linguistica generale analisi della conversazione (ac)
DESCRIPTION
Università degli Studi del Molise Facoltà di Scienze Umane e Sociali Corso di laurea in Scienze della Comunicazione. LINGUISTICA GENERALE Analisi della conversazione (AC). Dr. Ilenia Perna [email protected]. Testo d’esame (parte monografica). Giolo FELE “L’analisi della conversazione” - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
LINGUISTICA GENERALEAnalisi della conversazione (AC)
Dr. Ilenia Perna
Università degli Studi del MoliseFacoltà di Scienze Umane e Sociali
Corso di laurea in Scienze della Comunicazione
Testo d’esame(parte monografica)
Giolo FELE “L’analisi della conversazione”Il Mulino, 2007
Cominciamo dalle parole...
Indirizzo di studi a metà tra sociologia, sociolinguistica e pragmatica (ma che si avvale anche dei contributi della psicologia sociale), che con metodologie perlopiù induttive mira a indagare l’organizzazione interna della conversazione, intesa come forma naturale e basilare dell’interazione umana
ANALISI DELLA CONVERSAZIONE
Ma cosa si intende per conversazione? Che cosa sono le produzioni verbali?
4
Analisi della Conversazione: i presupposti teorici
Interazionismo simbolico (Blumer, 1937; 1969; Mead, 1934, Goffman,
1959)
Corrente della psicologia sociale e della sociologia statunitense che studia l’interazione tra soggetti sulla base dei significati che, attraverso l’interazione, essi assegnano agli oggetti e allo stesso interlocutore
Etnometodologia (Garfinkel, 1967)
- Studio delle regole di base che disciplinano i rapporti quotidiani tra le persone (N. Smelser)
- Ramo della microsociologia che studia i processi del ragionamento pratico, le manifestazioni ricorrenti e tangibili del senso comune, i metodi che gli individui elaborano e mettono in atto per realizzare i compiti più minuti e banali, anche se svolgono un lavoro specifico" (L. Gallino)
Definizione Discipline affini: sociolinguistica, sociologia del linguaggio,
pragmatica, psicologia sociale Metodologia: qualitativa, studio sul campo, registrazioni di
conversazioni reali, trascrizione del parlato
Prospettiva conversazionale
Analisi della Conversazione: quando e come nasce
Quando: inizio anni ’60, studi di H.Sacks, E.Schegloff, G. Jefferson presso l’UCLA
Harvey Sacks (1935-1975)
Emanuel Schegloff (1937- )
Gail Jefferson (1938-2008 )
Analisi della Conversazione: quando e come nasce
Come: Harvey Sacks, nel 1964, comincia ad esaminare, in maniera sistematica, un corpus di telefonate registrate dal Center for the Scientific Study of Suicide di Los Angeles
Harvey Sacks (1935-1975)
Merito teorico: Aver intravisto la possibilità di esaminare i processi comunicativi tra le persone come un fenomeno autenticamente sociale; per la prima volta, il dato (= il parlato) viene presentato senza manipolarlo (trascrizione)
8
Il presupposto dell’AC
L’interazione parlata tra persone non è casuale ma bensì organizzata in modi specifici, che è possibile
analizzare, ovvero descrivere in modo
formalizzato
Norme istituzionalizzate
Ruoli formali e stabiliti
Analisi della Conversazione: riepilogando...
TEMI PRINCIPALI a) individuare le unità (interazionali) costitutive della conversazione (turni, mosse, scambi, atti linguistici)b) individuare le regole sottese alla conversazione (quando compaiono certe unità, come vengono
riconosciute, come si combinano le unità, quale ruolo ogni unità svolge nell’interazione).
METODOLOGIA InduttivaRaccolta empirica dei dati (registrazione + trascrizione)Scelta del campioneProblemi relativi alla rappresentativitàParadosso dell’osservatore (partecipante e non)
Fare analisi della conversazione (cap. VI)
10
UN PO’ DI REGOLE…
1. Disporre di audio e videoregistrazioni
2. Focalizzare l’attenzione su interazioni naturali e reali
3. Minimizzare l’intrusività ontologica degli strumenti di registrazione
4. Saper gestire il “paradosso dell’osservatore”
5. Scegliere consapevolmente il sistema di trascrizione
6. Individuare una strategia di analisi dei risultati
Il sistema di trascrizione
11
= Enunciati simultanei: il fenomeno si verifica quando due turni di parlanti diversi sono tra loro legati senza alcuna interruzione
[ Enunciati sovrapposti: il fenomeno si verifica quando due o più turni di parlanti diversi si sovrappongono; il simbolo viene inserito nel punto esatto in cui si verifica il fenomeno
(0.4) Intervallo tra enunciati: vengono indicati tra parentesi tonde i secondi di intervallo tra un enuciato e un altro
::: Allungamenti del suono: i due punti indicano un allungamento della vocale o della consonante; più il suono viene allungato, più i due punti vengono aggiunti
, /. / ?/ Intonazione: la virgola indica un’intonazione continua, il punto un’intonazione discendente, il punto interrogativo un’intonazione ascendente
________ Enfasi: la sottolineatura indica forme di enfasi
() Enunciati non chiari: si inseriscono tra parentesi tonde tutte quelle componenti incomprensibili o non udibili
- Interruzione: il trattino indica un’interruzione del parlato
Un esempio di trascrizione…
12
TRASCRIZIONE Venerdì 18-12-2009 ore 11.05 Data di trascrizione 22-01-2010Ricercatore Ilenia Serena Perna Durata 17 ’31’’ T10RicreazioneYan è seduto al proprio posto, accanto a lui c’è la compagna Elisa, anche lei seduta. L’alunno cinese mangia la merenda (il solito panino con prosciutto cotto) mentre Elisa mangia lo yogurt. L’insegnante sta parlando con un alunno alla cattedra e Yan, mentre mangia il panino, li guarda con molta attenzione. L’insegnante si rivolge a Yan. 1 Ins È BUONO?2 Ins Yan è buono?3 Ins YAN ? È BUONO(L’alunno, sentitosi chiamare con tono più alto, alza subito lo sguardo verso l’insegnante e fa segno di sì con la testa)4 Ins NON HO SENTITO ^ È BUONO?5 Yan sì = (accompagna il suono della sillaba al cenno di testa)6 Ins = O:H:::::::::(Il bambino si alza per andare a buttare nel cestino il contenitore del succo di frutta: con una mano mantiene il panino, mentre l’altra è sempre nella tasca del grembiule. Guarda la sua compagna Elisa che sta mangiando lo yogurt. La maestra se ne accorge)7 Ins ? Yan ti piace lo yogurt8 Yan (fa segno di no con la testa)9 Ins NO::::10 Yan (fa segno di no con la testa in maniera ancora più convinta)(Gioacchino si avvicina al compagno con un gioco)11 Gioacchino ? dopo vogliamo giocare(Yan prende subito il gioco e apre la scatola. Tutti , compreso Yan, continuano a mangiare la merenda. Elisa, che ha appena finito, apre il tabellone di gioco e lo pone sul banchetto dell’amico Yan)
[….]
I principi dell’analisi della conversazione
13
1.Naturalismo2.Sequenzialità 3.Adiacenza delle azioni4.Rispetto dei partecipanti > “Recipient
design”5.Contestualità6.Linguaggio come prassi
I principi dell’analisi della conversazione
14
3. Adiacenza
La conversazione è un’attività che si
svolge tra ‘due parti’ che si dimostrano,
attraverso l’adiacenza delle proprie azioni,
l’interconnessione e l’importanza di ciò
che si dicono.
Es. A Come ti chiami?
COPPIE ADIACENTI
(Question/Answer)
BLuana
Coppie adiacenti (adjacency pairs)Schegloff e Sacks, 1973
15
Caratteristiche1. Due turni;2. Il posizionamento adiacente degli enunciati che
compongono i turni;3. La presenza di parlanti diversi per ciascun enunciato;4. L’ordine relativo delle parti;5. La presenza di relazioni discriminanti.
COPPIA ADIACENTE (saluto/saluto)
1° elemento A Buongiorno ragazzi!
2° elemento B Buongiorno
Sequenza di azioni conversazionali in cui il parlante A esprime un’azione che proietta (rende pertinente, crea l’aspettativa) un 2° enunciato da parte del parlante B
Coppie adiacenti: alcuni esempi
Saluto/salutoOfferta/Accettazione o
rifiuto
Conditional relevance
(Schegloff, 1972) La prima parte della coppia inizia una mossa interazionale che condiziona lo svolgimento
successivo dell’interazione.DATO L’OCCORRERE DI UN
PRIMO ELEMENTO, UN SECONDO ELEMENTO È
ATTESO
Dalla coppia adiacente al concetto di preferenza
17
Sistema delle preferenze
(Schegloff, Jefferson e Sacks,
1977)
Esempio illustrativo: reazione preferita
A E se andassimo al cinema stasera?B Eh, ottima idea!
Esempio illustrativo: reazione dispreferita
A E se andassimo al cinema stasera?(0.7)
B hm, sì (.) si potrebbe anche (1.0) però sono un po’ stanca, cosa dici
se rimandassimo a domani?
La 1° parte di una coppia è costruita in modo da rendere preferibile, come seconda parte, un’alternativa ad un’altra possibile;
L’alternativa preferita viene prodotta in modo diverso da quella dispreferita: quest’ultima infatti è marcata da vari elementi di ‘problematicità’ (es. pause, intercalari).
I quattro meccanismi fondamentali dell’AC
18
Il sistema della presa del turno;
I meccanismi della riparazione (repair);
L’organizzazione delle azioni;
L’organizzazione delle sequenze di azioni.
Il sistema della presa del turno (Turn - taking system)
19
Turno di parola o Turn Construction Unit
(TCU)Unità minima di riferimento dell’organizzazione sequenziale del processo conversazionale; con tale termine si intende il contributo che ciascun partecipante offre allo scambio comunicativo affinché la conversazione possa procedere.
Schema conversazionale classico A – B, A – B, A - B,..Es. A Ciao
B Ciao
A Come ti chiami?B Giulio … e tu?
Turn Construction Unit (TCU) - Turno di parola -
20
1. TCU come proposizione AÈ un grande calciatore
B lui è davvero il più bravo di tutti
2. TCU come frase A Chi è un grande
calciatore?
B lui, il più bravo di tutti
3. TCU come singola parola AÈ un grande calciatore
B Davvero
4. TCU come comunicazione A È un grande calciatorenon verbale B (fa cenno di sì con il capo)
Pertanto
Turn Construction Unit (TCU)
- Turno di parola -
21
T= terapeutaP = paziente
1 T allora cominciamo coi nomi2 il suo nome3 P a::m Xxxxxxx4 T sì=5 P = Giulio6 T Xxxxx Giulio7 (1.0)8 T anni?9 P e::h quarantotto10 T quarantotto
Il sistema della presa del turno (Turn - taking system)
22
ALTERNANZA DEI PARLANTI
ALLOCAZIONE DEI TURNI
Passaggio da un parlante all’altro
PRT (Transition Relevance Place)o punto di rilevanza transizionale
1. Eteroselezione
2. Autoselezione
Auto ed eteroselezione: alcuni esempi
23
ETEROSELEZIONE
AUTOSELEZIONE
Conversazione in famiglia
Padre Marco li vuoi i pomodori?Marco noPadre allora passameli che li mangio io!
VS Conversazione in famiglia
Padre Eh, lo so. è che siamo tutti stanchi, vero Marco?Marco interrogazioni, compiti in classe (0.5) non se ne può piùMadre che ne dite se domani andassimo al mare?
Auto ed eteroselezione: alcuni esempi
24
ETEROSELEZIONE
AUTOSELEZIONE
AUTOSELEZIONE CONTINUATA
1 Ins questo lo sai come si chiama?2 Yan (0.3)3 Ins si mette sulla testa (indicando la testa)4 Ins tu ce l’hai a casa?5 Yan (0.3)6 Ins CAPPELLO
(Perna, Corpus AC, 2010)
Il sistema della presa del turno
(Turn - taking system)
25
1. a) Se il parlante seleziona il parlante successivo con una domanda (o altro), questi e solo questi, al completamento del turno precedente, può parlare e deve parlare (se non parla, il silenzio che ne consegue è imputabile proprio a lui/lei) -ETEROSELEZIONE
Un sistema ordinato e ricorsivo di azioni,
che prevede le seguenti regole
1. b) Se il parlante non seleziona altri, al termine di ogni TCU un altro può cominciare a parlare - AUTOSELEZIONE
1. c) Se nessun altro viene selezionato o si autoseleziona, il parlante può continuare a parlare - AUTOSELEZIONE CONTINUATA
2. Ad ogni nuovo PRT valgono le regole precedenti. Ciò rende improbabili pause lunghe
Il sistema della presa del turno
(Turn - taking system)
26
Semplificando...
1. a) P seleziona S; b) P non seleziona S e un altro si autoseleziona; c) Se non succede né a) né b) P continua a parlare.2. Se è stata applicata 1. c), al successivo PRT sono di nuovo possibili tutte le opzioni a) - c) di 1 e così ricorsivamente.
P = parlante 1
S = parlante 2
Il repair(Pratiche di riparazione)
27
VIOLAZIONE DELLE REGOLE del sistema della presa del
turno
RepairFenomeno che consiste in mosse che servono a riparare la conversazione dopo che un evento problematico ne abbia minacciato l’andamento ordinario.
Repair o riparazione
Correzione
Il repair(Pratiche di riparazione)
28
“La riparazione è lo strumento fondamentale che i partecipanti ad una conversazione utilizzano per riportare gli eventi alla normalità quando qualcosa va storto nell’interazione riguardo alla propria o altrui comprensione degli eventi in corso”
(Fele, 2007:45)
Inizio (initiation)
Completamento
(outcome)
Fonte problematica(trouble source)
b) Riproposizione inalterata del trouble source
a) Cambiamento del riparabile
Il repair(Pratiche di riparazione)
29
FONTE PROBLEMATICA(TROUBLE SOURCE )
Repair n°1 – Cambiamento della componente problematica (es. arresto cardiaco > problemi di cuore)
Dialogo tra un medico e il suo paziente
M ci sono stati problemi di arresto cardiaco nella sua famiglia?
P no, non abbiamo mai avuto problemi con la polizia
M No, non ci sono mai stati problemi di cuore nella sua famiglia?
P ah ho capito. No, che io sappia (Goffman, 1981:92)
‘Arresto cardiaco’ > fonte problematica
‘No, non ci sono mai stati problemi di cuore’ > repair
(initiation)
‘Ah ho capito. No, che io sappia’> repair (outcome)
Il repair(Pratiche di riparazione)
30
FONTE PROBLEMATICA(TROUBLE SOURCE )
Repair n°2 – Riproposizione inalterata del trouble source
Dialogo tra un medico e il suo paziente
M precedentemente ha fatto solo sedute da un terapeuta?
P sìM Hai mai provato una clinica?P Cosa?M Hai mai provato una clinica?P NO, IO NON VOGLIO ANDARE
IN UNA CLINICA
(Schegloff, Jefferson e Sacks, 1977:367)
Riproposizione inalterata della fonte problematica
Pratiche di riparazione: tipologie
31
Autoriparazione
Eteroriparazione
Avviene quando il parlante, dopo essersi accorto che qualcosa di ciò che sta dicendo non va, si autocorregge mentre parla (autoriparazione autoiniziata);
avviene quando l’interlocutore, nel punto in cui non capisce, effettua una richiesta di riparazione (attraverso la ripetizione di una parola o di una frase altrui) che spingerà il parlante a produrre la riparazione (autoriparazione eteroiniziata).
Avviene quando l’interlocutore corregge il parlante, rifacendo un pezzo del suo discorso (es. ‘ volevi dire..’), anche in modo dubitativo, inducendo il primo parlante a confermare la riparazione proposta.
Pratiche di riparazione: esempi
32
Autoriparazione
Autoriparazione autoiniziata
Jessy Ti sei svegliato presto stamani?Ken All’incirca dieci minuti prima
che suonasse la campana mh:m::: la svegliaJessy A:h:::::
Autoriparazione eteroiniziataA Francesca arriva a Roma domaniB Chi?A Francesca, mia cognataB Ah, sì, me la ricordo.A Così dobbiamo andare a prenderla
Iniziatore di aggiustamento
Pratiche di riparazione: esempi
33
Eteroriparazione
(Discorso tra donne)
A Gli piace quel cameriere là?B Camerie-re? Vorrai dire cameriera!A Cameriera, scusaB Sarà meglio
(Conversazione medico-paziente)(1) Signora m, tz, artrite s-,a-, m:::(2) Terapista reumatoide?(3) Signora artrite reumatoide, e poi
artrite -, ma secondaria(4) Terapista ho capito
Pratiche di
riparazione
34
Repair (Sacks, Schegloff, Jefferson, 1977)La riparazione è: un comportamento, per lo più verbale o paraverbale
(lessicalizzazioni, interruzioni, allungamenti di vocale);
diretto a risolvere in modo specifico problemi di emissione, ricezione e comprensione nell’interazione conversazionale.
Riepilogando...
L’organizzazione delle azioninella conversazione (cap. 3)
35
Asserzioni, valutazioni e giudizi: essere d’accordo e in disaccordo
• Pomerantz, 1984
Scambi polemici e conflittuali: rispondere ad un’accusa
• Atkinson e Drew, 1979
Rispondere alle richieste
• Wootton, 1981
La conversazione telefonica
36
Apertura
Parte centrale
Chiusura
Sequenza chiamata/ risposta
Sequenza di identificazione
Sequenza di saluti
Sequenza di interessamenti
Entrata nel merito
(Esempio)Gino (squillo del telefono)Fabio pronto?Gino fabio?Fabio sìGino sono ginoFabio ciao gino=Gino =come va?Fabio bene beneGino e:h::: senti eh volevo
sapere quand- te::l devo mandare quella
pagina:::hhhh::famosa?Fabio quando VUOI naturalmente
La conversazione telefonica: apertura
37
(Esempio)Gino (squillo del telefono)Fabio pronto?Gino eh fabio?Fabio sìGino sono gino
Fabio ciao gino=
Gino =come va?Fabio bene bene
Gino e:h::: senti eh volevo sapere quand- te::l devo mandare quella pagina:::hhhh::famosa?Fabio quando VUOI naturalmente
Chiamata/risposta- Coppia adiacente: 1° elemento è il ‘trillo’
e il 2° è il ‘ pronto’- Regola di distribuzione
- Regola di non conclusione
Identificazione- Controllo del ricevente e relativa
autoidentificazione
Saluti
Interessamenti- Mostrare che i partecipanti si
interessano l’uno all’altro
Entrare nel merito- Introduzione nell’argomento vero e proprio, caratterizzata da segnali di
esitazione (sillabe prolungate, inspirazioni)
Conversazioni telefoniche:
le aperture
38
Riepilogando...
Mosse Estratto A(informale)
Estratto B(intimo)
Estratto C (formale)
Appello ((trillo)) ((trillo)) ((trillo))
Risposta all’appello + (nel brano C) autoidentificazione e saluto di A
A pronto? A pronto: A Agorà buongiorno
Identificazione di A da parte di B + saluto (nel brano C)
B eh: fabio? A sì.
B hOh B e:h buongiorno
Identificazione di B da parte di A + saluto (nel brano A)
B sono gino. A ciao gino=
A e:h
Interessamenti B =come va?A bene bene.
Entrata nel merito B .hh senti e:h volevo sapere (...)
B allo:ra? B senta volevo sapere (...)
La conversazione telefonica
39
Apertura
Parte centrale
Chiusura
Il ruolo del SILENZIO
PRECHIUSURE(es. ‘allora’, ‘va
bene’,etc.)
a) Accettare la proposta di
prechiusura;
b) Riaprire la conversazione
Le conversazioni speciali
40
Conversazioni ordinarie
- Ambienti simmetrici(es. una conversazione tra amici per strada)- Hanno luogo in un contesto
non istituzionale- Campo d’indagine su cui ci si
è concentrati durante le prime fasi di sviluppo dell’AC
Conversazioni speciali
- Ambienti asimmetrici (es. una conversazione tra medico e paziente in uno studio)
- Hanno luogo in un contesto istituzionale
- Campo d’indagine che emerge intorno agli anni ’90
Ripercussioni sul procedere
della conversazione
Le conversazioni
speciali
41
Pertanto...
CONVERSAZIONE SIMMETRICA CONVERSAZIONE ASIMMETRICA
Uguaglianza Disparità/Dominanza
Negoziazione dei turni Gestione dei turni
Omogeneità dei turni Disuguaglianza dei turni
Svolgimento libero con possibilità di turni sovrapponibili
Istituzionalizzazione delle fasi conversazionali
42
La trasformazione dell’identità ordinaria
Identità istituzionale
Question/answer
(Conversazione medico/paziente)
Dottore Qui sulla sua scheda vedo che ha problemi di coagulazione. Cosa vuol dire ha il diabete?
Paziente ma::: non saprei, che io sappia:::NODottore prende anticoagulanti?Paziente prendo il lexotisDottore guardi, credo che lei sia affetto
da una forma iniziale di diabete [...]
Paziente ma perché mi chiede questo? non dovrà mica farmi un’incisione?
43
Il sistema di presa del turno nelle conversazioni speciali
Sistema asimmetrico rispetto alla distribuzione dei turni di parola
Turn - taking system
La figura del ‘regista’
I compiti del ‘regista’
1. Apertura e chiusura della conversazione
2. Attribuzione del turno3. Messa in atto di particolari
mosse comunicative4. Controllo tematico
conversazionale5. Ristabilizzazione dell’ordine
conversazionale
44
L’attribuzione del turno di parola a scuola
INTERAZIONE SCOLASTICA(Mehan, 1979 e McHoul, 1978)
PRT (Transition Relevance Place)o punto di rilevanza transizionale
1. Eteroselezione2. Mantenimento del proprio turno
Nomina dello studente
Segnalazione non verbale
Invito ad alzare la mano
Accettazione dell’autoselezione
45
Ristabilizzazione dell’ordine conversazionale a scuola
TECNICHE DI RIPARAZIONE
- Preventive: es. mani alzate- Attuative: es. ‘un momento!’, ‘uno
alla volta!’
Il Turn taking system
Struttura i diritti e doveri interazionali dei
partecipanti
46
Ristrutturazione delle sequenze conversazionali: dalla coppia alla tripletta
CONVERSAZIONE ORDINARIA
Anna che ore sono Denise? Denise Le due e mezzoAnna grazie Denise
D
R
CONVERSAZIONE SCOLASTICA
Maestra che ore sono Denise? Denise Le due e mezzoMaestra brava Denise
DR
V
COPPIA ADIACENTE(Domanda/Risposta)
TRIPLETTA(Domanda/Risposta/Valutazione)
STRUTTURA CONVERSAZIONE
SCOLASTICA
1. L’insegnante formula una domanda ad un alunno;2. L’alunno risponde;3. L’insegnante riprende il turno per fare una valutazione su quanto detto dall’alunno.
Conversazione ordinaria modello binario A-B, A-B
Conversazione scolastica modello ternario A-B-A, A-B-A