mozione muos antonella monastra

6
COMUNE DI PALERMO CITTA' PER LA PACE GRUPPO CONSILIARE “ORA PALERMO - SEDIEVOLANTI” Piazza Pretoria n. 1 – 90100 Palermo Telefono: 091.7402276 - Fax: 091.7402290 [email protected] Prot. n. 197 Palermo, 15 ottobre 2012 MOZIONE No alle installazioni in Sicilia delle spietate tecnologie di guerra volute da Usa e Nato - “No MUOS a Niscemi” PREMESSE La Sicilia non merita di essere trattata così. E’ la denuncia di tanti cittadine e cittadini siciliani, istituzioni, associazioni politiche e sindacali, associazioni ambientaliste, movimenti e comitati “No MUOS” che oggi, così come avvenne 30 anni fa contro la realizzazione della base nucleare di Comiso, si oppongono all’installazione del Mobile User Objective System a Niscemi (provincia di Caltanissetta). Nella riserva naturale “Sughereta” di Niscemi, sito di importanza comunitaria, dove è presente dal 1991 una stazione di telecomunicazioni della Marina USA, sono in corso di costruzione, da parte dell’esercito degli Stati Uniti, tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri l’una, che faranno parte, insieme a due torri radio alte 149 metri, del Muos, un nuovo 1

Upload: antonella-catania

Post on 08-Mar-2016

217 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Mozione MUOS Antonella Monastra

TRANSCRIPT

COMUNE DI PALERMOCITTA' PER LA PACE

GRUPPO CONSILIARE“ORA PALERMO - SEDIEVOLANTI”

Piazza Pretoria n. 1 – 90100 PalermoTelefono: 091.7402276 - Fax: 091.7402290

[email protected]

Prot. n. 197 Palermo, 15 ottobre 2012

MOZIONE

No alle installazioni in Sicilia delle spietate tecnologie di guerra volute da Usa e Nato - “No MUOS a Niscemi”

PREMESSE

La Sicilia non merita di essere trattata così. E’ la denuncia di tanti cittadine e cittadini siciliani, istituzioni, associazioni politiche e sindacali, associazioni ambientaliste, movimenti e comitati “No MUOS” che oggi, così come avvenne 30 anni fa contro la realizzazione della base nucleare di Comiso, si oppongono all’installazione del Mobile User Objective System a Niscemi (provincia di Caltanissetta).

Nella riserva naturale “Sughereta” di Niscemi, sito di importanza comunitaria, dove è presente dal 1991 una stazione di telecomunicazioni della Marina USA, sono in corso di costruzione, da parte dell’esercito degli Stati Uniti, tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri l’una, che faranno parte, insieme a due torri radio alte 149 metri, del Muos, un nuovo sistema di comunicazione che consentirà ai militari degli Stati Uniti di trasferire in tutto il mondo, in tempi dieci volte più rapidi degli attuali sistemi, informazioni e ordini di guerra convenzionale e/o chimica, batteriologica e nucleare.

A segnalare il pericolo derivante dal MUOS è stato Antonio Mazzeo, giornalista impegnato da sempre nei temi della pace, della militarizzazione, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alle criminalità mafiose. Dal 2005 raccoglie notizie sui progetti della Marina Militare americana: esistono dichiarazioni e studi forniti da esperti che hanno definito il MUOS un “pericolosissimo maxi-forno a microonde”. Dagli esiti di queste inchieste e da tutta la documentazione raccolta,

1

Antonio Mazzeo ha scritto persino un libro, “Un eco Muostro a Niscemi”, pubblicato qualche mese fa, da cui sono tratte tutte le informazioni e i riferimenti contenuti nella presente mozione.

Secondo le ricerche effettuate fino ad ora e di cui si avvale Mazzeo per le sue valutazioni, il Muos metterà a serio rischio la salute della popolazione ed avrà effetti devastanti sull'ambiente e sul territorio. Le tre mega-antenne emetteranno onde elettromagnetiche che aggraveranno l’inquinamento elettromagnetico prodotto dalla stazione di telecomunicazione esistente a Niscemi, che consta di una moltitudine di antenne, le cui emissioni superano già i limiti fissati dalle normative nazionali e comunitarie.

Secondo quanto è emerso dagli studi sull’impatto ambientale, inoltre, le onde elettromagnetiche provocheranno effetti collaterali ed interferiranno con le strumentazioni tecnologiche dei voli civili e militari dell’aeroporto civile “Fontanarossa”, del nuovo aeroporto di Comiso e di quello militare di Sigonella, tant’è che la Marina degli Stati Uniti aveva inizialmente deciso l’installazione del Muos presso la base militare di Sigonella, optando poi per Niscemi proprio per evitare eventuali interferenze sul traffico aereo militare e civile.

L’aspetto più inquietante è che nel mondo esistono altre antenne Muos, ma tutte sono costruite in aree disabitate e distanti dai centri abitati per centinaia di chilometri.

Grazie però al lavoro di denuncia, di informazione e di sensibilizzazione profusa da Antonio Mazzeo, migliaia di cittadine e cittadini, sostenuti da sindaci e amministratori locali, continuano a manifestare e protestare per ottenere la revoca delle autorizzazioni formalmente concesse dal Governo regionale per l’installazione del MUOS a Niscemi.

Se i lavori per l’installazione del Muos ancora oggi continuano, quella che si può definire un’autenica mobilitazione di massa comincia ad avere i suoi effetti positivi.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha sollevato qualche dubbio sull’installazione del Muos e sui rischi provocati dalle onde elettromagnetiche delle antenne già presenti nella stazione di telecomunicazioni della Marina USA. Nonostante il parere favorevole espresso dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, tuttavia, in rilievi effettuati successivamente su richiesta del Ministero dell’Ambiente, la stessa Agenzia dichiarava “la presenza di un campo elettrico intenso e costante in prossimità delle abitazioni, mostrando un sicuro raggiungimento dei limiti di sicurezza per la popolazione e, anzi, un loro probabile superamento. In un caso il valore rilevato è risultato prossimo al valore limite di attenzione stabilito dalla normativa cioè di 6 V/m”.

Altri studiosi ed esperti nel campo, come i professori Massimo Zucchetti, (ordinario di Impianti nucleari del Politecnico e research affiliate del Massachusetts Institute of Thecnology) e Massimo Coraddu, del Politecnico di Torino e consulente esterno del dipartimento di energetica, dissentono dalle dichiarazioni prodotte negli anni dalla Marina USA. I due docenti, rilevando le gravi incongruenze degli studi della Marina USA e la scarsa considerazione mostrata dall’Amministrazione regionale per le emissioni prodotte dalle installazioni NRTF già esistenti e la “non conformità” alle norme legislative delle procedure di misurazione, e concordando con il

2

Ministero dell’Ambiente, ritengono sia necessario effettuare “ulteriori e più approfondite valutazioni” da parte delle autorità competenti, “a salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente al fine di fugare qualsiasi preoccupazione sui possibili rischi per la salute legati al funzionamento dell’impianto e sull’installazione del Muos”.

In verità, il Governo regionale, secondo Mazzeo, avrebbe avuto la possibilità di negare all’esercito americano l’autorizzazione alla costruzione dell’opera, considerato che il Muos “è un sistema di comunicazione di esclusiva proprietà dell’esercito degli Stati uniti da utilizzare nelle guerre in tutto il mondo al di fuori dei trattati Nato, e che per questo motivo avverrà senza nessuna ratifica di trattati internazionali, come prevede invece l’articolo 80 della Costituzione e, probabilmente, anche l’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come mezzo di offesa”.

Purtroppo, come avviene spesso in Sicilia, gli intrecci politico-economici e gli interessi mafiosi prevalgono sugli interessi ed i beni comuni, a scapito delle attività produttive e delle scelte personali degli abitanti di questi luoghi ed anche contro la prospettiva di una Sicilia culla di Pace al centro di un Mediterraneo mare di incontro, di convivenza e di cooperazione tra i popoli.

Molti giovani non vogliono arrendersi, ma se il Muos verrà realizzato dovranno andare via o fare i conti con la concreta possibilità di eventuali malformazioni derivanti dagli effetti delle onde elettromagnetiche, se dovessero avere figli. Il crescente insediamento di apparati militari ed i lavori del Muos ha già contribuito ad alterare l’ecosistema di tutta l’area produttiva di Niscemi, una delle più importanti fonti di occupazione e sostentamento, con impatti dannosi sulla flora e fauna della riserva naturale “Sughereta”.

TENUTO CONTO CHE

• Il monitoraggio effettuato da quattro centraline installate in abitazioni di Niscemi vicine alla base militare ha rilevato, in alcuni casi, valori superiori ai "limiti di attenzione" fissati dalle normative in materia, per cui, anche senza l’installazione del Muos, in tutta l’area di Niscemi c’è già un evidente inquinamento elettromagnetico.

• In Italia, il decreto n.381 del 10 settembre 1998 e il DPCM dell’8 luglio 2003 fissano i limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici connessi al funzionamento dei sistemi delle tele e radiocomunicazioni, operanti nell’intervallo di frequenza tra 100kHz e 300GHz, e che in corrispondenza degli edifici adibiti a permanenza non inferiori a quattro ore è stato stabilito un limite massimo di esposizione di 6 V/m per il campo elettrico e 0.016 A/m per il campo magnetico.

CONSIDERATO CHE

In coincidenza con la grande mobilitazione del 6 ottobre u.s. avvenuta a Niscemi contro la realizzazione del MUOS, a cui hanno preso parte circa quattromila manifestanti fra liberi cittadini, comitati spontanei NO MUOS, rappresentanti delle amministrazioni locali, la Procura della Repubblica di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio 2011, ha ordinato il

3

sequestro preventivo per violazione delle leggi sull’ambiente dell’intera area dove si trovano sia gli impianti preesistenti della Marina statunitense sia dell’area degli impianti e dei cantieri dove si sta realizzando il MUOS.

Anche la Commissione parlamentare sull'uranio impoverito, in applicazione del principio di precauzione, in attesa che venga accertato e stabilito che gli effetti del MUOS non provochino danni alla salute dei cittadini, ha chiesto alle autorità competenti una moratoria per l’installazione del MUOS a Niscemi.

ATTESO CHE

“La Sicilia non merita di essere trattata così”. Che noi tutti dobbiamo contrastare con forza e determinazione per liberare la nostra Regione dal potere mafioso, dalla corruzione e dal malaffare, dal traffico d’armi, dai veleni radioattivi, dalle imperanti scelte di riarmo e militarizzazione

IL CONSIGLIO COMUNALE

si impegna e impegna

IL SINDACO

quale massima autorità sanitaria locale ed in qualità di rappresentante dello Stato ad adoperarsi concretamente, attraverso l’utilizzo dei canali istituzionali, per:

1. Promuovere, a sostegno del sequestro preventivo per violazione delle leggi sull’ambiente dell’intera area dove si trovano sia gli impianti preesistenti della Marina statunitense sia dell’area degli impianti e dei cantieri dove si sta realizzando il Muos, ordinato dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, ogni possibile azione a livello locale, regionale e nazionale volta a fermare il devastante progetto militare ed alla revoca delle autorizzazioni concesse per l'installazione delle mega-antenne nella riserva naturale di Niscemi.

2. Di vigilare affinché le autorità competenti completino le relative indagini e rilievi per verificare gli effetti del Muos e, contestualmente, richiedere l’attestazione di tutte le garanzie a salvaguardia dell’uomo e del territorio.

3. Di promuovere campagne di sensibilizzazione contro l’installazione del Muos e contro il riarmo e la militarizzazione che hanno fatto della Sicilia la “grande portaerei” per le operazioni di attacco USA, NATO ed extra-NATO in Africa e Medio Oriente, e di sensibilizzazione sui pericoli del Muos per la salute.

LA CONSIGLIERAAntonella Monastra

4