lorenzo ghiberti

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Martini Raffaele III°F2007/2008

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Page 1: Lorenzo Ghiberti
Page 2: Lorenzo Ghiberti

Lorenzo Ghiberti nacque a Pelago, vicino a Firenze nel 1378. Iniziò il suo apprendistato in una oreficeria. Divenne uno fra i maggiori artisti fiorentini grazie alle sue opere di scultura. Lasciò anche una testimonianza scritta nei suoi Commentarii. Morì nel 1455 a Firenze

Pelago, vicino a Firenze, città natale di Lorenzo Ghiberti

Autoritratto dell’artista presente nella terza porta del Battistero di San Giovanni

(Porta del Paradiso)

Page 3: Lorenzo Ghiberti

Formella del Ghiberti Formella del Brunelleschi

IL SACRIFICIO DI ISACCO

Page 4: Lorenzo Ghiberti

L’OPERA DEL GHIBERTI

Per realizzare questa formella ha utilizzato un’estrema raffinatezza dei dettagli. La formella appare divisa verticalmente dalla roccia in maniera perfetta. Il gruppo di personaggi di sinistra controbilancia perfettamente quello di destra dove ci sono i due protagonisti del Sacrificio.

Page 5: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DEL BUSTO DI ISACCO

Il perfetto nudo di Isacco testimonia la qualità dei dettagli della formella. Il gesto di Abramo è compiuto con lentezza. Isacco è in un atteggiamento di fierezza.

Page 6: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DELL’ALTARE

La formella è stata realizzata con grande perizia tecnica e abbondanza di particolari, secondo la tradizione orafa. Ne è un esempio la decorazione dell’altare del Sacrificio: esso è costituito da un dettagliato motivo vegetale. Sotto l’altare ci sono le vesti di Isacco.

Commento del Vasari: le figure sono snelle e dotate di grazia ed attitudini bellissime.

Page 7: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DELL’ARIETE

Sullo sperone di roccia che attraversa la formella vi è un ariete che dall’alto assiste alla scena

biblica.

Page 8: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DELL’ANGELO

In alto a destra l’angelo esce dal piano del cielo creando un innovativo effetto di profondità spaziale. Il gesto di bloccare il Sacrificio di Isacco è solo simbolico come è simbolica la sua presenza. Infine c’è un contrasto fra la natura divina rappresentata dall’angelo e quella umana rappresentata in basso dalla roccia.

Page 9: Lorenzo Ghiberti

L’OPERA DEL BRUNELLESCHI

La formella del Brunelleschi è invece drammatica. Egli non mantiene tutte le figure all’interno dell’area, ma le fa trasbordare fuori. La suddivisione qui è orizzontale, con l’insieme delle tre braccia che fa da centro della rappresentazione. Come Ghiberti, l’autore pone al di sotto le figure dei servi col cavallo.

Page 10: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DELLA MANO DELL’ANGELO

Gli elementi convergono verso la mano dell’angelo. Abramo trattiene con foga il figlio che cerca di liberarsi. L’angelo accorre quindi per fermare il padre. A differenza dell’altra formella, qui l’intervento divino non è simbolico ma reale.

Page 11: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DEI SERVI

Le figure dei servi e del cavallo sono poste in primo piano. Essi sono collocati nei due lobi inferiori e sono ispirati ad un modello classico. Vi è grande realisticità; infatti sono indifferenti ai fatti,

mentre il cavallo bruca il terreno.

Page 12: Lorenzo Ghiberti

LA SECONDA PORTA (PORTA NORD)

Page 13: Lorenzo Ghiberti

Testa che appare ai bordi di due formelle

Gesù fra i dottori

Bronzo parzialmente dorato,

65x57.5 cm

Page 14: Lorenzo Ghiberti

1 Annunciazione; 2 Natività; 3 Adorazione dei Magi; 4 Disputa con i dottori; 5 Battesimo; 6 Tentazione; 7 Cacciata dei mercanti; 8 Gesù salva Pietro; 9 Trasfigurazione; 10 Resurrezione di Lazzaro; 11 Ingresso a Gerusalemme; 12 Ultima cena;13 Veglia nell'orto degli ulivi;14 Cattura di Gesù;

15 Flagellazione; 16 Gesù dinanzi a Pilato;17 Salita al Calvario; 18 Crocifissione; 19 Resurrezione;20 Pentecoste;21 San Giovanni Evangelista; 22 San Matteo;23 San Luca; 24 San Marco; 25 Sant'Ambrogio;26 San Girolamo; 27 San Gregorio;28 Sant'Agostino.

LE FORMELLE Ordine cronologico

Page 15: Lorenzo Ghiberti

“CACCIATA DEI MERCANTI DAL TEMPIO”

La formella che rappresenta la cacciata dei mercanti dal tempio appartiene alla Porta Nord. I personaggi sono tutti ammucchiati al centro della scena su un piano orizzontale che esce dalla forma. Essi sono travolti da Cristo che si avventa su di loro con un impeto di collera.

Page 16: Lorenzo Ghiberti

LA TERZA PORTA (PORTA EST O DEL PARADISO)

Page 17: Lorenzo Ghiberti

DECORAZIONI DELLA PORTA

Page 18: Lorenzo Ghiberti

LE FORMELLE

1 Adamo ed Eva 2 Caino e Abele 3 Noè 4 Sacrificio di Isacco5 Isacco, Esaù e Giacobbe 6 Giuseppe e i mercanti7 Mosè 8 Giosuè 9 Davide 10 Salomone e la regina di Saba

Page 19: Lorenzo Ghiberti

Particolare dell’autoritratto nella

Porta del Paradiso

Page 20: Lorenzo Ghiberti

“Incontro al tempio fra la regina di Saba e re Salomone”

Questa è l’ultima formella della porta. In essa vi è raffigurata la scena dell’incontro fra la regina di Saba e re Salomone. Intorno a loro c’è un contorno di quasi 100 personaggi rappresentati grazie alla tecnica dello stiacciato. Il tempio è costruito minuziosamente.

Page 21: Lorenzo Ghiberti

Schema prospettico della formella

Incontro al Tempio fra la regina di Saba

e re Salomone

Bronzo dorato,

79 x79 cm

Firenze, Museo dell’Opera del

Duomo

Page 22: Lorenzo Ghiberti

“Il Sacrificio di Isacco”

Il Sacrificio di Isacco

Bronzo dorato,

79 x79 cm

Firenze, Museo dell’Opera del

Duomo

Page 23: Lorenzo Ghiberti

PARTICOLARE DELLA MANO DELL’ANGELO

Come nell’opera del Brunelleschi, l’angelo ferma materialmente Abramo

Page 24: Lorenzo Ghiberti

LE OPERE MINORI

Oltre alle porte per il battistero, Ghiberti realizzò altre opere, per esempio i cartoni per le vetrate del Duomo di Firenze, la scultura di San Giovanni Battista, la prima statua in bronzo fusa in un unico pezzo che si trova in una nicchia di Orsammichele, oltre alle statue di San Matteo e Santo Stefano sempre in Orsammichele.Nel 1427 realizzò per Cosimo De' Medici l'Urna dei Tre Martiri oggi al Museo Nazionale di Firenze; nel 1442 realizzò l'Arca di San Zanobi che si trova nel duomo.

Page 25: Lorenzo Ghiberti

I COMMENTARII

Dal 1447 scrisse i tre libri dei Commentari. I libri erano dedicati a un personaggio ragguardevole di cui però l'autore non fa il nome. Il trattato è incompiuto e si interrompe al terzo libro, che comunque ha il carattere di abbozzo. Nel primo libro il proemio è ripreso dall'architetto militare dell'età dei Diadochi Ateneo il Vecchio, mentre il programma dell'educazione a cui deve attendere un artista è ripreso dall'opera di Vitruvio, integrandola con lo studio della prospettiva e dell'anatomia, infine per la storia artistica si rifà a l'opera di Plinio. Nel secondo libro continua la trattazione storica, parla della cosiddetta media età, in cui inserisce le biografie artistiche (le prime di questa specie), fatte su base stilistica e non su base aneddotica, partendo da Giotto parla dei maggiori artisti trecenteschi e quattrocenteschi in maggior numero fiorentini e toscani, ma cita anche artisti romani e napoletani e lo scultore tedesco Gusmin, suo contemporaneo, segue la prima autobiografia artistica della storia, in cui ripercorre il suo operato artistico; alla fine del libro annuncia la realizzazione di un trattato sull'architettura. Il terzo libro è un tentativo di determinare le basi teoriche dell'arte, il suo interesse si concentra soprattutto sull'ottica, più avanti parla dell'antichità, soffermandosi a parlare dei resti di Firenze, Siena e Roma, la fine è composta da un teoria delle proporzioni, criticando Vitruvio, cita il codice di Varrone, e per la prima volta viene mostrato il metodo di costruire la figura umana su un reticolato; il libro si interrompe bruscamente

Page 26: Lorenzo Ghiberti