l’inventario territoriale delle emissioni di gas serra
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L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra
Fare i conti con l’ambientePolitiche ed accountability per il clima
Bologna, 14 marzo 2012
Michele Sansoni
Michele Sansoni - L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra – Bologna, 14 marzo 2012
Il contesto di riferimento (DPSIR)
DETERMINANTI (sorgenti)
PRESSIONI(CO2e)
STATO(ppm CO2 in ATM.)
IMPATTO
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Inventario dei gas serra?
• E’ una lista di gas serra (GHG)- emessi in un determinato territorio
(comune, provincia, regione, …)- in un certo intervallo temporale (giorno, anno, …)- dalle diverse sorgenti (riscaldamento negli edifici,
trasporti, agricoltura, …)
• DM del 20.05.91 “Criteri per l’elaborazione dei pia ni regionali per il risanamento e la tutela della qual itàdell’aria” (G.U. n. 126 del 31.5.1991)
- Un inventario delle emissioni è una serie organizzata di dati relativi alla quantità di inquinanti introdotti in atmosfera da sorgenti naturali e/o attività antropiche
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Perché un inventario locale?
• Il cambiamento climatico è un problema globale…
- … ma l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 sono associati
alle attività urbane (Patto dei Sindaci).
• Il ruolo delle Amministrazioni Locali nel monitorare i GHG e agire
per ridurli (mitigazione) è fondamentale
- 2007 obiettivi europei per riduzione dei GHG (-20% risp. 1990 entro il 2020)
- 2008 Patto dei Sindaci per città che vogliono andare oltre obiettivi europei e
identificare politiche climatiche innovative e relativi piani di azione (SEAP)
- nelle aree urbane la lotta al cambiamento climatico sarà vinta o persa (UE)
• Le Amministrazioni Locali hanno necessità di conoscer e le fonti di
emissione e le loro potenzialità di riduzione
- “for climate action planning, the baseline inventory is not the end, but a
means to the end” (Project 2°)
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A cosa servono gli inventari locali?INFORMAREpolicymakers,
stakeholders e cittadini
CONOSCERElo stato dell’ambiente, le priorità ambientali e le criticità del territorio
SUPPORTAREla pianificazione
attraverso la definizione di obiettivi e azioni
VALUTAREgli effetti di piani e politiche
locali sull’ambiente e icosti (ambientali) e benefici
di differenti strategie
MONITORAREle azioni scelte e assicurarsi che le
strategie adottate siano efficaci per raggiungere
gli obiettivi
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• Cosa significa costruire una baseline ?
• Quali sono i confini dell’inventario?
• Come classificare le emissioni ?
• Quali gas serra misurare?
• Quali coefficienti GWP applicare?
• Quali settori (e impianti) includere?
• Come quantificare le emissioni?
• Come costruire il monitoraggio ?
6
Concetti chiave
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Cosa significa costruire una baseline?
4400
4600
4800
5000
5200
5400
5600
580019
9019
9119
9219
9319
9419
9519
9619
9719
9819
9920
0020
0120
0220
0320
0420
0520
0620
0720
0820
0920
1020
1120
1220
1320
1420
1520
1620
1720
1820
1920
20
CO
2 eq
(M
il to
n)
Dati storiciScenario BAU (senza il Piano)
Target (-20%)
Scenario di Piano
Baseline (1990)
Effetto delPiano
Emissioni di GHG (EU 27)
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Cosa significa costruire una baseline?
Dati storici
Scenari
Baseline (1990)
-6,5%
Emissioni di GHG (Co2eq Mtonn, Italia)
-20%
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Quali sono i confini dell’inventario?
• Confini “geografici”- territorio amministrato dall’Ente (confini comunali)
• Confini “organizzativi”- funzioni sotto il controllo diretto dell’ente
Emissioni del territorio
Emissioni dell’Ente
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Come classificare le emissioni?
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Altre emissioni dirette
territorio
ente
relative alle attività di combustione(residenziale, trasporti, …) nel territorio/ente(es. emissioni veicolari nel territorio/emissioni della flotta dell’ente)
territorio
ente
relative alla produzione di energia elettrica e termica/frigoriferaconsumata dal territorio/ente(es.emissioni di GHG da produzione di energia elettrica consumata nelterritorio/ente)
territorio
ente
altre emissioni dirette nel territorio ente non collegate all’energia (da attività agricola, gestione rifiuti, …)(es.emissioni di GHG da allevamenti nel territorio/emissioni di GHG da discarica controllata dall’ente)
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Quali gas serra misurare?
CO2 CH4 N2Ogas F(SF6, HFC,
PFC)
Energia(Combustione,
Estrazione, Distribuzione,
Trasformazione)
Processi Industriali
(Reazioni chimiche, Perdite)
Rifiuti(Discariche, Acque
Reflue, Compostaggio, Incenerimento)
Agricoltura(Animali,
Fertilizzanti, Uso suolo)
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Emissioni di GHG per gas e settore (Italia, 2009)
• Anidride Carbonica CO2- è il gas serra più importante
(85% del totale)
• Energia- contribuisce all’83% delle
emissioni totali di GHG
- comprende industrie energetiche, usi energetici, trasporti
12
Energia 82,8%
Processi ind.6,1%
Rifiuti 3,7%
Agricoltura 7,0%
Solventi 0,4%
CO2 85,0%
F gas 1,8%
N2O 5,7%
CH4 7,6%
Fonte: EEA greenhouse gas - data viewer (http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/data-viewers/greenhouse-gases-viewer)
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Il contributo dell’energia(Italia 2009, %)
13
82,8%
27,1%
24,3%
11,8%
10,6%
5,7%
Fonte: EEA greenhouse gas - data viewer (http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/data-viewers/greenhouse-gases-viewer)
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Come sono cambiate le emissioni(Italia 1990-2009, %)
+115,3%
+65,3%
+17,2%
-34,5%
-20,5%
+70,2%
-3,1%
-1,1%
-8,9%
-15,1%
Fonte: EEA greenhouse gas - data viewer (http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/data-viewers/greenhouse-gases-viewer)
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Come sono cambiate le emissioni(Italia 2008-2009, %)
+2,7%
+2,2%
-3,6%
-15,8%
-4,1%
-3,3%
Fonte: EEA greenhouse gas - data viewer (http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/data-viewers/greenhouse-gases-viewer)
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Quali coefficienti GWP applicare?
• GWP – Potenziali di Riscaldamento Globale
- Per misurare in maniera coerente emissioni e riduzioni, i GHG devono essere
convertiti in “CO2 equivalente ” (CO2e)
- La CO2e è l’unità standard che permette di sommare quantitativi di differenti
GHG, tenendo conto dell’impatto specifico del singolo gas sull’effetto serra e ottenendo un singolo numero
- Per reporting UNFCCC e Kyoto i GWP standard sono quelli IPCC SAR (Second Assessment Report)
1t CO2 1t CO2e
1t CH4 21t CO2e
1t N2O 310t CO2e
1t SF6 23900t CO2e
1t HFC o PFC Diversi gas con diversi GWP
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Quali settori includere?
CORINAIR1 – Produzione energia e
trasformazione combustibili
2 – Combustione non industriale
3 - Combustione nell’industria
4 - Processi produttivi
5 - Estrazione e distribuzione di
combustibili
6 - Uso di solventi
7 - Trasporto su strada
8 - Altre sorgenti mobili e macchinari
9 - Trattamento e smaltimento rifiuti
10 - Agricoltura
11 - Altre sorgenti e assorbimenti
PATTO dei SINDACIEDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
•Edifici, attrezzature/impianti comunali
•Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
•Edifici residenziali
•Illuminazione pubblica comunale
•Industrie (non ETS)
TRASPORTI
•Parco auto comunale
•Trasporti pubblici
•Trasporti privati e commerciali
LAKSEMISSIONI ENTE LOCALE
•Edifici pubblici
•Parco auto
•Illuminazione pubblica
•Gestione Acque
•Gestione rifiuti
EMISSIONI TERRITORIO
•Residenziale
•Terziario
•Industria
•Trasporti
•Gestione rifiuti
•Produzione Locale di Energia
•Agricoltura
Linee Guida CARTESIO•consumi energetici di edifici ad uso residenziale
•consumi energetici di edifici ad uso commerciale
•consumi energetici di edifici ad uso industriale
•emissioni da uso del suolo (agricoltura e/o zootecnia);
•assorbimenti da uso del suolo;
•trasporti (pubblici, privati);
•gestione dello smaltimento rifiuti;
•produzione di energia elettrica e/o termica non ETS
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Quali settori includere (Patto dei Sindaci)
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Fonte: JRC – Linee Guida "COME SVILUPPARE UN PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE – PAES”
• SI: inserimento del settore nell’IBE/IME
fortemente consigliato
• SI se nel PAES : settore può essere incluso
se il PAES prevede delle misure specifiche (non obbligatorio ma fortemente consigliato
per dimostrare quantitativamente la
riduzione delle emissioni a seguito di una determinata misura)
• NO: inserimento del settore non consigliato.
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Quali settori includere (Patto dei Sindaci)
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Quali settori includere (Patto dei Sindaci)
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Quali settori includere (Patto dei Sindaci)
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Quali impianti includere? (PdS)
• P d S incentrato sulla domanda (e quindi sui consum i) di energia
• Concetto di produzione “locale” e criteri per impianti:
- l’impianto/unità non è incluso nel Sistema ETS
- l’impianto/unità ha un’energia termica d’entrata ≤ 20MWcomb nel caso di
combustibili fossili e impianti di combustione di biomassa
- o ≤ 20MWe di potenza nominale per altri impianti rinnovabili
(es. eolico o solare)
• Diagramma decisionale e tabella di identificazione
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Quali impianti includere? (PdS)
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Quali settori includere(esempio di report sintetico)
24
15%
10%
31%
24%
5%
12%3%
Residenziale Terziario IndustriaTrasporti Rifiuti AgricolturaProduzione Energia
Residenziale 1.004.310
Emissioni(tCO2e)
Settore
Terziario 669.540
Industria 2.031.343
Trasporti 1.619.189
Rifiuti 320.856
Agricoltura 827.276
Prod. Energia 224.236
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Come si quantificano le emissioni?
• Se non è possibile una quantificazione diretta delle emissioni- è necessaria una stima delle emissioni , sulla base di una relazione
tra attività della sorgente e emissione
Ei – emissionedell’inquinante “i”
(ton/anno), ovvero la quantità di inquinante “i”
(espressa in ton) generata ed emessa in atmosfera a seguito di una determina
attività
A - indicatore di attivitàparametro che descrive l’attività che genera un’emissione di
GHG. Es. unità di prodotto per il settore industriale ed agricolo (quantità prodotta /anno), combustibile utilizzato in caso di
generazione di energia (consumo di combustibile/anno)
FEi - fattore di emissione
dell’inquinante “i”(ton/unità di prodotto,
ton/unità di combustibile), ovvero la quantità di inquinante emessa in
atmosfera per ogni unità di indicatore d’attività
Ei = A x FEi
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Fattori di emissione
• Standard- in linea con principi IPCC, coprono tutte le emissioni di
CO2 da consumo di energia (emissioni dirette e indirette)- si basano sul tenore di carbonio di ciascun combustibile,
come negli inventari nazionali dei GHG (UNFCCC e protocollo di Kyoto)
- fonti rinnovabili hanno emissioni zero
• LCA (analisi ciclo di vita)- tengono in considerazione tutto il ciclo di vita della fonte
energetica, lungo la catena produttiva (estrazione, trasporto, lavorazione…) e non solo la combustione
- fonti rinnovabili hanno emissioni diverse da zero
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Fattori di emissione (Patto dei Sindaci)
Fattori di emissione (standard e LCA) per elettricità e combustibili
Fonte: How to develop a SEAP – part 2, Covenant of Mayors
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Fattori emissione elettricità (PdS)
• Rappresentano emissioni medie di CO2 legate alla produzione nazionale o europea di elettricità . Variano annualmente a causa del mix energetico utilizzato nella produzione- EU 27: 460 kg di CO2/MWhe
prodotto
- Italia : 483 kg di CO2/MWheprodotto
- Calcolo FE locale (es. stima per Emilia-Romagna: 367 kg CO2/MWhe)
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Livelli di complessità metodologica
• Le linee guida internazionali (es. IPCC) identificano 3 possibililivelli di complessità metodologica (“ tiers”)- organizzati secondo una struttura gerarchica
- il livello più alto implica maggiore precisione della metodologia e/o deifattori di emissione utilizzati
Tier 2Simile al livello 1, ma
basato su fattori diemissione specifici per la realtà considerata
Tier 1Livello più semplice (e di minor precisione),
basato su valoristandard forniti dalle
linee guida
Tier 3Approcci e modelli
complessi, ma con un alto grado diaccuratezza
PRECISIONE
SEMPLICITA’
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Come costruire il monitoraggio?
850
900
950
1000
1050
1100
1150
1200
1250
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
20
15
del PEAP
a
a
b
b
d
d
f
fg
g
GHG
t
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Fasi di preparazione di un inventario
Fonte: Le fasi di preparazione di un inventario, ANPA 2001
Pianificazione
Raccolta dati
Elaborazione e Controllo
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Pianificazione (chi ben comincia…)Analisidellerisorse
Definizioneobiettivi
Piano delle Attività
Identificazione dati necessari
BaselineConfiniInquinantiSettoriApprocci metodologiciMonitoraggio
Inventari esistentiRisorse disponibiliTecnologieTempiPersonale
Procedura raccolta dati
Identificazione delle sorgenti
Procedura di stima delle emissioni
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• Top-down- fornisce stime meno accurate
- i dati riferiti alla realtà locale non sono disponibili
- il costo per ottenerli è troppo elevato
- l'utilizzo finale dei risultati non giustifica la raccolta di informazioni dettagliate
- i tempi necessari per la raccolta dati non sono compatibili con le scadenze
• Bottom-up- fornisce stime più accurate
- richiede risorse ingenti (tempi, costi) per reperire informazioni specifiche sul territorio
Approcci Top-down e Bottom-up
BOTTOM-UP(dalla singola
emissione si sale ad un livello di aggregazione
maggiore)
TOP-DOWN(da scala spaziale più
grande si scende a livelli inferiori con disaggregazione)
Generalmente si segue un approccio misto
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Raccolta dati
Raccolta dati
Informazioni sulle fonti
Identificazione dei contatti
Indicatori di attività
Fattori di emissione
Variabili proxy per disaggregazione
Analisidellerisorse
Definizioneobiettivi
Piano delle Attività
Identificazione dati necessari
BaselineConfiniInquinantiSettoriApprocci metodologiciMonitoraggio
Inventari esistentiRisorse disponibiliTecnologieTempiPersonale
Procedura raccolta dati
Identificazione delle sorgenti
Procedura di stima delle emissioni
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Elaborazione e controllo
Gestione ed elaborazione
datiCALCOLOEMISSIONI
Validazione e Controllo
PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI
(Report e base per la successiva
fase dipianificazione)
Raccolta datiInformazioni sulle fonti
Identificazione dei contatti
Indicatori di attività
Fattori di emissione
Variabili proxy per disaggregazione
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Alcuni metodologie e strumenti di supporto per la costruzione di un inventario
• Emission tracker tool (Project 2 degree , Clinton Climate Initiative)• International Local Government GHG emission Analysis Protocol (ICLEI)• Local Government Operations Protocol For the quantification and reporting of greenhouse gas emissions
inventories (California Air Resources Board, California Climate Action Registry, ICLEI, The Climate Registry )
• The Greenhouse Gas Protocol: A Corporate Accounting and Reporting Standard (World Business Council for Sustainable Development and World Resou rces Institute )
• The Greenhouse Gas Protocol: The GHG Protocol for Project Accounting (WRI/WBCSD)• BALANCE project (Ecofys in the framework of BALANCE)• Bilan carbone (ADEME)• California Climate Action Registry Project Protocols• GRIP tool (Tyndall centre Manchester )• ECO2Region (Climate Alliance )• Local and regional CO2 emissions estimates for 2005-2006 for the UK (DEFRA)• DESGEL program energetic diagnostic and climate change emissions accountability (Barcelona
Provincial Council )• INEMAR (Inventario Emissioni Aria - Regione Lombardia e Regioni Bacino Padano )• The “CO2 Grobbilanz” and the “EMSIG” tool (Klimabündnis Österreich , Energieagentur der Regionen)• The CO2 Calculator (Danish National Environmental Research Institute, L ocal Government
Denmark and COWI )• LAKS Inventory tool (Local Accountability for Kyoto Goals Life+ project )
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Il progetto LIFE+ “LAKS”
• gen 2009 – ott 2011
• Leader: Reggio Emilia
• Padova, Girona, Bydgoszcz, Arpa ER + consulenza Iclei e Indica
• 1.304.758 euro
• Facilitare Enti Locali nella pianificazione di politiche ambientali per la riduzione GHG
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Con il contributo dello strumento finanziarioLIFE della Comunità Europea
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Gli strumenti disponibili
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Report sulle emissioni serra territoriali, calcolate con toolinventario emissioni
Descrive le azioni da intraprendere per la riduzione dei gas serra
Rendicontazionedelle azioni, per verificarne l’efficacia (accountability )
Strumenti elaboratie applicati dalle
città partner
Strumenti Strumenti elaboratielaboratie e applicatiapplicati dalle dalle
cittcittàà partnerpartner
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L’inventario emissioni LAKS
Consumi Energetici,Consumi Energetici,
Produzione Rifiuti, Produzione Rifiuti, ……
Fattori Emissione Standard Fattori Emissione Standard
(es. IPCC, ISPRA)(es. IPCC, ISPRA)
Emissioni Emissioni
serra (GHG)serra (GHG)
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Confini dell’inventario
Residenziale, Terziario, Industriale, Trasporti, Gestione rifiuti, Produzione
Locale di Energia, Agricoltura
Edifici pubblici, Parco auto, Illuminazione pubblica, Gestione
Acque, Gestione rifiuti
Emissioni del TerritorioEmissioni del Territorio(confini amministrativi)
Emissioni dellEmissioni dell’’Ente LocaleEnte Locale(confini organizzativi)
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Come si quantificano le emissioni?
Ei – emissionedell’inquinante “i”
(ton/anno), ovvero la quantità di inquinante “i” (espressa in ton)
generata ed emessa in atmosfera a seguito di una determina attività
A - indicatore di attivitàparametro che descrive l’attività che genera
un’emissione di GHG. Es. unità di prodotto per il settore industriale ed agricolo (quantità prodotta /anno),
combustibile utilizzato in caso di generazione di energia (consumo di combustibile/anno)
FEi - fattore di emissione
dell’inquinante “i”(ton/unità di prodotto,
ton/unità di combustibile), ovvero
la quantità di inquinante emessa in
atmosfera per ogni unità di indicatore
d’attività
Ei = A x FEi
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Banca dati fattori di emissione
42
Fattori di emissione per i combustibili ITALIA Revisioni: gen-11 Questa scheda è stata aggiornata con l'inserimento dei dati del 2008 ricavati dal NIR2010.1 MWh = 3600 MJ
1993 1 TJ = 277,777778 MWh 277,777778
1993 1 toe = 41,868 GJ
Fattori di emissione Fonte fattori di emissione e note
Fattore di energia nr. 1
Unità fattore di energia
Fattore di energia nr. 2
Unità fattore di energia
TUTTI I COMBUSTIBILI tCO2e/TJPeso
specifico tCO2e/MWh tCO2e/litro tCO2e/m3 tCO2e/tCOMBUSTIBILI SOLIDICarbone da vapore (sub-bituminoso) 27,0 GJ/tonnellata 7,5 MWh/tonnellata vedere di seguitoLignite 99,106 NIR 2009, Tabella 3.7 10,5 GJ/tonnellata2,90654002 MWh/tonnellata 1,037000Carbone coke 105,929 NIR 2009, Tabella 3.7 29,3 GJ/tonnellata8,13437932 MWh/tonnellata 3,102000Legno 0,13 IPCC 20 GJ/tonnellata 350 kg/m3 0,002600Biomassa solida NIR 2009, Tabella 3.7 1,124000
COMBUSTIBILI LIQUIDIPetrolio 40,3 MJ/litro 0,01119444 MWh/litro 0,99 vedere di seguitoDiesel (gasolio) 73,153 NIR 2009, Tabella 3.7 10,96 kWh/l 0,01096 MWh/litro 0,919 0,263351 0,002886 3,140723Benzina 71,145 NIR 2009, Tabella 3.7 9,61 kWh/l 0,00961 MWh/litro 0,7915 0,256122 0,002461 3,109706Kerosene 71,500 NIR 2009, Tabella 3.7 37,4 MJ/l 0,01038889 MWh/litro 0,81 0,257400 0,002674 3,301358Gas liquido (GPL) 64,936 NIR 2009, Tabella 3.7 26,50 MJ/l 0,00736111 MWh/litro 0,57465 0,233770 0,001721 2,994525Propano 54,600 Gas metano 26,50 MJ/l 0,00736111 MWh/litro 0,508 0,196560 0,001447 2,848228
0,573COMBUSTIBILI GASSOSIGas naturale 34,9 MJ/m³ 0,00969444 MWh/m3Gas naturale compresso (CNG) 55,780 IPCC 34,9 kWh/m3 0,0349 MWh/m3 0,056438 0,007008 2,723000 Valore NIR 1998Metano/biogas 54,600 IPCC 37,7 MJ/m³ 0,01047222 MWh/m3 0,002058
COMBUSTIBILI RICAVATI DA RIFIUTIRifiuti conferiti in discarica NIR 2009, pagina 194 0,723000 Inserite QUI un fattore specifico per il comune (se disponibile)Rifiuti inceneriti 112,9 NIR 2009, pagina 56 9,2 GJ/t rifiuti 250 kg/m3 0,406400 1,038680Rifiuti (frazione non biomassa) 47,877 NIR 2009, Tabella 3.7 12,8 GJ/t rifiuti 3,55555556 MWh/tonnellata 0,718000Teleriscaldamento o telecondizionamento 0,500000 Inserite QUI un fattore specifico per il comune (se disponibile)
Petrolio (fattore Ox 0,99) Anno tCO2e/TJ Fonte dei dati Fattore energia Unità tCO2e/t tCO2e/MWh tCO2e/litroPetrolio (media) 1990 76,565 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,111 0,275634 0,003142Petrolio (media) stimato 1991 76,565 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,275634 0,003142Petrolio (media) stimato 1992 76,565 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,275634 0,003142Petrolio (media) stimato 1993 76,565 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,275634 0,003142Petrolio (media) stimato 1994 76,565 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,275634 0,003142Petrolio (media) 1995 76,650 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,127 0,275940 0,003159Petrolio (media) stimato 1996 76,650 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,127 0,275940 0,003159Petrolio (media) stimato 1997 76,650 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,127 0,275940 0,003159Petrolio (media) 1998 76,741 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,139 0,276268 0,003171Petrolio (media) 1999 76,547 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,124 0,275569 0,003156Petrolio (media) 2000 75,898 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,124 0,273233 0,003156Petrolio (media) 2001 75,889 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,122 0,273200 0,003154Petrolio (media) 2002 75,942 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,125 0,273391 0,003157Petrolio (media) 2003 76,151 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,131 0,274144 0,003163Petrolio (media) 2004 76,170 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,132 0,274212 0,003164Petrolio (media) 2005 75,116 NIR 2009, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,110 0,270418 0,003141Petrolio (media) 2006 75,193 NIR 2010, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,111 0,270695 0,003142Petrolio (media) 2007 75,562 NIR 2010, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,113 0,272023 0,003144Petrolio (media) 2008 75,629 NIR 2010, Tabella A6.3 40,3 MJ/litro 3,111 0,272264 0,003142Petrolio (media) stimato 2009 75,629 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,272264 0,003142Petrolio (media) stimato 2010 75,629 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,272264 0,003142Petrolio (media) stimato 2011 75,629 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,272264 0,003142Petrolio (media) stimato 2012 75,629 stesso dell'anno precedente 40,3 MJ/litro 3,111 0,272264 0,003142
Modifiche valori annuali: vedere tabella seguente
dati attività comunali
dati del territorio
Gli anni di riferimento attualmente selezionati sono:
Fattori di conversione usati
1) I dati inseriti nelle celle rosa possono essere stime (solitamente basate sull'anno precedente) o p ossono essere aggiornati se avete a disposizione altre fon ti di dati.
2) I valori in lilla sono usati per la conversione dell'energia nelle altre schede. SE AVETE DATI PIÙ VALIDI, POTETE MODIFICARE QUESTI VALORI DA QUI per aggiornare tutt e le altre schede.
Modifiche valori annuali: vedere tabella seguente
Modifiche valori annuali: vedere tabella seguente
Michele Sansoni - L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra – Bologna, 14 marzo 2012 43
Municipio 105.924 7.888
Consumo(kWh)
38,9
Costo(EUR)
Emissioni(tCO2e)
Nome dell’edificio
Elettricità
63.554 31.777
Consumo(es. m3)
123,7
Costo(EUR)
Emissioni(tCO2e)
Combustibili(es. gas naturale)
Uffici Ambiente 16.541 2.408 6,1 9.925 4.962 19,3
Scuola elementare 50.440 6.700 18,5 30.264 15.132 58,9
Museo … … … … … …
Palestra … … … … … …
Edifici - Totale 179.205 16.996 63,5 103.743 51.871 201,9
Calcolo automatico delle emissioni
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Generazione di report sintetici (esempio)
44
15%
10%
31%
24%
5%
12%3%
Residenziale Terziario IndustriaTrasporti Rifiuti AgricolturaProduzione Energia
Residenziale 1.004.310
Emissioni(tCO2e)
Settore
Terziario 669.540
Industria 2.031.343
Trasporti 1.619.189
Rifiuti 320.856
Agricoltura 827.276
Prod. Energia 224.236
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Inventario LAKS in sintesi
Come costruire una baseline ?L’anno di baseline è scelto dall’utente (1990-2010)
Quali sono i confinidell’inventario?
Territorio (Community) e Ente Locale (Government)
Come classificare le emissioni ?Emissioni dirette, indirette elettricità/calore, altre dirette da rifiuti e agricoltura
Quali gas serra misurare? Risultati in CO2e
Quali coefficienti GWP? IPCC SAR
Quali settori includere?Usi energetici, trasporti, industrie energetiche, rifiuti, agricoltura
Come quantificare le emissioni?Sono utilizzati F.E. IPCC (NIR 2010) modificabili dall’utente
Come costruire il monitoraggio ? Ripetere l’inventario
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Inventario territoriale Piani Clima
• Versione inventario LAKS per l’Emilia-Romagna- condivisa da GdL Regione ER, Arpa, Ervet
- adattata alle esigenze degli enti coinvolti nel gruppo di lavoro regionale “Piani Clima Locali” per la costruzione di un sistema comune di rendicontazione della CO2 negli enti locali
• Contiene Emissioni del Territorio- disaggregazione emissioni inventario regionale INEMAR e
emissioni indirette da consumi elettrici con FE regionale
• Supporto per- Bilanci CO2
- Energy Management
- Piani Clima
- SEAP (Patto dei Sindaci)
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Michele Sansoni - L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra – Bologna, 14 marzo 2012
Per informazioni
• Tool LAKS è disponibile online- www.comune.re.it/laks
• Video progetto LAKS- www.youtube.com/watch
?v=D63elE8BXPY• Contatti
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Michele Sansoni - L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra – Bologna, 14 marzo 2012 48
Per concludere
• Realizzare un inventario è fattibile- Anche se all’inizio sembra impossibile…- Esistono esperienze consolidate e strumenti operativi- Collaborazione con altri enti, università, consulenti, …- Non è un’attività banale… è necessario organizzarsi!
• Costruire un processo (organizzativo) è fondamentale- Lavoro di gruppo (diversi dati, diversi settori)- Miglioramento continuo
• L’inventario è la base per realizzare un processo di pianificazione più ampio- Energy management (riduzione consumi -> riduzione emissioni ->
riduzione costi)- Piani Energetici / Piani Clima
Michele Sansoni - L’inventario territoriale delle emissioni di gas serra – Bologna, 14 marzo 2012 49
Alcuni spunti per approfondire…• ANPA (2001) Linee guida agli inventari locali di emissioni in atmosfera.
www.apat.gov.it/site/_files/LineeGuidaInventariEmissioniAtmosfera.pdf
• ARPA (2009) International review - Tools and methodologies for GHG accounting. http://www.municipio.re.it/sottositi/Laks.nsf/PESIdDoc/450302B1A306EBEBC12575E80059FE39/$file/report_arpa_international_review.pdf
• Bader and Bleischwitz (2009) Comparative analysis of local GHG inventory tools. http://www.municipio.re.it/sottositi/Laks.nsf/PESIdDoc/450302B1A306EBEBC12575E80059FE39/$file/GHG_inventories_report.pdf
• EEA (2009) EMEP/EEA air pollutant emission inventory guidebook 2009.
www.eea.europa.eu/publications/emep-eea-emission-inventory-guidebook-2009
• ICLEI (2009) International Local Government GHG Emissions Analysis Protocol. www.iclei.org/ghgprotocol
• IPCC (2006) Guidelines for national greenhouse gas inventories
www.ipcc-nggip.iges.or.jp/public/2006gl/index.html
• ISPRA (2010) National Inventory Report 2010 - Italian GHG Inventory 1990-2008. http://unfccc.int/files/national_reports/annex_i_ghg_inventories/national_inventories_submissions/application/zip/ita-2010-nir-22jul.zip
• JRC (2010) Come sviluppare un piano di azione per l’energia sostenibile – PAES
http://www.pattodeisindaci.eu/IMG/pdf/seap_guidelines_it-2.pdf
• JRC (2009) Existing methodologies and tools for the development and implementation of SEAPs. http://re.jrc.ec.europa.eu/energyefficiency/pdf/CoM/Methodologies_and_tools_for_the_development_of_SEAP.pdf
• Rete Cartesio (2010) Linee guida per la definizione e attuazione di una strategia di riduzione delle emissioni di gas serra da parte delle Pubbliche Amministrazioni. www.retecartesio.it
Grazie per lGrazie per l ’’attenzioneattenzione
Michele Sansoni Arpa Emilia-Romagna email:[email protected]
Fare i conti con l’ambientePolitiche ed accountability per il clima
Bologna, 14 marzo 2012