montevarchi la storia scritta con le scarpette · 2014. 2. 5. · volari. ed è proprio in questo...

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1 archived as http://www.stealthskater.com/Documents/Andersen_03.doc [pdf] read more at http://www.stealthskater.com/PX.htm#Andersen note: because important websites are frequently "here today but gone tomorrow", the following was archived from http://www.tricountyi.net/~randerse/sclrmenu.htm on April 21, 2004. This is NOT an attempt to divert readers from the aforementioned website. Indeed, the reader should only read this back-up copy if it cannot be found at the original author's site. Files on Scalar Electromagnetics by Rick Andersen This area, in my opinion, ties much of the information together from the other areas on this web site. Tom Bearden's Scalar EM may be the New Electromagnetics of the 21 st Century IF we can get him to "spill the beans" on some specific methodologies and circuitry! In the meantime, we continue to collect, compile, speculate on, and critique his theories, in the hope that some light will be generated along with all the heat. A. Introduction to Scalar Electromagnetics: What is it? (1997) What is "Scalar Electromagnetics"? by Rick Andersen, 7/3/97 Scalar EM is the brainchild of Lt. Col.(retired) Thomas E. Bearden -- a systems analyst and wargames specialist who has been advocating a view of electromagnetics which is based on the notion of a vast, unseen background of scalar energies (as opposed to vector energies) which underly all physical reality. [StealthSkater note: also see doc pdf URL ] What electrical engineers work with today -- claims Bearden -- is a subset of a higher-topology EM. Bearden claims that the 4 "Maxwell's Equations" taught today in electrical engineering are actually an over-simplified subset of Maxwell's original work . The pruning was done by Oliver Heaviside in the late 19 th Century. Heaviside took Maxwell's original equations -- written in Hamilton's quaternions (related to what we nowadays call spinors ) -- and "simplified" them by lopping off the scalar part of the complex numbers, leaving the easy-to-work-with vector part intact which radio engineers loved. After all, the entire electronics industry as we know it grew out of the telephone/radio technologies of the early 1900s. Who can argue that the "vector" approach is inadequate? Well, Bearden says that when Heaviside threw out the scalar part of the quaternionic EM equation, he unknowingly threw out the possibility of unifying Gravitation with Electromagnetism -- which has been a "Holy Grail" for scientists since Einstein himself wrestled with the problem. That's because the scalar part of the quaternion -- according to Bearden -- was the part that captured-or-modeled the "stress on the aether" which leads to curving/warping spacetime a la Einstein. Tom Bearden says we CAN unify Gravity with EM -- and convert back-and-forth between them -- if we understand how vectors and scalars relate to one another and what the ramifications are. [StealthSkater note: Stan Deyo said that such a relationship existed between nuclear energy and gravity in the 1950s. see doc pdf URL -doc URL -pdf ]

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  • •• 10 CAMPIONATOGIORNALISMO MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014

    La storia scritta con le scarpetteMontevarchi e lo sport, un legame di 100 anni: personaggi, miti, passioni

    AVERE CENTO ANNI enon li dimostrare. Questaè la grande storia sportiva

    della città valdarnese di Monte-varchi. Chi sono stati i protagoni-sti che hanno reso celebre la no-stra città? Quando parliamo diMontevarchi la mente ci riportainevitabilmente al grande campio-ne automobilistico mondiale Ga-stone Brilli Peri che ha iniziato lasua attività sportiva con il cicli-smo per poi continuare con i mo-tori.Per i suoi meriti sportivi ed i suoisuccessi la città di Montevarchigli ha dedicato lo stadio cittadinodove lui si allenava e nel quale haconquistato molte vittorie entran-do in competizione con Tazio Nu-volari. Ed è proprio in questo sta-dio che la società sportiva ‘Aquilacalcio’ ha conquistato vittorie im-portanti. E’ stata fondata nel 1902con il nome di ‘società CiclisticaAquila’.Le partite furono disputate primapresso «il tondo» (l’attuale PiazzaBattisti) uno spazio usato comecircuito per i cavalli, poi allo sferi-sterio di via Mochi. La prima par-tita di cui si hanno notizie si svol-

    se nel Gennaio 1918 contro unasquadra figlinese.

    CON IL PASSARE del tempo,visto il successo di questo sport,nacque l’esigenza di realizzareuno stadio adeguato che fu costru-ito presso il Campo di Nicco (Piaz-za della Repubblica). Dopo la se-conda guerra mondiale fu deciso

    di realizzare un nuovo impianto:il “Gastone Brilli Peri” in memo-ria del pilota che risiedé in città fi-no al 1902.

    NEL 1920 una divisione dette vi-ta al Club sportivo Montevarchi enel 1926 nacque il Club sportivoAquila Montevarchi. Dopo annidi successi, a causa di una crisi fi-

    nanziaria, la società è fallita. Suc-cessivamente è riuscita a ripartirecon determinazione e adesso mili-ta nella seconda categoria.Un altro contributo molto impor-tante allo sport cittadino lo ha da-to la società Tennis Club Monte-varchi. Sono passati più di 80 an-ni da quando per la prima voltadue giocatori si sfidarono nell’at-tuale Piazza della Repubblica do-ve fu costruito il primo campo daTennis. Ma la cultura sportiva diMontevarchi continua ancora og-gi ad essere viva grazie ai nostrigiovani che praticano gli innume-revoli sport sostenuti dalle variesocietà del territorio.Infatti stanno crescendo numero-si giovani campioni e il 2013 è sta-to un anno molto importante inquanto i nostri atleti hanno otte-nuto molte vittorie ed affermazio-ni nelle varie discipline sportiveanche a livello nazionale. Ci augu-riamo che le giovani generazionisappiano portare avanti questagloriosa tradizione seguendo le or-me dei nostri campioni, consape-voli che le discipline sportive, ol-tre al corpo, devono educare an-che il carattere.

    PERCHE’ I RAGAZZI scelgono la danza come atti-vità sportiva? Non sappiamo la giusta risposta, ma fa-cendo una statistica abbiamo scoperto che la maggio-ranza lo fa perché affascinata dai movimenti delle bal-lerine alla televisione. Per poter esaudire queste aspi-razioni, nel 1968 Rita Baldetti, una ballerina del Tea-tro Comunale di Firenze, aprì a Montevarchi il pri-mo studio di danza, che venne portato avanti dal1981 da Caroline Sankowsky, ballerina di origini rus-se, che aveva lavorato in America ottenendo grandiriconoscimenti.L’insegnamento che ha portato nella sua scuola deri-va dalla frequentazione della Royal Academy of Dan-ce di Londra, dove apprese il metodo internazionaledi danza classica fondato da Margot Fonteyn, unadelle scuole di ballo più importanti del mondo. Que-sto le ha permesso di formare a grandi livelli molte

    delle sue allieve che nel corso del tempo sono diventa-te ballerine professioniste e insegnanti di ballo diplo-mate. Una di loro è Luciana Nannucci l’attuale titola-re dello Studio.

    «DA SEMPRE – ci ha detto - chi frequenta un corsodi danza impara divertendosi una disciplina che aiu-ta nella crescita a livello fisico, perché tutto il corpoviene lavorato armoniosamente. Anche l’adulto, fre-quentando la scuola, trova beneficio nella forma fisi-ca in modo divertente». Attualmente lo Studio Caro-line rappresenta una scuola di ballo tra le più rappre-sentative del territorio dove si insegnano, oltre alladanza classica, anche quella moderna ed altre nuoveforme di ballo e che con le sue allieve ha conseguitograndi successi ricevendo importanti e numerosi ri-conoscimenti in varie competizioni italiane.

    LO SPORT IL PRIMO STUDIO APERTO NEL ’68 E PORTATO AVANTI DA UN’ARTISTA RUSSA. L’INTERVISTA

    Danza... che ti passa! Una ‘febbre’ da scoprire

    IL GIOCO La sfida del Pozzo: ma la città brilla anche negli sport

    i redattori in classe della II D...

    METTIAMO un paese,mettiamo quattro rioni incontesa, mettiamo la con-quista importante dell’ac-qua….ed ecco come nascel’antico Gioco del Pozzo.La contesa nacque dalla ne-cessità di stabilire chi tra i 4quartieri del centro storico,S. Andrea, S.Francesco,S.Lorenzo e Santa Maria,avesse la priorità per un an-no di attingere dal pozzo cit-tadino nei mesi di siccità eveniva sancita la prima do-menica di settembre. Nelcontesto dei festeggiamentidel Perdono di Montevar-chi dal 1985 si disputa nellacentrale Piazza Varchi que-sta gara riprendendo un’an-tica tradizione che viene ri-proposta con le stesse moda-lità. Tutta la città è immer-sa in una vivace atmosferamedievale: si allestiscono ibanchi di arti e mestieri an-tichi, spettacoli con giocolie-ri, musici, si consumano ce-ne dai sapori dimenticati. Ilsabato mattina viene letto ilbando mentre nel pomerig-gio si svolge la benedizionedei gonfaloni e iniziano lepartite. Il gioco è un mistotra il rugby, la pallamano eil basket e consiste nel butta-re la palla nel pozzo riuscen-do a schivare gli avversari.Durante il gioco tutto è per-messo! Domenica hannoluogo le finali e viene procla-mato il vincitore. Alla finedel gioco il Podestà conse-gna al Capitano del Gonfalo-ne vincitore una “mezzi-na”, tipico contenitore perl’acqua. Un weekend che ri-porta la città indietro neltempo, alle sue origini, unevento assolutamente danon perdere per la sua bel-lezza e suggestione.

    SCUOLA MEDIASCUOLA MEDIAMagiottiMagiotti

    MONTEVARCHIMONTEVARCHI

    DANZA Giulia Gori,Giada Foggi, NadiaSandroni, Ivan Manganaro

    STUDENTIAndreoni Chiara, Boccaccini Alessandro, Ca-sini Marco, Fabbrini Sofia, Ferrucci Alessio,Foggi Giada, Ghiori Gabriele, Giunta MariaMartina, Gori Giulia, Manganaro Ivan, Mealli

    Carolina, Meoli Leonardo, Mottola Marta, Pa-squi Sara, Piccioli Giulio, Piscopo FrancescaPia, Rivo Angelo, Romoli Mattia, Salafia Sa-muele, Sandroni Nadia, Trotta Melissa, Vene-ziano Matilde.

    INSEGNANTIGiovanni BettiMaria Cristina Marini

    PRESIDELucia Bacci

    SPORT LA SCHEDA

    Alla riscopertadei giochipiù antichi