n 20130123 las 44 t cn cun 002 - aslcn1.it · a l momento è an-cora un progetto incantiere,maci...
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Al momento è an-cora un progettoin cantiere, ma cistiamo lavoran-do». Così l’asses-
sore regionale alla Sanità,Paolo Monferino, in rispostaieri in Consiglio regionale al-l’interrogazione del rappre-sentante dell’Italia dei ValoriTullio Ponso, ha definitol’ipotesi di trasferimento del-l’attività della casa di curaMonserrat all’interno del-l’ospedale di Caraglio.
Una soluzione a cui asses-sorato regionale e direzionegenerale dell’Asl Cn1 stannolavorando ma che, anche seprobabile, è ancora tutta davalutare. Certo è che il tra-sferimento dell’attività dellacasa di cura di Borgo nel-l’ospedale di Caraglio con-sentirebbe di raggiungerepiù obiettivi.
Il direttore generale del-l’Asl Cn1, Gianni Bonelli: «Haragione l’assessore Monferi-no a parlare di ipotesi perchéal momento non c’è nulla didefinitivo, ma è vero che in li-nea generale il pas-saggio della gestio-ne dell’ospedale diCaraglio al privatoaccreditato con-sentirebbe, da unlato, di dare rispo-sta alla spendingreview che ci im-pone una raziona-lizzazione dei postiletto sulla postacuzie e, per altroverso, di salva-guardare e valo-rizzare una strut-tura da poco ri-strutturata. Si of-frirebbe una pro-spettiva nuova al-l’ospedale di Cara-glio che ha subìtonei mesi scorsiuna ristrutturazione da 2,2milioni di euro».
Attualmente a Caraglio cisono 50 posti letto: 30 sono dilungodegenza del S. Croce,letti che resterebbero a Cara-glio passandoperò dalla ge-stione pubblicaal privato ac-creditato, 10sono posti pergli stati vegeta-tivi e 10 di riabilitazione cheverrebbero tutti trasferiti aFossano.
I posti della casa di curaMonserrat verrebbero ri-
dotti dagli attuali settanta asessanta, in risposta ai criteridella spending review che, inbase alla riduzione del badget
a disposizione,dovrebbe porta-re ad una ridu-zione dei postiletto in provin-cia di Cuneo di200 unità per la
post acuzie.«A Caraglio – aggiunge
Gianni Bonelli – resterebbetutta l’attività ambulatoriale incarico all’Asl Cn1 , ad eccezione
della Radiologia che verrà con-centrata all’interno dell’azien-da ospedaliera».
Il direttore responsabiledella casa di cura Monserrat,Giovanni Ghio: «Sappiamo chealle varie strutture del territo-rio è stata chiesta una genericadisponibilità riguardo a questaipotesi, ma fino ad ora abbia-mo ricevuto in tutto due telefo-nate riguardo questa eventua-lità. Attendiamo una richiestaformale dall’azienda sanitariae solo a quel punto valuteremocon attenzione la proposta».
CAMILLA PALLAVICINOCUNEO
“All’ospedale di Caragliola clinica Monserrat”
La casa di cura Monserrat a Borgo San Dalmazzo [FOTO SERGIO LANTERI]
San CamilloAttualmente
sono 50i posti letto
di cui trentaper lungo-
degenzaventi fra
riabilitazionee stati
vegetativi
Il San Camillopotrebbe passare
al privato accreditato
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