lezione di genetica appunti prof. enrico castello
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LEZIONE DI LEZIONE DI GENETICAGENETICA
Appunti Prof. Enrico Appunti Prof. Enrico CastelloCastello
A chi serveLa genetica
Terapia malattie acquisite ed invecchiamento
Produzione di nuovi farmaci e vaccini
Medicina personalizzataDiagnosi e cura
delle malattie genetiche
Evoluzione dell’uomo
Evoluzione della vita
Produzioni industriali
OGM
Risanamento ambientale
Clonazione, cellule
staminali
Piante e animali più produttivi e
resistenti
Genetica forense
L’uomo ha iniziato ad occuparsi di genetica circa 10.000 anni fa, all’epoca dell’invenzione dell’agricoltura e della domesticazione degli animali
Da allora ha continuato a selezionare intuitivamente varietà animali e vegetali più produttive e resistenti, modificandone profondamente le caratteristiche
Per molti millenni tuttavia le leggi secondo le quali si trasmettono i caratteri ereditari sono rimaste sconosciute
Ancora a metà ‘800 la maggior parte degli studiosi credevano sia nell’ereditarietà dei caratteri acquisiti, che nella miscelazione dei caratteri (blending inheritance), teoria seconda la quale i caratteri dei genitori si mischierebbero nei figli come latte e caffé si mischiano nel caffelatte
Lo stesso Darwin non aveva sull’argomento idee molto chiare
GREGOR MENDEL (1822 – 1884)
Monaco agostiniano del monastero di Brünn (odierna Brno), cittadina agricola dell’impero austro ungarico (oggi Repubblica Ceca)
Nasce in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, di lingua e cultura tedesca della Slesia
Studia (senza mai conseguire la laurea) fisica, matematica e botanica, convincendosi dell’importanza di applicare il metodo sperimentale e l’analisi matematica allo studio delle scienze naturali
Brünn è un centro dove allevatori e coltivatori si incontrano per discutere dei loro esperimenti di incrocio di piante e animali finalizzati all’incremento della produzione agricola
L’abate del convento di Mendel è un personaggio influente nell’ambiente scientifico ed agrario della città, molto interessato allo studio dell’eredità naturale
Il monastero è dotato di un orto e di una serra ben attrezzati che, a partire dal 1854, vengono messi a disposizione di Mendel per avviare i suoi studi sulla trasmissione dei caratteri ereditari nelle piante
Nel 1854 Mendel inizia i suoi esperimenti
All’epoca le conoscenze riguardo alla trasmissione dei caratteri ereditari erano scarse e confuse. Si sapeva tuttavia che:• entrambi i genitori contribuiscono a determinare i caratteri della prole;• tali contributi vengono portati attraverso i gameti
Mendel scelse come pianta da esperimento Pisum sativum, il comune pisello degli orti, perché:
• È facilmente reperibile e facile da coltivare
• Cresce e si riproduce rapidamente
• La struttura del fiore, ermafrodita, con gonadi racchiuse da petali, che normalmente si autoimpollina, si presta bene alla manipolazione
• Le differenti varietà hanno alcune caratteristiche distintive che si conservano nei discendenti
Mendel decide di studiare 7 caratteri distintivi che presentavano due forme nettamente differenti:
seme liscio o rugoso seme giallo o verde
Baccello verde o giallo
Fiori viola o bianchi
Fusti lunghio corti
Baccello rigonfioo grinzoso
Fiori assiali oterminali
Per ognuno dei caratteri prescelti coltiva per due anni varie generazioni di piante, fino ad ottenere linee pure, cioè una serie di piante che, generazione dopo generazione, mantengono sempre costante la forma di un carattere
Nel 1856 inizia incroci sperimentali tra linee pure per lo stesso carattere
Rimuove gli organi maschili di un fiore e lo feconda col polline di un altro fiore scelto da lui
Nella prima generazione filiale (F1), per ogni carattere, tutti i piselli mostravano solo una delle due varianti
Le due forme alternative non si mescolavano
Mendel chiamò dominanti le forme che comparivano nella F1, mentre chiamò recessive quelle che apparentemente erano scomparse. Che fine avevano fatto?
Lasciò quindi che le piante della F1 si autoimpollinassero, originando le piante della seconda generazione filiale F2.
Prima generazione
F1
Tabella 12.1 pag. 161
Nella seconda generazione filiale (F2), ricompaiono i caratteri recessivi
Le proporzioni sono all’incirca le seguenti:• 75% (¾) carattere dominante• 25% (¼) carattere recessivo
I caratteri recessivi quindi non erano scomparsi, bensì erano rimasti “nascosti” negli individui della F1
Secondo Mendel, la comparsa e la scomparsa dei caratteri alternativi, e le loro proporzioni costanti nella F2, potevano essere spiegati ammettendo che le caratteristiche fossero determinate da fattori discreti, cioè separabili tra loro
xPAA
F1
Genotipi F2
aa
Aa
gameti solo A solo a
gameti ovuli
polline
1/41/4 AAAA 1/41/4 AaAa
1/41/4 AaAa 1/41/4 aaaa
1/2 A
1/2 a
1/2 A 1/2 a
Fenotipi F2
Incrocio di linee pure
Fenotipo= aspetto visibile
I fiori rosa sono il I fiori rosa sono il risultato di una risultato di una
dominanza dominanza incompletaincompleta. . (b) (b)
Per Mendel, ogni individuo doveva avere per ogni carattere una coppia di fattori, uno di origine paterna, l’altro di origine materna. Quando si formavano i gameti tali fattori si separavano ed ogni gamete ne ereditava solo uno
Tale formulazione viene oggi chiamata legge della segregazione oppure I° legge di Mendel
Per indicare le forme alternative di un carattere, ed i rispettivi fattori, Mendel utilizzò le lettere dell’alfabeto, assegnando la maiuscola alla forma dominante e la minuscola alla forma recessiva
Nelle linee pure (dette anche generazione parentale o generazione P), tutti gli individui avevano due fattori uguali: AA, quelli col carattere dominate; aa quelli col carattere recessivo.
Nella F1 gli individui avevano invece due fattori diversi Aa, di cui solo il dominate si manifestava, mentre il recessivo rimaneva “nascosto”.
Utilizzando la terminologia moderna (introdotta nei primi anni del ‘900), oggi chiamiamo geni i fattori di Mendel, mentre le forme alternative con cui un gene può presentarsi vengono dette alleli.
Individui che per un dato carattere hanno due alleli uguali sono detti omozigoti per quel carattere; individui che per un dato carattere hanno invece alleli differenti sono detti eterozigoti per quel carattere
L’insieme delle caratteristiche (interne, esterne o comportamentali) di un individuo prende il nome di fenotipo dell’individuo, mentre l’insieme dei geni che determinano quelle caratteristiche prende il nome di genotipo dell’individuo stesso
Le possibili combinazioni sono quindi tre:• AA omozigote dominante (con fenotipo dominante)• aa omozigote recessivo (con fenotipo recessivo)• Aa eterozigote (con fenotipo dominate)
Caratteri umani che si comportano come i fattori mendeliani
Capacità di arrotolare la lingua
Attaccatura dei capelli a punta della vedova
Estensione dell’analisi genetica Estensione dell’analisi genetica mendelianamendeliana
((correlazioni complesse fra correlazioni complesse fra genotipo e fenotipo)genotipo e fenotipo)
Corrispondenza 1 gene Corrispondenza 1 gene (allele)(allele)caratterecarattere
Ampliamento del concetto: non soloAmpliamento del concetto: non solo1 2
3
2 alleli, ma più alleli
1 gene ma più geni
Non solo genoma ma ambiente
1-Interazioni alleliche1-Interazioni alleliche
Allelismo multiploAllelismo multiplo Dominanza incompleta Dominanza incompleta CodominanzaCodominanza Alleli letaliAlleli letali
2-Interazioni geniche 2-Interazioni geniche
Interazioni geniche anche con Interazioni geniche anche con comparsa di nuovi fenotipicomparsa di nuovi fenotipi ( (una una caratteristica controllata da due geni che caratteristica controllata da due geni che assortiscono indipendentementeassortiscono indipendentemente))
EpistasiEpistasi ( (una caratteristica controllata una caratteristica controllata da due geni che assortiscono da due geni che assortiscono indipendentemente, con uno ad effetto” indipendentemente, con uno ad effetto” preponderante” sul fenotipo)preponderante” sul fenotipo)
Differenti relazioni Differenti relazioni di dominanzadi dominanza
Dominanza incompletaDominanza incompletaSe un allele non è completamente Se un allele non è completamente
dominante su un altrodominante su un altro
Fenotipo dell’eterozigote Fenotipo dell’eterozigote
intermediointermedio tra quello tra quello
degli omozigoti:degli omozigoti:
Distinto da quelloDistinto da quello
degli omozigotidegli omozigoti
W W x ww (rosso x bianco) mendel osserva nella F1 fiori rosa WwNella F2 da F1xf1= ¼ rosso,1/2 rosa,1/4 bianco
Nei casi di Nei casi di codominanzacodominanza, gli , gli ibridi F1 mostrano i ibridi F1 mostrano i
caratteri di entrambi i caratteri di entrambi i genitori. (a) genitori. (a)
Nei casi di Nei casi di codominanzacodominanza, gli ibridi , gli ibridi F1 mostrano i caratteri di F1 mostrano i caratteri di
entrambi i genitori. (b)entrambi i genitori. (b)
Serie allelicheSerie alleliche
x
Generazione
P (parentale)( polline) +( ovuli)
F1 (prima filiale)tutti gialli
F2 (seconda filiale)
autofecondazione
6022 gialli : 2001 verdi3:1
Analisi di un incrocio monoibrido
AA= giallo dominante
aa = verde recessivo
¼ AA¼ aa½ Aa
aa
Aa
Aa
AaX
AA
Analisi della F2
F26022 gialli : 2001 verdi
3:1
3/4 gialli1/2 gialli impuri
1/4 gialli puri
1/4 verdi 1/4 verdi puri
2
1
1
AA
Aa
aa
Definizioni
• Le diverse forme di un determinante (gene) sono chiamate alleli
•Gli individui che hanno due alleli uguali (linee pure) sono detti omozigoti
• Gli individui che hanno due alleli diversi (ibridi) sono detti eterozigoti • Le cellule sessuali sono chiamate gameti
• L’aspetto di un organismo è detto fenotipo
• La composizione genetica di un organismo è detta genotipo
Nel nucleo di ogni nostra cellula (tranne quelle sessuali) vi sono 46 cromosomi: 22 coppie di autosomi e 2 cromosomi
sessuali
Ciascun cromosomaè costituito da due cromatidi fratelli che derivano dal padre e dalla madre
Un cromosoma deriva dalla madre ed uno dal padre
Quindi, ogni persona ha due copie di
ciascun gene: una derivante dal padre, ed uno dalla madre
I caratteri di Mendel I caratteri di Mendel diventano genidiventano geni
I "caratteri" ereditari di cui parlava Mendel I "caratteri" ereditari di cui parlava Mendel (colore dei capelli, colore degli occhi..) (colore dei capelli, colore degli occhi..) oggi si chiamano "geni"oggi si chiamano "geni", un termine che , un termine che indica l’unità fondamentale di informazione indica l’unità fondamentale di informazione ereditaria che passa da genitori a figlio (dalla ereditaria che passa da genitori a figlio (dalla radice del greco radice del greco ghènesisghènesis, "origine, , "origine, generazione"). Un singolo gene determina, o generazione"). Un singolo gene determina, o contribuisce a determinare, uno dei contribuisce a determinare, uno dei numerosissimi caratteri di un organismo: la numerosissimi caratteri di un organismo: la forma piuttosto che il colore del seme nel forma piuttosto che il colore del seme nel pisello, il colore degli occhi piuttosto che dei pisello, il colore degli occhi piuttosto che dei capelli nell’uomo, e così via. capelli nell’uomo, e così via.
Cromosomi Cromosomi e genie geni
Cromosoma: Cromosoma: Struttura presente Struttura presente nella cellula a nella cellula a forma di forma di bastoncello, bastoncello, composta da DNA e composta da DNA e contenente i Geni. contenente i Geni.
I Geni sono le I Geni sono le unità, contenute in unità, contenute in ciascun ciascun cromosoma, che cromosoma, che controllano i controllano i diversi caratteri diversi caratteri ereditari.ereditari.
Il genoma Il genoma umanoumano
Nella Specie Umana Nella Specie Umana Il Corredo Il Corredo Cromosomico è pari a Cromosomico è pari a 46. 46.
Cromosomi Omologhi: Cromosomi Omologhi: cromosomi uguali a cromosomi uguali a due a due. Nella due a due. Nella specie umana sono specie umana sono presenti due copie per presenti due copie per ciascun cromosoma, ciascun cromosoma, pertanto i 46 pertanto i 46 cromosomi cromosomi corrispondono a 23 corrispondono a 23 coppie.coppie. La coppia 23 determina il sesso dell'Individuo. La
coppia XX determina la femmina, mentre la coppia XY determina il maschio.
I Cromosomi non sessuali, sono detti Autosomi.
Cariotipo: E' L'insieme dei cromosomi presenti in una cellula.
Cromosomi sessuali
La divisione cellulareLa divisione cellulare I cromosomi non sono visibili abitualmente I cromosomi non sono visibili abitualmente
al microscopio. al microscopio. Il DNA è distribuito un po’ Il DNA è distribuito un po’ dappertutto nel nucleodappertutto nel nucleo della cellula, come della cellula, come una masserella informe di una masserella informe di cromatinacromatina. .
Nella prima fase della divisione cellulare il DNA si avvolge strettamente e diviene visibile come cromosomi distinti, che hanno l’aspetto di bastoncelli. Nel frattempo inizia a dissolversi la membrana che separa il nucleo dal resto della cellula.
MitosiMitosi
MeiosiMeiosi
Da una cellula madre si ottengono quattro cellule figlie, ciascuna provvista di un corredo genetico dimezzato rispetto a quello della cellula madre.
Con questo processo si formano i gameti.
La duplicazione del DNA procede in maniera bidirezionale a partire da un punto preciso dei cromosomi virali, batterici e cellulari, denominato ORIGINE DELLA DUPLICAZIONE. Per ciascuna molecola di DNA si osservano quindi due FORCELLE REPLICATIVE che avanzano in opposte direzioni. Negli eucarioti, che hanno quantità molto elevate di DNA rispetto ai virus e alle cellule batteriche, il DNA viene duplicato a partire da molte origini della duplicazione. Ciò garantisce una velocità complessiva di sintesi compatibile con i tempi osservati.
Duplicazione del DNA
La duplicazione del DNA è un meccanismo che richiede energia. La reazione di polimerizzazione dei nucleotiditrifosfati ha luogo con una precisa polarità ed è catalizzata da enzimi chiamati DNA polimerasi. Nell’intero processo di duplicazione sono coinvolte almeno 10 attività enzimatiche differenti
Duplicazione del DNA
DNA e RNA a confronto
Denominazione
RNA Messaggero
RNA Ribosomiale
RNA Transfer
Tipi di RNA
Abbreviazione
mRNA
rRNA
tRNA
Funzione
Codifica proteine
Fa parte dei ribosomi - utilizzato per tradurre l’mRNA in proteine
accoppia la regione che lega il codone dell’mRNA ed il suo amminoacido corrispondente
Trascrizione dal DNA al mRNA
Avviene in tre step:
inizio
allungamento
terminazione
Traduzione: dalla sequenza nucleotidica alla catena polipeptidica. La sintesi di una proteina
MalattiegeneticheMalattiegenetiche
CromosomicheCromosomiche
MonogenichMonogeniche e
MultifattoMultifattorialiriali
AutosoAutosomicamica
Associata all’ Associata all’ XX
DominaDominantente
RecessRecessivaiva
Classificazione delle malattie genetiche Classificazione delle malattie genetiche
DominaDominantente
RecessRecessivaiva
Malattie genetiche Malattie genetiche cromosomichecromosomiche
La sindrome di downLa sindrome di down La Sindrome di DOWN o La Sindrome di DOWN o Trisomia 21 o MongolismoTrisomia 21 o Mongolismo
L'Anomalia cromosomica L'Anomalia cromosomica responsabile della Trisomia responsabile della Trisomia 21, consiste nella presenza 21, consiste nella presenza di Tre cromosomi 21 di Tre cromosomi 21 anziché solo due. anziché solo due.
Mutazioni puntiformi su geni specificiMutazioni puntiformi su geni specificiSupponiamo che la mutazione genica sia nell’allele Supponiamo che la mutazione genica sia nell’allele
dominante…dominante…
Malattia autosomica Malattia autosomica dominantedominante
aA aA aaaa
aa aA
Supponiamo che la mutazione sia Supponiamo che la mutazione sia nell’allele recessivo…nell’allele recessivo…
Malattia autosomica Malattia autosomica recessivarecessiva
aA aA
aA aAAA aa
Emofilia A. Un esempio di malattia Emofilia A. Un esempio di malattia ereditaria recessiva associata al ereditaria recessiva associata al cromosoma Xcromosoma X
Difetto di coagulazione del sangue dovuto Difetto di coagulazione del sangue dovuto alla presenza di una proteina (FVIII) non alla presenza di una proteina (FVIII) non funzionantefunzionante
Frequenza nella popolazione: 1/5000-10000 Frequenza nella popolazione: 1/5000-10000 maschimaschi
Anche piccoli traumi come i graffi possono Anche piccoli traumi come i graffi possono provocare emorragie graviprovocare emorragie gravi
L’emofilia è una malattia legata al L’emofilia è una malattia legata al sesso, in quanto il gene responsabile sesso, in quanto il gene responsabile è localizzato sul cromosoma Xè localizzato sul cromosoma X
Fattore VIII
La presenza di un unico X rende il maschio più suscettibile a disordini di questo tipo. Se il gene in questione è mutato egli manifesta la malattia; la femmina è invece “protetta”
dall’altro gene.
Gene mutato
Gene mutato
Fattore VIII
Un individuo diventa emofiliaco quando eredita l’X col gene mutato dalla madre portatrice (in quanto
dal padre può ereditare solo il cromosoma Y che non ha il gene).
H = mutazione nel gene dell’emofiliaH = mutazione nel gene dell’emofilia
Emofilia : La malattia Emofilia : La malattia dei Redei Re
La regina Vittoria di La regina Vittoria di Inghilterra era una Inghilterra era una portatrice dell’allele portatrice dell’allele mutato del Fattore VIIImutato del Fattore VIII
Poiché nei suoi Poiché nei suoi antenati non c’era la antenati non c’era la malattia si pensa che malattia si pensa che la mutazione di un la mutazione di un allele del gene del allele del gene del FVIII si sia originata FVIII si sia originata nel suo DNAnel suo DNA
Tua nonna è portatrice sana
L’allele mutato si è L’allele mutato si è trasmesso nei figli e trasmesso nei figli e nelle figlie della regina nelle figlie della regina come carattere come carattere associato all’X…associato all’X…
Emofilia A: La malattia Emofilia A: La malattia dei Redei Re
……e si è diffuso nelle e si è diffuso nelle altre famiglie reali altre famiglie reali europee attraverso i europee attraverso i matrimoni politici dei matrimoni politici dei figli della regina figli della regina Vittoria con i figli dei re Vittoria con i figli dei re di Prussia, Russia e di Prussia, Russia e SpagnaSpagna
Aspetta! Non sparare! Un graffio
potrebbe essere fatale
Come si scoprono le portatrici sane Come si scoprono le portatrici sane della malattia?della malattia? Negli anni 80 è stato individuato il Negli anni 80 è stato individuato il
gene del FVIIIgene del FVIII
Nelle famiglie in cui siano presenti casi di Nelle famiglie in cui siano presenti casi di emofilia è possibile sottoporre le donne emofilia è possibile sottoporre le donne all'analisi del DNA, che si effettua a partire all'analisi del DNA, che si effettua a partire da un normale prelievo di sangue.da un normale prelievo di sangue.
E' anche possibile effettuare la Diagnosi E' anche possibile effettuare la Diagnosi Prenatale nelle gravidanze a rischio.Prenatale nelle gravidanze a rischio.
““Guarire l'emofilia. Solo qualche anno fa Guarire l'emofilia. Solo qualche anno fa sembrava un obiettivo impossibile. sembrava un obiettivo impossibile.
Era già stato un bel passo avanti poter disporre di Era già stato un bel passo avanti poter disporre di terapie che permettono ai malati di vivere una terapie che permettono ai malati di vivere una vita quasi normale. vita quasi normale.
Eppure, oggi, l'obiettivo guarigione, se non Eppure, oggi, l'obiettivo guarigione, se non ancora raggiunto, si può considerare molto più ancora raggiunto, si può considerare molto più vicino. Grazie alla terapia genica.”vicino. Grazie alla terapia genica.”
E’ possibile curare l’ E’ possibile curare l’ emofilia A? emofilia A?
Ricerca gene Ricerca gene daltonismodaltonismo
Albero genealogicoAlbero genealogico
Con figli maschi daltoniciCon figli maschi daltoniciricerca genitori portatori ricerca genitori portatori
deldelgene del daltonismogene del daltonismo
Situazioni possibiliSituazioni possibili Maschi daltonici xY appaiono daltoniciMaschi daltonici xY appaiono daltonici
femmine xx daltoniche appaiono femmine xx daltoniche appaiono daltonichedaltoniche
Femmine Xx portatrici appaiono normaliFemmine Xx portatrici appaiono normali Il gene del daltonismo si trova solo nelIl gene del daltonismo si trova solo nel
cromosoma X (di origine materna o cromosoma X (di origine materna o paterna)paterna)
Il daltonismo è recessivo:compare soloIl daltonismo è recessivo:compare soloin assenza del gene normalein assenza del gene normalexx…xY daltonicixx…xY daltoniciXx…… portatriceXx…… portatriceXX...XY saniXX...XY sani
60
XY Xx
XXXY Xx
Padre e madre fenotipicamente normali; madre portatrice
del daltonismo: 25% maschi daltonici; 25% maschi sani
25% femmine portatrici;25% femmine sane
xY
61
xY Xx
XxXY xxxY
Padre daltonico e madre portatricepossono avere figli maschi e femmine daltonici
figli maschi sani e femmine portatrici
62
xY XX
XxXY XxXY
Padre daltonico e madre sanapossono avere figli maschi sani e figlie
femmine portatrici
63
XY xx
XxXY XxXY
Padre sano e madre daltonicapossono avere figli maschi tutti daltonici
femmine tutte portatrici
La maggior parte delle caratteristiche di un La maggior parte delle caratteristiche di un individuo, come il colore degli occhi, individuo, come il colore degli occhi, l’altezza, il carattere etc... non segue la l’altezza, il carattere etc... non segue la trasmissione caratteristica dei geni trasmissione caratteristica dei geni mendeliani, ma è determinata mendeliani, ma è determinata dall'intervento di più geni, che spesso dall'intervento di più geni, che spesso interagiscono con l'ambiente.interagiscono con l'ambiente.
Eredità Eredità multifattorialemultifattoriale
La gran parte delle malattie umane più La gran parte delle malattie umane più frequenti sono multifattoriali.frequenti sono multifattoriali.
Fra queste il diabete, le malattie cardio-Fra queste il diabete, le malattie cardio-circolatorie, l’arteriosclerosi, l’obesita’ e circolatorie, l’arteriosclerosi, l’obesita’ e il cancro.il cancro.Nelle malattie genetiche multifattoriali Nelle malattie genetiche multifattoriali l'eredità è complessa e difficilmente l'eredità è complessa e difficilmente prevedibile perché: prevedibile perché:
• la malattia è determinata da un insieme la malattia è determinata da un insieme di fattori genetici e ambientalidi fattori genetici e ambientali
• non si eredita la malattia ma la non si eredita la malattia ma la predisposizione ad ammalarsi predisposizione ad ammalarsi
• anche se la predisposizione è spesso anche se la predisposizione è spesso necessaria, molte persone predisposte necessaria, molte persone predisposte non si ammalano mai. non si ammalano mai.
Un fattore di rischio da solo non basta per Un fattore di rischio da solo non basta per determinare la malattia. Sono necessari determinare la malattia. Sono necessari altri fattori di rischio.altri fattori di rischio.
I fattori di rischio possono essere sia di tipo I fattori di rischio possono essere sia di tipo genetico che ambientale.genetico che ambientale.
Se la somma dei diversi fattori di rischio Se la somma dei diversi fattori di rischio supera la soglia, si ha la malattia.supera la soglia, si ha la malattia.
La predisposizione genetica è un fattore di La predisposizione genetica è un fattore di rischio rischio
L’arteriosclerosi è un esempio di L’arteriosclerosi è un esempio di malattia multifattoriale. malattia multifattoriale.
Vi contribuiscono, tra gli altri Vi contribuiscono, tra gli altri fattori:fattori:
il sesso dell’individuo il sesso dell’individuo (determinato a livello genetico), in (determinato a livello genetico), in quanto gli uomini presentano un quanto gli uomini presentano un rischio molto maggiore delle rischio molto maggiore delle donnedonne
il fumo (fattore squisitamente il fumo (fattore squisitamente ambientale)ambientale)
Questo significa che anche se i Questo significa che anche se i nostri geni dettano quello che noi nostri geni dettano quello che noi siamo, migliorando il nostro stile siamo, migliorando il nostro stile di vita possiamo meglio di vita possiamo meglio controllare quello che diventiamo.controllare quello che diventiamo.