascondere
il tono di voce. Se compi degli errori nell'invio dei messaggi
emozionali, ti rendi conto che la gente reagirà a te sempre in
modo strano, ti rimproverano e tu non sai perché. Se pensi di
dare un'impressione di felicità ma in realtà sembri agitato o in
collera, gli altri bambini se la prenderanno con te, e tu non
capirai perché.
Conseguenze sul piano
sociale
Conseguenze
sull’apprendimento
Perché oggi l’intelligenza emotiva e sociale è
così importante?
• Oggi siamo in uno stato di apprendimento e di
adattamento continuo
• Le competenze tecniche oggi sono importanti e
necessarie, ma non più sufficienti.
• Oggi l'incompetenza emotivo - sociale, anche in presenza
di un alto Q I può significare fallimento e isolamento
sociale.
SESTO MODULO
L’intelligenza emotiva nei bambini
Lo sviluppo emotivo
Teoria differenziale: il neonato possiede fin dall’inizio un
certo numero di emozioni fondamentali e differenziate
Esempi:
gioia
tristezza
disgusto
paura
Le emozioni, nelle prime fasi di
vita, si manifestano quasi
esclusivamente sul piano
fisiologico, e hanno:
Valore di sopravvivenza
Funzione regolatrice
Pattern genetico
Primo e secondo mese: il
bambino esprime le emozioni
negative e positive principalmente
per comunicare i propri bisogni.
Non sono forme intenzionali di
comunicazione.
Terzo mese: il bambino comincia
a indirizzare verso persone e cose
la propria attenzione
Dal nono mese: acquisizione di una maggiore
consapevolezza di sé e dell’ambiente che lo circonda.
Iniziano a emergere emozioni più complesse come la colpa.
Esse dipendono dalla cultura, dalle aspettative sociali e
dalle norme di comportamento
Dal secondo anno imparano a mostrare ciò che provano,
anche a nascondere e esagerare
Il riconoscimento delle emozioni altrui
Richiede di saper distinguere e differenziare le espressioni
A 10 settimane il bambino reagisce appropriatamente a
tre diverse espressioni facciali: gioia, tristezza e collera
Tra i 4 e i 7 mesi il bambino distingue le variazioni di
espressione emotive in fotografia
Con lo sviluppo il bambino impara ad
utilizzare le espressioni della madre
al fine di affrontare situazioni di vita
che lo spaventano.
Esperimento del Precipizio
Visivo
Interpretare le emozioni
Riferimento sociale
l bambino cerca i segnali della persona di
riferimento prima di agire per valutare la situazione,
soprattutto quando essa è nuova oppure ambigua .
Considera persone di riferimento soltanto gli adulti
per lui significativi.
Interpretare le emozioni
14 mesi: capace di chiedere ma anche di dare conforto a
fratelli e amici in difficoltà.
Dal secondo anno: in grado di prevedere le reazioni
emotive
4 anni impara a regolare volontariamente le proprie
emozioni adeguandole alle situazioni sociali
4-5 anni, i bambini iniziano a
comprendere che gli altri
possono avere pensieri ed
emozioni diverse dalle proprie
7-8 comprendono che è
possibile provare emozioni
contrastanti.
gli scambi emotivi che si
stabiliscono con il caregiver
sono determinanti per lo
sviluppo del bambino.
Egli apprende dagli adulti di riferimento quali sono
le condotte emotive appropriate alla situazione e i
modi appropriati per esprimerle, affrontarle o
modificarle
La competenza emotiva
Essa comprende:
l’espressione
la comprensione
la regolazione delle emozioni in sé e negli altri
Tre modi diversi attraverso i quali il bambino apprende le
convenzioni sociali:
Come si imparano le regole di espressione?
Educazione
Imitazione
Apprendimento
contingente
consapevolezza che esse costituiscono stati mentali
interni che motivano e indirizzano le azioni individuali
durante gli scambi sociali.
“teoria della mente emotiva”: conoscenza consapevole
che il bambino possiede delle emozioni come stati interni.
Comprensione delle emozioni
regolazione delle emozioni: capacità di modulare e
regolare gli stati emotivi a seconda del contesto
•Inizialmente è l’adulto a stabilire le regole
•Influenzata da diversi fattori
Comprensione delle emozioni
I genitori educano emotivamente in propri figli soprattutto
con l’esempio e il modello che offrono loro mostrando
come gestiscono la propria vita emotiva.
Il modo in cui i genitori
trattano le emozioni dei figli
ha una grandissima influenza.
Comprensione delle emozioni
Educare all’intelligenza emotiva
Le attuali ricerche in campo educativo, psicologico , in
generale,dimostrano i benefici dei programmi di
apprendimento socio-emozionale a partire dalla scuola
dell’infanzia fino all’adolescenza.
L’IE pare avere un’influenza importante come mediatore
nei risultati scolastici positivi.
I benefici dell’intelligenza emotiva si riscontrano a partire
dalla scuola dell’infanzia
Migliorare le competenze personali e sociali
Ridurre i comportamenti socialmente a rischio e
l’aggressività
Ridurre i problemi disciplinari gravi e le sospensioni
scolastiche
Aumentare l’ accettazione nel gruppo
Migliorare la partecipazione (frequenza) scolastica
Aumentare la media voto
Educare all’intelligenza emotiva
Gli interventi di questo tipo
aumentano il coinvolgimento
e creano un clima di serenità,
accettazione e rispetto.
Importanza del contesto
I dati italiani indicano che i minorenni stanno avviandosi
all’età adulta con grosse carenze relative
all’AUTOCONTROLLO, alla capacità di gestire la propria
COLLERA e all’EMPATIA.
Altre ricerche condotte a livello mondiale hanno
mostrato la tendenza, nell’attuale generazione di bambini,
di un maggior numero di problemi emozionali rispetto a
quella precedente
L’importanza dell’educare all’intelligenza
emotiva
OMS
«Con il termine “Skills for life” (o life skills) s’intendono tutte
quelle skills (abilità, competenze) che è necessario apprendere
per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i
problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana,
rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità.
La mancanza di tali skills socio-emotive può causare, in
particolare nei giovani l’instaurarsi di comportamenti negativi e
a rischio»
L’importanza dell’educare all’intelligenza
emotiva
Consapevolezza di sé: conoscere i propri punti forti e deboli
Gestione delle emozioni: essere consapevoli della loro influenza sulcomportamento
Gestione dello stress: conoscere e controllare le fonti di tensione
Senso critico: analizzare informazioni ed esperienze in modooggettivo
Decision making: decidere in modo consapevole e costruttivo
Problem solving: affrontare e risolvere i problemi
Creatività: generare idee originali, utili per le decisioni e le soluzioninecessarie
Comunicazione efficace: esprimersi in modo efficace e congruo
Capacità di relazioni interpersonali: creare e mantenere relazionisoddisfacenti
Empatia: immedesimarsi negli altri; saper offrire sostegno a che habisogno di cure
Alcune attività utili
L’orologio delle emozioni
Disegnare le emozioni
Alcune attività utili
Sono
felice/arrabiato/triste …
quando …
Alcune attività utili
Il mimo delle emozioni
Alcune attività utili
Le fotografie
emotive
Alcune attività utili
La torta delle emozioni
Alcune attività utili
Bridging, cioè il fare esempi, è un’abilità che richiede una
buona capacità di astrazione, aiuta il bambino a
fare collegamenti tra episodi ed è alla base
dellageneralizzazione
Iniziamo noi a mostrare le possibilità al bambino
Alcune attività utili
Storie/fiabe da commentare
Alcune attività utili
SETTIMO MODULO
L’intelligenza emotiva nelle relazioni intime
Uomo e donna: universi diversi?
Diminuzione di stereotipi e pressioni sociali circa il
matrimonio
Fondamentale per la durata è un buon vincolo emotivo
fra i coniugi
Studiati i comportamenti emotivamente sbagliati che
possono logorarlo
Due diverse realtà
emozionali dei partner le
cui radici sono rintracciabili
fin nell'infanzia.
Gli universi maschili e
femminili rimangono
separati fino ai primi flirt
dell'adolescenza.
Uomo e donna
Insegnamenti molto diversi sulla vita
emotiva
I genitori parlano di emozioni più con le figlie femmine
che con i figli maschi
Le mamme, quando giocano con i loro bambini molto
piccoli mostrano una gamma di emozioni più ampia alle
femmine che non ai maschi e con loro ne parlano più
dettagliatamente.
Diverso modo di reagire
all’infortunio di un amico/a
nei gruppi maschili o
femminili
Uomo e donna
Le differenze alimentano capacità diverse
Femmine: brave a leggere segnali emozionali verbali e
non verbali come pure a esprimere e a comunicare i
propri sentimenti
Maschi: bravi a minimizzare le emozioni che hanno a
che fare con la vulnerabilità, il senso di colpa e la paura
Uomo e donna
Aspettative e educazione molto diverse
Femmine: fondamentale la percezione
di avere una buona comunicazione
Maschi: sufficiente fare cose insieme
Uomo e donna
Femmine: esplicite, facilmente dicono quello che non va
Maschi: più restii a parlare e più ottimisti circa
l’andamento della coppia. Fatica a leggere i segnali della
partner
Uomo e donna
le differenze di cui abbiamo
parlato hanno grosse
implicazioni
Uomo e donna
Comportamenti distruttivi
Criticare l’altro
Provoca in chi la riceve
sentimenti di vergogna e di colpa,
oltre alla sensazione di non
essere amato - tutte percezioni
che scateneranno con maggiori
probabilità una reazione
difensiva, e non un reale
tentativo di migliorare le cose
Disprezzare
Si può esprimere attraverso
le parole o con i gesti.
Talvolta si unisce alla rabbia.
Ha un impatto fortissimo
sull’altro
Comportamenti distruttivi
Gottman: se in una coppia
il marito mostra
regolarmente disprezzo, la
moglie andrà più soggetta a
problemi di salute
Comportamenti distruttivi
NB: l'esibizione
occasionale di disprezzo
non compromette una
relazione.
Se è intensa e prolungata
però agisce come fattore
di rischio.
Comportamenti distruttivi
E’ l'ultima difesa
Compare soprattutto nei matrimoni che vanno verso la
crisi
E’ devastante per la salute di una relazione: esclude ogni
possibilità di riconciliarsi
Fare ostruzionismo
Gli uomini sono
più propensi
all’ostruzionismo,
le donne alla
critica
Fare ostruzionismo
Beck, esistono assunti su se stessi e gli altri, che fanno da
“rumore di fondo”.
Essi riflettono i nostri più profondi atteggiamenti emotivi.
Una volta che essi diventano automatici, sono tali da
autoconfermarsi:
I pensieri automatici distruttivi
Attenzione:
sono molto potenti!
I pensieri automatici distruttivi
Partner percepito come in difetto per e stesso
Collera, disprezzo, convinzione di non poter modificare le
cose, atteggiamento estremista
Avere un atteggiamento pessimista
Altri
Cancellazione.
Distorsione
Generalizzazione Finzione
Acting out
Comportamenti distruttivi
Comportamenti costruttivi
Tenere in considerazione
le differenze
Uomini: non evitate il
conflitto!
Donne: non attaccate i vostri
mariti!
Comportamenti costruttivi
Ascoltare il nostro interlocutore e sottolineare tutto ciò
con cui siamo d'accordo
Riassumere i pensieri, sentimenti e punti di vista
dell'interlocutore, prima di esprimere i nostri
Comportamenti costruttivi
Formulare delle richieste
specifiche
Riconoscere i propri errori e
scusarsene
Comportamenti costruttivi
Rimanere focalizzati sui
nostri veri obiettivi nel
breve e lungo periodo
Concentrarsi su obiettivi
positivi per il presente ed il
futuro
Comportamenti costruttivi
come possiamo trovare una soluzione che possa soddisfare
entrambi?
Cambiare il modo di concepire il conflitto
Durante una lite la capacità
di ascoltare, pensare ed
esprimersi con lucidità si
perde. calmarsi è un passo
fondamentale, per fare
progressi nella risoluzione
della disputa.
Imparare a calmarsi
Monitorare tali pensieri e richiamare alla mente
episodi che li mettano in discussione
Mettere in dubbio i pensieri automatici
tutto/nulla
Ripetere con le proprie
parole, cercando di cogliere
non solo il pensiero ma
anche i sentimenti che
l'accompagnano.
Rispecchiare l’altro
Ginott: per fare una protesta usare la formula:
“Quando hai fatto X, mi hai fatto sentire Y; avrei preferito
che avessi fatto Z”
Usare la tecnica x e y
Durante una lite è
difficilissimo ragionare,
pertanto è necessario far
diventare queste tecniche
automatiche allenandosi
E’ utile fare esercizio!
OTTAVO MODULO
L’intelligenza emotiva sul lavoro
Oggi vengono sempre più spesso richiesta abilità non
prettamente tecniche quanto piuttosto emotive e
relazionali
A livello aziendale, oggi la mancanza di intelligenza
emotiva provoca maggiori costi
Saper guidare verso obiettivi comuni
Saper cogliere e gestire le relazioni tra persone e gruppi
Nuovo modo di concepire la leadership
innescare sentimenti positivi nelle
persone che gestiscono
creare risonanza
evitare il diffondersi di emozioni
tossiche, che generano dissonanza
è colui al quale gli altri guardano per
essere rassicurati e guidati
Il compito del leader
Applicazioni
saper formulare una critica in modo costruttivo
saper creare un'atmosfera che valorizzi la diversità
saper lavorare in rete
Nuovo modo di concepire la leadership
E’ fatta persona, non al suo specifico operato.
Si accompagna a manifestazioni di disistima e cinismo
Conseguenza: induce l’altro a chiudersi, a mettersi sulla
difensiva
Critica scorretta
Si concentra su ciò che la
persona ha fatto e potrebbe fare,
non sulla sua personalità.
Motiva, perché non attribuita a
dei tratti di personalità
immodificabili
Critica costruttiva
Per chi la dà:
1. Essere specifici
2. Offrire una soluzione
3. Essere presenti
4. Essere sensibili
Suggerimenti (Levinson)
Per chi la riceve:
1. E’ un indicazione, non un
attacco
2. Assumiti le tue responsabilità
3. Se ne hai bisogno, chiedi una
pausa
Suggerimenti (Levinson)
Saper creare un'atmosfera che valorizzi la
diversità
I pregiudizi sono inevitabili e duri a morire
Quello che possiamo fare sicuramente è :
prendere posizione contro di essi, scoraggiarli e
criticarli apertamente
mettersi nei panni di chi riceve la discriminazione
Saper lavorare in rete
E’ fondamentale l’armonia all’interno di un gruppo
Se c’è esso lavorerà meglio e sarà più produttivo,
indipendentemente dalle singole capacità dei membri.
I gruppi caratterizzati da più attrito, invece, erano molto
meno abili nel trarre vantaggio dalla presenza di membri
molto capaci.
Quando le condizioni relazionali non sono soddisfatte
pienamente la maggiore conseguenza è il sottoutilizzo
delle competenze e delle capacità!
Saper lavorare in rete
Misura la tua intelligenza emotiva
Usate questo test ( Filliozat, )come gioco, il suo scopo non è quello di valutare ma di aprire degli interrogativi.
Barrate la crocetta che vi sembra essere la più vicina a ciò chevivete . Non ci sono correzioni, non ci sono cifre associate a questavalutazione. Giudicherete voi stessi la vostra posizione e gli eventualiprogressi che vi restano da fare. Lo scopo di questo test è quello dipermettervi di porvi delle domande e di vedere i vostri progressi, nonsicuramente quello di classificarvi in una categoria. Come tutti i testè estremamente riduttivo. Sommare i vostri giudizi per ognicompetenza ha lo stesso senso che fare la somma del numero dipiante, mobili, libri, oggetti, frutta e verdura che avete in casa vostra.
Sulla freccia corrispondente ad ogni domanda, che troverete nella
dispensa, spostate il cursore in funzione di ciò che sentite. Le
frecce alla fine saranno riunite in uno schema in modo da
permettervi di realizzare un’immagine visiva delle vostre
competenze in termini di intelligenza del cuore.
Misura la tua intelligenza emotiva
Sei capace di restare
cosciente della tua
respirazione anche mentre
continui le tue normali
attività?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Sapete riconoscere in voi:
◦ paura
◦ tristezza
◦ amore
◦ gioia
◦ collera
◦ tutte le emozioni
1
2
Sei capace di identificare
ciò che scatena una tua
emozione?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Sei capace di individuare
le cause reali delle tue
emozioni?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
3 4
Quando sei triste:
◦ Non sono mai triste
◦ Sono piuttosto
irascibile, mi arrabbio
per niente
◦ Mi viene il raffreddore
◦ Piango da solo/a
◦ Piango tra le braccia di
qualcuno che mi può
ascoltare
Quando non sei d’accordo
lo dici?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
5 6
Parli delle tue paure
profonde?
◦ Facilmente e a tutti
◦ Facilmente, ma a una
persona precisa
◦ Difficilmente
◦ Mi è impossibile
Sai mostrare la tua gioia:
gridare, ridere, abbracciare..?
◦ Sì, facilmente
◦ Solo con certe persone
◦ Dico che sono contento/a
ma non lo dimostro
◦ Sono imbarazzato e abbasso
gli occhi
◦ Per niente, cerco di
cambiare discorso
87
Bisogna stimolarvi per
portare a termine un
lavoro?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Vi capita di fare qualcosa
che vi faccia perdere la stima
di voi stessi?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
109
Quando sei il solo ad avere una certa
opinione e sei in disaccordo con un
gruppo di persone:
o Non sono mai in disaccordo
o Non dico niente, faccio finta di essere
d’accordo
o Non dico niente durante la riunione, ma
nei corridoi o durante una pausa esprimo
il mio disaccordo alla persona che conosco
meglio
o Divento aggressivo e arrivo a insultare
o Cerco di convincerli del mio punto di vista
o Ascolto le loro idee e affermo le mie
Quando vedi un’ingiustizia
Continuo per la mia strada,
non voglio vedere
o Dimentico in fretta, mi dico
che è la vita, è triste ma non ci
si può fare niente
o Mi sento triste e impotente
o Sono in collera e ne parlo con
gli altri
o Sono in collera e tento di agire
1112
Di fronte alle
avversità ti scoraggi:
◦ Molto facilmente
◦ Abbastanza
facilmente
◦ Dipende
◦ Non facilmente
◦ Mai
Quando devi parlare in pubblico:
◦ Sono paralizzato dal terrore e
mi blocco
◦ Non ho mai paura
◦ Ho paura, la riconosco e me
ne assumo la responsabilità
◦ Mi dico che tutti hanno paura
e mi butto
◦ Accetto la mia paura e ne
utilizzo l’energia
1413
Quando il silenzio si installa
nel gruppo:
◦ Non lo sopporto e faccio
qualsiasi cosa per rompere
il silenzio
◦ Faccio finta di fare qualcosa
◦ Sono in imbarazzo
◦ Lo accetto e lascio passare
il tempo
◦ Mi sento bene in
comunione con gli altri
Quando tutti sono
irritati, ti innervosisci anche
tu?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai, posso resistere al
contagio emotivo
1615
Parli di te:
◦ Facilmente a tutti
◦ Abbastanza facilmente,
ma solo a certe persone
◦ Racconto quello che mi
capita senza dire ciò che
provo
◦ Solo quando è
vantaggioso
◦ Mai
Saluti:
◦ Automaticamente con
indifferenza
◦ Se mi si tende la mano
◦ Nascondendo le mani
umide di sudore
◦ Per essere il primo
◦ Con discrezione
◦ Con calore e gioia
1817
Sai dire qualche parola
gentile al bigliettaio?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Sai dire “ti amo”?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
2019
Se ti senti intimidito davanti a
qualcuno:
◦ Resto appartato e silenzioso
◦ Resto appartato e lo critico alle
spalle
◦ Lo aggredisco
◦ Lo incontro cercando di
dissimulare le mie tensioni
◦ Approfitto di questa occasione
per curare il bambino vergognoso
che c’è in me perché io non sia
più intimidito. Sono sicuro di me
stesso e entro facilmente in
relazione
Se ricevi un
complimento:
◦ Lo ignoro
◦ Mi domando cosa
nasconde
◦ Minimizzo
◦ Mi sento in debito e lo
restituisco
◦ Lo accetto
◦ Lo accetto e ringrazio
2221
Sai domandare quello di
cui hai bisogno?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Sai dire di no, quando
qualcosa non ti piace?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
2423
Quando sei in conflitto:
◦ Fuggo il problema
◦ Mi sottometto o
cerco di dominare
◦ Cerco un mediatore
◦ Tratto
Hai coscienza dell’effetto
del vostro comportamento
sugli altri?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
26
25
Quando siete aggrediti:
◦ Mi sento colpevole
◦ Posso essere violento
◦ Sono in collera e lo dico
◦ Non dico niente e continuo
la mia strada
◦ Cerco di comprendere che
cosa spinge l’altro ad
aggredirmi e così reagisco
con empatia
Sapete astrarvi dal
vostro punto di vista e
mettervi al posto
dell’altro?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
2827
Quando ascolti gli altri non
puoi impedirti di dar loro dei
consigli?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
Sai comprendere quello
che gli altri cercano?
◦ Sempre
◦ Quasi sempre
◦ A volte
◦ Raramente
◦ Mai
3029
Quando devi lavorare in
gruppo:
◦ Evito
◦ Ho tendenza a isolarmi
◦ Seguo il gruppo, mi adeguo
alla maggioranza
◦ Ho paura ma partecipo
◦ Prendo delle iniziative,
partecipo francamente,
coopero con tutto il gruppo
Quando qualcuno piange:
◦ E’ insopportabile, vado via
◦ Cerco di distrarlo
◦ Non posso impedirmi di
piangere a mia volta
◦ Cerco di consolarlo
◦ Resto semplicemente
all’ascolto della sua
emozione e lo
accompagno con il cuore
3231
Costruite un’immagine delle vostre forze e delle vostre debolezze riunendo in un
fascio le frecce realizzate sino a qui, unendo i cursori.
Osservate le vostre ricchezze, le vostre carte vincenti, i vostri punti di forza nelle
relazioni.
Notate che ci sono delle zone meno forti? Quali competenze potete migliorare?
Usate il seguente schema di riferimento:
Frecce da 1-4 riflettono la coscienza che avete di voi stessi
Da 5-8 misurano la vostra facilità di espressione emotiva
Da 9-13 rivelano il vostro livello di autonomia
Da 14- 17 la fiducia in voi stessi
Da 18- 25 i vostri comportamenti con gli altri
Da 26- 31 la vostra capacità di ascolto e di accogliere l’altro
La 32 esprime la vostra capacità di evoluzione in gruppo
NONO MODULO
Emozioni e salute
«Si fa questo sbaglio tra gli uomini che taluni cercano d’essere medicidell’uno o dell’altra cosa separatamente, o della saggezza o dellasalute.»Platone, Carmide
Gli scienziati che studiano oggi l’influenza reciproca tra corpo,sistema immunitario e cervello riscoprono dei concetti vecchi secolisul rapporto tra corpo e mente.
Mediamente (questo non vale per tutte le patologie) prendendosi cura dello stato emotivo delle persone insieme alla loro condizione fisica si riscontrano miglioramenti sufficienti per ritenere che l'intervento a livello emotivo dovrebbe costituire una normale componente dell'assistenza medica.
Mente e corpo
Oggi visione globale della persona e della salute: l’uomo
va considerato in termini olistici.
La salute è uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale e non consiste soltanto in
un’assenza di malattia o infermità.
Mente e corpo
Malattia fisica può essere
controbilanciata da un atteggiamento
mentale positivo e sostegno sociale:
stato globale di benessere
Problemi emotivi: malessere
percepito a livello fisico
Malattie psicosomatiche
Mente e corpo
Si trattò di una scoperta sbalorditiva che aprì la strada
alla ricerca sui modi attraverso cui il sistema nervoso
centrale e il sistema immunitario comunicano fra loro .
Mente e corpo
Sistema immunitario,
in modo simile al
cervello è in grado di
apprendere.
Varela: sistema
immunitario come
“cervello del corpo”
Mente e corpo
Scienza di frontiera:
◦ Psico
◦ Neuro
◦ Endocrino
◦ Immunologia
Una via di collegamento fra emozioni e sistema immunitario
è data dall'influenza esercitata dagli ormoni liberati in
condizioni di stress.
Gli scienziati stanno scoprendo un numero sempre
maggiore di queste connessioni fra cervello e sistema
immunitario e cardiovascolare
Mente e corpo
“Ogni chirurgo sa che un individuo estremamente spaventato
è un pessimo paziente chirurgico. Sanguina troppo, è più
soggetto a infezioni e complicazioni. Ha una convalescenza
più difficile. E' molto meglio un paziente calmo”. Nezhat,
citato da Goleman
Panico e ansia aumentano la pressione ematica e i vasi
sanguigni sanguinano più profusamente L'eccessivo
sanguinamento è una delle complicazioni chirurgiche più
serie.
Mente e corpo
Vari studi dimostrano che
le emozioni fonte di
sofferenza sono nocive
per la salute
Mente e corpo
Emozioni negative
costituiscono un
fattore di rischio
Mente e corpo
Si possono chiarire alcune modalità specifiche ma non siamo
ancora in grado di spiegare del tutto i meccanismi biologici
attraverso i quali le emozioni esercitano il loro effetto
La rabbia
Molti studi dimostrano
gli effetti estremamente
negativi di questa
emozione per la salute
del cuore
Ripetuti attacchi di collera,
ognuno dei quali sottopone il
cuore a uno stress,
aumentando la frequenza
cardiaca e la pressione
sanguigna possano alla lunga
arrecare danno
La rabbia
La rabbia è un'emozione senz’altro
nociva per chi è già cardiopatico
La rabbia
Non è utile sfogarla ogni volta che la si prova perché
questo non fa che alimentarla, aumentando la probabilità
di reagire nello stesso modo di fronte a tutte le situazioni
fastidiose.
Il problema nasce nel momento in cui la rabbia è costante
e diventa un atteggiamento dell’individuo che diventa
ostile e cinico nei confronti degli altri
La rabbia
“L'antidoto contro l'ostilità sta nello sviluppare un cuore più
fiducioso. Ci vuole solo la giusta motivazione. Quando le
persone si rendono conto che l'ostilità può portarle alla tomba
in anticipo, ecco, in quel momento sono mature per provare”.
Williams
La rabbia
Quando essa è necessaria per
prepararci ad affrontare qualche
pericolo è utile se non
fondamentale.
L’ansia
Nella vita moderna, poiché fortunatamente viviamo
in un paese dove regna la pace, essa però è spesso
sproporzionata se non addirittura fuori posto
Compromissione della funzione immunitaria aumento
della vulnerabilità alle infezioni virali
Formazione della placca che porta all'aterosclerosi;
maggiore coagulazione del sangue
Accelerazione dell'instaurarsi del diabete di Tipo 1 e del
decorso del diabete di Tipo 2
Peggioramento o l'innesco degli attacchi d'asma
Stress e salute
Maggior vulnerabilità al
virus del raffreddore
Mente e salute
La nocività di uno stimolo stressante non dipende solo dalla intensità e durata della stimolazione, ma anche da fattori individuali, come la valutazione cognitiva, i tratti di personalità, le condizioni psicofisiche attuali, la resistenza allo stress, le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
Mente e salute
La depressione
Ha un ruolo in molte
patologie nel senso che ne
rende più seria la
sintomatologia e ne peggiora
il decorso una volta
instaurate.
Peggiora la
cardiopatia nelle
donne
La depressione
Crea complicazioni
durante la
convalescenza
La depressione
Prendersi cura del proprio
benessere emotivo e coltivare
l’intelligenza emozionale può avere
un effetto rinvigorente.
La speranza, ad esempio aiuta a
sopportare meglio situazioni difficili,
non solo di tipo emotivo ma anche
medico (es lesioni midollari)
Le emozioni positive
Il sostegno sociale
La solitudine, la sensazione di
non avere nessuno con sui
condividere la propria vita e i
propri sentimenti più intimi
pare raddoppiare le
probabilità di malattia o di
morte
Chi può contare su
relazioni
soddisfacenti è più
protetto rispetto
all’impatto degli
eventi negativi della
vita
Il sostegno sociale
Esprimere i propri
problemi ha effetti
benefici anche in
termini medici
Sfogare le emozioni dolorose
Studio su donne con cancro al seno in metastasi
Quelle che si recavano ai gruppi di parola vissero
mediamente più a lungo rispetto a quelle che
ricevettero solo le cure mediche
Il sostegno psicologico
La psicoterapia aiuta le
persone a gestire meglio i
sentimenti negativi come
l’ansia, la rabbia, la
preoccupazione eccessiva e
in questo senso ha un effetto
preventivo oltre che curativo.
Il sostegno sociale