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METEORA Giornale d’istituto della s.m.s. Alighieri-Fermi di Rimini Periodico Anno XIII maggio 2010 Il nuovo sito della Alighieri-Fermi: http://alighierifermi.myblog.it Immigrazione: una storia anche italiana

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METEORA

Giornale d’istituto della s.m.s. Alighieri-Fermi di RiminiPeriodico Anno XIII maggio 2010

Il nuovo sito della Alighieri-Fermi: http://alighierifermi.myblog.it

Immigrazione:una storiaanche italiana

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Periodico Anno XIII, numero 3

Sede di RiminiVia Coletti, 102tel. 0541.52082 fax 0541.27037Sede di ViserbaVia Morri, 4tel + fax 0541.7337793Sito internet: http://alighierifermi.myblog.itCoordinamento e RedazioneVittorio Liberti

La redazione

T h o m a s B e r g a m i

S i m o n e B e l l i d o r i

M i c h e l e T i u n o v

G i o r g i a Te r b o j e v i c h

I l a r i a B a t t a r r a

C l a u d i a B a t t a r r a

F e d e r i c o P a s q u a l i

M i c h e l e C a r r a n i

C l a u d i a F a i n i

G i o r g i a A l e s s i

L u c a M o n t a n a r o

A l b e r t o S c a l a s

S a l v a t o r e P r e z i o s o

C h i a r a V i n c e n z i

F r a n c e s c o B e l l e t t i

M i l v a R i c c i

N i c o l e Te n t o n i

G i o r g i a A l e s s i

Ta r a D u c i

S a r a B r o g l i o

D a v i d e C i c e r o n e

V l a d i m i r M e l e c h o v

I n v i a t o S p e c i a l e :

N i c o l a s D i Te m p o r a

METEORA INDICE

pag. 1 Immigrazione

pag. 2 Esami + Vietato Fumare

pag. 3 Un saluto dalla Preside

pagg. 4 Google e il mondo

pag. 5 Eyjafjallajökul

pag. 6 Dalla Prof. Massani

pag. 7 Genitori e figli. Il film

pag. 8 All Star

pag. 9 Moda Estate 2010

pag. 10 La pupa e il secchione

pag. 11 Lo Zoo di Radio 105

pag. 12 Il Re del Pop

pag. 13 Broken Heart College

pag. 14/15 Sport estremi + Street Luge

pag. 16/17 I Talent Show

pag. 18/31 Recensioni e dalle classi

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L’IMMIGRAZIONE NEL MONDO

Da sempre l’uomo emigra per cercare nuovi paesi incui vivere. Questo fenomeno esisteva anche nellapreistoria, quando i nostri antenati migravano da uncontinente all’altro alla ricerca di cibo e acqua. Nelcorso degli anni i flussi emigratori si sono semprepiù intensificati e diffusi, specialmente negli annidella colonizzazione e delle guerre mondiali.

PERCHÈ SI EMIGRA?

L’uomo emigra per vari motivi. I più importanti sono:motivi economici (per sfuggire dalla povertà, per cer-care migliori condizioni di vita); lavoro (per trovareun impiego, per migliorare il proprio di lavoro); moti-vazioni politiche (dittature, persecuzioni, oppressio-ni, genocidi, guerra, pulizia etnica); religione (impos-sibilità di praticare il proprio culto religioso); disastrinaturali (tsunami, alluvioni, terremoti, carestie); moti-vazioni personali (scelta ideologica, fidanzamentocon un patner residente in un altro paese); raggiun-gimento della pensione (trasferimento in un luogocon clima migliore, minore costo della vita); motivisentimentali (riunificazioni familiari); motivi di crimi-nalità (per sfuggire alla giustizia del proprio paese,per evitare un arresto) e infine per motivi di istruzio-ne (per frequentare una scuola e seguire uno studiopiù intenso, per garantire ai propri figli un’adeguataistruzione).

IMMIGRAZIONE IN ITALIA

L’immigrazione in Italia è un fenomeno relativamen-te recente, che ha cominciato a raggiungere dimen-sioni significative all’incirca nei primi anni settanta,per poi diventare un fenomeno caratterizzante dellademografia italiana nei primi anni del XXI secolo.L’Italia, per gran parte della sua storia recente èstato un paese di emigrazione; si stima che tra il1876 e il 1976 sono partiti 24 milioni di persone(con una punta massima nel 1913 di oltre870.000 persone), al punto che oggi si parla digrande emigrazione. In particolare nel 1973, l’Italiaebbe per la prima volta un leggerissimo saldo migra-torio positivo, caratteristica che sarebbe diventatacostante, amplificandosi negli anni a venire. È danotare tuttavia che in tale periodo gli ingressi eranoin gran parte costituiti da emigrati italiani che rientra-vano nel paese, piuttosto che da stranieri. Il flussodegli stranieri ha cominciato a prendere consistenzasolo verso la fine degli anni ‘70, sia per la politica aporte aperte praticata in Italia, sia per politiche piùrestrittive adottate da altri paesi. Nel 1991 l’Italiadovette confrontarsi con la prima grande l’immigra-zione di massa, infatti è in questo periodo che nelnostro paese sono cominciati ad arrivare stranieri

Immigrazione. Storiaanche italiana.

extracomunitari, provenienti soprattutto dalla peniso-la balcanica. Gli immigrati sono mossi dalla ricerca dicondizioni di vita migliori perché spesso i paesi diprovenienza sono poveri o non vengono rispettati idiritti civili. Le persone che emigrano dal loro paese

spesso mettondo a rischio la propria vita, sono obbli-gate a viaggiare in condizioni estreme e possonoessere soggetto a sfruttamento e abusi. Da un puntodi vista politico l’immigrazione clandestina va a toc-care una serie di importanti questioni sociali comel’economia, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, laschiavitù, la prostituzione, il diritto di voto, i servizipubblici e i diritti umani. Per questi motivi il fenome-no dell’immigrazione sta causando grandi dibattiti tragli italiani e gli stranieri, a causa delle diverse opinio-ni delle persone. È inoltre da sottolineare che anco-ra oggi gli stranieri sono costretti a vivere con grandidisagi; ad esempio non possono frequentare alcuniluoghi; in una scuola all’interno di una classe nonpossono esserci studenti stranieri in una percentua-le superiore al 30% circa (questa norma è stata direcente modificata). Senza considerare che anchegli stranieri contribuiscono al mantenimento delnostro paese svolgendo lavori che gli italiani nonfarebbero mai, come lavorare nei campi (per esem-pio per raccogliere le arance), fare il muratore o ilpescatore, lavorare nelle fabbriche in condizioni nonmolto igeniche molte ore al giorno, senza ricevereuno stipendio realmente adeguato al lavoro svolto.La Costituzione Italiana riconosce diritti e doveri aglistranieri, affinché essi vengano aiutati, tutelati, rico-nosciuti come cittadini italiani e possano trovarelavoro, ma allo stesso tempo perchè rispettino leregole e le persone del paese nel quale emigrano.

Chiara e Francesco 3H

L’Italia, per gran partedella sua storia recente èstato un paese di emigra-zione; si stima che tra il1876 e il 1976 sono partiti24 milioni di persone.

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L’esame di terza.Qui alla scuola “Dante Alighieri”, dall'inizio dell'anno, noi ragazzi di terza media ci stiamo preparando per affron-tare al meglio l'esame che si terrà a giugno. Per allenarci stiamo facendo le prove Invalsi degli anni scorsi o,comunque, delle simulazioni. Le prove con le quali ci esercitiamo sono di italiano e matematica. Quelle di mate-matica consistono nel risolvere correttamente problemi, equazioni, espressioni, proporzioni e mettere una cro-cetta con le quattro opzioni sottostanti. Bisogna però fare molta attenzione e concentrarsi perché spesso sonoi quesiti più semplici a nascondere i trabocchetti.La prova di italiano consiste in una parte di comprensione diuno o più brani e una parte di conoscenze gramnaticali. Per prima cosa occorre leggere attentamente il testo,anche più volte, fino a capirne il senso, poi rispondere alle domande che seguono mettendo una crocetta sullarisposta che si ritiene giusta. La parte grammaticale richiede una buona preparazione, infatti bisogna conosce-re bene i verbi, le diverse proposizioni (subordinate e coordinate), i complementi e tutte le differenti parti deldiscorso. Il punteggio di queste prove viene calcolato in base a delle griglie di correzione che presentano i risul-tati corretti. Queste prove si possono trovare anche sul sito: http://www.invalsi.it e sono stampabili e scaricabi-li. Per superare l'esame non occorre essere dei geni, ma bisogna impegnarsi e dare del proprio meglio, perchèchi ha studiato tutto l'anno non avrà alcun problema ad essere promosso.

Chiara 3H

Vietato fumare.L'età compresa tra i 13 e i 17 anni è il periodo in cui alcuni ragazzi iniziano a fumare. Si è dimostrato, in un'in-dagine dell' OSSFAD, che i ragazzi che abitano al nord fumano in media 7 sigarette al giorno, e le compranoquasi sempre da soli. Non lo fanno per bisogno, ma per imitare i grandi, in particolare i loro beniamini televisi-vi. Molti ragazzi invece iniziano per gioco, per provare cosa si prova. Poi, però, non riescono più a smettere perla dipendenza che genera la nicotina; altri, invece, continuano perchè tutti gli amici fumano. La maggior partedei giovani che fuma è costituito da ragazze. Il fumo di tabacco puo portare però gravi malattie, tra cui i tumo-ri, patologie circolatorie e respiratorie. E, nonostante i giovani sappiano che il fumo fa male, fumano comun-que. Il fumo rappresenta una delle abitudini più diffuse al mondo, i giovani che fumano si sentono più grandi, equindi più liberi, per questo cambiano anche i loro rapporti con i loro coetanei e con i genitori. Sui pacchetti disigarette sono presenti delle scritte contro il fumo, ma a quanto pare non servono a nulla se i giovani, e in gene-rale tutti quanti, continuano a fumare. Ma se il fumo è così dannoso per la salute, perché non si fa qualcosa dipiù efficace per far smettere di fumare? È possibile che i ragazzi si sentano più grandi solo perché fumano? Ènormale che essi continuino a fumare fregandosene delle conseguenze? Questi ragazzi dovrebbero preoccu-parsi di ciò che può accadere loro. Inoltre, il 79% dei ragazzi e l’80% delle ragazze intervistati sostiene di nonessere a conoscenza dei possibili rischi derivanti dall’uso continuo e precoce di sigarette, nonostante le nume-rose campagne promosse dalla Commissione Sanità dell’Unione Europea. L’indagine ha dimostrato come l’in-formazione che circola sulla pericolosità del tabacco non ha prodotto gli effetti desiderati, e come siano soprat-tutto i più giovani a rischiare la propria salute, a causa della scarsa conoscenza del fenomeno.

Alberto Scalas, Francesco Belletti, Sara Broglio, Claudia Faini

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Caro giornale,

sono una tua affezionatissima lettrice fin dal primo numero nel 1992 quando ancora ti

chiamavi “Il resto del Dantino” ed eri il portavoce della scuola media Dante Alighieri di

via Coletti. Poi con l’arrivo della scuola media Enrico Fermi di Viserba nel 1998, tramite

referendum la testata fu modificata in “Meteora” titolo che doveva essere transitorio

appunto, mentre si radicò subito con tanta forza da resistere a tutt’oggi.

Infatti Meteora ci accompagna da allora ogni anno nel nostro viaggio insieme, in quel

cammino prezioso che attraverso varie tappe conduce al traguardo dell’autonomia per-

sonale, della conoscenza, dell’amicizia, della scoperta, della consapevolezza e del

sogno.

Insieme si sono affrontate fatiche e ostacoli, si sono sperimentate felicità e soddisfazio-

ni, si sono accettate sollecitazioni e richiami, insieme si è vissuto ogni anno scolastico

come indimenticabile, nel ricordo di tantissime compagne e compagni incontrati per

strada, dai professori, agli alunni, ai genitori, ai bidelli, agli educatori, ai nonni, agli esper-

ti, a tutte le gentili persone che lavorano in questa scuola circondandola di tanto affetto.

Meteora affido alle tue pagine il mio grazie profondo per le continue emozioni suscitate

da parole, pensieri, disegni, poesie, racconti, fumetti, recensioni, lettere, brevi saggi,

spettacoli, musica…

Un dialogo serrato che ha richiesto un grande lavoro e un impegno costante alla

Redazione tutta.

Grazie per aver reso questa scuola ancor più vivace e operosa, carica di entusiasmo,

fondata sull’idea di “comunità” educante, accogliente, generosa e solidale, colta e

sapiente, aperta al futuro con fiducia e speranza, una scuola che porterò sempre nel

cuore.

Grazie e non dimentichiamo che è “camminando che si fa il cammino”!

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF.ENRICA MOROLLI

Dalla Preside.

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Google maps. Unmondo da scoprire.

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Già da anni Google, il famoso motore di ricerca,sta progettando varie applicazioni di cartografiache molti di voi conoscono e hanno visitato. Una diqueste è Google Maps che consente la visualizza-zione di carte geografiche. Oltre a questa funzionesi possono cercare vie, ristoranti, ospedali, alber-ghi, ecc. Inoltre è anche possibile, creare un per-corso stradale tra due punti. La visione del piane-ta si può effettuare come semplice mappa, cartinastradale, o in versione foto satellitari o ibrida. Manoi vi vogliamo raccontare di una delle altre inven-zioni di Google: una nuova modalità di visualizza-zione delle mappe lo Street View, che permette divisualizzare fotografie di vie e strade a 360° inorizzontale e 270° in verticale, come se fosse unapasseggiata. Cliccando sulle frecce pare proprio diandare in giro per le strade delle città. Le foto pos-sono essere viste in diverse posizioni, angolature

ed ingrandimentitramite i tasti “frec-cia” della tastiera eil mouse. Quindipotrete visitareParigi o New Yorksenza prendere unaereo, oppure fareun giro a Romaintorno al Colosseoe tante altre locali-tà disponibili. Unservizio del genereè davvero innovati-vo, Google è riu-scito a creare qual-cosa di unico nelsuo genere, il soft-

ware si preoccupa anche di oscurare le targhedelle auto e di nascondere i dettagli sensibili, ma illivello di zoom è comunque notevole per la risolu-zione disponibile.

Lo Street View è stato lanciato da Google il 25maggio 2007. Quel giorno c’erano solo 5 città

americane. Il servizio in seguito è stato ampliatofino a comprendere altri stati dell’America, Europaed Australia. Per la realizzazione delle foto, Googlesi serve di apposite fotocamere (dotate di 11 obiet-tivi) collocate sul tetto di diverse automobili. Nellearee pedonali, nei parchi e nelle strade non attra-versabili con le automobili, vengono usate invecedelle biciclette, chiamate Google Bikes. Il servizioperò è stato criticato in seguito a denunce da partedi persone che sorprese dalle telecamere cheeffettuavano le riprese, venivano inquadrate insituazioni imbarazzanti. Per questo non vedretevolti di persone perchè Google ha inventato unnuovo sistema capace di offuscarli.

Un altro software cartografico è Google Earth cheè un'applicazione grafica che permette di visualiz-zare fotografie satellitari della terra, per visualizzar-le si utilizza un modello tridimensionale del nostropianeta. Google Earth può essere utilizzato fornen-dogli coordinate geografiche, indirizzi o semplice-mente navigando sul pianeta con il mouse come segiraste in mano un globo. A differenza di un norma-le globo è possibile eseguire uno zoom su qualsia-si zona del pianeta. Dall’agosto del 2007 è possi-bile vedere anche il cielo con le varie stelle, galas-sie e costellazioni. Dal 2009 è possibile visitareMarte ed esplorare il fondo marino. Inoltre è possi-bile vusializzare alcuni edifici e monumenti in 3D einformazioni di publica utilità come alloggi, scuole,bancomat, negozi ecc. Google Earth è stato svilup-pato anche per il telefono cellulare iPhone e iPodTouch.

Se volete visitare Google Maps, Google StreetView o scaricare Google Earth

Google Street View:

http://maps.google.it/help/maps/streetview/

Google Maps: http://maps.google.it

Google Earth: http://earth.google.it

Davide Cicerone, Vladimir Melechov 2H

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Eyjafjallajökul. Ilvulcano islandese.Recentemente in Islanda, isola dove sono presen-ti circa 100 vulcani, di cui 30 ancora attivi, si è veri-ficato lo scioglimento del ghiacciaio situato sopra ilvulcano Eyjafjallajokull. L’acqua fredda creatadallo scioglimento del ghiacciao raffredda veloce-mente il magma in fuoriuscita, vetrificandolo.Piccoli frammenti di questa lava vetrificata vengo-no dispersi nel cielo, insieme alla polvere vulcani-ca, raggiungendo anche i 13 km di altitudine.Questi frammenti vetrificati sono estremamentepericolosi per gli aereoplani, poiché possono dan-neggiarli. I voli di una grande parte d'Europa sonostati cancellati e le persone che dovevano viaggia-re con l'aereo, sono state costrette all’ utilizzo deltreno o delle auto. La produzione di cenere avvie-ne solo quando nel vulcano vi è dell’acqua. Ilmagma nel cratere si solidifica rapidamente e, almomento dell’eruzione, anziché assumere laforma classica e spettacolare di lapilli e colate dilava, dà origine a esplosioni di polveri. Resta ilfatto che solidificazioni ed esplosioni non avven-gono ogni volta in cui l’acqua è presente.

Ciò di cui sono fatte tutte le polveri dei vulcanisono delle particelle di silicati e di metalli, come ilferro. “Niente di velenoso e pericoloso per la salu-te”, lo ha stabilito l’Organizzazione mondiale della

Sanità. Si tratta comunque di sostanze molto«dure» che possono bloccare i reattori dei motorie ricoprire i vetri degli aerei fino a corroderli.

Le previsioni in queste situazioni sono molto com-plicate: le variabili dipendono dalla direzione dellecorrenti d’aria, che potrebbero cambiare rapida-mente, dalla loro rapidità e dalla densità dellanube di cui ancora non si è studiata la concentra-zione.

L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull era stataprevista. Il 20 marzo è iniziata la fase effusiva:emerge la lava. Il 14 aprile i vulcanologi islandesihanno registrato un cambiamento di stile, e la faseè diventata «esplosiva». Il magma era entrato incontatto con il ghiaccio che ricopre il cratere esono incominciate le esplosioni. Per fortuna, però,nonostante l’eruzione sia ancora attiva, le polverinon superano i 3 km di altitudine, C’è da dire chele conseguenze climatiche delle eruzioni vulcani-che sono sempre temporanee e, in un certosenso, rappresentano la naturale variabilità delclima terrestre.

Francesco 3H, Alberto 3H, Sara 2H

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Dalla Prof.ElviraMassaniDesidero rispondere al mio profilo stampato suMeteora.

Innanzitutto ringrazio Chiara Vincenzi per la suadescrizione così viva e realistica. La ringrazio ancheperché mi ha permesso di capire come mi vedono imiei scolari .

Saluto tutti i miei alunni, soprattutto le classi terze, eringrazio ognuno di loro, anche chi fa più arrabbiare,ma insieme voglio cogliere l' occasione per dirvi unacosa importante (sperando che alcuni mi ascoltinopiù di quanto lo fanno in classe).

La musica ha un grande potere sull”animo umano equesto sia nel bene che nel male. L'avevano giàcapito i filosofi dell' antica Grecia (500 a.C.) che teo-rizzavano tre tipi di musica: dorica che dà forza, lidiache toglie le forze e frigia che dà sfrenatezza.

Cominciamo dagli effetti positivi della musica: unostudio condotto da ricercatori canadesi ha dimostra-to che le lezioni di musica alzano il QuozienteIntellettivo. Uno studio del 1997 a Bologna ha rivela-to che i bambini prematuri che ascoltano musicahanno più probabilità di sopravvivere. In Venezuela l'educazione musicale è guardata dallo stato comeuno degli strumenti fondamentali per la lotta a graviproblemi quali la criminalità, la violenza, il degradosociale. Un esperimento realizzato nella metropolita-na di Londra ha dimostrato che, dopo aver fattoascoltare dagli altoparlanti musiche di Mozart ePavarotti, in una delle stazioni più frequentate dateppisti, la stazione è stata bonificata nel giro di qual-che giorno.

Cantare fa bene anche al corpo. È una evidenzascientifica che arriva da Francoforte. Sono stati ana-lizzati campioni di sangue prelevati ai componenti diun coro amatoriale prima e dopo l' esecuzione delRequiem di Mozart, scoprendo che il livello di immu-noglobuline A e cortisolo, sostanze indispensabili albuon funzionamento del sistema immunitario, erasensibilmente più alto. Ci sono invece generi musi-cali che fanno male. Uno di questi è il rock. A partegli esperimenti che dimostrano che gli animali nongradiscono questo genere e le galline produconomeno uova e le

mucche meno latte, se ascoltano musica rock, èdimostrato che tale musica è nociva anche per l'uomo; inoltre al suo intemo a volte sono nascostimessaggi subliminali, che cioè non vengono avverti-

ti, ma agiscono nel subconscio; sono frasi nascosteche invitano al suicidio, alla violenza e

al demonio. Basta pensare alla vita di tante rock star,l'ultima delle quali Michael Jackson: come artistaaveva grandi doti, ma non riusciva a superare l'angoscia di vivere, tanto che doveva assumeremedicine per trovare la serenità, medicine che lohanno portato alla morte. Basta pensare a Jimi

Hendrix, morto per abuso di farmaci e soffocamentoda vomito nel 1970, al pluriomicida Charles Mansone a John Lennon, morto in tragiche circostanze e cheinsiemeai Beatles usava messaggi subliminali.

Tutti questi esempi devono farci riflettere su doveportano certe strade. Ecco alcune frasi sulla musicascritte da autori famosi e altre frasi, non meno signi-ficative, scritte da alunni di 3° A di qualche anno fa.

Frasi di autori famosi:

La musica non può cambiare il mondo, solo la gente puòfarlo. La musica però, può cambiare la gente.

La musica ci unisce con fili invisibili. (P. Brown)

La musica è voce di ogni dolore e di ogni gioia. Non habisogno di traduzione. (Exlei)

Là dove senti cantare fermati. Gli uomini malvagi nonhanno canzoni. (Gottried Seumen)

La musica è una cosa meravigliosa, è un miracolo. (VascoRossi )

Insegnare attraverso le note l'armonia del vivere insiemeè il fine più alto della musica. (Muti)

La musica è lo specchio dell' anima.

Nella musica c'è la mano di Dio. (Benedetto XVI)

La musica è la cosa più bella che ha reso felice la mia vita.(Roberto Benigni)

Frasi di 3° A:

La musica è come il mio migliore amico a cui posso con-fidare segreti e sogni. (Federico Boschetti)

È un modo per far capire ciò che provi agli altri. (MartinaEsposito)

Dipende di che umore sono: se sono felice ascolto quasitutto. Quando sono triste ascolto un po'. . . e poi non cipenso più. (Yanina Syrykh)

Nella mia vita gioca come un confessore perché io can-tando e ascoltando musica mi sfogo. (Martina Esposito)

Nella mia vita la musica mi tiene compagnia quando nonc'è nessuno in casa (Gianluca Bertani)

La musica mi fa piangere, mi fa ridere, mi fa riflettere.(Silvia Corallo)

Quando ascolto la musica penso di essere sommerso inuna nuvola ed essere sostenuto da lei mentre mi rilassonelle sue note. (Federico Boschetti)

Un saluto affettuoso a tutti, e uno particolare al coro.

Professoressa Maria Elvira Massani

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Genitori e Figli. Incasa, al cinema.Film:

"Genitori e figli: agitare bene prima dell'uso"

Regia: Giovanni Veronesi

Attori principali: Silvio Orlando, LucianaLitizzetto, Michele Placido, Margherita Buy,Max Tortora, Elena Sofia Ricci, VittorioEmanuele Propizio, Piera Degli Esposti, ChiaraPassarelli e Andrea Fachinetti.

La prima visione di questo film ha fatto più incassidel celebre Avatar, un successo assicurato. Il filmè raccontato in prima persona da una ragazzaquattordicenne, Nina, che descrive la sua vita diadolescente, il rapporto con i suoi genitori e la suaprima cotta. Il film parte da una discussione traAlberto, il professore di Nina, e suo figlio Gigio, ilquale vuole partecipare, anche senza il consensodel padre, al Grande Fratello. Quando il prof.Alberto arriva a scuola è in programma un tema e,ancora arrabbiato dalla recente discussione, deci-de di cambiare il titolo e ne assegna un altro,

“Genitori e Figli: consigli per l'uso”. Per Nina que-sta è un'occasione per parlare per la prima volta acuore aperto del suo rapporto con i due genitori:Luisa, caposala d'ospedale, Gianni, che ha lascia-to la moglie e i figli per vivere su una barca, del fra-tellino Ettore che ha otto anni ed è razzista e diuna misteriosa nonna che ricompare all'improvvi-so dopo vent'anni. Ma Nina soprattutto raccontaper la prima volta di sé, delle sue amiche, dellaprima tragicomica serata in discoteca, delle uscitecon i ragazzi più grandi, del suo primo innamora-mento per Patrizio Cafiero, un ragazzo buffo chetutti chiamano Ubaldolay. Un problema che deveaffrontare Nina è anche quello della verginità,infatti ormai tutte le ragazze della sua classe l'han-no persa e lei non vuole sentirsi da meno. Insicuraracconta il suo problema alla madre e lei le consi-glia di aspettare e di trovare la persona giusta.Nina segue il suo consiglio e decide di continuarela sua perversa storia d'amore con questo ragaz-zo, che pare provare per lei gli stessi sentimenti.Così una uscita dopo l'altra i due si conosconomeglio e si fidanzano. Nel frattempo si ammala lanonna di Nina e lei decide di trascorrere un po' ditempo con lei. Scopre della sua passione per l'al-cool e per il gioco d'azzardo. Il rapporto tra Nina eUbaldolay si rafforza e una sera, uscendo insiemea dei ragazzi un po' più grandi, racconta la storiadi un ragazzo, Gigio, proprio il figlio del professo-re, che scopre tanti aspetti della vita del figlio deiquali non sapeva nulla. Alla fine del film Nina affer-ma che essere figli è difficile, ma lo è altrettantoessere genitori. L'ultima scena rapprensenta l'en-nesimo conflitto tra Alberto e Gigio, la madreRossana allora segue il consiglio di Nina, datoprecedentemente, e prova a immaginare che gliinsulti siano comunissimi numeri. Questa comme-dia è stata fatta per i teeneger ma anche per lefamiglie, allargate e tradizionali, e per rifletteresulla distanza che separa le nuove generazionidalle vecchie nel segno dell'incomprensione reci-proca.

Ilaria e Giorgia T. 3D

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All star- Converse- La linea di scarpe All Star fu prodotta per la primavolta nel 1917 come tentativo della Converse dientrare nel mercato delle scarpe da basket.Acquistarono la loro popolarità grazie al campionedi basket americano Chuck Taylor, che le ha defi-nite come sue calzature preferite. È per questomotivo che sopra il marchio Converse venneapposta la sua firma. Fino alla fine degli anni set-tanta furono calzate solamente da giocatori diogni lega e nazionalità, poi verso gli anni ottantatrovarono un ampio mercato nel mondo della

musica, soprattutto tra i cantantiheavy metal, hard rock, punk rock…Con gli anni queste scarpe si sonodiffuse tra il pubblico di massa.Attualmente sono stati effettuatidiversi cambiamenti sulla loro tela,colore, materiale e forma. Le All Starsono oggi disponibili in tinta unita inmoltissimi colori, oppure con disegnidi vario tipo, come frutta, fiori, pois,teschi svariate fantasie. Le All Starsono diventate di uso comune,quasi tutte le persone ne possiedo-no un paio. AdidasAdidas è una marca che vende moltiarticoli di diverso genere, soprattuttoscarpe, ma anche abbigliamento dialtissimo livello ed ha supportatoanche economicamente grandi mar-

ALL STAR+ADIDASche ed ha fatto nascere il marketing sportivomoderno. La sua storia comincia in una piccolacittà tedesca. Lì vennero ideate le prime scarpeAdidas dedicate ad ogni sport esistente grazie aAdolf Dassler che le creò nel 1920. Il suo sognoera di creare un negozio di articoli sportivi e conti-nuando a inventarne delle nuove fabbrica le primescarpe da tennis. Continua così ancora per moltotempo. Nel 1936, durante le Olimpiadi di Berlino,il campione Jesse Owens calza scarpe Dassler,vince quattro medaglie e segna i nuovi recordmondiali in tutte le competizioni a cui partecipa.Da questo momento le scarpe Dassler diventanodi fama internazionale e si differenziano in 30diversi modelli che in pochi anni si moltiplicano edaumentano in continuazione.

Claudia 3D e Milva 3M

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Estate: tempo di vacanze, di sole, mare, relax edivertimento, periodo in cui staccare la spina erimettersi in forma.Ecco, per le donne amanti dell'estate, alcuni con-sigli su come vestirsi in questo periodo.I capelli saranno lunghi e scalati, mentre i colorisaranno tendenti al biondo in tutte le sue sfuma-ture. Per chi preferisce i capelli corti è consigliato untaglio di capelli a caschetto con la frangia e dicolore castano.Per quanto riguarda la pettinatura sono consiglia-te le trecce, mentre sono sconsigliati i capellilegati.Sono scosigliati in spiaggia i capelli legati poichévengono maggiormente rovinati dal sole.Il trucco dovrà essere leggero: pelle impeccabile,fondotinta leggero, rossetto sulle tonalità del rosa.I colori dell'estate 2010 sono: bianco e nero, colo-ri neutri, verde, sfumature del marrone e del viola,rosso, giallo e arancione, turchese e blu, tonalita

MODA ESTATE 2010del grigio, stoffe a fantasia.L'abbigliamento sarà caratterizzato da vestiti cortia tinte floreali, militari, righe, pizzi e volants.Per quanto riguarda le calzature i modelli chevanno per la maggiore quest'estate sono quelliche giocano sulle figure geometriche e sulleforme, stravaganti o che si ispirano all'architettu-ra.Gli accessori, in particolare le borse, saranno inpelle o in motivi e di tipo sportivo.I costumi da bagno saranno elaborati e curati neiminimi particolari, prevalentemente in due pezzi.Come potete vedere la moda di quest'estate sibasa su colori caldi e sui vestiti corti, quindi pre-paratevi al meglio!!!!

Chiara 3H

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PUPE E SECCHIONI“La pupa e il secchione il ritorno”

Dopo quattro anni di assenza ritorna su Italia Unoin prima serata “La pupa e il secchione” quest'an-no condotto da Paola Barale ed Enrico Papi. In

giuria troviamo Platinette, Alba Parietti, AngelaSozio, Claudio Sabelli Fioretti e Vittorio Sgarbi. Loshow accoppia donne fisicamentemolto attraenti, più o meno corri-spondenti al tipo di persone chesolitamente non curano la propriacultura, con dei "secchioni", uomi-ni studiosi, con un titolo di studioqualificato e con interessi preva-lentemente culturali, ma general-mente poco portati per la vitasociale. La trasmissione mette allaprova gli uni nei campi più consoniagli altri nel tentativo di spingerli acondividere le proprie conoscen-ze. Le donne proveranno così adampliare la loro cultura e gli uomi-ni cercheranno di curare di più illoro aspetto esteriore. Le “pupe” ei secchioni vengono accoppiati e

fatti vivere insieme in una grande villa. Moltospesso i rapporti tra i membri non sono ottimi, maper vincere la sfida proposta bisogna fare anchequalche sacrificio. Le “pupe” devono studiare lematerie scientifiche e i “secchioni” devono studia-

re il mondo femminile che le“pupe” conoscono molto bene.Purtroppo in questa trasmissionela figura femminile viene sfruttatacon lo scopo del desiderio, mini-mizzando i canoni di intelligenza.Infatti ne “Lo zucca quiz” alle“pupe” vengono mostrati dei per-sonaggi che devono riconoscere,ma per farlo vengono aiutate dalconduttore, il quale mette in evi-denza la loro ingnoranza. Il fattopiù scandaloso è che alla fine delquiz le “pupe” dimostrano di sape-re fare molto bene il loro lavoro di“pupe” e si mettono a ballare sultavolo.Vi ricordiamo che l'apparenzainganna e che le donne per esse-re “pupe” non devono per forzaessere ignoranti.

Ilaria, Giorgia e Nicole

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Il programma nacque nella primavera del 1999 daun'idea di Marco Mazzoli, che a quell'epoca lavo-rava con Gibba Gilberto Penza a New York per la

trasmissione 105 N.Y.. Nacque così il format chepoi Marco Mazzoli avrebbe trasformato in uno deiprogrammi più ascoltati d'Italia in onda su Radio105, secondo gli ultimi dati Audiradio.Nel maggio del 2000 per eccesso di volgarità letrsmisioni vennero sospeso ma subito riammessoin onda. La riammissione in onda comportò uncambiamento d'orario, lo Zoo cominciò a trasmet-tere dalle 7 alle 10 del mattino e anche in quel periodo i datid'ascolto continuavano a migliorare.All'inizio il programma era condotto esclusivamen-

LO ZOODIRADIO105

te da Mazzoli e da Gibba, poco dopo si aggiunseil mago Wender e in seguito Leone di Lernia. Latrasmissione andava in onda dalle 16 alle 18.Nello stesso periodo il programma vide la sostitu-zione del Mago Wender con Chiara Cherubini,spalla che non durò molto visto che nel giro di seimesi fu nuovamente sostituita dal Mago Wender.La particolarità della trasmissione era che i con-duttori dicevano e mettevano in onda tutto ciò chepassava loro per la testa. Ad esempio le scenettecon Jimmy, David e Woody, le registrazioni dellelitigate con la direzione, le donne che, in diretta,simulavano un orgasmo e le parodie di film, pro-grammi televisivi e pubblicità. In pochi mesi diven-ne il programma più seguito di quell'orario e quin-di si decise di promuoverlo nella fascia oraria dalle14 alle 17 e successivamente dalle 14 alle 16 inprecisa concorrenza con lo storico programmaDeejay Time. Nel giugno del 2005 lo Zoo divenneil programma più ascoltato d'Italia nella sua fasciaoraria, e, per festeggiare tale record ,i dj del pro-gramma organizzarono una festa alla quale ven-nero invitate le varie "Cumpe" d'Italia e anche

alcuni rappresentanti delleradio rivali, che vennerocontattate tramite unascenetta di Satana.

Il 31 agosto 2008 Lo Zootorna in diretta da Miami.Esattamente come l'annoprecedente la trasmissio-ne va in onda anche sullaZooTv personale di MarcoMazzoli visibile sul blogdello zoo e sul sitoMogulus. Alla fine delmese, lo Zoo torna a tra-smettere dagli studi di ViaTurati: l'edizione 2008 ècaratterizzata dall'allonta-namento definitivo diLeone Di Lernia. Tuttavia,questo non gli impediscedi essere vittima di ulterio-

ri scherzi da parte dello Zoo: la maggior parte diessi consistono in finte telefonate di chiarimento,che in realtà vengono registrate, durante le qualiLeone viene stuzzicato e spinto a parlare male deisuoi ex-colleghi. Il 22 ottobre 2008 Leone DiLernia è ricomparso al microfono per coprire l'as-senza di Paolo Noise . La serie continua ancoraoggi anche se la serie del 2010 non e iniziata sispera che rincominci senza deludere gli spettato-ri che lo amano e la seguiranno sempre.

Simone 3A

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M.J.IL REDELPOP.

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MICHAEL JACKSON: L'EVOLUZIONE E LATRAGICA FINE DEL RE DEL POP.

Cantante, ballerino, compositore e produttorediscografico, Michael Jackson ha iniziato da soli-sta nel 1971 con il singolo Got To Be Teme, ma lasua carriera era quando aveva solo cinque anni inun gruppo vocale (i Jacksons Five) composto dalui e i suoi 4 fratelli maggiori. La storia di Michael Jackson iniziò ad avere unapiega importante quando piazzò in classifica alcu-ni dei suoi singoli (tra cui Don't Stop 'Til You GetEnoughe Rock With You) e fu il primo nero aentrare in una classifica di bianchi rompendo lebarriere razziali e unificando le classifiche, primaseparate tra persone di colore e non.Michael trascorse un'infanzia molto difficile, ilpadre (Joseph Jackson) costringeva lui e i suoifratelli a cantare e durante le prove per ore e alprimo errore li picchiava con la cintura; Michaelera solito ribellarsi e scappare dal padre, pur nonessendo preso spesso sotto mira.Michael Jackson ha sperimentato svariati stilimusicali iniziando dal soul e coltivando poi altrigeneri come funk, dance, rock, pop, new jackswing. A differenza di moltissimi altri artisti,Michael non scriveva su carta i suoi brani, ma lirealizzava direttamente in sala di incisione.Nel1982 esordì con l'album Thriller , tuttora, detiene ilguinnes world record per l'album discografico piùvenduto nella storia della musica. Alcune canzo-ni di questo disco si caratterizzarono per unamaggiore forza interpretativa come BabyBe Mine,P.Y.T (Pretty Young Thing), Billie Jeane Wanna BeStartin’ Something, le canzoni pop e ballate comeThe Lady in My Life, Human Naturee The Girl isMine. La canzone Billie Jean parla di una fan chediceva di avere avuto un figlio da lui, mentre in

Wanna Be Startin’ Something Jackson critica lepressioni dei media e dei gossip. La canzone BeatIt viene invece dedicata alla violenza su strada eThriller al soprannaturale, tematica che ha poicaratterizzato i brani successivi.Michael Jackson è celebre, oltre che per la musi-ca, per il suo stile di danza che ha generatomigliaia di imitatori. A 11 anni inventò il ballo delrobot che poi perfezionò: all’inizio degli anni ’80 latecnica, perfezionata, gli consentì di fare velocis-sime piroette sui talloni usando la forza centrifugadelle braccia. Nel 1983 lanciò invece i suoi movi-menti sulle punte e si esibì con il passo che lorese poi famoso: il Moonwalk, presentato per laprima volta sulle note di Billie Jean.Contrariamente a quanto spesso viene detto,Michael non è l’inventore del Moonwalk, bensì ilperfezionatore; il vero creatore fu un attore emimo francese chiamato Marcel Marceau. Nelcorso degli anni Jackson perfezionò sempre più ilMoonwalk fino a migliorarlo nel Dangerous WorldTour; nello stesso momento inventò anche ilSidewalk, ovvero un passo laterale basato sullostesso principio del Moonwalk, in seguito riuscìanche a fondere le due tecniche creando unpasso che gli consentiva di “scivolare” creando unmovimento circolare. Un altro suo movimentolegato alla danza è l’Antigravity Lean, questopasso è più che altro un trucco: Michael usavadelle scarpe da lui brevettate che permettevano adei ganci sul palco di trattenerlo in equilibrio. Unaltro famoso passo da lui inventato era loSkywalk, detto anche Airwalk dove dava l’impres-sione di camminare in aria.Michael Jackson, prima della sua morte fu proces-sato per pedofilia. Mentre era a Las Vegas pergirare il video di One More Change, la polizia diSanta Barbara sequestrò il Neverland Ranch espedì al cantante un mandato d’arresto per abusisessuali su minori. Jackson fu processato nel2005, ma alla fine fu assolto in appello da tutti i 10capi d’accusa. Nel maggio 2009 fu pubblicata la notizia cheMichael soffriva di un tumore alla pelle, chedistrugge la melanina nelle varie parti del corpo. Il 25 giugno 2009 Jackson è morto per arrestocardiocircolatorio nella sua villa a Los Angeles. Sisentì male nel primo pomeriggio (ora locale) e ilpersonale contattò l’ambulanza. Gli infermieri pro-varono a rianimarlo invano, lo caricarono sull’am-bulanza e cercarono di portarlo in ospedale il piùpresto possibile,; anche i medici provarono a ria-nimarlo, senza però alcun risultato.Michael ancora oggi viene però ricordato come “ilre del pop”.

Claudia 3D + Milva 3M

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BROKEK HEARTCOOLEGEBROKEN HEART COLLEGE

I Broken Heart College sono un gruppo formatoda due ragazzi: Michy e Nick. Il loro gruppo nascenel 2008 per volontà di Nick e raggiunge il succes-so con la canzone “Nanana”. Entrambi i ragazzidecidono di dare vita al duo ispirandosi alle melo-die di Simple Plan e Hit The Lights ed utilizzano leloro abilità per avvicinarsi ad un progetto ampio

come i Jonas Brother. Oltre a continuare a com-porre musica, i due ventenni frequentano aule dimusica e di canto. Il loro talento e la volontà dicontinuare non sono nate dal nulla, infatti prima diesibirsi, ognuno dei due ragazzi ha attraversatoun suo percorso. Anche il nome della band arrivada lontano ed era stato ideato da Nick perchè erail suo sogno fare parte di una band dal nome“Broken Heart College”. Iniziano il 2010 con suc-cesso perchè esce il loro singolo “Mesi”. Il brano“Mesi” fa parte del nuovo album Class of 2010 incui hanno deciso di ispirarsi all'estetica dei colle-

ge americani degli anni '50 e '60. I Broken HeartCollege cantano l’amore dei teenager sul palcodel Festival di Sanremo 2010. Nick ha cominciatola sua carriera musicale con la band Hopes DieLaste, mentre Miky si è trasferito a Roma dopo itre anni trascorsi in America, dove faceva datempo il lead vocal di un gruppo pop/rock. Nick eMichy parteciperanno nella categoria NuovaGenerazione con il brano Mesi, che racconta

l’evoluzione del rapporto di una coppia durante 12mesi. Il loro successo aumenta perché sono statinominati per i TRL Awards. Il loro gruppo è uno trai preferiti dalle ragazze. Secondo molti il loro suc-cesso non è dato solo dalla loro voce e dalle lorocapacità canore, ma anche dal fatto che nel grup-po viene contrapposto il moro al biondo. InfattiNick ha un carattere più ribelle, mentre Michy èpiù romantico. Ora sta solo alle ragazze deciderechi preferire.

Ilaria e Giorgia T. 3D

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Bungee jumping Il “Bungee jumping” è un passatempo sportivo checonsiste nel lanciarsi da grandi altezze con corde emisure di sicurezza, che vengono allacciate allecaviglie e al punto in cui avviene il lancio. Questoparticolare sport è nato nell'Isola di Pentecoste,facente parte dell'attuale arcipelago delle IsoleNuove Ebridi. Anticamente veniva praticato anchein tribù e piccoli clan, ed era una prova a cui si sot-toponevano tutti gli uomini per ottenere il diritto discegliere la propria moglie. Questo rituale venivaanche chiamato “gkol”. Solo nel 1979 fu effettuatoil primo salto per puro divertimento. Quattro stu-denti dell'università di Oxford si gettarono dalponte Golden Gate di San Francisco rischiando lamorte, perchè legati a comunissime funi artigiana-li. Attualmente viene praticato maggiormente gra-zie alle nuove misure di sicurezza. Inoltre le perso-ne cercano sempre nuove forme di svago che sfi-dino le proprie paura e che facciano provare emo-zioni che fanno scorrere l'adrenalina nelle vene.Dopo il primo vero lancio effettuato dalla Torre

Eiffel nel1987, ipratican-ti di que-sto sports o n oaumen-tati fino araggiun-g e r en e g l ianni '90

più di un milione. Solitamente ci si lancia da ponti,grattacieli, posti da cui attualmente è ancora illega-le gettarsi. Circa tre o quattro anni fa, a Riccione unuomo ha deciso di lanciarsi da un grattacielo e lapolizia, ma anche giornalisti di cronaca, si recaro-no sul fatto per testimoniare e raccontare a tuttiquell'episodio.

ParacadutismoIl paracadutismo si divide fondamentalmente indue generi: il paracadutismo classico, usato anchedai militari come mezzo di soccorso, e “Base jum-ping”. Il paracadutismo classico è considerato una

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SPORT ESTREMI.disciplina sportiva e consiste nel lanciarsi da unaereo in caduta libera e aprire poi il paracadute perl'atterraggio. Le tecniche del “Base jumping” sonole stesse, l'unica differenza è il luogo in cui si svol-ge. Il “Base jumping” consiste nel gettarsi da unpalazzo, rilievi naturali, ponti e altri edifici per poiaprire il paracadute agli stessi fini del paracaduti-smo. A causa dell'elevata pericolosità di questosport alcuni stati l'hanno vietato; infatti le morti cau-sate dal “Base jumping” tra il 1981 e il 2007 sono

circa 120, mamolti ritengo-no che sianoanche di più.B.A.S.E. èuna sigla chesta per:B U I L D I N G :edifici;ANTENNAS:torri abbando-nate o simili;SPAN: ponti;EARTH: sco-gliere o altritipi di forma-zioni naturali.Nel 1912avvenne unodei più impor-tanti e simboli-ci lanci di que-sto sport, ese-guito da parte

di Frederick Law dalla statua della libertà. Questosalto è considerato come la genesi del “Base jum-ping”. Dal 1978 il Base jumping fu elevato a sportdi livello creativo, così l'attività si è incredibilmenteincrementata fino a quando si sono formate dellecomunità di jumpers. Il jumper italiano più cono-sciuto a livello mondiale è John Carta, detto“Birdman”.

Claudia 3D+Milva 3M

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Siete stufi dei soliti sport come calcio, pallavo-lo, tennis…?Avete bisogni di qualcosa di più interessante?Ecco a voi uno sportestremo: lo streetluge, natonegli U.S.A, in California, nei primi anni ‘70 dal suo“cugino” skateboard al qual è molto simile nellaforma, anche se non si sta in piedi ma sdraiati.Quando si pratica è importante indossare un abitoantistrappo, per proteggere tutto il corpo e le scar-

pe con la suola in buone condizioni, che possonoessere utilizzate come freni, per questo sotto diesse è applicata un pezza di copertone d’auto, percreare attrito. Si corre sdraiati e ci si sposta colmovimento del corpo, la posizione è identica alloslittino olimpionico. Per gareggiare nelle competi-zioni internazionali è necessario iscriversi e segui-re un regolamento diffuso dalla maggiore federa-zione mondiale, l’IGSA, e che comprende anche il

LO STREET LUGE.costruirsi uno slittino da strada;Composto da un telaio fatto di qualsiasi materiale(legno, ferro, alluminio, resine, o carbonio); il truck,un accessorio snodato e regolabile fondamentaleper curvare usando il corpo, ha delle dimensionimaggiori rispetto a quello dello skate (dai 180 mmai 215 mm circa di lunghezza) e le ruote di gommamorbida in diametri dai 70mm ai 90/100mm.Questo mezzo è privo di motore e sfrutta la forza

gravitazionale che in alcuni casi può arrivare aduna velocità compresa tra i 60 e i 110 km/h.

Federico III E e Sara II H

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Mauro Marin è il vincitore di Grande Fratello 10. Edha dimostrato di avere meno popolarità fuori chedentro al reality. Odiato dentro, ma amato fuori;protagonista di unavera e propria presadi posizione in suofavore su Internet,condottiero inconsa-pevole di un “eserci-to” di fan, il salumieredi CastelfrancoVeneto, con una lau-rea in Marketing eGestione delle impre-se, si è aggiudicato ilmontepremi finale di250.000 euro. Ha bat-tuto la concorrenzadegli altri 3 finalisti.Alberto, serio e disani principi, fino allacastità per quattroanni, ha trovato nellaCasa l’amore inMara, soprannomina-to “er pezzetta”, per la sua mania per le pulizie e

IL VINCI-TOREDELGRANDEFRATEL-LO

come la Gialappa’s lo deride per il suo modo di par-lare a volte incomprensibile. Cristina, unica donnaad essere arrivata in finale, maestra d’asilo, sem-pre pronta ad ascoltare, a dispensare consigli e, senecessario, anche a riprendere i suoi compagni, havissuto il GF come un sogno. Giorgio, bello e sen-sibile, fedele alla fidanzata lasciata fuori e, all’inter-no della Casa, punto di riferimento di Maicol. Lafinale ha ottenuto un grande successo seguito daoltre 9 milioni di spettatori. Dopo 134 giorni di diret-ta televisiva, si chiude la decima edizione di GF,un’edizione “no limits”, che ha battuto praticamenteogni record: per la durata di oltre 4 mesi, 20 punta-te e 27 concorrenti. Mauro il vincitore è stato sicu-ramente tra i protagonisti indiscussi di GF10: vota-to quasi ogni settimana come preferito e popolaris-simo in Rete (su Facebook la pagina a lui dedicataraccoglie oltre 380.000 iscritti). È piaciuto per il suospirito simpatico e scanzonato, le sue faccettebuffe, i suoi scherzi e la capacità di non prendersitroppo sul serio. Le liti e le incomprensioni tra lui egli altri sono state all’ordine del giorno. Anche i rap-porti iniziati non sono durati a lungo. È successocon Veronica e con Sarah. Vero giocatore, quandoha avuto la possibilità di “vendicarsi” delle dueragazze, le ha mandate in nomination l’una contro

l’altra. Dalla suaparte ha avuto sem-pre il televoto, levolte che è finito innomination, infatti,ha sempre sconfitto i suoi avversari(Gabriele, Alessia,Carmela, Veronica,Carmen e Maicol),tutti usciti contro dilui.

Vladimir 2H+ Claudia 3G+ Sara 2H

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VALERIO SCANU,SANREMO E ILTALENT SHOWValerio Scanu è nato il 10 Aprile 1990 nell'isola LaMaddalena dell'arcipelago a nord della Sardegna.Durante la sua vita ha partecipato e contribuito avari festival locali. Ottenne il suo primo successo inSardegna, partecipando al programma "Bravo bra-

vissimo" di MikeBongiorno, madue anni prima,nel 2000, avevagià preso partead una trasmis-sione "CanzoniSotto L'Albero",inoltre aveva par-tecipato a variprovini per"American Idol",per il musical"Romeo eGiulietta" e X-

Factor. In tutte queste sue occasioni è stato ripetu-tamente respinto a causa della sua giovane età,infine ha partecipato nel 2008 alla trasmissionetelevisiva "Amici di Maria De Filippi" dove si è clas-sificato al secondo posto nella fase finale. Il 3 Apriledel 2009 inizia a realizzare il suo sogno firnando uncontratto con la famosa casa discografica EMI e fauscire il suo primo album "Sentimento", il giorno delsuo diciannovesimo compleanno, il 10 Aprile e conquesto vince il disco di platino. Sempre nello stes-so periodo è stato premiato ai Wind Music Awards2009 per le vendite della compilation "Scialla" e"Sentimento". Il 16 Ottobre 2009 realizza il suoprimo album di debutto "Valerio Scanu" che vince ildisco d'oro, grazie ad alcune canzoni come"Ricordati di noi", "Non dirmi di no" e "Per te". Il 19Febbraio 2010 pubblica il suo secondo album "Per

tutte le volte che...", titolo della canzone che l'haportato alla vittoria di Sanremo 2010. Inoltre ha par-tecipato alla puntata di Ballando con le stelle del 27Febbraio 2010 come ballerino per una notte. Unastrana coincidenza che si verifica ogni anno è che ivincitori del festival di Sanremo sono solitamentecantanti che hanno partecipato a programmi televi-sivi come Amici e X-Factor. L'anno scorso si èaggiudicato la vittoria Marco Carta, un altro esor-diente provenien-te da Amici, men-tre quest'anno èarrivato al primoposto ValerioScanu, di Amici eal terzo MarcoMengoni, di X-Factor. In contra-sto con questasituazione, in cui ivincenti sonosoprattutto perso-ne che più chebrave sono moltoconosciute e popolari, durante questa edizione delfestival l'orchestra e il pubblico presente hanno pro-testato lanciando gli spartito e pezzi di carta insegno di disapprovazione verso la "scelta" del pub-blico a casa.

Chiara 3H e Claudia 3D

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GOD OFWARGod of War è un videogioco uscito il 22 marzo2005. Ne esistono tre serie, una più avvincente del-l'altra. Il nostro eroe, Kratos un grande capitanodell'esercito spartano, è tormentato dai ricordi orri-bili del passato in cui ha compiuto inumerevoli stra-gi e interi eserciti sono caduti per mano sua e degliuomini che lo in seguivano. La storia inizia conKratos che, per liberarsi dai tormenti, si lancia dalMonte Olimpo. Qui c’è il flashback di quello che eraaccaduto tre settimane: la nave di Kratos venivaattaccata da una potente Idra, un mostro marinosimile a un serpente ma con più teste. Dopo unavvincente scontro lo spartano vince mozzandolela testa. Atena, la dea della sapienza, gli rivela cheuccidendo il dio della guerra Ares (che sta distrug-gedo la città di Atene con un esercito di mostri sot-trratti dall'Ade), verrà perdonato dagli dei per i suoipeccati. Così Kratos parte per Atene. Una voltagiunto scopre che c'è solo un modo per uccidere undio ed è trovare il vaso di Pandora, ma questa armaletale è racchiusa nel tempio di Pandora, posto

sulla schiena del titano Crono. Egli è stato condan-nato da Zeus a vagare in eterno nel deserto delleanime erranti. Kratos deve trovarlo, ma c'è solo unastrada che porta lì e per intrapenderla dovrà ucci-dere tre sirene, che con il loro canto possono con-durre anche il più prode dei guerrieri alla morte.Quando raggiunge il tempio deve superare illimita-te prove e tranelli. Però nel momento in cui trova ilfamigerato vaso viene ucciso da Ares che nel frat-tempo aveva scoperto che Kratos era riuscito nelsuo intento e mentre la vita abbandona il nostroeroe, le arpie, al servizio del dio della guerra, recla-mano l'arma del tempio. Lo spartano sprofondanegli inferi ma riesce a fuggire aiutato dal becchinodi Atene che rivela in realtà essere una figura deglidei. Kratos riesce a portar via il vaso dal Dio e loapre diventando gigante come Ares e alla fine louccide.Questo gioco è veramente fantastico e tutte le per-sone di tutte le età possono giocare e divertirsi aGod of War. Ci sono voluti tre anni per creare que-sto gioco e secondo me è venuto perfetto conside-randolo prodotto nel 2005

Luca Montanaro

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FREDDYVSJASONFreddy Krueger e Jason Voorhees, i due mitidell'horrorIn questo articolo vi mostreremo due dossier sulduo Freddy e Jason. Freddy Krueger: nato da unatragica circostanza viene dato in adozione a unubriacone squilibrato, è preso in giro dai compagnidi classe, fin dalla tenera età perde la ragione.Cercando vendetta, uccide il padre e in seguito 20bambini della sua vecchia classe infilandoli in unafornace, poi viene ucciso dai genitori dei bambini,stringendo prima un patto con 3 demoni dei sogniche gli permettevano di controllare il mondo deisogni dove i genitori non potevano proteggere i lorofigli. Ciò succese nel lontano 1974. 10 anni dopocominciano ad avvenire misteriosi omicidi nellacittà natale di Freddy. Viene nuovamente ucciso dasua figlia Maggie Krueger che lo trasporta nellarealtà e poi facendolo esplodere con la dinamite.Dopo lo rivedremo nel Freddy vs Jason.Aspetto: L'aspetto di Freddy è caratteristico per leterribili ustioni che lo deturpano e per il guanto dalui fabbricato con lame che spuntano dalle dita.Altre caratteristiche sono il cappello nero rovinato eil maglione a strisce orizzontali verde scuro e rossosfilettato ai margini. Può cambiare a suo piacimen-to il mondo dei sogni. Entro certi limiti, può agireanche nella realtà: nel quarto film uccide unaragazza dandole fuoco, e nella realtà scoppia unincendio, oppure quando, in modo macabro, sfruttaun ragazzo come una marionetta, nella realtà ilragazzo passa addirittura attraverso i muri; o anchefar apparire accidentali i suoi omicidi (quando ucci-de una ragazza succhiandole tutta l'aria, nella real-tà essa stava per morire per un attacco d'asma).Freddy, inoltre, può anche controllare, seppur inmaniera molto macchinosa, il proprio scheletro,ossia ciò che è rimasto di lui. Ora passiamo al suorivale principale. Jason- nato mentalmente distur-bato e deformato viene abbandonato dal padrerimanendo con la madre che faceva la cuoca nelcampeggio di Crystal Lake. Un giorno mentre glianimatori erano distratti Jason viene buttato nellago dai suoi compagni di campeggio e dato permorto. Diversi anni dopo il campeggio riapre e fin

da subito riempie delle vittime di Jason. Jasonviene in seguito ucciso da Tommy Jarvis che peròper sbaglio lo resciuscita facendolo diventareimmortale.Aspetto- il look di Jason è uno dei più particolari nelmondo dell'horror. Jason è vestito con una camiciaa quadri, dei jeans e, dal terzo film in poi, con una

maschera da portiere di hockey. Nel secondo(dove compare per la prima volta) indossa unsacco di jutaintrecciata. In molti film dimostra diavere forza e resistenza sovrumane.Il personaggio di Jason subisce numerose modifi-che nel corso della serie. All'inizio è solo un uomoche vive isolato nella foresta di Crystal Lake e ucci-de chiunque violi il suo territorio, ma dopo la suamorte viene accidentalmente riportato in vita sottoforma di zombiediventando poi un vero e propriodemone ed infine un cyborg . Questo duo diassassini li troverete uniti ma anche nemici nel filmFreddy Krueger vs Jason consigliabile per gliamanti dell'horror.

Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov

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BLEACHBleach è un manga inventato dalla mente del man-gaka Tite Kubo, successivamente crearono unanime basato sull’omonima serie.Il fumetto, in Giappone, viene pubblicato sulla rivi-sta specializzata Shonen Jump del 2001 (tuttora laserie sta continuando).In Giappone sono stati prodotti ben 44 volumi,inItalia 39. Ha vinto il premio Shogakukan MangaAward nel 2005. L’anime invece è stato più voltechiamato all’American Anime Award sfiorandospesso la vittoria dell’evento. Dalla serie del mangasono stati tratti una serie televisiva, due OAV(OriginalAnimeVideo), tre film animati, uno spetta-colo musicale a base rock, numerosi videogiochi eun gioco di carte collezionabili. Il manga ha vendu-to finora complessivamente più di 60 milioni dicopie in Giappone, e negli USA è uno dei mangapiù venduti in classifica. La casa produttrice divideogiochi SEGA, ha affermato nel giugno del2007 che l'inizio della trasmissione europea del-l'anime è fissata per la fine dell’ anno stesso.Tuttavia, ancora non ci sono notizie ufficiali sulnome dell'emittente che trasmetterà Bleach inItalia, anche perché il network tv Mediaset, che erastato visto dai fan come unico possibile acquirentedei diritti, ha rinunciato, ritenendo l'anime troppoviolento. Intanto The Licensing Machine, una divi-sione inglese della Panini ne ha rilevato i diritti esarà probabilmente la casa produttrice PaniniVideo, in seguito, a pubblicarne i DVD. Bleach segue la vita di Ichigo Kurosaki, uno stu-dente quindicenne con l'abilità di vedere i fantasmi,e di Rukia Kuchiki, uno Shinigami (letteralmenteDio della Morte, o anche Mietitore di Anime) che loincontra durante una caccia ad un Hollow (uno spi-rito maligno). Durante lo scontro con lo spirito,Rukia rimane gravemente ferita ed è costretta a tra-sferire parte dei suoi poteri ad Ichigo, che accetta laproposta della Shinigami nel tentativo di protegge-re i suoi familiari, alimentando così la speranza diRukia che lui sconfigga l'Hollow al suo posto.Tuttavia, durante il processo di trasferimento qual-cosa va storto, e Ichigo assorbe tutti i poteri diRukia, diventando uno Shinigami a pieno titolo. Daqui parte la loro avventura. Insieme, danno la cac-cia agli Hollow ed eseguono la sepoltura delleanime, mandando gli spiriti erranti nel posto che glispetta di diritto, sia questo l'Inferno o la SoulSociety.

Andrea Sapucci + Salvatore Prezioso

Il film “Scontro tra Titani” è uscito nelle sale cinema-tografiche il 16 aprile 2010, diretto da Luis Leterrier(altri film di Luis Leterrier: “L’incredibile Hulk” 2008;“The Trasporter” 2005 e “Danny the dog” 2005).Il regista ha fatto anche l’attore recitando nel film“Asterix e Obelix: Missione Cleopatra”.“Scontro tra Titani” narra le vicende del grandePerseo che deve salvare la sua amata Andromedapiù volte dalle grinfie di pericolosissimi nemici.All’inizio deve trarla in salvo dall'inluenza del suoantico promesso sposo Calibos, figlio della deamarina Teti. Egli è stato trasformato in un’orrendacreatura dal re degli dei: il grande Zeus. Dopo unavvincente scontro Andromeda viene portata insalvo, ma non si godrà la libertà ancora a lungo.Sempre per colpa di Teti deve essere sacrificata alsuo secondo figlio: il Kraken. Per sconfiggere que-sto nuovo nemico, questa volta il nostro eroePerseo non potrà contare sulle sue sole forze. Ilmodo per sconfiggerlo è uno solo: deve trovare euccidere Medusa, una delle tre sorelle Gorgoni,donne tramutate in bestie con serpenti posti sulcapo e con la maledizione di pietrificare chiunque leveda il volto. Questa punizione, scelta da Atena,una dea greco-romana, era stata inflitta perchéesse dicevano di avere dei capelli troppo belli, addi-rittura più belli di quelli di una dea. Una volta decapitata la regina delle Gorgoni,Perseo corre dal mostro Kraken con l’intenzione diucciderlo e lo pietrifica tirando fuori la testa diMedusa (nella leggenda però riesce a sconfiggerlocon le sue sole forze, nel film lo hanno modificatoper far durare di più questo capolavoro).È stato sicuramente spettacolare e consiglio a tuttidi andarlo a vedere se non odiate questo genere difilm epico-fantasy.

Luca Montanaro III H

SCON-TRO TRATITANI

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UN LIBRO / VIDEO-GIOCOUn libro con l'azione di un videogioco

Questo libro è pubblicato dalla casa editrice ameri-cana “Black Library” si intitola “Felix e Gotrek-Scavenslayer”; Scritto da William King è ambienta-to nel mondo di Warhammer, un videogioco strate-gico e il tempo in cui è ambientata la vicenda èindefinito ma contiene parti del medioevo e del 900.I protagonisti della vicenda sono un nano apparte-nente alla setta gueriera degli Sventratori che sichiama Gotrek e il suo fedele amico bardo guerrie-

ro Felix chevuole comporreun libro sui suoiviaggi conGotrek. Nelsecondo episo-dio i due lavora-no come guar-dia-fogne nellagrande cittàimperiale di Nuln.Un giorno duran-te una un esplo-razione, trovanouno strano indivi-duo che stafacendo affaricon uno scaven,un essere malva-gio dalle sem-

bianze di uomo ratto. Dopo aver impedito questafaccenda scoprono che il comandante della poliziasegreta collabora segretamente con questi malvagiesseri che vogliono impossessarsi della città. Inseguito trovano un entrata segreta nella casa delcomandante dove ci sono moltissimi documentisulle persone di tutto l'Impero e li devono vederse-la con due temibili nemici. I due eroi li sconfiggonoma il veggente riesce a fuggire. Sapendo che nonriusciranno a convincere il governo della città,dovranno vedersela da soli. Nel frattempo nellegrandi caverne sotterranee, il veggente sta prepa-rando un immenso esercito di scaven per invaderela città, riunendo i più grandi clan scaven e man-dando un gruppo di assassini scelti nella taverna

del “Maiale cieco” nel quale i nostri eroi alloggianoe lavorano come buttafuori. Mentre Felix è nel lettoa dormire, l'assassino capo manda la sua banda aucciderlo. Riuscendo a batterli tutti, i due comincia-no a indagare più a fondo sulla vicenda. Intantol'esercito Scaven si è gia' riunito e ogni capo clanvuole dominare sull'esercito, il veggente, però piùscaltro di tutti, usa il suo fidato servitore LurkLinguaspiona per dare ai nostri eroi un avvertimen-to sugli attacchi degli altri capo clan. Con la città incrisi la governatrice organizza un gran ballo peralleggerire la situazione, durante l'inaugurazione diuna nuova accademia di ingegneria militare.Avvertiti che durante la festa ci sarà un assalto, inostri eroi riescono a impedire il furto di potentissi-me macchine da guerra dagli Scaven che non rie-scono nel loro piano, ma incendiano l'accademiadistruggendola completamente. La nuova minacciasi presenta quando gli Scaven, usando un anticomanufatto magico, provocano una devastantepeste. Aiutati un seconda volta dal veggente sco-prono la base dei monaci scaven della peste edistruggendo il manufatto riescono a impedire latotale espansione della malattia. La terza minacciasi presenta quando gli scaven fanno nascere unanuova razza di ratti che divorano tutto. Anche que-sta volta Gotrek e Felix riescono a sventare i pianidegli scaven, distruggendo la nave che trasportavaquesti esseri malvagi. Adesso la città in piena care-stia e con la peste che è ancora in circolazione e favittime, è ignara che sta per ricevere l'assalto fina-le degli Scaven anche loro decimati dalla peste.Durante la festa della governatrice gli scavenassaltano la città bruciando e distruggendo tuttoquello che gli si poneva davanti, ma per l'ennesimavolta i due eroi organizzano una resistenza e scon-figgono una volta per tutte gli Scaven, anche se ilveggente e il suo servitore sopravvivono facendoscoprire ai due eroi nuove avventurose mete.

Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov

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il colosso Modern Warfare 2 ha trovato finalmenteun degno rivale?Grafica: pulita, senza sbavature esagerate, al mas-simo un paio di difetti saltono all’occhio quandol'ambientazione passa da quella giornaliera a quel-la notturna. La grafica è anche decisamente reali-stica e, se si osserva il paesaggio dall'alto, si pos-sono ammirare paesaggi mozzafiato che faranno lagioia di chi è abituato a giochi VERI di guerra e fattibene (ad esempio Call Of Duty6: Modern Warfare2). I poligoni che definiscono le armi sono moltocurati, ma non paragonabili a quelle di ModernWarfare 2 che sono veramenteben caratterizzate. I volti dei varipersonaggi lasciano molto a desi-derare anche se sono veramentescaramantici e fuori dai normaliparametri in fatto di simpatia! Undifetto che salta all'occhio è il lag-motion (un errore di percezione dimovimenti all’interno del giococausa rallentamenti) che entra ingioco a volte, quando ci si ritrovasparare a rallentatore in mezzo adecine di palazzi che cadono. La tecnologia rivoluzionaria adot-tata in questo gioco (come nel suopredecessore, ma qui è aggiorna-to al 2.0, prima era all’1.7!) è la''demolition motion'', ovvero unmotore di frametizzazione che dà un forte impattodi distruttibilità al paesaggio rendendolo interattivo,realistico e completamente demolibile al 100%Voto Grafica:9Trama futuristica per la Bad Company, un gruppo disoldati scelti, fra ingegneri e assaltatori che cerche-ranno di sventare la 3a guerra mondiale fra assalti,sabotaggi a basi terroristiche e irruzioni varie. Latrama nel 2° capitolo della serie BC è affrontato inmodo più maturo rispetto al 1°. Qua i personaggisono caratterizzati da un facile senso di disorienta-mento a causa dello stress da combattimento e dauna simpatia allo stato puro, arricchita da parolepoco educate. Le missioni sono veramente belle einteressanti dal punto di vista dell'intelligenza artifi-ciale, quest’ultima davvero astuta.

B AT T L E F I E L D -BAD COMPANY 2

Le missioni sono caratterizzate anche da un ottimolevel-design di tutto rispetto, la campagna però hauna certa ripetitività e pochi livelli hanno unavariante di rilevanza.Voto Trama: 8.6Sonoro: Decisamente avvolgente e ricco di dettagli.Voto Sonoro: 10Gameplay: Un FPS (First Person Shotter,Sparatutto in 1° persona) tradizionale con fisica daarmi realistica arricchito dall'interattività dello sce-nario... cosa si può chiedere di più?Lo sa cosa ha questo gioco:veicoli.

Esatto veicoli, quad, carri armati, UAV con artiglie-re… cosa possiamo chiedere di più? La fisica deimezzi è perfetta e usarli è semplicemente meravi-glioso, la varietà mostrata dai veicoli è la cilieginasulla torta per un FPS WAR perfetto! Voto Gameplay: 9.2Multiplayer Online: Voto, 9.9Generale 9.5Pregi:-guerra online stupenda, tranne il DM-caratterizzazione personaggi fantastica!-fisica armi fedelmente riprodotta-quantità armi!Difetti:-il lag-motion frusta nella campagna.

Salvatore Prezioso III G

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ALICE IN WONDER-LAND.“Alice in wonderland” è un film uscito nelle salecinematografiche il 4 marzo 2010, diretto da TimBurton,(altri film di Tim Burton: La sposa cadavere-2005, La fabbrica di cioccolato- 2005, Edward manidi forbice -1990, Batman -1989 ), tratto dai libri “Leavventure di Alice nel paese delle meraviglie” e“Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” diLewis Carroll. Il film racconta le avventure di Alice(Mia Wasikowska), ma non come l'avete semprevista, perchè Alice è cresciuta ed ora ha diciannoveanni. Il tempo storico in cui è collocata la storia èdell'età vittoriana. Il film inizia con la protagonistaancora bambina che fa sempre lo stesso sogno

tutte le notti, nel quale c'è un un coniglio bianco,una regina di cuori e delle strane creature. Alicecresce con questo sogno e quando viene invitataad una festa, in cui le viene chiesta la mano, il suosogno diventa realtà, intravvede più volte il conigliodei suoi sogni, poi presa dalla curiosità lo segue ecade in un buco nel terreno che la porta ad unastanza piena di porte. All'interno di questo stranoluogo Alice vede un tavolo con una chiave che aprela porta più piccola, una bottiglietta piena e unatorta, bevendo e mangiando diventa minuscola edenorme, ma alla fine riesce a trovare la forma adat-ta per passare dalla porta. Quando entra pensaancora di sognare, incontra i personaggi che rivedetutte le notti, vede il coniglio, il ghiro, il dodo e

Pincopanco e Pancopinco che discutono sulla suaidentità. Ancora nel dubbio decidono di portarla dalBrucaliffo per decidere la sua sorte. Queste creatu-re erano alla ricerca di una salvatrice che doveva

uccidere il Ciciarampa della Regina Rossa per met-tere fine alla loro sofferenza. Di tutto ciò Alice capi-sce sempre meno, ma ad un tratto arriva ilGrafobrancio, lei rimane paralizzata, ma pensandoche sia solo un sogno si fa avanti, procurandosiuna profonda ferita sul braccio. La ragazza scappae durante il suo tragitto incontra lo Stregatto che laaccompagna dal Cappellaio Matto e dal LeprottoBisestile. Durante il viaggio che segue, Alice incon-tra la Regina Bianca e qui scopre il significato delvero amore e realizza che dovrà combatte laRegina Rossa, il Ciciarampa e liberare il Paesedelle Meraviglie. La trama non è completa, perdarvi il piacere della scoperta, perciò vi consigliamovivamente di vederlo. Alice in wonderland è un filmpieno d'azione, con battaglie mozzafiato, insommanon è quel solito cartone animato per bambini, maun film interessante e coinvolgente.

Giorgia 3G & Claudia 3D

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CA

L

ISS

CHI VUOL ESSER LIETO SIA….ENTRI IN 2° BVi è mai capitato di vivere un’esperienza sovrannaturale edi venire catapultati in un’altra dimensione?Se avete risposto sì continuate a fare quello che stavatefacendo … il vostro destino è già segnato!!!Se, invece, la vostra risposta è negativa, mettetevi como-di e preparatevi ad entrare nel nostro stratopico mondo.Ah dimenticavamo: noi siamo l’inimitabile, unica, originalee inequivocabile II B!!La nostra vita è tutto un programma; siamo in grado di:IntrattenerviDivertirviInformarviInsegnarvi ( non chiedeteci la luna!!!!)Acculturarvi… insomma non esageriamo, però siamo poliedrici!!!!Ma cosa avete capito?!?! Non siamo fatti di polistirolo …siamo persone dalle mille sfaccettature.Ora passiamo alle presentazioni:la storia è fatta di corsi e ricorsi e anche noi, nell’era due-miladieci, abbiamo il nostro IVAN IL TERRIBILE …è terribilmente affamato è terribilmente disorientatoè terribilmente sbadato!!!C’è poi LUCA la vittima di ogni occasione, ma che ancoranon ha ricevuto l’aureola, perché ne combina di tutti i colo-ri, anche se il suo motto è : MA IO?!?! COSA HO FATTOIO?!?!La prima ragazza dell’elenco è NICOLE ..., il cervello dellaclasse, l’eroina delle verifiche ( riesce a salvare tutti,anche i casi più disperati). Guardiana e vedetta della classe è SILVIA, la bionda,dagli occhi azzurri che devono scrutare ogni angolo dellascuola ad ogni cambio dell’ora!La NEW ENTRY del gruppo è YURI, l’anima effervescen-te della classe … grande studioso … nel mondo dei con-

trari. Inventore di versi è MATTIA, l’unico problema è chenon è un poeta, ma un abile creatore di versi … animali.Il prossimo compagno ci ispira un nuovo proverbio:“un CENA al giorno toglie lo studio di torno”.La piccolina della classe è KAMELA, l’ultima nata in ordi-ne cronologico, ma quella che per prima arriva alle solu-zioni. Dalla Cina con il “ furgone” è arrivata Caixia, moltoriservata e ancora poco loquace. Se avete bisogno di unconsiglio, se cercate una spalla su cui piangere, se avetebisogno di confidarvi, prendete la scala e salite da DENIS,il faro che illumina anche le giornate più buie. Ha la facciada intellettuale e la sua specialità è studiare a volontà:questo è MARCO. Chi sa tutto di tutti, si tiene aggiornatacontinuamente e ti informa con celerità su ogni gossip enews è CHIARA, detta Kia. Esempio di tranquillità e silen-ziosità è DESIRE’E, ma se la incontrate fuori dell’aulascoprirete la sua vera identità ( per noi ancora un segretoda svelare). Abbiamo il nostro vocabolarioparlante,ERGUS, voce cronista di ogni genere, ma la suasapienza … ha dei confini quando si tratta di imparare etrattenere le nozioni attraverso ”Uno studio matto e dispe-ratissimo”.È volata dal Venezuela, MARIALEJANDRA, e subito hafamiliarizzato con tutti. Tiene attiva la circolazione del san-gue perché quando parla non riesce a tenere ferme brac-cia e mani che volteggiano leggiadre nell’aria.La prossima compagna ha un nome importante che nontutti riescono a “portare” ma che a lei dona particolarmen-te: si chiama EVITA. Il compagno al quale abbiamo attri-buito vari soprannomi è GIUSEPPE, ma se volete potetechiamarlo: Geppe, Giusy, Beppe, Ruphus, Rupellino e luivi risponderà sempre. Buona come il pane è LINDA, dolcecome lo zucchero, profumata come una rosa e “chiaracome un’ alba”. L’architetto della classe è MATTEO S.,abile misuratore e calcolatore, ma per adesso rimane ungenio incompreso. ALBERTO ricopre tanti ruoli:è un portiere … l’unica cosa che però è riuscita a pararesono le note dirette a lui è un angioletto … ma le sue alisono “tarpate” è uno scolaro modello … ma solo durantela ricreazione. C’è poi IRENE che con le sue pillole di sag-gezza riesce a dare un tocco di vitalità … anche a questotesto ( nei passaggi più difficili di questa stesura è stata leia scovare la parola ideale)Scoppiettante come un petardo è MICHELE, lui è piccolo,ma ha un enorme capacità detonativa … basta toccarlo escatta come una molla, ma la sua è comunque una cari-ca di allegria ed effervescenza. Siamo arrivati in fondo alla lista e troviamo MATTEO Z.,soprannominato “pulcino” per i suoi capelli biondi, spumo-si e morbidosi. A lui è stato attribuito il ruolo di MODERA-TORE della classe, utile nei momenti più frenetici dellagiornata scolastica.Vi abbiamo presentato la nostra seconda B.È vero siamo strani, siamo bizzarri, siamo molto variegatima veramente uniti.Vi sfidiamo a trovare da qualche altra parte un mix cosìben riuscito di “INGREDIENTI”!!!

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LA MIAFAMIGLIAParlo della mia famigliaMio babbo era un ragazzo molto conosciuto, conmio nonno giocava con i suoi cani, erano tre.Studiava all’università per diventare farmacista, lìha conosciuto mia mamma che anche lei studiavafarmacia, si sono incontrati, si sono abbracciati esono diventati fidanzati e ballerini. La mamma bal-lava di più e il babbo poco. Loro sono dei veri geni-tori perché Gesù li ha protetti dal cielo. Mio nonnosi chiamava Galileo aveva una fabbrica di chicchi dicaffè e poi aveva un prato con chicchi d’uva, avevai baffi bianchi e i capelli grigi, si vestiva elegante peressere un uomo famoso, si travestiva da sposo,infatti portava la giacca di lana nera con sotto lacamicia bianca e la cravatta nera a pallini. Lui vole-va che io andassi a scuola alla Comasca ma lamamma ha deciso per la scuola media DanteAlighieri. Il nonno ha deciso di morire con la nonnaClara perché stavano male ed erano molto vecchi.Quando c’era la nascita dei miei fratelli il nonno eravivo. Lui è stato un nonno speciale per noi perchéci ha raccontato sempre le storie e le favole: “Stenil cavallo”. La mamma era diversa dal babbo per-ché lei era una donna, giocava con le sue amichea scuola e prendeva sempre più, mentre le sueamiche prendevano sempre meno perché non stu-diavano mai. I miei genitori hanno comprato insie-me una farmacia di mattoni e hanno degli amicimolto eleganti farmacisti babbi di qualcuno:Gianluca babbo di Teto, Marianna, Bianca eCostanza, Giancarlo babbo di una bambina.I miei fratelli sono speciali, sono dispettosi, scher-zosi, litighiamo tra di noi e io mi difendo perchésono un ragazzo grande. Pietro è il più grande hapiù di venti anni, è molto furbo, Giuseppe ha diciot-to anni è un po’ dolce ed è il mio fratello preferito,Clara ha undici anni si è ammalata perché il suoamico Giacomo De Nicolò le ha attaccato la febbre.Da piccolo ero molto coccolone con il babbo e conla mamma, ero molto speciale perché ero sempresorridente e felice, il mio carattere è buono e dolce.Mi hanno chiamato Cristoforo perché il giorno chesono nato era San Cristoforo. I miei fratelli mi chia-mano Colombo. Quando ero piccolo mi sembravopiù bello! Da adulto avrò i baffi e sarò medico di tuttii miei parenti e amici compresi i loro babbi. Abiteròa Forlì nella campagna di mio nonno e avrò diecicani. Raccoglierò i chicchi d’uva e preparerò unochampagne che avrà il nome di una canzone.

Cristoforo

LA MIACLASSEClasse 2 CTutti i miei professori sanno quello che dicono,alcuni di loro conoscono anche la musica.Il comportamento della mia classe non va semprebene: studiano poco e prendono dei meno nelleverifiche. A volte scherzano troppo.Io invece di essere a scuola preferirei suonare ilpianoforte, ma mi trovo in difficoltà e mi scappanole lacrime, è difficile spiegare questa difficoltà ma ilpianoforte è difficile. Quando piango nessuno se neaccorge, perché piango dentro di me, io sono unragazzo grande ma quando piango sono serio.Sono triste anche quando vanno via i miei fratelliperché stanno poco con me, io vorrei suonare conloro insieme a Nafta.La prof. Filanti è una donnina speciale perché èbuona, carina, parla di tutto, quando mi interroga midice di guardare davanti a me e non per terra, vuolevedere i miei occhi.La prof. Ermeti è una donna che è venuta in classeperché l’altra era in cinta.E’ una prof. che da molti compiti, mi chiede di con-trollare i risultati con la calcolatrice per quelli chesono alla lavagna, io li dico a voce alta.La prof. Ortolani si comporta bene con noi, perchéci da un lavoro da fare e io l’aiuto sempre.Lanciamo il peso, giochiamo a palla prigioniera.E’ molto fashion, va alla moda.La prof. Fulgenzi deve sgridare perché i miei amicinon sanno mai niente e lei è delusa.E’ variante. Il prof. Vianello insegna chitarra a noi, ilcarattere è diverso, si mette le cravatte colorateperché fa i concerti dal vivo, è abituato a farsi vede-re sul palco del teatro.Certe volte dice: -ti do zero-.Il pro Ruffilli lui fa flauto, ha i capelli grigi e neri corti,tiene gli occhi verso i monti, è in forma, ha la miastima, ride molto perché dice le battute da solo.La prof. Pesaresi è una ragazzina bionda, forse dapiccola suo babbo l’ha picchiata con la ciabatta. Inmusica prendeva zero. Adesso è diventata moltopreparata e sposata.La prof. Severi sgrida l’alunno di terza F perchédice delle parole offensive.L’educatrice Cristina è sposata con Luca, è corag-giosa.In questo momento sgrida parecchio la Sofia.Sa quello che dice, molte cose.

Cristoforo

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VERSI X LA MAMMAMammaGrazie mammaperché mi hai datola tenerezza delle tue carezze,i baci della buona notte,il tuo sorriso premuroso,la dolce tua mano mi dà sicurezza.Hai asciugato in segreto le mie lacrime,hai incoraggiato i miei passi,hai corretto i miei errori,hai protetto il mio cammino,hai educato il mio spirito,con saggezza e con amoremi hai introdotto alla vita.E mentre vegliavi con cura su di metrovavi il tempoper i mille lavori di casa.Tu non hai mai pensatodi chiedere un grazie.Grazie mamma.

Sandra Trengia 1°B

PAROLE X IL BABBOBabboParole non dette. Parole congelate nel buio del mio cuore, in quel freddo che adesso le avvolge. Parole chevorrebbero uscire, quasi scappare. Parole incatenate. Parole che vorrebbero gridare. Che non hanno il corag-gio, che cercano quasi un permesso. E che rimangono lì, in quell’angolo di cuore, aspettando che qualcosacambi. Che quel ghiaccio si sciolga. Ciò che è stato. Momenti che vorrei rivivere. Tutto rinchiuso in quelle paro-le. Quelle che non ti dirò mai. Quelle che restano lì.Le nostre strade si sono divise. La vedo ancora, la tua. Ora lontana. Tu. Accompagnato da altre sorelle, altremani, altri occhi. Il tuo nuovo sorriso. E il mio silenzio che urla. Le mie parole che vorrebbero liberarsi. Il saledelle mie lacrime. Quello che mi ritrovo continuamente tra le labbra. Che raccolgo con la lingua per sentire,almeno così, ancora qualcosa che sappia di padre. La mia tristezza in quel sale.Ci sono giorni in cui sento di aver bisogno di te. Mi manca la nostra complicità. E giù … un altro sorso di quelmare salato. Un nodo in gola. Amarezza, delusione. Delle emozioni che sfociano in un unico, grande dolore.Quel grido disperato di cui mi vorrei liberare. Quei sogni. Quelle bugie. Tu credevi a loro, sempre. Il mio desi-derio di te. Vorrei sentirti ancora dentro di me. Il calore di un abbraccio. E adesso solo la mia voglia. Del miopassato. Voglia troppo salata, adesso … Voglia bagnata del mio sconforto … Voglia repressa. I miei segreti.Quel ghiaccio dentro al mio cuore. Una parola si libera, esce. È riuscita a scappare. A sciogliere quelle catene.A fuggire quel freddo. E ora risuona nelle mie orecchie. Quasi un sospiro. Ti voglio bene. Detto piano. Paroleancora timide in cerca di coraggio. In cerca di un padre.

Sandra Trengia 1°B

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DIVENTA-RE GRANDI

Diventare grandi

Ora che sono grandeho il desiderio di ritornare bambina …Ricordo ancora quei momentiin cui leggevo le favole di Biancaneve e Cenerentolae pensavo che esistesse un lieto finema non sono favole …Ora che sono grande, me ne rendo conto che …non esiste il “per sempre”.Per sentirmi grandeprendevo in mano il rossettoe me lo appoggiavo concautela sulle labbra,avevo il desiderio di diventare grandee credevo fosse semplice.Ma non è semplice, no, non lo è.Ancora ricordo quei momenti, quando mi intrufolavo nella stanza di mia madre,quella stanzetta chiusa con una chiave d’argento.Prima di aprire la stanza, mi guardavo sempre intorno.Poi appoggiavo la mano sulla maniglia e ad ogni passo di qualsiasi persona mi tiravo indietroe quando non sentivo più passi, aprivo quella porta.Ero piccina, la maniglia mi arrivava alla testolinae dopo aver aperto quella porta, correvo verso quella scatola, in cui c’erano quelle scarpe, le scarpe di mia mamma.Quelle scarpe io le chiamavo “le scarpette di Cenerentola” e le guardavo.Erano bellissime, le mettevo sempre,fin quando mia madre non le mise in uno scatoloneben chiuso, e non le trovai più, mai più.Ora sono cresciuta, penso di esserlo e credo che lavita sia difficile.Ancora penso al passato, ma ora sono nel presente, mi devo concentrare su questi momenti.Ho capito che il per sempre lo devo lasciare alla Disney.Ho paura di diventare grande …

Sandra Trengia 1°B

AD UNAMICOVEROAd un amico vero

Potrò contare su di lui, sulla sua fiducia,sul suo aiuto, sui tuoi sorrisie sul suo sguardo, forte e deciso.Non lo scorderò. Mai.Lui lo sa.Ieri, oggi, domani,per sempre, lui ci sarà.Sì, ci sarà. Me l’ha promesso.Lo ringrazio di quanto mi ha aiutato,quando mi faceva stampare un sorriso sulle labbra.E quando lo ringraziavolui mi poggia delicatamente il dito sulle labbra e midiceva:- Non sei tu che devi ringraziare me,sono io, solamente io, che devo ringraziare te.Sono felice di averlo conosciuto.Ogni volta che ero con lui,parlavamo solo della nostra infanzia,e mi faceva ricordare certi momenti.Quando eravamo piccoli,non capivamo niente della vita,non ci importava se avevamo un ciuffo fuori posto,non ci importava se la persona che ci piacevaamava un’altra persona,non ce ne rendevamo neanche conto.Non ce ne accorgevamo.Mentre, quando diventi grande, soffri, ridi, piangi,ma i tuoi amici, i veri amici, sono come una secondafamiglia.Ti aiutano. Sempre.I veri amici sono quelliche ti sanno capire da uno sguardo,che si accorgono se soffri per amore,se sei felice;che ti fanno distrarre dai momentiche stai passando,,ti fanno divertire e ti fanno stampare quel sorriso,sul labbro, un sorriso. Un sorriso vero.Vero come lo sei stato tu …

Sandra Trengia 1°B

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UNA GIORNATASPECIALE

Venerdì 16 aprile 2010 siamo stati invitati insieme ad altri genitori di ragazzi disabili che frequentano la scuola mediaDante Alighieri ad un pomeriggio insieme in cui ci sarebbero stati mostrati video e rese testimonianze varie dei lavorisvolti coi nostri figli.A qualcuno di noi genitori è stato chiesto di rendere anche una propria testimonianza.Siamo dunque venuti a Rimini un po’ emozionati pensando alla testimonianza che noi, come genitori, avremmo dovu-to pronunciare ma mai ci saremmo aspettati il mare di emozioni da cui siamo stati letteralmente assaliti ed inondati gra-zie a ciò che era stato preparato per noi dai compagni di classe, dalla preside e dagli insegnanti della scuola dei nostrifigli!Parlo al plurale, certa di interpretare anche i sentimenti degli altri genitori che erano presenti quel pomeriggio….Avevamo tutti gli occhi lucidi e la gioia “saturava” la grande aula di musica al piano terra della scuola.La mia testimonianza è stata la prima dopo l’intervento della preside.Ho cercato di spiegare ai ragazzi presenti e ai loro genitori quale grande valore sia per me e per mio marito Marco ognicreatura speciale come nostro figlio Filippo e quale grande ricchezza i ragazzi come lui ogni giorno portano nel mondo.Chiederò alla preside, se è possibile, di rendere disponibile la mia testimonianza in versione integrale sul sito della scuo-la e invito anche gli altri genitori e professori che sono intervenuti a fare lo stesso perché le nostre parole possano rag-giungere il cuore di quante più persone possibile…Con lo stesso intento qualche mese fa chiesi alla preside di far leggere ai compagni di classe di Filippo e alle loro fami-glie la mia lettera aperta dal titolo “Voce di una che grida nel deserto”. Si tratta di una lettera che ho scritto nel novem-bre scorso per far conoscere al mondo e alle autorità locali la nostra fatica quotidiana di gestire un ragazzo tanto gravecome Filippo. Volevo assolutamente che rimanesse qualcosa d’incisivo nel cuore dei compagni di classe di Filippo dopoesser stati per tre anni con un ragazzo tanto speciale. Volevo esser certa che Filippo avesse avuto al meglio l’opportu-nità di dire qualcosa alle loro vite.Non consideravo, in quel momento, quanto le vite di quei ragazzi potessero essere importanti per la nostra… Quanta

energia, entusiasmo e speranza ci ha donato incontrarli, vedere le immagini del video che hanno realizzato in tantimomenti di attività insieme a Filippo ed ascoltare dalle loro voci tremanti, eppur infinitamente coraggiose, tutte le emo-zioni, le reazioni ed i proponimenti che aveva suscitato in loro la lettura della mia lettera.“Ora non sei più sola; ci siamo anche noi a gridare nel deserto con te…”, “Ho deciso che farò il liceo psico-pedagogi-

co perché spero di poter essere utile a tanti ragazzi come Filippo e di venire un giorno a lavorare nel centro per l’auti-smo che desiderate costruire…”, “Scriveremo al sindaco e alle autorità e raccoglieremo soldi con le torte al mercati-no….”, “Ho osservato ben bene Filippo e ho capito che è furbo come una volpe”. Ma come si fa ad essere così belli???Perché ci dimentichiamo di tanta potenzialità di bene che è racchiusa nel cuore dei nostri ragazzi? Basta saperla vede-re e trovare la via giusta per coltivarla e farla venir fuori!!In questo, tutti gli insegnanti, non finirò mai di dirlo, sono stati bravissimi! Grazie infinite!!!Bellissimi sono stati anche i video che riguardavano gli altri ragazzi disabili di entrambe le scuole: la cronaca esilaran-te della giornata-tipo “de “L’aula Sorriso in piscina” con le interviste a insegnanti e ragazzi, e l’esperienza di Davide presoin carico dai suoi tenerissimi e stupendi compagni di classe.Molto incoraggianti e rincuoranti sono state per noi le testimonianze della professoressa che ha sperimentato coi suoiragazzi,con ottimi risultati, la metodologia dell’apprendimento cooperativo e del docente del laboratorio d’arti figurativecon la creta, tanto amato da tutti i ragazzi presenti! Un’altra ventata di speranza ce l’ha portata Enrico, il papà di Tommaso, mostrandoci le immagini di una splendida villache speriamo di poter utilizzare già da questa estate per realizzare un centro estivo altamente specializzato per i nostriragazzi. Infine, emozionante e commovente la presenza di Cristoforo e dei suoi compagni di classe… Insieme alla loro insegnante di musica hanno suonato e cantato per noi, dimostrandoci coi fatti, oltre che con le parolemeravigliose e poetiche del tema di Cristoforo, che la diversità non esiste.Esistono solo tante specialità e tante unicità che possono accordarsi e suonare insieme la melodia meravigliosa dellavita!

Grazie di tutto a tutti!!! I genitori di Filippo, Marco e Cristina Righetti

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NONNA AZZURRA E IMESTIERI DI OGGI EDI IERI.

I mestieri di oggi e di ieri [i nostri pensieri]In questo quadrimestre noi delle classi 3A e 3H abbiamo partecipato al laboratio di “I mestieri di oggi e di ieri”con Nonna Azzurra e C.N.A.

LAVANDAIA

Lava eAsciugaVestitiAndandoNel fiumeDoveAvevaI suoiAttrezzi

Sofia Canizzaro

LAVORARE

Quando qualcuno va a lavorareper fare un buon lavoro deve faticaretutti i lavori sono da rispettaree nessuno è da sottovalutare.Ognuno deve accontentarsi del proprio lavoroperche di di questi tempi e come oro.Il lavoro è faticosoma i suoi frutti fan arrivare un clima armonioso.Lavorare non è srempre un piacere ma è un dovere.Il lavoro non è sempre sicuroquindi quelli che c'è l'hanno devono tenere duro.

Cristian Fuggiano

IL MURATORE

Vive col mattone che sia giallo, nero o marronecon la neve e con la pioggia.E quando torna a casa di serasi rilassa con un bichiere di barbera.

Simone Bellidori

IL CALZOLAIO

Il calzolaio lavora di notte con le scarpe tutte rotte, lima, ago e martelo e il lavoro è sempre quello. La mattina da lui noi torniamoe le scarpe belle e comode noi troviamo, e per questo lo ringraziamo e vi salutiamo.

Simone Bellidori e Michele Tiunov

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CALLIGRAMMA PERS-COPRIRSI.

Il quadro che mi ha colpito di più: impressioni ed emozioni dopo la visita alla mostra “Da Rembrandt a Gauguina Picasso” Il 20 gennaio 2010 ci siamo recati al Castel Sismondo per assistere all’affascinante mostra di qua-dri intitolata “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso”.Il quadro che mi ha colpito di più è uno di Monet, intitolato “Lo stagno delle ninfee e il ponte giapponese”.Appena l’ho visto ho subito capito che sarei stato a guardarlo per chissà quanto tempo.Questo quadro, dipinto nel lontano 1900, usa una gamma di colori molto ristretta e fa parte del genere dell’Impressionismo. Monet è stato geniale perché i suoi quadri, visti da vicino sono un insieme di puntini, mentreda lontano viene fuori l’immagine.In questo quadro, che ritengo il migliore tra quelli che ho visto, si vedono sostanzialmente solo tre colori: il rosso,il verde e il blu.Un’altra caratteristica che ha questo quadro è quella di trasmettere l’impressione di essere dentro di esso, oppu-re di essere davanti al paesaggio reale.Da un piccolo particolare di esso si capisce che è stato dipinto al tramonto.Personalmente, questa visita mi ha molto colpito e ho capito che ogni quadro ha una storia da raccontare, unpo’ come se parlasse. Comunque, è stata una visita molto significativa e magnifica, perché mi ha insegnato adapprezzare di più l’arte e a “leggere” oltre l’apparenza.Abbiamo avuto anche una guida bravissima, che ci ha spiegato chiaramente i quadri più importanti della mostra.

Nicolò Di Domenico 1°B

IL MIO QUADRO.

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SPETTACOLO AL TEATRO NOVELLI

Il Laboratorio Musicale delle ArtiScuola Media Alighieri – Fermi di RiminiDirigente scolastico: prof.ssa Enrica MorolliDocenti della sezione ad indirizzo musicale e laboratori musicali:prof.ssa Silvia Leoni: violino; prof.ssa Simonetta Pesaresi: pianoforte, tastiere, percussioni; prof. Raoul Ruffilli:flauto; prof. Aldo Vianello: chitarra; prof.ssa Anna Araldi: teoria e solfeggio; proff. Elvira Massani, AntonioCoatti: coroSi ringraziano per la preziosa collaborazione: prof.sse Maria Giorgi e Paola Severi; M. Cristina Ginghini(segreteria organizzativa) gli ex alunni, i genitori e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dellospettacolo

ORCHESTRAAlunni ed ex alunni delle classi I, II, III C ad indirizzo musicale - Scuola Media Statale Alighieri - FermiAttori: Mattia Corbelli, Alice Migliori, Marianna Ronchi, Alessandro Giua, Marta Cavalli Voce e Vocalist: Brenda Di Mecola, Silvia Maccan, Marta Cavalli Pianoforte, tastiere: C. Tamburini, S. Crisafulli, A. P. Manna, A. Brighi, V. Zavatta, A. Giovannardi, S. Vicini,P. Galassi, G. MorriBatteria: P. Galassi, A. BernardiVioloncello: C. Vannoni Violini: V. Eusebi, C. Scarpellini, P. De Cesaris, F. Angelini, L. Dominici, A. Arceci,M. Zavoli, A. Berardi, E. Urbini, E. Milano, A. Zattini, S. Rocchi, A.Frisoni, N. Moses, M. Di Nuzzo, F. Petitto,F.Tomassoni, E. Zerbini, I. Pagliarani, J. Confalonieri, T. Zanetti, L. Marziani Percussioni miste: N. Di Tempora, S. Bertozzi, E. Boscherini, C. Versari, E. Ricciotti, M. Cruz, E. Bartolini,V. Vinciprova, L. Evangelisti, J. GrossiFlauti: E. Miserocchi, I. Semprini, I. Vaccheri, F. Giovanardi, V.Tiddia, A. Kharytonyuk , N. Dellarosa, S.Deluca, A. Corbelli, S. Borghesi, M. Orlando, D. Canini, S. Pertosa, T. Semprini-Cesari, M. Mattina, S. MiganiChitarre: M. Barletta, V. Bezzi, C. Bartolini, T.Migliori, S. Messina, F. Borgna, U. Cevoli, L. Coppola, E.Curcetti, A. Fabbri, A.D. Savu, S. Canini, F. Bordoni, A. Rossi, S. Rosa, S. Giorgi, M. Pasquinelli.

“…Non ho memoria, comincio sempre da zero”Eccoci ancora una volta confusi, ma vivi a riproporre uno spettacolo sempre fecondato nel e dal LaboratorioMusicale della Scuola Media Alighieri-Fermi di Rimini, trasformatosi negli anni, con nuove sperimentazioni, pernuove emozioni, in Laboratorio delle Arti. Il Laboratorio è nato per rispettare ed accettare le complessità delleesperienze, cercare di trovare una via comune, nella consapevolezza che abbracciandosi durante il viaggio, ilpanorama osservato e osservabile possa diventare più completo.Si sono susseguiti così spettacoli monotematici e immaginari: “ Ma Mere l’Oye”, “Omaggio a Branduardi”,“Appunti di Viaggio”, “Memorie dal Mare”, “Il Volo”.Quest’anno abbiamo lasciato ad ogni classe di strumento, violino-flauto-pianoforte-chitarra-coro, la possibilità diritrovare la propria radice con assoluta libertà attendendo il momento dell’inevitabile incontro per vedere cosasarebbe successo. Abbiamo ricominciato, con coraggio, come tante volte la vita chiede di fare e qualcosa è suc-cesso...! Questo cammino ha messo a fuoco ancor meglio le difficoltà che un laboratorio come il nostro deveaffrontare e abbiamo deciso di mostrarle: ecco il significato del titolo “Non ho memoria, comincio sempre dazero”. Si è conformato un copione musicale senza confini, limiti e pregiudizi dove si alternano la tradizionepopolare, la canzone d’autore, la musica da ballo, le esperienze colte classiche e romantiche, le nuove forme dicolonne sonore del quotidiano. Non abbiamo rinunciato a nulla di quello che ogni classe di strumento ha propo-sto e nell’accettare tutto, si racconterà come da tante diversità, il forte desiderio di lavorare assieme nella musi-ca e nel teatro possa produrre una Verità da raccontare, la Verità del nostro cammino quotidiano.

prof. Aldo Vianello

“Je n’ai pas de souvenir,je pars toujours de zero”

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DAL LABORATORIO DIFUMETTO.

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”NON HO MEMORIA, COMINCIO SEMPRE DA ZERO”.

Ieri sera, 11 maggio, c’era un grande concerto organizzato dai prof.dimusica della mia scuola: Simonetta Pesaresi, Aldo Vianello, SilviaLeoni, Raul Ruffilli. Si intitolava ”Non ho memoria, comincio da zero”.Si svolgeva al Teatro Novelli di Rimini. Partecipavano molte classidella mia scuola. Sono state presentate delle canzoni; ogni brano eraaccompagnato dalla musica, dall’allegria e dalla gioia che si vedevanelle facce delle persone. Il testo di ogni canzone mandava dei mes-saggi importanti: pace, allegria, amicizia, amore. Sul palco c’eranomolti ragazzi che suonavano strumenti diversi: flauto, piano,chitarra,violino, tamburo. Eseguivano brani di musica classica emoderna. Anch’io ho suonato insieme ai miei compagni. Un gruppo diragazzi è sceso dal palco ed è venuto intorno a me per accompagnar-mi al ritmo della musica. Loro suonavano il tamburo, i piatti e altri stru-menti a percussione, io suonavo le campane tubolari. La musica midiceva: suona, suona e io suonavo, suonavo e mi lasciavo trasportaredal ritmo: Mi sentivo allegro, gioioso, contento. Ero nel mondo dellafantasia. Intorno a me c’era allegria e amore. Dal palco vedevo le per-sone che ascoltavano emozionate e applaudivano ad ogni brano. Erabello sentire il rumore degli applausi. La gente era felice. Tutti eravamofelici. Avevo già suonato nella scuola elementare, poi piano piano ,venendo alla scuola Media ho continuato a suonare e ho fatto tanticoncerti, sempre in grande. È stato tutto molto bello. Mi sono sentitomolto importante, direi moltissimo! Ero su un palco, famoso insiemeagli altri ragazzi e sentivo vero talento. Continuerò a fare tante coseperché la musica mi piace.

NICOLAS DI TEMPORA 3C

DAL NOSTRO INVIATONICOLAS DI TEMPORA.

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BUONEVACANZE

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