maltrattamenti in famiglia avv. stefano ardagna. organizzazione mondiale della sanita tutte le forme...
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MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
Avv. Stefano ARDAGNA
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
• Tutte le forme di cattiva cura fisica e affettiva, di abusi sessuali, di trascuratezza o di trattamento trascurante, di sfruttamento commerciale o altre che comportano un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, la sua sopravvivenza, il suo sviluppo o la sua dignità nel contesto di una relazione di responsabilità, di fiducia o di potere.
IV SEMINARIO CRIMINOLOGICOCONSIGLIO D’EUROPA
• Atti e carenze che turbano i bambini e le bambine, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni sono la trascuratezza e/o le lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale da parte di un familiare o di terzi.
……MA C’E’ DI PIU’
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VIOLENZA ASSISTITA IN AMBITO FAMILIARE
• Fare esperienza da parte del bambino di qualsiasi violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulte e minori. Si includono le violenze messe in atto da minori su altri minori e/o su altri membri della famiglia, e gli abbandoni e i maltrattamenti ai danni degli animali domestici. Il bambino può fare esperienza di tali attività direttamente (quando avvengono nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore ne è a conoscenza) e/o percependone gli effetti.
• CISMAI• (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’infanzia)
ISTAT
• 6 milioni 743 mila • Violenza fisica, sessuale, psicologica o di stalking
• 2 milioni 938 mila• Violenza dal partner o marito
• 690.000• Avevano figli al momento della violenza e il
62% figli testimoni di uno o più episodi
93% dei casi di violenza domestica
• NON SONO STATI DENUNCIATI!!!
BAMBINI MALTRATTATI SOTTOSEGNALATI
• SCARSA CONSAPEVOLEZZA DEI SEGNI DI MALTR.• DISINFORMAZIONE SULLE MODALITA’ DI
SEGNALAZIONE• PERCEZIONE CHE LA SEGNALAZIONE PORTI PU’
DANNI CHE BENEFICI
LA DENUNCIA DI UN REATO PROCEDIBILE D’UFFICIO
• ATTO OBBLIGATORIO
• CARABINIERI QUESTURA AUTORITA’ GIUDIZ.
REATI IN DANNO AI MINORI PIU’ DIFFUSI
• ABUSO DEI MEZZI DI CORREZIONE• MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA• LESIONI PERSONALI CON PROGNOSI SUP. 20
GIORNI• ABBANDONO DI PERSONE MINORI O INCAPACI
L’insegnante assolve al proprio obbligo di denuncia
Segnalazione scritta e senza ritardo
DIRIGENTE SCOLASTICO
ART. 331 C.P.P.
• OBBLIGO DI DENUNCIA PER I REATI PROCEDIBILI D’UFFICIO
• DA PARTE DI UN PUBBLICO UFFICIALE O DELL’INCARICATO DI UN PUBBLICO SERVIZIO
• Il dirigente e l’insegnante proprio per la loro qualifica di pubblico ufficiale hanno l’obbligo di denuncia
STATO DI SOFFERENZA MANCANZA DI CURE
SEGNALAZIONE
SERVIZI SOCIALI PROCURA T.M.
INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE
ZONE GRIGIE
• MANCANZA DI CURE• POVERTA’ DEI GENITORI• SOFFERENZA DEI BAMBINI
• Problematica familiare o vero e proprio reato magari procedibile d’ufficio??????
Consultazione informale
• SERVIZIO SOCIALE
• FORZE DELL’ORDINE
CHI FA UNA SEGNALAZIONE/ DENUNCIA:
• NON DEVE AVERE LA PROVA CERTA DEL REATO O DEL PREGIUDIZIO;
• NON DEVE FARE DELLE INDAGINI (che spettano alla polizia giudiziaria)
• NON DEVE PREOCCUPARSI DELL’ACCERTAMENTO DEL REATO;
• NON SARA’ MAI SOTTOPOSTO A PROCEDIMENTO PER CALUNNIA (reato che prevede la consapevolezza dell’innocenza della persona accusata)
PRIVACY
• LEGGE 31.12.1996 N. 675
• SE IL DIRITTO CHE DEVE ESSERE GARANTITO CONSISTE NELLA TUTELA IN SEDE GIUDIZIARIA DELLA PERSONA MINORE LA TRASMISSIONE DEI DATI, SIA COMUNI SIA SENSIBILI, RELATIVI AL MINORE STESSO E ALLA SUA FAMIGLIA, NON INCONTRA IL LIMITE DELL’OBBLIGO DELL’INFORMAZIONE E DEL CONSENSO
• (Art. 10 comma IV, art. 12 lett. H, art. 20 lett. G)
PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI
• Organo propulsore di iniziativa, di indagine e di raccordo con i servizi.
• Collettore di tutte le segnalazioni di abuso e di maltrattamento;
• TUTTI POSSONO SEGNALARE ALLA PROCURA
Art. 1 L. 216 del 19.07.1991
• Attribuisce questo potere generale di segnalazione ai fini del collocamento dei minori abusati fuori dalle loro famiglie a
• Servizi sociali• Enti locali • Istituzioni scolastiche• Autorità di pubblica sicurezza
ART. 403 C.C.• Quando il minore è MORALMENTE o
MATERIALMENTE abbandonato o allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere all’educazione di lui, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione.
Grazie dell’attenzione