lo sport per crescere sani · sempre più spesso i genitori chiedono consigli su integratori per i...
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Lo sport per crescere sani
Torino 14 – novembre – 2015
Giovanni Giaretto
Pediatra – Medico dello Sport
Istituto di Medicina dello Sport FMSI - Torino
Sport tra vecchio e nuovo: un fenomeno di costume
Un tempo palestra di talenti - ora in parallelo, ma sempre di più - lo sport rappresenta un modello per tutti, soprattutto per i giovani, di promozione della salute, non più intesa come assenza di malattia, ma come benessere globale, fisico, psichico e sociale dell’individuo.
Lo sport è una medicina favolosa che riesce perfino a trasformare gli impulsi negativi degli uomini in buoni propositi.
•Giovanni Paolo II
I benefici dell’attività fisica:
•Migliora l’efficienza cardiaca,la funzionalità respiratoria e riduce la pressione arteriosa
•Migliora la tonicità delle masse muscolari,la postura e l’elasticità articolare
•Migliora la mineralizzazione ossea
•Migliora il controllo diencefalico dell’appetito, contribuisce al controllo del peso corporeo e previene la precoce formazione dei depositi di grasso
Tutte le Società Scientifiche,non solo Pediatriche, riconoscono oggi l’attività fisico-motoria come strumento primario di prevenzione e di cura per il raggiungimento di uno stato psico-fisico ottimale.
L’ attività fisica: prescriviamola come un farmaco!
Non basta una corretta alimentazione per una crescita armonica ed una buona forma fisica perché … la vita è movimento,il movimento è salute ed è insito nella natura umana.
Pigri non si nasce •Molti bambini definiti “pigri” lo diventano perché, fin dai primi anni, la loro potenziale attitudine al movimento ha avuto ben poche occasioni di estrinsecarsi o è stata in qualche modo mortificata o repressa
•Educhiamoli ad uno stile di vita attivo sin dai primi anni,insegnando ai ragazzi il piacere di mantenersi in forma attraverso il movimento!
Vincere le resistenze all’esercizio fisico e allo sport
•I genitori non hanno tempo
•Gli impegni scolastici sono gravosi
•Gli impianti sportivi sono distanti
•Lo sport è dannoso per i più piccoli
•È troppo impegnativo per un bambino
•Il bambino sta bene davanti alla TV
È necessario potenziare l’attività fisica del bambino,
1. educandolo al movimento come stile di vita ed avere cura di aumentare l’attività fisica “non programmata” della vita quotidiana: salire le scale, camminare a piedi, giocare all’aria aperta …
2. incoraggiandolo in seguito a scegliere lo sport che più gli piace perché divertente, gratificante ed adeguato alle sue capacità
La persuasione passa innanzitutto dal buon esempio!
Ambiente e famiglia sono gli elementi trainanti.
I genitori soprattutto rappresentano modelli essenziali e figure di riferimento nell’acquisizione di stili di vita salutari.
La sedentarietà,priorità di sanità pubblica Una nuova patologia del benessere che non
risparmia neppure i bambini
I nostri ragazzi … una generazione seduta
Oltre il 60% dei ragazzi trascorre fra le 9 e le 10 ore seduto e di queste circa 3-4 davanti ad uno schermo, TV o Pc che sia: … un’ epidemia di sedentarietà che rischia di diventare una dipendenza!
seduta e teledipendente che perde
la propria creatività
Una generazione sempre … online.
… online e deprivata di sonno per eccesso di esposizione ai media
soprattutto in ore serali e notturne
Un naufragio nel virtuale … Pc ed utilizzo di internet sono diventati una componente normale del quotidiano. Si usa mediamente il web sin dai 9 anni. Sono cambiati i canali formativi ed informativi dei ragazzi: non più scuola e famiglia, ma Pc e libero accesso alla rete, non privo di insidie e di pericoli, scarsamente o per nulla controllabile dagli adulti.
•L’abuso di facebook e di twitter sta determinando un cambiamento,epocale ed inatteso,sia a livello relazionale che di utilizzo del tempo libero,che viene trascorso al chiuso e seduti.
•Purtroppo modelli e messaggi negativi,che contagiano i giovanissimi,passano attraverso il web,dalla pornografia alla pedofilia,dal bullismo al razzismo.
•L’ 87% dei minori naviga quotidianamente in internet, 15% dichiara di visitare siti non adatti all’età.
una vita dentro le cuffie … e tutto il mondo fuori!
Solitudine, isolamento, rinuncia alla comunicazione verbale ed alla socializzazione
I ragazzi di oggi … promossi in sedentarietà, bocciati in movimento!
30% non pratica attività sportiva
10% la pratica in modo sporadico
10% cammina meno di 15’ al giorno
95% pratica educazione fisica a scuola
5% nessuna attività motoria a scuola
17% più di 3 ore al giorno di TV in periodo scolastico
30% nei fine settimana e nelle vacanze
60’ dedicati ad internet
45’ dedicati ai videogame
Inchiesta IPSON per Save the Children
Che fare?
Convincere ragazzi … e genitori! che lo sport rappresenta un importante alleato nel cammino di crescita dei soggetti in età evolutiva e può diventare una passione da vivere insieme,condividendo divertimento … ed un po’ di fatica
Che fare? creare una cultura dello sport
Tutti i medici, ma anche il mondo della Scuola e le Istituzioni,educative e non,devono acquisire una maggiore consapevolezza dello sport come disciplina formativa che migliora la qualità della vita,la cui pratica è un diritto del minore, anche del minore diversamente abile o portatore di patologie croniche.
Lo sport come disciplina formativa:
•Lo sport rappresenta un percorso educativo ed una scuola di vita,che trasmette valori fondamentali quali la disciplina, il metodo, la lealtà,il rispetto delle regole e dei ruoli, lo spirito di squadra. Migliora l’indipendenza e promuove l’autostima favorendo il raggiungimento di un buon controllo emotivo.
•Lo sport rappresenta inoltre un importante fattore di socializzazione e di integrazione sociale,implementando le conoscenze ed i rapporti interpersonali.
Sport e personalità dei ragazzi
•Quale sport è in grado di bilanciare meglio i tratti di una personalità in divenire?
•È meglio uno sport di squadra per imparare ad integrarsi ed a vivere in gruppo,rispettando regole,ruoli e gerarchie?
•Oppure uno sport individuale che privilegi il senso di responsabilità e di autonomia di ciascuno?
•Non esiste lo sport ideale,ma tutti gli sport,anche se in maniera diversa, purché accettati come divertenti e gratificanti favoriscono uno sviluppo armonico,psicofisico e cognitivo,in grado di accrescere il senso di condivisione e di solidarietà tra i singoli.
LE ALLEANZE PERICOLOSE Sedentarietà, disordini alimentari … e geni
1 bambino su 3 ha problemi di bilancia ma solo
1 famiglia su 10 pare consapevole del problema
oltre 1 milione di ragazzi a rischio di diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari croniche
I disordini alimentari dei ragazzi
I messaggi pubblicitari, martellanti e talvolta fuorvianti,che inducono al consumismo, il tramonto definitivo del significato di sobrietà, la maggiore disponibilità di cibo ed il libero accesso alle risorse alimentari,contribuiscono a creare disordini dell’alimentazione,sia quantitativi che qualitativi.
La funzione educativa dello sport sulle abitudini alimentari
I ragazzi che praticano sport sono meno soggetti a soffrire di disordini e di disturbi del comportamento alimentare,tipici della pre adolescenza – adolescenza, sia perché peso corporeo e costituzione fisica vengono tenuti sotto controllo dall’attività in sé, sia perché,attraverso lo sport,i ragazzi sviluppano una maggiore autostima e sicurezza di sé, che li aiutano a non incappare in questo tipo di disturbi piuttosto frequenti alla loro età.
In tema di spending review …
In Italia i costi sanitari annui dell’obesità sono valutabili intorno agli 11 miliardi di euro, a
carico del Servizio Sanitario Nazionale
Italia: un paese poco attento alla prevenzione?
In tema di spending rewiew ... Solo il 2% della spesa sanitaria è destinato ai
minori sino ai 14 anni, che rappresentano però il 14% della popolazione italiana e solo l’ 1% del PIL è destinato al welfare per le famiglie, contro una media europea del 2,2%.
Quando invece le osservazioni confermano...
... l’importanza dell'imprinting metabolico.
La salute a lungo termine si programma nell’infanzia: agire sulla nutrizione e sugli stili di vita in quel periodo sensibile dell’ evoluzione del bambino,matura la capacità di regolare il metabolismo, sia a breve che a lungo termine.
Lo sport praticato già da bambini,abitua l’organismo al movimento e spesso si tramuta in una passione lunga una vita,in grado di migliorare non solo la qualità,ma anche l’aspettativa di vita del soggetto .
Il ruolo del Pediatra Il pediatra,che ha conoscenza diretta ed un
rapporto di empatia col bambino,ha il compito di incoraggiare la pratica sportiva e nel contempo di prevenirne gli eccessi,potenzialmente dannosi per un organismo in crescita.
Può collaborare,al bisogno,con educatori scolastici e sportivi,per individuare le attività più consone al singolo soggetto,in rapporto all’età,alle preferenze individuali ed alle caratteristiche psico-fisiche.
…”i bambini non sono adulti in miniatura …” (Sewell – Micheli)
Il ruolo del Pediatra Il Pediatra ha inoltre un ruolo centrale e strategico,
nell’aiutare i bambini,le famiglie e chi interagisce con loro ad individuare,affrontare e risolvere eventuali situazioni patologiche,che potrebbero rappresentare un ostacolo,vero o presunto,alla pratica di una attività sportiva.
Dall’attività ludico-motoria allo sport
L’attività ludico-motoria è promossa ed incentivata dal gioco,che stimola la curiosità,la fantasia,la creatività e favorisce l’espressione della personalità del bambino. Si tratta di attività spontanea e libera indispensabile per portare a maturazione le competenze neuro-motorie e sensoriali del bambino. Il gioco,oltre che una necessità fisiologica,è un diritto primario a cui occorre consentire le condizioni
di spazio e di tempo perché
possa estrinsecarsi.
Dall’attività ludico-motoria allo sport
L’attività sportiva rappresenta l’evoluzione naturale e spontanea dell’attività ludico-motoria. Lo sport è un gioco secondo regole prefissate,finalizzato ad acquisire una specifica abilità,con caratteristiche intrinseche di competitività.
La capacità di coordinazione motoria (equilibrio,ritmo,agilità,orientamento)
presentano in età evolutiva il massimo potenziale di sviluppo, per divenire
inseguito un patrimonio acquisito
e ben poco modificabile.
Quale sport per iniziare?
•Per i più giovani,più che l’approccio ad un singolo sport,è consigliabile la pratica di più discipline sportive, al fine di stimolare il più possibile lo sviluppo di tutte le capacità fisiche ed al tempo stesso,di saggiare sia la predisposizione che i risultati,per poter indirizzare il bambino verso le scelte più congeniali e gratificanti.
•La scelta dovrebbe essere libera da condizionamenti famigliari e/o ambientali
Le tappe propedeutiche dello sport
Hanno una precisa e graduale scala di attuazione, in relazione alla maturazione psico-fisica del soggetto,non strettamente corrispondente all’età anagrafica,ma alla sua età biologica, per evitare incongruenze fra le sue effettive capacità ed i carichi di lavoro a cui viene sottoposto
Lo sport è per tutti? È opportuno evitare a priori atteggiamenti
dissuasivi e divieti frustranti e discriminanti e concedere al soggetto di saggiare le proprie capacità ed i propri limiti,fatti salvi i principi della prevenzione e della tutela della salute
della persona.
Sport per vincere o sport per star bene?
Una fisiologica e non esasperata componente agonistica è inalienabile da qualsiasi attività sportiva.
Lo sport è divertimento, è gioco strutturato secondo regole ed un'armonica crescita fisica e mentale passano anche attraverso lo sport, che deve insegnare ai più giovani i principi della sana competizione: la gioia della vittoria, ma anche il pungolo della sconfitta, perché è proprio così che si cresce e si diventa veri sportivi.
Insegnamogli a perdere!!!!
… ma moderare le aspettative
Non solo i genitori, ma tutti gli operatori coinvolti nella pratica sportiva dei ragazzi devono essere consapevoli che porre aspettative eccessive produce effetti negativi, quando invece tutti devono impegnarsi a valorizzare anche i risultati meno eccellenti, aiutando i ragazzi ad accettare i limiti ed a vivere lo sport come disciplina formativa.
Fattori che portano al calo di motivazioni ed all’abbandono
•Mancanza dei risultati attesi
•Mancanza di divertimento
•Assenza di appoggio dei genitori
•Stress da competizione
•Incomprensione con l’allenatore
•Noia
•Incidenti sportivi
La cultura dell’aiutino e gli integratori alimentari
Sempre più spesso i genitori chiedono consigli su integratori per i loro figli, fino ad arrivare dal passaparola all’ auto prescrizione.
Il 7% degli adolescenti ritiene accettabile assumere qualche integratore o medicinale per migliorare la performance ed il 16% ritiene accettabile farlo solo in situazioni particolari.
Allarme energy drink Venduti nei supermercati,
pubblicizzati come normali bevande, hanno un 30% di consumatori tra i giovanissimi.
Contengono glucosio, caffeina, carnitina e taurina, alcuni anche guaranà e ginseng, responsabili di effetti avversi anche gravi, possono causare dipendenza. Diventano … miscele esplosive se mescolati all’alcool! Nel 65% dei consumatori causano deficit di attenzione ed iper-reattività
Sfatiamo i luoghi comuni …
Il bambino o l’adolescente sano, che si alimenta in modo corretto, non ha bisogno di supplementazioni vitaminiche, né tanto meno di integratori alimentari, oggi così di moda … e di business! senza contare che 4 su 5 riportano indicazioni risultate mendaci.
I fabbisogni dei ragazzi sono coperti da una alimentazione varia e libera, con un apporto equilibrato di nutrienti, che rappresenta il vero carburante del giovane sportivo.
Una china pericolosa …
No doping, please!
Il messaggio deve essere tempestivo e tassativo
Sport e sostanze voluttuarie Lo sport svolge un’azione preventiva sui comportamenti
a rischio che compromettono la salute: fumo,abuso di alcool,uso di droghe,sempre più frequenti e allarmanti fra i giovanissimi. Questo messaggio educativo arriva in modo “naturale”,spontaneo e diretto ai ragazzi,che comprendono di dover mantenere uno stile di vita sano,sia per preservare la salute,sia per ottenere prestazioni soddisfacenti.
Sport e salute
L’attività motoria e la pratica sportiva assumono un ruolo sempre più rilevante, per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita delle nuove generazioni. Il messaggio è diretto: lo sport offre ai giovani opportunità di salute ed assume il ruolo di educatore esistenziale e sociale.
La strategia più efficace consiste nel crearne, diffonderne e rafforzarne la consapevolezza, volta alla prevenzione precoce, che guidi stili di vita salutari.
Take home message
alimentazione equilibrata e stile di vita attivo: la partita si gioca e si
può vincere qui con elementi semplici ma efficaci
Take home message
… ci auguriamo quindi di essere in molti - e sempre più numerosi - a credere che lo sport dei giovani, per i suoi aspetti educativi e formativi,
di aggregazione, di integrazione e crescita sociale, possa costituire un argine efficace ad
una preoccupante deriva generazionale.