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MEZZI E METODI DI SVILUPPO DELLE CAPACITA’ MOTORIE
Prof: G.U.Foscolo
Genova 12 giugno 2014
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SCHEMI MOTORI DI BASE
• Camminare
• Correre
• Saltare ( in alto, in basso)
• Calciare ( di destro , sinistro )
• Ricevere, Lanciare ( a una o due mani, da sopra e da sotto)
• Rotolare ( avanti, indietro)
• Strisciare
• Trasportare, trascinare
• Salire
• Scansare
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SCHEMI MOTORI DI BASE
SCHEMI MOTORI SCHEMI POSTURALI
( dinamici) ( statici)
Camminare, Correre Piegare, Flettere
Saltare, Afferrare, Ricevere Addurre, Abdurre,
Lanciare, Rotolare, Slanciare
Strisciare, Calciare
Costituiscono le forme fondamentali del movimento e sono chiamate di base perché vengono sviluppate per prima durante la fase evolutiva e diventano patrimonio dell’adulto.
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SCHEMI MOTORI DI BASE
CAPACITA MOTORIE
TECNICA
TATTICA
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Schema motorio o abilità motoria di base
Gli schemi motori di base o abilità motorie di base rappresentano le forme visibili del movimento, vengono eseguite in modo automatico.
Il fenomeno dello sviluppo degli schemi motori di base è più evidente nella primissima infanzia per poi essere sempre più dipendente dagli stimoli ambientali e dalla istruzione specifica .
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Abilità motorie sportive
L’acquisizione delle abilità motorie sportive è frutto di apprendimento come le abilità cognitive.
Si ricorda e si apprende (cioè si riesce ad eseguire) un salto in rotazione, non perché lo si è visto o ci è stato descritto , ma, solo dopo averlo ripetuto un certo numero di volte. L’esecuzione fisica è la via unica attraverso la quale questo movimento possa venire memorizzato a livello cognitivo.
In letteratura vengono suddivise in abilità motorie sportive stereotipate (closed skills: tuffi, nuoto, ginnastica artistica) o non sterotipate (open skills: calcio, rugby, hockey, sci).
A mappa rigida (sport ciclici):viene richiesto il mantenimento fedele dello stereotipo in ogni circostanza : è basato sulla possibilità di autoregolazione e perfezionamento dell’organismo.
A mappa elastica (sport di situazione): sono richiesti continui adattamenti e variazioni del gesto per raggiungere l’obiettivo.
Schemi motori di base, Roth (1982) modificato Scotton movimenti del capo afferrare alzarsi sollevarsi e appoggiarsi voltarsi 1° ANNO stare in piedi andare carponi camminare trascinarsi 2° ANNO lanciare afferrare arrampicarsi superare un girarsi senza finalizzato all’ altezza ostacolo scopo dell’anca con aiuto 3° ANNO spinta di una prendere stare in equilibrio saltellare rotolare palla a 2 mani al volo brevemente saltare in basso sull’asse camminare in equilibrio per 20 cm longitudinale accenno corsa 4° ANNO lancio con afferrare equilibrio saltare tiro al bersaglio 1-2 m all’altezza del per 3-4 secondi in alto a piè obiettivo petto pari 5° ANNO corsa ciclica capovolta da seduto saltare ostacoli con una gamba 6° ANNO lanciare al bersaglio equilibrio 10” (grande pallone) camminare in combinazione equilibrio su 10 cm corsa e ostacoli 7° ANNO presa corsa in equilibrio combinazione corsa con combinazione capovolta da libera su 10 cm corsa arrampicata slalom corsa e salto a 1 e 2 in piedi 8° ANNO combinazione combinazione lancio-presa corsa-capovolta 9° ANNO corsa, salto con rotazione 10° ANNO correre con salti in rotazione 7
Roth (1982)
modificato
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Fasi sensibili delle capacità motorie
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Fasi sensibili delle capacità motorie
• Fra il 7° e 12°anno di età
• maschi 8/11 – 12 anni - femmine 8/12 – 13 anni
•75% dello sviluppo: femmine 10 anni, maschi 12
anni
•Elevato impulso a muoversi, incremento nel
patrimonio dei movimenti
•Aumento capacità intellettive e volontà
•Aumento della forza muscolare
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Limitata abilità
motoria
Schemi di base
LIMITATO LIVELLO MOTORIO
Conoscenza
approssimata del
proprio schema
corporeo
Scarsa capacità di
apprendere nuove
abilità motorie
Scarsa capacità di
modificare il proprio
comportamento
motorio
COMPONENTI DELLA PRESTAZIONE
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Capacità motorie
Opportunità motorie
Conformazione fisica
Caratteristiche personali
Condizionali
Coordinative
scuola
Famiglie
ambiente
altezza
peso
volontà
competitività
coraggio
estro
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Le capacità motorie
Capacità coordinative: generali e speciali.
Capacità organico-muscolari:
forza,
resistenza,
rapidità-velocità.
Flessibilità-mobilità articolare.
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Le capacità motorie Le capacità motorie influiscono sulla prestazione e possono essere
migliorate, educate, trasformate e mantenute attraverso forme di movimento.
di base (apprendimento, organizzazione e controllo motorio)
CAPACITA’ COORDINATIVE speciali ( proprie della disciplina)
CAPACITA’ CONDIZIONALI - forza - resistenza - velocità
La coordinazione è una elaborazione del sistema nervoso con massimo sviluppo tra i 7 e 13 anni.
Le capacità coordinative costituiscono la base dell’apprendimento ed il miglioramento delle capacità tecniche.
Lo sviluppo delle capacità coordinative è strettamente dipendente dal sistema nervoso, dall’apparato percettivo( vista, udito, tatto), dall’apparato senso motorio ( equilibrio, percezione spazio e tempo)
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Le capacità motorie Capacità coordinative: insieme delle caratteristiche fisiche e
sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie.
Le capacità sono proprie dell’individuo, in parte legate all’ereditarietà e possono modificarsi con l’allenamento.
Tutti noi abbiamo le stesse capacità, che non sono poche; in campo motorio ne sono state individuate più di 50. tuttavia esse raggiungono un differente grado di sviluppo.
Non esiste una singola capacità motoria in grado di comprendere tutte le capacità.
Abilità motorie: si intendono le capacità apprese e che si è in grado
di realizzare in un tempo ottimale, con elevata possibilità di riuscita e minimo dispendio energetico a livello fisico che mentale.
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capacità motorie generali Capacità di apprendimento: è la capacità che permette ad un
individuo di imparare nuovi movimenti e con la ripetizione di questi giungere dopo varie correzioni e adattamenti alla formazione di un programma motorio “ interno “ e di renderlo preciso e permanente attraverso l’esercitazione e l’allenamento.
Se non stimolata causa una diminuzione della capacità di controllo e di adattamento dei movimenti.
Capacità di controllo: è la capacità di controllare il movimento a
livello conscio ed inconscio, in modo tale che esso corrisponda ad un programma d’azione precedentemente stabilito e risponda adeguatamente a schemi che richiedano la massima precisione a livello ritmico, spaziale e temporale ( nuoto , tuffi, ecc ).
Capacità di adattamento e trasformazione: è la capacità di
cambiare, correggere, adattare e trasformare il proprio programma motorio in condizioni che mutano continuamente, che sono imprevedibili e quindi diverse da quelle abituali( sciatore su lastra di ghiaccio, tiro dopo aver subito un fallo, ecc).
Capacità coordinative speciali
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Per fare attività sportiva occorre:
Capacità richiesta
COORDINARE Più movimenti nel tempo e nello spazio
ACCOPPIAMENTO O COMBINAZIONE
ESEGUIRE Movimenti precisi ed efficaci DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA
MANTENERE E RIPRISTINARE
L’equilibrio in situazioni di carenza di equilibrio
EQUILIBRIO
VERIFICARE Costantemente la posizione del corpo rispetto all ambiente
ORIENTAMENTO
SINTONIZARE Il movimento a ritmi precisi RITMO
REAGIRE Adeguamento a stimoli ottici, acustici, visivi, ecc.
REAZIONE
ADATTARSI con successo A cambiamenti improvvisi della situazione
TRASFORMAZIONE
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capacità coordinative speciali/
capacità di orientamento
E’ la capacità di variare la posizione del corpo in relazione alle dimensioni dello spazio e del tempo. Un’azione motoria intenzionale e finalizzata presuppone la capacità dell’allievo di determinare la posizione dei segmenti e della totalità del corpo nello spazio e di modificare i relativi movimenti entro uno spazio d’azione circostante e ben definito, in relazione con gli oggetti e gli altri, a loro volta fermi o in movimento.
Questa capacità è strettamente collegata a quella di controllo e di equilibrio ed è influenzata dalle informazioni sensoriali, prodotte dagli analizzatori ottico, cinestetico, acustico e statico-dinamico.
Controllare il proprio corpo e modificare la sua posizione in riferimento a se stessi, gli oggetti e gli altri, sono fattori complessi del processo coordinativo che devono essere dominati dall’atleta.
Ma le variazioni indotte dall’ambiente sono così numerose e imprevedibili che richiedono sempre un programma flessibile.
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capacità coordinative speciali/
capacità di differenziazione
E’ la capacità di selezionare il giusto grado di forza nell’esecuzione del movimento o del gesto, in relazione all’obiettivo da raggiungere.
Viene sviluppata mediante esercizi con aumento graduale della precisione esecutiva( tiri al bersaglio da varie distanze e posizioni, salti ad altezze e distanze varie e prefissate).
Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione prima/dopo, veloce/lento.
Lo svolgimento spaziale si struttura nella dimensione di avanti/dietro, sopra/sotto, di lato, vicino/lontano, lungo/corto, largo/stretto, aperto/chiuso, alto/basso.
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capacità coordinative speciali/
capacità equilibrio
E’ la capacità di mantenere tutto il corpo in condizioni di equilibrio e di mantenerlo o ripristinarlo dopo o durante l’esecuzione di un movimento o di un gesto su superfici limitate di appoggio e sotto l’azione di forze esterne che tendono a disturbare l’esecuzione programmata e ipotizzata.
Lo sviluppo di questa capacità è correlato col grado di controllo e di orientamento del corpo nello spazio e con la qualità delle informazioni sensoriali fornite dal sistema cinestetico, del sistema visivo e da quello statico-dinamico.
Si può ottenere un elevato incremento proponendo agli allievi, soprattutto a quelli delle fasce più basse, esperienze motorie varie, ludiche e polivalenti,che costituiscono la base per un successivo affinamento e consolidamento degli equilibri( statico, dinamico, statico-dinamico).
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capacità coordinative speciali/
capacità equilibrio
ESERCIZI
- Equilibrio su due piedi ad occhi chiusi
- Equilibrio su piede dx e sx ( anche ad occhi chiusi)
- Saltelli su due piedi/un piede
- Corsa con stop a segnale/spazio dx/sx avanti
- Corsa con stop in discesa
- Gioco dei galli - duelli a coppie - pampano
- Capovolte - capovolte + gesto tecnico
- acrobatica
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capacità coordinative speciali/
capacità di reazione motoria
Capacità di reagire prontamente e in modo corretto ad uno stimolo esterno. Lo spazio di tempo che intercorre tra la percezione della sensazione e il primo movimento muscolare viene definito “tempo latente della reazione motoria”.
Il tempo di reazione varia ain base al tipo di stimolo, che può essere acustico (15-16 c/s), visivo ( 20-22 c/s), tattile ( 20-21 c/s).
• Partenze in cui si utilizzano diversi stimoli sensoriali e di differente entità.
• Partenze da posizioni diverse ( proni, supini, seduti, in ginocchio, quadrupedia)
• Giochi propedeutici ( bianchi e neri, fazzoletto,ecc)
• Esercizi propedeutici ala corsa ( skip, controskip, doppio impulso ,passo stacco, ecc)
• Sprint 20-60m Funicella
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capacità coordinative speciali/
capacità di ritmo
La capacità di ritmo consiste nel sapersi adattare ad un ritmo imposto dall’esterno ( seguendo una base musicale, nuoto seguendo un avversario) o nell’imporre un proprio ritmo d’esecuzione ( corsa ad ostacoli, canottaggio, fondo).
ogni forma di movimento possiede un ritmo d’esecuzione caratterizzato da pause, durata, velocità ed intensità.
La capacità di ritmo consiste quindi nel saper dosare tali elementi per organizzare il proprio movimento in modo che l’azione risulti fluida ed armoniosa.
ESERCIZI
- superare in corsa vari tipi di ostacoli posti a distanza regolare
- eseguire balzi nei cerchi posti a distanze regolari
- slalom tra paletti a distanze regolari
- vari usi della scaletta
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capacità coordinative speciali/
capacità di anticipazione
Questa capacità permette all’atleta di prevedere cosa sta per accadere nell’ambiente( anticipazione spaziale)e il momento nel quale accadrà
( anticipazione temporale) e di elaborare, in anticipo una serie di informazioni possibili che gli consentono di essere preposti a ciò che in realtà deve ancora accadere.
Sulla base delle proprie osservazioni, capacità , esperienze, ci si costruisce una rappresentazione della situazione e la si utilizza come modello d’azione.
L’esperienza permetterà di scegliere le informazioni più utili ( disposizione in campo dei compagni e avversari, velocità della palla, distanza dalla rete) e a non considerare quelle meno importanti.
- giochi tradizionali ( gioco dei passaggi, possesso palla, possesso palla con cambio dopo un tot passaggi, ecc)
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capacità coordinative speciali/
capacità di fantasia motoria
Capacità di ideare ed elaborare movimenti nuovi dando risposte efficaci a situazioni che sono al di fuori degli schemi abituali già automatizzati.
ESERCIZI
- Stazioni di lavoro con varianti esecutive di abilità già conosciute (effettuare 10 tipi di salti, di rotolamenti, di lanci,ecc).
- Giochi con alternanza di attacco e difesa ( 1 > 1 opposizione piede contro piede ; combattimento dei galli,ecc)
- situazioni di gioco in campi ristretti
- Situazioni di gioco in con numero giocatori ridotto-
- Situazioni di gioco con azioni difensive facilitate ( 2>3) o resa difficile
( 3>2)
- Situazioni di gioco con consegne restrittive ( solo goal di testa, solo dx,)
- imitazioni
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capacità coordinative speciali/
capacità di combinazione e accoppiamento motorio
Svolge un ruolo importante in tutte le attività motorie e nei giochi complessi, che implichino l’attivazione di più schemi motori.
E’ costituita dalla capacità di saper collegare in una struttura motoria più forme autonome e personali di movimento.
Questa capacità è considerata una delle capacità coordinative più importanti, perché si riscontra nelle azioni della vita quotidiana ed è soprattutto presente in quasi tutte le forme di movimento degli sport.
I mezzi per sviluppare le capacità di combinazione sono organizzati con dei percorsi misti ( serie di prove in successione in una distanza di circa 30m).
Il percorso vivacizza l’allenamento riducendo i tempi di attesa trasformandoli in tempi di recupero ideali per un’alternanza lavoro/riposo. Esso consiste, data la varietà con la quale possono essere sistemati gli attrezzi sul campo di proporre stimoli motivanti sempre diversi, che mantengono a un livello elevato interesse degli allievi. Soprattutto sotto forma di gara(due percorsi identici per due gruppi)crea un’atmosfera di divertimento che deve essere sempre presente.
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capacità coordinative speciali/
capacità di combinazione e accoppiamento motorio
ESERCIZI
- Eseguire rincorsa, stacco a uno o a due piedi e atterraggio
- Eseguire oscillazioni degli arti superiori in contemporaneità e in alternanza
- Saltare e toccare il più in alto possibile
- Correre facendo circonduzioni degli arti superiori: in avanti, indietro, in modo alternato, in coordinazione dissociata ( uno avanti e uno indietro) e in contemporaneità
- Saltelli a piedi uniti , uniti/divaricati e contemporaneamente spinta degli arti superiori in avanti-alto-fuori
- Eseguire rincorsa e lancio pallina/palla
- Vari tipi di saltelli con la funicella
- Girare su se stessi e tirare o colpire una palla contro un bersaglio/porta
- Far rotolare una palla eseguire una capovolta ed eseguire un gesto tecnico
- Lanciare avanti o in alto una palla eseguire una capovolta avanti o indietro e riprenderla al volo
Conduzione + passaggio/+tiro arresto + passaggio/tiro colpo di testa + scatto corsa + passaggio/tiro/colpo di testa/cross
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Metodi per lo sviluppo delle Capacità Motorie
• Variare l’esecuzione del gesto o movimento
• Cambiare le situazioni esterne / su terreni non abituali
• Modificare le regole di gioco
• Combinare più abilità motorie già automatizzate
• Esecuzione di esercizi in determinati tempi/ più lento o veloce
• Esecuzione di esercizi in stato di affaticamento
• Eseguire esercizi simmetricamente
• Individualizzazione ( assegnare compiti differenti)
• Mutamento delle dimensioni dell’attrezzo usato
• Ripetizioni e serie
Per migliorarle occorre stimolarle adeguatamente per almeno 2-3 volte la settimana.
L’allenamento è determinato da fasi successive e da scelte continue e progressive legate da un comune obiettivo da perseguire - dal conosciuto al nuovo - dal facile al difficile - dal semplice al complesso - - variazioni delle esercitazioni per favorire sempre stimoli nuovi - allenare in modo simile alla gara - ripetizioni di quanto insegnato e appreso - scomposizione dei gesti - correzione costante dell’errore - alternanza tra gioco ed esercizio - assenza di tempi morti - grande attenzione al singolo
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Principi metodologici per l’allenamento capacità motorie
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Metodi per lo sviluppo delle Capacità Motorie
• METODO GLOBALE: il movimento è appreso in toto. In genere questo
metodo è preferibile quando l’esercitazione presenta caratteristiche di bassa complessità in quanto facile da comprendere ed effettuare.
• METODO ANALITICO: in questo metodo i movimenti complessi o difficili vengono scomposti , sotto forma di successione metodica di esercizi nei loro singoli elementi funzionali e si procede progressivamente dal facile al difficile, fino al movimento globale.
Si tratta di un metodo che deve essere sempre utilizzato quando non è possibile un apprendimento globale o quando da parte di chi apprende, si richiedono dettagli precisi del movimento.
Focalizzando l’attenzione su elementi singoli del movimento offre indubbi vantaggi sulla comprensione dei dettagli del gesto e sulla correzione dell’ errore.
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Globale situazionale
• Far scoprire la tecnica nel gioco
• Evidenziare gli errori
• Permettere l’esperienza situazionale
• Creare il problema tecnico
• Motivare gli allievi
Analitico situazionale
• Per la ripetizione del gesto
• Per la correzione degli errori
• Per la velocizzazione del gesto
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Metodi per lo sviluppo delle Capacità Motorie
• METODO POLIVALENTE: le attività devono avere carattere orientato allo sviluppo di capacità/abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia molteplice. (sviluppo di tutte le capacità)
• MULTILATERALITA’: fa riferimento ai contenuti, ai mezzi ed alle organizzazioni ( circuiti, percorsi, giochi).
• Estensiva: adatta alle prime fasce d’età in quanto rivolta all’acquisizione del più ampio patrimonio possibile di strutture motorie ed esaltazione delle capacità motorie
• Intensiva: adatta alle fasce d’età che si affacciano all’agonismo,dove l’utilizzo della gamma più specifica dei mezzi e dei metodi d’allenamento si struttura progressivamente e gradualmente verso il modello di prestazione della disciplina specifica per formare l’atleta di alto livello
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Metodi per lo sviluppo Capacità Motorie
• METODO DEDUTTIVO: dimostrazioni ed esercitazioni prestabilite dall’allenatore. L’allenatore offre soluzioni da ricordare anticipando i come, dove e perché delle esercitazioni.
Sostiene la motivazione ad apprendere incentrata sulla ricompensa esterna o sulla approvazione degli altri (se riesci ti premio).
• METODO INDUTTIVO: favorisce la curiosità e la ricerca personale.
L’allenatore pone problemi da risolvere in modo che gli allievi possono scoprire come, quando, dove e perché delle esercitazioni.
Sostiene la motivazione ad apprendere centrato sul bisogno di competenza riuscita (essere capace).
Stimola la consapevolezza degli apprendimenti
Esempio: calciare la palla
deduttivo: l’allenatore dice come deve essere posizionato il corpo e il piede affinchè la palla vada alta o bassa
induttivo: esercizio :tiro in porta con corda a metà dei pali. Considerazioni sulla riuscita del tiro alto o basso e successiva analisi della posizione del corpo/piede.
Metodo induttivo - della risoluzione dei compiti - della scoperta guidata - della libera esplorazione - sperimentazione - osservazione - protagonista del processo insegnamento-apprendimento è l’allievo giocatore - Educare = tirare fuori - atteggiamento dell’allievo è attivo
Metodo deduttivo
- Prescrittivo - Metodo dell’assegnazione dei
compiti
- Spiegazione , dimostrazione , esecuzione , correzione
- Protagonista del processo di insegnamento-apprendimento è l’insegnante-allenatore
- Educare = mettere dentro
- Atteggiamento dell’allievo è passivo
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Capacità motorie/attività di base 6 – 8 anni
Si utilizza un metodo globale sotto forma di gioco ed esercitazioni gioiose
preparatorie al calcio.
Approccio al calcio senza forzature ricercando maggiormente l’aspetto
d’inserimento e socializzazione evitando impostazioni traumatizzanti.
Il bambino è in fase egoistica.
MEZZI percorsi e giochi
METODOLOGIA polivalente e multilaterale
OBIETTIVI TECNICI calciare in forma libera con palla ferma e in
movimento guidare la palla in forma libera fermare la palla correre
con la palla sensibilità palla/piede ricevere in forma libera da fermi e
in movimento stimolare il superamento dell’avversario con ridotte
possibilità di movimento dribbling 1>1
OBIETTIVI EDUCATIVI socializzazione rispetto delle regole
Attenzione in allenamento superare paure( suolo – palla - compagni)
OBIETTIVI MOTORI schema motorio di base( camminare, correre, saltare) coordinazione oculo-manuale/piede equilibrio schema posturale capacità coordinative generali lateralizzazione
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Capacità motorie/attività di base 8 – 10 anni
Età favorevole per lo sviluppo della motricità
MEZZI percorsi e giochi
METODOLOGIA polivalente e multilaterale
OBIETTIVI TECNICI ricevere da fermi e in movimento con palla aerea ;
calciare da fermi e in movimento con finalità di passaggio e tiro ;
guida della palla in condizioni più complesse (controllo) ;
calciare con esterno collo del piede rimessa laterale ( di piede e mani) ;
colpo di testa dribbling ; 2>1 3>2 4>3
OBIETTIVI EDUCATIVI socializzazione ( con abbandono fase egocentrica) rispetto delle regole attenzione in allenamento e gara comprensione concetto di gruppo
OBIETTIVI MOTORI miglioramento capacità coordinative consolidamento schemi motori padronanza del proprio corpo
( equilibrio, oculo-manuale/podalica, lateralità) esercizi respiratori
sviluppo rapidità e ritmo
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Capacità motorie/attività di base10 / 12 anni
Età favorevole per lo sviluppo della coordinazione, aumento della forza e della rapidità.
MEZZI gioco
METODOLOGIA polivalente e altri tipi di sport per incremento capacità coordinative
OBIETTIVI TECNICI richiesta di maggior precisione e velocità nell’esecuzione di tutti i fondamentali tecnici di base. Abilità tecniche combinate
copertura e difesa della palla ottimizzare i fondamentali del calcio in fase di volo sviluppo della finta correlata al dribbling dribbling : superamento avversario senza limite di spazio
OBIETTIVI EDUCATIVI socializzazione e rispetto delle regole
attenzione e determinazione in allenamento e gara
OBIETTIVI MOTORI miglioramento capacità coordinative consolidamento schemi motori di base
sviluppo della rapidità e velocità esercizi a carico naturale
Capacità condizionali/la resistenza
• Capacità di mantenere una prestazione per un periodo di tempo più lungo possibile.
• Capacità di resistere all’affaticamento durante sforzi prolungati e recuperare velocemente.
• Capacità di mantenere per un determinato tempo( senza che si determini un calo della prestazione o scadimento tecnico dovuto alla fatica).
METODI
Metodo di gioco o ludico .Metodo a circuito Metodo di gara Metodi continui Metodi intervallati(anaerobico alattacido) e basati sulle ripetizioni ( 3x5 x 100m
Metodo intermittente( tratti media/alta intensità e altri media/bassa intensità 10”/10” 15”/15” 15”/30. Fartlek( corsa in ambiente naturale)
- evitare la monotonia e le attività cicliche troppo prolungate
-- evitare lavori prolungati con sviluppo resistenza anaerobica lattacida
-- utilizzare soprattutto metodi di gioco e circuito
-- i giovani sono molto adatti a carichi di resistenza aerobica
-- è indicato concedere pause più lunghe
-- valutare sempre in modo accurato carichi, volume e intensità degli esercizi
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RESISTENZA 6 – 10 anni
CA
RAT TERI
TIPI DI
LAVORO
Giochi tradizionali (palla avvelenata, gioco dei passaggi, cacciatore e lepri, fulmine 1>1 2>2 3>3
STI CHE
DURATA INTENSITA’ RECUPERO
Variabili in relazione ai giochi adottati
SCOPO
FONDAMENTALE
Indurre risposte adattative a carichi quasi esclusivamente di tipo aerobico
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RESISTENZA 11 – 13 anni
CA RAT
TIPO DI
LAVORO
Giochi il più possibile correlati da un punto di vista biomeccanico con il gioco del calcio eseguiti dapprima a bassa intensità e per tempi progressivamente maggiori ed in seguito ad intensità più elevata ma per tempi più ridotti
TE RI
INTENSITA’
Mediamente elevata compatibile con una corretta esecuzione
STI DURATA Variabile, in relazione all’intensità dell’impegno
CHE RECUPERO Tali da consentire esecuzioni dinamiche e corrette
SCOPO FONDAMENTALE Indurre risposte adattative a carichi prevalentemente di tipo aerobico
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Fasi sensibili della velocità
Dai 6/7 anni fino agli 11/12
capacità di reazione
capacità di eseguire movimenti ad elevata frequenza
Femmine 8/11 anni maschi 8/14-15 anni
rapidità aciclica
velocità di azione ( accelerazione)
Capacità condizionali/la velocità
Capacità di compiere azioni motorie nel minor tempo-
Essa è legata a fattori neuromuscolari, genetici, sensoriali, biochimici, di forza, di mobilità e coordinazione motoria ed è migliorabile di circa il 20% rispetto al potenziale iniziale.
Si differenzia in RAPIDITA’ = Capacità di eseguire un gesto motorio nel minor tempo possibile.
VELOCITA’ = velocità di spostamento ( spazio percorso) nell’unità di tempo.
La velocità è una capacità complessa, condizionata dal sistema nervoso e muscolare oltre che dalla tecnica esecutiva del soggetto.
VELOCITA’ CICLICA: movimenti ripetuti sempre simili ( corsa, pattinaggio, ciclismo).
VELOCITA’ ACICLICA: successione di movimenti con una struttura non regolare (sport di situazione : parata del portiere).
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Capacità condizionali/la velocità
VELOCITA’ DI REAZIONE
SEMPLICE : il soggetto ha una sola possibilità di scelta che consiste nella capacità di reagire nel minor tempo possibile ad uno stimolo.
Quando si richiede una risposta già nota ed allenata( partenza dai blocchi)
Grande importanza assume il tempo di latenza ( periodo compreso tra la percezione dello stimolo e l’attivazione muscolare).
COMPLESSA : per rispondere allo stimolo l’atleta sceglie la risposta da dare in base alle informazioni ricevute.
Nel calcio è la velocità con cui si sceglie e si esegue l’azione più opportuna in seguito allo sviluppo della situazione di gioco.
Un calciatore che riceve un passaggio deve vedere il pallone, valutare la distanza e la velocità , cosa fare e se può farlo.
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Capacità condizionali/la velocità METODI
• L’allenamento della velocità va praticato con costanza, altrimenti tende a regredire in breve tempo.
• Nell’allenamento della velocità è sempre meglio eseguire l’esercizio alla massima velocità esecutiva.
• Inserire gli esercizi di velocità all’inizio dell’allenamento in quanto i livelli di attenzione e reattività devono essere nel momento di maggiore funzionalità.
• Porre attenzione alla buona esecuzione degli esercizi.
• Il tempo di esecuzione deve essere breve, non più di 6-8 secondi.
• Prima di eseguire l’esercizio successivo è bene aver recuperato in maniera ottimale.
• Il lavoro di velocità si deve interrompere se la velocità esecutiva diminuisce
(presenza di affaticamento).
• Eseguire sempre un riscaldamento adeguato
MEZZI
- partenze utilizzando diversi stimoli sensoriali ( uditivi, visivi, tattili)
- Partenze da posizioni diverse( in piedi, seduti, in ginocchio, proni, supini, ecc).
- Tutte le forme di skip utilizzando over, ostacoli, funicelle.
- Andature atletiche ( passo saltellato, passo stacco, doppio impulso, ecc). 44
Capacità condizionali/la velocità
Per migliorare la velocità:
- Distanze non superiori ai 50/60m
- Micro pause tra una prova e l’altra di 45/60 secondi
- Macropausa 3/4 minuti
Per migliorare la resistenza alla velocità:
- Distanze 80/200m ( 11/26 secondi) M=2’/4’ min
- Progressivi 80/100 m aumentando progressivamente la velocità per raggiungere il massimale ripetizioni 6/8 m = 2’/3’
Variazioni di velocità: alternanza tra accelerazioni e decelerazioni
ripetizioni 6/8 m=2’/3’
Esercitazioni di slalom ( 20/40m) intensità sostenuta con cambi di direzione
tira e molla/ vai e torna corsa in salita corsa con traino
esercizi propedeutici alla corsa cambi di direzione
Test CAPANNA
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VELOCITA’ 6 – 10 anni
CA RAT
TIPO DI
LAVORO
Giochi e staffette di facile esecuzione su brevi distanze (sostituendo oggetti, girando attorno o toccando segni di riferimento, ecc). Schemi elementari di spostamento combinando insieme i movimenti tipici del calciatore ( colpo di testa, stop, colpo al volo, ecc).
TE RI
INTENSITA’
Alta, ma tale da consentire esecuzioni dinamiche ma corrette
STI DURATA LIMITATA
CHE RECUPERO COMPLETO
SCOPO FONDAMENTALE Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su accelerazioni, decelerazioni e riaccelerazioni
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VELOCITA’ 11 – 13 anni
CA RAT
TIPO DI
LAVORO
Staffette più impegnative comprendenti capovolte, superamento di ostacoli inseriti all’inizio o al termine delle accelerazioni. Corse a navetta su brevi distanze. Esecuzione di gesti tecnici eseguiti alla massima intensità per periodi inferiori ai 10 secondi
TE RI
INTENSITA’
Alta ma tale da consentire esecuzioni dinamiche ma corrette
STI DURATA LIMITATA
CHE RECUPERO COMPLETO
SCOPO FONDAMENTALE Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su accelerazioni, decelerazioni e riaccelerazioni. Migliorare le doti di velocità Migliorare la coordinazione neuromuscolare 47
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Capacità condizionale/ mobilità articolare
• Capacità di movimenti che un’articolazione è in grado di consentire alle strutture anatomiche
• Un’elevata flessibilità risulta utile in tutte le specialità sportive ( riduzione del rischio di traumi).
• Fattori rilevanti per l’espressione della flessibilità sono: età, sesso, ambiente, affaticamento muscolare.
- Non eseguire gli esercizi a freddo
- I tempi di allungamento devono essere abbastanza lunghi
- Non superare la soglia del dolore che è diverso da individuo a individuo e tende a irrigidire la muscolatura per proteggerla
- Non sentirsi in competizione mentre si eseguono gli esercizi
- Inspirare ed espirare profondamente e lentamente ed in modo controllato(è durante l’espirazione che si può accentuare lo stiramento
- Esercitare sia muscoli agonisti che antagonisti
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MOBILITA’ ARTICOLARE 6 – 10 ANNI
CA RAT TE
TIPI DI
LAVORO
ESERCIZI A CARATTERE DINAMICO DI TIPO ATTIVO_PASSIVO
RI STI
INTENSITA’ SCARSA DA UN PUNTO DI VISTA METABOLICO
CHE NUMERO DI ESERCIZI
TALE DA INTERESSARE LE PRINCIPALI ARTICOLAZIONI
SCOPO
FONDAMENTALE
MIGLIORARE LA MOBILITA’
ARTICOLARE E L’ESTENSIBILITA’ MUSCOLARE PIU’ PER OBIETTIVI
FUTURI CHE IMMEDIATI
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MOBILITA’ ARTICOLARE 11 – 13 ANNI
CA RAT TE
TIPI DI
LAVORO
ESERCIZI A CARATTERE DINAMICO (DI TIPO ATTIVO-
PASSIVO E MISTO) E STATICO ( DI TIPO ATTIVO E PASSIVO)
RI STI
INTENSITA’ SCARSA DA UN PUNTO DI VISTA METABOLICO
CHE NUMERO DI ESERCIZI
TALE DA INTERESSARE LE PIU’ IMPORTANTI ARTICOLAZIONI
SCOPO
FONDAMENTALE
MIGLIORARE LA MOBILITA’
ARTICOLARE E L’ESTENSIBILITA’ MUSCOLARE
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Fasi sensibili della forza
Dagli 8 anni
forza rapida o veloce
resistenza alla forza veloce
Femmine dagli 11 anni maschi dai 12-13 anni
forza massima e rapida
.
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Capacità condizionale/ la forza
E’ la capacità di vincere una resistenza esterna o di opporvisi con un impegno muscolare.
FORZA MASSIMA: è la più elevata espressione di forza che un’atleta è in grado di sviluppare con una contrazione volontaria.
FORZA VELOCE o FORZA ESPLOSIVA: capacità di esprimere elevate tensioni muscolari nel minor tempo possibile ( sprint, lanci).
FORZA RESISTENTE: capacità di opporsi all’insorgere della fatica nelle azioni in cui è richiesto un impegno muscolare ripetuto.
Esercizi a carico naturale, esercizi a corpo libero
Esercizi con piccoli attrezzi( bastoni di ferro, manubri)
Esercitazioni pliometriche
FORZA ED ELASTICITA’ 6 – 10 anni
CA RAT TERI
TIPI DI
LAVORO
Esercizi a carico naturale , saltelli frontali e laterali, corsa e superamento di ostacoli alti 30-50 cm Esercizi a carico naturale e con leggero sovraccarico (clavette, ceppi, palle zavorrate) eseguiti anche in forma di circuito Giochi
STI CHE
INTENSITA‘
Tale da consentire esecuzioni dinamiche ma corrette
SCOPO
FONDAMENTALE
Favorire uno sviluppo armonico del corpo
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FORZA ED ELASTICITA’ 11 – 13 anni
CA RAT RE
TIPO DI
LAVORO
Circuiti a carico naturale e con leggero sovraccarico( bastoni e manubri di ferro
1,2 kg, palle zavorrate 1,2 kg) Lanci da fermi ed in movimento di palle
zavorrate. Balzi tra ostacoli di 50 cm
Balzi pari e alternati sul posto, in avanzamento e lateralmente
RI STI
INTENSITA’
Alta, ma tale da consentire esecuzioni
dinamiche e corrette
CHE NUMERO ESERCIZI
Da 6 a 8 che interessano i più importanti distretti muscolari ed in particolare il busto
SCOPO FONDAMENTALE Allenare i muscoli a rispondere ad intense richieste motorie
Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su accelerazioni , decelerazioni e riaccelerazioni
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AZIONE DIDATTICA DELL’ALLENATORE
SPIEGARE DIMOSTRARE CONTROLLARE L’ESECUZIONE CORREGGERE
Inoltre - creare un ambiente sereno, positivo disponibile all’aiuto
- aver fiducia nei ragazzi
- orientare i’ attenzione dei ragazzi sugli obiettivi
- eseguire frequenti verifiche
- istituire regole che garantiscono l’ordine
- Organizzare la seduta in base alle esigenze dei ragazzi
Le strategie di conduzione dell’allenamento devono rispettare le seguenti regole metodologiche:
- individualizzazione: assegnare dei compiti differenti
- quantità: ricercare maggior numero di rapporti con la palla e di movimenti di apprendimento
- variabilità: nel bambino è riferita all’acquisizione ed al perfezionamento degli schemi motori – nel ragazzo è riferita all’apprendimento ed all’affinamento dei gesti tecnici
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Bibliografia essenziale
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• Kurt Meinel Teoria del movimento
Società Stampa Sportiva
• G.Asnaghi /F.Bucchioni
La preparazione dell’atleta edi - ermes
• J. Weinech
La preparazione fisica ottimale del calciatore
Calzetti - Mariucci