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Linee guida per insegnanti Bibletime Livelli 1 e 2 Serie B Lezioni 1 – 6 www.besweb.com

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Linee guida per insegnanti

Bibletime Livelli 1 e 2

Serie B Lezioni 1 – 6

www.besweb.com

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Bible Educational Services Registered Charity UK (No 1096157) Dichiarazione della missione Uno degli scopi che, come missione, ci prefiggiamo è quello di aiutarvi a servire gli altri producendo delle lezioni della Bibbia progressive che consentano un uso a carattere mondiale, e permettano l’insegnamento della Parola di Dio a questa generazione e alle successive. Inoltre, ci impegniamo nel facilitare la produzione di risorse in molte delle lingue parlate nel mondo, attraverso vari mezzi di comunicazione, in collaborazione con altri che condividono i nostri valori. INFORMAZIONI GENERALI Che cosa fa la Bible Educational Services: Bible Educational Services (BES) pubblica lezioni bibliche in inglese per “Bibletime”, “New Life” e “Gleaners” e sostiene la Postal Bible Schools ed organizzazioni simili, usando lezioni BES nel Regno Unito e oltreoceano, tramite visite, network, consulenze ed addestramenti. BES sta anche attualmente operando in collaborazione con gruppi in altri paesi che sono coinvolti nella traduzione, progettazione, pubblicazione e distribuzione delle lezioni. Le lezioni devono essere offerte gratuitamente a tutti gli studenti. Le lezioni Bibletime sono state usate inizialmente nell’Irlanda del Sud, oltre 50 anni fa. La Bible Educational Services detiene la responsabilità editoriale per le lezioni Bibletime in inglese ed in tutte le lingue straniere. Le lezioni Bibletime vengono pubblicate normalmente in un formato A4 che permette agli studenti in alcune aree, ogni quattro settimane, di spedire le lezioni indietro al Centro Bible School per la correzione. Più recentemente, grazie alla Every Home Crusade (Revival Movement – Movimento di risveglio) a Belfast, le lezioni che coprono il periodo di sei mesi sono state pubblicate nel formato A5, che ha reso l’uso nelle chiese e nelle scuole più facile, specialmente dove non c’è un sistema postale efficace. Le lezioni BES sono uniche perché vengono preparate in vista di uno studio personale a casa o in gruppo (chiesa/scuola), seguendo un programma pianificato che permette agli studenti di continuare a studiare fino ai 20 anni. Sono disponibili cinque livelli di lezioni per diversi gruppi di età, età prescolastica, 5-7 anni, 8-10, 11-13 e 14-16 anni. Esiste un programma annuale per ciascun gruppo di età (Vedi pagina 4). I gruppi di età possono variare secondo le varie capacità. La Bibletime Resource fornisce ai bambini l’opportunità di studiare la Parola di Dio, imparando le storie della Bibbia e riflettendo su come vivere, in modo pratico, il Vangelo nella vita di tutti i giorni. Copie stampate delle lezioni sono disponibili in inglese nel sito web di BES – www.besweb.com o presso la International Secretary (segreteria internazionale). Sono a disposizione nel sito web anche in altre lingue. La BES ha documentazioni che potrebbero esservi utili, disponibili anche sul sito web, se state considerando un’eventuale collaborazione con noi. Contatti BES International and Northern Ireland Secretary (fornitore di tutte le lezioni) Mr S Balmer, 37a Belmore Street, Enniskillen, Northern Ireland BT74 6AA Phone: 0286 632 2462 Email: [email protected] UK Secretary Mr Stephen Gillham, 32 Firs Glen Road, West Moors, Ferndown, Dorset BH22 0ED Phone: 01202 873500 Email: [email protected] Web address: www.besweb.com Email address: [email protected]

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LINEE GUIDA per gli INSEGNANTI Originariamente, le lezioni Bibletime venivano prodotte per essere usate in un sistema postale con un Centro Postale di Scuola Biblica ma, con il tempo, sono state utilizzate lì dove il sistema postale non era affidabile o non esisteva affatto, specialmente nelle chiese e nelle scuole dell’Africa,dell’ India o in altre località. Le linee guida vengono prodotte per coloro che usano Bibletime in questi contesti. Le linee guida in questo fascicolo sono ideate per le lezioni dei Livelli 1 e 2, approssimativamente la fascia d’età che va dai 5 ai 10 anni. Ogni guida d’insegnamento segue lo stesso riferimento biblico, come la lezione Bibletime. Entrambe sono ideate per essere usate settimanalmente. Le lezioni di Aprile si riferiscono in particolare alla Pasqua, mentre quelle di Dicembre al Natale. In alcune zone viene usata l’edizione in formato A4 mentre altre usano il libretto A5 contenente 24 lezioni. Di norma l’insegnante o il responsabile distribuirà la lezione mensile ed ogni settimana la lezione verrà compilata, in chiesa o a scuola o portata a casa e consegnata la settimana seguente. Alla fine del mese l’insegnante o il responsabile raccoglierà le lezioni e farà le correzioni necessarie, restituendo le lezioni corrette il prima possibile allo studente. Quando viene usato il libricino semestrale, idealmente, alla fine di ogni sessione, i libricini vengono raccolti e corretti. Abbiamo compreso che in molte situazioni questo è impossibile. Perciò, nella classe potrebbero essere distribuiti ad altri studenti e l’insegnante o il responsabile potrebbe esaminare le lezioni e gli studenti correggere le lezione del loro amico e dare un punteggio. Sul retro dei libricini c’è uno spazio per i punteggi per ciascuna lezione mensile, e uno spazio per un commento riguardo al progresso che lo studente sta facendo. C’è un certificato che può anche essere staccato e dato allo studente con un’indicazione della percentuale da lui ottenuta per le lezioni durante i sei mesi. PREPARAZIONE PER GLI INSEGNANTI Non vogliamo essere normativi e non dare spazio agli insegnanti per adattare le cose alle proprie idee ed iniziative. Questi sono suggerimenti che potrebbero essere utili nell’usare le Risorse Bibletime:

• Essere familiare con la storia – Gli insegnanti dovrebbero avere familiarità con la storia biblica ed anche con la lezione Bibletime che la accompagna. Idealmente, la lezione Bibletime dovrebbe essere completata dall’insegnante prima della spiegazione ai ragazzi. Le linee guida per ogni lezione dovrebbero essere anche considerate attentamente come un aiuto nella pianificazione delle lezioni.

• Comprendere le lezioni che devono essere imparate – All’inizio di ogni lezione noterai le parole ‘Stiamo imparando che’, seguite da due propositi che i ragazzi, si spera, afferreranno dopo aver ascoltato la presentazione dell’insegnante e dopo aver completato la lezione. Il primo proposito riguarda la conoscenza della storia, mentre il secondo riguarda l’incoraggiamento del ragazzo a pensare a ciò che ha imparato, e ad applicarlo nella propria vita. Questi propositi sono una precisa dichiarazione dei concetti/verità insegnate nella lezione e gli insegnanti potrebbero decidere di usarle per la loro valutazione personale in merito all’insegnamento e all’apprendimento che è avvenuto.

• Introduzione – In tutte le lezioni, si parte dal livello di apprendimento del bambino e dalle sue esperienze cognitive. Abbiamo suggerito vari modi che possono essere usati per introdurre la storia per permettere ai ragazzi di essere interattivi nel discutere il contesto in cui la storia si svolge.

• Insegnamento – Abbiamo fornito dei Punti Chiave nella storia. Speriamo che gli insegnanti non debbano fare riferimento a questi quando insegnano la lezione ma, che abbiamo familiarità con la storia per essere in grado di insegnarla in modo interessante e che ispiri. L’obiettivo dell’insegnante sarà far si che il ragazzo capisca le nozioni principali dalla storia, aiutandolo a comprendere quale risposta dare dopo averla appresa. A secondo dei casi, abbiamo cercato di intrecciare alcune spiegazioni nella narrazione. Queste sono sempre scritte in CORSIVO.

• Apprendimento – C’è un Versetto Chiave associato ad ogni storia. In alcuni casi, ci sono due Versetti Chiave, dato che abbiamo aggiunto un altro Versetto Chiave che può essere più facile da imparare per i bambini. Speriamo che i bambini possano imparare i Versetti Chiave e ricordarseli più spesso possibile, così da iniziare a sviluppare una conoscenza dei Versetti Chiave della Bibbia.

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• Completare la lezione – In un ambiente scolastico sarai consapevole delle capacità dei bambini nel completare i compiti e la quantità di esercizi richiesti. Per alcuni, sarà necessario che l’insegnante legga il testo della lezione mentre i bambini seguono ciò che ora è un racconto familiare. Altri bambini potrebbero essere in grado di leggere il testo da soli. In altri casi, potrebbe essere un’idea condurre l’attenzione dei bambini a specifiche istruzioni legate alle domande. Se stai usando Bibletime in un contesto non scolastico, è importante essere disponibili ad aiutarli così che non venga percepito come una verifica o un test. Dovrebbe essere piacevole; l’incoraggiamento e gli elogi mentre i bambini svolgono i compiti sono importanti.

• Rafforzamento – Abbiamo suggerito, dove possibile, quiz o rappresentazioni per aiutare nell’apprendimento, come mezzo di revisione della storia.

• Rappresentare la storia – Ci rendiamo conto che in alcune situazioni, le illustrazioni saranno molto difficili da ottenere ma dove è possibile è importante focalizzarsi su immagini od oggetti, per aiutare a comprendere la storia. Un’illustrazione può essere un grande aiuto nel raccontare le storie. Dove possibile, in ogni lezione, abbiamo dato l’informazione riguardo alle figure prese da www.freebibleimages.org (FBI) che sono scaricabili dal sito. Un’altra fonte di materiale grafico è la Elkon Bible Art [[email protected]] ma il loro materiale deve essere acquistato. Dov’è disponibile una fotocopiatrice alcune immagini Bibletime possono essere ingrandite, colorate ed usate nell’insegnamento.

Insegnare il Versetto Chiave

1) Il versetto può essere scritto su un foglio di carta o su una lavagna, togliendo un po’ alla volta le parole, mentre i bambini ripetono il versetto fino a quando l’intero versetto sarà cancellato e gli studenti potranno ripeterlo senza avere le parole davanti.

2) Per introdurre il Versetto Chiave potresti usare: a. L’approccio Hangman, si dividono i bambini in due squadre – un numero di lettere-spazi del

versetto chiave vengono dati con nessuna lettera scritta – i bambini scelgono quali lettere vogliono fino a quando qualcuno non sarà in grado di riconoscere il versetto.

b. Sfida di lettura in cui si ha a disposizione la Bibbia; i bambini faranno a gara a trovare il versetto e il primo che lo trova lo leggerà.

Pianificazione • Ordine. Abbiamo tenuto lo stesso ordine nelle linee guida dell’insegnamento per ogni lezione ma,

l’insegnante potrebbe voler cambiare l’ordine di volta in volta. 1. L’introduzione ed il racconto della storia – approssimativamente 15 minuti 2. Insegnare il Versetto Chiave 5-10 minuti 3. Completare la scheda 20 minuti 4. Domande ed altre attività 5-10 minuti

Ricorda il detto:

“Dimmelo e potrei dimenticarlo,

Mostramelo e lo ricorderò, Coinvolgimi e lo comprenderò.”

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Programma Bibletime

LIVELLO 0 (Pre-Scolastico)

LIVELLO 1 (Anni 5-7) LIVELLO 2 (Anni 8-10)

LIVELLO 3 (Anni 11-13) LIVELLO 4 (Anni 14+)

SERIE INTRO

1. Lezioni introduttive- Intro 2. U1 – Il Vangelo di Luca 3. U2 - Il Vangelo di Luca 4. U2 - Il Vangelo di Luca

1. Lezioni introduttive- Intro 2. U1 - Il Vangelo di Luca 3. U2 - Il Vangelo di Luca 4. U2 - Il Vangelo di Luca

1. Lezioni introduttive- Intro 2. U1 - Il Vangelo di Luca 3. U2 - Il Vangelo di Luca 4. U2 - Il Vangelo di Luca

SERIE A

1. La Creazione 2. Noè 3. Pietro 4. Pietro – Pietro/La croce 5. Abraamo 6. Abraamo 7. Pietro 8. Pietro 9. Giacobbe 10. I primi cristiani 11. Paolo 12. La storia del Natale

1. La Creazione 2. Noè 3. Pietro 4. Pietro – Pietro/La croce 5. Pietro 6. Abraamo 7. Giacobbe 8. La preghiera 9. Paolo 10. Paolo 11. Paolo 12. La storia del Natale

1. Creazione & Caduta 2. L’inizio della storia- Genesi 3. Pietro 4. Pietro – Pietro/La croce 5. Pietro 6. Abraamo 7. Giacobbe 8. Essere un cristiano 9. Paolo 10. Paolo 11. Paolo 12. La storia del Natale

SERIE B

1. La vita di Gesù all’inizio 2. I miracoli 3. Betania 4. La croce 5. Le parabole 6. Giuseppe 7. Giuseppe 8. Persone che Gesù incontra 9. Mosè 10. Mosè 11. Mosè 12. La storia del Natale

1. Le parabole 2. I miracoli 3. Betania 4. La croce 5. I primi cristiani 6. Giuseppe 7. Giuseppe 8. Gli scrittori dei Vangeli 9. Mosè 10. Mosè 11. Mosè 12. La storia del Natale

1. Le parabole 2. I miracoli 3. Betania 4. La croce 5. I primi cristiani 6. Giacobbe e la sua famiglia 7. Giuseppe 8. Atti 2: 42 – La via da percorrere 9. Mosè 10. Mosè 11. La legge 12. La storia del Natale

SERIE C

1. Daniele 2. Ancora miracoli 3. Ancora miracoli 4. La morte di Cristo 5. Ruth & Samuele 6. Davide 7. Davide 8. Giosuè 9. Elia 10. Eliseo 11. Giona 12. La storia del Natale

1. Daniele 2. Ancora miracoli 3. Ancora miracoli 4. La morte di Cristo 5. Ruth 6. Samuele 7. Davide 8. Giosuè 9. Elia 10. Eliseo 11. Uomini usati da Dio- AT 12. La storia del Natale

1. Daniele 2. Detti di Gesù 3. La Potenza del Signore 4. La morte di Cristo 5. Ruth 6. Samuele 7. Davide 8. Giosuè 9. Elia 10. Eliseo 11. Uomini dell’Antico Testamento 12. La storia del Natale

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B1 Racconto 1 Maria e Giuseppe al Tempio – Questo racconto parla del dire “Grazie” a Dio per Suo Figlio.

Stiamo apprendendo che: • Il bambino Gesù è nato per essere la salvezza da parte di Dio. • Dovremmo dire grazie a Dio per averci dato Suo Figlio come nostro Salvatore.

Versetto - chiave: Luca 2:30 Brano biblico: Luca 2:22-38

INTRODUZIONE

Parla del ricevere doni; forse puoi usare uno o due piccoli doni incartati da poter regalare, in modo da poter mostrare qualche esempio di ringraziamento e di come dire “Grazie”. Chiedi ai ragazzi di dirti qualcosa che hanno ricevuto che li ha resi davvero felici e sottolinea l’importanza di ringraziare per qualunque dono, grande o piccolo, non importa quanto piccolo. Nella storia di oggi incontriamo persone che sono state riconoscenti per il più grande dono di Dio: il Signore Gesù.

INSEGNAMENTO

• Era un giorno speciale per Maria e Giuseppe, avevano portato il bambino Gesù al Tempio a Gerusalemme per dire “Grazie” a Dio (Luca 2:22–24).

• Mentre erano lì, si avvicinò un uomo anziano di nome Simeone, egli sapeva del piano di Dio di mandare un salvatore, infatti gli era stata fatta una promessa meravigliosa, cioè che non sarebbe morto finché non avesse visto Gesù di persona. Lo Spirito Santo aveva guidato Simeone ad incontrare Maria e Giuseppe quello stesso giorno! Simeone sapeva che grande differenza questo bambino avrebbe portato nel mondo intero, sapeva che dono prezioso Egli era per l’umanità. Considera quali potevano essere i sentimenti di Simeone mentre prendeva in braccio il bambino e ringraziava Dio (Luca 2:25–35).

• Anche un’anziana donna di nome Anna trovò Maria e Giuseppe con il bambino Gesù. Anche lei disse grazie a Dio per Lui, e poi parlò di Gesù a tutti quelli che incontrava (Luca 2:36–38). Come Anna, anche noi dovremmo voler condividere la Buona Novella di Gesù con gli altri! Quante persone hanno detto “Grazie” nel Tempio? Sappiamo che ce ne sono state almeno quattro (ricorda il loro nome) ma forse ce ne furono di più! È importante anche per noi essere riconoscenti a Dio per il Signore Gesù. Durante la sua vita, Simeone attendeva il giorno di poter incontrare Gesù, il suo sguardo era puntato in avanti; noi, invece, possiamo guardare indietro ed essere grati per la nascita di Gesù e per il fatto che Egli è diventato il nostro Salvatore morendo sulla croce per i nostri peccati. Incoraggia i ragazzi a riconoscere il valore del meraviglioso dono di Dio paragonato ai doni materiali e sfida ognuno a dire “Grazie” a Dio personalmente per il Signore Gesù e per tutto quello che ha fatto per noi.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI - Simeon and Anna meet baby Jesus.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 2:30. Spiega che queste parole fanno parte della preghiera di ringraziamento di Simeone. La salvezza è quello che il Signore Gesù ci dà quando toglie via il nostro peccato.

RAFFORZAMENTO

Fai ai ragazzi le seguenti domande, come mezzo per ripassare il racconto. • Dove si trovava il Tempio? • Perché Maria e Giuseppe si trovavano là con Gesù? • Chi era l’uomo anziano che si avvicinò a loro? • Che promessa era stata fatta a Simeone? • Chi era la signora anziana che ringraziò per Gesù? • Che cosa fece Anna dopo che ebbe visto personalmente il bambino Gesù? • Che cosa possiamo imparare dall’esempio di Simeone ed Anna? • In quale libro della Bibbia leggiamo di Simeone ed Anna?

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B1 Racconto 2 Crescere a Nazaret – Il racconto parla di Gesù che cresceva e diventava un ragazzo.

Stiamo apprendendo che: • Da bambino, Gesù ha mostrato di essere il Figlio di Dio. • È importante seguire l’esempio di ubbidienza di Gesù.

Versetto - chiave: Luca 2:40 Brano biblico: Luca 2:39-52

INTRODUZIONE Parla di cosa significa essere perduti o separati dai propri genitori. Ti è successo qualche volta? Come/dove è successo? Focalizza la discussione su come si saranno sentiti i genitori. Oppure Se è rilevante, parla dell’esperienza di viaggiare e andare lontano da casa con tutto l’entusiasmo che può essere connesso. Spiega che nel racconto di oggi Maria e Giuseppe avevano portato Gesù ad un evento speciale lontano da casa.

INSEGNAMENTO • Gesù era stato a Gerusalemme con i suoi genitori per celebrare la Festa della Pasqua (per i ragazzi più grandi con una certa conoscenza biblica, fai riferimenti al suo significato). Dai ai ragazzi un’idea della distanza percorsa (70 miglia da Gerusalemme a Nazaret), magari facendo un paragone con una distanza locale conosciuta, e spiega che viaggiavano a piedi. Discuti di come poteva essere entusiasmante per Gesù che aveva 12 anni; la folla, i suoi amici, tutte le costruzioni strada facendo e l’opportunità di essere nel Tempio dove gli insegnanti parlavano di Dio Suo Padre (Luca 2:42).

• Dopo il primo giorno del viaggio di ritorno a casa, Maria e Giuseppe si resero conto che Gesù non era con loro! Esamina i sentimenti ed immagina come si saranno messi alla ricerca di Gesù in mezzo alla folla, poi decisero di ritornare a Gerusalemme (Luca 2:43–45).

• Dopo tre giorni trovarono Gesù nel Tempio, che stava seduto in mezzo agli insegnanti. Descrivi il loro sollievo e fai dei paralleli con l’introduzione. Mentre ascoltava e faceva domande, gli insegnanti erano sorpresi e meravigliati di quanto Egli sapeva di Dio. Anche Maria e Giuseppe furono sorpresi! Considera la conversazione fra Maria e Gesù e spiega che già allora, da ragazzo, Gesù stava facendo l’opera di Suo Padre nella Sua casa (il Tempio). Per Maria e Giuseppe era difficile capire pienamente quello che Gesù stava dicendo (Luca 2:46–50).

• Dopo questo, Gesù ritornò a Nazaret con Maria e Giuseppe ed ubbidiva a loro in ogni modo, compiacendo loro, così come Dio, Suo Padre. La Bibbia ci dice che dobbiamo essere ubbidienti ai nostri genitori (Efesini 6:1). Se facciamo le cose che ci vengono chieste, seguiamo l’esempio di Gesù.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI - 12 year old Jesus in Jerusalem.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 2:40. Spiega che esso cita i diversi modi in cui Gesù cresceva. Anche noi possiamo crescere in questi modi, ma soprattutto Dio vuole che cresciamo diventando persone che amano e servono Dio.

RAFFORZAMENTO Usa queste affermazioni vere/false per un quiz • La Festa della Pasqua era a Gerusalemme. • Gesù aveva 10 anni in questo racconto. • Maria e Giuseppe trovarono Gesù dopo un giorno. • Gesù si trovava a casa di un parente. • Maria disse a Gesù che si erano preoccupati. • Gesù aveva fatto l’opera del Padre Suo. • Dio è il Padre di Gesù. • Gesù ritornò a Nazaret ed ubbidì a Maria e Giuseppe.

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B1 Racconto 3 Battezzato nel fiume Giordano – Questo racconto parla di Gesù che è stato battezzato da Giovanni.

Stiamo apprendendo che: • La vita di Gesù era senza peccato e sempre approvata da Suo Padre. • Noi siamo peccatori ed abbiamo bisogno di pentirci dei nostri peccati.

Versetto - chiave: Luca 3:22 Brano biblico: Luca 3:1-22

INTRODUZIONE Parla di quelli che fanno formare le folle, per esempio un visitatore regale, l’arrivo di un personaggio del cinema o dello spettacolo, un presidente, un primo ministro, un calciatore, qualcuno che vende cose buone a buon prezzo, uno che fa cose divertenti. Tutti vogliono vedere cosa sta succedendo o sentire quello che viene detto. Non era diverso ai tempi di Gesù, quando Giovanni cominciò a predicare vicino al fiume Giordano: una folla si riunì per ascoltare quello che aveva da dire questo strano uomo che aveva vissuto nel deserto (Matteo 3:4).

INSEGNAMENTO • Giovanni era un profeta, cioè aveva un importante messaggio da parte di Dio. Diceva alle persone che erano dei peccatori e si dovevano pentire delle loro cattive azioni che avevano fatto, cercando anche di impegnarsi a non farle più. Se queste persone capivano ed ubbidivano si facevano battezzare facendosi immergere nel fiume Giordano. Con questo atto essi mostravano che volevano veramente cambiare il loro modo di fare (Luca 3:2,3,7). Se i ragazzi hanno visto qualche battesimo cristiano, collega il racconto alla loro esperienza personale. Spiega che tutti noi abbiamo bisogno di pentirci delle cose sbagliate che abbiamo fatto.

• Il popolo era ancora insicuro di chi fosse Giovanni; poteva essere colui che Dio aveva promesso di mandare? Giovanni spiegava che un altro più potente di lui stava per arrivare (Luca 3:15,16). Chi poteva essere?

• Poi un giorno il Signore Gesù si presentò in mezzo a tutta la gente per farsi battezzare anche lui insieme agli altri. Che cosa Gesù non aveva bisogno di fare prima di essere battezzato? Discuti del fatto che Gesù era diverso da tutti gli altri (e da noi) perché non aveva alcun peccato di cui pentirsi ed essere perdonato. Ma Gesù ha voluto mostrare che era umano come noi, e che faceva quello che Dio aveva richiesto. Dopo il battesimo di Gesù, avvenne qualcosa di straordinario: Dio parlò dal cielo, dicendo che era compiaciuto di Suo Figlio, e poi lo Spirito Santo scese su di Lui in forma di colomba (Luca 3:21,22). Perché Dio era molto contento e compiaciuto di Gesù?

• Noi non possiamo piacere a Dio come ha fatto Gesù, ma Dio è contento e compiaciuto di noi quando siamo davvero pentiti dei nostri peccati e scegliamo di vivere per Lui.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – John baptises Jesus.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 3:22. Fai delle domande semplici per assicurarti che i ragazzi comprendano il contenuto.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo per ripassare il racconto. • Dove stava predicando Giovanni? • Giovanni da dove prendeva il messaggio? • Giovanni diceva al popolo di “pentirsi”; che cosa significa? • Che cosa faceva Giovanni alle persone dopo che si pentivano? • In che modo Giovanni descrisse la persona che doveva venire dopo di lui? • Gesù che cosa volle che Giovanni facesse? • In che modo il battesimo di Gesù è stato diverso da quello di tutti gli altri? • In che modo possiamo piacere e compiacere Dio?

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B1 Racconto 4 Tentato nel deserto – Questo racconto parla di cosa significa dire “No” a ciò che è sbagliato.

Stiamo apprendendo che: • Il Signore Gesù non ha mai peccato. • Egli può aiutarci quando siamo tentati.

Versetto - chiave: Luca 4:8 Brano biblico: Luca 4:1–13

INTRODUZIONE Dai ai ragazzi un esempio rilevante per la loro situazione di come potrebbero essere tentati (vedere l’esempio all’inizio della lezione del Livello 2). Parla di come potrebbero evitare la tentazione in modi pratici. Oggi apprenderemo che cosa fece il Signore Gesù quando fu tentato.

INSEGNAMENTO • Dopo il battesimo di Gesù lo Spirito Santo lo condusse nel deserto. Discuti di come sarebbe stare in un deserto per 40 giorni – caldo, asciutto, solitudine …Trova un paragone significativo per aiutare i ragazzi a capire bene la durata di 40 giorni (Luca 4: 1).

• Gesù non aveva mangiato alcun cibo, quindi aveva molta fame! Più di ogni altra cosa, quindi, egli avrebbe voluto qualcosa da mangiare. Cita il suggerimento che il diavolo diede a Gesù. Quanto sarebbe stato facile procurarsi così del pane, ma Gesù rispose usando un versetto dalla Parola di Dio, che diceva che la tentazione del diavolo era sbagliata (Luca 4:3–4).

• Il diavolo si rivolse di nuovo a Gesù e Lo condusse su un’alta montagna dove avrebbe potuto vedere i vari regni del mondo. Disse che se Gesù avesse adorato lui (il diavolo), egli Gli avrebbe dato tutto, Gli avrebbe dato tutti quei regni. Gesù gli rispose: “Sta scritto: ‘Adora il Signore, il tuo Dio e servi solo Lui’”. Per la seconda volta, Gesù ha usato parole dalla Bibbia per mostrare al diavolo quanto era sbagliata la sua idea (Luca 4:5–8).

• Alla fine il diavolo condusse Gesù sul pinnacolo (la parte più alta) del Tempio di Gerusalemme e Gli disse che se era il Figlio di Dio poteva gettarsi giù perché non si sarebbe fatto alcun male. Il diavolo stava tentando Gesù a mostrare la Sua Potenza, ma Gesù sapeva che anche questo sarebbe stato sbagliato e così lo disse ancora al diavolo usando parole della Bibbia. A quel punto il diavolo andò via lasciando solo Gesù (Luca 4:9–13). Perché pensi che il diavolo se ne sia andato? Aveva vinto? Come aveva Gesù affrontato e superato le tentazioni?

• Concludi indicando che il Signore Gesù non-ha mai peccato; Egli è più potente del diavolo. Ha usato la Parola di Dio per mostrare al diavolo che aveva deciso di ubbidire a Suo Padre, a Dio. Se noi apparteniamo al Signore Gesù, Egli ci aiuterà a dire “No” alle cose sbagliate; se conosciamo la Parola di Dio come la conosceva Gesù, la possiamo usare per prendere forza per fare ciò che è giusto.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus is tempted in the wilderness.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 4:8. Assicurati che i ragazzi ricordino il contesto di questo versetto. Chi lo ha detto? A chi è stato detto? Perché Gesù ha usato queste parole specifiche?

RAFFORZAMENTO Invece di un quiz, sarebbe utile fare un ripasso con considerazioni a raffica per riaffermare tutto quello che i ragazzi hanno appreso del Signore Gesù in B1. L’insegnate potrebbe scrivere le considerazioni (scrivi solo frasi brevi o solo parole indicative) su una lavagna o cartoncino bristol. I ragazzi più grandi possono iniziare a lavorare in piccoli gruppi e poi portare il risultato all’insegnante.

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B2 Racconto 1 Gesù cambia l’acqua in vino – Questo racconto parla di Gesù ad un matrimonio.

Stiamo apprendendo che: • Gesù fece questo primo miracolo perché Egli è il Figlio di Dio. • Noi dovremmo ubbidire a Lui come i servitori del racconto.

Versetto - chiave: Giovanni 2:5 Brano biblico: Giovanni 2:1–11

INTRODUZIONE Parla di quello che succede durante un matrimonio nella tua cultura. Permetti ai ragazzi di condividere le loro esperienze. Se puoi, tieni a disposizione alcune foto. Che cosa succede se durante il matrimonio qualcosa va storto? Suggerisci uno o due esempi. Nella storia di oggi, il Signore Gesù, i Suoi discepoli e Sua madre Maria erano ospiti ad un matrimonio in un posto chiamato Cana (Giovanni 2:1–2). Vediamo cosa accadde.

INSEGNAMENTO • Descrivi la scena – lo sposo e la sposa felici, gli invitati, il parlare, le risate, il cibo buono e le bevande, tutti che si stavano gustando ogni cosa del matrimonio. Poi Maria capì che c’era una cosa che non andava bene: non c’era più vino. Come si saranno sentiti gli sposi? Maria sapeva cosa fare. Lo disse subito a Gesù. Spiega che Gesù è la migliore Persona a cui raccontare una difficoltà o un problema. Possiamo pregare a Lui. Poi Maria si rivolse ai servitori e disse: “Fate quello che Egli vi dirà”. Maria sapeva che Gesù sarebbe stato capace di aiutare, aveva una completa fiducia in Lui (Giovanni 2:3-4).

• Spiega che nella stanza c’erano sei grandi contenitori di pietra (alti quasi un metro) che sarebbero stati usati per contenere l’acqua per cucinare e con cui lavarsi. Gesù disse ai servitori di riempirli d’acqua fino all’orlo, poi di prenderne un po’ e di portarla all’uomo responsabile del matrimonio. Rifletti sul fatto che questa deve essere sembrata una cosa strana da fare …era sicuramente acqua. Lo stesso essi gli ubbidirono e, con loro grande sorpresa, non-era più acqua. Era vino! Anzi, erano tutti d’accordo che era vino MIGLIORE, migliore di quello che era stato offerto prima (Giovanni 2:6–10). Il Signore Gesù offre sempre il MEGLIO!

• Spiega che questo era un miracolo. Nessun altro avrebbe potuto fare quello che ha fatto Gesù; Egli lo fece perché è il Figlio di Dio, il Creatore di tutte le cose.

• Era molto importante che i servitori ubbidissero a Gesù. Chiedi ai ragazzi di pensare a quello che sarebbe successo se i servitori non avessero ubbidito; parla del problema che noi abbiamo: il nostro peccato. Il Signore Gesù ha la soluzione per il nostro problema perché Egli è morto sulla croce per prendere su di Sé la punizione per il peccato, ma è soltanto quando mettiamo la nostra fiducia in Lui che Egli può fare un miracolo nella nostra vita e perdonare il nostro peccato.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus at a Wedding.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Giovanni 2:5. Presenta il contesto della storia. Controlla se i ragazzi sanno chi è “Lui”.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Dove era il matrimonio? • Cita chi erano alcuni degli invitati al matrimonio. • Chi disse ai servitori di ascoltare Gesù? • Che cosa Gesù disse di fare ai servitori? • Quanti contenitori d’acqua c’erano? • Che cosa accadde quando i servitori versarono quello che c’era nel contenitore? • Su che cosa erano tutti d’accordo? • Perché Gesù ha potuto fare questo miracolo? • Qual è il problema nella nostra vita? • Che cosa possiamo imparare dai servitori?

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B2 Racconto 2 Gesù guarisce un ragazzo malato – Questo racconto parla del potere di Gesù.

Stiamo apprendendo che: • Gesù aveva il potere di guarire perché Egli è il Figlio di Dio. • Gesù vuole che noi confidiamo in Lui come ha fatto l’ufficiale del re.

Versetto - chiave: Giovanni 4:50 Brano biblico: Giovanni 4:46–54

INTRODUZIONE Ripassa il racconto della settimana scorsa. Che cosa è successo al matrimonio? Dove è successo? Parla di come si sarà propagata la notizia del miracolo a Cana e nei dintorni.

INSEGNAMENTO • Un po’ di tempo dopo il Signore Gesù ritornò a Cana. Nella vicina città di Capernaum, un uomo importante (ufficiale del re) venne a sapere che Gesù era a Cana; se solo avesse potuto aiutarlo! Suo figlio era malato. L’ufficiale del re pensò che se Gesù fosse andato a casa sua avrebbe potuto far guarire suo figlio (Giovanni 4:47). Per i ragazzi del Livello 2 potresti mostrare una cartina che riporta le due città.

• L’ufficiale del re viaggiò per 20 miglia per trovare Gesù. Immagina come si sentiva: stanco, ansioso, disperato … Supplicò Gesù di andare a casa con lui; quando gli disse di suo figlio, Gesù gli indicò semplicemente di ritornare a casa, perché suo figlio avrebbe vissuto ancora. Gesù, però, non sarebbe andato a casa con lui! Rifletti su come deve aver reagito e poi spiega che egli prese Gesù in parola. Ebbe tanta fiducia in Gesù da credere che Egli non avrebbe avuto bisogno di percorrere quelle 20 miglia per guarire suo figlio (Giovanni 4:47–50). Spiega che Gesù vuole questo tipo di fiducia anche da noi. Noi non possiamo vederLo, né sentirLo parlare ad alta voce, ma Egli promette nella Sua Parola, la Bibbia, che ci ama e vuole perdonarci.

• Mentre era ancora in viaggio verso casa, i suoi servitori gli andarono incontro con una bella notizia. Chiedi ai ragazzi di immaginare e predire quale poteva essere questa bella notizia. Sì! Suo figlio era migliorato …e quando l’ufficiale chiese a che ora era successo, scoprì che era avvenuto esattamente all’ora in cui Gesù gli aveva detto che suo figlio sarebbe guarito. Quanto felice era ora quella famiglia! Tutti erano sicuri che Gesù era veramente quello che diceva di essere: il Figlio di Dio (Giovanni 4:51–53).

• Anche noi abbiamo bisogno di credere che Gesù è il Figlio di Dio; Egli vuole che noi mostriamo di avere fiducia in Lui, così anche noi possiamo essere veramente felici.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: No suitable FBI.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Giovanni 4:50. Rinforza quale è il significato di prendere qualcuno “in parola”.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo per ripassare il racconto. • Qual era il problema dell’ufficiale del re? • Dove trovò Gesù? • Quanto lontano dovette viaggiare? • Gesù che cosa gli disse di fare? • Chi gli andò incontro lungo il percorso di ritorno a casa? • Che notizia gli portarono? • Quando migliorò il figlio? • Inserite la parola mancante. “L’ufficiale del re ---------- completamente a Gesù”.

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B2 Racconto 3

Gesù e Bartimeo – Questo racconto parla della guarigione di un cieco che poi seguì Gesù.

Stiamo apprendendo che: • Il Signore Gesù volle aiutare Bartimeo ed aveva il potere di cambiare la sua vita. • Gesù vuole cambiare la nostra vita portando via il nostro peccato.

Versetto - chiave: Marco 10:52 Brano biblico: Marco 10:46–52

INTRODUZIONE Parla del meraviglioso dono della vista, della possibilità di vedere i colori, di apprezzare i luoghi e le bellezze naturali, di riconoscere le persone, leggere libri, fare dei giochi, guardare la TV, ecc… Discuti con sensibilità come sarebbe essere ciechi nella società in cui vivete voi. Spiega che al tempo di Gesù la vita sarà stata molto difficile per una persona cieca.

INSEGNAMENTO • Bartimeo era un uomo cieco che viveva a Gerico; per lui ogni giorno era uguale. Mendicava sul ciglio della strada per guadagnare qualcosa con cui sopravvivere. Ma qual giorno era diverso. Descrivi il rumore, la folla e il fatto che Bartimeo scoprì che si stava avvicinando Gesù. All’improvviso Bartimeo si sentì pieno di entusiasmo; egli aveva sentito delle cose fatte da Gesù. Che cosa pensate che voleva Gesù facesse per lui? Bartimeo cominciò ad urlare con tutta la voce che aveva, chiedendo a Gesù di aiutarlo. Alcune persone si adirarono con lui e gli dissero di zittire, ma egli si mise ad urlare ancora di più! (Marco 10:46–48). Spiega che Bartimeo stava facendo la cosa giusta perché Gesù era l’unico che poteva ridargli la vista. Il Signore Gesù è il solo che può perdonare i nostri peccati. Proprio come Bartimeo aveva bisogno di incontrare il Signore Gesù, ognuno di noi ha bisogno dello stesso incontro con lui.

• A quel punto Gesù si fermò e disse a qualcuno di chiamare Bartimeo e di dirgli di avvicinarsi a lui. Descrivi come egli rispose. Secondo te come si sarà sentito Bartimeo? Gesù gli chiese che cosa voleva, ed egli rispose che voleva poter vedere, quindi Gesù gli disse che poteva andare e che la sua fede lo aveva guarito. In quel momento Bartimeo acquistò la vista! Chiedi ai ragazzi di suggerire che cosa avrà potuto vedere all’improvviso attorno a lui. Descrivi quelli che saranno stati i suoi sentimenti e le sue reazioni nel seguire Gesù lungo la strada (Marco 10:49–52).

• Bartimeo non avrebbe dimenticato mai il giorno in cui aveva incontrato Gesù. Gesù aveva fatto un miracolo per lui e la sua vita era trasformata! Spiega che il Signore Gesù vuole fare un miracolo ancora più grande per noi cambiando la nostra vita dal di dentro e togliendo via il nostro peccato. Quando ci avviciniamo e rivolgiamo a lui riponendo la nostra fede in lui, troviamo la vera felicità, come l’ha trovata Bartimeo.

Completare la lezione Bibletime. illustrala: FBI – Jesus heals a blind man.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Marco 10:52. Spiega che la fede di Bartimeo era la sua fiducia nel Signore Gesù. Credeva che Gesù aveva il potere di ridargli la vista. Gesù vuole che noi abbiamo fiducia in lui.

RAFFORZAMENTO Usa VERO o FALSO come indicazioni-risposta per un quiz. • Bartimeo era a Cana. • Era cieco. • Non poteva parlare. • C’era molta gente a vedere Gesù. • Bartimeo tacque quando gli dissero di star zitto. • Gesù fece finta di non sentirlo. • Bartimeo si alzò ed andò da Gesù. • La folla lo ostacolò e non gli premise di andare da Gesù. • Bartimeo continuò a chiedere l’elemosina dopo aver incontrato Gesù. • Il Signore Gesù può fare un miracolo per ciascuno di noi.

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B2 Racconto 4 Gesù guarisce dieci lebbrosi – Il racconto parla del dire “Grazie” a Gesù.

Stiamo apprendendo che: • Gli uomini con la lebbra ubbidirono a Gesù e furono guariti. • Il Signore Gesù vuole che Lo ringraziamo per la Sua bontà verso di noi.

Versetto - chiave: Salmo 107:21 Brano biblico: Luca 17:11–19

INTRODUZIONE Parla di cosa significa essere riconoscenti. Chiedi ai ragazzi di pensare a cose per cui essi possono essere riconoscenti ogni giorno (per es. cibo, acqua, casa, salute, famiglia, scuola) e scrivile in un elenco. Spiega che Dio è il donatore di ogni cosa buona che possiamo gustare e comincia con una preghiera di ringraziamento, ricordando anche quelli che sono meno fortunati.

INSEGNAMENTO • La storia di oggi parla di 10 uomini che avevano avuto una vita difficile. Spiega come la lebbra aveva influenzato la loro vita – vedi l’introduzione in Bibletime Livello 1 o 2.

• Un giorno, comunque, avvenne qualcosa di entusiasmante; Gesù si trovava nella zona dove essi vivevano. Anche se a loro non-era permesso di avvicinarsi a nessuno, essi Lo potevano vedere da lontano e sapevano che Gesù li poteva aiutare. Insieme si misero a chiamarLo con tutta la loro voce, chiedendoGli di avere misericordia di loro (Luca 17:1 –13).

• Gesù li sentì e replicò dicendo poi loro di andare a farsi controllare dai sacerdoti. Spiega che nella Legge era detto che chiunque fosse guarito dalla lebbra doveva presentarsi dinanzi ai sacerdoti affinché essi controllassero come stavano le cose. Gli uomini capirono che Gesù li avrebbe fatti stare meglio, così ubbidirono subito al Signore Gesù e partirono. Mentre erano in cammino all’improvviso la loro lebbra scomparve! Gesù li aveva guariti. Come si saranno sentiti? (Luca 17:14). Aveva fatto la cosa giusta ubbidendo al Signore Gesù. Anche noi dobbiamo aver fiducia ed ubbidire al Signore Gesù se vogliamo avere tutte le benedizioni e le cose buone che Egli vuole darci ed ha pronte per noi.

• Tutti i 10 uomini erano sorpresi nel vedere il grande cambiamento che era avvenuto, ma soltanto uno di loro pensò di dire “Grazie”. Nel lodare Dio per quello che era successo, tornò subito indietro e trovato Gesù Gli si gettò ai piedi per ringraziarLo. Spiega che quest’uomo era diverso perché era un Samaritano e non veniva neppure dallo stesso paese di Gesù e degli altri. Gesù fu molto contento che quest’uomo era tornato perché era grato, e lo lodò per aver mostrato fede nell’ubbidire. Come pensi si sarà sentito Gesù riguardo gli altri 9 uomini? (Luca 17:15-19) Chi pensi sarà stata la persona più felice quel giorno?

• Dovremmo essere grati a Dio (ricorda ai ragazzi le cose sulla loro lista) ed anche al Signore Gesù che ci ha dato la Sua vita in modo che i nostri peccati potessero essere perdonati. Incoraggia i ragazzi a seguire il buon esempio dell’uomo nella storia.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus heals ten men with leprosy.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Salmo 107:21. Spiega eventuali parole che potrebbero essere non familiari (per es. infallibile, inesauribile, opere).

RAFFORZAMENTO Invece di un quiz, i ragazzi potrebbero fare un collage, contribuendo tutti con un semplice disegno di qualcosa di cui essere riconoscenti. Altri ragazzi potrebbero scrivere a colori le parole GRAZIE DIO o fare una scritta a parte e metterla al centro del collage. Un gruppo più piccolo di ragazzi più giovani potrebbe fare 10 semplici disegni per rappresentare i 10 lebbrosi.

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B3 Racconto 1 Imparare da Gesù – Questo racconto parla di dedicare del tempo per imparare da Gesù.

Stiamo apprendendo che: • Ascoltare Gesù ed imparare da Lui sono cose molto importanti. • Abbiamo bisogno di ascoltare Gesù tramite la lettura della Bibbia.

Versetto - chiave: Luca 10:42 Brano biblico: Luca 10:38-42

INTRODUZIONE Scegli un’idea: • Parla di come vostra madre preparerebbe ogni cosa se aveste ospiti a casa vostra:

preparerebbe del cibo buono, ecc… • Parla di situazioni rilevanti per i ragazzi – in cui è importante ascoltare – imparare a fare

qualcosa di nuovo, ricevere indicazioni .... • Con un piccolo gruppo potresti fare il gioco “dei bisbigli” (in cui si sussurra una cosa

nell’orecchio del vicino, che poi deve a sua volta, sussurrarlo al suo vicino e così via nel cerchio fino all’ultimo). Il leader iniziale sussurra il messaggio alla prima persona e così via; l’ultima persona deve dire ad alta voce quello che è arrivato a lei/lui e si confronta con la frase iniziale. Il gioco evidenzia l’importanza di saper ascoltare. Collega con la storia di oggi che parla di qualcuno che dedicava del tempo ad ascoltare attentamente.

INSEGNAMENTO • Marta e Maria erano buone amiche di Gesù. Un giorno Marta ha invitato Gesù e i Suoi discepoli a pranzo. Coinvolgi i ragazzi a pensare ad alcuni preparativi che la donna deve aver fatto o ripresenta la prima idea sopra. Immagina l’arrivo degli ospiti (Luca 10:38).

• Marta aveva ancora molto da fare! Mentre lei continuava a preparare il cibo, sua sorella, Maria, stava seduta ai piedi di Gesù, ascoltava ed imparava quello che Egli aveva da dire. Spiega come si poteva sentire Marta …forse i ragazzi possono avere qualche idea a riguardo! Usa le parole che Marta ha usato (Luca 10:39-40).

• Gesù ha parlato con Marta con gentilezza, dicendole che non c’era bisogno che si sentisse così sotto pressione e fosse così preoccupata delle cose da fare. Spiega che Marta stava facendo una cosa buona per Gesù nel volerGli preparare un ottimo pasto, ma non-era la cosa più importante. Chi stava facendo la cosa migliore? Sì, era Maria! Gesù disse che Maria aveva scelto di fare la cosa migliore e che non-le sarebbe stata tolta (Luca 10:41–42).

• Qual era la cosa migliore che Maria aveva scelto? Maria aveva il privilegio di poter ascoltare Gesù. Parla di come anche noi dovremmo trascorrere tempo ad ascoltare Gesù tramite la lettura e l’apprendimento dalla Bibbia. Solo allora possiamo conoscerLo meglio e sapere ciò che Gli fa piacere. Con un gruppo di ragazzi più grandi potrebbe essere il caso di discutere come rendere questo una priorità nella propria vita.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: No suitable FBI.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 10:42. Conferma la scelta giusta fatta da Maria.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Dove abitavano le sorelle? • Chi erano gli ospiti? • Quale sorella dedicava tempo a Gesù? • Quale sorella voleva servire Gesù? • Quale sorella si adirò? • Perché Marta si adirò? • Con chi si lamentò Marta? • Quale esempio dovremmo seguire? • Come possiamo ascoltare Gesù? • In quale libro della Bibbia si trova questo racconto?

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B3 Racconto 2 La vita attraverso Gesù – Questo racconto parla di Gesù che riporta in vita un uomo morto.

Stiamo apprendendo che: • Gesù aveva il potere di riportare Lazzaro in vita. • Il Signore Gesù ci può dare la vita eterna se confidiamo in Lui.

Versetto - chiave: Giovanni 11:25 Brano biblico: Giovanni 11:1–7, 17–44

INTRODUZIONE • Per il Livello 1, discuti come Dio raggruppa le persone in famiglie; parla di fratelli e sorelle. Che c’è di bello nell’avere fratelli e/o sorelle? Chiedi ai ragazzi se ricordano il nome delle due sorelle nel racconto della settimana scorsa e presenta Lazzaro.

• Per il Livello 2, parla di come le cose nella nostra vita non vanno sempre secondo i nostri piani – a volte accadono delle cose inaspettate, fuori dal nostro controllo. Parla di come il Signore Gesù è al controllo di ogni situazione e coordina tutto per il meglio. Nel racconto di oggi Marta e Maria si trovavano ad affrontare un problema difficile.

INSEGNAMENTO • Il fratello di Marta e Maria, Lazzaro, era molto malato. Volevano che Gesù fosse insieme a loro, così Lo mandarono a chiamare: sapevano che avrebbe potuto guarirlo, ma Gesù scelse di non andare! Come si saranno sentiti? Spiega che anche se Marta e Maria non capirono perché Gesù aveva agito così, lo stesso il Signore era al controllo e sapeva cosa era meglio fare (Giovanni 11:1–6).

• Presto Lazzaro morì e fu avvolto in stoffe e sepolto in una caverna con un grande masso posto a chiudere l’entrata, una tomba per noi oggi. Con molta sensibilità immagina un po’ come si saranno sentite Marta e Maria a questo punto. Quattro giorni dopo, Marta sentì che Gesù stava arrivando e Gli andò incontro. Gesù le spiegò che Lazzaro sarebbe ritornato in vita. Usa le parole dette da Gesù (versetto 25) e spiega che la risurrezione implica potenza che può riportare qualcuno in vita; nessun altro ha questo potere (Giovanni 11:17–27).

• Più tardi Gesù andò alla tomba di Lazzaro con Marta e Maria, e pianse per il dolore, poi chiese ad alcune delle persone di spostare il masso e gridò ad alta voce: “Lazzaro, vieni fuori!” Per la gran sorpresa di tutti, Lazzaro uscì dalla tomba, ancora avvolto in quei pezzi di stoffa. In questo modo quel giorno Gesù aveva mostrato di avere il potere di ridare a Lazzaro la vita! Il miracolo di Gesù li aiutò a capire quanto potente e speciale Egli era. Parla di tutto quello che Gesù aveva insegnato loro per mezzo di questo evento – il Suo temporeggiare, il Suo condividere il loro dolore, il Suo potere, il Suo controllo … Potresti far notare che se Gesù fosse arrivato prima che Lazzaro morisse, il miracolo non sarebbe stato necessario!

• Il Signore Gesù può affrontare e gestire il nostro più grande nemico, la morte; Egli ha il potere di vincerla, come ha mostrato quando ha ridato la vita a Lazzaro e quando Egli stesso è risorto dai morti. Quando poniamo la nostra fede nel Signore Gesù, Egli ci promette la vita eterna.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Lazarus is raised from the dead.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Giovanni 11:25. Spiega che Gesù ci dice un fatto molto importante di Sé quando usa questo nome. I ragazzi con una maggiore conoscenza biblica potrebbero essere capaci di ricordare altre affermazioni di Gesù con le parole “Io sono”.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Chi era molto malato? • Quanto tempo trascorse prima che Gesù arrivasse? • Quale sorella andò incontro a Gesù? • Che nome usò Gesù per Sé Stesso quando parlò con Marta? • In che modo Gesù mostrò come si sentiva alla tomba di Lazzaro? • Quali parole disse? • Quel giorno che cosa Gesù provò a tutti? • Come possiamo avere la vita eterna?

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B3 Racconto 3 Amore per Gesù – Questo racconto parla di Maria che mostra il suo amore per Gesù.

Stiamo apprendendo che: • Maria ha mostrato il suo amore per Gesù con quello che ha fatto. • Dovremmo amare Gesù come risposta del Suo amore mostrato per noi.

Versetto - chiave: 1 Giovanni 4:19 Brano biblico: Giovanni 12:1-11

INTRODUZIONE Parla dei regalini che si possono fare in segno di ringraziamento. Se possibile, fai qualche esempio di regali comuni nella vostra cultura e decidi a chi sarebbe appropriato darli. Ricorda ai ragazzi la storia della settimana scorsa e quanto riconoscenti a Gesù erano Marta, Maria e Lazzaro.

INSEGNAMENTO • Marta, Maria e Lazzaro decisero di fare una festa in onore di Gesù. Illustra la scena, la casa piena di invitati e Lazzaro che era in salute, insieme a Gesù, invitato principale, e Marta che serviva (Giovanni 12:1–2).

• Durante la festa, Maria si avvicinò a Gesù con una bottiglietta di profumo molto costoso. Subito riversò del profumo sui piedi di Gesù e poi si mise ad asciugarli con i suoi capelli. Descrivi in che modo Maria divenne il centro dell’attenzione degli altri ospiti, quando essi si voltarono a veder cosa stava succedendo e sentirono il forte odore di profumo. Spiega che Maria aveva fatto questo perché amava molto Gesù: per lei Gesù valeva molto di più di qualunque altra cosa (Giovanni 12:3).

• Giuda, che era uno dei discepoli di Gesù, non riusciva a capire come mai Maria stesse versando così il profumo, gli sembrava un incredibile spreco! Cita le parole dette da Giuda e spiega che Giuda era avaro ed un ladro (lezione del Livello 2) (Giovanni 12:4–6).

• Giuda e Maria mostrarono a Gesù diversi atteggiamenti; Giuda non comprendeva la grandezza di Gesù e non aveva vero amore in cuore per Lui. Per Maria, invece, Gesù era prezioso e Lo amava molto. Gesù fu felice di quello che lei aveva fatto (Giovanni 12:7–8). L’esempio di chi dovremmo seguire?

• Quando pensiamo a quanto Gesù ci ha amato, dando la Sua vita per salvarci, allora dovremmo considerarLo prezioso. Possiamo amarLo, in cambio del Suo amore per noi, proprio come ha fatto Maria. Parla dei vari modi in cui possiamo mostrare il nostro amore per Gesù, cioè avendo fiducia in Lui, trascorrendo del tempo con Lui in preghiera e leggendo la Sua Parola, ubbidendo a Lui, amando gli altri e parlando loro di Gesù.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus is anointed.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: 1 Giovanni 4:19. Assicurati che i ragazzi hanno compreso a chi si riferiscono i pronomi “Lui” ed “Egli”. Spiega che il nostro amore è un risultato del Suo amore per noi.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Dove si faceva la festa? • Chi era la persona più importante lì? • Che cosa fece Maria? • Perché Maria fece questo? • Che cosa disse Giuda di Maria che versava profumo su Gesù? • Perché dovremmo amare il Signore Gesù?

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B3 Racconto 4 Guardare a Gesù – Questo racconto parla di Gesù a cui viene dato il benvenuto.

Stiamo apprendendo che: • Gesù è molto speciale – Egli è il Re dei re. • Abbiamo bisogno di dare il benvenuto al Signore Gesù nella nostra vita.

Versetto - chiave: Giovanni 1:12 Brano biblico: Luca 19:28–44

INTRODUZIONE • Parla di quanto è importante fare sentire benvenuti i visitatori – per es. visitatori regali, presidenti, eroi dello sport, studiosi. Se le hai a disposizione usa delle figure. Cerca di mostrare qualche idea di come sarebbe far parte della folla.

• Spiega che in questa occasione l’ospite speciale era il Signore Gesù; Egli stava entrando nella città di Gerusalemme per l’ultima volta perché presto sarebbe stato il momento per Lui di realizzare il piano di Dio e morire per i nostri peccati.

• Dio voleva che le persone sapessero quanto speciale è Gesù. La Bibbia Lo indica come “Re dei re e Signore dei signori”. Dio aveva programmato esattamente il modo in cui Gesù sarebbe entrato a Gerusalemme questo giorno importante, in un modo che la gente avrebbe potuto notarLo.

INSEGNAMENTO • Mentre Gesù ed i Suoi discepoli si avvicinavano a Gerusalemme, Gesù chiese a due di loro di andare in un villaggio dove avrebbero trovato un asino legato. Le istruzioni che dette loro erano di slegarlo e portarglielo, e se qualcuno avesse chiesto loro cosa stessero facendo, essi avrebbero dovuto rispondere: “Il Signore ne ha bisogno” (Luca 19:28–31).

• Immagina come avvenne che i discepoli trovarono l’asino e lo portarono a Gesù. Come avrebbe reagito un giovane asino se qualcuno gli si fosse seduto in groppa per la prima volta? I discepoli posarono delle loro tuniche sulla groppa dell’asino per fare come una sella e permettere così che Gesù si sedesse sopra. Non era quello che succedeva normalmente, ma Gesù aveva potere su ogni cosa creata (Luca 19:32–35).

• Mentre Gesù cominciava a viaggiare lungo la strada, delle folle di persone gettavano le loro tuniche sulla strada per fare come un tappeto. La folla aveva capito chi era: il Re speciale mandato da Dio. Spiega che normalmente un re cavalca un cavallo quando va in Guerra, ma cavalcando un asino Gesù ha mostrato che stava portando pace. Il popolo era pieno di entusiasmo e lodava Dio, gridando: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore” (Luca 19:36–38).

• Menziona che c’erano degli altri nelle vicinanze a cui Gesù non piaceva ed erano adirati per il fatto che Egli stesse ricevendo quel benvenuto (Luca 19:39–40). Il Signore Gesù sapeva che presto questi uomini sarebbero riusciti nel loro desiderio di metterLo a morte.

• Sfida i ragazzi a capire che abbiamo una scelta importante da fare riguardo il Signore Gesù. Possiamo scegliere di darGli il benvenuto nella nostra vita o dire: “No” a Lui e non darGli alcuno spazio in noi. Dio vuole che noi invitiamo Suo Figlio ad entrare nella nostra vita. Quando lo facciamo diventiamo parte della famiglia di Dio.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: No suitable FBI.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Giovanni 1:12. Spiega che le parole “ricevere”, “accettare” o “credere” hanno tutte l’idea di dare il benvenuto. Assicurati che i pronomi (Egli, Lui) siano compresi bene.

RAFFORZAMENTO Usa le indicazioni vero/falso per un quiz. • Gesù ed i Suoi discepoli stavano entrando a Gerusalemme. • Gesù mandò tre dei Suoi discepoli ad un villaggio. • Essi viaggiarono sull’asino. • L’asino non fece alcuna resistenza quando Gesù salì in groppa. • La gente mise dei tappeti sulla via. • Tutti dettero il benvenuto a Gesù. • Gesù è il Re dei re e deve ricevere il nostro benvenuto. • Quando noi diamo il benvenuto a Gesù nelle nostre vite, accogliendolo, diveniamo parte

della famiglia di Dio.

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4 Racconto 1 La morte di Gesù – Questo racconto parla di Gesù che muore per noi.

Stiamo apprendendo che: • Il Signore Gesù è stato trattato molto male e non meritava di morire. • Gesù è morto per salvarci dai nostri peccati.

Versetto - chiave: Luca 23:33 Brano biblico: Luca 23:1–26,32–43

INTRODUZIONE Procurati dei cartoncini con le seguenti parole scritte su di essi: abbandonato dagli amici, accusato ingiustamente, preso in giro, maltrattato. Fai degli esempi di queste cose nella vita di tutti i giorni, oppure in un gruppo più piccolo, i ragazzi potrebbero parlare di alcune loro esperienze personali di come si sono sentiti ad essere trattati così. Vorremmo che non succedesse più! Spiega che il Signore Gesù sapeva cosa significava essere trattato male ed ingiustamente; le persone Gli facevano tutte queste cose, ed anche peggio. Oggi scopriremo perché Egli ha sofferto in questo modo.

INSEGNAMENTO (Se stai insegnando in una scuola sarebbe utile avere una linea orizzontale -linea del tempo- per indicare gli eventi man mano che li insegni. Delle scritte o disegni su piccoli cartoncini come: una cena speciale, preghiera in giardino, arrestato da nemici, interrogato da Pilato, una folla adirata, preso per essere crocifisso, le tre croci, un ladro perdonato, permetteranno ai ragazzi di ricordare il progredire degli eventi ed i dettagli). • Fai alcune domande per ricordare ai ragazzi l’entrata a Gerusalemme. Qualche giorno

più tardi Gesù mangiò una cena speciale con i suoi discepoli, l’ultima cena prima di morire. Poi andò in un giardino a pregare. Stabilisci lo scenario – il buio, il silenzio, poi i passi e la parte di Giuda nell’arresto di Gesù. Trasmetti la tristezza che Gesù deve aver provato in quest’occasione.

• Il giorno dopo Gesù fu portato da Pilato, il governatore (Luca 23:1–4,20–25). Spiega la sua posizione di potenza e focalizzati sul fatto che egli non poté trovare nulla di sbagliato nella vita di Gesù. Il Signore Gesù era perfetto e senza peccato. Alla fine Pilato fece quello che la folla inferocita voleva e sentenziò la morte di Gesù. A noi questo sembra così ingiusto, ma faceva parte del piano di Dio per salvarci!

• Gesù fu portato fuori da Gerusalemme ed un uomo di nome Simeone fu obbligato a portare la grande croce di legno (Luca 23:26). Quando raggiunsero la collina i soldati inchiodarono Gesù alla croce. Anche due ladri furono messi a morte insieme a Lui, uno alla Sua destra ed uno alla Sua sinistra. Mentre Gesù era appeso alla croce, i soldati Lo insultarono, ed anche uno dei due ladri fu molto maleducato, mentre l’altro ladro riconosceva che Gesù non era come loro e comprendeva che lui personalmente stava morendo perché aveva fatto delle cose sbagliate, ma Gesù non aveva fatto nulla di sbagliato. Comprese chi era Gesù e Gli chiese di ricordarsi di lui. Gesù promise che quello stesso giorno egli sarebbe stato in cielo con Lui (Luca 23:32–43). Spiega che, come il ladro, noi abbiamo bisogno di comprendere che Gesù non meritava di morire, ed invece Egli ha sofferto ed è morto in modo da poter mostrare a noi il grande amore di Dio e prendere su di Sé la punizione per i nostri peccati. Se Gli chiediamo di perdonarci, anche noi possiamo essere sicuri che un giorno saremo in cielo con Lui.

Completare la lezione Bibletime. Illusrala: FBI – The photographs are very graphic and not suitable for this age group. We suggest using the illustrations- Jesus is crucified and dies.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 23:33, o una sua parte, secondo la capacità dei ragazzi. Spiega il nome che è dato alla collina dove è morto Gesù.

RAFFORZAMENTO Mescola i cartoncini e falli mettere nel ordine corretto dai ragazzi. Se stai lavorando con un gruppo più piccolo di ragazzi, potresti avere una copia per diverse squadre e quella più veloce sarebbe la vincitrice.

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B4 Racconto 2 Gesù morì e fu sepolto – Questo racconto parla della morte e della sepoltura del Signore Gesù.

Stiamo apprendendo che: • La morte di Gesù è stata diversa da qualunque altra perché Egli ha portato la

punizione per i nostri peccati. • Dobbiamo ringraziarLo per il Suo grande amore verso di noi.

Versetto - chiave: 1 Corinzi 15:3 e 4 Brano biblico: Luca 23:44-56

INTRODUZIONE Parla del giorno e della notte, di come l’una segue l’altro. In genere ci aspettiamo che la notte sopraggiunga ad una data ora, perciò Dio l’ha prevista, ma il giorno in cui Gesù morì fu diverso. All’improvviso, senza avvertimento, a mezzogiorno il sole smise di brillare e fu buio come di notte. Questo durò per tre ore (Luca 23:44,45). Perché Dio fece succedere questa cosa?

INSEGNAMENTO • La Bibbia ci dice che durante queste tre ore il Signore Gesù è stato punito da Dio per il nostro peccato. Chiedi ai ragazzi di ricordare i modi in cui Gesù ha sofferto nel racconto della settimana scorsa. Spiega che noi potremmo comprendere poco di quello che Gesù ha già sofferto, ma non possiamo comprendere affatto la punizione per il nostro peccato. Gesù lo ha portato volontariamente perché ci ha amato ed ha voluto adempiere il piano di suo Padre per noi affinché fossimo salvati.

• Alla fine Gesù ha pregato ed ha messo il suo Spirito nelle mani di Dio (Luca 23:46). Questo è stato il modo di Gesù per dire che aveva terminato l’opera che suo Padre gli aveva mandato a compiere. Cita la soddisfazione che c’è nel completare un semplice compito, sapendo che non c’è più altro da fare, è tutto fatto – come fare un modello che gli altri possano seguire. Gesù aveva fatto tutto quello che era necessario affinché il nostro peccato fosse perdonato. Sfidata i ragazzi riguardo il loro bisogno di rispondere a ciò che Gesù ha fatto per loro.

• Poi Gesù è morto. Esplora come i suoi amici si saranno sentiti. Un amico gentile chiamato Giuseppe andò da Pilato e chiese di prendere il corpo di Gesù. Con attenzione egli scese il corpo dalla croce, lo avvolse in panni di lino e lo pose in una tomba nuova. Spiega che la tomba era come una piccola caverna. Poi rotolò un grande masso davanti l’ingresso e con esso chiuse l’entrata (Luca 23:50–53).

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – The photographs are very graphic and not suitable for this age group. We suggest using the illustrations- Jesus is crucified and dies.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: 1 Corinzi 15:3 e 4. I ragazzi più giovani potrebbero dire le prime 5 parole. Assicurati che i ragazzi capiscano quali sono i versetti e possano spiegare che tutto quello che è successo al Signore Gesù era stato scritto nell’Antico Testamento centinaia di anni prima.

RAFFORZAMENTO Usa le indicazioni Vero/Falso per queste affermazioni per un quiz. • Le tenebre cominciarono a mezzanotte. • Le tenebre durarono 4 ore. • Durante il periodo di tenebre, Gesù prese su di sé la punizione per il nostro peccato. • Gesù parlò a suo Padre prima di morire. • Gli amici di Gesù compresero ogni cosa che gli era successo. • Giuseppe chiese ai soldati di ricevere il corpo di Gesù. • Avvolse il corpo in panni di lino. • Pose il corpo in una vecchia tomba.

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B4 Racconto 3 La resurrezione di Gesù– Questo racconto parla di Maria che scopre che Gesù è vivo!

Stiamo apprendendo che: • Dio ha riportato Gesù in vita tre giorni dopo la Sua morte. • Come Maria ha scoperto Gesù risorto, così possiamo scoprirLo noi.

Versetto - chiave: Romani 10:9 Brano biblico: Giovanni 20:1–18

INTRODUZIONE Nel nostro ultimo racconto abbiamo appreso di Gesù che è morto sulla croce. Spiega che questa è una buona notizia per noi! Tramite la morte di Gesù sulla croce, Dio ha potuto provvedere un modo tramite il quale i nostri peccati potessero essere perdonati. Il meraviglioso piano di Dio era stato completato! Gli amici di Gesù, comunque, erano tristi ed inquieti, non riuscivano a capire le cose come possiamo capirle noi oggi con l’aiuto della Bibbia, ma non sono dovuti rimanere così tristi per molto tempo! Il racconto ha il più bel finale che sia mai esistito!

INSEGNAMENTO • Ricorda ai ragazzi la sepoltura di Gesù e la tomba con quel grande masso all’entrata. Ora era domenica mattina presto, il terzo giorno dopo la morte di Gesù. Maria, una cara amica di Gesù, andò a visitare la tomba. Descrivi la sua sorpresa nello scoprire che il masso era stato spostato, rotolato via da una parte e la tomba era vuota. Maria corse subito a cercare Pietro e Giovanni per dire loro quello che aveva trovato. Usa le parole che lei disse (Giovanni 20:1–2). Come si saranno sentiti a questa notizia?

• Pietro e Giovanni erano entusiasti in seguito a questa notizia e corsero il più velocemente possibile. Giovanni arrivò per primo e guardò dentro la tomba, ma quando sopraggiunse anche Pietro, questi non indugiò ed entrò direttamente nella tomba! Tutto ciò che era rimasto erano i pezzi di stoffa che erano stati attorno al corpo di Gesù. Poi entrò anche Giovanni, e subito capì che cosa era successo, capì che Gesù era vivo! (Giovanni 20:3–9).

• Ma Maria era ancora perplessa, rimase nel giardino dopo che Pietro e Giovanni se ne furono andati via, rimase a piangere e poi dette un ultimo sguardo dentro la tomba. Questa volta Maria ebbe un’altra sorpresa. Descrivi i due angeli e parla della sua conversazione con loro (Giovanni 20:10–13).

• Poi Maria si voltò e c’era un uomo in piedi nel giardino che lei non conosceva. Parla della conversazione che ebbero. A quel punto lo straniero la chiamò per nome. “Maria!” e lei riconobbe subito la sua voce; era il suo Maestro, il Signore Gesù! Come si sarà sentita Maria? Era piena di gioia! Aveva visto il Signore di persona, era vivo! Per la seconda volta Maria andò di corsa ad avvisare gli altri, andò a cercare i discepoli. Che cosa avrebbe detto loro questa volta? (Giovanni 20:14–18).

• Dio risuscitò Gesù dai morti; oggi Egli è vivo. La Bibbia dice che Egli è vivo in eterno! Vuole riempire la nostra vita di gioia come ha fatto con Maria quando Lo ha incontrato alla tomba. Sfida i ragazzi ad avere e conoscere Gesù come amico e ricevere tutto quello che Egli vuole dare – il Suo perdono, la Sua Potenza e la Sua gioia.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus rises from the dead.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Romani 10:9. Spiega che qui “confessare” significa fare sapere agli altri che crediamo che Gesù è il Signore. Questo versetto ci insegna che dobbiamo credere che Dio ha risuscitato Gesù dai morti per essere salvati dalla punizione per i nostri peccati.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Chi è andato per primo alla tomba? • Che cosa ha notato Maria riguardo al masso? • A chi lo andò a dire? • Chi è entrato per primo nella tomba? • Che cosa fece Giovanni quando capì che non c’era il corpo nella tomba? • Che cosa vide Maria nella tomba quando era rimasta sola? • Che cosa chiesero gli angeli a Maria? • Chi era nel giardino con Maria? • Come faceva a sapere che si trattava di Gesù? • Chi aveva riportato Gesù in vita?

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B4 Racconto 4 L’ascesa e il ritorno di Gesù – Questo racconto parla del Signore Gesù che ritorna.

Stiamo apprendendo che: • Il Signore Gesù è andato in cielo ed è ancora lì. • Noi dobbiamo essere pronti per il Suo ritorno.

Versetto - chiave: Atti 1:11 Brano biblico: Luca 24:50–53, Atti 1:4–12

INTRODUZIONE Parla di cosa significa dire “arrivederci”, presentando uno scenario, per esempio un parente è stato con voi per un po’ di tempo e poi deve andare via, oppure qualcuno nella vostra classe a scuola deve trasferirsi in un altro paese lontano. Oppure racconta una situazione vera nelle tue esperienze personali. Forse la persona che va via promette di ritornare un giorno o vi tenete in contatto. Una promessa del genere rende la separazione più facile!

INSEGNAMENTO • I discepoli di Gesù trascorsero dei momenti meravigliosi con Lui, dopo che era risorto. Adesso comprendevano meglio perché era dovuto morire. Circa sei settimane dopo Egli condusse gli undici discepoli su una collina chiamata Monte degli Ulivi e spiegò loro che ormai era giunto il momento che tornasse in cielo, ma essi non sarebbero rimasti soli perché presto un aiuto speciale chiamato Spirito Santo sarebbe venuto per loro. All’improvviso, mentre Gesù parlava ancora, Egli fu man mano alzato dal suolo. Evidenzia come essi avevano lo sguardo stupefatto e fisso su di Lui che saliva in cielo, ma poi Gesù fu nascosto alla loro vista e scomparve coperto da una nuvola. Potresti fare riferimento al fatto che Gesù ascese al cielo (Livello 2). Esplora il pensiero di come quegli uomini si saranno sentiti – sorpresi? meravigliati? tristi? (Atti 1:8–9).

• Al momento apparvero due angeli e chiesero ai discepoli perché stavano lì in piedi a guardare verso il cielo; poi gli angeli dissero loro che Gesù sarebbe ritornato allo stesso modo di come era andato via (Atti 1:10,11).

• I discepoli sapevano che non dovevano restare sulla collina, ma che dovevano andare, piuttosto, a Gerusalemme per ricevere l’aiuto che Gesù aveva promesso loro. Non erano tristi ma pieni di gioia! (Luca 24:52). Collega questo alla discussione iniziale riguardo le persone che vanno via. Spiega che essi credevano che Gesù avrebbe mantenuto la Sua Parola, così come anche noi dobbiamo credere alle promesse che Gesù ha fatto a noi!

• Il Signore Gesù è ancora in cielo oggi, ma coloro che Lo amano stanno attendendo il Suo ritorno. Non sappiamo quando succederà, ma sappiamo che succederà, che Egli manterrà la Sua promessa. Sfida i ragazzi ad essere pronti per il Suo ritorno ed assicurati che sappiano come essere trovati pronti – confidando nel Signore Gesù per il perdono dei loro peccati.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Jesus ascends to Heaven.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Atti 1:11. È un versetto lungo – scegli una parte che è digeribile per i ragazzi del tuo gruppo, per esempio, a cominciare da “lo stesso Gesù …” (Livello 2) o le parole dell’angelo come sono state date nel Livello 1. Ricorda ai ragazzi il contesto del versetto, chi l’ha detto, a chi è stato detto, quando e dove è stato detto.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Quanti discepoli erano con Gesù sul Monte degli Ulivi? • Gesù, dove disse che andava ai Suoi discepoli? • Che cosa promise loro che avrebbero ricevuto? • Che cosa Lo nascose alla loro vista? • Quale messaggio gli angeli dettero loro? • Dove andarono gli angeli subito dopo? • Quando ritornerà Gesù? • Per chi Egli verrà?

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B5 Racconto 1 Il buon Samaritano – Questo racconto parla di amare il nostro prossimo.

Stiamo apprendendo che: • Il Signore Gesù vuole che noi siamo gentili con tutti quelli che incontriamo. • Gesù è come il buon Samaritano; Egli vuole essere il nostro Salvatore, Amico ed

Aiutante. Versetto - chiave: Luca 10:27 Brano biblico: Luca 10:25-37

INTRODUZIONE Chiedi ai ragazzi di raccontarti qual è la loro storia preferita (Tempo permettendo, potrebbero fare un disegno di questa storia). Spiega che Gesù raccontava molte storie che aiutavano le persone a conoscere meglio Dio, quindi le Sue storie avevano un significato speciale, e ne vedremo alcune, chiamate parabole. Chiedi ai ragazzi di parlare di qualche lungo viaggio che hanno fatto. Dove sono andati? In che modo hanno viaggiato? Il viaggio è andato come avevano previsto?

INSEGNAMENTO • Gesù ha raccontato una storia di un uomo in viaggio come risposta alla domanda dell’uomo. L’uomo che aveva fatto la domanda sapeva che doveva amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima sua, la sua forza e la sua mente, e che doveva amare il suo prossimo come sé stesso, ma non comprendeva proprio bene il significato di questo (Luca 10:25-28). Discuti – Cosa pensi significhi amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, la forza e la mente? Cosa pensi significhi amare il prossimo?

• Gesù cominciò a raccontare una storia per mostrare chi era in realtà il suo prossimo. Un uomo era in viaggio da Gerusalemme a Gerico; lungo la strada fu attaccato e derubato e fu lasciato a terra come morto (Luca 10:29-30). Il viaggio di quest’uomo era stato davvero terribile! Potresti mostrare una cartina dei luoghi al tempo della Bibbia e permettere ai ragazzi di trovare ed indicare dove si trovavano Gerusalemme e Gerico.

• Tre uomini sopraggiunsero lungo la stessa strada. Il primo uomo era un sacerdote; guardò ed attraversò la strada passando dall’altra parte. Il secondo uomo era un Levita (un uomo che aiutava nel Tempio); egli guardò l’uomo che era stato ferito, ma non fece nulla per aiutarlo (Luca 10:31-32).

• Il terzo uomo era un Samaritano (i Giudei ed i Samaritani non erano amici). Egli si avvicinò all’uomo ferito, lo aiutò nelle prime cose possibili e poi lo condusse sul suo animale fino ad un luogo dove poteva ricevere aiuti e ricovero. Il Samaritano rimase lì con lui tutta la notte e il giorno dopo dette al padrone del posto delle monete per prendersi cura dell’uomo ferito (Luca 10:33-35).

• Quando Gesù ebbe finito di raccontare la storia, chiese: “Quale di questi tre pensate che sia stato un buon prossimo per l’uomo ferito?” L’uomo disse che era colui che era stato gentile e premuroso. Gesù gli disse di andare e fare lo stesso (Luca 10:36-37).

• Discuti – riesci a pensare a qualche modo in cui possiamo essere gentili con le persone che incontriamo? È mai difficile essere gentili con le persone? Ricorda ai ragazzi che Gesù insegna che noi dobbiamo essere gentili con tutti, non-solo con quelli che sono gentili con noi. Discuti – puoi pensare a qualche modo in cui Gesù è come il buon Samaritano verso di noi? (Vuole essere nostro Salvatore, Aiuto ed Amico).

Completare la lezione Bibletime. illustrala: FBI – Parable of the Good Samaritan.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 10:27.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Come si chiamano le storie che Gesù raccontava? • Dove andava l’uomo in viaggio? • Che cosa gli accadde? • Quanti uomini gli passarono accanto? • Quale uomo si fermò ad aiutare? • Che cosa fece? • Quante monete egli dette al padrone della casa-albergo? • Che cosa Gesù disse all’uomo alla fine del racconto?

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B5 Racconto 2 La pecora smarrita – Questo racconto parla di quanto il Signore Gesù si cura di noi.

Stiamo apprendendo che: • Noi siamo pecore perdute perché abbiamo fatto cose che sono sbagliate. • Gesù è come il Buon Pastore e vuole trovarci.

Versetto - chiave: Giovanni 10:11 Brano biblico: Luca 15:1-7

INTRODUZIONE Discussione – Ti sei mai perso? Come è successo? Come ti sei sentito? Chi ti ha trovato? Come ti sei sentito quando sei stato ritrovato? Dici ai ragazzi che la storia di oggi riguarda un pastore che aveva perduto una pecora. Chiedi loro che cosa pensano che dovrebbe fare un pastore che cura un gregge (cibarle, proteggerle, curarle, ecc…). Spiega ai ragazzi che le pecore spesso si allontanano dal posto dove dovrebbero stare e se ne vanno in giro, perdendosi.

INSEGNAMENTO • Un giorno alcuni esattori di tasse e peccatori si avvicinarono ad ascoltare Gesù; altre persone cominciarono a mormorare ed a lamentarsi perché Gesù accoglieva i peccatori. A Gesù non piacevano le loro lamentele e cominciò a raccontare alle persone una storia (Luca 15:1-3). Spiega ai ragazzi che Gesù vuole che tutti ci avviciniamo a lui; non importa chi siamo o cosa abbiamo fatto di sbagliato.

• Ha raccontato la storia di un pastore che aveva 100 pecore. Un giorno una di queste pecore si perse; il pastore lasciò tutte le altre 99 ed andò a cercare quella perduta, e non fu contento finché non la ritrovò (Luca 15:4). Mostra ai ragazzi che la Bibbia dice che noi siamo come pecore perdute; il Signore Gesù è il Buon Pastore e vuole trovarci e prendersi cura di noi. Chiedi ai ragazzi di identificare dei modi in cui Gesù mostra la sua cura per noi. Potresti scriverli ed incoraggiare i ragazzi ad essere grati per la sua cura. (Assicurati di sottolineare il fatto che il modo più grande in cui Egli ha mostrato la sua cura è stato di dare la sua vita per noi).

• Quando alla fine egli ha trovato la pecora fu molto felice, alzò in alto la pecora e se la pose sulle spalle riportandola a casa con sé. Una volta giunto a casa, chiamò tutti i suoi amici e vicini per festeggiare il fatto che aveva ritrovato la pecora che aveva perduto (Luca 15:5-6).

• Aggiungi che proprio come l’uomo è stato molto felice quando ha ritrovato la sua pecora perduta, così c’è molta gioia in cielo quando uno di noi si pente e chiede perdono per le cose sbagliate fatte e ripone la propria fede in Gesù. Potresti rinforzare la storia facendo una scenetta con qualcuno che fa la parte della pecorella perduta, uno che fa il pastore che si rende conto che manca una delle sue pecore, che si mette alla ricerca e che festeggia con gli amici quando la ritrova.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Parable of the Lost Sheep.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Giovanni 10:11.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Perché alcune persone erano scontente e si lamentavano? • Quante pecore aveva il pastore? • Quante mancavano? • Che cosa fece il pastore? • In che modo ricondusse a casa la pecora ritrovata? • Che cosa fece quando giunse a casa? • Chi è come le pecore? • Chi è come il pastore?

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B5 Racconto 3 Il figlio stolto – Questo racconto parla dell’ essere pentiti dei nostri errori.

Stiamo apprendendo che: • Dio vuole che chiediamo perdono per le cose sbagliate che abbiamo fatto. • Dio ci perdonerà sempre quando gli diciamo che siamo pentiti.

Versetto - chiave: Luca 15:24 Brano biblico: Luca 15:11-24

INTRODUZIONE Racconta ai ragazzi una semplice breve storia per illustrare l’idea del perdono, per esempio: “Un giorno Gianni e Maria stavano giocando insieme. Maria ha cominciato a giocare col pallone che voleva Gianni. Gianni è rimasto male perché voleva giocare lui, si è adirato e ad un certo punto se lo è ripreso con la forza, spingendo Maria e facendola cadere. Maria ha iniziato a piangere. Discussione – Perché Maria si è messa a piangere? Cosa pensi che Gianni dovrebbe fare? Pensi che Maria dovrebbe perdonarlo? Precisa ai ragazzi che il racconto di oggi dalla Bibbia riguarda il perdono.

INSEGNAMENTO • Gesù raccontò un’altra storia. C’era un uomo che aveva due figli; il più giovane chiese a suo padre il denaro che faceva parte della sua eredità, perché voleva andarsene. Il padre glielo dette. Discuti di come si saranno sentiti, padre e figlio (Luca 15:11-12).

• Non molto tempo dopo questo, il figlio fece le valigie e si mise in viaggio. Mentre stava fuori spese tutti i suoi soldi in modi sbagliati; poi ci fu un periodo di fame nel paese ed il figlio non aveva più soldi a disposizione, né persone a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Dovette trovarsi un lavoro e dovette mettersi a dare cibo ai maiali. A volte aveva così tanta fame che desiderava persino mangiare il cibo degli animali (Luca 15:13-16). Discuti – Come pensi si sarà sentito il figlio quando comprese che non aveva più soldi? Che cosa pensi che avrebbe dovuto fare?

• Un giorno cominciò a pensare a casa sua. Comprese che anche i servitori lì avevano cibo sufficiente per mangiare, così decise di ritornare a casa da suo padre, dirgli di essere pentito, chiedendogli perdono e se poteva accoglierlo come un suo servitore (Luca 15:17-19). Discuti – Pensi che il figlio meritava di essere perdonato? Pensi che il padre l’avrebbe perdonato?

• Si mise in viaggio per tornare a casa. Suo padre lo vide ritornare mentre era ancora molto distante, gli corse incontro e lo baciò. Il figlio gli disse che era pentito, gli chiese perdono per come si era comportato, ma mentre parlava ancora il padre lo interruppe, chiamò i servitori e chiese loro di dargli il vestito più bello, di mettergli anello e sandali, poi organizzò una grande festa per celebrare il suo ritorno a casa (Luca 15:20-24).

• Discussione – Come pensi si sarà sentito il figlio una volta tornato a casa? Spiega ai ragazzi che noi siamo come quel figlio perché anche noi abbiamo fatto delle cose sbagliate. Dio è come il padre e vuole che ritorniamo a casa da Lui e gli chiediamo perdono. Discuti – Hai mai cercato di chiedere perdono a qualcuno che non ti ha voluto dare ascolto o non ti ha volute perdonare? Dici ai ragazzi che Dio, invece, ci ascolta e perdona SEMPRE quando ci rivolgiamo a Lui veramente pentiti.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI - Prodigal Son.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Luca 15:24. Spiega che il padre non aveva alcuna idea di quello che era successo a suo figlio, era come se fosse morto, ma adesso che era tornato vedeva che stava bene ed era vivo!

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Quanti figli aveva l’uomo? • Che cosa chiese al padre il figlio più giovane? • Che cosa fece con i soldi il figlio? • Che tipo di lavoro trovò? • Che cosa decise a quel punto? • Che cosa fece il padre quando vide il figlio tornare a casa? • Che cosa il padre dette al figlio? • A chi somiglia il padre della storia?

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B5 Racconto 4 Il seminatore – Questo racconto parla di quello che facciamo della Parola di Dio.

Stiamo apprendendo che: • La Bibbia è la Parola di Dio. • Dio vuole che siamo come il terreno buono e crediamo in ciò che ci dice la Bibbia.

Versetto - chiave: Marco 4:20 Brano biblico: Marco 4:1-20

INTRODUZIONE Discussione –Hai mai cercato di crescere una pianta? Che pianta hai cresciuto? Di che cosa aveva bisogno per crescere? È cresciuta fino a diventare una pianta forte oppure è morta? In alternative, con un gruppo più piccolo, potresti mostrare alcuni semi differenti. Spiega ai ragazzi che il racconto di oggi riguarda un uomo che cresceva alcune colture.

INSEGNAMENTO • Una grande folla di persone si avvicinò ad ascoltare Gesù; il luogo si affollò talmente che Gesù salì in una barca, vi si sedette e si spostò in acqua da dove si mise a parlare e ad insegnare alle persone che erano a terra, e raccontò un’altra storia (Marco 4:1-2). Discussione – Perché pensi che ognuno voleva ascoltare le storie di Gesù? Pensi che anche tu avresti voluto ascoltare le Sue storie se avessi vissuto a quei tempi?

• C’era un agricoltore che andava seminando semi in terra. Questi semi caddero su quattro tipi diversi di terreno; alcuni caddero lungo il sentiero e furono mangiati dagli uccelli e quindi non crebbero affatto, altri caddero su un terreno roccioso quindi non riuscirono a mettere delle buone radici e morirono. Altri semi caddero fra le spine e queste li soffocarono. Poi vi furono alcuni semi che caddero in terra buona e produssero un buon raccolto (Marco 4:3-9). Dici ai ragazzi che i semi nel racconto di questa storia sono come la Parola di Dio. Discussione – Che cosa pensi sia la Parola di Dio? Aggiungi che il seme in questo racconto rappresenta la Parola di Dio, cioè la Bibbia, e spiega che se vogliamo sentire la Parola di Dio dobbiamo leggere la Bibbia.

• Gesù andò avanti a spiegare la parabola. Quando i semi cadono lungo il sentiero e gli uccelli li mangiano è come quando le persone ascoltano la Parola di Dio ma poi Satana la porta via. Quando i semi cadono sul terreno roccioso è come le persone che ascoltano la Parola di Dio, dicono che vogliono seguire Cristo ma poi cambiano idea appena sopraggiungono delle difficoltà. Quando i semi sono affogati dalle spine è come le persone che ascoltano la Parola di Dio ma considerano più importanti i loro soldi e possedimenti rispetto al Signore Gesù. Quando i semi cadono su terreno buono è come le persone che ascoltano la Parola di Dio, la ricevono e la fanno crescere in loro diventando dei cristiani forti (Marco 4:13-20). Spiega che Dio vuole che noi siamo come il suolo buono e che crediamo a quello che Egli dice nella Sua Parola, la Bibbia. Discussione – Come pensi che possiamo fare per essere come il suolo buono?

• Discussione – Quale delle parabole che abbiamo visto è stata la tua preferita? Perché ti è piaciuta? Qual è stata la lezione più importante che da essa hai appreso?

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – The Parable of the Sower. You could show some seed e.g. a grain of wheat, also a stalk of wheat which is ready to harvest. This would help to illustrate the size of the crop as mentioned in the Key Verse

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Marco 4:20. Puoi usare azioni per aiutare i ragazzi a ricordare ogni frase, per es. seminare = spargere, ascoltare = mano messa a coppa sopra l’orecchio, accettare = puntare al cuore, produrre = mani insieme che si spostano sempre più in alto. I numeri possono essere scritti nell’aria.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Dove si trovava Gesù quando ha insegnato questo alle persone? • Che cosa fece l’agricoltore? • Come era il primo tipo di terreno? • Come era il secondo tipo di terreno? • Come era il terzo tipo di terreno? • Come era il quarto tipo di terreno? • Quale tipo di terreno era il migliore per fare crescere i semi? • A cosa somigliano i semi?

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B6 Racconto 1 Il giovane sognatore – Questo racconto parla degli strani sogni di Giuseppe.

Stiamo apprendendo che: • Giuseppe fece dei sogni strani riguardo il suo futuro. • Dio aveva un piano per la vita di Giuseppe, ed ha un piano anche per la nostra.

Versetto - chiave: Genesi 37:8 Brano biblico: Genesi 37:1-11

INTRODUZIONE Giuseppe aveva undici fratelli. Chiedi ai ragazzi di condividere qualcosa dei loro fratelli o sorelle. Quanti fratelli e sorelle hai? Discuti su come sarebbe stato crescere in una famiglia così grande.

INSEGNAMENTO • Giacobbe, il fratello di Giuseppe, viveva nella terra di Canaan. Giuseppe aveva 17 anni ed aiutava suo fratello a guardare le pecore del loro padre. Un giorno egli le vide fare qualcosa di sbagliato e lo disse al padre (Genesi 37:1-2).

• Giacobbe amava Giuseppe più degli altri figli perché era il figlio della vecchiaia, e gli fece una bellissima tunica di molti colori. Quando i fratelli di Giuseppe vedevano questo trattamento privilegiato e videro la tunica furono molto gelosi. Cominciarono ad odiarlo (Genesi 37:3-4). Discuti coi ragazzi della parola “geloso”. Che cosa significa essere gelosi? Sei mai stato geloso? Perché pensi che i fratelli di Giuseppe erano gelosi di lui?

• Giuseppe fece un sogno; sognò che lui ed i suoi fratelli stavano lavorando nei campi e stavano legando assieme dei covoni di grano. Il covone di Giuseppe era dritto e quelli dei fratelli, invece, si piegavano in segno di riverenza davanti al suo.

• Spiega ai ragazzi che questo sogno aveva un significato speciale per Giuseppe riguardo a quello che gli sarebbe dovuto accadere in futuro. Chiedi ai ragazzi di discutere su quello che pensano sia il significato del sogno. I suoi fratelli lo odiavano ancora di più a motivo dei suoi sogni e delle sue parole (Genesi 37:5-8).

• Giuseppe fece un altro sogno con significato simile; questa volta vide sole, luna ed undici stelle inchinarsi dinanzi a lui. Adesso anche il padre si adirò con lui, e disse: “Io e tua madre dovremo forse venirci ad inchinare davanti a te?” (Genesi 37:9-10).

• I fratelli di Giuseppe divennero ancora più gelosi, ma suo padre continuò a pensare a quei sogni (Genesi 37:11). Chiedi ai ragazzi che cosa pensano che sarebbe successo a Giuseppe in futuro (i sogni significavano che un giorno egli avrebbe governato sui suoi fratelli). Ricorda loro che Dio aveva un piano per la vita di Giuseppe sin dall’inizio. Dio ha un piano anche per noi.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI – Joseph and his dreams.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il versetto-chiave: Genesi 37:8. Spiega che i fratelli di Giuseppe comprendevano il significato dei suoi sogni, erano gelosi di lui e lo odiavano.

RAFFORZAMENTO Fai ai ragazzi le seguenti domande come mezzo di ripasso del racconto. • Quanti anni aveva Giuseppe in questa storia? • Quale dono fece Giacobbe a Giuseppe? • Perché i fratelli di Giuseppe erano gelosi di lui? • Cos’è la gelosia? • Pensate sia giusto essere gelosi? • Che cosa sognò Giuseppe nel suo primo/secondo sogno? • Che cosa significavano i sogni di Giuseppe? • Chi aveva programmato la vita di Giuseppe fin dall’inizio? • Come alternativa, i ragazzi potrebbero fare un collage della tunica di Giuseppe. La

tunica che è semplicemente disegnata su un pezzo di carta, può essere tagliata in 12 pezzi. Ogni piccolo gruppo è responsabile di coprire un pezzo con un pezzo di carta colorata e la tunica sarà riassemblata quando tutti i colori saranno completi.

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B6 Racconto 2 Il fratello odiato – Questo racconto parla di Giuseppe venduto dai suoi fratelli.

Stiamo apprendendo che: • Giuseppe fu venduto in schiavitù dai suoi fratelli. • Non possiamo nascondere a Dio i nostri peccati.

Versetto - chiave: Numeri 32:23 Brano biblico: Genesi 37:12-36

INTRODUZIONE Chiedi ai bambini se hanno mai fatto faccende o commissioni per i loro genitori come ha fatto Giuseppe. Ricorda ai bambini la storia precedente. Perché i fratelli di Giuseppe lo odiano? Nella storia di oggi, il padre di Giuseppe gli ha chiesto di andare a controllare i suoi fratelli che erano lontano da casa a pascolare le pecore (Genesi 37: 12-17).

INSEGNAMENTO • I fratelli videro arrivare Giuseppe, lo odiavano così tanto che complottarono per ucciderlo. Che cosa ne sarebbe stato poi dei suoi sogni? Avrebbero mentito al padre dicendogli che una bestia feroce lo aveva aggredito (Genesi 37: 18-20). Dì ai bambini che i fratelli pensavano che avrebbero potuto nascondere i loro peccati e nessuno li avrebbe scoperti. Dio sa tutte le cose sbagliate che facciamo.

• Ruben, il fratello maggiore di Giuseppe, impedì loro di farlo. Suggerì invece di gettarlo in una cisterna, pensava di tornare a liberarlo più tardi (Genesi 37: 21-22).

• Quando Giuseppe arrivò gli tolsero la sua tunica colorata e lo gettarono in una cisterna vuota (Genesi 37: 23-24).

• Non molto tempo dopo passarono degli uomini. Stavano portando delle spezie in Egitto per venderle. Uno dei fratelli, Giuda, decise di fare un po’ di soldi. Invece di uccidere Giuseppe, suggerì di venderlo a quegli uomini. Lo vendettero per dieci pezzi d’argento. Giuseppe fu portato in Egitto a lavorare come schiavo. (Genesi 37: 25-28) Che cos’è uno schiavo? Come pensi che si sentisse Giuseppe ora?

• I fratelli cercarono di nascondere ciò che avevano fatto. Presero la tunica colorata di Giuseppe e la sporcarono di sangue, la riportarono al padre e gli chiesero se apparteneva a Giuseppe. Giacobbe la riconobbe e pensò che un animale feroce avesse aggredito e ucciso Giuseppe, egli restò molto turbato e non potevano consolarlo (Genesi 37: 29-35).

• Nel frattempo Giuseppe era vivo in Egitto. Era stato venduto a un uomo chiamato Potifar che era il capitano dell’esercito del re (Genesi 37: 36).

• Ricorda ai bambini che anche se le cose non sembrano andare affatto bene per Giuseppe, Dio era al controllo di tutto.

Completare la lezione Bibletime. Illustrala: FBI Joseph thrown in a pit.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il Versetto Chiave. Numeri 32: 23. Assicurati che i bambini capiscano il significato di ‘peccato’ e che meritano di essere puniti. Spiega che Dio sa tutto dei nostri peccati e che tutti i peccati devono essere puniti. Ricorda ai bambini che il Signore Gesù morì sulla croce per prendere su di sé la punizione dei nostri peccati.

RAFFORZAMENTO Fai ai bambini le seguenti domande come mezzo per ripassare la lezione. • Che cosa chiese Giacobbe a Giuseppe di fare all’inizio del racconto? • Che cosa complottarono di fare i fratelli di Giuseppe? • Quale dei fratelli suggerì di non uccidere Giuseppe ma di gettarlo in una cisterna? • Per quanti pezzi d’argento fu venduto Giuseppe? • In che modo nascosero il loro peccato i fratelli di Giuseppe? • Cosa pensò Giacobbe che fosse accaduto a Giuseppe? • Dio sapeva ciò che era accaduto a Giuseppe? • Che cosa pensi che abbia pianificato Dio per Giuseppe poi?

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B6 Racconto 3 Il bravo servo – Questa storia parla di Giuseppe che viene messo in prigione.

Stiamo apprendendo che: • Giuseppe era un uomo onesto e un gran lavoratore, anche in prigione. • Dio era con Giuseppe. Egli non ci lascia e non ci abbandona mai.

Versetto - Chiave: Genesi 39: 21 Brano biblico: Genesi 39: 1-6 & 19-23

INTRODUZIONE Chiedi ai bambini se sono mai stati lontano dalla loro famiglia. Come si sono sentiti? Brevemente ricorda ai bambini in che modo Giuseppe si è trovato a stare lontano dalla sua famiglia e come era stato comprato da Potifar per essere il suo schiavo. Scopri come Giuseppe può avere reagito in questa situazione, arrivando in un paese diverso ed essendo venduto per lavorare come uno schiavo.

INSEGNAMENTO • Giuseppe fu portato in Egitto e venduto come schiavo a un uomo chiamato Potifar. Potifar era il capitano dell’esercito del re, egli vide che Giuseppe era onesto e lavoratore, sapeva che Dio era con Giuseppe e lo fece governante della sua casa.(Genesi 39: 1-4)

• Dal momento in cui Potifar lo fece governante della sua casa, Dio lo benedisse. Egli non doveva preoccuparsi d’altro che del cibo da portare alla bocca. (Genesi 39: 5-6) Ricorda ai bambini che Dio era con Giuseppe e che si prendeva cura di lui.

• Un giorno, la moglie di Potifar accusò Giuseppe di qualcosa che non aveva fatto. Lei disse una bugia su di lui, a Potifar, che le credette. Potifar era molto arrabbiato e fece mettere Giuseppe in prigione anche se non aveva fatto ciò di cui era accusato. (Genesi 39: 19-20). Dio si era dimenticato di Giuseppe?

• Ma Dio era ancora con Giuseppe e continuò a prendersi cura di lui anche in prigione. Giuseppe continuò a essere onesto e lavoratore. Il custode della prigione lo fece responsabile di tutti gli altri prigionieri. Qualunque cosa facesse Giuseppe in prigione, Dio lo faceva prosperare (Genesi 39: 21-23).

• Riassumi le qualità positive che Giuseppe mostra in questa parte della storia. Sarebbe stato facile per Giuseppe voltare le spalle a Dio, ma invece continuò a compiacere Dio. Dio stava preparando Giuseppe alla responsabilità che avrebbe avuto in futuro. Egli non si era dimenticato di Giuseppe e non-lo avrebbe mai abbandonato.

Completa la lezione Bibletime. Illustrala: FBI Joseph and Potiphar’s wife.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il Versetto a memoria. Genesi 39: 21. Spiega ai bambini che il piano di Dio per noi talvolta può includere periodi difficili. Tuttavia Dio ci ama ed è con noi anche in quei periodi.

RAFFORZAMENTO Fai ai bambini le seguenti domande come mezzo per ripassare la lezione. • In quale paese fu portato Giuseppe? • Chi comprò Giuseppe? • Qual era il lavoro di Potifar? • Perché Potifar lo fece governante di tutta la sua casa? • Perché Giuseppe fu gettato in prigione? • Giuseppe meritava di essere messo in prigione? • Chi era con Giuseppe, facendolo prosperare in tutto quello che faceva? • Perché pensi che Dio abbia permesso che Giuseppe fosse messo in prigione?

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B6 Racconto 4 Il nuovo capo – Questa storia parla di come Giuseppe divenne governatore d’Egitto

Stiamo apprendendo che: • Giuseppe divenne secondo nel commando del paese d’Egitto. • Dio aveva preparato Giuseppe per un lavoro speciale.

Versetto - Chiave: 1 Corinzi 10: 13 Brano biblico: Genesi 41: 14-49

INTRODUZIONE Chiedi ai bambini se si sono mai svegliati dopo aver fatto un sogno confuso. Come si sono sentiti? In questa storia, il Faraone, re d'Egitto, aveva fatto due sogni che non capiva. Voleva sapere cosa significassero! Chi avrebbe potuto aiutarlo?

INSEGNAMENTO • Il Faraone aveva avuto dei sogni molto confusi e voleva conoscerne il significato. Nel suo primo sogno aveva sognato che uscivano sette vacche grasse dal fiume Nilo e poi ne uscirono sette magre. Le vacche magre mangiarono le grasse ma rimasero magre come prima! Poi sognò sette spighe piene di grano e sette sottili, poi le spighe sottili ingoiarono le spighe piene. Il Faraone chiese ai suoi maghi che cosa pensavano che significasse tutto ciò, ma non-lo sapevano. (Genesi 41: 1-8)

• Chiedi ai bambini che cosa pensano che significhino. Dio aveva fatto fare quei sogni al Faraone e solo Lui poteva dare la risposta.

• Il Faraone mandò a chiamare Giuseppe. E Giuseppe fu condotto fuori dalla prigione e portato davanti al Faraone. Egli disse al Faraone che Dio lo avrebbe aiutato a dargli la spiegazione dei sogni. (Genesi 41: 14-24)

• Dio disse a Giuseppe il significato dei sogni e Giuseppe lo disse al Faraone. Le sette vacche grasse e le sette spighe piene erano sette anni di raccolto abbondante. Tutti quanti avrebbero avuto da mangiare in abbondanza. Tuttavia, le sette vacche magre e le sette spighe sottili significavano che dopo i sette anni di abbondanza ce ne sarebbero stati altri sette di carestia. La carestia sarebbe stata così grave che tutti avrebbero dimenticato i sette anni di abbondanza. (Genesi 41: 25- 32)

• Giuseppe suggerì che il Faraone nominasse un uomo che raccogliesse cibo durante i sette anni di abbondanza e lo conservasse per sfamare le persone durante gli anni di carestia. Quest’idea piacque al Faraone, egli sapeva che Dio era con Giuseppe e che era un uomo saggio. Egli mise Giuseppe a capo di tutto il paese d’Egitto. In Egitto solo il Faraone era maggiore di Giuseppe. (Genesi 41: 33-45)

• Durante i sette anni di abbondanza, Giuseppe andò per tutto il paese d’Egitto e immagazzinò cibo per gli anni di carestia. Ogni città aveva un magazzino di cibo per affrontare la carestia che sarebbe arrivata. Quando arrivò la carestia le persone avevano abbastanza cibo per sfamarsi. (Genesi 41: 46-49)

• Ricorda ai bambini la vita di Giuseppe fino a questo punto. Parla del fatto che questo era sempre stato il piano di Dio! Dio era stato fedele con Giuseppe. Ciò significa che Dio non aveva mai abbandonato Giuseppe, ma era sempre stato lì a portare avanti il suo piano per la vita di Giuseppe. Egli usò tutto il periodo difficile di Giuseppe per prepararlo per questo incarico importante. Dio aveva usato Giuseppe per salvare molte vite durante la carestia.

Completa la lezione Bibletime. Illustrala: FBI Pharaoh’s Dreams/Joseph rules in Egypt.

APPRENDIMENTO Insegna e spiega, dove necessario, il Versetto Chiave. 1 Corinzi 10: 13 – ‘Dio è fedele. Discuti sul significato di ‘fedele’ con i bambini come descritto sopra.

RAFFORZAMENTO Fai ai bambini le seguenti domande come mezzo di ripasso per la lezione. • Perché il Faraone mandò a chiamare Giuseppe? • Cosa successe alle vacche del primo sogno? • Chi aiutò Giuseppe a spiegare il sogno? • Che cosa significava il sogno? • Quale fu l’incarico speciale di Giuseppe durante gli anni di abbondanza? • In che modo Dio fu fedele con Giuseppe?

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Guida per gli insegnanti a segnare le lezioni LEZIONI DEL LIVELLO 1: • Una pagina (o 2 nei libretti) per ciascuna settimana che principalmente prevede il colorare o il compilare degli spazi

con poche parole. • Ogni settimana è possibile attribuire 10 punti a lezione, con un massimo totale di 40 punti al mese. • I ragazzi che ricevono le lezioni del Livello 1 non devono necessariamente essere capaci di leggere molto bene e ci

aspettiamo, invece, che genitori, tutori o qualcuno li possa aiutare in ciò. • Proponiamo di assegnare 2 punti a risposta ed altri punti come meriti per aver colorato, fino a giungere i 10 punti

previsti per ogni lezione. LEZIONI DEL LIVELLO 2: • Due pagine a settimana (4 nei libretti). • La storia è contenuta nella lezione. I ragazzi devono trovare varie parole dalla lezione,colorare alcune cose,

completare dei versetti-chiave, ecc. • Ogni settimana è possibile attribuire 20 punti a lezione, con un massimo totale di 80 punti al mese, quando sono

completate correttamente. CORREZIONE DELLE LEZIONI SUGGERIMENTI PER SEGNARE I PUNTEGGI Agli insegnanti è richiesto innanzitutto di: • Esaminare ogni lezione e segnare se le risposte date sono corrette o errate. • Assegnare e attribuire i punti appropriati secondo le istruzioni. • Indicare i punti, sempre con un colore ben evidente, e mettere un VISTO accanto alla risposta esatta. • Dove necessario, inserire la risposta corretta e correggere eventuali errori di scrittura, anche se non vogliamo

sottrarre punti per gli errori grammaticali. • Assegnare, invece, meno punti per risposte parzialmente corrette. • Calcolare il totale per ogni mese e scriverlo sul retro della pagina, nello spazio adibito a tale fine.

È necessario che tu sia comprensibile, generoso e faccia tutto il possibile per incoraggiare gli studenti nel loro studio della Bibbia. È utile, quando possibile, per gli insegnanti scrivere ogni mese una parola d’incoraggiamento agli studenti; a tal proposito, c’è uno spazio apposito sui fogli delle lezioni per poterlo fare. Puoi scrivere dei commenti su come i bambini hanno colorato, per la loro chiarezza, per i punti ottenuti, per la comprensione della lezione, ecc. Cerca di far sì che i commenti siano il più possibile di vario tipo. Domande, risposte, osservazioni, incoraggiamenti, ecc. possono tutti essere usati per mantenere la varietà. Ci vorrà impegno, ma è importante mantenere sempre vivo l’interesse degli studenti. Se viene ripetuta sempre la stessa osservazione o domanda ogni mese, chiaramente perderà il suo impatto. LIVELLO 1 Commenti generali “Gioia – sono contentissimo/a che hai cominciato queste lezioni e spero che ti piaceranno molto. Mi piace vedere come colori; vai a scuola? Parlamene un po’. Non vedo l’ora di incontrarti di nuovo per la prossima lezione”. “Bravissimo Andrea. Bei colori, bravo! È stato difficile rimanere dentro le linee delle figure? Nell’ultima lezione vedo che non sei riuscito a colorare tutto, come mai?” Commenti spirituali “Brava Sara. Che uomo felice deve essere stato questo Iairo, quando Gesù l’ha aiutato”. “Buonissime risposte! La storia della morte di Gesù è triste, ma la parte felice è che Egli è ritornato in vita”. LIVELLO 2 Commenti generali “Ancora delle buone risposte, Giovanna – Sono sicuro che a scuola i tuoi insegnanti sono molto contenti di te e dei tuoi compiti!” “Vedo che presto sarà il tuo compleanno, Michele, farai qualcosa di speciale? Qualunque cosa farai… Buon Compleanno e ti auguro una giornata super!” “Hai cercato di fare il meglio e ti sei impegnato/a. Vi sono solo alcuni erroretti, non ti dimenticare di esaminare bene le tue risposte ogni volta”. Commenti spirituali “Mi piace come hai colorato il bambino Gesù nella mangiatoia. Non è stato bello che Dio Lo ha mandato sulla Terra per noi?” “Mi piacciono i colori che hai usato! Zaccaria ha dovuto pagare un prezzo per non aver creduto quello che Dio ha detto. Poi non ha più dubitato della Parola di Dio”. “Ottime risposte. L’uomo che ha incontrato Filippo nel deserto se ne è andato via molto contento; aveva sentito e creduto la Buona Novella riguardo Gesù”.

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