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L’ORGANIZZAZIONE COMUNE DI MERCATO NEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO APPLICAZIONE IN ITALIA MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNAZIONALI E DELL’ UNIONE EUROPEA UFFICIO PIUE V-ORTOFRUTTA E OLIO DI OLIVA DR. ROBERTO CHERUBINI Montalto delle Marche (AP) - 21 marzo 2014 Convegno “OCM e PSR 2020: gli aiuti finanziari per l’impresa ortofrutticola 1

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L’ORGANIZZAZIONE COMUNE DI MERCATO NEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO

APPLICAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNAZIONALI E DELL’ UNIONE EUROPEAUFFICIO PIUE V-ORTOFRUTTA E OLIO DI OLIVA

DR. ROBERTO CHERUBINI

Montalto delle Marche (AP) - 21 marzo 2014

Convegno “OCM e PSR 2020: gli aiuti finanziari per l’impresa ortofrutticola 1

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IMPORTANZA DEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO IN ITALIA: VALORE PRODUZIONE E SCAMBI

Export (€) Import (€)

3.962.999.530 2.989.226.400

6.982.177.890 4.499.330.370

Peso % ortofrutta 22,6%

Saldo (€)Scambi (2012)

Ortofrutta

Ortofrutta compreso il trasformato

973.773.130

2.745.816.206,33

Uva da tavola

2.482.847.520

Totale ortofrutta

6.367.678.093,56

565.503.610,53

1.306.212.661,01

10.985.210.571,43

48.676.692.614,89Produzione branca agricoltura

ProdottiValori in euro

(media 2010 - 2012)

Ortaggi (senza patate)

Agrumi

Frutta

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IMPORTANZA DEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO IN ITALIA: Valore della produzione ortofrutticola ripartita per regione – anno 2012, in (000) di euro (dati ISTAT)

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COMPARTO ORTOFRUTTICOLO NAZIONALE – PUNTI DI FORZA

a) Quantità della produzione (Principale produttore europeo – circa 25 mil.ni di tn )

a) Assortimento di prodotti ampio

b) Quantità importanti di prodotti da agricoltura integrata e biologica (74.000 ha)

c) Leadership UE di ortofrutticoli a denominazione geografica protetta (95 su 251)

d) Eccellenze organizzative e commerciali in alcune aree e per alcuni prodotti

e) Processo di concentrazione dell’offerta attraverso l’aggregazione in OP

f) Discreta capacità di innovazione dei prodotti trasformati

g) Diffusione di prodotti di IV gamma(principale produttore UE con quasi 1 mil.do di €)

h) Elevato profilo qualitativo del prodotto (in termini organolettici e merceologici)

i) Posizione logistica baricentrica rispetto alla UE ed al bacino del Mediterraneo

k) Positività del made in Italya livello internazionale

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COMPARTO ORTOFRUTTICOLO NAZIONALE – PUNTI DI DEBOLEZZA

a) Costi di produzione elevati

b) Scarsa innovazione varietale

c) Frammentazione delle strutture agricole

d) Squilibri regionali del sistema organizzato in OP

e) Debolezza dell’Interprofessione

f) Rete di redistribuzione logistica e commerciale per il mercato interno obsoleta epoco efficiente

g) Strutture portuali per l’accesso e l’uscita dall’Italia insufficienti

h) Concentrazione dell’export verso i mercati della UE (principale partnercommerciale Germania)

i) Scarsa internazionalizzazione del sistema distributivo nazionale

j) Esposizione alla volatilità dei prezzi e agli effetti del cambiamento climatico

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COSA È

L’organizzazione comune dei mercati (OCM) costituisce lo strumento fondamentale delmercato comune agricolo nel quadro della politica agricola comune (PAC) e copre circa il90% della produzione agricola dell’UE.

Essa disciplina la produzione e il commercio di prodotti o gruppi di prodotti (cereali,ortofrutticoli, carne suina, uova, vino, ecc.) al fine di garantire un reddito stabile agliagricoltori e un approvvigionamento continuo dei consumatori europei, avvalendosi di varimeccanismi:

- l'intervento sui mercati (riacquisto delle eccedenze di produzione, aiuti all’ammasso,fissazione dei prezzi che disciplinano il mercato, ritiri dal mercato);- la limitazione della produzione;- il sostegno di programmi specifici;- misure commerciali (dazi doganali, contingenti tariffari).

ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI (OCM)

7

CENNI STORICI

Il settore ortofrutticolo ha sempre avuto una particolare attenzionenell’ambito della politica agricola comune, per:

- importanza nei paesi del bacino mediterraneo,- numerosità delle specie interessate e- ruolo dei suoi prodotti sulla salute dei cittadini,

Nel 1962, la Comunità Economica Europea - CEE - (allora costituita da 6membri: Italia, Francia, Germania Est, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo),istituì nel settore ortofrutticolo laprima organizzazione comune di mercato(OCM), obbligatoria in tutti gli Stati della Comunità.

ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI NEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO

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Principali tappe dell’evoluzione dell’OCM ortofrutta

� 1962- regolamento (CEE) n. 23/1962 concernente le norme di commercializzazione da applicare ai principali prodotti ortofrutticoli;

� 1965 -regolamento (CEE) del Consiglio n. 159/1966, che introduce lo strumento delle associazioni di produttori;

� 1972 -regolamento (CEE) n. 1035/1972, allarga le competenze delle OP, introduce il sostegno sulle esportazioni, e sulla trasformazione di alcuni prodotti;

� 1996 - tre regolamenti – (CE) n. 2200/1996; (CE) n. 2201/1996; 2202/1996(cofinanziamento al sostegno delle organizzazioni di produttori (OP);

� 2007 -regolamento (CE) n. 1234/2007, (OCM unica – eliminazioni di alcuni sostegni);

� 2013– regolamento (UE) n. 1308/2013, sostanziale conferma del sistema vigente

OCM ORTOFRUTTA

CENNI STORICI

9

Sintesi deiprincipali obiettivi e obblighi :

� Pianificare e concentrare la produzione dei soci, adattarla alle esigenze del

mercato, migliorarla, immetterla sul mercato attraverso la commercializzazione

diretta,

� sostenere l'impiego di pratiche ecocompatibili, innovative, economicamente

competitive;

� garantire ai produttori soci l'assistenza tecnica,

� mettere a disposizione dei propri aderenti i mezzi tecnici per la raccolta, il

magazzinaggio, il condizionamento e la commercializzazione dei prodotti;

� avere un numero minimo di aderenti e un volume minimo di produzione;

� offrire garanzie di durata e efficienza, di capacità di concentrazione dell'offerta,

� garantisca una corretta gestione commerciale e contabile delle proprie attività.

� garantire il controllo democratico da parte dei produttori

LO STRUMENTO DELL’OCM ORTOFRUTTA:

Le organizzazioni di produttori (OP)

10

Principali obiettivi:

- pianificazione della produzione;

- miglioramento della qualità dei prodotti freschi e trasformati;

- incremento del valore commerciale dei prodotti;

- promozione dei prodotti, freschi o trasformati;

- misure ambientali, gestione dell’acqua, agricoltura biologica;

- prevenzione e gestione delle crisi (ritiro dal mercato; raccolta prima della

maturazione o mancata raccolta; promozione e comunicazione e formazione,

assicurazione del raccolto; costituzione di fondi comuni di mutualizzazione;

- adeguamento e potenziamento degli investimenti connessi alla produzione e alla

commercializzazione;

I PROGRAMMI OPERATIVI DELLE OP

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L’Unione europea sostiene le OP ortofrutticole tramite un cofinanziamento sullespese sostenute per la realizzazione di programmi operativi.

L’aiuto comunitario:

� è pari al 50% delle spese sostenute per il programma operativo, ma in casiparticolari può arrivare al 60% e per i prodotti ritirati dal mercato e dati inbeneficienza tramite istituti caritativi è pari al 100%.

� non può tuttavia superare il 4,1% del valore della produzione commercializzatadall’OP (4,6% se una quota aggiuntiva di spesa è destinata a misure diprevenzione e gestione delle crisi, che sale al 4,7% se l’intervento è attuato da unaAOP).

Per le regioni con basso indice di aggregazione gli Stati membri possono erogare un aiuto nazionale.

SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE ORGANIZZAZIONI DIPRODUTTORI

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Cosa è possibile finanziare con i programmi operativi

� Investimenti (Impianti lavorazione, commercializzazione, stoccaggio), Impianti arboreio di colture perenni (espianto, impianto, materiale vivaistico)

� Macchinari e attrezzature (escluse quelle di carattere generico), Impiantiantigrandine e antipioggia

� Spese generali di produzione (solo costi aggiuntivi),miglioramento e innovazione

nella tecnica colturale (potatura verde, diradamento, imbianchimento, ecc..), tecniche colturalimigliorative su ortive sotto tunnel o serra ( potatura verde, cimatura, sfogliatura), gestionedella catena del freddo negli impianti per la quarta gamma,

� Mezzi tecnici - Materiali agro tessili (tessuto non tessuto, reti frangivento, reti ombreggianti,

materiale di copertura per Tunnel breve durata (inferiore a due anni), ali gocciolanti per

microirrigazione , teli per pacciamatura (solo a determinate condizioni)

� Personale tecnico(per il miglioramento della qualità dei prodotti e per mantenere un elevato

livello della commercializzazione)

� Azioni con impatto positivo sull’ambiente (produzione integrata e biologica, macchine

di precisione, impianti per il risparmio energetico, impianti di irrigazione, per il risparmiodell’acqua, ecc..), piante e sementi resistenti/tolleranti, trasporto combinato, ecc..,

� Misure per la prevenzione e la gestione delle crisi.

13

OP/AOPal 31/12/2013

totale in attività

Forma societaria

Cooperativa

Consorzi di coop. soc. di capitaliSoc. consortili

OP 292 275 17

AOP 15 15 0

Totale 307 290 17

Le AOP associano N. 73 OP

OP-AOP : RICONOSCIMENTI AL 31-12-2013 E AL 31-01-2014

OP/AOP al 31/01/2014

totale in attività

Forma societaria

Cooperativa

Consorzi di coop. soc. di capitaliSoc. consortili

OP 294 277 17

AOP 15 15 0

Totale 309 292 17

Le AOP associano N. 74 OP

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� Numero di produttori aderenti alle OP: 10

� VPC: • Ortaggi codice 07:un prodotto 2.500.000,00 (500.000,00

funghi); due o più prodotti 3.000.000,00• Frutta codice 08: un prodotto 2.500.000,00 (500.000,00 frutta a

guscio, meloni, fichi; 250.000,00 altri agrumi); due o più prodotti 3.000.000,00

• Zafferano e timo codice 09: 100.000,00• codice 12: piante aromatiche100.000,00– carrube 250.000,00;• Più prodotti con codice NC 09 e 12 è 250.000,00• Codici multipli: 4.000.000,00• OP con intera produzione biologica: riduzione del 30 %

� Le OP riconosciute prima del 1° gennaio 2014 devono adeguarsi ai nuovi parametri entro il 30 settembre 2017

OP : DIMENSIONI MINIME PER LE OP RICONOSCIUTE A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2014

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PROGRAMMI OPERATIVI: EVOLUZIONE DEL VPC (dichiarato dalle OP) RELATIVO AI FONDI DI ESERCIZIO (000.000 DI EURO)

3.397 3.496

4.134

4.855

4.606

5.070 5.127

4.998

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

2002 2005 2007 2010 2011 2012 2013 2014

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PROGRAMMI OPERATIVI: EVOLUZIONE DEL VPC (riconosciuto dagliOrganismi pagatori) RELATIVO AI FONDI DI ESERCIZIO (000.000 DI EURO) f onte dati: rapporti annuali tab. 2.3)

4.556

4.970

4.518

5.003

3.000

3.250

3.500

3.750

4.000

4.250

4.500

4.750

5.000

5.250

2009 2010 2011 2012

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TOTALE VPC REGIONALE REALIZZATO DA OP ANNO SOLARE 2012 (fonte dati: OP )

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Numero totale di programmi presentati: 266

Numero totale di programmi rendicontati: 255 di cui:

- 199 presentati direttamente dalle OP;- 56 presentati tramite AOP (11)

VPC di riferimento: 5,003miliardi di euro

Importo totale dei fondi di esercizio (€)

di cui misure di crisi (€)

altre misure (€)

A (B+C) B CImporto dei fondi di esercizio

423.762.216,20 30.480.137,00 393.282.078,61

/ /Importo dell’aiuto comunitario 215.565.933,00 / /

PROGRAMMI OPERATIVI REALIZZATI NEL 2012 ( fonte dati: rapporto annuale per la Commissione UE)

N. Programmi

VPC F.E. 2012 % sul

totale dei F.E.

% F.E. sul VPC

F.E. medio 2013

8 2.110.834,00 188.353,00 44,46% 8,92% 23.544,13

71 1.994.772,00 167.792,00 39,60% 8,41% 2.363,27

81 573.431,00 43.817,00 10,34% 7,64% 540,95

95 323.688,00 23.725,00 5,60% 7,33% 249,74

255 5.002.727,00 423.691,00 100,00% 8,47% 1.661,53

VPC 5 - 10 milioni di €

VPC < 5 milioni di €

Scaglioni del VPC

VPC > 100 milioni di €

VPC 10 - 100 milioni di €

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DIMENSIONE DEI FONDI DI ESERCIZIO EFFETTIVI 2012 (.000 €) (fonte dati: rapporto annuale 2012)

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Numero totale di programmi: 276 di cui:

- 210 presentati direttamente dalle OP;- 66 presentati tramite AOP (13)

Programmi poliennali che decorrono dal 01-01-2014: 136

Programmi poliennali che terminano il 31-12-2014: 46

VPC di riferimento: 4,998miliardi di euro

Importo totale dei fondi di esercizio (€)

di cui misure di crisi (€)

altre misure (€)

A (B+C) B CImporto dei fondi di esercizio 448.217.783,29 40.443.942,42 407.773.840,87

9,02%

Importo dell’aiuto comunitario 225.179.766,01 21.192.365,17 203.987.400,84

PROGRAMMI OPERATIVI APPROVATI PER IL 2014 (fonte dati: comunicazione

AGEA alla Commissione UE)

21

PROGRAMMI OPERATIVI: VPC di riferimento per i programmi 2014,

distinto per regioni di gestione

Marche: n. 1OP con VPC 13meuro in AOP diEmilia Romagna

INTERREGIONALITA' DEI PROGRAMMI OPERATIVI

(ANNO 2012)

22

REGIONE in cui l'OP è riconosciuta

Programmi Operativi

1 2-5 6-10 >10

PIEMONTE 7 4 3 0 0LOMBARDIA 20 3 12 4 1BOLZANO 3 1 1 1 0TRENTO 4 1 2 1 0VENETO 19 6 12 1 0FRIULI VG 2 0 2 0 0EMILIA ROMAGNA 26 3 9 8 6TOSCANA 2 0 2 0 0MARCHE 4 0 3 1 0LAZIO 34 25 8 1 0ABRUZZO 10 3 5 2 0MOLISE 1 0 0 1 0CAMPANIA 25 8 11 6 0BASILICATA 7 3 4 0 0PUGLIA 28 25 3 0 0CALABRIA 21 18 3 0 0SICILIA 39 39 0 0 0SARDEGNA 13 13 0 0 0

265 152 80 26 7113

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

FASE AGRICOLA (impianti, spese, serre,

macchinari e attrezzature)

AZIONI AMBIENTALI

PERSONALE E STRUMENTI INFORMATICI

(assistenza, consulenza, qualità e analisi)

POST-RACCOLTA (condizionamento,

confezionamento, conservazione,…

MISURE DI PREVENZIONE E GESTIONE

DELLE CRISI

FASE AGRICOLA (Nuovi impianti arborei)

SERVIZI, FORMAZIONE E RICERCA

32,1%

20,4%

17,1%

16,8%

7,0%

5,1%

1,4%

PROGRAMMI OPERATIVI ANNO 2011 -

RIPARTIZIONE NAZIONALE DELLE SPESE

SOSTENUTE DALLE OP, RAGGRUPPATE IN

MACROFASI

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RITIRI DAL MERCATO – ANNO 2012

REGIONETotale quantità ritirata (Tn.)

Destinazioni

Distribuzione gratuita (Tn.)

altre destinazioni (Tn.)

EMILIA ROMAGNA 10.298,75 9.666,36 632,40

PIEMONTE 1.144,39 1.144,39 -

CAMPANIA 1.062,88 712,86 350,02

CALABRIA 975,49 621,05 354,44

VENETO 715,46 361,52 353,94

SICILIA 609,67 609,67 -

LAZIO 319,03 319,03 -

LOMBARDIA 298,65 - 298,65

BASILICATA 245,31 245,31 -

MARCHE 115,71 115,71 -

PUGLIA 26,22 26,22 -

15.811,56 13.822,11 1.989,45

25

0,00

500,00

1.000,00

1.500,00

2.000,00

2.500,00

3.000,00

2.802,08

1.922,77

1.323,64

814,12 1.145,08

1.107,97 1.032,20 728,15 830,63 664,02

263,37 433,81

-

152,15

205,34 521,57

175,78

- -209,77

88,88

-319,86

66,67

DESTINAZIONE PRODOTTI RITIRATI (tn)

i 12 prodotti più rappresentativi - ANNO 2012

Altre destinazioni (t)

Distribuzione gratuita (t)

(*)= Prodotti fuori allegato XI

26

Distribuzione

gratuita

88%

Distillazione in

alcol

3%

Alimentazione

animale

5%

Realizzazione di

biomasse

2%Biodegradazione o

compostaggio

2%

RIPARTIZIONE DELLA DESTINAZIONE DEI PRODOTTI

RITIRATI - ANNO 2012

27

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

Novità regolamentari introdotte dal reg. UE n.1308/2013 (in applicazione dal 1° gennaio 2014)

• Art. 32 si introduce la possibilità per una AOP di costituire un propriofondo di esercizio alimentato dalle OP aderenti e dall’aiuto comunitario;

• Art. 33 par. 1gli obiettivi dei programmi operativi sono implementati con:- la possibilità di migliorare anche la qualità dei prodotti trasformati,- richiamo esplicito all’acqua quale oggetto delle misure ambientali,- inserimento della stima e monitoraggio del consumo tra le misure dellapianificazione della produzione;

• Art. 33 par. 2 viene previsto che la AOP puòanche presentare unprogramma operativo parziale o totale (disposizione attualmente presentenel regolamento di attuazione n.543/2011),(La proposta di atto delegato/di esecuzione non disciplina ulteriormente lagestione dei programmi operativi delle AOP , lasciando aperti seri dubbiinterpretativi);

28

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

• Art. 33 par. 3 le misure di prevenzione e gestione delle crisi siarricchiscono di altri strumenti quali:

1) investimenti che rendano più efficace la gestione dei volumi immessisul mercato;

2) reimpianto di frutteti quando si rende necessario a seguito di unobbligo di estirpazione per ragioni sanitarie o fitosanitarie stabilitodell'autorità competente dello Stato membro;

Inoltre si da la possibilità di finanziare le attività nell’ambito dellemisure di cui sopra, con mutui, direttamente o in entrambi i modi,mentre in precedenza una escludeva l’altra;

• Art. 33 par. 4le definizioni di raccolta verde e mancata raccolta sono stateintrodotte nell’atto di base (ora presenti nel regolamento applicativon.543/2011 );

29

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

• Art. 34 par. 2 innalzamento dell’aiuto comunitario dal 4,1% al 4,7 % del VPC unicamente per misure di prevenzione e gestione delle crisi attuatedall'associazione di organizzazioni di produttori per conto dei propri aderenti

• Art. 152 (riguardante le organizzazioni di produttori in tutti i settori), viene ampliata la gamma degli obiettivi che una OP può perseguire;

• Art. 153 si consente che lo statuto di una OP preveda la possibilità di derogare all’obbligo dell’adesione, per quanto riguarda la produzione di un determinato prodotto di una data azienda, ad una sola organizzazione di produttori, nel caso in cui il produttore possiede due unità di produzione distinte situate in aree geografiche diverse. Inoltre viene fissato un periodo minimo di adesione non inferiore ad un anno (oggi previsto nel reg. 543/011);

• Art. 154 viene elevato da tre a quattro mesi il tempo a disposizione dello Stato membro per decidere in merito alla concessione del riconoscimento ad un'organizzazione di produttori.

30

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

Novità regolamentari introdotte e in corso di introduzione nel progetto direvisione del regolamento (U) n. 543/2011

- all’art. 19 (AD proposta) viene inserita la definizione di “investimento”(immobilizzazione materiale ad uso ripetuto) legandolo a tutte le azioni.

- all’art. 21 (AD proposta) viene prevista l’indicazione a livello comunitario delnumero minimo [20] dei membri di una OP (10 per SM post 2007);

- all’art. 24a (AD proposta)viene prevista l’indicazione a livello comunitario delVPC minimo della OP [500.000 €] (250.000 per SM post 2007), con possibilità dideroghe a 250.000 € e 100.000 € per particolari prodotti;

- l’art. 26 del regolamento n. 543/2011 concernente l’attività principale vienemodificato per definire che l’attività di “immissione sul mercato del prodotto” da partedella OP, consiste nella decisione su quale prodotto vendere, nella scelta del canalecommerciale, nella negoziazione della quantità e della quotazione (AD adottato);

31

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

- L’art. 26a recupera le deroghe, già previste dal reg. n.1234/2007, che l’OP puòconcedere ai soci sull’obbligo di conferimento dell’intero prodotto (AD adottato);

Inoltre (AD proposta)per la deroga a vendere direttamente al consumatore finale,definisce un range tra 10 e [ 25% ] della produzione totale del socio e per la deroga allavendita di produzioni marginali prevede il limite massimo del [ 20%];

- L’art. 27 concernete l’esternalizzazione viene sostituito per decretare la necessità diun contratto in forma scritta per l’attività esternalizzata e per enfatizzare il concettodi responsabilità totale dell’OP, che si traduce in un’opera di sorveglianza evalutazione dei risultati raggiunti sulla attività esternalizzata che può essere, nelcaso, interrotta (AD adottato);

- L’art. 31 sulla democraticità viene sostituito per definire un livello massimo (50%)dei diritti di voto e delle quote (50%) che una persona fisica o giuridica puòdetenere in una OP. Viene però data la possibilità allo SM, per motivi giustificati, diinnalzare il livello delle quote (AD adottato);

32

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

- All’ art. 50 par. 2 (AD proposta)viene definito che: in caso di nuova adesione ilVPC del socio entrato sarà preso in carico dall’OP a partire dal 1° gennaio seguentequello della adesione; in caso di recesso il VPC del socio resta in carico all’OP sinoal 31 dicembre dell’anno del ritiro;

- All’ art. 50 par.7 (AD proposta)viene definito un limite chilometrico di [ 300 ] kmper i costi di trasporto interno, che possono essere inclusi per intero nel VPC. Oltre atale limite dovranno essere definite delle riduzioni;

- All’art. 55 (AD proposta) relativo alla strategia nazionale, vengono precisateindicazioni più puntuali per la redazione della Strategia nazionale, tra cui l’elencodegli obiettivi comuni tra i quali devono essere scelti quelli da inserire nellaStrategia. Inoltre, nell’allegato VII connesso all’articolo si precisa, a differenza delpassato, che le azioni scelte rappresentano un elenco chiuso

33

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

- L’art. 56 concernente la disciplina ambientale, introduce una classificazione di talimisure in tre tipi:

• Impegni agroambientali uguali a quelli dello SR,• Investimenti,• Altre misure non legate alla superficie.

(AD proposta)

Precisa inoltre in maniera puntuale le condizioni di ammissibilità degli interventiche dovranno risultare da una lista “chiusa” (AI proposta);

- L’art. 56 bis (nuovo) fa obbligo agli Stati membri di stabilire ex ante dei criteri diammissibilità e verificabilità delle azioni previste per i programmi operativi. Gliimporti forfettari devono essere definiti da un organismo indipendente e inclusi nellaSN, (AD proposta);

- L’art. 58 relativo al rapporto tra OCM e Sviluppo rurale, introduce il concetto delle “salvaguardie” cioè delle procedure che lo Stato membro deve individuare per garantire che non vi sia doppio finanziamento per gli interventi ammissibili in entrambi i regimi.

Inoltre viene eliminata la possibilità, per l’OCM, di concedere aiuti superiori, per le stesse tipologie di intervento previste nello SR, (AD proposta)

34

NUOVA OCM ORTOFRUTTA

- All’art. 62 par. 5 viene stabilito che la soglia massima di un terzo del programma operativo di una AOP, destinata alle spese per misure di prevenzione e gestione delle crisi, è calcolata a livello di singola OP (AD adottato);

- L’art. 66 concernente le modifiche in corso d’anno, precisa che con la modifica il contributo a carico dell’OP può essere diminuito di un importo pari all’eventuale contributo che lo Stato mette a sostegno della polizza assicurativa del raccolto attivata con il programma operativo nell’ambito delle misure di crisi (AD proposta),

- L’art. 72 bis (nuovo) disciplina il recupero delle somme erogate nel caso di interruzione volontaria del programma operativo, prevedendo:- non restituzione degli investimenti se gli obiettivi risultano raggiunti e gli

investimenti continuano ad essere utilizzati dall’OP,- restituzione degli aiuti erogati per gli impegni agroambientali a lungo temine che non hanno conseguito i benefici attesi.(AI proposta)(l’articolo verrà implementato con altre casistiche)

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- L’art. 74 bis (nuovo)con riferimento al nuovo intervento previsto nelle misure di crisi, vale a dire la gestione dei volumi, l’articolo prevede che per tali nuovi interventi, deve essere dimostrata ex ante la loro necessità ed efficacia. (AD proposta)

- L’art. 74 ter (nuovo)con riferimento all’altro nuovo intervento previsto nelle misure di crisi, vale a dire la misura di informazione e scambio di buone pratiche, l’articolo rimette allo Stato membro l’onere di adottare disposizioni specifiche. (AD proposta)

- L’art. 89 quinquies (nuovo) stabilisce il tetto di spesa del 20% del fondo diesercizio per il reimpianto di frutteti eseguito nell’ambito delle misure di gestionedelle crisi, a seguito di un obbligo di estirpazione per ragioni fitosanitarie stabilitodell'autorità competente dello SM.Tale misure (nuova), deve essere inserita nella Strategia Nazionale, definendonegli aspetti applicativi (per es. specie eleggibile); (AD adottato)

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- L’art. 114 concernente il rispetto dei criteri di riconoscimento viene sostituito perdefinire il livello di essenzialità e per fissare una procedura di gestione delle nonconformità e dei relativi aspetti sanzionatori: sospensione dei pagamenti, sospensionedel riconoscimento, applicazione di penali, revoca del riconoscimento, recupero degliaiuti indebitamente versati. (AD adottato)

In particolare:Mancato rispetto dicriteri essenziali:

- si invia, entro 2 mesi, una lettera di avvertimento e si sospendono i pagamenti;- in assenza di misure correttive entro 4 mesi, segue la sospensione del riconoscimento per un

periodo massimo 12 mesi a partire dalla data di ricezione della lettera e si applicaall’ammontare dell’aiuto annuale richiesto una penale pari al 2% per ogni mese di sospensione;

- se permane la carenza, segue la revoca del riconoscimento con il recupero di eventuali aiutiindebitamente percepiti;

Mancato rispetto di criterinon essenziali- si invia, entro 2 mesi, una lettera di avvertimento definendo un tempo massimo sino a 4 mesi

per le misure correttive;- in assenza di misure correttive entro 4 mesi, si applica sull’aiuto annuale richiesto una penale

pari all’1% per ogni mese successivo a tale termine sino alla risoluzione della non conformità.

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- L’art. 2 dell’atto delegato licenziato a dicembre (AD adottato) introduce regole ditransizione tra il regime recato dal reg. n.1234/2007 ed il reg. n.1308/2013,prevedendo la possibilità per l’OP di:- continuare il programma operativo in corso con le regole del precedenteregime,- di convertirlo al nuovo regime con una modifica o- di sostituirlo per presentarne uno nuovo.

Il PO che continua col vecchio regime può essere modificato senza per questodover passare al nuovo;

- L’art. 3 dell’atto delegato licenziato a dicembre (AD adottato) prevede che:

- le disposizioni sull’esternalizzazione (art. 27) e sulla democraticità (art. 31) siapplicheranno dal 1°gennaio 2015;

- le disposizioni sul tetto massimo per i ritiri nell’ambito della AOP (art. 62) equelle sull’impianto dei frutteti (art. 89 bis) si applicano dal 1°gennaio 2014.

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- Richiesta del Ministero.

Il Mipaaf ha proposto:

- una modifica all’articolo 29 concernente le fusioni tra OP, al fine di consentire ilriconoscimento delle procedure di fusione previste dal diritto nazionale art. 2501 delC.C. “La fusione di più società può eseguirsi mediante la costituzione di una societànuova, o mediante l`incorporazione in una società di una o più altre”.

- Maggiore flessibilità per i parametri relativi all’ammissibilità degli impianti, inparticolare nell’ambito delle misure ambientali (art. 56),

- Una procedura di aggiornamento dei massimali stabiliti per i ritiri dal mercato (art.79. 1), per le spese trasporto (art. 81,) di cernita e imballaggio (art. 82) del prodottoinviato alla beneficienza,

- L’aumento dal 5% al 10% della percentuale del prodotto che è possibile ritirare (art.79.2)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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