lillo: gis e ricerca faunistica: alcune applicazioni in sicilia
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GIS e ricerca faunisticaGIS e ricerca faunisticaAlcune applicazioni in SiciliaAlcune applicazioni in Sicilia
Francesco Lillo, Fabio Lo Valvo e Mario Lo Valvo
Laboratorio di Zoologia ApplicataDipartimento di Biologia Animale “G. Reverberi”
Università degli Studi di Palermo
Scopi della Ricerca FaunisticaScopi della Ricerca Faunistica
FAUNAFAUNARisorsa da gestireSpecie di interesse venatorio
Specie nociveLegislazione nazionale e regionale
Bene da preservareSpecie protette
Direttive e convenzioni
Testuggine di Hermann
Falco lanarioAquila del Bonelli
Cinghiale
Coniglio selvaticoXenopo liscioCoturnice di Sicilia
Lepre appenninica
Perché il GIS in FaunisticaPerché il GIS in Faunistica
Il GIS consente di interpretare i dati raccolti con le analisi tradizionali, in funzione delle caratteristiche geografiche (uso del suolo, dati bioclimatici, pendenze, altitudine, caratteristiche geologiche, ecc)
Uso del suolo
Pendenze
Clima
PresenzaAssenzaDensità
Abbondanza di specie
Modelli previsionali
• Facilita la gestione di database geografici georeferenziati• Amplia e migliora le possibilità di rappresentazioni grafiche• Facilità gli studi sulle densità ed abbondanze• Consente lo sviluppo di modelli previsionali
I casi del Coniglio selvaticoI casi del Coniglio selvaticoe dello Xenopo liscio in Siciliae dello Xenopo liscio in Sicilia
Specie parautoctonaSpecie chiave nella rete trofica
Interesse venatorioPuò causare danni alla vegetazione
Specie alienaRecente introduzione
Elevata capacità di dispersioneImpatto negativo sugli ecosistemi
Stima della densità e della grandezza di popolazione di Coniglio selvatico all’interno della Riserva Naturale Orientata “Capo Rama” (Ente Gestore WWF Italia)
Georeferenziazione GPS dei punti di censimento
Stima della densità per punto tramite analisi tradizionale
+Kernel Analysis
Animal Movement Analysis
Progetto di eradicazione del Coniglio selvatico dalla Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine (Ente Gestore Lega Italiana Protezione Uccelli, LIPU)
Georeferenziazione GPS dei punti di censimento
Stima della densità per punto tramite analisi tradizionale
+Kernel Analysis
Animal Movement Analysis
Ottimizzazione del
posizionamento delle trappole
per la cattura dei conigli
Valutazione della dispersione potenziale dello Valutazione della dispersione potenziale dello Xenopo liscio in Sicilia (scala locale)Xenopo liscio in Sicilia (scala locale)
• Semplice sovrapposizione di strati relativi ad habitat idonei per la specie in esame
• Modellizzazione della dispersione a partire da matrici GIS-generate
Possibilità di inserimento di algoritmi che tengano conto dell’ecologia e dell’etologia della specie
Realizzazione di carte potenziali di distribuzione tramite l’utilizzo di MAXENT
Software MAXENT AT&T Labs-Research, Princeton University
Maxent è un “machine learning” finalizzato alla modellizzazione della distribuzione geografica delle specie a partire da punti di presenza certa (non contempla l’utilizzo dei punti di assenza).
La modellizzazione e la validazione del modello viene effettuata utilizzando strati geografici relativi a uso del suolo, clima, altimetria ecc.
I dati di presenza potenziale possono essere utilizzati come base per successive analisi per comparazione con la presenza reale della specie.
Censimento del Coniglio selvatico nella Provincia di Agrigento (Ente Finanziatore Ripartizione Faunistico Venatoria ed Ambientale di Agrigento – Servizio XI – Dipartimento Interventi Strutturali – Regione Siciliana)
Distribuzione potenziale a scala globale
Valutazione della distribuzione globale potenziale dello Xenopo liscio.
GIS e Ricerca faunisticaGIS e Ricerca faunisticaQuale innovazione?Quale innovazione?
Con l’introduzione del GIS in faunistica si abbandona un approccio basato sulla “sensazione” dell’esperto in cui l’unica informazione attendibile era data dall’osservazione diretta della presenza della specie.
La possibilità dell’analisi “multistrato” consente di valutare il contributo dato da ogni singola caratteristica ambientale e antropica alla distribuzione delle specie sul territorio.
In passato il principale strumento per la pianificazione faunistica era rappresentato dagli atlanti faunistici, generalmente a larga scala (10km) e incompleti per definizione. Oggi vengono affiancati da strumenti che offrono la possibilità di valutare oggettivamente la potenzialità del territorio ad ospitare le specie animali.