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MEDICINA NARRATIVA e relationship care
Sandro Spinsanti Istituto Giano, Roma
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Fuori dalla palude degli
equivoci…
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La Medicina Narrativa è quella
prodiga di conversazioni
amichevoli o che lascia al
paziente tutto l’agio di parlarsi
addosso (selfie con malattia…)?
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La Medicina Narrativa è quella
praticata da professionisti
buoni/”umani” vs. professionisti
insensibili/”disumani”?
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In che rapporto sta la Medicina
Narrativa con la dimensione del
“rispetto” nel programma della
Slow Medicine?
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La medicina che vorremmo:
Cfr. la lettera di addio di David Sackett
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EBM e NBM: due percorsi paralleli
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La medicina delle “prove di
efficacia” oltre la “scientificità”
del passato…
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Il percorso del criterio “narrativo”:
Che cosa significa l’ascolto in medicina?
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Di che cosa parliamo quando
parliamo di “ascolto”?
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“Oggi ho incontrato una persona che
mi ha ascoltato con attenzione.
Sono rimasto commosso”
(Elias Canetti)
Un evento raro...
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L’ascolto a valenza filantropica
(per controbilanciare la mancanza di
intimità propria della medicina,
caratterizzata dal distacco intellettivo
ed emotivo)
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L’ascolto a valenza diagnostica
“Nelle facoltà di medicina si ripete
continuamente ai futuri medici
che se ascolteranno il paziente,
questi dirà loro che cos’ha” L. Sanders: Ogni paziente racconta la sua
storia
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L’ascolto a valenza etica (bioetica)
(strategia per giungere alla
decisione condivisa)
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Trasformazione
del modello relazionale (passaggio dall’etica medica alla bioetica)
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Passaggio dall’etica medica alla bioetica:
la decisione del medico deve tener conto
delle scelte del malato
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Il paziente
come partner
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La trasformazione
del modello relazionale
ONE UP
ONE DOWN
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“Un consiglio utile per studenti di medicina svegli. Se vi domandano:’Qual è
il trattamento per X?’, non rispondete:’Y’. Rispondete piuttosto:’Ciò che
sceglie il paziente insieme a me, dopo essere stato accuratamente
informato sui vantaggi e gli svantaggi di tutte le opzioni’”
Richard Smith: British Medical Journal
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“La medicina narrativa non è una disciplina, almeno nel senso in
cui lo sono materie come l’anatomia, la biochimica o la patologia
generale. Essa è da considerare piuttosto un atteggiamento
mentale del medico (...)
Il territorio che in quanto medici dobbiamo esplorare è il mondo
dell’altro, del paziente. Un mondo di cui sappiamo poco o niente;
un mondo in cui parole e concetti hanno spesso significati molto
diversi da quelli che siamo abituati a considerare veri, razionali,
logici”
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“Raccontare e ascoltare le storie mediche e
non solo dei pazienti è un metodo efficace e
basato su “evidences” per migliorare il
rapporto medico-paziente e facilitare diagnosi
e cure”
(dal programma di un workshop su
“Narrative Medicine” della Columbia University)
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“Quando presi coscienza della trasformazione che
era in atto nel campo dell’assistenza agli anziani,
rimasi colpito dall’idea semplice su cui si basava, e
dalle profonde implicazioni che questa idea aveva
per l’intera medicina. E l’idea era che quando per un
problema di età o di salute le capacità dei pazienti
decadono, se vogliamo migliorare la vita di questi
pazienti dobbiamo porre un freno agli imperativi di
tipo prettamente medico – e resistere quindi al
nostro bisogno di armeggiare, riparare, controllare”
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“Le persone gravemente ammalate hanno altre preoccupazioni
oltre al semplice prolungamento della loro vita.
Principalmente vogliono evitare di soffrire, stare a più stretto
contatto con familiari e amici, mantenere la lucidità mentale,
non essere di peso agli altri e riuscire a dare un senso di
completezza alla propria esistenza. Il nostro sistema di
assistenza sanitaria tecnologica si è dimostrato
clamorosamente incapace e soddisfare queste esigenze, e il
costo di questo fallimento non può certo essere misurato solo
in denaro”.
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Affinché la medicina sia in grado di guarire i
malati, dobbiamo guarire la medicina stessa…
Compito della Medicina Narrativa!
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“Un paziente, molto prima che
diventi l’oggetto di un’indagine
medica, è un semplice narratore
di storie,un narratore di
sofferenze – un viaggiatore che
si è recato nel paese dei malati”
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“La medicina comincia con un
racconto. I pazienti raccontano storie
per descrivere la malattia, i dottori
raccontano storie per comprenderla.
La scienza racconta la propria storia
per spiegare le malattie” (p.589)
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Il progetto:
#buongiornoiosono
(L’impegno a comportarsi “bene”…)
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Primo scenario:
Il livello dei rapporti sociali corretti
(BENE = la buona educazione)
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Secondo scenario:
(BENE= la “buona medicina” di oggi,
diversa da quella del passato)
- I valori
- I comportamenti
- I criteri di qualità
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Terzo scenario:
(BENE= il livello della medicina eccellente)
La medicina “tagliata su misura”(tailored)
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“E’ stata una vita
splendida. Abbiamo
detto tutto quello che
c’era da dire”