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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE PROGETTO D.Lgs n. 163/2006 (Codice contratti) + Regolamento di attuazione codice contratti D.P.R. 28 / 01 / 2008) VAS Valutazione Ambientale Strategica PIANI GENERALI PIANI DI SETTORE STUDI FATTIBILITÀ Legge 144 /99 PROGRAMMA TRIENNALE DEGLI INTERVENTI Valutazione Ambientale Strategica Problematiche di ordine ambientale Relazione Preliminare Impatti dell’opera sulle componenti ambientali A) Situazione iniziale. RUP B) Obiettivi generali da perseguire e strategie per raggiungerli. C) Esigenze e bisogni da soddisfare. D) Regole e norme tecniche da rispettare. E) Vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto. F) Funzioni che dovrà svolgere l’intervento. G) Requisiti tecnici da rispettare. H) Impatti dell’opera sulle componenti ambientali. I) Fasi della progettazione da sviluppare, loro sequenza logica e tempi di svolgimento. ) f 1 J) Elaborati grafici e descrittivi da redigere. K) Limiti finanziari da rispettare, stima dei costi e fonti di finanziamento. L) Sistemi di realizzazione da impiegare.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEPROGETTO

D.Lgs n. 163/2006 (Codice contratti) + Regolamento di attuazione codice contratti D.P.R. 28 / 01 / 2008)g ( ) g )

VASValutazione Ambientale Strategica

PIANI GENERALIPIANI DI SETTORE

STUDI FATTIBILITÀLegge 144 /99

PROGRAMMA TRIENNALE DEGLI INTERVENTI

Valutazione Ambientale Strategica

Problematiche di ordine ambientale

Relazione Preliminare

Impatti dell’opera sulle componenti ambientali

A) Situazione iniziale.

RUP

B) Obiettivi generali da perseguire e strategie per raggiungerli.C) Esigenze e bisogni da soddisfare.D) Regole e norme tecniche da rispettare.E) Vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto.F) Funzioni che dovrà svolgere l’intervento.G) Requisiti tecnici da rispettare.H) Impatti dell’opera sulle componenti ambientali.I) Fasi della progettazione da sviluppare, loro sequenza logica e tempi di svolgimento.) f

1

J) Elaborati grafici e descrittivi da redigere.K) Limiti finanziari da rispettare, stima dei costi e fonti di finanziamento.L) Sistemi di realizzazione da impiegare.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

Diretti a 2001/42/CE (VAS) Consistenza giuridica al principio Direttiva 2001/42/CE (VAS) g p pdi sviluppo sostenibile

TITOLO II - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - VAS CAPO I - DISPOSIZIONI COMUNI IN MATERIA DI VAS

D.Lgs 152/2006Codice Ambiente CAPO II - DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA VAS IN SEDE STATALE

CAPO III - DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA VAS IN SEDE REGIONALE O PROVINCIALE

Art. 5Procedimento di valutazione Ambientale strategica – VAS

O PROVINCIALE

=l'elaborazione di un rapporto concernente l'impattosull'ambiente conseguente all'attuazione di un determinatopiano o programma da adottarsi o approvarsi, lo svolgimento di

PIANI GENERALIPIANI DI SETTORE

consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e deirisultati delle consultazioni nell'iter decisionale di approvazionedi un piano o programma e la messa a disposizione delleinformazioni sulla decisione

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASAMBITO DI APPLICAZIONE

VAS

L’art. 4, comma 2, del D.Lgs 152/06 precisa che la VAS è richiestaper i “piani e programmi di intervento sul territorio” cioè perquelli che comportano significativi effetti sul territorio in quanto.quelli che comportano significativi effetti sul territorio in quanto.L’art. 7, destinati a disciplinare le modalità di tutela evalorizzazione del territorio, le opere e gli interventi ditrasformazione dello stesso e le destinazioni d’uso dei suoli

i 2 3 4 i di idcommi 2, 3 e 4, individuano:a) i piani e programmi che sono comunque soggetti a VAS;b) quelli per i quali occorre valutare preventivamente seb) quelli per i quali occorre valutare preventivamente se

possono comportare detti effetti significativi sull’ambiente.

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASa) la VAS è sempre richiesta:a) la VAS è sempre richiesta:

a.1. per i piani e programmi, concernenti i settori“agricolo, forestale, della pesca, energetico,g , , p , g ,industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiutie delle acque, delle telecomunicazioni, turistico,della pianificazione territoriale o delladestinazione dei suoli”, qualora costituiscano ilpresupposto necessario per la realizzazione dipresupposto necessario per la realizzazione diopere o interventi soggetti a valutazione diimpatto ambientale in base alla normativa vigente;p g ;

a.2. per i piani che ineriscano agli ambiti territoriali facentiparte della rete natura 2000 di cui alle Direttive

479/409/CEE e 92/43/CEE (Aree SIC e ZPS);

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASB) le seguenti tipologie di piani e programmi sono

tt t VAS l d it di al ta ionesottoposte a VAS solo ad esito di una valutazionepreventiva se il piano o programma possa avereeffetti significativi sull’ambiente:effetti significativi sull ambiente:

b.1. i piani e programmi che contengano la definizione delquadro di riferimento per opere ed interventi chequadro di riferimento per opere ed interventi chepossono avere effetti significativi sull’ambiente e sulpatrimonio culturale, nonostante non siano sottoposti a

l t i di i tt bi t lvalutazione di impatto ambientale;b.2. i piani e programmi di cui alle lettere a.1 e a.2 che

determinano l’uso di piccole aree a livello locale;determinano l uso di piccole aree a livello locale;b.3. le modifiche ai piani e programmi di cui alle lettere a.1 e

a.2, solo nel caso in cui possono avere effetti

5sull’ambiente, ulteriori rispetto a quelli del piano oprogramma da variare.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASLa valutazione preventiva deve essere svolta dall’autorità

t t ll’ i d l icompetente all’approvazione del piano o programma,applicando i criteri individuati dall’Allegato II alla Parte Secondadel Decreto 152 (art. 7, comma 5).( , )Nell’esame dei casi devono essere consultate le “altre autorità,che per le loro specifiche competenze ambientali, possono

i t t li ff tti ll’ bi t d tiessere interessate agli effetti sull’ambiente dovutiall'applicazione del piano o del programma oggetto d’esame”(art.7, comma 6).( , )La modalità più idonea ad assolvere tale attività di consultazioneappare lo svolgimento di una conferenza di servizi istruttoria,convocata dal proponente o dall’autorità competenteall’approvazione del piano o programma.

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VAS Valutazione preventiva - criteri individuati dall’Allegato II alla Parte Seconda

Criteri per verificare se lo specifico piano o programma oggetto di approvazione possa avere effetti significativisull’ambiente1 C tt i ti h d l i d l t d t i ti l d i ti l ti1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

– in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, oper quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso laripartizione delle risorse;i l i il i il i fl lt i i i i i l i lli hi t– in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamenteordinati;

– la pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolareal fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

bl i bi t li ti ti l i l– problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;– la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore

dell’ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare,

d i ti l tidei seguenti elementi:– probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti;– carattere cumulativo degli effetti ;– natura transfrontaliera degli effetti;

i hi l l t l’ bi t ( d i di i id ti)– rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti);– entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente

interessate);– valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:

d ll i li tt i ti h t li d l t i i lt l

7

– delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale;– del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite;– dell’utilizzo intensivo del suolo;– effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASL’autorità competente all’approvazione del piano o del

d i d d li i i d llprogramma deve motivatamente dare conto degli esiti dellaconferenza di servizi di cui si dovrà tener conto ai fini delladecisione in merito all’esclusione o meno del piano o programmadecisione in merito all esclusione o meno del piano o programmadalla procedura di VAS.

Le conclusioni di tale valutazione preventiva (tra cui le motivazioni del mancato svolgimento della VAS) devono essere g )

messe a disposizione del pubblico.

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASAllo scopo di evitare duplicazioni del giudizio, l’art. 8 delD t 152 tt li h l di iù i iDecreto 152 sottolinea che, nel caso di più piani eprogrammi gerarchicamente ordinati, si dovrà tener contodelle valutazioni sugli effetti ambientali già operate perdelle valutazioni sugli effetti ambientali già operate peri piani e programmi sovraordinati nonché di quellemeglio svolte su piani e programmi di maggior dettaglio.g p p g gg g

L’insieme dei piani e programmi attuativi dei processip p g pgenerali di programmazione e pianificazione devonoessere sottoposti a VAS solo nel caso in cui si rilevi unff i ifi i ll’ bi h èeffetto significativo sull’ambiente che non è stato

precedentemente considerato dagli strumenti sovraordinatiovvero quando questi ultimi rinviino agli atti attuativi per

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ovvero quando questi ultimi rinviino agli atti attuativi pertaluni necessari approfondimenti.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASAUTORITA’ PREPOSTA ALLA VAS

La Parte Seconda del Decreto 152 non è univoco esufficientemente dettagliato nella definizione dell’autorità

l VAS I i l l’ 21 dcompetente per la VAS. In particolare l’art. 21 prevedeche: "Sono sottoposti a valutazione ambientale strategicain sede regionale o provinciale i piani e programmi di cuiin sede regionale o provinciale i piani e programmi di cuiall’articolo 7 la cui approvazione compete alle regioni o aglienti locali.".

Si ritiene, quindi, necessario dare le seguenti indicazioni., q , g

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASLa Regione è competente alla valutazione dei propri piani

e programmi nonché di quelli che sono approvati attraverso atti complessi (cioè per i piani e programmi di cui sia titolare un altro soggetto o livello istituzionale macui sia titolare un altro soggetto o livello istituzionale ma

che sono approvati dalla Regione stessa).

La Provincia si esprime sui piani e programmi degli altri enti locali nonché sui propri piani e programmi qualora perenti locali nonché sui propri piani e programmi qualora per

la conclusione degli iter approvativi degli stessi la legge non stabilisca un atto complesso, bensì sia previsto un

provvedimento deliberativo di sola competenza provinciale.

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LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

VAS - ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

Rapporto ambientale - Art. 9 Il R t bi t l tit i t i t t d i i iIl Rapporto ambientale costituisce parte integrante dei piani eprogrammi sottoposti a VAS. Esso deve essere elaboratonella fase antecedente di elaborazione della proposta di pianonella fase antecedente di elaborazione della proposta di pianoo programma.Nell’apposito Allegato I alla Parte Seconda del Decreto 152 sono riportatele informazioni da fornire nel rapporto.Al rapporto ambientale deve essere allegata una sintesi non tecnica deicontenuti del piano o programma proposto e delle informazionicontenuti del piano o programma proposto e delle informazionicontenuti nel rapporto.

Ai commi 4 e 5 è stabilita la possibilità di svolgimento di una fase preliminare per concordare icontenuti del rapporto ambientale. Una fase analoga a quella di “scoping” prevista per laprocedura di VIA. La disposizione appare però oscura nella individuazione dei soggetti.La modalità che appare, anche in questo caso, maggiormente idonea per lo svolgimento di taleattività preliminare è lo svolgimento di una conferenza di servizi istruttoria convocata dal

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attività preliminare è lo svolgimento di una conferenza di servizi istruttoria, convocata dalproponente o dall’autorità competente all’approvazione del piano o programma.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALERapporto ambientale - Art. 9

Informazioni da inserire nel rapporto ambientaleppLe informazioni da fornire con i rapporti ambientali che devono accompagnare le proposte di piani e diprogrammi sottoposti a valutazione ambientale strategica sono:a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altripertinenti piani o programmi;p p p g ;b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza l’attuazione delpiano o del programma;c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate;d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare) q p , p p p g , p pquelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate come zone di protezionespeciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitariaper la protezione degli habitat naturali e dalla flora e della fauna selvatica;e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri,) p , g ,pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di dettiobiettivi e di ogni considerazione ambientale;f) possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, lasalute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio, , , q , , , , pculturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori. Devonoessere considerati tutti gli effetti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medioe lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi;g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventualig) p p p , p p p p geffetti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano o del programma;h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stataeffettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o difficoltàderivanti dalla novità dei problemi e delle tecniche per risolverli) nella raccolta delle informazioni richieste;

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p p )i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli effetti ambientalisignificativi derivanti dall’attuazione del piano o del programma proposto;j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASEmissione del giudizio di compatibilità ambientale - Art . 12,

commi 1 e 2commi 1 e 2 I primi due commi dell’art. 12 della Parte Seconda del Decreto 152descrivono i passaggi logici che portano alla emissione delgiudizio di compatibilità ambientale:a) vanno innanzitutto esaminati e valutati, assieme al piano o

programma il rapporto ambientale i pareri espressi ad esito dellaprogramma, il rapporto ambientale i pareri espressi ad esito dellaconsultazione delle altre autorità ambientali e le eventualiosservazioni;

b) i b li iti d ll' d ll l t i i di i ll l tt )b) in base agli esiti dell'esame e delle valutazioni di cui alla lettera a),l'autorità preposta alla valutazione ambientale, emette il giudiziodi compatibilità ambientale del piano o programma.

Ai sensi dell’art. 12, comma 2, della Parte Seconda del Decreto 152, il parere ambientale deveessere emesso entro sessanta giorni a decorrere dalla scadenza del termine per lapresentazione delle osservazioni da parte di chiunque vi abbia interesse.

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presentazione delle osservazioni da parte di chiunque vi abbia interesse.Si ritiene che si debba accedere ad una interpretazione volta a ricondurre la norma a legittimitàe ritenere che il termine di sessanta giorni decorra dalla data in cui l’autorità prepostaalla valutazione ambientale riceve la completa documentazione.

LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEINDIRIZZI PER PARTE II D. LGS. 152/06 SU

VASVASApprovazione del piano o programma e monitoraggio

della sua attuazione Artt 12 commi 3 e 4 13 e 14della sua attuazione – Artt. 12, commi 3 e 4, 13 e 14 L’atto con il quale l’autorità competente provvede

all’approvazione del piano o del programma deve tenerall approvazione del piano o del programma deve tener conto del parere ambientale conclusivo della VAS. A tal

fine il comma 3 dell’art. 12 richiede che il provvedimento di papprovazione sia accompagnato da una dichiarazione di sintesi, volta a illustrare “in che modo le considerazioni

bi t li t t i t t l iambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale…, dei

pareri espressi” ”nonché le ragioni per le quali è statopareri espressi …… nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, anche rispetto alle alternative possibili che erano state individuate, ed, infine,

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ple misure adottate in merito al monitoraggio”.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALEPROGETTO

D.Lgs n. 163/2006 (Codice contratti) + D.L.gs n.163 del 12/04/2006 (Regolamento di attuazione g ( ) g ( gcodice contratti D.P.R. 28 / 01 / 2008)

VASValutazione Ambientale Strategica

PIANI GENERALIPIANI DI SETTORE

STUDI FATTIBILITÀLegge 144 /99

PROGRAMMA TRIENNALE DEGLI INTERVENTI

Valutazione Ambientale Strategica

Problematiche di ordine ambientale

Relazione Preliminare

Impatti dell’opera sulle componenti ambientali

A) Situazione iniziale.

RUP

B) Obiettivi generali da perseguire e strategie per raggiungerli.C) Esigenze e bisogni da soddisfare.D) Regole e norme tecniche da rispettare.E) Vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto.F) Funzioni che dovrà svolgere l’intervento.G) Requisiti tecnici da rispettare.H) Impatti dell’opera sulle componenti ambientali.I) Fasi della progettazione da sviluppare, loro sequenza logica e tempi di svolgimento.) f

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J) Elaborati grafici e descrittivi da redigere.K) Limiti finanziari da rispettare, stima dei costi e fonti di finanziamento.L) Sistemi di realizzazione da impiegare.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALED.Lgs n. 163/2006 (Codice contratti) + D.L.gs n.163 del 12/04/2006 (Regolamento di attuazione

codice contratti D.P.R. 28 / 01 / 2008)

Il controllo pubblico di coerenza delle valutazioni tecnico-economiche effettuate dal progettista e dalproponente l’opera con le istanze in materia di tutela ambientale (eventualmente desunte dall’esito dellaVAS) si traduce anche in procedure formali nelle fasi del processo progettuale / realizzativo, ad opera di

)

VAS) si traduce anche in procedure formali nelle fasi del processo progettuale / realizzativo, ad opera diorganismi specializzati e secondo la seguente graduazione

FASI PROGETTAZIONE +

REALIZZAZIONE

PROGETTO PRELIMINARE

Valutazione preliminare d’impatto ambientalePRELIMINARE

PROGETTO

d impatto ambientale

Valutazione d’Impatto PROGETTO DEFINITIVO

PROGETTO

pAmbientale VIA D.Lgs n. 152 /2006

Verifica di coerenza alPROGETTO ESECUTIVO

REALIZZAZIONE

Verifica di coerenza al decreto di compatibilità

Monitoraggio e controllo dell’Osservatorio

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REALIZZAZIONE dell’Osservatorio ambientale

AMBITO DI APPLICAZIONE VIA (D.Lgs n.152 / 06 elenco A Allegato V alla parte II)( g g p )

ALLEGATO A7.a) Costruzione di tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza nonché aeroporti cona) Costruzione di tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza, nonché aeroporti conpiste di decollo e di atterraggio lunghe almeno 2.100 m (gli «aeroporti» ai fini del presentedecreto corrispondono alla definizione data nella convenzione di Chicago nel 1944 relativa allacreazione dell’organizzazione internazionale dell’aviazione civile, allegato 14).b) Costruzione di autostrade e vie di rapida comunicazione (le «vie di rapidacomunicazione» ai fini del presente decreto corrispondono alla definizione data nell’accordoeuropeo sulle grandi strade di traffico internazionale del 15 novembre 1975).c) Costruzione di nuove strade a quattro o più corsie o raddrizzamento e/o allargamento dic) Costruzione di nuove strade a quattro o più corsie o raddrizzamento e/o allargamento distrade esistenti a due corsie al massimo per renderle a quattro o più corsie, sempreché lanuova strada o il tratto di strada raddrizzato e/o allargato abbia una lunghezza ininterrotta dialmeno 10 km.

8.a) Vie navigabili e porti di navigazione interna che consentono il passaggio di navi di stazzasuperiore a 1 350 tonnellatesuperiore a 1.350 tonnellate.b) Porti marittimi commerciali, moli di carico e scarico collegati con la terraferma e l’esternodei porti (esclusi gli attracchi per navi traghetto) che possono accogliere navi di stazzasuperiore a 1.350 tonnellate.) P i i i i d di d l hi d’ è i 10 h l

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c) Porti turistici e da diporto quando lo specchio d’acqua è superiore a 10 ha o le aree esterneinteressate superano i 5 ha, oppure i moli sono di lunghezza superiore ai 500 metri.

AMBITO DI APPLICAZIONE VIA Allegato B (D.Lgs n.152 / 06 Elenco B Allegato V alla parte II)

7. Progetti di infrastrutture.a) Progetti di sviluppo di zone industriali o produttive con una superficie

interessata superiore ai 40 ha.

g ( g g )

b) Progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessantisuperfici superiori ai 40 ha; progetti di sviluppo urbano all’interno diaree urbane esistenti che interessano superfici superiori a 10 ha.

c) Impianti meccanici di risalita escluse le sciovie e le monofuni a

SI APPLICA VIA

c) Impianti meccanici di risalita, escluse le sciovie e le monofuni acollegamento permanente aventi una lunghezza non superiore a 500metri, con portata oraria massima superiore a 1.800 persone.

d) Derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano

ricadono in

derivazioni superiori a 200 litri al minuto secondo o di acquesotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al minutosecondo.

e) Interportiaree naturali

protette

e) Interporti.f) Porti lacuali e fluviali, vie navigabili.g) Strade extraurbane secondarie.h) Costruzione di strade di scorrimento in area urbana o potenziamento

di esistenti a quattro o più corsie con lunghezza, in area urbana,superiore a 1.500 metri.

i) Linee ferroviarie a carattere regionale o locale.j) Sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane)

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j) Sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane),funicolari o linee simili di tipo particolare, esclusivamente oprincipalmente adibite al trasporto di passeggeri.

AMBITO DI APPLICAZIONE VIA (D.Lgs n.152 / 06 Allegato IV.

El ti di ifi l’ tt t VIA di tti d ll’ ll t III l B i d ti i( g

Elenco B Allegato V alla parte II)

Elementi di verifica per l’assoggettamento VIA di progetti dell’allegato III, elenco B, non ricadenti in areenaturali protette.1. Caratteristiche dei progetti.Le caratteristiche dei progetti debbono essere considerate tenendo conto, in particolare:– delle dimensioni del progetto,

del c m lo con altri progetti– del cumulo con altri progetti,– dell’utilizzazione di risorse naturali,– della produzione di rifiuti,– dell’inquinamento e disturbi ambientali,– del rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate.2 Localizzazione dei progetti

SI APPLICA VIA

2. Localizzazione dei progetti.Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentiredell’impatto dei progetti, tenendo conto, in particolare:– dell’utilizzazione attuale del territorio;– della ricchezza relativa, della qualità e della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona;– della capacità di carico dell’ambiente naturale con particolare attenzione alle seguenti zone:

richiedano la procedura in

base agli l ti

– della capacità di carico dell ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:a) zone umide;b) zone costiere;c) zone montuose o forestali;d) riserve e parchi naturali;e) zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagli elementi

contenuti nell’allegato

IV

e) zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagliStati membri in base alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE;f) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già statisuperati;g) zone a forte densità demografica;h) zone di importanza storica, culturale o archeologica.) p , g3. Caratteristiche dell’impatto potenziale.Gli effetti potenzialmente significativi dei progetti debbono essere considerati in relazione ai criteristabiliti ai punti 1 e 2 e tenendo conto, in particolare:– della portata dell’impatto (area geografica e densità della popolazione interessata);– della natura transfrontaliera dell’impatto;

20

p– dell’ordine di grandezza e della complessità dell’impatto;– della probabilità dell’impatto;– della durata, frequenza e reversibilità dell’impatto.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA

INTRODOTTA NEGLI STATI UNITI – “NATIONAL ENVIRONMENTAL POLICY ACT-NEPA” 31/12/69INTRODOTTA NEGLI STATI UNITI NATIONAL ENVIRONMENTAL POLICY ACT NEPA 31/12/69

SI ESTENDE IN EUROPEA – FRANCIA LEGGE 629/76 E DECRETO DI ATTUAZIONE DEL CONSIGLIO DI STSTO 1141/77

evoluzione

INTRODOTTA NELLA NORMATIVA COMUNITARIA – “LAW ABOUT THE ENVIRONMENTAL COMPATIBILITÀ EXAMINATION FOR PUBBLIC AND PRIVATE PROJECTS” DIRETTIVA CEE 377/85

evoluzione• art. 6 della legge dell’08.07.86 n°349 “Istituzione del Ministero dell'Ambiente e norme in

materia di danno ambientale”• DPCM 10.08.88 n° 377 “Regolamento delle pronunce di compatibilità ambientale”• DPCM 27 12 88 “Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la

*

• DPCM 27.12.88 Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e laformulazione del giudizio di compatibilità”.

parzialmente emendato ed integrato• legge 22.02.94 n° 146 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale”

“• D.P.R. del 12.04.96 “Atto di indirizzo e coordinamento per l’attuazione dell’art.40 –comma1- della legge 22.02.94 n°146”.

Ab t d ll’ t 48 d l D L 152 d l 2006Abrogato dall’art. 48 del D.Lgs 152 del 2006

In vigore dal 12 agosto 2006

21

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA

QUADRO LEGISLATIVO IN PROFONDA TRASFORMAZIONEA seguito di legge delega - l’emanazione di Decreti Legislativi per l’introduzione di un codiceambientale innovativo:

D Lgs n 152 del 2006 “Codice Ambiente”- D.Lgs n. 152 del 2006 “Codice Ambiente”OBIETTIVI

Rapporto benefici/costi occorre bilanciare le ragioni dell’ambiente conquelle dell’economia ed anticipare la procedura diquelle dell economia ed anticipare la procedura diVIA già dall’esame del progetto di intervento;

Riduzione dei tempi abbreviare l’iter della procedura autorizzativa;

Coordinamento Coordinare la valutazione di impatto strategica(VAS) con la la valutazione di impatto ambientale(VIA)(VIA)

22

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

RELAZIONE TRA VAS E VIA – ART 33RELAZIONE TRA VAS E VIA – ART. 33Per evitare un ulteriore aggravamento dei procedimentiamministrativi abilitativi per effetto dell’introduzione dellaamministrativi abilitativi, per effetto dell introduzione dellaprocedura di VAS, l’art. 33 del Decreto 152 stabilisce unimportante principio in merito al raccordo tra VAS eVIA. ìSi stabilisce che per progetti di opere ed interventi darealizzarsi in attuazione di piani o programmi già sottopostia VAS, tutti gli elementi positivamente valutati in sededi VAS o comunque decisi in sede di approvazione deldi VAS o comunque decisi in sede di approvazione delpiano o programma “costituiscono dati acquisiti”, insede di esperimento della VIA. In tal modo, per esempio,sede di esperimento della VIA. In tal modo, per esempio,l’adeguatezza della localizzazione di un’opera o intervento,valutata positivamente in sede di VAS non può essere, di

23norma, rimessa in discussione in sede di VIA.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA - D.Lgs n. 152 del 2006

TITOLO III - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALETITOLO III VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Fase introduttivaIl committente o proponente l'opera deve inoltrare all'autorità competente apposita domanda allegando ilprogetto, lo studio di impatto ambientale e la sintesi non tecnica.p g pCopia integrale della domanda deve essere trasmessa alle regioni, alle province ai comuni interessati edagli enti di gestione interessati.

Studio di impatto ambientale Uno studio di impatto ambientale è predisposto a cura e spese del committente o proponente (Allegato V

alla parte seconda del presente decreto) e deve contenere almeno le seguenti informazioni:a) una descrizione del progetto con informazioni relative alle sue caratteristiche alla suaa) una descrizione del progetto con informazioni relative alle sue caratteristiche, alla sua

localizzazione ed alle sue dimensioni;b) una descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e possibilmente compensare gli effetti

negativi rilevanti;c) i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti sull'ambiente e sul patrimonio culturalec) i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti sull ambiente e sul patrimonio culturale

che il progetto può produrre, sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio;d) una descrizione sommaria delle principali alternative prese in esame dal committente, ivi

compresa la cosiddetta "opzione zero", con indicazione delle principali ragioni della scelta, sotto ilprofilo dell'impatto ambientale;profilo dell impatto ambientale;

e) una valutazione del rapporto costi-benefici del progetto dal punto di vista ambientale, economicoe sociale.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA - D.Lgs n. 152 del 2006

TITOLO III - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALETITOLO III VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALEStudio di impatto ambientale

Allegato V. Informazioni da inserire nello studio di impatto ambientale.1. Descrizione del progetto, comprese in particolare: – una descrizione delle caratteristiche fisiche dell’insieme del progetto e delle esigenze di utilizzazione del suolo durante lefasi di costruzione e di funzionamento;– una descrizione delle principali caratteristiche dei processi produttivi, con l’indicazione della natura e delle quantità deimateriali impiegati; – la descrizione della tecnica prescelta, con riferimento alle migliori tecnologie disponibili a costi non eccessivi, e delle altrela descrizione della tecnica prescelta, con riferimento alle migliori tecnologie disponibili a costi non eccessivi, e delle altre tecniche previste per prevenire le emissioni degli impianti e per ridurre l’utilizzo delle risorse naturali, confrontando le tecniche prescelte con le migliori tecnologie disponibili;– una valutazione del tipo e della quantità dei residui e delle emissioni previsti (inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, rumore, vibrazioni, luce, calore, radiazione, ecc.) risultanti dall’attività del progetto proposto;

le relazioni tra il progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti– le relazioni tra il progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti. 2. Illustrazione delle principali soluzioni alternative prese in esame, con indicazione dei motivi principali della scelta compiuta dal committente o proponente, tenendo conto dell’impatto sull’ambiente, nonché del rapporto costi-benefici.3. Analisi della qualità ambientale con riferimento alle componenti dell’ambiente potenzialmente soggette ad un impatto importante del progetto proposto, con particolare riferimento alla popolazione, alla fauna e alla flora, al suolo, all’acqua, all’aria, ai fattori climatici, ai beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico, al paesaggio e all’interazione tra questi fattori. 4. Descrizione dei probabili effetti rilevanti sull’ambiente, positivi e negativi, dell’opera o intervento progettato, sia in fase di realizzazione che di esercizio:– dovuti all’esistenza del progetto;dovuti all esistenza del progetto;– dovuti all’utilizzazione delle risorse naturali;– dovuti all’emissione di inquinanti, alla creazione di sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti; e la menzione da parte del committente dei metodi di previsione utilizzati per valutare gli effetti sull’ambiente.5. Una descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e se possibile compensare rilevanti effetti negativi del progetto sull’ambiente

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progetto sull ambiente. 6. Un riassunto non tecnico delle informazioni trasmesse sulla base dei punti precedenti. 7. Un sommario delle eventuali difficoltà (lacune tecniche o mancanza di conoscenze) incontrate dal committente nella raccolta dei dati richiesti.

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TITOLO III - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALETITOLO III VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALEFase introduttiva

Studio di impatto ambientaleStudio di impatto ambientale

Misure di pubblicità Documenti depositati e consultabili dal pubblico presso amministrazioni dello StatoDocumenti depositati e consultabili dal pubblico presso amministrazioni dello StatoIl committente o proponente provvede a:- deposito del progetto dell'opera, dello studio di impatto ambientale,-alla diffusione di un annuncio dell'avvenuto deposito a mezzo stampa.

Partecipazione al procedimentoI soggetti interessati che intendano fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effettidell'opera o intervento progettato possono presentare all'autorità competente osservazioni scrittep p g p p p

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA - D.Lgs n. 152 del 2006

TITOLO III - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALETITOLO III VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALEFase introduttiva

Studio di impatto ambientaleStudio di impatto ambientale

Misure di pubblicità

Partecipazione al procedimento

Istruttoria tecnicaSvolta dalla Commissione Tecnico-consultiva per le valutazioni ambientali ha la finalità:

a) accertare la completezza della documentazione presentata;b) verificare la rispondenza della descrizione dei luoghi e delle loro caratteristiche ambientali;

Istruttoria tecnica

Gi di i di tibilità bi t lb) verificare la rispondenza della descrizione dei luoghi e delle loro caratteristiche ambientali;c) verificare che i dati del progetto, per quanto concerne la produzione e gestione di rifiuti liquidi e solidi, leemissioni inquinanti nell'atmosfera, i rumori ed ogni altra eventuale sorgente di potenziale inquinamento,corrispondano alle prescrizioni dettate dalle normative di settore;d) accertare la coerenza del progetto per quanto concerne le tecniche di realizzazione ed i processi

Giudizio di compatibilità ambientaleLa procedura di valutazione di impatto ambientale deve concludersi con un giudizio motivato entro novantagiorni dalla pubblicazioneGli esiti della procedura di valutazione di impatto ambientale devono essere comunicati ai soggetti deld) accertare la coerenza del progetto, per quanto concerne le tecniche di realizzazione ed i processiproduttivi previsti, con i dati di utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali;e) accertare il corretto utilizzo degli strumenti di analisi e previsione, nonché l'idoneità delle tecniche dirilevazione e previsione impiegate dal proponente in relazione agli effetti ambientali;f) individuare e descrivere l'impatto complessivo della realizzazione del progetto sull'ambiente e sul

procedimento, a tutte le amministrazioni pubbliche competenti

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f) individuare e descrivere l impatto complessivo della realizzazione del progetto sull ambiente e sulpatrimonio culturale anche in ordine ai livelli di qualità finale, raffrontando la situazione esistente almomento della comunicazione con la previsione di quella successiva.

LEGGI IN MATERIA

O

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

Decreto Legislativo del 20.08.02 n° 190 “Attuazione della legge 21.12.01 n° 443 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse

nazionale (Legge Obiettivo)”

INTANTO

nazionale (Legge Obiettivo) aveva già introdotto molte e rilevanti variazioni del regime di controllo ambientale, limitandonetuttavia l’applicazione alle sole opere che ricadono nella sua competenza.Gli Enti che propongono la realizzazione di determinati tipi di opere hanno l’obbligo, primadell’approvazione del progetto, di darne pubblicità e di acquisire il “Decreto di compatibilitàambientale”.La procedura per l’ottenimento dell’assenso è differenziata in funzione del rilievoterritoriale dell’opera e del regime di protezione del suo sedimeterritoriale dell opera e del regime di protezione del suo sedime.Si distinguono:a) Infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale.b) Infrastrutture d’interesse sovraregionale.c) Infrastrutture d’interesse locale.

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a) INFRASTRUTTURE STRATEGICHE DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALEa) INFRASTRUTTURE STRATEGICHE DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE• Sottoposte a via formale secondo procedura regolata da D.Lgs. 190/02• CIPE decreta la compatibilità ambientale strategica del programma a cui

appartengono• La procedura di via si effettua sul progetto preliminare integrato con gli elaborati

che la legge prevede• Negli sviluppi successivi (progetti definitivo ed esecutivo ed esecuzione dei

lavori) il Ministro dell’Ambiente vigila attraverso una propria commissionelavori), il Ministro dell Ambiente vigila attraverso una propria commissionetecnica di “Verifica dell’Attuazione”.

Domanda di pronuncia di compatibilità ambientale.’ ’Documentazione attestante l’avvenuta contestuale pubblicazione dell’annuncio di inizio della

procedura su almeno due quotidiani, di cui uno a diffusione nazionale ed uno regionale (o a diffusioneregionale e locale rispettivamente).Tutti i grafici e le relazioni del progetto (preliminare integrato o definitivo), conformi alla L. 163/06 e

i t d l D P R 28 / 01 / 2008)succ. agg. e integr. ed al D.P.R. 28 / 01 / 2008).Studio d’Impatto Ambientale (SIA) conforme alle prescrizioni del DPCM 27.12.88 (di cui si tratteràampiamente nel seguito).Sintesi non tecnica destinata al pubblico, con allegate schede illustrative del progetto.Di hi i ll’ tt d ll ll i i i t d l f i i tDichiarazione sull’esattezza delle allegazioni, giurata dal professionista

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA

PROCEDURA DI VIA - INFRASTRUTTURE STRATEGICHE DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE

I pareri ufficiali dei ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali, nonché del/i Presidente/i della/eRegione/i interessata/e vengono formalizzati ed iscritti a verbale presso il CIPE, in sede diapprovazione del progettoapprovazione del progetto.

Per le istruttorie tecniche sottese ai suddetti pareri sono concessi dalla legge 90 giorni solariconsecutivi:per il Ministro dell’Ambiente: da una commissione speciale appositamente costituita aiper il Ministro dell Ambiente: da una commissione speciale, appositamente costituita aisensi dell’art 19 -secondo comma- del D.Lgs 190/02 e composta da un presidente e da 18membri di alta qualificazione professionale ed accademica;per il Ministro dei Beni culturali: dalle competenti soprintendenze archeologica e storico-artistico-monumentale;artistico monumentale;per la Regione: dalla commissione tecnica locale, nominata a termini delle leggi regionalivigenti. Contemporaneamente all’esame tecnico, la Regione deve disporre l’esposizione alpubblico per almeno 30 gg. Dei principali elaborati (inclusi in ogni caso la sintesi non tecnicae le tavole degli espropri) e deve raccogliere le eventuali osservazioni prodotte in formae le tavole degli espropri) e deve raccogliere le eventuali osservazioni prodotte in formascritta da chiunque dichiari un interesse (singolo cittadino, ente o associazione). Nella suarelazione istruttoria finale la commissione tecnica regionale deve esaminaredettagliatamente tutte le osservazioni regolarmente depositate ed è obbligata a rispondereseparatamente sulla loro fondatezza

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separatamente sulla loro fondatezza.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA

b) INFRASTRUTTURE D’INTERESSE SOVRAREGIONALEb) INFRASTRUTTURE D INTERESSE SOVRAREGIONALE• Sottoposte a via formale secondo procedura regolata da DPCM 10.08.88 e 27/12/88 e

successive integrazioni e modificazioni• La procedura di via si effettua sul progetto definitivo• Negli sviluppi successivi (progetti definitivo ed esecutivo ed esecuzione dei lavori) il• Negli sviluppi successivi (progetti definitivo ed esecutivo ed esecuzione dei lavori), il

Ministro dell’Ambiente vigila attraverso una propria commissione tecnica di “Verificadell’Attuazione”.

Adempimenti per il VIAdare notizia a mezzo stampa della propria disposizione ad eseguire l’opera;indirizzare la documentazione completa sopra elencata: al Ministro dell’Ambiente (almeno tre copie) ,al Ministro dei Beni Culturali ed ambientali (almeno due copie per gli uffici centrali e due per ciascunaal Ministro dei Beni Culturali ed ambientali (almeno due copie per gli uffici centrali e due per ciascunadelle Soprintendenze locali interessate per territorio) e alla/e Regione/i interessata/e (almeno duecopie).

L’istruttoria presso le tre istituzioni coinvolte è = a quella per le opere di preminente interesseL istruttoria presso le tre istituzioni coinvolte è a quella per le opere di preminente interessenazionale, salvo che la commissione tecnico-scientifica del Ministero dell’Ambiente (istituita aisensi dell’art. 18 –comma 5- della legge 11/03/88 n° 67) è composta da 35 membri ed è distinta daquella competente per la “legge obiettivo”.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALELEGGI IN MATERIA

c) INFRASTRUTTURE D’INTERESSE LOCALELe infrastrutture d’interesse minore sono soggette a procedura di controllo a livelloregionale, la cui disciplina amministrativa è riservata all’autonomia legislativadell’Ente; è fatto tuttavia obbligo alla Regioni (nel legiferare in materia ed anchedell’Ente; è fatto tuttavia obbligo alla Regioni (nel legiferare in materia ed anchenelle more della emanazione della propria norma) di rispettare uno schemaminimale, indicato dall’art.5 del DPR 12.04.96: questo prevede che la VIA siaobbligatoria solo se l’opera interessi, anche parzialmente, aree naturali protette.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

SIA (Studio di Impatto Ambientale)

Articolazione in 3 quadri (o 4) in conformità con leprescrizioni del DPCM del 27.12.88:Q d di if i t ti• Quadro di riferimento programmatico.

• Quadro di riferimento progettuale.• Quadro di riferimento ambientale.

Quadro Prescrittivo - si riassumono le indicazioni ai responsabilidelle fasi successive, di sviluppo progettuale o di realizzazione, suelementi non rilevabili dagli elaborati nell’attuale fase del lorogapprofondimento.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

SIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICOFINALITÀ (ART.. 3 – COMMA 1 - DEL DPCM 27.12.88)

“fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione eprogrammazione territoriale e settoriale. Tali elementi costituiscono parametri di riferimento per lacostruzione del giudizio di compatibilità ambientale. …… E’ comunque escluso che il giudizio dicompatibilità ambientale abbia ad oggetto i contenuti dei suddetti atti di pianificazione eprogrammazione, nonché la conformità dell’opera ai medesimi.”

ARTICOLATO IN 3 PARTI

• CONFORMITÀ ALLA PIANIFICAZIONE VIGENTE• BENEFICI ECONOMICI E SOCIALI DELL’INFRASTRUTTURA• EFFETTI PROPULSIVI IN FASE DI REALIZZAZIONE

I i i t ti t i i ti i h d fi i li bi tti i di di l i d d liI piani sono strumenti tecnici e normativi che definiscono gli obiettivi di medio-lungo periodo e delineanogli scenari di riferimento in un settore delle attività umane ed in un delimitato ambito territoriale: la loroattuazione è quindi, per definizione, un obiettivo da perseguire.

Si h i i i d i i tt ti i i ti il tibil d ll’Si presuppone che i piani ed i programmi attuativi vigenti propongano uno sviluppo compatibile dell’areadi rispettiva pertinenza ed indichino gli obiettivi strategici condivisi e le eventuali priorità: il lorocontenuto, quindi, non può essere posto in discussione dal giudizio ambientale su una singola opera.

N ità di tt i i tt ti i d i i i V ifi A bi t l St t i (VAS)

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Necessità di sottoporre i programmi attuativi dei piani a Verifica Ambientale Strategica (VAS), per nonincorrere nel rischio che la loro adozione attivi una deriva insopportabile per l’ambiente.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

1° parte - Conformità alla pianificazione vigente1 parte Conformità alla pianificazione vigentePIANIFICAZIONE GENERALE

Piano regionalePiani Territoriali di Coordinamento (PTC),affidati alle Amministrazioni

PIANIFICAZIONE SETTORIALETEN (Trans European Network),Piano Generale dei Trasporti (PGT),Piani aziendali (ANAS, RFI, Società autostradali, ecc)affidati alle Amministrazioni

Provinciali ed alle Città metropolitane;Piani d’ambito delle Comunità montane;Piani per le Aree di Sviluppo Industriale (ASI);Piani consortili di bonifica e di sviluppoagricolo

Piani aziendali (ANAS, RFI, Società autostradali, ecc)Piano Regionale dei Trasporti (PRT),Piani sottordinati dei trasporti (Amm. Provinciali, ComunitàMontane, Consorzi ASI, Comuni, ecc.)

agricolo.

Contenuti della 1° parte - Conformità alla pianificazione vigenteDeve compiutamente rendere conto, in alternativa:

• della congruenza dell’opera progettata con gli strumenti pianificatori (territoriali e• della congruenza dell opera progettata con gli strumenti pianificatori (territoriali esettoriali) vigenti, nonché della relazione non conflittuale con il regime vincolisticoesistente;

• delle prevedibili conseguenze di non conformità o interferenze pregiudizievoli,delle prevedibili conseguenze di non conformità o interferenze pregiudizievoli,nonché la dimostrazione che i piani modificati siano preferibili (o almeno equivalenti)a quelli vigenti, per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo politicamente fissati.Deve infine argomentare il rapporto di sinergia, di compatibilità o di conflittocon altri programmi attuativi in corso, nel proprio od in altri settori.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

2° parte – Benefici Economici e Sociali dell’Infrastrutturap

Documentare che l’intervento proposto si ponga nella direttrice degliobiettivi finali più significativi;

DEVE

p g ;Dimostrarne la priorità nell’ambito del programma attuativo e lavalidità anche nell’ipotesi della mancata prosecuzione delprogramma.Qualificare e quantificare il miglioramento collegato allarealizzazione dell’opera di progetto e documentare che l’investimentosia giustificato dal suo autonomo rendimento economico.Stimare la convenienza economico sociale della soluzione progettualepresentata, con l’ausilio dei criteri dell’analisi Benefici/Costi e/o multicriteria.

alternativa di non intervento, che consideri tuttavia l’evoluzionet d i l / t d i f tt i di t i di i d

soluzione tecnica di programmatt ti l iltendenziale e/o programmata dei fattori di contorno capaci di indurre

significative variazioni della domanda di mobilitàattuativo, eventualmente sviluppatanell’ambito dello SdF, qualora le risultanzedell’elaborazione preliminare siano sensibilmentedifformi da questovarie graduazioni per l’eventuale realizzazione di tronchi

funzionali della complessiva soluzione prescelta, secondoeventuali diverse ipotesi tecnicheindividuate e formalizzate per l’intera opera,con l’indicazione dei motivi che inducono ilprogettista ed il proponente ad esprimere una

f ifi f t

funzionali della complessiva soluzione prescelta, secondovari ordini di priorità, con l’illustrazione dei motivi che fanno propendereper una determinata sequenza: il confronto interno a queste alternative,ovviamente, deve proporsi di dimostrare che le priorità assegnate sipresentino: congruenti con le disponibilità di budget, ottimali sotto ilprofilo della prestazione intermedia comunque positive anche

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preferenza per una specifica fra questeprofilo della prestazione intermedia, comunque positive, anchenell’eventualità d’interruzione del programma per esaurimento delledisponibilità.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 3° parte – Effetti Propulsivi in Fase di Realizzazionep p

Stima dell’evoluzione economico-sociale dell’area, in corso diesecuzione, nelle varie alternative poste a confronto (vantaggi

CONDUCE

esecuzione, nelle varie alternative poste a confronto (vantaggiattesi dall’attività costruttiva)

La variazione prevedibile del saggio di attività a breve termine della popolazioneresidente e l’influenza sulle prospettive a medio-lungo periodo dellaprofessionalizzazione indotta:

• esperienze professionali generate;• specializzazione di mano d’opera locale;• qualificazione imprenditoriale spendibile in attività analoghe future, anche fuori zona, o in

Le caratteristiche evolutive dei principali settori produttivi coinvolti:• fornitura di materiali locali;

noli di macchinari

settori diversi;

L d d di i i di i t d ll i d t i l

• noli di macchinari,• prestazione imprenditoriali specialistiche in subappalto;• produzione di componenti e manufatti prefabbricati, ecc;

La domanda di servizi e di consumi generata dalla ricaduta occupazionale• alloggi per maestranze e tecnici fuori sede e loro familiari;• ristorazione;• ricreazione;

i l i t di i di i ità

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• commercio al minuto di generi di prima necessità, ecc.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

INDICE INDICE

1. PREMESSA 2

2. METODOLOGIA 4

4.7 INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA GOVERNO E REGIONE MOLISE (16 FEBB

2000)

3. INQUADRAMENTO DELL’OPERA 6

3.1 IL CONTESTO TRASPORTISTICO ATTUALE NEL MOLISE 6 3.2 IL CORRIDOIO TRASVERSALE 7 3.3 OBIETTIVI DEL PROGETTO 7 3 4 SINTESI DEI RISULTATI DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ (REGIONE MOLISE) 7

5. ANALISI DEGLI ATTI DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TERRITO

5.1 LE AREE NATURALI PROTETTE

5.2 PIANO PAESISTICO AMBIENTALE REGIONALE (P.P.A.R.) DELLA REGIONE MOLISE.

5.3 PIANO TERRITORIALE PAESISTICO (P.T.P.) DELLA REGIONE LAZIO

5.4 PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE GENERALE (P.T.G.P.) DELLA PROVINCIA DI FRO3.4 SINTESI DEI RISULTATI DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ (REGIONE MOLISE) 7

3.5 LINEE DI POLITICA ECONOMICA E FINANZIAMENTI REGIONALI STANZIATI PER OPERE DI

INFRASTRUTTURAZIONE VIARIA 11 3.5.1 La ristrutturazione delle infrastrutture di trasporto nel quadro

programmatico regionale e provinciale 11

3 5 2 Le rela ioni del corridoio pl rimodale con altri programmi regionali 11

DOCUMENTO PRELIMINARE DI INDIRIZZO DEL P.T.G.P

5.5 PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI): AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE D

TRIGNO, BIFERNO E MINORI, SACCIONE E FORTORE

5.6 PIANO STRAORDINARIO PER DIFESA ALLUVIONI (PSDA): AUTORITÀ DI BACINO DEI F

GARIGLIANO VOLTURNO.3.5.2 Le relazioni del corridoio plurimodale con altri programmi regionali 11

3.5.3 I presupposti generali programmatici per lo sviluppo dei trasporti 11

3.6 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 13

4. LA PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE DEI

5.7 PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO: AUTORITÀ DI BACINO FIUMI LIRI,

GARIGLIANO, VOLTURNO

5.8 ANALISI DEL REGIME VINCOLISTICO

5.9 PIANI REGOLATORI GENERALI COMUNALI

6 CONCLUSIONITRASPORTI 17

4.1 IL PIANO GENERALE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA (P.G.T.L.) –

D.P.C.M.02/03/2001 17 4.2 LEGGE N° 443 DEL 21 DICEMBRE 2001 (LEGGE OBIETTIVO) 19 4.3 PROGRAMMA TRIENNALE ANAS 2002-2004 - D.M. 3629/DICOTER DEL 19.08.2002 20

6. CONCLUSIONI

4.4 LIBRO BIANCO ANAS 2002 20 4.5 PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI (P.R.T.) REGIONE MOLISE – (ADOTTATO CON

D.G.R. N° 1021 IN DATA 15/7/2002) 20 4.6 PIANO GENERALE DEI TRASPORTI DEL LAZIO (P.R.T.) - D.G.R. 805 DEL 18/02/1992 E

D.G.R. 1672 DEL 10/03/1992 22

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

FINALITÀ (ART 4 – COMMA 1 - DEL DPCM 27 12 88)FINALITÀ (ART.. 4 COMMA 1 DEL DPCM 27.12.88)“descrive il progetto e le soluzioni adottate a seguito degli studieffettuati, nonché l’inquadramento nel territorio, inteso come sito ecome area vasta interessati ”come area vasta interessati.

CRITERI PROGETTUALI E ANALISI DELLA FASE GIUSTIFICAZIONE DELLE SCELTE

Descrive la soluzione progettuale adottata e tutte le alternative tecniche

REALIZZATIVA

Descrive la soluzione progettuale adottata e tutte le alternative tecnicheprese in considerazione nello sviluppo della decisione.

Dimostra miglioramento livello del servizio (miglioramento collegamenti fra O/D riduzione deiDimostra miglioramento livello del servizio (miglioramento collegamenti fra O/D, riduzione deitempi di percorrenza, congestione e incidentalità);Illustra le considerazioni di carattere tecnico-sociale ed economico che hanno presieduto allescelte tipologiche ed ubicazionali dei nodi;Dimostra la coerenza della soluzione rispetto alle norme cogenti;Allega e commenta tutta la cartografia tematica redatta, alle diverse scale (argomentazioni inordine alle scelte tecniche);Confronta soluzioni alternative a quella prescelta (costi funzionalità sicurezza tempo di

39

Confronta soluzioni alternative a quella prescelta (costi , funzionalità , sicurezza, tempo dipercorrenza, ecc.);Censisce espropri e giustifica la penalizzazione delle proprietà private.

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

ANALISI DELLA FASE REALIZZATIVADeve fornire:• Compiuta descrizione dei metodi e dei mezzi costruttivi;• Attendibile dimensionamento delle strutture provvisorie: aree di cantiere e piste;• Attendibile dimensionamento delle strutture provvisorie: aree di cantiere e piste;• Convincente dimostrazione del riguardo riservato alle problematiche ambientali

coinvolte nell’assumere le decisioni proprie del progetto.

CANTIERICantieri direzionali

Cantieri residenziali,

Cave di deposito per materiali di rifiuto

provenienti dagli scavi.

Direzionalitàdell’impresa esecutrice

Direzionalitàdel committente

Cantieri per lo stoccaggio, in

attesa dell’impiego di

Cantieri per la produzione di semilavorati

Cantieri per sperimentazioni

in vera

Cave di prestito di materiale

lapideo per la produzione dell impiego, di

materiali pregiati di base

e di forniture

generici

Cantieri di prefabbricazione

di grandi

grandezza degli inerti

-frantumati;- conglomerati cementizi e

di grandi manufatti strutturali

- i baraccamenti per l’alloggio dellemaestranze fuori sede; - la mensaper il personale impiegatizio edoperaio, con relativa cucina edispensa (in parte refrigerata); - i

idi it i d i ti di i

40

- conglomerati cementizi ebituminosi;- ferro piegato e gabbie d’armatura;- piccoli prefabbricati (embrici,predalles, rivestimenti, ecc).

presidi sanitari ed i posti di primosoccorso; - i parcheggi per i mezziindividuali del personale d’ordine edegli operai;

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

ANALISI DELLA FASE REALIZZATIVA – dimensionamento aree di cantiere e pistep

direzionaliresidenziali;stoccaggio di materiali pregiati dib f it

Questa tipologia, altrimenti denominata “frontidi avanzamento” comprende in sostanza icantieri temporanei per lavorazioni a

Cantieri principali

25000-28000 m2

base e forniture;produzione di semilavoratid’impiego massiccio e diffuso(conglomerati cementizi ebituminosi, ferro piegato e gabbie

Cantieri mobili.

p pprevalente sviluppo lineare anzicché puntuali;le principali categorie di opere a cui essi sonofunzionali sono: - corpi in rilevato; - trincee egallerie artificiali.

CANTIERICantieri secondari

p g gd’armatura, piccoli prefabbricati).

Cantieri temporanei.

Fon o a 50000 m2

Sono distribuiti in maniera alquantocapillare e continua lungo il tracciato.Vi vengono allocate lavorazioni

Si comprendono nella categoria deicantieri temporanei tutti i siti alservizio dell’esecuzione di

Piste e collegamenti

gcentralizzate e depositi di materiali e/oprodotti semilavorati, che si giovanodella vicinanza del sito d’impiego per laminimizzazione dei trasporti sulterritorio durante la costruzione

impegnative opere puntualidisseminate lungo il tracciato delcostruendo tronco. Traggono laloro denominazione dallacaratteristica di non estendere la

Come più volte accennato inprecedenza, la logistica interna delcantiere deve essere organizzata inmodo da limitare l’impatto dellaterritorio durante la costruzione

dell’opera. Quando sono di servizio aparticolari lavorazioni, i cantierisecondari non pongono particolariproblemi di connessioni esterne ali t i d

caratteristica di non estendere laloro operatività all’intera durata deilavori, ma solo al periodo limitato diesecuzione dell’opera a cui sonoasserviti.

circolazione dei mezzi operativi sullaviabilità esistente: si deve quindiprogrammare un sistema di pisteprovvisorie, tali da assicurare(possibilmente con continuità e

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sistema, ma esigono un comodocollegamento con le opere a cui sonoasserviti.

(possibilmente con continuità erapidità) il collegamento tra i cantieri(principali, secondari, temporanei emobili).

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

ANALISI DELLA FASE REALIZZATIVA• Convincente dimostrazione del riguardo riservato alle problematiche ambientali

coinvolte nell’assumere le decisioni proprie del progetto.

Criteri di preferenza per l’individuazione dei siti d’impianto dei cantieri

- Collocazione all’interno del sedime delle opere da realizzare, al fine di:- evitare onerose occupazioni temporanee di suolo;- ridurre gli oneri di ripristino ambientale, a lavori completati.

(ideali le aree degli svincoli e le pertinenze di servizio, di sosta e di parcheggio comunque zone( dea e a ee deg s co e e pe t e e d se o, d sosta e d pa c egg o co u que o eprive di pregio e di vincoli di qualsiasi tipo storico-archeologico, idrogeologico, ecc.)

- Facile accessibilità dalla viabilità esistente e posizione baricentrica rispetto allatratta da servire (pesano principalmente le opere più impegnative del tronco ed i luoghi dimassima concentrazione dell’impiego di mano d’opera e di semilavorati)massima concentrazione dell impiego di mano d opera e di semilavorati)

- Minima acclività morfologica, nell’ottica di:- ridurre le opere di sistemazione iniziale e gli oneri di smantellamento;- minimizzare l’intrusione nel paesaggio;

- scostamento da aree fortemente urbanizzate e da ricettori sensibili, nonché dazone pregiate per qualsiasi motivo.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

INDICE

1. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’INTERVENTO 2

2. SINTESI DELLE ANALISI TRASPORTISTICHE 3

2.1 ANALISI TRASPORTISTICHE..............................................................................................3

2.2 L’OFFERTA DI TRASPORTO...............................................................................................3 2.3 LA DOMANDA DI TRASPORTO ...........................................................................................3 2.4 LE PREVISIONI DI TRAFFICO .............................................................................................4

2.4.1 Scenario di riferimento (Opzione Zero) .....................................................................4

2 4 2 S i di 5

2.4.2 Scenario di progetto..................................................................................................5

2.4.3 Scenario di progetto con pedaggio ...........................................................................6

3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO ED IDRAULICO 7

3 1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO 7

5.5 OPERE D’ARTE MAGGIORI: VIADOTTI ......................................................................

5.6 OPERE D’ARTE MAGGIORI: GALLERIE NATURALI......................................................

5.7 OPERE D’ARTE MAGGIORI: GALLERIE ARTIFICIALI ....................................................

5.8 OPERE D’ARTE MINORI: ATTRAVERSAMENTI STRADALI ED IDRAULICI.........................

5 9 IMPIANTI TECNOLOGICI3.1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO .........................................................7

3.2 INQUADRAMENTO IDRAULICO...........................................................................................8

4. IL TRACCIATO BASE E LE ALTERNATIVE CONSIDERATE 10

4.1 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO BASE...............................................................................10

5.9 IMPIANTI TECNOLOGICI .........................................................................................

5.10 INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE E PRESCRIZIONI .........

6. LA CANTIERIZZAZIONE

6.1 SUDDIVISIONE IN LOTTI ED INDIVIDUAZIONE DEI CANTIERI ...........................................

4.2 LE ALTERNATIVE DI TRACCIATO CONSIDERATE ................................................................16

5. CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO BASE 22

5.1 CARATTERISTICHE PLANO-ALTIMETRICHE.......................................................................22 5 2 GLI SVINCOLI 23

6.2 BILANCIO DEI MATERIALI .......................................................................................

6.3 VIABILITÀ DI SERVIZIO AL SISTEMA DI CANTIERIZZAZIONE.........................................

6.4 DEMOLIZIONE DEI VIADOTTI ESISTENTI NEL LAGO DI GUARDIALFIERA E SOLUZIONI AL

...........................................................................................................................

5.2 GLI SVINCOLI................................................................................................................23

5.3 CORPO STRADALE E PAVIMENTAZIONI ............................................................................27 5.4 SISTEMI DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI PIATTAFORMA................................................28

5.4.1 Acque di piattaforma: caratterizzazione dell’effluente e potenziali ripercussioni

sull’ambiente ..........................................................................................................29

7. RISULTATI DELL’ANALISI COSTI E BENEFICI

7.1 ANALISI DELLA DOMANDA COLLEGATA ALL’OPERA INFRASTRUTTURALE ....................

7.2 L’ANALISI COSTI BENEFICI .....................................................................................

7.2.1 Impatti socio-economici indiretti .....................................................................

43

5.4.2 Proposte di intervento.............................................................................................38

5.4.3 Considerazioni conclusive ......................................................................................42

7.3 CONCLUSIONI ......................................................................................................

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

CANTIERIZZAZIONECANTIERIZZAZIONE

DIVISIONE IN LOTTILotto 03 (da km 23+377 al km 44+450)

Il lotto 3 inizia alla fine della Variante di Venafro, in corso di realizzazione e termina prima della

Galleria di Castelpetroso, poco oltre lo svincolo.

CAMPO CANTIERE

Le opere più significative comprese nel lotto sono le seguenti:

- Km 25+105 – OP. 14 Viadotto Volturno O/E – L = 1.915 m

- Km 28+865 – OP. 15 Viadotto Lorda O/E – L = 320 m

- Km 29+855 – OP. 16 Viadotto Macchia d’Isernia O/E – L = 1.120 m

- Km 32+518 – OP. 17 Viadotto Temennotte O/E – L = 793 m

CANTIERE OPERATIVO

- Km 33+644 – Svincolo di Isernia Sud

- Km 33+800 – OP. 18 Viadotto S. Agapito O/E – L = 288 m

- Km 34+525 – OP. 19 Galleria Pietradonata O/E – L = 365 m

- Km 35+590 – OP. 20 Viadotto Selverina O/E – L = 440 m

- Km 36+550 – OP. 22 Viadotto Rio Vallone O/E – L = 530 m

Km 37+451 – OP 24 Galleria S Angelo O/E – L = 2 120 m

CODICE CANTIERE SUPERFICIE (Ha) LOTTO 3

CO 3,1 2 CC 3 1 3 - Km 37+451 – OP. 24 Galleria S. Angelo O/E – L = 2.120 m

- Km 40+725 – OP. 27 Viadotto Pettoranello I O/E – L = 152/118 m

- Km 41+016 – OP. 28 Viadotto Pettoranello II O/E – L = 458/186 m

- Km 42+098 – OP. 29 Viadotto Pettoranello III O/E – L = 186 m

- Km 44+132 – Svincolo di Castelpetroso

- Km 44+137 – OP. 30 Viadotto L’Astore I O/E – L = 288 m

CC 3,1 3CO 3,2 1 CO 3,3 1 CO 3,4 1 CO 3,5 2 CO 3 6 2

Il sistema di cantierizzazione è impostato sui seguenti cantieri:

- Km 25+100 – CO 3.1 Cantiere Operativo Viadotto Volturno

- Km 31+400 – CC 3.1 Campo/Cantiere Macchia d’Isernia

- Km 33+644 – CO 3.2Cantiere Operativo Svincolo d’Isenia

CO 3,6 2CO 3,7 2 CO 3,8 2

TOTALE 16

Km 33 644 CO 3.2 Cantiere Operativo Svincolo d Isenia

- Km 34+450 – CO 3.3 Cantiere Operativo Imbocco Nord Galleria Pietradonata

- Km 35+000 – CO 3.4 Cantiere Operativo Imbocco Sud Galleria Pietradonata

- Km 35+500 – CO 3.5 Cantiere Operativo Viadotti Selverina e Rio Vallone

- Km 37+451 – CO 3.6 Cantiere Operativo Imbocco Nord Galleria S. Angelo

- Km 39+600 – CO 3.7 Cantiere Operativo Imbocco Sud Galleria S. Angelo

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- Km 43+000 – CO 3.8 Cantiere Operativo Svincolo di Castelpetroso

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

CANTIERIZZAZIONE – Bilancio MaterialiCANTIERIZZAZIONE – Bilancio MaterialiBILANCIO MATERIALI MOVIMENTI DI TERRA (MC)

lotto V scavo+bonifica V scavo gallerie V scavo tot. Utilizzabile per rilevati

Utilizzabile per dreni e

inerti Discarica

V rilevato netto + bonifica

Differenza

n A B C=A+B D E G=C-D-E-F H I=D-H

1

2

3 1 086 071 75 611 310 00 1.697.381,75 633 568 40 480 069 00 583 744 3 865 158 73 231 590 333 1.086.071,75 611.310,00 1.697.381,75 633.568,40 480.069,00 583.744,3 865.158,73 231.590,33

4

TOT. 4.131.879 2.673.327 6.805.206 1.733.517 945.993 4.044.696 9.951.988 8.218.471

BILANCIO DEI MATERIALI FABBISOGNO DI INERTI PER CALCESTRUZZO (MC)(MC)

TRATTO 1: Dallo svincolo di ??? allo Svincolo di ????

LOTTO 1 314.610 LOTTO 2 358.900 LOTTO 3 605 810LOTTO 3 605.810LOTTO 4 172.370 LOTTO 5a 166.070

TOTALI 1.617.760

BILANCIO MATERIALI CAVE E DISCARICHE (MC)BILANCIO MATERIALI CAVE E DISCARICHE (MC)

CODICE DENOMINAZIONE COMUNE/PROVINCIA TIPOLOGIA MATERIALI VAL. UTILI

POSSIBILITA' DI

DISCARICA C/1 CERRITI S.PIETRO INFINE (CE) CALCARE 1.000.000 _

C/2 MASS. VETTESE POZZILLI (IS) CALCARE 139.000 _

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C/3 MARTINE VENAFRO (IS) SABBIA 220.000 _

C/4 FONTE PEZZENTE MONTERODUNI (IS) GHIAIA 40.000 SI TOTALE 18.533.000

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

COMPONENTI SUB-COMPONENTI FATTORI COMPONENTI SUB-COMPONENTI FATTORI Immissione di gas nocivi ATMOSFERA EFFETTI STATICI Immissione di particolato

Immissione polveri EFFETTI DINAMICI Immissione rumore

Eff tti tit ti i Effetti quantitativi ACQUE SUPERFICIALI Effetti distributivi Effetti qualitativi IDROSFERA Effetti quantitativi ACQUE PROFONDE Effetti distributivi Effetti qualitativi

Consumi di materiali terrosi RISORSE NON Fabbisogno di prodotti industriali RINNOVABILI Consumi di energia

LITOSFERA Geomorfismo antropico LITOSFERA p

AMBIENTE STABILITA’ Erosione

EFFETTI DINAMICI Immissione di vibrazioni

Sicurezza degli operai SALUTE UMANA Sicurezza degli utenti BIOSFERA Sicurezza dei non utenti

CONSERVAZIONE Flora ed ecosistemi NATURA Fauna

NATURALE Commutazione visuale

PAESAGGIO Offerta panoramica PAESAGGIO p ANTROPICO Danno ai beni culturali

Consumo diretto di aree Effetti sociali degli espropri USO DEL ATTUALE Effetto barriera

SUOLO Danno a beni pubblici

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SUOLO Danno a beni pubblici Modifica dei valori immobiliari PROGRAMMATICO Conseguenze urbanistiche Atttività economiche

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

PASSAGGI METODOLOGICIPASSAGGI METODOLOGICI

a) Rilevazione della “situazione zero” o dello “statoa) e a o e de a s tua o e e o o de o statodi fatto”;

b) Previsione "neutrale" o di sviluppo in assenza dib) Previsione neutrale o di sviluppo in assenza diintervento;

c) Stima delle conseguenze della realizzazione delc) Stima delle conseguenze della realizzazione delprogetto.

VALUTAZIONEVALUTAZIONE

QUANTITATIVA QUALITATIVAQUANTITATIVA QUALITATIVA

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

FASI DEL PROCEDIMENTO DI ANALISI QUANTITATIVAFASI DEL PROCEDIMENTO DI ANALISI QUANTITATIVAa) individuazione della grandezza misurabile più rappresentativa;

b) esecuzione di una campagna di rilevamenti della suddetta grandezza nellab) esecuzione di una campagna di rilevamenti della suddetta grandezza nellasituazione attuale;

- costruzione di carte tematiche dell’area in cui le variazioni indotte dalprogetto siano significative;progetto siano significative;

- stima puntuale del parametro in corrispondenza dei ricettori più sensibili adesso.

c) implementazione in affidabili modelli quantitativi di simulazione tanto dellacondizione evolutiva del fattore in assenza d’intervento, quanto delleconseguenze dell’esecuzione del progetto (i suddetti modelli si articolano indue moduli in cascata “modulo di generazione” e “modulo di diffusione”;due moduli in cascata modulo di generazione e modulo di diffusione ;

d) giudizio sulla tollerabilità degli esiti della simulazione (modello di ricezione),da parte dei ricettori più sensibili (selezionati fra gli esistenti o individuati nelpiano di sviluppo urbanistico).piano di sviluppo urbanistico).

- in termini assoluti, mediante confronto con eventuali limiti di legge oregolamento;

i l ti i è f t f i di i i i ti (i t i48

- in senso relativo, cioè a confronto fra i diversi scenari esaminati (ipotesitecniche alternative dello stesso progetto).

LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

CONTROLLO AMBIENTALECONTROLLO AMBIENTALEA) Il giudizio complessivo sulla tollerabilità e sull’utilità generale dell’opera non

è in discussione nel corso della VIA, a condizione che la resa ambientale delprogetto sia contenuta entro i limiti prefigurati in sede di SdF (ovvero di VASdel piano a cui esso afferisce): dal confronto globale degli impatti scaturentidal Quadro Ambientale con le aspettative di sviluppo evidenziate e dettagliatenel Quadro Programmatico si deve poter trarre la conferma della precedentenel Quadro Programmatico, si deve poter trarre la conferma della precedenteintuizione favorevole all’investimento.

B) Il giudizio sulla tollerabilità dell’impatto di ciascun fattore deve essereB) Il giudizio sulla tollerabilità dell impatto di ciascun fattore deve essereespresso:

- nel confronto fra le proiezioni tendenziali del fattore con o senza l'opera e nonin riferimento all’astratta considerazione delle variazioni dello stesso rispettoin riferimento all astratta considerazione delle variazioni dello stesso rispettoall’attuale stato;

- con estensione a tutti gli ambiti in cui la variazione risulti significativa (conl’inclusione quindi di zone, anche distanti, che godano di miglioramentil inclusione quindi di zone, anche distanti, che godano di miglioramentisensibili grazie alla redistribuzione delle funzioni fra i rami della rete e deiflussi di traffico che li impegneranno) e non limitatamente all’ambito ristrettodel progetto.

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LO STUDIO DI IMPATTO E LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALESIA – QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

CONTROLLO AMBIENTALEC) Nel Quadro Ambientale del SIA, per ciascuna componente deve essere

perseguita la dimostrazione che:

- la soluzione progettuale presentata al giudizio di VIA sia in ragionevolep g p g gequilibrio, per i profili ambientali, con le contrapposte esigenze tecnico-prestazionali ed economiche dell’opera (minimizzazione);

- siano incluse nel progetto opere adeguate a ridurre gli effetti negativi sullep g p g g gcomponenti ambientali in sofferenza (mitigazioni);

- siano incluse nel programma realizzativo ulteriori opere che, anche se nondirettamente connesse alla funzionalità della strada, rendano tollerabili ai,ricettori danneggiati gli impatti che residuano alle azioni di cui sopra(compensazioni).

D) Il controllo degli effetti ambientali di un’opera non si esaurisce nella) g pfase di progettazione, a prosegue in tutto il corso dell’esecuzione;

Pertanto i piani di monitoraggio ambientale della fase di esecuzione deilavori e di esercizio

- prefigurati nei loro lineamenti essenziali nel progetto preliminare;

- specificati nel progetto definitivo;

50- dettagliati nell’esecutivo, a beneficio dell’Osservatorio Ambientale.