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" LEZIONE n. 1 -Informatica- Analisi dati con Excel- prima parte prof Federico Cecconi Argomenti: ¥ Introduzione alluso di Excel (uno snapshot di Exel 2010) ¥ Le formule ¥ Le funzioni ¥ I grafici Lobiettivo base del corso quello di insegnare strumenti e tecniche di produttivit individuali utilizzando Word, Excel, PowerPoint, tecniche di navigazione, Social Network e cos via. Unaltra parte del corso descriver dei concetti sia dellinformatica che del mondo delle telecomunicazioni. Introdu z ione allu so di Excel: le celle, i formati, linserimento delle date. Excel un foglio elettronico in cui possibile inserire degli elementi di testo, numeri o formule, quindi legami che mettono in relazione le celle allo scopo di ottenere dei risultati. I primi esempi di fogli elettronici sono della fine degli anni 80 e per quanto siano cambiati, lidea di base quella di inserire dati allinterno di un mondo composto di quadretti, composto di celle. I formati quando inserisco un numero in Excel non devo preoccuparmi del formato in quanto pu essere definito a monte (valuta, data, percentuale ecc.). I numeri quindi devono essere inseriti sempre come numeri, il sistema predisporr il formato secondo il comando di visualizzazione. Tutti i fogli elettronici hanno un meccanismo di inserimento della data basata su un calendario perpetuo. Le date iniziano il 1¡ gennaio del 1900; le date sono numeri crescenti che si avvicinano ai giorni nostri (equivale a dire che sono passati un certo numero di giorni dalla data perpetua a oggi). La data viene inserita come una sequenza di numeri ma in realt corrisponde a unoperazione aritmetica. La b arra mu ltifu nz ione Office 2 0 0 7 e su periori Inizialmente vi era un men, cliccando sui comandi apparivano ulteriori men a tendina tramite i quali possiamo proseguire nella selezione del comando necessario; dal 2007 in poi nata la barra multifunzione. Q uesto cambiamento nasce per standardizzare le interfacce simili tra le varie versioni dei sistemi operativi. Nella nuova barra multifunzione spariscono i men a tendina Esempi: ¥ Inserimento dati contabilit casalinga ¥ Inserimento risultati questionari ¥ Apri, salva, nuovo, stampa

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Lezioni ECDL-Excel-Google-Social Network-WordPress-Word-Powerpoint-Access-Informatica personale-Reti di computer-Evoluzione delle tecnologie-Windows-La sicurezza

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Page 1: Lezioni ECDL

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LEZIONE n. 1 -Informatica-

Analisi dati con Excel- prima parte prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Introduzione allÕuso di Excel (uno snapshot di Exel 2010)

¥ Le formule

¥ Le funzioni

¥ I grafici LÕobiettivo base del corso � quello di insegnare strumenti e tecniche di produttivit� individuali utilizzando Word, Excel, PowerPoint, tecniche di navigazione, Social Network e cos� via. UnÕaltra parte del corso descriver� dei concetti sia dellÕinformatica che del mondo delle telecomunicazioni.

Introdu z ione allÕu so di Excel: le celle, i formati, lÕinserimento delle date. Excel � un foglio elettronico in cui � possibile inserire degli elementi di testo, numeri o formule, quindi legami che mettono in relazione le celle allo scopo di ottenere dei risultati. I primi esempi di fogli elettronici sono della fine degli anni Õ80 e per quanto siano cambiati, lÕidea di base � quella di inserire dati allÕinterno di un mondo composto di quadretti, composto di celle. I formati quando inserisco un numero in Excel non devo preoccuparmi del formato in quanto pu� essere definito a monte (valuta, data, percentuale ecc.). I numeri quindi devono essere inseriti sempre come numeri, il sistema predisporr� il formato secondo il comando di visualizzazione. Tutti i fogli elettronici hanno un meccanismo di inserimento della data basata su un calendario perpetuo. Le date iniziano il 1¡ gennaio del 1900; le date sono numeri crescenti che si avvicinano ai giorni nostri (equivale a dire che sono passati un certo numero di giorni dalla data perpetua a oggi). La data viene inserita come una sequenza di numeri ma in realt� corrisponde a unÕoperazione aritmetica.

La b arra mu ltifu nz ione Office 2 0 0 7 e su periori Inizialmente vi era un men�, cliccando sui comandi apparivano ulteriori men� a tendina tramite i quali possiamo proseguire nella selezione del comando necessario; dal 2007 in poi � nata la barra multifunzione. Q uesto cambiamento nasce per standardizzare le interfacce simili tra le varie versioni dei sistemi operativi. Nella nuova barra multifunzione spariscono i men� a tendina

Esempi: ¥ Inserimento dati contabilit� casalinga

¥ Inserimento risultati questionari

¥ A pri, salva, nuovo, stampa

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Per informare il sistema che le colonne devono avere una larghezza tale da far si che i contenuti non vadano a sovrapporsi devo SELEZIO NA RE lÕintero foglio- FO RM A TO - A D A TTA LA RGH EZZA C O LO NNE (o formato colonna adatta se 2010). Q uello che succede � che le colonne si adattano al testo. Excel in quanto foglio elettronico � basato sullÕidea di cella. La cella prende il nome della colonna e a seguire della riga. Q uindi es. cella B3. Selezionando un insieme di celle ottengo un area che ad esempio va da B3 A D 5 ÒdaÓ ÒaÓ in Excel viene indicato con il simbolo dei due punti Ò:Ó. A llÕinterno delle celle posso inserire testo o numeri. Inserendo numeri, a seconda del formato concettuale (valuta, data occ.) sia tipografico (maiuscolo minuscolo ecc.) collegato, il carattere o numero inserito acquisir� le impostazioni Pr�-configurate. Posso anche utilizzare gli stili, formati gi� fatti inseriti in unÕapposita galleria che posso assegnare a campi o gruppi di celle. Posso anche creare nuovi stili e nominarli.

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Inserimento dati datab ase I dati devono essere inseriti preceduti da unÕintestazione generalmente sulla prima riga del database:

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I nomi delle colonne si chiamano ÒcampoÓ, le righe con i dati del database si chiamano ÒrecordÓ. Q uesto modo di inserire i dati permette una serie di manipolazioni (es. tabelle e tabelle pivot).

Le Formu le- inserire calcoli allÕinterno del foglio elettronico !

Il fatto di poter inserire formule � una peculiarit� di Excel in quanto foglio elettronico. V edremo esempi di:

¥ C alcoli su una contabilit� casalinga: come calcolare la differenza tra un valore medio e un

valore massimo;

¥ A ggiunta indici a risultati questionario.

Le formule vengono inserite tramite il carattere = es. =(B3+B4+B5). Il risultato pu� essere trascinato nelle colonne successive (vedi figura1) in quanto il nome della colonna cambia man mano che trascino vs sx la formula. La M ED IA pu� essere calcolata sia in modo manuale, sia tramite funzione. M anualmente dovremo digitare: =(B3+B4+B5)/3 M A non � pratico, in quanto, in caso si aggiungessero nuove voci, dovrei modificare il 3; esiste lÕapposita funzione ÒM ED IA Ó, che ad esempio, in una tabella, aggiorna automaticamente i valori nel caso vengano inseriti nuovi record. Se dovessi creare un nuovo indice, es. Et� per scolarizzazione/3 (figura 2 inserita in E2 trascinata poi verso il basso, ossia E3, E4, E5): = C 2*D 2/3

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Il trascinamento � un punto centrale per Excel in quanto ci permette di non dover inserire nuovamente le formule.

Le Fu nz ioni Grazie alle funzioni possono essere calcolati in modo aggregato e automatico un insieme di valori allÕinterno di un insieme di celle. Esistono moltissimi tipi di funzioni allÕinterno di un apposito elenco di funzioni. A lcuni esempi sono: =somma, =max, =min, =medie, = se es. di funzione M ED IA : A nzich� inserire =(B3+B4+B5)/3 inserisco: =media(seleziono da B3:B5) IN V IO Se voglio calcolare la spesa pi� grande di gennaio: =max(seleziono da B3:B5)

Posso anche inserire la funzione tramite lÕapposito elenco consultabile tramite il pulsantino ÒfxÓ: in

automatico apparir� = e io sceglier� la funzione dallÕelenco. Inserire le funzioni manualmente o tramite interfaccia � la stessa identica cosa e soprattutto le funzioni possono essere trascinate. Esistono funzioni per la statistica, per il testo, logiche � cos� via.

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R iferimenti assolu ti Posso non desiderare che tramite trascinamento cambino la riga e/o la colonna di riferimento: tramite il simbolo $ posso bloccare le righe e/o le colonne desiderate facendolo precedere o al numero (quindi blocco la riga) o alla lettera (quindi blocco la colonna)

Fu nz ione se Figura 2 Òindice 2Ó: se voglio vedere comparire 1 tutte le volte che lÕindice � >di 31 e 0 quando non � cos�. La funzione si chiama Se. V ado su FO RM U LE-LO G IC H E e compilo la mascherina secondo la seguente formula (che pu� ovviamente essere inserita manualmente): =SE(E2>31;1;0)

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I G rafici C reazione grafico delle spese ossia grafico a linee che mostra lÕandamento delle spese lungo un certo periodo; se nel ns esempio, volessi sapere comÕ� cambiata la somma nel tempo:

Seleziono i dati di mio interesse, inserisci grafico a linee.

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LEZIONE n. 2 -Informatica-

Analisi dati con Excel- seconda parte prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Tabelle in Excel

¥ Gestione dati

¥ Tabella Pivot Excel nasce come foglio elettronico, come strumento sostitutivo del foglio a quadretti e della calcolatrice con la possibilit� di inserire allÕinterno delle celle testi, numeri, relazioni fra numeri, formule e funzioni. Excel pu� essere utilizzato per gestire dati. Excel dalla versione 2007 in poi d� la possibilit� di organizzare i dati in tabelle che sono raggruppamenti di dati, quindi di celle, alle quali � assegnato un nome. Questa � unÕoperazione comoda perch� ci permette di fare riferimento a un intervallo di celle tramite un nome e se dobbiamo aggiungere nuovi dati possiamo inserirli senza dover cambiare manualmente formule. Altro argomento � la Tabella Pivot, � un termine comune in tutti gli strumenti di analisi dati quindi anche in software statistici. Con Tabella Pivot si intende la possibilit� di raggruppare e fare statistica sui dati utilizzando una o pi� categorie. (Es. di capire in un questionario quante sono le persone di et� inferiore a 24 anni che hanno dato la risposta 3 alla seconda domanda? In questo caso la categoria � lÕet�, la statistica � il conteggio associato a una certa domanda).

T ab elle in Excel ¥ Come creare tabelle

¥ Come gestire i campi

¥ Come aggiungere righe

U n esempio: analisi dati da u n q u estionario a risposta mu ltipla

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I dati si leggono da sx a dx: soggetto, domanda, risposta, et� e numero di figli, in quanto nel questionario ha lÕobbiettivo di capire come passano il tempo i figli di queste famiglie potendo scegliere tra queste 6 alternative. N ello specifico questa � la domanda Òcon chiÓ poi ovviamente vi possono essere una serie di domande relative al cosa fanno ecc. La domanda 1 chiede quindi chi � che passa il tempo con i figli durante il tempo libero dei figli stessi e vi sono vari tipi di risposta (babysitter, nonni, centro estivo ecc.) e vi � la possibilit� di poter dare risposte multiple (ossia stanno col pap� e al centro estivo). Se osserviamo il metodo di inserimento dei dati, sembra ridondante: es per il soggetto 1 dobbiamo inserire, trattandosi di risposta multipla, due record tracciando due volte la sua et� e il numero di domanda ma questo metodo ci consente di lavorare sui dati ed estrapolare le informazioni a noi utili. Lo strumento che � in grado di gestire pi� tabelle evitando la ridondanza dei dati � A ccess, strumento di gestione di database. Per trasformare i dati in tabella (da A1 a E13) Ð cosa che mi consente di inserire ulteriori dati senza modificare formule- V A D O SU A 1-IN SERISC I-TA BELLA . La prima domanda che il sistema mi chiede � se la mia tabella ha delle intestazioni (si in questo caso) e mi chiede se va da A1 a E13. Confermando con O K , si crea un nuovo oggetto, la mia tabella, al quale corrisponder� lÕapparizione di un nuovo men�, ossia ÒprogettazioneÓ ; il alto a sx posso inoltre rinominarlo: D ATIQ. Questo oggetto in quanto tabella ha dei comportamenti, ad esempio i filtri, ordinando risposte ecc. N ellÕinserire formule, faccio quindi riferimento non pi� a specifiche celle ma alla tabella:

=M ED IA (Tabella13[et�]

Se inserisco un ulteriore record, la media cambier� in modo automatico.

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Q uesta particolare tecnica � la pi� grande innovazione degli ultimi 5 anni: vi sono stati

considerevoli miglioramenti nella grafica e nella interfaccia ma risalta

ltimi 5 anni: vi sono stati

a il fatto di inserire funzioni

. Questo database potr� quindi essere

considerevoli miglioramenti nella grafica e nella interfaccia ma

. Qurelative N O N a intervalli di celle M A a oggetti con un nome

riutilizzato per nuovi inserimenti e formule si aggiorneranno. Le tabelle hanno anche caratterizzazioni di tipo estetico: possiamo quindi scegliere degli stili, ossia una sorta di galleria di combinazioni, tipo font dei caratteri, dimensioni, colori. Tramite il tasto ÒaggiornaÓ posso collegare la mia tabella a un database esterno; una funzione tipica del database � il rim uovi duplicati che elimina dal database record considerati uguali.

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G estione dati !

¥ C reazione di indici

¥ C reazione di categorie

¥ Selezione U tilizzeremo la tabella come fosse una tabella di database quindi le righe sono dei record e le colonne sono campi. Ci� che tipicamente accade � che nel raggruppare i dati si cerchi di raccogliere tutti i dati possibili e che in corso dÕopera pu� presentarsi lÕesigenza di interpretare quei dati diversamente da come previsto: nel nostro questionario ad esempio, posso voler sapere quanto � complessa la gestione dei figli rispetto quella famiglia. La complessit�, posso immaginare che derivi dal numero di figli e dalla loro et� e posso quindi creare un indice direttamente sui dati.

Es. Calcolo Indice Ò D ifficolt� Ó: M i posiziono F1 e aggiungo un campo (che si integrer� alla tabella in modo automatico); poi digito N um ero/et� (la formula fa riferimento alla tabella, dato lÕinvio tutta lÕintera colonna si compiler� in modo automatico).

Es. Inserimento categoria Òtanti figli-poch i figliÓ Aggiungo un campo che chiamo Tanti e con la funzione SE indico che voglio vedere 1 se i figli sono di numero maggiore a 2 altrimenti 0

=SE([@ [num ero figli]]>2;1;0) la formula pu� essere inserita manualmente o tramite

lÕapposita funzione

T ab ella P iv ot

¥ A cosa serve la Tabella Pivot

¥ C ome si usa

¥ U n esempio: analisi dei risultati, un esperimento

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** U na tabella pivot � uno strumento analitico e di reporting necessario alla creazione di tabelle riassuntive. U no dei fini principali di queste tabelle � l'organizzazione di dati complessi tramite una scelta opportuna dei campi e degli elementi che devono comporla.U na tabella pivot pu� descrivere un numero molto elevato di variabili, dette anche caratteristiche o dimensioni di analisi. Le operazioni ammesse sui campi di una tabella pivot sono di tipo matematico-statistico: conta valori, somma, differenza, prodotto, media, varianza o deviazione standard. La tabella pivot � divisa in quattro aree, ciascuna contenente molteplici variabili: una per le righe (etichette righe), una per le colonne (etichette colonne), una per il contenuto della tabella ossia lÕarea dati (valori) e lÕarea Òfiltro rapportiÓ dove visualizzo le restanti variabili (es. filtro domande). Per un limite visuale di qualsiasi grafico, possono essere visualizzate soltanto tre variabili. La tabella pivot consente di creare gruppi e operazioni su questi, agire sulle singole celle per cambiarne il formato di visualizzazione, rinominare ogni variabile e relativi valori. N on � invece modificabile il valore delle celle dell'area dati, per cui non si possono inserire valori e formule nelle celle dell'area dati e nelle intestazioni di riga o colonna. La relazione fra due oggetti pu� essere uno-a-uno, uno-a-molti, molti-a-molti: tale cardinalit� degli insiemi pu� essere modellata in uno schema entit�-relazione. Pu� manifestarsi lÕesigenza di dover creare una tabella a due entrate: es. da una parte le domande e dallÕaltra le risposte (es. quante risposte 2 sono state date alla domanda 1) oppure, in base a un determinato indice voler vedere la media delle risposte in quanto quellÕindice mi predice qual � il tipo di gestione che utilizzo per i miei figli (in tal caso parliamo di una tabella a unÕentrata dove lungo le righe dovrebbe esserci quellÕindice e dallÕaltra parte la media della risposta data. Tabella Pivot ci permette in sostanza di elaborare i dati raccolti a seconda delle diverse esigenze al fine di produrre nuovi dati. Anzitutto devo SELEZIO N A RE i dati dove voglio che la tabella Pivot lavori e successivamente IN SERISC I TA BELLA PIV O T- IN TERV A LLO (nellÕesempio � la solita tabella D ati Q)- i dati possono essere anche esterni alla macchina.

Se io volessi le domande lungo le righe la risposta lungo le colonna:

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Se volessi contare le risposte diviso le domande metto il soggetto nella zona V alori:

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V ediamo che lÕoperazione che fa il sistema sul campo S1 � il ÒconteggioÓ: questo perch� il campo � ipertestuale e non pu� fare altro. M a se io avessi avuto bisogno non di contare i record, ma di fare la media, cliccando su ÒiÓ potevo cambiare la funzione:

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Esempio di tab ella P iv ot su risu ltati di u n esperimento:

Esperimento di psicolinguistica dove uso delle non parole e devo capire il tempo di riconoscimento delle stesse: il tipo 2 sono semanticamente quasi corrette, quindi il tempo di riconoscimento � minore:

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Conclu sioni Il punto centrale � che Excel � un buonissimo strumento di gestione dati, la sola cosa che non pu� fare � la possibilit� di avere delle tabelle correlate tra loro (per tale funzione si usa Access). In questa lezione abbiamo visto come sia possibile raggruppare i dati e fare statistiche su di essi adoperando la Tabella Pivot.

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LEZIONE n. 3 -Informatica-

Analisi dati con Excel- terza parte prof Federico Cecconi

Argomenti:

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¥ Le Funzioni- descrizione repertorio di funzioni di Excel

¥ I Grafici

¥ Gli scenari (analisi Òche cosa seÓ)

Le Fu nzioni Ð inserimento di formu le !

Per sommare due numeri mi posiziono nella cella dove voglio il risultato e dopo aver digitato il simbolo = seleziono le celle. Se voglio fare la differenza dei due numeri e dividerli per il primo dei due:

La formula sar�:

=(cella-cella)/cella

Formula che posso poi trascinare:

In sostanza col trascinamento cambiano gli indici di riferimento ossia le colonne. Se nella formula voglio rifare riferimento a una cella che non deve cambiare trascinandola (es. su E1 inserisco 10 e voglio che tale valore venga moltiplicato alla formula appena fatta rimanendo inalterato nel trascinamento), ad E1 faccio precedere il simbolo del dollaro $. La formula diventer�:

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=(cella-cella)/cella*$cella

e trascinandola ogni casella moltiplicher� come valore invariato E1:

Fu nzioni In Excel esistono operazioni che possono essere inserite semplicemente citandole, senza dover specificare i dettagli. Tali operazioni prendono il nome di FUN Z IO N I. ** una funzione in informatica � un particolare costrutto sintattico, in qualche linguaggio di programmazione, che permette di raggruppare, all'interno di programma, una sequenza di istruzioni in un unico blocco di istruzioni espletando cos� una determinata e in generale pi� complessa operazione, azione o elaborazione sui dati del programma stesso in modo tale che a partire da determinati input restituisca determinati output.** Le funzioni possono essere inserite manualmente o tramite barra multifunzione, nella scheda formule. LÕelenco completo si trova in Òinserisci funzioneÓ(sono divise per tipo). **A ttenzione a funzione somma: somma ci� che ha adiacente. D a usare se pratici. FU N ZIO N I-FIN A N ZIA R IE-RA TA Finanziare: elenco di funzioni ampio, la funzione pi� comune � il calcolo di una rata considerato un tasso di interesse e un capitale. Se io ho un prestito allÕ8% (0,08) che devo restituire in 6 m esi ed il capitale � 10000! quello che voglio sapere � lÕimporto della rata: La formula sar�: FIN A N ZIA R IE-RA TA devo movimentare tre parametri. N el primo devo indicare il tasso di interesse e dovr� indicare che � mensile quindi seleziono la cella, Q UIN D I nel primo parametro indico C ELLA diviso /12 (devo indicare che � m ensile); nel secondo devo indicare il periodo (quindi seleziono la cella corrispondente); nel terzo indico il capitale (quindi seleziono la cella corrispondente

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\ Rata da 1.705,77! Una volta inserita la formula posso poi cambiare i valori: otterr� il relativo risultato. FU N ZIO N E LO GIC A SE (e se concatenata) (se uno dentro lÕaltro) Lo scopo � trovare dei valori diversi a secondo del risultato di un certo calcolo. A d es. immaginiamo che dati dei numeri vari voglio trovare pi� valori. La funzione se molto utile soprattutto per la manipolazione di dati dei questionari perch� permette di creare indici sintetici di valori che stanno in estensioni che per noi sono poco gestibili (es. soprattutto per lÕet�). Es: se > di 0 voglio 1 se< di 0 voglio 0 (vedi figura 1) Esiste un utilizzo della funzione SE particolarmente sofisticato, che permette di inserire SE indentati lÕuno dentro lÕaltro: in tal caso la funzione deve essere manuale e la sequenza ha una sua delicatezza dal punto di vista sintattico: Es: se > di 0 voglio 1 se< di -5 voglio -1 se tra -5 e 0 voglio 0 la formula sar�:

=SE(cella<-5;-1;SE(cella<0;0;1)) (vedi figura 2)

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FIGU RA 1

FIGU RA 2

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Fu nzione Testo (u tile nella statistica) Se scrivo il nome in una cella e voglio tenere solo tre caratteri a destra, es.

m aria ria

Far� FU N ZIO N E D ESTRA , seleziono nel campo TESTO la cella dÕinteresse, nel N U M ERO C A RA TTERI metto 3 e nella cella selezionata appariranno le ultime tre lettere della parola Òm ariaÓ:

Fu nzione data LÕinserimento delle date in Excel si fa tramite la sequenza GIO RN O /M ESE/A N N O Se la voglio in un formato diverso SELEZIO N O LA C ELLA D ELLA D A TA , vado nel FO RM A TO e la cambio es.

venerd� 10 m arzo 2000

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Fu nzione data e ora Se io da quella data voglio estrarre il mese, mi seleziono su una cella, faccio =FU N ZIO N E M ESE, seleziono la cella della data e mi dice che mese �.

G rafici Il meccanismo per realizzarli � semplice. Immaginiamo che i numeri inseriti indichino valori che cambiano nel tempo, per far capire al sistema in modo automatico quale colonna mettere sullÕasse delle X e quale sullÕasse delle Y, quindi distinguere quali sono le etichette (x) e quali valori(y) devo intestare i valori con una leggenda. Q uindi seleziono tutta lÕarea dÕinteresse, inclusa la cella vuota delle etichette parallela a quella ÒrisultatiÓ (che ho nominato volutamente) e faccio IN SER ISC I G RA FIC O .

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Come si maneggia u n grafico? Una volta selezionato il grafico, appaiono tre men� (due in Excel 2010) che sono:

1. Progettazione (LÕaspetto pi� immediato sono gli stili); 2. Layout grafico (modifica aspetti comunicazione del grafico es. etichette dati a sx rispetto ai

punti della curva o specificare che lÕasse orizzontale x sono etichette ecc); 3. Form ato

G li S cenari Uno scenario � uno strumento che permette ad Excel di svolgere dei compiti che sono tipici dellÕanalisi Òw hat ifÓ ossia di capire le relazioni tra variabili, ossia cosa accadrebbe a una data variabile se cambiasse unÕaltra variabile (se guadagnassi meno, se il tempo fosse maggiore, se se se se..). Tale funzione pu� essere quindi utilizzata in termini di predizione, comprensione e analisi dei dati. Vado su D A TI e scelgo A N A LISI D I SIM U LA ZIO N E -GESTIO N E SC EN A RI Seleziono le celle dÕinteresse (nellÕesempio specifico ricavi e spese con valore numerico) e nomino lo scenario creato esempio BELLO o BRUTTO inserendo valori diversi dalle celle di riferimento (belli= tanto guadagno poche spese, brutti pochi guadagni tante spese).

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Una volta creati gli scenari, quando dovr� consultare i miei dati andr� nello scenario di riferimento. Per richiamare lo scenario vado su D A TI- A N A LISI D I SIM U LA ZIO N E- GESTIO N E SC EN A RI e tramite il tasto M O STRA posso vedere le variabili relative ai tre scenari impostati.

Conclu sioni In Excel esiste la possibilit� di fare delle analisi di simulazione, ossia realizzare oggetti in grado non solo di elaborare o mostrare relazioni tra dati ma rispondere anche a domande del tipo Òw hat ifÓ ossia cosa accadrebbe se. Sono grandi innovazioni che ci permettono di fare deduzioni e previsioni di dati, elaborazione ormai divenuta indispensabile in quasi tutti i contesti, sia sociali che di scienza cognitiva. M entre molti sft richiedono una descrizione delle variabili e delle relazioni con un linguaggio specifico, questi strumenti hanno il vantaggio che la descrizione di dati e relazioni viene fatta utilizzando le formule esattamente come li descriverebbe in fase di inserimento.

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LEZIONE n. 4 -Informatica-

Esercitazione Excel prof Federico Cecconi

Argomenti:

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D escrizione della ricerca !Il questionario ha lo scopo di scoprire il rapporto che alcuni soggetti hanno con la tecnologia. I soggetti devono descrivere che rapporto hanno con la tecnologia in modo che noi possiamo dedurre se vi sono differenze modificando alcuni raggruppamenti: es. relazione tra tecnologia ed et� piuttosto che tipo di tecnologia utilizzata e sesso (es. Smartphone o Tablet). Una domanda tipica �:

¥ Quanti ÒoggettiÓ informatici possiedi?

¥ Quali di queste sequenze di uso ti sembrano pi� simili al tuo uso quotidiano? (es. maschere aperte contemporaneamente, riavvii ecc.)

¥ Conosci il programma ÒSkipeÓ? Perch� stiamo raccogliendo queste risposte? Speriamo di trovare associazioni con lÕet� e/o percorsi formativi. Un questionario del genere � vantaggioso quando si riesce ad associare risultati a categorie. Nel caso specifico le categorie sono semplici ma se rappresentate ad esempio da professioni gi� diventa interessante.

D escrizione degli ob iettiv i

¥ C orrelazioni scoprire correlazioni � unÕattivit� molto comune in ambito della ricerca, fenom eno che m ette in evidenza com e al variare di una variabile ne cam bia anche unÕaltra seguendo una certa legge.

¥ D ifferenze tra m edie � unÕattivit� che lÕessere um ano svolge ogni qual volta che vuole capire qualcosa in m odo quantitativo di qualche fenom eno (es. svedesi pi� alti degli italiani) in tal caso prendo un campione di italiani, uno di svedesi, faccio le rispettive medie e le metto a confronto e deduco. Il punto � delicato in quanto potrei ipotizzare che la differenza tra medie dipenda dalla significativit� del campione nel senso che se avessi avuto in campione pi� ampio la differenza sarebbe scomparsa? O la differenza � genuina perch� gli svedesi sono pi� alti degli italiani? (estendibilit� campione).

Page 21: Lezioni ECDL

¥ In sintesi.. spiegazioni quindi estrarre i dati e trovare delle regolarit� in essi; spiegazioni: osservare relazioni tra variabili non vuol dire spiegare ma sicuramente analizzarli e trarre

conclusioni.

Esercizio Excel- G estione della tab ella dei dati su Excel D escriviamo i nomi campi: codice soggetto- nome soggetto- (notare che pu� essere ripetuto e in seguito capiremo perch�; sesso (1 femmine, 0 maschi); la condizione economica (una scala che va da 1 a 3 (1 peggiore 3 migliore); et� (in anni); la domanda (nellÕesempio vengono inserite solo le risposte alla domanda 1) da notare che nel record 1 e 2 il soggetto 1 risponde due cose (quindi risposta 1 e risposta 2 alla stessa domanda dichiarando due utilizzi diversi (vedi figura 2)

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La domanda 1 viene presentata al soggetto con due modalit�: gli viene chiesto che tipo di strumento usa, con che frequenza e con quali obbiettivi (risposta multipla). NellÕinserimento dei dati nella tabella vediamo che le risposte non rispecchiano esattamente come sono state formulate: le risposte alla domanda 1 vengono assemblate nello stesso record che eventualmente deve essere ripetuto (es. soggetto 1 ha sia lo Smartphone che il Tablet) perch�, a seconda di cosa dobbiamo fare dei dati pu� nascere lÕesigenza di fare specifiche estrapolazioni, diversamente NO N praticabili. Trasformo i dati in una tabella: SELEZIO N O C ELLA A 1 -IN SERISC I-TA BELLA (se non voglio fare selezione manuale non devo lasciare spazi e, quanto Excel mi chiede se la tabella ha delle

Page 22: Lezioni ECDL

IN TESTA ZIO N I- C O N FERM O (sono i campi appena descritti). Realizzare una tabella significa realizzare un oggetto con un nome dove posso utilizzare filtri e nel caso venissero aggiunti nuovi dati la struttura viene modificata incorporando i nuovi record e applicandovi eventuali formule.

*

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Creazioni di indici su Excel. !O ssia realizzare degli indici sui dati: estrarre ulteriori dati dai dati gi� posseduti. Es. creare un indice di correlazione tra la condizione economica del soggetto e la sua et�: se entrambi i valori sono grandi indica una condizione media di et� e di formazione scolastica ma, se uno dei due � molto pi� grande dellÕaltro si otterranno numeri o molto grandi o molto piccoli che indicheranno una differenza nel rapporto che cÕ� in quel soggetto tra condizione economica ed et�. Per creare lÕindice (Indice 1) mi posiziono su H 1, nomino la casella e applico la formula ossia condizione economica/et�:

=[@ condcon]/[@ et�] Potremmo apprezzare che inserendo la formula nel primo record in automatico si estender� a tutti record della colonna ÒIndice 1Ódel database:

Page 23: Lezioni ECDL

Posso continuare ad aggiungere indici: es. voglio nellÕÓIndice 2Ó 1 tutte le volte che nellÕIndice 1 � maggiore del valore 0,1, in quanto a mio avviso lÕIndice 1 � troppo dettagliato e voglio semplificarne la lettura. Inserisco quindi la funzione SE con la seguente formula:

=SE([@ [Indice 1]]>0,1;1;0)

!

!

Page 24: Lezioni ECDL

Analisi (su Excel) A bbiamo dei dati grezzi dai quali abbiamo estratto dati pi� aggregati come lÕindice tra condizione economica ed et�. R imane vero che questo tipo di attivit� non ci porterebbe ad altri risultati ossia correlazioni o differenza tra medie; dobbiamo essere in grado, a questo punto, di raggruppare questi dati secondo dei criteri a nostra scelta e facendo sui dati delle operazioni statistiche, come calcolo di medie, di frequenze ecc. Excel ha un apposito strumento per fare queste manipolazioni che si chiama Tabella Pivot con la quale � possibile estrarre regolarit� tra confronti tra medie e correlazioni tra variabili allÕinterno dei dati memorizzati.

T ab ella P iv ot Creo la tabella, quindi mi posiziono sulla cella A 2- D ati- Tabella Pivot (origine dati esterna se i dati provengono dallÕesterno). In alto appaiono i nomi delle variabili e in basso i posti dove possiamo inserirle per ottenere raggruppamenti.

!

!!Se noi volessimo sapere quanti sono i maschi e le femmine nel campione, trasciner� il sesso nel campo etichette e i soggetti nel campo valori:

*

!

Page 25: Lezioni ECDL

!Il sistema ha contato i soggetti (conteggio di..) in quanto nel campo codice soggetto vi � una stringa alfanumerica che non poteva essere ÒsommataÓ. Se invece volessimo sapere per ogni sesso qualÕ� la media dellÕet�:

!

!

!!A questo punto se volessi scoprire se esiste una relazione tra il sesso e il tipo di strumento che sto utilizzando da punto di vista dellÕutilizzo che ne faccio, quindi se esiste una differenza tra maschi e femmine per lÕutilizzo, es. delle tavolette:

!

!

!

Page 26: Lezioni ECDL

! Cosa ci dice il grafico? Se il tipo di oggetto � 1 lÕutilizzo per le donne (codice 1) � di 4 sul campione, per gli uomini 3. A ttenzione a due particolari:

¥ Se avessi avuto pi� dom ande, avrei dovuto trascinarle in filtro rapporti;

¥ La funzione scelta per i valori � C O N TEG G IO D I U TILIZZO , (essendo un cam po num erico il sistem a tende a som m arli).

Se noi volessimo sapere, relativamente allÕindice 2, qual � lÕutilizzo pi� comune tra i due indici:

!

!

!

!!

Conclu sioni Con Excel � molto semplice creare degli indici, delle nuove indicazioni numeriche su dati che gi� abbiamo. Tutti i problemi di conteggio statistico sui dati, divisi per categorie, possono essere affrontati con lo strumento (Tabella Pivot) trascinando lÕelemento su cui vuole fare la categorizzazione nello spazio righe e nello spazio colonne: tipica tabella a due entrate: da una parte il sesso e dallÕaltra lÕet� (voglio sapere quanti soggetti appartengono allÕuna e allÕaltra categoria) pu� essere fatto velocemente.

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LEZIONE n. 5 -Informatica-

Excel- Applicazioni Statistiche prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Excel e la statistica

¥ Correlazioni ¥ Confronto tra medie

¥ Regressione

¥ Funzioni per il testo ¥ Funzioni per gestione database

!

!

!

La statistica descrittiv a: media e v arianza

LÕobiettivo di un modello statistico � quello di darci unÕidea pi� aggregata, condensata e riassunta del significato di alcune variabili e lÕindice pi� comune in assoluto � la !"#$%, che � lÕindice che indica che una serie di valori numerici possono essere sintetizzati in un numero che indica il valore medio (valore pi� probabile, valore al centro). U n altro concetto collegato alla media � quello della &%'$%()%. LÕesempio tipico della statistica � quello di Trilussa relativo alla statistica: Òse tu mangi un pollo ed io no, in termini statistici possiamo affermare che abbiamo mangiato mezzo pollo a testa, anche se a me, per esempio, il pollo non piace proprioÓ: parliamo di media, ossia si sommano i valori e si dividono per quanti essi siano. Si pu� considerare anche unÕaltra misura oltre la media che � quella della varianza. U na volta calcolata la media si prendono i valori e si calcola la distanza di questi valori dalla media Òin mediaÓ (ossia si sommano gli scarti di questi numeri e si sommano per il loro numero). Se questo numero che chiamiamo varianza � molto grande rispetto alla media significa che la media non ci dice nulla sul vero significato di questi valori. Media e varianza possono essere calcolate da Excel che ci pu� indicare se due medie sono o meno veramente diverse una dallÕaltra.

Excel e la statistica: esercitazione su Excel !

La correlazione Ð diretta (1 ) Ð inv ersa (-1 ) Ð assente (0 ) Valori colonna A e valori colonna B Ð cÕ� una qualche relazione tra A e B? E pi� concretamente si potrebbe dire che quando B sale anche A sale e quando B scende anche B scende o ancora che lÕandamento di B sia completamente scollegato dallÕandamento di A?

he BA? A scende o ancora che lÕandamento di B sia completamente scollegato dallÕandamento di AA? A

noi interessa scoprire un indice che ci dica quale sia la relazione tra A e B: come al noi interessa scoprire un indice che ci dica quale sia la relazione tra A e B: come al cambiare di B cambi A. Questo indice generalmente ha un valore che va da -1 a 1: -1 vuol cambiare di B cambi A. Questo indice generalmente ha un valore che va da 1 a 1: 1 vuol dire che al crescere di B A diminuisce ossia che cÕ� una Òcorrelazione inversaÓ; 1 significa

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! #!

invece che cÕ� Òcorrelazione direttaÓ(allÕaumentare di B aumenta a anche A). Infine, 0, invece che cÕ� correlazione diretta

indica che non cÕ� correlazione. Grazie a Excel possiamo utilizzare lÕapposita funzione. D i fatto, a titolo di esempio, � la tipica attivit� che viene svolta quando viene osservata una variabile, ad esempio la gravit� degli incidenti e dallÕaltra parte la velocit� del veicolo. é naturale supporre che maggiore � la velocit� maggiore � la gravit� dellÕincidente. La correlazione ci permette di generare un numeretto che ci dice proprio se questa correlazione � vera (risultato 1) o non � vera (risultato -1); 0 ci indica che non possiamo immaginare una relazione. Questi strumenti non devono trarre in inganno: una relazione non � una spiegazione, � unÕosservazione. U na spiegazione richiede una modellazione teorica. Per calcolare la correlazione vado nel menu FORMULE- FORMULE STATISTICHE-FORMULA CORRELAZIONE:

Se esaminiamo questi dati vediamo che lÕindice di correlazione � 0,71, molto vicino allÕindice 1, quindi possiamo dire che esiste correlazione diretta, ossia al variare di B varia A. Modificando i dati vediamo come questa correlazione cambi:

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! $!

Modificando i dati non solo notiamo che non cÕ� correlazione diretta, ma ci indicano che comincia ad esserci una correlazione inversa, ossia a grandi valori di B corrispondono piccoli valori di A. La v arianza Esistono zone nel mondo, dove si pensa che si siano delle persone che siano pi� alte rispetto a quelle di altre: es. N orvegia/Italia. Prendiamo un campione di norvegesi e uno di italiani. Calcolo la MEDIA dellÕaltezza dei norvegesi e poi la trascino per calcolare quella degli italiani: = MEDIA -apro la parentesi- seleziono intervallo-chiudo la parentesi-batto invio E, successivamente, trascino la funzione nella colonna accanto (italiani). Se volessi sapere quanto di queste altezze (valori

cino la funzione nella colonna accanto (italiani).to di queste altezze (i valori sono distanti dalla loro media

concentrati posso pensare che siano risultati veri; valori sparpagliati lo penso con pi� difficolt�). La funzione per calcolare la VARIANZA o DEVIAZIONE STANDARD si ottiene andando su: FORMULE- DEV. STAND. Ðseleziono lÕintervallo-batto invio.

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Ottengo un valore (nel mio es. 6,9 quindi un valore piccolino) sono valori piccoli rispetto alla loro media, quindi possiamo dire che la VARIAN ZA, ossia quanto i valori sono distanti dalla media sia abbastanza piccola. Ma per sapere se questo risultato dipende dal caso, ho qualche strumento? *

Fu nzione T est.T

!

A questo punto vorrei unÕindicazione sulla probabilit� che questi dati dipendano dal caso

oppure no (se considerare il fenomeno vero o come dipendente da un caso). ano dal caso

o). Pi� questo

sulle quali � il oppure no (se considerare il fenomeno vero o come dipendente da un caso)

suindice � basso, pi� significa che si tratta di una reale differenza tra medie

caso di indagare. La funzione statistica apposita si chiama TEST.T (numeri messi a confronto devono essere dello stesso genere) CODA 2- TIPO 1. !

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!

Il risultato � 0,000347064. Lo possiamo quindi considerare un risultato VERO, che ci indica che LA PROBABILITAÕ CHE LA CORRELAZIONE SIA CASUALE EÕ BASSISSIMA (inferiore allÕuno per mille). Questa stima viene fatta con una serie di calcoli. Il parametro CODA significa che e Excel considera questi valori normalmente (quelli sopra e quelli sotto la media) e che la varianza fosse la stessa (TIPO1). Questo Test ha sintetizzato in un solo punto sia le indicazioni di differenze tra medie che le indicazioni su varianza. Se variamo i dati casualmente, la probabilit� aumenta e ci indica che se continuiamo ad aggiungere valori casuali sopra o sotto la media la varianza � tale da diventare irrilevante. !

!

R egressione Torno nel foglio di Excel della correlazione tra A e B. LÕindice di correlazione 0,895179376 é quasi massimo (ossia vicino a 1) quindi ci dice che al variare di B varia in modo diretto A. Per vedere graficamente questo risultato? Se io potessi fare un grafico dove il valore delle A sono lungo la X e il valore delle B sono lungo la Y e questo grafico fosse fatto a puntini, se i puntini sono raggruppati tra di loro vuol dire che cÕ� correlazione perch� allÕaumentare di uno aumenta anche lÕaltro; se questi puntini sono sparpagliati su tutto lo schermo vuol dire che la correlazione non cÕ�. Questo in Excel pu� essere fatto in modo semplice SELEZIONANDO I DATI e realizzando un grafico. D opo aver selezionato i dati faccio INSERISCI-GRAFICO A DISPERSIONE. Osservando i punti che sono abbastanza raggruppati posso considerare di stendere una linea, riassumendo la relazione tra A e B (X e Y) con una linea che passa attraverso i punti chiamata LIN EA D I REGRESSION E. Per ottenerla vado nei menu riferiti ai grafici: LINEA DI TENDENZA-LINEARE. Quindi tramite lÕoperazione statistica chiamata REGRESSIONE tracciamo una linea che riassume i dati ammesso che i dati abbiano una correlazione gli uni con gli altri. Se i punti fossero stati sparpagliati su tutto il grafico la correlazione sarebbe stata bassa e la linea non avrebbe avuto significato.

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Fu nzioni per il testo *

Scrivo in una cella un nome a titolo di esempio di testo poi: FORMULE- TESTO esistono molte funzioni, esempio destra e sinistra permettono di estrarre un certo numero di caratteri a dx o a sx; alcune funzioni sono meno evidenti ma di utilit� generale, es. ANNULLA SPAZI rimuove tutti gli spazi dal testo ad eccezione dei singoli spazi tra le parole utile ad esempio per annullare spazi su un testo creato con altre applicazioni che, copiato, pu� presentare una distribuzione irregolare degli spazi: posso in questo modo fare una sorta di pulizia sui dati uniformando il testo. Funzione SX (estraggo in una casella diversa da quella del mio testo il numero dei caratteri che desidero a sx della parola stessa):

Fu nzioni per il D AT AB ASE Poniamo di avere dei dati catalogati secondo un criterio codice studenti- risultati a un test (test 1) sappiamo che con tabella Pivot possiamo estrarre dati. Se con una funzione Excel io volessi semplicemente vedere il risultato di un soggetto ottenuto al test 1 (che indico, riscrivendolo in unÕapposita cella) faccio: funzioni DATABASE Funzione CERCA VERTICALE. Funzione CERCA VERTICALE scambia tre parametri: il valore che voglio cercare (casella

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c6); l'area della matrice (d4:f8) e l'indice (metto 2 per indicare la seconda colonna). Es. voglio sapere il voto dello studente S3 ottenuto al test 1:

Questo tipo di funzione intanto � molto generale: cerca verticale e cerca orizzontale sono molto utili.

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LEZIONE n. 6- informatica- Excel Automazione- prof Federico Cecconi

Ossia come utilizzare Excel adoperando delle tecniche che permettono di automatizzare alcuni passaggi e realizzare in modo automatico alcune soluzioni.

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Arg omenti

¥ Le macro (oggetti realizzabili anche in tutti gli applicativi office)

¥ Le funzioni (legate alla tecnica analisi di simulazione, quindi fare previsioni)

¥ I collegamenti con materiale esterno rispetto Excel !

!Le MACRO hanno un utilizzo interessante ogni qual volta si vuole lasciare il foglio a qualcuno facendogli fare qualcosa senza fargli capire troppo del foglio stesso e quindi trasformare il foglio Excel in una sorta di macchinetta automatica dove, per svolgere un certo compito, basta spingere un certo pulsante (senza dover quindi trasmettere il Know how). Le funzioni- intese come funzioni che appartengono alla categoria di analisi di simulazione (previsioni in base ai dati posseduti). La parte dei collegamenti � interessante perch� in tutte le applicazioni vere di Excel i dati non li ho tutti sulla mia macchina. Se sono in un laboratorio che si interessa di questioni demografiche. LÕinsieme dei dati, esempio sulla popolazione che sto indagando, � probabilmente presente su database esterni e io con Excel posso collegarmi a tali database ottenendo sintesi di risultati sul mio foglio Excel in maniera tale di mantenere da un lato la centralit� dei dati e dallÕaltra di poter mantenere la libert� i fare le simulazioni che desidero sulla M IA versione dei dati.

Le M acro N ellÕesempio specifico ho una tabella dove vi sono tre studenti e i relativi esiti ottenuti a un test,(test1), a un test OnLine e lÕesito finale che � dato dal risultato del test1 moltiplicato 5 pi� il risultato del testo on line che vale 10 (somma dei due).

!

!!Se io dovessi impostare per questa tabella uno stile per poi mandarlo in stampa, e dovessi ripetere questa sequenza diverse volte e quindi si rendesse necessaria lÕautomazione del processo, potrei tramite la V ISU ALIZZAZION E D ELLA SCH ED A SV ILU PPO sulla barra multifunzione ÒregistrarloÓ e collegarlo a un pulsantino che una volta premuto, riavvia il processo stesso (ÒbatchÓ). Q uindi: V ISU ALIZZA-MACRO-REG ISTRA MACRO o STRU MEN TI-MACRO-REG ISTRA MACRO (pi� comodo). Per collegare la M A C RO a un pulsante: SV ILU PPO-IN SERISCI-PU LSAN TE- seleziono sul

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! #!

foglio la posizione del pulsante.

! LÕinserimento di macro � un idea semplice: se faccio operazioni ripetitive, tanto vale ÒnominarleÓ e creare una sequenza batch che attivata, replica la sequenza. Q uindi avvio la registrazione della MACRO, LA N OMIN O, FACCIO LA SEQ U EN ZA, IN TERROMPO LA REG ISTRAZION E (macro creata). A titolo di verifica col tasto U N D O torno alla situazione precedente, provo a riavviare la macro creata (da scheda sviluppo):

ÉRegistro la sequenza (metto uno stile per il lancio della stampa)É

Étermino la mia registrazione con lÕapposito tastino e la macro � creata. Se volessi collegare la macro a un pulsante: SCH ED A SV ILU PPO- IN SERISCI-PU LSAN TE- LO COLLEG O ALLA MACRO e premendolo partir� la sequenza:

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Le Funzioni (prev is ione s ui dati)

¥ R icerca di obiettivo (qual � il valore giusto di una variabile al fine di ottenere un certo valore in unÕaltra variabile)

¥ Tabella dati (metodo per poter vedere gli effetti di utilizzo di un valore diverso applicato a certe variabili)

Esempio: sono una piccola azienda e ho investo un quantitativo di risorse in operazioni di marketing per cercare di rendere pi� appetibile il mio servizio. Poniamo che ho investito Ò200Ó (unit� di misura non specificata) di queste risorse di marketing e, grazie a varie indagini scopro che le vendite sono collegate al marketing con una relazione che mi indica che le vendite sono il marketing moltiplicato 200. Il secondo dato che ho sono le spese di marketing, ottenuto col quadrato di ogni unit� di marketing (=D 4^2). Infine ho il guadagno, ottenuto, come logico, da guadagno meno spese:

!!!Q ual � il valore che deve avere marketing al fine di ottenere un certo tipo di guadagno? Se volessi un guadagno di 50, ad esempio vado su: D ATI- AN ALISI D I SIMU LAZION E- RICERCA OBBIETTIV O Devo indicare nel primo parametro la cella che voglio abbia un dato valore ossia il mio obbiettivo che riporto nella formula(D7 deve avere 50); la cella che voglio modificare al fine di ottenerlo (D4)

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U n altro caso di utilizzo di questo scenario di simulazione molto interessante, in un contesto di tipo commerciale (ma potrebbe essere un qualsiasi contesto) � quella della richiesta di un prestito:

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I Colleg amenti !Se i dati del nostro studio sono su un server centrale (a cui la mia macchina deve essere abilitata ad accedere) tale funzione mi permette di lavorare su dati aggiornati, condivisi e in remoto, quindi non ho bisogno di una postazione fissa, ma posso connettermi in un qualsiasi momento: esempio nei paesi anglosassoni la media dirigenza tende a non avere pi� il proprio spazio fisico assegnato allÕinterno di un ufficio; arriva, mette in un tabellone le postazioni libere, si posiziona col suo portatile su una di esse, si collega al database aziendale e inizia a lavorare, situazione replicabile da casa o da un aereo. Per fare questa operazione: D ATI-CON N ESSION I- (appariranno le connessioni attive)-AG G IU N G I-CARICA D ATI ESTERN I Spesso i database tendono a diventare risorse che si trovano addirittura su Internet, e non su server aziendale, ma su C loud. Posso quindi collegare server di rete esterni. Funzioni quali Òabilita aggiornamenti in backgroundÓ: a prescindere dal tipo di collegamento (locale, Peer to Peer, Internet ecc. io posso avere lÕaggiornamento sul mio foglio elettronico in background, se qualcuno cambia il database il mio foglio elettronico si aggiorna).

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LEZIONE n. 7- informatica-

La rete internet. Il mondo di Google- prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ definizioni di Internet

¥ che cosÕ� veramente il Web

¥ Google & Google+ Gmail - Drive - Maps - Calendar

D efiniz ione di Internet INTERNET � una rete di computer diversi in tutto tranne il protocollo di comunicazione TCP-IP. é un insieme di computer collegati fra loro; computer che non hanno nulla in comune: hanno forme, dimensioni, sistemi operativi, hardware e software diversi fra loro, ma hanno un protocollo di comunicazione comune. Il protocollo di comunicazione � un insieme di regole che dice come queste macchine debbano comunicare tra loro. Caratteristiche:

¥ ogni macchina abbia , un codice IP. Il numero � unico per comunicare tra loro. Caratteristiche:

bia , , , , , , , , , unun proprio numero identificativo

ogni apparecchiatura collegata sulla rete per essere individuata singolarmente; ¥ � un protocollo di comunicazione che

per essere individuata singolarmente;he non prevede lÕesistenza di un elenco di tutte le

: sarebbe improponibile (pensiamo alla quantit� di p.c. che si � un protocollo di comunic

: : apparecchiature collegate

collegano e si scollegano continuamente); ¥ : ogni nodo della rete chiede informazioni al nodo

collegano e si scollegano continuamente): il collegamento � su base gerarchica

superiore per raggiungere il nodo desiderato; medesimo funzionamento della posta ordinaria che viene spedita in questa modalit�.

T CP -IP ¥ riconoscibilit� individuale dell'apparecchiatura; ¥ le cose possono essere raggiunte tramite varie percorsi su base gerarchica (non cÕ� bisogno di

un elenco che contenga tutta la mappa delle apparecchiature e dei posti dove si trovano.

Internet nasce come progetto militare in piena guerra fredda: la preoccupazione era che la rete di questi computer non potesse essere disarticolata da un attacco mirato a uno di essi che conteneva lÕelenco delle apparecchiature e quindi, si dallÕinizio si � cercato di evitare lÕutilizzo di elenchi di apparecchiature. Con internet possiamo fare molte cose e abbiamo fatto molte cose in passato; adesso facciamo esclusivamente navigazione web. Possiamo utilizzare Internet come se fosse un telefono (Skipe), funzione resa possibile grazie al riconoscimento delle macchine e al processo basato su gerarchia. U nÕaltra applicazione � il download di file e in passato esistevano dei software creati proprio per svolgere appositamente questa funzione. Piuttosto che lo scambio di messaggi residenti su un server che possono essere trasferiti e allÕoccorrenza scaricati sul nostro computer (posta elettronica di qualche anno fa, ora si legge direttamente su server). La navigazione w eb � l'attivit� pi� comune che adesso svolgiamo su rete, ossia raggiungere dei siti, leggerne il contenuto e spostarci successivamente su altri siti grazie a un click. Tramite la navigazione facciamo tutto il resto: ad esempio la stessa lettura della posta elettronica avviene proprio tramite il collegamento sul sito di riferimento, difficilmente, quanto meno a livello privato, tramite programmi dedicati (es. O utlook).

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! #!

Cos Õ � il Web

¥ Rete di ipertesti- es. navigazione

¥ Web2.0: i blog Ðes. navigazione (navigazone attiva) Web 2.0: ha avuto una mutazione negli ultimi anni, non � pi� unÕattivit� passiva ma attiva in quanto prevede anche della collaborazione, in termini di azioni, da parte di chi naviga . G eneralmente la navigazione avviene tramite un motore di ricerca chiamato BRO WSER (Firefox di M ozzilla; Safari di A pple ecc.). A ccedo ai contenuti che mi interessano allÕinterno della pagina ricercata grazie ai dei click e non solo: negli ultimi anni � diventato comune la presenza di tasti quali il ÒconsigliaÓ o ÒTwitterÓ o ÒG oogle+Ó che staÕ diventando un mondo importante. La navigazione web fino a poco tempo fa era: io raggiungo un punto, leggo i contenuti e mi sposto in un altro punto facendo click. Con lÕavvento dei Social Network che contengono descrizioni di contenuti di quello che ci piace dire o guardare, della nostra vita quotidiana o passata, i siti sono sempre pi� oggetti interattivi che possiamo sicuramente seguire, ma consigliare tramite la condivisione. A umentano quindi i soggetti che mettono qualcosa di personale dentro la rete: una statistica ci indica che la quantit� di persone che ritiene di aver messo qualcosa in rete sta diventando la medesima delle persone che ritiene di utilizzare internet per lavoro.

R eti di ipertes ti **U n ipertesto � un insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave. Pu� essere visto come una rete; i documenti ne costituiscono i nodi. La caratteristica principale di un ipertesto � che la lettura pu� svolgersi in maniera non lineare: qualsiasi documento della rete pu� essere "il successivo", in base alla scelta del lettore di quale parola chiave usare come collegamento. é possibile, infatti, leggere all'interno di un ipertesto tutti i documenti collegati dalla medesima parola chiave. La scelta di una parola chiave diversa porta all'apertura di un documento diverso: all'interno dell'ipertesto sono possibili praticamente infiniti percorsi di lettura.**

Wik ipedia (condiv is ione v olontaris tica di conos cenz e) Il software W ikipedia � caratterizzato da due peculiarit� fondamentali: � unÕenciclopedia virtuale costruita sul principio di volontariato di condivisione della conoscenza corroborato da una buona aspettativa di scambio e non prevedeva, quanto mento nella versione originale, nessuna forma di editing centralizzato (novit� epocale); attualmente partecipare � leggermente pi� complesso, nel senso che ci sono pi� controlli per partecipare e che esiste un comitato di controllo di correzione delle pagine ma lÕidea di base rimane la stessa. D ue le considerazioni:

¥ le pagine di W ikipedia relative alle scienze ÒdureÓ, matematica, fisica, chimica, sono ormai pagine perfette, tantÕ� che in molta pubblicistica scientifica non si usa pi� la citazione del libro classico ma viene direttamente citato W ikipedia;

¥ M an mano che si ci sposta verso le scienze umane, la qualit� delle pagine diventa sempre peggiore. La zona che parla di storia, filosofia e soprattutto le pagine relative alla politica sono fatte male, piene di errori, di atti di teppismo e di utenti che si sovrappongono con pareri contrastanti e si cancellano lÕuno con lÕaltro: non sono utilizzabili attualmente da uno storico, per intenderci, per un lavoro di ricerca e ci sarebbe da chiedersi PERCH EÕ di questo. Il resto dellÕambiente � poco colpito dal teppismo fine a se stesso, cÕ� poca tendenza a sfasciare le pagine per il semplice gusto di farlo. Cosa che nelle nostre societ� attuali � sicuramente un tema sentito.

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Google ¥ Come funziona: il page ranking;

¥ La pubblicit� mirata (anche sui nostri siti). **Google Search, � un motore di ricerca per Internet il cui dominio � stato registrato il 15 settembre 1997. Successivamente � stata fondata la societ� G oogle Inc. (4 settembre 1998). O ltre a catalogare e indicizzare le risorse del W orld W ide W eb, G oogle Search si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe (G oogle M aps), email (G mail), shopping, traduzioni, video e programmi creati appositamente da G oogle Come fu nz iona la R icerca Google In che modo G oogle trova le pagine web corrispondenti alla tua query e stabilisce l'ordine dei risultati di ricerca? La ricerca sul W eb � come la consultazione di un grandissimo libro con un indice estremamente dettagliato che riporta l'esatta collocazione di tutti i contenuti. Q uando si esegue una ricerca con G oogle, i programmi G oogle controllano lÕindice per determinare i risultati di ricerca pi� pertinenti da restituire o "offrire". I tre processi chiave per la visualizzazione dei risultati di ricerca sono:

¥ Scansione ¥ Indicizzazione ¥ Pubblicazione

La scansione � l'operazione con cui Googlebot (bot di scansione di Google, costituito da una quantit� enorme di computer per individuare ("eseguire la scansione di") miliardi di pagine sul W eb. Googlebot utilizza un processo algoritmico: programmi software determinano i siti per i quali eseguire la scansione, con quale frequenza e quante pagine acquisire da ogni sito. Rileva pagine nuove e aggiornate da aggiungere all'indice di G oogle). V engono ulitizzati una quantit� enorme di computer per recuperare ("eseguire la scansione di") miliardi di pagine sul W eb. Il programma che effettua questa operazione � denominato appunto G ooglebot (noto anche come robot, bot o spider). G oogle non accetta pagamenti per eseguire con maggiore frequenza la scansione di un particolare sito e mantiene l'attivit� di ricerca separata dall'attivit� che genera entrate A dW ords. Indicizzazione Q uando un utente inserisce una query, i computer cercano delle pagine corrispondenti nell'indice, quindi restituiscono i risultati ritenuti pi� pertinenti. La pertinenza viene stabilita tenendo in considerazione oltre 200 fattori, uno dei quali � il PageRank di una pagina specifica. Il PageRank � la misura dell'importanza di una pagina in base ai link che rimandano alla pagina presenti in altre pagine. In parole semplici, ogni link a una pagina sul tuo sito da un altro sito aumenta il tuo PageRank. Non tutti i link sono uguali: G oogle si impegna a fondo per migliorare l'esperienza degli utenti identificando i link di tipo spam e altre prassi che influiscono negativamente sui risultati di ricerca. I tipi migliori di link sono quelli basati sulla qualit� dei tuoi contenuti. Se un sito ottiene un buon posizionamento in relazione a una parola chiave, il motivo � che � stato determinato tramite algoritmi che i suoi contenuti sono pi� pertinenti rispetto alla query dell'utente.** Perch� Google � cos� efficiente nel trovare le nostre ricerche: si inseriscono delle parole chiave che vengono misurate su base statistica su tutte le pagine che esistono sulla rete sulle quali G oogle ha un puntatore e quelle che hanno una corrispondenza maggiore vengono selezionate. M ediamente gli utenti considerano le prime due pagine proposte da G oogle come risultato e difficilmente arrivano alla terza. Il criterio in base al quale tali pagine vengono selezionate � basato un algoritmo piuttosto complesso e in parte segreto alla base del quale rimane lÕidea del page ranking dove sono da

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considerarsi maggiormente interessanti le pagine che contengono il maggior numero di link e non di click . Non � una valutazione di gradimento dinamica ma statica: io dalla mia pagina mi sono collegata a quella e quindi la ritengo interessate. Il Page Ranking, in un mondo interattivo molto dinamico dove i link compaiono e scompaiono continuamente, fonde due vantaggi: lÕessere dinamico (faccio un click, in questo momento per me questa cosa � interessante) e lÕessere statico (ho fatto un atto di legarmi a quella pagina che di conseguenza ritengo essere interessante). Il Page Ranking � dal punto di vista degli algoritmi una grande invenzione e da buone garanzie di funzionalit� ed � da considerarsi lÕalgoritmo di analisi che assegna un peso numerico ad ogni elemento di collegamento ipertestuale d'un insieme di documenti, con lo scopo di quantificare la sua

importanza relativa all'interno della serie.

La pu b b licit� mirata anch e s u i nos tri s iti Siccome G oogle conosce le nostre abitudini di navigazione, la posta che spediamo, quello che vediamo, la pubblicit� che viene associata alle nostre attivit� G oogle normalmente si collega ai nostri reali interessi; propone dunque una pubblicit� mirata per gli utenti ai quali viene proposto ci� che gli interesserebbe vedere.

Cancelliamo delle leggende che crediamo essere vere..

¥ Privacy G oogle segna tantissime cose su di noi. La quantit� di materiale che sa su di noi � enorme e se da una parte favorisce la qualit� della ricerca dallÕaltra � inimmaginabile, per la stessa ragione, un utilizzo commerciale.

¥ Il modello di business Q uindi il modello sui cui � basato G oogle � proprio quello della pubblicit�, appetita da chi ce la mette in quanto molto mirata agli utenti. Non vero che pi� pago, pi� c'� page ranking: tale meccanismo metterebbe a rischi la fiducia degli utenti nella qualit� della ricerca. La stessa esistenza di G oogle, se ci� fosse vero, smetterebbe di essere interessante e ne minerebbe il quadro di affari.

¥ La struttura G oogle ha delle Server farm con circa 25000 server dislocati in vari posti del mondo dove in continuazione vengono catalogati siti presenti e su questi siti viene fatta la ricerca: dal punto di vista tecnologico � quindi una struttura semplice ed efficace.

U n v iaggio dentro al mondo Google, dalla pos ta alla nu v olaÉ EÕ possibile utilizzare Google, grazie a link veloci opportunamente inseriti nella barra dei suoi strumenti , sia come centro di raccolta della posta, consultazione di News, di video (Youtube) , nelle

mappe dei percorsi (Google map), un catalogo enorme di immagini, drive, uno spazio dove poter memorizzare i nostri materiali e metterli in condivisione, Calendar dove memorizzare cose

condivisibili e altro dove realizzare siti e altro. Tramite la registrazione (accedi- e-mail e password) �

possibile utilizzare lÕintero mondo Google come utente: Drive, dove poter memorizzare i nostri materiali e metterli in condivisione; Calendar ecc.

D u e caratteris tich e importanti di Google Dal momento in cui siamo registrati a Google tutto viene memorizzato da Google, permettendo di migliorare il servizio di ricerca; Google non � solo un motore di ricerca ma � un catalogo di applicazioni di vario tipo.

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LEZIONE n. 8- informatica-

Google e i social Network- prof Federico Cecconi

Argomenti: LÕuso dellÕaccount Google

¥ Gmail

¥ Calendar

¥ Drive Social Network

! Twitter ! Linkedin ! Facebook

D escriz ione dell'accou nt Google- la registraz ione Utente inventato al fine di svolgere lÕesercitazione: Maria Rossi Nettuno: � possibile utilizzare utenze

fittizie allo scopo puramente didattico (nel contratto implicitamente accettato viene infatti indicato

che possono essere create utenze allo scopo di mostrare delle funzionalit�). La verifica che Google

prevede nel processo di registrazione consiste nella richiesta del numero telefonico, (viene utilizzato

ad esempio anche per inviare un sms nel caso venga dimenticata la password per poterla ripristinare,

ma anche per creare un collegamento e-mail e telefono). Gli altri social, in generale Twitter, Linkedin, Facebook chiedono normalmente un indirizzo di posta elettronica per inviare una mail alla quale lÕutente deve dare riscontro per poter confermare lÕidentit�

dichiarata. Utilizzare la posta elettronica come login � una prassi sempre pi� comune e diffusa in quanto la posta elettronica � univoca su tutto il pianeta perch� deve essere generata da un provider che deve garantire che quel nome non sia gi� presente quindi ottima per essere utilizzata da login. La password � invece quellÕoggetto segreto che va a dimostrare che sei proprio tu che vai a inserire le credenziali. Esistono dei rischi di identit� legati alla tecnologia (es. entit� che dichiarano dÕessere chi non sono) e

purtroppo sono proprio i nostri comportamenti irrazionali che la rendono tale (es. richiesta del

codice della carta di credito che irrazionalmente noi consideriamo come vera.. per strada non daremmo mai il ns codice a uno sconosciuto)! Google � un famoso motore di ricerca e un famosissimo gestore di posta elettronica. Essere un utente

Google permette di accedere a tutta una serie di altri servizi e applicazioni gratis che sono decisive

nel creare strumenti di condivisione, coordinazione eventi e cos� via. Perch� lo fa? Tutto quanto � inserito su Google � utilizzato a fini statistici (es. il traduttore). Quindi vi

� interesse nella condivisione dei file e documenti perch� su di essi lavorano algoritmi che li

analizzano e li studiano. La pubblicit� su Google � molto mirata perch� tiene traccia delle nostre navigazioni (� una delle

poche aziende insieme ad Amazon non in perdita e che realizza profitti su Internet), e ha i

documenti che inseriamo, quindi ci profiliamo in maniera molto accurata. Quindi Google ha trovato un buon equilibrio tra la realizzazione di nuovi servizi che offre gratuitamente i quanto controbilanciati dai profitti legati alla pubblicit�. Quanto sia efficace la pubblicit� su internet,

rimane un dilemma.

Page 45: Lezioni ECDL

! #!

U so dellÕaccou nt Google: Gmail - Calendar Ð D riv e La posta viene divisa in schede (es. suddivise per tipologia di mittente-social network, promozioni

commerciali), ma pu� essere modificata andando a configurare le impostazioni della casella di posta. Si pu� osservare allÕinterno dellÕambiente di posta che oltre alla ricezione ed invio di e-mail

possiamo svolgere diverse altre funzioni: possiamo osservare i filmati su Youtube o consultare le

mappe di Google; e se accediamo a tali funzioni quando � attiva l'utenza Google, lÕapplicazione (es. YouTube, ci chiede si abbonarci ad alcuni canali perch� il sistema ci riconosce e ci va a riproporre

quel tipo di pubblicit�. L'associazione viene fatta non alla nostra macchina usata ma all'utente. Il motore riconosce l'utente

e la sua navigazione e non la macchina. Dal momento in cui noi siamo collegati con lÕutenza Google qualsiasi cosa facciamo viene tracciata. Google fa di noi un profiling molto forte e la qualit� delle nostre ricerche, man mano che noi siamo noti, migliorer�. Questa cosa pu� lasciarci perplessi ma dobbiamo considerare che non cÕ� nessun interesse in Google a maneggiare in modo scorretto tutto questo: si saprebbe! La cronaca ci mostra � che la cosa che veramente interessa non � il

dettaglio delle nostre navigazioni MA con chi entriamo in contatto ed esistono agenzie che riescono indubbiamente ad impossessarsi di questi ÒmetadatiÓ per avere informazioni sul nostro comportamento. Drive d� la possibilit� di realizzare dei documenti che poi vengono memorizzati in uno spazio comune che Google gestisce. Per ottenere questo risultato clicco su DRIVE- CREA e mi viene

proposto di creare delle cartella, delle presentazione, un foglio di lavoro, un modulo, un disegno. Osservando questo elenco notiamo che � molto simile allÕelenco di produttivit� personale che normalmente adopero (pacchetto Office). Quante sono le persone che usano questi strumenti per realizzare documenti in quanto gratuiti? Non sono molti in quanto hanno formati leggermente diversi da quelli standard. Questo modo di procedere, ossia avere suite di applicativi collegati a un ambiente che considera la condivisione � sempre pi� diffuso. La condivisione: Il documento una volta creato o caricato su Drive pu� essere successivamente condiviso a CHIUNQUE rendendolo ÒpubblicoÓ o scegliendo gli utenti che possono accedervi. Posso copiare il link e spedirlo per posta elettronica, posso Twittarlo, condividerlo su FB o inviarlo

tramite sms, comunicarlo a voce. Se io invito delle persone tramite il tasto dedicato, posso addirittura abilitarle a modificare il mio documento mantenendolo in condivisione. Non solo lavoro

sul documento e faccio in modo che gli altri lo vedano ma lavoriamo in condivisione su quel documento. Strumenti come questo hanno permesso il diradarsi degli incontri organizzativi (anche

nella pubblica amministrazione, ad es.) Calendar: oggetto che permette di memorizzare in modo privato o condiviso eventi o task (cose da

fare). Se noi colleghiamo questo strumento a Drive, noi potremmo considerare che, avendo una serie di documenti su Google con Calendar posso organizzare gli interventi su questi documenti, posso di conseguenza fare tutto in maniera condivisa senza nessun altro strumento di integrazione o di

scambio. Traduttore: Applicazione celebre e altrettanto criticata di Google, traduce su pura base statistica. Se

proviamo a tradurre la frase metaforica ÒLa carne � debole ma lo spirito � forteÓ ossia Òsono stanco,

scoraggiato ma ho lo spirto tale per affrontare questa situazioneÓ la traduzione � sicuramente scorretta, nel senso che non viene considerato lÕaspetto semantico, forse giusto lÕaspetto sintattico. La

traduzione � su pura base statistica. Twitter: � un servizio gratuito di social netw ork che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tram ite m essaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Permette di seguire le cose o le persone che ci interessano.

Page 46: Lezioni ECDL

! $!

Un utente Twitter � colui che manda Twitt e che ha la caratteristiche che questi messaggi saranno ricevuti da coloro che lo stanno seguendo. Non cÕ� nessun collegamento tra la reale identit�

dellÕutenza e la sua denominazione (posso chiamarmi Cocacola se lo desidero). Twitter � uno strumento tipico dalla risposta immediata o comunque in tempi rapidi (quindi adatto a commentare ad esempio argomenti di attualit�); questo ha contribuito alla sua diffusione capillare. EÕ una sorta di trasmissione broadcasting, dove si possono creare reti di seguaci che si sincronizzano su eventi, obiettivi abbastanza velocemente. Quindi potremmo definirlo come un punto di convergenza tra la trasmissione broadcasting e il meccanismo pear to pear (direttamente a uno). Tutti coloro che

mi stanno seguendo riceveranno il mio Twitt. **N on si inviano n� ricevono richieste di am icizia. Segui tu chi vuoi, am ici, persone che non conosci e personaggi fam osi. Loro decidono se seguirti e ricam biare oppure no. Le persone che segui sono i tuoi FO LLO W IN G , quelle che ti seguono sono i tuoi FO LLO W ER . - Puoi dire a tutti quello che pensi scrivendo e inviando i tuoi TW EET, ai quali puoi allegare una foto che finisce nelle tue IM M A G IN I REC EN TI, e/o aggiungere la tua posizione, che non potr� m ai essere: presso il m io letto. I Tw eet devono essere m olto brevi, m assim o 140 caratteri. - H ai un nom e e un nick. Il nom e teoricam ente � il tuo vero, m entre il nick ... beh � un nick! M olto spesso m olti utenti non m ettono nom i veri, m a ad esem pio quelli dei loro idoli. - A ggiungi la tua IC O N , 'im m agine profilo', il tuo BG (background), ovvero lo sfondo, e la tua BIO , dove scrivi qualcosa su di te in 160 caratteri. - I tuoi TW EET, possono essere ritw ittati e aggiunti ai preferiti. O vvero, quando ritw itti � com e se 'condividessi', infatti finisce sulla tua 'bacheca', m entre quando aggiungi ai preferiti, significa appunto che li aggiungi nella lista dei tuoi PREFERITI. - Le 'notifiche' le trovi su C O N N ETTI, � riguardano le IN TERA ZIO N I, cio� se qualcuno di nuovo di sta seguendo, ti ha ritw ittato o aggiunto ai preferiti oppure m enzionato. Le M EN ZIO N I sono sim ili a quando una persona ti 'tagga'. Per farlo utilizza il tuo nick. Potrai rispondere a ogni tw eet, m enzionando cos� l'autrice di esso. - La TIM ELIN E � com e la H om e di facebook. Potrai vedere tutti i tw eet delle persone che segui. N on vedi i tw eet di follow ers che non segui. - U na volta che una persona ti segue, e anche tu la stai seguendo, potrai m andarle un D M (direct m essage) cio� un m essaggio diretto. E' m olto sim ile alla chat. Per m andare un D M guarda l'om ino in alto a destra. - Le TEN D EN ZE, sono gli argomenti pi� discussi dagli utenti e cam bieranno in m isura a te, cio� in base a chi segui e a ci� che ti piace. Io ora vedo al prim o posto nelle m ie tendenze (chiam ate anche trends), #TV D togiffoni2013 ... V uol dire che m olti lo stanno tw ittando. Il cancelletto # � com e un tag, che si chiam a H A SH TA G . Se ad esem pio si sta parlando della m igliore am ica si scrive #lam iam iglioream ica, tutto attaccato. Il tw eet potrebbe essere: #lam iam iglioream ica � la persona pi� bella che conosco. M a a volte puoi fare questi H A SH TA G , non necessariam ente per le tendenze. A d esem pio: C he palle studiare geografia! #uccidetem i. U n esem pio banale. - Se hai pochi follow er e vuoi aum entarli ti consiglio di 'pubblicizzarti', m agari dicendo: H A I BISO G N O D I U N FO LLO W ER IN PIU '? A LLO RA #RT SEG U IM I E RIC A M BIO ! - RT significa ritw ittare. Q uando vuoi farti seguire facendoti ritw ittare, potrai identificare facilm ente chi devi ricam biare. - Potrai m odificare il tuo profilo andando su IM PO STA ZIO N I. E' im portante avere un buon profilo se vuoi che gli altri ti seguano. - Esiste poi la TW ITC A M , che � la w ebcam . Tutti ti vedono m a tu non vedi loro. Q uando assisti a una tw itcam puoi interagire con la chat, dove scrivi m essaggi che la persona dietro alla w eb legge. I view ers sono gli spettatori. Ecco il link --> http://tw itcam .livestream .com / dalla quale accederai con il tuo account Tw itter. - Per gestire che ti segue e non, capire chi ti ha unfollow ato ( gli unfollow ers che hanno deciso di non seguirti pi� ) e vedere quanti fans hai ( cio� chi non segui m a che ti segue ) ecco un sito che uso io personalm ente, in quanto Tw itter stesso non fornisce inform azioni di questo genere. Eccolo --> http://w w w .justunfollow .com - U no SH O U TO U T � quando qualcuno ti pubblicizza per farti seguire. A d esem pio tu sei @ kiaretta,

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se qualcuno ti fa lo ÒshoutoutÓ scriver� ad esem pio: SEG U ITE TU TTI Q U ESTA BELLEZZA --> @ kiaretta_ - Infine esistono due 'tipi' di account: quello pubblico e quello privato. L'unica differenza tra i due, � che se un profilo � PRIV A TO , quando decidi di seguirlo rim arrai in A TTESA , che vuole dire che sei appunto in attesa che l'utente accetti il tuo follow ing. - Se decidi di seguire un fam oso, assicurati che affianco al nom e ci sia un segno di spunta, tipo questo � che sta a significare che quel profilo � verificato, non � un falso. Tw itter ti aiuta a fare conoscenze ed � anche un buon m odo per svagarsi stando al pc. La tua missione � quella di trasformarti da 'uovo' a un bell' 'uccellino', aumentando follow er e arricchendo il profilo. *** Linkedin: social netw ork pi� professionale di tutti. A vere U nÕutenza Linkedin significa creare un profilo con tutte le informazioni particolarmente centrate sugli aspetti accademici e professionali: una sorta di curriculum formalizzato su rete; un servizio w eb di rete sociale, gratuito (con servizi opzionali a pagam ento), im piegato principalm ente per lo sviluppo di contatti professionali. Un

curriculum formalizzato su rete dove le aziende tendono andare a guardare in quanto possono

appurare quali siano i collegamenti delle persone (NETWORKING TRAMITE CONTATTI) verificando

che la professione dichiarata, le competenze profilate appartengano effettivamente a quanto

pubblicizzato nel profilo.

UnÕazienda che va a guardare il curriculum di una persona pu� appurare che la persona � collegata ad altre che fanno alcune cose e non altre. Un misto del vecchio sistema di raccomandazione e di

certificazione delle competenze. Linked In quindi � contraddistinto proprio da queste peculiarit�:

curriculum on line e certificatore di reti di capacit� considerato che le competenze sono sempre pi� settoriali.

Facebook: esistono pagine Fb non collegate a persone m a ad esem pio ad aziende.

Da un lato � una descrizione della vita privata con un meccanismo molto simile a Likedin con una

potenzialit� virale. Una sorta di presentazione di se stessi a prescindere dalle qualit� professionali. Pu� avere un risvolto commerciale nei termini dellÕaffiliazione a pagine dedicata ma nasce con l'idea

con cui nasce � far in modo che si possano incontrare persone di vecchia conoscenza.

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LEZIONE n. 9 -Informatica-

WordPress- realizzare un blog prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ CosÕ� un Blog

¥ I domini Internet

¥ WordPress

CosÕ� un B log EÕ un sito w eb dove esiste la possibilit� o per chiunque o per un gruppo selezionato di utenti, di lasciare traccia del proprio passaggio sul sito stesso o com m entando articoli gi� presenti oppure inserendone di nuovi. Q uando si realizza un blog la prim a cosa che si im para � il concetto di categoria: i post non vengono inseriti in m odo disorganico m a vengono inseriti allÕinterno di categorie. La scelta di categorie influenza lÕargom ento oggetto del dibattito e di conseguenza la tipologia di utente che risponder� sul blog. U na form a guidata di blog � quella che guardiam o sul giornali in linea: esistono varie pagine dove � possibile com m entare le notizie che vengono pubblicate e i commenti devono ovviamente riguardare lÕoggetto della notizia stessa. U n'altra form a di blog � quello cos� detto ÒpoliticoÓ ossia quello che ha com e obbiettivo la difesa diretta o indiretta di una posizione di interesse sociale collettivo (es. il blog di Beppe G rillo, dove il suo blog � stato fulcro di attivit� che si sono poi ribaltate sul m ondo politico in m odo concreto, es. elezioni di incarichi istituzionali). Sono tecnologie flessibili e rapide nelle risposte (es. com parandole alla fam osa posta del lettore). La blog sfera � l'insieme dei blog e dei social network che tendono attivarsi al comparire di una notizia. Q uanto � possibile ottenere da un Blog la convergenza su soluzioni? In realt� non � noto. ES. dello stato della California che ha portato sul blog una serie di attivit� relative al Budget da investire in soluzioni urbane: il problema � stato al momento della sintesi in quanto il blog aveva preso la forma di una serie di istanze non pi� sintetizzabili che andavano da questioni quali illum inazioni a tem i quali la sicurezza in dow ntow n. A tal punto non era pi� possibile farne una sintesi che andava invece fatta prim a. Il blog non � uno strumento di sintesi ma di creazione di opinioni.

**v isualizzazione di un blog di un ricercatore di scienza cognitiv a (Fabio R uini) creato a scopo didattico: U na caratteristica di questi strum enti � che chi li crea concede qualsiasi utilizzo (es. lo scopo didattico) a patto che non scom paia com e autore. D eclinata correttam ente, questa afferm azione intende dire che il blog non pu� essere un posto adatto dove pubblicare una scoperta (es. unÕinvenzione sugli algoritm i) in quanto non esistono gli estrem i per poter difendere diritti econom ici del proprietario; piuttosto pu� farlo sotto lÕaspetto di copyright intellettuale se qualcuno copia e incolla una parte di blog senza citarne il proprietario.

¥ Tasti di condivisione: nei blog spesso troviam o i tasti di condivisione, ossia di trasferim ento del post nei diversi social netw ork quali Facebook, Linkedin, Tw itter, quindi parliam o di uno strum ento di propagazione enorm e, e la correlazione tra blog e social network pu� essere considerata un legam e ancora pi� forte del Òmi piaceÓ in quanto veicola il contenuto del post stesso;

¥ Le categorie: una sorta di indice som m ario dei diversi argom enti trattati nel blog (aspetti personali, pubblici, professionali ecc.);

¥ Integrazione automatica di applicativi: Es. Skipe: in tal caso ho la possibilit� di chiam are

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direttam ente il creatore del blog Ð m a anche collegam enti alle pagine social network del creatore del blog: Linkedin, ecc.. Q uesto perm ette di non duplicare in rete inform azioni gi� presenti. Linkedin contiene esem pio tutte le inform azioni delle com petenze professionali di una persona: replicare sui vari siti le m edesim e inform azioni non ha senso. A ttenzione: per visualizzare i profili delle pagine dei social devo farne parte: per chi fornisce i sevizi social � il m inim o, in term ini di significato econom ico. Tutti questi strum enti a patto che vi sia una convergenza di utilizzo: questa � una grande differenza rispetto al w eb classico.

Scendendo in fondo alla pagina del blog dellÕesem pio (Fabio Ruini) appare: ÒQ uesto blog e' basato sull'ottimo softw are open-source WordPress. Il tema grafico utilizzato e' "fH eaven", disegnato da Fredrik Fahlstad.

LÕutilizzo del m ateriale del blog e la sua condivisione, grazie a questo m archio, devono com portare che Fabio Ruini sia citato.

I domini internet Sono dei nomi internet univoci che esistono su tutta la rete e che qualsiasi brow ser � in dovere di trovare, un nom e univoco. La sintassi dei domini internet � emersa naturalmente dall'integrazione di pi� forze negli anni 80. N on cÕ� stato alcun reale ideatore; esistono vari enti dislocati nel mondo che verificano che il web non divenga totalmente disorganico. ES. lÕinsiem e delle U niversit� Statunitensi hanno il suffisso Ò.ED U Ó; Ò.C O M Ó non m i dice nulla a proposito della nazione; Ò.O RG Ó � in sovrapposizione col nom e della nazione: questo perch� non cÕ� stata una nascita organizzata dei dom ini e in tendenza non cÕ� nessuno sforzo per organizzarlo. I domini con un nome scelto da te hanno un costo (www.federicocecconi.com si paga). U na delle due cose che si pagano sulla rete � proprio il nom e: tutti i provider (es. w orld press) che perm ettono la realizzazione di blog propongono o un nom e gratuito in parte prefabbricato, o la possibilit� (se libero) di costruirlo, m a a pagam ento; lÕaltra cosa che si paga, � la possibilit� di dare a pi� utenti contem poraneam ente di arrivare sulla m ia m acchina, quindi accessi contem poranei. A ruba � un fornitore di domini e di spazio e verifica dellÕesistenza del dom inio durante la registrazione. A ruba propone a pacchetti di dom inio/spazio es. a 9.99!/m ese. Q uesto ci indica che la presenza con nom e corretto su rete attualm ente � veram ente alla portata dei piccolissim i.

WordPress � un softw are per creare blog e concede dello spazio per contenere questi blog che

vengono realizzati (quindi � sia uno strumento di sviluppo che di gestione del blog). V edi es. creato: https://edusociale.w ordpress.com (nom e gratuito proposto da W ordPress) dopo la registrazione, gratis se il nom e � creato da W ordPress e a pagam ento se il nom e lo decidiam o noi. Pagine-aggiungi nuove- ecc. Il form at, la grafica sono gi� im postati. Possiam o quindi dire che W ordPress �' uno strum ento per realizzare blog basato sull'idea del C M S ossia Sistema M antenimento dei Contenuti e ha l'ovvio vantaggio di realizzare un sito blog senza pensare ai dettagli ma semplicemente riempiendo delle form.

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LEZIONE n. 10 -Informatica-

Video scrittura con Word prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Perch� si � diffusa la videoscrittura

¥ Formati del carattere

¥ Formati del paragrafo

¥ Gli stili

¥ La pagina

¥ Gli automatismi

P erch � si � diffusa la v ideoscrittura O ggi pu� essere considerata lÕattivit� pi� comune che si svolge con un computer. A lla base della videoscrittura vi sono diversi vantaggi:

¥ LÕidea di riusare molte volte lo stesso materiale- cosa che non era possibile fare con la m acchina da scrivere o con tecnologie analogiche

¥ La possibilit� di modificare molte volte il testo-m odifiche di contento, testo, la sua stessa m odalit� di presentazione (es. stam pa o pubblicazione su rete)

¥ LÕidea di scambiare parti tra vari utenti di videoscrittura( che ha apportato molti cambiamenti allÕinterno delle professioni)- oggi vengono inviati gli allegati, caratterizzati dal fatto di poterli rielaborare. La videoscrittura sta diventando da questo punto di vista unÕattivit� collaborativa dove pi� persone partecipano alla stesura del testo. Se pensiam o al ricercatore di 40 anni fa, tipicam ente ci� che accadeva era il frutto della sua ricerca veniva editato da strutture e professioni apposite; questo oggi non avviene pi�, probabilm ente anche in alcuni am bienti totalm ente refrattari a questo tipo di attivit� (pensiam o ai settori politici). Q uesti strum enti di produttivit� personale ci consentono proprio di elaborare testi, dati senza avvalersi indispensabilm ente di figure esterne.

B rev e storia della v ideoscrittura- da Wik y pedia Le basi per la videoscrittura vengono poste con l'im m issione nel m ercato delle prime macchine per scrivere elettriche con supporto esterno di m em oria (a scheda m agnetica o a nastro) e, successivam ente, con l'avvento delle m acchine per scrivere elettroniche dotate di display di riga e di una piccola m em oria interna (risiedente nella m acchina) per la conservazione tem poranea di una parte - pi� o m eno vasta - di testo. Q ueste consentivano, pertanto, non solo sem plici autom atism i per la m arginazione e la form attazione, m a soprattutto la visualizzazione di alcune righe, il che dava la possibilit� di correggere il testo prim a ancora di richiederne la stam pa. Q uando alla m acchina elettronica fu aggiunto il supporto esterno (floppy disk) fu resa possibile la m em orizzazione ed il riutilizzo dello stesso docum ento.

A ltre fasi significative del processo di sviluppo della videoscrittura furono:

¥ il prim o program m a di videoscrittura della IBM (1967) ;

¥ il program m a EasyW riter che John D raper [1] svilupp� in carcere negli anni '70 per la piattaform a A pple (l'A pple I di Steve Jobs e Steve W ozniak era orm ai m esso a punto);

¥ la com m ercializzazione nel 1977 di A pple II con softw are di videoscrittura, foglio elettronico ed

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altre applicazioni;

¥ l'introduzione nel 1983 di M icrosoft W ord per M S-D O S 1.0. ¥ Q uello che fai � quello che vedi- ossia il com portam ento attuale dei sistem i di videoscrittura:

quando ordini una m odifica al testo la m odifica viene visualizzata sullo strum ento che stai utilizzando. Esistono leggere differenze tra quello che vedi e quello che stam perai: alcuni caratteri possono essere interpretati ad esem pio, diversam ente dalla stam pante utilizzata. N on � sem pre stato cos�: i prim i W ord processor erano basati sullÕidea dei Òtag di com andoÓ

¥ LA TEX quello che fai non � quello che vedi- H a la caratteristica di non essere affatto quello che fai � quello che vedi (utilizzato es. per la scrittura di tesi in am bito ingegneristico). I docum enti vengono form attati in m odo m olto elegante. Il fatto che esista Latex � una riprova che le tecnologie non sono a corso e direzione unica (es. quindi, nei docum enti scientifici).

¥ Rapporti con H TM L- non � un linguaggio Òquello che fai � quello che vediÓ ed � stato pensato per scrivere docum enti sul W eb, inizialm ente strutturato per Tag di controllo. N aturalm ente oggi sono stati inventati diversi strum enti per scrivere in H TM L senza Tag di controllo e i pi� com uni W ord Processor perm ettono il salvataggio di docum enti direttam ente in H TM L. La direzione � quella di andare vs docum enti dinam ici che m antengono lo schem a del form ato m a il contenuto cam bia in base al contenuto inserito.

Esempi su Word- FOR M AT I CAR AT T ER E

Breve intro W ord M enu file- com oda funzione invia per posta elettronica (accessibile se presente strum ento di lettura e invio di posta elettronica su pc, non su w eb). La posta elettronica su w eb presenta lÕevidente beneficio di essere utilizzata da m acchine diverse; i due tipi di posta (su W eb o da strum ento di gestione su pc) si distinguevano soprattutto per i costi di consultazione, quando ancora gli abbonam enti a internet non erano flat. LÕinterfaccia del carattere � presente su tutti gli strum enti O ffice-Excel Pow erPoint ecc. (font, m aiuscole e m inuscole, evidenziatori ecc.) che perm ette sia una standardizzazione che una personalizzazione del testo. C ollegam ento tra visualizzazione e stam pa tram ite Òanteprima di stampaÓ (non � detto che tutti i font abbiano la loro realizzazione su stam pa anche se oggi � piuttosto com une).

Formato paragrafo

La videoscrittura m i perm ette di avere il testo allineato a sinistra e a destra, funzione che si chiam a Òtesto giustificatoÓ; oggi sem bra cosa banale e scontata m a ad esem pio, era m olto difficile da ottenere con la m acchina da scrivere in quanto richiede che m an m ano che ci si avvicina la fine della riga, vengano inseriti degli elem enti, degli spazi, in m aniera che il testo diventi egualm ente ripartito. EÕ inoltre possibile ordinare al sistem a un comportamento diverso per la prima riga del paragrafo rispetto a tutte le altre (elenco opzioni di visualizzazione: opzioni di tabulazione, formattazione, segni di paragrafo correttore ortografico). Posso scegliere per ogni paragrafo un formato diverso (es. centrato o giustificato dal paragrafo che lo segue; W ord si ricorda in autom atico il form ato precedente).

Interaz ione con immagini IN SERISC I, IM M A G IN I- FO RM A TO im m agine (per m odificarla) col tasto destro posso scegliere di m odificarne la posizione, es. se in linea o davanti al testo. Q uesto com porta che lÕimmagine possa essere spostata come una decalcomania sopra il testo. Posso rendere la m ia im m agine trasparente

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facendo, dopo aver selezionato la m ia im m agine, ricolora e im posta colore trasparente. Le im m agini possono com portarsi com e paragrafi o possono com portarsi com e oggetti che possono essere spostati sopra il testo. Tram ite FO RM A TO - PA RA G RA FO posso ordinare alla prima riga di rientrare di un ÒtotÓ e posso decidere ad esem pio che lÕintero paragrafo deve avere rispetto ai m argini della pagina un rientro di un determ inato tipo. Posso fare elenchi puntati, spostare il testo pi� o m eno a dx o sx e la possibilit� di poter m odificare lÕinterlinea (distanza tra una riga e lÕaltra).

G li stili

Perm ettono di ordinare al sistem a di com portarsi sem pre alla stessa m aniera dal punto di vista dei caratteri e dei paragrafi, quindi � lo strum ento che ti perm ette di rendere il testo piacevole a vedersi e soprattutto uniform e: tutte le volte che cÕ� un titolo inizia con due righe sopra e due sotto; � in grassetto, di dim ensione 12 e allineato a sx: in sostanza selezionando il m io paragrafo posso decidere sia affidarm i a una form attazione gi� creata per tipo di font, dim ensione carattere e allineam ento del paragrafo. O vvio che sono caratteristiche apprezzate pi� che dagli utilizzatori finali da editori, a tutti coloro che necessitano di uniform are docum enti provenienti da persone diverse. Es. di utilizzo degli stili Posso selezionare un testo e stilizzarlo, o creare uno stile da poter riutilizzare in seguito. U na volta che lo stile � im postato nel paragrafo il sistem a se lo ricorda. ** C he cosa � uno stile? E' un insieme di caratteristiche di formattazione, a cui viene assegnato un nom e, di m odo che possano essere applicate tutte insiem e al testo. A d esem pio posso definire un nuovo stile "M ioStile" che contiene il carattere A rial 12, l'allineam ento giustificato, l'interlinea singola, e 6 punti di spazio prim a e dopo il paragrafo. Tutti i paragrafi a cui applico questo stile saranno pertanto form attati in m odo om ogeneo, con le caratteristiche che ho elencato.

La pagina EÕ im portante in quanto � collegato allÕaspetto finale del docum ento ed esistono situazioni in qui il form ato di pagina � definito da espetti esterni, esem pio la tesi di laurea richiede ad esem pio una certa spaziatura di m argini. Es. di regolazione di pagina

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LA YO U T D I PA G IN A -SC ELG O M A RG IN I posso im postare m argini predefiniti o im postarli personalm ente: i m argini non potranno essere utilizzati dal testo. A G G IU N G ERE N U M . D I RIG H E- D IM EN SIO N I (bisogna stare attenti al form ato im postato e la possibilit� sulla stam pante di avere quel form ato, quel foglio: devono corrispondere).

G li automatismi C i sono m olti autom atism i com odi che perm ettono di ottenere un qualcosa in m odo autom atico: M O D IFIC A - TRO V A -SO STITU ISC I (far cercare ad es. al sistema una parola e farla sostituire da unÕaltra o cambiare i formati in modo automatico o m odificare caratteri di controllo). Posso inserire citazioni o riferimenti bibliografici. Poi vi � tutto il m ondo della STA M PA U N IO N E: posso collegare in m odo autom atico un database (esem pio un elenco di indirizzi) a un docum ento w ord, farlo stampare per quanti sono gli indirizzi contenuti in quellÕ elenco senza dover digitare manualmente i nomi diversi.

T re regole dÕoro

¥ M ai spaziatrice- il vero vantaggio di w ord: se devo centrare un titolo non lo faccio con la spaziatrice!

¥ mai a capo,

¥ mai righe in bianco.

¥ C erca e rimpiazza

¥ Stampa unione se la videoscrittura deve integrarsi con un elenco di indirizzi, la soluzione m anuale � sicuram ente la soluzione sbagliata.

G li autom atism i esistono per ogni operazione: se sto facendo una qualsiasi cosa in m odo ripetitivo probabilm ente esiste un autom atism o. D evo verificare com e autom atizzare il m io processo.

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LEZIONE n. 11 -Informatica-

Grafica con Powerpoint programma per presentazioni prof Federico

Cecconi Argomenti:

¥ Le slide

¥ Le animazioni

¥ La grafica

¥ Gli stili

¥ Smart art

Il fatto di creare delle rappresentazioni e poter argom entare fare lezioni, difendere unÕidea o realizzare un prodotto utilizzando slides � una realt� pr�-esistente allÕutilizzo di strum enti inform atici che si � m aggiorm ente diffusa, grazie allÕutilizzo dei pc.

Le slides A llÕavvio, Pow erpoint si presenta una pagina bianca chiam ata diapositiva, con due rettagoli vuoti chiam ati segnaposto allÕinterno dei quali possiam o scrivere (es. titolo o testo) m a che possono essere spostati di posizione o m odificati per dim ensione. LÕidea del segnaposto � funzionale allÕuniformit� dei diversi documenti che possono essere creati in modo coerente nello stile e nel formato. LÕaum ento dei vari strum enti allÕinterno dei program m i di videoscrittura o di grafica ha aum entato il rischio che i docum enti siano ÒarlecchinateÓ: rim ane una professione la capacit� di fare cose eleganti da un punto di vista form ale e dellÕestetica e richiede com petenze che non tutti abbiam o e quindi rim ane il rischio di creare oggetti poco piacevoli a vedersi. La soluzione � proprio quella di affidarsi a stili, schemi, template e modelli gi� creati, al fine di essere coerenti nelle creazioni e considerando che essendo prodotti creati da professionisti hanno una correlazione nelle varie com ponenti (es. tra carattere, dim ensione,colore ecc.)Le diapositive possono essere inserite dal m en� apposito e di volta in volta possiam o scegliere diapositive con un diverso layout (diverse disposizioni di segnaposto: un contenuto, due contenuti ecc. es. titolo e contenuto). A llÕinterno delle diapositive posso anche inserire tabelle, oggetti smart art, grafici, immagini oggetti clip art oppure oggetti multimediali. N ell0 specifico se noi inseriam o un grafico, es. un istogram m a, com pare unÕinterfaccia m olto sem plice che m i perm ette di inserire dati che verranno trasform ati in grafico (categorie RIG H E e serie C O LO N N E).

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I temi Tram ite i tem i regolo lo sfondo, il colore del carattere, la dim ensioni. Posso salvare un tem a com e Òtem a correnteÓ. Tram ite ÒOffice on lineÓ si accede a un data base enorm e di tem plete, tem i, stili, di docum enti gi� fatti o m odelli di docum enti che � possibile scaricare e incorporare allÕinterno della propria produzione. U tilizzando la versione di O ffice com pletam ente orientata alla rete che si chiam a O ffice 365 addirittura la condivisione di questi m odelli e di quelli che ho sulla m acchina � trasparente, in quanto si tratta di un prodotto che nella m aggior parte dei casi gira su server dedicati e io lo utilizzo direttam ente da questi server, quindi non solo ho integrazione di m odelli, tem i ecc. m a lÕintegrazione � com pleta. Q uesta � una direzione verso la quale tendono ad andare anche altri produttori di softw are in quanto cÕ� un tale panoram a di Ògi� fattoÓ che lÕidea di dover ricreare ex novo progetti o m odelli esistenti � unÕidea superata. Il formato della pagina di Pow erpoint ovviam ente non � un A 4: non deve andare in stam pa m a in linea di m assim a le slides vengono proiettate su scherm o.

Le animazioni

¥ U na semplice animazione del testo

¥ A nimazioni sulle immagini Posso decidere che degli elem enti di una diapositiva com paiono uno per volta m agari scegliendo un determ inato percorso sulla diapositiva. A N IM A ZIO N E TRA N SA ZIO N I-posso decidere quindi la sequenza delle diapositive, in che m odo devono visualizzarsi i loro contenuti ecc. Pu� venire lÕidea di fare anim azioni: diapositiva nuova bianca-inserim ento clip art e inserendone una successiva. Q uesto program m a non � adatto per fare cartoni anim ati (Pencil � ad esem pio unÕapplicazione dedicata).

La grafica

¥ O ggetti grafici in Pow erpoint

¥ Inserire unÕimmagine

¥ Propriet� del bordo e dello sfondo La grafica � divide nella grafica vettoriale, dove gli oggetti inseriti sono riconoscibili ed editabili in qualsiasi m om ento, e la grafica bitmat o raster: la classica foto digitale, un insiem e di puntini che tanto sono pi� num erosi, quanto pi� la m ia im m agine � definita. C on un buon program m a di grafica raster posso ad esem pio m odificare il classico difetto degli occhi rossi (tipico strum ento di m odifica grafica raster: fotoshop). LÕavvento della grafica raster fa si che � diventato labile il confine tra lÕim m agine vera e quella ritoccata; un tem po, sullÕim m agine analogica le m odifiche avvenivano in m odo ÒfisicoÓ (foto prim a e dopo la m anipolazione). La grafica raster fa si che non esista un prima un dopo, vengono direttam ente m odificati i pixel e non sono pi� riconoscibili le m odifiche. Esiste infatti una serie di tecniche finalizzate a capire la plausibilit� dellÕim m agine: questa im m agine non � vera perch� ad esem pio lÕom bra non � dove dovrebbe essere. Inserire unÕim m agine quali form e, clip art, im m agini sulla m acchina ecc. O gni im m agine inserita pu� essere m odificata per dim ensioni e se vettoriale (freccia) anche per la form a (colore, riempimento, contorno ecc. Le m anipolazioni cam biano a seconda che il form ato sia raster piuttosto che vettoriale.

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S mart art EÕ una tecnologia che perm ette di inserire schemi concettuali allÕinterno di docum enti. Pow erpoint o anche in W ord. Parliam o di schemi gerarchici che prevedono una circolarit�, un processo o un flusso. In realt� � il com pleto equivalente di disegnare degli elem enti e collegarli. Il vantaggio consiste nel fatto che avviene in m odo autom atico e strutturato ed elegante dal punto di vista form ale. Es. inserimento su Pow erpoint Es cicli, relazioni, processo..**vedi presentazione di esercitazione.

Conclu sioni Pow erpoint � uno strum ento m olto flessibile che perm ette di fare della grafica anche abbastanza sofisticata: unendo insiem e elem enti di Sm art art, clip art o oggetti m ultim ediali. N on va im m aginato com e strum ento per creare cartoni anim ati m a perfetto per realizzare presentazioni m olto ordinate, affidandosi ai layout predefiniti dei tem i.

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LEZIONE n. 12 -Informatica-

Gestione database con Access prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Definizione di un database relazionale

¥ Le tabelle

¥ Le query

¥ Le maschere

¥ Un esempio: gestione di annotazione Access � considerato uno strumento comune per la gestione di database in quanto per quanto sia pi� complesso di Excel o di word e non � propriamente uno strumento di produttivit� personale ma potrebbe essere utilizzato da sviluppatori. In realt� alcune caratteristiche recenti dellÕinterfaccia di Access hanno fatto si che potesse essere adoperato come attivit� immaginabili da parte di un utente finale.

D efiniz ione di u n data base relaz ionale

¥ Tabelle e relazioni: esempio preso dal mondo del cinema

¥ Tipi di relazione

¥ O bblighi legati a queste relazioni U n database relazionale � un archivio allÕinterno del quale posso memorizzare delle informazioni principalmente con lÕobiettivo di poterle ritrovare adoperando una qualche tecnica di query, di interrogazione. Parliamo di Òtabelle e non tabellaÓ. Immaginiamo di voler realizzare un database che si riferisce al mondo del cinema: avremo una tabella contenente un elenco di film che vogliamo catalogare con le caratteristiche di ciascun film, come ad esempio il titolo, il genere, la durata, il regista ecc. (ossia entit�). Sembra logico collegare alla tabella del film le informazioni relative al regista. Es. ÒV ia col vento, durata.. costo.. regista.. Federico Cecconi nato a .. residente in .. ecc. Se Federico Cecconi ha diretto pi� di un film, ogni volta in questi record vanno associati allÕanagrafica di Federico Cecconi. EÕ abbastanza ovvio che � un modo non pratico di registrare le informazioni. Proprio grazie ai database relazionali anzich� fare una tabella ne facciamo due: una tabella relativa ai film, lÕaltra relativa ai registi. Immagino quindi dei campi chiave che contengono dei codici, che mettono in relazione queste due tabelle. Q uesti codici devono rispettare almeno due obblighi:

¥ a codice uguale deve corrispondere lo stesso record (ossia codice univoco);

¥ il codice nelle due tabelle pu� essere o meno ripetuto: nellÕanagrafica non deve essere ripetuto ma nellÕelenco dei film potrebbe essere ripetuto (es. Federico Cecconi ha fatto pi� di un film).

Esercitaz ione relativ a alle tabelle Esiste sia la possibilit� di scegliere un modello di database vuoto che modelli gi� presenti, es. catalogo di beni o elenco di attivit� (difficilmente modificabili).

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N oi selezioneremo un DA TA BA SE V UO TO e va sottolineato che e il nome viene dato allÕinizio del

es. ÒcinemaÓ esprocesso

D obbiamo realizzare due tabelle: una chiamata ÒfilmÓ e una chiamata ÒregistaÓ TABELLA- CLICCO CO N D X - V ISUA LIZZA STRUTTURA - M O DIFIC A STRUTTURA - N O M E- FILM A questo punto devo compilare i C A M PI, ossia le propriet� relative alle entit�: N O M E CAM PO (ID ) TIPO D ATI D ESCR IZ IO N E C ampo automatico di tipo contatore che mantiene un contatore sul film

TITO LO TESTO (testuale se non possono essere fatte manipolazioni aritmetiche) D U RATA N U M ER ICO potrei volerla dividere per due quindi campo numerico

N AZ IO N E TESTO CO STO V ALU TA CO D ICE REG ISTA TESTO di una dimensione maz di 10 lettere Es. FED CEC013

I numeri telefonici ad esempio devo essere inseriti come TESTO: anche se sono numeri non ci interessa fare delle operazioni aritmetiche su di essi; viceversa la durata di un film, dove siamo interessati ad esempio a dividere per due (i due tempi) mettiamo come tipo ÒN U M ER ICO Ó. Il costo � numerico ma esiste una descrizione specifica: LA V ALU TA. Il C O DIC E REG ISTA � TESTUA LE che ha come dimensione massima dieci lettere (la costruzione del codice che deve rispondere a due esigenze: il codice deve essere U N IV OC O (ecco perch� spesso si usano i cf, nel caso di collisione aggiungo un numero oppure si usa sistema a matricola, genero nuovi numeri sempre diversi) e nelle propriet� devo inoltre valorizzare che sia un codice

IN D IC IZZA TO ( ) e il

sempre diversi) e nelle propriet� devo inoltre valorizzare che sia un cod

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fatto che sia D U PLIC A BILE (i duplicati devono ammessi in quanto lo stesso regista pu� aver fatto pi� film). Realizzo la seconda tabella REG ISTI: N O M E CAM PO (ID) TIPO D ATI D ESCR IZ IO N E N O M E CO G N O M E LU O G O CO D ICE REG ISTA che avr� le stesse caratteristiche di quello inserito nella tabella FILM ma non sar� duplicabile. Q uindi sar� TESTO lungo max 10 caratteri indicizzato.

Chiudo la tabella e faccio unÕoperazione molto importante, ossia mettere in relazione la tabella dei film e la tabella dei registi.

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STRUM EN TI DA TA BA SE- RELA ZIO N I e aggiungo allÕinterno della tabella presente le due create, seleziono e campi che devo mettere in relazione, trascinando il codice regista a codice regista. Il sistema mi propone una relazione UN O A M O LTI: assoluta verit� in quanto nella tabella registi o un solo regista ma potenzialmente nella tabella dei film esistono molti film girati da lui. Flaggo su A PPLIC A IN TEG RITA Õ REFEREN ZIA LE (diciamo al sistema che nel database non ci devono essere stranezze Ð non ci possono essere registi che non hanno fatto film o film senza registi). Pensiamo a un database relazionale bancario: unÕanagrafica di un cliente alla quale non sono associati c/c � impossibile e viceversa. Con queste operazioni abbiamo ottenuto il database relazionale.

Le Q u ery Le "Q uery" sono operazioni di "interrogazione", anche complesse, sui dati provenienti da "una" oppure "pi�" tabelle. ! Posso quindi costruirmi la query a seconda dei criteri che mi occorrono. Creo quindi oggetti query che mi mostrano elenchi di dati corrispondenti ai crismi indicati. Se clicco con il dx posso anche ad esempio esportare la selezione fatta su Excel e fare manipolazioni es. Tabelle Pivot, indici ecc. (per fare la Q uery N U O V O O G G ETTO Q U ERY - AG G IU N G O TABELLA FILM E REG ISTI- TRASCIN O N ELLA TABELLA Q U ERY I CAM PI D I M IO IN TERESSE- scrivo nei CR ITER I il criterio in base al quale voglio fare la selezione).

Le masch ere Le M aschere nascono come strumento di facilitazione di inserimento di dati senza dovermi preoccupare dei dettagli o delle incongruenze. Costituiscono l'interfaccia primaria tra l'utente ed il database di A ccess; esse permettono di visualizzare, modificare, inserire, eliminare dati in maniera pi� facile. !La presenza delle maschere in un database � facoltativa e dipendente dallo sviluppatore. U na maschera pu� anche prelevare i dati attraverso query, le quali a loro volta prelevano i dati dalle tabelle. !U na maschera � una visualizzazione organizzata e formattata di alcuni o tutti i campi di una o pi� tabelle o query e funziona interagendo con le tabelle del database. ! I controlli di una maschera consentono di immettere nuove informazioni, modificare o rimuovere informazioni esistenti o ricercare informazioni. !Le maschere di Access possono includere controlli etichetta che indicano agli utenti i tipi di informazioni richiesti oltre a controlli casella di testo nei quali gli utenti possono immettere le informazioni; possono anche includere una variet� di altri controlli, quali pulsanti di opzione e pulsanti di comando, che trasformano le maschere di Access in qualcosa di molto simile a una finestra di dialogo di M icrosoft W indows o a una pagina di una creazione guidata.

Conclu sioni R ispetto a Excel la caratteristica � che acess � un vero gestore di database relazionale e da la possibilit� di collegare le tabelle adoperando dei campi indice e questo e alla base di creare delle strutture dove non esista ridondanza ossia non esiste il fatto di dover reinserire i record. Lo strumento non � di immediatissima interfaccia e bisogna ricordare due aspetti:

¥ Il file viene nominato allÕinizio e il nome viene poi mantenuto;

¥ O gni elemento che creo viene elencato nellÕelenco degli oggetti.

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LEZIONE n. 13 -Informatica-

Esercitazioni con Access prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Descrizioni del database

¥ Descrizioni dei risultati che ci aspettiamo di ottenere

¥ Gestione delle tabelle su Access (esercitazione)

¥ Creazione delle Query su Access (esercitazione)

¥ Reporting con Excel e Access (trasferimento risultati dentro Excel) LÕesercitazione insister� su un problema abbastanza realistico: come utilizzare dei dati di un database in relazione tra di loro allo scopo di proporre delle policy, soluzioni a dei problemi.

D escrizioni del datab ase C osa sappiamo?

¥ D ove sono gli asili nido

¥ La tabella delle strade

¥ La tabella degli immobili EÕ importante considerare che spesso le tabelle dei dati gi� esistono. N ellÕesempio specifico ci occorrono dati che vanno sicuramente richiesti e che, a seconda dellÕutilizzo possono essere a pagamento ma esistono. LÕ informatica di produttivit� personale � particolarmente efficace proprio perch� evita il dover fare due volte la stessa cosa. Se uso uno strumento di W ord processing ho la possibilit� di riutilizzare il mio materiale in modo che carta e foglio non consentono.

D escrizioni dei risu ltati ch e ci aspettiamo di ottenere Se io avessi unÕ indicazione su quali famiglie insistono su quali strade potrei decidere se � il caso o meno di realizzare nuovi asili in quella zona Policy (costruire nuovi asili?) A vere strumenti per valutare lÕefficacia del mio intervento; A vere strumenti per migliorare la situazione. Policy � un termine che indica varie attivit�; nel caso specifico indica che un ente pubblico decide di investire in unÕattivit� piuttosto che unÕaltra. Intanto devo e posso valutare il presente vedendo ad esempio i percorsi medi che una famiglia subisce per portare i figli dalla propria abitazione allÕasilo; ma potrei anche considerare valutazioni di situazioni possibili (considerando ad esempio cosa succederebbe se costruissi un asilo in un determinato punto). O vviamente gli strumenti di utilit� personale per certe valutazioni sono utili ma fino a un certo punto. Possiamo sicuramente immaginare scenari simulati (una volta che ho una relazione tra dati, simulare un processo cambiando delle variabili per vedere cosa potrebbe succedere).

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Il mondo della simulazione soprattutto per i fenomeni sociali, per i problemi di policy o di economia � un mondo che sta crescendo incredibilmente ed � un mondo che richiede la realizzazione di strutture di relazione tra dati in modo tale da poter creare gli scenari simulativi.

G estione delle tab elle su Access Creo la tabella strade: V ISU A LIZZA ZIO N E STRU TTU RA (tramite visualizzazione foglio dati vedo i dati ma non creo la tabella) ÐN O M E TA BELLA (strade)- la zona dove ci troviamo ci permette di inserire lÕelenco dei campi di cui la tabella � formata. Il primo campo lo suggerisce il sistema. Lo chiama ID e lo suggerisce di tipo Contatore quindi esiste un campo che il sistema gestisce e che genera in modo automatico un contatore per ogni record; nellÕesempio specifico non ci � comodo ma possiamo mantenerlo. Il campo che vogliamo inserire � IL N O M E D ELLA STRA D A (nel nome dei campi � consigliabile non utilizzare spazi o caratteri strambi) N O M E D ELLA STRA D A � di tipo? (il campo Òtipo datiÒ viene selezionato il tipo in base alla funzione al tipo di dato che vogliamo inserire; nel caso specifico � ovviamente di tipo testo ma esistono anche tipi come: N umerico, C ontatore, V aluta, D ata/ora, Si/no, M emo ecc.). Sono testuali i campi sui cui non � razionale immaginare unÕoperazione di tipo aritmetico (es. i numeri telefonici sono testuali!! N on li voglio ordinare come se fossero numeri, casomai come se fossero stringhe). EÕ importante per le successive operazioni che possono essere svolte solo a seconda del tipologia tipizzata. A ffrontiamo adesso un problema cruciale del database: il C A M PO C H IA V E. C i sar� un momento in cui noi avremo la necessit� di dire al sistema di collegarsi a unÕaltra tabella. Q uesto campo sar� quindi definito come IN DICIZZATO in quanto assocer� il contenuto di questo campo ad altre tabelle in modo da estendere delle relazioni tra di esse. La scelta dei campi di una tabella � importante in base alle future necessit� che potrei avere di conoscere questa o quella cosa, quindi richiede accuratezza; A ccess mi permette lÕinserimento di un campo a cose fatte ma naturalmente � una manipolazione complessa.

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! ! ! ! ! ! A questo punto dobbiamo ÒlegareÓ la tabella asili alla tabella strada : STRU M EN TI D A TA BA SE- RELAZIO N I- appaiono le mie tabelle create: le seleziono e faccio aggiungi. A questo punto devo definire IL TIPO DI RELAZIO N E: selezioner� rispettivamente, nelle due tabelle, codice strada e codice strada. Si tratta di una relazione una a molti? Si, e il sistema ce lo indica. C on questo processo abbiamo ottenuto di poter sapere ad esempio, tramite una Q uery, su quale strada esiste un determinato asilo, o quali asili esistono in una strada.

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Creazione delle q u ery su Access (esercitazione) R eporting con Ex cel e Access (trasferimento risu ltati dentro Ex cel) Realizzare una query: Òquel certo asilo, su che strada si trova?Ó O ppure � possibile fare un elenco delle strade con lÕassociazione degli asili G RA ZIE A L N O STRO C A M PO IN D IC E C REA -STRU TTU RA Q U ERY-A SSO C IO LE TA BELLE SU LLE Q U A LI D EV O FA RE LA Q U ERY- TRA SC IN O I C A M PI D I M IO IN TERESSE N ELLA ZO N A Q U ERY ES. N O M E STRA D A (magari in ordine crescente) N O M E A SILO (magari in ordine crescente) C ome esito di esecuzione di questa Q uery io otterr� una tabella dove da una parte visualizzer� lÕelenco delle strade e per ciascuna strada lÕelenco degli asili. O tterr� quindi una tabella come le tabelle viste di Excel. D evo, per incrociare i sistemi A ccess ed Excel creare su A ccess delle tabelle dove i dati non siano ridondanti sui campi; tramite Q uery potr� riassumere questi dati e creare delle tabelle in formato Excel che possono poi essere analizzati da Excel con i suoi strumenti (tabella pivot, grafici ecc.).

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LEZIONE n. 14 -Informatica-

Informatica personale prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Definizione su informatica e discipline collegate

¥ Hardware

¥ Software

¥ La rete

¥ Memorizzare i dati con sequenze di numeri binari

¥ CPU

¥ Capacit� di memoria

¥ Tempo di accesso

¥ Ram e Rom

¥ Software

¥ Linguaggi di programmazione

¥ Programma

¥ Software di base

¥ Sistemi operativi (deve essere standard per cui ce ne sono tantissimi

¥ Software applicativo

¥ La rete

¥ Internert, protocollo di comunicazione.

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D efiniz ioni su informatica e discipline collegate ÒIN FO RMA TICA Ó � un termine composto dalla composizione di IN FO Rrmazione + autoMA TICA Il termine pi� recente di informatica � ÒITÓ, ossia Information Technology ossia tecnologia per l'elaborazione dell'informazione tramite sistemi automatici. A utomatica � una scienza molto vecchia che aveva la pretesa di realizzare strumenti che si comportassero in modo autonomo allÕinterno di ambienti umani. La scienza dellÕinformazione � lo studio in modo formale del modo in cui noi cataloghiamo idee, concetti, deduzioni e cos� via. LÕidea di metterli insieme da origine a questa scienza, che ci fornisce strumenti atti allÕelaborazione dellÕinformazione non solo di osservarla e catalogarla, ma di generarne di nuova. Questo � possibile proprio perch� gli strumenti di produttivit� personale si appoggiano su entit� elettroniche di dimensioni e potenzialit� inimmaginabili fino a 10 anni fa.

Conv ergenz a tra le tecnologia della comu nicaz ione e dellÕinformaz ione e tecnologie della comu nicaz ione a distanz a tra apparecch iatu re per elab oraz ione dati TELEMA TICA � un termine che fonde insieme le TELEcomunicazioni + inforMA TICA ICT Information and Communication Technology in italiano TIC Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Il punto centrale � sicuramente il nodo che si � creato tra lÕelaborazione, resa possibile grazie allÕinformatica e la comunicazione, ossia il poter trasferire gli elaborati a strutture, entit�, persone e non solo: viene resa possibile sia condivisione degli artefatti sia la realizzazione degli artefatti.

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Per quanto riguarda le tecnologie della comunicazione a distanza, sicuramente lÕintegrazione a livello informatico � stato meno pervasivo. Se riflettiamo agli oggetti che utilizziamo collegati allÕinformatica, esempio i nostri Tablet, il motivo per il quale possono o non possono generare chiamate non � chiaro, se non agli appassionati o ai professionisti.

H ardw are Le parti fisiche di un computer (componenti elettronici schede): la CPU (C entral Processing U nit) o unit� centrale, la memoria interna (Ram, Rom) permanete o volatile. D agli anni Ô50, inizio di questa tecnologia, a oggi, il modo di immaginarsi lÕhardw are � rimasto pressoch� invariato. Esiste una serie di processi che vanno eseguiti e dei componenti elettronici che li eseguono. Le unit� periferiche di input e output , sono un'altra parte dell'hardware, nonch� le periferiche di comunicazione e le memorie di massa (Es. penne usb). La divisione tra i calcolatori e oggetti di memorie di massa un tempo avveniva per motivazioni tecnologiche. N ei calcolatori anni Ô 60 le memorie erano costituiti da nastri, naturalmente avevano tempi di accesso radicalmente diversi; attualmente molti pc non hanno neanche pi� il disco rigido ma una sorta di grande penna U sb che memorizza i dati (memoria di massa che utilizza memoria allo stato solido SSD). U n computer � ormai una macchina programmabile in grado di eseguire operazioni (ad alta velocit�-velocit� sequenziale).

Le tre propriet� dell'h ardw are moderno:

¥ memorizzare dati (numeri oppure parole, immagini, suoni..) codificabili con sequenze di numeri- per motivi tecnologici lÕinformatica � basata su numerazioni di tipo binario (stati di acceso o spento Ó0,1Ó. In realt� in fatto che la tecnologia sia interamente ormai improntata su digitale ha degli aspetti critici: non permette la distinzione tra originale e copia (es. delle immagini non distinguibili se modificate). La digitalizzazione delle opere dÕarte fa si che i quadri vengano digitalizzati (la famosa visita virtuale nel museo). Questo ha implicato un processo che ha trasformato il colore in una sequenza di numeri: il fatto di aver trasformato un quadro in numeri ha fatto si che un quadro abbia subito delle scelte cromatiche digitali, ha implicato scelte tecnologiche e non artistiche. La musica attualmente � altamente compressa e alcune frequenze non vengono memorizzate in quanto ritenute non influenti dal punto di vista complessivo dellÕopera. A llÕinizio la memorizzazione veniva fatta con le schede perforate, ossia cartoncini che venivano perforati in determinate sequenze che memorizzavano in modo permanente i dati.

¥ Interagire con dispositivi (schermi, tastiera, mouse..)

¥ capacit� di eseguire programmi : i programmi sono sequenze di istruzioni che il computer esegue per svolgere una certa attivit�. I task sottintesi ai programmi spesso non sono chiari: pensiamo ai social netw ork.

¥ C PU C entral Processing U nit presenti in tutte le apparecchiature che elaborano informazioni

e caratterizza la qualit� dellÕapparecchiatura.

¥ La capacit� si misura in multipli del Byte : KB M B G B TB (1024 byte= 1KB)

¥ Tempo di accesso quanto tempo impiega unÕapparecchiatura a interagire con unÕaltra.

¥ Hardw are ha la caratteristica di avere due strutture adibite alla memorizzazione momentanea e permanente di dati: la RA M e RO M (memoria elettronica in maniera permanente o volatile). Quando io accendo un mio dispositivo, prima di accedere alla memoria di massa ci deve essere un programma che indica al dispositivo cosa fare. Questa memoria collegata allÕavvio della mia apparecchiatura che dovrebbe essere anche riprogrammabile quanto meno dal programmatore. D a qui lÕidea della Rom: Read O nly M emory, una memoria di sola lettura

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dal punto di vista dellÕutente ma di lettura e scrittura per il produttore. Quindi lo stesso Tablet pu� avviarsi in modo diverso in quanto ho modificato il contenuto della Rom.

Softw are Programmi e dati che indicano al computer come svolgere un determinato compito. I dati sui cui il sft lavora stanno diventando parte integrante del programma: pensiamo a G oogle dove vi sono algoritmi che lavorano su banche dati immense e il mio softw are sono i dati collegati agli algoritmi. I dati non sono lÕelaborazione ma sono strettamente correlati. Programma: sequenza di istruzioni, scritte secondo un determinato linguaggio, con le quali si fa eseguire ad un computer il compito prefissato. Esistono due tipi di softw are:

¥ Softw are di base necessario al funzionamento del sistema operativo(W indow s, M acintosh, Linux..) non sono molti in quanto deve essere standard in quanto non permetterebbe lÕesecuzione dei sistemi operativi.

¥ Softw are applicativo orientato alle esigenze dell'utenza. Il sft con cui noi facciamo qualcosa (W ord Excel ecc.)

La R ete

D efiniz ione di internet- cosa significa av ere u n indiriz z o IP Internet � una rete di computer tutti diversi fra di loro con un solo protocollo di comunicazione che permette di avere all'interno della mia macchina un codice IP personale che la identifica in maniera univoca. D a quel momento la mia macchina � una struttura in grado di distribuire informazioni e artefatti verso lÕesterno.

Cosa significa nav igare su internet? A ttualmente significa anche poter svolgere operazioni Òalla pariÓ ci si scambia qualcosa (es scambio film o musica). L'informatica personale � stata coinvolta nell'essere in grado di distribuire informazioni oltre a leggerla. Possiamo usare questi strumenti per telefonare, adoperando la rete internet senza costi.

Cosa significa telefonare su internet Base rete internet per telefonare. Skipe si usa senza conseguenza di costi indipendentemente di dove chiamo.

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LEZIONE n. 15 -Informatica-

Reti di computer prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Strutture delle reti (vincoli a periodo in cui sono stati inventati)

¥ Modelli di comunicazione (organizzazione dello scambio tra interlocutori)

¥ Il Cloud computing

S trutture delle reti Esistono tre livelli di comunicazione di tipo umano:

¥ Livello fisico- come parliamo, la modalit� con cui riceviamo il segnale;

¥ Livello sintattico/sinottico Ð che lingua parliamo, quale regole semantiche e sintattiche;

¥ Livello concettuale- di cosa parliamo. I tre livelli di comunicazione del computer ricalcano quelli della comunicazione umana:

¥ Livello fisico (Ethernet-Tr-Isdn-A tm-A sdl)- � il supporto fisico tramite il quale i computer riescono a comunicare tra di loro. C i deve essere uno strato basso che � quello della comunicazione elettrica, al di sopra del quale i segnali elettrici vengono trasformati in una serie di impulsi. La tecnologia base utilizzata, sin dagli anni Ô70, � quella definita Ethernet in ogni canale, nellÕintervallo pi� piccolo di tempo che � il miliardesimo di secondo, pu� viaggiare un solo impulso alla volta. A nche il telefono � diventato digitale: la stessa trasmissione della voce � diventata una trasmissione di impulsi digitali e la regola � che quando lÕimpulso viaggia solo lui e non ci sono sovrapposizioni e nel caso il sistema le gestisce rinviando lÕimpulso nuovamente.

¥ Livello sintattico sinottico (TCP-IP, N etBEU IÉ ) esiste fondamentalmente una rete, un solo livello sintattico che � quello di Internet, possiamo parlare direttamente del livello sintattico di internet, basato sul protocollo TC P-IP che ha due caratteristiche importantissime:

o per capire un pacchetto, una quantit� di informazioni a chi deve essere inviata, le informazioni sullÕinstradamento, vengono date man mano che il pacchetto cammina. M odalit� mutuata dalla gestione della posta ordinaria, fisica (es. di lettera da fiumicino a M elbourne). Se uno dei percorsi � bloccato viene scelto un percorso alternativo.

o Il secondo punto innovativo � la parte IP : ossia che vi sia una indicazione univoca per ciascun elemento collegato alla rete (indirizzo IP). O gni elemento collegato alla rete Internet (dal pc di casa al server pi� grande di google), possiede un numero IP che pu� essere statico, quindi permanente, piuttosto che dinamico: ogni volta che ci colleghiamo a internet ci viene assegnato un nuovo numero dal nostro provider. LÕidea di avere un numero identificativo unico � quella che ha permesso le innovazioni pi� grandi perch� in questo modo io posso fare riferimento esplicitamente a una macchina e posso immaginare soluzioni di comunicazioni e tecnologie tra macchine specifiche. N on cÕ� il grande elenco mondiale di tutti i numeri IP, sarebbe ingestibile: � tutto su base gerarchica. Il pacchetto sa che si sta avvicinando a un numero IP perch� durante il suo percorso trova degli scambiatori che lo dirigono verso lÕobiettivo.

¥ Livello concettuale (IPC , ): cosa facciamo con internet? A ttualmente si naviga, si va su siti W eb e si chiede al motore di ricerca (che attualmente sta diventando uno, ossia G oogle) di

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indicarci i siti corrispondenti alle nostre ricerche. Possono essere scaricati programmi per creare nuovi livelli concettuali: pensiamo a Skipe. Sul W eb facciamo quindi navigazione e grazie applicazioni si scambiano comunicazioni (messaggi, telefonate).

M odelli di comunicaz ione Q uali protocolli di comunicazione sono stati implementati su quella struttura?

¥ Il modello CLIEN T-SERV ER - tecnologia per cui io, CLIEN T, io che ho bisogno dellÕinformazione, della risorsa, del file, dellÕapparecchiatura, mi collego ÒallÕaltroÓ e lui me la da. Struttura basata sullÕidea che ci sia qualcuno che d� lÕinformazione e qualcuno che la usa.

¥ I SERV ER mettono quindi a disposizione le loro risorse e i C LIEN T le usano.

¥ N el protocollo CLIEN T-SERV ER i client non possono comunicare tra loro, se non attraverso il server. La stessa posta elettronica funziona su questo tipo di modello di comunicazione C lient- Server: io chiedo al server se qualcuno mi ha spedito qualcosa. I client sono in comunicazione solo tramite il server.

¥ Il server � una macchina ÒpersaÓ: il server � unÕapparecchiatura che pu� fare solo quello, il suo server � strutturato per svolgere quella funzione. Q uindi come macchina persa si intende che � una macchina che ha solo quella funzione e non pu� essere riutilizzata.

C osa potremmo volere?

¥ C he i client comunichino tra di loro: sia per questioni, esempio, legate a riservatezza e sicurezza;

¥ N on volere macchine perse;

¥ M aggiore sicurezza: evitare che i dati transitino anche su server, che non siano oggetto di pirateria, che non ci fossero furti dÕidentit� o rimpiego dei miei dati stessi; o ancora che la mia macchina venisse utilizzata illegalmente;

¥ Facilit� dÕuso, nel senso che attualmente i server sono in mano a chi li gestisce ma non allÕutilizzatore finale;

¥ Performance- non dipendere direttamente dalla performance del server (in Peer to Peer lo scambio dipende dalle potenzialit� delle macchine. (O vvio che se prendiamo come campione una server farm come G oogle di 30.000 � difficilmente immaginabile che sia soppiantata da una rete di Peer to Peer).

Il modello Pari a Pari O gni nodo pu� essere sia client che server. G razie a qualche meccanismo di scambio i ruoli di C lient e Server vengono inter scambiati: es. Emule, una volta installato sulla macchina, trasforma la macchina met� in un client, met� in un server. N ellÕatto della ricerca siamo i client, nel momento in cui qualcuno cerca qualcosa sulla ns macchina siamo server. A ltra applicazione Peer to Peer � la possibilit� di telefonare e fare videoconferenze: Skipe � una applicazione che crea un canale bidirezionale dove sei server e client contemporaneamente. Q uindi:

¥ EÕ client quando usa una risorsa;

¥ EÕ server quando pubblica una risorsa. Il pear to pear pu� diventare lÕapplicazione del futuro in quanto permette la comunicazione tra macchine senza passare per un server con tutti i significati non solo di pirateria e copyright ma

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anche tecnologiche. Si tratta sostanzialmente di comunicazione V O IPE, resa possibile grazie allÕidentificazione dellÕIP, sia esso dinamico che statico.

Cloud Computing Il Cloud Computing � un modello di elaborazione in cui le risorse (hardw are/softw are) sono:

¥ scalabili dinamicamente;

¥ virtualizzate.

Il fatto che sia su rete, non � il punto centrale. Il punto di forza � che rappresenta una struttura dinamica, una soluzione di calcolo che pu� accrescersi a seconda delle mie esigenze. Inoltre vi � il concetto della virtualizzazione. C osa fa C loud C omputing? Permette di:

¥ A ffittare i servizi di elaborazione da un fornitore;

¥ A umentare e diminuire dinamicamente le unit� di elaborazione

¥ Pagare solamente per le risorse che sono effettivamente utilizzate. La nuvola G oogle ad esempio gestisce: la posta, lÕambiente drive, dove ho a disposizione 4 programmi di utilit� personale che posso consultare da tutti i miei dispositivi. Q uindi, il C loud � quella soluzione per la quale D A TI e PRO G RA M M I sono da qualche (nelle server farm) parte e io li uso. Per unÕazienda, questo tipo di soluzioni sono fondamentali da un punto di vista di costi di manutenzione: lÕesplosione della produttivit� individuale su pc ha fatto crescere la necessit� di gestione e manutenzione di queste macchine (sicurezza, aggiornamenti ecc). Q uindi possiamo dire che: U n utente usa le risorse delle macchine di un C loud senza conoscerne le caratteristiche di dettaglio e senza occuparsi della loro gestione. Q uesto tipo di soluzioni vengo offerte da diverse aziende. Il dubbio �: ma se il C loud svanisse? E la privacy? Q uesto � un problema che andr� gestito.

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LEZIONE n. 16 -Informatica-

Evoluzione delle tecnologie informatiche prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Lo sviluppo delle tecnologie informatiche (anni Õ90)

¥ Lo stato dellÕarte

¥ Le previsioni

Lo s viluppo delle tecnologie

¥ Legge di Moore ogni 18 mesi la potenza di elaborazione raddoppia a parit� di costo: Questa affermazione, molto celebre ci dice che lÕevoluzione tecnologica per quanto riguarda lÕhardware, cresce rapidamente dal punto di vista dellÕefficacia di calcolo, dal punto di vista della miniaturizzazione dei componenti ecc. Ma, se � vero che la potenza di elaborazione dellÕhardware, con la stessa velocit�, raddoppia anche la qualit� del software? La risposta � no. Ci sono intere zone di quello che noi vorremmo che il software facesse che non solo attualmente continua a non fare ma probabilmente continuer� a non fare. La crescita di riconoscimento automatico di immagini, rispetto alla crescita dell'hardware � molto lenta.. il riconoscimento semantico di una scena ripresa video, rimane ancora da raggiungere: al momento � possibile il riconoscimento di immagini statiche, tipo riconoscimento volti.

¥ LÕutilit� di una nuova tecnologia � funzione del numero di potenziali utenti: � indiscusso che si tratta di unÕaffermazione vera e lo � soprattutto adesso dove il maggior numero di applicazioni attualmente in uso sono applicazioni di tipo social, dove pi� utenti condividono la stessa piattaforma per fare delle cose; ed � anche funzione della quantit� di reali problemi che questa tecnologia risolve. Pensiamo alle applicazioni che fanno previsioni di tipo meteorologico: da quel punto di vista dovremmo smettere di investire in quanto � appurato che tali previsioni possono essere fatte fino a un massimo di una settimana e in ambito locale i tempi sono ancora pi� stretti. Questo ci indica che la tecnologia continuer� a crescere a patto che i problemi siano solvibili dalla tecnologia stessa.

¥ LÕinformatica degli anni Õ90 utilizza le reti: un Pc su ogni scrivania connesso in rete: Era il motto dellÕinformatica degli anni Õ90. Quando si � cominciato ad appurare che la tecnologia Internet funzionava e che la stessa tecnologia poteva funzionare allÕinterno di un ufficio per condividere una stampante, collegarci es. su un sito o scaricare dei files, si � convenuto che i pc dovevano essere collegati in rete ed essere dotati istituzionalmente della capacit� di collegarsi con altri della sua stessa specie, utilizzando tutti la stessa tecnologia (TCP-IP). La conseguenza � stata la modifica del modo di intendere il pc.

¥ Il punto di vista negli anni 90 � la famoso sloganÓ Information At Your Fingertips: Ossia che lÕinformazione doveva essere resa disponibile Òal tocco di ditoÓ. Quindi tipicamente, anzich� digitare lunghe sequenze di comandi per raggiungere un certo risultato basta muoversi col mouse allÕinterno di App, ossia un sistema grafico semplificato. Questa modifica � stata epocale soprattutto nellÕinformatica di gestione di centri di calcolo, di ICT: le operazioni che un tempo venivano considerate operazioni da progettare tramite sequenze di comandi che dovevano poi essere vagliate da diverse persone, sono diventate oggetti attivabili anche dagli Junior. Alcuni effetti sono:

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¥ Semplice gestione delle informazioni: pensiamo alla semplicit� con cui cataloghiamo le news, dove � possibile accedere in modo strutturato selezionando le aree tematiche delle notizie;

¥ Accesso alle informazioni indipendentemente dalla loro locazione fisica: diamo per scontato ad esempio la lettura della nostra posta (es. da G oogle) ma non abbiamo idea di dove questa posta sia. I sistemi operativi stessi tendono ad aumentare la trasparenza rispetto a questo concetto: lo stesso W indows tende a virtualizzare abbastanza, per non parlare del Cloud e sulle risorse condivise.

¥ Integrazione dei vari tipi di informazione: Il tutto ha avuto origine negli anni Õ90- forse pi� credibile allora che oggi, nel senso che es. lÕintegrazione tra materiale filmato e commento non ha seguito lÕevoluzione che ci si attendeva: difficilmente il software riesce a individuare le dinamica delle conversazioni, ossia gli scambi di turno tra gli interlocutori.

¥ Informatica negli anni Õ90, N etw orking � indispensabile: ! Tutti i pc sono in rete- da un lato tutti i pc sono in rete, in realt� se i pc non sono

collegati hanno comportamenti strani, quindi vi � stato un crescendo da questo punto di vista dalla volont� di farlo alla necessit� di farlo.

! D ow nsizing dei C ed (centri di calcolo)- sono diventati pi� piccoli, ma se come centro di calcolo facciamo riferimento a G oogle o il Cloud dellÕIBM dire che sono diventati pi� piccoli � azzardato. LÕinterazione tra lÕutilizzatore e il Ced � sicuramente minore e vi � stata una riduzione del personale del Ced grazie allÕevoluzione delle tecnologie di interfaccia.

! La sicurezza delle informazioni- sicurezza declinata sulla locazione dei dati, sulla loro vulnerabilit� di utilizzo da terzi; di copyright. Il problema si � ingigantito nelle dimensioni ma non nei rischi: sono i nostri stessi comportamenti che sono rischiosi, in quanto ci permettiamo delle leggerezze totalmente censurate nella vita reale.

! La riservatezza delle informazioni- il problema della riservatezza � molto sentito dal nello stato dellÕarte attuale dal punto di vista del profiling in quanto chiediamo se sia utile o meno che la struttura su rete sappia il maggior numero di cose possibili su di me? D a un lato il sistema, grazie alle informazioni tracciate comprende le nostre esigenze dallÕaltro ci chiediamo se ci siano altre destinazioni e il problema � sentito.

Lo s tato dellÕarte attuale della tecnologia informatica Ð diffus ione delle tecnologie D agli anni Õ90 a oggi la tecnologia informatica si � diffusa radicalmente: abbiamo assistito alla grande diffusione di internet, pc e W i-Fi. Ci sono apparecchiature simili a pc, la rete � ovunque, cos� come il W i-Fi che mi permette la connessione grazie a onde radio. Ma cosa ha comportato questa evoluzione nelle attivit� della vita privata e della famiglia?

! C onvergenza verso la persona- � aumentata la possibilit� di utilizzare strumenti

personalizzati e lo spazio personale legato a questi strumenti. La stessa invenzione del personal computer va in quella direzione, aumentando la sfera personale di interazione con la propria macchina. Consideriamo che tramite quello strumento noi comunichiamo: � chiaro che la convergenza verso la persona � forte.

! Strumenti portatili- sembra unÕinnovazione tecnologica paragonabile alla nascita della telefonia mobile ma non solo: questi strumenti portatili hanno gli stessi sistemi operativi dei nostri computer, quindi ci mettono a disposizione un comportamento di simile a questi ultimi. Questo tipo di diffusione ha agevolato la dislocazione delle attivit� professionali dal luogo di lavoro.

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V EC C H IA EC O N O M IA N U O V A EC O N O M IA Segmentazione, regolamentazione G lobalizzazione e liberalizzazione V alore delle ÒcoseÓ V alore della conoscenza O rbita attorno al prodotto O rbita attorno al cliente

1. La possibilit� di comunicare, condividere, sapere e vedere ha aumentato un processo verso la

globalizzazione e liberalizzazione (pensiamo anche a come, rispetto a aree quali finanza ed economia esistano software che automaticamente spostano capitali su varie piazze internazionali) intesa come conoscenza personale e conseguente confronto e distacco dal sapere altrui;

2. Continua ad esserci orientamento verso il valore delle cose, di fatto a acquisito valore la

diffusione del sapere (siti confronto beni e prezzi- mine vaganti confronto allÕeconomia classica);

3. LÕeconomia attuale ha unÕattenzione spasmodica sul profiling del cliente in quanto

attualmente � veramente possibile costruire i profili dei clienti. Pensiamo ai finanziamenti e alla velocit� dÕindagine degli istituti finanziari circa le posizioni dei creditori.

Aumenta la velocit� :

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La velocit� � aumentata anche nellÕorganizzazione del lavoro che prevede lÕintervento umano: per esempio, la consegna del pc � un operazione a catena che prevede lÕintervento delle persone (corrieri ecc.) e grazie alla tecnologia, alla comunicazione, ha cambiato radicalmente i tempi di svolgimento del processo.

Le previs ioni

Per la societ�: ! Maggiori applicazioni social- attualmente necessitiamo di strumenti che ci aiutino a capire e

a risolvere i problemi delle nostre societ�, dei nostri consorzi umani: problemi di integrazione, problemi economici, culturali, organizzazione strutture ecc.. Probabilmente lÕevoluzione riguarder� proprio questo tipo di applicazioni

! Maggiore ricaduta nelle policy- strumenti che permettano di considerare variabili ! Effetti duraturi sullÕeconomia- Le strade intraprese, difficilmente prenderanno percorsi

diversi. Pensiamo al booking, al costo dei voli ecc. Per le persone:

! Effetti sul lavoro- alcune dinamiche diventeranno soggette allÕinformazione (lo sono gi�); il vecchio mantra per per il quale il lavoro non scompare ma cambia, resta vero: ci saranno nuove figure professionali, per quanto questa tecnologia, proprio per la sua velocit� e le sue potenzialit� possa da un lato minare lÕoccupazione umana nellÕattivit� lavorativa.

! Effetti sul divertimento- Le prospettive sono infinite, il divertimento su rete � in crescita. Il blocco nasce dai costi che questo divertimento comporta e dalla nostra disponibilit� dÕinvestimento

! Scuola/educazione- La tecnologia informatica porter� alla diffusione di spazi formativi sempre pi� personalizzati, dove lÕattenzione � rivolta alla persona.

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LEZIONE n. 17 -Informatica-

Windows- LÕambiente prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ La GUI

¥ Le tavolette

¥ Passeggiando tra le finestre

La G U I - G raph ical U ser Inferface Un tempo i comandi venivano dati tramite stringhe di comando. Attualmente ad esempio Linux, pur avendo unÕinterfaccia grafica di tipo moderno, prevede tuttora righe di comando affermazione e anche Windows continua a prevedere tale modalit�. Gui fa riferimento a quellÕinsieme di tecniche sia hardware che software che permette di utilizzare il pc come fosse una scrivania. Cliccando sui specifici oggetti grafici riesco a dare comandi (a seconda che do un click posso attivare lÕoggetto e con due click si scatena unÕoperazione). Posso anche trascinare un oggetto selezionandolo. Una lista di comandi viene data o tramite una lista di opzioni o cliccando su un pulsantino. Chi ha inventato tutto questo? La prima macchina basata su idea Gui � una macchina dello Xerox del Õ73. Macintosh, primo prodotto di Steve Jobs si ispira a questo tipo di progetto. Questo ci indica che la tecnologia per indicare questo tipo di cose � una tecnologia semplice. é una sorta di metafora molto comoda per poter interagire con oggetti informatici.

Le tav olette Il mondo nel contempo ha visto la diffusione di oggetti portatili che sono al confine tra il telefono e i computer. N elle tavolette il modo di interagire cambia, vuoi per le dimensioni, vuoi per la tecnologia Touch posso zumare, spostare, sfogliare, scrivere tramite le mie stesse mani. Ecco che si prospetta la soluzione di modificare radicalmente lÕinterfaccia di utilizzo di queste apparecchiature. Microsoft e altri produttori (es. Android) fanno comparire questa interfaccia a tavolette dove vi sono oggetti rettangolari, applicazioni, gestibili tramite Touch. LÕidea � di un ambiente di lavoro di facile utilizzo; gran parte delle regolazioni sottili vengono fatte diversamente, generalmente a monte. Ecco perch� questo tipo di interfacce ha una flessibilit� inferiore rispetto allÕambiente GUI (icona, freccetta, Mouse, click e finestre). D a questo punto di vista la novit� � assoluta. N aturalmente esistono gi� nuove prospettive tecnologiche: comandi a distanza (famoso film di Tom Cruise Mission Impossible). La direzione sar� comunque di una manipolazione di tipo grafico, non di tipo parlato, questo perch� lÕinsieme delle applicazioni che noi usiamo sono tali da non interessarci un comando di tipo vocale: lÕinserimento di una tabella Pivot � immediata gi� cos� comÕ�. In un ambito diverso, esempio un call center, lÕinterazione vocale � ovviamente il sogno di qualsiasi gestore di call center.

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P asseggiando tra le finestre Una tecnica che non � particolarmente descritta ma di uso diffuso � il comando da mouse tramite tasto dx. Compare un elenco di possibilit� collegate allÕoggetto su cui ho cliccato. QuestÕidea di men� contestuale funziona grazie a una standardizzazione nellÕuso da parte degli utenti. Pensiamo alla tastiera Qwerty: fu creata proprio per rallentare la digitazione delle parole sulle macchine elettroniche in quanto le dattilografe rischiavano di essere pi� veloci nella battitura rispetto alla trascrizione della macchina. Esisterebbe una tastiera sicuramente di pi� rapido utilizzo ma riuscire a diffonderla adesso, quando ormai lÕutilizzo della Qwerty � di massa, sarebbe complicato. N elle varie versioni di Windows � cambiato fondamentalmente lÕapproccio al pulsante Start, al quale continuano ad essere associate le funzioni che posso eseguire. N ei Tablet tale funzionamento � stato notevolmente ridotto in quanto ha seguito lo schema del nuovo approccio Touch. N aturalmente questo ha generato varie conseguenze per gli operatori pi� classici. La stessa pagina Facebook � un rullo molto lungo. Un oggetto rimasto invariato in ambiente Windows � Óla finestraÓ oggetto di contenuti manipolabile per dimensioni, interfaccia ecc. che rappresenta la metafora principale sulla quale si appoggia il funzionamento delle varie interfacce. La finestra � ÒMultitaskingÓ, ossia possono coesistere finestre diverse che accedono a funzioni e sistemi diversi che permettono lo svolgimento di diverse attivit�. Tramite il pannello di controllo possiamo controllare gli aspetti del sistema operativo modificabili dallÕutente: es. data, ora, lingua, (selezionando la quale vengono considerate le modiche ÒlogicheÓ dei vari sistemi operativi). D a un lato � molto comodo, dallÕaltro pu� dare origine a problemi non comprensibili. Cliccando su rete e impostazioni internet (attualmente si collegano direttamente grazie alla tecnologia Wi-fi o grazie a unÕimpostazione di collegamento rete impostata allÕinizio). Sono macchine di uso semplice, dove le difficolt� sotterranee sono mascherate. V i sono zone invece che sono rimaste eccedibili da utenze finali che possono essere pericolose per il funzionamento della macchina, es. la modifica del numero IP. Come sono organizzati i documenti allÕinterno di Windows? Grazie alla funzione Òesplora risorseÓ trovo una sezione documenti (files, musica, foto ecc.) , le risorse del computer (C: che � il computer quindi una zona della macchina che se modificata rischia di compromettere la macchina), le risorse di rete. I software avviati appaiono nella barra sottostante. START- CERCA cerca ci permette di ricercare documenti sia sulla macchina che su internet, soprattutto nelle ultime versioni dei sistemi operativi. START- ESEGUI resta su tutte le versioni di Windows tramite il quale si possono digitare comandi.

Conclu sioni La prospettiva � quella delle tavolette. !

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LEZIONE n. 18 -Informatica-

La sicurezza prof Federico Cecconi

Argomenti:

¥ Le minacce

¥ I rimedi

¥ Dove sono i miei dati?

Le minacce Il tipo di minacce � aumentato progressivamente in modo proporzionale alle cose che facciamo sul computer. Esempio, oggi, gestiamo il C/C bancario direttamente dai nostri pc: oggi non solo � una prassi comune ma addirittura promossa dagli stessi istituti bancari che ne percepiscono un risparmio e ottimizzazione in termini di impiego di risorse; al tempo stesso consente un maggiore controllo da parte del cliente che pu� esercitare liberamente, aumentando il livello di sicurezza dei suoi risparmi. Il fatto che utilizziamo il nostro computer pi� frequentemente � proporzionalmente collegato al numero di rischi che corriamo. Nei nostri computer possono aggirarsi due oggetti pericolosi: i virus, i worms (vermi informatici). Ma cosa sono?

I V irus e i W orms Il virus � un programma per pc che viene attivato inconsapevolmente sulla macchina che arreca malfunzionamenti o danneggia la macchina in modo evidente. U no dei primi virus faceva cadere le lettere degli applicativi che stavi utilizzando (scendevano lungo il monitor) e la corsa era fare il click su salva prima che il nostro videoscritto si scomponesse totalmente. I W orms (cavalli di Troia) vengono attivati in modo simile ai virus e hanno come obiettivo quello di registrare i comportamenti dellÕutilizzatore e trasmetterli altrove. In entrambe i casi cÕ� da chiedersi quale sia il reale obiettivo. Nel caso del V IRU S i motivi possono essere molteplici: ego personale, o motivazioni economiche piuttosto che politiche. I V ERM I viceversa, possono essere finalizzati anche la rivendita del contenuto stesso a terze parti. Esiste una sorta di materiale che viene prelevato dalle vittime e trasferito da qualche parte, quindi il significato economico � indubbiamente pi� chiaro (es. trasferendo dei miei comportamenti qualcuno pu� inserirsi nella mia posta elettronica e assumere la mia identit� a fini fraudolenti). M a il verso rischio sottinteso a queste due minacce, qual �??

O ltre le descrizioni di routine dei comportamenti della macchina, dobbiamo considerare re il reale

.

O ltre le descrizioni di routine dei comp

.rischio, ossia lÕaccesso ai dati finanziari

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! #!

Il pc � vulnerabile, un hacker potrebbe entrare nella mia posta e resettare tutte le mie psw, i miei blog, li miei profili sui Social o peggio, accedere alla mia utenza Pay Pall o H ome Banking. Il danno non � riferito alla macchina, ma alla persona, sia nellÕaspetto finanziario che personale, finalizzato alla commissione di attivit� illecite. Il fatto di non avere controllo dellÕapparecchiatura genera quindi il rischio di essere ritenuti i diretti responsabili di attivit� fraudolente (accesso posta-in quanto ha scaricato la psw e successivo invio di posta a sito istituzionale al fine di danneggiarlo). Non avere controllo della propria apparecchiatura pu� ingenerare il rischio di essere valutati come colpevoli dellÕattivit� irregolare. Q ual � il processo attuale di contaminazione?

U no dei tipici processi, :

uale di contamin

si, ::::::::involontario

Q uesta pagina web ci indica che stiamo svolgendo attivit� illegali (es. consultazione pagine pornografiche con pornografia minorile, zoofila e violenza su bambini) e ci indica il ns IP . C i ÒcondonaÓ il danno con lÕammenda del pagamento di un importo. Q uesta pagina diventa lÕunica

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pagina che il nostro computer visualizza se infettato e tipicamente la contaminazione avviene o tramite consultazione di siti pornografici o di applicazioni Peer to Peer. O vvio che il comportamento recriminato deve avere un certo sotteso di illegalit� reale. C i� che accade � che il V IRU S sfrutta quello che viene chiamato ÒexploitÓ ossia la possibilit� per il programma di modificare il software di avvio, facendo apparire sistematicamente questa pagina. LÕeffetto dal punto di vista dellÕutente e che non ha fatto nulla ma si ritrova a dover gestire questo problema. La pagina sembra sparire a seguito del pagamento. A modo suo, nella sua criminalit� il virus � geniale: una volta installato la macchina non pu� fare nulla e, colpendo una sfera etica e personale paralizza la vittima. A ddirittura alcuni virus si collegavano alla webcam della macchina e scattavano una foto allÕutilizzatore: genialit� allo stato puro. Pensiamo se questi worm mirano non a un effetto economico diretto ma indiretto registrando il ns

comportamento.

questi worm mirano non a un effetto economico diretto ma indiretto registrando il ns

o. Q uesto tipo di contagio � quindi assolutamente inconsapevole e lÕutilizzatore non

.

comportamento.

. . ha fatto nulla

La seconda modalit� invece, avviene tramite un processo chiamato !"#$"#%&, ossia un tipo di truffa via internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima coinvolgendola a fornire informazioni personali sensibili. Il phishing su quale meccanismo � basato? Tramite un avviso, es. un messaggio di posta viene notificata una vincita. Per lÕaccredito della somma vengono richiesti i dati della carta di credito. D i fatto sono azioni finalizzate allÕottenimento di dati personali, credenziali di conti correnti ecc.

I rimedi ¥ Tecnica

¥ Buon senso Tecnica- parliamo di A N TIV IRU S in abbonamento. LÕantivirus controlla le varie modalit� con cui i programmi vengono avviati e le varie modalit� con cui i files vengono aggiunti alla propria macchina. TU TTI. Sia gli antivirus che il sistema operativo hanno un sistema chiamato FIREW A LL che controlla il traffico, evidenziando gli eventuali comportamenti virali. Il meccanismo sui cui funziona � molto semplice; lÕantivirus cerca di capire se la sequenza di istruzioni di un determinato programma controlla una lista di sequenze di istruzioni pericolosi. Ecco lÕimportanza di aggiornare lÕantivirus. G li antivirus attualmente hanno controlli anche legati al comportamento, allertando comportamenti strani di software. Il buon senso- in rete bisogna avere un atteggiamento che ricorda i comportamenti normali, nella vita reale. Purtroppo in rete � pi� difficile in quanto il modo in cui tali violazioni avvengono in modo molto subdolo e non di persona, tramite MED IA IND IRETTI. Ecco che si rischia di avere comportamenti indiretti. Q uindi la parola chiave � Òbuon sensoÓ.

M a dov e sono i miei dati? M etadati- informazioni su con chi sto comunicando senza dire cosa sto facendo (i server tengono traccia degli interlocutori)** U n metadato: letteralmente "(dato) oltre un (altro) dato", � un'informazione che descrive un insieme di dati.** D ati Ð contenuti messaggi, files, documenti (es. utilizzo C loud) Informazioni dati e metadati strutturati in modo da poter fare su di essi un operazione di tipo semantico. In rete esistono dati e metadati e gli algoritmi riescono a riscostruire il terzo dato, le informazioni. D obbiamo preoccuparci? Il problema non va ignorato ma semplicemente utilizzando il buon senso.