magneto static a

46
--- queste note sono reperibili sul sito http://people.na.infn.it/~bloisi --- F.Bloisi Fisica II CC FISICA GENERALE II CORRENTE ELETTRICA ed elementi di CIRCUITI ELETTRICI Rev. 1.2 --- queste note sono reperibili sul sito http://people.na.infn.it/~bloisi --- F.Bloisi Fisica II CC Corrente elettrica e resistenza elettrica Circuiti e leggi di Kirchhoff Rev. 1.2 FISICA GENERALE II CORRENTE / CIRCUITI

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    F.BloisiFisica II

    CC

    FISICA GENERALE II

    CORRENTE ELETTRICA edelementi di

    CIRCUITI ELETTRICI

    Rev. 1.2

    --- queste note sono reperibili sul sito http://people.na.infn.it/~bloisi ---

    F.BloisiFisica II

    CC

    X Corrente elettrica e resistenza elettricaX Circuiti e leggi di Kirchhoff

    Rev. 1.2

    FISICA GENERALE IICORRENTE / CIRCUITI

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    F.BloisiFisica II

    CC

    CORRENTE / CIRCUITICorrente elettrica e resistenza elettrica

    X GeneratoreX Definizione di corrente elettricaX Conservazione della caricaX Legge di OhmX Effetto JouleX Resistenze in parallelo o in serieX Esempi ed applicazioni

    1. Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaRiepilogo

    X DefinizioniX Forza elettromotrice (f.e.m.)X Corrente elettricaX Densit di corrente elettrica (vettore)X Resistenza elettricaX Resistivit elettricaX Conducibilit elettrica

    X Enunciato e DimostrazioneX Resistenza equivalenteX Resistenze in serie ed in parallelo

    X Importanti fenomeni fisiciX Legge di OhmX Effetto Joule

    X EserciziX Resistivit e resistenza elettricaX Resistenzae in paralleloX Resistenza e potenza dissipataX Resistenze in configurazione serie/paralleloX Potenza dissipata e resistenza interna

    MNV2 Cap.5:Corrente elettrica

    X Par.5.1: Conduzione elettricaX Par.5.2: Corrente elettrica. Corrente elettrica

    stazionaria.X Par.5.3: Legge di Ohm della conduzione elettricaX Par.5.5: Resistori in serie e in parallelo

    1.0Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaGeneratore 1.1

    Rev. 1.2

    conduttori non equipotenziali

    12

    V1 V2situ

    azio

    nest

    atic

    a

    12

    V1 V2trans

    ient

    e

    12

    V1 = V2situ

    azio

    nest

    atic

    a

    +f1 2

    V1 V2

    situ

    azio

    nest

    azio

    nari

    a

    Nota: Allinterno del generatore il moto delle cariche

    dovuto ad azioni meccaniche, chimiche, etc.(dinamo, batteria, pila, etc.)

    Nel semplice circuito a sinistra le cariche(positive) si muovono

    nel verso del potenziale crescente (da c versod), allinterno del generatore

    nel verso del potenziale decrescente (dadversoc), allesterno del generatore

    Generatore dif.e.m costante

    +f1 2

    E*

    f V V= = 2 1 r rE l* d1

    2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaDefinizione di corrente elettrica

    vdt

    dh

    ds

    quantit di carica cheattraversa la superficie ds

    nel tempo dt

    carica contenutanel volume d

    d d d d d d

    d d d d

    q s h sv t

    t t

    = = = =

    = =

    cos

    r r r rv s J s= =

    Densit di corrente:

    Corrente elettrica:

    d d d d (sezione d )

    d d d (sezione )

    r r

    r )r )

    J v

    J n

    J n

    =

    = =

    = =

    I q t s s

    I q t s SS

    Definizioni:

    Note: se vi sono cariche con velocit (medie) diverse: si pu avere in un conduttore contribuiscono alla corrente solo gli elettroni di conduzione in un fluido contribuiscono alla corrente anche gli ioni (positivi o negativi) in alcuni casi un oggetto carico in moto pu essere visto come una corrente elettrica:

    (anello o disco o cilindro che ruota, filo o cilindro che trasla)

    r r r LJ v v= + + 1 1 2 2 = 0 0,

    rJ

    Unit di misura:

    A ampere [ I ]

    A = C/sC = As

    1.2Rev. 1.2

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    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaConservazione della carica 1.3

    Nota:Anche se gli elettronidi conduzione hannocarica negativa, perconvenzione, il versodella corrente indicato come se sitrattasse di carichepositive.conservazione della carica:

    somma delle cariche entranti == somma delle cariche uscenti(in un intervallo di tempo dt)

    somma delle correnti entranti == somma delle correnti uscenti

    (in un istante t)

    dq2 + dq3 = dq1

    I2 dt + I3 dt = I1 dt

    I2 + I3 = I1

    I1

    I2

    I3

    dq1 = I1 dt (uscente)

    dq3 = I3 dt (entrante)

    dq2 = I2 dt(entrante)

    Rev. 1.2

    Equazionedi continuit

    Jx

    Jy

    Jz t t

    x y z+ + = = divrJ

    Formulazionedifferenziale

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    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaLegge di Ohm 1.4

    I conduttori nei quali la corrente proporzionale alla differenza di potenziale sono detticonduttori ohmici

    Per i conduttori ohmici vale la Legge di Ohm: VR = IR dove R detta resistenzaelettrica

    Dal punto di vista microscopico la legge di Ohm si scrive E = J o J = E : resistivit elettrica; =1/: conducibilit elettrica; R = l / s)

    resistenza elettricaUnit di misura: ohm [] = [V/A]Dimensioni: [] = [L2 M1 T-3 I-2]

    l

    s E = J = J R s / l = I R / lVR = E l = I R

    V

    IResistenzao resistore

    Rev. 1.2

    resistivit elettricaUnit di misura: [ . m]Dimensioni: [ . m] = [L3 M1 T-3 I-2]

    conducibilit elettricaUnit di misura: [-1 . m-1]Dimensioni: [-1 . m-1] = [L-3 M-1 T3 I2]

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    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaEffetto Joule 1.5

    Dalla Legge di Ohm, tenendo conto del versodella corrente e del segno della d.d.p. (V1 > V2):VR = V2 V1 = I R

    Il lavoro da fare per portare una carica dq,senza accelerarla, dal punto 1 al punto 2 :dL = dq VR

    La potenza (dissipata) per effetto Joule :WJ = dL/dt = (dq VR)/dt = I2 R

    Note: A livello qualitativo si pu dire che, gli elettroni di conduzione

    non accelerano a causa di una forza di attrito causata dagliurti contro gli atomi .

    W sempre negativa (dissipata).

    Rev. 1.2

    1

    2

    I

    E

    V1 > V2

    R

    I

    1 2

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    CC

    Corrente elettrica e resistenza elettricaResistenze in parallelo o in serie

    Resistenze in parallelo seO la differenza di potenziale

    la stessa per entrambe

    1.6

    Resistenze in serie seO la corrente

    la stessa in entrambe

    V V VI I I

    p

    p

    1 2

    1 2

    = =

    + =

    V I RI V R

    V I RI V R

    1 1 1

    1 1 1

    2 2 2

    2 2 2

    =

    =

    =

    =

    ( )V I R I R

    R R I

    R VI

    R R

    s

    s

    ss

    s

    = +

    = +

    = = +

    1 1 2 2

    1 2

    1 2

    I I IV V V

    s

    s

    1 2

    1 2

    = =

    + =

    V I R

    V I R

    1 1 1

    2 2 2

    =

    =

    ( )I V R V R

    R R V

    RIV R R

    p

    p

    p

    p

    p

    = +

    = +

    = = +

    1 1 2 2

    1 2

    1 2

    1 1

    1 1 1

    R Rs ii

    = Resistenza equiv. (serie):Resistenza equiv. (parallelo): 1 1R Rp ii=

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioniResistivit e resistenza elettrica 1.7

    Una resistenza elettrica realizzata con un di filo di platino (resistivit = 10.6.10-8 ..m)di lunghezza L = 1.25 m e spessore (diametro) d = 0.500 mm ed percorsa da una correnteI = 0.750 A. Si determini:a) la resistena elettrica complessiva Rtot;b) la potenza dissipata per unit di lunghezza w = Wtot/Ltot.

    Rtot

    I

    S D= 22

    L ( )

    R LS

    LD

    LD

    tot =

    =

    =

    2

    4

    2

    2

    a) W I R I LD

    L L

    w WL

    ID

    tot

    tot

    tot

    tot

    = =

    =

    = =

    2 22

    2

    2

    4

    4

    b)

    R LD

    w ID

    tot = =

    = =

    4675

    4304

    2

    2

    2

    m

    mW / m

    Nota:R = 675 m = 675.10-3 = 0.675 = 10.6.10-8 ..md = 0.500 mm = 0.500.10-3 mw = 304 mW/m = 0.304 W/m

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioniResistenze in parallelo 1.8

    Una resistenza elettrica realizzata con due fili collegati in parallelo (ciascun filo halunghezza L = 2.50 m, resistivit = 10.6.10-8 ..m, diametro d = 0.500 mm) ed percorsada una corrente I = 0.750 A. Si determini:a) la resistena elettrica complessiva Rtot;b) la potenza dissipata per unit di lunghezza w = Wtot/Ltot.

    R1

    IR2

    W I R I LD

    L L

    w WL

    ID

    tot tot

    tot

    tot

    tot

    = =

    =

    = =

    2 22

    2

    2

    2

    2

    ( )R R RLS

    LD

    LD

    R R R RR R L

    Dtottot

    1 2 2 2

    1 22

    2

    4

    1 1 12

    12

    2

    = = = = =

    = + = = =

    Nota:Si confrontino i risultati con quelli dellesempio precedente.

    R LD

    w ID

    tot = =

    = =

    2675

    759

    2

    2

    2

    m

    mW / m

    .

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioni Resitenza e potenza dissipata 1.9

    Una resistenza elettrica dissipa, per effetto Joule, una potenza W = 1.20 kW quando ad essa applicata una d.d.p. costante V = 220 V.Si determini il valore della sua resistenza elettrica R.

    V I R RVI

    W I V I WV

    R VW

    = =

    = =

    =

    2

    R

    V

    Nota:W = I V = I2R fissato il valore della corrente

    la potenza dissipata proporzionale alla resistenza

    W = I V = V2/R fissato il valore della correntela potenza dissipata inversamente proporzionale alla resistenza

    R VW

    = =

    240 3.

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioniResistenze in configurazione serie/parallelo 1.10

    Rev. 1.2

    Quattro resistori, due di resistenza R1 e due di resistenza R2, sono collegati come illustratoin figura. Determinare il valore della resistenza equivalente tra A e C.

    R2

    R1

    R1 R2

    A B

    D C

    Note: Nella sostituzione R1,R2 Rs si perdono le informazioni relative

    al potenziale in B (ed in D). Se si vuole calcolare la resistenza equivalente tra B e D il risultato

    , ovviamente, diverso: Req = 2 R1 R2 / (R1 + R2)

    Rs=R1+R2

    A

    C

    Rs=R1+R2

    R1 ed R2 sono in serie,per cui:

    Req=(R1+R2)/2

    A

    C

    Le due resistenze cosottenute sono inparallelo, per cui:

    Req=(R1+R2)/2

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    CC

    Esempi ed applicazioniPotenza dissipata e resistenza interna (1/2) 1.11

    Rev. 1.2

    Passo 1:Possiamo innanzi tutto semplificare la configurazione delle resistenza con successivesostituzioni di serie/parallelo (attenzione: non si deve includere r nella resistenzaequivalente!):

    R = 3 RR = R R / (R + R) = (3/4) R

    R

    r

    R

    C

    B

    A

    R

    C

    B

    rA

    Req

    B

    A

    Sei resistori sono collegati come illustrato in figura ad un generatore che fornisce una f.e.m.f. Determinare il rapporto tra la potenza dissipata, per effetto Joule, da r e quella dissipatada tutte le resistenze.(Nota: r pu essere vista come la resistenza interna del generatore)

    R

    R

    R R

    C D

    B E

    rA

    +f

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    CC

    Esempi ed applicazioni Potenza dissipata e resistenza interna (1/2) 1.12

    Rev. 1.2

    Passo2:La potenza dissipata dissipata per effetto Joule (il segno negativo ricorda che si tratta dipotenza dissipata)

    Wr = Ir2 r WR = IR2 Red il rapporto richiesto vale, tenendo conto che per la conservazione della carica in Cdeve essere Ir = IR ,

    Wr / Wtot = Wr / (Wr + WR ) = ( Ir2 r) / ( Ir2 r IR2 R) = 1 + (r / R)e, sostituendo il valore di R ricavato in precedenza

    Wr / Wtot = 1 + (4/3) (r/R)

    R

    C

    B

    r

    A

    +f

    Ir

    IR

    Nota: questo esercizio stato volutamente risolto senzautilizzare le leggi di Kirchhoff, (vedi lezione seguente).

    WW

    rR

    r

    tot

    = +14

    3

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    CC

    CORRENTE / CIRCUITICircuiti e leggi di Kirchhoff

    X Nodi / Rami / MaglieX Leggi di KirchhoffX Generatore / Condensatore / ResistenzaX Strumenti di misuraX Altri componentiX Circuito RCX Esempi ed applicazioni

    2. Rev. 1.2

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    CC

    Circuiti e leggi di KirchhoffRiepilogo

    X Principali componenti circuitaliX Generatore di f.e.m. costanteX generatore di corrente costanteX ResistenzaX CondensatoreX VoltmetroX AmperometroX Wattmetro

    X Enunciato e dimostrazioneX 1a legge di Kirchhoff (o dei nodi)X 2a legge di Kirchhoff (o delle maglie)

    X Importanti fenomeni fisiciX Circuito RCX Carica e scarica di un condensatore

    X EserciziX Resistenza interna e caricoX Circuito RC (carica)X Circuito RC (scarica)X Circuito RC (bilancio energetico)

    MNV2 Cap.6:Campo magnetico. Forza magnetica.

    X Par.6.1: Interazione magnetica. Campo magneticoX Par.6.2: Elettricit e magnetismoX Par.6.3: Forza magnetica su una carica in motoX Par.6.4: Forza magnetica su un conduttore

    percorso da correnteX Par.6.7: Moto di una particella carica in un

    campo magnetico BX Par.6.8: Esempi di moti di particelle cariche in

    campo magnetico uniforme

    2.0Rev. 1.2

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    CC

    Circuiti e leggi di KirchhoffNodi / Rami / Maglie 2.1

    Nodo

    MagliaRamo

    Componente Componenti in serie

    Componenti in parallelo

    Circuito o rete

    nodo: un punto nel qualeconvergono almeno treconduttori

    maglia: cammino chiuso cheparte da un nodo e vi ritornaattraversando due o pi rami

    ramo: parte di circuito checollega due nodi adiacenti

    Rev. 1.2

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    CC

    Circuiti e leggi di KirchhoffLeggi di Kirchhoff 2.2

    1a legge di Kirchhoff (legge dei nodi)La somma algebrica delle correnti checonfluiscono in un nodo nulla

    Ikk

    = 0

    2a legge di Kirchhoff (legge delle maglie)La somma algebrica dele f.e.m. presentinei rami della maglia uguale alla sommaalgebrica dei prodoti R I per tutteresistenze presenti nei rami della maglia

    o pi in generalela somma algebrica delle f.e.m. o d.d.p. aicapi di tutti i componenti presenti lungouna maglia nulla

    f R Ikk

    k kk

    =

    Vkk

    = 0

    Rev. 1.2

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    CC

    Circuiti e leggi di Kirchhoff Generatore / Condensatore / Resistore 2.3

    +f1 2

    IG

    Generatore di f.e.m. costanteDifferenza di potenziale:VG = V2 V1 = f = cost.IG = IG(t)

    Potenza:WG(t) = IG(t) f

    Note: WG pu essere >0 o 0

    (immagazzinata). Serie Cs-1=C1-1+C2-1 Parallelo Cp = C1 + C2

    +C

    1 2

    IC

    Nota: Talvlta si usa la notazine V , invece di V, per indicare una d.d.p.

    Resistore/ResisitenzaDifferenza di potenziale:VR(t) = V2 V1 = IR(t) R

    Potenza dissipata:WR(t) = dq V/dt = I(t) VR(t) = IR2(t) R

    Note: WR sempre

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    CC

    Circuiti e leggi di KirchhoffAltri componenti 2.5

    Un tratto di conduttore tra duenodi fa s che la d.d.p. tra i

    nodi sia nulla: V1 = V2

    Si dice che i due nodi sonocortocircuitati

    o in corto circuito

    Conduttore

    1 2

    Interruttore

    Un interruttore chiuso equivalente ad un

    corto circuito

    1 2Interruttore

    aperto1 2

    Interruttorechiuso

    Deviatore

    Posizione A

    12

    3

    A

    B

    Posizione B

    12

    3

    A

    B

    Condensatore variabile

    +C

    1 2

    ICResistenza variabileo potenziometro

    R

    1 2

    IR

    Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Circuiti e leggi di KirchhoffCircuito RC 2.6

    R

    C

    +f

    A

    B

    S

    Carica del condensatoe: il generatorefornisce energia che viene in parteimmagazzinata nel condensatore edin parte dissipata dalla resistenza

    Scarica del condensatore: lenergiaprecedentemente immagazzinata nelcondensatore viene dissipata dallaresistenza

    R

    C

    +f +

    -I

    Carica del condensatore

    R

    I

    C

    +

    -

    Scarica del condensatore

    Con il deviatorenella posizione A si

    ha la carica delcondensatore

    Con il deviatorenella posizione B si

    ha la scarica delcondensatore

    Uno studio pi approfondito del circuito RC svolto negli Esercizi ed applicazioni

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioniResistenza interna e carico 2.7

    Nel circuito illustrato in figura il generatore di f.e.m. costante (d.d.p. V0, resistenzainterna rg) collegato ad una resistenza costante R (carico).Determinare che relazione deve sussistere tra la resistenza interna rg ed il carico Raffinch almeno il 95% della potenza fornita dal generatore sia dissipata da R.

    V0 rg

    R

    I

    La potenza fornita dal generatore Wg = V0 I

    La potenza dissipata dalla resistenza R WR = I2 R

    Tenendo conto che dalla 2a legge di KirchhoffV0 I rg I R = 0

    si ricavaI = V0 / (rg + R)

    e quindiWg = V02 / (rg + R)

    WR = V02 R / (rg + R)2WR / Wg = R / (rg + R)

    R / (rg + R)

    PoniamoWR / Wg = 0.95 = 95% rg / R (1 ) /

    rg / R 0.053 = 5.3%

    Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Esempi ed applicazioniCircuito RC (carica) 2.8

    dd

    dd

    Qt

    qt

    I= =

    ( )

    ( )

    V V V

    f QC

    IR

    ft C

    Qt

    R It

    It RC

    I

    I t fR

    V f IR f

    G C R

    t RC

    Ct RC

    + + =

    =

    =

    =

    =

    = =

    0

    0

    10

    1

    1

    dd

    dd

    dd

    dd

    e

    e

    Nel circuito illustrato in figura il condensatore C inizialmente scarico (Q(0)=0) edallistante tDeterminare la differenza di potenziale VC(t) ai capi del condensatore.

    ( )

    ( )

    t fQC

    IR

    QI f

    R

    t fQC

    IR

    Q IQ fC

    = =

    =

    =

    =

    = =

    =

    00

    0 0

    0

    0

    0

    cost.( ) ( )V t f

    RC

    Ct

    C

    C=

    =

    1 e

    R

    I

    C

    +f +

    -

    A

    B

    S

    Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    CC

    Esempi ed applicazioniCircuito RC (scarica) 2.9

    Nel circuito illustrato in figura il condensatore C inizialmente carico (VC(0)=f) edallistante tDeterminare la differenza di potenziale VC(t) ai capi del condensatore.

    ( )

    ( )

    tV IRV f

    I fR

    tV IR

    Q IV

    C

    C

    CC

    = =

    =

    =

    =

    = =

    =

    00

    0

    0

    00

    0

    cost.

    d

    d

    d

    d

    Qt

    qt

    I= =

    ( )( ) ( ) ( )

    V V

    QC

    IR

    CQt

    R It

    It RC

    I

    I t I

    V t V t I t R f

    C R

    t RC

    C Rt RC

    + =

    =

    =

    =

    =

    = = =

    0

    0

    10

    1

    0

    dd

    dd

    dd

    e

    e

    ( )V t fRC

    Ct

    C

    C=

    =

    e

    R

    I

    C

    +f +

    -

    A

    B

    S

    Rev. 1.2

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    CC

    Esempi ed applicazioniCircuito RC (bilancio energetico) 2.10

    Nel circuito illustrato in figura il condensatore C inizialmente scarico (Q (0)=0). Ildeviatore S viene prima portato nella posizione A; dopo un intervallo di temposufficientemente lungo (t>>C=RC) il deviatore S viene portato nella posizione B.Verificare che lenergia immagazzinata nel condensatore durante la fase di carica uguale

    E EC R f C= =1

    22

    R

    C

    +f +

    -

    A

    B

    S

    La potenza dissipata dalla resistenzadurante la scarica del condensatore (Sin B) :

    ( ) ( ) ( )W t I t R f RR t RC= = 2 2 2e( )E R R t RC

    t RC

    W t tfR

    t

    fR

    RC fR

    RC f C

    = =

    =

    =

    =

    d e de ( )

    0

    22

    0

    22

    0

    2 2

    2 20 1

    2

    Lenergia accumulata nel condensatoredurante la carica (S in A) :

    EC = UC = C f 2 0Nota: durante la carica WG(t) WR(t).

    Rev. 1.2

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    F.BloisiFisica II

    MS

    FISICA GENERALE II

    MAGNETOSTATICA

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    F.BloisiFisica II

    MS

    X Le basi della magnetostaticaX Propriet di BX Circuiti e campo magneticoX Materiali magnetici

    Rev. 1.2

    FISICA GENERALE IIMAGNETOSTATICA

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MAGNETOSTATICALe basi della magnetosttica

    X I primi esperimentiX Interazioni tra correnti e magnetiX Definizione del campo di induzione magneticaX Prima formula di LaplaceX Seconda formula di LaplaceX Forza di LorentzX Esempi ed applicazioni

    1. Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaRiepilogo

    X DefinizioniX Campo di induzione magnetica

    X EnunciatoX Prima formula di LaplaceX Seconda formula di LaplaceX Forza di Lorentz

    X Importanti fenomeni fisiciX Forze tra fili percorsi da correntiX Forze su cariche elettriche in moto

    X EserciziX Spira circolare percorsa da correnteX Filo infinito percorso da correnteX Disco carico che ruotaX Moto di una carica in campo magneticoX Forza tra due fili percorsi da correnteX Campo B generato da un circuito

    MNV2 Cap.6:Campo magnetico. Forza magnetica.

    X Par.6.1: Interazione magnetica. Campo magnetico.X Par.6.2: Elettricit e magnetismo.X Par.6.3: Forza magnetica su una carica in moto.X Par.6.4: Forza magnetica su un conduttore.

    percorso da corrente.X Par.6.7: Moto di una particella carica in un

    campo magnetico B.X Par.6.8: Esempi di moti di particelle cariche in

    campo magnetico uniforme.

    MNV2 Cap.7:Sorgenti del campo magnetico.Legge di Ampere.Propriet magnetiche della materia.

    X Par.7.1: Campo magnetico prodottpo dauna corrente.

    X Par.7.2: Calcoli di campi magnetici prodotti dacircuiti particolari.

    X Par.7.3: Azioni elettrodinamiche tra fili percorsida correnti.

    1.0Rev. 1.1

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    MS

    Le basi della magnetostaticaI primi esperimenti 1.1

    Limatura di ferroattorno ad un

    magnete permanente(calamita)

    X Barrette magnetizzate si comportano in maniera analogaa dipoli elettrici:X poli uguali si respingono, poli opposti si attraggonoX la forza (attrattiva o repulsiva) inversamente

    proporzionale al quadrato della distanzaX Tuttavia vi una fondamentale differenza:

    X impossibile isolare un singolo polo (monopolo)magnetico

    X La Terra si comporta nel suo complesso come un dipolomagnetico orientato approssimativamente come lasse dirotazione.X da cui i nomi N (Nord) e S (Sud) per i poli magnetici

    X Per visualizzare qualitativamente landamento delcampo magnetico si pu usareX della limatura di ferroX un piccolo dipolo magnetico libero di ruotare (come

    lago di una bussola)

    Nota storica:

    Fin dall 800 a.C. igreci sapevano chealcuni minerali (Fe3O4magnetite) sono ingrado di attirarepiccoli pezzi di ferro.

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaInterazioni tra correnti e magneti

    Interazioni tra fili percorsi da corrente

    =0I0

    0I=0

    correnticoncordi

    forzaattrattiva

    =0I0

    =0I0

    F

    correntidiscordi

    forzarepulsiva

    =0I0

    =0I0

    F

    1.2

    Effetti magnetici di una corrente(cariche elettriche in moto)

    Fili paralleli percorsi da correnticostanti concordi (discordi) siattraggono (si respingono)

    Un filo percorso da corrente ingrado di deflettere lago di unabussola

    Un filo percorso da corrente ingrado di allineare la limaturadi ferro (su circonferenzeconcentriche centrate sul filo)

    Un solenoide percorso dacorrente costante produce glistessi effetti magnetici di unabarretta magnetizzata

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaDefinizione del campo di induzione magnetica

    Osservazioni(con un piccolo circuito di prova)

    XLa forza che agisce sul segmento lX proporzionale allintensit dellacorrente

    Xdipende dalla direzione della corrente

    Xcambia verso se si inverte il versodella corrente

    X sempre ortogonale alla direzionedella corrente

    XLe sorgenti sono

    Xcorrenti elettriche (cariche in moto)

    Xmagneti permanenti (calamite)

    1.3

    Definizione operativa delvettore di induzione magnetica B

    XRuotare il circuito di prova fino ad avereF = 0X la direzione del filo da la direzionedel vettore B

    X ruotare la spira in modo che l siaortogonale a BX il modulo di B dato da B = F/I l

    Xguardando la spira dal lato in cui lacorrente circola in verso antiorario

    XB entrante se la spira si contraeXB uscente se la spira si dilata

    Unit SI: T tesla [ M T-2 I-1 ]T = N/Am

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaPrima formula di Laplace 1.4

    Campo B generato da una corrente(Prima formula di Laplace)

    Attenzione:in condizioni stazionarie un singoloelemento di circuito dl percorso dacorrente non pu fisicamente esistere(conservazione della carica)

    B

    r

    r

    dl

    r = r-r

    Rev. 1.1

    ( ) ( )d dr rr r rr rB r

    l r rr r

    =

    0

    34I

    ( ) ( )r r rr r rr rB r B

    l r rr r

    = =

    d d

    0

    34I

    Nota: dB ortogonale alpiano che contiene r e dl C

    onfr

    onto

    Campo E generato da una carica elettricadistribuita uniformemente su di un filo

    ( ) ( )d d dr r rr rr r

    r rr rE r r

    r rr r

    r rr r

    =

    =

    1

    4

    1

    403

    03

    q l

    Nota: dE ha la direzione di r

    ( ) ( )r r rr rr r

    rE r E r rr r

    r= =

    d d

    3 l

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaSeconda formula di Laplace 1.5

    Azione di B su una corrente(Seconda formula di Laplace)

    d dr r rF l BB I=

    Rev. 1.1

    B

    dFB

    dl

    I

    Nota: dFB ortogonale a Bed a dl

    r r r r r rF F l B B lB B I I= = = d d d

    Attenzione:la forza agisce fisicamente suciascun elementino e pu deformareil circuito, se questo non rigido

    Azione di E su di una carica elettricadistribuita uniformemente su di un filo

    d dr rF EE l=

    Nota: dFE ha la direzione di E

    r r rF F EE E l= = d d

    Con

    fron

    to

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Le basi della magnetostaticaForza di Lorentz 1.6

    B

    FB

    v

    q

    r r rF v BB q=

    Azione di B su una carica in moto(Forza di Lorentz)

    d d d dr r r r r r rF v B v B l BB q I t I= = =

    Osservazione:Il lavoro compiuto da FB sempre nullo:

    ( ) ( )d d dL q tB B= = =r r r r rF s v B v 0

    Rev. 1.1

    Nota: FB sempre ortogonale a B ed a v

    Con

    fron

    to Azione di E su una carica ferma(Forza di Coulomb)r r

    F EE q=

    Nota: FB ha la direzione di E

    Forza elettromagnetica su di una carica elettrica(Forza di Lorentz)

    ( )r r r rF E v Bem q= + Nota: considerando due sistemi di riferimentoinerziale, i contributi dovuti al campoelettrico ed al campo magnetico cambiano.

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniSpira circolare percorsa da corrente 1.7

    Data una spira circolare (raggio R) percorsa da una corrente costante I, determinare il vettorecampo di induzione magnetica B in un punto P (0,0,z) sullasse di simmetria della spira.

    Nel un punto P, appartenente allasse della spira,per simmetria, il vettore B diretto lungo taleasse.

    R

    P

    drB

    I

    z

    P

    drB

    II

    drB

    d ||rB

    rrrr

    r rr r

    d rl

    r r

    rr r

    r r

    rr r

    = +

    =

    =

    +

    R z

    RR z

    2 2

    2 2sin

    ( )

    ( )

    dd

    d d sind

    sin

    d

    || ||

    r r r rr r

    r rr r

    B l r rr r

    B Br r

    =

    = =

    =

    +

    03

    02

    0

    2 2 3 2

    4

    4

    4

    I

    I l

    I R

    R zl

    ( ) ( )rB kz I R

    R z=

    +

    0 22 2 3 22

    $( ) ( )

    r rB B= =

    + =

    + d d||

    circonf.

    02 2 3 2

    0

    20

    2

    2 2 3 24 2I R

    R zl I R

    R z

    R

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniFilo infinito percorso da corrente 1.8

    Determinare il campo di induzione magnetica prodotto da un filo infinito (L >> r; L >> zP)percorso da una corrente costante I.

    Ciascun contributo dB, equindi B, ortogonale alpiano del disegno, converso entrante.

    ( )( )( )

    = =

    2

    0 0

    0 0

    0 0

    d , , d

    , ,

    , ,

    r

    r

    r

    l

    r

    r

    z

    z

    r

    ( )d

    d

    dd sin cos d

    r r r rr r

    rr r

    Bl r r

    r r

    Br r

    =

    =

    =

    03

    02

    0

    4

    4 4

    I

    I l Ir

    r r

    r

    r r

    r

    =

    = = = =

    = =

    r

    z r l z r d

    cos

    tg d dcos

    sin sin cos

    2

    Le linee di forza di B sono circonferenze con il centro sul filoe verso antiorario se osservate dal verso della corrente.

    ( )r rB r t= 0

    2Ir$r rB B= = =

    =

    =

    d cos d

    2

    2

    0

    2

    2

    0

    4 2

    Ir

    Ir

    O

    P

    I

    z

    d rl

    rr

    rr

    r rr r drB

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniDisco carico che ruota 1.9

    Lintero disco di raggio R equivalente ad uninsieme di spire circolari concentriche di raggi dar=0 ad r=R, percorse da corrente dI(r)=rdr.

    ( )( ) ( )

    ( )

    d dd d

    d

    ||

    r rB B= =

    +=

    +

    =

    +

    02

    2 2 3 20

    2

    2 2 3 2

    03

    2 2 3 2

    2 2

    2

    I r r

    r z

    r r r

    r z

    r r

    r z

    Nel centro C del disco (z=0):

    d d d

    d

    ||

    ||

    r r

    r r

    B B

    B B

    = =

    = = =

    0

    0

    0

    0

    2

    2 2

    r

    rRR ( )r

    rB C =

    02 R

    Dato un disco carico con densit uniforme , che ruota intorno al proprio asse di simmetriacon velocit angolare costante , determinare il vettore campo di induzione magnetica B inun punto P (0,0,z) appartenente allasse di rotazione del disco.

    C

    R

    z

    Cd

    d d d d d d

    ddd

    d dd

    ddd

    d

    q S l r r r

    I qt

    r rt

    r rt

    r r

    = = =

    = = =

    =

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniMoto di una carica in campo magnetico 1.10

    Determinare il tempo che impiega un elettrone (carica elettrica e, massa me, velocitiniziale vinduzione magnetica B costante ed uniforme, perpendicolare entrante nel piano del disegno.

    ev

    v

    B

    a

    Dal secondo principio della dinamica, tenendo contoche sullelettrone agisce la forza di Lorentz:r r

    r r rr r rF a

    F v Ba v B

    =

    =

    =

    = =

    =

    m

    ee

    ma evB ma

    e

    e

    n e

    t

    cost

    0

    quindi il moto circolare uniforme.

    t meB

    e=

    quindi il raggio ed il periodo sono rispettivamente:

    a vRn

    =

    2

    R m veB

    T Rv

    meB

    e e= = =

    2 2

    Dalla cinematica sappiamo che in un moto circolareuniforme laccelerazione (centripeta) vale

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniForza tra due fili percorsi da corrente 1.11

    Determinare la forza che si esercita tra due fili (lunghezza L) percorsi da corrente costante I(versi concordi) posti a distanza h tra loro (L >> h).

    d dr r rF l BB I=

    I I

    h

    drlr

    BdrF

    r( ) ( ) ( )d d $ d $ d $rF r r rB I B h l I Ih l

    I lh

    = = =

    0 02

    2 2

    r rF F r rB B

    Ih

    l I Lh

    = = = d $ d $filo 2 ilo 2

    02

    02

    2 2

    rF rB

    I Lh

    =

    02

    2$

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniCampo B generato da un circuito 1.12

    I

    A

    B

    C

    D

    C

    Il circuito illustrato in figura costituito da due semicirconferenze (AB di raggio R1 e CDdi raggio R2) aventi lo stesso centro C, unite da due tratti rettilinei ( BC e DA).Determinare il campo di induzione magnetica nel centro C quando il circuito percorso dacorrente costante I (nel verso illustrato).

    Nota: indichiamo con il versore normaleuscente dal piano del disegno.

    r r r rr

    r rr

    r rr

    r rr

    r rr

    B B l rr

    l rr

    l rr

    l rr

    l rr

    n n

    = =

    =

    =

    +

    +

    +

    = + + +

    = = +

    dd

    d d d d

    d $ d $

    03

    03 3 3 3

    0 1

    13

    2

    23

    0 12

    13

    22

    23

    4

    4

    40 0

    4

    I

    I

    I R lR

    R lR

    I RR

    RR

    arco segmento arco segmento

    arco arco

    AB BC CD DA

    AB CD

    n

    rB n= +

    01 24

    1 1IR R

    $

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MAGNETOSTATICAPropriet di B

    X Flusso di BX Flusso di B concatenato con una linea chiusaX Circuitazione di B: filo infinitoX Teorema della circuitazione di AmpereX Corrente concatenata con una curvaX Formulazione differenzialeX Esempi ed applicazioni

    2. Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Propriet di BRiepilogo

    X DefinizioniX Flusso di B attraverso una superficieX Flusso di B concatenato con

    una linea chiusaX Corrente concatenata con una linea chiusa

    X Enunciato e DimostrazioneX Teorema della circuitazione di AmpereX Propriet di B in forma integrale ed

    in forma differenziale

    X Importanti fenomeni fisiciX Linee di campo di B sempre chiuseX Assenza dei monopoli! magneticiX Uso del teorema della circuitazione di

    Ampere per il calcolo del campo B

    X EserciziX Filo infinito percorso da correnteX Solenoide infinitoX Solenoide toroidaleX Flusso di B

    MNV2 Cap.7:Sorgenti del campo magnetico.Legge di Ampere.

    X Par.7.4: Legge di Ampere.X Par.7.7: La legge di Gauss per il campo magnetico.

    2.0Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Propriet di BFlusso di B 2.1

    Unit di misura delflusso del campo diinduzione magnetica:

    Wb weber[ L2 M1 T-2 I-1 ]

    Wb = Tm2

    Dal punto di vista fisico: le linee di campo del vettore B sono

    sempre linee chiuse non esistono le cariche magnetiche(monopoli magnetici)

    possibile parlare di flusso di Bconcatenato con una linea chiusa

    rB n = $ d s

    Schiusa

    0in forma integrale:

    divrB = 0in forma differenziale:

    Importante:Il flusso del vettore B

    attraverso una superficie chiusa sempre nullo.

    Rev. 1.1

    Dal punto di vista matematico:Si dimostra che

    da cui

    ( )div div

    d

    $ d

    r r r rr r

    cr

    Bl r rr r

    B n

    =

    =

    =

    034

    0

    0

    I

    sSchiusaA

    ppro

    fond

    imen

    to

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    MS

    Propriet di BFlusso di B concatenato con una linea chiusa

    1

    1

    1= rB n$ d s

    2

    2

    2= rB n$ d s

    = = +

    = +

    = +

    r r r

    r r

    B n B n B n

    B n B n

    $ d $ d $ d

    $ d $ d

    s s s

    s s

    1 2

    1 2

    1 2

    1 2

    = = =0 2 1

    Def: si dice flusso del vettore B concatenato con una curva il flusso di Battraverso qualunque superficie che abbia tale curva come bordo.

    2.2

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    MS

    Propriet di BCircuitazione di B: filo infinito

    il campo B prodotto da un filo infinito percorso da corrente la curva in un piano perpendicolare al filo infinito

    r rB l = = =

    = =

    d d cos d d

    d d

    B l B s B r

    Ir

    r I

    0 0

    2 2

    r rB l = = d d

    0 02I I

    r rB l = = d d

    0

    20

    I

    I

    drl

    drs

    d

    rB

    I

    drl

    drs

    d

    rB

    I

    I

    2.3

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    MS

    Propriet di BTeorema della circuitazione di Ampere

    I sS

    = rJ n$ d S una superficie che ha la curva come bordo i versi della curva e della normale alla superficie S devono essere

    concordi Nota: dallequazione di continuit in condizioni stazionarie segue che tutte

    le superfici che hanno la curva come bordo danno lo stesso valore di I

    I n Ii i = le correnti Ii devono essere prese con il segno positivo o negativo aseconda del loro verso rispetto al verso della curva

    ni il numero di volte che la corrente Ii concatenata con la curva

    I, la corrente concatenata con la curva , definita come:

    2.4

    Teorema della circuitazione di AmpereLa circuitazione del vettore induzione magnetica lungouna linea chiusa pari alla corrente concatenata con lalinea chiusa moltiplicata per la costante 0

    r rB l = d

    0 I

    r r rB l J n = d $ d

    0 sS

    in forma integrale

    rotr rB J= 0

    in forma differenziale

    1I1 I2 I3

    Nellesempio:I= I1 + I2

    Rev. 1.1

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    MS

    Propriet di BCorrente concatenata con una curva

    Nota: la corrente concatenata con una curva puessere definita solo in condizioni stazionarie

    I1

    I2

    S1

    I1

    I2

    S2

    S1 ed S1 costituiscono, nellinsieme, unasuperficie chiusa S

    r r r

    r r

    J n J n J n

    J n J n

    = +

    = +

    $ d $ d $ d

    $ d $ d

    s s s

    s s

    s S S

    S S

    1 2

    1 2

    1 2

    div $ dr rJ J n= =0 0s

    s

    In condizioni stazionarie

    r rJ n J n = $ d $ d1 2

    1 2

    s sS S

    quindi la corrente concatenata non dipendedalla scelta della uperficie

    2.5A

    ppro

    fond

    imen

    to

    Rev. 1.1

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    MS

    Propriet di BFormulazione differenziale 2.6

    Nota: Utilizzando il potenziale vettore possibile scrivere il flusso del campo diinduzione magnetica concatenato conuna curva come la circuitazione delpotenziale vettore lungo tale curva:

    = = = r r r rB n A n A l$ d rot $ d ds sS S

    sempre possibile definire unpotenziale vettore tale che

    r rB A= rot

    Unit SI delpotenziale vettore:

    Wb/m = Tm[ L1 M1 T-2 I-1 ]

    Equazioni di Maxwellper il campo magneticoin condizioni stazionarie

    in formaintegrale

    in formadifferenziale

    non possibile, in genere, definire unpotenziale scalare tale che

    rB = gradVB

    App

    rofo

    ndim

    ento

    r r r r

    r r

    B l B J

    B n B

    = =

    = =

    d rot

    $ d div

    0 0

    0 0

    I

    sS

    Rev. 1.1

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    MS

    Esempi ed applicazioni Filo infinito percorso da corrente (1/2)

    Determinare il campo di induzione magnetica prodotto da un filo infinito (L >> r; L >> zP)percorso da una corrente costante I.

    Attenzione:il versore t orientato in verso antiorariose visto dal verso positivo della corrente.

    2.7

    ( )r rB B tr z Ir

    , , $

    = =0

    2

    Da considerazioni di simmetria si deduce che

    dalla prima formula di Laplace si ricava chedB, e quindi B, ortogonale al piano deldisegno

    dal teorema della circuitazione di Ampere siricava il modulo di B

    ( ) ( ) ( ) ( )rB r k tr z B r B r B rr z t, , $ $ $ = + +

    r rB l = = = d

    0 002

    2I rB I B I

    rt t

    r rB B t t t= = =

    = d d $ d $ $filo filo filoB B Bt t t

    OP

    z

    rrBz

    BrBt

    I

    drl

    rr

    dd

    d d $r r

    rr

    Blr

    B t =

    Bt

    Rev. 1.1

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    MS

    Esempi ed applicazioni Filo infinito percorso da corrente (2/2)

    Come in precedenza, applicando il teorema dellacircuitazione di Ampere ad una circonferenza diraggio r, con centro sullasse del solenoide siricava il modulo di B

    ( )r rB B tr z Ir

    , , $

    = =0

    2

    2.8

    OP

    I

    z

    rr

    BzBr

    Bt

    Nota: possibile evitare luso della primaformula di Laplace

    dal teorema del flusso applicato ad uncilindro di raggio r coassiale con il filo siricava

    dal teorema della circuitazione di Ampereapplicato ad un rettangolo come quelloillustrato, dovendo essere B = 0 allinfinito,si ricava

    ( ) ( ) ( ) ( )B r B r r z B rr z t= = =0 0 rB t, , $( )B rz = 0

    ( )B rr = 0

    Come in precedenza, daconsiderazioni di simmetria siricava che B dipende solo da r

    ( ) ( ) ( ) ( )rB r k tr z B r B r B rr z t, , $ $ $ = + +

    Rev. 1.1

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    MS

    Esempi ed applicazioni Solenoide infinito (1/2)

    Determinare il campo di induzione magnetica prodotto da un solenoide infinito (L >> R;L >> r; L >> zP), con n spire per unit di lunghezza, percorso da una corrente costante I.

    Da considerazioni di simmetria si deduceche ( ) ( ) ( ) ( )rB r k tr z B r B r B rr z t, , $ $ $ = + +

    Prr

    Bz

    Br

    Bt

    R

    Applicando il teorema del flusso ad un cilindrodi raggio r, coassiale con il solenoide si ricavache ( )B rr = 0Applicando il teorema della circuitazione ad unacirconferenza di raggio r, con centro sullassedel solenoide si ricava che ( )B rt = 0

    Per r > R

    Applicando il teorema della circuitazione ad unrettangolo come quello illustrato, e dovendoessere B = 0 allinfinito, si ricava che ( )B rz = 0

    ( )rB r z r R, , = >0 per

    2.9

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    MS

    Esempi ed applicazioni Solenoide infinito (2/2)

    Determinare il campo di induzione magnetica prodotto da un solenoide infinito (L >> R;L >> r; L >> zP), con n spire per unit di lunghezza, percorso da una corrente costante I.

    Da considerazioni di simmetria si deduceche ( ) ( ) ( ) ( )rB r k tr z B r B r B rr z t, , $ $ $ = + +

    Prr

    Bz

    Br

    Bt

    R

    dc

    Per r < R

    Anche per r < R si ricava che ( ) ( )B r B rr t= =0 0Applicando il teorema della circuitazione ad unrettangolo come quello indicato con c, si ricavache ( )B rz = costApplicando il teorema della circuitazione ad unrettangolo come quello indicato con d, poichB = 0 allesterno, si ricava che ( )B r nIz = 0

    ( )rB kr z nI r Rr R

    , ,$

    =

    0

    0

    Attenzione:il versore k orientato in modo da vedercircolare la corrente in verso antiorario.

    2.10

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    MS

    Esempi ed applicazioni Solenoide toroidale

    Determinare il campo di induzione magnetica sulla circonferenza mediana di un solenoidetoroidale (raggi R ed r, N spire) percorso da una corrente costante I.

    Applicando il teorema della circuitazione allacirconferenza mediana del solenoide toroidale(una circonferenza di raggio R) , si ricava che

    Nota:nel solenoide toroidaleB non uniforme.

    2.11

    Ricordando che le linee di campo di B devono essere chiuse devono concatenare delle correnti

    Tenendo conto della simmetria del problemasi pu affermare che le linee di campo di B sonodelle circonferenze aventi centro sullasse disimmetria (a in figura).

    R

    2r

    a

    $t

    rB t=

    0 2

    NIR

    $

    t orientato comein figura.

    r rB l =

    = =

    d

    0

    0 02 2

    I

    B R NI B NIR

    conc

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    MS

    Esempi ed applicazioni Flusso di B 2.12

    Un filo infinito percorso da una corrente costante I. Si determini il flusso di B concatenatocon un quadrato di lato L posto a distanza L dal filo, orientata come illustrato in figura.

    O

    I

    z

    rr

    dr

    L

    LL

    $n

    Il campo di induzione magnetica prodotto da unfilo infinito r

    B t= 0

    2

    Ir$

    Il flusso attraverso un elemento ds = Ldr

    d $ d d = = rB n s I

    rL r

    0

    2

    ed il flusso attraverso la superficie del quadratovale

    = = = = d d d lnquadrato

    02

    02

    0

    2 2 22

    Ir

    L r I L rr

    I L

    L

    L

    L

    L

    =

    0

    22

    I Lln

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    MS

    MAGNETOSTATICACircuiti e campo magnetico

    X Dipolo magneticoX Approssimazione di dipoloX Effetto HallX Auto/mutua induzioneX Campo B ed energiaX Esempi ed applicazioni

    3. Rev. 1.1

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    MS

    Circuiti e campo magneticoRiepilogo

    X DefinizioniX Dipolo magneticoX Coefficienti di auto/mutua induzione

    X Calcolo diX Energia associata al campo magneticoX Energia immagazzinata in uninduttanza

    X Importanti fenomeni fisiciX Approssimazione di dipoloX Scomposizione di una spiraX Effetto Hall

    X EserciziX Momento meccanico su di una spiraX Lavoro per spostare una spiraX Coefficiente di mutua induzioneX Coefficiente di autoinduzione di un solenoideX Energia immagazzinata in un solenoide

    3.0Rev. 1.1

    MNV2 Cap.6:Campo magnetico. Forza magnetica.

    X Par.6.5: Momenti meccanici su circuiti piani.X Par.6.6: Effetto Hall.

    MNV2 Cap.7:Sorgenti del campo magnetico.Legge di Ampere.Propriet magnetiche della materia.

    X Par.7.2: Calcoli di campi magnetici prodotti dacircuiti particoilari.

    MNV2 Cap.8:Campi elettrici e magneticivariabili nel tempo.

    X Par.8.4: Autoinduzione.X Par.8.5: Energia magnetica.X Par.8.6: Induzione mutua.

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    MS

    Circuiti e campo magneticoDipolo magnetico 3.1

    Nota: Lenergia potenziale di una spirapercorsa da corrente costante I, in uncampo di induzione magnetica B si puscrivere dove il flusso di Bconcatenato con il circuito .

    Em I=

    Poich non esistono le cariche magnetiche la sorgente di campo magneticopi semplice una piccola spire percorsa da corrente o dipolo magnetico.

    d $ drm n= I sDef.: momento di dipolo magneticoUnit di misura:

    A m2 [ L2 I ]Le interazioni tra dipolo magnetico e campoB si esprimono, come per il dipolo elettrico incampo elettrico:

    forza ( )r r rF B mm = gradmomento meccanico

    r r rMMm = B menergia potenziale Em =

    r rB m

    Rev. 1.1

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    MS

    Circuiti e campo magneticoApprossimazione di dipolo 3.2

    Rev. 1.1

    Linee di campo diun dipolo

    (elettrico o magnetico)

    Linee di campo (E) didue cariche elettriche

    opposte

    Linee di campo (B) diuna spira

    percorsa da corrente

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    MS

    Circuiti e campo magneticoEffetto Hall 3.3

    Un conduttore (densit di cariche di conduzione n) a forma di nastro (sezione a, b),percorso da una corrente costante I, viene posto in un campo B costante ed uniforme.

    (ortogonalmente alla direzione della corrente) dipende dal segno della carica elementare qe.

    Rev. 1.1

    b

    a

    +qe vd

    BI

    FB+ + + + + ++ + + + + +

    FEHEH

    V2

    V1qe>0 V=>0

    b

    a

    qevd

    BI

    FB

    + + + + + ++ + + + + +FEH

    EH

    V2

    V1qe

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    MS

    Circuiti e campo magneticoAuto/mutua induzione (2/2) 3.5

    Def.: Si chiama coefficiente di mutua induzione tra i circuiti 1 e 2 il rapporto trail flusso 21 (del campo B1 concatenato con la curva 2) e la corrente I1 checircola nel circuito 1 (e che genera il campo B1)

    MI21

    21

    1

    0 1 2

    2 112

    4= =

    d dr rr rl l

    r r

    Scambiando i ruoli di 1 e 2 si trova cheM12 = M21, anche se 12 21

    Il flusso concatenato con il circuito 1 1 11 12 1 1 2 21= + = +I L I M

    Unit di misura:

    H henry[ L2 M1 T-2 I-2 ]

    H = Wb/AH = Tm2/A

    Def.: Si chiama coefficiente di auto induzione del circuito 1 il rapporto trail flusso 11 (del campo B1 concatenato con la curva 1) e la corrente I1 checircola nel medesimo circuito

    L MI1 11

    11

    1

    = =

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    MS

    Circuiti e campo magneticoCampo B ed energia 3.6

    Si trova che, come per il campo elettrico, anche al campo di induzionemagnetica, possibile associare una densit di energia :

    ( ) ( )w BB rr

    rr

    =

    12

    2

    0

    Em = =

    w BBV V

    d d

    12

    2

    0

    Si trova anche che, se L il coefficiente di autoinduzione di un circuito,lenergia immagazzinata nel campo di induzione magnetica pu essere anchescritta come:

    EL LI=12

    2

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    MS

    Esempi ed applicazioniMomento meccanico su di una spira 3.7

    1

    2

    3

    4

    B

    nI

    4

    F2

    n

    B

    F1

    MMma

    a sin

    dallalto

    1

    bB

    F4

    F2

    di fronte

    r r

    r rF F

    F F

    1 3

    2 4

    = =

    = =

    I b B

    I a B cos

    ( )( )

    r r r r

    r r r r r r rMM

    MM

    m

    m

    a I b B a I a b I S

    I S I S

    = = = =

    = = = =

    F n B n B

    n B n B m B B m

    1 sin sin $ $

    $ $

    Calcolare il momento meccanico che un campo di induzione magnetica uniforme esercitasu di una spira rettangolare percorsa da corrente.

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    Esempi ed applicazioniLavoro per spostare una spira 3.8

    Una spira quadrata di lato L, percorsa da una corrente costante I2, posta a distanza L daun filo infinito percorso da una corrente costante I1. Calcolare il lavoro per ruotare la spiradi 180 attorno ad una sua diagonale.

    I1

    L

    LL

    $n

    posizione inizialedella spira ABCD

    DA

    B C

    I2I1

    L

    LL

    $n

    posizione finaledella spira ABCD

    BA

    D CI2

    210 1

    21 210 1

    22

    22

    fin

    iniz fin

    =

    = =

    I L

    I L

    ln

    ln

    ( )L I I Lest = 2 0 12 2 2

    ln ( )L I I Lest =

    0 1 2 2ln

    ( )

    ( ) ( )( )

    L

    I I

    I

    estm=

    =

    =

    E

    2 21 2 21

    2 21 21

    fin iniz

    fin iniz

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    MS

    Esempi ed applicazioniCoefficiente di mutua induzione 3.9

    Calcolare il coefficiente di mutua induzione tra un filo infinito ed una spira quadrata dilato L posto a distanza L dal filo.

    I

    L

    LL

    $n

    M L= 0

    22ln

    Supponiamo che nel filo circoli una corrente costante I1.

    quindi dalla definizione di coefficiente di mutuainduzione

    Il flusso concatenato con la spira quadrata gistato calcolato

    21 0 122=

    I Lln

    MI I

    L= = =

    122

    21

    1

    0

    22

    ln

    Nota:il segno di M dipende dalla scelta deiversi di percorrenza dei due circuiti

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    MS

    Esempi ed applicazioniCoefficiente di autoinduzione di un solenoide 3.10

    Calcolare il coefficiente di autoinduzione di un solenoide (raggio R e lunghezza h >> R),con n spire per unit di lunghezza.

    LI

    =

    Per definizione, il coefficiente di autoinduzione

    Supponiamo che nel solenoide circoli una corrente costante I.

    = = = = rB n$ d s nh B R nI R nI Rcerchio

    raggio R

    2 0 2 0 2Il flusso concatenato con una singola spira

    = = =N nh nI R n I R h 0 2 0 2 2Il flusso concatenato con lintero solenoide (N spire)

    L n R h= 0 2 2

    h

    R

    B

    B nI= 0

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniEnergia immagazzinata in un solenoide (1/2) 3.11

    Calcolare lenergia immagazzinata in un solenoide (raggio R e lunghezza h >> R), con nspire per unit di lunghezza.

    h

    R

    B

    B nI= 0

    Il campo di induzione magnetica gi stato calcolato e vale, in modulo:

    ( )w B nI n IB = = =1212

    12

    2

    0

    02

    00

    2 2

    E = = =

    w n I n I R hBV V

    d d 12

    1

    202 2

    02 2 2

    ELR h n I=

    2

    02 2

    2

    Metodo 1)

    B nI= 0quindi la densit di energia del campo B

    e lenergia totale immagazzinata nel solenoide

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniEnergia immagazzinata in un solenoide (2/2) 3.12

    Calcolare lenergia immagazzinata in un solenoide (raggio R e lunghezza h >> R), con nspire per unit di lunghezza.

    h

    R

    B

    B nI= 0

    Metodo 2)

    L n R h= 0 2 2

    Il coefficiente di autoinduzione gistato calcolato e vale

    E = =12

    1

    22

    02 2 2LI n R hI

    ELR h n I=

    2

    02 2

    2

    quindi lenergia immagazzinatanellinduttanza

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MAGNETOSTATICAMateriali magnetici

    X Alcuni fatti sperimentaliX Descrizione microscopicaX Descrizione macroscopicaX Ciclo di iteresiX Condizioni di raccordoX Deflesione delle linee di campoX Esempi ed applicazioni

    4. Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiRiepilogo

    X DefinizioniX Intensit di magnetizzazioneX Correnti atomiche microscopicheX Vettore campo magneticoX Suscettivit magneticaX Permeabilit magnetica relativa

    X Enunciato (senza dimostrazione)X Condizioni di raccordo di BX Condizioni di raccordo di H

    X Importanti fenomeni fisiciX Diamagnetismo/paramagnetismoX Ferromagnetismo

    4.0Rev. 1.1

    X EserciziX Solenoide rettilineoX Solenoide toroidaleX Solenoide toroidale con traferroX Solenoide toroidale (confronto)X Magnete permanenteX Mutua induzione

    MNV2 Cap.7:Sorgenti del campo magnetico.Legge di Ampere.

    X Par.7.5: Propriet magnetiche della materia.X Par.7.6: Meccanismi di magnetizzazione e

    correnti amperiane.X Par.7.8: Equazioni generali della magnetostatica

    in presenza di mezzi magnetizzati.

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiAlcuni fatti sperimentali 4.1

    F F F

    Debole forzaattrattiva

    alluminioplatinocromo

    etc.

    paramagnetismo

    Debole forzarepulsiva

    ramepiombocarbonio

    etc.

    diamagnetismo

    Notevole forzaattrattiva

    ferrocobaltonichel

    etc.

    ferromagnetismo

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiDescrizione microscopica 4.2

    +e

    e

    v

    Im

    Modello atomicodi Rutherford

    Atomo di idrogeno

    Materiali diamagnetici le molecole non hanno un momento di dipolo magnetico proprio il momento di dipolo magnetico indotto opposto al campo il materiale viene (debolmente) respinto dalle zone in cui il

    campo pi intenso

    Materiali paramagnetici le molecole hanno un momento di dipolo magnetico proprio il momento di dipolo magnetico indotto concorde al campo il materiale viene (debolmente) attratto verso le zone in cui il

    campo pi intenso

    Materiali ferromagnetici le molecole hanno un momento di dipolo magnetico proprio allinterno di ciascun volumetto (domni di Weiss) i momenti di

    dipolo sono allineati tra loro e si muovono assieme il momento di dipolo magnetico indotto (ottenuto allineando i

    domni) concorde al campo ed molto intenso il materiale viene (fortemente) attratto verso le zone in cui il

    campo pi intenso

    periodo di rotazione:10-16 s

    nucleo:carica elettrica +Ze

    Z elettroni:carica elettrica -e

    raggio dellorbita:10-10 m

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiDescrizione macroscopica 4.3

    Correnti atomiche microscopiche

    di superficie:r rJ M nmsup = $r rJ Mm = rot di volume:

    Vettore intensit di magnetizzazione:r r

    Mm

    =

    lim

    0ii

    N( )r r rM M B=

    r r rH B M=

    0Vettore campo magnetico:

    r rM H= mSuscettivit magnetica, m:

    ( )r r rB H H= + = 0 01m rPermeabilit magnetica relativa, r:Equazioni di Maxwell nella materia(per il campo magnetico):

    r rB s = dsup. chiusa

    0r rH l = d

    linea chiusa

    conc

    Irot

    r rH J= cond

    divrB = 0

    Condizioni di raccordo:H Ht t1 2=

    r n r nH H1 1 2 2=B Bt r t r1 1 2 1 =

    B Bn n1 2=

    Nota:mat. paramagnetici

    mat. diamagnetici

    mat. ferromagnetici

    :

    :

    :

    m rm

    m rm

    m rm

    > >

    +

    < <

    >> >>

    + +

    + +

    0 1

    10

    0 1

    10

    0 1

    10 10

    6

    6

    3 5

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiCiclo di isteresi 4.4

    Il valore della permeabilit magneticarelativa , r, dipende, in genere, sia dallecondizioni di lavoro che dalla storia.

    r

    BH

    =

    0

    Hs: Campo di saturazioneMs: Magnetizzazione

    di saturazioneBr: Campo residuoMr: Magnetizzazione residuaHc: Campo coercitivo

    Rev. 1.1

    H

    B

    BrHc

    Hs

    ciclo di isteresi

    H

    MMs

    HcHs

    Mr

    Nota:per T>Tc (temperatura di Curie)diventa paramagnetico

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiMateriali ferromagnetici 4.4

    Ciclo di isteresi stretto.Permeabilit magnetica relativaelevata, ma praticamente costante.Campo residuo molto basso.Materiale adatto per elettromagneti.

    Rev. 1.1

    H

    B

    materiale ferromagnetico dolce

    materiale ferromagnetico duro

    H

    BCiclo di isteresi lago.Magnetizzazione residua elevata eprossima al valore di saturazione.Materiale adatto per mahnetipermanenti (calamite).

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiDeflessione delle linee di campo 4.6

    Allinterno di un materiale ferromagnetico: le linee di campo sono molto pi fitte (il

    campo B molto pi intenso) che allesterno le linee di campo tendono a seguire la forma

    del materiale ferromagnetico

    1

    2

    1

    2

    B1n

    B2nB1t

    B2t2

    1 B BB B

    BBBB

    B BB B

    n n

    t r t r

    t

    n

    t

    n

    t n

    n t

    r

    r

    1 2

    1 1 2 2

    2

    1

    2

    2

    1

    1

    2 1

    2 1

    2

    1

    =

    =

    = = =

    tantan

    r r2 1>>1

    2

    Rev. 1.1

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    MS

    Esempi ed applicazioniSolenoide rettilineo 4.7

    B

    h

    Calcolare il campo di induzione magnetica allinterno di un solenoide infinito (raggio R, nspire per unit di lunghezza) riempito con un materiale magnetico (permeabilit magneticarelativa r) percorso da una corrente costante I.

    r rH l =

    =

    =

    = =

    d

    I

    Hh nhI

    H nI

    B H nIr r

    conc

    0 0

    Applichiamo il teorema dellacircuitazione di Ampere scrittoper il campo magnetico H:

    rB k= 0 rnI $

    Nota: il versore k orientato inmodo da veder circolare lacorrente in verso antiorario.

    Rev. 1.1

    B

    h

    Solenoide infinito,nel vuoto

    rB k= 0nI $

    Con

    fron

    to

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniSolenoide toroidale 4.8

    r rH l =

    =

    =

    = =

    d

    I

    H R NI

    H NIR

    B H NIRr r

    conc

    2

    2

    20 0

    Determinare il campo di induzione magnetica sulla circonferenza mediana di un solenoidetoroidale (raggi R ed r, N spire) percorso da una corrente costante I.

    R

    2r

    a

    $t

    t orientato come in figura.

    rB t=

    0 2r

    NIR

    $

    Applichiamo il teorema dellacircuitazione di Ampere scrittoper il campo magnetico H:

    Rev. 1.1

    Solenoide toroidale,nel vuoto

    rB t=

    0 2

    NIR

    $

    Con

    fron

    to

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Esempi ed applicazioniSolenoide toroidale con traferro 4.9

    Determinare il campo di induzione magnetica sulla circonferenza mediana di un solenoidetoroidale (raggi R ed r, N spire, traferro di spessore

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    F.BloisiFisica II

    MS

    Materiali magneticiMagnete permanente 4.11

    Rev. 1.1

    toroidale (raggi R ed r

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (1/6) R.1

    Rev. 1.1

    Corrente elettricaDensit di corrente

    r r rJ v v= = n qc e d

    I sS

    = rJ n$d

    I q t= d d

    Conservazione della caricaEquazione di continuit

    in condizioni stazionarie

    in un nodo

    Ii = =0 0div rJin condizioni non stazionarie

    divrJ =

    t

    Legge di OhmResistenza/resisitivit elettrica

    V I R=r rJ E= 1

    R l S=

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (2/6) R.2

    Rev. 1.1

    Resistenza elettrica (ohmica)rappresentazione grafica

    resistenzao resistore

    R

    1 2

    IRInduttanza (autoinduzione) elettricarappresentazione grafica

    induttanzao induttore

    L

    1 2

    IL

    Serie

    R Rii

    eq serie = 1 1L Li

    ieq serie =

    Parallelo

    1 1R Rii

    eq parallelo = L Li

    ieq parallelo =

    Potenza dissipata(effetto Joule)

    W I R V RJ = = 2 2

    Energiaimmagazzinata

    EL LI=1

    22

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (3/6) R.3

    Elettrostatica Magnetostatica

    d dr r r

    r rEr r

    r r=

    1

    4 03

    q

    r rF EE q=

    ( )d

    drr r rr rB

    l r r

    r r=

    0

    34I

    r r rF v BB q= d d

    r r rF l BB I=

    r rE s = d

    sup. chiusa

    int

    Q

    0

    r rE l = d

    linea chiusa

    0

    divrE =

    0

    rotrE = 0

    r rB s = d

    sup. chiusa

    0

    r rB l = d

    linea chiusa

    conc

    0I

    divrB = 0

    rotr rB J= 0

    rE = gradV d dV q=

    14

    1

    0r rr r

    ( ) ( )[ ]L q V B V AAB = w EE =

    12

    02

    ( )d

    d, , , ,A Jx y z x y z=

    0

    34

    r r rr r

    l r r

    r r

    r rB A= rot

    ( )L Iest =

    wB

    B =1

    2

    2

    0

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (4/6) R.4

    Elettrostatica Magnetostaticar rp = q

    r r rMM p = E p

    Ep = r rp E

    ( )r r rF p Ep = gradrm n= I S $r r rMMm = B m

    Em = r rm B

    ( )r r rF m Bm = grad

    w EE r= =12

    12 0

    2r rD E

    r rP

    p=

    lim

    0ii

    N p = div

    rP p =

    rP n$

    ( )r r rP P E= r rP E= 0 er r rD E P= + 0 ( )r r rD E E= + = 0 01e rE Et t1 2=

    D Dn n1 2=

    r n r nE E1 1 2 2=

    D Dt r t r1 1 2 2 =

    wB

    Br

    = =

    12

    12

    2

    0

    r rH B

    r rM

    m=

    lim

    0ii

    N

    r rJ Mm = rot

    r rJ M nmsup = $

    ( )r r rM M B= r rM H= mr r rH

    BM=

    0( )r r rB H H= + = 0 01m r

    H Ht t1 2= r n r nH H1 1 2 2=

    B Bt r t r1 1 2 1 =B Bn n1 2=

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (5/6) R.5

    Elettrostatica Magnetostatica

    mat. dielettrici: e r> >0 1

    mat. paramagnetici

    mat. diamagnetici

    mat. ferromagnetici

    :

    :

    :

    m r

    m r

    m r

    > >

    < <

    > > > >

    0 1

    0 1

    0 1

    r rD s = d

    sup. chiusa

    lib int

    Q 0

    r rE l = d

    linea chiusa

    0

    divvD = lib

    rotrE = 0

    r rB s = d

    sup. chiusa

    0

    r rH l = d

    linea chiusa

    conc

    I rotr rH J= cond

    divrB = 0

    CQ

    V=

    C C Cparallelo = +1 21 1 1

    1 2C C Cserie= +

    EC CVQ

    CQV= = =

    12

    12

    12

    22

    LI

    =

    L L Lserie = +1 21 1 1

    1 2L C Cparallelo= +

    EL LI LI= = =

    12

    12

    12

    22

    Rev. 1.1

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    F.BloisiFisica II

    MS

    MagnetostaticaRiepilogo (6/6) R.6

    Elettrostatica Magnetostatica

    Equazioni di Maxwell in condizioni stazionarie, nel vuoto

    divrE =

    0

    rotrE = 0 div

    rB = 0 rot

    r rB J= 0

    r rE l = d

    linea chiusa

    0r rE s = d d

    sup. chiusa vol. internoa

    1

    0

    r rB s = d

    sup. chiusa

    0r r rB l J n = d $ d

    linea chiusa suo. di bordo

    0 s

    Equazioni di Maxwell in condizioni stazionarie, nella materia

    r rE l = d

    linea chiusa

    0r rD s = d d

    sup. chiusa

    lib

    vol. internoa

    r rB s = d

    sup. chiusa

    0r r rH l J n = d $ d

    linea chiusa

    cond

    suo. di bordo

    s

    rotrE = 0div

    rD = lib div

    rB = 0 rot

    r rH J= cond

    ( )r r r rD E P E= +0 ( )r r r rH B M B= 10

    Rev. 1.1