liuto

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Liuto Con il termine liuto si intende, secondo la classificazione Hornbostel-Sachs, la particolare famiglia di strumenti cordofoni composti da un manico sul quale l'esecutore preme con le dita le corde nelle posizioni opportune, e da una cassa armonica. In un'accezione ristretta il vocabolo indica lo strumento a corde europeo, liuto barocco o rinascimentale. Tale famiglia di strumenti trova larga diffusione in tutto il mondo. 1 Etimologia Il liuto, o laùto, strumento principe del Rinascimento, fu portato in Europa in epoca medievale dagli Arabi [1] , che esportarono anche il termine: al 'ud (العود), divenuto liu- to (Italia), laúd (Spagna), luth (Francia), lute (Inghilter- ra), Laute (Germania) ecc. L'articolo al si agglutinò al sostantivo 'ud, come nel portoghese alaúde, mutando se- condo le varianti linguistiche locali. In epoca rinascimen- tale non era ancora chiara l'etimologia della parola, tan- to che Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei e tra i più brillanti e attivi frequentatori della Camerata de' Bar- di, credeva che l'origine del termine fosse da ricercare nella completezza dello strumento, che essendo di gran- de estensione poteva intavolare l'intera gamma delle hu- manae voces, comprendente sette esacordi (tre duri, due naturali e due molli, ma sempre formati dalle sei sillabe da UT a LA o viceversa), secondo la complessa teoria esacordale di origine medievale (solmisazione): 2 Classificazione Un'altra classificazione diffusa è quella di denominare i liuti in base alla lunghezza del manico. Si parla quindi di liuto a manico corto, per esempio il pipa cinese, o a manico lungo, quali lo shamisen giapponese. 3 Accordatura del liuto L'evoluzione del liuto portò alla costruzione di strumenti di diapason variabile, e con diverse accordature dovute anche al variare del numero di corde o di ordini di corde che possono variare dai quattro ai dodice. Generalmente, il liuto rinascimentale a 6 ordini utilizzava l'accordatura della viola da gamba tenore, con intervalli di quarta tra le corde, fatta eccezione per l'intervallo tra il terzo e il quarto ordine, che è di terza maggiore. I liuti con più di 6 ordini di corde normalmente sono com- posti con l'aggiunta di ordini di corde più gravi, utiliz- zati a vuoto; in questo caso i primi sei ordini sono ac- cordati normalmente, mentre le corde gravi possono es- sere accordate secondo i pezzi da eseguire (secondo la prassi esecutiva barocca raggruppati in suites della stessa tonalità). Durante il XVII secolo vengono introdotte diverse varia- zioni di accordatura; in Francia si impone verso la fine del secolo l'accordatura in “re minore”, con ordini gravi modificati a seconda della tonalità dei brani da eseguire. 4 Storia del liuto Un liutaio nel suo laboratorio Strumento musicale a corde pizzicate, con cassa armoni- ca piriforme; di origine orientale, fu importato in Europa durante il Medioevo e raggiunse la massima diffusione nel XVI secolo. Il guscio del liuto, forse in origine rica- vato da un unico blocco di legno, fu in seguito sempre co- struito con doghe di legno. Il manico, è complanare alla 1

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Liuto

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Page 1: Liuto

Liuto

Con il termine liuto si intende, secondo la classificazioneHornbostel-Sachs, la particolare famiglia di strumenticordofoni composti da un manico sul quale l'esecutorepreme con le dita le corde nelle posizioni opportune, e dauna cassa armonica. In un'accezione ristretta il vocaboloindica lo strumento a corde europeo, liuto barocco orinascimentale. Tale famiglia di strumenti trova largadiffusione in tutto il mondo.

1 Etimologia

Il liuto, o laùto, strumento principe del Rinascimento, fuportato in Europa in epoca medievale dagli Arabi[1], cheesportarono anche il termine: al 'ud ,(العود) divenuto liu-to (Italia), laúd (Spagna), luth (Francia), lute (Inghilter-ra), Laute (Germania) ecc. L'articolo al si agglutinò alsostantivo 'ud, come nel portoghese alaúde, mutando se-condo le varianti linguistiche locali. In epoca rinascimen-tale non era ancora chiara l'etimologia della parola, tan-to che Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei e tra ipiù brillanti e attivi frequentatori della Camerata de' Bar-di, credeva che l'origine del termine fosse da ricercarenella completezza dello strumento, che essendo di gran-de estensione poteva intavolare l'intera gamma delle hu-manae voces, comprendente sette esacordi (tre duri, duenaturali e due molli, ma sempre formati dalle sei sillabeda UT a LA o viceversa), secondo la complessa teoriaesacordale di origine medievale (solmisazione):

2 Classificazione

Un'altra classificazione diffusa è quella di denominare iliuti in base alla lunghezza del manico. Si parla quindidi liuto a manico corto, per esempio il pipa cinese, o amanico lungo, quali lo shamisen giapponese.

3 Accordatura del liuto

L'evoluzione del liuto portò alla costruzione di strumentidi diapason variabile, e con diverse accordature dovuteanche al variare del numero di corde o di ordini di cordeche possono variare dai quattro ai dodice.Generalmente, il liuto rinascimentale a 6 ordini utilizzaval'accordatura della viola da gamba tenore, con intervalli

di quarta tra le corde, fatta eccezione per l'intervallo trail terzo e il quarto ordine, che è di terza maggiore.I liuti con più di 6 ordini di corde normalmente sono com-posti con l'aggiunta di ordini di corde più gravi, utiliz-zati a vuoto; in questo caso i primi sei ordini sono ac-cordati normalmente, mentre le corde gravi possono es-sere accordate secondo i pezzi da eseguire (secondo laprassi esecutiva barocca raggruppati in suites della stessatonalità).Durante il XVII secolo vengono introdotte diverse varia-zioni di accordatura; in Francia si impone verso la finedel secolo l'accordatura in “re minore”, con ordini gravimodificati a seconda della tonalità dei brani da eseguire.

4 Storia del liuto

Un liutaio nel suo laboratorio

Strumento musicale a corde pizzicate, con cassa armoni-ca piriforme; di origine orientale, fu importato in Europadurante il Medioevo e raggiunse la massima diffusionenel XVI secolo. Il guscio del liuto, forse in origine rica-vato da un unico blocco di legno, fu in seguito sempre co-struito con doghe di legno. Il manico, è complanare alla

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2 4 STORIA DEL LIUTO

Prima pagina dell'Intabolatura de lauto libro primo (1507) diFrancesco Spinacino

tavola armonica: a esso è fissato, ortogonalmente, il ca-vigliere a spatola che è reclinato. Una serie di legacci diminugia divide il manico in otto o nove parti, dette tasti.Gli ordini di corde del liuto rinascimentale sono gene-ralmente sei, tutte doppi, a eccezione di quella più acuta(cantino). L'accordatura varia secondo il tempo e il luogo,ma rispetta in genere questa successione: due quarte, unaterza maggiore, due quarte. Lo strumento era suonato conun plettro o anche, per ottenere maggiore morbidezza efluidità d'esecuzione, con le dita nude. La musica per liutoera scritta con un particolare sistema detto intavolatura.Nel XVII secolo il numero delle corde basse aumentò; illiuto giunse così ad avere sino a undici corde. Si ebberoallora vere e proprie famiglie di liuti, variamente accor-dati; a causa dell'aumentato numero delle corde basse ilmanico dello strumento fu allungato e vi si aggiunse unsecondo cavigliere superiore, cui erano fissate le cordegravi, suonate a vuoto. Questi strumenti presero il nomedi arciliuto, liuto attiorbato, e tiorba.Il repertorio della musica per liuto a noi pervenuta siestende dal 1507 (anno nel quale comparvero, a Veneziale prime intavolature dell'editore Ottaviano Petrucci) si-no al 1770 circa. Il liuto occupò un posto di considerevo-le rilievo nella vita musicale, specie nel XVI sec., quandoebbe la stessa diffusione e la stessa versatilità d'impiegoraggiunte nell'Ottocento dal pianoforte. Le fonti cinque-centesche comprendono sia composizioni originali per lostrumento (danze, quali pavane, gagliarde, passamezzi,saltarelli; ricercari, fantasie, variazioni; preludi di caratte-re improvvisatorio), sia molte trascrizioni di brani vocali,profani e sacri.I più eminenti compositori di musica per liuto furono:

• in Italia: Vincenzo Capirola, Giovanni AmbrogioDalza, Francesco Spinacino, Andrea Falconieri,Giovanni Battista Dalla Gostena, Simone Molina-ro, Francesco da Milano, Pietro Paolo Borrono,Giacomo Gorzanis, Vincenzo Galilei, Fabrizio Ca-roso, Giovanni Antonio Terzi, Johann HieronymusKapsberger;

• in Spagna: Luis de Milán, Luys de Narváez,Enríquez de Valderrábano, Miguel de Fuenllana;

• in Francia: Pierre Attaingnant (editore), Adrien LeRoy, Guillaume Morlaye, Alberto da Ripa, AntoineFrancisque, Jean-Baptiste Bésard, Robert Ballard,Robert de Visée;

• in Germania: Arnolt Schlick, Hans Judenkünig,Hans, Melchior e Konrad Neusidler, MatthaüsWaisselius e Simon Gintzler;

• in Inghilterra, dove particolarmente sviluppata fu lacomposizione per canto e liuto: John e Robert Do-wland, Thomas Morley, Thomas Campion, DanielBatchelor.

Nel XVII secolo la musica per liuto fu coltivata parti-colarmente in Francia e in Germania, mentre in Spagnae in Italia lo strumento cominciò a declinare, di fron-te all'affermarsi della chitarra e del violino. Il reperto-rio comprende in questo periodo principalmente prelu-di e danze (allemande, correnti, sarabande, gighe, ecc.)composte prima separatamente e in seguito riunite in sui-tes. Le personalità di maggior rilievo sono Denys Gaul-tier in Francia, Esaias Reusner in Germania. In questopaese il liuto ebbe cultori anche nel XVIII sec.: tra essiemerge Sylvius Leopold Weiss; J. S. Bach scrisse quattrosuites, due preludi e due fughe per liuto; Haydn alcuneCassazioni.Si ha prova dell'esistenza di strumenti musicali del generedei liuti sin dall'antico Egitto. Il liuto, come lo si conosceoggi (cassa armonica convessa a forma di pera costruitacon doghe incollate) appare presumibilmente intorno alVI secolo in Asia Minore. Anzi è proprio il nome a tra-dirne l'origine: il termine “liuto” deriva infatti, attraver-so varie forme (“lauto”, “leuto”...) dall'arabo al oud (i.e.“legno”). Gianfranco Lotti suggerisce che questo termi-ne fosse derogativo perché ogni musica instrumentale fuvietata nei primi secoli dell'Islam.Inoltre la necessità di disporre, negli ensembledi liuto, di strumenti a cui affidare le parti gravidell'accompagnamento, portò allo sviluppo dell'arciliuto,di dimensioni più grandi e con un numero di cordemaggiore.Come per molti strumenti musicali, il liuto cadde in disu-so dapprima in Spagna, sostituito dalla vihuela, e poi nelresto del continente (sec. XVIII).

4.1 Alcuni liutisti contemporanei

• Federico Marincola

• Eduardo Egüez

• Ugo Nastrucci

• Rosario Conte

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3

• Franco Pavan

• Davide Rebuffa

• Massimo Lonardi

• Paolo Cherici

• Andrea Damiani

• Anthony Bailes

• Chirtopher Wilson

• Paul O'Dette

• NIgel North

• Hopkinson Smith

• Simone Sorini

• Jakob Lindberg

• Sandro Volta

• Rolf Lislevand

• Robert Barto

• Paul Beier

• Eugene Ferre

• Terrell Stone

• Mario D'Agosto

• Marco Pesci

• Michele Carreca

• Sigrun Richter

• Luca Tarantino

• Gianluca Lastraioli

• Massimo Marchese

5 La fortuna musicale del liuto

Il liuto ebbe grande popolarità; strumento maneggevolee dal timbro dolce, era adatto sia per eseguire composi-zioni polifoniche, semplici o complesse, che per accom-pagnare il canto o la danza. Nonostante l'intensità sonorapiuttosto modesta, lo strumento si prestava alle occasionimusicali più svariate, adattandosi alle raffinate esecuzioniche si tenevano presso le corti nobiliari come alle giocoserappresentazioni da strada.La musica per liuto era scritta su intavolatura, un tipodi notazione che si serviva di cifre o lettere dell'alfabetoper indicare la posizione da tastare sulla corda, e quindi

Frans Hals, Giovane suonatore di liuto girato a destra (1625),Museo del Louvre, Parigi

Jan Steen, Autoritratto come suonatore di liuto

l'altezza del suono. I valori ritmici erano invece espres-si dalle figure di valore, poste in corrispondenza dellelettere/numeri.Le prime composizioni per liuto apparvero in Italia, agliinizi del Cinquecento ad opera di Francesco Spinacino,Joan Ambrosio Dalza e di Franciscus Bossinensis e so-prattutto Francesco da Milano. Si tratta per lo più di tra-scrizioni di opere polifoniche vocali, ma anche danze in

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4 5 LA FORTUNA MUSICALE DEL LIUTO

suites, frottole per una sola voce solita e ricercari. Sem-pre in quel periodo vanno ricordati Alberto da Ripa, o daMantova (noto in Francia come Albert de Rippe), PietroPaolo Borrono, Giovanni Maria da Crema, Giulio CesareBarbetta, Vincenzo Galilei, Giacomo Gorzanis.Il 600 in Italia vede il declino della popolarità del liu-to, che vanta comunque una produzione di alta qualità daparte di diversi autori tra cui Giovanni Girolamo Kap-sberger. In Francia, la cosiddetta età d'oro del liuto coprei primi 30 anni del Seicento, quando in Italia e Spagnala popolarità del liuto era stata eclissata dall'avvento de-gli strumenti a tastiera come il clavicembalo o da stru-menti a corda più semplici come la chitarra barocca. Iprincipali autori di questo periodo in Francia sono DenisGaultier, Ennemond Gaultier, René Mesangeau, JacquesGallot, Charles Mouton, Robert de Visée. In Inghilterrail liuto acquista una grande popolarità e vede la compo-sizione di musiche di alto livello ad opera di John Do-wland. La stessa popolarità il liuto la godette anche inGermania dove si ebbe la produzione di una vasta lette-ratura anche dopo che lo strumento era caduto in disusonel resto dell'Europa con la produzione di Bernhard Jo-hachim Hagen, Rudolf Straube, David Kellner e soprat-tutto Adam Falckenhagen e Sylvius Leopold Weiss, e checolse l'interesse di Johann Sebastian Bach che composedue suites, trascrisse altre composizioni e nella Passionesecondo Giovanni inserì un arioso e un'aria per tenoreaccompagnati da archi e liuto.

5.1 Elenco di alcune composizioni perLiuto Rinascimentale

5.1.1 Italia

• Ricercar 1, Vincenzo Capirola (1474-?) The Capi-rola Lute Book 1517; Newberry Library Chicago

• Ricercare dal I al X, Francesco Spinacino (ca.1470– ca.1507), Intavolatura per Liuto Libro 1. Venezia(Petrucci) 1507.

• Fantasia, Francesco da Milano (1497-ca.1543),Intavolatura di Liuto, Venezia (Marcolini) 1536

• Fantasia X, Simone Molinaro (1565-ca.1615),Intavolatura di Liuto, Venezia (Amadino) 1599

• Saltarello – Ballo detto il Conte Orlando – Saltarel-lo, Simone Molinaro (1565-ca.1615), Intavolaturadi Liuto, Venezia (Amadino) 1599

• Moresca detta le Canarie , Giulio Cesare Barbe-ta (1540-ca.1603), Intavolatura di Liuto, Venezia(Gardano) 1585

• Lo spagnoletto – Il bianco fiore, Cesare Negri (1535-?), Le gratie d'amore, Milano (Pontio Erben ePiccaglia) 1601

• Aria del Gran Duca – La Cesarina – La Mutia –La ne mente per la gola – Gagliarda Manfredina– Ballo del Serenissimo Duca di Parma – Coren-ta, Santino Garsi da Parma (22 febbraio 1542 –17 gennaio 1604) Fonte: Deutsche Staatsbibliothek,Berlino Ms. 40032-40153

5.1.2 Inghilterra

John Dowland (1562-1626)

• The King of Denmark’s Galliard , Fonte: RobertDowland, Varietie of Lute Lessons, Londra 1610

• Lachrimae Antiquae Pavan

• Fantasia, Fonte: Robert Dowland, Varietie of LuteLessons, Londra 1610

• My Lady Hunsdon’s Puffe, Fonte: Robert Dowland,Varietie of Lute Lessons, Londra 1610

• Melancholy Galliard

• Mrs. Winter’s Jump

• Semper Dowland semper dolens

• The Earl of Essex Galliard, Fonte: Robert Dowland,Varietie of Lute Lessons, Londra 1610

• Forlorne Hope Fancy,

Francis Cutting (ca.1600)

• Almain

• Greensleeves

• Walsingham

• The Squirrel’s Toy

Thomas Morley (1557-1634)

• Pavan

5.1.3 Francia

Pierre Attaingnant (ca.1494-1552)

• Tant que vivray (Chanson), Fonte: Tres breve etfamilier introduction, Parigi 1529

• Basse dance “Sansserre”, Fonte: Dis-huit bassesdances, Parigi 1529

• Branle gay “C'est mon amy”, Fonte: Dis-huit bassesdances, Parigi 1529

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5

• Basse dance “LaMagdalena”, Fonte: Dis-huit bassesdances, Parigi 1529

• Destre amoureux (Chanson), Fonte: Tres breve etfamilier introduction, Parigi 1529

• Haulberroys, Fonte: Dis-huit basses dances, Parigi1529

Adrien Le Roy (ca.1520-1598)

• Passemeze, Fonte: A brief and easye InstructionLondra 1568

Robert Ballard (ca.1575-1650)

• Entèe de Luth I-II-III, Fonte: Premier Livre de Luth,Parigi 1611

• Courante, Fonte: Premier Livre de Luth, Parigi 1611• Branles de village, Fonte: Diverses Pieces mises surle luth, Parigi 1614

Jean-Baptiste Besard (ca.1567-ca.1625)

• Branle, fonte: Thesaurus harmonicus, Colonia 1603• Gagliarda, fonte: Thesaurus harmonicus, Colonia1603

• Branle gay, fonte: Thesaurus harmonicus, Colonia1603

• Gagliarda vulgo dolorata, fonte: Thesaurus harmo-nicus, Colonia 1603

5.1.4 Germania

Hans Neusidler (1508-1563)

• Der juden Tantz, Ein new kunstlich Lauten-buchNorimberga 1544

• Welscher tantz Wascha mesa, Ein new kunstlichLauten-buch Norimberga 1544

Langravio Maurizio d'Assia (1572-1632)

• Pavane, fonte: Robert Dowland, Varietie of LuteLessons, Londra 1610

Matthaus Waissed (1540-1602)

• Fantasia, fonte: Lautenbuch, Francoforte 1592• Deudtscher Tanz, fonte: Lautenbuch, Francoforte1592

Sebastian Ochsenkhun (1521-1574)

• Innsbruck, ich mub dich lassen, fonte: Tabulaturbuchauff die Lauten, Heidelberg 1558

5.1.5 Belgio e Olanda

Emanuel Adriaenssen (1550-1604)

• Fantasia, fonte: Novum Pratum Musicum, Anversa1592

• Courante, Fonte: Novum PratumMusicum, Anversa1584

• Branle simple de poictou, fonte: Pratum Musicum IIAnversa 1584

• Branle Englese, fonte: Pratum Musicum, Anversa1584

Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621)

• Psalm 5, fonte: Ms. Leiden, Bibl. Thysiana(ca.1620)

• Psalm 23, fonte: Ms. Leiden, Bibl. Thysiana(ca.1620)

Nicolas Vallet (ca.1583-1642)

• Prelude, fonte: Secretum Musarum, Amsterdam1615

• Galliarde, fonte: Secretum Musarum, Amsterdam1615

• Slaep, soete, slaep, fonte: Secretum Musarum,Amsterdam 1615

6 Discografia

• Musik fur Laute (Musica per liuto del Rinascimentoin Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania,Polonia, Paesi Bassi) Liuto: Konrad Ragossnig – 4cd Archiv Produktion 1974 - 1976

• John Dowland – Robert Jones, Liuto: AnthonyRooley, Soprano: Emma Kirkby Virgin 1991

• John Dowland Musica per liuto Vol.1 e 2 Liuto:Nigel North Naxos

• JohnDowland Song from the Labyrinth, Voce: Sting,Liuto Edin Karamazov – Deutsche Grammophon2006

• Simone Molinaro – Fantasie, Canzoni e Balli, PaulO'Dette: liuto Harmonia Mundi 2001

• Francesco Spinacino – Intabolatura de leuto, libri I eII, Massimo Marchese: liuto Tactus 2006

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6 10 ALTRI PROGETTI

7 Note[1] Il liuto si diffuse inizialmente attraverso i territori europei

conquistati dagli Arabi: Sicilia e gran parte della Spagna.

8 Bibliografia

• Ian Harwood, A Brief History of the Lute, Rich-mond, Surrey: Lute Society. Lute Society bookletNo.1, 1975.

• Ernst Pohhlman, Laute, Theorbe, Chitarrone: DieInstrumente, ihre Musik und Literatur von 1500bi zur Gegenwart. Bremen: Deutsche Musikpflege.Ristampe dal 1972 al 1985 (5 edizioni), 1971.

• Diana Poulton, The Early History of the Lute, JLSA,XX/XXI, pp. 1–21, 1987.

• Andreas Schlegel, Die Laute in Europa. A Historyto delight. The Lute Corner, Menziken, 2007.

• Andreas Schlegel, Joachim Ludtke, Die Laute inEuropa 2. The Lute Corner, Menziken, 2011.

• Alton Douglas & Smith, History of the Lute fromAntiquity to the Renaissance. Lute Society ofAmerica, 1995.

• Matthew Spring, The Lute in England and Scotlandafter the Golden Age, 1620-1750. Ph.D., Musico-logy, Magdalen College, Oxford University Press,1987.

2001

• The Lute in Britain: A History of the Instrumentand its Music Oxford: Oxford Early Music Series,Oxford University Press.

• Robert Lundberg, “Sixteenth and Seventeenth Cen-tury Lute-Making,” Journal of the Lute Society ofAmerica VII, pp. 31–50, 33'22, 1974.

• Robert Lundberg, Historical Lute Construction.Guild of American Luthiers, Tacoma, Washington,2001.

• Davide Rebuffa, Il Liuto, L'Epos, Palermo, 2012.

• Stefano Pio, " Viol and Lute Makers of Venice 1490- 1630 / Liuteria veneziana 1490 - 1630 ". Ed.Venice research ISBN 978-88-907252-0-3, 2012

• Stefano Pio, " Violin and Lute Makers of Venice1640−1760 / Liuteria veneziana 1640 - 1760 ". Ed.Venice research ISBN 978-88-907252-2-7, 2004

• Luigi Sisto, I liutai tedeschi a Napoli tra Cinque eSeicento. Storia di una migrazione in senso contra-rio [presentazione di Renato Meucci], Roma, Istitu-to Italiano per la Storia della Musica, 2010 [ISBN978-88-95349-08-4]

9 Voci correlate• Lautenwerk

• Liutaio

• Preludio non misurato

10 Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni sul liuto

• Wikizionario contiene il lemma di dizionario«liuto»

• Wikimedia Commons contiene immagini oaltri file sul liuto

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7

11 Fonti per testo e immagini; autori; licenze

11.1 Testo• Liuto Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Liuto?oldid=74625673 Contributori: Frieda, Hashar, Suisui, Romanm, Gac, Ary29, Patty, Via-mes, M7, Massimop, Baruneju, Alfiobot, Kakolukia, Franztanz, Luki-Bot, Pil56, Klemen Kocjancic, Carloferrari, YurikBot, OrbiliusMa-gister, Nick1915, Stemby, Bouncey2k, Torredibabele, Moongateclimber, SunBot, Senpai, Elwood, KocjoBot~itwiki, Nickanc, Schultz,F.chiodo, Thijs!bot, Osk, Dardorosso, Alfreddo, Riccardobot, Aldo80, Dromofonte, JAnDbot, MalafayaBot, Angelorenzi, CavalloRazzo,CommonsDelinker, Donquijote, MelancholieBot, Aotake, RolloBot, RiccardoP1983, GuidoMagnano, Supernino, Rikwiki, Luca Z.za, Vol-kovBot, JackintheBot, Anoixe, BetaBot, Mats 90, SanniBot, SieBot, Marcopesci, Phantomas, Pracchia-78, Roberto Mura, .avgas, Tener,AnjaManix, Lucaliuto, No2, Ottoso, FixBot, Eustace Bagge, LisiniLisini, AssassinsCreed, Fabionoir, Guidomac, Naclnto81, Luckas-bot,Tino, Laudista, FrescoBot, MapiVanPelt, Massimomarchese, Lele giannoni, Frassionsistematiche, AttoBot, Sileno 88, Diecan, Win Butler,Xqbot, Euphydryas, RibotBOT, L736E, Patafisik, TobeBot, Mathiaroselius, Schroeder76, Horcrux92, TheDarkSide~itwiki, Lorenzo Tad-dei, Tenebroso, ZéroBot, Taueres, Antonella Nigro, Eippol, Theridel, Franciesse, AvicBot, Vagobot, Atarubot, Antfrmg, Aplasia, Botcrux,AlessioBot, Addbot, Gvolta, Euparkeria, Michele Lazzari e Anonimo: 96

11.2 Immagini• File:Accord_8_choeurs_renaissance.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/70/Accord_8_choeurs_renaissance.png Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: Créé par P-e dans lilypond Artista originale: P-e di Wikipedia in francese

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11.3 Licenza dell'opera• Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0