lorenzo ghiberti
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Genova-Giuliano-MarcelloIII°E2006/2007TRANSCRIPT
Lorenzo Ghiberti
Nacque a Firenze nel 1378Ebbe morte nel 1455
ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del linguaggio rinascimentale
La fonte primaria per la ricostruzione della sua vita si trova nei Commentari da lui redatti negli ultimi anni di vita.
La sua opera migliore la troviamo nel battistero di San Giovanni a
Firenze.
Si tratta appunto delle due porte dell’edificio
Porta nord
Formella Ghiberti
Formella Brunelleschi
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_ Sacrificio di Isacco _
In pratica divide il riquadro in due parti verticali distinte
Meno sensibile alla violenta drammaticità dell'episodio
_ Sacrificio di Isacco _
Ghiberti
Nel piccolo spazio a disposizione egli cerca di inserire più piani di profondità
Le figure sono più grandi, più intense, i ritmi bruschi e spezzati
_ Sacrificio di Isacco _Brunelleschi
Il contratto per l'esecuzione dell'opera è firmato il 23 novembre
1403 e la porta occuperà il Ghiberti per
vent anni.
collocata all'ingresso est al posto di quella di
Andrea Pisano.
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Struttura
Da 1 a 20, formelle dedicate al nuovo testamento
21 a 24, quattro evangelisti
25 a 28 dottori della chiesa Indietro
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formelle delimitate da una cornice a losanga lobata a sua volta contenuta in una cornice quadrata
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San Luca
San Marco
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Motivi vegetali, rappresentanti foglie, ornano le cornici
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Presenza di testine di profeti
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Cornice a motivi
vegetali
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Due formelle per il fonte battesimale di Siena
Arresto del battista
Scolpite tra il 1417 e il 1425 in ottone
Due formelle per il fonte battesimale di Siena
Battesimo di Gesù
Costituiscono l'elemento di passaggio tra lo stile ancora goticheggiante della prima porta, e le novità prospettiche della seconda.
Porta del Paradiso“Mi fu data licentia io la conducessi in quel modo ch’io credessi tornasse
più perfettamente et più ornata et più
riccha”
Lorenzo Ghiberti“Sono tanto belle che elle
starebbero ben alle Porte del
Paradiso” Michelangelo
Storia
La porta è inizialmente destinata al lato nord.
L’Opera mostra tanto splendore da meritarsi l’appellativo “degna
del paradiso”.
L'opera durerà dal 1425 al 1452.
E per questo spostata sul lato
est.
Gli originali si trovano nel Museo dell'Opera del
Duomo.
Fu danneggiata da un’alluvione.
I rilievi sono stati sostituiti da copie.
Vi è la presenza di sequenze continue di testine, motivi floreali e nicchie che
contengono statuine di Profeti e Sibille.
Struttura Porta
Tra queste troviamo quella dello stesso Ghiberti.
Le due file verticali sono circondate da
quattro cornici, contenenti in tutto
24 nicchie con personaggi biblici e 24 medaglioni dai quali sporgono dei
busti.
Differenze
Riduce il numero delle formelle(da
venti a dieci).
Sopprime le cornici.
Utilizza una nuova tecnica, detta “stiacciato”.
La tecnica di Ghiberti
Lorenzo Ghiberti utilizzò per la Porta del paradiso la tecnica dello “stiacciato”(caratteristico anche dello
stile di Donatello).
Essa consistente nell’incidere molto
leggermente la superficie della piastrella.
L’opera appartiene allo stile gotico, per il dettaglio minuto e per la varietà di piante e
animali, propri della sue formelle.
Struttura Formelle
1 Adamo ed Eva 2 Caino e Abele 3 Noè 4 Abramo 5 Isacco, Esaù e Giacobbe 6 Giuseppe 7 Mosè 8 Giosuè 9 Davide 10 Salomone e la regina di
Saba
Adamo ed Eva
La prospettiva diventa la chiave di lettura dell’opera.I personaggi sono
spinti verso l’esterno, quasi una scultura a
tutto tondo.
Caino e Abele
Formata da sei episodi sparsi nel paesaggio,
la lettura si svolge prima a sinistra, dallo sfondo verso il primo
piano, poi, nello stesso senso, a destra.
Il sacrificio di Isacco
Le figura sono fuse con il paesaggio
circostante in modo che
l'occhio venga condotto verso
la scena principale,
rappresentata appunto dal Sacrificio di
Isacco.
Vi è spazio maggiore a certi episodi.
Esaù e Giacobbe
L’uso dell’oro non è più solo rivestimento, ma
parte integrante dell’opera che dona
ulteriori effetti prospettici e pittorici.
Giuseppe
Possiamo notare un diminuendo dei rilievi più ci si avvicina allo
sfondo.
In questa formella c’è un particolare riferimento alla
vicenda di Cosimo de’Medici.
Davide
Ghiberti dona un effetto plastico alle formelle, che va dal pieno rilievo delle figure in primo piano alle
leggere profilature di quelle dello sfondo.
Salomone e la Regina di Saba
Vi è rappresentato un solo episodio, per una motivazione
politica.
Rappresenta in realtà la riunificazione della
chiesa d’Occidente con quella d’Oriente.
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Tre statue a tutto tondo in bronzo
per le nicchie esterne della chiesa Orsanmichele
San giovanni
Eseguito tra il 1412 e il 1416
Lo troviamo nel Tabernacolo
dell'arte della Calimala.
San Matteo
Tra il 1419 e il 1420
Tabernacolo dell’arte del
Cambio Quest'opera dimostra la meditazione che fece il Ghiberti sulle opere realizzate da Donatello per la stessa chiesa
San Stefano
Eseguito tra il 1427 e il 1428
Tabernacolo dell'arte della Lana
A partire dall’ottocento
sono statte fatte copie di queste
statue. Le originali sono ora presenti
nel museo.
Arca di San Zanobi
1442
Realizzata per
il Duomo
di Firenze.
Ritroviamo l’espediente tardo
gotico di raffigurare
momenti diversi in uno stesso episodio
Si trova nella cappella centrale
dell'abside maggiore.
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