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Page 1: Mater Bi

Processi organizzativi e gestione delle risorse umane

Prof.ssa Anna Comacchio

Anno Accademico 2008-2009

Innovazione di prodotto: il Mater-Bi

Baggio FilippoBurigana GiulioMion RobertaSarti Emma-Francesca

Page 2: Mater Bi

L’azienda

• Mater-Bi è il nome commerciale di un tipo di bioplastica brevettato e commercializzato dalla Novamont.

• Creato a partire dall' amido di mais, grano e patata, prodotto nello stabilimento di Terni, il Mater Bi trova applicazioni per esempio nella fabbricazione di cotton fioc, nella produzione di imballaggi, stoviglie e buste, in sostituzione dei tradizionali sacchetti in polietilene, pneumatici in collaborazione con la goodyear.

• Novamont S.p.a. nasce negli anni ’80 come un gruppo di ricercatori all’interno del gruppo Montedison. • Pioniere e leader nel settore dei materiali biodegradabili e compostabili da risorse rinnovabili.

• Premio per l’invenzione dell’anno 2007.

Il prodotto

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Innovazioni tecnologiche

• Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio, senza rilascio di sostanze inquinanti.

Esempi di applicazioni tecnologiche del Mater-bi

Il nuovo pneumatico Novamont è stato messo a punto attraverso la creazione di un biofiller derivato dall'amido di mais che sostituisce parte del nerofumo e della silice, solitamente contenuti nella mescola del pneumatico. Riduce il consumo di carburante grazie alla minor resistenza al rotolamento (su 15.000 km percorsi all’anno, si risparmiano oltre 150 euro), diminuisce il consumo del battistrada, riduce le emissioni di CO2 (10 gr/km) e quindi l’inquinamento atmosferico, il rumore e l’inquinamento acustico, e l’energia utilizzata nel processo produttivo.

Telo biodegradabile per pacciamatura, utilizzato per le colture in sostituzione del tradizionale film in polietilene.A contatto con acqua e microrganismi viene biodegradato e trasformato in acqua e anidride carbonica. Aderisce al terreno durante il posizionamento minimizzando la dispersione di residui nelle campagne provocata dal vento. E' biodegradabile senza inquinare e senza dare fenomeni di accumulo.

Sacchetto per ottimizzare la raccollta differenziata che permette di ridurre l’odore e il peso di rifiuti. Obiettivo: sostituire le tradizionali bustine della spesa di plastica con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale a partire dal 2010 come previsto dalla finanziaria. Per questo obiettivo basta coltivare appena 200mila ettari poichèmezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per produrre circa 100 bustine di bio stopper.Differenza di prezzo: 8 centesimi per il sacchetto biodegradabile e 5 di quello in plastica tradizionale. Tenderà progressivamente a ridursi, ma è giustificata dai benefici ambientali, soprattutto se si guarda all’impatto devastante della plastica praticamente indistruttibile: basta un secondo per produrre un sacchetto, ma servono non meno di 400 anni perché si distrugga.

Page 4: Mater Bi

Il Mater-Bi è un’Innovazione tecnologica di prodotto:

Il Mater-Bi è un’innovazione rivoluzionaria:

Il Mater-Bi è un’innovazione tecnologica di processo:

Il Mater-Bi è un’innovazione Competence Destroying:

Il Mater-Bi è una nuova generazione di bio-plastica derivata da materie prime naturali, che durante l’uso ha le stesse caratteristiche fisico-chimiche della plastica, ma è completamente biodegradabile una volta abbandonata nell’ambiente.

La produzione del Mater-Bi ha richiesto lo sviluppo di tecnologie originali e quindi l’ideazione di un processo produttivo completamente nuovo. Nonostante ciò, grazie a una intensa attività di ricerca e sviluppo, che riguarda la caratterizzazione chimico-fisica e meccanica di questi materiali, oggi il Mater-Bi può essere utilizzato nelle macchine che già lavorano le materie plastiche tradizionali senza particolari interventi e con performance di ottimo livello qualitativo e industriale. (www.novamont.it)

Secondo la classificazione di Abernathy e Clark, 1985. Il Mater-Bi nasce, teoricamente, quale modalità completamente nuova di servire un mercato già esistente con prodotti funzionalmente identici ma basati su una tecnologia diversa rispetto a quella tuttora dominante. I prodotti a base di Mater-Bi si propongono come soluzione ideale per sconfiggere la dipendenza dal petrolio e per risolvere il generale problema dell’inquinamento ambientale. Proprio il suo avversario principale, però, il petrolio, rende per ora la sfida competitiva e la penetrazione nel mercato molto ardua a causa degli elevati differenziali di costo tra i due sistemi di produzione, sbilanciati a favore dei sistemi a base petrolifera e dagli ovvi interessi in gioco. Determinante per la sfida potrebbe essere in futuro il raggiungimento di elevate economie di scala da parte degli impianti produttivi Novamont. (E. Novati – Altreconomia, 04)

In base alla classificazione di Tushman e Anderson, 1986. Il know how pluridecennale nel campo della scienza dei materiali è stato determinante nello sviluppo di tecnologie originali proprietarie, volte soprattutto alla creazione di strutture sovramolecolari in grado di simulare il comportamento meccanico di materiali plastici tradizionali sia rigidi che flessibili, ma le conoscenze e le competenze sviluppate dai ricercatori Novamont in questi anni possono essere considerata senza precedenti. I premi ricevuti negli anni dall’azienda ne sono una lampante dimostrazione. (www.materbi.com)

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Indicatori di input

Indicatori di output• E’ leader mondiale nel settore con una produzione di 20.000 tonnellate l’anno di materie bioplastiche.• E’ titolare di più di 90 brevetti e oltre 9 premi tra internazionali e nazionali.• Novamont è oggi la risposta più idonea alla richiesta da parte dei consumatori,aziende e istituzioni di prodotti innovativi per “uno sviluppo veramente sostenibile”. Ad esempio, solo la sostituzione completa della plastica oggi utilizzata per sacchi e sacchetti significherebbe risparmiare 200 mila tonnellate di greggio e non immettere nell’atmosfera una grande quantità di anidride carbonica pari a 400 mila tonnellate.• L’associazione European Bioplastics ha indicato un incremento del 100% rispetto al 2005, negli usi di bio-imballaggi, mentre per i film in biopolimeri (es. shoppers) si evidenziano tassi di crescita anche superiori. Per il 2007 questi trend paiono confermati. (Prof.Riccardo Olivani - Working paper n. 20, maggio 2007)• Iniziative intraprese in Europa:• Francia: prevede entro il 2010 l’uso esclusivo di shoppers biodegradabili nei supermercati.• Germania, dal 2005 e fino al 2012, una norma consentendo ai distributori di non pagare tasse sugli imballi in biopolimero.• Italia: finanziaria’07, tre anni di sperimentazione per arrivare a sostituire completamente i sacchetti in plastica con quelli in bioplastica.• 2001: lancio del pneumatico realizzato da Goodyear con tecnologia Biotred che utilizza biofiller in Mater-Bi.• 2007: premio inventore dell’anno.

• La ricerca è il core business di Novamont. Oltre il dieci per cento del fatturato annuale è destinato ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico e il trenta per cento dei dipendenti sono impegnati nel settore R&S. Nel 2006 il fatturato è stato di 42 milioni di euro e alla fine del 2005 l’azienda aveva 120 dipendenti.• Solo nel 2002 Novamont aveva chiuso sostanzialmente in pareggio, con un fatturato di circa 26 milioni di euro, cinque in più rispetto al 2001, quando gli utili erano stati di 700 mila euro.• Novamont ha investito 82 milioni di euro nel progetto chimica vivente per la qualità della vita.• Forte spirito di partnership e collaborazione con la “ricerca e sviluppo” di enti, istituzioni e imprese.

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Le fonti dell’innovazione per il Mater-Bi.

Il caso del Mater-Bi può essere analizzato attraverso entrambi gli approcci teorici che spiegano il processo di origine dell’innovazione. Infatti, le scoperte scientifiche sulle bioplastiche provengono dagli ambienti di ricerca e dagli enti che collaborano con le imprese. Inoltre, la crescente domanda pubblica e privata di prodotti non inquinanti, non derivati dal petrolio, ha incentivato le imprese ad investire in questo settore aumentandone le potenzialità di sviluppo.

Il Mater-Bi come esempio di open innovation

Novamont S.P.A., per la complessità dei prodotti offerti, ha adottato una strategia di collaborazione nell’attività di R&S. I suoi partner sono le Università, le amministrazioni pubbliche e l’ente ERRMA (European Renewable Resources Materials). Svolge comunque al suo interno una considerevole parte dell’attività di R&S, è infatti leader del settore bioplastiche e titolare del brevetto per la produzione di Mater-Bi.La collaborazione di potenziali clienti o di lead users a tale innovazione è stata finora marginale poiché il Mater-Bi per ora sostituisce principalmente la plastica che compone alcune commodities, non prodotti ad alto contenuto tecnologico. In tali mercati, il potenziale cliente acquista tale prodotto se ha un prezzo più competitivo oppure se considera nel prezzo il valore del rispetto dell’ambiente.Ad oggi lo sviluppo di queste nuove tecnologie fa sì che anche i produttori di altri settori si interessino sempre di più a collaborazioni con Novamont al fine di implementare soluzioni per i loro prodotti più compatibili con esigenze ecologiste. Ad esempio FIAT ha avviato una collaborazione con Novamont per la realizzazione di Philla, che costituisce un prototipo di auto completamente riciclabile.

Il Mater-Bi nei modelli technology push e demand pull

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Fine

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