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MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITA’ O.P. APOL INDUSTRIALE società cooperativa agricola
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MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITA’
O.P. APOL INDUSTRIALE
società cooperativa agricola
Redatto CQ Verificato RSQ Approvato DIR
Nome Marco Mondadori Liliana Cagliani Alberto Sarzi Ama dè
Firma
Revisione: 00 Data: 01-01-2013
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SOMMARIO
Premessa........................................... ........................................pag. 3
Ruoli.............................................. .............................................pag. 4
Presentazione e mission............................ ..............................pag. 4
Politica della qualita'............................ ....................................pag. 6
Prodotti........................................... ...........................................pag. 8
Associazionismo e partecipazioni................... .......................pag. 9
Certificazioni..................................... .......................................pag. 10
Organigramma....................................... ..................................pag. 11
Ruoli aziendali.................................... .....................................pag. 12
Le competenze e i flussi aziendali................. ........................pag. 14
Basi contrattuali.................................. ....................................pag. 15
Non conformita'.................................... ...................................pag. 23
Parametri economico-statistici..................... .........................pag. 23
Riesame della direzione............................ ..............................pag. 25
Conclusioni........................................ ......................................pag. 25
Allegati
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PREMESSA
Con il presente manuale, OP APOL Industriale intende dotarsi di uno
strumento di autocontrollo per la gestione dei vari settori operanti in
essa.
La descrizione della struttura organizzativa, delle mansioni, delle
procedure, degli obiettivi e dei risultati, permetterà a fine anno la stesura
del riesame interno.
Il riesame consentirà, attraverso un'adeguata elaborazione, di ottenere
una visione generale del corretto funzionamento della OP, di individuare
eventuali criticità e di programmare le azioni future.
Gli ambiti di analisi su cui questo manuale porrà l'attenzione saranno
principalmente due:
� La gestione delle procedure ed il flusso delle info rmazioni.
� Gli obiettivi aziendali e i relativi parametri econ omico-statistici.
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RUOLI
Il presente manuale coinvolge tre figure all'interno di OP APOL
Industriale s.c.a:
CQ = Coordinatore della Qualità, responsabile della stesura del
manuale
RSQ = Responsabile Sistemi Qualità, supervisiona e indica le linee
guida e le modifiche al presente manuale
DIR = Direzione, opera in modo imparziale nella supervisione del
manuale e nella compilazione del “Riesame della Direzione”
PRESENTAZIONE e MISSION
O.P. Apol è una organizzazione di Produttori che si occupa della
commercializzazione e della valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli, a
destinazione industriale, mercato fresco e GDO, ne programma la
produzione dal campo alla vendita.
Costituitasi nel 1968 da un gruppo di agricoltori che aveva intravisto
nell’associativismo l’unica via da percorrere per essere competitivi in un
mercato che stava mutando, nel corso degli anni si consolida e amplia
le proprie competenze, inizialmente legate al comparto del pomodoro da
industria, estese al settore degli ortaggi e della frutta destinati al
mercato del fresco, per specializzarsi dal 2005 al comparto delle
produzioni ortofrutticole da avviarsi alle industrie conserviere.
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La forza contrattuale verso industrie e istituzioni, la possibilità di
accedere a contributi pubblici, l’attività di marketing e comunicazione in
atto hanno permesso di migliorare le performance produttive e
commerciali e ottenere maggiore visibilità sul mercato.
I Soci sono il fulcro dell’azione dell’O.P. APOL INDUSTRIALE
consentendole di essere protagonista sui mercati con un’offerta di
ortofrutticoli a destinazione industriale qualitativamente garantiti.
L’ O.P. APOL INDUSTRIALE è costituita da cooperative, consorzi,
società per azioni e società semplici, che raggruppano circa 400
aziende.
Le principali attività svolte vertono a commercializzare le produzioni dei
soci, provvedendo alla concentrazione e all’adeguamento dei volumi
dell’offerta alla domanda di mercato, alla riduzione dei costi di
produzione ed alla regolarizzazione dei prezzi.
La tutela della qualità dei prodotti posti in commercio viene ricercata
mediante ricorso a pratiche colturali e a tecniche di produzione
ecocompatibili e commercialmente valide, con il supporto della
consulenza di tecnici qualificati che, attenendosi a disciplinari di
produzione integrata, programmano e seguono le lavorazioni in campo,
garantendo sull’intera filiera la possibilità di una facile e sicura
tracciabilità del prodotto.
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POLITICA DELLA QUALITA'
O.P. APOL INDUSTRIALE s.c.a. tutela e garantisce la qualità dei
prodotti posti in commercio attraverso:
* il controllo durante tutte le fasi colturali a garanzia della totale
rintracciabilità e salubrità dei prodotti;
* la promozione della sperimentazione di metodi di produzione integrata;
* la divulgazione, la promozione e il coordinamento di studi e ricerche
concernenti il miglioramento delle tecniche produttive rispettose
dell’ambiente;
* la realizzazione di campi di confronto varietale.
O.P. APOL INDUSTRIALE s.c.a. detiene il controllo della filiera del
pomodoro da industria.
A tutti i soci O.P. APOL INDUSTRIALE s.c.a. garantisce assistenza
tecnica qualificata mediante:
* un servizio di consulenza di tecnici che provvedono a monitorare le
colture ed offrire i supporti necessari ai soci conferenti;
* tecnologie avanzate legate al settore sementiero e vivaistico e sui
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campi mediante anche telerilevazioni, che consentono di ottimizzare le
programmazioni di trapianti e raccolta e di calibrare gli interventi della
difesa integrata;
* un servizio centralizzato per l’acquisto collettivo di sementi e piantine;
* la messa a disposizione di cantieri meccanizzati forniti di trapiantatrici
automatiche, raccoglitrici semoventi e mezzi di trasporto per il prodotto
raccolto da convogliare agli stabilimenti.
La forza contrattuale verso industrie e istituzioni, la possibilità di
accedere a contributi pubblici, l’attività di marketing e comunicazione in
atto hanno permesso di migliorare le performance produttive e
commerciali e ottenere maggiore visibilità sul mercato.
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PRODOTTI
OP APOL Industriale s.c.a attraverso i propri associati, produce e
commercializza diversi prodotti ortofrutticoli:
� Pomodoro da Industria, il prodotto principale in termini di numero
di aziende e fatturato per OP APOL Industriale sca. OP APOL
Industriale s.c.a partecipa al tavolo di contrattazione
interprofessionale per il pomodoro da industria nel nord Italia
� Melone IGP Mantovano, OP APOL Industriale s.c.a annovera tra
gli associati, importanti aziende produttrici di melone mantovano,
che da poco ha ricevuto il riconoscimento comunitario ad
Indicazione Geografica Protetta.
� Anguria, di diverse tipologie commerciali, dalla mini anguria, fino
alle pezzature più grandi
� Pera mantovana IGP, gli associati riuniti in cooperative producono
più di 20.000 qli. di pere IGP, tra le varietà riconosciute, abate
fetel, william bianco, max red barlett, decana, conference.
� Zucche, nei territori tipici di questa coltivazione ritroviamo le varietà
locali unitamente alle commerciali e più conosciute, piacentina,
mantovana, violina, butternut, delica.
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ASSOCIAZIONISMO e PARTECIPAZIONI
OP APOL Industriale s.c.a, riconosciuta come organizzazione di
produttori, è associata a:
� Confcooperative (confederazione cooperative Italiane)
� UNAPROA (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori
Ortofrutticoli, agrumari e di frutta in guscio)
� Distretto del Pomodoro
Per quanto riguarda le AOP associazioni di Organizzazione di
Produttori, OP APOL Industriale s.c.a è associata a:
� F.In.A.F First International Association Fruit srl
Inoltre OP APOL Industriale sca partecipa al capitale sociale di:
� Solana spa
� Emiliana Conserve
� Columbus srl
� A.R.P. Soc. agr. Coop.
� Tomato Farm s.a. A r.l.
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CERTIFICAZIONI
OP APOL Industriale sca nell'ambito della continua ricerca della qualità,
segue un percorso di cura di tutta la filiera dei propri prodotti.
Tutti i prodotti di OP APOL Industriale sca rispettano il relativo
disciplinare di produzione integrata della regione di riferimento.
Inoltre sono in essere le seguenti certificazioni:
� UNI EN ISO 22005 (rintracciabilità)
� Bioagricert (prodotti BIO)
� Standard GLOBALGAP
Infine alcune aziende di trasformazione richiedono di seguire un proprio
protocollo di qualità, come ad esempio la ditta Mutti che redige un
proprio disciplinare di produzione, o la ditta Rodolfi che promuove la
certificazione etica SA8000.
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ORGANIGRAMMA
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RUOLI AZIENDALI Risulta fondamentale il corretto flusso di informazioni tra i vari
settori, mediante riunioni coordinate, piani di lavoro a breve e medio
termine, l'utilizzo di supporti informatici sempre più avanzati.
Industrie uffici
tecnici Presidenza
Direzione
ASSOCIAZIONI
INDUSTRIALI
ORGANI DI CONTROLLO
ISTITUZIONI
SOCI
PRODUTTORI
Centro qualità
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� I soci produttori rappresentano la base per OP APOL Industriale
sca, e sono rappresentati in consiglio di amministrazione dai
consiglieri e al contempo esprimono la loro preferenza per il
Presidente.
� I tecnici svolgono il ruolo di contatto con la base sociale,
attraverso la stipula degli accordi di conferimento, sono da tramite
con gli uffici per la raccolta documentale (fatture, quaderno di
campagna, contrattualistica etc...).
� Gli uffici con sede amministrativa a Piacenza, svolgono attività di
amministrazione, contabilità, compilazione del Piano Operativo
annuale, rapportandosi con i vari attori della filiera di controllo e
non solo (Regioni, provincie, C.A.A., ecc.).
� La Presidenza e la Direzione di OP APOL Industriale sca,
svolgono il proprio ruolo fondamentale nella fase di contrattazione
con le industrie trasformatrici, ai tavoli di lavoro del Distretto del
Pomodoro. Non da meno è la funzione di coordinamento dei vari
settori di OP APOL Industriale sca
� I centri qualità , composti da un rappresentante della OP e da uno
dell'industria, presenti in ogni industria di trasformazione, hanno la
funzione di controllo per quanto riguarda la valutazione dei
parametri qualitativi del prodotto pomodoro in entrata. Per l'anno
2013 i rappresentanti assunti da OP APOL Industriale sca sono
stati 3 (tre), uno presso l'azienda Tomato Farm e due presso
l'azienda Solana, oltre a quelli presenti in tutte le altre aziende
retribuiti pro-quota da OP APOL. Sono formati dopo un corso di
formazione presso il SSICA di Parma.
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LE COMPETENZE E I FLUSSI DI INFORMAZIONI
All'interno di OP APOL Industriale sca sono state individuate le figure
nei relativi settori, ora è importante definire le rispettive competenze.
Questo importante capitolo, potrà essere oggetto di future modifiche,
così da rendere sempre più particolareggiata e precisa la lista delle
procedure per ogni ruolo aziendale.
I compiti dei tecnici per la coltura pomodoro comprendono:
� compilazione impegni di conferimento
� raccolta documentale del socio (contratti affitto, dati fiscali)
� verifica della taratura strumenti di distribuzione antiparassitari
� ordine piantine ai vivai e coordinamento consegne
� stesura informatica del quaderno di campagna
� report previsionale e a consuntivo di superfici e produzioni.
� raccolta campioni di prodotto per analisi
� raccolta polizze assicurative
� ricerca nuovi soci
� rapporto con i poli operativi
Tra le mansioni del personale degli uffici OP APOL Industriale sca:
� tenuta contabilità
� amministrazione
� sviluppo e gestione piano operativo OP
� raccolta documentale piano operativo
� gestione sistemi qualità (ISO 22005, globalgap, bio)
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� rapporti con gli organi di controllo
� rapporti con i poli
Presidenza e Direzione di OP APOL Industriale sca svolgono:
� pianificazione delle strategie della OP
� coordinamento interno
� relazioni con i soci
� contrattazione e commercializzazione
� relazioni con le istituzioni
� rapporto con i poli
Il lavoro de rappresentanti della Op all'interno dei centri qualità nelle
aziende di trasformazione si riassume in:
� stesura report qualitativi dei conferimenti
� rapporto con al direzione OP APOL Industriale sca
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BASI CONTRATTUALI
Dopo aver analizzato le singole mansioni per ogni ruolo aziendale, è
corretto definire i rapporti che intercorrono all'interno delle diverse parti
coinvolte nelle filiera del pomodoro da industria.
Questo è regolamentato attraverso i “contratti” e altri documenti.
1. Contratto quadro pomodoro da industria raccolto 201 3
Stipulato dalle organizzazioni di produttori riconosciute, AIIPA –
ASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARI e
UNIONALIMENTARI CONFAPINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, è il
contratto principale che regola l'approvvigionamento di pomodoro alle
industrie.
Composto da 15 articoli, si riporta in forma completa in allegato n.1 a
questo manuale:Contratto quadro pomodoro da industria raccolto 2013
Di interesse il documento “regole” del contratto quadro, presente
nell'allegato di cui sopra.
2.Contratto per la cessione di pomodoro da industri a, 2013
Questo contratto è stipulato dalla OP e l'industria di trasformazione,
dove vengono riportate:
� le quantità cedute per tipologia merceologica,
� gli impegni delle parti,
� durata del contratto,
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� modalità di consegna,
� modalità e termini di pagamento, garanzie e indennità,
� operazioni complementari
� controversie e privacy
Per la visione completa si rimanda all'allegato n.2 del presente
manuale:Contratto per la cessione di pomodoro da industria, raccolto
2013
Regole condivise dal Distretto del Pomodoro da Industria – Nord Italia
CONTRATTO PER LA CESSIONE DI POMODORO DA INDUSTRIA
RACCOLTO 2013
N. del /04/2013
TRA
Dati dell’Organizzazione di Produttori e del rappresentante legale
L’Organizzazione di Produttori con sede in Comune Provincia CAP P. IVA C.F. Rappresentata da Cognome Nome
In qualità di Presidente e Rappresentante Legale pro-tempore
Nato a il
Residente in Comune
Provincia CAP Codice Fiscale
In seguito chiamata nel presente contratto “Organizzazione di Produttori” che dichiara
- di essere ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI
- già riconosciuta (ai sensi dell’art. 11 del Reg. CE 2200/96 );
- di essere associata all’Unione Nazionale …………………………
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La DITTA
con sede in Via
Comune Provincia CAP
P. IVA C.F.
Rappresentata da
Cognome Nome
In qualità di Presidente C.D.A. e Legale Rappresentante,
Nato a il
Residente in Via Comune
Provincia CAP Codice Fiscale
in seguito chiamata nel presente contratto “Trasformatore”, che dichiara di essere associato
all’Associazione nazionale di categoria industriale ……………………… -
3. Regolamento interno per i soci produttori di pomodo ro da
industria di OP APOL Industriale sca
Questo regolamento è applicabile a tutti i soci della OP, comprende 15
articoli, che definiscono il rapporto tra produttore e OP
� ART. 1 – AMBITO DI APPLICAZIONE
� ART. 2 – DEFINIZIONI
� ART. 3 – IMPEGNO DI COLTIVAZIONE
� ART. 4 – PRODUZIONE E RISCHI
� ART. 5 – OBIETTIVO DI PRODUZIONE
� ART. 6–PROGRAMMA DI PRODUZIONE E PIANIFICAZIONE
COLTURALE.
� ART. 7 – COLTIVAZIONE DEL POMODORO
� ART. 8 – RACCOLTA E CONSEGNA DEL PRODOTTO
� ART. 9 – CONTROLLO RACCOLTA E CONSEGNA
� ART. 10 – TRASPORTO
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� ART. 11 – DETERMINAZIONE DEL PREZZO
� ART. 12 - MODALITA’ DI LIQUIDAZIONE
� ART. 13 - PRODUZIONI SPECIALI
� ART. 14 – ADEMPIMENTI DA PARTE DEI SOCI
� ART. 15 - ASSISTENZA TECNICA E CONTROLLO
Per la visione completa si rimanda all'allegato n.3 del presente
manuale:Regolamento interno per i soci produttori di pomodoro da
industria di OP APOL Industriale sca
Di fondamentale importanza è il
4. DISCIPLINARE PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL
POMODORO DESTINATO ALLA TRASFORMAZIONE
INDUSTRIALE E RELATIVE PROCEDURE DI CONTROLLO E
PRELEVAMENTO CAMPIONI.
E' il documento a cui i rappresentanti della OP nelle industrie, tre per
l'anno 2013, si devono attenere per la valutazione della qualità, si
riporta il primo capitolo
“SISTEMA DI CONTROLLO”
Per la determinazione delle caratteristiche del pomodoro fresco, le parti
concordano di avvalersi di centri qualità paritetici, composti da un
rappresentante delle Organizzazioni Produttori (O.P.) e da uno
dell’industria, costituiti presso ogni stabilimento di lavorazione.
Gli stabilimenti dovranno essere dotati di rifrattometro elettronico, per la
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rilevazione del grado Brix del pomodoro, a lettura automatica con due
decimali dopo la virgola. Tali strumenti saranno controllati ad ogni
cambio di turno del personale di controllo.
Gli operatori dei centri qualità opereranno in piena autonomia secondo
manuali tecnico operativi concordati dalle parti (O.P. e Industrie).
Le OP e il Gruppo di verifica permanente di cui ai punti seguenti
potranno in ogni momento controllare la taratura dei rifrattometri presso i
centri di controllo qualità di tutte le Industrie.
I controlli potranno anche essere in contraddittorio con l’Industria ed
eventuali difformità, se ripetute, saranno comunicate al Gruppo
permanente di verifica.
Al fine di uniformare la valutazione sui parametri qualitativi, da parte dei
soggetti che costituiscono i centri di qualità paritetici, le parti si
impegnano ad attivare un percorso formativo congiunto presso la SSICA
di Parma.
Allo scopo di creare un sistema di controllo standardizzato ed efficiente
si rende necessario procedere ad una classificazione delle imprese di
trasformazione in funzione del volume di pomodoro trasformato secondo
lo schema che segue:
� Stabilimenti con volume di prodotto trasformato oltre 80.000 t;
� Stabilimenti con volume di prodotto trasformato da 25.000 a
80.000 t;
� Stabilimenti con volume di prodotto trasformato fino a 25.000 t.”
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Di seguito la tabella dei valori di gradi brix – indici di prezzo
Grado BRIX VALORI Indice prezzo
=/<4,35 82,50
4,50 86,25
4,75 92,50
4,85 95,00
4,95 97,50
5,00 98,75
5,03 99,50
5,04 99,75
5,05 100,00 indice base
5,06 100,25
5,07 100,50
5,10 101,25
5,15 102,50
5,25 105,00
5,35 107,50
5,50 111,25
=/>5,75 117,50
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Di seguito la parte del report “controllo quantità accettate, qualità e
prezzo, dove è calcolata la quantità a pagamento e il prezzo finale in
base ai gradi Brix e ai difetti maggiori e minori.
Il report è firmato dal rappresentante dell’OP. e dal rappresentante per
l’industria.
Per la visione completa si rimanda all'allegato n.4 del presente
manuale: DISCIPLINARE PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’
DEL POMODORO DESTINATO ALLA TRASFORMAZIONE
INDUSTRIALE E RELATIVE PROCEDURE DI CONTROLLO E
PRELEVAMENTO CAMPIONI.
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NON CONFORMITA'
Le non-conformità conformità possono riguardare qualsiasi settore e/o
ruolo di OP APOL Industriale sca, possono essere indicate da qualsiasi
figura impegnata in OP APOL Industriale sca, e comunicate al
responsabile garanzia qualità.
RGQ verifica la non-conformità, le parti o figure coinvolte, in seguito
deve registrarle nel registro non-conformità.
La non-conformità infine deve essere trattata e successivamente deve
essere verificato l'esito del trattamento.
Il registro non-conformità si trova in allegato n.5 del presente manuale.
PARAMETRI ECONOMICO-STATISTICI
L’analisi di parametri economico-statistici è parte rilevante nella gestione
della qualità in OP APOL Industriale sca, sia per verificare l’efficacia del
sistema, sia per la pianificazione degli obiettivi futuri.
Le possibilità di analisi sono molteplici, e quindi la semplice presa
visione di dati elementari presi singolarmente (fatturato, numero soci,Ha
investiti) non può restituire una situazione dettagliata dell’andamento di
gestione ed economico della OP.
A titolo di esempio sono indicati di seguito alcuni dati statistici, che presi
singolarmente esprimono solo la variazione annuale, ma non dello
sviluppo e crescita della OP.
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Ha impegnati 2011 Ha impegnati 2012
Prugna 0.27 Prugna 0.27
Pera 94,87 Pera 96,43
Mela 3.43 Mela 2,83
Pomodoro 2.346,44 Pomodoro 2.124,11
Cipolla 86,55 Cipolla 87,00
Anguria 59,27 Anguria 86,53
Melone 50,02 Melone 53,89
Zucca 3.31 Zucca 3.71
Fatturato 2011 € 17.859.450
Fatturato 2012 € 16.707.827
Prezzo medio pomodoro 2011 €/ton 83,06
Prezzo medio pomodoro 2012 €/ton 72,67
Ha impegnati 2011 Pomodoro 2.346,44
Ha impegnati 2012 2.124,11
Soci 2011 – 392 soci singoli, 1 cooperativa
Soci 2012 – 373 soci singoli, 2 cooperative
Prima del Riesame della direzione sarà valutata l’adozione di indicatori
statistici per la parte tecnica (n.soci, superficie, PLV prodotta etc…).
Indicatori finanziari saranno adottati per l’analisi economica di bilancio.
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RIESAME DELLA DIREZIONE
E' lo strumento di analisi di quello che il manuale della qualità esprime.
In questo caso è sviluppato un sistema a domanda e risposta, che
intuitivamente può aiutare l'esaminatore.
Deve essere redatto dalla direzione entro l'anno solare, comunque non
oltre il mese di gennaio, in modo che si possono avere più dati a
consuntivo possibili.
Il Riesame prevede una sezione che elabora le non conformità, se ve ne
sono, riscontrate durante l'anno, e un'altra sezione più ampia che
riguarda i ruoli aziendali e le loro competenze e l'analisi economico-
statistici.
In allegato n.6 il documento compilabile RIESAME DELLA DIREZIONE
CONCLUSIONI
la verifica continua della validità del presente manuale con le opportune
revisioni, è fondamentale per la buona riuscita dello stesso.
Tutte le parti di OP APOL Industriale sca devono essere coinvolte in
un'ottica di miglioramento, tale da rendere il manuale uno strumento
utile e non solo formale.
-1-
Al legatoAl legatoAl legatoAl legato 1111
CONTRATTO CONTRATTO CONTRATTO CONTRATTO QUADROQUADROQUADROQUADRO
POMODORO POMODORO POMODORO POMODORO DADADADA INDUSTRIAINDUSTRIAINDUSTRIAINDUSTRIA
RACCOLTO RACCOLTO RACCOLTO RACCOLTO 2012012012013333
TRATRATRATRA
Le Organizzazioni di Produttori riconosciute:
AINPO società agricola cooperativa, APO CONERPO società cooperativa
agricola, MINGUZZI s.p.a. Consortile, APOL Industriale Società
cooperativa agricola, POA Produttori Ortofrutticoli Associati S.c.a,
APOFRUIT ITALIA soc. coop. agricola, ASIPO società agricola cooperativa,
C.I.C.O. società cooperativa agricola , O.P. Ferrara s.r.l. - Società
Consortile a responsabilità limitata, PEMPACORER Società Consortile
agricola a r.l., ASPORT - associazione produttori ortofrutticoli scarl,
A.F.E. Associazione Frutticoltori Estense - Soc. Coop. A r.l.;
da un lato
E
AIIPA AIIPA AIIPA AIIPA –––– ASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARIASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARIASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARIASSOCIAZIONE ITALIANA INDUSTRIE PRODOTTI ALIMENTARI
con sede in Milano, Corso di Porta Nuova n. 34, in persona del Presidente del
Gruppo “Derivati del Pomodoro” AIIPA Francesco Mutti (di seguito “AIIPA”),
in rappresentanza di quelle industrie di trasformazione del pomodoro ad
essa aderenti, cui al seguente elenco:
COLUMBUS SRL, HANS ZIPPERLE SPA, RODOLFI MANSUETO SPA, FERRARA
FOOD SPA, SOLANA SPA, MENU’ SRL, QUARGENTAN SPA, MUTTI SPA,
ITALFRUTTA SRL, E & O VON FELTEN SPA, CARLO MANZELLA & C SAS, LE
DUE VALLI SRL, LA CESENATE CONSERVE ALIMENTARI SPA, GRUPPO FINI
SPA, TOMATO FARM S.A. a R.L., SUNCAN S.p.A., GRECI INDUSTRIA
ALIMENTARE SpA, operanti nelle Regioni: Emilia-Romagna, Veneto,
Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano.
UNIONALIMENTARI CONFAPIUNIONALIMENTARI CONFAPIUNIONALIMENTARI CONFAPIUNIONALIMENTARI CONFAPINDUSTRIA EMILIANDUSTRIA EMILIANDUSTRIA EMILIANDUSTRIA EMILIA----ROMAGNA ROMAGNA ROMAGNA ROMAGNA
con sede in Piacenza, via del Commercio 65/A, in persona del Presidente Cristian
Camisa (di seguito “CONFAPI”),
in rappresentanza di quelle industrie di trasformazione del pomodoro ad essa
aderenti:
-2-
STERILTOM s.r.l., EMILIANA CONSERVE Soc. Coop. Agricola S.p.A. dall’altro lato
PREMESSO CHE
- Gli artt. 10 e 11 del D.Lgs. 27 maggio 2005 n. 102 prevedono che le
Organizzazioni di produttori e le Organizzazioni di imprese di
trasformazione, distribuzione e commercializzazione possano
sottoscrivere contratti quadro relativi ad uno o più prodotti agricoli aventi
per oggetto la produzione, la trasformazione, la commercializzazione, la
distribuzione dei prodotti, nonché i criteri e le condizioni generali che le
parti si impegnano a rispettare;
- Quanto stabilito dal Contratto Quadro costituisce parte integrante dei
singoli contratti di fornitura per la trasformazione del pomodoro
sottoscritti fra le Industrie associate ad AIIPA, CONFAPI e le O.P. sopra
indicate;
- La quasi totalità delle Organizzazioni di Produttori e delle imprese di
trasformazione di cui sopra, sono socie dell’Organizzazione
Interprofessionale Distretto del pomodoro da industria - Nord Italia (di
seguito: “Distretto”) e che dal presente Contratto Quadro discendono i
contratti di fornitura stipulati tra le singole industrie e le singole O.P.,
redatti secondo il modello fornito dal Distretto, e contenenti tutti gli
elementi sostanziali in conformità delle Regole Condivise definite dal
Distretto;
-Le parti firmatarie del presente Contratto dichiarano di ispirarsi ai principi
della norma SA 8000 sulla Responsabilità sociale delle imprese. Questo
per la necessaria coerenza tra l’azione per la diffusione sul mercato di
prodotti di qualità e l’impegno per la sicurezza alimentare, il rispetto
dell’ambiente, la garanzia della sicurezza e salute sul lavoro, i diritti dei
lavoratori.
Tutto quanto sopra premesso e ritenuto,
-3-
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE:
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 1
AAAAllegatillegatillegatillegati
Gli allegati:
1 - “Disciplinare per la valutazione della qualità del pomodoro destinato alla
trasformazione industriale e relative procedure di controllo e prelevamento
campioni”;
2 - “Direttive tecniche per la gestione della raccolta, del trasporto e della
consegna del pomodoro”;
3 - “Criteri per la valutazione qualitativa del pomodoro conferito con relativa
differenziazione del prezzo in funzione dei parametri qualitativi”;
4 - “Documento Regole”;
5 – “Modello di Contratto Tipo di fornitura (ai sensi del D.lgs 102/05)”;
costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Contratto, sì da
costituirne un unico inscindibile contesto, con tutte le pattuizioni del presente
atto.
Art. 2 Art. 2 Art. 2 Art. 2
FinalitàFinalitàFinalitàFinalità
Con il presente Contratto le parti intendono sviluppare sinergie nel processo di
programmazione e qualificazione della produzione del pomodoro da industria e
dei suoi derivati in funzione di obiettivi di mercato.
Vengono individuati, pertanto, i seguenti obiettivi primari:
A A A A ---- ORIENTAMENTO DELL’OFFERTA ALLA DOMANDAORIENTAMENTO DELL’OFFERTA ALLA DOMANDAORIENTAMENTO DELL’OFFERTA ALLA DOMANDAORIENTAMENTO DELL’OFFERTA ALLA DOMANDA
Le parti si impegnano a mettere reciprocamente a disposizione informazioni utili
per una migliore comprensione dell’evoluzione degli andamenti di mercato (in
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termini quali/quantitativi), conducendo eventualmente indagini di mercato e/o
analisi economiche e in particolare comunicando dati utili ai fini di analisi ed
elaborazioni statistiche a cura del Distretto, garantendo una diffusione delle
informazioni paritetica fra le parti e in forma aggregata nel rispetto della
riservatezza del dato della singola impresa.
Al fine di salvaguardare la redditività dei produttori agricoli, per ottimizzare i costi
di produzione e per meglio equilibrare le condizioni di mercato, le parti si
impegnano affinché sia garantita:
- una corretta pianificazione degli investimenti colturali da destinare alla
trasformazione ed il regolare approvvigionamento del prodotto, in sintonia
con gli obiettivi individuati, tenendo come base le rese medie pluriennali
delle zone di produzione e comunque con una resa media per O.P. non
inferiore a 70 t/ha, con l’eccezione di produzioni particolari (biologico e
pomodorini).
- l’erogazione, da parte delle industrie interessate a programmare la
coltivazione di pomodoro tardivo, di un premio progressivamente crescente
ai soli produttori interessati, su tutto il pomodoro consegnato a far data dal
18/09/2013 in presenza di un normale inizio e regolare andamento della
campagna di trasformazione, fermo restando la regolare continuità di
consegna.
B B B B ---- GARANZIA DELLA SICUREZZA DI APPROVVIGIONAMENTOGARANZIA DELLA SICUREZZA DI APPROVVIGIONAMENTOGARANZIA DELLA SICUREZZA DI APPROVVIGIONAMENTOGARANZIA DELLA SICUREZZA DI APPROVVIGIONAMENTO
Sulla base degli obiettivi stabiliti dal presente contratto ed al fine di garantire il
puntuale approvvigionamento dei quantitativi di prodotto contrattato, le parti
firmatarie dei singoli contratti si impegnano a concordare preventivamente le
quantità e le modalità di consegna della materia prima (calendari, frequenza,
orari, ecc.).
C C C C ---- ARMONIZZAZIONE DEI PROTOCOLLI DI FORNITARMONIZZAZIONE DEI PROTOCOLLI DI FORNITARMONIZZAZIONE DEI PROTOCOLLI DI FORNITARMONIZZAZIONE DEI PROTOCOLLI DI FORNITURAURAURAURA
Al fine di contenere il più possibile i costi di produzione del pomodoro nel
rispetto dei disciplinari di produzione e di fornitura, le parti si impegnano ad
armonizzare le modalità di produzione e di controllo della materia prima, della
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sua qualità e salubrità.
Le parti si impegnano a fornire e ad accettare il prodotto ottenuto sulla base degli
allegati 1, 2 e 3 del presente Contratto Quadro.
D D D D ---- MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI E DEFINIZIONE DI STANDARDMIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI E DEFINIZIONE DI STANDARDMIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI E DEFINIZIONE DI STANDARDMIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI E DEFINIZIONE DI STANDARD
Il prodotto dovrà rispettare le norme stabilite nell’allegato 3 del presente
Contratto, relativo ai criteri di accettazione della materia prima. Potranno inoltre
essere applicati criteri migliorativi nel rispetto dei disciplinari di produzione
integrata approvati da autorità pubbliche competenti per zona di produzione e
conformi alle linee guida nazionali di “Produzione integrata”.
In particolare si deve prevedere l’allungamento a 28 giorni dell’intervallo di tempo
fra l’ultimo trattamento e la raccolta, per i formulati contenenti ditiocarbammati.
Le parti si impegnano ad avviare alla trasformazione industriale ed a
commercializzare pomodoro italiano rispondente ai criteri di tracciabilità previsti
dal Reg.(CE) 178/2002 e, a garanzia del consumatore, ad utilizzare pomodoro
esente da OGM, in conformità ai Regolamenti (CE) n. 1829/2003 e 1830/2003,
coltivato con criteri rispettosi dell’ambiente, al fine di valorizzare le produzioni
nazionali di qualità.
Le O.P. si impegnano a mettere a disposizione delle industrie di trasformazione la
documentazione prevista dai disciplinari medesimi; ad applicare sistemi di
rintracciabilità secondo il Reg.(CE) n. 178/2002, nonché a produrre la
documentazione comprovante che il pomodoro fresco avviato alla trasformazione
non derivi da produzioni geneticamente modificate; a consentire verifiche
ispettive e campionamenti, presso le aziende fornitrici, alle persone incaricate dal
trasformatore accompagnate dai tecnici delle O.P.; a consentire, nel caso che
l’O.P. non sia certificata ISO 22005 o Global GAP, una verifica ispettiva nei mesi di
giugno/luglio su un numero di aziende pari alla radice quadrata del numero di
aziende agricole fornitrici; a fornire all'industria, su richiesta, copia delle schede
di produzione integrata tenute dalle singole aziende agricole fornitrici e, entro e
non oltre il 30/11/2013, copia delle analisi effettuate sulla materia prima.
E E E E ---- ADATTAMENTO DELLA PRODUZIONE ALL’EVOLUZIONE DEL MERCATOADATTAMENTO DELLA PRODUZIONE ALL’EVOLUZIONE DEL MERCATOADATTAMENTO DELLA PRODUZIONE ALL’EVOLUZIONE DEL MERCATOADATTAMENTO DELLA PRODUZIONE ALL’EVOLUZIONE DEL MERCATO
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Potranno essere attivati, tramite il Distretto, progetti orientati a valutare nuove
formule di valorizzazione commerciale del prodotto, comprese attività di ricerca,
di innovazione tecnologica, di sperimentazione, comunque orientate ad
incrementare il valore aggiunto del prodotto finale.
F F F F ---- GESTIONE SGESTIONE SGESTIONE SGESTIONE STATISTICA DEI DATI TATISTICA DEI DATI TATISTICA DEI DATI TATISTICA DEI DATI
Allo scopo di rendere fruibili i dati economici e commerciali per gli operatori del
settore, le parti concordano di realizzare il monitoraggio dell’andamento della
campagna di trasformazione attraverso la comunicazione dei dati utili, con
particolare riferimento alle superfici destinate alla coltivazione del pomodoro da
industria, alle quantità e caratteristiche qualitative della materia prima
consegnata, alle tipologie e quantità dei prodotti finiti ottenuti, ai fini della
elaborazione statistica ad opera del Distretto, che opera garantendo la diffusione
delle informazioni in modo paritetico fra le parti e in forma aggregata, nel rispetto
della riservatezza del dato della singola impresa.
Art. 3Art. 3Art. 3Art. 3
Campo di applicazione Campo di applicazione Campo di applicazione Campo di applicazione
Il presente Contratto si applica per il conferimento del pomodoro alle industrie
che operano nell’area Nord del territorio della Repubblica Italiana, associate ad
AIIPA e CONFAPI.
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 4
Durata Durata Durata Durata
Il presente Contratto avrà durata fino al 31 dicembre 2013, salvo proroga ed
eventuali integrazioni e/o modifiche, da definire di comune accordo tra le parti.
Nei tre mesi antecedenti la predetta scadenza e su richiesta di una di esse, le parti
potranno incontrarsi per esaminare i risultati dell’iniziativa e concordare modalità,
condizioni e termini di un eventuale rinnovo.
Art. 5Art. 5Art. 5Art. 5
Obblighi del Trasformatore Obblighi del Trasformatore Obblighi del Trasformatore Obblighi del Trasformatore
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Fermi restando gli obblighi stabiliti dagli articoli 12 e 13 del D.Lgs. n. 102/05, ai
sensi e per gli effetti degli artt. 1453 e 1455 cod. civ. nonché il rispetto del
“Documento Regole” allegato, la violazione delle obbligazioni stabilite nel
presente Contratto, e nel consequenziale Contratto di fornitura, costituisce
inadempimento grave. Si fanno comunque salvi i comprovati casi di forza
maggiore di cui al successivo art. 7.
In caso di cessione dell'azienda di una delle parti che ha sottoscritto il contratto di
fornitura o di acquisto in esecuzione del presente Contratto Quadro, il cedente è
tenuto a dichiarare nell'atto di cessione l'esistenza di tale contratto ed il
cessionario deve impegnarsi a rispettarne le clausole e a garantirne l'esecuzione.
In caso di violazione, l'inadempiente è obbligato al risarcimento dei danni da
liquidarsi, in mancanza di esatta determinazione, con valutazione equitativa. Gli
obblighi suddetti gravano, nel caso di cessione dell’azienda, solidalmente sul
cessionario e sul cedente.
Art. 6Art. 6Art. 6Art. 6
Obblighi del ProduttoreObblighi del ProduttoreObblighi del ProduttoreObblighi del Produttore
Fermi restando gli obblighi stabiliti dagli articoli 12 e 13 del già citato D.Lgs. n.
102/05, le O.P. che contrattano il pomodoro con le industrie di trasformazione
sono obbligate a consegnare il prodotto nel rispetto degli adempimenti e dei
capitolati previsti nel contratto di fornitura e nel rispetto del Documento Regole.
Art. 7 Art. 7 Art. 7 Art. 7
Riconoscimento delle cause di forza maggioreRiconoscimento delle cause di forza maggioreRiconoscimento delle cause di forza maggioreRiconoscimento delle cause di forza maggiore
Le parti firmatarie possono individuare, in via esemplificativa e non esaustiva, le
seguenti cause di forza maggiore, che potranno giustificare un mancato rispetto,
totale o parziale, delle obbligazioni reciprocamente assunte con il contratto di
fornitura:
- eventi climatici gravi, quali gelo, alluvione, grandine;
- scioperi;
- eventi socio-politici;
---- causa morte o invalidità grave.
Le cause di forza maggiore devono essere comunicate per iscritto alla
controparte, entro 48 ore dal loro verificarsi.
-8-
Art. 8 Art. 8 Art. 8 Art. 8
Criteri per la valutazione del prodotto e variazionCriteri per la valutazione del prodotto e variazionCriteri per la valutazione del prodotto e variazionCriteri per la valutazione del prodotto e variazioni di prezzoi di prezzoi di prezzoi di prezzo
I criteri di valutazione del pomodoro e le relative variazioni di prezzo sono
dettagliati nell’allegato 3.
Possono essere concordate ulteriori variazioni in aumento rispetto al prezzo come
sopra determinato, in ragione di particolari modalità produttive e/o per specifici
aspetti qualitativi in grado di differenziare il prodotto finito.
Art. 9Art. 9Art. 9Art. 9
ContrattazioneContrattazioneContrattazioneContrattazione
I contratti tipo di fornitura relativi alla campagna 2013, redatti secondo il modello
di cui all’allegato 5, sono stipulati e consegnati in ottemperanza al Documento
Regole allegato.
Un originale del contratto di fornitura rimane all’O.P. interessata, un altro
originale al trasformatore ed un terzo originale sarà depositato presso la sede del
Distretto a cura delle O.P.. Copia del contratto sarà inviata all’AIIPA o alla CONFAPI
a cura del trasformatore associato.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 10000
Modalità di pagamento della materia primaModalità di pagamento della materia primaModalità di pagamento della materia primaModalità di pagamento della materia prima
I pagamenti della materia prima saranno effettuati a favore delle O.P. a mezzo
bonifico bancario o postale.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 11111
DeterminaziDeterminaziDeterminaziDeterminazione dei contributi one dei contributi one dei contributi one dei contributi
Le parti possono prevedere, di comune accordo, la corresponsione di contributi
per eventuali attività di ricerca, sperimentazione, studio, indagini di mercato e
promozione, svolte o coordinate dal Distretto e secondo le finalità del presente
Contratto, fissandone l’entità e le modalità di corresponsione.
In tal caso, i costi per le attività di cui al presente articolo, al netto di eventuali
contributi provenienti da soggetti terzi, compresi enti pubblici, verranno ripartiti
-9-
di comune accordo tra le parti.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 12222
Sanzioni ed indennizzi Sanzioni ed indennizzi Sanzioni ed indennizzi Sanzioni ed indennizzi
Le parti concordano che il contratto di fornitura si considera rispettato se non
perviene una comunicazione scritta da uno dei contraenti; la contestazione deve
verificarsi “durante il periodo di consegna e lavorazione” o entro i dieci giorni
successivi a quello di cessazione dei ritiri da parte dell’industria.
Nei contratti di fornitura tra O.P. ed industrie di trasformazione si prevedono, a
carico delle parti contraenti, le seguenti sanzioni o indennità per le inadempienze:
1. Per il mancato rispetto dei termini di pagamento, indicati nei contratti di
fornitura, da parte del Trasformatore è prevista la corresponsione di un
interesse per il periodo di mora, calcolato in base all’art. 5 commi 2 del D.
Lgs. N. 231/2002;
2. Per il mancato rispetto dell’obbligo di consegna, da parte del Produttore è
prevista una penale, salvo i casi di forza maggiore, pari a 10,00 €/t, da
applicare alla quantità di pomodoro non consegnata;
3. Per mancato rispetto dell’obbligo di accettazione dei quantitativi
contrattuali, salvo i casi di forza maggiore, è prevista una penale pari a
10,00 €/t, da applicare alla quantità di pomodoro non ritirata.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 13333
Modifiche e/o integrazioniModifiche e/o integrazioniModifiche e/o integrazioniModifiche e/o integrazioni
Tutte le eventuali modifiche e/o integrazioni al presente Contratto dovranno
essere concordate e approvate per iscritto.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 14444
Tutela dei dati personali Tutela dei dati personali Tutela dei dati personali Tutela dei dati personali
Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 196/2003 le parti dichiarano di essere
informate che i dati personali che le riguardano, reciprocamente comunicati in
-10-
occasione delle procedure di perfezionamento del presente Contratto, sono
suscettibili di trattamento da parte di ciascuna di esse.
I dati personali possono essere comunicati ai seguenti soggetti:
- al Distretto;
- agli istituti bancari incaricati dei pagamenti;
- alle società che gestiscono servizi postali informatizzati o forniscono alle parti
altri servizi collaterali;
- ai consulenti legali, tributari e finanziari delle parti.
Le parti hanno facoltà di esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003.
Art. 1Art. 1Art. 1Art. 15555
ArbitratoArbitratoArbitratoArbitrato
Le parti convengono di risolvere qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra
loro in merito alla interpretazione, esecuzione e/o risoluzione del presente
Contratto Quadro, mediante arbitrato rituale che verrà affidato ad un collegio di
tre soggetti.
La nomina del Collegio Arbitrale è rimessa al Presidente del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Parma, il quale vi provvederà entro trenta giorni dal ricevimento
della relativa richiesta formulata dalla parte più diligente. Ove il soggetto
designato non provveda, la nomina del Collegio Arbitrale sarà richiesta al
Presidente del Tribunale di Parma o ad una persona dallo stesso delegata.
Per tutte le controversie devolute al suo giudizio il Collegio Arbitrale deciderà
secondo diritto.
Per ogni singola controversia si provvederà, dapprima, all’esperimento di un
tentativo di bonaria composizione della controversia e, ove questo fallisca, si farà
luogo con la partecipazione del Collegio e delle parti,alla redazione di un apposito
atto per precisare l’oggetto della controversia, nonché il termine per la pronuncia
del lodo da parte del Collegio e le norme procedurali dettate per lo svolgimento
del giudizio arbitrale. Per le eventuali controversie di carattere giudiziario, il Foro
competente è quello di Parma.
-11-
Letto, confermato e sottoscritto:
Parma, 15/04/2013
AIIPA Gruppo “Derivati del Pomodoro”
CONFAPI
Organizzazioni di Produttori:
AINPO società agricola cooperativa
APO CONERPO società cooperativa agricola
MINGUZZI s.p.a. Consortile
APOL Industriale Società cooperativa agricola
POA Produttori Ortofrutticoli Associati S.c.a
APOFRUIT ITALIA soc. coop. agricola
ASIPO società agricola cooperativa
C.I.C.O. società cooperativa agricola
O.P. Ferrara s.r.l. - Società Consortile a r.l.
PEMPACORER Società Consortile agricola a r.l.
ASPORT - associazione produttori ortofrutticoli scarl
A.F.E. Associazione Frutticoltori Estense - Soc. Coop. a r.l.
Al legatoAl legatoAl legatoAl legato 2222
Regole condivise dal Distretto del Pomodoro da Industria – Nord Italia
CONTRATTO PER LA CESSIONE DI POMODORO DA INDUSTRIA
RACCOLTO 2013
N. del /04/2013
TRA
Dati dell’Organizzazione di Produttori e del rappresentante legale L’ Organizzazione di Produttori
con sede in
Comune Provincia CAP
P. IVA C.F.
Rappresentata da
Cognome Nome
In qualità di Presidente e Rappresentante Legale pro-tempore
Nato a il
Residente in Comune
Provincia CAP Codice Fiscale
In seguito chiamata nel presente contratto “Organizzazione di Produttori” che dichiara - di essere ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI
- già riconosciuta (ai sensi dell’art. 11 del Reg. CE 2200/96 );
- di essere associata all’Unione Nazionale …………………………
E Dati del Trasformatore e del rappresentante legale
La DITTA
con sede in Via
Comune Provincia CAP
P. IVA C.F.
Rappresentata da
Cognome Nome
In qualità di Presidente C.D.A. e Legale Rappresentante,
Nato a il
Residente in Via Comune
Provincia CAP Codice Fiscale
in seguito chiamata nel presente contratto “Trasformatore”, che dichiara di essere associato
all’Associazione nazionale di categoria industriale ……………………… -
2
Visto il Contratto Quadro Area Nord 2013 sottoscritto dalle parti, ai sensi degli art. 10 e 11 del D.Lgs. 102/05
SI STIPULA
il seguente CONTRATTO PER LA CESSIONE DI POMODORO DA INDUSTRIA delle seguenti quantità ai seguenti prezzi:
Quantità cedute per tipologia merceologica (**)
Prodotto Superficie
investita prevista [ha]
Quantità contrattata (materia prima prevista per la trasformazione)
[kg]
POMODORO TONDO Produzione Integrata
POMODORO LUNGO Produzione Intergrata
POMODORINO Produzione Integrata
POMODORO TONDO Biologico
POMODORO LUNGO Biologico
POMODORINO Biologico
Casi di differenziazione del prezzo (**)
Tipologia di prodotto Caratteristiche
qualitative
Modalità di consegna
Prezzo € / t
POMODORO TONDO Produzione Integrata
Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
POMODORO LUNGO Produzione Intergrata Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
POMODORINO Produzione Integrata Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
POMODORO TONDO Biologico Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
POMODORO LUNGO Biologico Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
POMODORINO Biologico Come da valutazioni di cui all’Allegato 1 **
Franco Azienda
Produttore *
* Il prezzo, tenuto conto di quanto al successivo art. 7 comma 1, varierà in funzione della remunerazione a qualità come da documento per la valutazione qualitativa allegato, costituente parte integrante del presente contratto.
(**) Mantenere soltanto le righe delle tabelle che sono effettivamente compilate.
3
1) L’ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI SI IMPEGNA
- A far coltivare dai propri Soci, secondo i criteri di condizionalità, ed a consegnare al trasformatore il quantitativo di kg di pomodoro di qualità sana, leale e mercantile come stabilito dal Contratto Quadro Area Nord 2013, che viene venduto con il presente contratto in nome e per conto dei Soci conferenti. Il pomodoro sarà coltivato con tecniche di produzione rispondenti al disciplinare di produzione integrata approvati dalle Regioni competenti, come stabilito dal Contratto Quadro, per i ditiocarbammati, l’allungamento a 28 giorni dell’intervallo di tempo fra l’ultimo trattamento e la raccolta;
- A fornire su richiesta dell’industria l’elenco nominativo dei soci conferenti entro il 20 giugno; - A non vendere ad altri compratori il quantitativo di pomodoro previsto ed impegnato nel presente
contratto; - Ad effettuare le consegne nel rispetto dei “calendari di consegna” che saranno concordati
successivamente tra le parti; - Ad applicare i criteri di rintracciabilità previsti dal Reg. (CE) 178/2002; - A non utilizzare varietà geneticamente modificate; - A consentire verifiche ispettive e campionamenti, presso le aziende agricole fornitrici, alle persone
incaricate dal Trasformatore accompagnate dai tecnici dell’Organizzazione di Produttori; - A consentire, nel caso che l’O.P. non sia certificata ISO 22005 o Global GAP una verifica ispettiva nei
mesi di giugno/luglio su un numero di aziende pari alla radice quadrata del numero di aziende agricole fornitrici;
- A fornire, su richiesta, all’industria copia delle schede di produzione integrata tenute dalle singole aziende agricole fornitrici e, entro e non oltre il 30/11/2013 copia delle analisi effettuate sulla materia prima;
- Ad aderire al Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia e a rispettare il sistema di regole condivise approvate.
2) IL TRASFORMATORE SI IMPEGNA
- A ritirare tutta la quantità contrattata; - A ritirare la materia prima secondo il calendario previsto; - A pagare all’O.P. i quantitativi ritirati al prezzo stabilito, con le modalità previste dal presente contratto; - A rilasciare il certificato di consegna all’O.P. secondo quanto previsto nelle regole condivise del
Distretto del Pomodoro; - Ad informare l’O.P. quando il quantitativo oggetto di contratto è stato interamente consegnato; - Ad aderire al Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia e a rispettare il sistema di regole
condivise approvate.
3) DURATA DEL CONTRATTO
Il presente contratto per la cessione di pomodoro da industria ha validità a partire dalla data della sottoscrizione delle parti fino al completo adempimento degli impegni previsti dal contratto stesso.
4) MODALITÀ DI CONSEGNA E CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DE LLE QUANTITÀ
All’atto della ricezione della materia prima in stabilimento, sarà rilasciato il certificato di consegna e/o il documento di qualità, con allegato il ticket pesa.
5) CONSEGNA DEL PRODOTTO, CONTENITORI E TARA: Il calendario dei ritiri si prevede, salvo particolare andamento stagionale, dal /07/2013 al
/09/2013. I quantitativi giornalieri di consegna saranno concordati successivamente fra le parti ed inoltre per la
gestione delle consegne si fa riferimento anche a quanto previsto nel capitolato qualitativo allegato.
4
6) MODALITA’ E TERMINI DI PAGAMENTO, GARANZIE E INDENN ITÀ: Pagamenti I pagamenti della materia prima consegnata saranno effettuati a favore dell’Organizzazione di
Produttori a mezzo bonifico bancario o postale, entro e non oltre 30 giorni dall’ultimo giorno del mese di ricevimento fattura.
Garanzie Eventuali garanzie da definirsi fra i contraenti.
Indennità
In caso di inadempienza degli obblighi contrattuali da parte dei contraenti sono previste le seguenti indennità:
• Termini di pagamento
Per il mancato rispetto dei termini di pagamento da parte del Trasformatore è prevista la corresponsione di un interesse per il periodo di mora, calcolato in base all’art. 5 comma 2 del D. Lgs. N. 231/2002;
• Obbligo di consegnare i quantitativi di materia prima contrattuali
Per il mancato rispetto dell’obbligo di consegna, da parte del Produttore è prevista una penale, salvo i casi di forza maggiore, pari a 10,00 €/t, da applicare alla quantità di pomodoro non consegnata;
• Obbligo di accettare i quantitativi di materia prima contrattuali
Per mancato rispetto dell’obbligo di accettazione, dei quantitativi contrattuali, salvo i casi di forza maggiore, è prevista una penale pari a 10,00 €/t, da applicare alla quantità di pomodoro non ritirata;
Le parti concordano che: - Il contratto s’intende comunque rispettato qualora non pervenga una comunicazione scritta di
contestazione da una delle parti al più tardi entro 10 giorni dal termine dei ritiri; previa diffida ad adempiere agli obblighi contrattuali da comunicare alla controparte immediatamente al momento del verificarsi della problematica;
- Le cause di forza maggiore devono essere comunicate alla controparte, entro 48 ore dal loro verificarsi;
- In caso di lite relativa alla consegna ed alla accettazione del prodotto, le parti null’altro hanno a pretendere oltre all’esecuzione delle penalità di cui sopra, rinunciando fin d’ora congiuntamente ad ogni ulteriore azione di rivalsa in merito;
- Gli obblighi di cui sopra sono validi salvo manifesti e reiterati comportamenti scorretti di una delle parti.
7) OPERAZIONI COMPLEMENTARI
Servizi resi dalle O.P. Dai prezzi pattuiti e indicati in tabella a pagina 2, viene scorporato 1,00 €/t sul peso netto del pomodoro accettato, che verrà fatturato a parte come riconoscimento per i servizi resi dalle O.P..
Trasporto I trasporti sono a carico dell’industria di trasformazione. Le parti concordano che qualora il trasporto venisse demandato all’O.P., il relativo costo dovrà essere concordato in base alle migliori condizioni esistenti sul mercato, sulla base del peso netto trasportato. Il trasporto se effettuato dal produttore sarà rimborsato in ragione di 5,50 €/t sulla base del peso netto trasportato. Il pagamento dei servizi tecnici e dei trasporti dovrà avvenire in unica soluzione il 23 novembre 2013.
5
Pomodoro tardivo (il paragrafo è da tenere solo per le industrie interessate) Al fine di incentivare la produzione di pomodoro tardivo ed in presenza di un normale inizio e di un regolare andamento della campagna di trasformazione, viene previsto per i soli produttori interessati, un premio giornaliero progressivo di 0,75 €/t, fino ad un tetto massimo di 10,00 €/t su tutto il pomodoro consegnato a far data dal 18/09/2013, fermo restando la regolare continuità di consegna. Il pagamento del premio relativo al pomodoro tardivo dovrà avvenire con le stesse modalità previste per il pagamento della materia prima.
8) CONTROVERSIE
Tutte le controversie derivanti dal presente Contratto, comprese quelle relative alla sua validità, interpretazione, esecuzione e risoluzione sono deferite alla Camera Arbitrale di Parma.
9) PRIVACY
Con la sottoscrizione del presente contratto, ciascuna Parte consente all’altra il trattamento dei propri dati, inclusa la comunicazione a terzi, qualora sia necessaria in funzione degli adempimenti, diritti ed obblighi connessi all’esecuzione del presente Contratto. Le parti prendono altresì atto dei diritti a loro riconosciuti dall’art. 7 del D.L. 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali, in particolare del diritto di richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione degli stessi. …………., lì /04/2013
IL TRASFORMATORE (Il Legale rappresentante)
___________________________
L’ORGANIZZAZIONE di PRODUTTORI
(Il Presidente)
___________________________ Le Parti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 del codice civile, approvano l’intero testo, i criteri per la valutazione qualitativa del pomodoro conferito e espressamente le clausole 1-2-3-4-5-6-7-8-9 del presente contratto. Parma, lì /04/2013
IL TRASFORMATORE (Il Legale rappresentante)
_________________________
L’ORGANIZZAZIONE di PRODUTTORI
(Il Presidente)
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ALLEGATO 1 AL CONTRATTO N. DEL /04/2013 CRITERI PER LA VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL POMODORO CONFERITO I centri di controllo qualità paritetici, costituiti presso lo stabilimento di trasformazione, hanno il compito di prelevare e analizzare un campione rappresentativo per ogni carico di pomodoro fresco conferito, al fine di determinare: 1. Il grado Brix con metodo rifrattometrico, secondo quanto previsto dal Contratto Quadro (Sistema di
Controllo); 2. La percentuale dei difetti maggiori e dei difetti minori, come da successivi punti B, C; 3. Il peso lordo, il peso netto e il peso netto a pagamento (cioè al netto dei difetti maggiori).
Carico non conforme: Il carico di pomodoro che alla verifica del controllo qualità, supera i limiti percentuali massimi indicati ai successivi punti B e C deve essere ricampionato. Se l’esito del secondo campionamento conferma il superamento dei limiti previsti, il carico deve essere respinto e reso al produttore agricolo. Nel caso in cui il risultato del secondo campionamento sia entro i limiti, si procede ad un terzo e ultimo campionamento. Dopodiché si calcola la media dei tre risultati: se la media dei tra campioni risulta entro i limiti il carico è accettato, viceversa viene respinto. In tal caso, il documento con il dettaglio dei valori dei parametri qualitativi riscontrati, fungerà da “verbale di carico respinto” e dovrà essere allegato al documento di trasporto, con apposta la dicitura RESO PER MERCE NON CONFORME. I riferimenti del carico respinto verranno inviati al Gruppo di verifica permanente che potrà verificare in ogni momento le modalità e le prove dell’avvenuto ritorno al produttore e l’avvenuta distruzione del prodotto onde evitare che lo stesso sia inviato ad altra azienda di trasformazione che ha sottoscritto il presente capitolato. DIFFERENZIAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DEI P ARAMETRI QUALITATIVI: Dall’analisi del campione rappresentativo di cui al punto precedente, si rilevano i valori dei 3 (tre) parametri qualitativi (grado Brix, difetti maggiori, difetti minori), che determinano in ragione dei seguenti punti A,B,C l’indice prezzo finale (% di variazione del prezzo), calcolato sottraendo o sommando dall’indice prezzo della tabella grado Brix, le ulteriori variazioni relative ai difetti maggiori e minori così come di seguito specificate. A) GRADO BRIX Il grado Brix, rilevato con precisione centesimale e con le modalità indicate al punto 1, determina l’indice prezzo partendo da una base 100 in corrispondenza del valore pari a 5,05 e con un incremento/decremento dello 0,25% per ogni centesimo di scostamento con un valore minimo di 4,35 °Bx ed un valore massimo di 5,75 °Bx (± 17,5% max. del prezzo). I carichi con valori di grado Brix inferiore a 4,00 possono essere ritirati o respinti a discrezione delle aziende di trasformazione.
Alcuni esempi sono riportati nella tabella seguente:
Grado BRIX VALORI Indice prezzo
=/<4,35 82,50 4,50 86,25 4,75 92,50 4,85 95,00 4,95 97,50 5,00 98,75 5,03 99,50 5,04 99,75 5,05 100,00 indice base 5,06 100,25
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5,07 100,50 5,10 101,25 5,15 102,50 5,25 105,00 5,35 107,50 5,50 111,25
=/>5,75 117,50
B) DIFETTI MAGGIORI:
���� INERTI O CORPI ESTRANEI : principalmente terra, sassi, piccioli, foglie ed altri corpi estranei;
���� POMODORO VERDE: quello non maturo anche se perfettamente formato;
���� POMODORO MARCIO: quello stramaturo, virosato, con macchie necrotiche o marciumi vari, la cui trasformazione determinerebbe un innalzamento delle muffe, misurato con il sistema Howard, nonché con presenza di attacchi di larve carpofaghe o malattie fungine su di una superficie di diametro maggiore di 3 cm e che si estende all'interno del frutto.
• CALCOLO DELLO SCARTO UTILE PER DETERMINARE IL PESO NETTO A PAGAMENTO:
La percentuale dei difetti maggiori (arrotondata a 2 decimali), sarà dedotta dal peso netto del carico fino ad un massimo del 8,00% con i seguenti limiti massimi per ciascun difetto:
Difetti maggiori Limite max. consentito %
POMODORO MARCIO (di cui per marciume apicale)
5,00 (1,00)
POMODORO VERDE
3,50
INERTI O CORPI ESTRANEI
4,00
I carichi con una percentuale totale o per ciascun difetto superiore al massimo consentito saranno respinti dalla azienda di trasformazione.
• TABELLA DIFETTI MAGGIORI PER DEFINIZIONE DELL’INDICE PREZZO:
L’indice prezzo calcolato sul grado Brix sarà modificato in base alla percentuale dei difetti maggiori, così come di seguito specificato: a) Fascia di neutralità: la percentuale dei difetti maggiori compresa tra 3,00% e 5,00% non comporta alcuna variazione nel calcolo dell’indice prezzo. b) Fascia di premio: la percentuale dei difetti maggiori compresa fra 2,99% e 0% comporta un aumento dell’indice prezzo in ragione di 0,01 per ogni centesimo percentuale inferiore al 3,00%, fino ad un massimo di 3 con difetti 0%. c) Fascia di penalizzazione: la percentuale dei difetti maggiori compresa fra 5,01% e 8,00% comporta una penalizzazione dell’indice prezzo in ragione di 0,01 per ogni centesimo percentuale superiore al 5,00%, fino ad un massimo di 3 con difetti 8,00%. Se occorre il risultato del calcolo finale sarà arrotondato alla seconda cifra decimale.
Alcuni esempi sono riportati nella tabella seguente: % totale dei
difetti maggiori
Aumento o diminuzione dell’indice prezzo 0 + 3,00
0,50 + 2,50
8
1,26 + 1,74 2,00 + 1,00 2,55 + 0,45 2,99 + 0,01
3,00 – 5,00 0 5,01 -0,01 5,55 -0,55 6,00 -1,00 6,34 -1,34 7,53 -2,53 8,00 -3,00
C) DIFETTI MINORI e relativa variazione dell’indice prezzo:
Con tale voce s’intende valutare la difettosità secondaria delle bacche che, pur entrando nel ciclo di lavorazione, sono da considerarsi dequalificate.. Tali difetti verranno valutati così come da seguente casistica e conteggiati e indicati separatamente tra:
- Frutti spaccati e schiacciati
���� Frutti schiacciati o spaccati in modo tale da presentare incisioni di lunghezza superiore a 2 cm, che incidono nel mesocarpo fino a penetrare nel tessuto placentare;
- Altri difetti
���� Frutti immaturi di colore rosso/chiaro, con tracce di verde;
���� Frutti con scottature da sole che presentino depigmentazioni di diametro superiore a 2,5 cm;
���� Frutti con lesioni cicatrizzate di origine meccanica, che interessano almeno il 10% della superficie della bacca e non presentano muffe.
L’indice prezzo fin qui determinato (punto A e punto B) sarà diminuito ulteriormente in base alla percentuale dei difetti minori di 0,4 per ogni punto percentuale fino ad un massimo di 4,80 punti con il 12%. Se occorre il risultato del calcolo finale sarà arrotondato alla seconda cifra decimale. Oltre il limite del 12% i carichi verranno respinti.
COLORE: Per le Aziende di Trasformazione dotate di idoneo misuratore di colore è possibile in via volontaria introdurre una prima sperimentazione di pagamento differenziato sulla base del colore, con modalità da concordare con le OP, con differenziali di prezzo limitati e comunque senza scendere al di sotto del prezzo medio che verrà definito.
…….., lì /04/2012
IL TRASFORMATORE (Il Legale rappresentante)
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L’ORGANIZZAZIONE di PRODUTTORI
(Il Presidente)
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Al legato 3 A l legato 3 A l legato 3 A l legato 3
O.P. APOL INDUSTRIALE
REGOLAMENTO INTERNO PER I SOCI PRODUTTORI DI POMODORO DA INDUSTRIA
ART. 1 – AMBITO DI APPLICAZIONE
a) Il presente regolamento è valido e trova applicazione tra tutti i soci della O.P. APOL INDUSTRIALE s.c.a. (di seguito indicata come O.P.) e nei rapporti tra la O.P. e i soci , come meglio precisato nell’art.2.
ART. 2 – DEFINIZIONI
a) Per “socio” si intende il produttore direttamente associato alla O.P. o consorzi e/o enti soci della O.P. b) Per “impresa di trasformazione” si intende l’industria o società cooperativa autorizzata ai sensi di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale alla trasformazione del pomodoro. c) Per “cantiere o raggruppamento” si intende il raggruppamento di soci della O.P. o soci di enti giuridici associati che si organizzano collettivamente per la raccolta programmata con una o più macchine. Il socio che raccoglie in modo autonomo è parificato al cantiere. d) Per “impegno di coltivazione” si intende il documento predisposto dalla O.P. e sottoscritto dal socio, contenente l’obiettivo di produzione e la superficie destinata alla coltivazione, con il quale il socio si impegna al conferimento alla O.P. della sua intera produzione. e) Per “obiettivo di produzione” si intende la quantità di produzione assegnata a ciascun socio per l’anno. f) Per “contingente giornaliero” si intende la quantità di prodotto assegnato per la raccolta a ciascun socio o cantiere o raggruppamento in una giornata. g) Per “certificato di consegna pomodoro” si intende il documento rilasciato dalle imprese di trasformazione per ogni carico consegnato nel quale sono riportati i dati quantitativi e qualitativi del prodotto conferito.
ART. 3 – IMPEGNO DI COLTIVAZIONE
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a) Il socio stipula con l’ O.P. o per il tramite di altri enti o società cui aderisce (soci della O.P.) l’impegno di coltivazione e si obbliga al conferimento dell’intera produzione oggetto dell’impegno stesso. È inoltre obbligato ad applicare le disposizioni del disciplinare di produzione integrata previste ogni anno in base alle specifiche contrattuali, fatti salvi regolamenti più restrittivi. b) Annualmente, entro il 31 gennaio, il socio o la società o l’ente cui aderisce, deve far pervenire alla O.P. una comunicazione indicante il quantitativo di pomodoro che intende produrre nell’anno e la relativa superficie, determinata sulla base della sua resa ad ettaro. La mancata comunicazione, entro la data indicata, è intesa come volontà di non produrre per la successiva campagna. c) Il socio accetta, contestualmente alla firma dell’impegno di conferimento, di consegnare il prodotto alla/e impresa/e di trasformazione indicate dalla O.P. È facoltà della O.P. destinare il prodotto ad aziende diverse da quelle in precedenza indicate nell’interesse del socio e della O.P. stessa.
ART. 4 – PRODUZIONE E RISCHI
a) La sottoscrizione dell’impegno di coltivazione comporta la conoscenza e la consapevolezza da parte del socio di tutti i rischi connessi alla produzione del pomodoro da industria. b) Tali rischi dipendono dall’andamento stagionale, dall’andamento del mercato al momento della trattativa ed al momento della raccolta, dall’andamento del mercato dei derivati e dalla situazione delle singole industrie. c) I rischi si concretizzano in: - produzione inferiore alle aspettative; - produzione superiore alle aspettative; - produzione qualitativamente non conforme alle specifiche; - difficoltà o mancata consegna alle industrie; - ritardo e/o mancato pagamento nei termini concordati contrattualmente con le industrie.
ART. 5 – OBIETTIVO DI PRODUZIONE a) L’obiettivo di produzione risulta dalla resa media di ogni socio moltiplicata per la superficie assegnata ogni anno. b) La resa media di ogni associato risulta dalla sua media delle rese degli ultimi cinque anni sugli ettari raccolti. Per i soci che non hanno prodotto per l’intero periodo di
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riferimento si utilizzerà come dato mancante il dato medio territoriale (inteso come resa media delle aziende assegnate al tecnico dell’azienda in oggetto). c) La superficie assegnata ad ogni socio viene determinata tenendo conto delle sue richieste, delle richieste degli altri associati, delle richieste delle industrie di trasformazione e delle valutazioni qualitative dell’ultimo triennio ove presenti. d) La somma degli obiettivi di produzione assegnati ai soci non deve superare le quantità contrattate con le industrie di trasformazione. e) E’ facoltà del C.d.A. concedere deroga per i casi che richiedono diversa applicazione conseguente a richieste particolari da parte delle industrie di trasformazione o di singoli associati.
ART. 6 – PROGRAMMA DI PRODUZIONE E
PIANIFICAZIONE COLTURALE. a) Sulla base dell’obiettivo di produzione e degli impegni con le industrie di trasformazione il socio, da solo od in forma organizzata di cantiere e/o cooperativa, predispone il programma di trapianto e raccolta con l’obiettivo di soddisfare le specifiche contrattuali delle aziende di trasformazione cui deve consegnare il pomodoro. In caso di assenza di informazioni sulle industrie cui andrà consegnato il pomodoro, il programma dovrà comunque prevedere un periodo di raccolta di almeno 60 giorni. b) Nella stesura di tale programma si può avvalere della collaborazione del Servizio Tecnico della O.P. Il programma e la successiva tecnica colturale devono risultare tali da approvvigionare le industrie in tempi, quantità e qualità giornaliere costanti per tutta la durata della campagna e comunque conformi alle specifiche contrattuali. Non esistono differenze climatiche significative tra le zone di produzione di Apol che si trovano a latitudine, longitudine ed altitudine simili.
ART. 7 – COLTIVAZIONE DEL POMODORO
a) Il socio si impegna a coltivare il pomodoro nel rispetto del Disciplinare di Produzione previsto dai contratti o di qualsiasi altro testo più restrittivo, a compilare ed aggiornare settimanalmente il quaderno di campagna e consegnarlo alla O.P. entro il 30 novembre di ogni anno, a fornire tutti i documenti necessari alla tracciabilità della produzione. b) Il socio solleva la O.P. da ogni responsabilità diretta od indiretta derivante dal mancato rispetto della normativa vigente ed in particolare riguardo alla sicurezza
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alimentare, alla sicurezza sul lavoro, alla tutela ambientale, ad impegni più restrittivi sottoscritti con le industrie di trasformazione. c) L’O.P. si impegna a fornire assistenza tecnica qualificata al fine di ottimizzare le scelte agronomiche in collaborazione con gli associati. Il socio solleva l’O.P. da ogni responsabilità diretta od indiretta su eventuali danni derivanti dalle indicazioni fornite dai tecnici e sui danni derivanti od indotti dall’andamento stagionale.
ART. 8 – RACCOLTA E CONSEGNA DEL
PRODOTTO a) La raccolta del prodotto avviene in un periodo di circa 60 giorni variabile ogni anno con inizio al momento dell’apertura delle aziende di trasformazione e termine al momento della loro chiusura attraverso la definizione di un contingente giornaliero. Pertanto il contingente giornaliero è 1/60 della quantità contrattata in assenza di imprevisti. Tale rapporto può aumentare o diminuire in base a diversi fattori, quali l’andamento stagionale, l’efficienza delle industrie, la possibilità di raccolta. Le consegne non effettuate per qualsiasi causa rispetto al contingente giornaliero, durante tale periodo, non danno diritto automatico al recupero ma determineranno un allungamento del periodo di consegna. b) L’interruzione della raccolta per qualsiasi motivo (avversità climatiche, rotture, ritardi di maturazione, ritardi di stabilimento) deve essere tempestivamente segnalata dal socio alla O.P. o dalla O.P. al socio. c) Il socio in collaborazione con il tecnico, si occupa delle consegne alle imprese di trasformazione rapportandosi direttamente con esse per la definizione del programma giornaliero. d) E’ compito dei soci appartenenti al medesimo cantiere garantire parità di condizioni al loro interno. e) È compito del tecnico l’attività di coordinamento nell’ambito della sua zona di competenza allo scopo di garantire parità di condizioni tra i cantieri od i soci che raccolgono in modo autonomo. f) E’ compito della O.P. garantire parità di condizioni tra le diverse zone di produzione. g) Con il termine parità di condizioni si intende la medesima percentuale di avanzamento della superficie raccolta a partire dall’inizio dell’apertura delle industrie di trasformazione tenendo conto che i giorni di raccolta persi per qualsiasi causa non danno diritto automatico al recupero. Quindi, in assenza di rinunce, chi inizia a
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raccogliere più tardi finirà più tardi, viceversa per chi inizia prima. h) Per i cantieri in cui la superficie viene trapiantata progressivamente tra i soci, la parità di condizioni si realizza al termine della raccolta. Cioè al termine della raccolta la parità di condizioni si realizza se tutti i soci appartenenti al cantiere hanno raccolto la medesima percentuale della superficie investita. i) La O.P. si riserva di valutare tutte le azioni necessarie al fine di evitare che quanto scritto alla lettera (g) possa causare l’abbandono di superficie investita, controllando lo stato di maturazione di ogni campo derogando pertanto a quanto previsto dalle lettere (f), (g), (h) del presente articolo. l) La O.P. si occupa del controllo del rispetto delle norme contrattuali in tutti gli stabilimenti. Tale attività può avvenire in forma autonoma od in convenzione con altre O.P. m) In caso di contestazioni da parte del socio in merito alla valutazione qualitativa del suo prodotto od in caso di particolari segnalazioni da parte dell’industria di trasformazione, è compito del socio medesimo verificare la situazione presso lo stabilimento interessato. La O.P. affianca il socio in tale attività compatibilmente con le esigenze degli altri associati. La O.P. può imporre al socio la sospensione della raccolta qualora si determinano condizioni che generano il rifiuto del prodotto da parte delle imprese di trasformazione. I carichi non conformi vengono resi al produttore con addebito dei relativi costi di trasporto.
ART. 9 – CONTROLLO RACCOLTA E CONSEGNA
a) Per il controllo dell’avanzamento della superficie raccolta si definiscono tre livelli di responsabilità:
1) tra O.P. e zona di produzione (soci assegnati ad ogni
tecnico) 2) tra zona di produzione e cantiere o socio autonomo 3) tra i soci che raccolgono nel medesimo cantiere La O.P. non risponde delle conseguenze negative che
possono essere determinate da tecniche colturali errate e dall’andamento stagionale durante tutto il ciclo di coltivazione. In particolare l’O.P. non risponde in relazione allo scadimento qualitativo, a concentrazione od anticipo o ritardo di maturazione, ad eccessiva produzione (eccedente la media ad ettaro assegnata e/o venduta od eccedente rispetto alla capacità di assorbimento delle
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industrie) ed altre cause di forza maggiore. Inoltre l’O.P. non risponde di problemi logistici se non direttamente gestiti e contrattati. b) In caso di grandine od altri rischi assicurabili non vengono fatte differenze tra soci assicurati e non assicurati se non preventivamente concordate con gli interessati. c) È fatto obbligo al socio singolo o al cantiere o raggruppamento di comunicare alla O.P. l’avvenuto raggiungimento del quantitativo assegnato e di sospendere la raccolta. La consegna di prodotto eccedente l’obiettivo deve essere autorizzata dalla O.P. L’autorizzazione alla raccolta non implica automaticamente parità di condizioni di pagamento rispetto al prodotto consegnato nell’ambito dell’obiettivo di produzione. d) In caso di campagne o periodi di campagna in cui la quantità disponibile da parte degli associati sia superiore alla quantità contrattata od alla capacità di assorbimento delle industrie, e qualitativamente conforme agli standard contrattuali, la O.P. valuterà il caso di effettuare il ritiro dal mercato volontario di una parte della superficie. I singoli casi saranno discussi dal C.d.A. col supporto dei tecnici interessati nel rispetto di quanto previsto dalla Normativa Comunitaria e dalla Strategia Nazionale Ortofrutta. e) Le superfici oggetto di ritiro dal mercato devono essere conformi agli standard qualitativi del contratto stipulato con le industrie. Le partite non conformi non sono oggetto del ritiro dal mercato volontario. In particolare non vengono presi in considerazioni tutti i casi imputabili all’andamento stagionale, alla natura del terreno, ai rischi assicurabili ed alle tecniche agronomiche errate, superfici colpite da grandine in qualsiasi percentuale, allagate, affette da malattie fungine (peronospora ed altre), batteriche, virosi, con anomala presenza di infestanti. Sono altresì esclusi i casi di pomodoro verde scartato per raccolta anticipata rispetto alla maturazione ottimale, od i casi di pomodoro sovramaturo per raccolta ritardata rispetto alla maturazione ottimale. f) In caso di superficie investita a pomodoro riscontrata eccedente rispetto alla superficie concordata e programmata col socio (indicata nell’impegno di conferimento) con franchigia del 3%, contestualmente ad una produzione consegnata eccedente la produzione concordata nell’impegno di conferimento l’importo eventuale da destinare ai soci che effettuano ritiro dal mercato, o l’importo necessario per compensare clausole
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aggiuntive a prezzo inferiore, inciderà “in primis” sui soci che hanno splafonato superficie e produzione a saturazione degli importi necessari. Ogni altro caso verrà discusso dal C.d.A.
ART. 10 - TRASPORTO a) I costi di trasporto vengono regolamentati dall’Accordo Interprofessionale. Qualora si operasse in deroga od in assenza di tale accordo, e la O.P. dovesse stipulare contratti diretti con i trasportatori, le spese di trasporto sostenute dalla O.P. devono essere coperte dal rimborso effettuato dalle imprese di trasformazione in valore e data. Tale clausola va applicata nei contratti stipulati con i trasportatori. Qualora questo non fosse possibile i costi di trasporto vengono addebitati ai soci che li hanno generati. b) Eventuali differenze determinate da cause contingenti sono addebitate nel seguente modo:
- al singolo associato in caso di carichi respinti. - al singolo associato in caso di carichi “sotto portata”. - alla O.P. in caso di deroghe contrattuali od altre cause non imputabili al singolo associato. - per tutte le violazioni al Codice della Strada si rimanda alla normativa vigente. È compito del socio provvedere alla corretta
compilazione del documento di trasporto in ogni sua parte sia fiscale che legata alla tracciabilità della produzione e ne risponde in caso di errori ed omissioni.
ART. 11 – DETERMINAZIONE DEL PREZZO
a) Il prezzo del pomodoro si determina ogni anno mediante lo strumento dell’Accordo Interprofessionale e solo in assenza di esso si determina mediante contrattazione diretta con le industrie.
Il prezzo liquidato agli associati può essere distinto tra: 1) pomodoro compreso nell’obiettivo di produzione 2) pomodoro eccedente l’obiettivo di produzione Il pomodoro consegnato compreso nell’obiettivo di
produzione assegnato, è pagato sulle risultanze desunte dai certificati di consegna del pomodoro per ogni carico. b) Il pomodoro consegnato oltre l’obiettivo di produzione, purché autorizzato, viene liquidato con prezzo e modalità concordate e stabilite dal C.d.A.
ART. 12 - MODALITA’ DI LIQUIDAZIONE
a) Il C.d.A. delibera l’importo di eventuali acconti, tenuto conto dei servizi fruiti dai soci e degli eventuali addebiti per forniture o altro. Gli acconti devono essere corrisposti
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ai soci entro 15 gg. lavorativi dall’avvenuto pagamento da parte delle imprese di trasformazione. b) Qualora la O.P. corrisponda l’acconto a società o enti associati ad essa, è fatto obbligo a questi ultimi di corrispondere detto importo al loro socio produttore entro i successivi 15 giorni lavorativi. c) In sede di liquidazione finale delle competenze spettanti ai soci, la O.P. trattiene gli importi contributivi deliberati dalla Assemblea, nonché ogni altro eventuale importo relativo a forniture di mezzi tecnici, servizi e altre detrazioni oggetto di precedente fatturazione. Nel caso in cui in sede di liquidazione si verificassero risultati negativi, cioè che il valore del pomodoro consegnato sia inferiore ai servizi ed ai costi generati, il socio deve provvedere al pagamento entro 30 giorni (non lavorativi) dalla data dell’estratto conto pena l’applicazione degli interessi a norma del D.Lgs 231/2002 e della D.va 2000/35/CE. d) La O.P. si impegna ogni anno ad attivare tutte le misure necessarie a ridurre i costi e migliorare i servizi ai soci.
ART. 13 - PRODUZIONI SPECIALI
a) Qualora le imprese di trasformazione segnalino nominativi di produttori con i quali intendano gestire progetti di qualità o produzioni aventi caratteristiche particolari (es. biologico, tardivo, varietà particolari, ecc.), che comportano il riconoscimento di prezzi migliori o di premi aggiuntivi od altre condizioni migliorative rispetto agli accordi sottoscritti, e definiti diversamente da quanto disposto all’art. 11 o di premi aggiuntivi, la O.P. accredita a tali soci l’importo pattuito ad integrazione di quanto stabilito a detto art. 11. Per ogni altra questione inerente si rimanda alla decisione del C.d.A.
ART. 14 – ADEMPIMENTI DA PARTE DEI SOCI
a) In applicazione delle normative comunitarie, nazionali, regionali e locali, nonché ai fini della tracciabilità il socio deve fornire alla O.P. tutti i dati necessari per individuare le unità produttive (dati anagrafici, dati catastali, planimetrie in caso di frazionamenti di particelle, contratti di affitto e ogni altro documento ritenuto necessario). I dati sono riportati in parte od in tutto nella Dichiarazione di Adesione (ex Consistenza Aziendale) o altro documento equivalente da compilare a cura della O.P.. La O.P. non risponde delle conseguenze negative derivanti dalla mancata comunicazione o dalla comunicazione di dati errati da parte dei soci.
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b) Eventuali sanzioni derivanti da omissioni o errori nella trasmissione alla O.P. di tali dati sono a carico del socio. Sono altresì a carico dei soci che le causano, le eventuali sanzioni o addebiti imputate all’O.P. per qualsiasi altra causa dovuti a responsabilità dei soci.
ART. 15 - ASSISTENZA TECNICA E CONTROLLO
a) LA O.P. assegna ad ogni socio un tecnico incaricato cui il socio fa riferimento per il rispetto delle tecniche di coltivazione, per i necessari controlli documentali e per tutto quanto concerne la coltivazione e la consegna del prodotto. b) Il tecnico controlla la coltivazione in collaborazione con il socio allo scopo di permetterne la migliore riuscita, fornendo indicazioni basate sul Disciplinare di Produzione. Tali indicazioni sono da annotarsi nella scheda aziendale. Il tecnico è sollevato da ogni responsabilità in merito all’inosservanza di tali indicazioni da parte del socio o da conseguenze negative non previste. c) Il socio in collaborazione con il tecnico, si occupa delle consegne alle imprese di trasformazione rapportandosi direttamente con esse. d) È compito del tecnico il coordinamento nell’ambito dei cantieri o raggruppamenti allo scopo di garantire il rispetto delle regole di cui agli art. 6, 7, 8, 9 e 10 con particolare riferimento al piano di trapianto, alla tecnica colturale ed alla individuazione delle priorità di raccolta a suo insindacabile giudizio. L’attività dei tecnici è coordinata dalla O.P. Approvato dall’assemblea dei Soci del 16 gennaio 2013.
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Al legato 4Al legato 4Al legato 4Al legato 4
CONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIA ---- RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 2013333
ALLEGATO N. 1
DISCIPLINARE PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL POMODORO DESTINATO ALLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE E RELATIV E PROCEDURE DI
CONTROLLO E PRELEVAMENTO CAMPIONI. SISTEMA DI CONTROLLO Per la determinazione delle caratteristiche del pomodoro fresco, le parti concordano di avvalersi di centri qualità paritetici, composti da un rappresentante delle Organizzazioni Produttori (O.P.) e da uno dell’industria, costituiti presso ogni stabilimento di lavorazione. Gli stabilimenti dovranno essere dotati di rifrattometro elettronico, per la rilevazione del grado Brix del pomodoro, a lettura automatica con due decimali dopo la virgola. Tali strumenti saranno controllati ad ogni cambio di turno del personale di controllo. Gli operatori dei centri qualità opereranno in piena autonomia secondo manuali tecnico operativi concordati dalle parti (O.P. e Industrie). Le OP e il Gruppo di verifica permanente di cui ai punti seguenti potranno in ogni momento controllare la taratura dei rifrattometri presso i centri di controllo qualità di tutte le Industrie. I controlli potranno anche essere in contraddittorio con l’Industria ed eventuali difformità, se ripetute, saranno comunicate al Gruppo permanente di verifica. Al fine di uniformare la valutazione sui parametri qualitativi, da parte dei soggetti che costituiscono i centri di qualità paritetici, le parti si impegnano ad attivare un percorso formativo congiunto presso la SSICA di Parma. Allo scopo di creare un sistema di controllo standardizzato ed efficiente si rende necessario procedere ad una classificazione delle imprese di trasformazione in funzione del volume di pomodoro trasformato secondo lo schema che segue: 1. Stabilimenti con volume di prodotto trasformato oltre 80.000 t; 2. Stabilimenti con volume di prodotto trasformato da 25.000 a 80.000 t; 3. Stabilimenti con volume di prodotto trasformato fino a 25.000 t. Gli stabilimenti riconducibili alla tipologia 1.: devono essere dotati di adeguata e idonea attrezzatura per la realizzazione di un campione rappresentativo del carico (almeno 10 kg), sul quale determinare i dati reali delle voci dei punti da 1 a 3 del successivo Allegato 3) “Criteri per la valutazione qualitativa del pomodoro conferito” e precisamente:
- Pesa a ponte e/o bilico, a norma CE con scala di lettura frazionata ai 20 kg. - Complesso strumentale per la determinazione della qualità e degli scarti, del tipo “Tomato
Sampler o sistemi equivalenti”, e rifrattometro elettronico, per la rilevazione del grado Brix del pomodoro, a lettura automatica con due decimali.
- Garantito l’accesso e la presenza costante degli operatori, rappresentanti le parti, che operano nell’ambito dei compiti loro attribuiti nel capitolo “controllo qualità” e secondo le procedure concordate.
Gli stabilimenti riconducibili alla tipologia 2.: devono essere dotati di adeguata e idonea attrezzatura per la realizzazione di un campione rappresentativo del carico (almeno 10 kg), sul quale determinare i dati reali delle voci dei punti da 1 a 3 del successivo Allegato 3) “Criteri per la
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valutazione qualitativa del pomodoro conferito” e precisamente: - Pesa a ponte e/o bilico, a norma CE con scala di lettura frazionata ai 20 kg. - Complesso strumentale per la determinazione della qualità e degli scarti, anche differente
dal tipo “Tomato Sampler” indicato per la tipologia precedente. Anche in tale caso, a questo deve essere abbinato il rifrattometro elettronico, per la rilevazione del grado Brix del pomodoro, a lettura automatica con due decimali.
- Garantito l’accesso e la presenza costante degli operatori, rappresentanti le parti, che operano nell’ambito dei compiti loro attribuiti nel capitolo controllo qualità e secondo le procedure concordate.
Gli stabilimenti riconducibili alla tipologia 3.: devono essere dotati di adeguata e idonea attrezzatura per la realizzazione di un campione rappresentativo del carico (almeno 10 kg), sul quale determinare i dati reali delle voci dei punti da 1 a 3 del successivo Allegato 3) “Criteri per la valutazione qualitativa del pomodoro conferito” e precisamente: - Pesa a ponte e/o bilico, a norma CE con scala di lettura frazionata ai 20 kg. - Rifrattometro elettronico, per la rilevazione del grado Brix del pomodoro, a lettura automatica
con due decimali. Possono essere esentati dal dotarsi del complesso strumentale per la determinazione della qualità e degli scarti del tipo “Tomato Sampler” o di tipo diverso, nonché della presenza costante e continua degli operatori rappresentanti le parti. Certificazione di consegna Ciascun carico in entrata nello stabilimento viene pesato determinando il peso netto, viene valutato qualitativamente (doc. di qualità) determinando la percentuale dei difetti maggiori, la percentuale dei difetti minori e del pomodoro spaccato ed il grado Brix e l’eventuale livello di colore. Tali informazioni, insieme con la data e l’ora di scarico, l’identificazione precisa del mezzo di trasporto, il numero d’identificazione del contratto, vanno riportate nel documento di qualità e/o nel certificato di consegna (modello predisposto dall’OI Distretto) che viene contestualmente compilato dal trasformatore. Il certificato di consegna viene firmato dal trasformatore o da un suo delegato e da un rappresentante dell’Organizzazione dei Produttori. Al certificato di consegna verrà allegato il ticket pesa. Organismi di controllo Viene istituito un Gruppo di verifica permanente, finanziato al 50% dalle OP e al 50% dalle Industrie di trasformazione, costituito da un rappresentante per le OP, un rappresentante per le industrie e da un rappresentante di un Organismo Terzo super partes, designato congiuntamente, con funzione di coordinatore. Nel caso se ne ravvisasse la necessità potrebbero essere costituiti più Gruppi di verifica per garantire una adeguata copertura territoriale. Il Gruppo di verifica permanente avrà il compito di valutare costantemente e in modo autonomo , l’andamento corretto e coerente dei controlli, sia con controlli dei certificati di consegna che con verifiche, senza necessità di preavviso, direttamente presso i centri di controllo. Al Gruppo di verifica permanente andranno indirizzate eventuali segnalazioni di incongruenze o irregolarità nella gestione dei centri di controllo. Il Gruppo di verifica permanente interverrà, su richiesta di una delle parti, per sanare eventuali contenziosi che sorgessero nei centri di controllo. Il Gruppo di verifica permanente a fine campagna, preparerà una relazione sull’andamento dei Controlli e potrà fornire eventuali suggerimenti per la gestione della Campagna successiva. Il Gruppo di verifica permanente riferirà eventuali problematiche riscontrate immediatamente al Comitato di coordinamento dell’Organismo Interprofessionale.
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CONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIA ---- RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 2013333 ALLEGATO N. 2
DIRETTIVE TECNICHE PER LA GESTIONE DELLA RACCOL TA, DEL TRASPORTO E DELLA CONSEGNA DEL POMODORO
Per le fasi di raccolta, trasporto e consegna, si concordano le seguenti direttive tecniche per la corretta gestione della campagna 2013: 1) l’industria di trasformazione deve definire e concordare con le O.P. i programmi di consegna
giornalieri sia per la quantità globale da conferire, sia per la ripartizione temporale durante la giornata. A tal proposito, su ogni contratto di trasformazione deve essere indicato il periodo di ritiro, le tonnellate da consegnare e la stima delle superfici investite. A fornire su richiesta dell’industria l’elenco nominativo dei soci conferenti entro il 20 giugno (numero d’iscrizione all’O.P. d’appartenenza, partita I.V.A., zona di coltivazione, ecc). In mancanza del calendario delle consegne, in caso di controversia sull’accettabilità o meno del carico, le parti potranno ricorrere al Gruppo di verifica permanente;
2) i produttori agricoli dovranno raccogliere il pomodoro esclusivamente nelle quantità e nei tempi concordati;
3) l’altezza del carico di pomodoro non deve superare 120 cm. e comunque il mezzo di trasporto non deve superare la portata massima di legge;
4) l’uso di attrezzature intermedie di ribaltamento deve essere limitato ai casi di assoluta necessità e deve essere concordato con l’industria. L’utilizzo non autorizzato può costituire fattore di non accettazione del carico.
5) i carichi di pomodoro pervenuti agli stabilimenti di trasformazione devono essere sottoposti al controllo qualità entro 4 (quattro) ore dall’orario di presentazione concordato. In caso di arrivo anticipato rispetto alla fascia, il termine delle quattro ore decorrerà dall’inizio della fascia prevista di arrivo. Nel caso di adozione concordata di sistemi di movimentazione interni con sosta dei mezzi sul piazzale indipendente dalle fasce orarie, il termine delle quattro ore può essere fissato con accordo tra le parti ad un termine diverso dal momento dell’arrivo in stabilimento del carico e comunque si stabilirà un termine orario entro il quale dovranno essere effettuati i campionamenti del programma giornaliero.
6) In caso d’interruzione dello scarico del pomodoro (per motivi non dipendenti o imputabili al produttore agricolo), che comportino una sosta superiore alle 4 ore, si dovrà procedere ad effettuare il campionamento e la valutazione del carico entro i termini sopra stabiliti per tutti i carichi di pomodoro giacenti o in arrivo e fino al ripristino della corretta programmazione.
Qualora il controllo qualità non avvenisse nelle modalità previste ai punti 5) e 6) la valutazione qualitativa dovrà essere eseguita senza considerare la percentuale di pomodoro spaccato e schiacciato. Le parti concordano sulla possibilità di consigliare agli agricoltori, nel caso di condizioni climatiche particolari, quali eccesso di temperatura, la sospensione della raccolta del pomodoro nelle ore più calde della giornata, per ridurre la possibilità di spaccature dei frutti.
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CONTRATTO QUACONTRATTO QUACONTRATTO QUACONTRATTO QUADRO AREA NORD ITALIA DRO AREA NORD ITALIA DRO AREA NORD ITALIA DRO AREA NORD ITALIA ---- RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 201RACCOLTO 2013333 ALLEGATO N. 3
CRITERI PER LA VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL POMODORO CONFERITO CON
RELATIVA DIFFERENZIAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DE I PARAMETRI QUALITATIVI I centri di controllo qualità paritetici, costituiti presso lo stabilimento di trasformazione, hanno il compito di prelevare e analizzare un campione rappresentativo per ogni carico di pomodoro fresco conferito, al fine di determinare: 1. Il grado Brix con metodo rifrattometrico, secondo quanto previsto dal Contratto Quadro (Sistema di
Controllo); 2. La percentuale dei difetti maggiori e dei difetti minori, come da successivi punti B, C; 3. Il peso lordo, il peso netto e il peso netto a pagamento (cioè al netto dei difetti maggiori).
Carico non conforme: Il carico di pomodoro che alla verifica del controllo qualità, supera i limiti percentuali massimi indicati ai successivi punti B e C deve essere ricampionato. Se l’esito del secondo campionamento conferma il superamento dei limiti previsti, il carico deve essere respinto e reso al produttore agricolo. Nel caso in cui il risultato del secondo campionamento sia entro i limiti, si procede ad un terzo e ultimo campionamento. Dopodiché si calcola la media dei tre risultati: se la media dei tra campioni risulta entro i limiti il carico è accettato, viceversa viene respinto. In tal caso, il documento con il dettaglio dei valori dei parametri qualitativi riscontrati, fungerà da “verbale di carico respinto” e dovrà essere allegato al documento di trasporto, con apposta la dicitura RESO PER MERCE NON CONFORME. I riferimenti del carico respinto verranno inviati al Gruppo di verifica permanente che potrà verificare in ogni momento le modalità e le prove dell’avvenuto ritorno al produttore e l’avvenuta distruzione del prodotto onde evitare che lo stesso sia inviato ad altra azienda di trasformazione che ha sottoscritto il presente capitolato. DIFFERENZIAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DEI P ARAMETRI QUALITATIVI: Dall’analisi del campione rappresentativo di cui al punto precedente, si rilevano i valori dei 3 (tre) parametri qualitativi (grado Brix, difetti maggiori, difetti minori), che determinano in ragione dei seguenti punti A,B,C l’indice prezzo finale (% di variazione del prezzo), calcolato sottraendo o sommando dall’indice prezzo della tabella grado Brix, le ulteriori variazioni relative ai difetti maggiori e minori così come di seguito specificate. A) GRADO BRIX Il grado Brix, rilevato con precisione centesimale e con le modalità indicate al punto 1, determina l’indice prezzo partendo da una base 100 in corrispondenza del valore pari a 5,05 e con un incremento/decremento dello 0,25% per ogni centesimo di scostamento con un valore minimo di 4,35 °Bx ed un valore massimo di 5,75 °Bx (± 17,5% max. del prezzo). I carichi con valori di grado Brix inferiore a 4,00 possono essere ritirati o respinti a discrezione delle aziende di trasformazione.
Alcuni esempi sono riportati nella tabella seguente:
Grado BRIX VALORI Indice prezzo
=/<4,35 82,50 4,50 86,25 4,75 92,50
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4,85 95,00 4,95 97,50 5,00 98,75 5,03 99,50 5,04 99,75 5,05 100,00 indice base 5,06 100,25 5,07 100,50 5,10 101,25 5,15 102,50 5,25 105,00 5,35 107,50 5,50 111,25
=/>5,75 117,50
B) DIFETTI MAGGIORI:
���� INERTI O CORPI ESTRANEI : principalmente terra, sassi, piccioli, foglie ed altri corpi estranei;
���� POMODORO VERDE: quello non maturo anche se perfettamente formato;
���� POMODORO MARCIO: quello stramaturo, virosato, con macchie necrotiche, marciume apicale e marciumi vari, la cui trasformazione determinerebbe un innalzamento delle muffe, misurato con il sistema Howard, nonché con presenza di attacchi di larve carpofaghe o malattie fungine su di una superficie di diametro maggiore di 3 cm e che si estende all'interno del frutto.
• CALCOLO DELLO SCARTO UTILE PER DETERMINARE IL PESO NETTO A PAGAMENTO: La percentuale dei difetti maggiori (arrotondata a 2 decimali), sarà dedotta dal peso netto del carico fino ad un massimo del 8,00 % con i seguenti limiti massimi per ciascun difetto:
Difetti maggiori Limite max. consentito %
POMODORO MARCIO
(di cui per marciume apicale)
5,00
(1,00)
POMODORO VERDE 3,50
INERTI O CORPI ESTRANEI 4,00
I carichi con una percentuale totale o per ciascun difetto superiore al massimo consentito saranno respinti
dalla azienda di trasformazione.
• TABELLA DIFETTI MAGGIORI PER DEFINIZIONE DELL’INDIC E PREZZO:
L’indice prezzo calcolato sul grado Brix sarà modificato in base alla percentuale dei difetti maggiori, così come di seguito specificato:
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a) Fascia di neutralità:
la percentuale dei difetti maggiori compresa tra 3,00% e 5,00% non comporta alcuna variazione nel calcolo dell’indice prezzo.
b) Fascia di premio:
la percentuale dei difetti maggiori compresa fra 2,99% e 0% comporta un aumento dell’indice prezzo in ragione di 0,01 per ogni centesimo percentuale inferiore al 3,00%, fino ad un massimo di 3 con difetti 0%.
c) Fascia di penalizzazione:
la percentuale dei difetti maggiori compresa fra 5,01% e 8,00% comporta una penalizzazione dell’indice prezzo in ragione di 0,01 per ogni centesimo percentuale superiore al 5,00%, fino ad un massimo di 3 con difetti 8,00%.
Alcuni esempi sono riportati nella tabella seguente:
% totale dei difetti
maggiori
Aumento o diminuzione dell’indice prezzo
0 + 3,00
0,50 + 2,50
1,26 + 1,74
2,00 + 1,00
2,55 + 0,45
2,99 + 0,01
3,00 – 5,00 0
5,01 -0,01
5,55 -0,55
6,00 -1,00
6,34 -1,34
7,53 -2,53
8,00 -3,00
C) DIFETTI MINORI e relativa variazione dell’indice prezzo:
Con tale voce s’intende valutare la difettosità secondaria delle bacche che, pur entrando nel ciclo di lavorazione, sono da considerarsi dequalificate.
Tali difetti verranno valutati così come da seguente casistica e conteggiati e indicati separatamente tra:
- Frutti spaccati e schiacciati
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���� Frutti schiacciati o spaccati in modo tale da presentare incisioni di lunghezza superiore a 2 cm, che incidono nel mesocarpo fino a penetrare nel tessuto placentare;
- Altri difetti
���� Frutti immaturi di colore rosso/chiaro, con tracce di verde;
���� Frutti con scottature da sole che presentino depigmentazioni di diametro superiore a 2,5 cm;
���� Frutti con lesioni cicatrizzate di origine meccanica, che interessano almeno il 10% della superficie della bacca e non presentano muffe.
L’indice prezzo fin qui determinato (punto A e punto B) sarà diminuito ulteriormente in base alla percentuale dei difetti minori di 0,4 per ogni punto percentuale fino ad un massimo di 4,80 punti con il 12%. Se occorre il risultato del calcolo finale sarà arrotondato alla seconda cifra decimale. Oltre il limite del 12% i carichi verranno respinti.
COLORE:
Per le Aziende di Trasformazione dotate di idoneo misuratore di colore è possibile in via volontaria introdurre una prima sperimentazione di pagamento differenziato sulla base del colore, con modalità da concordare con le OP, con differenziali di prezzo limitati e comunque senza scendere al di sotto del prezzo medio che verrà definito.
REGISTRO NON CONFORMITA'
MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITA’ OP APOL INDUSTRIALE S.C.A.
Data Emissione 01/01/13
Rev.00
MGQ
Al legato 5 A l legato 5 A l legato 5 A l legato 5
Numero progressivo non conformità: 1
DATA
AZIENDA
SETTORE
RIFERIMENTO
NON CONFORMITA’ RISCONTRATA
AZIONE CORRETTIVA
DATA ESITO:
Numero progressivo non conformità: 2
DATA
AZIENDA
SETTORE
RIFERIMENTO
NON CONFORMITA’ RISCONTRATA
AZIONE CORRETTIVA
DATA ESITO:
RIESAME DELLA DIREZIONE
MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITA’ OP APOL INDUSTRIALE S.C.A.
Data Emissione 01/01/13
Rev.00
MGQ
Al legato 6Al legato 6Al legato 6Al legato 6 RIESAME DELLA DIREZIONE
Luogo...................................Data................................ Rappresentante per la Direzione..................................................... Firma..................................................... Il presente documento rappresenta lo strumento di analisi del ''Manuale di gestione della qualità,,. La valutazione dei vari punti in esame è espressa secondo un modello a punteggio. Ad ogni affermazione il valutatore deve “barrare” un numero in una scala di valori da 1 a 5, dove il giudizio è crescente all'aumentare del punteggio:
1. molto insufficiente 2. scarso 3. sufficiente 4. più che sufficiente 5. ottimo
Esempio
1 2 3 4 5
x
Unitamente a questa scala dei valori deve essere espresso scritto un commento nelle note, ancor più articolato, quanto più è migliorabile il punto in esame.
1. Analisi delle non-conformità Le non-conformità sono state tutte registrate.
1 2 3 4 5
Note: Gli esiti dei trattamenti delle non-conformità sono stati positivi.
1 2 3 4 5
Note: In seguito alla non-conformità è stata codificata una procedura o sistema di controllo in modo che non si ripeta la non-conformità.
1 2 3 4 5
Note:
2. Analisi dei flussi di informazioni per ruolo aziend ale TECNICI La documentazione che i tecnici devono produrre all'ufficio prima dell'inizio della “campagna di produzione” è risultata completa e nei tempi prestabiliti.
1 2 3 4 5
Note: I dati a preventivo di produzione ( Ha, qli. ) hanno coinciso con gli obiettivi che OP APOL Industriale sca si era preposta
1 2 3 4 5
Note: La pianificazione dei trapianti è risultata corretta (rapporti con i vivai, consegne piante ai soci, rispetto dei piani colturali)
1 2 3 4 5
Note: Durante il periodo di raccolta ha funzionato correttamente il flusso di informazioni tra socio, tecnico, ufficio e azienda trasformatrice
1 2 3 4 5
Note:
La compilazione e consegna dei documenti a consuntivo da parte dei tecnici ( scheda aziendale, quantitativi prodotti), è risultata nei tempi e modalità indicate dall'Ufficio
1 2 3 4 5
Note: UFFICIO
La fase di programmazione del piano operativo 2013 è stata coordinata senza particolari problematiche tra le varie parti coinvolte (presidenza, direzione, poli)
1 2 3 4 5
Note: La raccolta dati per il piano operativo (fascicolo aziendale, contratti, DDT , fatture, etc...) ha seguito un iter “normale”
1 2 3 4 5
Note:
Durante la fase dei controlli alla OP da parte degli enti preposti (Regioni, Provincie...) non sono stati evidenziati errori gravi.
1 2 3 4 5
Note:
I settori di amministrazione e contabilità dell'ufficio OP APOL Industriale sca hanno svolto il proprio lavoro secondo gli obiettivi prefissati.
1 2 3 4 5
Note: CENTRI QUALITA' Il personale di OP APOL Industriale sca presente per il 2013 nelle due industrie (solana e tomato farm), ha svolto il proprio lavoro secondo i criteri fissati.
1 2 3 4 5
Note: La comunicazione tra i centri qualita' e il responsabile OP è stata secondo i tempi e metodi prestabiliti
1 2 3 4 5
Note:
3. ANALISI DEI DATI ECONOMICO-STATISTICI Dai dati statistici per prodotto (superficie e quantitativi prodotti), OP APOL Industriale è in un trend di crescita.
1 2 3 4 5
Note: Numero di soci e fatturato 2013 sono aumentati
1 2 3 4 5
Note: I dati di bilancio 2013 rivelano una situazione economica della OP in linea con gli obiettivi.
1 2 3 4 5
Note:
Conclusioni del riesame della direzione
Obiettivi di miglioramento Settore/Figura coinvolta
Rappresentante per la Direzione..................................................... Firma.....................................................