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Progetto POR Toscana – Grandi Attrattori Culturali“Il Medioevo in Toscana: La Via Francigena

Introduzione e conceptLucca, Palazzo Guinigi - La Via Francigena e il Volto Santo

Introduzione e Concept



Lucca per la Francigena,la Francigena per Lucca

Lucca come luogo di accoglienza e servizioper la Via Francigena;la Via Francigena come volano per la

valorizzazione e la divulgazione dell’identitàe delle terre di Lucca.Lucca punto di riferimento per il pellegrino,

il turista, il visitatore, momento divalorizzazione e divulgazione della culturasocio - economica e identitaria di unterritorio la cui evoluzione fu condizionata inmaniera profonda da questa arteria, per laquale si costituì tappa obbligata, luogod’incontro delle genti e delle cultureprovenienti da ogni parte del mondo.

La via Francigena attraversa il territorio lucchesecon quattro itinerari per 105,7 Km complessivi: conparte dell’itinerario Avenza - Pietrasanta di 28,7Km; Pietrasanta - Lucca per 32,1 Km; Lucca -Altopascio per 18,1 Km e, di nuovo parzialmente,con l’itinerario Altopascio - San Miniato di 26,8 Km.Fatta eccezione per la Lucca - Altopascio, sonopercorsi impegnativi sia per lunghezza, siaaltimetria, con un tempo di percorrenza totale chevaria da 4 a 5 giorni.

I comuni attraversati sono Seravezza,Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca,Capannori, Porcari e Altopascio.

Questi comuni offrono il 57% dell’offertaalberghiera della lucchesia ed il 21% di quellacomplementare in termini di posti letto. In terminidi offerta culturale - identificata in musei, eventi emostre ricorrenti, chiese, ville, aree archeologiche,fortificazioni, etc. - offrono circa il 55% rispettoall’offerta provinciale. È evidente, dunque, chequesto “sistema” attraversato dalla Francigena inlucchesia possa costituirsi da un lato come utile levaper far conoscere questo importante percorso e lesue opportunità al turista che visita il territorio e,naturalmente, dell’altro, introdurre il pellegrino allascoperta di una terra ricca di storia, cultura, luoghidella fede, natura, anche oltre l’itinerariofrancigeno ufficiale.



La città di Lucca rivestiva una posizione chiave lungo la viaFrancigena, la via di comunicazione italiana definitasi nel corsodell'Alto Medioevo dopo l'abbandono delle vie consolari checorrevano lungo la costa tirrenica, a causa dello spopolamento edell'insicurezza. La via Francigena era divenuta la principale strada dipercorrenza per Roma e Santiago di Compostela, che assieme aGerusalemme, costituivano le principali mete dei pellegrinaggi legateal pregio delle reliquie che vi erano conservate.

Lucca, grazie alla sua posizionesulle grandi vie di comunicazioneper Roma e per la Francia, siponeva quale snodo tra leprincipali mete di pellegrinaggiodell'epoca. Proprio per questomotivo il Volto Santo di Lucca,crocifisso ligneo conservato nelDuomo di San Martino che laleggenda definisce un'immaginearcheotipa e che è stato al centrodi una diffusa venerazione in tuttaEuropa fin dal medioevo, eradiventato una reliquiaparticolarmente eminente nelpanorama tardo medievale, metadi un pellegrinaggio molto al disopra di un semplice culto locale.

La proposta che si ritiene di svilupparenell'ambito del presente progetto è quelladi raccontare attraverso l'impiego dellemoderne tecnologie di comunicazione e dirappresentazione multimediali la “legenda”del crocifisso emblema della città e la suarelazione con i pellegrini chequotidianamente percorrevano epercorrono la Via Francigena.



Estratto dalla pianta della città di Luccadi J. Janssonius (1630 ca)

L'allestimento che verrà così sviluppato sarà ospitato al primo piano di Palazzo Guinigi,sede del Museo “LuccaMUST - Memoria Urbana, Storia e Territorio”, che si prefigge di farconoscere ai cittadini, ai turisti, ad insegnati e studenti la storia della propria città, divalorizzare le tradizioni quale quella così proposta, avere una maggiore cognizionedell’ambiente e del paesaggio che lo circonda.

Un polo museale concepito non quale punto di arrivo, ma soprattutto come punto dipartenza verso il territorio circostante, per meglio approfondire i diversi argomenti chesaranno oggetto di illustrazione, necessariamente sintetica ma caratterizzata da allestimenti emodalità di rappresentazione multimediali rivolti a stimolare l’interesse, ed indirizzare i flussituristici nelle varie realtà del territorio di maggiore rilevanza, attualmente scollegate tra loro.Un ruolo di “generatore d'interesse” e di “indirizzo culturale” dei flussi turistici che dovrannoessere guidati secondo percorsi di visita trasversi alla città, al fine di mettere in risalto evalorizzare le diverse peculiarità più significative.

Il Palazzo è costituito dall’unione di almeno quattro corpi di fabbrica, di cui, il più antico edemblematico risulta essere la torre alberata, ricostruita dai Guinigi signori di Lucca dal 1300 al 1400,il cui stemma è ben visibile nell'atrio di accesso allo scalone monumentale; la torre rappresenta unodegli elementi distintivi dell'identità cittadina, e la sua riunificazione con il Palazzo in un unicopercorso museale costituirà un ulteriore valore aggiunto all'offerta turistico culturale proposta aglioltre duecentomila visitatori che annualmente salgono sino alla sua sommità per ammirare la cittàmurata all'ombra dei lecci.

L'ubicazione prescelta èparticolarmente significativa, inquanto Palazzo Guinigi, dal punto divista architettonico, rappresental’ultima e più fastosa rielaborazionedella casa lucchese romano-gotica,dimostrando il perdurare, ancora tra lafine del XIV secolo ed i primi del XV, dischemi tradizionali.



La Via Francigena entra nel centro storico della città di Luccaattraverso la vecchia Porta San Donato, la terza grande porta dellacerchia rinascimentale, a ovest della città; il percorso attraversa ilcentro storico seguendo il tracciato dell’antico decumano, che daPiazzale Verdi conduce al lato opposto della città, proseguelambendo Piazza San Michele, antico foro romano e sede di unadelle più belle chiese romaniche della città, dedicata a SanMichele Arcangelo. Una piccola deviazione consente diraggiungere la vicina cattedrale di San Martino, da sempre meta dipellegrinaggio verso il Volto Santo, l’antico cristo ligneo che laleggenda vuole scolpito per mano dello stesso Nicodemo.L’itinerario prosegue lungo il decumano lambendo Palazzo Guinigifino a Porta San Gervasio, che segna il limite orientale della cittàmedioevale e, percorrendo Via Elisa raggiunge infine Porta Elisa,aperta al principio del XIX secolo da Elisa Baciocchi duchessa diLucca e sorella di Napoleone. Davanti alla porta si aprivano untempo la campagna e le colline che accompagnavano il pellegrinonel suo cammino fino ad Altopascio, oggi come un tempo tappasuccessiva del percorso francigeno.

Alternativa a detto percorso è quello che prevede l’ingressoattraverso la Porta dei Borghi, la porta posta a nord della cintamedievale, poi in direzione della Basilica di San Frediano, vescovodi Lucca tra il 560 e il 588, e Piazza San Michele da un lato, ovverodall’altro verso il complesso di Palazzo Guinigi, baricentrico per lasua posizione nel Centro Storico e collocato nel punto dei incrociodei percorsi est-ovest e nord-sud descritti, ed in collegamentodiretto con il complesso monumentale del Baluardo San Salvatoree della Casa del Maestro di Giustizia (detta Casa del Boia), sede delCentro Visite Multimediale dell’Itinerario Culturale Europeo dellaVia Francigena, denominato “Via Francigena Entry Point”recentemente inaugurato e corredato di ristoro e servizinell'annessa Casermetta.

Sotto il profilo edilizio – funzionale, Palazzo Guinigi è stato oggetto disignificativi, ma non completi, interventi di restauro ai piani superiori, che nelsancirne la destinazione museale, hanno permesso di realizzare incontri, mostre edeventi, che hanno dimostrato tutte le sue straordinarie potenzialità sia espositivema anche rappresentativa ed istituzionale.

Tali interventi non hanno interessato il piano terra con l'attiguo giardino ed ilocali seminterrati, che di fatto condizionano in modo consistente l'utilizzodell'intero immobile, interventi che potranno essere realizzati mediante le risorseposte a disposizione da questo progetto relativo ai “grandi attrattori culturali”.



I target destinatari interni relativi alla proposta progettuale cosìsintetizzata sono da ricercarsi in una serie di collaborazioni che ilprogetto descritto consentirà di attivare, tra cui si ritiene disegnalare:

l'Archivio Digitale del Volto Santo - ARVO promotore di unprogetto nato con lo scopo di rendere liberamente fruibili materialidi studio e approfondimento del Volto Santo di Lucca in relazioneal tema delle grandi vie di pellegrinaggio del medioevo,promuovendone al contempo la conoscenza del fenomeno storicoe cultuale.

Tra i partners di detto progetto si annoverano istituzioniprestigiose come l'Archivio di Stato di Lucca, l'Archivio StoricoDiocesano di Lucca, la Biblioteca Statale di Lucca, il ComplessoMuseale e Archeologico della Cattedrale di Lucca, la SocietàItaliana per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL), l'IstitutoStorico Italiano per il Medioevo (ISIME), l'Università di Siena el'Università di Tours. Si deve poi aggiungere il patrocinio delComune di Lucca e dell'Arcidiocesi di Lucca.

Inoltre, nell'ambito dell’e-learning e dei canali tematici aindirizzo culturale, il progettoARVO sta sperimentando unsistema di conferenze brevitenute da specialisti nel campodella storia medievale e moderna,della storia dell’arte, della storiadei pellegrinaggi, della storia degliospedali medievali chetratteranno del tema del VoltoSanto, del suo culto storicamenteattestato, dei pellegrinaggi e delsistema di ospitalità ad essocorrelati. Le conferenze raccoltepossono essere consultate nellasezione ARVO Tv, canale videoonline nel quale sono pubblicatele lezioni della durata massima di20 minuti.

Il progetto ha vinto nel 2015 laXII edizione del Premio ItaliaMedievale, che dal 2004 valorizzal’impegno di coloro che operanoper la riscoperta di un'epoca pernulla buia come spesso ancora sivorrebbe far credere, premio cheha ricevuto la medaglia dirappresentanza della Presidenzadella Repubblica per il suoelevato valore culturale.

Il progetto è sostenuto dalla FondazioneCassa di Risparmio di Lucca, e vanta unabibliografia di numerose centinaia di titoli, trastudi e fonti; molti volumi e articoli sonoliberamente consultabili online in formato .pdf ealtri ancora se ne stanno aggiungendo. Vieneinoltre svolta con continuità l'attività di ricercabibliografica mirata, attraverso repertori di altoprofilo scientifico insieme agli OPAC e agli SBA divari istituti universitari non inseriti nel sistemanazionale.



la Fondazione UiBi con il progetto Città della Scuola: MuseoLaboratorio Città di Lucca" che prevede la realizzazione di unMuseo Laboratorio dedicato alla Scuola, nel senso più ampio di"Educazione", ed alla Formazione, nel quale siano rappresentatifisicamente i più avanzati “ambienti di apprendimento” dotatidelle più nuove tecnologie. Il Museo intende perseguire loschema del "Laboratorio" unito alla "vitalità" di un CentroCulturale nel quale ogni visita sarà un momento unico eindimenticabile, dimostrativo degli ambienti di apprendimentodel futuro: didattica in situazione, lezioni-evento con esperti deivari settori, concerti musicali dal vivo e performance cheaccompagnano i percorsi guidati, eventi di formazione perbambini-ragazzi e docenti, mostre con tecnologie immersive,itinerari costruiti su misura dagli stessi fruitori attraverso QrCodee didattica di prossimità (ad es. tecnologie RFID e Bluethoot).

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio diLucca la quale, in data 22 febbraio 2016, ha costituito laFondazione UiBi per l’innovazione pedagogico - didatticaattribuendole finalità educative e culturali. L'obbiettivo che siprefigge è quello di dar miglior corso al "Progetto UiBi –Ubiquitous Learning" realizzato negli anni 2013-2016, nato persostenere le comunità scolastiche.

Tutti gli ambienti saranno orientati al "Learning by doing", cioèspazi attivi nei quali i fruitori apprendono tramite un'esperienzadiretta e concreta di attività ad hoc che vengono loro proposte. Ilconcentrato di interessi che gravitano sui temidell’apprendimento digitale, sono il riflesso di un reale bisognodella scuola italiana di incamminarsi in un percorso dirinnovamento che la stessa Europa richiama da diversi anni.

In questo luogo tutte le scuole italiane interessate avranno l’occasione:

di visitare gli ambienti con i ragazzi per provare sul campo i vantaggi di unadidattica non più esclusivamente frontale;

di ritrovarsi come gruppi di docenti e dirigenti per formarsi e riqualificare lapropria professionalità;

di aggiornare le proprie competenze per i docenti che già sono in camminonel rinnovamento didattico - pedagogico elaborare percorsi di esplorazione edi produzione particolarmente nell'ambito musicale territoriale. Tali ambientiverrebbero a rappresentare un polo nazionale per eventi ed iniziative legatealla formazione, sperimentazione, momenti di riflessione condivisi esvolgimento di progetti innovativi. Si tratterebbe infatti del primo esempioitaliano di spazio di apprendimento differenziato e flessibile progettato infunzione dei bisogni formativi del terzo millennio e messo direttamente adisposizione della scuola. Ovviamente ciò avrebbe anche un notevoleimpatto sull'affluenza di visitatori nella città di Lucca con i vantaggi correlatiper le categorie commerciali del settore turismo e ricettività.



Il Palazzo Guinigi riassume in sé e, quindi puòtestimoniare, il percorso evolutivo di ambedue gliaspetti richiamati.

Durante i primi anni del secolo XV, Paolo Guinigimise mano alla realizzazione del complesso.Preesistevano diverse torri variamente posizionate sullotto prescelto. Una è la famosa “Torre Guinigi”,ancora perfettamente visibile come tale, le altreancora identificabili:- una seconda prospiciente verso occidente

(l'attuale angolo sudovest);- una terza verso settentrione (l'attuale altana);- una quarta di più incerta identificazione sull'angolo

nord-ovest (li dove attualmente esiste la loggia;- l’ultima, attualmente inglobata nei fabbricati bassi

che proseguono la facciata occidentale;

L'operazione di collegamento delle diverse torricosì descritte portò ad unirle l'una all'altra e adaggiungere il vasto corpo di fabbrica che attualmentecostituisce l'angolo fra Via Guinigi e Via S. Andrea,sino a raggiungere il punto in cui esisteva la quartatorre, anch'essa inglobata. Lo scalone principale e laloggia sono aggiunte successive, cosi come successivisono i tamponamenti dei loggiati e le sistemazioniinterne al pianterreno.

Anche a Lucca, come nelle vicine città toscane, l’architettura della Casa - Torreassume un ruolo preponderante. Uno schema architettonico estremamenterigido, giocato sul verticalismo di imponenti maschi murari uniti ad arcate chesottendono polifore caratterizzate da esili colonnine, generalmente in marmo opietra calcarea bianca. I materiali impiegati in queste costruzioni sonogeneralmente la pietra ed il mattone. A Lucca preponderante è l’uso del lateriziolavorato per essere lasciato in vista.



La composizione del prospetto é completata da una cornice inpietra, riportata e fermata con staffe in ferro. La medesimacornice si interrompe in corrispondenza delle finestre performare un elemento prismatico cavo,base di appoggio peraste ed altre attrezzature in uso all'epoca. L'angolo dell'edificioviene realizzato con un cantonale in “Pietra di Guamo”.

Sulla Via Guinigi prosegue il medesimo stilema con trefinestroni a quadrifora identici a quelli descritti, e, di seguito,una trifora che quindi descrive con il suo soprarco una aperturadi minori dimensioni, in larghezza ed in altezza per poiattestarsi su un edificio preesistente, sul quale esiste unasemplice bifora con soprarco a tutto sesto. Risulta ancorachiaramente visibile il segno di unione dei due differenti corpidi fabbrica.

L'effetto architettonico raggiunto con questa operazione è grandioso:l'edificio si offre alla scena urbana in maniera dinamica, bisogna spostarsi,camminare con la testa all'insù per apprezzarne proporzioni, per godereuna teoria infinita di archi, archetti, colonnini e capitelli finementeintagliati che portano la vista a percorrere per intero il moto ascensionaleche l'architettura suggerisce, sino al cielo, lì dove il coronamento dellatorre con esso si fonde. Il sistema messo in atto denota grande acume eraffinatezza di progettazione.

I prospetti descrivono abbastanzacompitamente le fasi costruttive del Palazzo.

Su Via S. Andrea sono identificabili la TorreGuinigi, quella corrispondente all'altana, glielementi di saturazione, l'aggiunta dell'angolo.Ognuna di queste fasi aprirne una apparecchiaturaed una decorazione diversa.

Su questo prospetto sonopresenti inoltre diverseprese d'aria ad oculo,anch'esse realizzare conghiere decorate conmotivi analoghi a quellidegli archetti, ad unostemma analogo a quellodell'altra facciata.



L'intervento di restauro avviato a partire dalla sommità dell'edificio porta avantiparallelamente un processo di conoscenza e lettura dell'edificio ed un'opera diriassetto statico.

Allo stato dell'opera oltre al necessari lavori statici, è stato possibile rimettere inluce la parte sommitale delle torri primitive e delle relative finestre sin lì inglobatenella muratura e restituire alla originaria spazialità i saloni del secondo piano. Saggiconoscitivi hanno inoltre permesso di accertare l'esistenza dei soffitti decorati delpiano nobile.

Al piano terrA, le tre quadrifore "nuove” su Via S. Andrea e quelle sulla ViaGuinigi diventano una ampia loggia poggiante su pilastri in verrucano, lisci sullafaccia esterna ed a forma ottagona sull'interno.

Qui un sistema di ampie volte a crociera si raccordava su pilastri ottagonaliper poi ripartire e tornare ad appoggiarsi su paraste anch'esse ottagonali sulmuro di fondo.

Di questo loggiato esistono ancora integri gli elementi architettonici, mentrenon é possibile apprezzarne la spazialità a causa di successive modificazioni chehanno portato al tamponamento dì esso sull'esterno ed alla realizzazioneall'interno di un muro divisorio che ingloba le colonne ottagonali.

L'Amministrazione Comunale nel ritenere i progetti così descritti non solo integrabili ma addirittura sinergici con il Museo “LuccaMUST -Memoria Urbana, Storia e Territorio”, ritiene da un lato di dar evidenza all'Archivio Digitale del Volto Santo – ARVO includendolo nel percorsomuseale di seguito descritto, mentre dall'altro ha espresso la propria disponibilità mettendo a disposizione di INDIRE – Istituto NazionaleDocumentazione Innovazione Ricerca Educativa e della Fondazione Ui.Bi., per il tramite della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ilsecondo piano di Palazzo Guinigi per un periodo di nove anni. Integrabilità e sinergia derivanti dalla possibilità di utilizzare le modernetecnologie informatiche che il Museo Laboratorio sarà dotato anche per sviluppare i contenuti e gli allestimenti che potranno illustrare allostudente, ma anche al cittadino ed al turista, la storia della Città di Lucca ed in tal senso dando priorità al Volto Santo che ne rappresental'effige ed il simbolo

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