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Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei
mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
Marialaura Napoli
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Lo scenario di riferimento
� La progressiva complessità che ha caratterizzato i mercati finanziari a partire dagli
anni ’80, ha imposto l’esigenza di introdurre regole contabili rigide ed omogenee
nell’intento di rendere i conti delle società quotate trasparenti agli analisti e
comparabili al fine di tutelare il pubblico dei risparmiatori;
� Il progetto di introduzione di standards internazionali prende avvio nel 1989 e nel
1998 trova emanazione la prima versione del principio IAS 39 “Strumenti finanziari:
rilevazione e valutazione”, entrato in vigore nel 2001
� Si tratta di una tappa intermedia, a cui lo IASC (ora IASB) intende dare seguito con
un più complesso progetto di revisione finalizzato all’emanazione di un principio
completamente nuovo, che vede il coinvolgimento dei National Standards setters
di 13 Paesi
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IASC: International Accounting
Standards Committee
Gli “ATTORI” del quadro normativo (1/2)
Fondazione privata di diritto statunitense, si compone di 4 organi principali
IASC Foundation
Gruppo di professionisti contabili operanti, sin dal 1973, con l’intento di standardizzare, a livello mondiale, le regole contabili; successivamente si è trasformato nello IASC FOUNDATION
IASB: International Accounting Standards Board � Organo, composto da 14 membri, incaricato
della stesura dei principi contabili IAS/IFRS
IFRIC: International Financial Reporting InterpretationsCommittee
� Comitato avente il compito di controllare periodicamente l’applicazione dei principi, fornendo suggerimenti circa la corretta interpretazione anche di casi non espressamente trattati
SAC: Standards AdvisoryCommittee
� Organo con funzione consultiva, a composizione internazionale, deputato alla formulazione di proposte allo IASB ed ai Trustees circa le materie oggetto di trattazione
TRUSTEES:Organo amministrativo � il Comitato dei Trustees, composto da 19
membri, nomina i membri dello IASB, dell’IFRIC e del SAC; approva il bilancio della Fondazione e ne delinea le principali strategie
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BOZZA
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L’introduzione dei principi IAS/IFRS nell’ordinamento comunitario non è automatica; la Commissione Europea attua la procedura di ENDORSEMENT, articolata nelle seguenti fasi
Una analisi tecnica, ad opera dell’EFRAG (European Financial
ReportingAdvisory Group)
organismo professionale europeo
di esperti contabili
Segue la fase di formale approvazione dei principi da parte dell’UE, di natura sostanzialmente politica,
svolta dall’ ARC (Accounting Regulatory
Committee),comitato composto da
rappresentanti dei governi degli Stati Membri
Da ultimo, al fine di procedere alla omologazione
comunitaria , il SARG (Standards Advice
Review Group) riporta alla Commissione UE circa la neutralità ed obiettività dell’EFRAG
Il principio viene dunque approvato con Regolamento
dai Ministri dell’UE e come tale acquista efficacia immediata
nell’ordinamento legislativo di ciascuno
Stato membro.
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I derivati nel bilancio delle banche
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� Il primo Regolamento CE di endorsement dei principi IAS, il n. 1725 del 29/09/2003, adottava tutti gli standards ed interpretazioni esistenti alla data del 14/09/2002, ad esclusione dei principi 32 e 39
� Il principio IAS 39, nella rinnovata versione, è stato adottato con il Regolamento n. 2086/2004, mediante la soluzione del carve out => esclusione dal test approvato degli argomenti ancora in discussione:
� la valutazione al fair value di qualsiasi passività� la copertura di portafogli rispetto al rischio tasso di interesse � la possibilità di applicare l’hedge accounting ai depositi a vista
� Il legislatore comunitario, con l’emanazione dei principi IAS, persegue l’obiettivo di armonizzazione delle regole di redazione dei bilanci societari delle imprese aventi sede in uno Stato membro ma anche di progressiva convergenza delle stesse rispetto ad imprese con sede negli USA, tenute all’applicazione degli US GAAP.
Il quadro normativo (1/3)
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I derivati nel bilancio delle banche
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� La principale innovazione che ha riguardato lo IAS 39 è rappresentata dal principio di esposizione degli strumenti finanziari al Fair Value, nelle sue diverse configurazioni, nell’intento di conseguire pienamente
� l’obiettivo della rappresentazione in bilancio delle attività e passivitàfinanziarie al valore effettivo dalle stesse assunto a condizioni di mercato, quindi a quell’importo ragionevolmente richiesto/offerto per la cessione di un asset/estinzione di una liability; ne scaturiscono la certezza e attendibilità delle valutazioni attribuite alle poste di bilancio
� l’obiettivo della comparabilità dei conti societari tra i soggetti tenuti all’applicazione degli IAS, a fronte della valutazione delle attività e passività finanziarie alle medesime condizioni rilevate sul mercato al 31 dicembre, data di riferimento per la redazione del bilancio di esercizio
Il quadro normativo (2/3)
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� La Banca d’Italia recepisce le modifiche apportate ai principi di redazione del bilancio e procede alla predisposizione degli schemi di bilancio conformi ai suddetti principi, mediante la Circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005; in particolare ci soffermeremo su:
� le voci di SP e CE destinate alla classificazione dei contratti derivati, di trading e di hedging
� le voci di SP e CE destinate alla classificazione degli strumenti finanziari potenzialmente oggetto di copertura mediante designazione in Hedge Accouting
Il quadro normativo (3/3)
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
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I derivati nel bilancio delle banche
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DEFINIZIONE DI CONTRATTO DERIVATO (1/2)
Ai sensi dello IAS 39, par. 9, è definito strumento finanziario derivato un contratto:
• il cui valore dipende dal cambiamento di una variabile individuata in un tasso di interesse, prezzo di una merce, tasso di cambio, indice di prezzi o di tassi, nel merito creditizio (o indice), nel valore di un altro strumento finanziario o altra variabile prestabilita;
• che non richiede alcun investimento al momento della stipula o, se previsto, un investimento netto iniziale inferiore rispetto a quanto sarebbe richiesto da altro strumento finanziario idoneo ad assumere lo stesso comportamento a fronte di variazioni nei fattori di mercato da cui dipende il valore;
• regolato a data futura.
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Es. opzione sul titolo azionario Fiat:
� il valore dipende dall’andamento del prezzo dell’azione Fiat sottostante;
� il premio pagato (incassato) è inferiore rispetto all’investimento (disinvestimento) diretto nel contratto primario sottostante – cd. effetto leverage insito nell’operatività in derivati;
� il regolamento è previsto ad una data futura (data di esercizio).
DEFINIZIONE DI CONTRATTO DERIVATO (2/2)
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
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LE CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI
� Sono previste quattro categorie di strumenti finanziari per l’ATTIVO (IAS39 par.9):
• Attività a fair value con impatto a conto economico, di cui è richiesta la separazione tra:- Attività di trading (Held For Trading, voce 20 SP)- Fair value option (Carried at Fair Value, voce 30 SP)
• Disponibili per la vendita (Available For Sale, voce 40 SP)• Crediti (Loans and Receivables, voci 60 e 70 SP)• Detenuti fino a scadenza (Held To Maturity, voce 50 SP) • Derivati di copertura (Derivati di copertura, voce 80 SP)
� Sono previste TRE categorie di strumenti finanziari per il PASSIVO (IAS39 par.9):
• Passività al costo o al costo ammortizzato (voci 10 20 30 SP)• Passività di trading (voce 40 SP)• Passività a Fair Value Option (voce 50 SP)• Derivati di copertura (Derivati di copertura, voce 60 SP)
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RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (1/10)
Solo al momento in cui l’impresa diviene parte del contratto (IAS 39, par. 14), si procede ad effettuare:
� la rilevazione iniziale: prima iscrizione in bilancio, alla data di negoziazione (1);
� la classificazione: i derivati sono sempre classificati ad HFT, ad eccezione dei contratti che si qualificano come efficaci strumenti di copertura;
� la valutazione al FV.
(1) È la data in cui un’entità si impegna ad acquistare o vendere un’attività(IAS 39, AG. 55)
La data di regolamento è la data in cui un’attività è consegnata a o da un’impresa (IAS 39, AG. 56)
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è effettuata al Fair Value - misurato al momento della negoziazione - non comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili all’operazione.
La rilevazione iniziale a Stato Patrimoniale
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (2/10)
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La rilevazione dei derivati alla data di negoziazione:
svincola la prima iscrizione da qualsiasi movimentazione finanziaria (nessuna delle parti ha ancora adempiuto ad alcuna obbligazione)
I contratti “regular way” (1) non sono trattati come derivati tra la data di negoziazione e la data di regolamento
(1) Si definiscono standardizzati (regular way) i contratti che prevedono l’acquisto o vendita di un’attività finanziaria con regolamento entro un numero di giorni definito secondo le convenzioni del mercato di riferimento, non necessariamente regolamentato
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (3/10)
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Contratti qualificabili comestrumenti di
copertura:(IAS 39, par. 72)
� Tutti i contratti derivati, inclusi i derivati impliciti scorporabili;
� I contratti non derivati, per la copertura del solo rischio cambio.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (4/10) focus su strumenti di copertura
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Sussistono, tuttavia, le seguenti eccezioni (IAS 39, par. 77):
� opzioni emesse (se non a copertura di una speculare opzione acquistata implicita non scorporabile);
� combinazione di opzioni da cui risulti un’opzione emessa netta. Pertanto, un collar o altro derivato che includa un’opzione emessa è qualificabile di copertura purché risulti in uno zero costcollar o in un’opzione netta acquistata.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (5/10) focus su strumenti di copertura
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I derivati di copertura (IAS 39, par. 74-76):
1. sono così designati per l’intera durata;2. non possono essere scomposti nelle relative componenti a
fini di copertura di un particolare fattore di rischio, con 2 eccezioni;
3. possono essere designati a copertura anche solo per una porzione del loro complessivo ammontare o per una parte della vita residua dello strumento coperto.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (6/10) focus su strumenti di copertura
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1. Designazione lungo l’intera durata:
Es. Contratto IRS
Maturity:10 anni
Non può essere designato come strumento di copertura solo per una parte della vita residua.
Può essere designato di copertura in un momento successivoalla rilevazione iniziale
In ipotesi di de-designazione della copertura originaria, può diventare strumento di copertura in un’altra relazione.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (7/10) focus su strumenti di copertura
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2. Piena designazione del valore del derivato come strumento di copertura:
non è ammessa la designazione di alcune componenti del derivato in qualità di hedging instruments, ad es.:
Es. Contratto cross currency swap per la copertura del rischio di cambio
Non può essere designato di copertura senza la componente rischio tasso di interesse.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (8/10) focus su strumenti di copertura
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Con le due seguenti eccezioni:
� separazione dell’intrinsic value (1) dal time valuenelle opzioni;
� separazione dello spot price dalla componente interessi in un contratto forward.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (9/10) focus su strumenti di copertura
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3. Copertura parziale:
Es. Contratto IRS con
nozionale = € 10 mln
a copertura di un Bond TF
con nozionale = € 5 mln
Può essere designato come strumento di copertura per € 5 mln.; le variazioni di FV, gli utili e le perdite relative ai residui €5 mln sono rilevati a voce 80.
Es. Contratto IRS con
scadenza 2y
a copertura di un Bond
con scadenza 3y
Il contratto derivato svolge la funzione di strumento di copertura per la sua intera durata, mentre il Bond risulta oggetto di copertura per una parte della propria vita residua.
RILEVAZIONE, CLASSIFICAZIONE E MISURAZIONE INIZIALE (10/10) focus su strumenti di copertura
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MISURAZIONE SUCCESSIVA (1/3)
Gli strumenti finanziari classificati in HFT – attività e passività di negoziazione – categoria dove confluisce per presunzione anche la totalità dei contratti derivati, sono successivamente valutati al FV con contabilizzazione a CE dei relativi plus/minusvalori.
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ad esclusione dei derivati:� Aventi come sottostante partecipazioni non negoziate in un
mercato regolamentato;� Inseriti in una relazione di copertura che richiede la
sospensione a riserva di PN per esigenze di sincronizzazione con gli effetti contabili dello strumento coperto (es. il CashFlow Hedge);
� Incorporati in uno strumento finanziario strutturato dal quale non devono essere rilevati separatamente (embeddedderivatives non scorporabili).
MISURAZIONE SUCCESSIVA (2/3)
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In particolare:
Derivati classificati in
Held for Trading
Voce 80 di CE:
� i risultati delle valutazioni
� gli utili e le perdite di negoziazione
Derivati designati ad
Hedge Accounting:
Voce 90 di CE: le variazioni di full fair value o riferite al fattore di rischio designato strumento di copertura, laddove scomponibile (par. 89 a)
MISURAZIONE SUCCESSIVA (3/3)
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SCHEMI DI BILANCIO Circ. Bankit. n. 262/2005 (1° aggiornamento)
STATO PATRIMONIALE Voci dell'attivo 10. Cassa e disponibilità liquide20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione30. Attività finanziarie valutate al fair value40. Attività finanziarie disponibili per la vendita50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza60. Crediti verso banche70. Crediti verso clientela80. Derivati di copertura90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)100. Partecipazioni110. Attività materiali120. Attività immaterialidi cui:- avviamento130. Attività fiscalia) correntib) anticipate140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione150. Altre attivitàTotale dell'attivo
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Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debiti verso banche20. Debiti verso clientela30. Titoli in circolazione40. Passività finanziarie di negoziazione50. Passività finanziarie valutate al fair value60. Derivati di copertura70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)80. Passività fiscalia) correntib) differite90. Passività associate ad attività in via di dismissione100. Altre passività110. Trattamento di fine rapporto del personale120. Fondi per rischi e oneri:a) quiescenza e obblighi similib) altri fondi130. Riserve da valutazione140. Azioni rimborsabili150. Strumenti di capitale160. Riserve170. Sovrapprezzi di emissione180. Capitale190. Azioni proprie (-)200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)Totale del passivo e del patrimonio netto
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CONTO ECONOMICO 10. Interessi attivi e proventi assimilati20. Interessi passivi e oneri assimilati30. Margine di interesse40. Commissioni attive50. Commissioni passive60. Commissioni nette70. Dividendi e proventi simili80. Risultato netto dell’attività di negoziazione90. Risultato netto dell’attività di copertura100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:a) creditib) attività finanziarie disponibili per la venditac) attività finanziarie detenute sino alla scadenzad) passività finanziarie110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value120. Margine di intermediazione130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:a) creditib) attività finanziarie disponibili per la venditac) attività finanziarie detenute sino alla scadenzad) altre operazioni finanziarie140. Risultato netto della gestione finanziaria (…)
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CONTO ECONOMICO (segue)150. Spese amministrative:a) spese per il personaleb) altre spese amministrative160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali190. Altri oneri/proventi di gestione200. Costi operativi210. Utili (Perdite) delle partecipazioni220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali230. Rettifiche di valore dell'avviamento240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti250. Utile (Perdita) della operatività corrente al l ordo delle imposte260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente270. Utile (Perdita) della operatività corrente al n etto delle imposte280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte290. Utile (Perdita) d'esercizio
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SCHEMI CONTABILI – IRS DI TRADING (1/2)
Trattamento contabile di un contratto derivato Interest Rate Swap stipulato a fini di negoziazione nel
breve periodo => classificato in Held for Trading
Riepilogo
caratteristiche
contrattuali
Trade date = 1 marzo 2010
Start date = 10 marzo 2010
Maturity date = 10 marzo 2014
Nozionale = € 1mln
Fixed rate receiver A = 2.66%
Floating rate payer Q = Euribor 3M + 50 bps.
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Stato patrimonialeA: voce 20 – FV attiviP: voce 40 – FV passivi
CE: voce 80
S.P. A: voce 10 – CassaCE: voce 80
S.P. A: voce 20 S.P. P: voce 40
CE: voce 80
S.P. A: voce 10 - CassaCE: voce 80
� Rilevazione differenziali
� Rilevazione effetti valutazioni successive
� Utili/perdite da negoziazione
SCHEMI CONTABILI – IRS DI TRADING (2/2)
� Rilevazione FV iniziale
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SCHEMI CONTABILI – OPZIONE DI TRADING (1/2)
Trattamento contabile di un contratto derivato callequity option stipulato a fini di negoziazione nel breve periodo => classificato in Held for Trading
Riepilogo
caratteristiche
contrattuali
Trade date = 1 marzo 2010
Exercise date = 1 giugno 2010
Nozionale = € 1mln
Sottostante = azioni Fiat ordinarie
Strike price = 10 €
Spot price (TD) = 9 €
Premio pagato = 10.000 €
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S.P.A: voce 20S.P.P: voce 40
CE: voce 80
S.P. A: voce 10 – CassaCE: voce 80
S.P. A: voce 20 S.P. P: voce 40
CE: voce 80
S.P. A: voce 10 - CassaCE: voce 80
S.P. A: voce 10 - Cassa CE: voce 80
� Rilevazione premio
� Rilevazione payoff
� Rilevazione effetti valutazioni successive
� Utili/perdite da negoziazione
SCHEMI CONTABILI – OPZIONE DI TRADING (2/2)
� Rilevazione FV iniziale
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Trade date = 22 marzo 2010
Start date = 3 aprile 2010
Maturity date = 3 aprile 2013
Nozionale = € 10 mln
Fixed rate receiver = Step Up
Floating rate payer = Euribor 6M + 95 bps
Incasso up front = 150.000 €, valuta 6/4/10
Trattamento contabile di un contratto derivato Interest Rate Swap stipulato a fini di copertura =>
classificato come “Derivato di copertura”
Start date = 3 aprile 2010
Maturity date = 3 aprile 2013
Nominale emesso = € 10 mln
Fixed rate payer = Step Up
Commissioni collocamento = 150.000 €
Prestito obbligazionario Step Up IRS paying TV – receiving TF
SCHEMI CONTABILI – IRS DI HEDGING (1/2)
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S.P. A: voce 80S.P. P: voce 60
CE: voce 90
S.P. A: voce 10 - CassaCE: voce 10/20
S.P. A: voce 80 - P: voce 60CE: voce 10/20 (ratei)
CE: voce 90
S.P. A: voce 10 CE: voce 10/20
� Rilevazione differenziali
� Rilevazione effetti valutazioni successive
� Rilevazione Up front
� Rilevazione FV iniziale
SCHEMI CONTABILI – IRS DI HEDGING (2/2)
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I derivati nel bilancio delle banche
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Trattamento contabile di un contratto derivato put equityoption stipulato a fini di copertura => classificato come “Derivato di copertura”
Trade date = 1 marzo 2010
Exercise date = 1 giugno 2011
Sottostante = azioni Fiat ordinarie
Strike price = 9 €
Spot price (TD) = 10 €
Premio pagato = 20.000 €
Trade date = 1 febbraio 2010
Quantità azioni = 40.000
Prezzo di acquisto = € 10,5
Totale FV azioni = € 420.000
Commissioni di acquisto = 0
Azioni FIAT in portafoglio Acquisto opzioni PUT su azioni FIAT
SCHEMI CONTABILI – OPZIONE DI HEDGING (1/2)
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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S.P. A: voce 80CE: voce 80CE: voce 90
S.P. A: v 10 CassaS.P. A: v 80 (reg. cash)
S.P. A: voce 80CE: voce 80CE: voce 90
S.P. A: voce 10 CE: voce 80
� Rilevazione premio
� Rilevazione payoff
� Rilevazione effetti valutazioni successive
� Rilevazione FV iniziale
SCHEMI CONTABILI – OPZIONE DI HEDGING (2/2)
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20
Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80
TABELLE di NOTA INTEGRATIVA Circ. Bankit. n. 262/2005 (1°aggiornamento) – INFORMAZIONI sullo STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60
Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40
VOCI DEL PASSIVO
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
40
Sezione 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90
TABELLE di NOTA INTEGRATIVA Circ. Bankit. n. 262/2005 (1°aggiornamento) – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
42
HEDGE ACCOUNTING RULES (1/8)
Definizione del contesto gestionale:
Assets/Liabilities Tasso Fisso:
� mutui clientela
� raccolta diretta
� titoli in portafoglio (es. BTP)
Generano esposizione al rischio tasso di interesse, rispetto al quale una Banca si immunizza stipulando operazioni in derivati in grado di trasformare i flussi da tasso fisso a TASSO VARIABILE
Sinteticamente, l’operazione oggetto di copertura diventa uno strumento a tasso variabile => allineata, secondo la duration del contratto derivato IRS di copertura, alle condizioni vigenti sulmercato in corrispondenza di ogni data di fixing del parametro di indicizzazione
Rappresentazione flussi in .xls
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Vincoli contesto normativo
La Circolare Banca d’Italia n. 263/2006, nell’ambito del processo di controllo prudenziale, prevede sistemi di presidio del rischio tasso di interesse
Non si tratta di requisiti patrimoniali, che richiedono accantonamenti diretti di risorse a patrimonio, ma della valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (Basilea 2 – II pilastro)
Le attività e passività a TASSO FISSO, suddivise in 14 fasce temporali, subiscono un processo di ponderazione diretto a quantificare l’impatto sul patrimonio di vigilanza della variazione di valore generata da uno shock dei tassi di interesse pari a 200 bps: la soglia fissata per tale indice di rischiosità è pari al 20%.
HEDGE ACCOUNTING RULES (2/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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I fattori di ponderazione sono ottenuti come prodotto tra una variazione di 200 bps, costante su tutte le scadenza, e la duration modificata per singola scadenza, secondo la tabella riportata di seguito
Tavola 1 - Fattori di ponderazione per la metodologi a semplificata
Fascia temporale Scadenza mediana per fascia
Durationmodificata
approssimata (A)
Shock di tasso ipotizzato (B)
Fattore di ponderazione
(C) = (A) x (B)
A vista e revoca 0 0 200 punti base 0.00%
fino a 1 mese 0.5 mesi 0.04 anni 200 punti base 0.08%
da oltre 1 mese a 3 mesi 2 mesi 0.16 anni 200 punti base 0.32%
da oltre 3 mesi a 6 mesi 4.5 mesi 0.36 anni 200 punti base 0.72%
da oltre 6 mesi a 1 anno 9 mesi 0.71 anni 200 punti base 1.43%
da oltre 1 anno a 2 anni 1.5 anni 1.38 anni 200 punti base 2.77%
da oltre 2 anni a 3 anni 2.5 anni 2.25 anni 200 punti base 4.49%
da oltre 3 anni a 4 anni 3.5 anni 3.07 anni 200 punti base 6.14%
da oltre 4 anni a 5 anni 4.5 anni 3.85 anni 200 punti base 7.71%
da oltre 5 anni a 7 anni 6 anni 5.08 anni 200 punti base 10.15%
da oltre 7 anni a 10 anni 8.5 anni 6.63 anni 200 punti base 13.26%
da oltre 10 anni a 15 anni 12.5 anni 8.92 anni 200 punti base 17.84%
da oltre 15 anni a 20 anni 17.5 anni 11.21 anni 200 punti base 22.43%
oltre 20 anni 22.5 13.01 anni 200 punti base 26.03%
HEDGE ACCOUNTING RULES (3/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
45
Esempi:
� l’esposizione a rischio tasso generato dall’erogazione di un MUTUO tasso fisso a 30 anni => il debito residuo decrescente “attenua” nel tempo la rischiosità dell’operazione, sebbene il fattore di ponderazione aumenti all’aumentare della scadenza
� l’esposizione a rischio tasso generato dall’acquisto di un Titolo di Stato a tasso fisso (ad esempio, il BTP trentennale con rimborsodell’intero capitale investito a scadenza)
� l’esposizione a rischio di un prestito obbligazionario emesso con scadenza 5 anni
HEDGE ACCOUNTING RULES (4/8)
La decisione circa l’applicazione di un particolare modello di Hedge Accounting, scaturisce da argomentazioni di natura operativa e gestionale
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
46
Presupposti:
Vantaggi:
Principio di prevalenza della sostanza sulla forma
Implicazioni:
Deroga ai criteri standard di rilevazione della posta coperta, quindi valutazione coerente con lo strumento di copertura
Stabilizzazione degli effetti dell’operazione di copertura, mediante una corretta rappresentazionepatrimoniale e reddituale.
HEDGE ACCOUNTING RULES (5/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
47
In particolare, i vantaggi connessi all’applicazione dell’HA si manifestano in termini di:
� Sincronizzazione delle variazioni di valore� Simmetria degli effetti contabili
Fattore/i di rischio oggetto di copertura
Delta FVStrumento
coperto(es. -)
Delta FVStrumento
di copertura
(es. +)
Voce 90 di CE
HEDGE ACCOUNTING RULES (6/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
48
Esposizione della funzione valore:
)....,,();( 321 nxxxxfBtFV =
Si ipotizza di valutare lo strumento finanziario “B” alla generica data di valutazione t ed il relativo set di dati di mercato rilevati alla medesima data
Il valore di “B” risulta funzione di “n” tipologie di rischi
HEDGE ACCOUNTING RULES (7/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
49
Rischio tasso di interesse (interest rate risk):
Rischio di diminuzione (aumento) di valore di una attività (passività) a tasso fisso – rischio di diminuzione (aumento) di una attività (passività) a tasso variabile
Variazioni di valore generate dalle oscillazioni di un titolo azionario, di un indice di mercato o di un basket di titoli/indici
Definizione delle tipologie di rischio:
Rischio di cambio(currency risk):
Rischio di prezzo(equity price risk):
Rischio di credito(credit risk):
Rischio che la controparte non adempia alle obbligazioni contrattuali
Rischio generato dalle oscillazioni del tasso di cambio di una divisa estera in cui sono denominate alcune attività o passività
HEDGE ACCOUNTING RULES (8/8)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
50
HEDGE ACCOUNTING RULES - approfondimento
)4()^1()()^1();(4
1
−+⋅+−+⋅=∑=
ffi
i rKirCBtFV
definito “rf” il tasso di interesse privo di rischio, il Fair Value (FV) in t rappresenta il valore del BOND calcolato solo rispetto alle variazioni generate dalla variabile rischio tasso
Ipotizziamo per il generico Bond “B” le seguenti caratteristiche contrattuali:
� scadenza 2 anni (2y)
� cedole semestrali Tasso Fisso (C)
dove t = t0 = data godimento del Bond
K = capitale da rimborsare a scadenza
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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)4()^1()()^1();(4
1
−+⋅+−+⋅=∑=
adjadji
i rKirCBtFV
dove radj = (rf + σ) rappresenta il tasso di interesse corretto considerando anche la componente rischio di credito (σ = spread), quindi espressivo della probabilità di default che il mercato quota per il soggetto emittente il Bond oggetto di valutazione in considerazione della relativa scadenza
HEDGE ACCOUNTING RULES - approfondimento
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
Roma, 26 Ottobre 2012
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I derivati nel bilancio delle banche
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Hedge accounting: alcune definizioni
�Micro hedge: coperture di singole poste dell’attivo o del passivo� (IAS 39 – 78-80)
�Macro hedge o Portfolio Hedge: coperture di portafogli eterogenei di attività o passività, o di portafogli complessi di attività e passività (le singole attività e passività condividono l’esposizione al rischio da coprire)� (IAS 39 – 83)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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�I test di efficacia sono necessari per dimostrare l’efficacia delle coperture e consentire quindi l’ Hedge accounting � (IAS 39 – 88, AG 105)
�I test devono essere elaborati con frequenza almeno semestrale, ma èvantaggioso effettuarli con una frequenza maggiore� (IAS 39 - AG 106)
�I test sono di tipo retrospettivo (si misura l’efficacia nel periodo trascorso) e prospettico (si misura l’efficacia attesa in futuro)� (IAS 39 – 88, AG 105)
�Non esiste un metodo unico per effettuare i test, ma diverse metodologie possibili� (IAS 39 – 88 (a), AG 107)
Hedge accounting: i test di efficacia
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
• La metodologia maggiormente applicata per il test retrospettivo è il dollaroffset method (anche nota come ratio analysis): � si basa sul confronto fra utili e perdite relativi allo strumento di copertura
ed allo strumento coperto� i caratterizza per fornire risultati relativi all’esito del test di immediata
comprensione
55
Il Test di efficacia retrospettivo
• Il punto di partenza per questa metodologia è il set di variazioni di fair value (al netto dei rati maturati alla data di test) sia per lo strumento coperto che per lo strumento di copertura. Da queste variazioni ècalcolato un hedge ratio per ciascun periodo nel seguente modo:
periodo stesso nello occorsa coperto elementodell'
value fair del coperto, rischio di fattore per ,VariazioneU∆FV
periodo nel occorsa copertura di
derivato del value fair del VariazioneH∆FV
:dove
U∆FVH∆FV
tHR
=
=
=
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
• Le variazioni di fair value da utilizzare nel test di efficacia verranno calcolate seguendo il cumulative approach: vengono messe a confronto le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dello strumento coperto (per fattore di rischio coperto) dalla data di instaurazione della relazione di copertura fino alla data di test
56
t0 t
Asse temporale
FV(t0; B) FV(t; B)
FV(t0; IRS) FV(t; IRS)
t1FV(t1; B)
FV(t1; IRS)
Il Test di efficacia retrospettivo
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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• Il test si definisce SUPERATO e quindi la relazione di copertura EFFICACE se l’Hedge Ratio è, in valore assoluto, compreso nel range 80% - 125%, altrimenti fallisce e la copertura deve essere interrotta (discontinuing)
Test di efficacia in t1:
Delta FV(t1; B) = FV(t1; B) - FV(t0; B)
Delta FV(t1; IRS) = FV(t1; IRS) - FV(t0; IRS)
RATIO (t1) =Ass[Delta FV(t1; IRS)]
Ass[Delta FV(t1; B)]
80% ≤ RATIO (t1) ≤ 125%
Il test di efficacia è superato se:
Il Test di efficacia retrospettivo
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
• Il test di efficacia prospettico è finalizzato a dimostrare la tenuta della relazione di copertura al verificarsi di possibili scenari (più o meno estremi), ovvero è volto a individuare l’efficacia attesa della relazione di copertura (IAS 39, par. 88 b)
• Viene condotto ricorrendo alla metodologia di scenario, simulando uno shock istantaneo parallelo di +/- 100 basis point applicato alla curva dei tassi d’interesse alla data di test;
58
Raffronto curve con shift +/- 100 bps
00,5
11,5
22,5
33,5
44,5
1 6421
4367146
432
91511
86942876
81059
412
4211424
716
073179
00
giorni
i
Rate - BANK
Rate - BANK100+
Rate - BANK100-
Dati di mercato 31/10/2010
Il Test di efficacia prospettico
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
• Se l’Hedge Ratio è, in valore assoluto, compreso nel range 80% - 125% il test èsuperato, altrimenti fallisce e la copertura deve essere interrotta (con alcune mitigazioni – cfr. IAS 39 IG F.4.2)
59
• Gli strumenti sono valutati nei 2 scenari mantenendo fissa la struttura dei flussi di cassa (misurazione istantanea)
t0
Asse temporale
t1FV(t1; B)
FV(t1; IRS)
t0
FV100+ (t1; B)
FV100- (t1; B)
FV100+(t1; IRS)
FV100-(t1; IRS)
Test di efficacia prospettico in t1:
Delta FV100+/-(t1; B) = FV100+/-(t1; B) - FV(t1; B)
Delta FV100+/-(t1; IRS) = FV100+/-(t1; IRS) - FV(t1; IRS)
RATIO100+/- (t1) =Ass[Delta FV100+/-(t1; IRS)]
Ass[Delta FV100+/-(t1; B)]
Il Test di efficacia prospettico
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
60
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (1/13)
Copertura delle variazioni di FVgenerate da uno o più fattori di rischio
Copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa
1. Fair Value Hedge
2. Cash Flow Hedge
3. Hedge of a netinvestment
in a foreign entity
Copertura dell’esposizione al rischio di cambio su un investimento netto in un’operazione estera, utilizzando un derivato, oppure un elemento non derivato, quale strumento di copertura.
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
61
Presupposto comune ai tre modelli di HA
il fattore di rischio rispetto al quale è effettuata la copertura sia oggetto di puntuale individuazione, misurazione ed idoneo ad influenzare il CE (IAS 39, PAR. 88 a)
non è ammessa, pertanto, ai fini dell’HA, la copertura del generico rischio di impresa (IAS 39, AG. 110)
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (2/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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I derivati nel bilancio delle banche
62
1. Fair Value Hedge – IAS 39, par. 86
Strumenti finanziari oggettodi FVH
Esempi di FVH
� una attività o passività rilevata;
� un impegno irrevocabile;
� una componente definita di tali strumenti.
- una attività/passività TF avente un IRS come strumento di copertura;
- un impegno irrevocabile ad acquistare/contrarre un’attività/passività;
- un portafoglio di attività o passivitàfinanziarie omogenee per la copertura del solo rischio tasso di interesse.
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (3/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
63
Trasformazione in indicizzazione ad un TV, di un’attività/passività che contrattualmente prevede flussi TF.
Caratteristica del modello di FVH
Profili contabili
Strumento coperto: delta FV rischio coperto voce 90 CE
Strumento di copertura:delta full Fair Value/singolo fattore di rischio voce 90 CE
1. Fair Value Hedge
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (4/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
64
2. Cash Flow Hedge – IAS 39, par. 86
Strumenti finanziari oggettodi CFH
� una attività o passività rilevata a tasso variabile;
� una transazione futura altamente probabile
Esempi di CFH
- coperture mediante IRS di attività/passività TV;
- coperture di attività/passivitàTV con cap o collar;
- una transazione futura altamente probabile;
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (5/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
65
Trasformazione in strumento TF di un’attività/passività che contrattualmente prevede flussi indicizzati ad un parametro di mercato.
Caratteristica del modello di CFH
Profili contabili
Strumento coperto:rilevazione secondo le regole previste dalla rispettiva categoria di classificazione
Strumento di copertura: delta FV rischio coperto a riserva di PN, fino al momento della manifestazione dei flussi relativi al corrispondente strumento coperto. La quota inefficace trova rilevazione a CE
2. Cash Flow Hedge
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (6/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
66
Con la seguente implicazione:
un contratto derivato di tipo basis swap (scambio di flussi indicizzati a due differenti parametri di mercato – es. payer EUR3M, receiver EUR6M) non si qualifica come valido strumento di copertura in un modello di CFH, poiché la copertura non si sintetizza in un flusso TF
la combinazione di una attività ed una passività a TV si può qualificare come elemento coperto in una copertura di CF realizzata mediante un basis swap, la cui pay legreplica il CF incassato sull’asset, e la receive leg il CF pagato sulla passività.
ed eccezione:
2. Cash Flow Hedge
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (7/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
67
Es: Applicazione del Cash Flow Hedging Model
Mutuo tasso variabile IRS paying TV – receiving TF
Start date = 1 gennaio 2010
Maturity date = 1 gennaio 2015
Nozionale = 1 mln €
Flt. rate receiver = Euribor 6M + 140 bps
Primo fixing (30/12/09) = 0.993%
Reset dates = -2D
Frequenza rate = semestrale
Trattamento contabile = CA
Importo oggetto di rilevazione in L&R = 1 mln €
Trade date = 21 dicembre 2009
Start date = 1 gennaio 2010
Maturity date = 1 gennaio 2015
Nozionale (amortizing) = € 1 mln
Flt. rate payer = Euribor 6M
Fixed rate receiver = 2.20 %
Fair Value IRS (TD) = 0
Reset dates = -2D
Frequenza = semestrale
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (8/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
68
Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
68
Obiettivo di copertura:stabilizzazione CF incassati al 3,60% = 2,20% (IRS) + 1,40% (spread su mutuo)
Designazione della relazione di copertura:
La copertura è attesa essere altamente efficace, in presenza di un derivato i cui termini contrattuali replicano esattamente le caratteristiche dello strumento oggetto di copertura
Misurazione dell’efficacia e delta FV(IRS):
È rilevata a riserva di CFH tutta la variazione di valore dell’IRS, in ipotesi di under-hedging; altrimenti, l’importo eccedente è rilevata a voce 90 di CE come quota di inefficacia.
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (9/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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1. Classificazione mutuo nella categoria “Loans and Receivables” e rilevazione al CA
01/01/2010 DR CR
Mutui vs. clientela – voce 70 SP 1 mln €
Cassa – voce 10 1 mln €
Poiché si è ipotizzato il FV dell’IRS alla data negoziazione = 0, non si effettua alcuna rilevazione.
SVILUPPO CONTABILE
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (10/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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2. Rilevazione interessi attivi mutuo01/07/2010 DR CR
Cassa 11.965 €
Interessi attivi – voce 10 CE 11.965 €
3. Rilevazione differenziali positivi IRS
01/07/2010 DR CR
Cassa 6.035 €
Differenziali positivi – voce 10 CE 6.035 €
Effetto della copertura = € 18.000, equivalenti ad un tasso di interesse su base annua del 3,60 %
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (11/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Scenario in 01/07/2010Diminuzione dei tassi di interesse => EUR 6M = 0,9%
3. Rilevazione FV IRS
01/07/2010 DR CR
FV attivi derivati di copertura – voce 80 SP 3.000 €
Riserva CFH – voce 130 SP 3.000 €
Il mutuo segue le regole proprie della categoria di classificazione:
� applicazione del CA => adeguamento al TIR degli interessi attivi
�riduzione del debito residuo per effetto delle quote capitale rimborsate.
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (12/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Scenario in 31/12/2010Aumento dei tassi di interesse => EUR 6M = 1,5% FV IRS = (5.000)
4. Rilevazione FV IRS
31/12/2010 DR CR
Riserva CFH – voce 130 SP 8.000 €
FV attivi derivati di copertura – voce 80 SP 8.000 €
A scadenza, si procederà alla chiusura del FV del derivato in contropartita della riserva, rilevando a CE l’ultimo flusso differenziale.
I MODELLI DI HEDGE ACCOUNTING (13/13)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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HEDGE ACCOUNTING: IL DISCONTINUING (1/4)
Cause di cessazione dall’applicazione delle regole di HA
STRUMENTO COPERTO:
� cessione o estinzione anticipata
� non più altamente probabile (in ipotesi di CFH)
STRUMENTO DICOPERTURA:
� cessione
� scadenza
� esercizio
� chiusura anticipata
RELAZIONE DICOPERTURA:
� cessa di soddisfare le condizioni idonee a garantirne l’elevata efficacia attesa
� volontaria de-designazione
(IAS 39, par. 91 )
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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dalla data dell’ultimo test retrospettivo efficace o, se successiva, dalla data di manifestazione dell’evento causa dell’inefficacia, qualora oggetto di puntuale individuazione (IAS 39, AG. par. 113 )
Decorrenza del discontinuing
Implicazioniripristino delle ordinarie regole contabili
HEDGE ACCOUNTING: IL DISCONTINUING (2/4)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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�per strumenti finanziari classificati in L&R, ammortamento della rettifica da FVH mediante ricalcolo del TIR fino a scadenza, altrimenti, per gli strumenti che non maturano interessi, la rettifica è contabilizzata a CE al momento della vendita (IAS 39, par. 92);
In particolare: LO STRUMENTO COPERTO
� se lo strumento coperto è cancellato dal bilancio, occorre rilevare subito a CE tutta la rettifica da HA;
� in ipotesi di copertura di un portafoglio, è possibile ammortizzare gli effetti dell’aggiustamento in modo lineare.
HEDGE ACCOUNTING: IL DISCONTINUING (3/4)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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�riclassifica come derivato di trading, con effetti a voce 80 CE (in caso di inefficacia della copertura) oppure come strumento di copertura in un nuova hedge relationship;
In particolare: LO STRUMENTO DI COPERTURA
� in ipotesi di cessione o estinzione anticipata, occorre rilevare subito a CE l’utile o la perdita derivanti dalla vendita;
� in un CFH, l’utile o la perdita sul derivato fino ad allora sospesi a PN, sono rilevati subito a CE, in ipotesi di derecognition dello strumento coperto o di una transazione futura non più altamente probabile; in ipotesi di derecognition del derivato, la riserva è girata a CE al manifestarsi degli effetti economici della transazione.
HEDGE ACCOUNTING: IL DISCONTINUING (4/4)
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
I derivati nel bilancio delle banche
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Le seguenti relazioni di copertura sono ammesse dallo IAS 39?
Strumento coperto
Strumento di copertura
Risk factor oggetto di copertura
Instaurazione HedgeRelationship (SI’/NO)
1. Titolo di Stato in HTM
Rischio tasso di interesse ?
2. Titolo di Stato in HFT
Rischio tasso di interesse ?
3. Bond Tasso Fisso (TF), scadenza 5 anni
IRS payer TV, receiverTF, scadenza 6 anni
Rischio tasso di interesse solo per la vita residua del bond (5y)
?
4. Titolo di Stato TF in AFS
Asset swap Rischio tasso di interesse ?
5. Bond tasso fisso 3y, variabile 2y
IRS scadenza 5 y Rischio tasso di interesse -FVH
?
6. Bond Tasso Fisso IRS attualmente strumento di copertura in altra HR
Rischio tasso di interesse ?
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I derivati nel bilancio delle banche
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Strumento coperto
Strumento di copertura
Risk factor oggetto di copertura
Instaurazione HedgeRelationship (SI’/NO)
1. Titolo di Stato in HTM
Rischio tasso di interesse NO
2. Titolo di Stato in HFT
Rischio tasso di interesse NO
3. Bond Tasso Fisso (TF), scadenza 5 anni
IRS payer TV, receiverTF, scadenza 6 anni
Rischio tasso di interesse solo per la vita residua del bond (5y)
NO
4. Titolo di Stato in AFS
Asset swap Rischio tasso di interesse SI’
5. Bond tasso fisso 3y, variabile 2y
IRS scadenza 5 y Rischio tasso di interesse -FVH
NO
6. Bond Tasso Fisso IRS attualmente strumento di copertura in altra HR
Rischio tasso di interesse DIPENDE: per quale ammontare nozionale? In ogni caso attenzione alle
scadenze
Proviamo a rispondere
Roma, 26 Ottobre 2012
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I derivati nel bilancio delle banche
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� Lo scenario di riferimento; il quadro normativo (IAS 39, Schemi bilancio ex Circ. Banca d’Italia n. 262)
� Definizione di contratto derivato ex IAS 39;
� Classificazione dei contratti derivati alla luce delle possibilifinalità di detenzione e connesse scelte contabili:
� I derivati di trading: schemi contabili;
� I derivati di copertura;
� Il contesto di applicazione delle Hedge Accounting rules; le ragioni della rappresentazione contabile di un’operazione di copertura;
� I modelli di Hedge Accounting: requisiti e principi;
� Le novità introdotte dal principio IFRS 9 – fase 3
Agenda
Roma, 26 Ottobre 2012
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� Lo scenario di riferimento
� Lo scopo dell’intervento di revisione
� Le regole di Hedge Accounting nella nuova formulazione del principio IFRS 9 - IAS 39 versus IFRS 9
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L’ATTUALE SCENARIO DI RIFERIMENTO
� Il 9 dicembre 2010 lo IASB ha diffuso l’Exposure Draft relativo alla Fase 3 del progetto di revisione del principio IAS 39 (ED/2010/13)
� Gli utilizzatori del principio hanno inviato commenti al Board fino al 9 Marzo 2011
� Attualmente, è disponibile
• la parte generale (General Hedge accounting), in versione bozza e consultabile fino a dicembre 2012
• il macro hedging (Accounting for Macro Hedging), come Discussionpaper
Roma, 26 Ottobre 2012
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PERCHE’ MODIFICARE LE HEDGE ACCOUNTING RULES?
� Lo scopo dell’intervento di modifica è rinvenibile in un complesso di motivazioni riconducibili:
� all’esigenza di dare concreta e corretta esposizione nonchérappresentazione economica alle decisioni di Risk Management adottate dal CdA della Banca nonché agli obiettivi, talvolta oggetto di potenziale “offuscamento” per effetto della complessità delle regole ad oggi previste. Ne consegue un migliore livello di informativa nei confronti dei soggetti utilizzatori del bilancio;
� all’esigenza generale di semplificare le norme preposte in materia di coperture contabili, al fine di agevolarne l’applicazione;
� risolvere i punti ancora controversi o segnati da talune incongruenze negli attuali modelli di Hedge Accounting.
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Designazione STRUMENTI di COPERTURA –IAS 39 versus ED IFRS9
IAS 39 IFRS 9
� Tutti gli strumenti finanziari derivati,escluse le opzioni vendute o le combinazioni di opzioni da cui risulti un’opzione netta venduta
� Gli strumenti finanziari non derivatiper la sola copertura del rischio di cambio
� Lo strumento di copertura èdesignato per il suo intero valore, ad eccezione:
• delle opzioni, in cui è possibile scorporare il valore temporale dal valore intrinseco
• dei contratti forward, in cui èpossibile scorporare lo spot price dalla componente interesse
� Tutti gli strumenti finanziari rilevati al FVtPL, escluse le opzioni vendute o le combinazioni di opzioni da cui risulti un’opzione netta venduta (ED par 11), a meno che non siano designate a copertura di una speculare opzione acquistata (ED, par. 5)
� Strumenti finanziari non derivati sono designabili per la copertura del rischio di cambio, purché non rilevati ad OtherComprehensive Income (ED, par. 6)
Tale impostazione è confermata nell’ED IFRS 9, ma, in caso di designazione del solo valore intrinseco, cambia il trattamento del time value, inteso come premio di un contratto assicurativo
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IAS 39 ED IFRS 9
Tutti i riskfactors
Rischio cambio
Tutti i riskfactors
Rischio cambio
Strumenti finanziari derivati
Strumenti finanziari non derivati
purchélo strumento sia misurato al FVtPL
Designazione STRUMENTI di COPERTURA –IAS 39 versus ED IFRS9
riepilogo
Consentito
Non consentitoLegenda simboli
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IAS 39 IFRS 9
� Non consentita la designazione di un contratto derivato
� Non consentita la copertura di componenti di rischio presenti in strumenti non finanziari
� Non consentita la copertura di posizioni nette
� Non consentita la copertura di gruppi di elementi che non condividono la medesima esposizione a rischio
� Consentita la designazione di un contratto derivato se utilizzato in combinazione con non-derivati nell’ambito di separati processi di gestione dei rischi (ED par. 15)
� Consentita la copertura di singole componenti di rischio presenti in strumenti non finanziari (ED par. 18), in analogia agli strumenti finanziari; sarà necessario valutare fatti e circostanze nel processo di formazione dei prezzi dello strumento coperto e di quello di copertura
� Consentita la copertura di posizioni nette se coerente con la Risk Management practicee ben identificate le attività e passivitàcoperte
� Consentita la copertura di gruppi di elementi
Designazione strumenti OGGETTO di copertura –IAS 39 versus ED IFRS9
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IAS 39 ED IFRS 9
Strumenti derivati
Componenti di rischio presenti in strumenti non finanziari
ammessa solo la designazione del rischio cambio
purché la componente sia separatamente identificabile e misurabile in modo attendibile
Copertura di posizioni nette
Copertura di gruppi di Hedgeditems
laddove gli elementi del portafoglio non condividano lo stesso rischio
E.g.: copertura di un portafoglio di azioni che replicano un indice mediante un derivato avente come sottostante l’indice stesso
riepilogo
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IAS 39 IFRS 9
� Identificazione degli strumenti componenti la relazione di copertura, con formale designazione
� Definizione del rischio oggetto di copertura e della strategia di RM adottata
� Definizione della metodologia di calcolo applicata nella verifica dell’efficacia
� La copertura è attesa essere altamente efficace, sia in termini retrospettivi che prospettici:
80%<= Hedge Ratio <=125%
� Confermata (ED par. 19)
� Confermata (ED par. 19)
� Confermata (ED par. 19)
� Viene meno l’obbligo di rispettare il range 80%-125%; la verifica dell’efficacia èsolo prospettica; occorre dimostrare che la copertura realizza gli obiettivi di RM e minimizza l’inefficacia attesa in modo “non accidentale” sulla base di un HedgeRatio internamente definito come ottimale
I criteri di designazione e verifica dell’efficacia - IAS 39 versus ED IFRS9
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I modelli di Hedge Accounting –IAS 39 versus ED IFRS9
� Sono confermati i 3 modelli di Hedge Accounting già identificati dallo IAS 39
• Fair Value Hedge (modificato)
• Cash Flow Hedge (invariato)
• Net investment in a foreign operation (invariato)
Le revisioni nel trattamento contabile apportate al FVH:
� La variazione di fair value dello strumento coperto è rilevata in una voce separata dello Stato Patrimoniale, ed in contropartita a Patrimonio Netto
� La variazione di Fair Value dello strumento di copertura è rilevata a Patrimonio Netto per la parte efficace, per l’eccedenza a Conto Economico
Roma, 26 Ottobre 2012
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I derivati nel bilancio delle banche
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IAS 39 IFRS 9
� La designazione di una copertura contabile è opzionale; può essere interrotta volontariamente
� Quando una copertura non presenta più i requisiti di designabilità, ènecessario procedere al discountinuingdella stessa
� E’ possibile interrompere la copertura solo in presenza di una variazione delle strategia di RM; se detti obiettivi non sono variati ma la copertura perde le sue caratteristiche di qualificazione contabile, occorre intervenire adattando la relazione stessa; se si manifestano fonti di inefficacia, occorre procedere al re-balancing della stessa.
� Una copertura può essere interrotta solo se vengono meno i requisiti per la qualificazione
Discontinuing di una copertura in HA –IAS 39 versus ED IFRS9
Roma, 26 Ottobre 2012
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Master Regolazione dell’attività e dei mercati finanziari
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Grazie per l’attenzione
Marialaura Napoli