marco giovenale - una semplice

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marco giovenale una semplice

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inediti, 2010

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Page 1: marco giovenale - una semplice

marco giovenale

una semplice

inediti, 2010

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TAKE IT

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Poesia elencativa di 1 riga

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TAKE AWAY

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Una poesia molto semplice

Nel caso non lo fosse la semplifichiamo

Tipo: con un paragone. Come:

Lento come una lumaca

Oppure:

Testardo come un mulo

Oppure:

È giallo giallo

(Per dire che è molto giallo)

E viene detto

Si può duplicare la parola per marcarla

E è difficile da semplificare ancora

Facile, tipo:

Ha fame e prende dallo scaffale 2 scatolette di tonno

1 la infila in tasca, 1 lui va e la paga

Su. Equa distribuzione delle.

La gente ha fame di bellezza, su

Ha fame e basta, o le due cose insieme

Un allarme a sirena: terza

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Space invaders

“Z” – ti sposti a sinistra

“M” – ti sposti a destra

“SPAZIO” – fai fuoco

Nessun tasto – stai fermo

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“Le persone” pensano alle borse come a contenitori

Pensano ai contenitori come a contenitori

Non pensano che a introdurre: cose indifferenziate

Le cose sono differenti, sono differenze

□ alcune

□ tutte

□ alcune

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Telesio sposta il porta-copriombrelli, tutti suonano entrando

Gli suona la busta

Non hanno smagnetizzato le barrette

Suonano anche all’uscita

Avranno rubato?

Tutti se lo domandano

O meglio quasi tutti

Devono darsi i turni per entrare e uscire

È un natale di massa, come

Non continua

Masse di barrette e qualcuna resterà magnetizzata

Succede spesso

Come fare?

Non si può star dietro a

Un numero di imprevisti o di incidenti sarà sempre

Basta poco per farti felice

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Leggere libri la musica un miracolo

Deve essere come guardare i quadri

Che splendida cosa la musica

Uno si fissa

Guarda il quadro

Se sbatte chiede scusa

Anche in inglese

Se non sbatte non è necessario

Fa come niente

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Con una torta di capelli e del gel

Con una infinita nostalgia

Con del sangue (boxando)

Con il passare dei giorni

Con poche parole

Con poca fiducia nel jazz

Con una infinita torta di capelli

Con un grappolo di uva rossa

Con J. L. Borges

Con la punteggiatura

Con due civilisti

Con grande tempismo

Con un grazie

Con grande grazia

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Mangi i magici mangi

Hai : lucinazioni

Non sai più tradurre dal latino

In questa stanza e in altre

Ti sembra più buono (tutto ti,)

Ragioni, hai la nausea

Non devi ragionare

(Non dovresti)

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TTELAPPIÁNDER

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L'uso dell'indicativo è il bel segno.

Di un linguaggio senza conseguenze.

§

I tempi sempre “erano”.

Fa effetto – non fa effetto.

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Devi dichiarare |¤|°|^| con le tabulazioni crei i tuoi quadratini

come è la precessione della continuazione, tutte queste cose le ho sono nel passato, sono una serie di espedienti, chiaro che non riesce come fosse lo stesso, è il binario di mezzo, parla come per un sentimento,

bmw e cambiamento dovuto al fatto che è arrivata l'ora di pranzo, neanche coi Gracchi, ovviamente cambia con il cambio dei

distributori, passando con la carrozzina, riportando il vassoio al bancone, si ritrova alla sua età senza nessuna certezza né prodotti dell'elettronica

davvero avanzata, un inizio di congiuntivite, un blitz a piedi, per questo lavoro di controllo se lo facciamo insieme lo velocizziamo, è una cosa seria lo controlliamo, la regola è l'uso del nebulizzatore, la regola è accordarsi sull'uso del quando, nei pacchetti delle scuole estive è compreso, potrai vivere senza, non è certo, se alcuni si ammalano la statistica salta, ci vediamo in Irpinia per il laboratorio, in realtà lavorando su bandi veri, hai comunque delle difficoltà e il piano si organizza senza più ore, la prossima volta lui parla come ho detto, se poi non te lo pagano, metterlo nel conto della doppia differenza, se questa domani non ti paga, una che t'ha quasi fermato per strada, quaranta metri, piani, merry, entrata fresco appena laureato, non sapevi, non soup, non posso saperlo devo prima studiarlo, non sembra poter formulare domande, bisogna scoprire dal seicento in poi, le due scuole entrano in competizione, che cosa mi scalo, devono fatturare, devi dichiarare

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GFFDGprontuario disperimento

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Bravo se non va bene tradurre in italiano. Sognavamo. Noi sognavamo. C'è anche il come fissare una data. Trouvé. Dopare. Dotare. Ti do questo perché l'ho battuto a macchina. Mi sembra che l'ho visto, 3 e 29, la pubblicità. Magari quando leggono. Magari fra un mesetto. È anche un buon modo per imparare. Dipende dall'origine. È la differenza che noi facciamo tra il brutto e l'arte.

In sostanza è più piccolo oggetto. Ci sono delle nuove regole. Ma se non si sposta siamo fuori. D'istinto direi di no. È una specie.

Tastiera di dimensioni normali. Una gioia incontenibile. La gioia del riconoscimento.

Non ce la faccio a fare due programmi. L'importante è che non ci sia una contemporaneità di prove.

Si avvicinano, del resto, questi lettori, con una tale cautela. Sereno. È allora meglio seguire le regole.

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È che ci sono persone diverse. È un ricatto. Decanta finché può poi decide. Devo fare delle cose almeno ho qualcos'altro. Glielo faccio prendere, sono quelli che sopporto meno, quelle musiche. Tanto, io più che campare non posso fare. Alla fine ti abitui, e inizi a parlare al telefono. Se vuoi è sabato.

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Meglio con tasche. La mano destra. Il primo con targhetta, è professionale, è Buñuel. Ha trentacinque anni. Non ho trasmissioni. Come in Italia per la stessa settimana. Via della Lungaretta, poi fai un tour, è un traduttore americano e già insegna. La prima prende un caffè. Tosse. Vaticano. Messico. Settimana. Caesar Gum.

Torno a Buenos Aires. Ma io non posso seguirti. Con tutta quella tosse rovina i clienti. Movida sì, moviola, ma non c'è lavoro. Se pure ispanofona. Molto ridicoli. Tentano di avvicinarla. Deve rientrare a Cagliari. Me scribio.

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Gli hanno portato adesso l'artesiano. Sono collegate. C'è un autobus che ci va. La Portuense è liberissima. È una bella strada. Passi in mezzo al bosco. C'è un tratto di bosco. Ci sono le anatre in mezzo alla carreggiata. Questo aprile si ricorda veramente.

Nel giorno vanamente percepisce le variazioni della luce, la sua quantità.

Un momento dopo è nella mensa degli ottomila giocatori. L'ha cinturato e buttato a terra dicendo voglio scappare. Come appariva agli occhi di tutti.

Siede al bar, con un succo di frutta ma non suo. I camerieri lo intendono bene. Tollerano per qualche minuto. Poi lo buttano fuori.

Il clima non è dei migliori. In questo momento a Copenhagen sembra far freddo. Vado con mio figlio poi passiamo a chiedere dalle otto alle nove. Intendo dire che per un’ora intera eccetera. Risulta insopportabile.

Può prendere nella sua fragilità il singolo posto. Stai bene. Prende la carne per non essere da meno.

La funzione della caffeina all'interno dei corpi lasciati dal senso.

Enfasi: evidenzia per cancellare.

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Condividono molto la vita quotidiana. Legge i libri che gli regalo io. Elabora il distacco. Dov'è Marco e che cosa c'è per anni. Può passare in questa città.

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Il furto di identità. Un punto di verde più tenue. L'acquario. Il padre è rientrato.

L'amica ha fatto. Sta per uscire. Ha tatuato una farfalla enorme con i nomi delle tre figlie.

Poi non si toglie. Solo con il laser.

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marco giovenale - 2010

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