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Macroeconomia - Prof. ME Bontempi 1
MACROECONOMIAA.A. 2014/2015
Prof. Maria Elena Bontempi Università di BolognaDipartimento di Scienze [email protected]
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Il percorso L’oggetto di studio della macroeconomia:• Le variabili macroeconomiche: PIL, inflazione,disoccupazione• Il lungo periodo• La crescita economica• Il ciclo economico • La politica macroeconomica I modelli macroeconomici:
Che cosa sono Come si usano A che cosa servono
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L’oggetto di studio della macroeconomiaAlcuni esempi Perché alcuni paesi sono poveri e altri ricchi?
Quali politiche possono essere attuate per permettere ai paesi in via di sviluppo di uscire dalla trappola del sottosviluppo?
Che cos’è la disoccupazione e come è possibile combatterla?
Come funziona il sistema finanziario?
Che cosa determina l’andamento dei prezzi?
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Chi emette moneta e da cosa dipende l’inflazione?
Perché ci sono boom e recessioni?
Quali politiche pubbliche possono ridurre le fluttuazioni economiche: il governo è in grado di migliorare il funzionamento dell’economia?
Esiste una relazione tra disoccupazione e inflazione?
L’oggetto di studio della macroeconomiaAlcuni esempi
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Logica del corso
L’oggetto della macroeconomia:
Come funziona il sistema macroeconomico.
Come si misurano e cosa significano le variabili macroeconomiche.
Analisi di un’economia chiusa e aperta, con prezzi vischiosi o prezzi flessibili
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Logica del corso
La produzione di ricchezza nel lungo periodo:
Che cosa permette ai paesi di produrre sempre di più?
Perché molti paesi sono poveri? Quali politiche per favorirne lo sviluppo?
I paesi poveri: sempre più vicini o sempre più distanti da quelli ricchi?
Quali assetti politici e istituzionali appaiono appropriati?
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Logica del corsoIl funzionamento dell’economia nel breve periodo: Domanda e offerta aggregate
La moneta
La disoccupazione
Equilibrio macroeconomico
Perturbazioni dell’equilibrio: shock di domanda e offerta
L’intervento del governo: le politiche pubbliche
La stabilizzazione
Il debito pubblico
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In sintesi La macroeconomia studia il funzionamento generale
del sistema economico, in particolare:• Crescita di reddito e ricchezza• Il cambiamento nel livello dei prezzi• La sottoccupazione delle risorse
I macroeconomisti cercano di capire il funzionamento dell’economia e di proporre politiche economiche per migliorarlo
Vengono utilizzati diversi modelli per studiare diversi problemi.
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Le variabili macroeconomiche e il benessere individuale
L’andamento macroeconomico incide direttamente sul benessere degli individui
Esempi
Disoccupazione
Tassi di interesse
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Alcuni dati: Disoccupazione
Se la produzione (PIL) cresce del 2% la disoccupazione si riduce in media dell’1%
e in Italia per ogni punto percentuale di crescita 250 000 persone in più avrebbero un lavoro.
La crescita della produzione in Italia per il 2003 è inferiore all’1%.
Le variabili macroeconomiche e il benessere individuale
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Alcuni dati: Tassi di interesse
Se il tasso di interesse è al 7,25% il pagamento annuo su un mutuo di 200 000 euro a 30 anni è pari a 14 500 euro.
Se il tasso cresce di 0,5 punti percentuali fino a 7,75% è necessario pagare 1000 euro in più all’anno quindi l’acquisto di una casa costerà circa 30 000 euro in più.
Le variabili macroeconomiche e il benessere individuale
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I modelli economiciSono rappresentazioni stilizzate che rappresentano una
realtà complessa.Un modello economico è un esercizio di analisi logica di un problema fatto a
partire dall’osservazione della realtà. Come in una cartina stradale vengono mantenuti solo gli elementi
essenziali.
Hanno l’obiettivo di: comprendere il funzionamento dell’economia predisporre politiche per migliorare l’efficienza economica e il
benessere degli individui identificare le relazioni tra le variabili economiche
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Un semplice modello di domanda e offerta Esempio: Il mercato della pizzaObiettivo del modello = Problema che si intende
studiare:
Determinare il prezzo e la quantità del mercato
Ipotesi di base = elementi essenziali: 1) Il mercato è concorrenziale: ogni compratore e
venditore è piccolo rispetto al mercato e non può scegliere il prezzo.
2) La quantità e il prezzo vengono determinati dall’equilibrio tra domanda e offerta.
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Variabili economiche di interesse:
P = prezzo
QD = quantità domandata
QO = quantità offerta
Y = reddito aggregato
Pm = prezzo della mozzarella (fattore di produzione)
Un semplice modello di domanda e offerta Esempio: Il mercato della pizza
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Le funzioni matematichePer esprimere le relazioni tra le variabili Forma funzionale implicita. Esprime in
termini qualitative la relazione tra le variabili:
Forma funzionale esplicita. Indica la relazione quantitativa tra le variabili:
),( YPDQD
YPQD 21060 YPYPD 21060),(
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Funzione di domanda
Q Quantit
à
P Prezzo
La curva di domanda esprime una relazione negativa tra quantità e prezzo (date tutte le altre variabili)
Q D = D (P,Y)
Domanda
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Q Quantit
à
P Prezzo Offerta
La curva di offerta esprima una relazione positiva tra quantità e prezzi date tutte le altre variabili
QO = O(P, Pm)
Funzione di offerta
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Variabili endogene ed esogene Le variabili endogene vengono determinate dal modello (equilibrio)
dato il valore delle variabili esogene.
Il valore delle variabili esogene viene, al contrario, determinato fuori dal modello e viene preso per dato (variabili non controllabili).
Variabili esogene Modello Variabili esogene
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Le variabili sono endogene o esogene a seconda del problema (modello) che si sta studiando.
Nel modello di domanda e offerta di automobili:
Endogene: P, Q Esogene: Y, Pm
Variabili endogene ed esogene
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Q Quantit
à
P Prezzo
Domanda
Offerta
P
Equilibrio di mercatoDeterminazione delle variabili endogene
Q
L’equilibrio del modello è individuato dall’intersezione tra curva di domanda e offerta
Al prezzo di equilibrio la quantità domandata e offerta sono uguali:
“market clearing”
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Q Quantit
à
P Prezzo
D
OUn aumento del reddito (esogena) Y comporta un aumento della domanda di pizza per ogni livello di prezzo.
… e il prezzo e quantità di equilibrio (endogene) aumentano
D
P2
Q2
la curva di domanda
si sposta verso l’alto
P
Q
Effetti di un cambiamento delle esogeneUn aumento del reddito
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Effetti di un cambiamento delle esogeneUn aumento del prezzo della mozzarella
O
Un aumento del prezzo di un fattore (esogeno) Ps) riduce l’offerta di pizza per ogni livello di prezzo.
…e le endogene:
il prezzo aumenta e la quantità diminuisce
D
O
P2
Q2
P Prezzo
Q Quantit
à
La curva di offerta si sposta verso l’alto.
P
Q
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Diversi modelli per studiare diversi problemi
Un modello spiega il comportamento delle variabili endogene in relazione alle esogene.
Problemi diversi richiedono modelli diversi: Nessun modello può spiegarci il comportamento di tutte le variabili che interessano (ovvero non tutte le variabili possono essere endogene).
Il modello di domanda e offerta determina l’effetto su prezzo e quantità di equilibrio in seguito a una variazione del reddito e del prezzo dei fattori come una variazione delle esogene impatta sulle endogene
Ma se vogliamo sapere perché il prezzo dei fattori è cambiato o perché il reddito subisca variazioni … è necessario utilizzare un modello in cui queste variabili siano endogene perché cambiano le esogene?
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Per ogni modello è importante comprendere: Le domande (obiettivo) a cui il modello cerca di
rispondere Useremo diversi modelli per studiare diversi problemi (e.g., disoccupazione, inflazione, crescita).
La logica del modello, dato il suo obiettivo (domande a cui rispondere)
Comprendere le ipotesi di base o semplificazioni necessarie per identificare e rendere intellegibili gli elementi essenziali del problema.
Identificare le variabili endogene: variabili che sono spiegate dal modello; alcuni problemi non possono essere spiegati dal modello e sono identificati dalle variabili esogene.
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Per studiare qualsiasi fenomeno è necessario utilizzare un modello appropriato.
Esistono molti modelli in competizione sullo stesso obiettivo. La selezione si basa sulla rilevanza euristica nell’affrontare e spiegare i problemi in agenda (il confronto con il dato empirico è cruciale). Ma non si parla di vero/falso, quanto di verosimiglianza.
L’utilizzo dei modelli economici
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Il funzionamento dei mercati I prezzi: flessibili vs vischiosi
Nel lungo periodo vale l’ipotesi di equilibrio dei mercati (market clearing). I prezzi sono flessibili, non esistono frizioni e le risorse disponibili sono pienamente impiegate.
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I prezzi: flessibili vs vischiosi
• Nella realtà i prezzi non si aggiustano istantaneamente per rendere uguali domanda e offerta.
• Nel breve periodo, si osserva una notevole vischiosità dei prezzi
– Molti contratti di lavoro fissano i salari per 2-3 anni.
– Molti prezzi di beni e servizi (i listini dei prezzi) sono fissi per lunghi periodi
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I prezzi: flessibili vs vischiosi Nel breve periodo i prezzi sono vischiosi ossia
cambiano lentamente in risposta ai disequilibri dei mercati (differenze tra domanda e offerta). L’aggiustamento sul mercato è lento e la domanda può non essere uguale all’offerta.
Fino a quando i prezzi non variano in risposta a cambiamenti delle variabili esogene, i mercati non sono in equilibrio (no market clearing).
L’economia non è in un “pieno equilibrio”, può esserci disoccupazione (eccesso di offerta di lavoro) e magazzini pieni (le imprese non riescono a vendere tutti i beni che producono e c’è un eccesso di offerta di beni e servizi)
Allora...
La macroeconomia studia il sistema economico nella sua interezza (PIL, tasso d’inflazione, di disoccupazione) e non il singolo mercato.
Sono cruciali le interrelazioni tra i vari mercati
In microeconomia il breve periodo è individuato dalla fissità dei fattori di produzione (in particolare K).
In macroeconomia il breve periodo è identificato dalla vischiosità dei prezzi.
Breve e lungo periodo sono categorie logiche (p.e. il “pieno” lungo periodo non si raggiunge mai)
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