museo de bellas artes de córdoba

2
introduzione I suoi fondi La configurazione Fondato nel 1844, L’edificio e le sue collezioni dal 1862 occupa parte dell’antico Hospital de la Caridad, istituzione sovvenzionata alla fine del XV secolo dai Re Cattolici e gestita dal Terzo Ordine Francescano che fino al 1837 svolse al suo interno attività d’assistenza infermieristica. Dalla sua fondazione ad oggi, l’edificio è stato oggetto di diverse opere di ristrutturazione e d’ampliamento, finalizzate al miglioramento dei suoi spazi interni ed esterni. Nel corso del tempo, l’edificio è stato anche sede di diverse istituzioni culturali nonché del Museo Archeologico di Cordova tra il 1868 e il 1917. delle collezioni e la disponibilità di spazio creano un discorso museologico orientato fondamentalmente a presentare l’arte locale che va dal XIV al XX secolo. Di grande interesse è la sala che espone le opere su carta, una collezione di peculiare importanza per il museo che, inoltre, richiede particolari condizioni espositive e di conservazione. Dal 1984, il museo, di proprietà statale, è gestito dalla Junta de Andalucía. hanno contribuito, in diversa misura, ad accrescere e definire la composizione generale delle collezioni attualmente ospitate dal museo. Si distinguono, in particolar modo, dipinti e i disegni, tra cui le opere degli artisti locali. Non vanno però dimenticate le collezioni di scultura contemporanea e di arte grafica. Oltre agli spazi dedicati alle esposizioni, l’edificio dispone anche di altre aree che ospitano la biblioteca, i magazzini, il laboratorio di restauro e gli uffici amministrativi. sono costituiti principalmente da opere risalenti a diversi secoli e provenienti dai conventi cordovani confiscati nel 1835. Altre fonti di arricchimento per il museo furono la “Desamortización” del 1868, la donazione Cabriñana (1898), la donazione Avilés (1922), il prestito Inurria (1943), la donazione Bea Pelayo (1948-62), la donazione Camacho Padilla (1969) ed infine la Collezione Romero de Torres (1991). Le opere acquisite risalgono soprattutto al XIX e al XX secolo. struttura del museo Tra le sezioni più significative del museo, ricordiamo quella dell’arte non cordobese. Si distinguono due grandi sequenze cronologiche: il periodo che va dal 1600 al 1750 e quello compreso tra il 1868 e il 1930. Al primo periodo appartiene un buon numero di opere di artisti non propriamente legati all’arte cordobese come José de Ribera, Alonso Cano, Francisco Herrera el Viejo, El Obrador de Zurbarán, Juan de Sevilla, Pedro Atanasio Bocanegra, Mario Nuzzi, la famiglia Recco e Karel Breydel. Al secondo periodo appartiene, invece, gran parte delle opere dell’importante collezione donata da Ángel Avilés nel 1922. Il museo ospita un importante repertorio di opere appartenenti al periodo compreso tra il XIV e il XVI secolo. I fondi sono costituiti da dipinti provenienti da alienazioni e testimoniano la vitalità di cui la città fu protagonista, soprattutto nel campo della pittura durante il periodo di transizione tra il XV e il XVI secolo. Si distinguono artisti come Alonso Martínez, Pedro de Córdoba, Pedro Romana, Baltasar del Aguila, Hermano Adriano, Pablo de Céspedes, Juan de Peñalosa e Antonio Mohedano. Da non dimenticare le opere di artisti importanti come Alejo Fernández o Bartolomé Ordóñez, nonché un gruppo di dipinti rimasti ancora anonimi. Calvario con Maria, San Giovanni e le Pie Donne Adriano León Retablo della Flagellazione Maestro del Retablo de la Flagelación San Paolo Antonio del Castillo Saavedra Natura morta con arance Rafael Romero Barros Queste acquisizioni Biglietteria, bookshop e servizi igienici Ingresso SALA IV. Arte barocca cordobese SALA V. Arte cordobese (XVIII e XIX secolo) SALA VI. Arte cordobese del XX secolo Magazzino SALA I. Disegni e stampe SALA II. Arte cordobese medievale e rinascimentale SALA III. Arte manierista cordobese Magazzino Laboratorio di restauro Uffici amministrativi e biblioteca Direzione primo piano piano terra Tra le collezioni del museo, particolarmente significativa è la sequenza di opere relative all’arte sviluppatasi nella città durante il XVII e il XVIII secolo. Spiccano tra tutte le opere del XVII secolo, di cui fanno parte i dipinti di Juan Luis Zambrano, José Ruiz de Saravia, Cristóbal Vela Cobo e Fray Juan del Santísimo Sacramento. Riveste un ruolo centrale, sia per numero che per importanza, l’insieme dei dipinti di Antonio del Castillo Saavedra, grande maestro del barocco locale, imitato da un considerevole numero di allievi e discepoli minori fino alla metà del secolo successivo. Anche di questi artisti il museo conserva degli pezzi emblematici. Tra i suoi discepoli più famosi ricordiamo Juan de Alfaro y Gámez, del quale il museo ha acquisito negli ultimi anni opere interessanti. Con questo artista si chiude praticamente il capitolo del barocco naturalista cordovano fino alla comparsa della figura di Antonio Palomino y Velasco, anche questi rappresentato con varie opere. Inoltre, per i loro forti legami con la città, il museo possiede anche opere di Juan Antonio Escalante e di Juan de Valdés Leal, esposte normalmente insieme agli artisti locali coevi. Gesù bambino Juan de Mesa Velasco arte cordobese medievale, rinascimentale e manierista arte barocca cordobese altre collezioni fotografía di álvaro holgado Un capitolo molto significativo è quello dell’arte locale sviluppatasi all’incirca tra la prima Desamortización (la legge per l’incameramento dei beni ecclesiastici e religiosi) e la Guerra Civile del 1936. Questo periodo coincide, a partire dal 1865, con la creazione di una Scuola Provinciale di Belle Arti che, fino alla sua scomparsa nel 1902, ebbe sede nello stesso edificio del museo. In essa si formarono i più importanti artisti del periodo di transizione a cavallo del secolo sia nel campo della pittura che della scultura, della musica e della letteratura. Tra questi artisti emerge innanzitutto la figura di Rafael Romero Barros, del quale il museo conserva gran parte della produzione artistica. Lo accompagnano gli allievi più importati tra cui i figli Rafael, Enrique e Julio Romero de Torres, Tomás Muñoz Lucena, Angel Díaz Huertas e Rafael García Guijo. In scultura si distingue l’artista Mateo Inurria Lainosa, del quale il museo possiede una parte significativa di opere. Inoltre, si aggiungono i dipinti di artisti come Diego Monroy, Angel Mª de Barcia, José Garnelo Alda e Adolfo Lozano Sidro. Negli ultimi anni, il museo ha beneficiato delle donazioni di diversi artisti cordovani che, insieme ad altre acquisizioni, hanno contribuito a formare le collezioni attuali del museo (dipinti, sculture, stampe e fotografie Il capitolo dell’arte cordobese del XVIII secolo si apre con Palomino, nativo di Bujalance, e José Ignacio Cobo y Guzmán, originario di Jaén e residente a Cordova. Con quest’ultimo artista si chiude la sequenza dell’ultimo Barocco o Rococò. Dal 1760 prende piede un nuovo classicismo con artisti come Antonio Álvarez Torrado e Antonio Monroy, dei quali il museo espone alcune opere. Fin dalla sua fondazione, il museo ha posseduto ben pochi fondi di opere scultoree. Malgrado ciò nell’ultimo periodo si è arricchito con alcune sculture del maestro barocco cordovano Juan de Mesa. del XX secolo) Fanno parte di queste collezioni le opere di Rafael Botí, Pedro Bueno, Miguel del Moral, Ginés Liébana, Antonio Bujalance, Julia Hidalgo, Equipo-57, Desiderio Delgado, José Mª Báez, Dorothea von Elbe, Antonio Villa-Toro, Amadeo Ruiz Olmos, Enrique Moreno, Rafael Orti, Antonio Damián, Jacinto Lara, Antonio Jesús González, Manuel Angel Jiménez, José Carlos Nievas e Tete Álvarez. arte cordovano moderna e contemporanea Desiderio Mateo Inurria Lainosa

Upload: others

Post on 29-Jul-2022

9 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Museo de Bellas Artes de Córdoba

introduzioneI suoi fondi La configurazioneFondato nel 1844,

L’edificio e le sue collezioni

dal 1862 occupa parte dell’anticoHospital de la Caridad, istituzionesovvenzionata alla fine del XV secolodai Re Cattolici e gestita dal TerzoOrdine Francescano che fino al 1837svolse al suo interno att iv i tàd’assistenza infermieristica. Dallasua fondazione ad oggi, l’edificio èstato oggetto di diverse opere diristrutturazione e d’ampliamento,finalizzate al miglioramento dei suoispazi interni ed esterni. Nel corsodel tempo, l’edificio è stato anchesede di diverse istituzioni culturalinonché del Museo Archeologico diCordova tra il 1868 e il 1917.

delle collezioni e la disponibilità dispaz i o c r eano un d i s co r som u s e o l o g i c o o r i e n t a t ofondamentalmente a presentarel’arte locale che va dal XIV al XXsecolo. Di grande interesse è la salache espone le opere su carta, unacollezione di peculiare importanzaper il museo che, inoltre, richiedeparticolari condizioni espositive e diconservazione. Dal 1984, il museo,di proprietà statale, è gestito dallaJunta de Andalucía.

hanno contribuito, in diversa misura,ad accrescere e def in i re lacompos iz ione genera le de l lecollezioni attualmente ospitate dalmuseo. Si distinguono, in particolarmodo, dipinti e i disegni, tra cui leopere degli artisti locali. Non vannoperò dimenticate le collezioni discultura contemporanea e di artegrafica. Oltre agli spazi dedicati alleesposizioni, l’edificio dispone anchedi altre aree che ospitano labiblioteca, i magazzini, il laboratoriodi restauro e gli uffici amministrativi.

sono costituiti principalmente daopere risalenti a diversi secoli eprovenienti dai conventi cordovaniconfiscati nel 1835. Altre fonti diarricchimento per il museo furonola “Desamortización” del 1868, ladonazione Cabriñana (1898), ladonazione Avilés (1922), il prestitoInurria (1943), la donazione BeaPelayo (1948-62), la donazioneCamacho Padilla (1969) ed infine laCollezione Romero de Torres (1991).Le opere acquis i te r isa lgonosoprattutto al XIX e al XX secolo.

struttura del museo

Tra le sezioni più significative del museo,ricordiamo quella dell’arte noncordobese. Si distinguono due grandisequenze cronologiche: il periodo cheva dal 1600 al 1750 e quellocompreso tra il 1868 e il 1930. Alprimo periodo appartiene un buonnumero di opere di artisti nonpropriamente legati all’arte cordobesecome José de Ribera, Alonso Cano,Francisco Herrera el Viejo, El Obradorde Zurbarán, Juan de Sevilla, PedroAtanasio Bocanegra, Mario Nuzzi, lafamiglia Recco e Karel Breydel. Alsecondo periodo appartiene, invece,gran parte delle opere dell’importantecollezione donata da Ángel Avilés nel1922.

Il museo ospita un importante repertoriodi opere appartenenti al periodo compresotra il XIV e il XVI secolo. I fondi sonocostituiti da dipinti provenienti daalienazioni e testimoniano la vitalità di cuila città fu protagonista, soprattutto nelcampo della pittura durante il periodo ditransizione tra il XV e il XVI secolo. Sidistinguono artisti come Alonso Martínez,Pedro de Córdoba, Pedro Romana,Baltasar del Aguila, Hermano Adriano,Pablo de Céspedes, Juan de Peñalosae Antonio Mohedano. Da non dimenticarele opere di artisti importanti come AlejoFernández o Bartolomé Ordóñez, nonchéun gruppo di dipinti rimasti ancoraanonimi.

Calvario con Maria, SanGiovanni e le Pie DonneAdriano León

Retablo della FlagellazioneMaestro del Retablo de la Flagelación

San PaoloAntonio del Castillo Saavedra

Natura morta con aranceRafael Romero Barros

Queste acquisizioni

Biglietteria, bookshop e servizi igienici

Ingresso

SALA IV. Arte barocca cordobese

SALA V. Arte cordobese (XVIII e XIX secolo)

SALA VI. Arte cordobese del XX secolo

Magazzino

SALA I. Disegni e stampe

SALA II. Arte cordobese medievalee rinascimentale

SALA III. Arte manierista cordobese

Magazzino

Laboratorio di restauro

Uffici amministrativi e biblioteca

Direzione

primo pianopiano terra

Tra le collezioni del museo,particolarmente significativa è lasequenza di opere relative all’artesviluppatasi nella città durante il XVII eil XVIII secolo. Spiccano tra tutte leopere del XVII secolo, di cui fanno partei dipinti di Juan Luis Zambrano, JoséRuiz de Saravia, Cristóbal Vela Cobo eFray Juan del Santísimo Sacramento.Riveste un ruolo centrale, sia pernumero che per importanza, l’insiemedei dipinti di Antonio del CastilloSaavedra, grande maestro del baroccolocale, imitato da un considerevolenumero di allievi e discepoli minori finoalla metà del secolo successivo. Anchedi questi artisti il museo conserva deglipezzi emblematici.

Tra i suoi discepoli più famosiricordiamo Juan de Alfaro y Gámez,del quale il museo ha acquisito negliultimi anni opere interessanti. Conquesto artista si chiude praticamenteil capitolo del barocco naturalistacordovano fino alla comparsa dellafigura di Antonio Palomino y Velasco,anche questi rappresentato con varieopere. Inoltre, per i loro forti legamicon la città, il museo possiede ancheopere di Juan Antonio Escalante e diJuan de Valdés Leal, espostenormalmente insieme agli artisti localicoevi.

Gesù bambinoJuan de Mesa Velasco

arte cordobese medievale,rinascimentale e manierista

arte barocca cordobese

altre collezioni

foto

graf

ía di

álva

ro h

olga

do

Un capitolo molto significativo è quellodell’arte locale sviluppatasi all’incirca trala prima Desamortización (la legge perl’incameramento dei beni ecclesiastici ereligiosi) e la Guerra Civile del 1936.Questo periodo coincide, a partire dal1865, con la creazione di una ScuolaProvinciale di Belle Arti che, fino alla suascomparsa nel 1902, ebbe sede nellostesso edificio del museo. In essa siformarono i più importanti artisti delperiodo di transizione a cavallo del secolosia nel campo della pittura che dellascultura, della musica e della letteratura.

Tra questi artisti emerge innanzitutto lafigura di Rafael Romero Barros, delquale il museo conserva gran partedella produzione artistica. Loaccompagnano gli allievi più importatitra cui i figli Rafael, Enrique e JulioRomero de Torres, Tomás MuñozLucena, Angel Díaz Huertas e RafaelGarcía Guijo. In scultura si distinguel’artista Mateo Inurria Lainosa, del qualeil museo possiede una parte significativadi opere. Inoltre, si aggiungono i dipintidi artisti come Diego Monroy, AngelMª de Barcia, José Garnelo Alda eAdolfo Lozano Sidro.

Negli ultimi anni, il museo ha beneficiatodelle donazioni di diversi artisticordovani che, insieme ad altreacquisizioni, hanno contribuito aformare le collezioni attuali del museo(dipinti, sculture, stampe e fotografie

Il capitolo dell’arte cordobese del XVIIIsecolo si apre con Palomino, nativo diBujalance, e José Ignacio Cobo yGuzmán, originario di Jaén e residentea Cordova. Con quest’ultimo artista sichiude la sequenza dell’ultimo Baroccoo Rococò. Dal 1760 prende piede unnuovo classicismo con artisti comeAntonio Álvarez Torrado e Antonio Monroy,dei quali il museo espone alcune opere.

Fin dalla sua fondazione, il museo haposseduto ben pochi fondi di operescultoree. Malgrado ciò nell’ultimoperiodo si è arricchito con alcunesculture del maestro barocco cordovanoJuan de Mesa.

del XX secolo) Fanno parte di questecollezioni le opere di Rafael Botí, PedroBueno, Miguel del Moral, GinésLiébana, Antonio Bujalance, JuliaHidalgo, Equipo-57, Desiderio Delgado,José Mª Báez, Dorothea von Elbe,Antonio Villa-Toro, Amadeo Ruiz Olmos,Enrique Moreno, Rafael Orti, AntonioDamián, Jacinto Lara, Antonio JesúsGonzález, Manuel Angel Jiménez, JoséCarlos Nievas e Tete Álvarez.

arte cordovano moderna econtemporanea

DesiderioMateo Inurria Lainosa

Page 2: Museo de Bellas Artes de Córdoba

musei

museo

di belle arti dicordovawww.museosdeandalucia.es

benvenuto

Facciata principale del Museo di Belle Arti di Cordova

Orario di apertura al pubblicoLunedì: chiuso.Martedì: 14.30 - 20.30.Da mercoledì a sabato:9 - 20.30.Domenica: 9 - 14.30.Giorni festivi aperti: 9 - 14.30.Per conoscere i giorni dichiusura nei periodi di festività,telefonare o visitare la paginaweb del museo.

RicercatoriDa lunedì a venerdì, dalle 9 alle 14.

Visite di gruppoDa concordare anticipatamentea mezzo lettera, fax o telefonoo compilando il modulo on-linedi richiesta di appuntamento,disponibile nella sezione

Programas Educativos. Gruppiformati da massimo 20 persone.

Riproduzioni fotografichePrendere visione delle relativenorme.

Attività di diffusioneConsultare la programmazionepubblicata nella pagina webdel museo o chiamare il957 35 55 40.

A queste si aggiungono le opererealizzate più tardi da Luis Bea Pelayoe José Manuel Camacho Padilla,nonché il significativo gruppo di opereacquisite a partire dal 1902, graziealla gestione dell’allora direttore delmuseo Enrique Romero de Torres. Fului il fondatore di una Sezione di ArteModerna che accolse le opere di artistia lui vicini.

Tra gli artisti è d’obbligo citare pittoricome Mariano Fortuny, FranciscoPradilla, Joaquín Agrassot, IgnacioPinazo, Carlos de Haes, Jaime Morera,Aureliano de Beruete, Santiago Rusiñol,Ramón Casas, Eliseo Meifren, Dariode Regoyos, Ricardo Baroja, IgnacioZuloaga, José Gutiérrez Solana, Valentíne Ramón de Zubiaurre, Gonzalo Bilbao.Tra gli scultori ricordiamo JerónimoSuñol, Mariano Benlliure, LorenzoCoullaut Valera, Miguel Blay, Sebastián

Trasporto pubblicoLinee urbane: 3, 4, 7 e 16.

Stazione ferroviaria: Córdoba -Central.

MUSEO DI BELLE ARTI DI CORDOVAmuseobellasartescordoba.ccul@juntadeandalucia.eswww.museosdeandalucia.es/cultura/museobellasartescordobawww.museosdeandalucia.es

Plaza del Potro, 114002 CórdobaTel.: 957 35 55 50 / 957 35 55 43Fax: 957 35 55 48Tel. negozio: 957 47 80 00

Una delle sezioni più importanti ecaratteristiche del museo, sia pernumero che per interesse, è quelladelle opere su carta. Si espongonoopere di diverso formato e tecnica di

opere di artisti francesi, inglesi e italiani.

I fondi delle opere su carta vienecompletata dalla sezione di stampe,composta da opere appartenenti in granparte al periodo compreso tra il XVIII eil XX secolo. Costituitasi nei primi annidel XX secolo, una delle sue sezioni piùsignificative si sviluppa parallelamente aiprogressi della stampa di creazione inSpagna, principalmente a partire dallaseconda metà del XIX secolo, sebbenesiano presenti anche artisticontemporanei. Tra gli artisti più importanti,sia per la loro attività che per il numerodi opere conservate nel museo, spiccanoin particolare Bartolomé Vázquez,Francisco de Goya, Bartolomé Maura,Fernando Selma, Francisco Iturrino eRicardo Baroja.

Ritratto di Luís BagaríaRamón Casas Carbó

artisti appartenenti a un percorsoartistico che si sviluppa tra il XVI secoloe i giorni nostri.

Di particolare interesse è anche lasezione dei disegni che iniziò a formarsinel 1877 e che, grazie a diversedonazioni, acquisizioni e prestiti, èandata arricchendosi fino a raggiungerela configurazione odierna.

Fiore di melogranoMateo Inurria

San Fernando

Linero

s

Luca

no

Don Rodrigo

TomilloMuseoArqueologico

PlazaSéneca

Portillo

Iglesia de SanFrancisco

Museo diBelle Artidi Cordova

Casa de losMarqueses del Carpio

Paseo de la Rivera

Consolación

Mucho Trigo

La Rosa

Iglesia deSan Pedro

Armas

Gragea

Candelaria

Plaza dela Paja

Paja

Antonio d

el Cast

illoCa

beza

s

Caldereros

Tierra Andaluza

Pje. Axerquia

Díaz deRivas

Huerto de S. Pedro el Real

Enrique Romero de Torres

San Francisco

Romero Barros

Noques

Carlos Rubio

Badanas

Vinagreros

Ntra.Sra. del

Pilar

Madrid

PlazaPotro

Pimentera

Oltre alle opere di artisti locali comeAntonio del Castillo, Antonio GarcíaReinoso, Antonio Palomino, MiguelVerdiguier, Rafael Romero Barros,Rafael Romero de Torres e MateoInurria, è presente anche un numerosignificativo di opere di altri artisti, trai quali è doveroso citare Pedro deCampaña, Luis de Vargas, PedroOrrente, José de Ribera, JoséCamarón, Vicente López, MarianoSalvador Maella, Francisco Pradilla,Mariano Fortuny, Eduardo Rosales,Ignacio Zuloaga, Daniel Vázquez Díaze Joaquín Sorolla. Non mancano poi

Gentile visitatore:

visitaci

ubicazione

collezione di disegnie stampe

Miranda, Julio Antonio, Quintín de Torre,Juan Cristobal e Juan Bautista Adsuara.

Il museo possiede anche piccole collezionidi fotografia, ceramica e riproduzioniartistiche. Dal 1991 ospita la Collezionedi casa Romero de Torres, costituita daopere di belle arti e di archeologia e daglioggetti che componevano il patrimoniofamiliare accumulato nell’arco di tregenerazioni. Sansone e Dalida

José de Ribera

PaesaggioAntonio del Castillo

Trionfo di San Raffaele accanto allaCattedrale di CordovaBartolomé Vázquez / Miguel Verdiguier

fotografia di paisajes españolesTrasporto privatoParcheggio pubblico più vicino:Centro Comercial El Arcángel, allafine del Paseo de la Ribera a destra.

Da anni, l’Assessorato alla Culturadella Junta de Andalucía è impegnatoin un progetto di modernizzazione deimusei andalusi, con l'obiettivo ditrasformarli in centri capaci diaffrontare nuove sfide culturali e sociali,garantendo il massimo accesso deicittadini alle loro collezioni.

I musei andalusi gestiti dall’Assessoratoalla Cultura formano una rete compostada 19 istituzioni molto diverse tra loro:Museo di Almería, Centro Andalusodella Fotografia, Museo di Cadice,Museo Archeologico di Cordova, Museodi Belle Arti di Cordova, MuseoArcheologico di Granada, Museo Casade Los Tiros e Museo di Belle Arti diGranada, Museo di Huelva, Museo diJaén, Museo Archeologico di Linares,Museo Archeologico di Úbeda, Museodelle Arti e Tradizioni Popolari dell’AltoGuadalquivir di Cazorla, Museo diMalaga, Centro Andaluso di ArteContemporanea, Museo Archeologico

di Siviglia, Museo delle Arti e TradizioniPopolari di Siviglia, Museo di Belle Artidi Siviglia e Casa Museo di Murillo.

I nostri musei danno il benvenuto atutti coloro i quali vogliano conosceremeglio la nostra terra e il nostropatrimonio attraverso le esposizioni ele attività proposte. Il patrimonioartistico, archeologico ed etnograficoandaluso è la testimonianza di comeeravamo, di quello che siamo e di ciòche desideriamo essere nel futuro.

Vogliamo dare il benvenuto alla tuavisita a questo museo sperando chesia di tuo gradimento. Ti invitiamo aconoscere tutti i Musei dell’Andalusiaringraziandoti per il legame creato inquesta occasione con il patrimonioandaluso.

Assessorato alla Cultura

Cop

ia g

ratu

ita.

Cos

to 0

,07 e

uro