maggio 2012
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Notiziario "Il Soffio" - ANNO XV, NUMERO 5 MAGGIO 2012TRANSCRIPT
Maggio, mese delle rose, mese di Maria e speriamo per noi mese delle uscite in giardino. Tutti abbiamo visto il nostro nuovo gazebo, final‐mente pronto e bellissimo e non vediamo l’ora di sfrut‐tarlo in pieno!
Chissà che bello poter stare un po’ larghi, avere lo spa‐zio per ballare durante le fe‐ste (ma troveremo poi i bal‐lerini? ), avere un posto tut‐to per l’animazione, dove non si disturba nessuno (tranne forse i vicini ma speriamo che siano tolleranti…), poter accogliere parenti, amici e volontari e coinvolgerli nelle nostre attività.
A proposito, vi siete accorti che sta aumentando il numero di volontari “fissi” che ci danno un graditissimo aiuto sia nei giorni normali che in occasione di feste, concerti, eventi speciali??
Un GRAZIE ENORME a tutti loro e a chiunque voglia imitarli!
MAGGIO 2012 ANNO XV, NUMERO 5
Sommario:
Appuntamenti di Maggio e compleanni
2
Maggio: mese dei fiori
3
Relax 4
Preghiera 2
Abbiamo accolto la Signora Lidia Negroni la Signora Teresa Maria Belleri
il Signor Luigi Duca
BENVENUTI FRA NOI !!!
Sono arrivati gli ultimi 14 nuovi letti snodati con movimento elettrico e da adesso tutta la dotazione è costituita da attrezzature
estremamente efficienti e razionali!
Appuntamenti di maggio Mercoledì 9 ‐ Festa della mamma
Mercoledì 23 ‐ Festa dei compleanni
COMPLEANNI Mercoledì 23
Maria Teresa B.
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IL SOFFIO
Maggio mese dei fiori Da sempre i fiori sono considerati quali oggetti ideali per un regalo, per esprimere un pensiero o uno stato d’animo.
Lo sposo dona fiori alla sua amata. Le giovani sposine tengono stret-to tra le mani il loro bouquet, scelto con cura. Un bocciolo vuol dire tante cose, tanto che esiste un vero e proprio “linguaggio dei fiori”, com’è noto.
Ma non tutti sanno che esistono diverse leggende sui fiori, sulla loro nascita, sul colore che li contraddistingue. Leg-gende che parlano d’amore, di matrimonio, di gioia e tanto tanto altro.
Eccone alcune…
PREGHIERA DALLA SUPPLICA ALLA REGINA DEL SS. ROSARIO Dl POMPEI
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui no‐me si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confiden‐za di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria il tuo sguardo pie‐toso su di noi, su le nostre famiglie, su l'Italia, su l'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fra‐telli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contri‐stano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei,
Regina di pace e di perdono. Amen.
Sono tornati alla Casa del Padre la Signora Domenica Z. la Signora Severina T. il Signor Valter V. Ricordiamoli nelle nostre preghiere
Perche’é i gelsomini si regalano alle spose in segno di buon augurio Una leggenda narra che i Gelsomini fossero una pianta di esclusiva proprietà della Famiglia dei Medici e venivano col‐tivati soltanto nei loro giardini. Un giovane giardiniere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore che essa crebbe e fece tanti fio‐ri meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felice‐mente, diffusero la coltivazione del fiore e l’usanza di rega‐larlo alle giovani spose come segno di buon augurio.
La nascita della Stella Alpina Secondo una leggenda svizzera questo fiore sarebbe stato un tempo una fanciulla co‐sì bella, pura e nobile di animo che, sebbene deside‐rata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno de‐gno di diventare suo sposo. Quando morì, ancora non sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chia‐mato Edelweiss (che significa nobile bianco) e che na‐sce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss” divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell’ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.
Come nacquero le Rose Rosse In origine le rose erano tutte bianche. Un giorno Venere, correndo incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose e le spine la punsero facen‐dola strillare dal dolore. Le rose, bagnate dal suo sangue, vergognandosi per l’offesa recata a Venere, arrossirono all’istante rimanendo così per sempre.
L’origine del Narciso La mitologia greca ci tramanda che Narciso era un giovane bellissimo e duro di cuore. Una ninfa, indispettita per esse‐re stata respinta, decise di vendicarsi. Lo portò a specchiar‐si in un lago, ed egli, vedendosi riflesso sull’acqua si inna‐morò perdutamente della sua immagine convinto che fos‐se quella di una ninfa bellissima. Quando l’acqua del lago si increspò, l’immagine di Narciso scomparve ed egli, convin‐to di aver perso la sua amata si gettò nel lago disperato e annegò. Cupido trasformò il giovane in un fiore che chiamò Narciso, affinché tutti ri‐cordassero le disgrazie cui porta la vanità e l’egoismo.
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ANNO XV, NUMERO 5
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WORK
RELAX
IL SOFFIO
Scelga di donare il suo 5 per mille alla
FONDAZIONE PASOTTI COTTINELLI ONLUS firmando nel riquadro delle Onlus
e indicando il codice fiscale
98077830176
Di Buon umore... «Ascolta Luisa,
ti faccio una domanda di geografia. É più lungo il Po o il Mississippi?»
«il Mississippi!» «Brava, e di quanto?»
«Nove lettere!»
Un ladro ruba un pollo per sfamarsi e va sulle rive del fiume a mangiarlo.
Accende un fuoco, tira il collo alla gal‐lina e comincia a spennarla.
All'improvviso arriva un vigile, il ladro butta subito il pollo nell'acqua, ma il
vigile avendolo notato: «Cosa ha buttato nell'acqua?»
«Nell'acqua? Io? Niente, perché?» «E allora cosa sono
tutte queste penne?» «Niente. C'era un pollo che si voleva fare un tuffo e mi ha detto se gli davo
un'occhiata ai vestiti.»