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MIUR UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” - RMIC8CE00V Via Leonardo da Vinci, 34 - 00030 LABICO (Roma) tel. 06/9510064 – Fax 06/9510921 [email protected] - Distretto 38 C.F. 93016930583 Circolare n. 192 Al personale tutto Alle Famiglie Al Rappresentante lavoratori per la sicurezza Al Responsabile SSP dell’I.C. “L. da Vinci” Al Comune di Labico Al Sito Web Oggetto: esecuzione delle attività di sanificazione / disinfezione plessi I. C. “Leonardo da Vinci” Si comunica che in data 21 marzo 2020 sono state concluse le operazioni di sanificazione / disinfezione di tutti i locali dei quattro plessi del nostro istituto. Si trasmettono in allegato l’attestazione dell’esecuzione dei lavori da parte della ditta incaricata e la relativa scheda tecnica. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa ANGELA TORTORA (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93)

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MIUR UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” - RMIC8CE00V Via Leonardo da Vinci, 34 - 00030 LABICO (Roma) tel. 06/9510064 – Fax 06/9510921

[email protected] - Distretto 38 C.F. 93016930583 Circolare n. 192

Al personale tutto Alle Famiglie

Al Rappresentante lavoratori per la sicurezza Al Responsabile SSP dell’I.C. “L. da Vinci” Al Comune di Labico

Al Sito Web

Oggetto: esecuzione delle attività di sanificazione / disinfezione plessi I. C. “Leonardo da Vinci”

Si comunica che in data 21 marzo 2020 sono state concluse le operazioni di sanificazione / disinfezione di tutti i locali dei quattro plessi del nostro istituto. Si trasmettono in allegato l’attestazione dell’esecuzione dei lavori da parte della ditta incaricata e la relativa scheda tecnica.

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa ANGELA TORTORA

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93)

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www.disinfestazione-derattizzazione.com

www.msservizi.com 1

e-mail: [email protected]

p.e.c.: [email protected]

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070208

COD. 0372

Valmontone, 30 marzo 2020

Spett.le I. C. L. DA VINCI VIA L. DA VINCI, 34 LABICO (RM) 00030

Oggetto: Servizio di sanificazione/disinfezione dei locali presso dell' I. C. L. “DA VINCI” di Labico – Attestazione Esecuzione Attività

Il sottoscritto MAURIZIO POLISINI nato a COLLEFERRO il 10/01/1968 in qualità di AMMINISTRATORE UNICO della società M.S. SERVIZI srl con sede legale in VIA CASILINA ,67 - 00038 - VALMONTONE (RM), Codice Fiscale 08056531000 e Partita IVA 08056531000,

ATTESTA Che, in conformità a quanto offerto le attività di sanificazione/disinfezione dei Vs. locali si sono concluse in data 21.03.2020. Che la prestazione è stata eseguita completa di tutte le attività previste nel “Protocollo operativo” mediante procedure, prodotti e macchinari in conformità alla Circolare del Ministero della Salute 22 febbraio 2020, n. 5443, ad oggetto le procedure per il contenimento del COVID-19, con utilizzo dei DPI per il personale e le precauzioni standard di sicurezza. Che è stato effettuato un intervento di disinfezione presso i locali oggetto di intervento con l’impiego del Sistema Sani System Polti (Generatore di vapore secco surriscaldato fino a 180°C) e HP med Polti (Detergente sanificante a base alcolica che coadiuva l'azione sanificante). In fede,

Amministratore Unico Maurizio Polisini

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16/03/2020

Procedura

operativa attuata

per le attività di

disinfezione Emergenza COVID - 19

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Rev. 1 del 16.03.2020

Procedura operativa attuata per le attività di disinfezione

Nell’ambito dell’emergenza dovuta al COVID-19 (Coronavirus) la scrivente società si è organizzata

per l’attuazione delle misure di prevenzione e disinfezione degli ambienti attuando le direttive

emanate dal Ministero della Sanità (Circolare Ministeriale n. 5443 del 22 febbraio 2020) con

l’impiego di prodotti specifici e l’ausilio di macchinari appropriati per la disinfezione degli ambienti.

Di seguito si espone sinteticamente la procedura attuata per l’espletamento del servizio di

disinfezione.

1. Pulizia preliminare di tutti gli ambienti da sottoporre a trattamento di disinfezione

a. Detersione di tutte le superfici con idoneo prodotto detergente a base di cloro (vedi

scheda tecnica e scheda di sicurezza allegate) degli uffici e degli spazi comuni

b. Detersione dei pavimenti con idoneo prodotto detergente a base di cloro (vedi

scheda tecnica e scheda di sicurezza allegate)

c. Sanificazione dei servizi igienici con idoneo prodotto detergente (vedi scheda tecnica

e scheda di sicurezza allegate)

2. Disinfezione di tutte le superfici sensibili (piani delle scrivanie e accessori, banconi, porte,

infissi, maniglie, arredi, servizi igienici e sanitari comprese pareti, corrimano, pavimentazione

ecc.) degli ambienti sottoposte a trattamento secondo l’integrazione delle seguenti

modalità:

a. Trattamento delle superfici con disinfettante (vedi scheda tecnica e scheda di

sicurezza allegate)

b. Trattamento con vapore ad alta temperatura e disinfettante (vedi scheda tecnica del

macchinario e del prodotto disinfettante)

Allegati:

Antisapril – Scheda tecnica e di sicurezza

HPmed – Scheda tecnica informativa

Polti Sani System check – Scheda tecnica informativa

Oliclor – Scheda tecnica e di sicurezza

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SCHEDA DI SICUREZZA

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Antisapril deodorante disinfettante

ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE (cloro attivo 2,6%)

Edizione: 2

Revisione: 00

Data di revisione: 22/07/2019

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Conforme al Regolamento (CE) n. 1907/2006 e s.m.i.

SEZIONE 1

IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA'/ IMPRESA

1.1. Identificatore del prodotto

Nome della miscela: ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE Altri nomi (se disponibili): Sodio ipoclorito 2,7% p/p (pari a Cloro Attivo 2,6% p/p)

Codici formato: 419310 flacone PE 1 L

419311 tanica PE 5 L

1.2. Usi identificati pertinenti della miscela ed usi sconsigliati

Usi pertinenti: Disinfezione e detersione di superfici.

Usi sconsigliati: Diversi da usi pertinenti.

1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza

Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F. Spa Indirizzo : Viale Amelia 70 – 00181 Roma

Telefono : 06 780531

Fax: 06 78053291

Persona Competente per la compilazione della Scheda di Sicurezza: [email protected]

1.4. Numero telefonico di emergenza

Ospedale Città Indirizzo CAP Telefono

Az. Osp. Univ.

Foggia

Foggia V.le Luigi Pinto, 1 71122

800183459

Az. Osp. "A.

Cardarelli"

Napoli Via A. Cardarelli, 9 80131 081-472870

CAV Policlinico

"Umberto I"

Roma V.le del Policlinico, 155 161 06-49978000

CAV Policlinico "A.

Gemelli"

Roma Largo Agostino Gemelli,

8

168 06-3054343

Az. Osp. "Careggi"

U.O. Tossicologia

Medica

Firenze Largo Brambilla, 3 50134 055-7947819

CAV Centro

Nazionale di

Informazione

Tossicologica

Pavia Via Salvatore Maugeri,

10

27100 0382-24444

Osp. Niguarda Ca'

Granda

Milano Piazza Ospedale

Maggiore,3

20162

02-66101029

Azienda Ospedaliera

Papa Giovanni XXII

Bergamo Piazza OMS, 1 24127 800883300

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SCHEDA DI SICUREZZA

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Antisapril deodorante disinfettante

ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE (cloro attivo 2,6%)

Edizione: 2

Revisione: 00

Data di revisione: 22/07/2019

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SEZIONE 2

IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

2.1 Classificazione della miscela

In accordo con il Regolamento (CE) n. 1272/2008:

Classe di Pericolo Codici di Classe e di

categoria di pericolo

Codici di indicazioni

di pericolo Indicazioni di pericolo

Sostanze e miscele corrosive per i

metalli 1 H290 Può essere corrosivo per i metalli.

Gravi lesioni oculari 1 H318 Provoca gravi lesioni oculari

Pericoloso per l'ambiente acquatico - Pericolo a breve

termine (acuto)

1 H400 Molto tossico per gli organismi

acquatici.

Pericoloso per l'ambiente

acquatico - Pericolo a lungo

termine (cronico)

2 H411 Tossico per gli organismi acquatici

con effetti di lunga durata.

Principali effetti avversi

Effetti fisico-chimici: La miscela è risultata corrosiva su alluminio e acciaio.

Effetti sulla salute: La miscela provoca gravi lesioni oculari.

Effetti sull’ambiente: La miscela è molto tossica per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine

effetti tossici per l'ambiente acquatico.

Vedi anche sezioni 9, 11 e 12.

2.2 Elementi dell’etichetta

Elementi dell’etichetta, In accordo con il Regolamento (CE) n. 1272/2008:

Pittogramma

Avvertenza Pericolo

Indicazione di pericolo H290: Può essere corrosivo per i metalli.

H318: Provoca grave irritazione oculare.

H400: Molto tossico per gli organismi acquatici.

H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Consigli di Prudenza P234: Conservare soltanto nell’imballaggio originale. P280: Proteggere gli occhi/il viso. P305 + P351 + P338: in caso di contatto con gli occhi, sciacquare accuratamente

per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.

Continuare a sciacquare

P310: Contattare immediatamente un centro antiveleni/un medico/ in caso di

contatto con gli occhi

P273: Non disperdere nell’ambiente. P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.

Informazioni supplementari: EUH206 Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono

liberarsi gas pericolosi (cloro)

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Edizione: 2

Revisione: 00

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Precauzioni di sicurezza: Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Conservare il recipiente ben chiuso, in luogo fresco e asciutto, pulito, al riparo dalla

luce solare diretta e da fonti di calore.

Evitare il contatto con gli occhi. In caso di contatto del prodotto con gli occhi, lavare

immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico.

In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta

del prodotto.

Evitare di respirare i vapori/gli aerosol.

Non disperdere nell’ambiente. Non versare il contenuto in altro contenitore. Non

utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi (cloro).

2.3 Altri pericoli

In combinazione con altri prodotti possono formarsi gas pericolosi (cloro). I componenti della miscela non soddisfano i criteri di identificazione delle sostanze PBT o vPvB, in conformità con

l’Allegato XIII del Regolamento REACH.

SEZIONE 3

COMPOSIZIONE / INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI

Componenti pericolosi:

Nome Numero

EC Numero

CAS Conc.%

(p/p)

Classificazione (1272/2008/CE)

Limiti di esposizione

professionale

Sodio Ipoclorito Index n. 017-011-00-1

Registrazione REACH n. (B)

01-2119488154-34-0083

231-668-3

7681-52-9

Nom. 2.7% (pari a Cloro

attivo 2,6%

p/p)

Range

variabilità:

2,4-3%

Skin Corr. 1B, H314 (A)

Eye Dam 1, H318 (A)

Aquatic Acute 1, H400

Macuto = 10 (A)

Aquatic Chronic 1, H410

M cronico = 1 (A) Limiti specifici:

EUH031: C ≥ 5 % (A)

-

Sodio Idrossido

Index n. 011-002-00-6

Registrazione REACH n.

01-2119457892-27-XXXX

215-185-5 1310-73-2 0.4

Skin Corr. 1A, H314 Limiti specifici:

Skin Corr. 1A; H314: C ≥ 5% Skin Corr. 1B; H314: 2% ≤ C < 5%

Eye Irrit. 2; H319: 0,1% ≤ C < 2%

Skin Irrit. 2; H315: 0,1% ≤ C < 2%

TLV-Ceiling:

2 mg/m3

(ACGIH 2018)

[*] Per i limiti di esposizione vd. sezione 8, per il testo integrale delle indicazioni di pericolo vd. Sezione 16. (A) Classificazione armonizzata del sodio ipoclorito, in accordo con il Reg. (UE) 2018/1480; (B)Classificazione di una soluzione di ipoclorito di sodio con una concentrazione di cloro libero disponibile tra il 2,5% e il 3%, come

da Joint dossier di registrazione del sodio ipoclorito: Skin Irrit. 2, H315; Eye Irrit. 2, H319; Aquatic Acute 1, H400; Aquatic

Chronic 2, H411.

SEZIONE 4

MISURE DI PRIMO SOCCORSO

4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso

Contatto con gli occhi: Lavare immediatamente con acqua per almeno 15 minuti sollevando le palpebre

superiori ed inferiori. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.

Continuare a sciacquare. Consultare urgentemente un medico, mostrandogli la

presente scheda o l’etichetta del prodotto. Contatto con la pelle: In caso di irritazione della pelle: lavare la zona interessata con acqua. Consultare un

medico se l’irritazione persiste.

Ingestione: Bere immediatamente molta acqua, non indurre il vomito, chiamare immediatamente

un medico o il centro antiveleno mostrandogli la presente scheda o l’etichetta del

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prodotto. Non somministrare alcolici.

Inalazione: In caso di inalazione portare la persona all’aria aperta. Se subentrano difficoltà di respirazione consultare un medico.

4.2 Principali sintomi ed effetti sia acuti che ritardati

Sintomi ed effetti acuti e

ritardati:

Il prodotto provoca danni per gli occhi, in caso di contatto oculare possono

verificarsi sensazione di bruciore e occhi rossi.

In caso di ingestione potrebbero verificarsi bruciore di stomaco, dolori addominali o

danni alla parete gastro-intestinale.

Non sono noti sintomi ed effetti ritardati.

4.3 Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

- Monitoraggio medico: Il medico competente definisce gli esami medici da eseguire al fine di tutelare lo

stato di salute dei lavoratori, in conformità con il D. Lgs. 81 del 9/04/2008.

- Antidoti noti: Rivolgersi al centro Antiveleni più vicino.

- Controindicazioni: In caso di ingestione probabili danni alla parete gastro-intestinale possono

controindicare l’uso della lavanda gastrica.

- Trattamento specifico

immediato:

Predisporre docce e lavaocchi di emergenza.

In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente con molta acqua.

In caso di ingestione bere immediatamente molta acqua. Non somministrare alcolici

e somministrare una soluzione di tiosolfato di sodio al 5% (vedi sopra “Antidodi noti”).

SEZIONE 5

MISURE ANTINCENDIO

5.1 Mezzi di estinzione

Mezzi di estinzione idonei: Acqua nebulizzata, polvere chimica, schiuma, anidride carbonica

Mezzi di estinzione NON idonei: Non si conoscono mezzi di estinzione non idonei.

5.2 Pericoli speciali derivanti dalla miscela

Prodotti di combustione

pericolosi:

Può produrre fumi tossici di cloro, acido cloridrico e anidride carbonica a contatto

con acidi o sostanze riducenti o sotto riscaldamento.

Altri pericoli speciali: Non sono prevedibili altri pericoli speciali.

5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi

- Raccomandazioni tecniche di

protezione:

Non cercare di estinguere il fuoco senza l’utilizzo di un apparecchio respiratorio

autonomo (SCBA) e di indumenti protettivi adeguati.

- Dispositivi di Protezione

Speciale per gli addetti

all’estinzione incendi:

Indossare stivali, guanti, tute, protezione occhi e volto, respiratori idonei, conformi

alle pertinenti norme UNI per l’Italia e EN per l’Europa. Utilizzare i dispositivi indicati nelle massime condizioni di precauzione sulla base delle informazioni

riportate nelle sottosezioni precedenti.

SEZIONE 6

MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE

6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza

Per chi non interviene direttamente

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Ventilare l’area; rimuovere tutte le possibili fonti di accensione e di calore.

In caso di incendio e/o esplosioni evitare di respirare fumi e vapori.

I vapori possono essere eliminati tramite nebulizzazione con acqua.

Indossare adeguati dispositivi di protezione (vedi sezione 8).

Per chi interviene direttamente

Indossare dispositivi di protezione adeguati (vd. Sezione 8) per minimizzare l’esposizione al prodotto.

6.2 Precauzioni ambientali

In caso di rilascio accidentale o fuoriuscita evitare che la miscela raggiunga gli scarichi e le acque di superficie o

sotterranee. Se il prodotto è defluito in un corso d’acqua, nella rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione,

avvisare le autorità competenti.

6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica

- Modalità di contenimento: Raccogliere tutto il materiale sparso al suolo con equipaggiamento protettivo

adeguato e metterlo in un contenitore pulito e asciutto.

- Modalità di bonifica: Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali. Usare materiale inerte per

raccogliere le perdite. Non contaminare il materiale riversato con materie

organiche, ammoniaca, sali di ammonio o urea.

6.4 Riferimento ad altre sezioni

Consultare anche le sezioni 8 e 13.

SEZIONE 7

MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO

7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura

Raccomandazioni per la

manipolazione:

Manipolare in locale aerato.

Evitare il contatto con materiali/sostanze incompatibili. Non utilizzare in

combinazione con altri prodotti, specialmente acidi; possono formarsi gas

pericolosi (cloro).

Indossare appropriati DPI (vedi sezione 8).

Tenere la sostanza lontano dagli scarichi idrici.

Raccomandazioni di igiene

professionale:

Non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro.

Togliere gli indumenti contaminati e i dispositivi di protezione individuale (DPI)

prima di accedere alle zone in cui si mangia.

7.2. Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità

Le modalità di gestione di rischi indicate in questa sezione dipendono dalle proprietà indicate nella sezione 9. La

miscela non è classificata per alcuna proprietà chimico fisica e non si prevede alcuna modalità di gestione del rischio

particolare.

Raccomandazioni per

l’immagazzinamento: Conservare in ambiente fresco e asciutto, correttamente ventilato, ad una

temperatura non superiore ai 30°C. Non esporre a fonti di calore, a luce solare

diretta. Proteggere dall’umidità. Conservare nei contenitori originali, ben chiusi.

7.3. Usi finali particolari

Raccomandazione per l’uso finale: evitare il contatto diretto con gli occhi e l’inalazione dei vapori. Non disperdere il

prodotto nell’ambiente.

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SEZIONE 8

CONTROLLO DELL’ ESPOSIZIONE / PROTEZIONE PERSONALE

8.1. Parametri di controllo

Valori limite di esposizione

professionale comunitari/

nazionali:

Valori limite – 8 ore Valori limite – breve termine

ppm mg/m3 ppm mg/m3

Sodio idrossido (1)

Austria - 2 aerosol inalabile - 4 aerosol inalabile

Belgio - 2 - -

Danimarca - 2 - 2

Francia - 2 - -

Germania (AGS) - - - -

Germania (DFG) - - - -

Italia - - - -

Polonia - 0,5 - 1

Paesi Bassi - - - -

Regno Unito - - - 2

Spagna - 2 - -

Svezia - 1 –frazione inalabile - 2(a) – frazione inalabile

Svizzera - 2 aerosol inalabile - 2 aerosol inalabile

Ungheria - 2 - 2

Per l’ipoclorito di sodio si fa riferimento ai valori riportati per il cloro(1)

Austria 0.5 1.5 0.5 1.5

Belgio 0.5 1.5

Danimarca 0.5 1.5 1 3

Unione Europea 0.5(a) 1.5(a)

Finlandia 0.5(a) 1.5(a)

Francia 0.5(b) 1.5(b)

Germania (AGS) 0.5 1.5 0.5(a) 1.5(a)

Germania (DFG) 0.5 1.5 0.5 1.5

Ungheria 1.5

Irlanda 0.5(c) 1.5(c)

Italia 0.5 1.5

Lituania 0.3 1 0.5(a) 1.5(a)

Nuova Zelanda 0.5 1.5 1 2.9

Polonia 0.7 1.5

Romania 0.5(a) 1.5(a)

Spagna 0.5 1.5

Svezia 0.5 1.5

Svizzera 0.5 1.5 0.5 1.5

Paesi Bassi 1.5

Regno Unito 0.5 1.5 (a) valore medio 15 minuti; (b) valori limite obbligatori restrittivi; (c) periodo di riferimento 15 minuti;

Valori limite di esposizione

professionale non comunitari:

Sodio idrossido (1, 2, 3)

Valori limite – 8 ore Valori limite – breve termine

ppm mg/m3 ppm mg/m3

ACGIH (1992): STEL 2 mg/m³ - valore ceiling

NIOSH IDLH: 10 mg/m3

Canada /Ontario: - - - 2 (ceiling)

Canada /Québec: - - - 2 (ceiling)

USA - NIOSH: - - - 2 (ceiling 15

min)

USA - OSHA - 2 - -

Ipoclorito di sodio

Canada /Ontario: 0.5 1 -

Canada /Québec: 0.5 1.5 1 2.9

USA - NIOSH: - - 0.5(d) 1.42(d)

USA - OSHA - - 1 3

Per l’ipoclorito di sodio si fa riferimento ai valori ACGIH (2017)(2) riportati per il cloro:

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TLV – TWA (Cloro): 0,1 ppm, TLV – STEL (Cloro): 0.4 ppm.

Notazione A4: non classificabile come cancerogeno per l’uomo.

(d) valori limite obbligatori restrittivi;

Valori limite biologici

comunitari/nazionali:

Non definiti.

Indici biologici di esposizione

(IBE) non comunitari:

Non presenti in banche dati consultate.

Valori PNEC (componenti): Sodio ipoclorito(9):

PNEC acqua dolce = 0.21 µg/l

PNEC acqua di mare = 0.042 µg/l

PNEC STP = 4.69 mg/l

PNEC orale (avvelenamento secondario) = 11.1 mg/kg cibo

Amines, C12-14

(even numbered)-

alkyldimethyl, N-

oxides (13)

PNEC acqua dolce = 0.034 mg/l

PNEC acqua di mare = 0.003 mg/L

PNEC STP = 24 mg/l

PNEC sedimenti (acqua dolce) = 5.24 mg/kg sedimenti peso

secco

PNEC sedimenti (acqua di mare) = 0.524 mg/kg

PNEC suolo = 1.02 mg/kg suolo peso secco

Procedure di monitoraggio

ambientale:

La misurazione delle sostanze nell’ambiente di lavoro deve essere effettuata con metodiche standardizzate (es. UNI EN 689:2018: Atmosfera nell'ambiente di lavoro

- Misura dell'esposizione per inalazione agli agenti chimici – Strategia per la verifica

della conformità coi valori limite di esposizione occupazionale; UNI EN 482:2015:

Esposizione negli ambienti di lavoro - Requisiti generali riguardanti le prestazioni

delle procedure per la misura degli agenti chimici) o, in loro assenza, con metodiche

appropriate.

8.2. Controlli dell’esposizione

Appropriate misure tecniche di controllo dell’esposizione, da adottare nel luogo di lavoro, devono essere selezionate e

applicate a seguito della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro, in relazione alla propria attività lavorativa

(in accordo con la direttiva 98/24/CEE, recepita dal D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.). Se, i risultati di tale

valutazione, dimostrano che le misure generali e collettive di prevenzione non sono sufficienti a ridurre il rischio, e

qualora non si riesca a prevenire l’esposizione alla miscela con altri mezzi, devono essere adottati adeguati dispositivi di

protezione individuale, conformi alle pertinenti norme tecniche UNI/EN.

Protezioni per occhi/volto: In caso di contatto prolungato, di manipolazione di grosse quantità, o di possibili

schizzi: indossare schermo facciale o occhiali di protezione a maschera.

Protezioni delle mani Non sono necessarie particolari protezioni durante l’utilizzo normale del prodotto. In caso di contatto prolungato e di manipolazione di grosse quantità, utilizzare

guanti protettivi in lattice o in gomma.

Protezione respiratoria: Non sono necessarie particolari protezioni durante l’utilizzo normale del prodotto;

in caso di manipolazione di grosse quantità ed in situazioni che possono

comportare la formazione di vapori/aerosol, indossare appropriati facciali filtranti. Controllo dell’esposizione ambientale:

Evitare che il prodotto raggiunga le acque di superficie o sotterranee. Smaltire

l’acqua di lavaggio secondo le normative nazionali e locali.

SEZIONE 9

PROPRIETA’ FISICHE E CHIMICHE

9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali

Aspetto: Liquido limpido di colore giallo paglierino

Odore: di cloro a note di menta

pH: 11.5 – 13.00

Punto di fusione/punto di da 0°C a -12°C

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congelamento:

Punto di ebollizione iniziale e

intervallo di ebollizione

100°C -104°C

Punto di infiammabilità Soluzione acquosa, non infiammabile.

Non infiammabile (ipoclorito di sodio) Velocità di evaporazione Dato non disponibile Limiti superiore/inferiore di

esplosività:

Non esplosivo

Tensione di vapore: Dato non disponibile Densità di vapore Dato non disponibile Densità relativa: 1,0474 (19)

Solubilità in acqua: solubile

Coefficiente di ripartizione:

n-ottanolo/acqua

Ipoclorito di sodio: -0.87 a pH 7 (9)

Sodio idrossido: Virtualmente zero (5)

Temperatura di autoaccensione: Dato non disponibile

Temperatura di decomposizione Dato non disponibile

Viscosità 0.9 mPa*s a 40°C (19) Proprietà esplosive: Soluzione acquosa, non esplosiva.

Non esplosivo (ipoclorito di sodio) (9)

9.2. Altre informazioni

Il prodotto è corrosivo su metalli (acciaio e alluminio) (prova svolta in accordo con UN-MTC, Section 37.4) (18)

SEZIONE 10

STABILITA’ E REATTIVITA’

10.1. Reattività

L’Idrossido di sodio reagisce con acidi forti, metalli. A contatto con acidi si liberano gas tossici (cloro).

Evitare il contatto con agenti riducenti e acidi.

10.2. Stabilità chimica

La miscela è stabile nelle normali condizioni di temperatura e pressione e se conservata in contenitori chiusi in luogo

fresco e ventilato.

10.3. Possibilità di reazioni pericolose

Nelle normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, non si verificano reazioni pericolose.

10.4. Condizioni da evitare

Non superare i 55°C per 24 ore. Non esporre a luce solare diretta e a fonti di calore. L’esposizione alla luce solare

diretta per un lungo periodo o a temperature elevate può causare il rigonfiamento del contenitore.

Non miscelare con altri prodotti. Evitare il contatto con acidi e altri agenti riducenti. A contatto con acidi libera gas

tossici (gas cloro).

10.5. Materiali incompatibili

Evitare il contatto con poliammide, acidi e basi forti, acciaio di bassa lega, metalli in genere.

10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi

Può produrre fumi tossici di cloro, acido cloridrico e anidride carbonica a contatto con acidi o sostanze riducenti o sotto

riscaldamento.

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SEZIONE 11

INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE

11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici

Vie di esposizione: SI NO

- Inalazione: X

- Ingestione: X

- Contatto con la pelle: X

- Contatto con gli occhi: X

Sintomi ed effetti per ciascuna via di esposizione:

- Inalazione: potrebbe causare irritazione.

- Ingestione: possono verificarsi bruciore di stomaco, dolori addominali o danni alla parete gastro-

intestinale.

- Contatto con la pelle: potrebbe causare lieve irritazione.

- Contatto con gli occhi: il prodotto provoca gravi lesioni oculari. Effetti tossicocinetici (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione): Sodio idrossido: A contatto con la pelle umana, a concentrazioni non irritanti il passaggio degli ioni è lieve e

l’assorbimento difficile. (5) La via principale di escrezione dell’Idrossido di Sodio è la via urinaria, piccole quantità sono

state trovate nelle feci, sudore, lacrime, mucosa nasale, saliva, vagina e nello scarico uretrale. (6)

Ipoclorito di sodio: La sostanza è assorbita per via orale, cutanea e inalatoria. Il picco plasmatico si raggiunge in 2 ore

dopo somministrazione orale all'animale giovane. L'emivita di eliminazione è di 44 ore. Uno studio nel ratto indica che è

metabolizzata in ioni cloruro, che vengono distribuiti in ordine decrescente nelle 96 ore dopo l'esposizione, nel plasma,

nel sangue totale, nel midollo osseo, nei testicoli, nei reni e nei polmoni. Solo il 51,2% della dose è eliminata 96 ore

dopo l'esposizione, il 36,4% con le urine e il 14,8% con le feci. Dopo 120 ore l'eliminazione non è ancora completata. (10)

Informazioni tossicologiche sui componenti pericolosi:

Tossicità acuta:

Orale: DL50 (ratto) = 240–400 mg/kg bw, pericolo causato da

corrosività e non da tossicità sistemica

(4)(7) Idrossido di Sodio

DL0 (ratto) > 10.5 g/kg (soluzione al 3.6% come cloro attivo);

DL50 (ratto) > 5.8 g/kg (soluzione al 12.5% come cloro attivo);

DL50 (ratto) = 8.91 g/kg (OECD 401, soluzione commerciale di

ipoclorito di sodio di concentrazione non specificata).

(9)

(12)

Ipoclorito di sodio

Dermale: DL50 (coniglio) = 1350 mg/kg bw (7) NaOH

DL50 (coniglio) > 10 g/kg (9) Ipoclorito di sodio

Inalatoria: CL50 > 10.5 mg/l/1ora (OECD 403, sol. commerciale di

concentrazione non specificata).

(9) Ipoclorito di sodio

In uno studio di tossicità acuta sul ratto, l’inalazione di aerosol

di un prodotto di consumo alle dosi di 0.016 mg ossidi

amminici /l non ha causato la morte degli animali.

(14) Ossidi di ammina

Altre informazioni In base ai dati esistenti derivati dagli studi sugli animali e

sull’uomo, il NaOH causa effetti locali e non ci si aspettano

effetti sistemici. Può causare severa irritazione e gravi ustioni

chimiche alle membrane mucose e alla pelle, danni irreversibili

agli occhi (pericolo di cecità). Sono stati segnalati casi gravi di

avvelenamento per assunzione orale di NaOH oppure di

formulazioni contenenti NaOH. I sintomi tipici sono:

arrossamento, dolore ed edema delle membrane mucose orali e

della gola, forte dolore retrosternale e gastrico, possibile

(8) NaOH

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vomito. La deglutizione è estremamente dolorosa o impossibile.

Gli effetti tossici sugli esseri umani dipendono dalla

concentrazione della soluzione. L'ingestione di scarse quantità

di soluzioni di comune impiego causa solo lievi disturbi

digestivi. Le soluzioni concentrate possono causare irritazione

del tubo digerente accompagnata da vomito talvolta

emorragico. Può provocare anche necrosi, perforazione e

complicazioni accompagnati da shock e emolisi. L'inalazione

può causare edema polmonare.

(12) Ipoclorito di sodio

Dose tossica più bassa pubblicata (orale donna) = 1000 mg/kg (11) Ipoclorito di sodio

Corrosione/irritazione:

Miscela: lievissimo effetto irritante in uno studio svolto su ratti secondo le linee guida

OECD 404 e il metodo EC B.4 di miscela analoga. (16)

NaOH: La sostanza causa ustioni chimiche la cui gravità è funzione della concentrazione

della soluzione, dell'importanza della contaminazione e della durata del contatto. A seconda

della profondità del danno si osserva eritema caldo e doloroso, flittene e necrosi.

L'evoluzione si può complicare con infezioni, sequele estetiche o funzionali. (5) Schizzi di Ipoclorito di sodio concentrato sulla pelle possono provocare gravi ustioni. (10) In

base alla valutazione complessiva dei dati presentati dai registranti nel Joint Dossier di

registrazione della sostanza all’ECHA, le soluzioni si sodio ipoclorito corrispondenti a

concentrazioni di fino all’1% cloro attivo non sono considerate irritanti per la pelle. (19)

Lesioni oculari gravi/

irritazioni oculari gravi

Miscela: in uno studio di irritazione oculare in vitro (saggio EpiOcularTM in accordo con le

linee guida OECD 492).(17) non si possono escludere irritazione/danni oculari.

Idrossido di sodio: Anche le soluzioni molto diluite causano irritazioni e ustioni chimiche.

In base ai dati disponibili di irritazione oculare sugli animali, NaOH risulta essere non

irritante alle concentrazioni di 0.2-1.0% e corrosivo alle concentrazioni superiori al 1.2%.

Gli spruzzi della sostanza provocano a contatto con gli occhi gravi lesioni con sequele

(opacità corneale, glaucoma, cataratta). Vi è pericolo di cecità. (8)

Ipoclorito di sodio: A contatto con l'occhio le soluzioni concentrate possono causare gravi

ustioni con sequele importanti.(10) In base alla valutazione complessiva dei dati presentati

dai registranti nel Joint Dossier di registrazione della sostanza all’ECHA, le soluzioni si

sodio ipoclorito corrispondenti a concentrazioni di fino all’1% cloro attivo non sono

considerate irritanti per gli occhi.(19)

Sensibilizzazione: Cutanea: Idrossido di sodio: Uno studio su volontari ha dimostrato che l’idrossido di sodio non è un

sensibilizzante cutaneo. Inoltre questa sostanza è ampiamente utilizzata e non è stato

riportato alcun caso di sensibilizzazione. (5)

L'Ipoclorito di sodio non ha mostrato alcun potere sensibilizzante in tre test distinti di

sensibilizzazione sulla cavia oppure in test standardizzati su volontari (patch test). (9)(12)

Respiratoria:

Effetti CMR: Mutagenicità: Ipoclorito di sodio: Ha mostrato attività mutagena in vitro. Aumenta le aberrazioni

cromosomiche nelle cellule di hamster cinese, ma non sui linfociti o fibroblasti umani. In

vivo: risultati negativi nelle prove di mutagenicità delle cellule somatiche (prova di

aberrazione cromosomica in vivo nel midollo osseo dei topi, test del micronucleo su

eritrociti di topo secondo l’OECD Guideline 474 - Mammalian Erythrocyte Micronucleus

Test). (9)

Idrossido di sodio: Studi in vitro e in vivo indicano che l’idrossido di sodio non è genotossico.(5)(7)

Cancerogenicità: Idrossido di sodio: Uno studio datato (1976) su lavoratori con esposizione cronica a soda

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caustica non ha rilevato alcuna relazione tra neoplasie e durata o intensità dell’esposizione. (5)

Ipoclorito di sodio: Uno studio condotto con la somministrazione di Ipoclorito di sodio in

acqua da bere a topi e ratti non ha mostrato alcun aumento dell'incidenza tumorale.

L'applicazione cutanea sui topi non ha indotto tumori. In uno studio multigenerazionale (6

generazioni) eseguito su ratti, la somministrazione di Ipoclorito di sodio in acqua da bere

non ha provocato l’aumento di incidenza tumorale. (9)(12)

La International Agency for Research on Cancer (IARC) ha collocato la sostanza nel

Gruppo 3 (non classificabile come cancerogeno per l'uomo), sulla base di assenza di dati

nell'uomo e prove insufficienti di cancerogenicità sugli animali da laboratorio. (10)

Tossicità per la

riproduzione:

Idrossido di sodio: La sostanza non presenta tossicità sistemica e gli effetti sulla

riproduzione non sembrano plausibili nelle normali condizioni d’uso. (5)(7)

Ipoclorito di sodio: In base ai dati limitati, derivati dagli studi su animali che hanno

ricevuto l’ipoclorito di sodio nell’acqua da bere oppure da studi epidemiologici sui soggetti

che hanno consumato acqua potabile clorurata, la sostanza non causa effetti sulla fertilità

oppure sullo sviluppo. (9)(12)

Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)-

esposizione singola:

Idrossido di sodio: L’inalazione dei vapori o di aerosol provoca immediatamente: rinorrea,

starnuti, sensazione di bruciore nasale e faringeo, tosse, dispnea e dolore toracico.

Complicanze sono edema laringeo o un broncospasmo. Al termine dell’esposizione la sintomatologia può regredire, ma si può anche avere edema polmonare ritardato, entro le 48

ore. La sostanza è corrosiva e l’ingestione di una soluzione concentrata di idrossido di sodio

provoca dolori alla cavità orale, retrosternali e a carico della regione epigastrica associati a

bava e, vomito frequente con tracce di sangue, perforazione esofagica o gastrica. (5)

Ipoclorito di sodio: Gli aerosol di ipoclorito di sodio possono essere irritanti per le vie

respiratorie. Si prevede che l'esposizione agli aerosol dei prodotti ad uso domestico

contenenti soluzioni di ipoclorito di sodio inferiori al 3,0% non presentano un significativo

rischio di irritazione delle vie respiratorie. (12)

Tossicità specifica per

organi bersaglio (STOT)-esposizione ripetuta:

Idrossido di sodio: L’esposizione ripetuta ad alte concentrazioni di idrossido di sodio può

causare ulcere nella cavità nasale e del tratto respiratorio superiore. (5) Ipoclorito di sodio: L’uso prolungato della sostanza può causare dermatosi. (10) Nei vari

studi condotti con il NaOCl somministrato per via orale si è osservata la riduzione del peso

corporeo, ma nessun effetto sistemico per organi bersaglio. In uno studio di tossicità

ripetuta su ratti, svolto in accordo con l’OECD 408, nessun effetto tossico per organi

bersaglio è stato osservato; si è stabilito un valore NOAEL ≥ 250 mg Cl/l (16.7 mg/kg peso

corporeo/giorno maschi; 24.9 mg/kg peso corporeo/giorno femmine). (9) Il NOAEL per

l'esposizione cutanea ripetuta alla soluzione di ipoclorito di sodio è correlato alle sue

proprietà citotossiche/irritanti e dipende dalla concentrazione della soluzione applicata. Le

soluzioni di sodio ipoclorito alle concentrazioni che non causano irritazione non provocano

tossicità cutanea a seguito di esposizione singola o ripetuta. L’esposizione cutanea alle

concentrazioni di fino a 10000 mg/l di ipoclorito di sodio non ha causato effetti sistemici; in

base a uno studio di cancerogenesi della durata di 51 settimane su topi, si è stabilito un

valore NOEL = 1% per l’esposizione dermale. (12)

Per la valutazione degli effetti dell'esposizione per inalazione ripetuta agli aerosol di

ipoclorito, si propone di utilizzare i dati del cloro. Il NOAEL per l'esposizione ripetuta al

gas di cloro è di 0,5 ppm, come confermato da studi su scimmie rhesus e su volontari

umani. (12)

Pericolo in caso di aspirazione: In base all’uso della miscela non sono previsti pericoli di aspirazione.

Ragione della mancata classificazione: La mancata classificazione della miscela in una determinata classe di pericolo è dovuta alla mancanza di dati, alla

disponibilità di informazioni/dati inconcludenti o non sufficienti per la classificazione secondo i criteri stabiliti nelle

normative citate nella presente scheda di sicurezza.

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SEZIONE 12

INFORMAZIONI ECOLOGICHE

12.1. Tossicità

Vengono di seguito riportate informazioni ecologiche sui singoli componenti.

Tossicità per organismi acquatici (effetti a breve termine ed effetti a lungo termine):

Tossicità per i pesci: CL50 Oncorhynchus kisutch = 32 μg/L/96 ore come TRO -

ossidante residuo totale

28d NOEC Menidia peninsulae = 0.04 mg/l come CPO (chlorine

produced oxidants - ossidanti prodotti dal cloro)

(9) Sodio ipoclorito

(sol al 5.25%)

CL50 (Gambusia affinis): 125 mg/l/96 ore.

CL₅₀ = 55.6

(4) NaOH

Tossicità per la

Daphnia Magna:

CE50 Ceriodaphnia dubia = 35 μg cloro attivo/L/48 ore (OECD

Guideline 202, flow-through conditions) NOEC = 25 μg cloro attivo/L/48 ore - basato sulla

mortalità/immobilizzazione (OECD Guideline 202, flow-through

conditions)

(9) Sodio ipoclorito

(sol al 14.5%)

CE50 Ceriodaphnia sp. = 40.4 mg/l/48 ore

CE50 = 156 mg/l/48 ore

(7) Idrossido di sodio

Tossicità per le alghe: CE50 Pseudokirchneriella subcapitata = 0.036 mg Cl

disponibile/l/72 ore – tasso di crescita (OECD Guideline 201)

NOEC = 0.0054 mg Cl disponibile/l/72 ore (OECD Guideline

201)

(9) Sodio ipoclorito

(sol al 13.7%)

12.2. Persistenza e degradabilità

L’ipoclorito di sodio(9): Degradabilità pronta in acqua dolce e di mare non applicabile: l’ipoclorito di sodio è una

sostanza inorganica. Degradazione dei metaboliti: non rilevante, l’ipoclorito di sodio è degradato a cloro.

Persistenza nel comparto atmosferico: E’ ritenuta irrilevante. A pH ambientali (6.5-8.5) l’ipoclorito di sodio è dissociato per il 50% in acido ipocloroso e la il 50% in anione ipoclorito. Solo la frazione dell’acido ipocloroso è volatile. La costante di Henry’s Law misurata dell’acido ipocloroso è pari a 0.097 Pa m3 mol-1; essa indica che la

concentrazione in aria è molto bassa. Si deduce quindi che il comparto atmosferico non è considerato una via di

esposizione significativa.

Persistenza nel comparto acquatico: E’ ritenuta scarsa vista la veloce degradazione della sostanza. L’ipoclorito infatti degrada molto rapidamente in presenza di matrici organiche.

Persistenza nel suolo: E’ ritenuta molto bassa; date le sue proprietà ossidanti, l’ipoclorito reagisce con la materia organica nel suolo e degrada rapidamente.

Foto-ossidazione, fotolisi: L’ipoclorito di sodio è sensibile alla luce; l’emivita di una soluzione 10-15% di sodio

libero è ridotta di 3-4 volte dall’effetto della luce solare. Idrossido di sodio: L’elevata solubilità in acqua e la bassa pressione di vapore indicano che l’idrossido di sodio verrà ritrovato prevalentemente nell’ambiente acquatico. La sostanza è presente nell’ambiente come ioni sodio e ioni ossidrile, questo implica che non adsorbe sul particolato o su superfici e non si accumula nei tessuti viventi. Emissioni

in atmosfera di idrossido di sodio sono rapidamente neutralizzate da anidride carbonica o altri acidi e Sali (ad esempio

carbonato di sodio). (5)

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12.3. Potenziale di bioaccumulo

Il potenziale di bioaccumulo del NaOH non è rilevante.

Non sono stati effettuati studi di bioaccumulo per il Sodio ipoclorito. In base al destino e al comportamento ambientale

della sostanza, non è previsto il bioaccumulo nell'ecosistema acquatico. Il coefficiente di ripartizione dell’ipoclorito di

sodio è -0.87 a pH 7.

12.4. Mobilità nel suolo

NaOH è molto solubile nell’acqua; nel suolo, la sua mobilità è funzione della percentuale di fase liquida presente e della

capacità di formare idrossi-complessi specie con ioni metallici presenti.

La mobilità degli ioni carbonato dipende dal pH del sistema acqua/terreno.

Il sodio ipoclorito, data la sua elevata solubilità in acqua ed il basso valore log Pow, dovrebbe essere considerato come

mobile nel suolo.

12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB

Relazione sulla sicurezza chimica e valutazione PBT: Non effettuata. In base alle informazioni ottenute nelle ricerche

bibliografiche sull’ipoclorito di sodio si considera la sostanza non rispondente ai criteri PBT e vPvB. Risulta non

persistente e non bioaccumulabile.

Anche gli altri componenti della miscela non soddisfano i criteri di identificazione delle sostanze PBT o vPvB, in

conformità con l’Allegato XIII del Regolamento REACH.

12.6. Altri effetti avversi

Non si prevedono altri effetti avversi.

SEZIONE 13

CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO

13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti

Incenerimento Riciclaggio Messa in discarica

- Rifiuti della sostanza: X

- Imballaggi/contenitori contaminati: X

Si sconsiglia lo smaltimento attraverso le acque reflue.

Riferirsi alle disposizioni comunitarie/nazionali/locali in materia di smaltimento rifiuti.

Codice Elenco Rifiuti Tipologia rifiuti

Prodotto inutilizzato 16 03 03* Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose

Contenitori contenenti residui di

prodotto 15 01 10*

Imballaggi contenenti residui di sostanze

pericolose o contaminati da tali sostanze

Componente plastica contenitori

vuoti 15 01 02 Imballaggi in plastica

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SEZIONE 14

INFORMAZIONI SUL TRASPORTO

- Miscela classificata per il trasporto in accordo con la regolamentazione RID/ADR, IMO/IMDG, ICAO-IATA.

- Numero ONU: 1760

- Nome di spedizione ONU: LIQUIDO CORROSIVO, N.A.S. (Sodio ipoclorito, Idrossido di sodio)

ADR RID

Classe, codice, gruppo: 8 C9 III Classe, codice, gruppo: 8 C9 III

N° identificazione del pericolo: 80 N° identificazione del pericolo: 80

Quantità limitate (QL): 5 L Quantità limitate (QL): 5 L

Codice Restrizione Gallerie: (E)

IMDG IATA

Classe: 8 Classe: 8

Gruppo d’imballaggio: III Etichetta di pericolo: Corrosivo

Quantità limitate: 5 L Gruppo d’imballaggio: III N° scheda EmS: F-A, S-B Codice Erg: 8L

Inquinante Marino: SI

Passeggeri e cargo: (QUANTITA’ LIMITATA) P.I.: Y841;

quantità max netta/imballaggio: 1 L;

Passeggeri e cargo: P.I.: 852; quantità max

netta/imballaggio: 5 L;

Solo cargo: P.I.: 856; quantità max netta/imballaggio: 60 L.

SEZIONE 15

INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE

Si riportano in questa sezione le altre informazioni sulla regolamentazione della miscela che non sono già state fornite

nella scheda di sicurezza.

15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la miscela

- Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro e successivi SMI e recepimenti nazionali.

- Direttiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri

relative ai dispositivi di protezione individuale e recepimenti nazionali

- Direttiva 98/24/CE del Consiglio (7 aprile 1998) “sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi

derivanti da agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della

direttiva 89/391/CEE) e successivi SMI e recepimenti nazionali

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SCHEDA DI SICUREZZA

SDS-Amuchina_n°prg_19_33

Antisapril deodorante disinfettante

ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE (cloro attivo 2,6%)

Edizione: 2

Revisione: 00

Data di revisione: 22/07/2019

pagina 15 di 17

- Direttiva 2012/18/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti

connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio e

recepimenti nazionali.

Restrizioni d’uso raccomandate (per componente): Nessuna.

Miscela che contiene sostanza in Autorizzazione: No.

15.2. Valutazione della sicurezza chimica

Non effettuata.

SEZIONE 16

ALTRE INFORMAZIONI

Revisioni: ED REV Motivazione Data

1 00 Prima edizione secondo l’allegato I del Regolamento 453/2010/EU 30/11/2010

1 01 Modifica sezioni 3, 8, 15, 16 30/07/2012

1 02 Modifica sezioni 2-16 per l’adeguamento all’Allegato II del Regolamento 453/2010/EU 30/07/2014

1 03 Modifica sezioni 2, 3, 16 01/06/2015

1 04 Riemissione della precedente revisione per adeguamento formale al Regolamento 830/2015/EU 31/07/2015

1 05 Modifica sezioni: 2, 3, 4, 8, 9, 11, 12, 14, 16 per aggiornamento dati sui componenti 05/10/2018

2 00 Recepimento XIII ATP ed aggiornamento sezioni: 1, 2, 3, 4, 8, 11 e 16 22/07/2019

Informazioni per verifica assoggettabilità agli obblighi della Direttiva 2012/18/UE:

Categoria di sostanze

(in conformità con il Regolamento (CE) n. 1272/2008)

Quantità limite di sostanza pericolosa per l’applicazione dei Requisiti di soglia inferiore

(Direttiva 2012/18/UE)

Requisiti di soglia superiore

(Direttiva 2012/18/UE)

Miscele di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per

l’ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 (H400) aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5% e non classificate

in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell’allegato I.

200 tonnellate

500 tonnellate

Le miscele sono assimilate alle sostanze pure, purché rientrino nei limiti di concentrazione stabiliti in base alle loro

proprietà dal Regolamento (CE) n.1272/2008, a meno che non sia specificata la composizione percentuale o non sia

fornita un’altra descrizione.

Fonti Bibliografiche: (1) GESTIS International Limit Values, available on http://limitvalue.ifa.dguv.de/WebForm_ueliste.aspx

(2) ACGIH 2018, TLVs and BEIs based on the Documentation of the Threshold Limit Values for Chemical Substances and

Physical Agents & Biological exposure Indices (3) www.osha.gov, Safety and Health Topics: Sodium Hydroxide (4) Dossier di registrazione, Sodium hyroxide, https://echa.europa.eu/it/registration-dossier/-/registered-dossier/15566/1 (5) Sodio idrossido, Banca Dati del Ministero della Salute; Scheda di sicurezza Rev.25/06/2008

Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh), Idrossido di sodio, Data di emissione:

01/08/2014, http://modellisds.iss.it/bitstream/123456789/1241/1/11.pdf, (6) HUMAN HEALTH TIER II ASSESSMENT FOR Sodium hydroxide, https://www.nicnas.gov.au/chemical-information/imap-

assessments/imap-group-assessment-report?assessment_id=1406 (7) Sodio idrossido, OECD SIDS Initial assessment report (2002) (8) Sodium hydroxide, IFA, GESTIS Substance database , ZVG n. 1270 (9) Sodio ipoclorito, Dossier di registrazione all’ECHA, https://echa.europa.eu/it/registration-dossier/-/registered-dossier/15516/1 (10) http://modellisds.iss.it/bitstream/123456789/1260/1/127.pdf, Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del

Regolamento 1907/2006 (REACh), Ipoclorito di sodio, soluzione…% (11) NIOSH The Registry of Toxic Effects of Chemical Substances, RTECS:NH3486300, Hypochlorous acid, sodium salt (12) European Union Risk Assessment Report, SODIUM HYPOCHLORITE, Final report, November 2007 (16) Antisapril Disinfettante Detergente, Acute dermal irritation study in rabbits, RTC Study, Ottobre 2007

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SCHEDA DI SICUREZZA

SDS-Amuchina_n°prg_19_33

Antisapril deodorante disinfettante

ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE (cloro attivo 2,6%)

Edizione: 2

Revisione: 00

Data di revisione: 22/07/2019

pagina 16 di 17

(17) In vitro ocular Irritation: Reconstructed human cornea-like epithelium (RhCE) test method on “Antisapril disinfettante

detergente sodio ipoclorito 2.7% p/p” according to OECD 492 (18) Corrosion test on the test item Antisapril disinfettante detergente sodio ipoclorito 2.7% p/p” (19) Chemical and physical characterization on the test item Antisapril disinfettante detergente sodio ipoclorito 2.7% p/p”

Abbreviazioni e acronimi - ACGIH: American Conference of Governmental Industrial Hygienists

- ADI: Admissible Daily Intake = Dose giornaliera ammessa

- ADME (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione)

- ADR: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada

- AEL: Admissible Exposure level; Livello di esposizione ammesso

- BCF: fattore di bioaccumulo

- BEI: Biological Esposure Indices (Indici di esposizione biologica)

- CAS: Chemical Abstract Service (division of the American Chemical Society

- CLP: Classification, Labelling and Packaging

- CMR: (sostanze) Cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione

- CL50- concentrazione che determina la morte del 50% degli individui in saggi di tossicità acuta per esposizione ambientale

- DL0 - Dose che non determina alcuna mortalità della popolazione.

- DL50- dose letale mediana che determina la morte del 50% degli individui in saggio.

- DNEL: Derived Non Effect Level (Livello di dose senza effetto derivato)

- DPI: Dispositivi di Protezione Individuale

- EINECS: Inventario europeo delle sostanze chimiche commerciali esistenti

- EPA: US Environmental Protection Agency

- FAC: Free Available Chlorine (Cloro libero disponibile)

- GHS: Sistema globale armonizzato per la classificazione ed etichettata tura delle sostanze chimiche

- IARC: International Agency for Research on Cancer

- IATA: Codice internazionale per il trasporto aereo di merci pericolose

- IMDG: Codice internazionale per il trasporto marittimo di merci pericolose

- IUPAC: International Union of Pure and Applied Chemistry

- LOEL: livello più basso che ha determinato effetti osservabili (Lowest Observed Effect Level)

- N.A.: non applicabile

- N.D.: non disponibile

- NOAEL: dose senza effetto avverso osservabile (No Observed Adverse Effect Level)

- NOAL: No Observed Adverse Level (Livello di dose osservato senza effetti)

- NTP: National Toxicology Program

- OEL: Limite di esposizione occupazionale (Occupational Exposure Limit)

- OSHA: Occupational Safety and Health Administration

- PBT: Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche

- PNEC (Predicted Non Effective Concentration = Concentrazione prevista senza effetti)

- RID: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per ferrovia

- STEL: Short Term Exposure Limit, limite di esposizione per esposizioni brevi (15 minuti)

- TLV/TWA: concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore lavorative

settimanali

- vPvB: molto Persistente e molto Bioaccumulabile

Informazioni relative alla salute, alla sicurezza, e alla protezione dell’ambiente in accordo con il Regolamento (CE) N. 1272/2008 sui componenti pericolosi:

Elenco indicazioni di pericolo:

H290 Può essere corrosivo per i metalli.

H302 Nocivo se ingerito.

H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari

H315 Provoca irritazione cutanea.

H318 Provoca gravi lesioni oculari.

H319 Provoca grave irritazione oculare.

H400 Molto tossico per gli organismi acquatici.

H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

EUH031 A contatto con acidi libera un gas tossico

Indicazioni sull'addestramento: Attenersi a quanto previsto dalla Direttiva 98/24/CE e successivi SMI e recepimenti

nazionali.

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SCHEDA DI SICUREZZA

SDS-Amuchina_n°prg_19_33

Antisapril deodorante disinfettante

ANTISAPRIL DEODORANTE DISINFETTANTE (cloro attivo 2,6%)

Edizione: 2

Revisione: 00

Data di revisione: 22/07/2019

pagina 17 di 17

Classificazione e procedura utilizzata per derivarla a norma del regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) in relazione alle miscele:

Classificazione a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008: Procedura di classificazione:

Met. Corr. 1, H290

Eye. Damage 1 , H318

Aquatic Acute 1, H400

Aquatic Chronic 2, H411

sulla base dei dati sperimentali

Metodo di calcolo basato sulla composizione

Metodo di calcolo e Classificazione ambientale di una soluzione di

ipoclorito di sodio con una concentrazione di cloro libero disponibile

tra il 2,5% e il 3%, come da Joint dossier di registrazione del sodio

ipoclorito

Classificazione del rifiuto costituito dal prodotto inutilizzato e criteri utilizzati per derivarla, a norma del

Regolamento (UE) N. 1357/2014 e del Regolamento (UE) 2017/997:

Classificazione a norma del Regolamento (UE) N. 1357/2014 Criteri di classificazione:

HP4 – Irritante somma concentrazione sostanze classificate con il codice H314 > 1%

Classificazione a norma del Regolamento (UE) N.2017/997 Criteri di classificazione:

HP14 - Ecotossico 100 × Σc (H410) + 10 × Σc (H411) + Σc (H412) ≥ 25 %

AVVISO AGLI UTILIZZATORI Questo documento ha lo scopo di fornire una guida per una manipolazione appropriata e cautelativa di questo prodotto da parte di

personale qualificato o che opera sotto la supervisione di personale esperto nella manipolazione di sostanze chimiche. Il prodotto non

deve essere usato per scopi diversi da quelli indicati nella sezione 1, tranne nel caso in cui siano state ricevute adeguate informazioni

scritte sulle modalità di manipolazione del materiale.

Il responsabile di questo documento non può fornire avvertenze su tutti i pericoli derivanti dall’uso o dall’interazione con altre sostanze chimiche o materiali. E’ responsabilità dell’utilizzatore l’uso sicuro del prodotto, l’adeguatezza del prodotto all’uso per il quale viene applicato ed il corretto smaltimento. Le informazioni sopra riportate non sono da considerarsi una dichiarazione o una

garanzia, sia espressa che implicita, di commerciabilità, di adeguatezza ad un particolare scopo, di qualità, o di qualsiasi altra natura.

Le informazioni contenute in questa SDS sono conformi a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1907/2006 e s.m.i..

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Scheda Tecnica Informativa Rev. N. 00 Data 29.06.2016

pagina 1 di 4

ANTISAPRIL Presidio Medico – Chirurgico (D.P.R. 6 Ottobre 1998, n. 392)

Registrazione n. 99/41 Ministero della Salute

Codici ACRAF: 419310, 419311

1. Composizione

100 ml di prodotto contengono: sodio ipoclorito 2,8 g (pari a 2,7 g di cloro attivo).

Eccipienti: sodio idrossido, profumo, acqua depurata.

2. Caratteristiche chimico-fisiche

Aspetto Liquido limpido

Colore Paglierino

Odore Pino

pH 11,50 - 13

3. Indicazioni d’uso

• Disinfezione della biancheria infetta.

• Disinfezione di:

- corsie ospedaliere, sale operatorie, toilettes, dormitori, refettori, cucine di ospedali, di comunità, di

ristoranti e di caserme

- banche di vendita e vetrine di pescherie, salumerie, macellerie, erbivendoli, ceste, casse e

recipienti in vetro o plastica per la raccolta, il trasporto e la conservazione di tutte le derrate

commestibili e deperibili

- oggetti e impianti igienici e sanitari

• Disinfezione rapida di caseifici, centrali del latte, vagoni e carri per il trasporto di animali.

4. Meccanismo d’azione

In acqua l’ipoclorito di sodio si dissocia in sodio idrossido e acido ipocloroso, secondo la seguente

reazione:

NaOCl + H2O = NaOH (sodio idrossido) + HOCl (acido ipocloroso)

L’acido ipocloroso è la parte attiva, il maggiore responsabile dell’attività disinfettante, il cosiddetto

CLORO ATTIVO O DISPONIBILE (AVAILABLE CHLORINE).

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Scheda Tecnica Informativa Rev. N. 00 Data 29.06.2016

pagina 2 di 4

L’acido ipocloroso è il maggiore responsabile dell’azione disinfettante, la ragione è riconducibile alla sua

struttura molecolare, estremamente piccola, priva di carica elettrica e del tutto assimilabile a quella

dell’acqua. In forza di questa struttura molecolare, l’acido ipocloroso penetra facilmente attraverso la

membrana cellulare della cellula batterica, divenendo così agente ad attività microbica elevata.

In acqua l’acido ipocloroso si dissocia secondo la seguente reazione:

HOCl↔ H+ + OCl-

I composti cloroattivi in soluzione acquosa danno origine ad acido ipocloroso (HOCl), dotato di un

elevato potere ossidante e in grado di danneggiare le cellule microbiche, e a ione ipocloroso (OCl), che

originano l’uno dall’altro in funzione del pH della soluzione. Il meccanismo d’azione è legato

principalmente all’ossidazione di componenti protoplasmatici cellulari e dei sistemi enzimatici che

regolano il metabolismo energetico dei microrganismi.

5. Spettro d’azione

Efficacia Ceppi testati Concentrazioni

Tempi di

contatto

Condizioni Norma di

riferimento

Battericida Staphylococcus

aureus ATCC6538P,

Pseudomonas

aeruginosa

ATCC15442

0.25% 5 minuti pulito

CEN/TC 216

prEN1040

Battericida Staphylococcus

aureus ATCC6538,

Pseudomonas

aeruginosa

ATCC15442,

Enterococcus

faecium ATCC

10541, Escherichia

coli ATCC 10536

2%

5 minuti

sporco CEN/TC 216

prEN 1276

Battericida Staphylococcus

aureus ATCC6538,

Pseudomonas

aeruginosa

ATCC15442,

Enterococcus

faecium ATCC

10541, Escherichia

coli ATCC 10536

2%

5%

10%

60 minuti

30 minuti

5 minuti

Pratiche

d’impiego

CEN WI 21

6028

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Scheda Tecnica Informativa Rev. N. 00 Data 29.06.2016

pagina 3 di 4

I risultati dei test di valutazione dell’efficacia battericida riassunti nella tabella sopra riportata dimostrano

l’efficacia del disinfettante sia alla concentrazione tal quale che a concentrazioni più basse. I risultati

ottenuti supportano l’attività disinfettante del preparato da utilizzarsi tal quale come prodotto pronto

all’uso, nei confronti di:

• Batteri Gram+ e Gram-

6. Modalità d’uso

• Disinfezione della biancheria infetta:

soluzione al 1% (1 litro di Antisapril per 100 litri d’acqua): dopo aver lavato con detersivo, tenere

immersa la biancheria per 2 o tre ore quindi risciacquare. La biancheria così trattata risulta disinfettata

e priva di ogni cattivo odore.

• Disinfezione di: - corsie ospedaliere, sale operatorie, toilettes, dormitori, refettori, cucine di ospedali, di

comunità, di ristoranti e di caserme

- banchi di vendita e vetrine di pescherie, salumerie, macellerie, erbivendoli, ceste, casse e

recipienti in vetro o plastica per la raccolta, il trasporto e la conservazione di tutte le derrate

commestibili e deperibili

- oggetti e impianti igienici e sanitari soluzione al 2% (200 c.c. di Antisapril per 10 litri d’acqua): tempo di azione 15 minuti.

• Disinfezione rapida di caseifici, centrali del latte, vagoni e carri per il trasporto di animali: soluzione al 5% (500 c.c. di Antisapril per 10 litri d’acqua): tempo di azione 5 minuti.

7. Sicurezza/ Avvertenze/ Modalità di smaltimento

Vedi Scheda di Sicurezza

8. Modalità di conservazione e validità

Validità: 3 anni. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente

conservato.

9. Confezioni disponibili

Flacone 1 L e flacone 5 L

10. Autorizzazione all’Immissione in Commercio

Registrazione n. 99/41 del Ministero della Salute

11. Titolare Autorizzazione all’Immissione in Commercio

Amuchina S.r.l. – Via Pontasso, 13 – 16015 Casella (GE) – Tel. 010/968761

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Scheda Tecnica Informativa Rev. N. 00 Data 29.06.2016

pagina 4 di 4

12. Concessionario per la vendita

Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F. S.p.A. – Viale Amelia, 70 – 00181 Roma

13. Riferimenti Bibliografici

1. Valutazione dell’attività battericida intrinseca – Rapporto n. 96/19853 del 26/03/1997 - Centro

di saggio Biolab SpA – Vimodrone (MI).

2. Valutazione dell’attività battericida in presenza di sostanze interferenti – Rapporto n. 96/19854

del 26/03/1997 - Centro di saggio Biolab SpA – Vimodrone (MI).

3. Valutazione dell’attività battericida: test di superficie - Rapporto n. 97/1595 del 26/03/1997 -

Centro di saggio Biolab SpA – Vimodrone (MI).

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HP  MED  

 

 

 

SCHEDA  DEGLI  INGREDIENTI  

(Reg.  Detergenti  (CE)  648/2004  Allegato  VII  Parte  C)  

 

AQUA  uguale  o  superiore  al  10%  

ALCOHOL  uguale  o  superiore  al  10%  

SODIUM  METASILICATE  uguale  o  superiore  allo  0,1  %  ma  inferiore  all'1  %,  

SODIUM  CARBONATE  uguale  o  superiore  allo  0,1  %  ma  inferiore  all'1  %,  

UNDECETH-­‐5  uguale  o  superiore  allo  0,1  %  ma  inferiore  all'1  %  

 

 

Data  ultima  revisione:  12/06/2017  

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L

A

G

P

O

N

M

I

F

RS

T

H

Q

Q1

B

C

DD1

D2/

D3

D4

E

D5

U

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Fig.1 Fig.2 Fig.3 Fig.4

Fig.13

SANI SYSTEM CHECK M0S08111 Ed.2O08

Fig.6 Fig.8

Fig.9 Fig.10 Fig.11 Fig.12

Fig.5 Fig.7

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Caratteristiche

SANIFICAZIONE AGEVOLATA E GARANTITA.

I 4 programmi di sanificazione pre-impostati supportano l'operatore nel corretto impiego del prodotto garantendo li risultato di sanificazione.

SANIFICAZIONE CONTROLLATA E CONTROLLABILE

Grazie alla stampante integrata Polti Sani System Check rilascia un report che certifica l'avvenuta sanificazione e che riporta tutti i dati relativi ai cicli di sanificazione effettuati

METODO NATURALE PER UN BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Polti Sani System Check non richiede l'utilizzo di sostanze chimiche. Il vapore viene erogato con il detergente HPMed che ne coadiuva l'azione sanificante e può essere erogato in presenza di persone.

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RAPIDITÀ DI APPLICAZIONE E DI AZIONE

Sono sufficienti pochi secondi di esposizione al vapore secco surriscaldato fino a 180°C di Polti Sani System Check per abbattere la carica batterica, fungina e virale dalle superfici.

EFFICACIA TESTATA

L'efficacia del vapore secco surriscaldato fino a 180°C contro virus, batteri, funghi, spore e cimici dei letti è provata da numerosi test condotti da enti terzi.

AUTONOMIA DI LAVORO ILLIMITATA

Grazie al sistema ad autoriempimento dallì'elevata capacità, Polti Sani System Check permette lunghe sessioni di lavoro senza interruzioni

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Scheda Tecnica

OLICLOR Candeggina Ipoclorito di sodio in soluzione acquosa.

CONFEZIONI:

Flacone 1 litro x 20 pezzi/Crt x Pallet 30 - Flacone 2 litri x 9 pezzi/Crt x Pallet 40 - Tanica 4 litri x 4 pezzi/Crt x Pallet 50 - Tanica 5 litri x 4 pezzi/Crt x

Pallet 32

CARATTERISTICHE:

Igienizzante al cloro, ad effetto sbiancante per la pulizia rapida ed in profondità di qualsiasi superficie lavabile. Cancella impronte, sgrassa, e lucida senza risciacquo.

DICHIARAZIONE DEGLI INGREDIENTI (secondo il Regolamento Detergenti 648/2004 CE e succ. modifiche):

AquaSodium hydroxide (Idrossido di sodio)Sodium hypochlorite (Ipoclorito di sodio)

SUPERFICI DI APPLICAZIONE:

Pavimenti normali, in ceramica, marmo, piastrelle, scale, servizi, vetri, etc.

INCOMPATIBILITA':

Tessuti colorati non resistenti al cloro. Può reagire con molti metalli (tra cui allumino, ferro, ghisa, superfici cromate) provocando corrosione.

CONSIGLI:

Non miscelare con altri prodotti in modo particolare con prodotti acidi (libera gas tossici!). Usare guanti e occhiali protettivi. Utilizzare esclusivamente per gli impieghi descritti. Non travasare assolutamente il prodotto dalla confezione originale. Poiché tende a decomporsi, liberando cloro, consigliamo di conservare il prodotto al riparo dalla luce e da fonti di calore e di non tenere in stoccaggio per lunghi periodi.

MODALITA' DI IMPIEGO:

Viene usato direttamente sulle superfici da lavare, oppure diluendo una parte di prodotto in acqua, lavando regolarmente. LE SUPERFICI IN ACCIAIO DEVONO ESSERE RISCIACQUATE DOPO L'USO. Su superfici delicate ridurre i tempi di contatto e risciacquare.

CUCINA: ideale per piani di lavoro, superfici smaltate, lavelli, piastrelle, piani di cottura, ecc.BAGNO: ottimo per sanitari, WC, rubinetterie, piastrelle, doccie ecc.

CARATTERISTICHE CHIMICO FISICHE: COMPOSIZIONE CHIMICA:

ASPETTO FISICO:

ATTIVO TOTALE:

PH Sol 1%:

PES0 SPECIFICO:

liquido limpido di colore paglierino

5,0 ± 1,0

8,5-9,5

1,05 – 1,08

Contiene ipoclorito di sodio soluz. – cloro attivo al confezionamento >5%

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AVVERTENZE E/O FRASI DI RISCHIO:

R 31 a contatto con acidi libera gas tossicoR36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.S2 conservare fuori dalla portata dei bambini. S28 in caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. S36/37/39 usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi e la faccia S45 in caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (possibilmente mostrargli l'etichetta). S50 non mescolare con acidi. S61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni

speciali/ schede informative in materia di sicurezza.

Prodotto e Distribuito da:EMMETI INDUSTRIA Srl - Via dell’Industria n.16 - Aprilia 04011 LT Telefono:06.9284225 - 06.9284227 - 06.9281739 Fax: 06.9284220

e-mail: [email protected]

Data stampa: 08/01/2013 Data Ultimo aggiornamento: 07/06/2012

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SCHEDA DI SICUREZZA- OLICLOR Candeggina Scheda Sicurezza -

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a

OLICLOR Candeggina Ipoclorito di sodio in soluzione acquosa.

Rif.: EM 0110

Data CompilazioneData RevisioneData Stampa

12/03/2010

08/06/2012

28/11/2012

1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA '

1.1 Identificazione del preparato: OLICLOR Candeggina

1.2 Utilizzazione del preparato: Ipoclorito di sodio in soluzione acquosa. 1.3 Prodotto e Distribuito da EMMETI INDUSTRIA Srl

Via dell’Industria n.16

04011 Aprilia (LT)Tel.: 06.9284225 - 06.9284227 - 06.9281739 Fax: 06.9284220

Email: [email protected] Sito: www.mtindustria.com

1.4 Telefono di emergenza: Centro Antiveleni di Roma (Gemelli) - tel. (06) 30.54.343

2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

Classificazione secondo la Direttiva 67/548/CEE o 1999/45/CE Il preparato è pericoloso ai sensi della direttiva 1999/45/CE. Il preparato risulta irritante, contiene sodio ipoclorito: ha effetto lesivo diretto sulle mucose del tratto gastroenterico, sulla pelle e sugli occhi. Il preparato reagisce con acidi sviluppando gas tossici (cloro).

Il preparato risulta pericoloso per l'ambiente ed in modo particolare altamente tossico per gli organismi acquatici. Non disperdere il prodotto nell'ambiente.

Simbolo e frasi di rischio e consigli di prudenza che accompagnano il preparato: Xi, R36/38; R 31; N, R50; S2; S28;

S36/37/39; S45; S50; S61 (vedere sez.15)

Elementi dell'etichetta

R 31 a contatto con acidi libera gas tossicoR36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.S2 conservare fuori dalla portata dei bambini. S28 in caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. S36/37/39 usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi e la faccia S45 in caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (possibilmente mostrargli l'etichetta). S50 non

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mescolare con acidi. S61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di

sicurezza.

3 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI

Il prodotto è corrosivo, contiene ipoclorito di sodio e sodio idrossido.

Ipoclorito di sodio, soluzione (N°EINECS 231-668-3 N°CAS 7681-52-9)C, R34, R31; N, R50. Cloro attivo al confezionamento max 5%

Simboli e frasi complete di rischio degli ingredienti sono riportati nel punto 16.

4 MISURE DI PRONTO SOCCORSO

Inalazione: portare in luogo areato; controllo medico obbligatorio se permangono i

disturbiContatto con gli occhi: lavaggio oculare a palpebra aperta per quindici minuti con acqua o soluzione

fisiologica. Visita medico-oculistica obbligatoria.Contatto con la pelle: lavare abbondantemente con acqua terapia locale dell'ustione a secondo del

grado. In caso di arrossamenti visita medica obbligatoria.Ingestione: non indurre il vomito, né somministrare carbone attivato. Diluire con acqua il

contenuto gastrico. Portare urgentemente in ospedale.

5 MISURE DI LOTTA ANTINCENDIO

Idonei mezzi estinguenti: Polvere, spruzzo d'acqua, schiuma, anidride carbonicaMezzi estinguenti non idonei: nessunoSpeciali pericoli: per azione del calore si decompone e libera gas tossici (cloro). Il prodotto

reagisce con acidi sviluppando gas tossici.Speciali mezzi protettivi: protezione delle vie respiratorie e del corpo

6 MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE

Precauzioni per le persone: Protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore guanti

e occhiali di protezione idonei. Predisporre un’deguata ventilazione .Precauzioni ambientali: evitare che il prodotto e le acque di lavaggio terminino nella rete fognaria,

nelle acque superficiali o nel suoloMetodi di bonifica: Raccogliere il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori sigillabili il più

lontano possibile. Poi lavare con acqua abbondante. NON adsorbire con

segatura o altri adsorbenti combustibili.

7 MANIPOLAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO

7.1 Manipolazione: non miscelare con altri prodotti, utilizzare i mezzi di protezione indicati. 7.2 Immagazzinamento: immagazzinare in luoghi freschi e ben areati separato da sostanze

infiammabili e riducenti, acidi, alimenti e mangimi. Tenere al buio. 7.3 Impieghi particolari: non previsti

8 CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE

8.1 Valori limite per l'esposizione: TLV – TWA (ACGIH, USA) ‘92/’93 non contemplato8.2 Controllo dell'esposizione personale e

ambientale:Protezione respiratoria: non prevista nel normale utilizzo.

Se le condizioni operative lo richiedono, in base all’analisi del rischio effettuata (ad es. in caso di nebbie/fumi), usare un respiratore con filtro

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approvato. In caso di decomposizione (ved. Sez. 10) utilizzare maschera a pieno

facciale con filtro combinato di tipo B-P2 Protezione delle mani: guanti di gomma, neoprene o di PVC resistenti ai prodotti chimici (EN 374). ·

Tempo di permeazione del materiale dei guanti: i tempi di passaggio determinati in conformitá alla norma EN 374-3 non vengono rilevati in pratica. Per questa ragione viene consigliato un tempo di indossamento

massimo pari al 50% del tempo di passaggioProtezione degli occhi: occhiali di protezione conformi a normativa europea vigente (EN 166)Protezione della pelle: abiti da lavoroControllo dell'esposizione ambientale: evitare di disperdere il prodotto nell'ambiente

9 PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHE

9.1 Informazioni generali:- aspetto: liquido limpido di colore paglierino- odore: caratteristico di cloro

9.2 Importanti informazioni, sulla salutte umana, la sicurezza e l'ambiente:

- pH Sol 1% 8,5-9,5- punto/intervallo di ebollizione: >100°C- punto di infiammabilità: non applicabile- infiammabilità (solidi, gas): non applicabile- proprietà esplosive: non applicabile- proprietà comburenti: non applicabile- pressione di vapore: 12 mbar a 20°C- densità relativa: 1,05 – 1,08- solubilità:

- idrosolubilità: totale- liposolubilità (n-esano): parziale

- coefficiente di ripartizione: (n-ottanolo/acqua)

non disponibile

- viscosità non applicabile- densità di vapore: non applicabile- velocità di evaporazione: non disponibile

9.3 Altre informazioni: il prodotto non è infiammabile

10 STABILITA' E REATTIVITA'

10.1 Condizioni da evitare: Il prodotto è stabile nelle condizioni di stoccaggio raccomandate. Corrosivo a contatto con metalli. Evitare la luce solare diretta, il prodotto per esposizione della luce solare si decompone liberando ossigeno. Evitare il surriscaldamento, il prodotto si decompone. Evitare il gelo.

Evitare il contatto con sostanze incompatibili10.2 Materiali da evitare: Il prodotto:

- è un ossidante che reagisce con le sostanze organiche, e le sostanze riducenti. - è una base che reagisce con gli acidi (soprattutto con acido cloridrico e solforico con formazione di cloro). - svolge azione corrosiva nei confronti dei principali metalli (in particolare alluminio e zinco). - allo stato secco a contatto con materiali organici può provocare incendio. - reagisce con soluzioni acide di sali di ammonio generando tricloruro di

azoto (composto esplosivo).10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi: Cloro, clorato di sodio.

L’acido ipocloroso, predominante a pH acido, è 4-5 volte più tossico dello ione ipoclorito.

E’ possibile il rilascio di altri prodotti di decomposizione pericolosi.

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11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE

EFFETTI PERICOLOSI PER LA SALUTE UMANA Il prodotto causa bruciori agli occhi, alla pelle e alle mucose. La gravità delle lesioni e la prognosi dell’intossicazione dipendono direttamente dalla concentrazione e durata dell'esposizione.

SINTOMATOLOGIA A SEGUITO DI ESPOSIZIONE In caso di proiezioni agli occhi e al volto, trattare con priorità gli occhi. Il contatto del prodotto con gli occhi e pelle, la sua ingestione e l’inalazione dei vapori possono causare i seguenti sintomi:

- contatto con gli occhi: arrossamenti, lacrimazioni, rigonfiamento del tessuto, irritazioni anche gravi, con dolori, possibili gravi lesioni alla cornea con danni alla vista anche irreversibili;

- contatto con la pelle: arrossamenti, irritazioni anche grave, rigonfiamento del tessuto, ustioni. Per esposizione ripetuta: ulcerazione;

- ingestione: dolorose bruciature alla bocca, gola, esofago e stomaco, possibile perforazione dell’esofago e dello stomaco. Rischio di stato di “choc”. Rischio di edema della glottide con soffocamento. Rischio di bronco polmonite chimica per aspirazione del prodotto nelle vie respiratorie. Sintomi: salivazione, nausea, vomito emorragico. Dolori addominali, diarrea.

- inalazione: gravi irritazioni delle vie respiratorie con tosse convulsa, respiro affannoso. Irritazioni per le membrane mucose. Difficolta respiratoria, tosse, polonite chimica, edema polmonare. Esposizione ripetuta o prolungata: rischio di mal di gola, di sanguinamento del naso, bronchite cronica.

DATI SPERIMENTALI SU ANIMALI

- tossicità acuta: DL50 orale ratto > 2000 mg/kg (12 % Cl) - tossicità acuta: CL50 inalazione ratto > 10,5 mg/l (12 % Cl) - tossicità acuta: DL50 pelle ratto > 2000 mg/kg (12 % Cl) - irritazione degli occhi: coniglio = lesioni gravi (12 % Cl) - irritazione della pelle: coniglio = effetti corrosivi - sensibilizzazione: porcellino d’india = non causa sensibilizzazione

- tossicità cronica: NOEL orale ratto/topo = 140 ppm (non è stato osservato nessun effetto, test su animali non hanno rivelato nessun effetto cancerogeno). - genotossicità in vitro: i saggi in vitro hanno rivelato effetti mutageni, allorché i saggi in vivo non li hanno rivelati. - tossicità per la riproduzione: Non tossico per la riproduzione

- rischio possibile (sommario): Effetto tossico dovuto principalmente alle proprietà corrosive del prodotto.

12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE

12.1 Ecotossicità: Sodio ipoclorito: 0.01mg/l < L(E)C50 < 0.1mg/l (29°ATC 67/548 CE)12.2 Mobilià: - acque/suolo: solubilità e mobilità importanti; 12.3 Persistenza e degradabilità: - degrad. abiotica: acqua idrolisi/fotolisi diretta: degradazione chimica;

prodotti di degradazione: cloruri - biodegradazione: i metodi per la determinazione della degradabilità

biologica non sono applicabili a sostanze non organiche. 12.4 Potenziale di accumulo: non applicabile12.5 Altri effetti avversi: l’azione battericida può diminuire l’efficacia degli impianti di depurazione

biologici

13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO

In caso di versamenti, recuperare possibilmente il prodotto; altrimenti inviare allo smaltimento in ottemperanza al D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152. Tenere presente che il prodotto è fortemente alcalino, di conseguenza, può provocare un incremento del pH delle acque reflue. Possiede, inoltre, azione battericida che può diminuire l’efficacia degli impianti di depurazione

biologici.

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14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO

Trasporto stradale: ADR non rilevabile

15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE

Contiene ipoclorito di sodio soluz. – cloro attivo al confezionamento >5%

16 ALTRE INFORMAZIONI

Testo dei simboli e delle Frasi – R- citate alla sezione 3 della scheda relative ai singoli componenti:

C: corrosivoN: pericoloso per l'ambiente

-R31 a contatto con acidi libera gas tossico. -R34 provoca ustioni. -R50 altamente tossico per gli organismi acquatici.

Principali fonti bibliografiche: Centro Antiveleni di Milano - Stazione Sperimentale per le Industrie degli Olii e dei Grassi: “I detersivi e i coadiuvanti di lavaggio sicurezza nell’uso domestico”. Ministero della Salute decreto 04.04.1997 “Guida alla redazione delle schede di dati di sicurezza”. I dati e le informazioni contenute nella scheda si basano sulle nostre conoscenze. Essi non vanno comunque interpretati come garanzia di alcun genere, e quindi nessuna responsabilità viene assunta per qualsiasi danno od obbligazione che possa risultare.Ove applicabili si faccia riferimento alle seguenti normative:Legge dell'11 ottobre 1986 n. 713 e successive modificazioni.D.M. 14/06/02 (Recepimento della Dir. 2001/59/CEE)D.Lgs n° 65 del 14/03/03 (Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi)Regolamento CE n. 648 del 31/03/04 relativo ai detergenti e successive modifiche.Regolamento CE n. 1907 del 18/12/06 REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of CHemicals).Regolamento CE n. 453 del 2010 recante la modifica del regolamento (CE) n: 1907/2006 N.B. - L’utilizzatore deve fare riferimento ad ogni altra disposizione legislativa applicabile, seppur non menzionata nella presenteOve applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative:Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).Legge 136/83 (Biodegradabilità detergenti).D.Lgs 17 agosto 1999 n. 334 (Direttiva Seveso Bis).D.P.R. 250/89 (Etichettatura detergent

PrincipaLi Centri Antiveleni:

POLICLINICO A.GEMELLI - UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORELARGO F.VITO, 1 ROMA 06/3054343

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