meeting santi instructor grotte di oliero

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12 Meeting Santi alle Grotte dell’Oliero S i è svolto alle grotte dell’Oliero in Valstagna, in provincia di Vicenza, il primo Santi Instructors Meeting organizzato da Santi Diving Italy. Nel cor- so dell’evento sono stati presentati i nuovi sistemi riscaldanti, sottomuta, corpetti e guanti, realizza- ti dalla Santi, azienda già specializzata nella produ- zione di mute stagne e di sottomuta. Massimiliano Canossa, amministratore di Santi Diving Italy, ha descritto le caratteristi- che tecniche dei nuovi sistemi e ha anticipato le importanti novità che Santi Diving Equipment presenterà in anteprima mondiale nelle prossime settimane. Canossa, inol- tre, ha illustrato le strate- gie commerciali e le linee guida per la nuova fami- glia di Santi Instructors e Ambassadors. A seguire, nel corso di un’immersio- ne svoltasi nella splendida cornice della grotta Cogol dei Siori, sono state testa- te le nuove combinazioni dei sistemi riscaldanti in abbinamento al nuovo pacco batteria da 6ah dalle dimensioni ridotte e dal design accattivante. «Perché le immersioni siano piacevoli, ogni su- bacqueo cerca di evitare la sensazione di freddo - dice Paolo Govetto, Utd Instructor - ricorrendo all’utilizzo di una muta stagna e di un sottomuta di grammatura tanto maggiore quanto minore è la temperatura. Ma, per rimanere caldi a lungo, la soluzione migliore è quella di usare corpetti o sottomuta completamen- te riscaldati, come, ad esempio, il Santi Heated Undersuit BZ400. La pia- cevole sensazione di calo- re che regala, deriva non solo dal materiale con cui è realizzato, il Thinsulate, che si distingue pure per la sua incomprimibilità, ma anche da un cavo di- sposto a serpentina all’in- terno dell’indumento e rivestito da una guaina in silicone per prevenire accidentali piegature. Sia i sottomuta, sia i corpetti si riscaldano attingendo energia da un pacco batteria, da 6, 10 o 20 ah, posizionato sull’imbrago e collegato alla stagna attraverso un adattatore, posto sulla valvola di gonfiaggio, e un cavo con i contatti bagnati». «Se, al termine di un’im- mersione in acqua fredda, chiedessimo a un gruppo di subacquei quale parte del corpo è stata mag- giormente esposta agli effetti dell’ipotermia - sot- tolinea da parte sua Flavio Turchet, Utd Instructor Trainer - la maggior parte di loro risponderebbe le mani». In effetti in inver- no, spesso già raffreddate prima dell’immersione, ma anche d’estate, nelle immersioni profonde al mare, al lago o in grotta, avere le mani fredde co- stituisce un punto critico a causa della progressiva perdita di sensibilità. «Personalmente - conti- nua Turchet - ho sempre trovato fastidiosa e spes- so insopportabile quella sensazione di freddo che, progressivamente, toglie la possibilità di maneg- giare l’attrezzatura con la stessa efficienza che si ha all’inizio dell’immersione, soprattutto quando si uti- lizza il Dpv. Le buste chi- miche ideate per scaldare le mani, oltre a presentare evidenti difficoltà nel loro utilizzo, non riescono a distribuire il calore fino alle dita». Flavio Turchet, nel corso dell’immersione nelle fredde acque del sistema di grotte dell’Olie- ro, ha provato i guanti riscaldanti Heated Gloves della Santi. «Pur essendo rimasto per circa ottanta minuti a una temperatura di sette gradi - racconta - ho avuto sempre una sensazione di benessere e sono arrivato al termine dell’immersione con le mani calde fino all’estre- mità delle dita». Questi guanti, realizzati in materiale traspiran- te, possono riscaldare fino alla temperatura di quaranta gradi, mentre l’autonomia del sistema guanti-pacco batteria varia a seconda del cani- ster utilizzato: 130 minuti con il pacco da 6Ah, 240 minuti con quello da 10Ah e 480 minuti con quello da 20Ah. Sono realizzati con un cavo di nuova generazione, rivestito di silicone, flessibile ed elastico, e un nuovo sistema di cablaggio, resistente agli strappi e alle alte temperature. «La loro vestizione è molto semplice - spiega Turchet -: i due cavetti, inseriti nel- la presa principale a cui si collega anche il giubbetto riscaldato, corrono lungo le braccia, passano sotto i polsini della muta stagna unendosi agli spinotti dei guanti riscaldati e com- pensando, al contempo, gli stessi guanti stagni della muta. Appena in- dossati in superficie, si ha l’impressione di non avere sufficiente mobilità e maneggevolezza, ma una volta in acqua le cose cambiano, perché non vi Il secondo prodotto della linea Santi Heating System testato nel corso dell’evento, è stato l’He- ated Vest BZ200, ovvero il corpetto riscaldato. A provarlo è stato Cesare Balzi, Iantd Instructor Trainer. «Il set - ha poi spiegato Balzi - compren- de un gilet riscaldante, un connettore e il nuovo pacco batteria da 6 Ah. Come per i guanti, il cavo elettrico riscaldato, utilizzato dalla Santi, è di nuova generazione, ricoperto di silicone, non genera pieghe quando viene riposto in borsa ed è resistente alla rottura. Ha un innovativo sistema anti taglio e resiste alle elevate temperature. Il consumo energetico è di 55 W e l’autonomia va da 75 a 90 minuti. Oltre al nuovo sistema a nidificazione, che lo rende ergonomico, e al nuovo design - continua Balzi - ho apprezzato molto l’alta traspirabilità del materia- le Thinsulate 3M. Il fatto poi che la grammatura sia di 200 grammi, rende di per sé il corpetto un capo di abbigliamento riscal- dante, che va indossato in aggiunta a un sottomuta BZ400 o BZ200». Il pacco batteria, in resina acetalica/Pom/Delrin, ha una capacità di 6 Ah e una tensione di esercizio di 12 V. Caratterizzato da un nuovo design ha dimen- sioni molto contenute (altezza 115 mm, diame- tro 74 mm) e un peso ridotto di 680 grammi. La lunghezza del cavo E/O (a contatti bagnati) è di 60 centimetri. «Dopo aver avvitato l’adattatore provvisto di connettore sulla valvola di carico della stagna, che deve essere necessaria- mente Apeks - continua Balzi - ho indossato il corpetto, tenendolo fra una maglietta, a contat- to pelle, e il sottomuta BZ400. Ho collegato il connettore del corpetto con quello della valvola sulla stagna e ho chiuso la muta. Al termine ho unito i contatti bagnati della stagna con quelli del pacco batteria montato sull’imbraco e ho control- lato l’effettiva accensione attraverso un led di colore blu posizionato sul cavo e ben visibile. Sono tutte operazioni estremamen- te semplici e intuitive. La sensazione di benessere termico inizia pochi istanti dopo l’accensione e dura per tutto il tempo dell’im- mersione». Un doppio connettore, prodotto dalla Santi, consente di utilizzare entrambi i sistemi di riscaldamento, guanti e corpetto, con il medesimo pacco batte- ria, aumentando così il confort termico dell’uti- lizzatore. Come i guanti, il corpetto è provvisto di certificazione CE ed è disponibile nelle taglie da XS a XXXL. «Un ulteriore diffuso convincimento - conclu- de Paolo Govetto - è che i dispositivi riscaldanti siano destinati ai subac- quei tecnici. Se è vero che l’origine di tali dispositivi è riconducibile a esperienze effettuate da straordinari esploratori, è anche vero che ora questa tecno- logia si rivolge a tutti i subacquei, per rendere più gradevole qualunque immersione». Questo, tenutosi alle grotte dell’Oliero, è stato il primo di una serie di eventi ai quali sono invitati istrut- tori, fotografi e professio- nisti della subacquea per testare i nuovi prodotti Santi in ambienti partico- lari come grotte e relitti, raccogliere opinioni, idee e consigli da appassionati e professionisti del settore. Sono intervenuti al primo Santi Instructor Meeting: Massimiliano Canossa, amministratore Santi Italy, Cesare Balzi, Instructor Trainer, Flavio Turchet, Instructor Trainer, Simone Nicolini, Instructor Trainer e titolare del Test Center Santi Argentario Divers, e Paolo Govetto istruttore e fotografo subacqueo. âInformazioni: Santi Italy, tel. 0457650168 - www.santi-italy.com M.C. (foto di Paolo Govetto) è una progressiva perdita di sensibilità dovuta al freddo. In tal modo si riescono a gestire, con grande efficienza, sia l’at- trezzatura subacquea sia altre operazioni come, ad esempio, il recupero di un reel o di una sagola al ter- mine di un’immersione». I guanti sono provvisti di certificazione CE e sono disponibili in sei taglie: XS, S, M, L, XL e XXL. A cura di FLORY CALO’

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Meeting Santi alle Grotte dell’Oliero

Si è svolto alle grotte dell’Oliero in Valstagna,

in provincia di Vicenza, il primo Santi Instructors Meeting organizzato da Santi Diving Italy. Nel cor-so dell’evento sono stati presentati i nuovi sistemi riscaldanti, sottomuta, corpetti e guanti, realizza-ti dalla Santi, azienda già specializzata nella produ-zione di mute stagne e di sottomuta. Massimiliano Canossa, amministratore di Santi Diving Italy, ha descritto le caratteristi-che tecniche dei nuovi sistemi e ha anticipato le importanti novità che Santi Diving Equipment presenterà in anteprima mondiale nelle prossime settimane. Canossa, inol-tre, ha illustrato le strate-gie commerciali e le linee guida per la nuova fami-glia di Santi Instructors e Ambassadors. A seguire, nel corso di un’immersio-ne svoltasi nella splendida cornice della grotta Cogol dei Siori, sono state testa-te le nuove combinazioni dei sistemi riscaldanti in abbinamento al nuovo pacco batteria da 6ah dalle dimensioni ridotte e dal design accattivante.«Perché le immersioni siano piacevoli, ogni su-bacqueo cerca di evitare la sensazione di freddo - dice Paolo Govetto, Utd Instructor - ricorrendo all’utilizzo di una muta stagna e di un sottomuta di grammatura tanto maggiore quanto minore è la temperatura. Ma, per rimanere caldi a lungo, la soluzione migliore è quella di usare corpetti o sottomuta completamen-te riscaldati, come, ad esempio, il Santi Heated

Undersuit BZ400. La pia-cevole sensazione di calo-re che regala, deriva non solo dal materiale con cui è realizzato, il Thinsulate, che si distingue pure per la sua incomprimibilità, ma anche da un cavo di-sposto a serpentina all’in-terno dell’indumento e rivestito da una guaina in silicone per prevenire accidentali piegature. Sia i sottomuta, sia i corpetti si riscaldano attingendo energia da un pacco batteria, da 6, 10 o 20 ah, posizionato sull’imbrago e collegato alla stagna attraverso un adattatore, posto sulla valvola di gonfiaggio, e un cavo con i contatti bagnati».«Se, al termine di un’im-mersione in acqua fredda, chiedessimo a un gruppo di subacquei quale parte del corpo è stata mag-giormente esposta agli effetti dell’ipotermia - sot-tolinea da parte sua Flavio Turchet, Utd Instructor Trainer - la maggior parte di loro risponderebbe le mani». In effetti in inver-no, spesso già raffreddate prima dell’immersione, ma anche d’estate, nelle immersioni profonde al mare, al lago o in grotta, avere le mani fredde co-stituisce un punto critico a causa della progressiva perdita di sensibilità. «Personalmente - conti-nua Turchet - ho sempre trovato fastidiosa e spes-so insopportabile quella sensazione di freddo che, progressivamente, toglie la possibilità di maneg-giare l’attrezzatura con la stessa efficienza che si ha all’inizio dell’immersione, soprattutto quando si uti-lizza il Dpv. Le buste chi-

miche ideate per scaldare le mani, oltre a presentare evidenti difficoltà nel loro utilizzo, non riescono a distribuire il calore fino alle dita». Flavio Turchet, nel corso dell’immersione nelle fredde acque del sistema di grotte dell’Olie-ro, ha provato i guanti riscaldanti Heated Gloves della Santi. «Pur essendo rimasto per circa ottanta minuti a una temperatura di sette gradi - racconta - ho avuto sempre una sensazione di benessere e sono arrivato al termine dell’immersione con le mani calde fino all’estre-mità delle dita».Questi guanti, realizzati in materiale traspiran-te, possono riscaldare fino alla temperatura di quaranta gradi, mentre l’autonomia del sistema guanti-pacco batteria varia a seconda del cani-ster utilizzato: 130 minuti

con il pacco da 6Ah, 240 minuti con quello da 10Ah e 480 minuti con quello da 20Ah. Sono realizzati con un cavo di nuova generazione, rivestito di silicone, flessibile ed elastico, e un nuovo sistema di cablaggio, resistente agli strappi e alle alte temperature. «La loro vestizione è molto semplice - spiega Turchet -: i due cavetti, inseriti nel-la presa principale a cui si collega anche il giubbetto riscaldato, corrono lungo le braccia, passano sotto i polsini della muta stagna unendosi agli spinotti dei guanti riscaldati e com-pensando, al contempo, gli stessi guanti stagni della muta. Appena in-dossati in superficie, si ha l’impressione di non avere sufficiente mobilità e maneggevolezza, ma una volta in acqua le cose cambiano, perché non vi

Il secondo prodotto della linea Santi Heating System testato nel corso dell’evento, è stato l’He-ated Vest BZ200, ovvero il corpetto riscaldato. A provarlo è stato Cesare Balzi, Iantd Instructor

Trainer. «Il set - ha poi spiegato Balzi - compren-de un gilet riscaldante, un connettore e il nuovo pacco batteria da 6 Ah. Come per i guanti, il cavo elettrico riscaldato, utilizzato dalla Santi, è di nuova generazione, ricoperto di silicone, non genera pieghe quando viene riposto in borsa ed è resistente alla rottura. Ha un innovativo sistema anti taglio e resiste alle elevate temperature. Il consumo energetico è di 55 W e l’autonomia va da 75 a 90 minuti. Oltre al nuovo sistema a nidificazione, che lo rende ergonomico, e al nuovo design - continua Balzi - ho apprezzato molto l’alta traspirabilità del materia-le Thinsulate 3M. Il fatto poi che la grammatura sia di 200 grammi, rende di per sé il corpetto un capo di abbigliamento riscal-

dante, che va indossato in aggiunta a un sottomuta BZ400 o BZ200».Il pacco batteria, in resina acetalica/Pom/Delrin, ha una capacità di 6 Ah e una tensione di esercizio di 12 V. Caratterizzato da un

nuovo design ha dimen-sioni molto contenute (altezza 115 mm, diame-tro 74 mm) e un peso ridotto di 680 grammi. La lunghezza del cavo E/O (a contatti bagnati) è di 60 centimetri. «Dopo aver avvitato l’adattatore provvisto di connettore sulla valvola di carico della stagna, che deve essere necessaria-mente Apeks - continua Balzi - ho indossato il corpetto, tenendolo fra una maglietta, a contat-to pelle, e il sottomuta BZ400. Ho collegato il connettore del corpetto con quello della valvola sulla stagna e ho chiuso la muta. Al termine ho unito i contatti bagnati della stagna con quelli del pacco batteria montato sull’imbraco e ho control-lato l’effettiva accensione attraverso un led di colore blu posizionato sul cavo e

ben visibile. Sono tutte operazioni estremamen-te semplici e intuitive. La sensazione di benessere termico inizia pochi istanti dopo l’accensione e dura per tutto il tempo dell’im-mersione». Un doppio connettore, prodotto dalla Santi, consente di utilizzare entrambi i sistemi di riscaldamento, guanti e corpetto, con il medesimo pacco batte-ria, aumentando così il confort termico dell’uti-lizzatore. Come i guanti, il corpetto è provvisto di certificazione CE ed è disponibile nelle taglie da XS a XXXL.«Un ulteriore diffuso convincimento - conclu-de Paolo Govetto - è che i dispositivi riscaldanti siano destinati ai subac-quei tecnici. Se è vero che l’origine di tali dispositivi è riconducibile a esperienze effettuate da straordinari esploratori, è anche vero che ora questa tecno-logia si rivolge a tutti i subacquei, per rendere più gradevole qualunque immersione».Questo, tenutosi alle grotte dell’Oliero, è stato il primo di una serie di eventi ai quali sono invitati istrut-tori, fotografi e professio-nisti della subacquea per testare i nuovi prodotti Santi in ambienti partico-lari come grotte e relitti, raccogliere opinioni, idee e consigli da appassionati e professionisti del settore. Sono intervenuti al primo Santi Instructor Meeting: Massimiliano Canossa, amministratore Santi Italy, Cesare Balzi, Instructor Trainer, Flavio Turchet, Instructor Trainer, Simone Nicolini, Instructor Trainer e titolare del Test Center Santi Argentario Divers, e Paolo Govetto istruttore e fotografo subacqueo.âInformazioni: Santi Italy, tel. 0457650168 - www.santi-italy.com

M.C. (foto di Paolo Govetto)

è una progressiva perdita di sensibilità dovuta al freddo. In tal modo si riescono a gestire, con grande efficienza, sia l’at-trezzatura subacquea sia altre operazioni come, ad esempio, il recupero di un reel o di una sagola al ter-mine di un’immersione». I guanti sono provvisti di certificazione CE e sono disponibili in sei taglie: XS, S, M, L, XL e XXL.

A cura di FLORY CALO’