lista cibaria e dintorni? il menusposizione dei clienti nei ristoranti * il complesso delle portate...
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LISTA CIBARIA E DINTORNI?
IL MENU
IL MONDO DI RIFERIMENTO DEL MENU
uando si parla di menu, i più pensano al menu di un applicativo dei pc, di un
bancomat, di un programma.
Se si chiedesse a un gruppo di persone cosa significa il termine menù darebbero come
possibili definizioni quelle di una lista di un ristorante e
secondariamente quelle di un programma informatico.
Perché?
Successivamente dotti linguisti si chiederebbero dove si
pone l’accento, come se la fonesi, diventasse un elemen-
to di primissimo piano rispetto alla definizione. Perché?
Parallelamente si interroga sulla presenza o meno
dell’accento sulla u. È richiesto o è da omettere? Prose-
guendo con il dialogo, queste persone, sosterebbero che
il menù è nato in Francia. È vero o meno questa afferma-
zione?
Il termine menu indica una scelta tra possibili e-
lementi, normalmente dai più, è conosciuto asso-
ciandolo al mondo della ristorazione (esperienze
personali, linguaggio tecnico, programmi televi-
sivi di cucina).
Q
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La parola menù, appartiene al patrimonio linguistico di ciascuno di noi. In infor-
matica, con l’avvento del sistema windows1, e nei applicativi di office, sono pre-
senti una serie di icone e menu a finestrella che permettono la scelta tra possibili
proposte. Esempio vai nel menu file e salva con nome.
I programmatori hanno mutuato tale termine dal mondo della ristorazione ma non è
l’unico caso.2
Il primo arcano sembrerebbe trovare risposta. Il motivo per il quale si associa alla
ristorazione è perché è intimamente legato a questa. Da circa un ventennio tale
termine è stato mutuato anche dall’informatica.
Il secondo quesito da dare soluzione è legato alla pronuncia, quindi alla fonesi,
menu è un termine francese, se pronunciato in lingua, necessità della ù accentata,
mentre per altre lingue si omette l’accento.
1Alla fine della seconda metà del Novecento.
2Esempio il termine ricetta, usato dall’Università di Torvergata, per spiegare il funzionamento di un programma. O
di altre branche del sapere come la farmacologia e la medicina.
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Circa le origini del menù, dai più è associata all’origine della parola, ovvero termi-
ne francese quindi “strumento” nato in Francia, ma cosi
non è .
Il menu nasce in Italia, con un altro nome lista cibaria, i
francesi, cambiarono nome e ne amplificarono l’utilità.
La popolazione italiana, è solita, mutuare termini da al-
tre culture, non utilizzando i propri, così ben presto, il termine lista cibaria cedette
il posto a quello di Menù.
Questi primi paragrafi permettono di capire la complessità del mondo di riferi-
mento, si rende necessaria dare una definizione or-
ganica al termine menù.
Secondo il Devoto-Oli, “Vocabolario della Lingua
Italiana”3 offre la seguente definizione al termine
menu: “1. lista delle vivande e dei vini messi a di-
sposizione dei clienti nei ristoranti * il complesso
delle portate servite in un pranzo, è stato servito un
scelto menu 2. In informatica, elenco visualizzato delle opzioni contenute in un
programma, che l’operatore può selezionare di volta in volta per mezzo del mouse
o di una particolare combinazione di tasti.”.A fronte di questa definizione seman-
tica del termine, vi sono specifiche definizioni tecniche:
Elenco. Inteso come cronologia delle pietanze e delle bevande servite ai
commensali. Normalmente è dato da un menu fisso. I commensali non ope-
rano alcuna scelta nelle pietanze, qualcuno (il committente) ha già operato
tale funzione. Esempio il menu di nozze.
Lista cibaria di proposte di pietanze entro le quali il commensale è tenuto a
scegliere. Vi può essere la lista tradizionale, dei dolci, dell’acqua, del vino.
3Giacomo Devoto – Gian Carlo Oli, Il Devoto Oli, Vocabolario della lingua Italiana, 2007, Monnier
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Scelta operata dal cliente grazie alla discriminazione della lista, dando origi-
ne a un proprio menu, che a sua volta mediante la comanda crea la Suite
(termine usato nei ristoranti altolocati).
Cartoncino, nel quale è scritto il programma del pasto.
DALLA LETTURA, QUALI INFORMAZIONI RIESCE A RICAVA-
RE UN CLIENTE?
Il menu – come si vedrà in seguito – rap-
presenta uno strumento di comunicazione
e di vendita di primissimo ordine.
È bene paragonare un menu a un biglietto
da visita o un più moderno space in un
social network4, che informazioni si rie-
scono a raccogliere? Da una prima lettura
più o meno dettagliata:
Presentazione, informazioni sulla
persona esempio titoli, numeri di
telefono, indirizzo, data di nascita,
hobby, nella ristorazione rappre-
senta la presentazione del locale.
Cultura. In entrambi i casi si riescono a ricavare informazioni sulla cultura
ad esempio il presentarsi con nome e cognome e non viceversa o nel mondo
della ristorazione il riferimento a una cultura enogastronomica.
Intelligenza.
4Lo space in un social network è un spazio gratuito, nel quale sono inserite delle informazioni sull’utente, rappre-
senta una sorta di biglietto da visita elettronico. Si pensi alla diffusione che ha avuto in questi ultimi tempi Facebo-
ok.
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Gusto estetico - fantasia. La disposizione del testo, delle immagini, della
scelta del carattere, del tipo di carta, permettono di farsi una idea del gusto
estetico di chi lo ha redatto.
Rispetto di regole elementari. Ad esempio regole di lessico o grammatica e
inoltre per quanto riguarda il mondo della ristorazione nella costruzione del
menu dal punto di vista del gusto.
Da questi elementi, si traggono una serie di informazioni sulla: fantasia, intelligen-
za, cultura, stile, eleganza di chi scrive permettendo al cliente di crearsi un primo
importante giudizio (elemento essenziale nel marketing- si veda oltre).
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ORIGINI DEL MENU
a lista cibaria è all’origine del termine menù, i due termini sono sostanzial-
mente sinonimi. La lista cibaria, inizialmente non era utilizzata dal cliente
ma dagli operatori di cucina per due motivi:
Memoria storica: delle pietanze proposte ai signori, al fine di variare le of-
ferte gastronomiche,
Funzione di controllo: da parte dell’amministratore del palazzo sui costi e
sulle materie prime utilizzate, si può capire quindi che la lista cibaria, oggi-
giorno non assolve solo funzioni di vendita ma anche di organizzazione del-
la vita aziendale.
La lista cibaria, in origine, fin dal quindicesimo secolo, svolgeva una funzione or-
ganizzativa, di verifica e controllo della cucina, questa era affissa al muro e utiliz-
zata dal cuoco per:
segnare le quantità di cibo da preparare e cucinare,
per segnare le spese sostenute per l’acquisto delle materie prime. Lo chef
non raramente svolgeva anche le funzioni di economo se non era presente la
figura del Maestro da Tavola.
Solo in un secondo momento, secondo alcuni in Francia e secondo altri preceden-
temente in Italia, venne utilizzato il menu a uso e consumo per i commensali. Per
questi ultimi la lista cibaria rappresenta:
strumento di scelta per il cliente quindi vendita per il ristoratore,
comunicazione, è l’unico modo che la cucina può comunicare con il cliente e
viceversa.
elemento di ricordo, molti commensali, prendono un menù legato a un mo-
mento o fatto della loro vita.
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