misure alternative ed organizzazione dei servizi: roma, 20 ottobre 2006 linee evolutive tra...
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Misure alternative ed organizzazione dei
servizi:
Misure alternative ed organizzazione dei
servizi:
Roma, 20 ottobre 2006
Linee evolutive tra discontinuità ed autarchia
Linee evolutive tra discontinuità ed autarchia
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 2
Lo stato dell’arteLo stato dell’arte
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 3
Tale evoluzione ha assunto caratteristiche che si sono proiettate aldilà degli stessi scenari realisticamente ipotizzabili all’epoca dell’introduzione dell’esecuzione penale esterna.
Tale evoluzione ha assunto caratteristiche che si sono proiettate aldilà degli stessi scenari realisticamente ipotizzabili all’epoca dell’introduzione dell’esecuzione penale esterna.
A partire dalla riforma del 1975, il segmento del settore penitenziario che ha conosciuto la crescita e le trasformazioni più profonde è quello delle misure alternative alla detenzione e delle pene espiate nella comunità.
A partire dalla riforma del 1975, il segmento del settore penitenziario che ha conosciuto la crescita e le trasformazioni più profonde è quello delle misure alternative alla detenzione e delle pene espiate nella comunità.
La riforma, infatti, delineava un sistema nel quale la pena detentiva conservava una centralità ed una preminenza indiscusse, mentre alle forme alternative assegnava una funzione marginale, quale prudente strumento di riparazione dei guasti causati da prolungati o inutili periodi di incarcerazione su alcune ben delimitate tipologie criminali: condannati appartenenti prevalentemente, se non esclusivamente, alle fasce dell'emarginazione sociale e della deprivazione culturale, dal comportamento a bassa soglia di pericolosità sociale, che si traduce in trasgressione penale di lieve entità.
La riforma, infatti, delineava un sistema nel quale la pena detentiva conservava una centralità ed una preminenza indiscusse, mentre alle forme alternative assegnava una funzione marginale, quale prudente strumento di riparazione dei guasti causati da prolungati o inutili periodi di incarcerazione su alcune ben delimitate tipologie criminali: condannati appartenenti prevalentemente, se non esclusivamente, alle fasce dell'emarginazione sociale e della deprivazione culturale, dal comportamento a bassa soglia di pericolosità sociale, che si traduce in trasgressione penale di lieve entità.
Detenzione
Detenzione
domiciliare
Affidamento in prova
Semilibertà
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 4
In corrispondenza alla limitazione delle possibilità di crescita delle misure alternative, l'impianto organizzativo dei Centri di Servizio Sociale per Adulti rispondeva all’esigenza di fornire un servizio che apportasse all’attività di trattamento dei detenuti il contributo dell'assistente sociale, unica figura professionale della quale l’istituto di pena fosse sprovvisto.
In corrispondenza alla limitazione delle possibilità di crescita delle misure alternative, l'impianto organizzativo dei Centri di Servizio Sociale per Adulti rispondeva all’esigenza di fornire un servizio che apportasse all’attività di trattamento dei detenuti il contributo dell'assistente sociale, unica figura professionale della quale l’istituto di pena fosse sprovvisto.
Ma partire dagli anni ‘90 il fenomeno in esame ha assunto connotazioni tanto diverse, sia sul piano quantitativo che qualitativo, da rendere progressivamente inadeguato il modello organizzativo dei Cssa, centrato sulla sola figura professionale dell’assistente sociale.
Ma partire dagli anni ‘90 il fenomeno in esame ha assunto connotazioni tanto diverse, sia sul piano quantitativo che qualitativo, da rendere progressivamente inadeguato il modello organizzativo dei Cssa, centrato sulla sola figura professionale dell’assistente sociale.
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 5
• La semilibertà si riduce da 5.652 misure del 1985 a 1.785 nel 2005; in termini percentuali essa scende dal 75% circa al 6.2% sul totale delle misure alternative concesse (vedi grafico 1).
• Assume rilevanza la detenzione domiciliare, che sembra sostituire progressivamente la semilibertà; tale misura, non presente fino al 1992, cresce a 8.695 unità del 2005 e rappresenta il 30% delle misure concesse nel 2005 (vedi grafico 1).
• L’affidamento in prova al servizio sociale cresce dalle 1.961 misure in esecuzione nel 1985 alle 16.788 del 2005; in termini percentuali passa dal 25% del 1985 al 58.5% del 2005 sul totale delle misure concesse (vedi grafico 1).
• Acquisiscono progressivamente un peso crescente tra le misure, fino a divenirne il segmento preponderante, le alternative alla detenzione concesse a condannati in stato di libertà (i cosiddetti “liberi sospesi”); tale tipo di misura, assente fino al 1987, passa in percentuale dal 5% del 1988 al 74% del 2005, mentre quelle concesse a condannati detenuti scendono dal 95% al 26% del totale (vedi grafici 2 e 3).
• La semilibertà si riduce da 5.652 misure del 1985 a 1.785 nel 2005; in termini percentuali essa scende dal 75% circa al 6.2% sul totale delle misure alternative concesse (vedi grafico 1).
• Assume rilevanza la detenzione domiciliare, che sembra sostituire progressivamente la semilibertà; tale misura, non presente fino al 1992, cresce a 8.695 unità del 2005 e rappresenta il 30% delle misure concesse nel 2005 (vedi grafico 1).
• L’affidamento in prova al servizio sociale cresce dalle 1.961 misure in esecuzione nel 1985 alle 16.788 del 2005; in termini percentuali passa dal 25% del 1985 al 58.5% del 2005 sul totale delle misure concesse (vedi grafico 1).
• Acquisiscono progressivamente un peso crescente tra le misure, fino a divenirne il segmento preponderante, le alternative alla detenzione concesse a condannati in stato di libertà (i cosiddetti “liberi sospesi”); tale tipo di misura, assente fino al 1987, passa in percentuale dal 5% del 1988 al 74% del 2005, mentre quelle concesse a condannati detenuti scendono dal 95% al 26% del totale (vedi grafici 2 e 3).
Sotto il profilo quantitativo del fenomeno, in particolare a seguito delle riforme introdotte dalle leggi 663/1986 e 165/1998, all’interno del quadro di forte crescita delle misure alternative alla detenzione, si ridimensiona progressivamente il peso di quelle a più marcata impronta detentiva in senso stretto, sia in termini assoluti che percentuali.
Sotto il profilo quantitativo del fenomeno, in particolare a seguito delle riforme introdotte dalle leggi 663/1986 e 165/1998, all’interno del quadro di forte crescita delle misure alternative alla detenzione, si ridimensiona progressivamente il peso di quelle a più marcata impronta detentiva in senso stretto, sia in termini assoluti che percentuali.
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 6
Sotto il profilo qualitativo del fenomeno, occorre notare che
hanno fatto ingresso nel circuito dell’esecuzione penale esterna
tipologie nuove di condannati, con tratti distintivi del tutto
peculiari rispetto alle categorie criminologiche fino ad allora
utilizzate per definire i soggetti in misura alternativa.
Sotto il profilo qualitativo del fenomeno, occorre notare che
hanno fatto ingresso nel circuito dell’esecuzione penale esterna
tipologie nuove di condannati, con tratti distintivi del tutto
peculiari rispetto alle categorie criminologiche fino ad allora
utilizzate per definire i soggetti in misura alternativa.
I tossicodipendenti e gli alcooldipendenti. Gli autori di reati finanziari. I colletti bianchi. I militari. I collaboratori di giustizia. I soggetti affetti da HIV e AIDS. Le donne condannate con figli in tenera età. Gli appartenenti alla criminalità organizzata. Gli extracomunitari. I nomadi. I sex offenders.
Per comprendere la complessità del processo di trasformazione si elencano alcune di tali tipologie, con i problemi dei quali servizi hanno dovuto imparare a misurarsi
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 7
Ciascuna richiede, al Servizio incaricato di eseguirne la pena, una modalità di presa in carico che riconosca tale specificità e, partendo da essa, sia capace di differenziare le risposte operative in relazione alle caratteristiche reali dei soggetti.
Ciascuna richiede, al Servizio incaricato di eseguirne la pena, una modalità di presa in carico che riconosca tale specificità e, partendo da essa, sia capace di differenziare le risposte operative in relazione alle caratteristiche reali dei soggetti.
Ognuna delle nuove categorie ammesse alle misure alternative si presenta come portatrice di bisogni, indice di pericolosità sociale, richieste, propensione alla recidiva, livello di condivisione dei valori delle subculture criminali, assolutamente specifici.
Ognuna delle nuove categorie ammesse alle misure alternative si presenta come portatrice di bisogni, indice di pericolosità sociale, richieste, propensione alla recidiva, livello di condivisione dei valori delle subculture criminali, assolutamente specifici.
Eustachio Vincenzo Petralla dirigente e.p.e.
Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 8
Da CSSA a UEPEVerso il modello interprofessionale
Da CSSA a UEPEVerso il modello interprofessionale
Trovarsi insieme è un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
Henry Ford
Trovarsi insieme è un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
Henry Ford
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 9
La vision e la mission del sistema epeLa vision e la mission del sistema epe
Anche la condanna espiata in forma non detentiva deve possedere tutte le caratteristiche della pena:
1. Il controllo della condotta – funzione retributiva2. L’aiuto al reinserimento sociale – funzione
rieducativa3. La restituzione e riparazione del danno – funzione
riparativa
Anche la condanna espiata in forma non detentiva deve possedere tutte le caratteristiche della pena:
1. Il controllo della condotta – funzione retributiva2. L’aiuto al reinserimento sociale – funzione
rieducativa3. La restituzione e riparazione del danno – funzione
riparativa
MI S S I ON
MI S S I ON
Sfida culturale, prima ancora che organizzativa: Sfida culturale, prima ancora che organizzativa: accettare di confrontarsi con la complessità accettare di confrontarsi con la complessità ((complexus, complexus, ciò che è tessuto insiemeciò che è tessuto insieme) ) dei fenomeni dei fenomeni che la caratterizzano, sia sotto il profilo quantitativo che la caratterizzano, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativoche qualitativo
V I S I O NV I S I O N
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 10
Linee di evoluzioneLinee di evoluzioneNell’impianto originario, l’organizzazione monoprofessionale dei Cssa era funzionale a:
• rappresentare l’elemento di connessione tra il carcere e la comunità esterna, interagendo con quest’ultima più in quanto articolazione operativa, seppur esterna, dell'istituto che come agenzia dotata di un proprio autonomo terreno di azione;
• gestire i condannati che il circuito detentivo riusciva a consegnare alla misura alternativa nella fase finale dell’esecuzione, assicurando la continuità degli interventi di assistenza – aiuto avviati nel corso della detenzione e svolgendo un’attività di controllo di tipo pedagogico .
Nell’impianto originario, l’organizzazione monoprofessionale dei Cssa era funzionale a:
• rappresentare l’elemento di connessione tra il carcere e la comunità esterna, interagendo con quest’ultima più in quanto articolazione operativa, seppur esterna, dell'istituto che come agenzia dotata di un proprio autonomo terreno di azione;
• gestire i condannati che il circuito detentivo riusciva a consegnare alla misura alternativa nella fase finale dell’esecuzione, assicurando la continuità degli interventi di assistenza – aiuto avviati nel corso della detenzione e svolgendo un’attività di controllo di tipo pedagogico .
L’attuale organizzazione e metodologia operativa degli UEPE è rimasta monoprofessionale, e pertanto centrata su interventi a prevalente valenza socio–riabilitativa, malgrado la novella della rubrica del capo III del titolo II (ora “Esecuzione penale esterna e assistenza”) e della denominazione degli uffici introdotta dalla legge 154/2005.
L’attuale organizzazione e metodologia operativa degli UEPE è rimasta monoprofessionale, e pertanto centrata su interventi a prevalente valenza socio–riabilitativa, malgrado la novella della rubrica del capo III del titolo II (ora “Esecuzione penale esterna e assistenza”) e della denominazione degli uffici introdotta dalla legge 154/2005.
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 11
ad un’organizzazione che si apra al contributo di diverse figure professionali, così da consentire ai servizi dell’area penale esterna di fornire risposte più complete e molteplici alla complessità insita nella gestione della pena in regime non detentivo.
ad un’organizzazione che si apra al contributo di diverse figure professionali, così da consentire ai servizi dell’area penale esterna di fornire risposte più complete e molteplici alla complessità insita nella gestione della pena in regime non detentivo.
Al contrario, l’efficace realizzazione della mission che l’ordinamento assegna all’esecuzione penale esterna può essere conseguita esclusivamente attraverso la ricalibratura dell’impianto organizzativo degli Uepe,
Al contrario, l’efficace realizzazione della mission che l’ordinamento assegna all’esecuzione penale esterna può essere conseguita esclusivamente attraverso la ricalibratura dell’impianto organizzativo degli Uepe,
quindi attraverso il passaggio da un modello fondato sulla sola professionalità dell’assistente sociale, orientata in via prevalente all’aiuto,
quindi attraverso il passaggio da un modello fondato sulla sola professionalità dell’assistente sociale, orientata in via prevalente all’aiuto,
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 12
Sguardo all’esteroSguardo all’estero
Regno Unito
• 60.700.000 abitanti
• 75.850 detenuti (125)
• 52.800 addetti
• 220.000 misure alternative
• 22.000 operatori
•Multiprofessionale
Regno Unito
• 60.700.000 abitanti
• 75.850 detenuti (125)
• 52.800 addetti
• 220.000 misure alternative
• 22.000 operatori
•Multiprofessionale
Francia
• 59.630.000 abitanti
• 59.241 detenuti (99)
• 25.900 addetti
• 138.800 misure alternative
• 3.850 operatori
•Multiprofessionale
Francia
• 59.630.000 abitanti
• 59.241 detenuti (99)
• 25.900 addetti
• 138.800 misure alternative
• 3.850 operatori
•Multiprofessionale
Spagna (solo Catalogna)
• 6.600.000 abitanti
• 7.900 detenuti (120 tot. Spagna 145)
• 3.700 addetti
• 7800 misure alternative
• 450 operatori
•professionale
Spagna (solo Catalogna)
• 6.600.000 abitanti
• 7.900 detenuti (120 tot. Spagna 145)
• 3.700 addetti
• 7800 misure alternative
• 450 operatori
•professionale
Olanda (epe privati)
• 16.380.000 abitanti
• 21.000 detenuti (128)
• 10.900 addetti
•misure alternative
• 1.200 operatori
•multiprofessionale
Olanda (epe privati)
• 16.380.000 abitanti
• 21.000 detenuti (128)
• 10.900 addetti
•misure alternative
• 1.200 operatori
•multiprofessionale
Stati Uniti d’America• 296.400.000 abitanti
• 2.186.000 detenuti(738)
• 35.000 addetti
•misure alternative
• operatori
•Multiprofessionale
Stati Uniti d’America• 296.400.000 abitanti
• 2.186.000 detenuti(738)
• 35.000 addetti
•misure alternative
• operatori
•Multiprofessionale
Italia
• 59.000.000 abitanti
• 61.250 detenuti (102)
• 46.000 addetti
• 37.200 misure alternative
• 1600 operatori circa
•Monoprofessionale
Italia
• 59.000.000 abitanti
• 61.250 detenuti (102)
• 46.000 addetti
• 37.200 misure alternative
• 1600 operatori circa
•Monoprofessionale
Elaborazione dati da: Consiglio d’Europa
Conferenza Europea Probation
Anno 2005
Portogallo● 10.356.000 abitanti
● 12.000 detenuti (115)
● 6.000 addetti
● 11710 misure
alternative
● 1860 operatori
● Multiprofessionale
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 13
Esecuzione delle pene:In casa nostra e in casa d’altri.
59.200
138.800
78.850
220.000
61.25049.953
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
Francia Regno U. Italia
Penedetentive
Pene nondetentive
Tasso detenuti
X 100000 abitanti
Francia
93
Regno U.
124
Italia
102
Tasso area penale
X 100000 abitanti
Francia
328.36
Regno U.
572
Italia
188,5
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 14
Esecuzione delle pene:In casa nostra e in casa d’altri.
25.900
3.850
52.800
22.000
6000
1860
46.000
1.571
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
Francia Regno U. Portogallo Italia
Operatoricarcere
OperatoriProbation
Rapporto mis. alternative/operatori
Francia
36
Regno U.
10
Portog.
6.3
Italia
32
Rapporto detenuti/operatori
Francia
2.28
Regno U.
1.44
Portog.
2.0
Italia
1.33
Personale 2005
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 15
Flusso ingressi in esecuzione penale
75786
6229
88415
18820
78649
41500
89887
49953
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
1991 1995 2001 2005
Misure Alt.
Detenuti
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 16
Agenda• Prevedere nel nuovo codice penale un corpo organico di pene e
sanzioni nella comunità e riordinare il corpus delle norme di riferimento.
• Superare l’orientamento culturale che considera qualsiasi misura eseguita fuori dal carcere come una non pena, cui si può dedicare ordinariamente un’attenzione residuale, quasi che le pene non detentive siano figlie illegittime del sistema sanzionatorio.
• Potenziare l’organizzazione degli Uepe, che devono gestire l’esecuzione penale esterna, attribuendo risorse economiche ed umane adeguate a:
assicurare l’esecuzione penale sotto tutti gli aspetti:• l’aiuto al reinserimento ed il sostegno al recupero - per assicurare la
funzione rieducativa;
• il controllo della condotta - per rendere effettiva la funzione retributiva;
• la restituzione e riparazione del danno - per agire la funzione riparativa.
differenziare le risposte operative in relazione alle caratteristiche reali dei soggetti, attraverso le diverse specificità professionali
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 17
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
18000
20000
1980 2000 2005
Dalladet.
Dallalib.
Posizione giuridica all’inizio della misura alternativa (Italia)
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 18
Le revoche nel 2005 (Italia)
Misure alternative
Andam. negativo
Nuova pos. giur
Comm. altri
reati
Irreperibi-lità
Altri motivi
Totale
Affidamento 31.958
1.387 226 52 24 15 1.704
Semilibertà 3.458
260 236 10 3 6 515
Det. Domiciliare14.527
908 655 60 21 5 1.649
Totale misure 49.943
2.555 1.117 122 48 26 3.868
Totale revoche Totale misure a buon fine
30254
1704
2943
51512880
1647
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
Affidamento Semilibertà Det. dom.
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 19
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 20
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Il carcere: extrema ratioNuovo diritto penale 21
Grafico 3