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Programma lezione I Lezione I 1/27
1) Galvani, Volta e l’inizio dell’era elettrica
2) Legge di Coulomb
3) Il campo elettrico E
4) Espressione cartesiana di E
5) Il verso di E: esempi
6) Elettricità vs. gravità
7) Il flusso di E e la legge di Gauss (forma integrale)
8) La divergenza di E e la legge di Gauss (forma puntuale)
9) Applicazioni della legge di Gauss:
• lastra carica infinita
• sfera conduttrice
• cilindro carico indefinito
Galvani Lezione I 2/27
La scoperta (~1782) dell'elettricità animale fu dovuta alla presenza sulla tavola di dissezione di una "machina electrica"; quando questa produce una scintilla, la rana si contrae se il nervo è toccato con un conduttore
Galvani Lezione I 3/27
DE VIRIBUS ELECTRICITATIS IN
MOTU MUSCOLARI
in
DE BONONIENSI SCIENTIARUM
ET ARTIUM INSTITUTO ATQUE
ACADEMIA COMMENTARII,
vol. VII, sez. Opuscula, pag. 363,
Bologna 1791
Il programma:
" ut ... eorumdem morbis
... medere possemus"
per guarire le loro malattie
(dei muscoli).
Galvani Lezione I 4/27
LUIGI (ALOISIUS)
GALVANI (1737 – 1798)
ANATOMO
(grande e da grande scuola)
OSTETRICO
(si deve pur vivere)
SCIENZIATO
(empirico e geniale; aveva
ragione. Ma vinse Volta)
UOMO CORAGGIOSO
(non rinnegò il Papa, come
fecero i colleghi;
Napoleone lo licenziò)
Galvani: due secoli per capirlo Lezione I 5/27
Cint
m moli
Cest
m moli
RT
F
C
Cln int
est
Na+ 12 145 + 66 mV
K+ 155 4 97 mV
Cl 4 120 90 mV
x~109 m
canale ionico
Vest(+)Vint ()
ClEtot
Eos
eVest
90 mV
eVint
Eele
s
t
e
r
n
o
i
n
t
e
r
n
oK+
Etot
Eos
eVint
90 mV
eVest
Eele
s
t
e
r
n
o
i
n
t
e
r
n
o
Na+
Etot
Eos
eVint
90 mV
eVest
Eele
s
t
e
r
n
o
i
n
t
e
r
n
o
Volta e la «pila» Lezione I 6/27
Volta si oppose all’interpretazione di
Galvani sull’origine animale della
elettricità e imputò gli effetti osservati
sulle rane all’utilizzo di metalli diversi.
Galvani ripeté gli esperimenti utiliz-
zando tubicini con mercurio notando
sempre la contrazione muscolare. Al
culmine di una polemica durata alcuni
anni, nel 1800 Volta descrisse la sua
pila Zn – Cu (realizzata nel 1798).
Napoleone fu uno dei primi a capire l’importanza della scoperta
(generatore «costante» di elettricità) e riempì Volta di regali. Banks,
presidente della Royal Society e amico di Volta, passo l’idea a
Nicholson e Carlisle che subito produssero H2 e O2 da H2O. Il nipote
di Galvani «risuscitò» annegati nel Tamigi con elettrostimolazione.
Coulomb Lezione I 7/27
F O
x P
q Q
z
y
LEGGE DI COULOMB (~1788)
dell'inverso del quadrato della distanza
fondamento della ELETTROSTATICA
CHARLES AUGUSTIN DE COULOMB (1736-1806)
contemporaneo di Galvani
2e2e3e r
Qqk
rr
Qqk=
Qqk F
OPOP
OPF
Se la carica è misurata in
coulomb (C) allora
ke 9(109) Nm2/C2
OPr
Coulomb Lezione I 8/27
g
Coulomb non ha “misurato” la sua
legge ma l’ha “copiata” da quella
gravitazionale di Newton
POg3
OP
MG
2
311
skg
m1067.6
G
Il campo elettrico E è l’equivalente di g
P
O
Campo elettrico E Lezione I 9/27
Il campo elettrico prodotto
dalla carica Q su q è E
q
FE
Il campo elettrico E è misurato
come forza su carica, oppure
come differenza di potenziale
(volt) su distanza (m)
m
V
metro
volt
mC
mN
C
N
coulomb
newton
carica
forza
Q q
Linee di forza di E Lezione I 10/27
Linee di forza del campo elettrico
generato da due cariche uguali e
positive
Per un campo di forze, la linea di forza è una curva ideale che ha come tangente in
ogni punto la direzione del vettore del campo stesso.
Per ogni punto passa una sola linea di forza.
Linee di forza del campo elettrico generato
da due cariche uguali in valore assoluto e di
segno opposto (dipolo elettrico)
E
E E
E
E
• il numero di linee di forza che attraversano una unità di superficie ortogonale alle
linee stesse è proporzionale all’intensità del campo in quella regione di spazio;
• le linee di forza hanno origine su di una carica positiva e vanno all’infinito o
terminano su una carica negativa.
Campo elettrico E(P) da Q Lezione I 11/27
Il campo elettrico in P(xP,yP,zP) di una carica Q nell’origine cartesiana
x
y
z
P(xP,yP,zP)
E(P)
Q
O(0,0,0)
Il verso di E dipende dal segno dei prodotti QxP, QyP, QzP
Campo elettrico E(P) da Q Lezione I 12/27
Il campo elettrico E=Exi in P(xP,0,0) di una carica Q nell’origine
cartesiana (problema mono-dimensionale)
Q (+) P N +
Ex(N) Ex(P) x
O
Q () P N
Ex(N) Ex(P)
2
N
eN
2
P
eP
3
e
0
0
positiva,
x
QkNEx
x
QkPEx
x
xQkQ
x
x
x iEE
2
N
eN
2
P
eP
3
e
0
0
negativa,
x
QkNEx
x
QkPEx
x
xQkQ
x
x
x iEE
Campo elettrico E(P) da Q Lezione I 13/27
L’espressione analitica del campo richiede o una operazione di segno
x/|x| o di distinguere tra punti a destra della carica (ascissa positiva) o a
sinistra (ascissa negativa).
Problema 1D.
Date Q0 nell’origine O e QA in xA trovare l’ascissa xP del punto P dove la
risultante E0x+EAx si annulla.
Q0
A
x
O
QA
Il problema si risolve:
a) Discutendo i segni di E0x, Eax
b) Uguagliando i moduli |E0x|=|EAx | e scegliendo la soluzione
dell’equazione di II grado in base ad a)
Campo elettrico E(P) da Q Lezione I 14/27
Poniamo Q0 positiva; allora si distinguono due casi:
I) QA positiva (cariche con lo stesso segno) Q0
A
x
O
QA
Versi opposti dei campi elettrici per 0 xP xA
Q0
A
x
O
QA
II) QA negativa (cariche con segno opposto)
Versi opposti dei campi elettrici per xP 0 e xP xA
Campo elettrico E(P) da Q Lezione I 15/27
Esempio: Q0= +1C, | QA|= 3C; xA= 1m
I) QA = + 3C
II) QA = 3C
La soluzione «esterna» è
sempre dalla parte della
carica minore in valore
assoluto
Q0
A
x
O
QA
Zona soluzione
P
Q0
A
x
O
QA
Zona soluzione
P
Elettricità vs gravità Lezione I 16/27
1 metro protone elettrone
carica = +1.6(1019) C
massa = 1.67(1027) kg massa = 9.1(1031) kg
carica = 1.6(1019) C
forza gravitazionale (fg) 1.0(1067)N
forza elettrica 2.3(1028)N ~ 1040 fg
Il campo elettrico è “intrinsecamente” molto più intenso di
quello gravitazionale
Flusso di E Lezione I 17/27
Flusso di un vettore E attraverso
una superficie S
S
dS E
n
dSES nE)(
dove n è il versore (vettore unitario adimensionale) perpendicolare
all’elemento di superficie dS. Se la superficie non è chiusa, il suo
contorno è una linea chiusa. Mediante una convenzione (es. della
mano destra) si può associare al verso di percorrenza di questa linea
chiusa la direzione positiva della normale alla superficie in ogni
punto.
Se la superficie è chiusa si parlerà di flusso uscente di E (normale n
orientata verso l’esterno) e di flusso entrante (n punta verso
l’interno).
Teorema di Gauss Lezione I 18/27
r2 E(r)
q
Q
r
r1
E(r1)
E(r2)
Il flusso di E uscente da una qualunque superficie chiusa S contenente
la carica Q è pari alla carica diviso per la costante dielettrica del
vuoto
0
222
211
44
4
QQkrrE
rrEdS
e
S
nEE
La costante dielettrica del vuoto
2
212
0mN
C1085.8
4
1
ek
Karl Friedrich Gauss 1777-1855 (scoperta ~1840, ma già Newton…)
Flusso e divergenza di E Lezione I
Per qualunque campo vettoriale E, il flusso di E uscente da una qua-
lunque superficie chiusa S è sempre uguale all’integrale dello scalare
div E esteso al volume racchiuso da S (teorema della divergenza).
19/27
Introduciamo l’operatore (nabla), che
estende il concetto di derivata a vettori
nello spazio cartesiano tridimensionale
(3D), ed è così definito kjizyx
Il prodotto scalare di con E(P)
(vettore derivabile nei punti P di uno
spazio cartesiano = campo vettoriale)
è una funzione scalare di P chiamata
divergenza
z
E
y
E
x
E zyx
EEdiv
Flusso e divergenza di E Lezione I 20/27
Basta provare il teorema della divergenza per la superficie di un
cubetto elementare. Infatti un qualunque volume racchiuso da S si
può dividere in cubetti elementari dove ogni faccia interna è
comune a due cubetti: il flusso che “entra” attraverso questa faccia
in un cubetto “esce” dal cubetto adiacente il quale ha la normale
diretta in senso opposto. La somma di questi due flussi è perciò
nulla e il flusso complessivamente uscente dalle superfici di due
cubetti adiacenti è pari al flusso uscente dalla loro superficie
esterna. Perciò sommando gli integrali di superficie sui singoli
cubetti si ottiene il flusso uscente dalla superficie esterna S mentre,
per definizione, l’integrale di volume sui cubetti è la somma dei
contributi dei cubi elementari.
Flusso e divergenza di E Lezione I 21/27
Il flusso di E uscente dalla
superficie che circonda un volume
elementare attorno al punto P(x,y,z)
è la somma dei flussi uscenti da tre
coppie di facce opposte. Per le due
facce in azzurro si ha
s
dSnE
Vy
zyxEzyx
y
zyxE
zxzy
yxEzy
yxE
d),,(
ddd),,(
dd),2
d,(),
2
d,(
yy
yy
Divergenza di E Lezione I 22/27
Sia E(P) il campo elettrico generato da
distribuzione di cariche con densità dV
dQP )(
Il flusso di (E) uscente dalla
superficie che circonda un volume
elementare attorno al punto P(x,y,z)
s
dSΦ nEE
è pari alla carica dQ racchiusa
dalla superficie divisa per 0 000
)()(
dxdydzPdVPdQ
Estendendo a un volume qualsiasi dal teorema della divergenza
0
divdiv
EEnE
Gauss
VV
zyx
s
dVdVz
E
y
E
x
EdS
Divergenza di E Lezione I 23/27
Osservazioni
Il flusso di un vettore attraverso una superficie chiusa è
sempre uguale all'integrale della sua divergenza sul
volume racchiuso (identità matematica)
la divergenza (uno scalare) di E(P) è proporzionale alla
densità di carica (P) in P (legge fisica)
Formulazioni dell’elettrostatica Lezione I 24/27
L'elettrostatica (studio del campo elettrico generato da cariche "quasi"
ferme) è riassunta da un’equazione che collega E alla sua sorgente (la
distribuzione di carica). Questa equazione ha le tre forme equivalenti
Coulomb (per carica puntiforme)
Gauss (forma integrale)
Gauss (forma puntuale)
2Pr
QkP eE
0
i
s
QdSnE
0
z
E
y
E
x
E zyxE
con div
kji
zyx
Legge di Gauss Lezione I 25/27
Lastra carica infinita
(carica totale per m2)
Allontanando P dal piano si
compensano due effetti:
i) la riduzione di E dovuta
all’aumento della distanza
ii) l’aumento relativo della
componente normale di E
(risultante) dovuta alle
cariche di un cerchio C del
piano con centro O sulla
proiezione di P (oppure
l’aumento delle cariche
entro un cono di data
apertura e vertice in P)
E
E
S1
S2
S
E
E
00
212
)(
E
SESESE
C O
P
Per simmetria, la
risultante E può essere
solo normale al piano e
perpendicolare alle
normali alle superfici
laterali del cilindro di
Gauss.
Legge di Gauss Lezione I 26/27
La sfera (R) conduttrice con carica Q
cariche mobili "ferme"
E(r<R)= 0, E(r=R)S
dQ=dR= 0 all'interno
carica "solo" superficiale
E
S
R
E=0 00
E
SSE
)puntiformeda()(
4 2
QERrE
R
Q
Legge di Gauss Lezione I 27/27
L, Q
2R
2r
E
Il cilindro indefinito di raggio R con carica Q per lunghezza L
Il campo elettrico E(r) , r>R
è perpendicolare per
simmetria all’asse del
cilindro di Gauss.
Il flusso uscente dalla
superficie laterale è
rL
QE
QErLE
1
2
12
00