marche, piccoli borghi
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Piccoli borghi delle marcheTRANSCRIPT
REGIONE MARCHEGIUNTA REGIONALE
Assessorato al TurismoServizio Internazionalizzazione e Promozione
P.F. Promozione Turistica e Agroalimentare
60125 ANCONA – Via Gentile da Fabriano, 9Tel. +390718062462 – Fax +390718062507www.turismo.marche.itwww.le-marche.comwww.die-marche.comwww.italy-marche.infopromozione.turistica@regione.marche.itNumero Verde: 800 222 111
SOM
MAR
IO PROVINCIA DI PESARO-URBINOpagg. 8 - 34
PROVINCIA DI ANCONApagg. 38 - 47
PROVINCIA DI MACERATApagg. 50 - 77
PROVINCIA DI FERMOpagg. 80 - 102
PROVINCIA DI ASCOLI PICENOpagg. 106 - 116
Fiorenzuola di Focara, Pesaro.Pietro Paolo Agabiti, Madonna con Bambino e Santi (part.), Jesi, Pinacoteca Civica.
COORDINAMENTOServizio Internazionalizzazione e Promozione
P.F. Promozione Turistica e AgroalimentareSandro Abelardi
COLLABORAZIONILaura CapozuccaBianca Maria GiombettiStefano GregoriSVIM - Sviluppo Marche S.p.A.
FOTOArchivio Regione Marche
STAMPATecnostampa Ostra Vetere (AN)
DISTRIBUZIONE GRATUITA
© Edizione 2009
PICCOLI BORGHI
LE MARCHE, L’ITALIA IN UNA REGIONE
“Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italianopiù tipico, bisognerebbe indicare le Marche…L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato delmondo; le Marche dell’Italia.”
G. Piovene, Viaggio in Italia, 1957
180 km di costa, spiagge bellissime, 26 località chesi affacciano sul Mar Adriatico dove poter trascorrerevacanze tranquille, il porto marittimo di Ancona enove porti turistici. 500 piazze, più di 1000monumenti significativi, un centinaio di città d’arte,migliaia di chiese di cui 200 romaniche, 183santuari, 34 siti archeologici, 73 teatri storici. Lamaggiore densità, in Italia, di musei e pinacoteche:344 su 246 comuni. 315 biblioteche che custodisconooltre 4 milioni di libri. Numerose aree protette: 2parchi nazionali (M. Sibillini, Gran Sasso e M. dellaLaga), 4 parchi regionali (M. Conero, Sasso Simonee Simoncello, Monte San Bartolo, Gola della Rossa edi Frasassi), 5 riserve naturali (Abbadia di Fiastra,Gola del Furlo, Ripa Bianca, Montagna di Torricchioe Sentina), più di 100 aree floristiche, 15 forestedemaniali.
Polo Turistico
Spiaggia di sabbia
Spiaggia con ghiaia
Spiaggia mista (scoglio o ghiaia)
Spiaggia mista (sabbia o ghiaia)
Aree protette
COME ARRIVARE
AUTOSTRADA A14LINEE FERROVIARIE
Milano, Bologna, Ancona, Lecce,Roma, Falconara, AnconaAEROPORTO
Raffaello Sanzio, Ancona/Falconara M.Milano - Roma - PescaraPORTO DI ANCONA
Croazia, Grecia, Turchia, Cipro, Israele
LEGENDA
Intervento realizzato con il contributo del FondoEuropeo di Sviluppo Regionale - FESR e dello Statonell’ambito del Docup Ob. 2 Marche anni 2000-2006
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA
Alla scopertadei piccoli borghiLa catena appenninica da un lato, la costaadriatica dall’altro e, in mezzo, un mare didolci colline sulle cui sommità sono posizio-nati gli antichi borghi, ben protetti da solidecinte murarie: queste sono le Marche. E inquesto mare è un piacere naufragare allaricerca delle proprie radici, immersi nellapurezza del paesaggio e nell’armonia delleforme architettoniche. E se è vero che tutto il mondo conosce edapprezza la straordinaria bellezza delle cittàd’arte marchigiane, bisogna tuttavia ricono-scere che il cuore della regione si trova neitanti piccoli centri che punteggiano il terri-torio, spesso trascurati dal turista frettolosoe talvolta sconosciuti agli stessi marchigia-ni. In realtà le potenzialità culturali di questiantichi borghi sono di prim’ordine, e grandeè la loro forza evocativa, in grado di cattura-re l’ospite con un’accoglienza estremamentepiacevole e rilassante. Grazie a una magica alchimia il ritmo vorti-coso della vita quotidiana qui si distende, pertornare ad assecondare quello naturale, dellestagioni e dell’uomo. Si tratta di quell’antico ed equilibrato rap-
porto con il tempo che la sobrietà di vita el’intelligenza degli abitanti di queste terreha saputo difendere, conservare e traman-dare ai propri figli. Rispetto delle proprie tradizioni significaanche conservazione degli antichi mestieri edelle secolari tradizioni gastronomiche, fon-date sull’utilizzo di prodotti tipici del mondorurale.E per cogliere fino in fondo lo spirito deiluoghi, si consiglia di rallentare i tempi, pri-vilegiando i mezzi di trasporto naturalicome il cavallo, le biciclette o, visti i per-corsi suggeriti, le mountain bike, e … i pro-pri piedi.E allora buon viaggio, lungo questi itineraricostellati di torri, antichi palazzi, suggestivicastelli, silenziose pievi, pozzi, edicolesacre, eremi, alla scoperta di queste piccoleMarche, così belle e affascinanti.
“… L’emozione che può dare uno di questi luo-ghi poco visitati è forse più grande dell’incantoche può arrivarti da un luogo consacrato.È qui che possiamo trovare i rumori, gli odori,gli scorci di un passato annebbiato nella nostramemoria.Quasi sempre in questi borghi, spesso abbando-nati, incontriamo noi stessi.”
Tonino Guerra
PROVINCIA DI PESARO-URBINO
Municipio:
tel. 0733.362109
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.auditore.pu.it
Abitanti 1572Altitudine 373 s.l.m.Superficie 20,31 kmqDistanzada Pesaro 40 km da Urbino 20 km
sfondamento della “linea goti-ca” nel 1944, durante la ritira-ta delle truppe tedesche.
PER SAPERNE DI PIÙ
Ad Auditore era molto svilup-pata la lavorazione del bron-zo, in particolare per la produ-zione di cannoni e campane.Oggi il paese mantiene le ori-ginarie caratteristiche di cen-tro agricolo e artigianale, purospitando numerose attivitàindustriali e commerciali.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano gli ottimi formaggi.
DA PRATICARE
La località si presta a percorsinaturalistici a piedi e in moun-tain bike.
DA SCOPRIRE
Sulle pendici del Monte SanGiovanni si trovano i resti delCastello la Trappola circon-dati da una pineta e numerosegrotte naturali ancora in granparte inesplorate. Da non per-dere, nel territorio comunale,l’intatta Val Ventena, con ilborgo semiabbandonato diCastelnuovo e il piccolo fiumeVentena. Grazie alla posizioneisolata del luogo l’ecosistemadi flora e fauna si è mantenutointegro fino ai nostri giorni.
DA NON PERDERE
Sagra della fava e del formag-gio (maggio); Festa di Fer-ragosto (14 agosto); Festa di
Il sito dove sor ge Auditore fuanticamente abitato da unapopolazione di origine umbrae picena a cui si sovrapposeroi coloni romani. In diversezone del territorio comunalesono stati rinvenuti reperticeramici, anfore, lucerne,vetri, pavimentazioni e fram-menti di tegole. Nel Me-dioevo Auditore legò la suastoria alla città di Rimini.Questo antico bor go fortifica-to arroccato sulle pendici delMonte San Giovanni, giàfeudo dei Ridolfi nel XIIIsecolo assieme al Castello laTrappola, venne conquistatodai Malatesta e successiva-mente ripreso dai Monte-feltro. Un tempo il paese eracomposto da tre comunità:Auditore, San Giovanni eCastelnuovo, centri fortificatile cui originarie strutture di-fensive con mura, torrioni ebastioni, sono ancora visibili.
DA VISITARE
A testimonianza del suo nobi-le passato sono rimaste le pos-senti mura di cinta della primametà del secolo XV interrotteda due torrioni rotondi, e unaTorre Civica del 1450 a piantaottagonale, situata al centrodel paese; la Chiesa parroc-chiale conserva una tela raf fi-gurante la Pentecoste, operadi Marino Medici del 1772.Da vedere il Museo dellaLinea Gotica che ricorda icombattimenti avvenuti nellafrazione Casinina dopo lo
Provincia di Pesaro-Urbino
AUDITORE
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
AUDITORE
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S. Maria patrona di Casinina(8 settembre); Festa del Pa-trono San Nicola (settembre);I giorni del baccanale a Casi-nina con Sagra della salsic-cia e Festa di Bacco (prima eseconda domenica di otto-bre); Mercatino di Natale(dicembre).
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0721.97152
Comunità Montana:
tel. 0721.74291
www.comune.barchi.pu.it
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Provincia di Pesaro-Urbino
BARCHI
Risalgono al terzo millennioa.C. le origini del paese chevisse un periodo particolar-mente fiorente nell’epoca ro-mana, come testimoniano inumerosi reperti rinvenutinella zona (in particolare i re-sti di un tempio dedicato adApollo). Prima del XIII secolo l’abitatosi trovava alla base di due altecolline, lungo il corso di unaffluente del rio Maggio, e sichiamava Barte; fu all’iniziodella predicazione dei france-scani che la popolazione, sul-l’esempio di quei primi reli-giosi, decise di trasferirsi sullasommità del colle. Nel XV secolo il Castelloapparteneva ai Duchi diUrbino, in seguito passò alConte di Ancona e dal 1631alla Santa Sede, che ne presepossesso per mezzo del Car-dinale Giulio Della Rovere: fuin occasione di tale solennecircostanza che venne innal-zato l’arco trionfale all’in-gresso del paese. All’iniziodel XVII secolo risale l’ere-zione della Chiesa di Sant’U-baldo.
DA VISITARE
A ricordo delle antiche originidel bor go rimangono i restidella cinta muraria e delCastello. Notevoli sono ilPalazzo Della Rovere, il Pa-lazzo Enrici e la cinquecente-sca, cuspidata Torre Comu-nale. Da vedere la ChiesaParrocchiale e la Chiesa di
Sant’Antonio dove è conser-vata un’interessante Adora-zione dei Magi.
PER SAPERNE DI PIÙ
La zona è meta di gite di excombattenti per la presenza diuna struttura metallica dettaAltare della Pace e di unSacrario che conserva un tri-colore macchiato del sanguedei soldati italiani in guerra.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali spic-cano la rana (fritta, in umido oin porchetta), la cicerchia, lecrestaiate, i sacconi, i fagioli, itagliolini, il pancotto, l’ocaarrosto, il coniglio in potac-chio.
DA SCOPRIRE
Le colline dei dintorni offrononumerose possibilità di per-corsi di interesse naturalisticoe storico artistico. Il territoriocomunale è compreso nelTrekking dei Fuochi, un pitto-resco percorso ad anello lungopiù di 300 km, attraverso stra-dine di campagna, vecchiemulattiere, sentieri nei boschi,nell’entroterra della provinciadi Pesaro Urbino.
DA NON PERDERE
Il colle marathon, maratonada Barchi a Fano (primadomenica di maggio); Festadella Madonna del Soldatocon relativa processione e pic-chetto militare in onore deicaduti (maggio); Fiera di
Sant’Ubaldo (maggio); Sagradella Rana o Festa dellaPrimavera con gara podisticaCaccia alla Rana (fine di giu-gno); I sapori del Castello(prima domenica di agosto).
Abitanti 982Altitudine 319 s.l.m.Superficie 17,24 kmqDistanzada Pesaro 45 km da Urbino 37 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
BARCHI
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0722.721101
0722.721597
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.belforte.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
BELFORTE ALL’ISAURO
Lo storico borgo di Belforte sitrova nell’alta valle del Fo-glia, isolato su uno sperone diroccia tra il greto dei torrentiIsauro e Fossato. È un Castel-lo medievale le cui originirisalgono al secolo VIII quan-do, con il nome di CastrumBelfortis, appare tra i possedi-menti della Pieve di SanLorenzo in Foglia. In seguitoappartenne alla Massa Tra-baria fino a quando vennerecuperato allo Stato dellaChiesa da Papa GiovanniXXII. Nel 1353 ci furonoanche dei rappresentanti delComune tra i firmatari dellapace stilata tra il legato Pon-tificio Giovanni Visconti edalcuni comuni della Toscana. Nel 1356 tornò a far partedello Stato della Chiesa peropera dell’Albornoz e soltantodopo un breve periodo venneinglobato nel Ducato diUrbino. Nel 1440 passò aiMalatesta di Rimini, per poiessere assegnato a Guidan-tonio da Montefeltro. Fino al1862 si chiamò solo Belforte,un nome che deriva dallanobile famiglia tedesca Beau-fort il cui Castello, più volteristrutturato, sorge nella partepiù antica del paese. Il toponi-mo Isauro, dall’originarionome (Pisaurus) del fiumeFoglia, fu aggiunto in seguito.
DA VISITARE
Suggestivo è il bor go fortifi-cato, con le strette vie, gli sto-rici palazzi e l’antico Castello
dalla forma allungata risalenteai secoli XV -XVI, che benrappresenta un esempio diarchitettura fortificata sponta-nea perché privo di un’auten-tica progettazione. Da nonperdere la Chiesa di SanLorenzo con tele di scuolabaroccesca (tra cui un SanFrancesco che riceve le stim-mate) e un Crocifisso ritenutomiracoloso.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nei locali dell’antico Castello,oggi di proprietà comunale,sono in atto numerosi progettididattici.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnala l’ottimo miele. Nellazona si raccolgono tartufi efunghi.
DA SCOPRIRE
L’entroterra pesarese tra Mon-tefeltro e Massa Trabaria sipresta a numerose escursionidi carattere sia naturalisticoche storico artistico. Nel Giar-dino Pubblico sito di fiancoalla Chiesa parrocchiale diSan Lorenzo si trova unaFontana dell’artista FrancoAssetto. In frazione Torriolasono i ruderi di un bastionedel XIV secolo di epocaalbornoziana.
DA NON PERDERE
Fiera del Bestiame (20 lu-glio); Festa della collina (a-gosto); Festa del miele e Mo-
stra mercato del miele e deiprodotti d’autunno (secondadomenica di ottobre).
Abitanti 760Altitudine 344 s.l.m.Superficie 11,62 kmqDistanzada Pesaro 60 kmda Urbino 40 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
BELFORTE ALL’ISAURO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0722.816048
Ufficio turistico:
tel. 0722.800138
www.comune.borgo-pace.pu.it
comune.borgo-pace@
provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
BORGO PACE
Borgo Pace trae le sue originidal Castrum Abbatiae che fucostruito nel basso MedioEvo sulla sommità di un collea difesa dell’ Abbazia di La-moli. Poi divenne Castel Ba-via che fu distrutto in epocaimprecisata e venne riedifica-to in pianura. Il nuovo abitatoprese il nome attuale BurgoPacis, forse perché qui furonogettate le basi di quella paceche poi sarà conclusa sulfiume Reno, nei pressi di Bo-logna, tra Ottaviano, MarcoAntonio e Lepido nel 42 a. C.Il comune di Bor go Pace sisviluppò attorno al Castello efu soggetto al dominio deiMontefeltro. Pur reggendosicon statuti propri creati fin dal1412, il paese fu aggregato aMercatello sul Metauro etornò autonomo soltanto nel1827.
DA VISITARE
Nella frazione di Lamolisorge l’ Abbazia di San Mi-chele Arcangelo, costruzioneromanica in pietra, con trenavate, tetto a capriate e pre-sbiterio sopraelevato sullacripta. All’interno si trovanoun Crocifisso del XVI secoloe una tavola attribuita a Raf-faellino del Colle con unPadre Eterno tra due angeli.Nella Chiesa di Santa MariaNuova sita nel centro diBorgo Pace si possono ammi-rare una bella maiolica poli-croma delle fabbriche duran-tine raf figurante una Madon-
na con Bambino e una tavola(Madonna con Bambino) delXV secolo.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il paese è sito nel cuore dellaMassa Trabaria, area da cuiprovenivano i grossi tronchi(trabes) utilizzati nelle impo-nenti costruzioni romane. Atutela dell’ambiente è sortoun Centro di Educazione Am-bientale affiancato da un’ Au-la Verde che ha lo scopo dipromuovere la conoscenzadelle caratteristiche ambien-tali e naturalistiche locali (inparticolare dell’ambiente flu-viale), anche tramite acquaricon pesci e crostacei d’acquadolce.
DA GUSTARE
Ottimi i formaggi e i vini;nella zona si trovano numero-si funghi.
DA SCOPRIRE
Il paese si trova ai piedidell’Alpe della Luna, nelpunto dove il Meta e l’Auro siuniscono per dare vita al Me-tauro. È dunque un luogoideale per visite guidate e iti-nerari naturalistici alle sor-genti del fiume Metauro, inun circuito di tipo storico-cul-turale-naturalistico, dove èpossibile coniugare la presen-za di torri medievali con anti-chi mestieri (come i carbonaio i tagliatori di pietra), in unambiente naturale ricco diboschi, torrenti e pascoli.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna diSpogna (lunedì dell’Angelo);Sagra della panzanella eFesta di S. Maria Assunta aLamoli (15 agosto); Festa delbasilico a Parchiule (primadomenica di settembre); Mer-catino sotto l’albero (dicem-bre).
Abitanti 673Altitudine 449 s.l.m.Superficie 55,96 kmqDistanzada Pesaro 74 kmda Urbino 39 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI l
BORGO PACE
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PESARO
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ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
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Provincia di Pesaro-Urbino
CARPEGNA
Sita nel bacino del torrenteMutino, la cittadina è sededella Comunità Montana delMontefeltro. Il suo nomeforse deriva dalle foreste dicarpini che rivestono il monteCarpegna. Sin dall’alto Me-dioevo fu feudo dei ContiCarpegna e salvo una breveparentesi sotto Federico daMontefeltro, rimase proprietàdella famiglia sino al 1749.
DA VISITARE
Tra le opere d’arte principalivanno segnalati il severo mamagnifico Palazzo dei Prin-cipi di Carpegna edificato nel1675 su progetto dell’archi-tetto Giovan Antonio deRossi per il cardinale Ga-spare di Carpegna (ogni gio-vedì è possibile visitare lapreziosa biblioteca e la cap-pella di famiglia), la Chiesadi San Sisto con cripta roma-nica, la suggestiva Pieve diCarpegna (a 2 km di distan-za) con un’armoniosa logget-ta rinascimentale, la Chiesadi San Nicolò dove, nel no-vembre del 1970, le campanesuonarono misteriosamenteper lungo tempo.
PER SAPERNE DI PIÙ
È un territorio ricco di sor-genti, la più importante dellequali è quella detta del Cippocon proprietà diuretiche. Nelpaese è la sede del ParcoRegionale del Sasso Simone eSimoncello, ricco di boschi(ad esempio la faggeta di
Pianacquadio), punti panora-mici e ricordi del passato,come testimoniano i resti del-l’antica Abbazia benedettinae della misteriosa città fortez-za costruita dai Medici nel1560 sulla sommità delmonte.
DA GUSTARE
Non c’è che l’imbarazzodella scelta tra la pasta fattain casa, il famoso prosciuttodi Carpegna, il miele, i fun-ghi, i tartufi, i formaggi, laselvaggina e i tanti dolcicome i crostolini e il bustren-go.
DA PRATICARE
Numerosi sono i percorsisegnalati nel parco, percorri-bili sia a piedi, che a cavallo,o in mountain bike. Da prati-care la pesca alla trota nel tor-rente Mutino.
DA SCOPRIRE
A circa 1 km si trova il PassoCantoniera con prati, boschi,alberghi, ritrovi e sciovia.Sentieri ben segnalati rendo-no le escursioni nel ParcoRegionale del Sasso Simone eSimoncello un’esperienzaindimenticabile.
DA NON PERDERE
Il Befanone (6 gennaio);Baghnara, Festa di Carne-vale (febbraio); Festa delturismo verde (luglio); FieraGrossa (21 luglio); Rassegnadel cavallo da sella (agosto);
Mostra dell’artigianato (me-tà agosto); Fiere d’ottobre(ottobre); Festa di Santa Lu-cia (dicembre).
Abitanti 1657Altitudine 748 s.l.m.Superficie 28,31 kmqDistanzada Pesaro 65 km da Urbino 45 km
Municipio:
tel. 0722.727065
Uff/turistico: tel. 0722.77326
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.carpegna.pu.it
www.parcosimone.it
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
CARPEGNA
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0721.777113
Comunità Montana:
tel. 0721.777200
www.comune.fratte-rosa.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
FRATTE ROSA
Sorge nello spartiacque dellevallate del Cesano e del Me-tauro. Suggestivo è il panora-ma che si può gustare dallacima della collina su cui èarroccato. Alcuni fanno risali-re la nascita di Fratte Rosa, ilcui antico nome è CastrumFractarum, alla sconfitta su-bita da Asdrubale, fratello diAnnibale, nella battaglia delMetauro. È probabile però chel’origine sia dovuta ad alcunisuperstiti scampati alla distru-zione della vicina città roma-na di Suasa da parte diAtaulfo, generale di Alarico.Tra il IX e il XIII secolo visseil più importante momentopolitico della sua storia: fuinfatti capitale di un vero eproprio staterello, la Ravi-gnana, dipendente dai monaciClassensi di Ravenna. A que-sto periodo (1216) risale lafondazione del Convento diSanta Vittoria, sulla scia dellacoinvolgente predicazione diSan Francesco. Roccaforte diFano, fu nei secoli seguentioggetto d’interesse da partedei Montefeltro e poi deiDella Rovere, che invano ten-tarono di conquistarla. Inseguito appartenne allo Statodella Chiesa.
DA VISITARE
Merita una visita il Museodelle terrecotte con sede nelConvento di Santa Vittoria, alcui interno è un laboratorio diricerca e sperimentazione del-le terrecotte. Nel paese si pos-
sono visitare le Chiese di SanGiorgio e di Santa Maria inCastagneto; da vedere la SalaVittoria, la Fontana di Assettoe il Pozzo Malatestiano.
PER SAPERNE DI PIÙ
Secolare è la tradizione delleterrecotte, conosciute come i“cocci di Fratte Rosa”. Il ter-mine Rosa, dovuto probabil-mente al tipico colore dei mat-toni delle case, fu aggiuntosolo alla fine del XIX secolo.Secondo la definizione diPaolo Volponi Fratte Rosa è“un paese dolce e rotondo,leggero e maneggiabile comeun vaso, uno dei tanti cocciperfetti delle sue botteghe efornaci”.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no cibi vari cotti nella terra-cotta, tra cui la faraona al coc-cio, pietanze con farina difava, olive nella pigna, biscot-tini sciroppati.
DA PRATICARE
Lungo il percorso conosciutocome Trekking dei Fuochisono segnalati suggestivi sen-tieri di grande valore naturali-stico; una pista polivalente eun campo sportivo si trovanoa Torre San Marco.
DA SCOPRIRE
Sono presenti dei parchi pub-blici a Torre San Marco e aFratte Rosa denominati rispet-tivamente Parco della vita e
Sogno verde. Da visitare lavicina antica frazione di TorreSan Marco (con Chiesa delXVIII secolo); numerosi sonoi percorsi legati alla tradizionedella lavorazione della terra-cotta con visite alle botteghe eai laboratori artigianali.
DA NON PERDERE
Fiera di Torre S. Marco (ulti-ma domenica di maggio); DaFratte al Gibbo (luglio); Fie-ra di Fratte Rosa (seconda do-menica di luglio); Fiera delConvento a Santa Vittoria(prima domenica di agosto);“Oh, che bel Castello” (14-15agosto): le piazzette e i vicolisi animano con fiaccole, sten-dardi e musica d’altri tempi.Mentre gli artigiani della ter-racotta realizzano i loromanufatti, è possibile degu-stare ricette del passato.
Abitanti 1006Altitudine 419 s.l.m.Superficie 15,6 kmqDistanzada Pesaro 50 km da Urbino 30 km
FRATTE ROSA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0722.71131
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.frontino.pu.it
www.parcosimone.it
Provincia di Pesaro-Urbino
FRONTINO
Le origini del bor go sonoaltomedievali, anche se la sto-ria del territorio, così comequella di molti altri paesi delMontefeltro, risale alla prei-storia. Con la vittoria diSentino (295 a.C.) i Romanipresero possesso della zona,come testimoniano i moltireperti archeologici rinvenuti.Nel XII secolo furono edifica-ti i castelli di San Sisto e diFrontino, località appartenen-ti alla Massa Trabaria, regio-ne strettamente dipendentedalla Chiesa a causa dell’in-vio del legname a Roma. La vicinanza con i potenti si-gnori Malatesta, Montefeltroe Carpegna, proprietari dellecontee limitrofe, causò moltitentativi di conquista ad operadi celebri condottieri comeUguccione della Faggiola chemise a ferro e fuoco la città.Fu in seguito proprietà diFederico da Montefeltro equindi passò a Ottavianodegli Ubaldini.
DA VISITARE
Nella Chiesa dei Santi Pietroe Paolo è custodita una tela discuola baroccesca; merita unavisita il Museo Franco As-setto che conserva le operedonate al Comune dall’artistatorinese. Nei pressi sorge il suggestivoConvento francescano diMontefiorentino, realizzato apiù riprese a partire dal XIIIsecolo: al suo interno si trovala Cappella dei Conti Oliva
(1484), un armonioso am-biente rinascimentale a piantaquadrata con un preziosopavimento a piastrelle maioli-cate, alle cui pareti si possonoammirare i sarcofagi di Gian-francesco Oliva e di sua mo-glie Marsibilia Trinci; degnidi nota la bella pala d’altarecon Madonna con Bambino eSanti di Giovanni Santi, padredi Raf faello, e una coppia diinginocchiatoi finemente inta-gliati. Da vedere nei dintorni, cir-condato da querce secolari, ilMonastero di San Girolamofondato nel 1503 e antica sededei monaci Girolamini, che èstato recentemente restaurato.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nell’antico borgo, ancora cir-condato da torri e da una robu-sta cinta muraria, si trova ilpossente Palazzo Malatesta,dalle cui cantine partono lun-ghe gallerie che consentivanodi raggiungere un mulino(oggi restaurato), fondamen-tale per garantire il riforni-mento di farina in caso diassedio.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no i funghi, i tartufi bianchi eneri, i formaggi, i fagioli, leerbe di campo, le carni tipichedi bovini e ovini allevati allostato naturale, i frutti di bosco(in particolare le more con cuisi realizza un’ottima marmel-lata).
DA PRATICARE
La cittadina è dotata di unvalido centro sportivo costi-tuito da un campo di calcio,campi da tennis, da pallavoloe da pallacanestro, una pistadi pattinaggio, un palazzettodello sport. Un teatro all’a-perto è utilizzato per feste emanifestazioni.
DA SCOPRIRE
Il Comune fa parte del ParcoRegionale del Sasso Simone eSimoncello e rappresenta unottimo punto di partenza perescursioni a piedi, in moun-tain bike o a cavallo.
DA NON PERDERE
Il trionfo del tartufo nero(prima domenica di agosto);Sagra del fagiolo (prima do-menica di settembre); PremioLetterario Nazionale Fron-tino di Montefeltro (secondadomenica di ottobre).
Abitanti 316Altitudine 519 s.l.m.Superficie 10,79 kmqDistanzada Pesaro 60 km da Urbino 41 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
FRONTINO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0721.786107
Comunità Montana:
tel. 0721.735701
www.comune.frontone.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
FRONTONE
A causa dell’ottima posizionestrategica, il territorio di Fron-tone fu abitato fin dai tempipiù remoti, come testimonia-no i numerosi reperti archeo-logici rinvenuti nell’area.Dapprima sottoposto al domi-nio dei Conti Gabrielli diGubbio, passò dal 1420 aiConti di Montefeltro che dife-sero il Castello da un podero-so attacco dei Malatesta nel1445. In seguito a questo epi-sodio Federico da Montefeltrodiede incarico al grande archi-tetto senese Francesco diGiorgio Martini di potenziarele strutture difensive dellaRocca. Successivamente ilCastello venne dato in feudocol titolo di Contea al nobilemodenese Gianmaria DellaPorta che lo ampliò creandodelle zone riservate ad abita-zione. La famiglia dei DellaPorta mantenne la proprietàdell’edificio sino al 1965. Nel1985 il Castello venne acqui-stato dall’AmministrazioneComunale.
DA VISITARE
Tutta la frazione di Castelloha conservato intatto il fasci-no del tempo passato. Da visi-tare l’imponente e suggestivoCastello dei Della Porta, re-centemente restaurato e neicui locali è ospitata una Colle-zione Civica d’Arte, la ChiesaBaronale, la Torre Civica, laChiesa parrocchiale di SantaMaria Assunta, la Chiesa del-la Madonna dell’Acquanera
in cui è custodita una bellascultura raffigurante una Ma-donna con Bambino del 1518,opera di Antonio Durante.
PER SAPERNE DI PIÙ
L’economia del paese è deditasoprattutto ai settori dell’agri-coltura e dell’allevamentoovino, ma non mancano lelavorazioni artigianali tra cuiquelle su vetro e ferro.
DA GUSTARE
Tra le specialità si segnalanoil coniglio in porchetta, l’otti-mo agnello, la crescia conprosciutto, le tagliatelle, i cap-pelletti, la pasta al forno.
DA PRATICARE
Sono presenti una piscinaall’aperto e un campo da ten-nis.
DA SCOPRIRE
Numerosi sono i sentieri mon-tani sulle pendici dei vicinimonti Acuto e Catria, moltidei quali inseriti tra quelli pro-posti dal Trekking dei Fuochi.Il clima salubre, le freschevallate, le verdi colline si pre-stano a percorsi a piedi, acavallo e in mountain bike.
DA NON PERDERE
Motoconcentrazione naziona-le del Catria (fine gennaio);Fiera di mezz’agosto (14 ago-sto); Sagra del Coniglio inporchetta (domenica dopoFerragosto); Festa della Ma-donna dell’Acquanera (8 set-
tembre); Mostra Mercato delFungo e Prodotti Tipici (finesettembre); Frontone vive ilPresepe (periodo natalizio).
Abitanti 1365Altitudine 450 s.l.m.Superficie 36,01 kmqDistanzada Pesaro 73 km da Urbino 45 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
FRONTONE
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0721.720127-8
Comunità Montana:
tel. 0721.740222
www.comune.isola-del-piano.ps.it
comune.isola-piano@
provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
ISOLA DEL PIANO
La prima notizia relativa aquesto insediamento risale al1140 e riguarda una donazio-ne del Duca Guarnieri alVescovo di Fossombrone. Do-vette avere una notevole im-portanza come centro abitato,come si deduce dall’atto diconfederazione del 1207 traFano e Rimini, in cui vienericordato con il nome diInsula Planensium. Castelloghibellino, fu incendiato nel1284 dai riminesi chiamati insoccorso dagli avversari guel-fi (l’episodio è ricordato in uncapitello gotico conservatonel Teatro Comunale). Fino al1574 fu sotto la giurisdizionedi Urbino e in seguito vennedato in feudo dal Duca Guido-baldo II ai Conti Castiglioni diMantova, famiglia che diede inatali al celebre Baldassarre,l’autore de Il Cortigiano.
DA VISITARE
L’antico Palazzo dei Casti-glioni sorge nel centro delpaese sulle rovine dell’anticoCastello dell’Isola e conservail portale del XVI secolo.Nella Chiesa dei Girolamini sipossono ammirare tre prege-voli tele. Interessante è l’exChiesa dell’Annunziata, conportale rinascimentale, recen-temente restaurata ed utilizza-ta come auditorium, con af-freschi dei secoli XV e XVI,tra cui una Madonna conBambino attribuita a GiovanniSanti, il padre di Raffaello. Danon perdere il Museo “Sulle
tracce dei nostri padri”, utilestrumento per ripercorrere lastoria della società e della tra-dizione contadina, allestitopresso i suggestivi locali del-l’ex Monastero di Montebello,già sede dei monaci Giro-lamini, immerso nella vegeta-zione dei Monti delle Cesane.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il territorio comunale è statotra i primi in Italia a convertir-si all’agricoltura biologica(già dagli anni ’70), tanto dadiventare attualmente unaforte realtà nazionale con laproduzione di un Marchio di-stribuito in tutta Europa.Continuano inoltre ad esserepresenti nella zona le antichetradizioni artigianali locali, inparticolare le lavorazioni dellapietra calcarea e dell’arenaria,la produzione della calce, l’e-strazione e la lavorazionedella pietra da gesso.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici in partico-lare si segnalano i cereali, gliortaggi freschi, le ottime con-serve.
DA SCOPRIRE
Il paese è sito in un pianoro aipiedi dei boscosi e pittoreschiMonti delle Cesane, lungo lavalletta del rio Puto, un af-fluente del Metauro, a pochichilometri dall’antica Via Fla-minia. La zona si presta a nu-merosi percorsi storico-natu-ralistici, molti dei quali segna-
lati nel Trekking dei Fuochi.
DA NON PERDERE
Trecce e intrecci (luglio).
Abitanti 673Altitudine 210 s.l.m.Superficie 23,05 kmqDistanzada Pesaro 32 km da Urbino 20 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
ISOLA DEL PIANO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0722.700016
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.lunano.pu.it
Abitanti 1435Altitudine 297 s.l.m.Superficie 14,62 kmqDistanzada Pesaro 55 km da Urbino 33 km
Provincia di Pesaro-Urbino
LUNANO
Sito in uno dei punti piùridenti della vallata del fiumeFoglia, il borgo si sviluppò inalto su un colle, intorno alduecentesco Castello degliUbaldini, poi possesso diPrudenzio Malatesta. Passatosotto la giurisdizione deiBrancaleoni, fu assoggettatoda Guidantonio da Montefel-tro nel 1424.
DA VISITARE
A testimonianza delle sue an-tiche origini rimangono i ru-deri del Castello (in partico-lare di una torre) ricopertidall’edera e dalla fitta vegeta-zione e raggiungibili attraver-so un’agevole strada che dalcentro del paese risale la col-lina retrostante. Nei pressi sipuò percorrere un “sentieronatura”, che conduce al Con-vento di Monte Illuminato,luogo francescano situato suuna collina a 451 metri dialtezza, nel cui interno sonoconservati affreschi dei seco-li XV e XVI. Nel borgo sorgela Chiesa Parrocchiale neo-classica con uno snello cam-panile cuspidato e un elegan-te interno.
PER SAPERNE DI PIÙ
Secondo un’antica tradizioneil Convento di Monte Illu-minato fu visitato da SanFrancesco nel 1213 (in questaoccasione il Santo restituì lavista a un giovane cieco) econsacrato da sette Vescovinel 1222.
DA GUSTARE
Tra i tanti prodotti locali spic-cano i secondi piatti “allecastagne” e il castagnaccio,un dolce a base di farina dicastagne.
DA PRATICARE
Il borgo sorge nell’alta valledel Foglia, in un contestonaturale di grande bellezza,adatto per percorsi a piedi ein mountain-bike.
DA SCOPRIRE
Numerosi sono i percorsi sto-rico-naturalistici segnalatinella zona.
DA NON PERDERE
Festa dei Santi Cosma eDamiano (26 settembre);Festa di San Francesco (4ottobre); Festa della Casta-gna (terza domenica di otto-bre).DOVE ALLOGGIARE
ALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
LUNANO
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PESARO
ANCONA
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URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0722.89114
Comunità Montana:
tel. 0722.315378
www.comune.
mercatellosulmetauro.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
MERCATELLO SUL METAURO
Il territorio, chiamato “nobileterra” per la sua antichità, èricco di monumenti e di storiaed è caratterizzato da unanatura verdeggiante con bo-schi e amene colline. Qui so-stò San Francesco in viaggioverso la Romagna e nella zonasoggiornarono numerosi pitto-ri le cui produzioni sono oggivisibili nell’importante Pina-coteca allestita nella goticaChiesa di San Francesco. An-ticamente detta Pieve d’Ico(forse dall’icona della Ma-donna delle Grazie che si con-serva nella Collegiata), fu for-tificata nel 1235 e deve il suonome ai fiorenti mercati. Ori-ginariamente racchiusa entrole antichissime mura che lacingono in un grande ovale, lacittadina si è poi ulteriormen-te sviluppata.
DA VISITARE
Nella Pieve Collegiata dedi-cata a S. Pietro apostolo èconservata una icona ieraticae bizantineggiante dell’XI se-colo, oltre a numerosi arredi eoggetti sacri esposti nelle saledel Museo. La monumentaleChiesa di San Francesco,risalente al XIII secolo, rac-chiude un importante MuseoPinacoteca al cui interno sipossono ammirare prezioseantiche tavole, tra cui un polit-tico trecentesco di GiovanniBaronzio e un imponente Cro-cifisso di Giovanni da Rimini.Da vedere anche il seicente-sco Palazzaccio la cui caratte-
ristica forma simile ad unanave si staglia alta sul torrenteS. Antonio, il suggestivo Mu-lino della Pieve, il cinquecen-tesco Palazzo Donati, lo stori-co Palazzo Stefani con il quat-trocentesco portale e gli af fa-scinanti ambienti del nobilePalazzo Ducale commissio-nato da Federico da Monte-feltro a Francesco di Gior gioMartini. Meritano una visita leChiese di S. Chiara, di S. Cro-ce, di S. Maria del Metauro eil ponte romanico a tre arcatesul Metauro.
PER SAPERNE DI PIÙ
Sita in una vallata dell’AltoMetauro, la cittadina ha sapu-to mantenere intatto il propriopatrimonio storico-artistico enaturalistico, tanto da meritar-si l’ambito riconoscimentodella Bandiera arancione,marchio di qualità turisticoambientale per l’entroterra,assegnato dal T.C.I. Il paese èluogo di nascita di SantaVeronica Giuliani, clarissacappuccina, di cui si conservala Casa Natale e a cui è dedi-cato un Museo nel Monasterodelle Monache Cappuccine.
DA GUSTARE
Molti sono i prodotti tipici:tartufi, prosciutto aromatizza-to del Montefeltro, salame conil lardello, la tortella, i fegatel-li, la golfetta. Non mancanopaste fresche e prodotti di pa-netteria, biscotteria, pasticce-ria, così come bevande anal-
coliche, distillati e liquori tracui il Vin Santo di Pieved’Ico.
DA SCOPRIRE
Nelle immediate vicinanze sitrova l’ Aula Verde di Casteldella Pieve, antico e suggesti-vo centro medievale dove, se-condo la tradizione, fu decisol’esilio di Dante, raggiungibi-le attraverso un pittoresco per-corso verde.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio (gen-naio); Rally di San Marino(maggio); Corpus Domini(giugno); Fiera di Santa Ve-ronica (prima domenica diluglio); Palio del Somaro conSagra della tagliatella consughi e ragù di somaro (lu-glio); Giochi in piazza - gior-nata Ludobus (agosto); Festadi San Lorenzo e Feste d’ago-sto (agosto); Cantabimbo(agosto); Rappresentazioninatalizie (dicembre).
Abitanti 1487Altitudine 429 s.l.m.Superficie 68,5 kmqDistanzada Pesaro 71 km da Urbino 35 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MERCATELLOSUL METAURO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0541.970145
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.
mercatinoconca.pu.it
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Provincia di Pesaro-Urbino
MERCATINO CONCA
Mercatino Conca appartennein epoca medievale alla fami-glia dei Malatesta. L ’anticoCastello, conosciuto fin dal1272 con il nome di Pian diCastello, andò distrutto nel1462 per opera di Federicoda Montefeltro, che con lesue truppe lo sottomise. Il dominio dei Montefeltro esuccessivamente dei DellaRovere durò per due secoli,ma anche in seguito il territo-rio seguì le vicende storichedel Ducato di Urbino. Grazie alla sua felice collo-cazione geografica, sul pianoeconomico il paese potè con-tare su una fitta rete di com-merci, scambi e mercati,come lo stesso nome lasciaintendere.
DA VISITARE
Mercatino Conca, situato lun-go la media valle del fiumeConca alla confluenza con ilrio Tassona, è un centro diraccordo e di scambio del-l’intera vallata, come testi-monia l’importante ponte asei archi. Le case del paesesono addossate tra loro sullariva sinistra del fiume, il cuigreto ha una conformazionelarga e brecciosa.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nella zona è molto praticatala caccia al cinghiale.Le grandi fiere del VenerdìSanto e di Sant’Ubaldo e iltradizionale mercato che sisvolge ogni venerdì mattina,
rinnovano la secolare tradi-zione mercantile del comune.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si ricor-dano i fusilli alla ricotta, ilcinghiale alla Montefeltro, ipiccioni imbottiti alle casta-gne, il castrato alla montana-ra, le cappelle di funghiripiene, i formaggi, gli af fet-tati, il Belmoro (dolce tipi-co).
DA SCOPRIRE
Un sentiero natura collegacon aree di sosta la valle delConca a quella del fiume Fo-glia.
DA NON PERDERE
Fiera del Venerdì Santo; Fie-ra di Sant’Ubaldo (16 mag-gio); Festa dell’ospitalità eSagra del raviolo (domenicasuccessiva a Ferragosto).
Abitanti 1112Altitudine 275 s.l.m.Superficie 14,48 kmqDistanzada Pesaro 45 km da Urbino 35 km
MERCATINO CONCA
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0541.978522
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.
montecerignone.pu.it
comune.montecerignone
@provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
MONTE CERIGNONE
Presso le rive del fiumeConca, allungato su un solidocostone tufaceo alle falde delMonte Faggiola, si trova ilComune di Monte Cerignone,comprendente una parte altadenominata Castello e unazona che si estende in basso, ilcosiddetto Borgo. Possessodella famiglia Carpegna giànel 962, passò sotto il dominiodei Montefeltro e poi deiMalatesta. Quando nella se-conda metà del XV secoloritornò ai Montefeltro, avven-ne il consolidamento e l’am-pliamento della Rocca, erettadai primi Conti di Montefeltronel XII secolo, ad opera diFrancesco di Gior gio Martiniper volere del Duca Federico.Attualmente la struttura ospitail Municipio.
DA VISITARE
La cittadina mantiene intattol’originario impianto urbani-stico quattrocentesco ed èricca di monumenti e opered’arte. Da vedere, oltre al Ca-stello, il rinascimentale Pa-lazzo Begni che pare una pro-secuzione delle mura perime-trali della stessa Rocca e laChiesa di Santa Caterina,eretta nel XVII secolo pervolere dei Cavalieri dell’Or-dine di Malta. Da non perderela Chiesa di Santa Maria delSoccorso che conserva un’in-teressante Madonna in trono edue tele attribuite a Barto-lomeo Vivarini. La Chiesa di S. Biagio, protet-
tore del paese, risale al secoloXVII: al suo interno si posso-no ammirare un Ecce Homodel Vivarini e una preziosaCroce del XII secolo che latradizione vuole portata daicrociati di ritorno dalla TerraSanta (da questo evento deri-va l’antichissima Fiera di S.Croce). Nel Borgo una logget-ta quattrocentesca indica laCasa dei Maffei, da cuidiscende Papa Clemente XIV.Il Conventino, in localitàFonte Buona, risale alla finedel Quattrocento, quando ilfrate Domenico Spadaforainnalzò un piccolissimo con-vento dove si ritirò con i con-fratelli. Attualmente le spogliedel Beato Domenico si trova-no intatte nel Santuario di S.Maria in Recluso, costruitosulle rovine di un tempiodedicato a Giunone, e risalen-te al XVI secolo.
DA GUSTARE
Numerosi i prodotti tipicilocali, tra cui il bustrengo.
DA PRATICARE
È possibile ef fettuare passeg-giate, escursioni a cavallo e inmountain bike.
DA SCOPRIRE
Non lontano dal Bor go sitrova il Monte della Faggiolasulla cui sommità sono i rude-ri di un vecchio fortilizioappartenuto, secondo la tradi-zione, al condottiero ghibelli-no Uguccione della Faggiola.
DA NON PERDERE
Fiera di Santa Croce (primadomenica di maggio); Uccel-lare, cacciare, cavalcare,giuocare e mercatare in MonsCerignonis, rievocazione sto-rica nelle vie del centro (lu-glio); Sagra del Bustreng(agosto); Festa del Beato Do-menico Spadafora (secondadomenica di settembre).
Abitanti 667Altitudine 563 s.l.m.Superficie 16,04 kmqDistanzada Pesaro 56 km da Urbino 38 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE CERIGNONE
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0541.970125
0541.970020
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.
montegrimanoterme.pu.it
comune.montegrimanoterme
@provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
MONTE GRIMANO TERME
Alla fine del primo millennioMonte Grimano era un castel-lo del Montefeltro che, dal-l’alto di un colle dominava lamedia valle del Conca, dato infeudo nel 962 dall’imperatoreOttone I a Ulderico di Carpe-gna; il suo nome Mons Ger-manus indicava che era “ger-mano”, cioè fratello, di unaltro castello, quello di MonteTassi, oggi frazione. Conqui-stato dall’Albornoz per contodella Chiesa, fu centro impor-tante, conteso tra i Mon-tefeltro e i Malatesta, passan-do definitivamente ai Monte-feltro nel 1460. Nel 1631,insieme a tutto il Ducato diUrbino, venne devoluto alloStato Pontificio. Dell’origi-naria struttura rimane il pitto-resco centro storico, tutto stra-dicciole e vecchi palazzi,ancora circondato da un trattodi mura medievali con restidella Rocca.
DA VISITARE
Da vedere la Torre Civica delXV secolo (è tutto ciò cheresta del palazzo fortificatofatto costruire dai Montefeltronel secolo XIV) che si staglianel centro del paese in unapiazza, isolata dal resto dellecase.Interessanti la Chiesa parroc-chiale di Santa Maria checonserva una Madonna delleGrazie di scuola del Barocci ela Chiesa di San Silvestro condipinti dei secoli XVII eXVIII.
PER SAPERNE DI PIÙ
Monte Grimano è da semprecaratterizzata dalle numerosee storiche sor genti di acqueminerali. Il clima invidiabile,il verde, la presenza di acquecurative e i cibi locali genuini,la rendono una località turisti-ca apprezzata da chi ama lavita semplice e sana.
DA GUSTARE
La zona of fre una cucinagenuina arricchita da prodottitipici quali i formaggi, i salu-mi, la carne locale. Tra i tanti piatti tipici si segna-lano i ravioli con l’ortica, ilpetto di pollo tartufato, lospezzatino di vitello alle ver-dure, le tagliatelline ai pru-gnoli, le mazze da tamburofritte, i crostini al pecorino eal tartufo nero.
DA PRATICARE
A Monte Grimano, nella quie-te di un parco ombroso, si tro-vano le modernissime e benattrezzate (con piscine, pale-stre, saune, centri estetici…)Terme di Montegrimano cheutilizzano le sorgenti mineralidella zona, già note per le ot-time proprietà curative inepoca romana. Le acque sono alcaline, salso-bromoiodiche e sulfuree econsentono di curare affezionirespiratorie, malattie dell’ap-parato digerente, del fegato edelle vie urinarie, dermatosi,sordità, stati infiammatori.
DA SCOPRIRE
Il territorio è caratterizzato daun ambiente vario che va daquello fluviale a quello del-l’alta collina con boschi, siepie giardini. Sono presenti nu-merosi percorsi e sentieri turi-stici predisposti in collabora-zione con la Comunità Mon-tana ed è inoltre possibile ef-fettuare escursioni nelle città enei paesi vicini ricchi di storiae di cultura; interessante è ilmoderno osservatorio astro-nomico.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna di So-ripe (ultima domenica di mag-gio); Sagra del Fungo Spi-gnolo (primo sabato e do-menica di giugno); Fiera eSagra del Tartufo Nero (lu-glio); Ferragosto a MonteGrimano (Ferragosto); Pasta-sciutta dei buongustai (primadomenica di settembre).
Abitanti 1244Altitudine 536 s.l.m.Superficie 25 kmqDistanzada Pesaro 43 km da Urbino 35 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE GRIMANO TERME
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0721.910189
0721.910586
www.comune.monteciccardo.pu.it
comune.monteciccardo
@provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
MONTECICCARDO
Le prime notizie relative alCastello di Monteciccardorisalgono al 1283 e menziona-no un Castrum Monti Sicari.La storia del territorio comu-nale si riferisce a tre diverserealtà; nella seconda metà delXVIII secolo, infatti, si er ge-vano tre castelli: il Castello diMonteciccardo, il Castello diMontegaudio e quello diMonte S. Maria, ciascuno conla propria autonomia ammini-strativa. Con la sconfitta delletruppe napoleoniche, i tre ca-stelli furono aggregati eMonteciccardo diventò il Co-mune principale. Il paese haavuto ingenti danni causatidall’ultima guerra: il 90%delle case è stato distrutto dalpassaggio del fronte e dalleoperazioni militari legate allaLinea Gotica.
DA VISITARE
Tra i monumenti significativisi segnalano la Chiesa di S.Sebastiano, di antichissimaorigine ma ristrutturata nelSettecento, con una preziosatela cinquecentesca di Bar-tolomeo Gentile da Urbino, lemura castellane in parte re-staurate, il Conventino deiServi di Maria sede del Museod’Arte Moderna Borderline,luogo di mostre, sede dellaFilarmonica Marchigiana edella direzione Artistica del-l’Accademia di Montegridolfoe del Centro Musicale AstorPiazzolla. Annessa al Con-ventino è la Chiesa di Santa
Maria delle Grazie. Degne dinota anche la Torre pressoMontegaudio e la Chiesa diSan Michele Arcangelo, anti-ca pieve con un singolarecampanile a vela, stucchi delSeicento e quadri dal XV alXVII secolo, oltre ad arredi evesti sacre. Del Castello di Santa Mariarestano le mura castellane e lecase del bor go; da vedere laChiesa di S. Agata, la Chie-setta di San Giacomo e laChiesa di Villa Ugolini con-tornata da un parco di pini eallori. Interessante la Chiesa di VillaBerti, piccolo ma armoniosoedificio rurale. Tutti i monu-menti possono essere visitatianche con guide telefonandoal Comune.
PER SAPERNE DI PIÙ
Tra i prodotti dell’artigianatolocale sono interessanti quellitratti dalla lavorazione delferro battuto, gli intagli in le-gno, l’arredamento in arte po-vera, i complementi per l’ar-redamento in cuoio, le bam-bole di porcellana dipinte amano, i mobili dipinti, le pit-ture a fresco, gli af freschiriportati su tela o su tavola, labigiotteria in ar gento smalta-to.
DA GUSTARE
Ottimi i prodotti tipici localitra cui il formaggio, il mielebiologico, la pappa reale, l’o-lio, le piante officinali.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dacalcio, una piscina intercomu-nale, una pista polivalente.
DA SCOPRIRE
Degna di nota è Villa Monticontornata dal suo parco.Notevole è il bosco storico diproprietà della famiglia Per-ticari nella cui villa furonoospitati Rossini e importantiesponenti della letteratura ita-liana; qui, durante la stagioneestiva, si svolgono numerosemanifestazioni culturali. Sonopresenti numerosi percorsistorico naturalistici nelleverdi colline dell’entroterrapesarese.
DA NON PERDERE
Antica fiera del Conventino(lunedì di Pasqua); Festa delTurista “Anima dei Popoli”rassegna internazionale di ar-te, cultura e folklore dal mon-do (agosto); Festival del ‘700Musica e Teatro (fine luglio-primi di agosto); Festa diMonte S. Maria aspettandoFerragosto, con spettacoli ecena all’aperto (agosto).
Abitanti 1646Altitudine 470 s.l.m.Superficie 25,86 kmqDistanzada Pesaro 18 km da Urbino 35 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTECICCARDO
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PESARO
ANCONA
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URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0722.78106
Ufficio turistico:
tel. 0722.78130
www.comune.montecopiolo.pu.it
comune.montecopiolo@
provincia.ps.it
www.parcosimone.it
Provincia di Pesaro-Urbino
MONTECOPIOLO
Montecopiolo è il cuore delMontefeltro, la culla delDucato di Urbino. Proprio dalCastello del Montecopiolo,arroccato da più di mille annisu una rupe di 1000 metri,quasi ovunque strapiombanti,presero le mosse i Monte-feltro, signori di Urbino. Daqui Antonio Carpegna diMontecopiolo (padre di quelMontefeltrano I consideratoil capostipite del casato fel-trio), insignito del titolo diConte del Montefeltro dal-l’imperatore Federico Barba-rossa, diede vita ad una delledinastie più potenti delMedioevo e del Rinasci-mento italiano. La Rocca,oggi ridotta a ruderi, resistet-te agli assalti dei Malatesta,ma fu distrutta dai Medici nel1520. Montecopiolo, ovveroil monte “a cupola” (o monte“cupo”, ricco di grotte) tro-neggia solitario nell’alta valledel Conca, con le sue biancherocce calcaree, vegliando ilsottostante paese di Villa-grande.
DA VISITARE
Da vedere sul Monte Car-pegna il complesso architet-tonico dell’ Eremo dellaBeata Vergine del Faggio, lecui prime notizie risalgonoall’inizio del Duecento, at-tualmente costituito da unachiesa, un massiccio campa-nile e un romitorio. Sug-gestiva è la Torre di Vedettadi Monteboaggine del XII
secolo a guardia delle vallatedel Foglia e del Conca.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel territorio di Monte-copiolo, sul Monte Montone,si trova un parco faunisticocomunale ideale per brevipasseggiate durante le qualisi incontrano spesso i dainiintrodotti nel parco alcunianni fa.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano gli gnocchi ripienialle erbe di campo, la leprealla Pianacquadio, le allodoleall’uva, l’agnello, le trote“Molino bosco”, le frittelle diMontecopiolo, la crostata dimore, i formaggi tipici, lecarni e la selvaggina, i fun-ghi.
DA PRATICARE
Il centro principale è Vil-lagrande, rinomata località divilleggiatura, circondata damontagne boscose e nota sta-zione sciistica con quattroattrezzate piste da sci dotatedi impianti di risalita, duesituate a Villagrande e due inlocalità Eremo di Monteco-piolo sul Monte Carpegna.
DA SCOPRIRE
Il comune appartiene alParco Regionale del SassoSimone e Simoncello: tra inumerosi percorsi naturalisti-ci presenti si consiglianoquelli che conducono alle
sorgenti Costa dei Salti e allaFaggeta di Pianacquadio. Èinoltre consigliabile una pas-seggiata al lago di Villa-grande, una delle sorgenti delfiume Conca.
DA NON PERDERE
Fiera di San Marco (25 apri-le); Festa della Madonnadella Speranza (ultima dome-nica di luglio); Festa diSant’Anna (seconda domeni-ca di agosto); Festa dellaBeata Vergine del Faggio inlocalità Monte Carpegna (do-menica dopo Ferragosto); Fe-sta di San Vicino (ultimadomenica di agosto); Festadella Madonna di Pugliano(prima domenica di settem-bre); Fiera del rapporto, Fie-ra millenaria del bestiame inlocalità Pugliano (primo lu-nedì di ottobre).
Abitanti 1258Altitudine 950 s.l.m.Superficie 35,78 kmqDistanzada Pesaro 65 km da Urbino 45 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
MONTECOPIOLO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0722.310100
www.comune.peglio.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
PEGLIO
Il Comune di Peglio si trovaimmerso nell’alta Valle delMetauro, in posizione domi-nante, con un panorama invi-diabile che spazia dal MonteCarpegna all’Alpe della Lu-na, dal Monte Nerone alMonte Catria, fino a Urbino.Ha antiche origini longobardee con il nome di CastrumPileum (aveva la forma delpileum, un berretto militare),è documentato nel 1232. Con-quistato dall’Albornoz, passòpoi ai Montefeltro che incari-carono Francesco di Gior gioMartini di ripristinarne lacinta muraria. Nel 1631 seguìle sorti del Ducato di Urbino efu annesso alla Santa Sede.Fu immediatamente dopol’Unità d’Italia che Pegliovenne riconosciuto Comune;accorpato ad Urbania duranteil ventennio fascista, fu dinuovo indipendente a seguitodella liberazione nel 1945.
DA VISITARE
Da vedere la Torre del Gironedel XIII secolo, la cui campa-na presenta interessanti iscri-zioni a caratteri gotici. NellaChiesa parrocchiale di SanFortunato di stile barocco èconservata una pregevole ViaCrucis in ceramica di CastelDurante del XVII secolo. Re-centemente sono state riporta-te alla luce due cripte di epocalongobarda.
PER SAPERNE DI PIÙ
In occasione del Natale ogni
rione allestisce un presepenegli angoli più caratteristicidel paese. Ai piedi delMetauro un cippo ricorda igaribaldini caduti nel 1849combattendo contro gli Au-striaci; nei pressi è stato eret-to un Monumento al Corpo diLiberazione su progetto diAligi Sassu per ricordare iluoghi della Linea Gotica.
DA GUSTARE
Cucina tipica dell’alta valledel Metauro, con menù a basedi tartufi e funghi e pasta fattaa mano, crostoli con af fettatilocali e erbe di campo.
DA PRATICARE
Impianti sportivi sono presen-ti in località San Donnino(campo di calcio, n. 2 campida bocce, n. 1 campo da ten-nis, un centro sportivo poliva-lente).
DA SCOPRIRE
La Casa del Vicario rivesteun particolare interesse per lasua posizione panoramica;suggestiva anche la TorreCivica immersa nel verde.Per percorsi piacevoli si con-sigliano le Pinete di MonteSassone e di Cà Romanici.Interessanti percorsi a caval-lo, in mountain bike e a piedisono presenti lungo il torrenteApsa attraverso strade pode-rali, sentieri e strade bianche.Varia la vegetazione costituitada querceti e rimboschimenticon conifere. Tra gli esempla-
ri della fauna si segnalano irapaci diurni (poiana e ghep-pio), il picchio verde, i ca-prioli, la volpe. Molte le attrattive: una pitto-resca cascata nel fiume Me-tauro, panorami a perditad’occhio, stratificazioni geo-logiche, edifici storici (Borgodi Collelungo, ex Chiesa diSanta Mustiola, Santuario diBattaglia).
DA NON PERDERE
Festa della Battitura in loca-lità San Giovanni in Petra(terza domenica di luglio);Serate musicali (luglio-ago-sto); Festa dello Sport (ago-sto).
Abitanti 729Altitudine 534 s.l.m.Superficie 20,2 kmqDistanzada Pesaro 56 km da Urbino 22 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
PEGLIO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0721.890131
Comunità Montana:
tel. 0721.74291
www.comune.piagge.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
PIAGGE
La tradizione ricorda l’esi-stenza di un’antica città roma-na chiamata Lubacaria, di-strutta da Alarico re dei Goti(secondo alcuni i resti dell’in-sediamento si trovano nellafrazione di Cerbara). Vennericostruito un nuovo abitatonella vicina collina sopra ilMetauro, nel luogo dove orasorge Piagge (dal latinoPlatea). Dal 777 al 1 156 fudominio della Badia di SanPaterniano di Fano. Nel 1227il castello era diroccato e sidecise di ricostruirlo. Fu do-minio di Lorenzo de Medici esuccessivamente, dal 1517,dei Della Rovere fino al 1631,quando insieme a tutto ilDucato di Urbino fu devolutoallo Stato della Chiesa.
DA VISITARE
Una tomba ipogea ricordal’antica storia della cittadina.Da vedere, protetto dalla cintamuraria, il Castello medievalecon la snella Torre dell’Oro-logio, l’ottocentesca Chiesaparrocchiale di Santa Lucianel cui interno è conservataun’Ultima Cena attribuita aGiovanni Francesco Guerrierie una Crocifissione del faneseCarlo Magini del 1768. Nellafrazione Cerbara si trova laChiesa di Sant’Ubaldo, ap-partenente alla nobile famigliadei Principi Albani.
PER SAPERNE DI PIÙ
È ancora presente l’antica tra-dizione delle scope impagliate
fatte a mano nel rispetto dellatradizione contadina.
DA GUSTARE
Pregevoli sono il vino San-giovese, l’olio extravergine dioliva, i passatelli, le ta-gliatelle, i ravioli, gli gnocchi,i maltagliati, la pizza, le torteal formaggio.
DA PRATICARE
Nel paese si svolgono gare dibocce e, nel periodo estivo,una gara podistica denominata“di Lubacaria”, una gara cicli-stica amatoriale e tornei di cal-cetto.
DA SCOPRIRE
Nella ridente campagna sonopresenti antiche case coloni-che che mantengono le carat-teristiche edilizie rispettosedella tradizione contadina deisecoli XIX e XX. Sono possi-bili numerosi percorsi di inte-resse naturalistico e storico-artistico in un ambiente digrande suggestione. Si racco-manda un giro delle mura delcastello per ammirare losplendido panorama che spa-zia dal mare Adriatico allaGola del Furlo.
DA NON PERDERE
Festa di Carnevale (febbraio);Fiera di Lubacaria, (penulti-ma domenica di maggio);“Arte in scena”, rappresenta-zioni teatrali, di pittura e scul-tura che si svolge per 3 giorninel periodo estivo; Presepe vi-
vente, rappresentazione dellaNatività con figuranti incostume nelle vie del centrostorico (periodo natalizio).
Abitanti 1022Altitudine 200 s.l.m.Superficie 8,42 kmqDistanzada Pesaro 30 km da Urbino 40 km
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PIAGGE
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0722.75110
0722.75177
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.pietrarubbia.pu.it
comune.pietrarubbia@
provincia.ps.it
www.parcosimone.it
Provincia di Pesaro-Urbino
PIETRARUBBIA
Il Castello di Petra Rubearisale all’anno Mille. Giànella metà del XIII secolo lacasata dei Conti di Mon-tecopiolo si divise in due ramidistinti e parte dei possedi-menti passarono al ConteTaddeo, signore di Pie-trarubbia. Oggetto di continuelotte tra i Malatesta e iMontefeltro, questo nido d’a-quile (l’aquila era anche nelloro stemma) passò aiMontefeltro e, come era con-suetudine per tutti i Castelliconquistati, il Duca Federicovolle ampliare e potenziare laRocca. Dell’antica costruzione ri-mangono, oltre alla Torre delFalco, le pietre usate per lebocche da fuoco provviste ditacca da mira, murate nellecase del bor go. Nel 1631passò allo Stato della Chiesa.In epoca più recente il paesesi spopolò a vantaggio delfondovalle.
DA VISITARE
Da vedere il suggestivo borgoe i resti dell’antico Castello-torre di Pietrarubbia, definitonel T recento dall’Albornozcome “castrum inexpugnabi-le”; il Convento dei FratiMinori di Ponte Cappuccinirisale agli inizi del XVI seco-lo, ma fu ampliato nel Sette-cento. Interessanti la storicaChiesa di San Silvestro conaltare marmoreo e rosone del-lo scultore Arnaldo Pomodo-ro (che di Pietrarubbia è citta-
dino onorario) e quella diSant’Arduino che mantienel’antico impianto romanico. IlMuseo naturalistico-multime-diale è ricco di informazioni edi curiosità sulla flora, lafauna e la geologia delMontefeltro.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nello storico bor go si puòvisitare una Mostra perma-nente di sculture realizzatedal Centro TAM (TrattamentoArtistico Metalli) fondatodall’Amministrazione Comu-nale in collaborazione con loscultore Arnaldo Pomodoro.Il Centro per l’ArtigianatoArtistico del Montefeltro rac-coglie significative creazionidegli artigiani locali.
DA GUSTARE
Tra le varie specialità sisegnalano il tartufo nero oscorzone, il tartufo biancopregiato, i funghi. Sono ottimii primi piatti. La polenta è unaspecialità tipica, condita con ifagioli o con il ragù arricchitodalla cacciagione.Tra i secondi piatti: la caccia-gione, l’agnello, le carni bovi-ne dei pascoli della zona e lecarni suine. Speciali il pro-sciutto di Carpegna, i for-maggi, il miele, le erbe selva-tiche, la piadina e i tradiziona-li dolci come il bustrengo.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo datennis e un campo da calcetto.
DA SCOPRIRE
Il secolare Parco pubblicocomunale di San Silvestro èsituato lungo la Strada pro-vinciale montefeltresca nellafrazione di Ponte Cappucciniove visse, nel XV secolo,Matteo da Bascio, ispiratoredell’Ordine dei Frati Cap-puccini: la zona è stata tra-sformata in un giardino bota-nico che ripropone scientifi-camente la vegetazione del-l’Appennino centrale ed èattrezzata per allegre scampa-gnate. L ’area di Ponte Cap-puccini è inserita nel ParcoRegionale del Sasso Simone eSimoncello e rappresenta unpunto di partenza per numero-si sentieri naturalistici ricchidi fascino lungo le pendici delMonte Carpegna e del MonteBoaggine. La zona è idealeper i percorsi a cavallo. Davisitare lo sperone roccioso diPietrafagnana.
DA NON PERDERE
Festa di S. Eurosia a Pie-trarubbia Castello (terza do-menica di maggio); Festa diS. Antonio a Mercato Vecchio(seconda domenica di giu-gno); Festa del Crocifisso edegustazione dei prodotti tipi-ci a Ponte Cappuccini (primadomenica di agosto); Festa allago del Conte (terza domeni-ca di agosto).
Abitanti 718Altitudine600/700 s.l.m.Superficie 13,05 kmqDistanzada Pesaro 60 km da Urbino 40 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
PIETRARUBBIA
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0721.970102
Comunità Montana:
tel. 0721.74291
www.comune. san-giorgio.pu.it
comune.san-giorgio@
provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
SAN GIORGIO DI PESARO
Non ci sono molte notiziesulle vicende storiche di SanGiorgio. Di certo le origini delsuo Castello risalgono a primadell’anno Mille. Con il vicinoCastello di Poggio figurava inetà medievale tra i possedi-menti dell’Abbazia fanese diSan Paterniano. In seguito,sempre sotto il dominio delloStato della Chiesa, seguì levicende del Vicariato diMondavio, di cui faceva partecon il compito di custodire neipropri archivi tutte le pubbli-che scritture dei castelli limi-trofi. Nel XVI secolo fu cedu-to in feudo alla famigliaLeonelli. Tornato allo Statodella Chiesa dopo la parentesinapoleonica, col plebiscito delnovembre del 1860, entrò nelRegno d’Italia.
DA VISITARE
Il Castello dispone di un’anti-ca cinta muraria che racchiudela Chiesa di San Giorgio,forse anteriore al secolo XIII,ma ricostruita in linee neo-classiche nel 1841, nel cuiinterno è un interessanteCrocifisso ligneo. Da visitarenel bor go che sor ge ai piedidel Castello, la Chiesa delloSpirito Santo del 1787, oggiutilizzata come sala per mani-festazioni culturali, in cui sitrovano alcune pregevoli teletra cui una Discesa delloSpirito Santo del XVI secolo.Poco lontano dall’abitatosorge l’ottocentesca Chiesettadel Crocifisso, sul luogo dove
si trovava l’antica Chiesa diSanta Maria di Castagneto, dicui restano alcuni antichiaffreschi.
DA GUSTARE
Ottimi i prodotti tipici localiall’insegna della genuinità edella tradizione.
DA SCOPRIRE
Tra i vari percorsi storiconaturalistici si segnala quelloche conduce al piccoloCastello di Poggio, ove sorge-vano la Chiesa e il Conventofrancescani di Santa Mariadella Misericordia, fondatinel 1523 dal nobile MariottoSajano; attualmente si puòvisitare la grande Chiesa diSan Pasquale del XX secolo,meta di pellegrinaggi, checonserva antiche tele e pre-ziosi arredi lignei (tra cui ilmonumentale coro settecente-sco) della chiesa precedente.
DA NON PERDERE
Festa di San Giuseppe Lavo-ratore (19 marzo); Fiera diSan Giorgio (25 aprile); Festadell’Osteria e Fiera dei ricor-di (25 aprile); Festa di SanPasquale Baylon (17 mag-gio); Festa d’estate con standgastronomici (luglio-agosto);Autunno: sapori, colori, suoniriscaldati dalle castagne, dalvino e dai bracieri (ottobre);Natale sotto i cipressi e mer-catino (dicembre).
Abitanti 1397Altitudine 201 s.l.m.Superficie 20,88 kmqDistanzada Pesaro 35 km da Urbino 37 km
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SAN GIORGIO DI PESARO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0721.728144
Comunità Montana:
tel. 0721.74291
www.comune. santippolito.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
SANT’IPPOLITO
Il territorio di Sant’Ippolito èstato abitato fin dalla preisto-ria come risulta da una serie diutensili in pietra provenientidalla valle del Tarugo ed oggiesposti nel Museo Civico diFossombrone. In epoca roma-na fece parte dell’importanteMunicipium di Forum Sem-pronii. Con la dif fusione delCristianesimo venne eretta suuna collinetta la Pieve diSant’Ippolito. Dopo il Mille abreve distanza dalla chiesasorse l’omonimo Castello, di-pendente dal potere vescovile,da cui si affrancò nel 1255 consostegno del libero comune diFossombrone, alle cui sortirestò anche in seguito legato,diventando parte integrantedel contado. Sant’Ippolito fuquindi sottoposto al dominiodei Malatesta per oltre centoanni, ai Montefeltro di Urbinoper sessanta anni (in questoperiodo Francesco di Gior gioMartini edificò la Rocca) e aiDella Rovere per oltre cento-venti anni, finendo infine sottolo Stato della Chiesa dal 1631al 1860.
DA VISITARE
Non si può mancare di vedereil Palazzo Comunale (sec.XVIII) che all’interno conser-va una Madonna in arenariapolicroma del XVII secolo eun bel camino del ‘700 prove-niente dal vicino Palazzo Ni-coletti; interessante anche ilPalazzo Guerra del secoloXVII, caratterizzato dall’ori-
ginalità dei motivi decorativiscolpiti. Nei pressi è unavenerata immagine della Ma-donna orante. Da visitare an-che la Torre campanaria delsec. XVIII e la Chiesa di SanGiuseppe del secolo XVII.Nella Chiesa parrocchiale sitrova una statua policroma delsec. XVII di autore ignoto.
PER SAPERNE DI PIÙ
Da secoli molto sviluppato èl’artigianato della pietra, conscalpellini e marmisti in gradodi creare vere opere d’arte inpietra arenaria, come quelleconservate nel Museo del-l’Arte degli scalpellini; nonmanca anche la produzione dioggettistica in terracotta, arti-coli in giunco e bambù.
DA GUSTARE
Tra le specialità si segnalal’ottima crescia sfogliata.
DA PRATICARE
È presente un lago per lapesca sportiva; il Rock’nRopes è un moderno parcogiochi con attività “adrenali-niche” in altezza e a terra; lascuderia Santo Stefano è uncentro per l’allevamento deicavalli da corsa. È inoltrepossibile praticare il tennis eil calcetto ed effettuare le pia-cevoli escursioni segnalatenel Trekking dei Fuochi.
DA SCOPRIRE
Merita una deviazione la Pa-lazzina Sabatelli, antica casa-
Abitanti 1612Altitudine 246 s.l.m.Superficie 19,7 kmqDistanzada Pesaro 30 km da Urbino 23 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
SANT’IPPOLITO
torre con colombaia, oggettodi un recente restauro e visita-bile ogni primo giovedì delmese o dietro richiesta. Il Bo-sco della Torre Romana, inse-rito nel Progetto Bioitaly delMinistero dell’Ambiente, hauna superficie di otto ettari difianco al lago artificiale diTavernelle. A 2 km di di-stanza da Sant’Ippolito sor geil Castello di Reforzate, checonserva l’antica porta d’in-gresso con l’aquila dei Mon-tefeltro. Nella Chiesa di SanPietro, si trova una pregevoleUltima cena del XVII secoloe una statua di San Pietro delsecolo XV. Sorbolongo è uncastello cinto da mura situatoa 4 km dal capoluogo, caratte-rizzato dalle strette vie, daivicoli, dall’antico PalazzoComunale e dalla slanciatamole della Chiesa di San Mi-chele. La Chiesa di San Mau-rizio è collegata a un anticoMonastero benedettino sortonegli anni attorno al Mille.
DA NON PERDERE
Sagra della lumaca, localitàSorbolongo (giugno); Garapodistica tre castelli (2 giu-gno); Scolpire in piazza, Sim-posio di scultura in pietraarenaria (luglio); Biennalesotto le stelle (luglio); Corsodi lavorazione della pietraarenaria (da maggio a set-tembre); Fiera del Castello aSorbolongo (settembre); Mo-stra di scultura permanente(tutto l’anno).
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0541.974130
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.sassofeltrio.pu.it
comune.sassofeltrio@
provincia.ps.it
Provincia di Pesaro-Urbino
SASSOFELTRIO
Fonti storiche lo citano findal 756 d.C. quando, con ilnome di Serra del Sasso,entrò a far parte dello Statodella Chiesa in seguito alladonazione fatta da Pipino Redei Franchi al Beato Pietro.Altre fonti risalgono al 962,quando Ottone I Imperatoredi Germania concesse infeudo a Ulderico di Carpegnail Sassum insieme ad altricastelli della zona. Nei docu-menti del 1232 e poi del 1311viene citato il Castrum Saxifra i domini della Signoria diRimini. A lungo conteso fra iMalatesta e i Montefeltro, fuconquistato per conto deiDuchi di Urbino nel 1450 dalcondottiero Giacomo Piccini-no. In seguito la Rocca delborgo fu riedificata dall’ar-chitetto senese Francesco diGiorgio Martini per volontàdi Federico da Montefeltro.Successivamente il territoriopassò allo Stato della Chiesa.
DA VISITARE
Il paese ha mantenuto l’origi-naria struttura medievale conuna cortina di mura scarpate,a testimonianza di un glorio-so passato. Il borgo è inseritomirabilmente in un paesaggiocollinare di particolare bel-lezza e suggestione. La pre-stigiosa Rocca Feltresca edi-ficata da Francesco di Gior-gio Martini cadde nella piùtotale rovina nel 1819 e at-tualmente ne rimangono po-che tracce.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il bor go si er ge sopra unosperone roccioso; la zona ècaratterizzata dallo sfrutta-mento delle ricche cave digesso.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si se-gnalano la piadina, le ta-gliatelle e i passatelli.
DA SCOPRIRE
Interessante da visitare latipica Casa Pasquali. Nei pressi di Sassofeltrio, inlocalità Valle Sant’Anastasio,sgorga una sorgente di acquesulfuree e alcaline.
DA NON PERDERE
Primo Maggio Frattese garedi motocross, palio ippico ealtre attività (maggio); Seratedanzanti alla rocca (luglio eagosto); Festa del Patrono inlocalità Valle Sant’Anastasio(agosto); Sagra dei fagioli edelle cotiche nella frazioneFratte (ultimo fine settimanadi settembre).
Abitanti 1374Altitudine 485 s.l.m.Superficie 21 kmqDistanzada Pesaro 43 km da Urbino 40 km
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SASSOFELTRIO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0721.730120
Comunità Montana:
tel. 0721.735701
www.comune.
serrasantabbondio.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
SERRA SANT’ABBONDIO
Il territorio fu abitato findall’Età del Ferro. Ancoraprima della fondazione delborgo, avvenuta nel secoloXIII, esisteva una Serra, cioèun “luogo chiuso” con unaChiesa dedicata a Sant’Ab-bondio. Serra Sant’Abbondiofu fondata dal Comune diGubbio nel Duecento ed ebbeuna rilevante importanzastrategica quale luogo di dife-sa e di controllo della via piùimpervia, ma più breve, tral’Umbria e l’Adriatico. Nel1384 entrò a far parte delDucato di Urbino e ne seguìle sorti.
DA VISITARE
L’attuale conformazione ur-banistica conserva la strutturadell’antico bor go medievalecon due (delle originariequattro) porte d’ingresso: laPorta Santa con Torre e laPorta di Macione, entrambedel XIII secolo. Da vedere laChiesa di Santa Maria dellaCanale del XIV secolo conaffreschi di scuola umbra; laCripta di San Biagio del IV oV secolo edificata con repertiprovenienti da edifici diepoca romana; lo splendidoEremo di Santa Croce diFonte Avellana, edificato apartire dal Mille e compostoda chiesa con cripta, campa-nile, chiostro, sala capitolare,scriptorium, celle dei mona-ci, foresteria e la riccaBiblioteca “D. Alighieri” conoltre 10.000 antichi volumi.
L’Eremo, ricordato da Dantenel XXI canto del Paradiso, èun luogo di studio e di con-templazione fondato nel 980da San Romualdo e ampliatoda San Pier Damiani ed oggiretto da una comunità dimonaci camaldolesi dell’or-dine di San Benedetto.
PER SAPERNE DI PIÙ
Secondo un’antica tradizioneDante soggiornò nell’Eremodi Fonte Avellana dopo il1310. A circa 300 m dal-l’Eremo è possibile speri-mentare il fenomeno di un’e-co in grado di ripetere unintero endecasillabo.Un tempo Serra Sant’Ab-bondio era chiamata SerraSant’Onda, forse per la sug-gestione del paesaggio.
DA GUSTARE
Tra le varie specialità sono dagustare la crescia con pro-sciutto ed erbe di campo, letagliatelle, i ravioli, i cappel-letti, la polenta, la cacciagio-ne, il cinghiale, i funghi e itartufi, le castagnole, le cro-state.
DA SCOPRIRE
Splendidi boschi di roverelle,faggi, querce, castagni, noc-cioli (da cui il nome Avel-lana) e un celebre tasso cen-tenario sono presenti a FonteAvellana.Dall’Eremo di Fonte Avel-lana, posto ai piedi dell’im-ponente Monte Catria, parto-
no numerosi percorsi escur-sionistici (di cui molti inseritinel Trekking dei Fuochi) traboschi di lecci, querce e noc-cioli. In particolare si segna-lano il Sentiero Italia e ilSentiero Piergiorgio Fras-sati.
DA NON PERDERE
Sacra rappresentazione dellaPassione di Gesù (domenicadelle Palme); Festa paesanain località Petrara (secondadomenica di luglio); Sagradella trippa in località Pog-getto (prima domenica diagosto); Festa della Madon-na della Neve in localitàMontevecchio (5 agosto); Fe-sta d’estate (14-15 agosto);Palio della Rocca (la dome-nica che precede il 16 settem-bre); Fiera di S. Abbondio(16 settembre); Cena delPoeta (ultimo sabato di no-vembre).
Abitanti 1125Altitudine 536 s.l.m.Superficie 31,7 kmqDistanzada Pesaro 75 km da Urbino 40 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
SERRA SANT’ABBONDIO
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URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0541.920036
Comunità Montana:
tel. 0541.920442
www.comune.talamello.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
TALAMELLO
Talamello ha una splendidacollocazione geografica per-ché si trova su una pittorescaappendice del Monte Aqui-lone, sovrastato dall’alta cimadel Monte Pincio, aperto al-l’aria e al sole. Il paese è riccodi storia antica: fu nei secoliXIV e XV sede dei Vescovi diMontefeltro e del Gover-natore della Romagna chescelse come propria dimora ilPalazzo Rusticucci. Fu ancheun antico Castello Ma-latestiano ed ebbe notevoleimportanza negli anni del Ri-sorgimento italiano. Tala-mello è composta, oltre chedal capoluogo, da diverse lo-calità importanti come zoneagricole e da un centro resi-denziale sorto da circa un ven-tennio. L’unica frazione pre-sente nel territorio è Cà Fran-cescane: nella zona, secondola tradizione, soggiornò Giot-to durante i suoi viaggi allavolta di Rimini e di Padova.
DA VISITARE
Non si può mancare di ammi-rare nella Chiesa parrocchialedi San Lorenzo un preziosoCrocifisso dell’inizio del XIVsecolo, con evidenti caratterigiotteschi, di scuola riminese;nella stessa chiesa si trovanoanche una statua policromarappresentante una Madonnacon Bambino del XV secolo eun Crocifisso ligneo del XVIsecolo. Nella piccola Celladel Cimitero sono numerosiimportanti affreschi del 1427
di Antonio Alberti da Ferrara.
PER SAPERNE DI PIÙ
In profonde fosse scavate neltufo viene conservato, dai pri-mi di agosto ai primi di no-vembre, il gustoso formaggio(in prevalenza pecorino) co-nosciuto come “Ambra di Ta-lamello” che ha caratteristi-che ineguagliabili per bontà.Il nome del paese deriva daThalamos (grotte) e rimandaalla presenza delle numerosegrotte scavate nel terreno tufa-ceo.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici primeggiail Formaggio di Fossa, unicoper la sua caratteristica produ-zione. Buoni anche il miele, iltartufo bianco pregiato, le ca-stagne. Tra i piatti tipici: ta-gliolini al tartufo e funghi; tor-telloni verdi al formaggio difossa, gnocchi al forno conformaggio di fossa; formag-gio di fossa e marmellata omiele; carpaccio e formaggiodi fossa…
DA PRATICARE
Sono presenti palestre, campida tennis, da calcio e un boc-ciodromo.
DA SCOPRIRE
Percorsi storico-naturalisticisono presenti sul Monte Pin-cio (la cui sommità è una del-le mete preferite per gli aman-ti del deltaplano e del para-pendio), ricoperto da un lus-
sureggiante manto vegetale,con pinete e un castagnetocentenario. Esiste nel territo-rio una sor gente chiamata laCastellana.
DA NON PERDERE
Festa del Crocifisso di Giotto,considerata la più grande festadel Montefeltro (lunedì diPentecoste); Festa degli aqui-loni (giugno); Festa medieva-le (luglio); Sagra della Rana(agosto); Festa delle castagne(ottobre); Sagra del Formag-gio di Fossa (novembre).
Abitanti 1139Altitudine 213 s.l.m.Superficie 10,53 kmqDistanzada Pesaro 72 km da Urbino 50 km
TALAMELLO
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0722.629128
0722.629129
Comunità Montana:
tel. 0722.727003-4
0722.728233
www.comune.tavoleto.pu.it
Provincia di Pesaro-Urbino
TAVOLETO
Tavoleto è sull’alto di un con-trafforte montuoso sulla sini-stra della media valle del Fo-glia. Di origine medievale, fu alungo conteso tra i Malatestae i Montefeltro. I Duchi di Ur-bino vi fecero erigere una roc-ca che fu abbattuta nel 1865.
DA VISITARE
Il borgo si trova nel bel mezzodel Montefeltro, una terra ric-ca di castelli, bor ghi, pievi emura, innalzate ed abbattutenel corso di contese secolari.Tra le principali opere d’arteil Castello Petrangolini contorre, mobili antichi e armi, lacui erezione è databile al1865, ma le cui fondamenta (eparte delle mura) risalgonoalla ben più antica Rocca del1462 ideata da Francesco diGiorgio Martini per volere diFederico da Montefeltro.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome del paese pare derividalla grande quantità di le-gname che un tempo si con-centrava in queste terre peressere poi trasportato attra-verso il Tevere fino a Roma;la cittadina era un centro di la-vorazione: qui i grossi tronchivenivano ridotti in travi e ta-vole, da cui il nome attuale. Oggi l’economia è caratteriz-zata dall’industria della cal-zatura e dei materassi.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali ric-chi e saporiti si segnalano itortellini al pasticcio, l’arro-sto di vitello, le tagliatelle,l’agnello e la faraona, il coni-glio alla cacciatora, il tacchi-no farcito, la cacciagione, gliantipasti con prodotti nostranie genuini, la piada sfogliata alprosciutto. Produzione dipunta è la DOP Casciotta diUrbino.
DA PRATICARE
Nella zona è possibile ef fet-tuare percorsi a piedi, inmountain bike e a cavallo.
DA SCOPRIRE
Merita una gita la pittorescaVal Ventena, compresa inparte nel territorio comunaledi Tavoleto e in parte in quel-lo di Auditore, con un ecosi-stema intatto, dove flora efauna vivono indisturbate.
DA NON PERDERE
Sagra dell’asparago (terzadomenica di maggio); Pro-cessione della Madonna delSole (ultima domenica dimaggio); Festa di San Vin-cenzo Martire (ultima dome-nica di agosto); Sagra dellapolenta (terza domenica disettembre).
Abitanti 880Altitudine 426 s.l.m.Superficie 11,99 kmqDistanzada Pesaro 33 km da Urbino 23 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
TAVOLETO
PROVINCIA DI ANCONA
i
Provincia di Ancona
BARBARAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il castello di Barbara è natocome centro fortificato inseguito alla distruzione dellacittà romana di Suasa. Giàavamposto longobardo, di-venne successivamente feudoecclesiastico af fidato all’ Ab-bazia benedettina di SantaMaria di Sitria. Il comune sicostituì nel 1257 grazie alprotettorato di Jesi. Per quan-to riguarda l’origine del no-me, nessun documento anticooffre una soluzione sicura.L’ipotesi più probabile è che,essendo il paese l’ultimolembo del dominio longobar-do di Spoleto, al confine conil territorio bizantino diSenigallia, il nome derivi dabarbaro, nell’accezione ori-ginaria del termine.
DA VISITARE
Il centro storico del paese siarticola su due alture: il Ca-stello sorge in direzione delmonte, mentre il Borgo el’antica struttura fortificatadel Castellaro si trovanoverso il mare. Il nucleo piùantico è costituito dalCastello (XIII-XIV), con laporta, le mura e il bastione.Interessante la Chiesa diSanta Barbara, patrona delpaese, nel cui interno è con-servata una Madonna del-l’Ulivo dipinta su una macinadi mulino; da visitare anchela Chiesa parrocchiale di S.Maria Assunta del 1768 connotevoli dipinti del Pomaran-cio e dell’istriano Francesco
Trevisani; nella pittorescaChiesa di San Fortunato sitrova un af fresco del Quat-trocento, opera di Andrea diBartolo.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nella storica zona delCastellaro esistono numerosegallerie e vani sotterraneiscavati nella roccia arenaria,ideati con funzione di riparoe di via di fuga in direzionedel fossato e del castellodurante gli assedi, ed oggiutilizzati come cantine per laconservazione delle derratealimentari, o come suggestiviristoranti. Di particolare inte-resse è un’edicola sacraconosciuta come Madonnadel Bastardo (secondo la tra-dizione un neonato fu abban-donato nei pressi) con uncaratteristico af fresco popo-lare.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano gli ottimi vini(Esino, Verdicchio dei Ca-stelli di Jesi, Rosso Piceno) el’olio.
DA SCOPRIRE
Di particolare interesse sonoil Palazzo Albani, edificionobiliare ristrutturato nelsecolo XVIII ed oggi sede delComune e il Palazzo Matteidi impianto cinquecentesco.Sono particolarmente panora-miche le strade di collega-mento Barbara - Montale,
quella in direzione di OstraVetere e quella che conducealla contrada Coste; una pas-seggiata lungo il fiumeNevola consente di ammirarela tipica vegetazione riparia-le. Nei pressi del confine conil comune di Ostra Vetere siconsiglia di raggiungere dellepittoresche cascate che sonoinserite in un bel paesaggio dicalanchi.
DA NON PERDERE
Festa del castello (prima set-timana di agosto); Festa den-tro le mura (novembre-di-cembre); Festa della PatronaSanta Barbara (4 dicembre);Fiera di Santa Barbara (do-menica successiva al 4 di-cembre); Presepe vivente(Natale e Epifania).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1483Altitudine 219 s.l.m.Superficie 6,4 kmqDistanzada Ancona 49 km
BARBARA
Municipio:
tel. 071.9674212
www.comune.barbara.an.it
protocollo@comune.
barbara.an.it
Provincia di Ancona
CASTEL COLONNA
39
i
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 071.7957120
071.7957970
www.comune.castel-colonna.an.it
comune.castelcolonna@
provincia.ancona.it
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1042Altitudine 125 s.l.m.Superficie 13,31 kmqDistanzada Ancona 40 km
Piccolo centro storico chesorge su uno sperone natura-le, Castel Colonna è un pitto-resco paese dalle originiincerte: tra le varie, l’ipotesipiù accreditata è che sia statofondato dai profughi dell’an-tica di città di Suasa, distruttada Alarico nel 409. Tra i secoli XIII e XV l’interoterritorio di Castel Colonnaapparteneva ai monaci bene-dettini di Fonte Avellana chevi avevano diversi caseggiatie magazzini. In seguito di-venne proprietà del Ducato diUrbino e dal 1631 passò indevoluzione allo Stato dellaChiesa.
DA VISITARE
L’elemento saliente del borgoè la bella porta bastionata, inlaterizio, risalente al secoloXIII, conosciuta come TorreVittoria Colonna; interessanteanche la cinta muraria delXIII secolo che, nonostantegli interventi successivi, pre-senta nella parte più anticauna scarpata con parapetto ecornice di beccatelli. Da visi-tare anche la Chiesa di S.Mauro Abate.
PER SAPERNE DI PIÙ
Sino al 1921 Castel Colonnaera conosciuta come Tombadi Senigallia. L’abitato è si-tuato su un leggero pendio,racchiuso dalle mura con unacaratteristica pianta a formadi nave. A distanza dal nucleooriginario si è sviluppata una
nuova area urbana di carattereprevalentemente residenzialein località Croce.
DA GUSTARE
Il territorio si segnala per laproduzione di un ottimo vinobiologico. Il paese sta poi perottenere il riconoscimento diun suo prodotto tipico, il sala-me di Frattula.
DA PRATICARE
È presente un Parco verde condei laghetti per la pesca sporti-va; gli appassionati di sportpossono utilizzare un attrezza-to campo sportivo.
DA SCOPRIRE
In località Francavilla è pre-sente l’antica Chiesa dellaMisericordia, con annesso unfabbricato con arcate ciecheche costeggia i due lati delsagrato lastricato e delimitatoda un cancello. Una bellaalberatura conduce al com-plesso, un tempo antico Con-vento dei monaci Camaldo-lesi. Si segnala il bel tratto di stra-da tra la folta vegetazionelungo il Fosso della Bruciata,ai confini con il comune diSenigallia. Numerosi sono gliscorci panoramici che si godo-no nel territorio: in particolarenella zona della Croce, al disopra dell’alta collina di Mon-tesaltello, nel poggio diFrancavilla, nella contradaConsolazione e lungo la stradaper Roncitelli.
DA NON PERDERE
Festa della Sega vecchia(metà Quaresima); Festa delsalame di Frattula (gennaio,aprile); Concorso di pittura(fine luglio primi di agosto);Festa della Patrona S. Mari-na (17 luglio); Festa d’estate(secondo fine settimana diagosto).
CASTEL COLONNA
iMunicipio:
tel. 071.966113
Pro Suasa:
tel. 071.966770
Cons. Città Romana di Suasa:
tel. 071966524
www.castelleone.disuasa.it
Provincia di Ancona
CASTELLEONE DI SUASAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Su un poggio a controllo dellamedia valle del fiume Ce-sano, sor ge Castelleone diSuasa, storico centro che con-serva dell’epoca medievale lacaratteristica struttura, con lacerchia muraria che delimitala tessitura di vicoli e viuzze.Un momento di grande fortu-na Castelleone lo conobbenella prima metà del XVIIsecolo, quando vi andò avivere Livia Della Rovere,moglie di Francesco Maria IIe ultima Duchessa di Urbino.A valle del castello sor geval’antico insediamento di Sua-sa, antico municipium roma-no, sorto in seguito alla LexFlaminia del 232 a.C. Ac-curati scavi hanno riportatoalla luce una ricca abitazioneprivata (domus), appartenentealla famiglia senatoria deiCoiedii, e risalente al II sec.d. C., come testimoniano ipreziosi mosaici pavimentalicon scene mitologiche, i rariesempi di pittura parietale distile pompeiano, i resti di sta-tue e i numerosi oggetti di usoquotidiano rinvenuti.
DA VISITARE
In seguito agli scavi archeolo-gici compiuti presso PianVolpello, è nato il ParcoArcheologico Regionale diSuasa, all’interno del qualesono visibili i resti di un gran-de anfiteatro, con cavea e cu-nicoli di ingresso, e il forocommerciale, antico cuoreeconomico della città, oltre
alla nobile domus dei Coiedii.I reperti provenienti dal sitosono conservati presso ilMuseo Archeologico ospitatonell’imponente Palazzo DellaRovere. L ’ex Monastero deiFrati Minimi è oggi utilizzatocome sede del Comune e con-serva al suo interno alcunireperti archeologici. NellaChiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo si possonoammirare significativi dipintie opere d’arte. Degna di notaè la Chiesa di S. Francesco diPaola.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il territorio comunale reca isegni dell’antica religiositàpopolare marchigiana graziealla presenza di numeroseedicole sacre e cappelle disse-minate nella campagna: tra levarie si segnalano quelle diSan Pietro Martire, di SantaLucia, di San Martino. Degnedi nota la Chiesa della Ma-donna del Vallato, un’anticaedicola fatta ampliare daFrancesco Maria Della Ro-vere, nel cui interno si trova-no una tempera del XVIIsecolo e un vivace ex voto, ela Chiesa di Santa Caterina.
DA GUSTARE
Notevole la produzione divino d.o.c. ( Verdicchio deiCastelli di Jesi, Rosso Pice-no), di vini bianco e rossocomuni da tavola e del vinotipico locale Rosso Suasano.Ottime le cipolle di Suasa.
DA SCOPRIRE
Lungo la strada per Senigalliasi trova Villa Pianetti, conadiacente chiesa, alta su unpoggio e contornata da unampio bosco. Numerose sonole aree verdi presenti nel terri-torio: il Boschetto nei pressidelle Scuole Elementari, l’e-steso bosco in località Crocedel Termine e l’intero traccia-to di via del Bozzo, caratteriz-zato da folte macchie e scorcipanoramici interessanti concolline e calanchi.Percorsi naturalistici si svi-luppano lungo il corso deifiumi Cesano (dove si trovanopiccole cascate e zone prati-cate per la pesca) e Nevola,con la presenza di una fittavegetazione e di numerosialberi ad alto fusto.
DA NON PERDERE
Festa del Perdono, tradizio-nale manifestazione religiosaseguita dalla Fiera (domenicae lunedì dopo Pasqua); Festadel Patrono S. Pietro Martire(29 aprile); Festa della Ci-polla, mostra mercato edeventi culturali (settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1692Altitudine 206 s.l.m.Superficie 15,83 kmqDistanzada Ancona 55 km
CASTELLEONE DI S.
41
i
Provincia di Ancona
GENGAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio: tel. 0732.973014
Comunità montana:
tel. 0732.6952
Consorzio Frasassi:
tel. 0732.97211
www.comune.genga.an.it
www.parcogolarossa.it
Nel cuore del Parco Regio-nale della Gola della Rossa edi Frasassi, sorge il castello diGenga, le cui origini sonolegate a Pierosara (antico ga-staldato longobardo di Ca-stelpetroso) e al Monastero diSan Vittore. Cresciuto tra il Xe l’XI secolo grazie ai Contidella Genga, che conservaro-no il potere assoluto fino al1816, il borgo conserva il pos-sente palazzo dei feudatari e lebelle mura medievali. Vi nac-que Annibale della Genga,futuro Papa Leone XII. La sto-ria del territorio è comunquemolto più antica, come testi-moniano i numerosi frammen-ti dell’industria litica e cera-mica rinvenuti in localitàDonatelli - Colleponi, Pia-nacci e Pianello e riconducibi-li al periodo preistorico.
DA VISITARE
Rappresentano una vera mera-viglia della natura le Grotte diFrasassi scoperte nel 1971,che si snodano nella montagnaper oltre 20 km, rappresentan-do uno dei complessi carsicipiù interessanti e noti d’Italia.Nei pressi si trova l’Abbaziabenedettina di San Vittore del-le Chiuse, uno dei monumentiromanici più importanti dellaregione. L’annesso Museo Speleopa-leontologico conserva il cele-bre ittiosauro, un rettile mari-no risalente a 150 milioni dianni fa. Posto in una suggesti-va collocazione, nel cuore del-
la Gola di Frasassi, il neoclas-sico Tempio ottagonale vennecommissionato da Papa LeoneXII al Valadier; nelle vicinan-ze, all’interno di una cavitànaturale nella roccia, sor gel’antico Eremo di Santa Mariainfra saxa. Genga offre al visi-tatore la possente mole delPalazzo dei Conti della Gengae la Chiesa parrocchiale diSanta Maria Assunta nei cuipressi si trova la Pieve di SanClemente, oggi trasformata inun interessante Museo di ArteSacra ricco di preziose opered’arte. In località Pianello è lapiù grande necropoli di epocaprotovillanoviana delle Mar-che. Nel territorio sono pre-senti siti archeologici e sugge-stive chiese medievali, comel’antica Sant’Ansovino di Ava-celli.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome Genga deriva forsedal longobardo Zinka, oppureda genga, ossia tufo, o daltedesco Gang, cioè galleriasotterranea. La zona è in effet-ti ricca di cavità sotterranee: siricordano la Grotta dei Baf-foni, la Grotta del Mez-zogiorno, la Grotta del Prete,la Grotta Leonardo.
DA GUSTARE
Ottimi i salumi e i prosciuttida accompagnare con il panenero, le tagliatelle stese col“rasagnolo”, la crescia cottasotto la brace, le lumache e lapolenta col ragù di cinghiale.
DA PRATICARE
Genga è una località idealeper il relax, grazie alle rino-mate e attrezzate Terme SanVittore che utilizzano le acqueminerali naturali che sgorganoa circa 400 m dallo stabili-mento. È inoltre possibile pra-ticare il canottaggio sul lagoFossi.
DA SCOPRIRE
Sono numerose le aree protet-te presenti nel territorio delParco della Gola della Rossae di Frasassi: l’area floristicaprotetta di Valle Scappuccia,quella della Gola di Frasassi,attraversata dal fiume Sentinoe l’Oasi WWF di Valmonta-gnana. La zona, grazie allesue creste aeree, ai sentieripanoramici e ai boschi secola-ri, è un vero Paradiso per gliamanti dell’escursionismo(celebre il Sentiero dei Gra-doni), dell’arrampicata su roc-cia, delle discese dei fiumi incanoa, dell’equitazione e dellamountain bike.
DA NON PERDERE
Sacro Incanto, concerti nelSantuario della Gola di Fra-sassi (giugno); Vetrina del-l’artigianato artistico (dall’ul-tima settimana di luglio a tuttoagosto); Presepio vivente nellaGrotta di Frasassi (periodonatalizio).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER l OSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
Abitanti 1979Altitudine 320 s.l.m.Superficie 72,35 kmqDistanzada Ancona 65 km
GENGA
iMunicipio:
tel. 0731.814820
Comunità montana:
tel. 0732.6952
www.comune.mergo.an.it
www.parcogolarossa.it
Provincia di Ancona
MERGOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Pur abitato già in epoca roma-na e preromana, come testi-moniano i reperti archeologi-ci rinvenuti in zona Ca-stelluccio, Mergo conobbe ilsuo maggiore sviluppo inepoca medievale. Il bor go ècitato in un documento del1233 come castello apparte-nente al Comune di Serra SanQuirico. Nel Palazzo Comu-nale si conserva un’importan-te per gamena della metà delXVI secolo contenente loStatuto del Castello, ossia lenorme statutali per gli abitan-ti. Mer go, nel cui stemma èraffigurato un uccello (smer-go), dipese sempre dal comu-ne di Serra San Quirico, salvoun breve periodo di dipenden-za da Jesi. Nel 1827 PapaLeone XII lo nominò Co-mune con apposito decreto eistituì la Parrocchia di SanLorenzo. Dal 1928 al 1946 fuunito al comune di Rosora,per poi riottenere l’indipen-denza. L’insediamento odierno ha lasua origine attorno al Ca-stello, i cui resti oggi sonorappresentati solo da alcunitratti dell’antica cinta mura-ria.
DA VISITARE
Il territorio di Mer go sor gecome d’incanto sulla sinistradella vallata dell’Esino, conla catena degli Appenninisullo sfondo. A testimonianzadel suo antico passato riman-gono i resti delle mura, un
residuo di torrione quadran-golare e la porta del castello;in un altare della Chiesa par-rocchiale di San Lorenzo sipuò ammirare una Madonnadel Rosario dell’arcevieseErcole Ramazzani. Interes-santi sono il Palazzo a S.Marciana dell’antica famigliaBorgiani, il Palazzo Conti inlocalità Acquabona e ilPalazzo dei Conti Vallemaniin contrada Montirone.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome deriva dall’anticoMerago, dal latino medievalemera, lacus palustris, cioèluogo paludoso, con un riferi-mento al fiume Esino chescorre a valle. Verso la metàdel XV secolo Mergo insiemea Massaccio e Maiolati fu uncentro molto attivo della settaeretica dei Fraticelli.
DA GUSTARE
Tra i piatti tipici si segnalanola polenta con stoccafisso, ifagioli con le cotiche, la trip-pa, le braciole del contadino,le cresce…il tutto accompa-gnato dal famoso Verdicchiod.o.c.
DA PRATICARE
Sono presenti nel territoriocomunale piste di pattinag-gio, campi da tennis e campida bocce.
DA SCOPRIRE
Percorsi naturalistici ricchi dibellezze paesaggistiche e sto-
rico artistiche si snodanolungo le dolci colline dell’en-troterra, ideali per esseregoduti a piedi, a cavallo o inmountain bike.
DA NON PERDERE
Mergo d’Estate, rassegna tea-trale e musicale (luglio-ago-sto); Festa del Patrono SanLorenzo (10 agosto); “SanMartì all’Angeli”, tradiziona-le appuntamento enogastro-nomico a Mer go e nella fra-zione Angeli (novembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1081Altitudine 380 s.l.m.Superficie 8 kmqDistanzada Ancona 52 km
MERGO
iMunicipio:
tel. 0731.63013
0731.63000
www.comune.morrodalba.an.it
comune@comune.
morrodalba.an.it
43
Provincia di Ancona
MORRO D’ALBAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Morro d’Alba risulta abitatagià in epoca romana, cometestimoniano i resti di dueville romane scoperti in loca-lità Sant’Amico. Nella zona èstato rinvenuto nel 1984 unmedaglione aureo su cui èriportata l’iscrizione Theodo-ricus pius princeps invictussemper (oggi conservatopresso il Museo delle Terme aRoma); le origini dell’abitatodovrebbero tuttavia ricondur-si intorno all’anno Mille,quando il paese è citato comecurtis in un atto imperiale diFederico I. Nel 1213 vennedefinita castrum in un attocon cui Senigallia si impegnaa cedere Morro d’Alba alcomune di Jesi. Sono docu-mentati nei secoli diversiassedi e incursioni, tanto chenel 1365 le mura dovetteroessere ricostruite. Passò aiMalatesta di Rimini, subì sac-cheggi dapprima da partedegli anconetani e poi diFrancesco Maria Della Ro-vere. Nel 1808 con il dominionapoleonico fu sottratta alComune di Jesi e dal 1860entrò a far parte della provin-cia di Ancona. Il nome ricor-da la mora o cippo di confinesull’alba o colle, che segnavala separazione tra i comitatimedievali di Jesi e di Seni-gallia. Nel 1861 al nomeMorro venne aggiunto il ter-mine Alba.
DA VISITARE
Il piccolo nucleo storico pre-
senta una struttura architetto-nica di eccezionale interesse,poiché è interamente racchiu-so da una cinta muraria dellaseconda metà del Quattro-cento. Le mura sono costitui-te da alte cortine a scarpata sucui sorgono le case aperte daporticati sotto i quali si snoda,lungo tutta la circonferenza,la cosiddetta Strada dellaScarpa, un camminamento dironda completamente coper-to, comunicante con deipanoramici belvedere postisulle sei torri pentagonali. Le Chiese di San Gaudenzio edi San Benedetto custodisco-no due dipinti dell’artistaarceviese Ercole Ramazzani;notevole è la tavola centinatadi Claudio Ridolfi raffiguran-te l’ Incoronazione della Ver-gine e Santi custodita pressoil Municipio. Da vedere inol-tre l’interessante Museo dellacultura mezzadrile, Utensilia.Un Auditorium utilizzato co-me centro per congressi, mo-stre e concerti è stato ricavatopresso la Chiesa della SS.Annunziata del 1670, cono-sciuta come Chiesa di SantaTeleucania.
PER SAPERNE DI PIÙ
Sotto il paese corre una sortadi città sotterranea, costituitada un labirinto di grotte sca-vate nei secoli al di sotto dellecase.
DA GUSTARE
Prodotto tipico locale è il
rinomato vino d.o.c. Lacrimadi Morro d’Alba, dal colorerosso rubino. Da segnalarel’eccezionale olio d’oliva ver-dastro, prodotto da frantoilocali in piccole quantità.
DA PRATICARE
Nella zona è possibile ef fet-tuare percorsi a piedi, in bici-cletta e a cavallo; un campoda calcio, campi da tennis eda bocce e alcuni spazi attrez-zati per i giochi dei bimbirendono piacevole il soggior-no. È disponibile un’areaattrezzata per camper.
DA SCOPRIRE
In località Sant’Amico sisegnala la bella dimora stori-ca di proprietà Marotti Cam-pi, immersa nei vigneti. Il ter-ritorio si presta a interessantipercorsi agrituristici: tra glialtri si segnalano la Via delSole, due appassionanti per-corsi adatti alle mountainbike e un itinerario dedicatoalle passeggiate a cavallo.
DA NON PERDERE
Raduno Nazionale dei Cam-per d’epoca, unica manifesta-zione del genere in Italia(durante la primavera); Sagradella Lacrima (primo fine set-timana di maggio); Canta-maggio (terza domenica dimaggio); In colors (luglio);Calici di stelle (seconda quin-dicina di agosto); Festa delPatrono San Michele Arcan-gelo (29 settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1926Altitudine 199 s.l.m.Superficie 19,12 kmqDistanzada Ancona 29 km
MORRO D’ALBA
i
Provincia di Ancona
OFFAGNAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
È un tipico paese della MarcaAnconetana che fece parte,nei secoli XIII e XIV, del ter-ritorio di Osimo, per passarequindi, nel 1445, ad Ancona.Il suo nome sembra derivaredall’illustre famiglia degliAfrani, proprietaria in epocaromana di un vasto latifondocorrispondente all’odiernaOffagna. La storia del bor gosi identifica con quella dellascenografica Rocca, innalzatadagli Anconetani a scopo didifesa.
DA VISITARE
È una delle rocche più belle eimponenti dell’intera regionequella di Of fagna, edificatatra il 1454 ed il 1456 sui rude-ri di un preesistente castello epoggiante su di un grandescoglio di tufo che ne aumen-ta la validità difensiva. Èprovvista di cinta muraria diprimo impatto, raf forzata datorri, e rappresenta un raroesempio di fortificazione ditransizione, probabile fruttodell’ingegno di maestranzelombarde. Conserva ancoraintatto il massiccio mastio,sul quale è posta una splendi-da campana in bronzo del1477 fusa da tale Jacobus deIstria. Nei suoi locali è allesti-to un documentato Museodelle Armi Antiche. Da vede-re anche l’interessante Museodi Scienze Naturali LuigiPaolucci, comprendente rac-colte paleontologiche, mine-ralogiche, zoologiche e bota-
niche, indispensabili per capi-re l’evoluzione del territoriomarchigiano. Sono opera del-l’architetto Andrea Vici, allie-vo del Vanvitelli, la Chiesa delSS. Sacramento (sec. XVIII),il Monastero e la Canonicadella Chiesa parrocchiale diSan Tommaso. In quest’ultimaè conservata una pala d’altarededicata a San Bernardino,patrono del paese, del XVIIsecolo. Nell’atrio del PalazzoMunicipale sono murati deglistemmi del secolo XV .All’interno della Chiesa diSanta Lucia è possibile am-mirare un Crocifisso ligneodel XVII secolo.
DA GUSTARE
Si segnala la produzione delvino d.o.c. Rosso Conero e diun ottimo olio di oliva. Buonii formaggi, i prosciutti e lecarni. Nella zona si trovaanche un allevamento distruzzi.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dacalcio e una palestra.
DA SCOPRIRE
Lungo le colline che collega-no Offagna a Polverigi, Agu-gliano e Camerata Picena,sono presenti interessanti per-corsi storico-artistici, tantoche il territorio è indicatocome la terra dei castelli. Aquesti piccoli comuni, postitra i fiumi Esino e Musone, eraun tempo af fidata la protezio-
ne della città di Ancona, tra-mite un possente sistemadifensivo ordinato in due cer-chie concentriche che com-prendeva una quindicina distrutture tra bor ghi fortificati,castelli e rocche.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna dellaRocca (ultima settimana diaprile); Festa del Santo Pa-trono (ultima domenica dimaggio); Feste Medievali: inoccasione delle feste il paesesi trasforma e nelle sue stradee piazze torna a rivivere l’at-mosfera medievale (ultimasettimana di luglio); Festa delSS. Crocifisso (ultima dome-nica di luglio); Poetando eballando sotto la Rocca (ago-sto); Fiera del Colombaccio(ultima domenica di settem-bre); Concerto di Natale (finedicembre).DOVE ALLOGGIARE
ALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1860Altitudine 309 s.l.m.Superficie 11 kmqDistanzada Ancona 18 km
OFFAGNA
Municipio:
tel. 071.7107005
Ufficio turistico:
tel. 071.7107552
www.provincia.ancona.it/
comuni/offagna
comune.offagna@
provincia.ancona.it
iMunicipio:
tel. 0731.813446
www.comune.
poggiosanmarcello.an.it
comune@comune.
poggiosanmarcello.an.it
45
Provincia di Ancona
POGGIO SAN MARCELLOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Una piccola chiesa e una vici-na villa chiamate San Mar-cello al poggio e poste sullasommità di un colle, sono lacausa del nome del castellosorto a breve distanza. An-tichissime sono le origini delcastello, come testimoniano ireperti archeologici rinvenutinella zona e databili dallapreistoria all’epoca romana,da quella paleocristiana aquella romanica. Le testimo-nianze raccolte, tra cui lamedi pugnale, fibule, armature,vasellame e la scoperta dellatomba di un guerriero piceno,indicano la presenza in questoterritorio di un insediamentoumano fin dal VI sec. a.C.Sempre strettamente legato alcomune di Jesi, il bor go, nel1261, risulta essere già prov-visto di fortificazioni ed èconosciuto come Castello diPoggio San Marcello. Nel1503 fu potenziata la cintamuraria con i bastioni rico-struiti da Domenico diGiovanni da Bellinzona. Per-duta la sua autonomia nel1926, quando fu aggregato alcomune di Castelplanio, Pog-gio San Marcello riottennenel 1947 il riconoscimento diComune.
DA VISITARE
Il Castello è impostato su trevie parallele tagliate da unaserie di vicoli trasversali dapercorrere con una passeggia-ta caratteristica e suggestiva;delle antiche mura castellane
rimane la Porta di San Nicoladel 1455; da vedere anche laPorta del Soccorso del XVIIsecolo e la Chiesa parrocchia-le di San Nicola della secondametà del XVIII secolo, nel cuiinterno sono conservati undipinto dell’arceviese ErcoleRamazzani e una Madonna introno dello jesino AntoninoSarti. Nei pressi si trova lacripta gotica dell’antica chie-sa parrocchiale. Oltre alleChiese di Santa Maria delMonte del XIV secolo e di S.Marcello al Poggio, meritauna visita il Santuario dellaMadonna del Soccorso, sortonei pressi della porta d’in-gresso alla città nel 1646 eoggetto di grande devozionepopolare per via di una scul-tura lignea raf figurante unaMadonna in trono con Bam-bino del 1608 esposta nell’al-tare maggiore.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel periodo intercorso tra ledue guerre, la principale fontedi sostentamento per gli abi-tanti del paese fu la Fornacedei fratelli Libanori, fiorenteimpresa che riuscì ad arginarela forte emigrazione checaratterizzò anche PoggioSan Marcello, con lo sposta-mento di gran parte dellapopolazione dall’entroterraalla costa.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici localimeritano una segnalazione i
cereali, l’olio e l’ottimoVerdicchio d.o.c. dei Castellidi Jesi.
DA SCOPRIRE
L’area della media valle del-l’Esino si presta ad esserepercorsa a piedi, in mountainbike, o a cavallo. Il territoriooffre, oltre alla bellezza delpaesaggio agrario caratteriz-zato da una distesa di dolcicolline punteggiate da fabbri-cati rurali tipici, numerosipercorsi di interesse storico-artistico, grazie ai caratteristi-ci insediamenti abitativi degliantichi bor ghi arroccati suipoggi.
DA NON PERDERE
Rappresentazioni Teatrali(febbraio - marzo); Poggio inFiore, mostra mercato dipiante, fiori, artigianato nelcentro storico (ultimo finesettimana di aprile); Festadella Madonna del Soccorso(seconda domenica di mag-gio); Festa dell’Emigrante(14 agosto); Presepe Vivente(dicembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 762Altitudine 387 s.l.m.Superficie 13,53 kmqDistanzada Ancona 50 km
POGGIO S. MARCELLO
i
Provincia di Ancona
ROSORAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
La sua origine potrebbe risali-re all’età altomedievale, forsead opera dei Longobardi. Lacollina su cui sor ge il bor godoveva essere ammantata daun bosco molto folto poiabbattuto, come sembrerebbeindicare l’etimologia delnome ( Rasa area da cuiRosora). Nell’età feudaleRosora fu strettamente legataalla potente Abbazia diSant’Elena, come testimoniaun documento del 1180 in cuiè menzionato Paganello deRosora, personaggio influen-te del paese, come patronodell’Abbazia. Nella secondametà del XIII secolo il castel-lo di Rosora, pur appartenen-te al contado di Jesi, apparegià come libero Comune. Lafedeltà nei confronti di Jesi levalse il titolo di fidelis e lepermise di dotarsi dello stessostemma con il leone rampan-te coronato. Dal 1926 al 1946costituì con Mergo il comunedi Rosora-Mer go; solo dal1946 riacquistò autonomiaamministrativa.
DA VISITARE
Particolarmente interessanteè l’impianto urbanistico ascacchiera, con ampi spazi tragli edifici costruiti con unatipologia a schiera e la cintamuraria. Rimangono dell’an-tico Castello, risalente aisecoli XIII-XV , alcuni trattidella cinta muraria, la portavecchia con gli antichi cardi-ni, un torrione semicircolare
con basamento a scarpa, e unpassaggio sotto le mura convolta a botte retta da archi atutto sesto. Nel centro storicosi trova la ricca Chiesa par-rocchiale di San Michele, edi-ficata nel Settecento su unapreesistente chiesa romanica:al suo interno si possonoammirare, tra i vari beni con-servati, un bel Crocifissoligneo del Seicento (opera diPier Domenico Nofrischi)ritenuto miracoloso e un pre-gevole San Giovannino attri-buito ad Andrea da Jesi.
PER SAPERNE DI PIÙ
Una triste leggenda è legataalla località Tesenaria (oggiTassanare o Croce del Moro),nota per la presenza di unacroce lignea sulla quale la tra-dizione popolare racconta siastato impiccato il “Moro” delnobile casato della Genga.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no i salumi, i formaggi, l’olio;gli appassionati di vino pos-sono degustare dell’ottimoVerdicchio nelle numerosecantine di piccoli produttoripresenti nel territorio.
DA PRATICARE
Stupendo il panorama che sigode dal bor go e che spaziadal Monte Catria ai MontiSibillini, fino al vicino mareAdriatico. L ’aria salubre èparticolarmente indicata per isoggiorni estivi; per una per-
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1894Altitudine 381 s.l.m.Superficie 9,5 kmqDistanzada Ancona 49 km
fetta forma fisica non manca-no campi da calcio, da tennise un bocciodromo.
DA SCOPRIRE
Piacevole è il Percorso natu-ralistico del Granchio Neroche si sviluppa lungo il Fossodi Rosora (detto anche delleMacinare), caratterizzato dal-la presenza del granchio difiume (granchio nero) e dauna fauna e una vegetazionericchissime, tra cui faine,donnole, tassi, ghiri, uccellirapaci, piante ad alto fusto eun piacevole sottobosco diciclamini. Da percorrere an-che la strada che conduceverso contrada San Giovanni,interessante per la presenza diquerce secolari e per i nume-rosi sedimenti marini delPliocene, con fossili come ga-steropodi e lamellibranchi.
DA NON PERDERE
Elezione di Miss Verdicchio(giugno); Fiera del perdonoin frazione Angeli (3 agosto);Festa in campagna a T as-sanare (primo fine settimanadi settembre); Convegno sulVerdicchio (sabato precedentela Festa della sapa); Festadella sapa (terza domenica diottobre).
ROSORA
Municipio:
tel. 0731.813963
tel. 0731.814599
Ufficio turistico:
tel. 0731.813701
Comunità montana:
tel. 0732.6952
www.comune.rosora.an.it
www.parcogolarossa.it
47
i
Provincia di Ancona
SAN PAOLO DI JESIPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0731.779088
0731.779141
www.comune.sanpaolodijesi.an.it
comune@comune.
sanpaolodijesi.it
Nonostante il ritrovamento dialcuni reperti archeologici inlocalità Follonica, la nascitadel paese risale alla presenzanel territorio di una piccolachiesa di origine monacalededicata a San Paolo. Da ciòl’origine del toponimo Ca-strum Monti Sancti Pauli, dacui deriva il nome attuale. Laprima attestazione del paeserisale al 1079, ma è del 1275il documento in cui San Paoloè menzionato come Castellodel contado di Jesi. Taleappartenenza venne poi riba-dita nella Descriptio Mar-chiae Anconitanae e nellesuccessive Costituzioni Egi-diane emanate nel 1357 dalCardinale Albornoz. Passatoquindi allo Stato della Chiesa,il bor go di San Paolo fuampliato nel 1491. Aggregatonel 1808 al Comune di MonteRoberto, riottenne la propriaautonomia dal 1818 al 1928,anno in cui fu unito a Staf-folo. Dal 1946 riacquistò lapiena indipendenza ammini-strativa.
DA VISITARE
All’ingresso del paese sitrova il settecentesco PalazzoBassi; nel centro del bor gosorge la Chiesa parrocchialedi San Paolo della fine delXVIII secolo, nel cui internoè custodita una pala d’altareraffigurante la Madonna congli apostoli del Pomarancio edatata 1620; nella stessa chie-sa sono degni di nota un orga-
no di Feliciano Fedeli del1737, un calice d’argentocesellato del 1523 provenien-te dall’antica chiesa di SantaMaria dell’Arco (di cui oggirimangono pochi resti murari)e un fonte battesimale del1708. Nella Chiesa della Mi-sericordia o del Cimitero sipuò ammirare un af frescoattribuito ad Andrea da Jesirappresentante la Madonnacon il popolo di San Paolosotto il mantello (attualmentecoperto da una copia). IlPalazzo Comunale e l’elegan-te Torre civica (purtroppomutilata da un fulmine neglianni Settanta) risalgono allafine del XVIII secolo.
PER SAPERNE DI PIÙ
In omaggio alla vocazioneper la viticoltura, tipica diquesta terra, e all’insegnadella qualità dei prodottigenuini, attraverso il recuperoedilizio di un vecchio immo-bile posto nel cuore del centrostorico, l’AmministrazioneComunale ha realizzato laBottega del Vino, una tappaobbligata per gli itinerari turi-stici della zona, dove è possi-bile degustare innumerevolivarietà di vini marchigiani.
DA GUSTARE
Grazie alla sua posizione pro-tetta dai venti freddi in inver-no e per il suo clima ventilatoe fresco d’estate, San Paolo èun centro molto adatto allacoltivazione della vite, tanto
da produrre un quantitativomedio annuale di 10.000quintali di vino, di cui 4.000di Verdicchio dei Castelli diJesi. Ottimo è anche l’olioextravergine d’oliva.
DA PRATICARE
Il paese si er ge sulla destradel fiume Esino, sull’alto diun colle addossato a quello diStaffolo. È un luogo idealeper passeggiate ed escursioni,da cui si godono splendidipanorami sulla costa adriaticae sulle vicine montagneappenniniche.
DA SCOPRIRE
Legati ad antiche leggendefrutto della fantasia popolare,nella zona sono presenti icosiddetti “bollitori”, ossiavulcanelli di fango o salse,sorgenti di gas che trovano laloro via di fuga in strati argil-losi imbevuti d’acqua. Il fe-nomeno è particolarmentepresente nelle contrade Fontee Battinebbia.
DA NON PERDERE
Festa di San Giuseppe (mar-zo); Infiorata del Corpus Do-mini (giugno); Settimanagastronomica (Ferragosto);Andar per frantoi e mercatini(ottobre); “Verdicchio in ver-si” premio di poesia e Cavatadelle Zitelle (7-8 dicembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 904Altitudine 224 s.l.m.Superficie 10,07 kmqDistanzada Ancona 40 km
SAN PAOLO DI JESI
PROVINCIA DI MACERATA
Provincia di Macerata
ACQUACANINAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0737.52143
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.acquacanina.sinp.net
www.sibillini.net
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 125Altitudine 740 s.l.m.Superficie 26,71 kmqDistanzada Macerata 52 km
Acquacanina inizialmente fufeudo del Conte Manardo diSigfredo, di cui si ha memoriain un documento del 977.Successivamente fu sottopostaai monaci benedettini, ossiaalla diretta protezione pontifi-cia. Dalla presenza dei monacila Valle prese il nome di SanSalvatore e il Rio che si gettanel fiume Fiastrone fu indicatocome “Sacro”. Nel sec. XV siaffrancò in libero Comune,pur nell’ambito dell’influenzadi Camerino.
DA VISITARE
Meritano una visita l’ Abbaziaromanica di S. Maria di RioSacro; la Chiesa barocca dellaMadonna del Vallone consette altari; la Chiesa romani-ca di San Michele Arcangelocaratterizzata da una torrecolombaia del sec. XV ; lacinta muraria del castello deiDa Varano di Camerino, re-centemente ristrutturata, al-l’interno della quale si trova laChiesa romanica di SantaMargherita.
PER SAPERNE DI PIÙ
Incerta è l’etimologia delnome: la prima parte deve lasua origine all’abbondanza diacque nella zona; sull’originedella seconda ci sono delleipotesi: potrebbe derivare daCumina, una pianta erbaceache abbondava nella zona,oppure dal basso latinoCumma che vuol dire condo-minio, cioè acque di utilità
comune. Un’altra ipotesi sirichiama al cane, ad indicareun luogo posto a guardia dellaVallata dell’Alto Fiastrone,versione che trova riscontronello stemma comunale cheraffigura appunto un caneeretto sulle acque.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: formaggi, salumi, miele edolci.
DA PRATICARE
Il Comune è di notevole inte-resse naturalistico, in quanto èubicato nel cuore del ParcoNazionale dei Monti Sibillini.Offre pertanto tranquilli e di-stensivi soggiorni estivi aquanti amano fare passeggiateed escursioni a piedi o inmountain bike. È anche rino-mato per le piste di sci difondo sui Prati di Ragnolo.
DA SCOPRIRE
Acquacanina si trova nellasuggestiva cornice naturaledella Comunità Montana diCamerino, ed è uno dei l8Comuni del Parco Nazionaledei Monti Sibillini. Numerosesono le possibilità di scoprire itanti tesori naturalistici pre-senti nella zona.
DA NON PERDERE
Sagra della bruschetta (ago-sto); Biennale Mostra di anti-quariato (agosto); Serate mu-sicali (agosto).
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ACQUACANINA
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51
Provincia di Macerata
BELFORTE DEL CHIENTIPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il paese di Belforte, arroccatosulla sommità di un ripidocolle, è un centro ricco di te-stimonianze artistiche e di at-trattive paesaggistiche ed am-bientali. In epoca altomedievale l’at-tuale territorio di Belforte eracompreso nella corte di S.Gregorio in Travenano. Nel1205 fu acquisito da Came-rino con l’intento di contra-stare l’espansione di Tolenti-no; le vicende successive lolegano ai tolentinati prima, aicamerinesi poi, fino al defi-nitivo passaggio allo StatoPontificio avvenuto nel sec.XVI. Conserva ancora lemura di cinta del sec. XIV el’impianto urbanistico medie-vale con strade strette, ripidee tortuose.
DA VISITARE
La nobile e antica Chiesa di S.Eustachio conserva un impor-tante e prezioso polittico diGiovanni Boccati del 1468; laChiesa di S. Sebastiano pre-senta un bellissimo portaledel sec. XV; nella Chiesa di S.Pietro Apostolo è custoditauna Croce processionale inrame di stile bizantino; inte-ressanti nella Chiesa di S.Giovanni Battista gli affreschidi Andrea de Magistris del1558.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome deriva in parte dal suoarmonico aspetto esteriore ein parte dalla sua posizione
strategica sulla valle del fiumeChienti.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: olio extraver gine d’oliva,vino rosso Vernaccia d.o.c.,insaccati tradizionali, formag-gi, pane nociato, pasticceriasecca (biscotti all’anice, pizzedolci, ciambelle), la pasta (letagliatelle ed i famosi “vinci-sgrassi”).
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dabocce comunale, un campo datennis e da baseball, un camposportivo comunale e una pale-stra.
DA SCOPRIRE
Nei dintorni è possibile ef fet-tuale numerosi percorsi natu-ralistico-ambientali, sia a pie-di che in mountain-bike, neisentieri e nei boschi del com-prensorio della ComunitàMontana dei Monti Azzurri.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono Sant’Eu-stachio con tradizionale frittu-ra di pesce (maggio); Festadelle fornaci (luglio); Sagradella polenta (agosto); Festaa Villa Case e a Villa Pia-nignoli (settembre); Sagradell’acquaticcio (fermenta-zione di mosto ed acqua) aBorgo S. Maria (ultima dome-nica di settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1747Altitudine 347 s.l.m.Superficie 15,93 kmqDistanzada Macerata 26 km
BELFORTE DEL CHIENTI
Municipio:
tel. 0733.951011
0733.951010
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.
belfortedelchienti.mc.it
Provincia di Macerata
BOLOGNOLAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 176Altitudine 1070 s.l.m.Superficie 25,86 kmqDistanzada Macerata 65 km
Il primo documento scritto,attestante l’esistenza del paesee del suo toponimo, è la Bolladi Papa Celestino III del 1192.In epoca romana il territorio diBolognola fu parte integrantedella Civitas camerinese.Durante il periodo comunalefu sottomessa alla famiglia deiDa Varano di Camerino. Conl’invasione napoleonica fuinfine assegnata al Cantonedel Musone che aveva comecapoluogo Pieve Torina.
DA VISITARE
Bolognola è formata da treVille, nate grazie a tre famosefamiglie nobili ghibellinebolognesi: i Bentivoglio, iPepoli ed i Malvezzi che, cac-ciate dalla città emiliana nelsec. XIII, dettero il nome ai trenuclei del Comune. Le villesono chiamate anche, rispetti-vamente, Villa da Piedi, Villadi Mezzo e Villa da Capo.A Villa da Piedi c’è la Chiesadi S. Nicolò con un organo delsec. XVIII, il Palazzo Prima-vera del Settecento con af fre-schi d’epoca, i ruderi dellaChiesa di S. Maria a Piè delSasso ed il vecchio Mulino. AVilla di Mezzo si conservauna Madonna del Rosario sutavola di Giulio Vergari diAmandola del 1519; interes-santi anche i resti del Castellodei Da Varano, con la cintamuraria e le torri risalenti alsec.XIII, ed il Palazzo Co-munale. A Villa da Capo sitrova la Chiesa di S. Maria
delle Grazie di epoca baroccacon importanti af freschi del‘400 e un or gano del sec.XVIII. Dall’Edicola Crucianidella metà del secolo XV, pro-viene un significativo affrescoraffigurante la Madonna conBambino e Santi attribuito alcamerinese Girolamo di Gio-vanni ed ora conservato pres-so la Pinacoteca di Camerino.
PER SAPERNE DI PIÙ
Diverse le ipotesi sull’originedel nome: secondo alcuni de-riva dall’aggettivo bonus inrelazione alla bontà delleacque, alla fertilità delle terreed alla ricchezza dei pascoli,secondo altri da Bona, divinitàdi origine umbro-celtica.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: formaggi, salumi, miele,dolci e frutti del bosco e delsottobosco (funghi, castagne,fragole, lamponi, more, ecc.).
DA PRATICARE
Numerose sono le possibilitàdi svolgere attività sportive: inparticolar modo lo sci, graziealle sette sciovie, e poi bici-trekking, mountain-bike, cal-cetto, tennis, bocce ed escur-sioni, a piedi o a cavallo, finoa 2000 m di altezza.
DA SCOPRIRE
Bolognola è il Comune piùalto delle Marche; il suo terri-torio si trova nella ComunitàMontana di Camerino ed è
interamente compreso nelParco Nazionale dei Monti Si-billini. Numerose sono le pre-senze floristiche di alto inte-resse naturalistico: la genzianamaggiore, la meleagrine e varitipi di orchidee. Si possonofare bellissime passeggiatepanoramiche scegliendo tra iseguenti percorsi naturalistici:Valle dell’Acquasanta, Fontedell’Aquila, Valle del Fargno -Pizzo tre Vescovi, Fonte del-l’Efre, Fonte delle Bassette,Macchia Tonda, Sentiero Pi-neta per la Maddalena.
DA NON PERDERE
Sagra dell’antico sapore dimontagna (luglio); Festetriennali del Patrono (luglio -agosto); Festa della frittella(agosto); Festa dei fagioli conle cotiche (agosto); Corsa delpalio delle tre Ville (agosto);Mostra antiquaria, Mostrafotografica e gruppo corale dimontagna (agosto).
i
BOLOGNOLA
Municipio:
tel. 0737.520 225
0737.520265
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.bolognola.mc.it
www.sibillini.net
i
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Provincia di Macerata
CALDAROLAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Caldarola è appartenuta fin dalsec. IX all’abbazia di S. Cle-mente in Casauria; nel 1240 fuaggregata a Camerino. Dopoalterne e lunghe vicende belli-che, nel 1545 rientrò definiti-vamente nello Stato dellaChiesa. Nell’anno 1799 il do-minio pontificio fu abbattutodalla rivoluzione francese.Terminata la parentesi napo-leonica, il paese ritornò alloStato Pontificio fino al 1861,quando la terra marchigianavenne annessa al Regnod’Italia.
DA VISITARE
È un centro di notevole inte-resse storico-artistico, rinoma-to per la presenza nei dintornidi suggestive e consistentitracce di un lontano passato.L’elemento peculiare dellalocalità è il Castello dei ContiPallotta che domina l’abitatodall’alto del Colle del Cuculo.Il Palazzo del CardinaleEvangelista Pallotta (sec.XVI), oggi Municipio, conser-va al suo interno la bellaStanza del Paradiso ricca diaffreschi ed è sede del MuseoCivico Pinacoteca. Nei sotter-ranei del palazzo si possonoinoltre visitare il Museo del-l’Esoterismo e il Museo dellaResistenza. Il Castello di Ve-stignano (sec. IX-X) custo-disce all’interno opere del DeMagistris e di Nobile da Luc-ca. Il Santuario di Maria SS.del Monte, della metà del sec.XVIII, possiede una tavola
rappresentante la Madonnacon Bambino tra Santi e com-mittenti. Il notevole Teatro co-munale risale al 1830. Meritauna deviazione anche il Ca-stello medievale di Pieve-favera.
PER SAPERNE DI PIÙ
Caldarola deve il suo nome,con molta probabilità, al ter-mine latino Calidarium con ilquale si indicava la stanza conla vasca di acqua calda nelleterme; la zona, infatti, sarebbestata ricca di acque sulfuree.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: olio extraver gine d’oliva“Coroncina”, vino cotto, salu-mi tradizionali ( ciauscolo,coppa, salsicce, prosciutti),formaggi, pasticceria seccacon biscotti all’anice, pizzenatalizie e pasquali, ciambelle,miele, tartufi, pasta.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo da ten-nis, campo da bocce, campopolivalente e campo sportivocomunale.
DA SCOPRIRE
Caldarola appartiene al com-prensorio della ComunitàMontana dei Monti Azzurri.All’interno della cerchia mu-raria si trova un parco conalberi secolari, tra cui il pinopiantato in occasione dellavisita di Clemente VIII.
In breve si può raggiungere illago di Caccamo (km 2,8),caratteristica zona a ridossodei Monti Sibillini, dove sipuò fare il bagno o andare incanoa. Numerosi sono i per-corsi storico-naturalistici daeffettuare nell’incantevole ter-ritorio della Comunità Mon-tana dei Monti Azzurri, comeil giro dei castelli di Vesti-gnano, Pievefavera, Croce diPievefavera, Valcimarra.
DA NON PERDERE
Via Crucis (Venerdì Santo);Festa Calendimaggio (mag-gio); Giro cicloturistico“Gran Fondo dei Sibillini”(luglio); Giostra de “Le Ca-stella” rievocazione storica(prima settimana di agosto);Presepe vivente (26 e 29 di-cembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1832Altitudine 314 s.l.m.Superficie 20,09 kmqDistanzada Macerata 30 km
CALDAROLA
Municipio:
tel. 0733.905529
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.caldarola.mc.it
Provincia di Macerata
CAMPOROTONDO DI FIASTRONEPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 606Altitudine 335 s.l.m.Superficie 8,83 kmqDistanzada Macerata 30 km
Durante l’ultimo periodo del-l’Impero Romano di Occi-dente, Camporotondo era unpiccolo centro agricolo giuri-dicamente autonomo. Dopola caduta dell’Impero, nel1147, agli inizi del Me-dioevo, si trasformò in Ca-strum (centro abitato circon-dato da mura), posto a rocca-forte dai Da Varano per ladifesa di San Ginesio. La sin-golare autonomia di cuigodeva Camporotondo sideduce dai suoi statuti, datati1322-1366, che sono consi-derati tra i più antichi del-l’Italia centrale. Nel sec. XVICamporotondo venne annes-so allo Stato Pontificio, con-servando tuttavia propriStatuti ed ampi privilegi.
DA VISITARE
Meritano una visita le antichemura castellane restaurate e latrecentesca “ Portarella”, in-gresso del paese di epocamedievale. Nella Chiesa di S.Marco si conserva una Ma-donna del Rosario con Santidel sec. XVI, una Madonnacon Bambino e Santi del sec.XVII ed una Trinità e Santidel sec. XVII. Interessante èil Convento di Colfano in cuisi trovano, tra l’altro, una Ma-donna in trono e Santi (1490)ed una Crocifissione conVergine e Santi, opera diNobile da Lucca. La chiesettadi S. Maria di Garufo conser-va un importante af frescorappresentante la Madonna in
trono con Bambino del sec.XV attribuito a Paolo da Vis-so. Il Palazzo Comunale èstato recentemente restaurato.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome Camporotondo sem-bra derivare o dal nome di unproprietario di epoca medie-vale, oppure, come è più pro-babile, dalla circolarità evi-dente del luogo. La specifica-zione “di Fiastrone”, dal tor-rente che ne attraversa il ter-ritorio, è stata aggiunta nel1863.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segna-lano: olio extraver gine d’oli-va, vino cotto, vino Rosso pi-ceno d.o.c., salumi, formag-gi, pasta (tagliatelle, cappel-letti ed i famosi “vincisgras-si”), agnello, pizze natalizie epasquali, frutti del bosco.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: campo dacalcio e palestra polivalente(tennis, pallavolo, calcio acinque illuminato).
DA SCOPRIRE
Camporotondo appartiene alcomprensorio della Comu-nità Montana dei MontiAzzurri. Dalle mura cittadine,verso nord-ovest, si apre allavista la splendida cornicedella Vallata del Fiastronecon i suoi unici e suggestivipanorami. Il Comune è di
notevole interesse naturalisti-co ed offre tranquilli soggior-ni a quanti amano fare per-corsi a piedi o in mountain-bike.
DA NON PERDERE
Fiera di Sant’Antonio Abate(gennaio); Sagra dell’agnel-lo e degustazione dei prodot-ti tipici (ultima domenica diagosto).
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CAMPOROTONDO DI FIASTRONE
Municipio:
tel. 0733.907153
0733.907359
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.
camporotondodifiastrone.mc.it
55
Provincia di Macerata
CASTELSANTANGELO SUL NERAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
I primi nuclei che popolaronoquesta valle appartenevano aipopoli umbri della civiltàVillanoviana. Il territorio diCastelsantangelo sul Nera eracompreso, nel sec. XII, neldominio del Signore delCastello di Norcia e venneceduto nel 1255 al più forteSignore di Visso. Castelsan-tangelo divenne una delle cin-que Guaite della comunità diVisso e, da allora, ne seguìl’evoluzione storica. Nel 1912ottenne l’autonomia ammini-strativa.
DA VISITARE
Conserva ancora oggi le muramedievali e l’originario im-pianto urbanistico del sec. XV.La Chiesa di San Martino, instile romanico, dall’elegantecampanile con bifore, è riccadi af freschi di scuola umbra.La Chiesa di San Sebastianorisale al secolo XVII. La par-rocchiale di Santo Stefano delXIV secolo ha un portaleromanico e un fonte battesi-male in pietra del sec. XIV . IlMonastero di San Liberatore,costruito nel sec. XIII, è cir-condato da mura massicce cheun tempo chiudevano il castel-lo e conserva un interessanteaffresco nella parete absidale,oltre ad alcuni dipinti di scuo-la umbra.Da vedere, inoltre, Porta Ca-stello, il cui portale in pietramassiccia è ricco di fascino,Porta Norcina con doppioarco e Porta S. Angelo.
PER SAPERNE DI PIÙ
L’origine del nome risale alXIV secolo, quando le popola-zioni locali, esposte ai pericolidi razzie ed incursioni, si uni-rono in cerca di difesa e liber-tà. Fu allora che diedero ilnome Castrum Sancti Angelial grande castello che fondaro-no, ponendolo sotto la prote-zione dell’Arcangelo Michele.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: il farro, i legumi, la lentic-chia, i funghi, il tartufo nero, ilpecorino, il ciauscolo (salamemorbido da spalmare), il torci-glione (dolce a forma di ser-pente ripieno di noci, mandor-le e marmellata), le crostatecon marmellate di more e dicastagne, le frittelle dolci, iravioli dolci ripieni di ricotta, itozzetti, le ciambelle e lecastagnole di carnevale.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo da ten-nis, campo di bocce, centrosportivo polivalente e n. 4sciovie in località MontePrata. Nel vicino altopiano diPian Perduto è possibile prati-care lo sci di fondo.
DA SCOPRIRE
Castelsantangelo sorge inprossimità delle sor genti delfiume Nera; il territorio si tro-va nella Comunità Montana diCamerino ed è interamentecompreso nel Parco Na-
zionale dei Monti Sibillini, inuna zona boschiva sul versan-te occidentale. È un punto dipartenza per bellissime pas-seggiate ed escursioni natura-listiche da compiere a piedi, acavallo o in mountain-bike.L’habitat del territorio è in-contaminato, rigoglioso e ric-co di acque. I punti più sugge-stivi sono: Fonte del Lupo (m1775) nei pressi di una bellapineta, Forca di Gualdo (m1469) e l’altopiano di PianPerduto (m 1345) di notevolee singolare bellezza.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna del-l’Icona (prima domenica diluglio); Rievocazione storicadella Disfida delle Guaite(agosto); Sagra dei fagiolicon le cotiche nella frazioneVallinfante (16 agosto); Sa-gra del Marrone Castellano(ottobre - novembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 323Altitudine 725 s.l.m.Superficie 70,7 kmqDistanzada Macerata 76 km
i
CASTELSANTANGELO SUL NERA
Municipio:
tel. 0737.970039
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.
castelsantangelosulnera.mc.it
www.sibillini.net
Provincia di Macerata
CESSAPALOMBOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 564Altitudine 418 s.l.m.Superficie 27,78 kmqDistanzada Macerata 36 km
Sulle origini di Cessapalombonon si hanno fonti certe.Secondo alcuni documenti nelsec. XII era un Castello che,nel 1240, venne assegnato dalCardinale Fieschi al Comunedi Camerino, città a cui rima-se legato durante le successi-ve vicende storiche.
DA VISITARE
Di un certo interesse archeo-logico è l’abitato che sor gevaai piedi del Monte Castro,località in cui sono stati trova-ti reperti risalenti ai sec. IV -III a.C. Di notevole interessestorico sono l’ Abbazia di S.Salvatore in frazione Mona-stero, del sec. XI, nella cuicripta si trova un affresco raf-figurante una Madonna conBambino, il Castello di Mon-talto, possente baluardo deiDa Varano, costruito nel sec.IX e la Chiesa di S. Benedettoche conserva un pregevoleaffresco del De Magistris.Interessanti anche la Chiesaparrocchiale di Sant’Andrea(detta della Madonna dell’Im-pollata), nel cui interno di tro-va un venerato gruppo ligneoraffigurante la Madonna del-l’Impollata e la Chiesa di S.Maria Ausiliatrice, in frazio-ne Villa di Montalto del sec.XIV, in cui si trova il dipintoMater Misericordiae con ca-valieri del 1468 attribuito aGirolamo di Giovanni. LaRocca Col di Pietra, del sec.XIII, si er ge a picco sullavalle del fiume Fiastrone.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: olio extraver gine d’oliva,vino cotto, ciauscolo, funghi,tartufo nero, cinghiale, cac-ciagione, formaggi, pasta fre-sca fatta a mano, pane nocia-to, pizza al formaggio, fru-stingo (dolce natalizio), cicer-chiata (dolce di carnevale) epizze pasquali.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo sporti-vo, centro polivalente e pale-stra.
DA SCOPRIRE
Il Comune, situato nella val-lata del fiume Fiastrone, ècompreso nel territorio dellaComunità Montana dei MontiAzzurri ed è inserito nel Par-co Nazionale dei Monti Si-billini. È un ottimo punto dipartenza per molteplici escur-sioni naturalistiche, a piedi oin mountain-bike, che per-mettono di godere di ampieviste sulla Gola del Fiastrone,di una natura rigogliosa edincontaminata, nonché diapprezzare le numerose abba-zie e monasteri della Vallata.Si segnalano i seguenti itine-rari: Gola del Fiastrone,Grotta dei Frati, Lame rosse,Rocca di Col di Pietra. È pos-sibile prenotare escursioniguidate.
DA NON PERDERE
Sagra del fungo (maggio);
Festa di San Filippo in con-trada Colbottoni (giugno);Sagra della Pizza (giugno-luglio); Sagra “Taverna delCastello” degustazione diprodotti tipici in contradaTribbio (agosto); Festa dellaMadonna dell’Impollata (a-gosto); Festa della nativitàdella Madonna in fraz. Villadi Montalto (settembre); Fe-steggiamenti nella frazioneMonastero (settembre); Festadella Natura e dei Sapori delbosco (ottobre).
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CESSAPALOMBO
Municipio:
tel. 0733.907132
Comunità montana:
tel. 0733.656336
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.cessapalombo.mc.it
www.sibillini.net
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57
Provincia di Macerata
COLMURANOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Reperti archeologici risalential Paleolitico, attestano la pre-senza umana nella zona in etàpreistorica. In seguito non sihanno più notizie di un centroabitato fino alla conquista daparte di Roma. Nel MedioevoColmurano divenne un bor gofortificato, feudo della fami-glia Gualtieri. Passato poisotto il dominio di Tolentino,che ne eleggeva i Priori e ilPodestà, riuscì comunque amantenere una certa libertà,comprovata dall’esistenza de-gli Statuti, contenenti le nor-me che regolamentavano lavita del piccolo Comune. Agliinizi del sec. XIX riacquistò lapropria autonomia.
DA VISITARE
La Chiesa della SS. Annun-ziata, costruita tra la fine delXIV secolo e la prima metàdel Quattrocento, si distingueper il portale in cotto decoratocon motivi floreali e per lapresenza, nella facciata, dipregevoli bacini maiolicati.All’interno sono conservati unimportante af fresco rappre-sentante la Natività, attribuitoa Giovanni De Magistris diCaldarola (1560), un Croci-fisso in legno, una per gamenaminiata di Paolo V e cornici instile barocco. La Chiesa diSan Rocco, o della Loggia, èuna piccola cappella quadratacon cupoletta a spicchi,costruita tra il XVI e il XVIIsecolo e successivamente re-staurata. Nell’edificio sacro,
antico rifugio dei pellegrini, sitrova un af fresco con unaMadonna in trono e Santidatato 1536. La Parrocchia diSan Donato conserva antichitabernacoli, interessanti dipin-ti, e venerati reliquiari. Dellemura castellane rinforzate dabastioni, rimangono alcunitratti e un torrione difensivo.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: olio extraver gine d’oliva,vino cotto, salumi, formaggi,pasta (tagliatelle e “vinci-sgrassi”), pane nociato, fru-stingo (dolce natalizio), cicer-chiata (dolce di carnevale),pizze pasquali.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo dabocce, campo da tennis, cam-po di calcio, palasport e n. 2campi polivalenti.
DA SCOPRIRE
Colmurano appartiene al com-prensorio della ComunitàMontana dei Monti Azzurri;sorge in cima ad una collinada cui si può ammirare unampio panorama che spaziasulle colline circostanti e sullacatena dei monti Sibillini.All’interno del paese sonopresenti diverse aree verdiattrezzate per i bambini: ilParco della Rimembranza e lospazio verde dedicato “AiBambini del mondo”. Sononumerosi i percorsi storico-
naturalistici nel territorio dellaComunità Montana dei MontiAzzurri, denominato “il terri-torio dei piccoli incanti”.
DA NON PERDERE
Fiera di Santa Croce (primadomenica di maggio); Bien-nale L. C. Ventura (giugno);Fiesta latina (giugno); Con-certo in piazza (giugno);“Pizzagra - Artistrada” (lu-glio); Raduno moto d’epoca(luglio); Festa del PatronoSan Donato (agosto); GaraNazionale di Karting (agosto);“Magicabula” festa dell’in-fanzia (settembre); Castagna-ta in piazza (ottobre); Radunonazionale podisti amatoriali“Marciando per i colli” (no-vembre); Allestimento presepeFrancescano (dicembre);Concerto di Natale (25 di-cembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1287Altitudine 414 s.l.m.Superficie 11,17 kmqDistanzada Macerata 19 km
COLMURANO
Municipio:
tel. 0733.508287
0733.508463
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.colmurano.mc.it
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Provincia di Macerata
FIASTRAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Le origini di Fiastra sonoremote: reperti archeologicitestimoniano insediamentiumani sin dal Neolitico.All’età romana risalgono icentri di Poggio, Trebbio eFiegni, come indicano i ritro-vamenti in San Lorenzo alLago. Nel basso Medioevosorsero nella zona numerosicastelli, feudi dei SignoriMalagotti, famiglia da cuinacque il Beato Ugolino.Negli anni successivi Fiastrapassò sotto il dominio di reManfredi (1259), dei DaVarano (1262), degli Sforza(1443), ancora dei Da Varano(1447) ed infine, nel 1545, fusotto la giurisdizione delloStato Pontificio.
DA VISITARE
Il Castello dei Conti Mala-gotti (il Castrum Flastrae) lecui origini risalgono al sec.XI, già residenza del Podestàe del Consiglio Generale,aveva solide mura perimetra-li, raf forzate da sette torrinelle quali la popolazionedella valle trovava rifugiodurante le invasioni.L’Abbazia di S. Paolo Apo-stolo a Fiegni, costruita nelsecolo XI in stile romanico atre navate, conserva all’inter-no una tela raf figurante laConversione di S. Paolo attri-buita al Baciccia. La Chiesadi S. Lorenzo al lago, del sec.XII, possiede importantiaffreschi romanici.Il Santuario del Beato Ugoli-
no, eretto nel sec. XIV , con-serva nella navata centraleuna serie di dipinti sulla Vitadel Beato risalenti ai secoliXVI e XVII. La suggestiva Grotta dei Fra-ti, sulla sponda sinistra deltorrente Fiastrone, è un luogoche serviva da rifugio aiClareni, frati penitenti, che vicostruirono un’edicola per ilculto.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il Lago di Fiastra è uno spec-chio d’acqua in cui si rifletto-no le cime dei monti Sibillini.È uno dei bacini artificiali piùsuggestivi della regione ed èformato dallo sbarramento deltorrente Fiastrone, af fluentedel fiume Chienti.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: i formaggi, i salumi tradi-zionali (tra cui il ciauscolo), lelenticchie, il miele, il pane, lapasta fatta a mano (tagliatelle,cappelletti, vincisgrassi), idolci ed i frutti del bosco(funghi, tartufi neri, castagne,fragole).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo da ten-nis, campo da calcio, campoda calcetto e campo da bocce.Il lago, inoltre, consente dipraticare molteplici attivitàsportive, tra cui la pesca, ilnuoto, la canoa e lo sci acqua-tico.
DA SCOPRIRE
Il Comune di Fiastra è situatonella pittoresca cornice natu-rale della Comunità Montanadi Camerino ed è uno dei l8Comuni compresi nel ParcoNazionale dei Monti Sibillini,istituito nel 1993. Sono innu-merevoli e diversificate lepossibilità di escursioni inmountain-bike, a piedi ed acavallo, in particolare nellasuggestiva Gola del Fiastrone.È possibile prenotare escur-sioni con le Guide del Parco.
DA NON PERDERE
Fiera dei SS. Pietro e Paolo(29 giugno); Triathlon deiMonti Sibillini (giugno -luglio); Fuochi artificiali sullago (9 agosto); Fiera di SanLorenzo (11 agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 591Altitudine 750 s.l.m.Superficie 57,57 kmqDistanzada Macerata 52 km
FIASTRA
Municipio:
tel. 0737.52112
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.fiastra.mc.it
www.sibillini.net
Provincia di Macerata
FIORDIMONTEPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0737.644115
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.fiordimonte.mc.it
www.sibillini.net
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 231Altitudine 569 s.l.m.Superficie 21,22 kmqDistanzada Macerata 50 km
Fiordimonte è un comunesparso sito nell’alta valle deltorrente Fornace; le sue origi-ni sono preromane: nel suoterritorio, infatti, è stata rinve-nuta un’architrave con iscri-zione picena, oggi conservatain una fonte pubblica nella fra-zione Taro. Del borgo, che hasempre seguito le vicende sto-riche di Camerino, si ha noti-zia solo nel Medioevo. Restidi mura medievali ben conser-vati ne testimoniano la relati-va importanza. A Macerata e aCamerino i notabili fiordi-montesi si recavano insieme aquelli di Nemi, di Valle e diCastello, che formavano ununico centro.
DA VISITARE
Merita una visita la Chiesa diSanta Maria Assunta, in fra-zione Nemi, dove sono con-servati affreschi quattrocente-schi di Paolo da Visso e unatavola dipinta dal Boccati (XVsecolo). La Chiesa di Sant’An-tonio, in frazione Castello, haall’interno una Crocifissioneassegnata a Girolamo di Gio-vanni. Nella piccola Chiesa diSan Marco, in frazione Alfi, sipuò ammirare un trittico incornice gotica attribuito aNobile di Francesco da Lucca.La Chiesa di San Sebastiano(sec.XV), in frazione Villa-nova, custodisce una pregevo-le statua lignea policroma.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel territorio del Comune è
ubicata l’azienda agri-fauni-stico-venatoria che si estendesu un’area di circa 3000 ettari,in cui è possibile esercitarel’attività venatoria.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano: il vino cotto, iformaggi, il ciauscolo, il mie-le, il pane, la pasta fatta amano (tagliatelle, cappelletti,vincisgrassi), i dolci (la pastacon le noci) ed i frutti delbosco e del sottobosco (fun-ghi, tartufi neri, castagne, fra-gole, ecc.).
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dacalcio ed un campo da tennis.
DA SCOPRIRE
Il Comune di Fiordimonte èsituato nel suggestivo territo-rio della Comunità Montanadi Camerino ed è compreso,per alcuni ettari, nel ParcoNazionale dei Monti Sibillini.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono SanGregorio (30 gennaio); Sagradelle fave e del pecorino (1maggio); Fiera di Sant’An-tonio (13 giugno); Sagra degliarrosticini (agosto).
FIORDIMONTE
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Provincia di Macerata
FIUMINATAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Trae le origini del nome dallevicine sor genti del fiumePotenza. Fu feudo dei DaVarano di Camerino. Con lafine della Signoria dei DaVarano, lo Stato Pontificioassunse direttamente il gover-no su tutto il territorio.
DA VISITARE
Il Santuario della Madonnadi Valcora, il cui complessoattuale risale al 1728, si trovain una località molto suggesti-va, tra i boschi, sulla sommitàdel Monte Bordaino: al suointerno è da ammirare, sopral’altare maggiore, una Cro-cifissione con Madonna, SanGiovanni ed Angeli, af frescoattribuito a Girolamo di Gio-vanni. Da vedere: la trecentescaRocca di Spindoli, nell’omo-nima frazione, posta su di unosperone a 650 m di altezza; laRocca di Laverino (o di SantaLucia) fondata nel 1020 daRodolfo di Monaldo III deiConti di Nocera; il Castello diOrve che risale al secolo XIII;la Chiesa del Crocifisso dellaRomitella, del secolo XIV ,che conserva numerosi af fre-schi; la Chiesa di S. Maria diLaverino, del secolo XIV, conun interessante ciclo di af fre-schi datati 1406 e una tavolaraffigurante la Vergine delsecolo XVI.
PER SAPERNE DI PIÙ
Fiuminata è un tipico centromontano di elevato interesse
paesaggistico ubicato nell’altavalle del Potenza.
DA GUSTARE
Tra i prodotti della cucina tra-dizionale si segnalano: salumi,formaggi, patate, tartufo nero,funghi e dolci (la crescia sfo-gliata).
DA PRATICARE
È punto di partenza per bellis-sime escursioni, a piedi o inmountain-bike, sui verdi pia-nori circostanti. Per gli amantidel deltaplano il parco volo èritenuto uno dei migliorid’Italia. La palestra di roccia,la prima ad essere stata apertanelle Marche per l’arrampica-ta sportiva, ha 60 vie di risali-ta (dal 4° all’8°). Sono inoltrepresenti i seguenti impiantisportivi: campo di calcio, boc-ciodromo, campi da tennis,campo da calcetto, campo pal-lacanestro-pallavolo, scuola dideltaplano-area decollo, pistadi pattinaggio, campi dabocce, palestra e laghetto perla pesca sportiva.
DA SCOPRIRE
L’ambiente naturale è forse lapiù grande delle risorse delterritorio, in quanto presentadiverse aree di valore naturali-stico e paesaggistico: il MonteGemmo (m 1250), il MontePennino (m 1571), i prati fiori-ti in località “Le Spiante” (m1100) e il Monte Merennino(m 950), gli stagni in zonaStoini, i boschi secolari, le
numerose sorgenti oligomine-rali, lo stesso fiume Potenzache ha qui le sue sor genti.Sono possibili numerosi per-corsi storico-culturali pervisitare le numerose Abbaziedel territorio.
DA NON PERDERE
Motoraduno (1 maggio);Mercatino d’antiquariato “Ilpassato in piazza” (tutti i lu-nedì di agosto); Sagra della“Crescia fogliata” (agosto);Marcia podistica dei 4 ponti(prima domenica agosto); Fe-sta del ritorno a Spindoli(agosto); Fiera di Ferrago-sto; Corsa ciclistica “Altavalle del Potenza” (agosto);Premio “Leonida Barboni”per la cinematografia e foto-grafia (agosto); Mostra deifunghi e delle attività produt-tive (prima settimana di no-vembre); Concerto di Natale(25 dicembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1604Altitudine 652 s.l.m.Superficie 76,4 kmqDistanzada Macerata 54 km
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FIUMINATA
Municipio:
tel. 0737.54122
0737.54128
Comunità montana:
tel. 0733.637245
www.comune.fiuminata.mc.it
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Provincia di Macerata
GAGLIOLEPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0737.641184
Comunità montana:
tel. 0733.637245
www.comune.gagliole.mc.it
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 640Altitudine 484 s.l.m.Superficie 23,6 kmqDistanzada Macerata 38 km
La storia di Gagliole iniziacon i ritrovamenti di insedia-menti preistorici delle antichepopolazioni del Paleolitico edel Neolitico, rinvenuti a piùriprese nella vallata del Po-tenza ed in collina, a ColleMarte. Dopo la civiltà romanadella quale non restano tracce,nella valle durante l’alto Me-dioevo sorse la Pieve di SanZenone, oggi Santa Mariadella Pieve. Intorno al secoloXII, fu eretto su di una colli-na, dove si trova l’attuale Ga-gliole, il Castello fortificato,con una sola torre ed una cintamuraria. Nel sec. XIII, adopera di Gentile Da Varano, ilCastello fu ampliato con mu-ra, porte e torri e fu costruitauna rocca nel punto più eleva-to. Oggi la rocca rappresentauna delle testimonianze piùsignificative dell’architetturamilitare medievale marchigia-na. Il paese conserva la strut-tura urbanistica medievaleoriginaria con il castello e lemura.
DA VISITARE
Il Castello di Gagliole venneedificato dai Da Varano nelTrecento; interessante la cintamuraria, con possenti torri adoccidente e la porta d’ingressoa sud. La Chiesa parrocchialedi San Michele Arcangelo,restaurata di recente, ha un belportale in cotto e conserva unastatua in legno policromo di S.Sebastiano (sec. XVI). LaChiesa di San Giuseppe, del
secolo XVI, custodisce unCrocifisso ligneo policromodel Cinquecento ed un af fre-sco con una Natività di A. DeMagistris del 1530. A circa 3km di distanza si trova laChiesa eremitica di SantaMaria delle Macchie, risalen-te ai secoli XI e XII, conannessi un Convento e un pic-colo chiostro con colonne inlaterizio; degni di nota ledecorazioni in cotto e i nume-rosi dipinti, tra cui due Ma-donne della maniera di Lo-renzo Salimbeni. La tavola originale dellaMadonna delle Macchie èconservata nella Chiesa di SanLorenzo in località Torreto. LaChiesa di Santa Maria dellaPieve, notevole edificio roma-nico, custodisce un interessan-te affresco del sec. XVI raf fi-gurante una Madonna conBambino.
DA GUSTARE
Tra i prodotti della cucina tra-dizionale si segnalano: il mie-le, il pane, la pasta fatta a ma-no (tagliatelle e i “vincisgras-si”), il vino Verdicchio d.o.c.,gli insaccati tradizionali, tracui il ciauscolo, i dolci (la cre-scia, il frustingo e la ciambel-la pasquale).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo poliva-lente, campo da tennis, campoda bocce e piste ciclabili permountain-bike.
DA SCOPRIRE
L’antico castello di Gagliole èil punto di partenza per nume-rose escursioni: si può salire aiPrati (m 1000 s.l.m.), una di-stesa verde immensa e mae-stosa di notevole interessepaesaggistico, con un sugge-stivo panorama. A piedi si puòraggiungere la selvaggia Valledell’Elce, ricoperta da un fittobosco di lecci, ove è possibilevisitare la Grotta dell’Elce edel Sasso Pozzo, o raggiunge-re le sorgenti intermittenti car-siche.
DA NON PERDERE
Pellegrinaggio alla Madonnadelle Macchie (notte del 30aprile); Torneo di calcio a cin-que (luglio); Rassegna delTeatro Dialettale (agosto); Se-rata “Blues festival” (agosto);Manifestazioni ricreative eculturali (estate).
GAGLIOLE
Provincia di Macerata
GUALDOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il borgo di Gualdo fu edificatodopo la rovina di Urbisaglia eFalerone, quando i Signori diqueste città, per sfuggire al-l’eccidio dei barbari, ripararo-no nei vicini monti e comin-ciarono a costruire i lorocastelli in luoghi elevati. Ilnome Gualdo deriva dal lon-gobardo Wald, cioè bosco, dicui tutta la zona era ricoperta.Il Castello di Gualdo fu la for-tezza dell’antica e potentedinastia dei Brunforte, che neera giunta in possesso daiBonifazi, nobile famiglia diMonte San Martino che,ormai in decadenza, nel 1319,lo aveva venduto alla Città diFermo. Per questioni di confine traGualdo e San Ginesio ci fu unlungo periodo di contrasti,fino a quando nel 1484, perintervento del Pontefice SistoIV, le due comunità firmaronoun accordo che fissava i confi-ni lungo il corso del torrenteSalino. L ’importanza del ca-stello di Gualdo fu anchedeterminata dal fatto che nelsuo territorio passava il confi-ne tra le diocesi di Camerino edi Fermo.
DA VISITARE
Nella Chiesa parrocchiale diS. Savino (sec. XIV), in stileneoclassico, si trovano molteopere significative, tra cuinumerosi dipinti ed un basso-rilievo in pietra del XVIIsecolo. La Casa biblioteca“Romolo Murri”, costruita
nel sec. XX, conserva al pianoterra la biblioteca e l’archiviodell’illustre concittadino. LaChiesa della Madonna delleGrazie (sec. XII) ha una fac-ciata con un bel porticato inarenaria ed all’interno custo-disce un interessante af frescodel XV secolo. Il ConventoFrancescano (sec. XVI) è no-bilitato da un bel chiostro for-mato da dodici ampie arcatecon pozzo centrale.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano: olio extraver-gine d’oliva, funghi, vinocotto, ciauscolo, formaggi(pecorino), pasta fresca fatta amano (tagliatelle, cappelletti evincisgrassi), dolci (panenociato e ciambelle pasquali).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: centro poliva-lente, campo da tennis, camposportivo e pista di pattinaggio.
DA SCOPRIRE
Gualdo appartiene al sugge-stivo territorio della ComunitàMontana dei Monti Azzurri,caratterizzato da una naturaincontaminata e dalle vestigiadi un glorioso passato.All’interno del paese è pre-sente un parco con una note-vole varietà di piante e fiori.Numerosi sono i percorsi sto-rico-culturali e naturalistici daeffettuare a piedi, in moun-tain-bike o a cavallo.
DA NON PERDERE
Mostra mercato dei formaggid’Italia (maggio); Festa delPatrono San Savino (agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 909Altitudine 652 s.l.m.Superficie 22,11 kmqDistanzada Macerata 43 km
i
GUALDO
Municipio:
tel. 0733.668122
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.gualdo.mc.it
63
i
Provincia di Macerata
MONTE CAVALLOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0737.519618
Comunità montana:
tel. 0737.61751
www.comune.montecavallo.mc.it
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 159Altitudine 653 s.l.m.Superficie 38,61 kmqDistanzada Macerata 57 km
Il Comune di Monte Cavalloè situato all’imbocco di unagola racchiusa tra pareti roc-ciose. Nel Medioevo facevaparte del feudo dei conti Ba-schi, una famiglia ghibellinadi Orvieto. Successivamentepassò ai Da Varano di Came-rino e poi allo Stato Pon-tificio.
DA VISITARE
La Chiesa di San Benedetto,in località Valle, conservaparti della struttura benedetti-na originaria. La Chiesa diSan Niccolò, in località Val-cadara, ha af freschi riprodu-centi l’ Annunciazione, laCrocifissione e la Resur-rezione attribuiti a Paolo daVisso. La Chiesa di Cerretocustodisce una Crocifissioneed una Madonna di AndreaDe Magistris. Merita unavisita anche la Chiesa diSanta Maria Assunta checonserva una Croce in ramedorato del sec. XVI ed alcunidipinti.
PER SAPERNE DI PIÙ
Per le vie del bor go è facileincontrare anziani disposti araccontare storie fantastichedove si mescolano sacro eprofano e antiche leggende.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradizio-nali si segnalano: i funghi, iltartufo nero, il ciauscolo, iformaggi, il miele, le lentic-chie e le patate.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dacalcetto e piste ciclabili permountain-bike.
DA SCOPRIRE
Il territorio di Monte Cavallosi trova nella ComunitàMontana di Camerino ed ècompreso nella Riserva Natu-rale Montagna di Torricchio,istituita nel 1977. La riservaha una estensione di 371 etta-ri e fin dalla sua istituzione èstata inserita nel SistemaNazionale delle Oasi WWF.Si tratta di un’area moltointeressante dal punto di vistanaturalistico e faunistico: lezone boschive sono caratte-rizzate dal faggio, dalla rove-rella, dal leccio e dal carpinonero; la fauna dal gatto selva-tico, dalla volpe, dal tasso,dalla faina, dalla donnola,dallo scoiattolo e dalla lepre,mentre l’avifauna dalla starnae dalla coturnice. È punto dipartenza per bellissimi per-corsi naturalistici da compie-re a piedi, a cavallo o inmountain-bike. In particolariperiodi dell’anno si può anda-re alla ricerca dei numerosifrutti del bosco e del sottobo-sco (funghi, tartufi, castagne,fragole, mirtilli, ecc.).
DA NON PERDERE
Sagra del Castrato e dei pro-dotti della Montagna (luglio);Feste triennali in onore dellaMadonna della Valle (ago-sto).
MONTE CAVALLO
Municipio:
tel. 0733.660107
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.
montesanmartino.mc.it
comune@
montesanmartino.sinp.net
Provincia di Macerata
MONTE SAN MARTINOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Le origini di Monte SanMartino risalgono all’epocaromana, come è dimostratodai ritrovamenti di numerosireperti archeologici, qualimonete, vasi, armi e tombe. Sicostituì in libero comuneintorno al 1240, e su di essoebbe particolare influenza lanobile famiglia Bonifazi.Successivamente ampliò ilsuo territorio acquistando ivicini castelli, come quello diScheggia; ciò lo portò ad unlungo conflitto con Aman-dola, che aspirava al possessodegli stessi luoghi. Intornoalla metà del XIV secolo fusottoposto alla Signoria deiDa Varano, per essere com-preso successivamente nelterritorio dello Stato Pon-tificio di cui seguì le sorti.
DA VISITARE
Del Castello fortificato me-dievale (sec. XIII-XIV) ri-mangono solamente alcunitratti di mura, rinforzate datorrioni a base quadrata, eresti di una porta in pietra conbella decorazione in cottomarchigiano ben conservata.Di notevole interesse è laChiesa di San Martino, nelcui interno sono custoditi al-cuni polittici di straordinariaimportanza, di cui due sonoattribuiti a Vittore Crivelli euno, bellissimo, a Carlo eVittore Crivelli, mentre unquarto (proveniente dallaChiesa di Santa Maria delPozzo), è un trittico datato
1473 e firmato da Girolamo diGiovanni, uno dei principaliesponenti della scuola diCamerino. Da vedere: laChiesa di Santa Maria delleGrazie che conserva notevoliaffreschi, la Chiesa di SantaMaria del Pozzo dove si tro-vavano importanti dipinti, ilPalazzo Comunale, che cu-stodisce un piccolo dipinto surame rappresentante la Croci-fissione. Degne di nota sono ilTeatro comunale e la Pina-coteca Civica “MonsignorArmindo Ricci” conservatanell’omonimo Palazzo.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome fa riferimento al cultodi San Martino introdotto daiFranchi, che durante le inva-sioni barbariche fecero delpaese il loro quartier generale,cambiando la sua denomina-zione da Arx Rubetana Roma-norum in Monte San Martino.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano: l’olio extra-vergine d’oliva, il vino cotto,il ciauscolo, il miele, le casta-gne, i formaggi, la pasta fre-sca fatta a mano (tagliatelle,cappelletti ed i famosi vinci-sgrassi), lo spumetto (dolce abase di albume d’uovo, zuc-chero e mandorle tostate).
DA PRATICARE
Sono presenti un campo spor-tivo e un campo da tennis.
DA SCOPRIRE
Monte San Martino appartie-ne al territorio della ComunitàMontana dei Monti Azzurri. Èun centro di notevole interes-se paesaggistico ed ambienta-le in quanto sorge in una bellaposizione panoramica suun’altura a strapiombo sullaridente valle del fiume Tenna.Nell’area si possono ef fettua-re interessanti percorsi stori-co-culturali e naturalistici, apiedi, in mountain-bike o acavallo.
DA NON PERDERE
Festa del SS. Crocifisso (pri-ma domenica di agosto); Festadel Patrono San Martino Ve-scovo (11 novembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 815Altitudine 600 s.l.m.Superficie 18,5 kmqDistanzada Macerata 47 km
MONTE SAN MARTINO
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65
Provincia di Macerata
MUCCIAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Municipio:
tel. 0737.646135
Comunità montana:
tel. 0737.61751
www.comune.muccia.mc.it
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 923Altitudine 451 s.l.m.Superficie 25,65 kmqDistanzada Macerata 45 km
L’origine di Muccia risale alNeolitico, come dimostratodai numerosi reperti archeolo-gici oggi conservati nel Mu-seo archeologico nazionaledelle Marche in Ancona. NelMedioevo appartenne a Ca-merino e dal Quattrocentopossedette un importantemulino fortificato da cui lapopolazione locale traeva so-stentamento.
DA VISITARE
Degna di nota è la Chiesadella Madonna dei DaVarano del sec. XVI, dallaparticolare forma ottagonale,con all’interno pregevoliopere di Andrea De Ma-gistris. Il Santuario del BeatoRizzerio, in gran parte rico-struito, custodisce i resti delconfessore di San Francescodi Assisi: l’eremo è meta divisite e pellegrinaggi. IlSantuario della Madonna diCol de’ Venti contiene unabella tavola quattrocentescaraffigurante la Vergine colBambino. La Torre di Massa,nella frazione Massaprefo-glio, fu costruita nel XIIIsecolo dai Duchi Da Varano,Signori di Camerino. La Villa“La Maddalena”, circondatada un parco, venne edificatanel secolo XVII.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segna-lano: i funghi, il tartufo nero,la trota, il ciauscolo, il miele,la pasta fatta a mano (taglia-
telle e “vincisgrassi”), i dolci(pan nociato, biscotti di mo-sto e pizze pasquali), l’eccel-lente Amaro Sibilla (liquoreottenuto da erbe e radici deiMonti Sibillini) ed il famosoMistrà Varnelli (liquore all’a-nice).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: centro sporti-vo con piscina, campo da ten-nis, campo da calcetto ecampo sportivo.
DA SCOPRIRE
Il Comune di Muccia fa partedell’incantevole territoriodella Comunità Montana diCamerino, zona di notevoleinteresse naturalistico - am-bientale, con suggestivi pae-saggi. È possibile ef fettuarepercorsi sia a piedi che inmountain-bike, nei sentieri enei boschi del comprensorio.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San Biagio(3 febbraio); Sagra delle Ta-gliatelle fatte a mano (lu-glio); Fiera della Maddalena(luglio); Sagra della Trota(prima domenica di agosto);Festa sui prati nella fraz.Maddalena (agosto-settem-bre).
MUCCIA
Provincia di Macerata
PENNA SAN GIOVANNIPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il nome Penna probabilmenterisale all’etimologia celtica di“luogo posto su di altura,monte o rocca”; certo è chenel XII secolo il paese venivaindifferentemente chiamatoCastel della Penna o Castellodel Monte di S. Giovanni. Datestimonianze rinvenute sulluogo, le origini risalgono pro-babilmente al I-II sec. d.C.,come distretto della coloniaromana Faleria. Il paese fufortificato in epoca medievalee fu residenza di Signori loca-li. Nel 1259, al tempo dell’oc-cupazione dei Manfredi, gliabitanti insorsero e distrusserola Rocca sulla sommità delmonte. La fortezza fu poi rico-struita alla metà del ‘300 daiDa Varano, che avevano presopossesso del paese per contodel Cardinale Albornoz. Dallametà del sec. XV fu conqui-stata e tenuta per due decennida Francesco Sforza insiemecon molti altri castelli vicini,per passare poi definitivamen-te sotto il dominio dellaChiesa.
DA VISITARE
Interessanti sono i resti del-l’antica cinta muraria, con laPorta Marina e la Portarellaubicata all’interno del paese,sulla cui volta sono visibilitracce di un af fresco settecen-tesco. Degna di nota anche laChiesa di S. Giovanni Bat-tista, del 1251-1256, restaura-ta nel 1501 e rimodernata instile barocco nel 1736. La
Chiesa di S. Francesco (sec.XV) conserva il portale origi-nale ed il pavimento in cotto;notevole l’antico conventoadiacente con chiostro e log-giato. Nel Palazzo Municipalesono custoditi reperti di epocaromana ed un interessante trit-tico raf figurante la Madonnatra S. Rocco, S. Sebastiano, S.Apollonia e S. Giovanni, asse-gnabile all’ambito dei Cri-velli. La Chiesa di S. Biagio,risalente al sec. XI, ha all’in-terno una statua del Santo cuiil luogo è dedicato. La Chiesadi S. Giuseppe, del 1587, èornata di un gran rosone ingesso e presenta un alto cam-panile. La Chiesa di S. Filo-mena (sec. XIII) è a navataunica e possiede molti dipinti.Lo storico Teatro Comunale“Flora”, costruito nel 1780,presenta un portale in pietraarenaria ed af freschi ad operadi Antonio Liozzi. La Rocca èun’antica torre di avvistamen-to, ormai in stato di rudere. Davedere anche la Pinacotecacomunale d’Arte contempora-nea.
PER SAPERNE DI PIÙ
A qualche chilometro di di-stanza dal paese si trova lasuggestiva contrada di VillaSaline, che si estende fino allesorgenti del torrente Salino dacui sgor gano salutari acqueminerali salso-bromo-iodico-sulfuree naturali, le cui pro-prietà curative vennero sco-perte già nel 1876.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: l’olio extraver gined’oliva, il vino cotto, il ciau-scolo, il miele, i formaggi, lapasta fresca fatta a mano.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo poli-valente, un bocciodromo edun campo sportivo.
DA SCOPRIRE
Penna San Giovanni appartie-ne alla Comunità Montana deiMonti Azzurri, territorio riccodi storia, cultura e bellezzenaturalistiche. Si segnalano losplendido parco di Villa Sa-lina, con le lussureggiantivegetazioni acquatiche deglistagni naturali, ed il Parco delMonte, ubicato in un puntoelevato molto panoramico.Si possono ef fettuare percorsistorico-culturali e naturalisti-ci, a piedi, in mountain-bike oa cavallo.
DA NON PERDERE
Sfilata dei carri allegorici(febbraio, domenica di carne-vale); Giornata della terza età(luglio); Concerto lirico-voca-le (agosto); Sagra della polen-ta sulla “spianatora” (ago-sto); Tombola di Ferragosto;Festa del Patrono S. GiovanniBattista (24 giugno e 29 ago-sto); Sagra “La Castagnata”(ultima domenica di ottobre);Concerto di Natale (Dicem-bre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1211Altitudine 700 s.l.m.Superficie 228,18 kmqDistanzada Macerata 38 km
i
PENNA SAN GIOVANNI
Municipio:
tel. 0733.699003
0733.669119
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.
pennasangiovanni.mc.it
comune@
pennasangiovanni.sinp.net
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Provincia di Macerata
PIEVE TORINAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
La località è un antico centro dipassaggio dei popoli protoita-lici diretti dalle valli umbre al-le piane adriatiche, nonché dipastori e greggi nomadi, Etru-schi, Romani, Longobardi,monaci benedettini, francesca-ni e pellegrini di ogni epoca incammino verso Loreto ed As-sisi. Già territorio umbro alledipendenze della chiesa spole-tina fino al 1587, fu poi legatoalle vicende storiche di Came-rino.
DA VISITARE
Sulla piazza del paese si trovala Pieve romanica di SantaMaria con l’abside poligonalee la torre campanaria del XIVsecolo: all’interno si possonoammirare una Madonna conBambino, gruppo ligneo dellafine del sec. XV, una tavola del1541 di Giovanni Andrea DeMagistris e numerosi affreschidei secoli XIV e XV. Nei din-torni si trova la Chiesa di San-ta Maria in Caspriano di Ca-savecchia, costruita nel 1350,a croce greca, e oggi attorniatada boschi in una zona di note-vole interesse paesistico. Danon perdere i resti del Castellodi Prefoglio ed il suggestivoRomitorio dei Santi, eremo amezza costa di monte, circon-dato da un folto bosco, nei cuilocali annessi si può soggior-nare liberamente. Sorprendente è la cripta dellachiesa, scavata in parte nellaroccia, la cui origine è paleo-cristiana. La Pinacoteca an-
nessa alla Chiesa di San Gio-vanni conserva alcune paled’altare provenienti dalle chie-se distrutte di Pomarolo e di S.Teodora, oltre ad af freschistaccati dalla Pieve antica diSanta Maria Assunta.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nell’ex convento di Sant’A-gostino (costruzione risalenteal sec. XVII) si trova il Museodella Nostra Terra, un museoetnografico-agricolo fondatonel 1976, dove sono riprodottivari ambienti della vita e del la-voro dell’alta collina macera-tese, con una fedele riprodu-zione degli ambienti delle casecoloniche e delle botteghe arti-giane. Il mulino di fiume, sededistaccata del museo, conservale strutture originarie, con il la-ghetto, la chiusa e la cascateancora funzionanti; la struttu-ra, completa in tutte le sue par-ti, ricrea i momenti di vita e dilavoro del mugnaio.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradizionalisi segnalano: i formaggi, ilciauscolo, il miele, la trota, lapasta fresca fatta a mano (ta-gliatelle, cappelletti, vinci-sgrassi) ed i frutti del bosco edel sottobosco (funghi, tartufineri, castagne, fragole, lampo-ni e mirtilli).
DA PRATICARE
Sono presenti un campo sporti-vo ed un campo da tennis. Nelfiume Chienti si può praticare
la pesca sportiva, ed in partico-lare si possono catturare bellis-simi esemplari di trote.
DA SCOPRIRE
Il Comune diPieve Torina è si-tuato nel territorio della Co-munità Montana di Camerino,in un comprensorio ricco di pa-scoli, prati e boschi. Fa partedel Parco Nazionale dei MontiSibillini e della Riserva Natu-rale Montagna di Torricchio. Èpunto di partenza per bellissi-me escursioni storico-artisti-che, culturali e naturalistiche,da compiere a piedi, a cavallo oin mountain-bike, nell’incan-tevole territorio caratterizzato,oltre che dalla bellezza del pae-saggio, da castelli medievali,edifici rinascimentali, antichechiese rurali.
DA NON PERDERE
Sagra “De lu porcu” in locali-tà Casavecchia (agosto); Sagradella pecora (fine agosto); Sa-gra dei gamberi di fiume (pri-ma domenica di settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1440Altitudine 470 s.l.m.Superficie 74,84 kmqDistanzada Macerata 50 km
PIEVE TORINA
Municipio:
tel. 0737.51202
0737.518022
Comunità montana:
tel. 0737.61751
www.comune.pievetorina.mc.it
Provincia di Macerata
PIEVEBOVIGLIANAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 900Altitudine 441 s.l.m.Superficie 27,33 kmqDistanzada Macerata 50 km
Le origini risalgono ad untempo antichissimo: tracce diinsediamenti, vasellame delNeolitico, reperti appartenentiall’Età del Ferro, dimostranoche l’uomo primitivo scelsecome sua dimora la Valle delChienti e dei suoi affluenti, tracui il torrente Fornace, chetanta parte ebbe nella storiadel paese.
DA VISITARE
La Chiesa di Santa MariaAssunta (sec. XI) conservauna bellissima cripta in stileromanico. La Chiesa di SanGiusto (secoli XI-XII) in fra-zione San Maroto, custodisceall’interno affreschi del XIV edel XV secolo. La Chiesa diSan Francesco (secoli XII-XIV) in frazione Pontelatrave,possiede all’interno diversiaffreschi dei secoli XIV, XV eXVI. La Chiesa del Rosariocontiene un af fresco del Sei-cento, oltre a numerosi altarilignei barocchi. La Chiesa diSanta Maria Maddalena, si-tuata sull’omonima montagna,presenta frammenti di af fre-schi attribuiti a Cola di Pietro. Il Castello di Beldiletto fufatto edificare nel secolo XIVdai Duchi Da Varano per con-trollare un’importante via dicomunicazione. Il Museo Raf-faele Campelli conserva nu-merosi reperti archeologici,oltre a tavole di Cola di Pietroe Venanzo da Camerino e a undipinto di Simone De Magi-stris.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: i salumi tradizionali (tracui il ciauscolo), il miele, lapasta fresca fatta a mano(tagliatelle e vincisgrassi), ifrutti del bosco e del sottobo-sco (funghi, tartufi neri, casta-gne). È zona di produzione delfamoso Mistrà Varnelli (liquo-re all’anice secco) e dell’ec-cellente Amaro Sibilla, liquoreottenuto da un decotto di erbee radici dei Monti Sibillini,dolcificato con il miele.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: campo da boc-ce, campo da calcetto, campoda tennis, campo sportivo epalestra polivalente.
DA SCOPRIRE
Pievebovigliana sorge ai piedidella Valle del torrente For-nace; il territorio si trova nellaComunità Montana di Came-rino ed è compreso nel ParcoNazionale dei Monti Sibillini.Il territorio offre innumerevolie diversificate possibilità diescursioni da compiere inmountain-bike, a piedi o acavallo. Quattordici sono gliitinerari ad anello che possonoessere percorsi in uno o piùgiorni. È possibile prenotareescursioni con le Guide delParco.
DA NON PERDERE
Sagra della castagna (otto-bre); Concerti di Natale eCapodanno (dicembre).
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PIEVEBOVIGLIANA
Municipio:
tel. 0737.44126
Comunità montana:
tel. 0737.61751
www.comune.pievebovigliana.mc.it
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Provincia di Macerata
PIORACOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Le sue origini risalgono al 215a.C.; inizialmente fu abitatoda popoli primitivi, in seguito,all’epoca dell’impero romano,si arricchì di templi, di un tea-tro, delle terme e di una pisci-na. Pioraco ebbe però il suomassimo splendore nel Me-dioevo sotto il Ducato dei DaVarano di Camerino che die-dero impulso, grazie al com-mercio degli stracci, alla lavo-razione della carta. Il paesediventò così molto famoso perle sue cartiere, attività econo-mica che ancora oggi lo con-traddistingue.
DA VISITARE
Merita una visita la Chiesaparrocchiale di San Vittorino,che custodisce le spoglie delSanto e venne costruita suiresti di un antico tempio paga-no: all’interno sono visibilitracce di antichi affreschi e unfonte battesimale in pietra del1646. La Chiesa di San Fran-cesco, risalente al 1327, è con-traddistinta all’esterno daun’abside poligonale in pietracalcarea e conserva un’ An-nunciazione attribuita adArcangelo di Cola, una tela discuola bolognese raf figuranteSan Carlo Borromeo ed unaVia Crucis del Mancini. LaChiesa del SS. Crocifisso, distile gotico lombardo, custo-disce un pregevole dipinto raf-figurante il Crocifisso attribui-to a Girolamo di Giovanni. LaChiesetta della Madonnadella Grotta, in origine antico
romitorio, conserva una statualignea del secolo XV rap-presentante la Madonna conBambino. La Chiesa parroc-chiale di Santa Maria delleLacrime, in frazione Seppio,custodisce una pregevole ta-vola di Giovanni Boccati raffi-gurante la Madonna in tronocon Bambino datata 1466. Siconsiglia di visitare le Chieserurali di San Paolo in frazioneCosta e di Fonte Venere in fra-zione Seppio. Da non perderel’interessante e documentatoMuseo della Carta e dellaFiligrana, il Museo dei Fossilie il Museo dei Funghi, allesti-ti nelle sede del Municipio.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il nome latino di Pioraco eraProlaqueum, che significa“vicino al lago”, in quanto inpassato il bor go era situatovicino ad un lago (prosciuga-tosi nel 1660) che il fiumePotenza formava a monte del-l’abitato. Per raggiungere ilcentro abitato occorre attra-versare l’impervia e strettaGola di Pioraco, chiusa tra altepareti rocciose, con ripidecascate.
DA GUSTARE
Tra i prodotti della cucina tra-dizionale si segnalano: gliinsaccati, tra cui il “ciausco-lo”, la cacciagione, i funghi, ilmiele, la pasta fresca fatta amano (tagliatelle e “vinci-sgrassi”) ed i dolci (crescia epizza pasquale).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: una palestrapolivalente coperta, un camposportivo, due campi da tennisin terra battuta, due campi dabocce ed una palestra di rocciaper le arrampicate sportive sulmonte Gemmo.
DA SCOPRIRE
Il centro di Pioraco è incasto-nato in mezzo a tre monti: ilmonte Primo (m 1.300), ilmonte Gemmo (m 1.250) e ilmonte Gualdo (m 1.065) edappartiene al comprensoriodella Comunità Montana AlteValli del Potenza e dell’Esino,una zona ricca di vegetazionee di notevole bellezza paesag-gistica. La particolare confor-mazione del territorio of frenumerose possibilità di escur-sioni naturalistiche, da com-piere a piedi o in mountain-bike, nella natura incontami-nata alla scoperta di paesaggispettacolari.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San Vit-torino (8 giugno); RassegnaMusicarte (giugno); Premiocinematografico Venanzio Bi-raschi (periodo estivo); Ras-segna di teatro dialettale (ago-sto); Festa dei cartai (14 set-tembre); Presepe vivente (6gennaio).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1209Altitudine 441 s.l.m.Superficie 19,48 kmqDistanzada Macerata 50 km
PIORACO
Municipio:
tel. 0737.42142
Comunità montana:
tel. 0733.637245
www.comune.pioraco.mc.it
Provincia di Macerata
POGGIO SAN VICINOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 314Altitudine 509 s.l.m.Superficie 12,91 kmqDistanzada Macerata 52 km
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Poggio San Vicino deve le sueorigini ai Romani, che costi-tuirono ai piedi del monteSitria un avamposto fortificatoche prese il nome di PodiumFicanum; nel corso degli annila denominazione del luogo sitrasformò in Ficano. Neiprimi secoli dopo l’anno Millefece parte dei possedimentidell’Abbazia di Val di Castro,per passare in un secondomomento al Distretto di Apiro.Dal 1346 il luogo fu sottopo-sto al controllo degli Smeduc-ci, Signori di San Severino.Diventò possesso dello StatoPontificio e, una volta riunifi-cato allo Stato italiano, feceparte del Comune di Apiro dal1929 al 1948, per ritornare poiall’autonomia amministrativa.
DA VISITARE
Merita una visita la Torremedievale dell’antico castello,recentemente restaurata e si-tuata sul punto più alto diPoggio. La Chiesa parrocchia-le di Santa Maria Assunta,costruita tra il 1876 e il 1888,ha una facciata a capanna inlaterizio, mentre le fiancatesono in brecciato rosa; all’in-terno si conservano un bellis-simo Crocifisso ligneo di artefiorentina del sec. XVI, unatela con la Madonna in tronotra Santi ed un dipinto muraleraffigurante la Vergine. Nellasacrestia sono custodite teledei secoli XVII e XVIII insie-me a numerosi arredi sacri.Interessante anche la Chiesa
dei Santi Giovanni Evan-gelista e Battista, il cui ester-no è arricchito da un piccolocampanile, mentre l’internopresenta significativi affreschidi scuola sanseverinate, che latradizione locale attribuisce aBernardino di Mariotto. Davedere, inoltre, le Chiese rura-li di San Rocco in frazionePalazzo, di Santa Maria delleNevi in frazione Serronchia edella Madonna del Carmine infrazione Cordivino.
DA GUSTARE
Tra i prodotti della cucina tra-dizionale si segnalano: ilmiele, la pasta fatta a mano, ilvino, il formaggio pecorino, ifunghi, il tartufo nero, gliinsaccati, tra cui il ciauscolo,l’eccellente olio extraver gined’oliva, i dolci (la ciambella, ilserpe pasquale, i cavallucci).
DA PRATICARE
Sono presenti un campo datennis, un campo da calcio, unbocciodromo all’aperto e unascuola per il volo con para-pendio.
DA SCOPRIRE
L’abitato di Poggio, situato sulcrinale di alcune colline checircondano il monte SanVicino, fa parte del compren-sorio della Comunità Montanadel San Vicino, caratterizzatoda interessanti bellezze na-turalistiche e paesaggistiche.Da visitare l’area verde attrez-zata del giardino pubblico“La
Torre”. La località è punto dipartenza per suggestive escur-sioni naturalistiche da com-piere a piedi, a cavallo o inmountain-bike, attraverso inumerosi sentieri del territo-rio. Da segnalare quello checonsente di arrivare alla splen-dida Abbazia di Val di Castro,monastero fondato nel 1006da San Romualdo e quelli checonducono al lago di Cingoli,all’Abbazia di Sant’Urbanoed a Pian dell’Elmo.
DA NON PERDERE
Festa della Patrona SantaCaterina da Siena (aprile);Motoraduno interregionale(tra maggio e giugno); Festadella Birra (agosto); Gare diparapendio (maggio - agosto);Festa della Madonna delRosario (ottobre).
POGGIO SAN VICINO
Municipio:
tel. 0733.619109
Comunità montana:
tel. 0733.602823
www.comune.
poggiosanvicino.mc.it
comune@
poggiosanvicino.sinp.net
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Provincia di Macerata
RIPE SAN GINESIOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il primo insediamento avven-ne, probabilmente, ad operadelle popolazioni picene,mentre in epoca romana fuvicus della nobile Urbisaglia.Il bor go venne fortificato inperiodo medievale, quando iVescovi di Camerino vi costi-tuirono un feudo che affidaro-no ai Conti Prontaguerra. Dopo questa dominazione,passò sotto il controllo di SanGinesio, nonostante l’opposi-zione degli abitanti. Succes-sivamente il territorio fu con-quistato dallo Stato Pontificioed il Papa Leone X stabilì cheil castello di Ripe dovesseessere di proprietà di SanGinesio. Allo stesso Papa,inoltre, si deve la costruzionedella Torre, che fu appuntodetta Leonina, eretta per la di-fesa del territorio. Ripe seguìin seguito le vicende storichedi San Ginesio.
DA VISITARE
Non si può mancare di vederela Torre Leonina, fatta edifica-re da Leone X, che si innalzaall’inizio del centro storico.La Chiesa di San MicheleArcangelo, costruita nel seco-lo XIV, fu anticamente custo-dita dai monaci benedettini,domenicani e cistercensi. La Pinacoteca comunale d’ar-te contemporanea comprendeoltre trecento opere pittorichee scultoree. Interessanti anchei resti delle mura di epoca me-dievale e la Chiesa di SanSilvestro.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano l’olio extraver-gine d’oliva, il “ciauscolo”, iformaggi, la pasta fresca fattaa mano, i dolci (il pane nocia-to, il frustingo, la cicerchiata,le pizze pasquali).
DA PRATICARE
È presente un centro sportivocomunale polivalente. Si può,inoltre, praticare la pesca spor-tiva lungo il fiume Fiastra.
DA SCOPRIRE
Il Comune, arroccato su di unacollina della valle del Fiastra,appartiene al comprensoriodella Comunità Montana deiMonti Azzurri, territorio riccodi storia ed arte e caratterizza-to dalla natura incontaminata edalla bellezza dei paesaggi.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Eurosia (mag-gio); Mostra “Ripe Arte” (lu-glio); Sagra dei “Fumi Cotti”,rievocazione della cottura delmosto (ottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 827Altitudine 430 s.l.m.Superficie 10,11 kmqDistanzada Macerata 23 km
RIPE SAN GINESIO
Municipio:
tel. 0733.500102
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.ripesanginesio.mc.it
Provincia di Macerata
SANT’ANGELO IN PONTANOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI
Abitanti 1523Altitudine 473 s.l.m.Superficie 7 kmqDistanzada Macerata 28 km
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Al tempo dei Romani dovevaessere un vicus o pagus diFalerio e una stazione diposta sulla strada che collega-va questa città alla via perRoma. Con l’avvento delCristianesimo il culto diMarte, dio della guerra, vennesostituito con quello del-l’Arcangelo Michele, la cuiimmagine compare sullostemma comunale. Su di untempio dedicato a Marte èprobabilmente sorta la primachiesa dedicata all’Angelo, ecosì il paese si chiamòSant’Angelo.Attorno a questa chiesa sicreò la prima comunità, cheman mano si ingrandì sino araggiungere una certa impor-tanza al tempo dei Longo-bardi. Nel 1245 nacque il cit-tadino più famoso diSant’Angelo in Pontano: SanNicola detto da Tolentino,città dove morì nel 1305. Nel1263 Sant’Angelo fu procla-mato “libero comune”, ma lalibertà durò pochi anni, poi-ché passò dapprima sotto lagiurisdizione del potenteComune di Fermo, successi-vamente sotto i Da Varano diCamerino, per poi essere pos-seduto nuovamente dalloStato fermano, con il qualecondivise le successive vicen-de storiche. Con l’Unitàd’Italia, abolita la provinciafermana, il paese fu incorpo-rato dalla Provincia di Mace-rata con Regio Decreto del 22dicembre 1860.
DA VISITARE
Meritano una visita il Teatrocomunale N. A. Angeletti e laChiesa di S. Salvatore (sec.XII), con cripta e campaniletrecentesco. La Chiesa di SanMichele Arcangelo conservainteressanti opere d’arte. IlCastello signorile fu edificatoalla fine del Quattrocento. LaTorre civica risale al XIVsecolo, mentre la Chiesa diSan Nicola venne costruitanel sec. XIII: al suo interno sipossono ammirare affreschi diDomenico Malpiedi, nume-rosi significativi dipinti e unbel coro ligneo. Da vedereanche la Casa natale di SanNicola. Sono caratteristiche leChiese rurali di San Martino edella Madonna delle Pietre incontrada Salti. Piacevoli sonoi vicoli e le piazzette con itipici mattoni “faccia a vista”.
PER SAPERNE DI PIÙ
Sono splendidi i panoramiche si possono ammirare daogni angolo del paese, con lacatena dei Sibillini ad ovest ele colline digradanti verso ilmare ad est.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano l’olio extraver gined’oliva, il ciauscolo, il miele,i formaggi, la pasta frescafatta a mano (tagliatelle, cap-pelletti ed i famosi vincisgras-si); i dolci (pizze natalizie epasquali e scroccafusi di car-nevale).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un bocciodro-mo, un campo da calcio e uncampo da tennis. È possibilepraticare la pesca sportiva nelfiume Tenna.
DA SCOPRIRE
Il bor go di Sant’Angelo èsituato su un’altura tra la valledel torrente Ete Morto e lavalle del fiume Tenna, in unabellissima posizione panora-mica; appartiene alla Co-munità Montana dei MontiAzzurri, territorio ricco di sto-ria, cultura, arte e bellezzenaturali. Numerosi sono i per-corsi storico-culturali e natu-ralistici, da fare a piedi, inmountain bike, o a cavallo.
DA NON PERDERE
Concorso nazionale di poesia(fine luglio); Spettacolo inpiazza di arte varia (secondadomenica di agosto); Festadel Patrono San Nicola (set-tembre); Mostra e Fiera degliuccelli (seconda domenica diottobre); Sagra del Polentone(seconda domenica di otto-bre); Fiera-mercato di SantaLucia (seconda domenica didicembre); Mostra dei 100Presepi (dicembre-gennaio).
S. ANGELO IN PONTANO
Municipio:
tel. 0733.661602
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.
santangeloinpontano.mc.it
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Provincia di Macerata
SEFROPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
Il territorio è stato popolatosin da epoche remote, ma sihanno notizie certe di un cen-tro abitato solo nel Me-dioevo. All’inizio del XIIIsecolo Sefro si costituì inComune sviluppandosi instretto rapporto con la vicinaCamerino, pur mantenendouna particolare autonomia,per passare successivamentesotto lo Stato Pontificio.
DA VISITARE
Numerose le testimonianzeartistiche giunte fino ad oggi,primo fra tutti il Castellomedievale dei Duchi DaVarano recentemente restau-rato. Interessante anche laChiesa di Santa Maria As-sunta, che conserva un Cro-cifisso ed una statua di SanSebastiano del XVI secolo.Meritano una visita la Chiesadella Madonna dei Calcinai,la Chiesa di Sant’Albertino ela Chiesa di San Pietro. Infrazione Abolla si trova laChiesa di San Tossano, dovesi possono ammirare una bel-lissima Crocifissione dipintanel sec. XIV ed una rarissimaVia Crucis in terracotta poli-croma del secolo XV.La chiesa rurale di S. Mi-chele Arcangelo in frazioneAbolla è degna di nota, cosìcome le Chiese di San Biagioe di San Paolo in frazioneSorti. Da non dimenticare ildocumentato Museo degliattrezzi agricoli “F. Fer-retti”.
DA GUSTARE
Tra i prodotti della cucinatradizionale si segnalano gliinsaccati tradizionali, tra cuiil “ciauscolo”, la rinomatatrota, la cacciagione, i for-maggi, il tartufo nero, i fun-ghi, il miele e la pasta frescafatta a mano.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: campo datennis, campo sportivo, cam-po da calcetto e pista di patti-naggio. È possibile praticarela pesca sportiva della trota edei gamberi lungo il torrenteScarsito (af fluente del Po-tenza) e nel laghetto presso ilbivio per la frazione Agolla.
DA SCOPRIRE
Sefro è un bor go di notevoleinteresse paesaggistico, riccodi vegetazione e di laghetti,appartenente alla ComunitàMontana Alte Valli del Po-tenza e dell’Esino. Nel suoterritorio si trova l’ Oasi dellaValle Scurosa, area moltoimportante dal punto di vistanaturalistico, caratterizzatadalle gialle fioriture dei grap-poli del maggiociondolo, daifiori bianchi dell’orniello, daicerri, dalle roverelle, dai faggisecolari, dai noccioli e dagliaceri. È punto di partenza per molte-plici escursioni naturalistiche,a piedi o in mountain-bike,lungo i sentieri dell’Oasi dellaValle Scurosa, dell’altopiano
di Montelago e dei montiVermenone e Linguaro.
DA NON PERDERE
Festa del Benvenuto (tra giu-gno e luglio); Torneo di cal-cetto (luglio); Festa dellapizza (luglio); Torneo di scac-chi (agosto); Sagra dellaTrota (15 agosto); Fiera, se-rata danzante e fuochi d’arti-ficio (agosto); Festa dell’arri-vederci (fine agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 442Altitudine 497 s.l.m.Superficie 42,31 kmqDistanzada Macerata 55 km
SEFRO
Municipio:
tel. 0737.45118
Comunità montana:
tel. 0733.637245
www.comune.sefro.mc.it
Provincia di Macerata
SERRAPETRONAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1010Altitudine 490 s.l.m.Superficie 37,5 kmqDistanzada Macerata 30 km
Le origini risalgono al perio-do preistorico: vide il passag-gio dapprima dei Piceni, poidei Romani ed infine deiLongobardi. Serrapetrona fuassoggettata alla Signoria deiDa Varano di Camerino, pas-sò poi alle dipendenze dellesede Apostolica fino al 1861,quando entrò a far parte delRegno d’Italia.
DA VISITARE
La Chiesa parrocchiale di SanFrancesco ospita un grandio-so polittico di Lorenzo d’A-lessandro e, sulle pareti, pre-senta numerosi frammenti diaffreschi di varie epoche. LaChiesa di San Lorenzo in Ca-stel San Venanzo conservauna tavola del Quattrocentoraffigurante Gesù in croce conla Vergine e i Santi MariaMaddalena e Giovanni. LaChiesetta di Santa Maria del-le Grazie nel borgo di Serra, èun antico edificio ampliato nelcorso del secolo XVI e con-serva ancora la porticina delsecolo XIII: all’interno vi èuna nicchia affrescata con unaMadonna e i Santi GiovanniBattista e Sebastiano eseguitada Lorenzo d’Alessandro. In-teressanti sono l’ Archivio sto-rico e il Museo dell’olio ubi-cati presso il Vecchio Mulinodel Borgo; da vedere, inoltre,la Pinacoteca di arte sacracontemporanea allestita pres-so la Galleria del Caburro e ilMuseo dell’Uomo nella vec-chia Torre di Guardia.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel territorio comunale si pro-duce la famosa Vernaccia, unvino spumante di colore rossorubino considerato la perladell’enologia marchigiana.Nel 1971 ha ottenuto il rico-noscimento di Denominazioned’Origine Controllata, mentrenel 2003 è stato fregiato con laDenominazione d’OrigineControllata e Garantita. LaVernaccia viene prodotta indue versioni: “secca” e “ama-bile”. La versione “secca” èconsiderata un vino fuoripasto che si accompagna beneanche con arrosti e carni; laversione “amabile” è indicatacon il dessert e con la pastic-ceria. Si degusta alla tempera-tura di 12-14 gradi, stappandola bottiglia al momento.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano la celebre Vernac-cia, l’olio extravergine d’olivaCoroncina, gli insaccati tradi-zionali, tra cui il rinomato“ciauscolo”, la pasta frescafatta a mano, i dolci (biscottiall’anice, tozzetti con le man-dorle, torroni, ciambelle allaVernaccia).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: bocciodro-mo, campo da tennis, camposportivo, palestra comunale,pista di pattinaggio, centro diequitazione. È possibile prati-care la pesca sportiva, lo sci
acquatico, la canoa e il canot-taggio sul bellissimo lago diCaccamo.
DA SCOPRIRE
Serrapetrona sorge in posizio-ne assolata tra le colline del-l’alto maceratese; appartieneal comprensorio della Comu-nità Montana dei Monti Az-zurri, territorio ricco di storia,di arte e di grande interessenaturalistico. Le zone boschi-ve sono caratterizzate dallaquercia, dall’olmo, dal casta-gno selvatico, dal leccio edallo scotano, tipica piantache colora di rosso la Valle delCesolone, e che anticamenteera molto ricercata in tutti imercati perché serviva per laconcia delle pelli. Il Comuneorganizza durante tutto l’anno,previa prenotazione, percorsistorico-culturali alla scopertadelle chiese e dei musei delterritorio, nonché percorsieno-gastronomici attraverso lecase vinicole produttrici dellarinomata “Vernaccia” per ve-dere anche gli appassimenti.
DA NON PERDERE
Fiera dei Fiori (25 aprile);Sagra della Vernaccia (secon-do fine settimana di agosto);Sagra de lu Scartocciu, pan-nocchia di granoturco (terzofine settimana di agosto);Antiche armonie - Concertid’organo con saluti in cantina(seconda domenica di ottobre,novembre e dicembre).
i
SERRAPETRONA
Municipio:
tel. 0733.908321
Comunità montana:
tel. 0733.656336
www.comune.serrapetrona.mc.it
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Provincia di Macerata
SERRAVALLE DI CHIENTIPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
L’origine del paese si deveall’unione di tre nuclei sortinelle vicinanze dei castelli diSerravalle, di Tufo e di Ser-ramula. Per la sua particolare posizio-ne all’imbocco della strettissi-ma Valle del Chienti, circon-data da monti e boschi, è sem-pre stato il crocevia di vicen-de militari e di scambi com-merciali e culturali.
DA VISITARE
Del suggestivo Castello deiDa Varano, poderosa fortezzacostruita nel 1240 dai DuchiDa Varano, rimangono leimponenti rovine ed una dellecinque torri. Interessanteanche la Rocca del Castello inPercanestro, che conserva iruderi delle mura perimetrali,così come i ruderi del Ca-stello d’Elce. Degna di nota laBasilica di Santa Maria inPlestia, edificata sui resti diun tempio romano. La Chiesa della Madonna delPiano, costruita nel XV seco-lo, conserva diversi af freschidel XVI secolo. La Chiesa diSanta Lucia, del secolo XIII,è sorta su un impianto mona-stico di cui non resta che lasacrestia, la quale custodisceinteressanti af freschi, unaCrocifissione del Cinquecentoopera di Simone e Gian-francesco de Magistris ed unatela di Giovanni Andrea daCaldarola. La Chiesa della Madonna delSasso (sec. XV-XVI), in fra-
zione San Martino, custodisceal suo interno un af fresco conun Giudizio Universale. L’Ab-bazia camaldolese di San Sal-vatore, in frazione Acqua-pagana, risalente all’annoMille, fu ricostruita nel secoloXIV in stile gotico. L’Abbaziadi San Bartolomeo in Bro-gliano, con annesso l’ex con-vento, risale al XIII secolo.Da vedere: la Chiesa di SanLorenzo in frazione Dignano;l’Ospizio dei Pellegrini (sec.XIII-XIV) che presenta unlembo di facciata superstitecon portale in pietra ad arcoacuto; la Botte dei Varano,importante opera idraulica inpietra squadrata della secondametà del Quattrocento; ilPalazzo Comunale, costruitonel 1960, che rappresenta l’u-nica opera dell’architetto P. L.Nervi nelle Marche.
PER SAPERNE DI PIÙ
Importanti reperti fossili dianimali sono stati rinvenutinelle frazioni Collecurti eMadonna del Piano. I fossili,risalenti al Pleistocene infe-riore, sono costituiti prevalen-temente da grandi vertebrati:specie simili all’ippopotamo,al rinoceronte, all’elefante,all’orso, al cervo, al bisonte,alla tigre dai denti a sciabola.L’importanza del giacimentorisiede nella contemporaneapresenza di una fauna tipicadella fascia tropicale conaccanto animali legati ai climipiù freddi.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano le patate, lelenticchie, il farro, i ceci, ilmiele, i salumi, i funghi, il tar-tufo nero, la pasta fatta amano ed i dolci (pannociato,frostenga, torciglione e pizzapasquale).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: due campipolivalenti all’aperto, unpalazzetto dello sport, duecampi da tennis. Da segnalarela Palestra di Roccia sullependici del monte Igneo per lapreparazione degli scalatori.
DA SCOPRIRE
All’interno del Comune sonopresenti due aree verdi attrez-zate: il giardino pubblicoCagnolo e il Parco fluviale.Serravalle di Chienti fa partedella Comunità Montana diCamerino, territorio ricco dibellezze naturalistiche e pae-saggistiche. Sono numerosi ipercorsi storico-culturali inquesta zona ricca di abbazie,castelli e santuari, nonché diitinerari naturalistici. In parti-colari periodi dell’anno si puòandare alla ricerca dei fruttidel bosco (funghi, tartufi,ecc.).
DA NON PERDERE
Sagra dell’Acquacotta (10agosto); Festa del Ritorno (15agosto); Festa del Geranio(agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Abitanti 1151Altitudine 649 s.l.m.Superficie 95,81 kmqDistanzada Macerata 57 km
SERRAVALLE DI CHIENTI
Municipio:
tel. 0737.53121
Comunità montana:
tel. 0737.61751
www.comune.
serravalledelchienti.mc.it
Provincia di Macerata
USSITAPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI l
Abitanti 446Altitudine 730 s.l.m.Superficie 55,22 kmqDistanzada Macerata 73 km
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Ussita è appartenuta in passa-to al Comune di Visso, di cuiera la più importante delle cin-que Guaite; successivamentefu sottoposta alla giurisdizio-ne della Signoria dei DuchiDa Varano di Camerino. Nel1380 Rodolfo Da Varano fececostruire il castello per difen-dersi dalle incursioni deiComuni situati sul versanteadriatico dei Monti Sibillini.Nel 1913 Ussita ottenne l’au-tonomia amministrativa.
DA VISITARE
La Chiesa di Santa MariaAssunta (sec. XIV), in frazio-ne Pieve, ha una facciata inpietra con un rosone al centroe un portale ogivale sorrettoda due colonne: all’internosono conservati af freschi diPaolo da Visso ed una tavolaattribuita a Camillo e FabioAngelucci. La Chiesa deiSanti Vincenzo e Anastasio, infrazione Casali, costruita nel1093, presenta una facciata inpietra ed un bel portale ad arcocon ghiera dentellata: l’inter-no è nobilitato da due altarilignei del Seicento. La Chiesadi Santo Stefano, in frazioneSorbo, custodisce affreschi deisecoli XIV e XV. La Chiesa diSant’Andrea possiede af fre-schi del Quattrocento.
PER SAPERNE DI PIÙ
Ussita è una interessante loca-lità turistica, sia per la villeg-giatura estiva, che per quellainvernale. A Frontignano, a
1.350 metri di altezza, si trovaun’attrezzata stazione sciisti-ca.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano il pecorino, ilmiele, l’agnello e il castrato dimontagna, il tartufo nero, iltartufo estivo, i funghi e idolci (pizze pasquali).
DA PRATICARE
Sono presenti: campo da cal-cio, campo da tennis, palazzodel ghiaccio, piscina comuna-le coperta, solarium, minigolf,maneggio, impianti sciisticicon 6 sciovie e 4 seggiovie.
DA SCOPRIRE
Ussita è una caratteristicalocalità situata in una vallataalle pendici del monte Bove eal centro del Parco Nazionaledei Monti Sibillini. La confor-mazione del bellissimo mas-siccio del monte Bove, offre lapossibilità di effettuare scalatedi varia dif ficoltà. Si possonofare escursioni naturalistiche,a piedi, a cavallo o in moun-tain-bike. Da non perdere unavisita all’antico Castello sulcolle Fantellino.
DA NON PERDERE
Torneo delle Guaite (primasettimana di agosto); Sagradei prodotti tipici della monta-gna (agosto); Rassegna dicanto popolare (agosto); Sa-gra della polenta (Ferrago-sto).
USSITA
Municipio:
tel. 0737.971211
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.ussita.mc.it
www.sibillini.net
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Provincia di Macerata
VISSO
Le origini di Visso si perdononel tempo: ancor prima dellafondazione di Roma, le vallidel Vissano erano abitate daiNaharci, tribù sabine deditealla pastorizia. Nell’alto Me-dioevo la località ed il suo ter-ritorio fecero parte del DucatoLongobardo di Spoleto. Per lasua posizione fu importantecentro di traf fici e di mercati;alternò il suo libero governocon l’unione ai Papi, al Du-cato di Spoleto ed ai Da Vara-no di Camerino. Con la pro-clamazione del Regno d’Italianel 1860, Visso venne staccatadall’Umbria e passò, fino al1927, alle Marche; tornata perdue anni città umbra, dal 1929entrò a far parte delle Marche.
DA VISITARE
La piazza dei Martiri Vissani èdelimitata da eleganti palazziquattro-cinquecenteschi. LaCollegiata di Santa Maria,risalente ai secoli XII-XIV , èabbellita da una stupenda fac-ciata e conserva al suo internoantichi af freschi, un gruppoligneo della fine del XII seco-lo, preziose acquasantiere eduna importante Croce di Nico-la da Guardiagrele. Il Museo-Pinacoteca allestito presso laChiesa sconsacrata di Sant’A-gostino (sec. XIV) conservadipinti di notevole interesse,tra cui alcuni af freschi stacca-ti di Paolo da Visso e una Ma-donna con Bambino, S. Mar-gherita e Angeli di OrazioGentileschi. Da visitare: il Pa-
lazzo dei Priori del secolo XV,la Chiesa di San Francescodel sec. XIV e la Chiesa delMonastero di San Giacomodel secolo XVI. A 9 km di di-stanza, in una suggestiva posi-zione isolata tra i pascoli ap-penninici, sor ge il Santuariodi Macereto, un edificio di for-me bramantesche di ecce-zionale interesse architettoni-co, eretto nella prima metà delsecolo XVI.
PER SAPERNE DI PIÙ
È considerato uno dei 50 bor-ghi più belli d’Italia: intera-mente medievale, è situato tramonti, gole, boschi e fiumi evanta nobili chiese e palazzi.
DA GUSTARE
Si segnalano il pecorino e laricotta, i salumi tra cui il rino-mato “ciauscolo”, il miele,l’olio extraver gine d’oliva,l’agnello e castrato di monta-gna, le trote del fiume Nera, iltartufo nero, le lenticchie, lepatate, i funghi, i dolci.
DA PRATICARE
Sono presenti: piscina consolarium, bocciodromo coper-to, campo da calcio, n. 2 campida tennis e pista di pattinaggio.
DA SCOPRIRE
Visso sor ge alla confluenzadel torrente Ussita con il fiumeNera, in una conca pianeg-giante sul versante occidentaledell’Appennino; il territorio sitrova nella Comunità Mon-
tana di Camerino ed è la sededel Parco Nazionale dei MontiSibillini. Il parco è stato isti-tuito nel 1993 ed ha una super-ficie di circa 70.000 ettari. Èpunto di partenza per bellissi-me escursioni da compiere apiedi, a cavallo o in mountainbike. È possibile prenotareescursioni con le Guide delParco.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San Gio-vanni Battista (24 giugno);Torneo delle Guaite (primasettimana di agosto); Sagradel “Ciauscolo” (tra luglio eagosto); Mostra mercato na-zionale “Sibilla & Ovini”(agosto); Mercatino di anti-quariato (tutti i mercoledì diagosto); Sagra della “Pecoraalla callara” (settimana diFerragosto); Sagra della len-ticchia in loc. Villa S. Antonio(settimana di Ferragosto);Concorso di pittura (agosto);Festa della Madonna Bruna(8 settembre).
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
FERMO
MACERATA
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI l
Abitanti 1207Altitudine 608 s.l.m.Superficie 99,89 kmqDistanzada Macerata 68 km
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VISSO
Municipio: tel. 0737.95421
Ufficio turistico: tel. 0737.9239
Comunità montana:
tel. 0737.61751
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.comune.visso.mc.it
www.sibillini.net
PROVINCIA DI FERMO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Abitanti 663Altitudine 310 s.l.m.Superficie 10,58 kmqDistanza daFermo 21 km
BELMONTE PICENO
Municipio:
tel. 0734.771100
www.provincia.ap.it/
Belmonte_Piceno
Il territorio, abitato dai Picenicome testimoniano i repertirinvenuti nell’importante ne-cropoli, fu conquistato nel268 a.C. dai Romani ed inse-rito nel Faleriense. In epocamedievale fu sottoposto aimonaci farfensi, che gli attri-buirono il nome di Belmonte.Nel 1263 il Castello di Bel-monte finì assoggettato algoverno di Fermo e insiemead esso venne successiva-mente incorporato nei posse-dimenti dello Stato Pontifi-cio.
DA VISITARE
Il borgo conserva resti dimura e torrioni del secoloXV. La Chiesa parrocchialedel SS. Salvatore, ricostruitanel XVIII secolo, custodisceuna scultura lignea raf figu-rante la Pietà del sec. XV ,una Croce in ar gento delXVII secolo ed una reliquiadella Santa Croce. La Chiesadi San Simone (sec. X), cir-condata da antiche querce, hala facciata ricavata da unaTorre di vedetta. Da vedere,inoltre, la Chiesa della Ma-donna delle Grazie, la Chie-sa della Madonna del Rosa-rio ed il Teatro Comunale.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: l’olio extravergined’oliva; gli insaccati tradizio-nali, tra cui il rinomato ciau-scolo; i formaggi; i vini d.o.c.Rosso Piceno e Falerio; la
pasta fresca fatta a mano(tagliatelle e i famosi vinci-sgrassi); i dolci ( cicerchiata,pistringu, pizza con i fichi); lesquisite olive ascolane.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, un campo da calcetto,un campo da bocce ed uncampo sportivo.
DA SCOPRIRE
Il paese sor ge sopra un colletra le valli dei fiumi Tenna edEte Vivo: è un punto di par-tenza per bellissime escursioninaturalistiche, da compiere apiedi o in mountain-bike,attraverso i sentieri che con-ducono al Parco di Torricella oal Santuario di Sant’Anna.
DA NON PERDERE
Sagra della Polenta in piazza(giovedì grasso); Sagra dellaNutella (1 maggio); Festadella Santa Croce (2 e 3 mag-gio); Sagra dei Maltagliati edelle Pennette (luglio); Festadella Pizza e della Birra (ago-sto); Sagra della Rana (primadomenica di settembre); Ca-stagnata in piazza (prima do-menica di ottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
BELMONTE PICENO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
81
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.932951
0734.932775
www.provincia.ap.it/Campofilone
Nato su un preesistente inse-diamento romano, il bor gocon il nome di Campus Ful-lonum (campo dei tintori), siformò nell’alto Medioevo,intorno all’Abbazia benedetti-na di San Bartolomeo. Dal1219 al 1342 fu sottoposto alVescovato di Fermo per poipassare alle dirette dipendenzedella Santa Sede.
DA VISITARE
La Chiesa abbaziale di SanBartolomeo (sec. XIX), conpianta a croce greca, conservapregevoli af freschi del Fon-tana e, all’esterno, i resti del-l’orto abbaziale dell’anticacostruzione dell’XI secolo. LaChiesa del SS. Crocifisso, infrazione Santa Maria, risale alXVI secolo. Nella Chiesa diSan Patrizio si trovano af fre-schi del Fontana.Da vedere, nell’antico centroprotetto dalle mura castellane,la Torre campanaria (sec.XII), il Torrione di Porta Ma-rina, la Porta da Sole e laPorta da Bora. Interessanteanche la Chiesa di SantaMaria, in frazione Ponte Nina.Nella campagna circostante,inoltre, si trova un’anticacostruzione fortificata del XVIsecolo detta la Castagna, untempo utilizzata come casinodi caccia.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il Comune è famoso per unaspecialità gastronomica diantica tradizione: i “macche-
roncini”. Anticamente consi-derati un piatto nobile, sidistinguono dalle altre paste inquanto la farina deve essereimpastata unicamente conuova: 10 uova per ogni chilodi farina. La lavorazione ri-chiede abilità e forza, poichéla sfoglia ottenuta deve rima-nere leggera e porosa, peressere poi tagliata a mano insottilissimi fili. La cotturadeve essere rapida, va gustatain brodo o asciutta e conditacon sugo rosso o in bianco.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali,oltre ai celeberrimi macche-roncini, si segnalano: l’olioextravergine d’oliva, gli insac-cati tradizionali, tra cui il rino-mato ciauscolo, i vini d.o.c.Rosso Piceno e Falerio, idolci (ciambelle strozzose,frustingo, pizza di natale).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: una palestrapolifunzionale, un campo datennis, un campo da calcetto eun campo sportivo.
DA SCOPRIRE
Il Comune è ubicato in unpunto in cui si incontrano ilmare, la campagna e la colli-na; all’interno del paese sitrova lo spazio verde attrez-zato del giardino comunale.Immerso nel verde delle col-line marchigiane, è punto dipartenza per effettuare sugge-
stive escursioni, a piedi o inmountain-bike, attraverso isentieri che conducono allepinete di Santa Maria, diValmarana, o di Monteca-mauro.
DA NON PERDERE
Festa della Befana (6 gen-naio); Sagra dei Macche-roncini (prima decade di ago-sto); Festa del Mare in frazio-ne Ponte Nina (14-16 agosto);Festa del Patrono San Bar-tolomeo, con fiera notturna(24 agosto); Babbo Natale inpiazza (24 dicembre).
Abitanti 1896Altitudine 210 s.l.m.Superficie 12,11 kmqDistanza daFermo 19 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
CAMPOFILONE
CAMPOFILONE
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Abitanti 981Altitudine 234 s.l.m.Superficie 10,24 kmqDistanza daFermo 24 km
FRANCAVILLA D’ETE
Municipio:
tel. 0734.966131
www.provincia.ap.it/
Francavilla_D'Ete
Le prime notizie su Franca-villa d’Ete risalgono al 1 157,quando era un Castello di pro-prietà del Vescovo di Fermo.Nel 1385 venne riscattato dalcomune di Fermo dopo la con-quista da parte del capitano diventura A verardo dellaCampana. La storia successi-va del paese fu sempre legataa quella della città di Fermo.
DA VISITARE
Nel centro storico sono visibi-li i resti delle mura medievalicon i sei Torrioni e le duePorte d’accesso. Fuori dallemura si può vedere la Chiesadi San Rocco di Montpellier,che conserva due importantiaffreschi del secolo XVI: laNatività e la Crocifissioneattribuiti a Vincenzo Pagani.Nei pressi del parco comunaleè ubicata la Chiesa parroc-chiale dei Santi Pietro ePaolo, che è stata progettatanel secolo XIX da GiuseppeSacconi e custodisce due crocilignee di arte orientale delXVII secolo. Fuori dal centroabitato si trova la bellissimaChiesa rurale della Madon-netta, in cui si conserva unaffresco del Cinquecento raffi-gurante una Madonna conBambino e Santi di scuolalocale.
DA GUSTARE
La cucina è rimasta immutatanel tempo; tra i prodotti del-l’enogastronomia si segnalanol’olio extraver gine d’oliva, il
vino cotto, la pasta fresca fattaa mano e i dolci ( frustingo).Da assaporare le squisite pap-pardelle al sugo di lepre e ivincisgrassi.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dabocce, un campo sportivo edun centro polivalente.
DA SCOPRIRE
Francavilla d’Ete è un bor gomedievale posto sopra unacollina che domina la vallatadel torrente Ete Morto. All’in-terno del paese è presente l’a-rea verde comunale del Parcodelle Rimembranze.Il territorio si presta a percorsistorico-naturalistici, da com-piere a piedi o in mountain-bike, attraverso i sentieri dellaVallata dell’Ete Morto.
DA NON PERDERE
Carnevale in piazza (domeni-ca di carnevale); Festa dellaMadonnetta (martedì di Pa-squa); Festa di Santa Rita(fine aprile-inizio maggio);Festa del Patrono San Rocco(16 agosto); Sagra “Lu Vurgufa cantina”, rievocazione del-le antiche cantine (prima setti-mana di settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
FRANCAVILLA D’ETE
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
83
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.936321
www.provincia.ap.it/Lapedona
Le origini del borgo risalgonointorno all’anno Mille, quan-do i monaci benedettini delleAbbazie di Farfa e di FonteAvellana colonizzarono il ter-ritorio e vi costruirono chiesee piccoli monasteri. Successi-vamente diventò uno deglioltre cinquanta castelli di Fer-mo, ma con una limitata auto-nomia amministrativa.
DA VISITARE
Nel centro storico si possonovedere i resti della Cintamuraria (sec. XV), la PortaMarina e la Porta da Sole.Meritano una visita il PalazzoComunale (sec. XVI), in cuisono conservati una tela conuna Madonna con Bambino eSanti del 1596 di Simone DeMagistris ed un Crocifissoligneo del XVI secolo, e laChiesa di San Nicolò (secoliXIV-XVIII) che custodisce unbel soffitto ligneo dipinto del1764 ed una Madonna delRosario datata 1682 e attribui-ta a Giuseppe Ghezzi. Sempreall’interno delle mura si trovala Chiesa di San Giacomo eSan Quirico, con all’internodue tavole dipinte attribuite aPietro Alemanno, un politticocon una Madonna con Bam-bino e Santi del ‘400 ed unascultura in legno policromoraffigurante S. Quirico; inte-ressante anche la Chiesa diSan Lorenzo, che conserva unorgano del Callido datato1784 ed un altare cinquecente-sco. Fuori dalle mura castella-
ne si possono ammirare trepregevoli antiche chiese: laChiesa dei Santi Quirico eGiuditta, la Chiesa di SanPietro e la Chiesetta dellaMadonna.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: l’olio extravergine d’oliva,i salumi e gli insaccati tradi-zionali, la pasta fresca fatta amano (tagliatelle), il vino cot-to, i dolci ( pistringo, ciambel-la pasquale, pizza con i fichi) ele squisite pesche della Vald’Aso.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, una palestra comunale,un campo sportivo ed uncampo polivalente in contradaAso.
DA SCOPRIRE
Il Comune di Lapedona èsituato su di un colle tra la val-lata del fiume Aso ed il territo-rio di Fermo, a circa 5 km dalmare; all’interno del paese èpresente l’area verde del “Par-co delle Bore”. Si possono effettuare suggesti-ve passeggiate storico-cultura-li attraverso i caratteristicivicoli e le piazze del paese.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna Bruna(domenica dopo Pasqua); Fe-sta del Patrono San Quirico(15 luglio); Sagra degli gnoc-
chi (ultima settimana di lu-glio); Festa del vino cotto conrievocazione “De lo fa’ canti-na” (fine settembre); Concer-to d’Autunno nella Chiesa diSan Quirico (prima settimanadi ottobre).
Abitanti 1159Altitudine 264 s.l.m.Superficie 14,81 kmqDistanza daFermo 10 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
LAPEDONA
LAPEDONA
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Abitanti 1368Altitudine 293 s.l.m.Superficie 7,82 kmqDistanza daFermo 15 km
MAGLIANO DI TENNA
Municipio:
tel. 0734.632172
www.provincia.ap.it/
magliano_di_tenna
Durante il Medioevo il Ca-strum Malleani fu per lungotempo un possedimento del-l’Abbazia di Farfa. Dopo unburrascoso periodo di conqui-ste ed occupazioni passò sottola giurisdizione di Fermo,della quale seguì le vicendestoriche e politiche fino al-l’Unità d’Italia.
DA VISITARE
La Chiesa parrocchiale di SanGregorio Magno, ricostruitanel sec. XVIII su un anticoedificio farfense, conservaall’interno di una cappella unaffresco attribuito a VincenzoPagani. Fuori dalle mura sorgela Chiesa della Madonna delleGrazie, edificata nel sec.XVIII su una preesistente edi-cola, che custodisce alcunipregevoli af freschi del ‘500,tra cui una Crocifissione. LaChiesa di San Filippo, nell’o-monima località, conserva ilmonumento funebre dell’ar-chitetto fermano Giovan Bat-tista Carducci, disegnato daLuigi Fontana. Interessantianche la Chiesa della Madon-na di Loreto, i resti delle muratrecentesche, con le due Torrie la Porta da Bora.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: l’olio extraver gined’oliva; i salumi e gli insacca-ti tradizionali, tra cui il rino-mato ciauscolo; i formaggi; ilmiele; la pasta fresca fatta amano (tagliatelle e vincisgras-
si); i dolci (ciambellone, pi-stringu, pizza con i fichi); lesquisite olive farcite all’asco-lana.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: un campo dacalcio, un campo da tennis, unbocciodromo al coperto, unapalestra comunale ed uncampo da calcetto.
DA SCOPRIRE
Magliano si er ge sopra uncolle che sovrasta la vallatadel fiume Tenna, a circa 20 kmdal mare; nel Comune è pre-sente l’area verde attrezzatadel Parco delle Prese. La zonaoffre molte possibilità diescursioni storico-naturalisti-che, da compiere a piedi o inmountain-bike, attraverso isentieri che conducono lungoil fiume Tenna.
DA NON PERDERE
Festa Madonna delle Grazie(prima domenica di giugno);Sagra delle Sagre, piatti tipicidella cucina locale (ultimosabato e domenica di giugno);Rievocazione storica dellatrebbiatura (seconda domeni-ca di luglio); Sagra del ciam-bellone e del vino cotto (primadomenica di agosto); Rievo-cazione della Pasquella (ago-sto e dicembre); Castagnatain località S. Filippo (fineottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MAGLIANO DI TENNA
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
85
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.760127
www.provincia.ap.it/
massa_fermana
com.massafermana@
provincia.ap.it
Le prime notizie certe suMassa Fermana risalgono al1050, quando il Castello ap-parteneva alla giurisdizionedei Vescovi di Fermo. NelXIII secolo passò alla potentefamiglia dei Brunforte, ma nel1252 Massa ritornò sponta-neamente alla città di Fermo,di cui seguì le vicende stori-co-politiche fino all’Unitàd’Italia.
DA VISITARE
Per entrare nel centro storicoancora oggi si deve attraversa-re la bellissima Porta diSant’Antonio ad arco ogivaledel XIV secolo. Nella Pina-coteca Comunale sono con-servate numerose opere d’ar-te, tra cui un’ Adorazione delBambino di Vincenzo Pagani,una Resurrezione di SimoneDe Magistris ed una Imma-colata Concezione di DuranteNobili. Nella Chiesa parroc-chiale di San Lorenzo, SanSilvestro e San Ruffino sonocustoditi un famoso politticocon la Madonna con Bambinoe Santi del 1468 di CarloCrivelli, una tavola raffiguran-te la Madonna della Cintolatra Angeli musicanti di VittoreCrivelli ed una tela di Se-bastiano Ghezzi. Sulle pendicidel monte Stalio si trova ilConvento di San Francesco,risalente al XIII secolo.
PER SAPERNE DI PIÙ
Massa Fermana è famosa perla produzione e la lavorazione
dei cappelli, manifattura dalleorigini molto antiche. Il Co-mune è oggi uno dei più im-portanti centri industriali, alivello nazionale, per la produ-zione dei cappelli.
DA GUSTARE
Tra le specialità gastronomi-che locali si segnalano: ilcastrato alla brace, carne dimontone cotta sulla brace; il“Caciù co’la Fava”, pasta sfo-glia tagliata a forma di raviolie farcita con fave lesse aroma-tizzate, quindi fritta in olioextravergine d’oliva.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, un campo da calcettoed un campo sportivo.
DA SCOPRIRE
Massa Fermana sor ge su diuna collina, in una bella posi-zione panoramica da cui sipossono ammirare i montiSibillini e le colline della val-lata del Tenna; all’interno delpaese è presente un parco-gio-chi comunale per bambini. Si possono effettuare suggesti-vi percorsi naturalistici, a pie-di o in mountain-bike, lungo isentieri che costeggiano i tor-renti Ete Vivo ed Ete Morto.
DA NON PERDERE
Festa della Befana (6 gen-naio); Fiera “De lu Pirdù”,fiera del perdono (2 agosto);Festa del Patrono San Loren-
zo (prima settimana di ago-sto); Castagnata (ottobre);Presepe vivente (24 dicem-bre).
Abitanti 1000Altitudine 349 s.l.m.Superficie 7,74 kmqDistanza daFermo 30 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MASSA FERMANA
MASSA FERMANA
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.773140
www.provincia.ap.it/
monsampietro_morico
com.monsampietro@
provincia.ap.it
Le origini risalgono al 1061,quando i due Castelli diMonsampietro e di Sant’El-pidio Morico vennero fondatidal normanno Malugero Me-lo, figlio di Dragone d’Alta-villa. Dal IX al XIII secolofurono annessi al dominiodella potente Abbazia di Farfa.Nel 1316 i Castelli passaronosotto la giurisdizione dellacittà di Fermo, della qualeseguirono le vicende storico-politiche fino al periodo napo-leonico. Dopo l’Unità d’Italia,Sant’Elpidio Morico venneaccorpato a Monsampietro performare un unico Comune.
DA VISITARE
Notevoli sono i resti delCastello Medievale e la Torrepoligonale del XIV -XV seco-lo. La settecentesca Chiesa diSan Francesco conserva unatela di scuola veneta del sec.XVII ed una croce astile delsec. XVI. Nella Chiesa di SanMichele Arcangelo (sec.XVII), nella frazione di S.Elpidio Morico, è custodito unpolittico a tre pannelli del1496 raffigurante la Madonnacon Bambino e Santi, opera diVittore Crivelli. La Chiesaromanica di San Paolo (sec.XI), dichiarata monumentonazionale, è stata costruita suiruderi di un tempio pagano.Interessanti anche la Chiesaparrocchiale dei Santi Pietro eAntonio del XVII secolo e laChiesa della Madonna delCarmine. Da vedere, altresì, il
Palazzo Comunale, in cui siconservano alcune tele ed untrittico del XVI secolo.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: l’olio extraver gined’oliva, i salumi e gli insacca-ti tradizionali, la pasta frescafatta a mano (tagliatelle e vin-cisgrassi), il miele, il vino cot-to, i dolci ( calcione, frustrin-go, pizza con i fichi).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: una strutturapolivalente, un campo da cal-cetto, un campo sportivo ed uncampo da bocce coperto.
DA SCOPRIRE
Monsampietro si er ge soprauna ridente collina che sovra-sta la vallata del torrente EteVivo, a circa 27 km dal mare;all’interno del Comune è pre-sente un’area verde attrezzataper bambini.La località si presta ad escur-sioni naturalistiche, da com-piere a piedi o in mountain-bike, lungo i sentieri checosteggiano i torrenti Ete Vivoed Indaco.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San Pietro eSagra della polenta (ultimadomenica di giugno); Festadella Madonna del Carmine eSagra degli gnocchi (16luglio); Sagra de “Lo magnàde’ na ota”, alla scoperta dei
sapori dei nostri nonni (8-9agosto); Mostra di Presepi (24dicembre - 6 gennaio).
Abitanti 712Altitudine 289 s.l.m.Superficie 9,61 kmqDistanza daFermo 24 km
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MONSAMPIETRO MORICOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
MONSAMPIETO M.
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
87
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Abitanti 1747Altitudine 370 s.l.m.Superficie 10,37 kmqDistanza daFermo 29 km
MONTAPPONE
Il paese fin dal Medioevo fusottoposto al dominio dellafamiglia Nobili-Brunforte.Nel XIV secolo, dopo unalunga serie di assedi e batta-glie, il Castello venne distrut-to da Gentile da Mogliano,ma fu ricostruito dagli abitan-ti nel 1371. SuccessivamenteMontappone restò legato allevicende storico-politiche diFermo fino all’avvento delRegno d’Italia.
DA VISITARE
L’Oratorio del SS. Sacra-mento (sec. XIV), con porta-le romanico in cotto, conser-va affreschi del ‘500, tra cuiuna Madonna con Bambinoed i Santi Giovanni Battista eGiorgio attribuita a VincenzoPagani. La Chiesa di SantaMaria in Castello, risalenteal sec. XVII, custodisce unapregevole Madonna conBambino del Pomarancio. LaChiesa parrocchiale di SantaMaria e San Giorgio è natasui resti di un precedente edi-ficio romanico e conserva unimportante reliquiario delsecolo XV. Da non perdere ilcurioso Museo del Cappello.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il Comune di Montappone èfamoso per la produzione e lalavorazione dei cappelli, atti-vità artigianale risalente alXVI secolo. Esiste oggi unafiorente produzione industria-le in grado di esportare cap-pelli in tutto il mondo.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: gli insaccati ed isalumi tradizionali, tra cui ilciauscolo; la pasta frescafatta a mano (tagliatelle evincisgrassi); i dolci (calcio-ni farciti, pizze natalizie epasquali).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: un campoda calcio, un campo da tennis,due campi da bocce ed uncampo da calcetto.
DA SCOPRIRE
Il bor go di Montappone èsituato su di una collina dacui si può godere uno splendi-do panorama che spazia daimonti Sibillini al mare A-driatico. Si possono compierepercorsi naturalistici, a piedio in mountain-bike, lungo isentieri che costeggiano i tor-renti Ete Vivo ed Ete Morto.
DA NON PERDERE
Festa della Befana (6 gen-naio); Festa di Sant’Antonio(gennaio); Festa del PatronoSan Giorgio e Sagra de “LiCaciù co’ la Fava” (23 apri-le); Festa della Pinturetta(prima domenica di luglio);Festa del cappello con rievo-cazione storica della lavora-zione della paglia di grano(prima domenica di agosto);Festa della Madonna di Ga-gliano (13-15 agosto); Festadi San Martino (novembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTAPPONE
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.760426
www.provincia.ap.it/
montappone
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.630047
www.provincia.ap.it/
montegiberto
com.montegiberto@
provincia.ap.it
Già abitato dai Piceni e daiRomani, il territorio di MonteGiberto nel Medioevo fu pos-sedimento dell’Abbazia diFarfa, per passare nel XIIIsecolo a Fermo, con cui condi-vise tutte le vicende storichefino al Regno d’Italia.
DA VISITARE
Nel centro storico si possonovedere i resti delle trecente-sche mura castellane adornedi quattro Torrioni con laPorta di accesso a forma ogi-vale, la Chiesa di Sant’An-tonio (1742), il Palazzo Co-munale (sec. XIII) e la Chiesaparrocchiale di San Nicolò(sec. XVIII) che conservadiverse tele, tra cui un’UltimaCena di scuola fiorentinadatata 1602, un gruppo ligneopolicromo del XVIII secoloed un organo del 1797 di Gae-tano Callido. Vicino alla piaz-za principale si trova laChiesa di San Giovanni Bat-tista, ricostruita nel sec.XVIII, all’interno della qualesono custodite tele del sec.XVIII, vari af freschi ed unorgano del 1876 di VincenzoPaci. Fuori dalle mura castel-lane si può visitare ilSantuario di Santa Mariadelle Grazie, meta di pellegri-naggi ed epressione del cultomariano nella zona, edificatonella metà del XVIII secolosu disegno dell’architettoGiambattista Vassalli, nel cuiinterno si possono ammiraretele del Seicento, una scultura
marmorea trecentesca raffigu-rante la Madonna con Bam-bino, ed un organo del 1830 diAngelo Morettini. Da vedere,inoltre, la Chiesa rurale diSanta Lucia, edificata nell’o-monima frazione nel sec.XIII, ma ristrutturata nelXVIII secolo.
DA GUSTARE
Tra le pietanze della gastrono-mia tradizionale si segnalano:lu Pizzottu, pane grezzo confarina di granoturco, uvetta efichi secchi; la polenta conditacon ragù di salsiccia, pesce,cacciagione, baccalà, “coti-che”; la Cacciannanze, pizzarustica a base di farina, acqua,lievito naturale e sale.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un centro poli-valente e dei campi da tennis.
DA SCOPRIRE
Monte Giberto sor ge su di unridente colle da cui si godeuna meravigliosa vista panora-mica; si trova a circa 15 kmdal mare Adriatico ed a 40 kmdai Monti Sibillini. All’internodel paese vi è una bellissimaPineta. Si possono ef fettuaresuggestivi percorsi naturalisti-ci, a piedi o in mountain bike,attraverso i vecchi sentiericampestri del territorio.
DA NON PERDERE
Presepe vivente (6 gennaio);La Desolata, rievocazione sto-
rica (venerdì Santo); Concertosu organi antichi, l’attivitàconcertistica vuole valorizzarei tre antichi or gani di MonteGiberto (ultimo sabato dimaggio); Festa de “Lo Vatte”,rievocazione storica della mie-titura e trebbiatura (metàluglio); Sagra del vino (primametà di agosto); Ricordando iPiceni, con banchetti a base diantiche ricette picene (primasettimana di agosto); Festa delgranoturco (seconda metà diagosto); Festa della Madonnadelle Grazie (6-8 settembre);Festa d’Autunno (secondo fi-ne settimana di ottobre); Pre-sepe artistico all’aperto (dal24 dicembre al 17 gennaio).
Abitanti 844Altitudine 322 s.l.m.Superficie 12,67 kmqDistanza daFermo 15 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE GIBERTO
MONTE GIBERTO
MONTE RINALDOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.777121
www.provincia.ap.it/
monterinaldo
Secondo la tradizione il paeseè stato fondato da un nobilenormanno nel 1061. Sul terri-torio esistono però segnali cheindicano un evidente processodi romanizzazione tra il III e ilI sec. a.C. Lo testimoniano in-fatti gli imponenti resti di unantico Santuario romano risa-lente al II-I sec. a.C. riportatialla luce tra gli anni ’50 e ’60.Nel 1063 il bor go è ricordatotra i possedimenti del Vescovodi Fermo. Un paio di secolipiù tardi, il paese si sottoposespontaneamente a Fermo; agliinizi del ‘400 Monte Rinaldofu occupato da Carlo Malate-sta.
DA VISITARE
Salendo per una Porta delXVI secolo si raggiunge lapiazza ove si er ge il PalazzoGiustiniani, splendido esem-pio di stile rococò, con unabella facciata del Settecento efinestre finemente decorate.Nella Chiesa parrocchiale delSS. Sacramento e Rosario delXVIII secolo sono ancora benconservate due pale d’altare diA. Liozzi. Da non tralasciarela Chiesa del Soccorso, dinotevole interesse pur nellasua semplicità.
PER SAPERNE DI PIÙ
In località Cuma, circondatada un pittoresco paesaggioagrario, si trova la zonaarcheologica che comprende ilcolonnato di un antico San-tuario e i resti di un Tempio.
Lo straordinario portico ester-no è costituito da una doppiafila di colonne miste fra ioni-che e doriche di tufo, di cuiben 14 ancora rialzate. Gliscavi hanno portato alla luceantefisse, lucerne, ex votodedicati alla dea Cupra, statuefittili che decoravano il fronto-ne del tempio e resti di un’i-scrizione.
DA GUSTARE
Oltre ai prodotti tipici dell’a-scolano, qui sono rinomate leproduzioni ortofrutticole dellaVal d’Aso: pesche, prugne,albicocche, fragole, pere, uvae ciliegie, che raggiungono iprincipali mercati europei evengono utilizzate anche perla preparazione di confetture.Dai boschi di castagno inveceprovengono degli ottimi mar-roni.
DA PRATICARE
I più spericolati si possonoavventurare in indimenticabiliescursioni in mountain-bike,mentre, ai più prudenti, siconsigliano passeggiate tran-quille e salutari all’insegnadel relax.
DA SCOPRIRE
Come altri comuni limitrofi,Monte Rinaldo è un “paesebelvedere”, proteso sulla sot-tostante Val d’Aso, in uno sce-nario d’incomparabile bellez-za. La particolare fisionomiadi alcuni massicci, modellatinel tempo dai fenomeni erosi-
vi, costituisce un ulterioreaspetto dello spettacolo natu-rale che si può gustare durantele passeggiate e le escursioni.Merita una visita il vicinoCastello di Bucchiano con iresti di una tomba romana.Nei pressi di Montorso laChiesa di Santa Maria conser-va alcuni af freschi del XVsecolo.
DA NON PERDERE
“Capitello d’oro”, manifesta-zione canora per bambini(quarta domenica di luglio);Sagra della bistecca di castra-to (seconda domenica di ago-sto); Fiera di S. Andrea (30novembre).
Abitanti 411Altitudine 485 s.l.m.Superficie 7,78 kmqDistanza daFermo 27 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE RINALDO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.656103
www.provincia.ap.it/
monte_vidon_combatte
Il bor go di Monte VidonCombatte ebbe origine nelMedioevo dal Castello feuda-le posto sulla sommità dellacollina. Per la sua posizionestrategica sul fiume Aso, èsempre stato oggetto di conte-se tra la giurisdizione di Fer-mo e quella dell’Abbazia diFarfa. Il paese successiva-mente seguì le vicende dellacittà di Fermo, di cui divenneun produttivo possedimentoagricolo.
DA VISITARE
Nel centro storico è possibilevedere i resti dell’antico bor-go medievale, con le traccedella cinta muraria e dellaPorta d’accesso (sec. XV) edil nobile Palazzo Pelagallo(sec. XIV). Proseguendo, sipuò ammirare la Chiesa par-rocchiale di San Biagio, carat-terizzata dal campanile sette-centesco, che conserva unatela di Jacopo Agnelli da Pa-trignone raffigurante una Ma-donna con Bambino. Da nonperdere la Chiesa di San Pro-colo (sec. VII-VIII), nella fra-zione omonima, edificata instile romanico sui resti di unedificio molto antico, all’in-terno della quale sono custo-diti pregevoli af freschi delXV secolo di scuola crivelle-sca e parti di un polittico diFra’ Marino Angeli.
PER SAPERNE DI PIÙ
Secondo un’antica tradizioneGuidone, antico feudatario
del Castello, entrò in lottacontro la Rocca di Monte Var-mine. Trovandosi in dif ficol-tà, chiese aiuto al fratelloCorrado, Signore di un Ca-stello posto nelle vicinanze,con questo messaggio: “CorriCorrado che Guidone combat-te”. Da questa frase derivereb-bero i toponimi Monte Vidon(da Guidone) Combatte eMonte Vidon Corrado. Il paese ha dato i natali adAurelio Rossi (1898-1942),eroico combattente della pri-ma guerra mondiale, nonchéesploratore africano ed illu-stre scrittore.
DA GUSTARE
Tra i prodotti enogastronomi-ci tipici si segnalano: i salumie gli insaccati tradizionali, tracui il rinomato “ciauscolo”; ivini d.o.c. Rosso Piceno eFalerio, la porchetta, i fusillialla Montevidonese e le qua-glie alla brace.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, un campo da calcettoed un centro polivalente.
DA SCOPRIRE
Il Comune sor ge su un colleche sovrasta la Vallata del-l’Aso, da cui è possibile gode-re di un suggestivo panoramache spazia dai monti del GranSasso fino al mare. Lungo laVal d’Aso è situato il BoscoPelagallo, un bellissimo par-
co naturale con habitat ancoraintegro ed incontaminato cheoffre la possibilità di ef fettua-re rilassanti e piacevoli escur-sioni da compiere a piedi o inmountain-bike.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio (17gennaio); Festa di Sant’An-tonio, in frazione CollinaNuova (sabato e domenicasuccessivi al 17 gennaio); Fe-sta del Patrono San Biagio (3febbraio); Sagra della Qua-glia (primo fine settimana diagosto).
Abitanti 482Altitudine 398 s.l.m.Superficie 10,91 kmqDistanza daFermo 21 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE VIDON COMBATTE
MONTE VIDON COMBATTE
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
91
i
Provincia di Fermo
Abitanti 790Altitudine 429 s.l.m.Superficie 5,99 kmqDistanza daFermo 25 km
MONTE VIDON CORRADO
Municipio:
tel. 0734.759348
www.provincia.ap.it/
monte_vidon_corrado
Monte Vidon Corrado nel1300 fece atto di sottomissio-ne a Fermo ed allo StatoPontificio per mettersi al ripa-ro dalle scorrerie dei paesivicini e da quelle delle miliziedi ventura. Nel 1398 il paesevenne tuttavia assalito e sac-cheggiato dal Conte di Car-rara, mentre nel 1413 fu occu-pato da Carlo Malatesta e nel1433 da Francesco Sforza.Nei secoli successivi il bor goseguì dapprima le vicende sto-rico-politiche del comune diFermo, ed in seguito quelledella vicina Montegiorgio.
DA VISITARE
Il centro storico medievalemostra delle belle case civilicon decorazioni in cotto (sec.XV), eleganti palazzi gentili-zi, i resti delle mura di cintacon i Torrioni di fortificazione(sec. XIV -XV) e la Chiesaparrocchiale di San Vito Mar-tire, con facciata neoclassicadel XVIII secolo e conventoannesso. Fuori dal centro sto-rico si possono visitare laChiesa della Madonna delCarmine e la Chiesa rurale diSan Giuseppe.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il paese ha dato i natali algrande pittore Osvaldo Licini,ritenuto uno dei maggioriesponenti dell’astrattismo eu-ropeo, il quale dopo una lungapermanenza in Francia decisedi tornare nel luogo d’originedove ricoprì la carica di sinda-
co e compose i suoi capolavo-ri, tra cui la serie delle Ama-lassunte e gli Angeli Ribelli;all’artista è dedicato un Cen-tro Studi dove periodicamentevengono svolte mostre edesposizioni. Monte V idon Corrado è untradizionale centro della lavo-razione della paglia per la pro-duzione di cappelli, anticaattività manifatturiera risalen-te al XVIII secolo. Esiste oggiuna fiorente attività economi-ca, che produce cappelli edaccessori (fibbie, bottoni, ecc.)per la moda, inserita nei mer-cati internazionali.
DA GUSTARE
Tra i prodotti enogastronomicilocali si segnalano: gli insac-cati ed i salumi tradizionali, ilvino cotto, la pasta fresca fattaa mano (tagliatelle) e i dolci(calcioni con la fava).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio ed un centro polivalen-te al coperto.
DA SCOPRIRE
Il paese sorge su un colle tra labassa valle del fiume Tenna el’alto bacino del torrente EteMorto, a circa 30 km dalmare. A ridosso del centro sto-rico vi sono due aree verdicomunali. Si consiglia di ef-fettuare un suggestivo percor-so storico-artistico attraversole viuzze dell’antico bor go
alla scoperta delle bellezzearchitettoniche.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San VitoMartire (15 giugno); Festadella Madonna del Carmine(luglio); Castagnata in piazza(ottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTE VIDON CORRADO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
Abitanti 520Altitudine 758 s.l.m.Superficie 15,98 kmqDistanza daFermo 41 km
MONTEFALCONE APPENNINO
Municipio:
tel. 0734.79120
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.provincia.ap.it/
montefalcone_appennino
Arroccato sul crinale rocciosoa sud del Monte Falcone, l’an-tico bor go di MontefalconeAppennino si eleva con il suoinconfondibile profilo. In alto,sopra il paese, s’innalzaun’antica Torre a base quadra-ta, ultimo baluardo del Ca-stello medievale eretto daiFermani. Feudo dell’Abbaziadi Farfa, diventò libero comu-ne solo nel 1214. Nel 1242,quasi alla fine della lotta traImperiali e Sede Apostolica,Fermo e Ascoli Piceno volleroannettersi i territori e i benifarfensi di Santa Vittoria, dicui Montefalcone costituivauno dei centri più importanti.È proprio in questa occasioneche venne eretta la torre anco-ra oggi esistente.
DA VISITARE
Arricchiscono questo scena-rio alcuni edifici religiosi,come la Chiesa di San Pietroin Penne, di linee gotichesulla facciata e romaniche sulcampanile, fuse in modo sug-gestivo. Nell’interno sonoconservati un fonte battesima-le ligneo e una croce del XVsecolo. I resti del Castellosono rappresentati dalla Roc-ca e dalle mura castellane deisecoli XI–XIII; notevole è ilPalazzo Felici, sede del Mu-seo dedicato a Pietro Ale-manno. Da non perdere il Museo deiFossili e di storia naturale“Neldo Bruni”. Uscendo dalpaese in direzione di Co-
munanza e passando al disopra del traforo realizzato nel1833 dal Governo Pontificio,si nota la quattrocentescaChiesa delle Scalelle con por-tale rinascimentale, af freschidel XV secolo e un’acquasan-tiera del tardo Cinquecento.Sulla strada per Smerillo inve-ce si trova la Chiesa seicente-sca di S. Antonio, recentemen-te restaurata. Poco più avanti èil Convento dei Frati Minori,detto di S. Giovanni.
PER SAPERNE DI PIÙ
È possibile seguire un percor-so naturalistico attorno allasuggestiva rupe verticale, altapiù di 200 metri e compostada un’arenaria tipica dellazona ricca di strati fossiliferidell’Era Terziaria.Numerosi sono i castagni, co-me pure i boschi cedui di lati-foglie. Alle porte del paeseuna pineta rende l’aria caricadi essenze caratteristiche. Neidintorni vive una rigogliosafauna con ghiandaie, rapaci,scoiattoli. Curiosa è la recenteabitudine di af frescare inmaniera fantasiosa le facciatedelle case.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano i vini rossi e gli otti-mi formaggi.
DA PRATICARE
Numerosi sono i percorsi permountain bike con vari gradidi difficoltà e utili per allenar-
si in vista della maratonaannuale. È praticabile anche ilcampo di tiro a segno.
DA SCOPRIRE
Nei pressi del Cimitero, è ilConvento degli Zoccolanti,con un chiostro quattrocente-sco. Nella chiesa è presente unpolittico di Pietro Alemanno.Una bella passeggiata portainvece al Monte Falcone (904m) da cui si può avere un pa-norama mozzafiato. Non distante, per gli amantidell’archeologia, è possibilevisitare i ritrovamenti di restidi terme romane in localitàColle Terme. Escursioni apiedi per tutte le esigenzesono possibili nei dintorni.Essendo il paese situato su diun roccione a picco, la mag-gior parte delle costruzioni èraggiungibile solo a piedi,attraverso viottoli rustici ecaratteristici. Degni di nota ilGiardino Tronelli in pendenzasul ciglio di un’alta rupe e ilfosso della “Magica avventu-ra” con cascatelle e laghetti.
DA NON PERDERE
Mostra delle uova pasqualidipinte (Pasqua); Festa di SanMichele Arcangelo (maggio);Montefalcone Estate (agosto);Maratona (agosto); Saporid’autunno, un itinerario ga-stronomico nei vicoli del cen-tro storico (secondo fine setti-mana di ottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTEFALCONE A.
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
93
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0736.859101
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.montefortino.com
www.sibillini.net
Divenne Comune nel 1084;fece poi parte del feudo deiCastellani di Monte Passillo(attuale Comunanza ), da cuisi liberò nel 1249. Nel 1261 ilpiccolo esercito del posto,insieme a quelli di Amandolae di Sarnano, riuscì a sconfig-gere le truppe di Manfredi nelPiano di Pieca. Nel 1318Fermo si impossessò del co-mune a patto di costruirvi unarocca e di inviarvi una guarni-gione. Ma il 9 ottobre un ma-gistrato fermano prese posses-so dei territori e dei castelli diMontefortino: iniziò così unalunga diatriba. Passata ai DaVarano di Camerino, nella se-conda metà del ‘400 finì sottoil dominio degli Sforza diMilano, che la concessero dinuovo a Fermo, da cui siaffrancò nel 1484 per poi pas-sare sotto i domini papali. Nel1537 Papa Paolo III cancellòogni diritto di potestà sulpaese. Nel 1860 votò l’annes-sione al Regno d’Italia diVittorio Emanuele II.
DA VISITARE
Tra i vari monumenti si segna-lano: la Pinacoteca civica,allestita negli eleganti am-bienti del Palazzo Duranti,che contiene tre tavole di unpolittico di Pietro Alemannodel XV sec., un’opera sacra diPier Francesco Fiorentino,numerose sculture lignee emarmoree, una croce astile ecassettoni intagliati. Sullasommità del paese compare
solitaria la Chiesetta quattro-centesca di San Francesco,all’interno della quale è custo-dita una Madonna del Rosa-rio. La monumentale mole delPalazzo Duranti è accostata alTempietto dell’Orologio, didisegno neoclassico. Nel cen-tro storico sono presenti altretre chiese: la Chiesa di S.Andrea, la Pieve di S. MicheleArcangelo e la Chiesa di S.Agostino. Un importante Mu-seo è quello dell’Avifaunadelle Marche. Nei pressi del-l’abitato si trova la Chiesabarocca della Madonna dellaFonte; nella campagna circo-stante sono numerose le case-torri del periodo feudale erinascimentale. Da non perde-re la Pieve di Sant’Angelo inMontespino (X-XI sec.), anti-co baluardo dei monaci farfen-si, di probabile origine longo-barda.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il contrasto tra il fervore reli-gioso influenzato dalle “mali-ziose” leggende dei montiincantati che sovrastano laChiesa della Madonna del-l’Ambro e il ‘bello-orrido’della Gola dell’Infernaccio, èuna delle attrattive della loca-lità.
DA GUSTARE
Oltre all’immancabile degu-stazione di vini, si consiglial’assaggio delle caciotte e delpecorino locali. Dal latte dipecora qui si ottengono stuz-
zicanti formaggi che possonoessere mangiati stagionati ofreschi. Il segreto della lorofragranza è la tenerezza del-l’erba brucata dagli animali ela limpidezza delle acquedelle sorgenti di montagna.
DA PRATICARE
Per gli amanti dello sportsono a disposizione i centripolisportivi di Montefortino ela piscina Trinacria.
DA SCOPRIRE
Dalla Piazza Umberto I, chefunge quasi da balconatanaturale, è possibile ammirareun ampio panorama. Adagiatosu un colle posto alla destradel fiume Tenna, si trova ilSantuario della Madonna del-l’Ambro, situato tra le monta-gne, in una stretta gola, nel cuiinterno sono interessanti af-freschi con raffigurazioni del-la Sibilla. Agli amanti dellemontagna si suggerisce dipercorrere il sentiero che con-duce alla selvaggia Gola del-l’Infernaccio (profonda fendi-tura scavata tra i monti Sibillae Priora dal fiume Tenna) e daqui di raggiungere il solitarioEremo di San Leonardo.
DA NON PERDERE
Festival del Tartufo “vero”(seconda domenica di feb-braio); Sagra della cucciola,nome dialettale della lumaca(agosto); Sagra d’autunno,pietanze della gastronomiatradizionale (novembre).
Abitanti 1285Altitudine 638 s.l.m.Superficie 78,31 kmqDistanza daFermo 52 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTEFORTINO
MONTEFORTINO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
MONTELEONE DI FERMO
Abitanti 434Altitudine 427 s.l.m.Superficie 8,13 kmqDistanza daFermo 27 km
Municipio:
tel. 0734.773521
www.provincia.ap.it/
monteleone_di_fermo
Monteleone esisteva fin daitempi dell’antica Faleria,divisa in due distinte località:Monte Legumi e Torre de’Casoli. Nell’anno 533 Euterio,Re dei Longobardi, occupòl’antica Faleria e conquistòanche Monte Legumi, mentreTorre de’ Casoli sopportò bendodici anni di assedio sotto ilcomando di un tal Leone.Successivamente il Comunevenne denominato non piùTorre de’ Casoli, ma Monte-leone, proprio per lasciare allamemoria dei posteri il ricordodel suo valoroso difensore.
DA VISITARE
Si tratta di un piccolo paesesul contrafforte tra l’Ete Vivoe il Torrente Lubrico. NelPalazzo Comunale si trovanoancora oggi due tavolette diderivazione crivellesca, unaMadonna e un San Giovanni.La Chiesa parrocchiale di SanGiovanni Battista possiede unportale romanico e una torrecampanaria costituita da untorrione esagonale del XIII –XIV secolo, originari dellavecchia fortezza medievale.La Chiesa del Crocifisso, oMadonna della Misericordia,conserva parti romaniche eaffreschi, tra cui un GiudizioUniversale datato 1548, pre-sumibilmente di VincenzoPagani. In piazza Umberto I sitrova la Chiesa di S. Maronerealizzata nel XVI sec. sullebasi di antiche costruzioniromaniche.
DA GUSTARE
I ristoranti con cucina tipicalocale vi faranno innamorareancora di più del posto … Ilfrutto più prezioso della zonaè il tartufo, denominato dagliintenditori “diamante dellacucina”.
DA PRATICARE
Sono presenti alcuni centripolisportivi.
DA SCOPRIRE
Nei dintorni si possono ef fet-tuare numerosi percorsi stori-co-naturalistici tra i verdissimimonti dell’entroterra ascola-no.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio Abate(domenica successival al 17gennaio); Festa della Madon-na Addolorata (domenica do-po Pasqua); Festa di San Vin-cenzo Ferreri (seconda do-menica dopo Pasqua); Rasse-gna teatrale (giugno-luglio);Sagra della pasta fresca(luglio); Festa della Madonnadel Soldato (prima decade diagosto); Festa di S. Marone(18 agosto); Festa di SanMartino (11 novembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTELEONE DI F.
MONTELPAROPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
95
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I reperti litici rinvenuti e asse-gnabili all’Età del Bronzo,indicano significativi insedia-menti Piceni risalenti al VIIsec. a.C. Non mancano neppu-re testimonianze di età romanatardo-imperiale. Il nome Mon-telparo risale però all’altoMedioevo, quando il longo-bardo Eliasdoe o Eliprando fe-ce costruire un castello sullasommità del colle che fu defi-nito Eliprando. Probabilmentein origine fu Monte Elprando,da cui Montelparo. Il castellopassò poi ai monaci dell’abba-zia di Farfa che lo ampliarono.Nel 1046 insieme a Smerillo eMontefalcone costituiva laparte centrale e più importantedel territorio farfense nelPiceno. Nel XII sec. divenne liberocomune, con propri statuti.Tra il XII e il XIV sec. subìmolteplici insediamenti, chelo resero più prospero chemai, tanto che presso i nobiliveniva chiamato magnificacomunitas. Divenuto guelfo,ricevette importanti privilegied indulgenze da parte di varipontefici, ma Sisto V, nelcreare la diocesi di Montalto,gli tolse i privilegi acquisiti.Nonostante ciò il piccolo cen-tro mantenne il suo ruolo digarante della sicurezza, percui tra il XIII e il XIV secolomolte famiglie delle zonelimitrofe chiesero di potervidimorare in modo stabile,tanto che la popolazione rag-giunse i 5000 abitanti.
DA VISITARE
La struttura urbanistica è pret-tamente medievale, mentre ladisposizione delle abitazionirispetta l’andamento della to-pografia locale: un grappolodi casette che si restringemano a mano che ci si avvici-na al centro, il punto più alto,dove spicca il campanile dellagotica Chiesa di San MicheleArcangelo del XIV secolo, nelcui interno, tra l’altro, è unaffresco del 1527 raf figuranteuna Crocifissione con Pietà ePadre Eterno. Il torrione cilindrico dell’anti-ca cinta muraria difensiva sierge in prossimità del PalazzoMunicipale (sec. XIV -XV)dove è custodita una raccoltadi per gamene preziose; laChiesa di Santa Maria No-vella (sec. XIV) ospita inveceuna tavola di Vincenzo Pa-gani, mentre il Convento diSant’Agostino (sec. XVIII),oggi sede del Museo di ogget-ti sacri, conserva suppellettilisacre e altre pregiate per ga-mene. Per i più curiosi si con-siglia una visita al Museodegli antichi mestieri ambu-lanti su ruote.
PER SAPERNE DI PIÙ
È paese natio di ben due car-dinali, Fulgenzio Travelloni eGregorio Petrocchini.Nella località esistono servizi,centri residenziali e attivitàricreative per anziani, portato-ri di handicap e minori svan-taggiati.
DA GUSTARE
I prodotti tipici del luogo sonoil ciauscolo, i vincisgrassi, lapolenta sulla spianatora, ilfarro, i frascarelli, i tagliolini,il maiale, il pollo, il coniglio,il castrato e la porchetta.I vini bianco, rosso e cotto delposto accompagnano gli otti-mi piatti.
DA PRATICARE
Il centro polisportivo comuna-le è disponibile per soddisfarele varie esigenze degli amantidello sport.
DA SCOPRIRE
Poco fuori dal centro abitato,si trova la suggestiva Chiesadi S. Maria di Camurano, conresti di affreschi dei secoli XVe XVI.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio Abate eSagra del Baccalà (gennaio);Festival “Il chiostro d’oro”,manifestazione di teatro dia-lettale e di strada (luglio-ago-sto); Sagra della polenta sullaspianatora (venerdì sabato edomenica precedenti Ferrago-sto); Festa di Santa Maria inCamurano e Sfilata delle ca-nestrelle (settembre).
Abitanti 920Altitudine 588 s.l.m.Superficie 21,56 kmqDistanza daFermo 32 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTELPARO
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.780141
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
ww.provincia.ap.it/montelparo
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
Abitanti 1030Altitudine 277 s.l.m.Superficie 16,44 kmqDistanza daFermo 21 km
MONTOTTONE
Municipio:
tel. 0734.775135
www.provincia.ap.it/montottone
Montottone fu originariamen-te un importante Castello delfermano fondato tra il X-XIsecolo da Attone Duca di Atri,da cui derivò la denominazio-ne di Mons Actonis. Nel 1537fu il capoluogo dello StatoEcclesiastico in Agro Piceno,che accorpava tutti i Castellisoggetti a Fermo e diventò percirca dieci anni la residenzadei vari governatori che si sus-seguirono.
DA VISITARE
Nel centro storico sono visibi-li le mura castellane con ilTorrione medievale e la PortaMarina; sulla piazza si puòammirare la Chiesa di SanPietro (sec. XVII-XVIII), checonserva un or gano del 1877di Vincenzo Paci, mentre ilPalazzo Amici (sec. XIX) pre-senta una bellissima facciataneoclassica. Lungo il corso sitrova la Chiesa di SantaMaria Ausiliatrice, che custo-disce all’interno una tela attri-buita a Vincenzo Pagani. Ac-canto alla chiesa vi è una ci-sterna medievale. Altre chieseinteressanti sono: la Chiesa diSan Salvatore (sec. XV -XVII), la Chiesa della Ma-donna delle Grazie (sec. XVI-XVII) che custodisce un pre-gevole af fresco del XV seco-lo; la Chiesa ed il Convento diSan Francesco, con portaleromanico-gotico, nel cui gra-devole interno barocchetto,con stucchi e dorature, si con-servano numerose opere d’ar-
te, tra cui un coro ligneo delSettecento, un af fresco del1333 di Pietro da Rimini(unica sua opera datata) e unatela del Maratta. Da vedereanche il Museo della Cera-mica e della terracotta.
PER SAPERNE DI PIÙ
Montottone è conosciuto co-me il “ Paese de le cocce”, inquanto fin dal XIII secolo è unimportante centro di produzio-ne di terrecotte, ceramiche,utensili in ferro battuto e ra-me, che ancora oggi si posso-no acquistare in alcune botte-ghe locali.
DA GUSTARE
Tra le pietanze della gastrono-mia tradizionale si segnalano ifagioli con le cotiche, le olivefritte, la trippa, le tagliatellefatte a mano, i vincisgrassi ela porchetta.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, una pista di pattinag-gio, un palazzetto dello sported un campo da calcio.
DA SCOPRIRE
Montottone è un bor go me-dievale posto su di una rupe, acirca 28 km dal mare. Al-l’interno del paese è presentel’area verde del parco comu-nale. La località si presta ad escur-sioni naturalistiche, da com-piere a piedi o in mountain-
bike, lungo i sentieri dellavallata dell’Ete.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio Abate(gennaio); Festa della Madon-na delle Grazie (metà giu-gno); Festa della MadonnaMadre della Chiesa (ultimadomenica di luglio); Festival“La Brocca d’oro” con Sagregastronomiche (prima metà diagosto); Festa del PatronoSan Lorenzo (10 agosto); Sa-gra del fungo (settembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MONTOTTONE
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.259983
www.provincia.ap.it/moresco
Sull’origine del paese vi sononotizie discordanti: secondoalcuni sarebbe stato fondatonel sec. VIII da una colonia diMori provenienti dall’Adria-tico; per altri sarebbero stati iMonterubbianesi a costruire ilCastello per difendersi dagliattacchi dei Barbari; un’ultimaipotesi, la più attendibile, farisalire le origini all’epoca incui i proprietari della zona sitrasferirono nella parte piùalta della collina per proteg-gersi dalle frequenti incursioninemiche. Nel XIII secolo ilCastello passò sotto la giuri-sdizione di Fermo per restarvi,con alterne vicende, finoall’Unità d’Italia. Nel 1869Moresco venne accorpato aiComuni vicini e solo nel 1910ottenne l’autonomia ammi-nistrativa.
DA VISITARE
Nel centro storico medievale,tutto circondato da mura, sipossono ammirare la TorreEptagonale del XII secolo, laTorre dell’Orologio del XIVsecolo, la Piazza del Castellocon il Portico Gotico, il Pa-lazzo Comunale, che custodi-sce numerose opere d’arte, tracui una pala raf figurante laMadonna in gloria con Bam-bino, Angeli e Santi di V in-cenzo Pagani. Da vedere laChiesa parrocchiale dei SS.Lorenzo e Nicolò e la Chie-setta di Sant’Antonio Abate.Fuori dalle mura si trovano laChiesetta della Madonna del-
la Salute, la Chiesa di SantaSofia, la Chiesa di San Lo-renzo e la Chiesa di Santa Ma-ria dell’Olmo, nel cui internosi può ammirare una Croci-fissione di Vincenzo Pagani.
DA GUSTARE
Tra i prodotti enogastrononicilocali si segnalano: l’olioextravergine d’oliva, gli insac-cati tradizionali, tra cui il rino-mato “ciauscolo”, il formag-gio pecorino, la pasta frescafatta a mano (tagliatelle e vin-cisgrassi), i dolci (pizza difichi), le prelibate pesche dellaVal d’Aso. Da non perdere lesquisite creme fritte ideali seaccompagnate dalle olive far-cite all’ascolana.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, un campo da calcetto eun campo da pallavolo. Pressoi laghetti Santarelli si può pra-ticare la pesca sportiva.
DA SCOPRIRE
Moresco sorge su di un colleche domina la Valle dell’Aso,a circa 12 km dal mare e nonlontano dai monti Sibillini. Unbel giardino pubblico comu-nale si trova al di sotto delcentro storico. La località si presta a percorsistorico-culturali attraverso ilsentiero pedonale che partedal centro storico ed arriva fi-no al confine comunale, con-sentendo di scoprire le nume-
rose chiese e “Pinturette” del-la Vallata dell’Aso.
DA NON PERDERE
Scampagnata alla Madonnadell’Olmo (ultima domenicadi aprile); Sagra dell’Asado,carne di manzo cotta alla bra-ce (primo fine settimana diagosto); Festa del PatronoSan Lorenzo e Sagra dellapolenta con le vongole (ago-sto); “Grand’angolo Eptago-nale”: mostra fotografica sullatorre eptagonale (agosto);Festa del Braciere con casta-gne, salsicce, spiedini e vinonovello (ultima domenicad’ottobre); Festa della Ma-donna della Salute (metà otto-bre).
Abitanti 616Altitudine 405 s.l.m.Superficie 6,32 kmqDistanza daFermo 13 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFASTAREA CAMPER lOSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MORESCO
MORESCO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
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Provincia di Fermo
Abitanti 815Altitudine 301 s.l.m.Superficie 6,99 kmqDistanza daFermo 26 km
ORTEZZANO
Municipio:
tel. 0734.779181
www.provincia.ap.it/ortezzano
Le origini del paese risalgonoal periodo romano, comedimostrano i numerosi ritrova-menti archeologici e la suamenzione nella Naturalis Hi-storia di Plinio il Vecchio conil nome di Urticinum. Nel Me-dioevo fece parte del potentedominio dell’Abbazia di Farfanel Piceno, per passare suc-cessivamente sotto la giurisdi-zione di Fermo, di cui seguiràle vicende storico-politichefino all’Unità d’Italia.
DA VISITARE
La Chiesa di Santa Maria delSoccorso (sec. XV -XVIII),custodisce un af fresco del‘500, una Madonna in tronocon Bambino e Santi del 1509attribuita a Vincenzo Paganied un or gano del 1747. Lanobile Chiesa del Carmine,edificata nel 1725, con internoa croce greca, conserva unaMadonna del Carmine discuola del Maratta. La Chiesadi San Girolamo è stata rico-struita nella seconda metà delXVIII secolo. Da vedere i restidelle imponenti mura di cintarisalenti al sec. XIV che fian-cheggiano la gotica Porta delSole, e la Torre poligonale,avanzo di una Rocca trecente-sca.
PER SAPERNE DI PIÙ
Ortezzano ha dato i natali alcelebre latinista GiuseppeCarboni (1856-1925), coauto-re del famosissimo dizionario“Campanini - Carboni”, sul
quale hanno studiato interegenerazioni di studenti. IlComune, in collaborazionecon l’Università, per comme-morare il prof. Carboni, ognianno indice un concorso dilatino riservato agli alunni deilicei.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: i salumi e gli in-saccati tradizionali, tra cui ilrinomato ciauscolo; l’agnelloed il castrato; la porchetta; lapasta fresca fatta a mano (ta-gliatelle e “vincisgrassi”); lepesche, le mele e le prugne.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcetto, un campo da tennis,un campo da bocce ed uncampo sportivo.
DA SCOPRIRE
Ortezzano è situata su di unaltipiano alla sommità di uncolle che domina la Val d’Aso,a circa 20 km dal mare; dalBelvedere si gode la vista diun suggestivo panorama chespazia fino al mare Adriatico.All’interno del paese sonopresenti n. 3 aree verdi attrez-zate comunali. Si segnalanoescursioni naturalistiche, apiedi o in mountain-bike,lungo il fiume Aso ed alla focedel torrente Indaco.
DA NON PERDERE
Fiera orto-florovivaistica (se-
conda domenica di maggio);Festa di S. Maria del Soc-corso, con Infiorata, pittore-sca manifestazione che richia-ma molti visitatori ad ammira-re le vie del centro splendida-mente decorate con i fiori(giugno); Sagra dell’agnelloarrosto “co’ vattuto” (ago-sto); Il “Leccabaffi”, degusta-zioni enogastronomiche (ago-sto); Festa del vino con rievo-cazione storica della pigiatu-ra (penultima settimana di set-tembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHICAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
ORTEZZANO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
99
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.630108
www.provincia.ap.it/
ponzano_di_fermo
Ponzano nel VII secolo fusotto il dominio dell’Abbaziadi Farfa: i monaci vi si inse-diarono e costruirono unaChiesa dedicandola a SantaMaria Mater Domini. Il Ca-stello di Ponzano nel 1214dipendeva dalla giurisdizionedi Fermo, ma nel periodocompreso tra il 1416 e il 1443subì numerose incursioni edevastazioni da parte deiMalatesta e di AlessandroSforza. Nel 1570 Papa Pio Vlo separò da Fermo e lo pro-clamò libero Comune.
DA VISITARE
Nel centro storico, chiuso damura, si può ammirare laPorta d’ingresso al Castellocon il Torrione merlato delXV secolo ed il Loggiato a trearcate; la Chiesa parrocchialedi Santa Maria a “PedePontis”, ricostruita nel 1792,custodisce all’interno alcunicapolavori, tra cui unaMadonna del Rosario delXVII secolo, un altorilievo diarte toscana del sec. XVI raf-figurante una Madonna conBambino e una Croce astiledel 1437. Fuori dal centro sto-rico si er ge la Chiesa monu-mentale di “Santa Maria Ma-ter Domini” (o di San Marco)risalente al VII secolo, maricostruita nei secoli XI-XII esplendido esempio di stileromanico, con bassa facciatatripartita e un massiccio cam-panile (rifatto nel ‘600), forsetorre di difesa, elemento
caratteristico delle chiese far-fensi; nei pressi della Chiesasi svolge da secoli un’impor-tante e frequentata Fiera dedi-cata a San Marco. Nella fra-zione Torchiaro si trova laChiesa dei SS. Simone e Giu-da, ricostruita nel 1827 dal-l’architetto Alessandro Vas-salli.
DA GUSTARE
Tra le specialità gastronomi-che locali si segnalano: letagliatelle al ragù di cinghiale,le pappardelle al ragù di lepreed i fagioli con le cotiche.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguentiimpianti sportivi: un campoda calcio, due campi da cal-cetto ed un campo da palla-volo.
DA SCOPRIRE
Ponzano è un borgo medieva-le arroccato su di un colle acirca 15 km dal mare e nonlontano dai monti Sibillini.Nel paese è presente un giar-dino pubblico comunale.Il territorio offre una rete sen-tieristica segnalata, da percor-rere a piedi o in mountain bi-ke, che attraversa le pittore-sche colline e la campagnacircostante.
DA NON PERDERE
Festa e Fiera del Patrono SanMarco (25 aprile); Festa delSacro Cuore, in frazione Cap-paruccia (seconda domenica
di giugno); “Da Castello aComune libero”, rievocazionestorica e Palio delle Botti(ultima settimana di luglio);Festa della Madonna DivinaPastora (prima domenica diagosto); Festa della Birra(agosto); Festa del bambino(settembre); Castagnata, infrazione Capparuccia (secon-da domenica di ottobre); Ca-stagnata, in frazione Tor-chiaro (terza domenica diottobre).
Abitanti 1678Altitudine 248 s.l.m.Superficie 14,38 kmqDistanza daFermo 12 km
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PONZANO DI FERMO
PONZANO DI FERMO
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Abitanti 1974Altitudine 316 s.l.m.Superficie 11,49 kmqDistanza daFermo 13 km
RAPAGNANO
Il Castello di Rapagnanointorno all’anno Mille erasottoposto alla giurisdizionedel Vescovo di Fermo; nel1229 divenne possedimentodi Montegiorgio, ma nel 1244fu riconquistato da Fermo,con cui condividerà le suc-cessive vicende storiche.
DA VISITARE
Nel centro storico si possonoammirare i resti della cintamuraria di forma ovoidalecon i tre Torrioni; sul latonord si trova la Porta daBora, mentre sul lato sud è laPorta della Pesa che conducenella piazza: su questa siaffaccia il Palazzo Comunale(sec. XVIII) progettato dal-l’architetto V irginio Bracci,che conserva documenti eduna Biblioteca di grande inte-resse. Sempre nel centro cit-tadino si trova la Chiesa par-rocchiale di San GiovanniBattista, eretta tra il 1808 e il1822 sull’area di due chiesepreesistenti, con una strettafacciata su cui si eleva l’altocampanile; degni di notaanche la Chiesa di SantaRosalia (1754), la Chiesa diSant’Antonio (sec. XVII), laPinacoteca ed il Museo par-rocchiale. Fuori dal paese sipossono vedere tre chieserurali: la Chiesa di Santa Co-lomba, ricostruita nel Set-tecento, i resti della Chiesa diSan Tiburzio (1507) e laChiesa della Beata MariaVergine.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel 1880, nella contrada SanTiburzio, a seguito di scaviarcheologici, vennero alla lu-ce importanti reperti pre-ro-mani e romani (scudi, lance,elmi di bronzo con figure asbalzo), oggi conservati nelMuseo Archeologico di An-cona. Rapagnano è il luogo dinascita di Papa GiovanniXVIII (1004-9).
DA GUSTARE
Tra i prodotti dell’enogastro-nomia locale si segnalano:l’olio extraver gine d’oliva, isalumi e gli insaccati tradizio-nali, i vini d.o.c. Rosso Pice-no e Falerio, il miele, la pastafresca fatta a mano (tagliatel-le e “vincisgrassi”) e le squi-site olive farcite all’ascolana.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, un campo da tennis,un campo da calcetto, duepalestre comunali ed uncampo sportivo con all’inter-no una pista ciclabile.
DA SCOPRIRE
Rapagnano sorge sopra un’al-tura sul versante sinistro dellavalle del fiume Tenna, a circa20 km dal mare. All’interno del paese è pre-sente un parco comunale,mentre nella località San Ti-burzio si trova un parco-gio-chi per bambini. Le colline della Vallata del
Tenna of frono numerose ediversificate possibilità di per-corsi di interesse naturalisticoe storico-culturale.
DA NON PERDERE
Festa del Patrono San Gio-vanni Battista (seconda do-menica di maggio); Festadella birra in località Piane(giugno); Sagra dell’Oca ar-rosto (luglio); Festa del gra-no (fine luglio-inizio agosto);Castagne e vino novello in lo-calità Piane (novembre).
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RAPAGNANO
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.510404
www.provincia.ap.it/rapagnano
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PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Provincia di Fermo
Abitanti 394Altitudine 806 s.l.m.Superficie 11,31 kmqDistanza daFermo 41 km
SMERILLO
Municipio:
tel. 0734.79124
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.provincia.ap.it/smerillo
Il nome Castrum Smerillisembra derivare da una certasignora del contado, taleSmerilla. Secondo alcuni in-vece l’origine deriverebbedallo smeriglio, un piccolofalco molto aggressivo tipicodella zona. È infatti proprioquesto animale a sovrastare icinque colli dello stemmacomunale. Le origini del borgo risalgonoal IX secolo, quando Smerillocompare nelle cronache dellelotte tra Impero e Papato; sarànuovamente citato il suonome durante le controversietra Camerino e Fermo, che neconsoliderà definitivamente ilpossesso nel 1300. Signori del paese furono inobili della famiglia di Boceda Smerillo, tra i quali emerseBuongiovanni, detto “ilCondottiero”. Nel 1409 ilConte di Carrara conquistò ilCastello che divenne in se-guito possedimento delloStato Pontificio. Lungo lastrada d’accesso e in altre zo-ne del paese sono visibili lem-bi di mura medievali. Nel pas-sato questo paese ha svolto unruolo importante anche nelmondo romano, come testi-monia l’ingente quantità dimonete dell’Impero trovatenella zona. Smerillo fu anchemunicipio confederato nelleguerre tiburtine.
DA VISITARE
Tra le opere d’arte principalivanno menzionati i resti delle
antiche mura medievali e delCassero, la Chiesa romanicadi Santa Caterina (sec. XIV)con af freschi significativi, ilcaratteristico Museo dei Fos-sili, la particolare Pinacotecad’Arte Contemporanea ed’Arte dei bambini.
PER SAPERNE DI PIÙ
Davvero curiosa è la Fessa,una particolarissima e sugge-stiva fenditura nella roccia,ricca di fossili di valore ine-stimabile. Per la sua panora-mica posizione Smerillo èdefinita “tetto delle Marche”.
DA GUSTARE
A disposizione dei palati piùsopraffini si hanno numerosevarietà di funghi, tartufi ecastagne, il tutto rielaboratosecondo la tradizione locale.
DA PRATICARE
Numerose sono le passeggiateda ef fettuare all’insegna delrelax più totale, immersi nellanatura incontaminata delposto.
DA SCOPRIRE
All’interno del bosco di Sme-rillo esiste un’oasi floristicaprotetta molto interessanteper gli appassionati della na-tura. Nella frazione di SanMartino al Faggio esiste lastorica Chiesetta di San Mar-tino con una possente torreromanica e importanti dipinti.Un antico mulino ad acquasito sul Tenna sta ancora a
testimoniare la fiorente attivi-tà agro-alimentare della zona.
DA NON PERDERE
“Lo vatte” festa dell’aia, infrazione Ceresola (fine lu-glio); Festa popolare di SanMartino (prima decade diagosto); “Sogno di una nottedi mezza estate” rassegna ci-nematografica all’aperto (se-conda settimana di agosto);Festa di San Nicola in frazio-ne Ceresola (seconda do-menica di settembre); Casta-gnata in piazza (terza dome-nica di ottobre).
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SMERILLO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
i
Provincia di Fermo
Municipio:
tel. 0734.780111
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.provincia.ap.it/
santa_vittoria_in_matenano
Attorno al 680 alcuni religiosiincoraggiati dal Vescovo diMarciano si insediarono nelmonastero di S. Ippolito, tra ilMonte Matenano e il MonteFalcone. Qui arrivò nel 790l’abate Wandelbert, che fecedel monastero un punto diriferimento spirituale e di pro-tezione per i locali. L ’abatePietro, in fuga dall’assediosaraceno all’abbazia di Farfain Sabina, vi si rifugiò pocopiù tardi. Nel 934, ad operadell’abate Raffredo, venne tra-sferito nella cittadina il corpodi Santa Vittoria martirizzata aRoma nel III sec., da cui ilpaese prese il nome. I successivi insediamenti han-no dato origine a un vivacecentro medievale su cui iFarfensi consolidarono il loropotere. Nel 1357 divenne sededel presidiato farfense congiurisdizione su parte delleattuali province di AscoliPiceno e di Macerata. Furonoi farfensi a dare grande impul-so all’agricoltura, alle tecni-che costruttive e all’artigiana-to (rame e legno).
DA VISITARE
È un centro di notevole inte-resse sia storico-artistico cheletterario. Molti sono i benimonumentali presenti: la mer-lata Torre dell’abate Odorisodel XIV secolo, la Chiesa di S.Agostino con nobile internosettecentesco e annesso chio-stro del Quattrocento, i severie possenti Palazzi Monti e
Melis, il Ponte Conti dellaTorre, lo storico Teatro delLeone dell’inizio del XIXsecolo. Nella zona più alta delpaese sorge la Chiesa parroc-chiale di Santa Vittoria, gran-de mole del tardo Settecento,nella cui cripta è l’ urna quat-trocentesca della Santa. Sa-lendo ancora si raggiunge ilCappellone, avanzo di unadistrutta costruzione farfense,ricco di pregevoli af freschi diGiacomo da Campli (1471).Nel borgo sono inoltre presen-ti una documentata BibliotecaComunale, un archivio storicoe un Museo comunale.
PER SAPERNE DI PIÙ
Numerosi sono i chiostri, lechiese e i conventi, a testimo-nianza dell’intensa attivitàspirituale che ha sempre ca-ratterizzato il territorio.
DA GUSTARE
Le specialità locali sono i vin-cisgrassi, le tagliatelle, la po-lenta, la carne di maiale, l’a-gnello, l’olio d’oliva, il vinobianco, rosso e il vino cotto.
DA PRATICARE
Per i più sportivi sono innu-merevoli le possibilità di trek-king, mountain bike, escursio-ni a cavallo, ecc. Il paesaggiomedio collinare che si affacciasui Monti Sibillini da un lato esul litorale adriatico dall’al-tro, offre ampie vedute pano-ramiche che rendono l’attivitàfisica ancor più piacevole.
DA SCOPRIRE
L’agglomerato urbano è so-vrastato da un ricco bosco. IlParco di San Francesco e igiardini pubblici sono unospazio ideale per il relax. Valela pena spostarsi un po’ dalcentro storico e visitare anchela Sepe, il Palazzo della Torree il Palazzo Comunale.
DA NON PERDERE
Festa della Patrona SantaVittoria (20 giugno); Concertidi musica classica e polifoni-ca (luglio - agosto); Rappre-sentazioni teatrali (luglio-agosto); Sfilata delle cane-strelle (15 agosto).
Abitanti 1466Altitudine 625 s.l.m.Superficie 25,97 kmqDistanza daFermo 33 km
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S. VITTORIA IN MATENANO
S VITTORIA IN M.
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
i
Abitanti 1952Altitudine 194 s.l.m.Superficie 22,98 kmqDistanza daAscoli Piceno 16 km
i
Provincia di Ascoli Piceno
APPIGNANO DEL TRONTOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
La prima documentazione ri-guardante il Castrum Appun-gnani risale all’epoca medie-vale. Nell’XI secolo il Ca-strum fu donato al Vescovo diAscoli Piceno, per passaresuccessivamente alle dipen-denze dei monaci farfensi,che lo fortificarono con muradifensive e ne favorirono losviluppo religioso ed econo-mico. Nel 1291 il Castello sicostituì in libero Comuneregolato da propri Statuti.
DA VISITARE
La Chiesa parrocchiale di SanGiovanni Battista, dell’iniziodel XIV secolo, conserva restidi af freschi di varie epoche,una Pietà in terracotta del sec.XIV ed una tela di Simone DeMagistris rappresentante laPentecoste datata 1589. LaChiesa di San Michele Arcan-gelo, costruita nel XV secolo,è stata restaurata a più ripresenei secoli successivi: custodi-sce una tela di VincenzoPagani raffigurante l’Assuntaed un reliquario della SantaCroce, opera di oreficeriaattribuita a Pietro Vannini. La Chiesa di Santa Maria delPiano Santo, del secolo XVII,conserva un bell’altare baroc-co e affreschi del XIV secolo.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il Comune di Appignano sicontraddistingue per la lavo-razione artigianale dei merlet-ti al tombolo e per la fabbri-cazione di fuochi pirotecnici
di elevata qualità ed af fidabi-lità.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: l’olio extraver gine d’oli-va; il vino d.o.c. Rosso Pice-no Superiore; la pasta frescafarcita (timballo e cannello-ni); i dolci ( frustingo, ciam-bella pasquale, pizza al for-maggio); le squisite oliveascolane: grosse olive verdiche, una volta snocciolate,vengono farcite con un sapo-rito trito di carne, uova, par-migiano ed aromi, poi impa-nate e fritte in olio extravergi-ne d’oliva.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: una palestracomunale, un campo da ten-nis ed un campo sportivo.
DA SCOPRIRE
Il paese sorge adagiato su diun colle alle pendici delMonte dell’Ascensione; il ter-ritorio, che è solcato dalleacque del torrente Chifente, èdi grande interesse naturali-stico in quanto caratterizzatodalla coesistenza di rupi ecalanchi con bellissime colli-ne verdeggianti. Si possono effettuare percorsistorico-culturali e naturalisti-ci inseriti nella ComunitàMontana del Tronto alla sco-perta delle numerose chiese,dei bor ghi medievali e dellanatura incontaminata.
DA NON PERDERE
Processione del Cristo morto(venerdì Santo); Festa di SanVincenzo (domenica dopo Pa-squa); Fiera del cappello(seconda domenica di giu-gno); Festa di San GiovanniBattista (giugno); Processio-ne delle Canestrelle (15 ago-sto); Funerale dell’anno vec-chio (31 dicembre).
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APPIGNANO DEL T.
Municipio:
tel. 0736.86131
Comunità montana:
tel. 0736.251747
www.provincia.ap.it/
Appignano_del_Tronto
iMunicipio:
tel. 0736.809122
Comunità montana:
tel. 0736.251747
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.provincia.ap.it/
Arquata_del_Tronto
www.sibillini.net
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Già statio della Via Salaria inepoca romana con il nome diSupircanum, nel 1225 Arquata(da arx, rocca) si sottoposespontaneamente ad Ascoli Pi-ceno, ricevendone in cambioampia autonomia. Nel 1429passò sotto il dominio di Nor-cia, per restarvi fino al XVIIIsecolo. Sotto l’invasione na-poleonica, nel 1809, fu annes-sa all’Umbria. Caduto Napo-leone, con la restaurazione delgoverno pontificio, tornò nelladelegazione di Ascoli Piceno.
DA VISITARE
Molto interessante è la Roccamedievale, edificata nelDuecento in posizione domi-nante l’abitato e ricostruita trai secoli XIV e XV da Gio-vanna II di Napoli. La Chiesadella SS. Annunziata conservaun Crocifisso ligneo del sec.XIII. La Chiesa della Ma-donna della Neve, in frazioneFaete, custodisce alcuni af fre-schi di Pietro Alemanno.Nella Chiesa di San Fran-cesco, in frazione Bor go, sipossono ammirare la copiadella Sacra Sindone realizzatanel sec. XVII, tre tele del‘600, una statua lignea poli-croma del sec. XVI raf figu-rante S. Antonio da Padova,un affresco con una Madonnacon Bambino e Santi e nume-rosi arredi. La Chiesa diSant’Agata, in frazione Spe-longa, conserva importantiaffreschi, una pregevole terra-cotta policroma e una bandie-
ra strappata ai Turchi durantela battaglia di Lepanto (1571).La Chiesa della Madonna delSole, in frazione Capodacqua,è una pregevole struttura apianta ottagonale del sec.XVI, ricca di significati sim-bolici. La Chiesa di San Sil-vestro, sita in frazione Collesu un alto strapiombo, haall’interno af freschi risalential 1511. Nella Chiesa di SanPietro, nella frazione Borgo, sitrova una tavola del sec. XVIattribuita a Cola dell’Ama-trice. La Chiesa parrocchialedel Santissimo Crocifisso, infrazione Pretare, conserva unCrocifisso del ‘600 intagliato edipinto. Da vedere, altresì, ilMuseo d’Arte Immanente“Villa Papi”, fondato nel1990 dall’artista Diego Papi.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: i tartufi, i funghi porcini, imarroni, il pecorino, le patate,i fagioli e i dolci (mostaccioli).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, quattro campi da ten-nis, una palestra polivalenteed una pista di pattinaggioall’aperto. Si possono pratica-re gli sport invernali nella notalocalità sciistica di ForcaCanapine (m 1.541), mentre inlocalità Forca di Presta (m1.560) si può praticare il vololibero con parapendio e delta-plano.
Abitanti 1361Altitudine 777 s.l.m.Superficie 92,32 kmqDistanza daAscoli Piceno 32 km
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DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
Provincia di Ascoli Piceno
ARQUATA DEL TRONTO
DA SCOPRIRE
Arquata è l’unico comune ita-liano compreso tra due parchi:il Parco Nazionale dei MontiSibillini e il Parco Nazionaledel Gran Sasso e Monti dellaLaga. È punto di partenza pernumerose escursioni naturali-stiche, da compiere a piedi, acavallo o in mountain-bike.
DA NON PERDERE
Fiera del Perdono, nella fra-zione Borgo (2 agosto); Festadel Patrono San Rocco (16agosto); Rievocazione storica“Alla Corte della Regina Gio-vanna” (19 agosto); Rievoca-zione della Battaglia di Le-panto nella frazione Spelonga(agosto, ogni 3 anni); Ladiscesa delle fate nella frazio-ne Pretare (agosto, ogni treanni); Sagra dei Marroni e deiprodotti tipici (ultima domeni-ca di ottobre).
ARQUATA DEL T.
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Abitanti 1235Altitudine 365 s.l.m.Superficie 22,33 kmqDistanza daAscoli Piceno 44 km
i
Provincia di Ascoli Piceno
CARASSAIPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Le origini di Carassai sonomolto remote, in quanto sulterritorio sono state trovatetracce risalenti al periodoNeolitico. Nel Medioevo ilpaese si chiamava CastrumGuardiae ed era sotto il domi-nio dei Brunforte; nel 1252passò sotto il controllo diMatteo d’Acquaviva, per tor-nare successivamente allafamiglia Brunforte, che nel1321 lo cedette a Fermo. Tra il1324 ed il 1325 fu distrutto inquanto ribelle alla Chiesa; nel1356 subì una seconda distru-zione per ordine del CardinaleAlbornoz.
DA VISITARE
Sono visibili nel bor go i restidelle mura fortificate, risalentiai secoli XIV e XV, con i tor-rioni quadrati e poligonali. IlCastello Vecchio fu eretto neisecoli VI-IX, mentre il Ca-stello Nuovo venne edificatonel secolo XIII. La Chiesa diSanta Maria del Buon Gesù,ricostruita nel XVIII secolo,conserva una scultura ligneadi arte abruzzese, diversiaffreschi del ‘500, una telacon una Crocifissione, operadi Andrea Boscoli, una tavoladi Vincenzo Pagani ed unatela attribuita alla scuola delPomarancio del sec. XVII. LaChiesa di San Lorenzo Mar-tire è stata ricostruita nel ‘700.Inoltre, a 3 km dal centro sto-rico, si trova il castello medie-vale di Rocca di Monte-varmine, del sec. X, nel cui
interno è la Chiesa di SanPietro; nei pressi sor ge laChiesetta di San Michele.Notevole è l’Abbazia farfensedi Sant’Angelo in Piano (sec.XI), situata sulla riva destradel fiume Aso. Da vedere inol-tre il Museo Civico Archeo-logico.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano: l’olio extraver gined’oliva; gli insaccati tradizio-nali, tra cui il rinomato “ciau-scolo”; i vini d.o.c. Rosso Pi-ceno e Falerio; i dolci (ciam-belle pasquali, pizze al for-maggio, ciambelle di mosto emaritozzi).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, un campo da calcetto,un campo da tennis, un campoda basket, un campo da moto-cross e una pista per il patti-naggio artistico.
DA SCOPRIRE
Il paese è situato sulla dorsalecollinare tra il fiume Aso ed iltorrente Menocchia, a circa 15km dal mare: da ogni punto sipuò godere di un magnificopanorama che spazia dallacosta adriatica fino agli Ap-pennini. Sono presenti duearee verdi attrezzate: il parcocomunale ed il parco-giochiper bambini.Si possono ef fettuare escur-sioni storico-culturali, a piedi
o in mountain-bike, alla sco-perta dei monumenti e dellechiese del territorio, nonchéescursioni naturalistiche lungoi sentieri della rigogliosa Valledell’Aso, o attraverso i percor-si collinari che conducono aRocca di Montevarmine.
DA NON PERDERE
Fiera di Sant’Angelo in Piano(domenica dopo l’8 maggio);Festa del Patrono San Bar-naba (11 giugno); PremioJosephin “Arte e Informazio-ne” (prima metà di luglio);Festa dei ragazzi (luglio);Festa della Sangria (periodotra luglio-agosto); Sagra delletagliatelle con la papera (ter-zo fine settimana di luglio);Sagra degli gnocchi (primadomenica di agosto); Sagradella Salsiccia alla Brace(Ferragosto); Festa del Voto inonore della Madonna delBuon Gesù (ultima domenicadi agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
CARASSAI
Municipio:
tel. 0734.919002
www.provincia.ap.it/Carassai
i
109
Abitanti 1025Altitudine 400 s.l.m.Superficie 15,05 kmqDistanza daAscoli Piceno 30 km
Provincia di Ascoli Piceno
COSSIGNANOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0735.98130
www.comune.cossignano.ap.it
Cossignano nel 1039 entrò afar parte dei possedimentidell’Abbazia di Farfa nelPiceno. Il borgo diventò auto-nomo nel XIV secolo, ma acausa della sua posizione stra-tegica fu per molto tempooggetto di contesa tra Fermoed Ascoli Piceno.
DA VISITARE
Nel centro storico si possonovedere la cinta muraria con iTorrioni, i “Grottoni”, la Por-ta Levante, detta anche di SanGiorgio e la Porta da Sole.Nella piazza si trovano laTorre Civica (sec. XV) e laChiesa dell’Assunta (sec.XVIII) che conserva alcunetele di Nicola Monti, tra cuiun’Assunzione e un San Gior-gio, oltre a una Madonna conBambino e San Domenicoattribuita alla scuola del Ma-ratta. Nel centro storico si pos-sono visitare la BibliotecaComunale, il Museo Antiqua-rium comunale “Nicola Pan-soni” e l’ Archivio storico co-munale. Sulla cinta murariasorge la Chiesa dell’Annun-ziata (sec. XII-XIII), che cu-stodisce affreschi di varie epo-che, tra cui una Santa Lucia discuola crivellesca, una palaraffigurante i Santi AntonioAbate, Antonio da Padova eGiobbe di Vincenzo Pagani eduna Deposizione attribuita aCola dell’Amatrice. Fuori dal-le mura si può vedere la “Casadi terra”, un fabbricato risa-lente all’anno Mille con strut-
tura portante realizzata in terrae paglia. Da non perdere laVilla Trocchi (fine ‘700), con-siderata una delle più belleville della provincia, che ha ungiardino all’italiana ed è cir-condata da un parco di pinisecolari.
DA GUSTARE
Tra le pietanze della gastrono-mia tradizionale si segnalano:il “Taccù”, primo piatto costi-tuito da un impasto di farinaed acqua, le tagliatelle e imaccheroncini, con sfogliafatta a mano, le olive farciteall’ascolana ed i cremini fritti,i fagioli con le cotiche, lostoccafisso con sedani e pata-te, il frustingo, dolce nataliziocon impasto a base di fichi,noci e uvetta.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, un campo da tennis, uncampo da calcetto ed unapalestra polifunzionale.
DA SCOPRIRE
Cossignano sor ge su di unpoggio tra il torrente Me-nocchia ed il fiume Tesino, acirca 15 km dal mare. Adia-cente al centro storico vi èun’area verde pubblica. Per gliamanti delle passeggiate edelle pedalate nella natura, sisegnala il circuito intercomu-nale denominato “Castello diMarte”: parte dal Comune diCarassai, attraversa la pittore-
sca zona rurale di Cossignano,per congiungersi al circuitodel Comune di Montalto delleMarche.
DA NON PERDERE
Festa di Sant’Antonio e Sagradello stoccafisso (17 gennaio);Festa e Fiera del Patrono SanGiorgio (25 aprile); Rievo-cazione storica medievale “AlCastello di Ser Balduzio”(primo sabato di agosto); Sa-gra del pesce fritto (agosto);Sagra del prosciutto (agosto);Sagra della salsiccia (agosto);Sagra di Ferragosto, degusta-zione di prodotti tipici locali(15 agosto).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
COSSIGNANO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Le origini di Force risalgonoal V sec. d.C., quando durantele invasioni barbariche le po-polazioni del territorio vi siinsediarono per proteggersidalle incursioni. Dopo l’annoMille Force diventò possessodell’Abbazia di Farfa, ma giàdal XIII secolo iniziò a riven-dicare la propria autonomiaper diventare libero Comune.Nel 1804 ottenne da Papa PioVII l’elezione al rango di città.
DA VISITARE
La Collegiata di San Paolo,edificata sui ruderi di un’anti-ca Chiesa farfense (sec. XII),conserva l’abside romanica edopere di Simone De Magistris.La Chiesa di San Francesco(sec. XIX), è stata riedificatasu una preesistente chiesa ro-manica su disegno di Giu-seppe Sacconi. La Chiesa sub-urbana di Santa Maria delleGrazie, ormai diruta, è in stileromanico. La Chiesa di SantoStefano in frazione Mon-tecchio merita una visita, cosìcome quella di San Taddeo.Da vedere, altresì, il settecen-tesco Palazzo comunale so-vrastato dalla Torre civica, ilPalazzo del Priorato ed ilVillino Verrucci dell’inizio delXX secolo in stile ecletticoorientaleggiante.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il Comune di Force è cono-sciuto come il “Paese deiCalderai” per la lavorazioneartigianale del rame, un’antica
attività introdotta nel XVIsecolo dai monaci farfensi.L’origine del nome è da ricon-dursi alla sua natura di luogodi passaggio (“forca”) tra levalli del Tronto, del Tesino edell’Aso.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici tradiziona-li si segnalano: il formaggiopecorino, la polenta, l’agnello,il cinghiale, i tartufi, i funghiporcini, il vino cotto.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo dacalcio, una pista per moto-cross ed un campo sportivopolivalente.
DA SCOPRIRE
Force è un’amena localitàsituata sul crinale Aso-Tesinoche ricade nella ComunitàMontana dei Sibillini, un terri-torio ricco di storia, cultura edi eccezionale interesse natu-ralistico e paesaggistico. Al-l’interno del paese è presenteil Parco comunale Villino Ver-rucci. La località si presta apiacevoli passeggiate storico-culturali e panoramiche attra-verso il suggestivo centro sto-rico.
DA NON PERDERE
Concerto dell’Epifania (6gennaio); Fiera di San Salva-tore (lunedì dopo Pasqua);Sagra delle fave e del formag-gio (prima domenica di mag-
gio); Festa di San VincenzoFerreri e Sagra del timballo edel pesce fritto in fraz. Mon-temoro (maggio); Festa BeataAssunta Pallotta e Sagra della“Cacciannanze” (seconda do-menica di luglio); Mostra delrame e del ferro battuto (lu-glio-agosto); Festa del SS.Crocifisso e Sagra della pastaal tartufo e dei funghi porcini(seconda domenica di agosto);Antichi sapori per le vie delborgo (terza domenica di ago-sto); Festa dell’Immacolata (8dicembre); Rassegna interna-zionale Corali polifoniche (se-conda domenica di dicembre).
Abitanti 1508Altitudine 690 s.l.m.Superficie 34,19 kmqDistanza daAscoli Piceno 24 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Provincia di Ascoli Piceno
FORCE
FORCE
iMunicipio:
tel. 0736.373132
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.provincia.ap.it/Force
i
111
Abitanti 1604Altitudine 255 s.l.m.Superficie 16,35 kmqDistanza daAscoli Piceno 50 km
Provincia di Ascoli Piceno
MASSIGNANOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0735.72112
0735.72312
www.comune.massignano.ap.it
com.massignano@
regione.marche.it
Massignano ( Massa Aniana)fu un sobbor go dell’anticacittà romana di Cupra. NelXIII secolo la cittadina fu sot-tomessa a Fermo, ma la suaparticolare posizione geogra-fica la rese costantementeambita anche da Ascoli Pi-ceno. Nel 1532 venne infatti espu-gnata da Ascoli e da quell’e-poca, fino al XVIII secolo,rimase sotto il dominio delloStato Pontificio.
DA VISITARE
All’ingresso del paese sitrova la Chiesa della Mise-ricordia, in stile neoclassico,edificata nel XIX secolo. Nelcentro storico medievale sipossono vedere la Torre Ci-vica (1572) già campaniledella vecchia chiesa delConvento, il Palazzo Comu-nale un tempo Convento ago-stiniano e la Chiesa di SanGiacomo Maggiore (sec.XVIII). Accanto alla Chiesasi trova il Museo Parroc-chiale di Arte Sacra, in cuisono conservate numeroseopere d’arte, tra cui una tavo-la con la Madonna adoranteil Bambino del sec. XV diVittore Crivelli. Nel centro storico, inoltre, sitrovano numerosi antichi Pa-lazzi gentilizi. Nella frazioneVilla Santi si può ammirarel’Abbazia dei SS. Felice eAdaucto, ricostruita nel Sei-cento, che mantiene l’absideromanica del X secolo.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici dell’eno-gastronomia si segnalano: lecarni, gli insaccati tradiziona-li, il formaggio pecorino, l’o-lio extraver gine d’oliva, lapasta all’uovo fatta a mano (imaccheroncini), i vini d.o.c.Rosso Piceno e Falerio. Daassaporare le squisite olivefarcite all’ascolana.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, un campo da calcetto,una piscina ed un campo spor-tivo.
DA SCOPRIRE
È possibile effettuare vari per-corsi storico - naturalistici, dacompiere in mountain-bike, acavallo o a piedi, alla scopertadel suggestivo territorio dellaVal Menocchia.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna delleGrazie e Fiera della Prima-vera (martedì dopo Pasqua);Festa di San Felice a V illaSanti (seconda domenica dopoPasqua); Festa della Ginestra(fine maggio-inizio giugno);Festa medievale (luglio); Sa-gra delle Frittelle (14 agosto);Festa della Madonna del Soc-corso (seconda domenica disettembre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMEREAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
MASSIGNANO
iMunicipio:
tel. 0736.829410
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.comune.montedinove.ap.it
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Le origini dell’abitato risalgo-no alla fine del VI secoloquando, a seguito delle inva-sioni longobarde, vi si rifugia-rono dei profughi ascolani.Nel 1039 il borgo fu donato daLongino di Azione, feudatariolongobardo, all’Abbazia diFarfa; i monaci lo fortificaro-no e ne fecero uno dei Castellipiù belli della zona. Nel 1585entrò a far parte dello StatoPontificio, con il quale condi-vise le successive vicende sto-riche fino all’Unità d’Italia nel1861.
DA VISITARE
La Chiesa di Santa Maria deCellis, risalente al sec. XI,conserva un Crocifisso ligneodel ‘300 e un af fresco del1512 raffigurante la Madonnadella Misericordia, opera diVincenzo Pagani. Il Santuariodi San Tommaso Becket, delsec. XVII, custodisce una Ma-donna tra i Santi Tommaso eFrancesco ed una statua li-gnea di San Tommaso. LaChiesa di San Lorenzo Mar-tire (1792) è opera dell’archi-tetto Pietro Maggi. Da vedereil Palazzo Comunale, i restidell’alta cinta muraria e laPorta della Vittoria.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnala-no: l’olio extravergine d’oliva,il formaggio pecorino, i sa-lumi tradizionali, i vini d.o.c.Rosso Piceno e Falerio, lapasta fresca fatta a mano (tim-
balli e tagliatelle), i funghi, iltartufo bianco ed il tartufonero, la carne di agnello ed ilcastrato, i dolci (frustingo), lapizza al formaggio, la pizzacon i fichi.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti im-pianti sportivi: un campo datennis, un campo da bocce edun campo sportivo.
DA SCOPRIRE
Montedinove si trova sul cri-nale che separa la vallata delfiume Aso da quella del Te-sino; dal colle si può godere diuno sconfinato panorama chespazia dai monti Sibillini almare Adriatico. All’internodel paese, nel borgo San Tom-maso, si trova un Parco-giochicomunale. Il territorio è com-preso nella Comunità Mon-tana dei Sibillini, habitat dinotevole interesse naturalisti-co e paesaggistico che of freinnumerevoli possibilità diescursioni, da compiere a pie-di o in mountain-bike, allascoperta dei tanti tesori artisti-co-culturali e naturalistici pre-senti nella zona.
DA NON PERDERE
Festa e fiera di San Tommaso(prima domenica di giugno);Festa del Patrono San Lo-renzo (agosto); MontedinoveSapori, passeggiate enogastro-nomiche nelle vie del paese(agosto).
Abitanti 560Altitudine 561 s.l.m.Superficie 11,9 kmqDistanza daAscoli Piceno 30 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Provincia di Ascoli Piceno
MONTEDINOVE
MONTEDINOVE
i
113
Abitanti 619Altitudine 878 s.l.m.Superficie 48,59 kmqDistanza daAscoli Piceno 33 km
Provincia di Ascoli Piceno
MONTEGALLOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0736.806122
Comunità montana:
tel. 0736.251747
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.provincia.ap.it/Montegallo
www.sibillini.net
Il luogo è citato nelle Co-stituzioni Egidiane del 1357,come Mons Sanctae Mariaein Gallo. Nel 1378 vienericordato come Terra di S.Maria in Lapide. Solo nel1580 compare finalmentecome Montegallo. Nell’anti-chità lo abitarono Pelasgi,Marsi e Sabini. Cadde sotto ildominio farfense nell’VIIIsecolo. Secondo alcuni stu-diosi, fu un inviato di CarloMagno, Marchio Gallo, a fon-dare il Castello di S. Maria inLapide ancora immerso nellamacchia tra Balzo e Fon-ditore. Sono proprio le muradi questo castrum che, più avalle, daranno vita nel corsodel XV sec. a Balzo, attualesede comunale. Nel 1250 ot-tenne la cittadinanza ascolanain cambio del mantenimentodi un cittadino di AscoliPiceno come castellano e diun omaggio annuale al Palio,nella ricorrenza festiva diSant’Emidio. Oggi il Comunepossiede ben 27 frazioni chefanno capo a Balzo dove, inun Palazzo del Seicento, sitrova il Municipio.
DA VISITARE
A testimonianza del suo nobi-le passato restano un’ Edicolasacra, presso la Chiesa diSanta Maria in Lapide, anticachiesa farfense immersa nellamacchia tra Balzo e Fon-ditore, la Chiesa di Santa Ma-ria in Pantano, meglio cono-sciuta come Chiesa delle
Sibille per gli af freschi delBonfini del sec. XVII dedicatia queste misteriose figurefemminili, le Chiese di S. Ber-nardino e Sant’Angelo, conportale del Cinquecento aBalzo. Da vedere anche ilTempietto dedicato alla Ma-donna in frazione Collicello, ilMuseo della civiltà contadinain frazione Uscerno e l’Eremodi San Francesco in frazioneCorsara.
PER SAPERNE DI PIÙ
Molto attivo è il C.E.A. (Cen-tro di Educazione Ambien-tale), che ha la propria sedenel Palazzetto Branconi (sec.XVII) e comprende la PinetaTaliani ed un sentiero naturali-stico.
DA GUSTARE
Si segnala la produzione dimiele nella frazione Acetito;ottimi i piatti tipici locali abase di funghi porcini, carni diagnello e cinghiale.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo dacalcio, una piscina all’aperto eun attrezzato parco giochi perbambini nella pineta.
DA SCOPRIRE
Il territorio, caratterizzato danumerose sor genti di acquaminerale, è ricco di una floraparticolare e insolita: carpino,abete, acero, leccio, castagno,pino, narcisi, tulipani, genzia-ne e stelle alpine. Da non per-
dere a Fonditore una visitaalla Casa del Beato Marco. Lalocalità si presta a percorsinaturalistici: 30 km di sentieripercorribili a cavallo, inmountain bike e a piedi. Inparticolare si segnalano i per-corsi in direzione di SantaMaria in Pantano verso lacima del Monte Vettore, overso il Monte Sibilla, il Fossodi Colleluce (sorgente del Flu-vione), la rupe di arenaria aCorbara, la conca di Pantano,il Mulino di Uscerno e lo sto-rico Sentiero dei mietitori.
DA NON PERDERE
Festa patronale di S. Ber-nardino (20 maggio); Fiera infrazione Balzo (12 agosto);Fiera del miele in frazioneAbetito (settembre); Radunodei cavalli in frazione Colle(agosto-settembre); Feste pa-tronali nelle varie frazioni nelperiodo estivo; Sagra dellaCastagna in frazione Uscerno(ottobre).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGI lVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI l
MONTEGALLO
i
Abitanti 659Altitudine 1080 s.l.m.Superficie 67,71 kmqDistanza daAscoli Piceno 40 km
Provincia di Ascoli Piceno
MONTEMONACOPESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0736.856141
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
Parco Nazionale dei Monti Sibillini:
tel. 0737.972711
www.provincia.ap.it/Montemonaco
www.sibillini.net
Centro abitato a ridosso deimonti Sibillini, Montemonacodeve il suo nome alla sua ori-gine: su quest’altura trovòinfatti rifugio nel Medio Evoun monaco benedettino. NelIX secolo fu fondata una forti-ficazione benedettina. Allafine del XIII secolo i nucleirurali disseminati ai piedi deimonti Sibillini decisero diunirsi in un libero comune escelsero come capoluogoMontemonaco, il monte delmonaco, ossia l’altura al cen-tro del territorio, facile dadifendere. A tutela della lorolibertà i montemonachesi co-struirono le mura castellaneintervallate da robusti torrioni.Tentarono invano di sottomet-tere il borgo Francesco Sforza,Niccolò Piccinino e alcunedelle città confinanti tra cuiArquata del Tronto, Monte-fortino, Montegallo e Norcia.
DA VISITARE
Il centro storico è uno spacca-to di vita medievale: i restidell’antica Rocca (sec. XIII) ele tre torri rimaste sono operadei maestri muratori lombardi;nella Chiesetta di S. GiovanniBattista, originaria del XIVsec., si conserva la pala dellaVergine del Soccorso di GiulioVergari (1521); la Chiesa di S.Biagio (sec. XV) e quella di S.Benedetto (sec. VI) sono ric-che di opere d’arte: in que-st’ultima si possono ammirareun portale datato 1546 e, al-l’interno, un af fresco attribui-
to alla scuola del Crivelli, unCrocifisso intagliato in legnopolicromo e un prezioso reli-quiario dell’orafo Cristoforoda Norcia. Il Palazzo Comu-nale eretto nel 1549 per vo-lontà del Cardinale Farnese, èla base d’appoggio della tre-centesca Torre civica.
PER SAPERNE DI PIÙ
Partendo per escursioni sulMonte Sibilla o sul MonteVettore, non si possono perde-re la misterosa Grotta delleFate o il piccolo Lago diPilato, luogo ricco di anticheleggende, dalla caratteristicaforma ad occhiali e famosoper la presenza del Chiroce-phalus Marchesonii, piccolocrostaceo rinvenuto nel 1954dal professore Marchesoni,che durante i mesi estivi colo-ra di rosso le acque.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici della cuci-na genuina del posto si sugge-riscono i salumi, il castrato diMontemonaco, le trote, i for-maggi, i funghi porcini, il tar-tufo, le castagne, i piatti a basedi polenta, coniglio, pollame ecinghiale, i dolci tipici, i vinidei colli ascolani e il tradizio-nale vino cotto.
DA PRATICARE
Essendo il secondo comunepiù alto delle Marche è un sa-lutare luogo di villeggiatura,nonché un ottimo punto dipartenza per escursioni sui
Sibillini. È anche luogo idealeper pescare, andare a cavallo,in mountain bike e, d’inverno,per lo sci di fondo escursioni-stico.
DA SCOPRIRE
Numerose sono le aree flori-stiche protette. Estesi boschidi latifoglie coprono le pendi-ci montane. Foreste di faggiocon esemplari plurisecolari sitrovano sul Monte Banditello.La stella alpina e l’aquila sonopresenti ancora sulle cime delMonte Sibilla e del MonteVettore. Il Parco Monti Guar-nieri che sovrasta il paese èuna zona verde con alberisecolari. Da visitare le frazio-ni sparse nel territorio: Tofe,Rocca, Foce, Rascio, Valle-grascia con la Chiesa di SanLorenzo, Isola di S. Biagiocon il suggestivo Lago diGerosa e l’antica Chiesa di S.Giorgio e Altino, l’insedia-mento più elevato del versanteorientale dei Sibillini. Il terri-torio è compreso nel ParcoNazionale dei Monti Sibillini.
DA NON PERDERE
Festa della Befana (6 gen-naio); Festa di San Sebastiano(20 gennaio); Festa del Pa-trono S. Benedetto da Norcia,con quintana degli asini e sfi-lata (agosto); Sagra mercatodelle castagne con vendita diprodotti tipici innaf fiati colvin brulè (ultima domenica diottobre); Presepe vivente (finedicembre - primi di gennaio).
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSE lCASE/APP. VACANZE lAFFITTACAMERE lAGRITURISMI lBED&BREAKFAST lAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙ lRIFUGI l
MONTEMONACO
i
115
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
Municipio:
tel. 0736.362142
Comunità montana:
tel. 0736.251747
www.provincia.ap.it/Palmiano
Le origini del nome sonoincerte: l’ipotesi più accredita-ta è quella che rimanda allasua conformazione geografi-ca, dal momento che i rilievicircostanti hanno la forma delpalmo di una mano ( PalmiManus). Non si conosce nulladi preciso sulle sue origini,perché l’archivio comunale èandato distrutto a causa di unincendio nel 1799. Le nume-rose testimonianze architetto-niche tipiche dell’Ordine Be-nedettino tuttavia, fanno pen-sare ad una fondazione delborgo ad opera di questimonaci.
DA VISITARE
Per le suggestive vie del cen-tro si respira ancora il passato:non si possono non notareinfatti i numerosi archi, porta-li e architravi in pietra. Inte-ressante è la struttura dellaChiesa parrocchiale di SantaMaria delle Grazie, il cui al-tare è dedicato a San MicheleArcangelo, ricca di affreschi ericavata da una preesistentetorre.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali sisegnalano in particolare i fun-ghi e i pregevoli tartufi. Ot-time le carni alla brace, gusto-si i pecorini e gli insaccati.
DA PRATICARE
È possibile praticare sport nelcampo polivalente della zonae nel bocciodromo.
DA SCOPRIRE
Il paesaggio è di una bellezzaunica e intensa: il bosco so-vrasta i campi coltivati e inautunno la natura offre spetta-coli cromatici forti e caldi. Il bor go sor ge su di un colleche domina un profondo val-lone situato tra le valli delFluvione e del Chiaro, in uncontesto naturale di grandebellezza, adatto a percorsi apiedi e in mountain-bike.Merita una deviazione l’anticafortificazione, appartenente alsistema ascolano, di CastelSan Pietro, un tempo chiama-to Castel Belvedere. Di essopermangono ancora tratti delleantiche mura di cinta. NellaChiesa parrocchiale si posso-no ammirare interessanti capi-telli figurati; nei pressi sorge laChiesa della Madonna diValle Fornaci (sec. XVI). In località Pedara invece, vavisitata la Torre a base quadra-ta che risente degli influssidella cultura benedettina.Un’absidiola immersa nellavegetazione del monte Vettoreè quanto rimane di un’anticaChiesa in cui, nel 1632, vennefondata la Confraternita delSS. Sacramento.
DA NON PERDERE
Festa della Santa Croce (se-conda domenica di maggio);Sagra degli “Spitilli”, spiedi-ni di castrato (ultima domeni-ca di luglio); Festa in onoredella Madonna in frazioneCastel San Pietro (15 agosto);
Sagra della Patata (primadomenica di settembre); Festadel Patrono San MicheleArcangelo (ultima domenicadi settembre).
Abitanti 208Altitudine 540 s.l.m.Superficie 12,57 kmqDistanza daAscoli Piceno 17 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
Provincia di Ascoli Piceno
PALMIANO
PALMIANO
PESARO
ANCONA
ASCOLI PICENO
URBINO
MACERATA
FERMO
iMunicipio:
tel. 0736.374122
Comunità montana:
tel. 0736.844526
0736.844379
www.provincia.ap.it/Rotella
Ai piedi del Monte dell’A-scensione, detto anticamenteMonte Nero per le macchiescure dei boschi e dei casta-gneti, sorge Rotella. Le ipote-si sulle origini del nome sonotre: la forma rotondeggiantedel terrazzamento, il nome delconsole romano Rutilio, o larotula intesa come antico scu-do. Due corsi d’acqua attra-versano il comune, il fiumeTesino e il torrente Oste. L ’o-rigine di questo piccolo paeserisale al 1204, ad opera deimonaci benedettini. È citatotra i possedimenti farfensi diS. Vittoria in Matenano: nel1357 il Cardinale Albornoznelle Costituzioni Egidiane loconsidera tra le città da sem-pre costituenti l’Abbazia far-fense. Nel 1571 viene asse-gnato alla diocesi di Ripa-transone, sulla scia delle rifor-me attuate in seguito alConcilio di Trento.
DA VISITARE
Nel suggestivo centro storicosi possono ammirare la TorreCivica dell’Orologio (sec.XV), antico campanile dellaChiesa di S. Maria crollata nel1755, la Chiesa in stile baroc-co dei SS. Maria e Lorenzo(sec. XVIII), all’interno dellaquale è conservata una Pietàpolicroma realizzata in terra-cotta nel XV secolo e unbusto marmoreo del PadreEterno; notevole anche laChiesa di Santa Viviana, dettaMadonna dell’Icona (sec.
XVIII) perché sede di unostucco policromo del ‘500 raf-figurante la Vergine con Bam-bino, presso cui si trova ilMuseo Diocesano di Arte Sa-cra. Meritano una sosta anchePoggio Canoso, antico bor gomedievale in cui sor ge l’ar-moniosa Chiesetta parroc-chiale di S. Lucia che custodi-sce quattro preziose tavole diPietro Alemanno e dove sipuò visitare un Museo Na-turalistico; Castel di Croce,tipico centro medievale in cuispicca un possente torrione, inposizione strategica e panora-mica, con la bella Chiesa diSan Severino; Capradosso, ri-nomata località per l’Oratoriodel Verdiente con affreschi delsec. XIV, il Santuario di Mon-temisio con una quercia pluri-secolare e la caratteristicaChiesa di San Rocco.
PER SAPERNE DI PIÙ
Il magico Monte Ascensione èricco di leggende popolari e diboschi. Curiosa è anche laparte nuova della città, concostruzioni che denotano unavivacità economica nei settorialimentari e del cuoio.
DA SCOPRIRE
Nella zona sono presenti areefloristiche protette: oltre alMonte Ascensione, si segna-lano ampi castagneti e il Bo-sco di Rovetino ricco di quer-ce, carpini, aceri, ornielli, fun-ghi e percorso da numerosisentieri. Curioso è il fenome-
no naturale dei “vulcanelli” difango che si verifica nellacampagna di Rotella durante imesi di settembre e ottobre.
DA NON PERDERE
Fiera del 1 maggio (1 mag-gio); Sagre gastronomiche eserate danzanti (luglio-ago-sto); Festa della Beata M. A.Pallotta che ricorda il miraco-lo della fontana che versa ilvino (agosto); Festa e Fieradi S. Lorenzo (10 agosto);Festa Madonna della Conso-lazione nel Santuario di Mon-temisio (15 agosto); Proces-sione delle Canestrelle (se-conda domenica di agosto);Festa di Santa Viviana (ultimadomenica di agosto); Sagradella castagna del MonteAscensione (ottobre).
Abitanti 973Altitudine 395 s.l.m.Superficie 27,2 kmqDistanza daAscoli Piceno 24 km
DOVE ALLOGGIAREALBERGHI lCAMPEGGIVILLAGGI TURIST.COUNTRY HOUSECASE/APP. VACANZEAFFITTACAMEREAGRITURISMIBED&BREAKFASTAREA CAMPEROSTELLI GIOVENTÙRIFUGI
ROTELLA
Provincia di Ascoli Piceno
ROTELLA
San Benedetto del Tronto (AP)Riviera del Conero (AN)Macerata - Arena SferisterioParco Naz.le dei Monti Sibillini(M. Palazzo Borghese)Villa Potenza (MC) - Resti del-l’antica Helvia Rìcina
Ascoli Piceno - La QuintanaEntroterra marchigianoGenga (AN) - Grotte di FrasassiAncona - Cattedrale di S. CiriacoJesi (AN) - Teatro Pergolesi
Loreto (AN) - Piazza della MadonnaUrbino (PU) - Chiesa di San BernardinoAscoli Piceno - Palazzo del Capitanodel PopoloFermo - Il Duomo (MC) - PortoPesaro - Rossini Opera Festival
A B C D E F G H I L M
A B C D E F G H I L M
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011
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SANSEPOLCRO
PASSODEL CORNELLO
RIMINI
T O S C A N A
U M B R I A
L A Z I O
E M I L I A - R O M A G N A
MERCATINO CONCA
MONTECOPIOLO
PIETRARUBBIA
CARPEGNA
PEGLIO
MACERA TA FELTRIA
MONTE CERIGNONE
MONTE GRIMANO
FRONTINO
LUNANO
PIANDIMELETOBELFORTE ALL'ISAURO
SANT'ANGELO IN VADOBORGO PACE
MERCATELLOSUL METAURO
MONTECALVO IN FOGLIAAUDITORE
PETRIANO
COLBORDOLO
ISOLA DEL PIANO
FERMIGNANO
ACQUALAGNA
MONDOLFO
CASTELLEONE DI SUASA
MONTECAROTTO
POGGIO S. MARCELLO
S. PAOLO DI JESI
MONTECICCARDO
SERRUNGARINA
MONTERADO
RIPE
CORINALDO
CUPRAMONTANA
STAFFOLO
CASTELCOLONNA
FRATTE ROSA
OSTRA VETERE
A14
URBANIA
GABICCE MARE
CHIARA VALLE
S. MARIA NUOV ACASTELPLANIO
PIORACO
BELFORTE DEL CHIENTI
SERVIGLIANO
PA
ROCCAFLUVION
MONTEGALLO
MONTECAVALLO
FIASTRA
A14
TALAMELLOS.LEO
MAIOLO
PENNABILLI
NOVAFELTRIA
CESENA
AREZZO
CITTÀ DI CASTELLO
GUBBIOPERUGIAROMA
GUBBIOPERUGIAROMA
NOCERA UMBRA
FOLIGNOROMA
TERNI
ROMA
ROMA
SASSOFELTRIO
CASTELDELCI
TAVOLETO
MONTELABBATE
SASSOCORVARO
URBINO
PESARO
MOMBAROCCIO
CARTOCETO
FANO
S. COSTANZO
SALTARA
S. GIORGIO DI PESARO
MONTEPORZIOORCIANO DI PESARO
BARCHI
SANT'IPPOLITOFOSSOMBRONE
LAMOLI
APECCHIO
PIOBBICO
CANTIANO
CAGLI
PERGOLA
FRONTONE
SERRA S. ABBONDIO
SASSOFERRATO
S. LORENZO IN CAMPO
ARCEVIA
BARBARA
SERRA DE' CONTI
BELVEDEREOSTRENSE
OSTRA
MONTEMARCIANO
MONTE S. VITO
S. MARCELLO
MONSANO
JESI
FALCONARA M.MA
CAMERA TA PICENA
AGUGLIANO
OFFAGNA
POLVERIGI
FILOTTRANO
OSIMO
CASTELROSORA
MERGO
SERRA S. QUIRICO
MAIOLATI SPONTINI
MONTE ROBERTOCASTELBELLIN O
GENGA
GROTTE DIFRASASSI
FAB RIANO
ESANATOGLIA
FIUMINATA
SEFRO
CERRETO D'ESI
MATELICA
GAGLIOLE
APIRO
POGGIO S. VICINO
S. SEVERINO MARCHE
CASTELRAIMONDO
TOLENTINO
SERRAPETRONA
CINGOLIAPPIGNANO
TREIA
MONTEFANO
MONTECASSI
MAC
URBISAGLIA
COLMURANOLORO PICENO
POLLENZA
PETRI
MOGLIANO
MONTAPPONE
MONTE VIDON CORRADO
FALERONE
SANT'ANGELO IN P ONTAN
PENNA S. GIO VANNI
MONTE S. MARTINO
S. VITTORIA IN MATENA
SMERILLO
AMANDOLA
MONTEFOR TINO
COMUNANZA
MA
SARNANO
GUALDO
S. GINESIO
CAMPOROTONDO DI FIASTRONERIPE S. GINESIOCALDAROLA
BOLOGNOLA
ACQUACANINA
USSITA
CESSAPALOMBO
ACQUASANTATERME
ARQUA TA DEL TRONTO
MONTEMONACO
CASTELSANTANGELO SUL NERA
VISSO
FIORDIMONTE
PIEVEBOVIGLIANA
CAMERINO
MUCCIA
PIEVETORINA
SERRAVALLE DI CHIENTI
MILANOBOLOGNARIMINI
S.S. 258
S.S. 73 BIS
S.S. 257
S.S. 423
S.S. 8
S.S.
360
S.S.
76
S.S. 424
S.S. 76
S.S. 361
S.S. 256
S.S.
256
S.S. 76
S.S.
209
S.S. 209
S.S. 77
S.S. 361S.S.
502
S.S.
77
S.S. 7
S.S. 362
S.S.
361
S.S. 362
SANT'AGA TA FELTRIA
TAVULLIA
GRADARA
MONTEMAGGIO RE AL M.
PIAGGE
SANT'ANGELO IN LIZZOLA
MONTEFELCINO
SENIGALLIA
MONDAVIO
MORRO D'ALBA
MAROTTA
CESANO
MARZOCCA
MARINA DI MONTEMARCIANO
GABICCE MONTEVALLUGOLA
FIORENZUOLA DI FOCARA
SANTA MARINA AL TA
MADONNA DEL PONTE
METAURILIA
TORRETTE DI FANO
PAL OMBINA
TORRETTE
LEGENDA
1 - Porto Turistico
2 - Spiaggia di sabbia
3 - Spiaggia con ghiaia
4 - Spiaggia mista (scoglio e ghiaia)
5 - Spiaggia mista (sabbia e ghiaia)
6 - Area protetta
Autostrade
Superstrade
Strade Statali
Altre strade importanti
Ferrovie dello Stato
Linee navigazione
Aeroporto
COME ARRIVAREAUTOSTRADA A14LINEE FERROVIARIEMilano, Bologna, Ancona, Lecce,Roma, Falconara M., Ancona
AEROPORTORaffaello Sanzio, Ancona/Falconara M.
PORTO DI ANCONA
N O P Q
N O P Q
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TERAMO
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CROAZIA
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TURCHIA - CIPRO - ISRAELE
A1
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CIVITANOVA MARCHE
PEDASO
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COLLI DEL TRONTOCASTEL DI LAMA
MALTIGNANO
FOLIGNANO
ALMIANO
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ELFIDARDO
SIROLO
NUMANA
LORETO
PORTO RECANATI
SIANO
CERATA
CORRIDONIA
MONTE SAN G IUSTO
MONTE S. PIETRANGELI
RIOLO
NO
FRANCAVILLA D'ETE
RECANATI
POTENZA PICENAMONTELUPONE
MONTECOSARO
CIVITANOVAALTA
MORROVALLE
PORTO SANT'ELPIDIO
PORTO SAN GIORGIO
LAPEDONA
SANT'ELPIDIO A MARE
MONTE URANO
MONTEGRANARO
TORRE S. PATRIZIO
RAPAGNANO FERMO
ALTIDONA
MAGLIANO DI TE NNA
GROTTAZZOLINAMONTEGIORGIO
MASSA FERMANA
PONZANO DI FERMOMONTERUBBIANO
MORESCO CAMPOFILONEMONTE GIBER TO
PETRITOLI
MONTE VIDON COMBATTEMONTOTTONE
MONSAMPIETRO MORICO
BELMONTEPICENO
MONTEFIORE DELL'AS O
CUPRA MARITTIMA
RIPATRANSONE GROTTAMMARE
S. BENEDETT ODEL TRONTO
COSSIGNANO
CARASSAI
ORTEZZANO
MONTELPARO
MONTERINALDO
MONTELEONE D I FERMO
ANO
ANO
A
MONTEFALCONEAPPENNINO
FORCE
MONTEDINOVE
CASTIGNANOROTELLA
MONTEPRANDONE
ACQUAVIVA PICENA
MONSAMPOLODEL TRONTOCASTORANO
SPINETOLI
OFFIDA
APPIGNANO DE L TRONTO
VENAROTTA
ASCOLI PICENO
ANCONA
PESCARABARI
77
S.S. 485
S.S. 2
10
S.S. 433
S.S. 571
S.S.
4
MARCELLI
PORTO POTENZA PICENA
MONTALTO DELLE MARCHE
PORTONOVO
MONTECONERO
TRAVE
MONTE CONERO
FONTESPINA
LIDO DI FERMO
MARINA DI ALTIDONA
MARINA PALMENSE
PORTOD'ASCOLI
MASSIGNANO
SUD
ESTOVEST
NORD
LE MARCHE, L’ITALIA IN UNA REGIONE
“Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italianopiù tipico, bisognerebbe indicare le Marche…L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato delmondo; le Marche dell’Italia.”
G. Piovene, Viaggio in Italia, 1957
180 km di costa, spiagge bellissime, 26 località chesi affacciano sul Mar Adriatico dove poter trascorrerevacanze tranquille, il porto marittimo di Ancona enove porti turistici. 500 piazze, più di 1000monumenti significativi, un centinaio di città d’arte,migliaia di chiese di cui 200 romaniche, 183santuari, 34 siti archeologici, 73 teatri storici. Lamaggiore densità, in Italia, di musei e pinacoteche:400 su 239 comuni. 315 biblioteche che custodisconooltre 4 milioni di libri. Numerose aree protette: 2parchi nazionali (M. Sibillini, Gran Sasso e M. dellaLaga), 4 parchi regionali (M. Conero, Sasso Simonee Simoncello, Monte San Bartolo, Gola della Rossa edi Frasassi), 5 riserve naturali (Abbadia di Fiastra,Gola del Furlo, Ripa Bianca, Montagna di Torricchioe Sentina), più di 100 aree floristiche, 15 forestedemaniali.
Intervento realizzato con il contributo del FondoEuropeo di Sviluppo Regionale - FESR e dello Statonell’ambito del Docup Ob. 2 Marche anni 2000-2006
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE MARCHEGIUNTA REGIONALE
Assessorato al TurismoServizio Internazionalizzazione e Promozione
P.F. Promozione Turistica e Agroalimentare
60125 ANCONA – Via Gentile da Fabriano, 9Tel. +390718062462 – Fax +390718062507www.turismo.marche.itwww.le-marche.comwww.die-marche.comwww.italy-marche.infopromozione.turistica@regione.marche.itNumero Verde: 800 222 111
SOM
MAR
IO PROVINCIA DI PESARO-URBINOpagg. 8 - 34
PROVINCIA DI ANCONApagg. 38 - 47
PROVINCIA DI MACERATApagg. 50 - 77
PROVINCIA DI FERMOpagg. 80 - 102
PROVINCIA DI ASCOLI PICENOpagg. 106 - 116
Fiorenzuola di Focara, Pesaro.Pietro Paolo Agabiti, Madonna con Bambino e Santi (part.), Jesi, Pinacoteca Civica.
COORDINAMENTOServizio Internazionalizzazione e Promozione
P.F. Promozione Turistica e AgroalimentareSandro Abelardi
COLLABORAZIONILaura CapozuccaBianca Maria GiombettiStefano GregoriSVIM - Sviluppo Marche S.p.A.
FOTOArchivio Regione Marche
STAMPATecnostampa Ostra Vetere (AN)
DISTRIBUZIONE GRATUITA
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PICCOLI BORGHI
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