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LIBERA UNIVERSITA’ PER ADULTI - Cervia - 14 novembre 2013 “Una chiacchierata sulla Fisica a modo mio” Lino Nori

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Un mito è una narrazione relativa alle origini

del mondo o alle modalità con cui il mondo

stesso ha raggiunto la forma presente.

Di solito i suoi protagonisti sono dei ed eroi che

si muovono in un contesto sacrale

IL VIAGGIO DELLA CONOSCENZA IL MITO

Orfeo ed Euridice

Zeus ed Europa

Il mito diventa quindi un modo per

conoscere e ordinare la realtà.

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Aristotele

La scuola di Atene - Raffaello

IL VIAGGIO DELLA CONOSCENZA LA FILOSOFIA

Con i primi pensatori greci assistiamo alla

comparsa, per la prima volta, di un metodo di

pensiero improntato all'uso della ragione,

dell'argomentazione: è la nascita della filosofia.

Essi cercavano un sapere immutabile

nel tempo, assoluto e indubitabile.

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IL VIAGGIO DELLA CONOSCENZA IL METODO SCIENTIFICO

Galileo

Newton

Il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza

procede per raggiungere una conoscenza della realtà

oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile.

Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenze

empiriche attraverso l'osservazione e l'esperimento;

dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da

sottoporre al vaglio dell'esperimento per testarne l'efficacia.

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IL METODO SCIENTIFICO PREVISIONI E VERIFICHE

Una Teoria scientifica è dunque un

modello che fa previsioni.

Le Teorie vengono continuamente

sottoposte a verifica per essere, a

seconda dei casi, confermate,

modificate, abbandonate.

Gli esperimenti empirici non possono mai verificare

definitivamente una Teoria, possono al massimo smentirla.

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Il pendolo di Newton in funzione

NEWTON LE LEGGI DEL MOTO E DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE

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pubblicato per la prima volta il 5 luglio 1687

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PRINCIPIA MATHEMATICA: CONTENUTI

Secondo principio della dinamica (variazione del moto): Il cambiamento di moto (accelerazione) di un corpo (massa) è proporzionale alla forza impressa e avviene secondo la linea retta lungo la quale la forza è applicata

Primo principio della dinamica (di inerzia): Ogni corpo persevera nello stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, a meno che non sia costretto a cambiare da forze impresse a mutare questo stato

Terzo principio della dinamica (di azione e reazione): A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria

Legge di gravitazione universale: Nell'universo ogni punto materiale attrae ogni altro punto materiale con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza

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LA GRAVITA’ SULLA TERRA LA FORZA PESO

La Forza Peso agente su un corpo è la forza che il campo gravitazionale esercita su una massa verso il centro della Terra.La forza peso è generalmente espressa attraverso la seconda legge della dinamica, ovvero:

dove g è l'accelerazione gravitazionale.

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TEORIA DI NEWTONSUCCESSI E LIMITI

Viene spiegato il moto dei corpi celesti e ciò che lo determina.

Le leggi della dinamica consentono di prevedere esattamente l’ evoluzione di un sistema conoscendone lo stato attuale e le forze applicate.

Nella Teoria di Newton gli avvenimenti si svolgono su un palcoscenico immutabile (spazio assoluto) in cui il tempo scorre uguale per tutti (si rivelerà non esatto).

Le equazioni di Newton sono reversibili rispetto al tempo mentre noi ne percepiamo solo lo scorrere « in avanti»(verrà spiegato successivamente).

I successi conseguiti diffusero comunque un enorme ottimismo facendo credere che si era trovata la strada

PER SPIEGARE TUTTO

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La temperatura ( T ) è la proprietà fisica che indica lo stato termico di un sistema. La differenza di temperatura tra due sistemi determina un flusso di calore in direzione del sistema più freddo, raggiungendo l'equilibrio termico.

Il calore ( Q ) è l’ energia che viene scambiata fra due sistemi a diversa temperatura o nei cambiamenti di fase (solida, liquida, gassosa).

Il lavoro ( L ) è l’energia che viene scambiata a seguito di una modifica della configurazione, o della forma di un sistema.

La termodinamica si occupa delle varie forme di energia e

della loro interconversione.

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Una macchina termica è un dispositivo fisico che converte il calore fornito da una sorgente esterna in lavoro. Sono tipiche macchine termiche i motori a gasolio e benzina, quelli a vapore o a reazione, etc.

Il primo principio riguarda la conservazione dell'energia: in ogni macchina termica una certa quantità di energia viene trasformata in lavoro. Non può esistere nessuna macchina che produca lavoro senza consumare energia

Il secondo principio può essere formulato in diversi modi, ma, sostanzialmente afferma che è impossibile realizzare una macchina termica il cui rendimento sia pari al 100%.

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Nei solidi le particelle costituenti possono solo oscillare intorno a

posizioni fisse, nei liquidi e nei gas acquistano una libertà di

movimento via via maggiore: sono cioè animate da un moto

caotico, detto moto di Agitazione Termica.

L’ AGITAZIONE TERMICA

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SIGNIFICATO FISICO DELLA TEMPERATURA

La temperatura di un corpo rappresenta l'indice del grado di

agitazione delle sue particelle costituenti ed è direttamente

correlata alla velocità media, e quindi all'energia cinetica

media, di queste ultime.

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Stato A: gas caldo (rosso) e gas freddo (blu) separati.

Stato B: gas caldo e gas freddo mescolati (alla stessa temperatura).

SIGNIFICATO FISICO DELLO SCAMBIO DI CALORE

Togliendo la barriera una parte dell'energia posseduta dalle particelle del corpo a temperatura maggiore (più veloci) verrà trasferita a quelle del corpo a temperatura minore (più lente):

l’energia trasferita rappresenta il calore scambiato

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REVERSIBILITA’ ED IRREVERSIBILITA’

Gli scambi termici sono determinati in definitiva da urti di particelle in movimento. Tali movimenti possono essere descritti dalle leggi di Newton.

Tuttavia le equazioni di Newton sono reversibili rispetto al tempo mentre gli scambi di calore avvengono solo in una direzione (da un corpo caldo ad uno freddo) e mai viceversa.

Nello stesso modo due corpi a diversa temperatura, messi a contatto, raggiungono la stessa temperatura e non avviene mai l’ inverso.

TEMPO

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DIREZIONE DEI FENOMENI

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PROBABILITA’

In natura tutte le trasformazioni spontanee vanno nel senso

di un maggiore disordine

La ragione di ciò è nella probabilità: gli

stati disordinati di un sistema fisico

sono enormemente più numerosi di

quelli ordinati e pertanto sono quelli

che in pratica si verificano

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Una carica elettrica genera attorno a sé un campo elettrico, nel senso che modifica le proprietà dello spazio circostante in modo che un’ altra carica posta nelle vicinanze viene sollecitata da una forza di natura elettrica.

Un magnete modifica lo spazio circostante generando un campo magnetico che può facilmente essere visualizzato disponendo nelle vicinanze del magnete della limatura di ferro.

CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI

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LE EQUAZIONI DI MAXWELL

La prima equazione dice in che modo un campo elettrico dovuto a cariche elettriche varia con la distanza e la densità di carica.

La quarta equazione descrive l'inverso: in che modo un campo elettrico variabile (o una corrente elettrica) induca un campo magnetico.

La terza equazione ci dice in che modo un campo magnetico variabile induca un campo elettrico.

La seconda equazione ci dice che nel magnetismo non c'è una proporzione paragonabile alla prima, in quanto le "cariche" magnetiche (o "monopoli" magnetici) non esistono:

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LE ONDE ELETTROMAGNETICHE

Scritte così le equazioni, Maxwell riuscì a mostrare facilmente che E e B si propagano nello spazio vuoto come se fossero onde.

Maxwell calcolò anche la velocità c delle onde elettromagnetiche nel vuoto:

ε0 e μ0 (rispettivamente le costante dielettrica e la permeabilità magnetica del vuoto) sono due costanti dal valore noto.

La luce risulta pertanto essere composta da onde elettromagnetiche

Introducendo i valori per μ0ε0, Maxwell trovò che la velocità a cui il campo elettrico e il campo magnetico dovrebbero propagarsi nel vuoto era la stessa già misurata per la luce!

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FENOMENI LEGATI ALLE ONDE ELETTROMAGNETICHE

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I sistemi di riferimento in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme sono detti inerziali.

Definire un sistema inerziale in quiete assoluta è un problema. Newton lo individuava come lo “spazio assoluto”.

Per poter descrivere qualsiasi fenomeno fisico sotto forma di legge è necessario avere un sistema di riferimento.

SISTEMI DI RIFERIMENTO

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PRINCIPIO DI RELATIVITA’ GALILEIANA

Le leggi della meccanica sono le stesse in tutti i sistemi di

riferimento inerziali, qualunque sia la velocità (costante) con cui

essi si muovono gli uni rispetto agli altri.

Per passare da un sistema all’

altro si deve soltanto tenere

conto del fatto che le velocità si

sommano.

(composizione delle velocità)

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Velocità della luce in scala: Dalla terra alla luna, 384 400 km, circa 1,28 secondi

LA VELOCITA’ DELLA LUCE E’ STRANA

La velocità della luce è una costante fisica indipendente dal sistema di riferimento, dall'osservatore o dalla velocità dell'oggetto che emette la radiazione.

Per essa NON VALE LA COMPOSIZIONE DELLE VELOCITÀ

perché tutti gli osservatori, in quiete o in moto uniforme,

la vedono nello stesso modo.

Esperimenti accurati hanno confermato questo dato.

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UNA SCELTA DRAMMATICA

Einstein si "limitò" ad accettare come un dato di fatto che la luce

si muove sempre alla stessa velocità in qualunque sistema di

riferimento senza rinunciare al principio di relatività.

La scelta tra rinunciare alla Teoria di Newton o alle equazioni

di Maxwell era considerata drammatica ed i fisici dell’ epoca

cercavano in ogni modo di evitarla.

Questo crea un contrasto insanabile con il principio di relatività

galileiana, mettendo a rischio le basi della fisica di Newton.

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L’ IPOTESI DI EINSTEIN

I postulati di relatività di Einstein:

1. Le leggi della fisica hanno la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziali;

2. La luce ha una velocità finita sempre uguale in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

La composizione delle velocità tra due sistemi in movimento reciproco non avviene con una semplice somma.

Bisogna mettere in discussione lo spazio ed il tempo assoluti

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Cosa vede e misura l’osservatore A sull’auto

Cosa vede e misura l’osservatore B fermo a terra

MISURE DIVERSE DELLO STESSO FENOMENO

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LA RELATIVITA’ GENERALE

Einstein riteneva che tutti i sistemi di riferimento dovessero essere equivalenti per quanto riguarda la formulazione delle leggi fisiche.Per di più la teoria della relatività ristretta era in contraddizione con la teoria della gravitazione universale di Newton.

Per incorporare i sistemi di riferimento non inerziali e la legge di gravitazione, Einstein formulò il principio di equivalenza, che stabilisce che non è possibile distinguere tra i fenomeni osservati in un campo gravitazionale uniforme e quelli osservati in un sistema con accelerazione costante

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Max Planck ed Albert Einstein compresero per primi che l’ accordo con gli esperimenti si poteva trovare solo se l'energia delle onde elettromagnetiche potesse assumere solo valori discontinui.

La meccanica classica si dimostrò presto incapace di descrivere il comportamento della materia e della radiazione elettromagnetica a livello microscopico, a scale di lunghezza dell'ordine di quelle dell'atomo o ad energie nella scala delle interazioni interatomiche.

DIFFICOLTA’ DELLA MECCANICA CLASSICA

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L’EQUAZIONE DI SCHROEDINGER

Gli approcci di Heisenberg e Schroedinger sono equivalenti

e perfettamente in accordo con gli esperimenti !!!!!

In meccanica quantistica lo stato di una particella è descritto (nella rappresentazione di Schroedinger) da una funzione d'onda che rappresenta la probabilità di trovare la particella in una data posizione.

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PARTICELLE E FORZE

Esistono delle particelle (dette Fermioni) che sono i costituenti fondamentali delle materia

Esistono altre particelle (dette Bosoni), che vengono emesse ed assorbite dai Fermioni e che risultano essere le particelle mediatrici delle forze

Tutta la materia ordinaria che osserviamo è costituita da particelle elementari che interagiscono tramite quattro forze fondamentali

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LE PARTICELLE

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LE QUATTRO FORZE

In natura esistono quattro interazioni fondamentali (forze), che sono alla base degli scambi di energia tra le particelle e che sono responsabili della struttura dell'Universo.

Queste sono l'interazione elettromagnetica, l'interazione forte, l'interazione debole e l'interazione gravitazionale

Le forze sono il risultato dello

scambio di particolari particelle

che vengono emesse e riassorbite

dalle particelle interagenti

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GRAVITA’ ED ELETTROMAGNETISMO

La forza gravitazionale è comune a tutta la materia: tutti i corpi materiali si attirano reciprocamente. E’ enormemente più debole di tutte le altre ed ha raggio d’azione infinitoParticella mediatrice: gravitone

La forza elettromagnetica si manifesta tra tutte le particelle dotate di carica elettrica: essa è sia attrattiva che repulsiva ed ha raggio d’azione infinito. Particella mediatrice: fotone

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FORZA FORTE E FORZA DEBOLE

La forza debole non contribuisce tanto alla coesione della materia quanto alla sua trasformazione. Si esercita tra tutte le particelle ed ha raggio d’azione estremamente piccolo. Particelle mediatrici: bosoni W e Z

La forza forte si manifesta tra i quark, è attrattiva ed ha raggio d’azione estremamente piccolo, sufficiente per garantire l'integrità dei nuclei atomici.E’ cento volte più intensa della forza elettromagnetica.Particella mediatrice: gluone

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IL BOSONE DI HIGGS

Fabiola Giannotti

Il bosone di Higgs e' una particella elementare che appartiene alla famiglia che comprende anche i fotoni, i bosoni W e Z (la cui scoperta valse a Carlo Rubbia il Nobel per la Fisica nell''84), il gluone e il gravitone.

La sua importanza è quella di essere portatore di forza del campo di Higgs, che secondo la teoria permea l'universo conferendo la massa alle particelle elementari.Teorizzato nel 1964, il bosone di Higgs è stato osservato per la prima volta nel 2012, negli esperimenti ATLAS e CMS condotti al CERN di Ginevra

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SUCCESSI E LIMITI DELLA M. Q.

Rimangono comunque questioni aperte:

- non comprende la gravità; - alcune affermazioni si prestano ad interpretazioni differenti;

- in certi casi è violato il principio di località (entanglemet);

- spiega molti «come» ma meno «perché».

Lascia comunque la sensazione che ci sia qualcosa di più profondo da scoprire, dando adito anche ad interpretazioni «estemporanee»

La M. Q. è una teoria di grande successo perché descrive con una precisione strabiliante un gran numero di fenomeni diventando uno strumento indispensabile

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OLTRE LA RELATIVITA’ E LA MECCANICA QUANTISTICA

La Relatività e la Meccanica Quantistica offrono una spiegazione molto precisa per un numero enorme di fenomeni, tuttavia

non sono compatibili tra loro!!!!

E’ sperabile che emerga una visione unitaria in grado, tra l’altro di:

- descrivere correttamente la gravità; - definire le proprietà di spazio e tempo; - indagare meglio i primi istanti dell’ Universo; - spiegare materia ed energia oscure (95% dell’Universo); - esprimere una visione unitaria.

E’ difficile oggi formulare una teoria generale in quanto le conoscenze che bisogna possedere sono vastissime e la verifica sperimentale praticamente impossibile per le alte energie richieste.

Avremo comunque assieme a nuove risposte nuove domande perché……